certame, sm. letter. combattimento; ci mento con il rivale.
certezza. de sanctis, iii-227: _ ci è certezza, quando la conoscenza viene
dall'autorità o dalla fede, e ci è necessità, quando è fondata sul principio
. -la chiarezza è questa: che ci è chi la vole per moglie. -e
uno: farcelo rimanere, far che ci rimanga a quella celia o inganno che
dispetto dell'età. serra, ii-6: ci si dovrebbe chiedere se l'allegoria si
rintracciare soltanto là, dove il poeta ci ha chiaramente fatti accorti del senso dottrinale,
livio volgar. [tommaseo]: qui ci poseremo noi infino al dì chiarato.
non tanto al proprio male, che ci farebber costoro, che se n'andrebbe colla
chiaro. -la chiarezza è questa: che ci è chi la vole per moglie.
, vii-205: per più chiarezza, ci parve di parafrasare il testo che stiamo
rimuover la confusione nella quale esso oggetto ci si dimostra adombrato, la qual si toglie
tolo, che innanzi sempre più ottenebrato ci rimanea. 5. figur.
angelo da cingoli, detto chiarino o ci areno. garzoni, 1-67:
, 8-312: nella tragedia greca non ci sono i malvagi. non vi si
., intr. (5): ci siam messi a frugar nelle memorie di
il primo fu concetto, ché non ci è chiaro, ma solo faremo menzione
della verità del fatto, sicché non ci resta un minimo scrupolo o dubbio
amiri. serra, ii-305: qui ci vuole un pensatore per veder chiaro,
cosa / è veder certi chiari, che ci sono, / che balzan dallo scuro
una scappata silenziosa di molti razzi illuminanti ci mise subito in chiaro che le prim'
loro sì grande oscuritade, ch'elle ci tolgano el chiarore del giorno. chiaro
d. bartoli, 32-80: quando ci trae incontro un gagliardissimo vento di verso
nuova cosa / è veder certi chiari che ci sono, / che balzan dallo
, i-109: ormai nella vostra bottega non ci si viene più volentieri! rizzate sempre
per tutti i luoghi di casa e non ci lasciarono né buco né chiazzettino che non
ragazza dalla parte di un chiassétto, che ci era un finestrino. d'annunzio,
gentile, / l'amicizia fraterna / che ci univa pel gioco nel cortile /
. tozzi, i-39: oh, non ci vedo! ho dormito male: c'
fanno più chiasso che danno; altrimenti ci venivano a raccattare col cucchiaino.
panciatichi, 33: anco in firenze ci è una piazza padella, che è per
. casotti [tommaseo]: mentre voi ci pensate io la discorro, / e
, spighi ed altri odori / ci hanno tutti rovinati. cellini, 1-15 (
posso venire secretamente al mio disegno, ci verrò alla scoperta; né chiavi né chiovi
è la chiave di contralto; e poi ci sono i segni dei quattro tempi;
basso. era anche questo, ora che ci penso, un contrappunto felice, un
rombo della corrente sotto l'arco, ci fece vedere che dall'alto della volta
. verga, 4-36: a mio figlio ci penso io... lo chiudo
mani chiavellate e confitte in croce, ci ha sciolti del legame del peccato.
143-1: pelle chiabelle di dio, no ci arvai, / poi che feruto ci
ci arvai, / poi che feruto ci hai l'omo di roma.
mai di questa voglietta e alla sera ci metto di mezzo tanto di catenaccio.
imbriani, 3-12: lasciami augurare che ci saranno risparmiate le grandi superficie verdi chiazzate
bene. nievo, 12: orlando ci trovò il suo gusto a far la figura
avevamo vergogna di non dargli nulla; ci frugavamo nelle tasche per trovare qualcosa;
14 (242): le gride ci sono, stampate, per gastigarli: e
non potremmo trovar niente di meglio; ci son nominate le bricconerie chiare, proprio
9-2 (236): quand'io tornassi ci sarebbe chi che sia che c'
l'allighieri fatto rimare « flétri » ci tocca a leggerlo... con
impetuosi: parevano chicchi di grandine che ci si spezzasse sulle guancie. negri,
11 chicco. nieri, 252: ci ha poi un suo nipotino, un bimbo
: in quel letto, mi disse, ci aveva dormito una bella figliola, più
della nuca: « tanto, ti ci ha a venir la chierica in questo punto
; e per l'avvenire, quando ci fai cioppa e mantello, sia lungo
alla basilica lateranense, perché il bresciani ci possa far vedere « la squadra dei
e di sacerdoti. pananti, i-38-11: ci abbiamo un abatino / che ha studiato
voleva servire la messa; poiché voi ci siete, sarà vostra opera: manderollo
far godere voi e gli altri preti che ci verranno alla festa questa mattina. aretino
chiesa. machiavelli, 50: né ci si vede al presente in quale lei possa
idio, ma solo per osservare quello che ci ha ordinato la santa madre chiesa.
in se sola tutto un poema, dove ci vediamo sfilare davanti tutt'i grandi personaggi
chiostri. guicciardini, 67: ci è in compagnia tanti esempli di lussuria e
esempli di lussuria e di crudeltà, ci è il sacrilegio, perché non manco sono
i-i7: la prima volta ch'io ci fui [a un tale castigo] condannato
piantarono all'aitar maggiore e mi ci tennero quasi tre ore per mancanza d'
case e per avventura non solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torrano oltre
l'avere ci ruberanno, ma forse ci torrano oltre a ciò le persone.
gli è toccato una meschina chiesùcola, ma ci campa '. = lat.
e con mezzi / indiavolati; ch'oggidì ci sono / sì scarsi li partiti,
magliatrici, il tempo indaffarato e cuci-camicie ci avrà guidati a indossare la camicia della morte
, ircocervi, ippotragelafi, di cui ci piace supporre l'esistenza. pascoli,
galileo, 418: quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle
, i-97: noi co'nostri fogli ci siamo particolarmente proposti di combattere molte di
mestieri; * farmaceutica ', se ci fa conoscere i principii da mettere in
bocca del sacco, e dentro sembrava ci fosse terriccio o concime chimico, ma lui
fosse terriccio o concime chimico, ma lui ci ficcò il braccio e tirò su ima
acqua alia china, che parendogli io ci andassi freddo, cominciò a trattare con
e forse di varia composizione, che ci viene dalla china in piccoli pannelli.
non trasparente) della cometa, come ci si è inarcata questa con una chinatura
20-48: eh sta'ferma, che ci hai stracchi. tu l'hai a cavalcar
, è dovere; venga anche lui, ci s'intende. ricevere / senza nevi
una bella veduta. -e se non ci fossero?... quandonatori / che
/ fra 'l chioccare e fra ci fosse la stella dell'alba, il carro
qualche mosca... se ci aveva qualcheduna per la testa, era piut
dentro di sé, e gli sembrava che ci stesse lui in per una
. g. gozzi, 1-195: ci faremo un bell'onore, appa
una piccola spianata. pancrazi, 1-28: ci son grotte e seni dove si scende
vie attorcigliate l'una sull'altra, ci attende sotto te torri e una luna enorme
l'altro al birro! / e ci basta poi far come la chiocciola.
corde di metallo, di che noi ci serviamo per suonare?... son
finto, scende giù, chioccola e ci rallegra una fontana vera. =
di essa quarta alla elevazione che più ci piace. galileo, 2-1-20: piglio dunque
venire secreta- mente al mio disegno, ci verrò alla scoperta; né chiavi né
buona presa. carducci, i-616: ci scampino sempre le muse dalla indulgenza del
in questa sfera di cose per voi non ci ha luogo; perché di cento vostri
sentiam dolcezza, che così mortali / ci hai consecrati agli alti, eterni chiostri.
grammatica, della stampa e di chi ci si confonde. nievo, 1-4: conosci
: conosci l'alfabeto ma non ti ci confondi entro, per quel po'di compassione
i-17: questa quattro anni, e ci son ben due sentenzie / date conformi.
g. gozzi, 3-5-348: -tu non ci hai però dichiarato ancora qual sia quell'
arme nostre. guicciardini, 363: così ci manterreno con più sicurtà e con più
che la doglia, e però in vano ci si balestrano con- fortevoli parole. ottimo
confortino, e che per ridere un poco ci vuole la baionetta e la mitraglia che
carlo fosse morto, / che voi ci trovereste ancor cagione; / però del
. algarotti, 3-245: ivi ancora ci è un salotto, per l'uso di
di più che l'occorre, acciocché ci confrontiamo nel parlare. 6.
confronto, una unità di misura che ci facesse di colpo percepire il contrasto tra il
: il mare, appena da uno squarcio ci appariva, era al confronto delle nuvole
nel paese una certa confusione, come se ci fosse una novità. cos'è stato
rimuover la confusione nella quale esso oggetto ci si dimostra adombrato, la qual si toglie
volgar., 1-67: tutte le cose ci danno confusione, udendole ricordare, si
confusa e male andare, che non ci vede l'uomo pure un'ombra di
terminata, ma confusa ed indistinta, ci dà segno, la sua sostanza esser
manca o è confusa e intermittente, ci fanno paura. ungaretti, i-16:
impiglia e come si scalappia, / perché ci trema e perché congaudete. =
silvestro il segretario avesse assicurato che se ci stava altri sei mesi a fare il soldato
ebbe termine. fummo frettolosamente smobilitati; ci rimasero, oltre alla indennità del congedo
; e per potere rilasciare il congedo ci vuole la sua informazione. ieri ho
minore anche di quello, che pur ci vuole per congegnare la più piccola sommossa
bene congegnata, che una donna sola non ci campa che o guitta o colpevole.
leti, il., ii-164: ci è qui come nel petrarca un mondo non
pur non avendo niente da nascondere, ci convinciamo tutti di covare qualche cosa di
navigante: perché, sì come in quelle ci sono alcune regole e alcune osservazioni,
in queste due inchieste,... ci addussero una tal confusione, che costrinse
spilonche traendoci, nelle popu- lose cittadi ci hai congregati, e haici fatto abitare le
, iv-2-504: una comunione più lucida ci congiunse: si formò intorno a noi un'
mistici; e, senza parlare, ci scambiammo qualche stupendo segreto.
a noi; con tutto ciò non ci resta invisibile quel campo che da loro
alte a i ponti,... ci costringe a confessare un'analogìa ben grande
; perché questo congiungimento è quel che ci salva. salvini, 39-i-57: in
, xxv-2-263: -poi che la ventura ci ha raccongiunti insieme un'altra volta, non
volta, non aspettiamo che la disgrazia ci diparta più. -io veggio ben che i
, e n'attigne la luce, ci riflette e se ne rende consapevole, trasporta
congiunta superbia tanta, che luogo non ci ha il mostrare quello che converrebbe.
un fascino non dissimile a quello che ci aveva accomunati il primo giorno in conspetto
da siena, 433: ma anco ci è magiore peccato che questo, il quale
2-1-97: principio... che non ci permette più di tre tetracordi congiunti,
1-115: due fatti morali sommamente importanti ci si porgono all'occhio quando noi ci poniamo
ci si porgono all'occhio quando noi ci poniamo a considerare la maravigliosa comunicazione che
eclittica, i movimenti d'esse stelle ci si mostreranno fatti per una stessa linea
cicerone volgar., 1-474: non ci ha alcuno, se non è della
valentuomini, che frequentiamo in seguito, non ci riesce far lega, non si contrae
riconoscimento dei meriti della persona con cui ci si congratula). m.
con mia moglie, il dottor loero ci si faceva innanzi con quella impostatura
ma tu, a casa selva, non ci ritornerai. viani, 13-335: aveva
rozze spilonche traendoci, nelle populose cittadi ci hai congregati, e haici fatto abitare
, sapientissimi filosofi, per lo quale ci siamo congregati in questo luogo, come
nuvole, come intorno alla terra, ci verrebbero ad ascondere alcuna di quelle cose
dalla chiesa cattolica. ojetti, ii-845: ci misero un anno e mezzo a concludere
. moretti, 17-334: sapete cosa ci vuole ormai per un omino come me?
5-126: un vero parroco a vico non ci può essere perché la congrua è troppo
casa parrocchiale, quando piove, non ci si può stare. banti, 8-288:
, che non pur questa necessità non ci sia, ma né meno alcuna convenienza o
. direte; è vero, ma ci è differenza nella paga e nel guadagno.
differenza nella paga e nel guadagno. ma ci è altresì differenza nella fatica. si
ecc., in conguaglio di ciò che ci abbisogna o si vuole acquistare. tommaseo
sapete ben la quonia. -che / ci sarà qualche trappola? io ti veggio
acque di sorgente. ma i segni ci sono: qua e là è istituita
inviati, sono cose ordinarie a quelle che ci si possono fare. magalotti, iii-181
dove pochissimi dei nostri conoscenti di firenze ci visitavano, e di rado, per
non li fa il signore, che ci doveva pensare per tempo a non mettere
, i-280: quello che da fanciulli ci era connaturale... poi avevamo
. algarotti, 1-168: né altra via ci è che questa, onde l'uomo
aretino, 1-39: -i corbacchioni ci gracchian già nelle orecchie, dicendo che
algarotti, 2-255: per tale guisa non ci sono mai contrarietà nella connessione delle nostre
connessione delle nostre idee: essa connessione ci è sempre più ribadita in mente da una
di raziocinio, che non ragiona, non ci par regolare, perché manca il compimento
insieme,... che gran violenza ci voglia a dissepararli. d'annunzio,
campanili o, con la salute, ci rimette i connotati. = propriamente
è la difinizione del cono, che vitellione ci assegna nel libro quarto. cavalieri,
/ più dir costui, s'ambi ci avesse scorti / per le più vili,
. pavese, 6-273: le ragazze ci videro, ci vennero intorno, e spuntarono
6-273: le ragazze ci videro, ci vennero intorno, e spuntarono altre facce
conoscentemente i benefici, che da dio ci vengono. = comp. di conoscente
, è semplice rappresentazione. e se ci aggiungo l'attenzione, la conoscenza è
più intensa e più esatta. e ci è certezza, quando la conoscenza viene
viene dall'autorità o dalla fede, e ci è necessità, quando è fondata sul
... una era che tra loro ci fosse amicizia. non però un'amicizia,
il piacere di farmi fucilare, e ci lasciammo rallegrandoci della conoscenza. c.
scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (
bel fascio di acuti e ingegnosi detti ci metta avanti, non ha pertanto né
si può conoscer la gente bene, come ci conosciamo tra noi quattro, è meglio
fino a qui pur troppo o non ci conoscevamo o ci conoscevamo solamente di vista
qui pur troppo o non ci conoscevamo o ci conoscevamo solamente di vista o di nome
solamente di vista o di nome; ora ci conosceremo di fatti. svevo, 2-414
ii-304: si lasciò condurre; non ci vedeva più; era senza conoscimento.
conosciuti pittori e d'altre sorte artefici che ci avesse. manzoni, pr. sp
; e, sopra tutto, che non ci manchi il 'conqui bus '
armate minerve [i nostri concetti] ci usciranno dal capo, martellato dai vulcani
126: è inutile, caro mio; ci sono certe occasioni nelle quali è impossibile
iv-2-852: quando il furore della gloria ci prende, noi crediamo che la conquista
, ideali; e i loro sentimenti ci appaiono crudeli, a volte, perché
dolce oggetto / de'nostri affetti consecrar ci piacque, / dite, verran? d'
d'annunzio, iv-2-506: un giorno ci abbattemmo in uno spazio di terra recinto
serbava questa consolazione, e lei non ci aveva ancora pensato; avrebbe avuto un piccino
faitinelli, vi-n-229 (17-22): non ci ha più loco consanguinitate, / non
ingegni, consapevoli de'celesti segreti, ci sappiano dalla buccia della lettera snoccolare i
di uso frequente esso è; qualche esempio ci sarà; con tutto ciò non basta
condotti in un corridoio sotterraneo, dove ci s'apersero due tenebrose stanze non contigue
, e che in quanto alla contessina ci pensasse lui giacché l'aveva a braccio.
più l'europa intorno di noi, ci trovassimo avvicinati al conseguimento della libertà e
. nievo, 79: non ci avea modo che questi potesse indurlo a conseguire
rimuover la confusione nella quale esso oggetto ci si dimostra adombrato, la qual si
e della maggior parte delle qualità che ci fanno superiori agli animali bruti. campanella,
compiacenza universale uccide il dramma. non ci è attrito o lotta nella società o nell'
lo scrivere, che di comune consenso ci imponemmo da noi medesimi per paura che
lago de'cinque fonti. e là ci siamo quasi di consenso fermati a mirar
a mirar l'astro di venere che ci lampeggiava su gli occhi. =
consentimento necessario. pellico, ii-155: « ci vuole un permesso? ». «
38: noi... ci conducemmo a consentimento di peccato, il
caterina da siena, i-96: veruno ci può costringere a commettere un minimo peccato
consente meco. carducci, i-715: ci raccogliamo intorno al suo sepolcro per commemorare
d'amicizia che, secondo me, ci dà quanto di bene ha in sé la
sperimentata un bene; ove l'umiltà ci consenta di considerare noi stessi come artefici
mondiale, e la rettitudine dell'animo ci avvezzi a riputare il bene di molti
consentito a tanto errore? / tu non ci acquisti, al mio parer, guadagno
a don silvestro le grosse faccende che ci aveva per le mani: dieci canne di
di pomidoro da fare, che lei ci aveva un segreto tutto suo per avere
ricoglieva in uno luogo: e facevano una ci terna nella quale acqua si ricoglieva:
un'altra. sassetti, 266: noi ci partimmo di lisbona alli 8 d'aprile
nefandità della strada. faldella, 2-50: ci sei anche tu giuseppe garibaldi con il
gotto di birra. barilli, 1-41: ci sono ancora fra i giovani delle creature
naturai ragione è, di ciascuno che ci nasce, la sua vita, quanto può
galileo, 1-1-232: quello che io ci abbia operato, si può sempre vedere
dei sospiri, lei pareva invece che ci si nutrisse. altrimenti bisogna dire che
servo / a voi ne manda che ci riceviate, / dicendo che lo scoglio
ecc. ci fa fremere e odiare il fortunato che ci
ci fa fremere e odiare il fortunato che ci appare il reno a curvarsi considerabilmente verso diritta
non è da noi lo immaginarla, ci mette a venire dalle stelle sino a
sparsi dentro l'eneide, i quali ci assicurano di questo. = deriv.
dir non-mondo, / considerando quanto / ci ha non-mon- dezza e pianto? giamboni
., 4: mi pare, che ci abbiamo sì gittato ogni bene dietro le
mi metta ad impararla, se cosa ci fosse che non stesse bene, io possa
ii-26: tentò per ogni via se ci fusse stato architetti, che con trovate
ionico, con arcate tra i pilastri, ci è una particolarità degna di molta considerazione
metto in considerazione i vari metodi che ci fanno scorta nelle naturali ricerche.
della vita, tanto orazio quanto epicuro ci mettevano di grandi considerazioni, e non erano
una semplice apparenza. leopardi, 957: ci fa cara la vita, ci fa
: ci fa cara la vita, ci fa pregevoli molte cose, che altrimenti
di quella sorte, che ben tosto ci attende nell'imminente eternità, o buona
, 1-874: ne'legni da vele quarte ci vogliono il padrone, i consiglieri,
, i-m-i-233: l'innominato nostro consiglierino ci ha impepato colle sue alte e curiose dottrine
3 (55): « qualche santo ci aiuterà *, replicò lucia: «
: ed io non so dire quanto ci amichi e ci sottometta i ragazzi la prontezza
non so dire quanto ci amichi e ci sottometta i ragazzi la prontezza nostra a
nostra a mutar consiglio, se da loro ci è fatta conoscere qualche particolarità che voglia
tu difenda questo consiglio e che tu ci metta la vita per mantenerlo.
penetrava niente più di me, e ci perdevamo in un mare di congetture. settembrini
.. sotto consiglio non richiesto gatta ci cova. -al consiglio frettoloso segue
consiglio frettoloso segue il pentimento: ci si pente facilmente delle decisioni affrettate.
17-1-5: basta, vedremo: il tempo ci darà consiglio. -la notte porta consiglio
, o per dir meglio, ci rende più abili a produrre negli altri
consimile paese oreste invece era vissuto e ci sarebbe presto tornato. = voce dotta
galileo, 3-3-499: le vere stelle ci si mostrano consistenti, né mai mutatesi
della vita umana consiste in questo, che ci scostiamo dal male, e accostiamoci al
medici non consisteva già nell'affermare che ci fosse un male terribile e generale; ma
4 consocio ', se 4 socio 'ci basta? boccardo, 2-992: ciascun
: tiravamo via per un bosco che ci toglieva anche la consolante luce delle stelle.
magalotti si potessero sanare col tempo, ci potremmo consolare in vederlo tuttora stare ove
castelli in aria per testate, quando ci sarebbero state le acciughe da salare,
ha perduto l'imperio del mondo, né ci si può più pensare, perché il
quante volte andando verso i castelli, ci siamo esaltati alla vista degli acquedotti e
in quegli uffici consolari. e quanto tempo ci vuole. ih, c'è tempo
mondo. pascoli, i-442: giustizia, ci vuole. e il figlio del medico
tosto, che e'non bisogni che voi ci torniate almanco un altro anno; sicché
d'indagarli; ma gli effetti loro ci si palesano sempre certi, sempre continui;
: un sudicio cagno lino ci è precipitato incontro, pazzo di consolazione pel
da bene di maestro francesco da norcia ci durava più fatica che mai, et
della mia vita. manzoni, 405: ci pare che ne risulti uno [significato
, altre con minore, ed altre ci feriscano con grandissima molestia; che è
semplice proporzione è la doppia, che ci dà la principal consonanza, cioè l'
di simile a quello che la fisica ci dimostra nell'armonia, cioè, che
dei confessori; / lo vangelista la lengua ci ha mistà, / c'adorna li
generale del suo volere e potere, ci aveva interpolato anche quell'obbligo: quella
genitori prendiamo, ma l'animo esso ci dà purissimo e immortale e di ritornare
, 8-312: nella tragedia greca non ci sono i malvagi. non vi si chiarisce
del vino. calvino, 1-307: ci considerava con l'accento di fastidio consuetudinario
l'al tre d'europa, che ci attestano il diritto naturai delle genti esser nato
bembo, 1-73: cessando l'amare che ci si fa, cessano le consuetudini tra
tono di confidenza sicura di sé, come ci fosse una consuetudine tra lei e l'
, né commedie, né nozze mi ci coglierieno, né gioveriano supplicazioni d'amici,
giovanni col suo medico di fiducia. ci fu un consulto. la polmonite era nella
poi essendo lontani... non ci sentissimo consumare ed ardere di desiderio di
. machiavelli, i-53: e non ci è cosa che consumi se stessa quanto la
basti il gran martir ch'io non ci veggio, / senza ch'ognior la
: per le quali magnifiche dipinture ci duole dell'incendio che nella giovinezza de'
a poco a poco / per te ci consumiamo, se tu non ci soccorri tostamente
per te ci consumiamo, se tu non ci soccorri tostamente. storia di fra michele
, che sotto tanto bene che non ci covi qualche cosa, che io me ne
, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure,
era d'accordo che tra noi non ci sarebbero mai stati dei rapporti da moglie e
può mostrare che 18 milioni di moneta ci bastano. banti, 8-265: le rendite
per prudenza i più consumati uomini che ci avesse in repubblica. manzoni, pr.
buon vitruvio, come al tempo suo tanti ci fossero consumatori di calcina e di pietre
. svevo, 3-777: questo primo affare ci lasciò lo strascico... di
fitta la cosa in capo e credo ci sarebbe giunto. prima di tutto ne
oltre il confine / che a cerchio ci rinchiude. consunzióne, sf.
incontrovertibile che quel giorno a bologna non ci saranno soltanto il padre e il figliolo
quelle buone parti che può dare una ci vii contadinanza. 2. comunità
, 1-3 (i-48): se noi ci abbigliamo così a la carlona, senza
le nostre naturai bellezze, voi altri ci beffate e dite che noi siamo mal nette
la madre non le lasciava far niente, ci serviva lei stessa. -spreg
e quando noi fussimo certi di non ci avere a insignorire della terra, l'
orribil contage arse e corrotte, / ci negavano il vitto. = voce
delle carte, e siamo certe che chi ci desse a coloro che transiscono nel sonno
quella pace che colle lagrime agli occhi ci domandò. pulci, 19-130: contaminò
perché d'un desir tenero / la libertà ci vieti? / perché sul volto pingere
, ii-25: o m'inganno, o ci troviamo innanzi alla contaminazione di due diverse
e qui si beve; senza denari non ci venire '», « pronti e
e per tant'altre occorrenze immediate, ci voleva di gran denaro contante e non
se anche qui... voi non ci recate delle osservazioni in bei contanti,
tre danari minus l'uno che non ci costarono. bandello, 2-34 (i-1010
contate poco, già egli ed 10 ci siamo intesi, è negozio fatto. alfieri
mi scomodare inutilmente. e insomma non ci contare, anche perché è facile che ti
era leo. pratolini, 9-408: « ci conto * c'era scritto, come
3-107: « voi lo sapete quel che ci vuole a far cento lire..
mostrare / le moventi fiammelle / che ci paiono stelle. = dal provenz.
mancano ancora delle scuole di cui egli ci parla, e che perciò raro è
che queste tal miniere che così operino ci son le ragioni apparenti, oltre a tessersene
più magistrale e pitagorica di quella che ci rappresenta l'universo, dalla sublime aristocrazia
, quella dell'altro è contemplante: ci è in fondo la stessa idea, di
non aranno piacere delle cose nostre, assai ci aranno da ringraziare, ché, per
] la strada... / ci mostra... / chi sia colui
, / ben mille passi e più ci portar oltre, / contemplando ciascun senza
o c'è supposto tacitamente che non ci sia un'altra vita o, ammettendola,
il cuor nostro. quella beatitudine contemplativa ci sembra ima monotonia, non ci va.
contemplativa ci sembra ima monotonia, non ci va. a noi non parrebbe di
tutta contemplativa, ne'quali par che ci accenni tutta quella dottrina e sapienzia che
per lo aspetto de la forma corporale ci inalziamo a la considerazione della spirituale e
efficiente. campanella, i-389: la contemplazione ci unisce con dio, di cui ammiriamo
ecc. '. imbriani, 1-34: ci voleva un uomo, desideroso di farsi
sempre in giù, finché la pratica non ci soccorra della mano; il che per
contro a dio, lo quale ci diede la legge; è un muover guerra
dunque questa libertà e questa sovranità che ci promettete? > dicevano le popolazioni,
crudele fortuna e a quei fatali riguardi che ci contendono di poterci vedere.
eri fiamma / che arder volevi in ci vii guerra il campo. contenènte1
mette davanti la nota del contenente che ci era. contenènte2, sm.
sillogismi, che dalla parte al tutto ci guidano a sapere. marino, 5-51:
iii-25-338: l'evangelisti... ci dà un volume che contiene gentili novelle
due aghi. voleva contenersi e non ci riusciva. 11. rifl. comportarsi
mezzo si contenne. tasso, i-250: ci conterremo dentro a i segni prescrittici da
machiavelli, i-53: e non ci è cosa che consumi se stessa quanto
ix-26: oh egli è ver che ci ha molte sismonde / con facce rubiconde
i-270: contentarsi di quanto il ciel ci dona /... / è lo
di darcene una provvisoria, la quale ci possa rendere meno infelici per tre o
3-93: luca, poveretto, non ci stava né meglio né peggio [a
vedere de'fatti tuoi; per che noi ci contenteremmo molto che tu andassi a stare
di lui, benché nella sua gloria molto ci contentavamo. lorenzo de'medici, 159
goldoni, vii-1174: -e che bisogno ci è di notaro? tali scritture si fanno
contentatura, e un dimesso pensare di noi ci conduce. berchet, conc.,
volta che al conspetto della signora duchessa ci riducevamo. bandello, 1-49 (i-576
bilanciare sul momento il male che lei ci preparava. 3. ballo tradizionale
esprimente ciò di cui o per cui ci si contenta). -anche per estens
che l'acqua croscia, / e ci fa più d'una stroscia, / più
. machiavelli, 705: -una fatica ci resta, e d'importanza.
desideri al di là di questi poggi che ci circondano. collodi, 75: a
. collodi, 75: a noi ci basta di averti insegnato il modo di
perché, dette in cotal guisa, non ci ànno lasciato nulla da desiderare nella verità
, di un conosciuto. ma non ci passa ugualmente come forma, come essere
ramenta che nostro padre spesso non bisognando ci mandava con inbasciate a più persone solo
volta che con soverchia contenzione di mente ci mettiamo per richiamarci una ricordanza...
chi la sta a udire. così ci opera in noi la parola di dio,
in noi la parola di dio, come ci opera la terra a réndare il frutto
. galileo, 3-3-133: bisogna che ci conceda, che aspra sia parimente la
liti, necessità c'è, e ci sarà, di giurisconsulti e di giudici,
. baldinucci, 5-6: qual ragione ci forza a dire, che le pitture
virtù farà sviluppare in noi quelle che ci mancano. pellico, cono.,
/ poi che di sue virtù non ci ha contezza. bembo, 1-139:
vicino. pellico, ii-144: ci fu tolto quel luogo di passeggio e
condotti in un corridoio sotterraneo, dove ci s'apersero due tenebrose stanze non contigue
del mondo; imperocché in questo paese ci fanno funghi così belli, e così
continente per vedere la sardegna, e ci considerano come roba loro: ospiti.
... che dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre la
continuanza o per altra cagione, non ci divenisser noiose, quelle non giudico da mutare
di soverchio dimestici,... ci par dovere di capirgli. = deriv
rimasto a fiorenza,... non ci essendo giuliano, continuò la fabbrica del
sotterraneo. par ini, 640: ci affretteremo di fare ima rapidissima scorsa sopra
« anzi, * continuò, « ci ho pensato; ed ecco ciò che mi
il moto nato da molte incidenze, ci sarà più lungo il moto continuato ad
, ii-55: e per il vero ci sono parti bellissime, come certe teste
, 1-72: argomentando dell'animo, ci conchiuse che amare altrui senza passione continua
potrà tenere il conto degli anni. -così ci spac- ceremo per giovani anche dopo il
, ed egli crede, che non ci troverebbe un picciolo [nelle tasche];
ha affogato; / o quello sì dawer ci è stato un pezzo, / ha
la tua pazienza / triste, delicata, ci rubò la paura, / fu.
la breve guerra e sempiterna pace / ci fia di scorta: né fa ben
messo a far questo mestiero, vo'ci avete avuto poco il vostro conto.
: la zuppidda va spargendo che noi ci troviamo il nostro conto a fare questo mestiere
l padre del cielo sa bene quello che ci bisogna. alberti, 149: gl'
cibarci e mandarci pasciuti a letto, ci soleva contare qualche favola a buon conto
certo modo fra sé: poi qualche cosa ci aiuterà. goldoni, vii-1032: a
quest'abito è pagato, e non ci ha più da pensare. cuoco, 1-17
questo poteva interessargli a padron 'ntoni, se ci aveva ancora delle acciughe da vendere;
1-72: « ah birbac- done! ci hai 11 un paiuolo che ne costa di
non è creditor di tanti, ma ci rimborseremo poi. dovila, 123: al
che nel conto delle materie [filosofiche] ci sarà osservata la grammatica, e scansati
gl'italiani non badano, ma poche parole ci saranno che non sieno intelligibili e usate
ed altri mali, non ci lasciano l'uso della ragione e de i
. f. doni, 3-69: egli ci è tal principe, che ha di
» proseguì la marchesa. « poi ci sarebbero quelli da fare con dio ».
eran divenuti così frequenti nella normandia, cosa ci voleva perché un uomo ne fosse subito
noi andiamo rivedendoci el conto, non ci pare pretermettere cosa alcuna che apartenga alla
: io preferisco sperare che il buon angiolo ci tenga davvero conto di tutto.
-sì, sì, è vero; ci sarà della polvere. non toma il conto
buzzati, 1-300: anche se non ci saranno più le musiche a consolarti e
conto. gioberti, 1-ii-245: voi ci negate in modo espresso e solenne i fatti
, i-740: il metastasio e il goldoni ci rappresentano il passaggio dai contorcimenti dell'affannosa
meno turbati della critica slata- periana. ci sono degli aloni, ci sono dei contorcimenti
periana. ci sono degli aloni, ci sono dei contorcimenti e delle contraddizioni.
, ii-420: essa [la natura] ci dà l'essere e ce lo contorna
mal affare e in questi contorni non ci sono mai state di queste porcherie.
: alla luce delle candele il custode ci mostrò una danza funebre che era dipinta
che era dipinta sulla parete di tufo e ci si accorse che ogni danzatore più che
attorno alla carovana per gli contrabbandi, ci tenevamo del tutto sicuri e dormivamo molto
come la casetta d'un contadino qualunque, ci sarebbero potuti andare senza sospetto venendo dalla
., 6 (93): e ci sono dell'eccezioni alle regole più comuni
e sopra ogni intendimento naturale, non ci ha cosa nulla contradicevole. onde che
caterina de'ricci, 249: lui ci ha mandati qua in questo mondo, e
questo mondo, e a sua posta ci chiama; e nessun è che possa contradire
, per spirito di contraddizione, -non ci deve andare perché è so-socialista. sissignore,
, 1-37: quella francia, che ci si presentava come un modello di governo
guisa, è semplice rappresentazione. e se ci aggiungo l'attenzione, la conoscenza è
più intensa e più esatta. e ci è certezza, quando la conoscenza viene
viene dall'autorità o dalla fede, e ci è necessità, quando è fondata sul
nostre vie d'acqua... ci deve far animo a coltivare i grandi ed
contraffece le voci e gli spari, ci prese in giro tutti quanti. -imitare
, cent., 10-50: ogni di ci si muta una foggia, / e
questo tempo mai mai mai maissimo non ci è una volta capitato. algarotti,
, ii-265: accanto alla sua ricostruzione ci è dunque un elemento negativo, una
io mi trovava assai bene, e ci stava altrettanto volentieri allora, quanto ci era
e ci stava altrettanto volentieri allora, quanto ci era stato male e a contragenio nei
la chiave di contralto; e poi ci sono i segni dei quattro tempi; e
, imperò che, se lo re agolante ci caccia di campo, non è mestiere
cavalcanti, 2-312: un'altra figura ci è, la quale consiste in contrapporre
ogni cosa nelle sue fabbriche è legato; ci si trova il grandioso non meno che
cose... ed egli ci servirà senza veruno contrariaménto. =
, per torci quello estremo scampo che ci rimane. cattaneo, ii-1-200: la natura
pestare i piedi contrariata e impaziente quasi ci fossero ancora i venditori di porci a
sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo
algarotti, 2-255: per tal guisa non ci sono mai contrarietà nella connessione delle nostre
connessione delle nostre idee: essa connessione ci è sempre più ribadita in mente da una
totali, dirò così, di ciascun gruppo ci sia della opposizione; così però
. guicciardini, 261: la equalità ci è naturale e contrarissimo el vedere tanti
sotto l'isola di san lorenzo, ci trattenemmo più d'altri 45 giorni.
fortuna! campanella, i-58: non ci è guerra tra contrari, ma tra simili
detto messer federico; non già perché ci paia che voi siate così bon cortegiano,
e le chiesi se aveva in contrario che ci dormisse quella notte un vecchio amico.
, che frequentiamo in seguito, non ci riesce far lega, non si contrae vera
contrastare. cassola, 2-410: io ci sono tutti i giorni, a contrastare con
dentro alle voragini della terra, come ci esprimerà il fremere, il contrastare, il
passerem senza contrasto, e tutti / ci rivedremo in campo aperto. leopardi,
quelle [nelle piaghe di gesù] ci possiam lavare le contratte macchie. bruno,
, i-4: che accanto al latino ci fosse il volgare, parlato nell'uso comune
: parve... che dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre
veleno. cadetti, 208: finalmente ci sono di molt'altre sorte di droghe
, il divieto di parlare alle finestre ci fu rinnovato, con minaccia, a
crisostomo volgar., 12: non ci amendiamo, ma perseveriamo, e quasi studiamo
ambedue e costretti da questa necessità irrimediabile ci determinammo di obbedirvi, e di ritornare
e aspre e schife e che ci cagionano contristazione nello spirito. «
'contrito *. di quel dolore che ci fa pentiti delle colpe, più per amore
-non ti dar contro, ché a fatica ci / si può stare a lodar se
in contro alla partita del tuo dare ci sarebbe l'altra, nella quale caverei dato
fato / dal caucaso scendemmo, e ci sospinge / oltre il mar che n'è
non sentendo la forza di quelle che ci inducono ad operare non ostante qualche argomento
in forma dubitativa. moravia, xii-51: ci pensai a lungo, pesando il prò
raro è quell'italiano che per contrabbilanciarlo ci voglia più che un uomo di quella
altra. gioberti, 1-i-328: giova che ci siano diverse scuole, che si contrabbilancino
subito un furto di bestiame, ci si risarciva ad esempio organizzando un
particolare. oriani, x-21-256: se ci fosse ombra di pericolo, egli ce
alla corporatura di alpigiano il catechista che ci leggeva in ginnasio le 4 pagine stupende
per volta, a poco per volta ci torneranno, quando avrò fatto la contromalìa
un locale di pubblico spettacolo dal quale ci si è allontanati momen tarne
avrete dato pratolini, 9-683: ci dissero che non avremmo visto poco appicco.
contrario a quello che si desidera o ci si attende (un argomento, un'azione
adunque le mani medesime che poco stante ci avevano consegnati al dominio barbaro ora dovevano
forza in esso [contatto] non ci sarebbe più, perché l'estranea forza
tornasi di lampedusa, 179: « ci hanno tolto un grado, sai,
/ delle mignatte, / che i re ci azzeccano / fitte alle vene; /
nell'ippica, prova di trotto in cui ci si impegna a far coprire al cavallo
borgese, 1-148: per il battesimo ci furono lunghe controversie. federico non voleva troppa
lui ribelle. salvini, 40-439: ci confondiamo... di quella contumace alterezza
alterezza con la quale infelici creature non ci siamo vergognati d'offendere tante volte l'
. sassetti, 318: i venti ci sono in maniera fortunosi, e talmente
diciamo, udiamo d'altrui, incontanente ci conturbiamo ed indegniamo, e lamentianci di
, 5-1-11: tal complesso di congetture ci venne fatto di por quivi insieme per
. ugolini, 108: 'convegno *: ci avverte la crusca esser voce antica,
mettere insieme quattro o sei pesciatini che ci rappresentino al convegno dei comuni toscani.
di partirsi da noi, quei signori ci vollero baciare, e ci diedero convegno
, quei signori ci vollero baciare, e ci diedero convegno a palermo, nelle loro
viani, 19-281: in quell'antro ci si davano convegno tutti gli accattoni,
che io assegnare alcuna ferma regola vi ci possa. tasso, n-ii- 330
, e dal nome di tenebre convenevolmente ci fu significata la privazion de le cose
mio sposo, non è conveniente che ci veggano andar insieme. alfieri, 1-31:
, è vero; ma, se ciò ci toglie il diritto di esser appieno felici
961: veramente molto conforto e diletto ci porge... l'udire il canto
-venivamo appunto a casa vostra, come ci pareva dovere. -e come ogni convenienza
, e che in questi stessi non ci manca il mezzo termine per conciliar un accordo
di stile moresco come il giovedì grasso ci si veste da turchi o da pellirosse.
infino a tolomaida, sì che noi ci convegniamo insieme, e darotti moglie sì
moto convengono con quello che dal calcolo ci vien dato. ai anni, 1-43:
: questo tanto poco di bene che ci pare fare, non lo facciamo così onestamente
, 1-76 (180): voi ci potete nuocere assai, e noi a voi
nulla; e con tutto che voi ci abiate detto qualche parola la quale non
abiate detto qualche parola la quale non ci si conviene, né anche per questo non
che voi altri investigatori delle favole eroide ci faceste su un poco convcnticula con licenza
casino fa mali effetti, perché i curiosi ci vanno a leggere le gazzette forestiere.
[cesare] nella cisalpina quattro volte ci fa menzione, e si rammentano una
sovente ammiriamo per il nessuno sforzo che ci richiedono di riconoscerli come pensieri.
di schiettezza. alvaro, 7-no: ci si può domandare se alla convenzionalità di
ha pensato che conversare coi grandi che ci lasciarono, ravvivare anche una favilla sola
balli, buon cuore, buona famiglia, ci viene mezzo napoli. nievo, 224
delle creature, perché vede che spesse volte ci sono mezzo tra noi e il creatore
loro. cavalca, 16-1-140: pregammolo che ci dicesse delle virtudi sue, o vero
potessero espiare le colpe, senza che ci abbisognasse il ritorno alla virtù; e
trasformata e conversa, le carni ci dona e 'l sangue suo, nascosto tesoro
sosteneva oppure voleva rovesciare la superiora. ci si accaloravano fin la portinaia, fin
quella spezie di furore la quale dio ci inspira, innalza l'uomo sopra lo uomo
eravamo conversi, la povertà improvvisa che ci coglie, ci rende agili, leggeri,
la povertà improvvisa che ci coglie, ci rende agili, leggeri, in ascolto dei
quelli sono ancora maggiori che maggior bene ci fanno, già che questo è tesser fattivo
assetti, 268: con tutto che ci scopiassino alcune curve, l'acqua era
gioia. comisso, 1-67: il sonno ci convinse di cercare una tana nel bosco
., ii-145: in italia non ci fu lotta, perché non ci fu coscienza
non ci fu lotta, perché non ci fu coscienza, voglio dire convinzioni e
limonate... tutte le volte che ci convitò. -per simil. e
di dio, di questo in cui ci convita, anzi ci nutrisce? carducci,
questo in cui ci convita, anzi ci nutrisce? carducci, 298: e cantò
. sestieri, iii-3-85: se cristo ci proibisse di comparire a questo gran convito
/ spaziamo le vie dove la gente / ci sogguarda con aria indifferente, / con
di pont-saint-martin, egregio signore, che ci condusse tutti ad un banchetto elettorale.
panzini, ii-136: è meglio che ci confessiamo schiettamente in questi estremi giorni della
ma mi pare che se la fortuna ci concedesse di convivere, mi pare che vi
indietro e se anche, che ormai ci siamo troppo violati, per convivere ancora
le delusioni, che i nuovi documenti ci procurano intorno a quelli, ci addolorano
nuovi documenti ci procurano intorno a quelli, ci addolorano non meno delle delusioni, che
non meno delle delusioni, che gli altri ci arrecano con le loro azioni.
una tale, attaccava a parlar lui, ci si alzava, si diceva: «
arila, 121: 4 oggi ci è stato un convocato dell'ordine degli
nella seconda metà del secolo scorso, ci sarebbe materia per parecchi capitoli.
gelosia. palazzeschi, 3-230: quella visita ci metteva in convulsione e se ne parlava
. dopo un sonno torbo e letargico, ci svegliamo eccitati e quasi convulsi. verga
ho detto, oltre a quel che ci ha cooperato l'età, l'hanno fatta
avvenire. baldini, i-162: ci si fa incontro un colonnello che ha molto
meco un governo onesto e serio che ci liberi dall'anarchia, che imponga silenzio
di quelle virtù, che... ci furono o cagione o cooperatrici di tanto
lavoro un cranio di morto; e ci scoverse il coperchio, e rideva.
sia questo gran padiglione azzurro, che ci si spiega di sopra?...
difesa, riparo; il mezzo con cui ci si difende, ci si ripara.
mezzo con cui ci si difende, ci si ripara. - anche al figur.
mona lucrezia tua madre. la quale ci ha fatto intendere che ti avisa per
egli andò a svegliare il nipote, ci volevano due ore per l'alba, e
, 3-1-17: io so ben che ci son certi lettori { che studian le coperte
la testa di maschere da scherma, ci impegnavamo in allegri combattimenti. de pisis,
allegorico. cavalca, ii-96: anco ci si vieta [la detrazione] nel
diciassette coperti e un grande caminetto acceso ci attendevano in una villa solitaria e riaperta
alloggieremo quasi tutti allo scoperto, e ci bisognerà portarci dietro gli strami. firenzuola
.. in greco, del qual ci darà la copia a padova. guicciardini,
alla quale una certa zia di pietrasanta ci aveva abbonati a vita.
ritratto;... l'autore ci mise tutta la passione che può dare il
dare il chiaroscuro; e la copia ci ha traditi. carducci, i-510: fui
per la copiatura di quel codice mi ci vogliono almeno tre mesi '. fogazzaro,
. leopardi, ii-434: quelle lingue ci somministrano copiose novità. nievo, 1-152
, il quale del suo prezioso sangue ci ricomperò e lavò. pirandello, 7-144
.., tutti noi mon- telusani ci sentimmo stringere il cuore. 7
. aretino, 1-39: i corbacchioni ci gracchian già nelle orecchie, dicendo che
che quando venne il diluvio... ci furono messi a coppia a coppia come
, e non si capacitava che amelia ci passasse i pomeriggi da sola.
boine, i-119: tu dicevi che ci sta bene colla sua sca
e il ferro / e una scheggia ci bruci in piena fronte. pavese, 4-285
sé. baldini, i-23: a destra ci copriva monte fortin, un monte,
... questo prossimamente con dio ci copula. leone ebreo, 274:
acerbo. campanella, i-202: dove ci è valore, v'è industria e
dataci dalla natura, e quando è trista ci uccide. foscolo, 1-41: ornai
del nespolo, dopo tanto tempo che ci erano stati. pascoli, 27: per
s'incurvavano a lui. ora che ognuno ci piglia l'indulgenza, ho creduto che
po'di ristoro. coraggio, ché dabbasso ci ho un letto e là vi adageremo
braccio e diceva: « coraggio. ci damo arrivati. se sarà necessario arriveremo
mal senso, ma per ironìa. ci vuole un bel coraggio a predicare libertà
intera giornata. imbriani, 1-177: ci sarebbe volsuto un bel coraggio! come
croati fatti in bricioli,... ci mettiamo a gridare che carlo alberto va
brio, l'oleandro, e insieme ci saranno quell'erbe che nascono ne'liti
brio, l'oleandro, e insieme ci saranno quell'erbe che nascono ne'liti
mettere in ordine i barilotti, e ci aveva un'altra volta la veste turchina
corallo. vallisneri, h-286: ci sono i coralli più e meno bianchi,
, i pallidi, gli scuri; ci sono i più e meno duri, i
da far? elmo e corazza / non ci vuole a far fronte a cotal oste
carità, la quale ripara e'colpi che ci dà il mondo in diversi modi.
i piedi fatti a pala di ficodindia ci stanno meglio degli stivalini stretti sul ponte
. aretino, 1-39: i corbacchioni ci gracchian già nelle orecchie, dicendo che
si vale assai più noi che non ci lasciam corbellare ». giusti, v-12:
è dispiaciuto la manieracela impropria con cui ci ha trattati; quella deri
donna: ho piacer di sentire / ci sieno pur due padri reverendi; / quante
. nieri, 290: il diavolo ci si era messo di picca a mandargli
mai dove sia la corbona, quando non ci comparisci mai per sacrificare. diodati,
regressi, e con gli altri disfavori che ci son fatti, se ne vanno tutte
metter in opera il menarrosto, ma giacché ci sei tu non fa più mestieri »
2-606: v'è una corda che ci tira, come vitelline al macello: si
va, si va dove la corda ci trascina: un bel momento si piomba affa
impiccar questa ribelle / genia di francia ci vuol corda assai! verga, 3-54
la pannina, / dite; non ci tenete in sulla corda. magalotti,
ghiam più sulla corda, perché non ci è tempo da perdere. manzoni,
noi sappia, per ciò che egli ci troverebbe modo. cantari cavallereschi, 103
scarlatto alla finestra, per la quale tu ci avrai calati giù. d'annunzio,
, se non mi paghi; non ci ho ancor del sacco le cordelle. g
gli altri. carletti, 155: ci facemmo di piaceri da buoni e cordiali
che né pur l'amicizia, se ci avesse pensato da un mese, avrebbe
..., tutti noi montelusani ci sentimmo stringere il cuore, allorché vedemmo
e cordiale. calvino, x-410: ci accomiatammo dai vicini con molte cerimonie.
cui stretta non ricevemmo mai senza che ci nascesse dentro una punta di rimorso, tanto
una punta di rimorso, tanto indegni ci sentivamo della tua gioia. 5
bella. b. pitti, 1-56: ci dolemo cordialmente con lui, e fu
me, anche senza conoscermi, perché non ci ho mai tributato la corte che ambiscono
montano per i fianchi, e dove ci vedresti meglio salire cavalli di guerrieri che
. algarotti 1-vii-91: dall'altra banda ci è il prin cipio di
, iii-4-91: la folla e la confusione ci crescevano impaccio nel dare alloggiamento ai volontari
volontari e viveri e armi; laonde ci parve mestieri fare a buona distanza dalla
le donne gli strizzavano i cordoni ». ci fu un morto, ma tra quelli
cordovani avesti da noi a lotta, non ci era altro, e a noi pame
certo chi ben la considera, a come ci sono figiurati questi corepiscopi, ci riconoscerà
come ci sono figiurati questi corepiscopi, ci riconoscerà non piccola simiglianza nel fatto.
contigua, toglieva anche l'unica necessità che ci sarebbe stata d'uscire. pascoli,
, quando il sol si corca, / ci partorisce il geminato cielo, / e
cielo, / e la stella d'amor ci sta remota / per lo raggio lucente
e 'taurus'. barilli, 1-41: ci sono ancora fra i giovani delle creature
né un giuoco di immaginazione; mente ci volea e cuore onde venne poi il
avessero cavato gli occhi, voi non ci aresti veduto. algarotti, 1-64: le
buona guida che la domenica seguente noi ci ritrovassimo a cena in casa sua, e
un mare di lanume!... ci state bene tra il cornarne!
cornamusa. -cornamusa sarà lui, e'ci ha pagato, ricorditene. -o gli parrà
di battaglia. ojetti, ii-80: ci guidava una esangue monacella con la cornetta bianca
insolente osservazione. palazzeschi, 3-83: ci fece accomodare, me vicino a lei
cellini, 1-60 (146): ci fece fare un disegno per uno a un
di niente! pavese, 7-176: ci disse di quando era stato in prigione
non fiatate non tossite per paura che ci caschi addosso ». ma il confessarlo
tomo, / cioè ch'io ti ci truovi o vivo o morto! ».
/ perché il navicellaio innanzi giorno / ci fe'collo sveglia ci un tristo giuoco.
innanzi giorno / ci fe'collo sveglia ci un tristo giuoco. gridò: signori
« caro mio, » disse, « ci sono eroismi ignorati nella vita, che
faccia degli artiglieri. -il diavolo ci ha messo le corna: v. diavolo
, colle comaccia sane all'inferno non ci tornerebbe. = lat. cornm
mondo, chi edificò città (et ancor ci resta un poco di nome) come
che la fortuna passando sul mio capo non ci abbia rovesciato il suo cornucopia. d'
, i-552: quivi... ci ritenne contrario vento, tanto che cinque
gente erano. un cornuto in famiglia ci voleva pure, un giorno o l'altro
quello che è, è, e chi ci ripensa è un cornuto, si misero
. serao, 1-12: « non ci si potrebbe mettere un nastro, una iscrizione
corona? ». « sì, ora ci scriviamo una lettera, sopra, coi
). guittone, xxv-304-160: corona ci è coronando onni vincente, e mannaia
: appellativo con il quale un tempo ci si rivolgeva al sovrano (equivalente a sire
io voglio andare a cercare, se ci è ov'io cappia, e poi tornerò
sacra corona, / a la casa che ci aspetta? panzini, iii-166: -santa
g. del papa, 5-78: ci si fa avanti l'alone o la corona
velario. baldini, 3-195: quello che ci colpisce... sono..
. se ne volessero far di meno, ci avrebbero 'compimento, perfezione ',
nuovo in questo stato, / quando ci vidi venire un possente, / con segno
in fronte, e la neve non ci ha durato che poche ore, una volta
pretesi a colpo di pistola, che ci fece vedere a colonia il conte tott.
i-385: ella [la geometria] ci presta le ali per trascorrere il cielo,
carro vie più meraviglioso di quello di astolfo ci trasporta sopra le stelle. guglielmini,
. rasori, cono., i-22: ci ha dei corpi, che, fregati
lasciarono passare. ungaretti, i-36: ci rinveniamo a marcare la terra / con questo
con questo corpo / che ora troppo ci pesa. quasimodo, 2-36: non
1-314: signore, questa bianca cintura ci significa verginità e nettezza; ché molto
, che in cambio, qual cambio! ci rendi / il tuo corpo, il
risuonavano di sopra e di sotto come ci fosse altra gente. 36.
: molto e raffinato giudizio per iscerre ci vuole le proprie e le giuste e le
per ragione di quella sguaiata, ed ella ci anderà, nismo, a una
, a una ed io non ci potrò andare; e si burleranno di me
azienda). corpo del diavolo, non ci anderà nemmen ella. farò tanto manzoni
comunissimo, a que'tempi, che non ci anderà. pananti, i-87: sembro per
è avvenuto stanotte, mentre si dormiva? ci con la fanteria. sono
alfieri, i-42: nessun altro teatro ci era permesso fuorché quello del re,
fummo ringraziati da migliaia di persone che ci aspettavano su tutta la strada maestra.
tratto sul pendio del colle dal buco che ci avevano fatto, fumando e strepitando come
non so dire bene perché, ma ci assomigliava di certo: forse..
fra giordano, 5-82: noi non ci potemo appressar a dio così corporalmente
e la pena sua è finita: sicché ci dimostra la sete ch'egli ha dell'
uomini. buonarroti il giovane, 9-34: ci si vorrebbe / qualch'ordine miglior,
e di spirito composti, se sempre ci movessimo, si dissolverla il corpo.
: i santi predicatori... sempre ci forma autentica (un testo incerto
sì fantastica? / a tante impertinenze chi ci regge? 10. ant
, 1-i-199: il concina fu veramente quale ci vien descritto nella lettera circolare composta
cielo (talcamo, 18: se ci ti trova paremo cogli altri miei parenti
oh schiette acque correnti, / in voi ci parla iddio. carducci, 692:
cavallo (era un mulo, ma noi ci vogliamo dare l'aria d'un paese
nieri, 340: da quell'altro capo ci fa il suo bravo laccio corrente.
da citerà. comisso, 1-263: ci trovammo nel porto fitto di vele che
le nostre spalle al vecchio mondo, e ci troviamo proprio nella corrente dell'emigrazione.
altrui ragioni. guerrazzi, i-190: ci tormenta un rimorso, ed è di avere
/ di luce su la soglia / forbita ci annunziava come un'acqua; / e
infinità dei contratti illeciti: onde la moneta ci corre. a. f.
peggio averne troppa... molto ci corrono le donne, e spezialmente cotali femi-
... che tutta l'attenzione ci corre, e tutta, per dir così
tutta, per dir così, l'anima ci si rauna dentro agli orecchi. moneti
. varchi, 23-219: ancora che non ci intervengano danari, ma gli facciamo pagare
.. ed alle poche cause che ci erano rispetto a'tempi avversi che correvano
testimonii,... di modo che ci corse lo spazio di sei giorni prima
non son della sua età certo; ci corre quel poco. forte- guerri,
oh! vedi quanto / da un uomo ci corre egli ad un altro uomo.
, che pur n'aveva di potenti, ci corre quanto agli effetti sommo divario.
furia, che due o tre volte ci corse poco non si rompesse l'osso del
delle donnine borghesi che leggono romanzi, ci corre, oh se ci corre! e
romanzi, ci corre, oh se ci corre! e. cecchi, 6-47:
dei due. tommaseo, i-521: poco ci correva d'età da me a lei
la voce che nel mare verso trieste ci era stato un combattimento tra i bastimenti
serio, tentenna la testa; come se ci fosse bisogno di negare ciò che nessuno
qualunque attività umana: « il tale ci sa fare ». — esser valido
fatiche. nievo, 91: i cuori ci avrebbero pochissimo da guadagnare e molto da
signore a forza, cioè domani, che ci si fa giostra e corre pali.
occhi nel figliolo come la signora paolina, ci sarebbe voluto poco a capire che alberto
ciò di aver compiuto il debito che ci corre verso il pubblico istrutto. manzoni
pubblico istrutto. manzoni, 935: ci corre però prima l'obbligo di tributargli
italia la deplorabile carriera del delitto, ci sia, a'nostri giorni, poca o
istante, che un ritorno infausto / ci destinava il correttor del mondo. monti
a pigliar incarichi fra loro contraposti, ci ricorda il fu poeta sgricci, che
col vero di colui il cui volume / ci mostra via verità e vita. s
frego di penna le pagine che non ci gustano,... tutto ciò è
e diletto; e se in nulla parte ci avesse difetto, lascio alla correzione de'
tasso, ii-45: s'alcuna cosa ci fosse non cattolica o non pia,.
preoccupare e farsi incontra a quello che ci può essere opposto è bella figura, ed
le correzioni alle tavole di tiro, ci con uno, ci con due, ci
di tiro, ci con uno, ci con due, ci con tre, chiedendosi
ci con uno, ci con due, ci con tre, chiedendosi quale si dovesse
. ojetti, ii-529: le corride ci sono e io ci vado, tanto
ii-529: le corride ci sono e io ci vado, tanto più volentieri perché a
ed in cui sorge la città, ci chiamano soprattutto per la loro bellezza.
anche una lettera che ne mandaste che le ci anticamente aveva l'incarico di portare,
fretta. caro, 12-i-129: per ristoro ci piove felice da massa, ix-1112
, 4-1-227: è manifesto che qualunque volta ci bisognasse cavare da un disegno un altro
,... fa di mestiero che ci serviamo di due scale esattamente divise;
scale esattamente divise; runa delle quali ci serva per misurare il disegno già fatto
cavalca, 16-2-299: acciocché, se altri ci venisse dietro seguitando le nostre vestigie dall'
ogni concetto e parola opportuna alla proposta ci sovviene sempre necessariamente somministrato dall'occorso di
picciolo. v. borghini, 4-23: ci si vede una continuata corrispondenza di nomi
voi meglio... qual corrispondenza ci sia tra il dolore, che è pur
oggetto amato -nemmeno se questo riami. ci si scambia, anche in questo caso,
il secondo, così però che non ci sono pilastri che nelle cantonate della facciata
c. e. gadda, 7-289: ci facciamo la lambretta, corroboriamo la nostra
. baldini, i-179: le notizie ci affluivano da tutte le strade con una
quella pace che colle lagrime agli occhi ci domandò. machiavelli, 106: convenne
che l'infetti. stuparich, 5-333: ci sforzavamo di dividere i morti dai vivi
non si può dire a puntino: ci fu forse una lenta corrosione, piuttosto
o scortecciamento negli scogli e nelle torri ci vuole il ferir di ducento e trecento
è vero; ma, se ciò ci toglie il diritto di esser appieno felici,
a me pare, che per niente ci travagliamo, e se tu lo vuoli
radegonda si corrugò, impercettibilmente, come ci suole accader, quando chi siede a
borghini, 1-2-561: ma che già mai ci fusse non dico generale corruttela di cotal
sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo
sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo
la rivalsa dell'uomo contro ciò che ci domina con la sua legge troppo semplice
tremi di lei: in modo che non ci è luogo d'al- cuna correzione.
. cecchi, 19-26: -padrone e'non ci sono. -da'una corsa / insino
, 1-33: ecco che dall'ima parte ci viene all'incontro uno sciambecco di corsali
canestro vuoto. cicognani, 1-58: ci volle la mano della cencia perché la
, una domenica, e al suo posto ci vidi una vecchia. g. bassani
volte si cade, o quanti seguaci pruni ci sottomordono i miseri piedi! a.
, / e la polvere terrena / ci dia forza a disprezzar. -farla
/ tra gli alberi di una corte / ci si mostrano i gialli dei limoni;
si sfa, / e in petto ci scrosciano / le loro canzoni / le trombe
sociale come l'intendiamo noi moderni: ci sono le corti, c'è la
, anche senza conoscermi, perché non ci ho mai tributato la corte che ambiscono anche
ii-73: sotto al classicismo di dante ci è misticismo e il ghibellinismo: la
el papa, e per ancora non ci ha trovato stiva. corteggia continuamente san giorgio
lei futura total libertà, di cui ci andavamo entrambi lusingando. botta, 5-135:
aina / di gelosia, e ciò ci ha procacciato / lo schifo, perch'egli
malvagio, che salutandoci cortesemente, non ci apparisca meno mal entrando nella
del nero. baldini, i-564: ci tocca rifare la strada fatta a venir su
, 290: che se quando la cortina ci separava, ciascun di voi con ogni
dovere che altresì voi, tacendo, ci lasciate fornir la nostra. marino, 5-121
b. cappello, ix-58: se non ci dimostrasse e corta e vana / la
dura da non parere talvolta che tutta ci appartenga; ci muta da non lasciarci
parere talvolta che tutta ci appartenga; ci muta da non lasciarci riconoscere in qualche
e ira folle, / che sì ci sproni nella vita corta, / e nell'
né nessuno..., non ci fu verso di accomodarli. ve la faccio
e non è volata via, come ci vorrebbe dar ad intendere qualche corvo dalle
comune doglianza incontro la natura, che ci tenga la pura midolla delle cose cos'
avremmo detto il mare o la boscaglia. ci tornavo la sera, dalla città che
9-2-88: l'esserci il nome, non ci fa esser la cosa; come tesserci
come tesserci il nome della fenice, non ci fa esser l'uccello. monti,
: fu isolata dalla cosa; e ci furono parole pure e impure, belle
vecchie. esse sole non provavano paura, ci guardavano con cera sdegnosa, e si
ch'è una delle cose che molto ci debbe consolare. a. f. doni
-non può essere, perché allora non ci sarebbe giustizia. -e sarà una risposta
bene, e se fosse stato in lui ci avrebbe messo sempre delle cose allegre,
. f. frugoni, 691: ci imene per man presero, / mille piano
lei sa che noi altre monache, ci piace di sentir le storie per minuto
galileo, 418: quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o ima delle
sempre col dire le gran cose che ci aveva imparate, per governarsi meglio in
nostre cose di scuola,... ci è venuto in testa di andare [
messe insieme facevan pensare a renzo che ci fosse sotto un mistero diverso da quello che
, 372: boezio... anche ci ammaestra cacciare da noi la speranza:
né infermità, perocché tutte queste cose ci sono necessarie alla salute. -il corso
terminata, ma confusa ed indistinta, ci dà segno, la sua sostanza esser cosa
. alvaro, 7-262: l'industria ci ha abituati a una continua esigenza del
brusco se ne avevo abbastanza, che cosa ci trovavo in questi paesacci. -che
quattro partite a picchetto? -cosa ci venite voi a seccare col vostro picchetto?
collo sul muro dell'orto, e ci dava un'occhiata, per stimarla così a
grande / stringi qualcosa, dimmi cosa ci hai! / cosa ci ha? cosa
, dimmi cosa ci hai! / cosa ci ha? cosa ci ha? bacchetti
hai! / cosa ci ha? cosa ci ha? bacchetti, 2-50: «
? bacchetti, 2-50: « ma ci vuole esperienza, specialmente in agricoltura »
impacciata / non comprende più a cosa ci stiano le case. -cosa?
vi-157: ma a cosa fatta penter non ci vale. segneri, ii-468: non
cose fatte. nieri, 427: ci son delle volte certi casi di baruffe
all'osteria, sap piamo chi ci trova... ». « cose
simili che tra le due spade non ci era differenza di cosa del mondo ed il
dobbiamo sentire; cosa mi tocca, ci tocca sentire: per esprimere pavese,
confronti di chi compie un'azione che ci procura fastidio. comisso, 7-33:
andare altrimenti colla peste dell'uva che ci impedisce dal pagare gli affitti ». comisso
chiavelli, i-53: e non ci è cosa che consumi se stessa quanto
sostant. machiavelli, 11-2-241: pensando ci fussi qualche cosa di nuovo. i
che ti voglion dar moglie, ch'io ci debbo, / poi ch'i'son
celli si dice hanno fatto: e'ci è delle cose; ma stanno sotto
nulla, perché siete giovane, e ci avete sempre la salute da lavorare,.
fosse per lei una sorpresa e anzi ci si fosse preparata da tempo.
le cose bene!... non ci manca nulla in questa casa!.
in questa casa!... ci starai da principessa! ».
è una cosa da aggiustare. perché ci dev'essere chi non ha nome né casa
fatto sapere a lui... che ci aveva una cosina da fargli vedere.
passi, i loro pensieri; né ci è pericolo che in veruna cosuccia, quantunque
avessero perizia di mettere in carta, essi ci comporrebbero libri. giusti, v-233:
la coscienza della debolezza dell'ingegno umano ci somministrano. marino, i-84: ma
paragone dalla coscienza che abbiamo di quanto ci accade. moravia, iv-210: ma
coscienza, e preghiamo con umiltà che ci perdoni. v. borghini, 1-2-592:
eroe. alvaro, 7-98: non ci si può adattare sul terreno della morale pratica
è come dicono il cristallino assoluto che ci sorveglia: è la protesta del nostro
se fra'timoteo ti dice che non ci sia carico di coscienzia, che tu
quella rivoluzione. de sanctis, iii-3: ci era dunque la coscienza oscura di una
: come donna ripiena di pietà, ci aveva scrupolo, e faceva studiare a'teologi
i. nelli, 14- 3-3: ci vuole ima donna esperta, attenta, di
per lo comune d'arezzo a ciò ci abboccammo. bisticci, 3-344: venendo
seguitate di così fare, voi non ci metterete troppo di bocca, né di coscienza
, per così dire, coscienziosa religione ci strigne. imbriani, 3-85: la perfezione
. abba, 1-141: questa gente ci si è fatta nemica per la coscrizione decretata
forzevole e violenta, niuna che così ci commova e giri, come questa fa,
iv-1-108: io so che, quando ci rivedremo, voi non mi amerete più.
un viso così stravolto, che non ci sarebbero nemmen bisognati gli occhi esperti di
questa terra entrato, come io mai non ci fui, se non da poco fa
il vostro re con voi! / così ci capitasse! razzi, 5-3-3: dio
il padre provinciale avrà detto: qui ci vuole il padre cristoforo. de sanctis
53): così dandomi una gagliarda grida ci mandorno al cancelliere. salvini, 23-134
soltanto di notte / (dal mattino ci pensa) e così si ubriaca.
iv- 75): gli error che ci fa far l'ira e lo sdegno /
poesia..., cosicché quasi ci si rallegra... che vi siano
chimere, ircocervi, ippotragelafi, di cui ci piace supporre 1'esistenza. dossi,
dossi, 470: senza fanciulli non ci son feste possibili, tranne le cosidette patriotiche
o ingenuità che i cosidetti classici ci avevano rubate. b. croce,
più magistrale e pitagorica di quella che ci rappresenta l'universo, dalla sublime aristocrazia
papini, 8-29: nella mia storia ci doveva esser tutto: e passai allora
non importa che descrizione del mondo) ci viene disegnato. cavalieri, 4-1:
sé tanti offiziali quante son le scienze: ci è l'astrologo, il cosmografo,
, alla quale la sorte del nascere ci ha attaccati, e che richiede perciò
ordine al mondo...; ella ci riporta all'imperio più vasto e più
cospetto vostro e di questi clarissimi signori ci hanno condotte, ché altrimenti non saremmo
! e anche, per ventura non ti ci trovi dappertutto! 3. locuz
che io nel cospetto di quanti cittadini ci ha la farò ardere, sì come
che al conspecto della signora duchessa ci riducevamo. tasso, 6
un fascino non dissimile a quello che ci aveva accomunati il primo giorno in conspetto
in questo idioma [il toscano] ci rende cospicui sopra gli altri popoli, che
tutta la terra. cariati, 63: ci partimmo, seguitando il nostro cammino lungo
sassati, 122: de'paesi nostri ancora ci vengono delle coltelli o di chiodi.
in cui si trova la persona a cui ci si capricorno. sassetti, 154
vibrazione luminosa del a cui ci si rivolge (mediante scritti o diretta-
di un quarto di sfera: al che ci ha invitato l'uso costante de'romani
e la cappa fosse cotta, / ci constò vinti ducati. savonarola, iii-233:
la nostra? delle cose che non ci costano, largamente le diamo a dio
.. obbligava a cure, per cui ci voleva un'adorazione come la mia
: era sempre lo stesso, la gente ci veniva comunque. =
viaggio sempre costeggiando la terra, e non ci fermammo mai se non in un altro
è rimasto aperto sul tavolo e nessuno ci dirà mai quali rime costeggiano i segreti
: si può sapere, voi, che ci state a fare costì? se non
tutta la pratica. coteste che costì non ci è pericolo che vi avesser proposto una
nei giorni sereni palesandoti fino a noi ci sei guida nel pensiero alle ridenti costiere
) e isthinc (con l'aw. ci, come quinci).
(dove sono quei commissariati nei quali ci si va a costituire?),
, ii-265: accanto alla sua ricostruzione ci è dunque un elemento negativo, una
non è il ritorno del principe che ci prema in sé; ma la certezza
che quel ritorno ci salva dai tedeschi e ci salva dall'
che quel ritorno ci salva dai tedeschi e ci salva dall'anarchia che equivale ai tedeschi
dall'anarchia che equivale ai tedeschi, e ci assicura le nostre franchigie costituzionali. de
panno ricercone da voi: però non ci pensate se non quanto alle cose che
uno di primo costo, alcuni di avvantaggio ci stavano con tutte le spese a più
sacchi [di frumento], ma ci ho buttato sotto tanto concime, che,
tanto concime, che, scommetto, ci vorranno altri due anni a compensarmene il
corbigni per costo di dento 1. che ci dovieno dare in questa fiera. statuti
iii-149: ella gli diceva sempre che non ci sarebbe rimasta a costo di farsi ammazzare
miracolo se questo vezzo mal augurato non ci rende o uomini del tutto inutili,
il costo eccellente è quello che si ci porta d'arabia, bianco, leggiero
misere e verminose; e si direbbe ci sia passata la guerra. alcune di esse
d'uno sperone del monte, e ci si affaccia, come per ujjo spiraglio
non è giornata!... oggi ci vuol prudenza! soffici, ii-321:
tua àqua da occhi? sai che ci va? sleppe di manzo, o amico
l'obliquità dell'ecclit- tica, non ci sarà difficile di costruire una macchina col
cupola. algarotti, 3-350: presentemente ci vuole degli anni a stagionare il legno perché
dunque la posizione della b a, ci potremo servire della costruzione del corollario iii
vile e in dispregio, e de'quali ci facemmo beffe e scemo. petrarca,
costoro caratteri e costumi, i quali ci sorprendono e ci dilettano estremamente colla loro
e costumi, i quali ci sorprendono e ci dilettano estremamente colla loro novità. monti
in buona veritate, / in difamarlo noi ci assottigliamo. de jennaro, 119:
sapreb- begli male... che ci fussi qualche disonestà. ariosto, 23-96:
filo di salute o altro ingegno che ci scampi dall'egoismo...,
fermezza, e di tale temperanza, certo ci ricorderebbe d'un esempro di bontà e
indizio uscìa. cuoco, 1-28: ci vedemmo innondati da una folla di stranieri,
innanzi; venite in quaggiù, ché ci dee essae una cotale callaietta nascosa;
ingiustizia. berni, 118: quivi ci volea por quel don cotale. idem,
esempio babette, il solo personaggio che ci è un cotal poco ritratto. carducci,
straniero. leopardi, 21-32: quale allor ci apparia / la vita umana e il
. f. bini, xxvi-1-329: la ci fe'sotto i piè la carne dura
, e quel tempo, ch'e'ci tenne / scomunicati, non sospiri e brami
se giacea col suo divoto, / che ci andava asconna asconna / per cessare onne
e qui sarà la cimatura; e ci sarà ancora il gottanar panni e piegarli
: e c'è il cotone, e ci sono mimose dai fiori gialli, e
mai danari, e quando argento stato non ci fosse, egli averebbe impegnato la cotta
. garzoni, 1-160: né meno ci piace che tocchi un bagatino a quel mastro
fare a cottimo, e io specialmente ci sono durissimo. allegri, 181
cotale mattina per cagione di padronatico, ci è debitore il vescovo di faenza di mandare
far godere voi e gli altri preti che ci verranno alla festa questa mattina. macinghi
, e forse sarebbero infelici se non ci destassero la loro pietà. settembrini,
a tal condotto, / che senno non ci vale o gentilezza, / sed e'
e di crude:... tutti ci si divertirono un mondo. -essere
sento dei giornali del vecchio mondo, non ci mancherebbe altro che quelli del nuovo per
nido; al tempo delle cove, ci volava su, e ogni volta rimoveva e
conto altrui. dossi, 152: noi ci adusiamo a pensare in date ore,
una difficoltà desolatrice, lo sa chiunque ci s'è provato. nievo, 26
, che sotto tanto bene che non ci covi qualche cosa, che io me ne
, la irremeabil porta, / sempre ci fur con tua vergogna e danno. /
degli uomini, segno è che male ci cova. de sanctis, lett. il
, 18-45: oltre a ciò, ci mette sospetto la stanza e il covare che
. 23. locuz. -gatta ci cova: v. gatta. -il
cova, è là che cova: quando ci si accorge di non poter far conto
contare in questa casa come se non ci fossero. -oh, e'conteranno come voi
. -come? -come ch'e'non ci son più,... perché son
confratelli neri. baldini, i-37: ci mortifica la convinzione di portare con noi in
. f. frugoni, xxiv-1004: se ci vedessero, ci fa- rebbono scopo dei
frugoni, xxiv-1004: se ci vedessero, ci fa- rebbono scopo dei loro sdegni,
più in linea d'aria, e ci sarebbe voluto un cannocchiale per vedere animarsi
brava fumata e una brava chiacchierata, ci stiaffiamo mugolando dal gusto in un bravissimo
3-112: noi altri [poeti] che ci becchiamo il cervello tratti dalla gola della
la madre, « ma nel gregge non ci son soltanto gli agnelli. ci son
non ci son soltanto gli agnelli. ci son anche i brutti caproni che son cattivi
1-4-28: -vorrei in questo, che voi ci aveste tutta la mano. -che vorresti
sacchetti, 101: se la cornacchia ci è, gridi « cra cra »,
/ all'alba; crai non mi ci lascio cogliere. 2. locuz
lavoro un cranio di morto; e ci scoverse il coperchio, e rideva; e
per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva; quei capelli petulanti si raddrizzavano
: amici, a crapula / non ci ha chiamati / uno dei soliti / ricchi
quel che in italiano 'sputacchio'; e ci sa proprio di salato il para
-figur. papini, 20-548: ci sono, in prima fila, i bonzi
alla volta per non dar nell'occhio non ci si è potuto finora ricuperarne che un
caviamo dalli parenti, e 'l bene che ci è donato dal creante. creanza
sociale come l'intendiamo noi moderni: ci sono le corti, c'è la borghesia
tutta fuoco e fiamme, / e ci ho infilzate dentro con buon modo /
da siena, i-44: colui che ci ha amati prima che noi fossimo,
che noi fossimo, e per amore ci creò alla imagine e similitudine sua, non
, non può fare ch'egli non ci ami. boiardo, canz., 46
ogni stante, di quel che farebbe se ci creasse. vico, 316: iddio
adamo il pazzo orgoglio / al signor ci fa ribelli, / per te, o
, siam fratelli / di colui che ci creò. nievo, 235: lucilio rispondeva
quella potenza creativa, con cui da principio ci fece. gioberti, ii-122: l'
, essa ride del nostro orgoglio che ci fa reputare l'universo creato solo per
di una maniera di creazione, nella quale ci si rappresenta subito il niente, come
una qualsiasi / fibra creata / perché ci lamentiamo noi? -tutte le create
/ né il mar colla sua voce / ci sveglierà più mai. carducci, 41
significato teologico e liturgico della luce che ci preme: speculando nella zona del visibile
uscire; / ed ho speranza che macon ci aiuti: / un mio creato ti
dio, come per un cerchio, ci mostra parte delle sue bellezze. tasso,
natura poetica o sia creatrice, lecito ci sia dire divina, la qual a'
inneffabile carità sua, non essendo noi, ci creò e diede l'essere, e
da curarsene. magalotti, iii-32: ci bisogna per tanto intendere bene che questo
/ ermione. bar illi, 1-40: ci sono ancora fra i giovani delle
magalotti, iii-31: quando noi poi ci mettiamo a conside rare la
immaginiamo dio per un essere infinito, ci vien fatto in ogni modo a nostro
com'è e come, immutabile, ci è offerta: con ciò si manifesta la
settembrini, 1-64: fintanto che in italia ci sarà un papa ci deve essere un
che in italia ci sarà un papa ci deve essere un re, che solo può
intenza. / e da questa credenza ci convene / sillogizzar sanz'avere altra vista
una credenza sulla man manca, che ci bisogna altro che morso a farvi volger
man dritta: la mano e 'l calcagno ci vuole a un tempo, secondo l'
pratolini, 9-558: « lei e io ci conosciamo sufficientemente » c'era o mi
degli altri uomini per quanto maligne e interessate ci trovano le molte volte deboli e credenzoni
cristo] de'suoi detti ed ammonimenti ci rende sofficiente ragione e cagione; e
ragione e cagione; e nientedimeno non ci vergognamo di non credergli e di non
detto, credo per eufemìa, afrodisio, ci aveva appigionato. imbriani, 1-85:
reali e imperiali norcini non credo che ci possa avere difficoltà. d'annunzio,
, tassedio a casale; ma non ci trovava tutta quella soddisfazione che s'era
, imperò che, se i santi non ci ingannano, questa è la verità.
di me, al comunismo degli stati uniti ci credo poco. betocchi, 5-32:
fede: / è un papaccio che ci crede! / diamogli l'arsenico.
, ma un giorno che voi non ci porrete mente, egli vi farà ammazzare.
di sua coscienza questa santa eccellente carità ci dimostri, non è credibile apo gli
cambio sopra di loro, quelli dell'isola ci davano li schiavi. segneri,
sa che con gente come quella non ci si rimette mai. -per simil.
otobre come antonio di marco bartoli ci à visti creditori di francesco e landò di
entra nel credo. giusti, ii-374: ci vogliono frasi, modi, proverbi,
più diffidenti degli altri europei; so che ci lamentiamo di non esserlo abbastanza; so
le popolazioni di europa, e che ci avrebbero ingoiati tutti se alla fine la
forno) '... se non ci fosse l'omonimìa spiacevole, non
, 16-i-102: dalle parti d'america ci viene una certa altra preziosa mercanzia di
in frantumi; e che importa? ci basti di non aver dato col martello aiutando
i figliuoli]... talora ci affrettan la morte con farci crepar di