nostra posta e non voler quel che ci aggrada o che ci dispiace, dote
non voler quel che ci aggrada o che ci dispiace, dote dell'uomo solo in
cardarelli, 4-20: via via che ci si accosta all'abitato, si cominciano a
o di bene o di mal, ci segue: il resto / rimane agli altri
: un giorno fra i velocissimi giorni ci rendiamo conto che il nostro migliore abito
intesa / dietro al suo naturai, non ci consente / contr'abito o natura sua
virtuose. lambruschini, 1-106: e tanto ci vuole a farli pigliare [i fanciulli
credere. chiesa, 5-150: ci girava la testa e quegli abitacci carichi
e quegli abitacci carichi di fango ci facevano lippe lappe fra i piedi.
medesimi, e privatamente, e pubblicamente ci esercitiamo intorno a quelle cose, nella
, perché in questo modo presi, ci abituiamo ne'peccati. galileo, 788:
spese riflessioni, che ogni cosa ci fan profittevole, e coll'abituazione dell'anima
anima in quelle, di pensieri ci forniscono e di parole! idem,
: come si fa, una festa ci vuole / ogni tanto. / il ballo
mettere un piede davanti all'altro perché ci hanno insegnato a camminare. manzini,
temere anche dei nostri pensieri più segreti, ci assale la paura delle cattive intenzioni,
oliveto, senza suoni di gente che ci stia dentro, pare il nudo abituro
considera quanta gran fatica ci vuole ad alzar di terra un alto
ii-2-162: ogni privazione forzata e perpetua ci fa smanire = deriv. da aborrire
. foscolo, xv- 2-438: ma ci è troppa gente, ed io abborro da
: delle predette condizioni della carità ci dà esempio s. paolo...
dice quando nel narrare una cosa ci si rifà alle origini più lontane).
acca. cantari, 28: questo soldano ci è ornai per acca, / ch'
daci. de amicis, ii-585: non ci capiva un'acca nemmeno lui. a
per l'industria, era come se ci si fossero incontrate due accademie del secolo passato
idem, i-518: alle ore una ci fu adunanza straordinaria della acadèmia di scienze
, 4-90: nella strada... ci siamo ristretti in un accalcaménto ancor più
. ogni tanto rimpiangono / quando qui ci frusciavano ancora le canne, / e
le relazioni, le simpatie... ci si accaloravano fin la portinaia, fin
le converse. de amicis, i-488: ci parla... accalorandosi a grado
8: o perché i nuovi ordinamenti militari ci fanno tutti soldati, o perché il
. tasso, 8-13: un dì ci accampammo ove i confini / non lunge
punto. civinini, 1-280: i tafani ci circondano ora a sciami e ci inseguono
tafani ci circondano ora a sciami e ci inseguono accaniti. linati, 30-84: rudi
soffici, ii-63: tutti noi scolari ci eravamo accaniti bestialmente contro due condiscepoli solo
, lunedì, fu possibile, che ci abboccassimo insieme il signor gori ed io,
ecc.]. beltrometti, ii-126: ci sono creature che ci stanno accanto accanto
beltrometti, ii-126: ci sono creature che ci stanno accanto accanto... e
linati, 30-109: allarme aereo. ci siamo! come vent'anni fa quand'ero
di far qualche cosa da noi, ci vengono certi concetti stravolti...,
figur. carducci, ii-415: quando ci ripenso, mi si accappona la pelle
amicis, i-477: ogni sua parola ci dà ima sensazione sgradevole; i suoi
ima sensazione sgradevole; i suoi scherzi ci fanno accapponare la pelle. dossi, 93
la vecchia ammaliatrice fosse 11 dietro e ci avesse letto nel pensiero. stuparich,
. tozzi, iii-105: qualche volta ci erano dieci o dodici galletti accapponati,
ix-238: sedeva tutto accappottato come se ci avesse avuto la febbre alta.
m. adriani, 3-1-271: l'amicizia ci serra, unisce e ritiene, ristringendosi
l'età ormai di don alessandro, ci risolviamo tutti che sia bene di cominciar a
siccome dopo il mio accasamento a venezia ci avea studiato sopra anche a quest'arte importantissima
ad accasarsi e che, se mai ci pensasse, non si perderebbe con una giovinetta
che hai?... una compagna ci vuole. bontempelli, 4-387: il
sua fiducia; di lì ad accasarci ci corse soltanto un momento. moravia,
o che i volgarizzatori per qualche occasione ci hanno introdotti, e ci si sono
per qualche occasione ci hanno introdotti, e ci si sono poi accasati. dossi,
marcia europa, non lo sapete che ci sarebbe da fame un vasto sistema di
ad accatastare i covoni e in cima ci faceva una croce con tre o quattro
/ accattando. nieri, 85: ci tocca a campare giorno per giorno,
santissimi apostoli di cristo... che ci accattino questa grazia dal nostro signore gesù
nievo, 515: oh quanta distanza ci corre dal meschino accattonaggio delle scuse alla
come a un uccello, / non ci mancherebbe altro che accecarmi. verga,
giov. cavalcanti, 14: ei ci vuole accecare con suoi doni falsi.
miseramente. moravia, xi-197: lui ci faceva sempre qualche regalo e si sa
prima. baldini, i-304: e ci fu un momento in cui nel vagone
« ma va'piano... nessuno ci 3. dare luce, illuminare
coraggio. viani, 14-196: un pomo ci tolse il paradiso, un pomo accese
spiega. targioni tozzetti, 8-177: ci ricordiamo dell'epidemia castrense,..
fra giordano, 3-264: acciocché noi ci accendiamo in fame e sete delle cose
natura il debito, del quale ella ci accende la partita nel giorno primo del
uno accennamento di questi scambi, che ci sono familiarissimi nel parlare. buommattei,
.. / e quel che presso più ci si ritenne, / si fe'sì
. e. cecchi, 6-101: ci bastavano ad intenderci pochi monosillabi e accenni.
e accenni. piovene, 5-283: ci siamo dunque limitati a un accenno alle
di rimare con fegato e nessuno di noi ci faceva più vita. -trovatemi una
occhi, scorgi tu il teatro che ci sta sopra il capo? quello tanto bello
dei ricchi. nieri, 401: se ci avessi che fare quanto un'ugna con
a la radice. saba, 426: ci fu l'autunno e non la primavera
, quale un fuoco acceso, / ci si fe'l'aere sotto i verdi rami
francesi si procacciasse. magalotti, 21-98: ci volemmo chiarire, se ciò derivasse da
hanno libero l'accesso in quel luogo, ci si comportassero come posso fidarmi che farai
l'accetta. hai un viso che ci si farebbe sopra un battuto di lardo.
tutta la diplomazia), scure non ci cadrebbe. b. croce [basile]
una cambiale di duemila lire; lei ci farà la firma come su quella del
, 24 (422): non ci sarebbe stato verso di fargli accettare nessuna ricompensa
tommaseo-rigutini, 95: riceviamo quel che ci si dà o ci si manda;
riceviamo quel che ci si dà o ci si manda; accettiamo, d'ordinario,
; accettiamo, d'ordinario, quel che ci si offre. ricevesi una grazia,
negri, 2-578: ora, il male ci è dato da dio; e noi
, 175: se di questo re non ci è figliuoli, ci sono io,
questo re non ci è figliuoli, ci sono io,... suo fratello
nel viso / d'un'angioletta che ci è apparita: / e io che per
della diligenza..., le mamme ci dovevano acchiappare frenando la nostra impazienza.
contro la donna; se l'acchiappava ci sarebbe rimasta. 5. cogliere
tutti li potano tosto acchiudere; non ci converrà guari combattere a si poca gente
voce tose, da doccino (cfr. ci acci are). acciaccinato (
gismondo non c'è; ché se ci fusse, non che farmi villania, non
chi per infingardo,... ognuno ci traffica, ognuno ci vive. baretti
.. ognuno ci traffica, ognuno ci vive. baretti, ii-297: gli è
quel riposo di dire: il mondo ci è, perché è stato fatto. manzoni
se non mi è venuto un accidente, ci è mancato poco! deledda, ii-927
io qui dentro non voglio che mi ci venga un accidente! baldini, 4-58
, ii-645: dopo il dolce [ci voleva] il caffè amaro per mandar
riporsi. di grazia, 1-88: ci resta ora a dimostrare le soluzioni degli
natura », diceva, « non ci son che due generi di cose: sostanze
essere accidente. peggio che peggio. ci dicono questi signori dottori che si comunica
le cose, le quali per accidente ci porgono e danno e possono dare dolore
accidenti! -ci canzona, sapete, ci piglia in giro. idem, 4-151:
nascoste come una cloaca che non sapevi ci fosse e si rompe; e sentì la
l'antibraccio, ma così lieve che non ci fu nemmen bisogno del taffetà.
sfasciumi ed anticaglie. goldoni, vi-1026: ci sarei stata anch'io volentieri fino al
buon senso, e un pocolino / ci fo di poesia, sono anticaglie, /
. b. croce, i-4-221: assai ci volle perché dalle cataste di anticaglie medievali
marsilio ficino, 2-109: qualunque volta ci riscontriamo nella persona anticamente amata, ci
ci riscontriamo nella persona anticamente amata, ci commoviamo subito sentendo... tremito
tempo passato '). anti ci elico, agg. (plur. m
si era in anticipazione di tempo, così ci raccogliemmo in quel chiostro che fu dei
un antico, a prezzo di fatica ci vendono. vico, 249: questa
giusti, ii-377: le prime parole che ci vengono all'orecchio che riguardino l'istruzione
. nuoce la scuola del negativo alla quale ci educò l'amara necessità delle cose che
educò l'amara necessità delle cose che ci passavano davanti agli occhi, e la
, agg. (plur. m. ci). che è contrario alle norme
) a cui i filosofi sedicenti liberali ci hanno assuefatto, potremo con tranquilla convinzione
. buonarroti il giovane, 9-834: ci portò gli antipasti; / de'berlingozzi colle
in una stessa terra si gettassero, perché ci è antipatia, come tra il caulo
ho per verisimile che non edifizio separato ci mostrino quelle colonne, ma una spezie
» (delle quali non poche ancora ci avanzano intere o in frammenti) e «
antiquario illustre, per quanta buona volontà ci mettesse e scartabellasse cartelle di antiche stampe
dire che il novissimo antisemitismo, se ci prende tutti qualche volta, non è che
campanella, 1060: tra i pesci ci è antivederne di tempesta e di caldo
evento / più che tutt'altro antiveder ci è forza. idem, pr.
16-vi-173: tutti i medici concludono, che ci vuole gli antivenerei in questa foggia
viani, 19-281: in quell'antro ci si davano convegno tutti gli accattoni, i
lo dicano gli astronomi. quanti secoli ci vollero al sentimento umano per concentrarsi in
, iv-xxvn-18: forze a noi non ci menomano, anzi ne sono a noi di
forze in tempo che la prudenza non ci possa avere alcuna parte, anzi da lei
. bandello, 2-37 (ii-5): ci sono perciò che dicono lui [cesare
(134): nella camera di frate ci polla, la quale aperta
grandissimo libro che con tinuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico
(57): quante volte noi ci vorrem ricordare chenti e quali sieno stati
miei detti effetto. palazzeschi, 1-229: ci sarà senza dubbio una mia cara amica
e per la apertura del lato, ci mostra cristo la sua lata e grande carità
lume nelle case. nieri, 325: ci avevano poi i muratori giusto a fare
. d'annunzio, iv-1-215: se ci fosse un modo, potrei riprodurre esattamente l'
del mangiare ». api ci te, sf. medie. infiammazione degli
mangiano la grandine ridendo / perché dentro ci son gli occhi del diavolo, /
manzoni, 363: se anche quel titolo ci fosse davvero, non si potrebbe altro
bartoli, 11-66: così nell'astronomia ci governiamo con gli eccentrici e con gli
-77: di questo dottissimo religioso domenicano ci sono due insigni trattati manoscritti, autografo
. cavalca, 9-13: così anche ci danno esempio gli apostoli, delli quali dice
, ii-24: sentite come costoro qualificati ci vengono dall'apostolo nella sua prima a timoteo
g. villani, 11-119: altro rimedio ci voleva per appacificarci con dio che a
lui, facemmo scusa, e di nuovo ci appacificammo el me'si potè.
trovatolo incolto e senza occupanti né chi ci pretendesse, egli si è appadronato il terreno
e che io sia ima giovenca; ci abbiamo ad appaiare insieme. tommaseo [
argenti rotti. tommaseo-rigutini, 40: ci si abbuona al teatro per un corso
teatro per un corso di rappresentazioni; ci si abbuona col parrucchiere; ci si
rappresentazioni; ci si abbuona col parrucchiere; ci si appalta con un fabbro, con
un manescalco, anche col medico: ci si associa a un giornale, a un'
sopravvenne / l'ambrosia notte, allor ci addormentammo. 2. addobbare,
cupidi nel suo apparecchiamento, e sempre ci pare ch'alcuna cosa ci manchi.
, e sempre ci pare ch'alcuna cosa ci manchi. ser giovanni, i-206:
cavalcanti, 358: la tua umanità ci ha indotti a darti avviso dell'apparecchiamento che
per industria umana, ma ciò che ci s'è apparecchiato si è dalla provvidenza divina
. bembo, 1-116: dolci ci fa le dipartenze, perciò che più
cari e di più viva forza pieni ci apparecchia i ritorni. ariosto, 38-74
. seneca volgar., 1-46: no'ci dobbiamo apparecchiare alla morte, prima ch'
: se tu hai niuna speranza che iddio ci riceva a misericordia, ecco, noi
noi siamo apparecchiati a fare ciò che ci dirai. imitazione di cristo, i-23-1:
armata. -fare appacoll'apparente artificio, ci cuoprono l'aspetto della natura, recchio
manca un apparecchio. ma a vienna ci sono arrivati. pavese, 4-207: un
fagiuoli, 3-7-53: e per me ci starei dieci anni e venti, /
nesso apparente, ma chissà poi non ci fosse, chissà ingravallo non lo divinasse,
): i nostri cittadini da bologna ci tornano qual giudice e qual medico e qual
,... a dimostrare a qualunque ci apparisce, ne'nostri abiti, la
in via, /... / ci apparve un'ombra. s. gregorio magno
e irruvidita la superficie dell'acque, ci sembra livido e nero. marino,
quanta buona educazione e quanta inimitabile grazia ci sia in quel suo poco apparire e dritto
ed alla vista nostra... ci appariva spuntare sopra il colle aventino di
idem, 1005: uno stato che ci apparisce pieno di noia, ed ancor meno
del comune, con dentro quanti più appartamentini ci potevano stare, questi appartamentini li vendeva
seneca volgar., 3-307: la natura ci ha generati tutti parenti e appartenenti l'
cogl'iniziati per avventura sapevano qual differenza ci fosse tra gli dei intelligibili e quelli
fatto tutto quello dal canto nostro che ci si apparteneva. magalotti, 21-12: noi
a tutti indistintamente. alvaro, 11-231: ci si può appassionare alla lotta quotidiana che
fosse abbandonata al giudizio appassionato di chi ci si deve assoggettare? 5.
di virtù acquista... in quanto ci rende tranquilli, temperanza si appella.
volgar., ii-1-324: quegli appella che ci aveva tolta l'appellagione; e dimanda
, il voto del senato non basta: ci vuole l'appello al popolo.
credere, se i vostri prieghi non ci si adoperano, che egli mi debba mai
appena. barilli, 3-39: ecco, ci sono delle giornate dove ti rimane appena
sottil mormorio. fanzini, iii-294: ci soffermammo su la via che corre tra
: un profumo di terra e di vento ci avvolge nel buio, / qualche lume
e vi si taglia, ed appena che ci sia memoria dei nomi.
per appendervi le zucche delle sementi, ci avevano lasciato il segno sulle pareti dove
un calendario. govoni, i-61: ci disse che le sue letture, / le
appendicétta. varchi [crusca]: ci pare adesso di dover raccontare strettamente i
penetrato n'è 'l lezzo, e ci ha appestati, / andiam di grazia a
traduzioni son troppe in italia, e ci appestano. d'annunzio, iv-2-1250:
schifi, e un giorno escono e ci appestano l'aria che respiriamo. 4
quello cred'io che venisse, che non ci appestammo. vasari, iii-704: essendo
vino medicato. vallisneri, ii-140: ci sono... degli appestati dal gallico
, 34 (595): non ci fermeremo ora a dir qual fosse lo spettacolo
d'animo col quale noi appetiamo et ci crucciamo tra noi. 2.
il giovane, 10-896: mentr'io ci penso mi vien appipito [= appetito
fra giordano [crusca]: ci alletta il demonio co'suoi appetitosi inescamenti
si fa in villa, quando non ci sono tanti starnotti che ne tocchi un per
li cani. idem, 3-111: ci studieremo di appiacevolire coll'industria della cultura
« o diomede, appiana, / troppo ci vai di dannaggio facendo *.
, e due o tre di toro ci sembrano spesso una sola. appiastriccicaménto,
a. f. doni, i-149: ci sono alcuni peregrini di vinegia che vengano
abbiamo acquistato... perché vi ci appicchiamo così, e l'amiamo cotanto
] permette tante tribulazioni, acciò non ci appicchiamo
giovine, e non ora che gli ci sta appiccato con la cera.
dita del donatore,... non ci sono grati. appiccatóio, sm
a nettare quella materia da ciò che ci aveva appiccicato la mala fede degli uni
, insistente, della cui compagnia non ci si può in alcun modo liberare.
ii-322: se non paga a contanti, ci appiccichiamo subito 11 precetto immobiliare.
fastidiosa, insistente, da cui non ci si riesce a liberare. appiccicato (
fastidiosa, importuna, da cui non ci si può liberare. tommaseo [s
: si manda la scritta fattaci, acciò ci scriviate appiè dette lire 13. l
presente giorno, ma la seguente notte non ci basterebbe. idem, i-342: chi
appieno / pentimento, che l'anima ci grava. b. croce, ii-9-273
d'appigionasi un nome, e dicono: ci ha messo alla casa l'appigionasi.
cervella. b. croce, i-3-5: ci si appiglia, tutt'al più
qui: ve'che colei / non ci si appillottò, ve'che scansammo / la
'mportunità. salvini, v-488: non ci si appillottò;... non
si appillottò;... non ci si appiccicò, come fanno le fiammelle unte
ma è da avvertire, che non ci ingannassimo, stimando che questo apio fusse
borsieri, cono., ii-127: ci si conceda questo paragone mitologico, quantunque
le paresse che fusse cosa da non ci applicar l'animo. marino, 6-109:
varchi, 23-76: in un subito ci cadde della mente tutto quello che prima
contemporanei, quella fama... ci riuscirebbe, siccome questa presente, del tutto
se non vulgo; e li pochi ci hanno luogo, quando li assai hanno dove
appoggiarsi all'autorità d'un libro, ci fosse bisogno di conoscerlo. lambruschini,
un'inquietudine piena di dubbi, poiché ci manca ogni appoggio. 3.
, 1-129: per riuscire nell'impresa ci volevano quattrini, molti quattrini: ci
ci volevano quattrini, molti quattrini: ci voleva l'appoggio di qualche banca.
le piante. comisso, 12-212: ci si arrampicava sugli alberi e spesso si stava
che 'l cielo è chiaro / e ci promette un lieto carnovale: / ma chiunque
da ridire su tutte; in tutte ci trovava qualcosa da apponerci. 7
curvando le alte teste de'pioppi, ci apporta. d'annunzio, iv-2-162:
idem, i-472: e chi agl'iddìi ci congiungerebbe, da'quali le nostre operazioni
, da'quali le nostre operazioni inique ci allontanano, se tu [pietà]
i-19 (14): queste tre ragioni ci conviene continovamente servare, e tutti
apposta, con tutte le riflessioni che ci avrai fatte. l. bellini
conosciuti. panzini, i-574: andando ci facevamo raccontare l'appostamento notturno e come
azione bellica. comisso, 12-68: ci aveva telefonato informazioni sul movimento delle truppe
: il peggio è, che molti appostatamente ci vengono [in chiesa] per peccare
facilmente come tu credi, se ben ci troviamo nel centro loro. muratori, 4-18
, una magnifica giovane bruna, / ci apprese mestamente che l'unica figlia / l'
il nostro maestro... quand'egli ci apprende a dire: bel dolce padre
bel dolce padre, nostro pane cotidiano ci dona oggi. testi fiorentini, 191:
deve a noi, / né della tentazion ci apprenda l'amo. vettori, 86
foco non alluma, / ma quanto più ci afanno men s'apprende. idem,
interna situazione della dttà, tal quadro ci s'appresenta, che noi non possiamo,
discostamento, per il quale la medesima stella ci debba apparire or più grande or più
idem, purg., 9-73: noi ci appressammo; ed eravamo in parte,
iacopone, 91-51: altro atto non ci ha loco, là su già non
persuaderà... che pagolo vitelli ci abbia prestati danari. straparola, 1-4
altri par ch'onori; / donde ci dà contezza / che sempre il meglio apprezza
a me gli avi nostri per antica eredità ci hanno lasciate, che d'esser chiamato
fummo fatti entrare in gondola, e ci condussero in città. approdammo al palazzo
appropiato al sole / e 'l sol ci dà prudenza e signoria / e lume a
sacchetti, ii-84: niuna cosa non ci apropriamo e non prendiamo se non in
. fazio, vi-3-65: una fontana ci è di questa forma: / c'
tinta di sangue; lui (che non ci pensava oramai quasi più) la vedeva
magalotti, 4-290: questo [campanile] ci parve allora cosa nuova, / poi
parve allora cosa nuova, / poi ci accorgemmo che il vitruvio elvetico / per
le delizie de'giardini... ci appruovano che già i greci ammiravano lusso
diamant'è approvato; / nullo ferro ci apponta, tanto c'è dura pronta.
/ qual ella sia, parole non ci appulcro. buti, 1-209 [inf.
., 7-60]: parole non ci appulcro, cioè, non ci abbellisco parole
non ci appulcro, cioè, non ci abbellisco parole a dire com'ella sia
vedi per te stesso, ché io non ci appulcro parola, cioè senza che io
di posta ', per es. -'ci siamo dato l'appuntamento nel tal luogo
nove. alvaro, 9-421: non ci voleva molto per rendersi conto, dal modo
aria, all'altezza delle tempie dove ci aveva appuntato un fiore rosso. dessi,
. iacopone, 56-17: nullo ferro ci apponta, tanto c'è dura pronta
, 3-255: alle cure non ci si poteva più vedere: gli occhi di
de'medici, 5-12: una cosa ancor ci resta; / deh! gustatela appuntino
da voi, ser appuntino, se vi ci piace. = dimin. di
non sa. segneri, ii-234: ci vengon tolte le cose appunto più care.
brutta cosa è la vecchiezza: non perché ci spinge verso il sepolcro, no;
il sepolcro, no; ma perché ci toglie per lo più il desiderio di
. c. dati, i-399: ci sono razze di uccelli e d'altri animali
, 3-444: che tu appunto appunto ci racconti tutto il tuo pellegrinaggio fatto
11-77: credo pure che voi sappiate quanto ci voglia ad assicurarsi d'aver appurato un
, 54 (195): se voi ci tornerete più con esso, noi vi
grave. ariosto, 11-22: ma poco ci giovò, che 'l nemico empio /
varchi, 23-231: quanto [gran benefizio ci fa] colui, il quale con
molti anni dopo, io e lui ci si trovò su balze opposte di quella voragine
io t'ho detto; e se ci capita / landò, apri, e di'
lettera vostra, e per ventura mi ci trovai, che apriva il plico. loredano
, e si apriva l'ora in cui ci saremmo detto quello che confina con la
della valle, 189: men aspra / ci s'è mostra fortuna da quel tempo
giovane venuto qui a studiare, / ci aperse casa. -aprire le porte:
. aretino, iii-65: tu non ci apriresti bocca, se tu mi fussi
che, nelle tre apriture del messale, ci dimostri la via che a lui piace
. franco, 2-33: e l'aquila ci ha portato ganimede, e bacco ci
ci ha portato ganimede, e bacco ci ha portato ariadne, la corona la
. non era un'aquila, così non ci vollero meno di dodici anni di seminario
per finire. quando nelle vetrine dei cartolai ci son più solo veline da aquiloni.
barberino, ii-250: lo fico senza fior ci porge il frutto: / l'arancio
, e su la proda i piedi ci spianavano bene. c. e. gadda
fare ogni cosa, per non ci torre el libero arbitrio e parte di quella
le novità di garbi, / che ci son d'animai di questa sorta, /
sentono l'acqua campeggiare, e se ci poni un vaso d'acqua sotto la pendente
recassi l'arca grande, e paresse che ci avesse molte gioie, e quando l'
molte gioie, e quando l'aprissi non ci trovassi niente ovvero fosse piena di sassi
v'ha portata, e aprendola non ci si troverà nulla, vota sarà. bartolomeo
365: « a l'arca aperta giusto ci pecca *: e però guarda il
. l. frescobaldi, 162: ci partimo da damasco a dì xxix di gen-
birboni, prepotenti e tiranni: sì; ci vorrebbe l'arca di noè. rajberti
distrutti tutti i vigneti! -chissà che non ci sia qualche arca con qualche nuovo
l'arca, con bielle e stantuffi, ci portava salvi alla proda remota. montano
arca. quasimodo, 4-27: non ci direte una notte gridando / dai megafoni,
al coperchio dell'arca, che cosa ci troverebbero dentro? un diploma di laurea.
para, e lei a belle palettate ci tirava dentro la farina. viani, 19-413
della persona e del linguaggio che sempre ci affascina ogniqualvolta lo sentiamo istintivo e liberatore.
e di finocchio 'l grembo, / che ci fa ceffo centi vapor ch'espero mena /
dura il mattino. idem, 2-109: ci svegliammo sotto il ponte, nel sole
frumento e nella vite e nel pascolo non ci danno il granoturco e il riso e
1-400: si può ben dire, non ci essere tipo di verso [endecasillabo]
, ma non inferiore a nulla, ci volle un soggetto unico, come l'eneide
più magistrale e pitagorica di quella che ci rappresenta l'universo,... come
148: mancò ben poco che non ci azzuffassimo insieme, cominciando con l'archibusiate
è di lusso. c'è folla, ci sono le guardie in tenuta di gala
facessero, o che veruno intendente architetto ci abbia anticipatamente studiato sopra. pallavicino,
palagi... più ordini di architettura ci stan bene l'uno sopra l'altro
e le apparenze dell'universo. ella ci presta le ali per trascorrere il cielo
all'architrave. idem, v-1-246: ci rifugiammo sotto l'architrave della porta maggiore
archivolto cupo, tre fanciulle... ci guardavano scritture pubbliche, le serrò
2-198: dicasterica peste arciplebea, / che ci rode, ci guasta, ci tormenta
arciplebea, / che ci rode, ci guasta, ci tormenta. -arcipochissimo
che ci rode, ci guasta, ci tormenta. -arcipochissimo: quanto mai
vostra camera un parnaso, / chiunque ci vien diventa arcipoeta. -arcisolennità
: tali sono le ferite che amore ci dà, quali potrebbono esser quelle d'
esser quelle d'un buono arciere che ci saettasse. tasso, 11-28: ella
faccia sembrò oscillare con un moto che ci ricordò il vezzo di lui da vivo,
francesco da barberino, ii-6: or ci convien tener meglio agli arcioni, /
antico e nobile,... che ci passa il lambro; altrove, che
si facevano nei collegi ogni anno. ci venne un vecchio arciprete... che
era arrivato a * * *, e ci starebbe tutto quel giorno. idem,
azeglio, 1-143: dall'indomani non ci furono più né messe, né orazioni,
tutto sesto. pea, 3-268: ci si va passando il ponte di cemento armato
o cosa alcuna di bello che non ci si metta de'cornicioni. v. borghini
e le altre cose che nell'aere ci creano. arici, 205: e come
berni, 40-1 (iii-288): che ci bisogna molto ben guardare / dal primo
si sono scamalate, dai pesi che ci ha portato sopra, le gambe gli han
marsilio ficino, 2-109: qualunque volta ci riscontriamo nella persona anticamente amata, ci
ci riscontriamo nella persona anticamente amata, ci commoviamo subito sentendo tremito nel cuore.
. bandello, 1-9 (i-115): ci farebbero star tutto il dì con
iacopone, 74 * 54: tu ci offende qui la fede de gir tanto
d'annunzio, ii-672: quante volte / ci dissetammo! e tanto era soave /
un complimento. borgese, 2-37: ci si sentiva pallidi e con le occhiaie
coglierlo [il fiore] noi non ci ardimmo. 2. tr.
dell'entrar sì fieri in giostra, / ci dà il vin talvolta ardire. segneri
la morte arditamente, poi che lo ci conviene fare. ammaestramenti, 173:
. idem, i-185: or come ci puoi tu almeno negare alcuno bacio,
alcuno bacio, de'quali poco avanti ci saresti stato cortese, se sì ardite
, se sì ardite, come tu ci fai, fossimo state? segneri, i-258
, 8-72: nel medesimo fienile, ci aveva dormito un reparto di arditi.
quando si sono sciolti gli arditi? noi ci siamo sciolti e i fascisti ci hanno
noi ci siamo sciolti e i fascisti ci hanno legato! 12.
di minore profondità, e la esperienzia ci mostra in contrario. bembo, 1-30:
del comune, con dentro quanti più appartamentini ci potevano stare; questi appartamentini li vendeva
essa, cioè per un mezzo braccio, ci dà l'area o piano di detto
, 16-188: eravamo sulla salaria e ci venivano incontro sani e giovani oliveti.
9-593: fecesi notte; l'argentier ci accolse / nei magazzini suoi. segneri,
una foglia. pavese, i-501: ci spogliammo e posammo la roba a un poco
avevamo risalito il poggio, e il paese ci si parò davanti divenuto color d'argento
5-341: nella nostra decrepita argilla non ci resta che ricoprire il fondo d'una
quello istante ne sieno tolti, e ci sieno poste tante corna di vacca per farti
boccaccio, i-303: assai il tuo argomentare ci piacerebbe, se tu stesso nel tuo
viene da dio. settembrini, 1-19: ci venivano alcuni chierici che studiavano teologia e
.. / e da questa credenza ci convene / sillogizzar, sanz'avere altra
nullo va cercando con argomenti se ci sia il mondo nuovo dopo che il
è per questa importanza dei risultati che ci siamo permessa questa breve allusione, che
carlo l'udirà sonare, / subito ci verrà qui in aiuto. / se tu
/ se tu noi fai, tu ci vedrai tagliare / quanti siam qui da quel
loquace / i figli ciarlieri. / ci punge l'orecchia / l'arguzia più
carducci, iii-26-203: quella eccitazione che ci fa cer care e scambiare
per venire verso la state, tutti ci ammalammo un poco. campanella, 1047
e svegliati; quando è ventosa, ci ritiriamo a conseglio e unimo [ci
, ci ritiriamo a conseglio e unimo [ci raccogliamo]; quando quieta, uscimo
. ojetti, i-241: la guerra insomma ci aveva aperto gli occhi,..
. tozzi, ii-527: il sole ci stava poco all'uscio della casa,
ha sempre le febbri e il dottore ci ha mandate qui per l'aria di mare
o meno, pare che nell'isola ci sia veramente aria che stuzzichi la fantasia
. barilli, 2-294: a terra ci sono dei cavi, delle condutture,
/ alto il naso nell'aria. / ci pensano tutti / aspettando il lavoro,
ch'è nell'aria in generale, ci tengono [i grossisti] a farsi clienti
le poltrone, le seggiole di paglia come ci fosse un sottofondo segreto. calvino,
.. in questo paese un galantuomo non ci può più campare. nievo, 155
aria dello stupore? salvini, 39-i-61: ci sono poi di quei filosofi, che
quell'inde- finibile 'aria 'che ci fa conoscere ogni uomo a noi noto,
solo che si volga a noi e ci guardi. papini, 25-208: un pizzo
diabolica. tozzi, ii-525: ella ci aveva quasi perso la salute; e
, i-122: anche le idee melanconiche ci si presentano come un'aria di festa.
m'hai aria d'un pover'uomo; ci vuol altri visi a far l'untore
pananti, i-26: signor maestro, la ci badi bene, / io l'aria
volare. cennini, 32: ancor ci è una cagione che, usandola,
cose egli arieggi giulio cesare; ma ci corre. nievo, 70: le sue
ventilato. leopardi, i-198: ci piacerà anche più quel viale quanto sarà
baldini, i-556: e non ci sentiva quel che di ricco e d'
allegro è nel suo mare; poi gli ci mancava il maestrale e gli ci
ci mancava il maestrale e gli ci mancavan l'ariguste. = cfr
che uno aringo, ma diece non ci potesse assai leggermente correre, sì copioso
bandello, 1-2 (i-15): se ci sarà... alcuno che voglia più
altezze, non si sa più se ci si debba attendere il giorno o la
fino alla vita. pratolini, 9-1214: ci si strappa dalla terra che ci ha
: ci si strappa dalla terra che ci ha nutrito e che dovremmo vangare per
conteggiare torna così comoda, la quale essi ci trasmisero dagl'indiani. cattaneo, ii-2-286
, 3-53: non ostante la disproporzione che ci ha dalla russia alla danimarca e alla
l'arme ha questa natura: ch'ella ci dona diletto nel riguardarla, e paura
forza; ché sì come coll'arme ci difendiamo da'nemici e colla forza sostenemo
furore. d'azeglio, 1-172: non ci voleva molto acume a capire che per
una sala d'armi; e là ci conoscemmo, fummo presentati l'uno all'
onore. deledda, ii-14: fra noi ci sono dei giovani alle prime armi;
verga, i-154: insomma, purché ci avesse la sua sacca ad armacollo,
riflettendo che per pochi anni solo egli ci ha prestata questa nostra misera vita.
due possenti armate. carletti, 175: ci sono l'armate di vascelli, che
i denti. palazzeschi, 1-166: ci pare che le peggiori intenzioni da cui uno
intorno a una cosa s'avviluppa e ci perde il tempo; come chi maneggiasse
dal flauto, mercanti armeni ed ebrei ci guardano coi loro occhi di olive ardenti
sacco. nicvo, 594: noi ci eravamo serviti di fucili di coltelli e
nozioni. linati, 30-153: io ci vado a fare la mia passeggiata mattutina
la regola armonica... non ci siamo contentati dell'accordo, comune e
dignitose e forti nel cuore di chi ci ascolta? d'annunzio, iv-1-653: avevamo
nuovo, vedi, è un arnese cui ci bisogna assuefare. panzini, ii-301:
e questo cimitero d'italia era quello che ci voleva per riportare in patria gloriose canzoni
sonetto, per renderlo veramente perfetto, ci è d'ogni cosa un poco. de
e di questi chiodi, a arpesi ci servimo, accioché tutto l'edificio, il
61: tale arra intanto / ei ci dà della sua [amistà]. idem
tira le carezze. manzini, 10-128: ci si arrabatta per non morire, e
arrabbia. baretti, i-203: non ci penso più, per non avermi ad arrabbiare
536: ma in un ospizio non ci vado a farmi rinchiudere, a morire
posso contenere una irritazione nervosa, quando ci vado. figurati quello che mi sarebbe
iii-238: oltre a tutto questo, ci sarà da fare cogli arrabbiati del partito moderato
palmate muccia. salvini, v-406: ci è in questa voce oc- chiettuzzacci ingegnosamente
a porgere i vassoi che i paladini ci si buttano addosso, arraffano con le
signore? parti che sappia, / quando ci ha sotto i piedi, arragazzarci
albero... chi sa quanto ci avrò sempre da arrampicarmi io!?
frutta prendemmo in affitto i frutteti e ci si arrampicava a mangiare frutta ogni giorno
di macchia. giusti, i-203: ci partimmo da casa, e su su pedetentim
e su su pedetentim e mezzi addormentati ci arrampicammo per quei soliti monti. verga
, iii-279: arrangiarsi bisogna; dio ci ha dato le mani per far di
una festa quando viene ripreso: ora ci farà ridere il nostro burattino. fracchia
, potetti dire, / ch'ordin non ci fu mai che d'una proda /
volgar., 1-56: quella medesima ragione ci ammonisce che l'uomo muoia siccome e'
figur. jacopone, 1-94: giustizia ci arreca una virtude / la qual molto
tolomei, i-80: se altra regola non ci si arreca innanzi, che il potere
però alcuno, che... noi ci pavoneggiamo d'avere arrecato qualche gran lume
seneca volgar., 3-346: or ci rimane a dir del dispregio, del
moravia, v-70: dopo molte discussioni, ci fermammo ad un programma minimo: avremmo
agli arrembaggi, con un salto, ci viene. viani, 14-275: la torre
, e forse anche troppo incerta, perché ci si debbano arrendere i più. bettinelli
questi incidenti puerili, gli è perché ci ho le mie ragioni. carducci,
senz'accorgermene il braccio di mina. ci arrestammo sull'angolo, senza un perché.
glienze di nostri cittadini e mercatanti che ci dicono, niente essere liberato,
toccò un arresto così lungo, che ci stetti da tre mesi e più.
, provvisione è varrei francese, che ci venne con quella legislazione a'principii di questo
. pulci, 13-41: e'ci sarà degli altri arreticati, / che rimarranno
. averani, 1-1-286: le sacre carte ci danno contezza del fermamento del sole e
più come prima? è vero che ci sono tanti sospesi e molte più fatture
caro, 5-135: perciocché maggior dispiacere ci danno gli arricchiti nuovamente. panzini,
i peli sommisi arricciati a dosso; e ci ho lasciato la scarpa. buonarroti il
476: siamo giovani; tempi migliori ci arrideranno. carducci, 371: al
, i-2172: così noi due stranieri / ci ritornammo arrieri. / colui n'
provare in prima / a chieder che ci metta. = deriv. da
dora, mangiasse tutti i cristiani che ci rimangono, sarebbe un affar d'oro
ama la libertà, della quale essi ci privano, e parci essere col maestro
libro. leopardi, i-13: non ci arrischiamo di scostarci non dirò dall'esempio degli
ma da quelle regole... che ci siamo formate in mente. tommaseo-rigutini,
mi guardai attorno, per assicurarmi che non ci fosse suo marito, e m'arrischiai
turarcisi, né avrebbe permesso che ci si arrischiasse il sangue suo,
di là nesso arrivato, / quando noi ci mettemmo per un bosco. idem,
ed è tanto cortese, / chiunque ci arriva vuole a sua magione / e
mercato arrivava appena. bernari, 7-54: ci serve qualche lira per arrivare alla settimana
erano cadute sul petto; ma non ci arrivava. soffici, 6-177: abbassatomi
con un urlo prima che gli altri ci arrivassero. idem, 1-528: spolverare,
queste [vedute] assai copie / ci son per fornimento / di molte case,
imprendere opera per poi confessare che non ci si arriva, è presunzione. alvaro,
esso va già d'accordo che iddio ci è; né arrivandogli nuovo non si
grave quistione, convenendo dire o che non ci siano più quelli ingegni, se noi
desiderio di rivedere la persona da cui ci si separa. baretti, ii-166
lingua perché capii che quell'arrivederci non ci voleva: poteva sembrare che io avessi
tornare in galera o fossi convinto che ci sarei tornato. 2. famil
(e la strada era lunga, ci saremmo fermati soltanto alla lontanissima stazione d'
torre non sono ancora stati mossi, non ci sono pezzi interposti, e il re
impacciato arrolatore: tali che il meschino ci aveva perduto il sonno.
- e quel trovarci lì soli, ci ricolorì il volto d'un secondo rossore
don del cielo / quel sentir che ci fa servi ad amore, / quel ch'
di legno. comisso, 12-82: ci eravamo fatto regalare dagli ortolani alcune cipolle
panzini, ii-644: dopo il fritto, ci voleva l'arrosto, dopo l'arrosto
e rivoltandolo sotto la goccia, che non ci vide entrare. -per simil. e
che era servito ai trapezisti. portandolo via ci involtolarono dentro, senza accorgersene, uno
. dicesi altresì arroventilo; e se ci si volesse porre una qualche varietà, pare
tavola un sì forte pugno, che se ci fossero state sopra delle preziose bottiglie in
, i-219: d'ora innanzi non ci saranno più amiffapopoli, né oppositori, ora
balzana. beltramelli, i-671: noi ci auguriamo che a questo arruff apopoli..
ho i fogli tanto arruffati, che mi ci imbroglio io stesso. nievo, 34
farvi poche e piccole osservazioni. ma ci credete? non le so mettere sulla carta
, ii-437: le cariche a stoppaccio ci stavano da un anno all'altro, con
, perché aua a lungo andare mi ci sento arrugginire. de marchi, 544
e. gadda, 2-83: dante ci offre lui pure una qualche battuta tecnicistica:
fede: / è un papaccio che ci crede! / diamogli l'arsenico.
, 4-35: disse rinaldo: - se ci è il pane e 'l vino,
come vuole; pur che n'abbia, ci s'intende, la forza, e
, 133: vuol mostrarsi dottore; e ci fa intendere che è de l'arte
meccaniche, come anche nelle scienze, ci sono due sorte di vocaboli. pecchio
, a dirti il vero, noi ci abbiamo durata fatica in far l'arte,
, per che noi intendiamo che tu ci doni due paia di capponi. cantari,
. della casa, 589: ma ci è un'altra maniera di ciri- moniose
del cuore. redi, 16-iii-121: ci venne ad ambodue in pensiero d'osservar
gli articoli che ha la lingua nostra ci potevano dimostrare questa differenza. p
3-53: non ostante la disproporzione che ci ha dalla russia alla danimarca e alla
che è anche un avvocato principe, ci faceva osservare che il codice contempla il
anzi, probabili attacchi di gas asfissianti ci erano state inculcate come articoli di fede
punto legale, è un articolo / che ci vuol dello studio sopra. baretti,
; fuori di questo discorrere fittizio non ci ha eloquenza. manzoni, 218: tali
apparente di tut- t'altre idee, ci portano uno scompiglio, una confusione stranissima
sulla iniziale coscienza morale loro. non ci son giunti vivendo, togliendo, aggiungendo
tal vetro lavorato per quest'effetto, ci rappresentano una leggiadra figura? muratori,
notte per imbrogliare il prossimo e non ci riescono. nieri, 275: e in
è arzigogolato, san paolo: « tutto ci è lecito, ma niente ci facciamo
tutto ci è lecito, ma niente ci facciamo lecito ». bontempelli, 9-91:
emettere la voce, perché la voce ci era data per comunicare e io in questo
un arzigogolo. soffici, v-1-475: ci dice... con arzigogoli tutti suoi
tutti suoi, che l'anno venturo ci darà, scritta da lei, la vita
a loro e a noi, ma idio ci ha più asauditi per la sua grazia
segnor dello ascendente, / ad ogni modo ci farà come questa donna sente,
copre i rumori e le voci; ci si addormenta così, durante una settimana,
capitano. l. salviati, 19-63: ci carpiva in sul furto; /
in sul furto; / ch'e'non ci aria campati l'uovo della /
nacque a luna cattiva e credo che ci si vedrà sempre che ha sofferto di rachitide
e ordinariamente di lino, di cui ci serviamo per rasciugarsi le mani e il
si stringeva nelle spalle, aggiungendo: -io ci sono avvezzo. -tosse asciutta
paur, se le mani io ci metto, / rimaniam a l'asciutto.
vengon bene: son dure assaettate, ci vuole i denti di ferro per mangiarle.
... il tetto sotto cui ci si riparava. 16. avv
, e di spettacoli e di ascoltamenti belli ci dovremmo pascere. ricci, 1-311:
i-18: c'è la nebbia che ci cancella / nasce forse un fiume quassù
borsi, 2-22: noialtri uomini non ci ascoltiamo tra noi con amore, con
fa da occidente ad oriente, quasi ci tiene ascoso. idem, inf.,
ed altri ascosi misteri della natura colassù ci scuopre; e questo segue sotto l'ombra
, paonazze. lombari, 1-90: ci mostrò la merla: la si sarebbe detta
panzini, ii-718: a noi però ci hanno portato via il maiale. come
fatto, nessuno lo sa. dicono che ci hanno dato i gas asfissianti per non
, anzi probabili attacchi di gas asfissianti ci erano state inculcate come articoli di fede
. poliziano, 193: ma ci son certe leziose / ch'han paur
a una quercia in contorsioni tetaniche, ci fa, obliando i pali e le canne
mi disse asinescamente: « così ci piace di fare! ». g.
al corbello: essere ingrati verso chi ci ha fatto un beneficio. g.
con tanta maggior approssimazione quanto più ci si avvicina a condizioni ideali mai realizzate
nome di scarto, cora, la ci passa dinanzi senza più ravvisarci. panzini
a venire, e le passate, ci dilettano; quelle per aspettanza, e queste
/ alto il naso nell'aria. / ci pensano tutti / aspettando il lavoro,
pigli quel partito si può, acciò ci possiamo valere di quel ci s'aspetta
può, acciò ci possiamo valere di quel ci s'aspetta quanto prima, perché ci
ci s'aspetta quanto prima, perché ci troviamo necessitate. sassetti, 235:
luce. il male che la religione ci ha fatto. e, a dispetto dell'
v. s. qui venga, ella ci verrà gratissima e aspettatissima. cato, strade
ha le remo, se dio ci giudicasse e togliesse il tempo della peni
tra questi aspidi sordi e questi allocchi / ci sto come sta il matto fra i
, di quella specie di dive che ci sono servite come espressione della cultura nazionale
.. e quando venghiamo a roma e ci sentono parlare con la voce in gola
manzoni, 896: so bene che ci sono molti i quali domandano cos'abbiano a
e irruvidita la superficie dell'acque, ci sembra livido e nero. trivulzio, iii-240
senza polso, ma in effetto non ci riesce. fracchia, 336:
.. dissero: « qui alquanto ci riposiamo ». zanobi da strata [s
così belli, che noi portiamo, ci sono dati da dio in scambio delle aspre
, 6-2-20: in- suave e aspera ci fa parere la via delle virtù la lunga
ella sia, ed ancorché asprissima, ci diletta. idem, ii-324: i passaggi
, 15-ii-473: alcuni aggiunti o epiteti mi ci paiono alle volte oziosi; come.
le utili, quantunque amare e aspere ci paiano, perché ci riprendono. petrarca,
amare e aspere ci paiano, perché ci riprendono. petrarca, 125-16: però
vengon bene: son dure assaettate, ci vuole i denti di ferro per mangiarle.
il silfio di quei luoghi per avventura ci si porti, ma puzzolente ed abominevole,
sollevò il coperchio e guardò. -diavolo, ci son patate. credevo fosse altro.
avete assaggiato, e però neuna cosa ci dié sapere di sapore, se no
volgar., xvii-6 (206): ci hanno insegnato dalle piccole cose studiare nelle
noi lo assaggio del loro bene, ci hanno ingenerato dentro a noi una nobile
: figliuol mio, bastare / assai ci debbe d'aver pane e vino. ariosto
pascoli, 282: filare! assai mi ci confusi / da bimba. or c'
delle bianche stole, / questa revelazion ci manifesta. g. villani, 11-72:
. cecchi, 361: forse che noi ci abbiamo a avvolgere / per trovargliene bella
, 1-95: qua è assai non ci è stato corriere di là, se già
impresa favorevole, senza vento prestarle la ci tien ferma. livio volgar.,
boccaccio, i-472: e chi agl'iddii ci congiungerebbe, da'quali le nostre operazioni
, da'quali le nostre operazioni inique ci allontanano, se tu [pietà]
, 14-20: il suo fogliame, che ci dà il letto per le bestie,
per ritrarci dalla diritta nostra intenzione, si ci contrappone in diversi modi e con diversi
seneca volgar., 1-64: subitamente ci apparvero oggi navi d'alessandria, le
sbarrano strade e piazze, infine ci leghiamo a lei con una tenacissima sim
: io vo'far punir lui e chi ci si è impacciato, perché mi è
): una banda di venturieri ci volsono assassinare, e non con
, e non con poca virtù ci salvammo. b. davanzali, i-293:
, come d'una persona assassinata, ci giunse, a traverso il soffitto. soffici
che un'altra, che per prenderli ci è posta, / non osa trar
volte promettendo renderla [pisa], ci avesse tratto di mano, tra lui e
cose. tommaseo, i-316: poi ci raccontava delle dolci pianure e delle affettuose
ereditario, / lo scrupoloso erede / ci fa l'anniversario. pea, 3-8:
in piazzuola, e che piacere che ci ebbi, divento matto. faldella, iii-iio
e disanima la fantasia che quasi ispirazione ci move ad esprimere ingenuamente i sensi e
offrendo / spettacolo di mali a chi ci regna. tommaseo, 1-224: per non
tasso, 6-3: in sino a quando ci terrai prigioni / fra queste mura in
. sinisgalli, 6-9: l'inverno ci stringe d'assedio nella nostra solitudine. calvino
levi, 3-71: appena scesi dall'automobile ci accorgemmo di essere entrati nel cuore di
medici non consisteva già nell'affermare che ci fosse un male terribile e generale;
mila lire assegnateci dal dittatore farini non ci fossero state scemate di tanto.
assegno e gl'impegni presi col pubblico ci avevano ridotti; e ne fu cortese
parve... che dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa, oltre
mi sono stati e mi stanno addosso perché ci vada,... ma le
4-27: non è tempo che noi ci dobbiamo assentare dalla città, per ire a
. v. borghini, 1-2-296: se ci restarono persone di credito e di alcuna
semplice, che compatisca a coloro che ci avvicinano alle tentazioni, quando le tentazioni si
. g. del papa, i-779: ci sono ancora i sali di ginestra,
vuole levare il figliuolo dal latte, che ci pone l'assenzio. leonardo, 2-82
dove le vie sono strette e non ci vanno né cannoni né cavalli. ojetti,
, 16-22: questo senso ancor ch'e'ci quadri molto, ha però un non
quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta. idem, par.,
lo pendeva da tutte le parti, ci soffiava ficcandoci una forcina. baldini,
la cosa male disposta, di che ci fu grande fatica a rimediare; pure
... di quel poco che ci pare di poter asseverare con qualche maggior
un uomo sincero. malpighi, i-501: ci vogliono rane in quantità per tagliar molte
vento sotto il riparo di frasche, ci assicurava di più che nessuna zanzara ci
ci assicurava di più che nessuna zanzara ci avrebbe punto regalandoci la malaria. palazzeschi
strumenti tali onde possiamo assicurarci ch'e'ci dicano il vero non solo delle massime
molte ricerche, per assicurarci che non ci siano impedimenti. pellico, ii-151:
nostre carceri, per assicurarsi che non ci fossero abusi di disciplina. nievo, 77
guardai attorno, per assicurarmi che non ci fosse suo marito, e m'arrischiai
velluti, 279: per essa cagione ci ebbe più ragionamenti tra essi comuni, i
spuntoni guardata; ma noi poi assicurati ci movemmo ad andare alla non dubbiosa morte
sempre benedirò quell'ora, nella quale ci unimmo assieme uno spagnuolo, un tedesco,
cortissima ed agevol via, e nondimeno ci assiepasti il ragionamento. serdonati, 6-19
si preparò a sventrare il pagliericcio. ci assiepammo. 4. rifl.
pea, 7-164: quando siamo deboli ci assillano maggiormente le paure di qualsiasi cosa
ii-267: scoppia il cuore, che non ci sia toccato ad assistere nella tua malattia
fede, la fede, ecco quello che ci voleva, per intendere le parole dell'
le carte sulla tavola. gli altri quattro ci rimasero male perché perdevano un bel po'
altro. tommaseo- rigutini, 40: ci si abbuona al teatro per un corso
teatro per un corso di rappresentazioni; ci si abbuona col parrucchiere; ci si
rappresentazioni; ci si abbuona col parrucchiere; ci si appalta con un fabbro, con
un manescalco, anche col medico; ci si associa a un giornale, a un'
tempi, rubati tori e vacche. ci deve essere una vera associazione: banditi e
dell'intraprendente. tommaseo-rigatini, 40: ci si abbuona al teatro...
abbuona al teatro...; ci si associa a un giornale, a un'
felicità pubblica,... vi ci dovrete trattenere. tommaseo-rigatini, 1444:
: per ciò che frate né prete ci sarà che 'l voglia né possa assolvere:
. segneri, i-457: non solo ci dà il poter fare delle opere meritorie
di vita eterna, ma... ci dà assolutissimamente l'istesso farle. panciatichi
momento. nieri, 224: assolutamente non ci doveva andare, e ci si misero
assolutamente non ci doveva andare, e ci si misero per le cattive. serra,
novità ideali su questa strada assolutamente non ci sono, ma piuttosto episodi psicologici dell'amor
sua origine. verga, i-215: ci aveva l'assoluzione plenaria per ogni sorta
-per estens.: scio — prete ci sarà che 'l voglia né possa assolvere;
umana. pulci, 16-18: non ci è più giusta cosa che la spada /
anch'esso si disperde nell'aria e ci dilata l'anima. beltramelli, ii-171
piangere e maledire la musa di ugo, ci troviamo dinanzi a un piccolo mondo
il confessare che nel trovare ch'e'ci farà tali cose o fatte, o assai
le cadute nostre s'inalza? che dove ci assonniamo noi, altri vegghia? meninni
diritto e di procedura che i professori ci spiegavano. pavese, i-286: si guardò
entrate pubbliche. cuoco, 1-28: ci vedemmo inondati da una folla di stranieri,
mercato. se non l'assorbono, se ci sono sacche di lavoratori disoccupati ciò è
, 1-167: conciosia- cosaché la natura ci chiarisca e dea ad intendere per cotanti
che modo, e quelle cose ch'ella ci ammonisce non udiamo. machiavelli, 707
un nuovo assortimento, non pare che ci sia alcuna repu- gnanza, perché non
sofisticare. iacopone, 74-53: tu ci offende qui la fede de gir tanto
? nel combattere coi nostri servi noi ci assottigliamo per le continue morti. montano
tesi diversi lacciuoli, sì che ben ci conviene assottigliare per campare. idem,
viene in parte assottigliata e chiarificata quando ci siamo fatti padroni di alcune conclusioni fermamente
dalla nascita cadesse come una benda, ci lusingherebbe forse meno il nostro aspetto che
affanno. palazzeschi, 4-7: mai ci assumeremmo l'audacia di contraddire il divino
nota. 2. ciò che ci s'impegna a fare, a dimostrare;
assunto, e ormai tanti grandi maestri ci hanno preceduto! leopardi, i-524:
caterina de'ricci, 279: pigliare ci conviene quelle vertù che essa [maria]
dorate coma. pananti, i-127: ci son due gran partiti, un degli
da s. c., 21-2-2: ci dovemo astenere da ogni cosa che ha
dalle ossa. magalotti, 9-2-67: ci vorrà dunque un asterisco, una nota
l'acerba predicatrice. nieri, 68: ci vogliono morti... per puro
/ ond'io porto asto grande a chi ci muore. s. bernardino da
e s'intesta certi amorazzi che non ci arrivarebbe santo agostino. carducci, 319
idem, 898: possibile che ci siano ancora di quelli che hanno del
amante portava, che, ancora che ci avesse veduto la manifesta morte, era
.. fanno così certamente, come se ci fossero astretti da una legge.
altri luoghi, dunque a questo effetto ci serveremo di cose che coagolano e astringono
tanto a quella unità, che non ci lasci campo aperto per gli epi- sodii
negar l'influenze? mi negheranno che ci sian degli astri? o mi vorranno
noi molto tempo innanzi che la filosofia ci insegni a difendercene. carducci, 877
certo a guastar tutto quel tanto che ci è di buono, e confirmar e
nell'arte magica. campanella, 2-211: ci sono ancora alcune pietre, come l'
del cielo per una via che nessun astrolabio ci dirà mai. ojetti, ii-165:
/ ai balconi dell'edera, un segno ci conduce / alla radura brulla.
astrologia. varchi, v-364: egli ci mostrò mediante questo effetto non meno astrologicaménte
che dicono molte verità, e che ci sia grande ignoranza fra loro, sì per
cosa data a noi da minerva perché ci faccia lume, di regola ci serva
perché ci faccia lume, di regola ci serva nel nostro errar per l'ampie,
/ con una voce enquina, che non ci arman vecina / che non oda
[nozze], se con astuzia non ci si provede, rumeranno me o il
stupenda: come fabrica la rete, ci fa le fila da tirarla; si nasconde
costume cittadinesco: denominazione felicissima, perché ci dinota che gli uomini, prima
miseria nostra che per noi medesimi non ci potremmo atare. così come 'l corpo
in noi dalle origini della vita umana, ci avvertiva di un impreciso pericolo sovrastante.
che ateneo. barilli, 2-270: ci son degli atenei da queste parti che
e diede scandalo. carducci, ii-9-252: ci sono atei, che si foggiano un
i rami delle vene e delle arterie ci s'immagina il corpo vivo. bontempelli
alla prima negligenza che si commetteva, ci prendeva con due dita per il codizzolo dei
che spunta sotto il dente di atlante e ci faceva vedere le stelle. 3
po'di cresta, e nelle file ci sto come un altro. verga, 1-62
ed è dessa che producendo i crepuscoli ci conduce con lente gradazioni dallo splendore alle
e.: « le cose politiche ci fanno vivere in un'atmosfera d'incertezza »
; così: t le cose politiche ci fanno vivere in uno stato d'incertezza
: ti ricordi di quel frate che ci venne ad aprire quando sonammo la campanella
sonammo la campanella?... ci lasciò soli nell'atrio, per andare
una donna, che si trovano là, ci fanno passare nel rozzo atrio del convento
fondo, / visione, una distanza ci divide. -bile atra: atrabile
: tu non puoi sapere quello che ci sia di ebbrezza, di rabbiosa voluttà
e questa c'inorridisce e la normalità ci disgusta, e si vorrebbe magari essere
magari essere morti tanto l'insulto che ci è fatto è atroce. = voce
, alla quale la sorte del nascere ci ha attaccati,... vi è
te riserbato / questo arbor secco che ci è qui davante, / dove ancor giuda
. g. gozzi, iii-127: ci sono alcuni i quali attaccano alla coscienza
come montare su per un albero; ci attacchiamo su su, su su, dopo
[malgrado] la nostra esperienza, ci attaccheremo sempre alle cose che non importano
: quando si è soli al mondo ci si attacca anche alle pietre. soffici,
di quelli che un tempo, ragazzi, ci sono piaciuti. boccaccio, dee.
attacchi / con esso noi, né ci si freghi intorno. -attaccarsela con
ferroviario). palazzeschi, 3-254: ci aspettava uno scompartimento tutto per noi in
] son quelli che più di tutti ci fanno vivere attaccati alla terra. salvini,
ed una dipartita. moravia, v-112: ci saremmo amati più di prima e io
2-2-66: può farlo, caso ch'e'ci vegga attacco, governan dosene con quella
. galileo, 403: adunque non ci resta attacco da poter dire che alcuno de
, iii-3-85: cristo c'invita, ci stringe, ci stimola ad appres- sarvici
: cristo c'invita, ci stringe, ci stimola ad appres- sarvici,..
29: ciò che manca / e che ci torce il cuore e qui m'attarda
, 1-202: forse pel modo che ci attavolammo -due in faccia a lui -si
. i chicchi buoni e sani non ci attecchiscono più. ed anche gli alberi
: il nostro corpo... ci amministra e dà diletti brievi e da penter-
da attendere che di ciascuno minimo peccato ci dee essere dimandata ragione. francesco da
. salvini, 18-56: di ciò ci venne doglia, e il cuor fu tristo
leopardi, i-601: l'egoismo individuale ci fa nemici di quelli che ci circondano,
individuale ci fa nemici di quelli che ci circondano, o che noi conosciamo,
questi conti... a cui noi ci doviamo attenere tuttavia lo primo anno,
e tutto quello / ben capirai ch'io ci ragiono [ecc.]. monti
di non fare cose pessime, non ci attentiamo di farne (ielle ottime, e
presentava la compagnia al suo comandante, ci fu appena qualche lieve correzione di positura
, 7-39: i pen_ sieri cattivi ci sono dappertutto, come le erbe cattive.
intento. grazzini, 4-336: non ci sarebbe egli ordine di farlo venire agli
modo incompiuto. cellini, 758: ci saria molte et infinite cose da dire
d'annunzio, v-1-953: non ci sono ancora nella terra lontana campi
potremo dire degli altri; e però dunque ci conviene nel vedere che le sue parole
ingiurie gravissime che sono tra loro, ci è la concorrenza delle degnità e degli
in due ordini, così però che ci ha posto un attico tra due, che
per difendermi. carducci, ii-8-59: ci furono anni nei quali lo sguardo più
e a mensa / presso le navi ci adagiammo. giusti, i-95: ci
ci adagiammo. giusti, i-95: ci presentò il vino... che egli
né dai libri, né dagli usi che ci piovono di fuori, ma dall'animo
] abbia corrispondenza, e che ugualmente ci sia per tutto attitudine, disegno,
non abbiamo giusta materia di duolo che ci attizzi a perseverare. giov. cavalcanti
): « chi è dunque che ci ha colpa? * domandò renzo, con
, 3-3 (286): egli ci sono dell'altre donne assai le quali per
un contratto, in calce all'atto ci spuntava un piccolo cimitero. -azione costituente
. 5. mafei, 4-13: ci è rimaso nelle reliquie del libro settimo [
mettessino in atto quello istesso ch'ella ci insegna. redi, viii-85: questo
: -o re, o signor, non ci son atto; / siepur a un
familiare di quel sorriso avresti detto che ci fosse come una certa stanchezza attonita,
« se un avvenimento impensato e tremendo ci rende insensati, e sospende quasi in noi
e sotto la sua cortesia untuosa, ci par di vedere attorcigliarsi confusamente, come
, che con perpetuale istabilità de'sentimenti ci tenghiamo a questa determinazione. sacchetti,
carissimo, guardatevi perché i nostri nemici ci vogliono attossicare come topi. moriamo almeno con
soffici, ii-105: alla fine ci lasciammo convincere e tutti insieme ci avviammo
fine ci lasciammo convincere e tutti insieme ci avviammo senz'altro verso l'attraente avventura.
altro che della sua sorte, non perché ci stesse molto a cuore, ma perché
era forse vinta questa impresa, perché ci saremmo trovati in su la reputazione dell'
: chi può dire quel che più ci attragga nella creatura che amiamo? palazzeschi
loro incusso quella signorile presenza; anzi ci trovarono una certa attrattiva. pellico,
novelle e forse attrattive a concupiscenza dette ci sieno,... niuno atto
né dalla vostra parte né dalla nostra ci ho conosciuta da biasimare. boiardo,
e rami e tronchi caduti che ci attraversan la strada. tozzi, ii-440:
se l'ho detto che il demonio ci mette la coda! eccomi, diceva io
, 1-286: esplosioni d'ilarità che ci buttavano a traverso alle seggiole e facevano
una bella finestra di vetro, conviene che ci metta di tutti i colori. laude
: una parte [di scudi] gli ci vollero per comprarsi un po'di biada
col suo sangue prezioso [dio] ci ha atribuita, purché la vogliamo.
coloni, o come attributi ed aggiunti, ci fussero da augusto condotti. attribuzióne
ammesso sull'autorità dell'uso, sebbene ci sia venuto con le leggi francesi del
passò l'imperatore, ed il commissario ci fece ritirare, perché la vista delle nostre
portando dentro accidioso fummo: / or ci attristiam nella belletta negra. idem,
andare giornalmente perdendo que'pochi amici che ci rimangono in un'età avanzata, quando
: cristo per noi attrito e insanguinato ci lavò e mondò dalle macchie delli nostri peccati
una parola tronca del comandante, le ci parvero sempre una famosa comparsa di burattini
idem, i-3-173: la realtà (ormai ci è noto) altro non è che
essere. b. croce, ii-6-61: ci sono fatti che non è possibile attualmente
pure la sintesi che supera l'arte e ci dà la totalità concreta dello spirito,
sarebbono stati chiamati. bembo, 1-53: ci tiene col piè attuffati nelle brutture terrene
: al capitale della grazia che dio ci consegna, qualche acquisto possiamo aggiungere coll'industria
castiglione, 310: circa le facezie ci avete insegnato molte belle cose, e
tasso, i-249: non niego che non ci siano ne le vostre stanze alcune forme
fiore, 87-9: or sì vo'che ci dichi in audiènza, / per ritrovarti
che la fortuna infino a questo tempo ci abbia colla sua destra tirati nell'auge
tempo e di virtù raggianti, / or ci affrettiamo noi, quai volan snelli /
[del padre], / che ci augura salute. segneri, ìi-202:
non mancano di augurare buon appetito, ci servono. deledda, ii-327: le donne
: ah belle da presso le ci dadi /... / ché di
, ii-250: lo fico senza flor ci porge il frutto: / l'arancio
tarme del comune. boccaccio, i-16: ci conviene pur con ingegno il nostro regno
levandosi e aumentandosi nel tempo medesimo, ci aveva insieme sopraffatti. palazzeschi, 4-353
: non temiamo la morte, e non ci aumiliamo a niuno delli dei. passavanti
e insana, / che il cor ci nutrì e in ampi sonni acqueti,
in paradiso o agli elisi, ci ritroveremo proprio così, beati e senza
arancia aurata nella cupa fronda? / come ci dissetammo! civinini, 1-76: tutte
/ fino a quell'aureo giorno / che ci rapisca in te. leopardi, 8-91
con esso, per esser piccolo, meglio ci stuzzichiamo gli orecchi. baldinucci, 146
. algarotti, 2-214: e chi ci assicura... che quel suo bianco
fucina, / che 'l bon auro se ci affina. idem, 70-29: ca
mostrerà domattina le sue vermiglie guance, ci partiremo. poliziano, st.,
, 19-2-287: ne'due ultimi il diavolo ci ha la sua mano ausiliare. a
.. i genitori, i parenti ci son dati come alleati e ausiliari.
, agg. (plur. m. ci). letter. ausonio.
il luogo alla nuova città, dalla storia ci si narrano essere stati avvoltoi. manzoni
d'aspetto austerissimo. grazzini, 4-470: ci accompagnammo con un venerabile vecchio, d'
e sm. (plur. m. ci). nativo dell'austria,
0. rucellai, 2-7-7-164: voi ci diceste nel bel principio come le ragioni
. machiavelli, 6-6-84: non ci valse alcuna replica, né mostrare come
e motocicletta, e dell'auto dove ci allunghiamo con piacere. alvaro, 9-507
partito. pea, 5-105: la diligenza ci metteva mezza mattinata, allora. e
, ogni sorta di povera gente, ci portano il fango delle scarpe. cassola
vii-358: ad una svolta, ecco, ci sbarra la strada un autofurgone delle pompe
: di questo dottissimo religioso domenicano ci sono due insigni eru ditissimi
aveva fatto apposta per imboscarsi... ci venne incontro stendendoci la mano. disse
troppa fatica grazie soltanto all'automatismo che ci rende inconsapevoli di gran parte dei nostri movimenti
che viaggiano su le automobili, che ci buttano tutta quella polvere in faccia.
un profumo di terra e di vento ci avvolge nel buio, / qualche lume in
. panzini, ii-22: quando noi ci saturiamo di vita (nel modo stesso
. e. cecchi, 2-126: ci conferma nella nostra autonomia morale, nel
quella personale degli autori, da quelli che ci furon cari appena preso gusto alla lettura
soffici, v-1-169 • 'per non ci rimettere, almeno, la vita dovè errare
prendere coi contadini codest'aria di apprendisti. ci si rischia l'autorità. banfi,
il nome di colui, della cui autorità ci servissimo spessamente per testimonio. bruno,
da noi, e decidiamoci secondo che ci persuaderemo o voi me, o io
fotografiche. cassola, 2-518: ci possiamo fare le fotografie anche insieme,
un crocicchio una bella ragazza bionda ci fa un gesto per l'autostop
b. croce, ii-6-34: ci sono, infatti, gli indulgenti verso se
; poiché come il sogno finché non ci si sveglia è la realtà, così
e magari fanatica per tutto ciò che ci vien d'« oltr'alpe e d'oltre
. cecchi, 1-1-555: se non ci fosse di questi avannotti, / come farien
'avanti '. pavese, i-112: ci dicono che bisogna cambiar vita e intanto
dicono che bisogna cambiar vita e intanto ci tengono chiusi come conigli. se c'
caro { crusca]: di napoli non ci è altro moto, che ci accerti
napoli non ci è altro moto, che ci accerti che gl'imperiali siano per mandare
di sentirci burlare in un'opinione, ci protestiamo d'essere del parere opposto; lo
che lì, in quella tomba, non ci fossero le ossa di dante. soffici
, 7-3: a corpo a corpo insieme ci sfidamo, / e cominciamo le spade
ore fugaci e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste
vuoi, -gli disse, -poiché qui ci avanza tempo, ti insegnerò a scrivere e
fare la sentinella avanzata, ma non ci voleva stare. stuparich, 2-114:
palazzeschi, ii-484: i signori uomini ci riserbano che facciamo tesoro e traiamo profitto sì
un po'd'amore, che loro ci richiedono... e a tempo avanzato
e chi sa che avanzo di mangiare ci darebbe e con quale dispetto.
4-288: cred'egli però, che noi ci moiam di fame? miserone, avaraccio
: ringraziamo la santa vergine maria che ci ha concesso di vivere quest'altra giornata
avemarìa: il tempo assai breve che ci vuole a recitare la preghiera; un
verremo stasera sull'avemaria per te, quando ci sarà meno gente. machiavelli, 671
denari, perché non n'aveva, ci dette la sua benedizione. idem, 1-54
. testi fiorentini, 13: pace ci ha dato libre quattro: levammo di
poche. idem, 660: né ci è più difficultà di averla io per donna
ho avuto da lui, ch'egli non ci può essere di qui domane. lettere
. documenti della milizia italiana, i-437: ci maravigliamo assai che... ci
ci maravigliamo assai che... ci abbiate mostro tanto disagio e tante difficultà
: quella gente villana, / che ci ha sì vili, e ci stima sì
/ che ci ha sì vili, e ci stima sì poco. cellini, 1-32
avesse a decidersi a ciarle, lei ci metterebbe in sacco ». leopardi,
caro, ma con quella lì non ci aveva a andare. bontempelli, 6-13:
murare chiesti, perché questi, che ci sono, hanno che fare ancor qualche giorno
8-3 (242): quante miglia ci ha? -haccene più di millanta. boiardo
: quanti giorni ha, che la ci venne? -passano / cinquanta. baretti
dalle celle, 2-23: se colui che ci manda non ci riputasse, non a
2-23: se colui che ci manda non ci riputasse, non a così vili uomini
riputasse, non a così vili uomini ci manderebbe; se ci avesse punto a
a così vili uomini ci manderebbe; se ci avesse punto a capitale, non così
avesse punto a capitale, non così agevolmente ci partirebbe da sé. -avere
della volontà, nulla natura o stella ci ha che fare. cavalca, 16-1-25
se c'inganni, anche quando non ci sarà più lui, l'avrai sempre
sua. b. cavalcanti, 2-180: ci commuove ad ira,...
.. come con tra a persone che ci hanno a vile. forte guerri,
pavese, i-387: di primo buio ci si accompagnava, se faceva stellato, a
/ povero mio bello, / e'ci bisogna aver gli occhi al pennello. bandello
. della casa, 583: e non ci ha luogo il disputare quale delle due
e a grazia riputarci, quando dio ci manda quest'acqua santa. berni, 3-55
altri arebbero avuto per bene che noi ci fussimo un po'più allargati.
e per avventura non solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno oltre
solamente l'avere ci ruberanno, ma forse ci torranno oltre a ciò le persone.
cecchi, 1-58: d'ora innanzi non ci conterete sempre il nostro piccolo avere in
30-58 (iii- 59): noi ci trovammo con essi a le prese, /
, dopo un profondo avvallamento, quasi ci fosse di mezzo un braccio invisibile di
/ il fremito guerrier, / né ci calpesti i campi / l'inimico destrier.
al nostro padre celeste a dimandargli che ci rimetta i debiti..., se
redi, 16-vii-205: ogni giorno più ci avveggiamo che il sig. alessandro segni
speziai grazia di dio forza ed avvedimento non ci pre stasse. idem,
tuo avedimento più che per lo nostro ci siamo, vedi dove a te piace che
perché si debba soffrire di ciò che non ci punge i nervi, né ci lacera
non ci punge i nervi, né ci lacera i muscoli, né ci avvelena
, né ci lacera i muscoli, né ci avvelena le viscere, né ci amareggia
né ci avvelena le viscere, né ci amareggia il palato. serao, 191:
complessionato. boccaccio, dee., 2-8 ci pare cosa avvenevole, così pigliar per mano
: se spacchi l'opera, non ci trovi niente: è l'insieme dell'av-
nostra ventura che ad un cavaliere errante ci avvenimmo, che ad uno scudier si
sp., 22 (371): ci siamo abbattuti in un personaggio, il
\ ediz. 1827 (371): ci siamo avvenuti in un personaggio...
a portata di mano. e proprio tu ci vuoi negare il tuo aiuto?
avvenire. olina, i-258: esempi che ci danno di religione verso dio, di
fuoco. g. averani, 1-2-10: ci rappresenta la forza dell'ardore del sole
onore all'ospitalità, ond'è che ci avventiamo con un certo ardore sulla prima
un certo ardore sulla prima preda che ci si presenta. nieri, 121: dopo
. varchi, 23-76: di poi ci saltò nell'animo l'ammirazione d'altre
d'altre cose, e a quelle ci avventammo addosso. 6. assol
. giusti, iii-293: due cose ci hanno nociuto principalmente: la poca e
soverchia fede in noi stessi. l'una ci fece lenti e l'altra avventati.
, simile a quel capillizio, che ci par di vedere intorno alla fiammella di una
, egli non avrebbe mai imparato che ci erano in natura due modi da formar
tal vetro lavorato per quest'effetto, ci rappresentano una leggiadra figura? cesari [
piuttostoché socrate, il quale da platone ci vien costantemente rappresentato dedito e affezionato alla
di breme, conc., ii-690: ci faremo lecito di avventurare...
voleva avventurarcisi, né avrebbe permesso che ci si arrischiasse il sangue suo, per tutto
di quelli che quando si era ragazzi ci venivano additati come i brutti esempi della
di quel terreno e la probabilità che ci venisse costrutta una casa. ecco dunque la
, lunghezza. buommattei, 108: ci sono anche i [nomi] locali,
si separano le azioni; e se noi ci richiamiamo d'alcuna cosa, l'avversario
d'alcuna cosa, l'avversario non ci riconviene della medesima. caro, 11-536
ritrarci dalla diritta nostra intenzione, sì ci contrappone in diversi modi, e con
dispiacere che da tal giudizio e opinione ci deriva, e al male o
male o bene che dal futuro ci verrà o si aspetta, ed al desiderio
: la fortuna, nelle cui mani ci mettiamo, non ti sia avversa.
. olina, i-258: esempi che ci danno di religione verso dio, di
bestie, per una salutare avvertenza che ci dà dione della fama am- plificatrice.
caro, 2-2-81: in questo termine ci avete a potere più voi di me,
avvertimenti, non meno che le lodi, ci fanno conoscere l'altrui buona volontà,
parole scambiate sottovoce. un acuto istinto ci avvertiva di non insistere, di non
una delle quali per san pasquale che ci avvertirà dell'ora della nostra morte.
. cecchi, 1-163: l'ospite ora ci avvertiva che prima d'andare a tavola
il triplo: se i molli italiani non ci sono avvezzi, ce li avvezzerò io
altre sì fatte mercanzie, senza le quali ci siamo avvezzi a non poter fare.
di compassione. pellico, ii-159: ci avvezzammo a non isperare più nulla sopra
: ora che [il miccetto] mi ci s'era avvezzo, è morto!
una staffilata, / il bravo prete ci si mette a opra. manzoni, 79
gertrude. giusti, i-339: non ci sono avvezzo e non m'intendo di nulla
posso contenere una irritazione nervosa, quando ci vado. figurati quello che mi sarebbe
, e la necessità gran cose insegna. ci avvezziamo a tante cose per non poterne
occasione. caro, 4-107: non ci potendo dir io [a certe medaglie]
padre e la madre che erano fruttaroli e ci avevano un negozio molto bene avviato a
donne è avvilente. dessi, 7-29: ci trovammo prigionieri di una rete di menzogne
i continui miracoli di dio per assiduità ci sono avviliti e venuti in uso. caro
batista. alberti, 396: non ci aviluppiamo in questo ragionamento, favelliamo come
tempesta marina. idem, 3-99: ci sforzeremo a dimostrare l'avviluppata verità di
nieri, 151: per isternacchiarli da vero ci vuole occhio, non avvinarsi e snellezza
, non avvinarsi e snellezza: snellezza ci vuole! = deriv. da
. dossi, vii-620: così, noi ci av- viottolammo più che di passo per
crusca]: e già per ciò non ci arrestiamo, e non pognamo niun piedi
(134): se fallito non ci viene, per mio avviso tu albergherai pur
nostro voler, di nostro avviso / ci siam venuti. -dare, mandare avviso
: e prendendo avviso di tutto, ci riscriverete, o nella vostra tornata ci
ci riscriverete, o nella vostra tornata ci avviserete. -andare sull'avviso:
pea, 4-10: sulla corteccia squamosa ci si avviticchiano i tralci dell'edera. viani
2-285: dormir con figliuoli e praticare ci avviva gli spiriti, moltiplica e ingiovenisce,
le fiamme. beltramelli, i-214: ci sorrise ancora prima di chinarsi sul focolare
, vii-613: pàrvemi che un nemico invisibile ci seguisse dovunque, intristendo, avvizzendo la
pregate massime la vergine nostra avvocata che ci impetri queste grazie. idem, iv-336:
vincere una causa sostenuta da lui non ci voleva gran talento; quando avessero pensato
nel quale dobbiamo avere fidanza, che ci darà vinto il piato. grazzini, 4-404
per noi, che prega che iddio ci perdoni per lo suo amore.
parti del mondo avvolgendoci, cotanto allontanati ci siamo. idem, dee.,
i-256: smagati dall'aspetto dell'altura ci avvolgiamo a circuire sempre le falde.
',... che sola ci guida negli avvenimenti e avvolgimenti della storia
. caro, 15-i-16: ma tanto ci avvoltacchiammo alla fine, che vedemmo,
le coperte, le tirò a sé, ci si avvoltolò tutto, coprendosi anche la
sia insieme volizione. comisso, 14-55: ci à pensato sopra un bel pezzo,
le azioni de'grandissimi re... ci muovono talora con l'autorità de l'
separano le azioni, e se noi ci richiamiamo d'alcuna cosa, l'avversario non
richiamiamo d'alcuna cosa, l'avversario non ci riconviene della medesima, altramente si confonderebbe
. azioncèlla. segneri, 11-36: ci mena [dio] spesso buone molte
dei nostri vicini d'oltr'alpe. noi ci avevamo il caratano, ora poco usato
cassola, 2-97: ma se non ci si vede di qui a lì..
più grande effetto dell'azzardo / ritrovati ci siam, ditemi un poco: / -rende
figur. panzini, ii-431: se ci avesse voluto azzeccare una parola non avrebbe
donne come in un libro stampato, ci azzeccano tanto di rado! collodi, 641
, 148: mancò ben poco che non ci azzuffassimo insieme, cominciando con l'archibusiate
una che imbiancando, azzurrando, ci ammiccava più delle altre. azzurrastro
attraverso l'azzurescenza vaporosa del prato, ci seguì poi giù giù per tutto il pendio
giù da una mezz'ora, ma ci si vedeva bene lo stesso; benché nelle
discreto lettore che noi abbiamo scritto bi. ci. di. e gli altri di
del marito non sa niente: ma ci dovrebbe essere un'anima cristiana che lo avvisasse
sempre ascoltare silenziosamente le sue frottole, ci aveva scambiato-per due placidi babbei ai quali
idem, 442: in tanto non ci mancano / altri babbion, che ci daran
non ci mancano / altri babbion, che ci daran da vivere. aretino, iii-140
babbi, che si erano alzati tardi, ci venivano incontro e incominciavano a fare il
, 7-99: al sacro fonte nostra madre ci portò più tardi di nascosto del babbo
aretino, iii-182: -anco la volpe ci fece stare il lupo. -quando fu?
col naso. lippi, 5-1: e'ci son uomin tanto babbuassi, / che
e saranno portate in babilonia; non ci rimarrà nulla, dice il signore.