caterina da siena, v-68: ben ci debbe stringere il debito di sovvenire al
del re, il consenso del quale ci debba intervenire espressa- mente. ammirato,
tutte l'altre stelle, e perciò ci pare piccola. ma allo dichinaménto del fermamento
della casa, 2-3-189: dicano che ci è un loro statuto vecchio che bandisce
/ alluminavi ciascuno ignorante, / che ci sarà ornai che ben declini, / ché
titoli, qualità e privilegi, acciocché ci sia apparecchiata una dimora confacente al nostro
, 3-4-152: i movimenti d'esse stelle ci si mostreranno fatti per una stessa linea
jovine, 131: -non accendere, ci si vede abbastanza, c'è la luna
morti in decomposizione / di cui noi ci nutriamo, / vivi, ma preparandoci
vallo bianco a ratisbona / non ci andate: l'ammorba e lasciarmi
tutto striscio sopra la collina un attimo ci arrestò il cuore. -rifl.
: deh, la tua gran pietà non ci divida / dal proposto cammin; deh
.. alcuno con giusto titolo questo ci potea divietare. ariosto, cinque canti
. magalotti, 1-252: gli ebrei ci avevano la circoncisione e il divieto dagli
longo, xviii-3-243: con leggi recenti ci vengono negati gli aiuti di eredità private
forteguerri, 2-58: non so dove ci dian divieto. carducci, 1033:
ad inginocchiarsi e pregare, poco importi ci sia un sacerdote che ministri, o
2-1-448: per disfare così potente nemico, ci sarà divinamente mostrata quella strada alla quale
« tanto, a codesto è inutile ci pensi: codeste difficoltà con me non esistono
; / che pace ferma poi non ci fu mai. sarpi, i-1-97: io
divinò, e che i nostri padri ci diedero a costo di sangue. palazzeschi,
annunzio, iv-2-504: una comunione più lucida ci congiunge; si formò intorno a noi
mistici; e, senza parlare, ci scambiammo qualche stupendo segreto. 2
tutto questo, che per altro nome ci è piaciuto chiamar cielo, dal cui giro
gentilissima donna. pananti, ii-166: ci vuole... dello spirito per amare
loco. campanella, i-25: se dio ci dà la vita, e la
per luce divina / lo re fiorino ci spese sua potenza. dante, conv.
della lingua greca graziosamente, così graziosamente ci volle fare partefici di quel dono.
l'aiuto della divina ragione, che ci spiega come il processo, per cui
: una giovane, chiamata sofia, ci serviva... io, sentendomi le
. fra giordano, 3-217: non ci ha nullo di questi nomi [di
. g. raimondi, 3-159: ci ritrovammo in tre, in divisa grigioverde diversamente
obbrobriosa generazione quanto il più era possibile ci disunisse. goldoni, vii-459: voi
divisamento tra cenobio e monastero, ma ci è questo divisamento, che monastero è
ora dove staremo tanto che la cecca ci dia il cenno. alfieri, 4-153:
ma cercando tra le macchie di quercia ci accorgemmo d'un muricciolo di roccia,
nelle cose tutte da mangiare / nulla division ci veggo fare. gir aldi cinzio,
vogliono credere a quel che diciamo. ci hanno offerto quattro divisioni, nelle retrovie
una vista bellissima,... e ci si poteva quasi illudere che quel parco
non bastò: la vittoria fu divisa. ci volle un'altra battaglia nel medesimo luogo
, 3-i-55: le vane speranze troppo ci nocquero ne'due dolorosi anni del diviso
se trovava aderenze nei re- pubblicani, ci allontanava dai comunisti e dai socialisti.
finestrini chiusi e il vetro divisorio che ci separava dal guidatore e dal marinaio tatuato
le languide membra mortali, / ché tu ci mandi i tuoi angeli orchéstrici / ad
pecore sono disperse, però che non ci fu pastore; e sono fatte a divoramento
cominciasse con la nuova vita che egli ci ha dato. -per simil.
, questo gorgo d'azzurro, su, ci divori. quasimodo, 2-49: l'
sincera luce d'amor divino, che ci può deificare e farci comandare a tutte
vero alle negligenze nostre, e però ci spogliasti del tuo aiuto, incontanente fummo
, 37-38: perché il duro esilio più ci annoi, / padri, figli e
poche / galanterie di parigi. ci sono / varie miscee che mi paion
buone e de le cattive novelle, ci avrà apportato a gli orecchi la partita del
che noi tutti impariamo... ci vengono dagli orecchi nella memoria col mezzo
... a poco a poco ci nasce opportunità di vedere i congiunti e gli
tutto il discorso sillaba in fallo, non ci fu lo strappo d'una sola congiunzione
ma natura non sol, l'arte ci unì: / se tu canti la,
, 1-i-128: credi tu / che non ci sieno, e più di sei,
, è più vicino. vedrai quanta gente ci verrà. dice che farà le cose
l'hai trattato come un'infatuazione, ci hai gettato sopra la doccia gelata dei
medica scienza, / ignoro qual antidoto ci vuole / per fare che la doccia piu
scanalatura della roccia, in modo che ci si poteva bere come a una cannella
strada il condotto, la ritiene che non ci giunga? o disgiunte le giunture de'
simil. sacchetti, 178-44: noi ci abbiamo questa nostra usanza di queste gorgiere
erano principalmente sulla gioventù, la quale ci stava sempre vicina, ci amava come
la quale ci stava sempre vicina, ci amava come padri, e riceveva con
« ergo non sono giuste », ci vedo un effetto possibilissimo del concorso di
cinematografo una di quelle proiezioni documentarie che ci fanno assistere in un tempo vertiginosamente accelerato
d'annunzio, v-3-332: non ci offre egli così un piacere assai superiore
un piacere assai superiore a quello che ci potrebbero dare alcune pagine di documentazione scientifica
; ma il negare non giova quando ci sono molte pruove e questi documenti ».
gli annali letterari e le scuole contemporanee ci porgono documenti di città e di uomini
. giannone, 1-v-14: questo capitano ci lasciò un gran documento ed illustre esempio
siamo cattive doghe da botte, perché ci accostiamo mal volentieri a'vostri umori.
a un libro su giorgione senza che ci si riapra nella memoria lo spettacolo d'
antica, non pensate già ch'io ci voglia cicerone in mantello ed in cappuccio
. levi, 3-188: la notte ci avvolge sul mare e ci accompagna fino a
la notte ci avvolge sul mare e ci accompagna fino a napoli, al primo
g. morelli, 424: noi ci recavamo a darli, oltre alle dogane
per servi a questi catalani il duca ci potrebbe sottomettere; al quale così dubbioso
al quale così dubbioso pericolo al tutto ci conviene rimediare: e questo rimedio non
, ma egli mi pare che voi ci abbiate tenuta entro feccia, ché egli
che era curioso volle vedere quel che ci fosse dentro, scoperchiò il doglio e i
le forme di coraggio morale, che ci vuole per esporre una fede dogmatica e
entrò nell'argomento. viani, 14-70: ci siamo seduti al tavolo che sapeva di
gloria; fatela per modo che non ci sia peccato; fate che voi la facciate
4-35: doh, ribaldella! qui ci è sotto inganno; com'hai tu fatto
che la nuvola dell'amor proprio ci ha tolto il lume e non ci lassa
proprio ci ha tolto il lume e non ci lassa vedere. = dall'incontro
sassetti, in: le robe che e'ci conducessero, sarebbero cagione di profitto a'
più [l'ipocrisia e l'interesse] ci trova [nella patria mia] ancora
li tenga d'accordo, e che ci governino bene. g. m. cecchi
. ne'versi cagiona stupore, d'improvviso ci rapisce e diletta, e o dolcemente
la gentaccia, si sa com'è. ci sono passata anch'io, ieri,
e odoroso. pavese, 8-277: ci si umilia nel chiedere una grazia e si
delle tenebre di questo secolo, che ci ingannano con dolzore delle cose temporali; e
; e pare a noi, che ci debbiano sempre durare. = provenz.
e'non se ne curano; perocché non ci hanno il cuore, né l'amore
mare di dolcitudini, e la letizia ci nuota drento con una giocondità che non si
, se tu il beffassi, far ci farebbe dolenti. pulci, 19-20: o
grande dolenza che regna in noi, ci potrebbe mettere a troppa grande ignoranza.
n-ii-353: quando alcuna parte del corpo ci duole, l'animo non può esser lieto
che cadesse angosciato, / la giente ci corressoro da traverso e dallato, /
che non importa, in cui non ci si sente impegnati e non si teme di
-a far per mano altrui, spesso ci si duole: è sempre meglio fare
era, vidi poi, quando ci alzammo, come fosse snello di personale,
da parte della madre, non pareva ci fosse stato. bocchelli, 1-ii-578: dall'
il dolore; finalmente la scoprì, ci diede un'occhiata paurosa; e vide un
una dose di dolore non sofferto che ci si ripresenta senza ragione e senza scopo.
le nostre teste e s'addensa e ci opprime? b. croce, iii27-
668): chi domandasse se non ci fu anche del dolore in distaccarsi dal paese
: poiché questa è la cagione che ci ha fatto smarrire dio per grazia; ècci
delle offese consiste nel dolore ch'elle ci recano,... da noi però
nastrini di guerra per darli a qualcuno che ci teneva. -darsi, abbandonarsi al
proverbialmente a significare sia che la natura ci ha dotati di tanta virtù conservativa dell'
deformità congenite, che spesso gli abitanti ci spalancano davanti agli occhi, quasi con
nostra afflitta città, che così dolorosamente ci abbranca. p. fortini, ii-62
canto. serao, i-126: -che colpa ci ho io, se i numeri non
alcun. passavanti, 39: non ci incresca adunque, dilettissimi miei, sofferire
o vogliamo noi o no, pur ci conviene andare. leone ebreo, 302:
pure di qui a un quarto d'ora ci ricongiungeremo con esso in cielo, ché
. de sanctis, ii-15-171: se ci fu atto di doloroso dovere che si potesse
quelle iustificando con le ragioni evidentissime che ci sono; nulla omettete utile a questo.
in quel giorno consacrato ai defunti, ci vanno migliaia di piccole e grandi carrozze
domandando de'prezzi, trovammo che non ci riusciva l'incetta di tanto guadagno,
questa sera, disse ella, perché non ci veggo il modo, ma domane comprate
, anco incontinente allentiamo, e sì ci sdegnamo se tosto esauditi non siamo.
con lei, tornerai domane e non ci dar questa seccaggine stanotte. pulci, 5-4
stanotte. pulci, 5-4: doman ci partirem, preso ho partito. machiavelli,
? / se non gli cansi, ci verrò domani. 5. sm
: né pensare al dimani: esso, ci pensi. / ad ogni giorno basta
orvieto. magalotti, 1-303: domani non ci sarà verso che io mi determini a
misure tai prender si deve / che non ci sieno attraversate e rotte. -oggi
rosetta per domare la voce. non ci riuscì. balbettò adagio: - non devi
. novellino, vi-202: domattina quando ci tornerai, sì mi darai l'altro
23-7: per questa notte vo'che ci posiamo / e domattina insieme combattiamo.
: noi due, è vero, adesso ci saluta pure; ma grugnisce come prima
pure; ma grugnisce come prima; non ci dice: « ossequio, signor nusco
domenicale. sfaccendati che giocavano a biliardo ci guardarono. bernari, 5-225: si
giusti, ii-473: una delle pesti che ci rode da cento lati, è quella
, e appunto perché dimesticati con lui, ci fece poca impressione. 4
innamorandomene ogni giorno di più, e ci vorrebbe assai poco ch'io mi riducessi
pallavicino, 1-38: la vita religiosa ci sprona a più illustre palma, ed ogni
ne'domestici ragionamenti o nelle pubbliche esortazioni ci stimola a mandar senza ingrandimento poetico sopra
e le domestiche e quelle che assai spesso ci si parano davanti non muovono di sé
ben distinto segno, / per cui ci fosser noti / i nati a dominar,
indi a poco, in firenze, ci giungevano gli echi della gloriosa difesa di roma
. levi, 1-29: in paese ci restano invece gli scarti, coloro che
. serra, i-258: coloro che ci dominavano ieri sono diventati oggi oggetto di
quando questo fondale di leonardo da vinci ci vien addosso, ed entriamo nel giuoco dei
quel uomo di senno potrà negarmi che ci sieno dei mortali di talento e d'onore
. - domine anche, se io ci sono stata più di sessantanni in questo
uomini? pananti, i-81: e'ci ha domeneddio le gambe fatte / per
linati, 16-127: nelle famiglie invece ci fan sgobbare il giorno intero e se
con nostre armi latine, dirass'egli ci fusse largito dalla fortuna? equicola,
: lo impero per libidine di dominio ci calcò nel cranio il triregno papale armato di
aretino, ii-209: come noi altri mariti ci lasciamo usurpare la podestà del dominio di
baldini, 3-43: adesso mi pare che ci mancherebbe proprio un nulla per potermi godere
incorniciato da un rosso cappuccio di domino ci ride di sotto una maschera nera con
sopra: e i due fiorini d'oro ci donarono di loro volontà, sanza domandarli
loro, per li tenpi che gli ci aveano sopratenuti oltre la promesione che mi aveano
ad essi detto dì, i quali ci donarono per tempo di questi danari, insomma
cielo d'alcamo, 14: quando ci passo e veioti, rosa fresca de torto
cotidianamente. pulci, 8-1: perché tu ci ami tanto e tanto vali, /
di cui abbiam preso a parlare, ci ha fatto donativo iddio. s. maffei
di mille sterline per tutte le spese che ci vorranno per rendere pittoresca e pericolosa la
e l'inazione, e il malanno che ci ha colti noi tutti. verga,
travagliata per opera del fascismo, che ci ha costretti a una chiusa e severa
che s'imprimono al nostro sospirarne, / ci persuadono anime a soltanto / unirci teco
. comisso, 7-199; due giovani ci precedevano in fretta, uno era ubriaco
l'anno a dondolarsi, / sempre ci gridi e dica villania. grazzini, 2-64
zuffa. canti carnascialeschi, 1-54: se ci arriva nelle mane / qualche pannacelo strano
qualche pannacelo strano, / allor più volentier ci don- doliàno, / ché si fan
noi vorremmo il dondolo, e vezzose / ci guardan sogghignando, fatte rosse. saccenti
un giorno passa, / e per passar ci mette ima mezz'ora, / gli
, come fanno le più estrose, ci si mette di punta a guardare l'uomo
che nutre solo tre mesi. le donne ci possono badare. -per simil
, 1-51: donna caterina magatone cuscianna ci aspettava, aveva preparato il caffè e
, sussiegoso. fagiuoli, 3-1-77: ci sono alcune, che presumon sole /
è nel mio calendario, dove pure ci sono sante e patrone d'ogni categoria
, avaro e pazzo. i malevoli ci si unirebbero anch'essi con tutto il donneto
pensarci. eppure donnette l'hanno fatto. ci vuole umiltà, non orgoglio.
assennata. pananti, i-149: moltissimi ci dissero che v'era / da far
vede falso in molte cose e che non ci vede in certe altre. negri,
dove c'era quel grande caffè e ci andavano tutti gli ufficiali e ci capitavano
e ci andavano tutti gli ufficiali e ci capitavano anche parecchie donnine in cerca di
li butti! d'annunzio, iii-1-828: ci sono gli sposi, ci sono /
, iii-1-828: ci sono gli sposi, ci sono / e il parentado c'è
a garbo. moravia, xi-143: ci riescono tante che sono peggio di me
dovrei riuscirci io che, oltre tutto, ci ho proprio un dono per la recitazione
musso, 150: quando noi stessi ci prepariamo a ricevere quel don della grazia
, iii-3-75: e noi, che ci pregiamo di apparir grati fino ai villani
intorno a tuo codesto tuo capo, ci vuole ogni volta quattro ore di acconciatura.
d'annunzio, v-3-81: un giorno ci trovammo con il compiuto donzello simone donati
mi diedero a lustrare gli stivali. non ci riuscivo: lasciavo troppi grummi di lucido
nel mezzo il tempo, il quale ci oscura la vera intelligenza delle azioni;
venire alla predica, tanto quanto io ci sto. = comp. da
laddove noi, come maniera conclusiva, ci abbiamo: 4 in somma, in fine
/ e più, formando guscio, ci fa minimi / in sua balìa, privi
ancora scomparso dalla sua fronte quel marchio che ci ha impresso la storia di doppiezza e
la moda, che cammina come non ci fossero poveri, li impone doppi.
violenza de'quali è doppia, perché ci sforzano con le arme temporale e con le
. alfieri, 5-305: al mio nascer ci fui
onde non iera doppio o che ci dimostrasse una e avesse un'altra. cavalca
alla terra venire, / che non ci fussi qualche inganno doppio. guicciardini,
ii-9: l'undecima cosa, la quale ci dee indurre al ben guardare la lingua
darle per lo suo amore, acciò che ci fussono meritate in mille milia doppi?
tre doppi, dove pe'danni nostri non ci si venia la metà che a nostro
altura. bandi, 147: non ci furono spari di cannoni, né doppi
roma, a una certa ora fissata, ci diano dentro e facciano un grandissimo doppio
. venderò i doppioni e coi soldi ci comprerò degli altri francobolli ». pavese,
e setolini. pascoli, i-41: ci imaginiamo che, dorando la statua di
dorate, la distanza / che da te ci sepàra, sminuisce / fino a prenderci
il generale comparve nel nostro dormentorio e ci svegliò. 2. per simil.
eccellenza ha comandato e bisognerà vedere cosa ci hanno fatto quelle dormigliose! -lento
pioggia e del sole, e tanto ci piaceva che andare a dormire ci pareva
e tanto ci piaceva che andare a dormire ci pareva di perdere davvero tempo.
piovuto da tre giorni, e nei seminati ci si affondava fino a mezza gamba.
grossa, principiai a darmi attorno, se ci fosse modo di uscir dalla stalla.
questa gloriosa vivacità,... ci fanno essi dormire, e dormono eglino
genesis ', vedi quel che significa e ci figura la dor- mitazione di adam,
sono quelle picciole radicette, che si ci portano di levante e parimente di puglia
, ii-36: la radice, che ci si porta per doronico, è spezie
: lasciamo che il fiume su 'l dorso ci culli, bianca ondina. michelstaedter,
« mescolanza » che noi diciamo che ci piace: sempre, s'intende,
tutti gl'ingre- dientini ben dosati che ci volevano, perché venisse proprio di quello
noi una dose di dolore non sofferto che ci si ripresenta senza ragione e senza scopo
giorni e ore della nostra vita, ci addoloriamo di cose che da tempo non ci
ci addoloriamo di cose che da tempo non ci fanno più soffrire, ci culliamo tra
tempo non ci fanno più soffrire, ci culliamo tra vecchi e pallidi dolori. brancoli
lo fondo è cupo sì, che non ci basta / luogo a veder sanza montare
biancifiore mollie che fue ghinammo da petriuolo ci de dare s. xxiiij in mezzo
; onde quello di melano... ci facea richiedere volere essere una cosa con
cosa con noi. noi con belle parole ci levavamo da dosso. -menare
stato per pedante; / e qui non ci è contrada ormai rimasa / ove ei
205): non è veruno che ci aiuti portare i pesi delle nostre calure,
delle nostre calure, né chi le ci levi da dosso altri che 'l signore colla
. carducci, iii-24-155: egli poi ci fu valido sostenitore in comune contro certe
bona memoria, di che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa
che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci
ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare essere presente. machiavelli, 853:
, ora accennando che / ch'e'ci fussero su fidecommissi. giannone, 1-i-253:
mamma per via della dote che le ci voleva per entrare in convento, cominciò a
chirurghi nostrali, e che spesso dottamente ci storpiano. = comp. di
: io mi dotto, se io non ci vorrò esser cacciato, che non mi
più cose delle quali noi abbiamo speranza ci falliscono e rima- gnonne ingannati.
, 1-68: se era di settembre [ci era permesso] di spiccar qualche grappolo
, secondo che egli medesimo diceva, ci ritornò. sacchetti, 123-22: se questo
suo dal quale oggi capisco ch'egli ci leggeva in quella sùbita conversione più a
e in avvenire credi tu che la ci sarà? ». « che cosa
genio del secolo, o che, ci vuole un poco di dottoreria. nievo
spesso è una vana suppellettile che poco ci serve agli usi della vita, e
-che di fronte alla realtà scientifica non ci sono fanciulle né forma né convenienze? moravia
essere in questo luogo venuto, che non ci abbia molti trovato, così religiosi come
dove possa andare come noi abbiamo, ci sia rimasa altri che noi. b.
, i-n: [i critici] ci hanno mostrato [nei drammi di schiller]
niuna novella, altro che lieta, ci rechi di fuori. pulci, 21-166:
ben si vede il tutt'altro discorrerne che ci bisogna. monti, x-3-526: pur
pur fuggire, manifesta cosa è che non ci è il dove. storia di fra
. testi fiorentini, 13: ubertino ci à dato soldi xvn e denari iv
non sono più faccenda altrui; non ci si sente capitati sul posto per caso
del morto potremmo essere noi: non ci sarebbe differenza, e se viviamo lo
fare proprio voi. levi, 1-17: ci sono qui alcuni confinati, una diecina
e verisimili... altrimenti non ci diletterebbe la lor fattura. alfieri, 1-476
aretino, iii-206: ma da che ci son pur femmina nata /..
la guarisse dio quella tua vena / che ci si ruppe nel tuo cuore, o
, eppure a certi ordini non mi ci seppi ancora adattare. quando mi allogano un
, 2-61: c'è lavoro e tu ci devi andare. calvino, 3-44:
non l'avete inteso a dovere. non ci pare, in una mutazione di stato sì
, corte., i-15: noi quindi ci crediamo assai meno in dovere di chiamare
non con la luna notturna: poiché non ci tocca voi fortuna è rampognata, /
volte fastidioso, volgare, ignorato, ci vuol forza di volontà e persuasione che il
, 3-93: luca, poveretto, non ci stava né meglio né peggio [a
contentava. brancati, 3-128: poi ci fu la guerra, e ciascuno dei
intorno, e di tutte le dovizie che ci offriva. -situazione piacevole e
, lasciando ciò andare, voi di certo ci fareste ingiuria, se di quello non
incortinato sia questo gran padiglione azzurro che ci si spiega di sopra? come di
riccami compassata sia questa doviziosa tapezzaria che ci si spande d'intorno? di che
si riposa. alvaro, 2-18: dovunque ci si voltava era terra di questa casa
prima della guerra lavoravano a palazzo reale e ci avevano fatto dei restauri delicati.
cui l'ingannator s'inganna. / ei ci astrinse a tenerla; ebben, si
: non capisco... che cosa ci vadano raccontando certi romanzieri, che i
, immutabile, fissa ». non ci si è acquetata mai, neppure nel medioevo
fa uso di tutti i sensi, quantunque ci sieno gli obbietti che li mettano in
beltà / che al mistero suo proprio ci appressa. 4. 'mus. intervallo
altre. garzoni, 1-219: ci sono infinite altre cose fantastiche da
tativo dell'istesso. papi, 3-i-180: ci tratterremmo noi nel presente lume a
poesia. perticari, i-93: molto ci meravigliamo che ogni dì stampandosi e ristampandosi
/ e vinse in campo la sua ci vii briga, / ben ti dovrebbe assai
xxx-4-90: o morte avara, / ci spogli ben d'una eccellenzia rara.
. cavalca, iv-36: poi salamone ci edificoe lo tempio; non che iddio
voi dinanzi / fummo chiamati, udir ci parve il messo / di nostra libertà.
tanto: parigi. moravia, 16-294: ci sono poi le clienti che vogliono
. cecchi, 5-13: credevo difficile ci fosse qualcosa da paragonare alle superbe ed
a cui si può obiettare, ci si può opporre (cfr. ineccepibile)
. muratori, 5-iv-187: da per tutto ci è un troppo e un pericoloso ardire
gemelli careri, 2-ii-187: per istrada ci erano delle miniere di rame e di
cavalca, 21-251: la quarta considerazione che ci mostra questa gloria, si è considerare
rinaldo degli albizzi, ii-94: voi ci scrivete coteste vostre lettere con molte eccetere
chiese cattoliche. alfieri, i-128: né ci trattai né conobbivi anima al mondo,
la violenza de'quali è doppia, perché ci sforzano con le arme temporale e con
superbia della ingrata moltitudine niente o poco ci volevano nelle onorevoli preminenzie del comune a
quasi disgrazia. pallavicino, 7-98: ci è dettato da natura che 'l
nel processo civile stizia della civiltà / che ci spinge all'eccidio ed al massacro.
, eccitabili: ogni più lieve scricchiolìo ci faceva sussultare. = voce dotta,
ingegneri non mancano alla società mai, perché ci sono sempre quelli che diventano tali per
, iv-435: oggi i nostri fasti ci sono cagione di superbia, ma
pensieri della salute nostra... ci vengono mandati da quella per grazia eccitante
. caterina da siena, iv-264: ci dobbiamo studiare d'escitare il lume naturale,
dopo un sonno torbo e letargico, ci svegliamo eccitati e quasi convulsi. carducci
attendiamo a noi medesimi, che quando ci chiama a questo ordine ecclesiasticale il re
de sanctis, i-74: i dragoni ci stanno per farci vedere il berrettone e i
i guanti e gli stivali, e ci stanno i camerieri perché noi vedessimo le
i calzoni e i calzarmi, e ci stanno i camerieri ecclesiastici per la loro cappa
. moravia, xi-90: « forse ci sarà anche qualche altro motivo ». «
appare. verga, ii-163: non ci siamo neppur detto di amarci...
guastarle. manzoni, 33: ecco ci è nato un pargolo, / ci fu
ecco ci è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio: / le
lasciati vedere... sai che non ci vedo quasi più... ecco,
cieco... per grazia di dio ci vedo, eccome! g. bassani
, e senza ribellione batte, e ci echeggia lento il niente: il buio
era imo che credeva che ciò che ci divide, è sempre quello che in noi
si accettano, indifferentemente. schiller e goethe ci fanno drammi, secondo tutti i sistemi
e che tra destra e sinistra non ci è differenza: specie di eccletismo e
e un urto tre mendissimo ci scuote in una con le fondamenta e coi
la nostra parola; ma la memoria ci si eclissa di colpo o ci si ribella
la memoria ci si eclissa di colpo o ci si ribella la lingua, e.
altrimenti gli era come se io non ci fossi; un'eclisse completa. carducci,
indi a poco, in firenze, ci giungevano gli echi della gloriosa difesa di roma
. soffici, iv-290: a firenze, ci giunse l'eco delle bassezze, delle
esserci nulla. savinio, 186: ci era stata promessa una serata musicale,
, e lisciasi la barba; / e ci è chi 'l crede un salomon
, iv-49: se aveste giudizio, non ci dovreste pensar nemmeno [a maritarvi]
ché se sì denso è il velo che ci nasconde i princìpi per i quali si
terra non si può andare. lì ci si preserva, lì si economizzano davvero le
... quel capitale di forze che ci dà iddio, bisogna farlo durare sino
rivoluzione acquea e uno sconvolgimento igneo, ci danno la chiave storica delle due sette
imprecazioni. bauli, 9-547: non ci capacitava che quella messa in scena gli
sua età. alvaro, 11-95: ci trovavamo sul marciapiede della stazione d'una
. romagnosi, 17-123: la storia ci offre esempi d'uomini cui una vastità
gerolamo » supplicava, « gerolamo, ci sono io qui » ma non riusciva
tosto, per lo tuo pregare, ci conceda la grazia. leonardo, 2-1 io
la tangente parallela all'orizzonte; che però ci appariscono le stelle orientali elevarsi: e
. pascoli, 1-910: e chi ci vieta di pronunziare con tono più elevato,
, e altri tanti dopo, non ci è notte. gemelli careri, 1-v-354:
gioberti, 6-ii-272: a mutar politica ci voleva un papa animoso come giulio o
di me conoscete, niuno secondo debita elezione ci s'innamora, ma secondo l'appetito
vede presente, incomprensibile maestà della gloria, ci rissovverrà di quella eterna e gratuita elezione
preso dalla politica. l'anno dopo ci sarebbero state le elezioni comunali e si diceva
fissi sul perno del riverbero, / quando ci sono da rapir pulcini / si lasciano
gare preliminari le quali si fanno quando ci sono molti concorrenti. si dividono in
i-483: quest'oblio, alla fine, ci riposa, rimette alla loro misura le
morti, in paradiso o agli elisi, ci ritroveremo proprio così, beati e senza
pietà, / e la croce gentile ci ha lasciati. / e più non posso
notte in modo che di quello che ci disdice potrebbe ancor pregar noi. a
si faccia beffe, / perché non ci è più né elle né effe. buommattei
che avessero accanto le vocali bi, ci, di, effe, gi, hacca
, e i nostri teologi: ma ci stringe il termine del nostro scritto. bacchelli
spirituale. linati, xvi-62: la dimora ci appariva in tutta la sua nuda e
142: infiniti fur quei che ci pescorno / l'obolo di palete ed
anteriori di lui. gozzano, 404: ci riposammo in un caffè egiziano,.
. moravia, vii-360: l'appetito ci faceva diventare eloquenti, quasi ci litigavamo
l'appetito ci faceva diventare eloquenti, quasi ci litigavamo per sapere quello che avremmo mangiato
poscia gli disse: signiore, questa spada ci significa sicurtà incontro al diavolo. andrea
uomo tanto differenti da quelle degli animali ci danno a divedere che in esso esiste
. gioberti, 1-iv-10: gli emanatisti ci rappresentano la creazione come una « caduta
, in luogo di una filosofia, ci dànno storielle, una cosmogonia, una dottrina
emancipati. guerrazzi, iv-314: non ci capisco un'acca, riprese curio; o
i nostri padroni e pedagoghi politici non ci possono più tenere come bambini del tutto
: siccome per liberarsi da un giogo ci vuole un appoggio, il principe, che
biam rapita la scintilla all'eterno, ci siam posti fra lui e 1 popoli
padre. v. borghini, i-iv-4-151: ci ho dimolte difficultà,...
ferd. martini, 4-163: non ci fu allora travet il quale, tolta nel
giusto lei! embè?... ci siamo! embelato, sm.
entrare ora in queste difficoltà e solamente ci pare di toccare alcune cose in generale
, e in qualcuno di quei paesi, ci sarebbe da farne un poema. il
facce. carducci, iii-12-40: utile ci apparirebbe un altro emendamento alla stanza xvii
rosa, i-iii: ogni volta ch'io ci penso mi si stempra la testa,
degli uomini. papi, 3-i-180: ci tratterremmo noi nel presente lume a cui
fondo paterno; né per acquistar dovizia ci bisogna emigrare e gittarci sulle altrui possessioni
vela o con vogare, / scampati ci ha dai perigli eminenti / fra'duri scogli
'nel verbo, ma non ciò che ci sta * eminentemente ', come le
savere, voi sapete bene la risposta che ci cade. boterò, 5-39: sia
di vacca, senz'altro cibo, ci aprirà strada ampissima alla cura d'una
, si guardava intorno meravigliato che non ci fossero lì pronti i gendarmi ad arrestare lui
che avessero accanto le vocali bi, ci, di, effe, gi, hacca
gadda, 10-209: nulla... ci raddolcisce tanto la pituita e ci emolce
. ci raddolcisce tanto la pituita e ci emolce a clemenza, quanto il buon criterio
questo amore, seguiremo costantemente ciò che ci promette più onore agli studi, più
denina, iii-152: né minor maraviglia ci dee parere che ugo... diventasse
far sì poca stima ch'ei non ci s'abbia aver rispetto: e, se
, e andammo a prato, dove ci fu fatta una superbissima colazione. parini,
quanto a me credo, che non ci sia memoria, se non di scipione e
cinto col fagotto d'erba. ci veniva incontro arrancando e nuto mi disse
il trebbia, e me, che ci ha avuti ammazzare. filicaia, 2-1-188:
ad emporio, su quella piazza, ci sarebbe stato bene. sarebbe potuto essere un
zioni vostre da colui, il quale ci fe degni della loro veduta, o
vuoi discepolaggio, o vuoi compagnia, che ci doni grazia di darci pienamente il ricordo
'1 riconferma l'enciclopedia, / e ci aggiunge il filosofo / colle ragion della
, enciclopedistico e volteriano, perchè non ci corra l'obbligo di notarne qui,
cesarotti, ii-395: per essere propriamente ateo ci vuole, oltre la depravazione del cuore
indignazione, qualità istintive, anelli che ci legano all'animalità. carducci, iii-
un primo passo, energicamente mosso, ci dava la savoia insorta uomo per uomo
ciò che possiamo desiderare, è che ci sieno nel parlamento uomini ancora abbastanza giovani
l'accento e poi l'arsi: ché ci fu tempo in cui l'accento era
di gesso e di cartone, esse ci denunciano in una iperbole fisiognomica la passione
pellegrini ingegni / scrissero, abbreviando, e ci intricaro / forse ancor qualch'enigma in
l'enigma. muratori, 5-iv-43: ci ha da essere pertanto in quella medesima
restano più oscuri di prima: e non ci si impara nulla, nemmanco la maniera
fogazzaro, 5-134: veramente il bestione ci andava pure per farsi spiegare da franco
lei sa che noi altre monache, ci piace di sentir le storie per minuto »
la faccia a quella risposta enigmatica, ci ripensava un tratto, poi si stringeva nelle
avessero accanto le vocali, bi, ci, di, effe,...
boschetti dei pini, le scarpate degli olivi ci stanno a regola d'arte.
per via d'esempi; e ci convinse tutti, ad uno ad uno,
che aveva quella tenuta enorme e non ci veniva mai. moravia, xi-452:
i-850: aprivamo la bocca insieme e ci tiravamo in faccia uno sbadiglio sgangherato,
a tutto il mondo infami e odiosi, ci vanno dipingendo e ne i ragionamenti e
la stazione spazzata da un vento gelido ci parve tetra ed ostile. 3
, / con una voce enquina -che non ci armàn vecina, / che non oda
montale, 3-227: certo a zona ii ci sarà molto da fare per lei,
l'ente. garzoni, 1-219: ci sono infinite altre cose fantastiche da dovero
, / ma nell'entragno ei non ci crede un pelo. = deriv.
sentito abbiamo il fischio; e se ci ritrova insieme, n'ucciderà entrambi. alfieri
alta, premendola io col piede, ci entrava dentro fino al ginocchio.
iv-2-24: in quel fondo di cuccia ci entrava, non si sa da che parte
costaricani s'accontentano di lavorare e noi ci staremo contenti dei guadagni che ne proverranno
capirne una folla, -e per entrarvi ci vogliono certi dati requisiti, che non
date un giorno solo di tempo, non ci posso entrare... ella vuole
di cui disporrei è troppo poco: non ci entro. -quanto ce n'entra
. soldati, i-220: il cantante ci viene vicino, oh! molto, troppo
non entro / nel suo senso e non ci capisco nulla. manzoni, pr.
quasi l'aria e il colore, ci devono anche entrare le persone, quasi anima
3-271: niente esclude che berto non ci entrasse per niente e che tutto fosse dovuto
della diana. galileo, 3-1-25: non ci è ragione nissuna, per la quale
peste. d'azeglio, 2-51: ci sono due o tre persone che pare vogliano
. nievo, 1-189: ai ragazzi poco ci vuole per entrare in dimestichezza. carducci
non voglio entrar qua, ché troppo ci saria per dire. giraldi cinzio,
caterina da siena, 1-263: egli ci ha tratti di prigione e della servitudine
prigione e della servitudine del dimonio che ci possedeva come suoi; e egli entrò
silenzio all'entrata del viale: non ci si vedeva anima nata. bocchelli, 13-269
carducci, ii-14-197: a casa mia ci deve essere un grosso fascio di 'voci
simil. sbarbaro, 5-68: roger ci lasciava a southampton. questo così noto
molto bene alla nostra fanfara... ci prende sudati e rotti alla voltata e
prende sudati e rotti alla voltata e ci prepara una bella entratura in paese e
prepara una bella entratura in paese e ci fa fieri, siccome ha chiamato tutta
riforme; e a poco andare, ci aggiunsero le franchigie e le guarentigie.
costruzione di marmo rosso, entro alla quale ci sono templi moschee e bagni e mille
guerra. nievo, 1-206: non ci fu verso di persuaderlo a far testamento;
, come là, qua, qui, ci, vi, ecc.).
mani quel rame, l'uno di essi ci disceme per entro un occhietto giallo,
divergente. sinisgalli, 6-40: non ci sono che due possibilità, simmetriche,
in un secondo migliaio di volumi non ci starebbero comodamente tutte le produzioni dei genii.
dire, ostile verso chi fin'ora ci ha tenuti come servitori. leopardi,
cui stretta non ricevemmo mai senza che ci nascesse dentro una punta di rimorso,
dentro una punta di rimorso, tanto indegni ci sentivamo della tua gioia.
chiaro, la vita che conduce chi ci vive, chi ne è espressione.
e fanno che gli uomini... ci strappino di bocca quelle esclamazioni entusiastiche,
antichi precettori, ma nissun principio che ci guidi a scegliere opportunamente in mezzo a
forinole, in cui nomi date avvenimenti ci passano davanti in una squallida enumerazione.
. carducci, 11-12-1781 nell'ode del rampoldi ci sono certo di bei passi; ma
l'intervento dell'uomo..., ci colpisce una specie di sacro terrore.
: le piacque la nostra colazione, e ci faceva sopra quei suoi scherzi grossi,
e basso / pare un'epidemia che ci accompagni. alvaro, 10-75: oggi
con noi stessi quando, sdoppiandoci, ci cogliamo intenti a godere fisicamente. odiamo
della santissima epifania, che la chiesa ci rappresenta il venire che faciono li santi magi
ciuco. carducci, ii-4-318: se ci fosse una sezione particolare di archeologia romana
archeologia romana e di epigrafia e numismatica, ci sarebbe il prof. rocchi. cicognani
. b. croce, iii-10-57: ci ha dato un libro pieno e vivo
messaggi che, di buona grazia, ci siamo prestati ad ascoltare. = cfr
i sogni e l'osservazioni loro, talché ci fosse la storia di se stesso vegliante
sue bandiere inalberate. l'episodio mirabile ci risplendeva nell'imaginazione. pea, 1-401:
, del presente e del futuro, ci fa intendere chi siano il mercenario e
d'azeglio, 1-60: rarissime volte ci ha narrato qualche episodio delle sue vicende
un pochino melodrammatica, del nostro corrispondente ci prospettava tutt'a un tratto un dilemma
nella rapsodomanzìa napoleonica, penso che mi ci voleva su quella epistola fresca il polverino
quali, nei ritrovamenti dei memoriali, ci si presentano le quattro principali maniere già
in un secondo migliaio di volumi non ci starebbero comodamente tutte le produzioni dei genii
recava una pesantezza e una diligenza che ci fa stupire. carducci, iì-14-115: e
ultima la dimandano catastrofe, la quale ci dà l'esplicazione ovver soluzione del nodo della
, che senza essere tanto in voga ci hanno però date delle leggi più adattate alle
, vane e incostanti? quest'epitteti ormai ci sono stati dati tante volte, che
sono stati dati tante volte, che ci hanno fatto diventar cornacchie di torre.
carogna; ed i più spiritosi ed umani ci aggiungevano anco l'epiteto di fradicia.
tempi nostri non abbiamo copia di timo ci manca ancora el vero epitimo. mattioli [
questa istoria o vita o sermon che ci fate della opinion del peretto sia raccorciata
medio evo, ferrati fin dove ferro ci poteva stare. d'azeglio, 1-37
parola 4 epoca di transizione 'che ci ronza tanto spesso agli orecchi? tenca
la pena della frusta, se la ci fosse, tanto più che si va sulla
formazioni posteriori. gioberti, ii-273: ci è impossibile il determinare con certezza se
e. cecchi, 2-14: non ci vuol molto ad accorgersi che l'epodo oraziano
. leopardi, i-82: eppure non ci fu epopea latina che avesse per soggetto
m. adriani, iv-216: e ci si mostra che alessandro non solo apprendesse
i combustibili fossili fino ad ora non ci prestano plausibile sussidio; epperò tutto lo
giorno o l'altro è possibile ch'io ci ritorni. = comp. dalle
svevo, 3-675: nella mia vita ci furono varii periodi in cui credetti di essere
a infilarla [quella veste]; ci voleva un vi tino di vespa per ciò
passò. ma eppoi? non ci sarebbe neppure da gloriarsi! pirandello, iv-15
sopra ogni altra semplicità la lor mistura ci commendasse. tasso, n-iii-642: potrò
: della sua gloria di poeta non ci resta che la testimonianza di dante e il
domo; ch'io voglio che tu ci vadia per ogni modo quando averemo epulato
proporsi anche in quest'opera che ora ci spetta, è unicamente di fare quanto
migliore di quello precedente. questo fine ci dà esso soltanto il diritto di «
assai più vivida della ragione, non ci distacchi soverchio dal di lei lume,
69: a poco a poco, ci subentra quella serena equanimità -da non confóndersi
, farebbe mestieri che nella coscienza sociale ci fosse una piena equazione fra la convinzione
un organismo. stuparich, 5-452: ci pareva che tutto fosse semplificato, ridotto
della mina] riuscirebbe corta, né ci condurrebbe sotto il luogo proposto.
nel 1865 la quistione è questa: ci siamo preparati; abbiamo un esercito ed una
7-1209: saremmo una coppia, se ci ponete mente, perfetta, di perfetta equiparazione
quel tanto che manca a me; e ci compenseremmo a vicenda. soffici, v-1-333
saranno tra breve... non ci saranno titoli equipollenti. è richiesta almeno la
: è impossibile il conseguirlo, benché ci conduciamo a tal similitudine d'equiponderanza,
semplice proporzione è la doppia, che ci dà la principal consonanza, cioè l'ottava
. b. croce, i-3-346: dio ci scampi dai despoti geniali, dai giudici
. giannone, 1-i-57: i romani ci diedero le leggi savie e giuste, come
cuna specie, quando la lingua nostra ci presenta una folla di termini equivalenti di
e cioè che noi e i nostri avversari ci mettiamo d'accordo per stabilire una equivalenza
fatto solennissimo giuramento in pubblico che non ci è nessuna conclusione di matrimonio tra francia
, tanto più di gusto certi critici ci godono ad ammatassare nuove teorie e a
. bacchelli, 3-192: forse qui ci fu una missione, forse qui convenivano dei
1-313: altre conserve, altri erari, ci vogliono in testa, altro studio,
era lavorata a campo e vigna, e ci andavo sovente, in certe conche riparate
i giorni, che per legge ecclesiastica ci asteniam dalle carni. a. cocchi,
, e disser con dolore: / questi ci ha data dell'erba trastulla, /
). bandi, 381: ci voleva la pazienza di cristo a tenerli,
, e i vizii, e non ci fosse la disciplina, molta mala erba ci
ci fosse la disciplina, molta mala erba ci nascerebbe. francesco da barberino, 195
questo buon frutto. barilli, 1-69: ci veniva fatto, da ragazzi, di
tutto (anche di cose che non ci riguardano). v. borghini,
tutto e per tutto questo paese, ma ci sono bene tutte le sorte d'erbaggi
ranci gli erbai, / da che ti ci furò nostra sventura, / né qui
l'altro erbeggia. dossi, 23: ci avviottolammo più che di passo per
nieri, 187: chi deve eredare poi ci gode al doppio, perché alla fine
venir qua a grandissime eredità che io ci ho, state sempre di quei di
famiglia: e se di questo non ci è figliuoli, ci sono io (diceva
se di questo non ci è figliuoli, ci sono io (diceva) suo fratello
ereditario, / lo scrupoloso erede / ci fa l'anniversario. pirandello, 7-153
: solamente in estremo grado di dolore ci riduce colui che dell'onore, della fama
fraudolenti inganni, e con temerari usurpamenti ci spoglia. segneri, i-57: alla fede
isolamento, forse unico nell'epoca nostra, ci è dato da francesco paolo michetti,
/ è salire quassù: l'eremita ci venne una volta / e da allora è
364: non so se nella storia ci sia un solo esempio d'un cattolico,
sproloquio). pananti, i-4: ci sarebbe da dir dell'eresie, / perché
perde molte volte il suo carattere ereticale e ci fa piuttosto la figura di un pleonasmo
sì bislacchi, sì bisbetici, / che ci saria da diventar eretici. nievo,
: bisognerà che qualcuno un giorno ci spieghi perché l'humus di roma, così
eretto emblema / ch'entro gli sguardi ci precedi, / noi a te, fraterni
alle loro funzioni: sono caratterizzati da tubi ci lindrici o turbinati, troncati
tolta. garzoni, 1-186: insieme ci saranno quell'erbe, che nascono ne liti
marmo dall'americano ezechiel,... ci fissava cogli occhi chiari nel puro volto
8-61: da molti segni... ci si accorge che il sogno di platone
. aretino, 1-9: -è che ci ha, e carte e tarocchi, e
e tarocchi e carte, secondo che ci vuole avere. -voi pizzicate dell'ermafrodito
iii-2-238: in ogni camera di donna ci sia una filenida che senza vergogna usi ermafroditi
probabilità, applicata alle cose erudite, ci darà la critica e l'ermeneutica. gioberti
. guerrazzi, iii-343: -ma non ci sarebbe verso di fargli dire un po'
e sublime cattoli- cismo, di cui ci ha dato lo spettacolo alessandro manzoni.
di tutto per salvarla, dottore! ci sarà un rimedio eroico: lo tenti
il bifolco. sinisgalli, 6-125: ci lesse alcuni mimi di una comicità, di
: poveretta... ah, ci vuole un vero eroismo da parte mia a
ii-275: ma nelle poesie di ossian io ci trovo inoltre una sublimità di sentimento e
, che interessano statuaria- mente, ma ci lasciano a noi. = voce
figure con più forte risalto di vita, ci vollero due europee: marlene e la
guerra, / fra lei e te nulla ci sia più erra. = deverb.
questi errabondi fagotti di vapor acqueo che ci tolgon la luce e ci minacciano gli acquazzoni
acqueo che ci tolgon la luce e ci minacciano gli acquazzoni rabbiosi o gli stillicidi
moderna, ma grazie a dio mi ci metto dentro a fatica. b. croce
sognar voli ed erramenti per l'aria, ci ritrovammo confusi in una specie di complice
p. della valle, 265: quivi ci trattenemmo fin al mezzogiorno dei venti,
, 1-440: niuna erranza né disavventura ci ha qui condotto. boccaccio, i-306:
senza parola o modo di esprimerla, ci sfugge, o ci erra nel pensiero come
di esprimerla, ci sfugge, o ci erra nel pensiero come indefinita
, / che a questi lidi al fin ci tragge a stento. cardarelli, 1-128
. muratori, 5-i-90: non per altro ci dispiace cotanto d'essere ingannati e di
falso e tessere ignoranti; e perciò noi ci studiamo di ben comprendere il vero.
. e. cecchi, 5-545: ci son culti ed altari effimeri, sporadici,
avessero accanto le vocali, bi, ci, di, effe, gi, acca
e tesser ben d'età, / non ci vedeva più da terza in là.
patàffio, 7: dopo gogna tu ci andrai con gli erri. carena,
. viveva lontano da noi, laggiù. ci aveva lasciati bambini, con nostra madre
: / ch'ella sia una isoletta ci credemo, / così distante ha l'un
aretino, iv-1-21: non nego che non ci sia invenzione e stile; ma confesso
: e però intendi bene qui che non ci pigliassi errore. dante, purg.
si stampassero, mi sarebbe caro; perché ci trovo alcuni érroretti di lingua. galileo
va molto all'erta: / se ci sentite dentro qualche male, / che
è pur ch'i vostri sol parole ci mettono, / e come il proverbio dice
. giusti, ii-206: qui gatta ci cova, tienti all'erta, perché qualcosa
ix-36: ero in camicia e io ci ho il petto ancora adesso erto, che
, erudito e confidenziale, e non ci volle meno dell'occhio sempre vigile e dei
il capo interviene, decisa, dio ci aiuti, a farne tesoro.
, poi il maestro dimandò: « chi ci ha a dire qualche erudizione? »
, tutte quelle erudi- zionerìe, cosa ci sarebbe voluto per far tutta la bibbia?
tutte le quasi infinite sperienze d'innesto ci assicurano che l'eruzion del vaiuolo non
arregidora, e passa: / « ben ci faranno ceci fava ervilia! »
imperocché richiede che noi con tutto sforzo vi ci disponiamo ed adattiamo. = voce
la esacerbò, anzi, contro franco. ci nelli, 2-113: l'
agli occhi. cattaneo, iii-2-29: si ci mentano alla prova micidiale dei
, gli errori de'tempi passati, ci priviamo del vantaggio di cavarne degl'insegnamenti
. col vino alcuni si scaldarono, ci fu qualche discussione, qualcuno esagerò,
, dal proposito, tornando in via, ci resta a considerare come sia strano e
di tutti. pavese, 6-159: poli ci accolse con quel calore esagerato, un
... ma che suo padre ci avesse ammazzato diciassette pernici, era sicuramente
valligiani che credono in dio; e specialmente ci vanno le donne, che al solito
, si diede a pensare se ci fosse modo di riavere quella berretta.
col peso della bestialità più greve o ci avvelena con fermenti di odio. palazzeschi
galileo, 4-2-35: avvegnaché l'esperienza ci mostri, che i corpi di mano in
, ubriacatici co 'l buon vento, ci andava lusingando e ammollendo con la sicurezza
tempo a suo modo dispone; / questa ci esalta, questa ci disface, /
; / questa ci esalta, questa ci disface, / senza pietà, senza legge
tuoi crucci innanzi a dio / che ci fiaccò per esaltare i giusti / sopra
servi di dio ed ubbidirlo, sì ci esalterà da questa miseria. storia de
13: quatro son gli effetti che ci spingono alla carità: il timor,
col peso della bestialità più greve 0 ci avvelena con fermenti di odio. b.
, esaltato sopra di noi, che ci fa ombra, dove possiamo rifuggire.
ottuso, e solo dopo un po'ci decidemmo a stringerci nelle spalle dandogli mentalmente
di esaltazione, che l'imitazione straniera ci suggeriva, sieno esecrate come fomite di discordia
ad un certo grado di incivilimento, ci manifesta che la mente, il cuore e
a tradurre con l'esametro italico. ma ci sembrerà, l'esa metro
questo, che per sua essamina egli ci confessi chi furono i compagni. gr azzini
allo scritturale. bocchelli, 9-88: ci faceva caldo, il fiato era grosso
. bembo, 1-120: ingannare altresì ci possiamo, e sì ancora perciò che
nostri confini, quali terre vincendo più ci potessero nimicare le nostre forze. bruno
. setta, iii-280: speriamo che ci siano presto i concorsi per le tecniche
liberò. boterò, i-148: l'esperienza ci ha insegnato... non esser
s'esaspera contro di noi e più ci travaglia. onofri, n-155: meglio
e 'l reviglione mi rispose che non ci erano denari esatti, e che ogni di
lingue greca e latina... ci può unicamente informare della maniera di pensare
): dal riscontro d'altre date che ci paiono, come abbiam detto, più
, il massiccio battente scivolò sulle rotaie; ci asciò il tempo esatto d'entrare e
adoperarsi senza scrupolo, quantunque la crusca ci registri in questo senso medesimo * collettoria
orioni, x-20-46: ma quando la fatica ci ha esausti, un viaggio dello spirito
libro non potrebbe ridarci nuova lena. ci occorre un'altr'aria, un altro
nome / benedetta quest'esca ch'ei ci dona. pea, 7-433: il fantolino
amore, ma al gusto, che ci fa languidi, ci toglie gli spiriti,
gusto, che ci fa languidi, ci toglie gli spiriti, ci ammala e consuma
fa languidi, ci toglie gli spiriti, ci ammala e consuma, non sapendo ch'
lo zio crocifisso alle volte non. ci sentiva, e invece di abboccar l'
stanza più interna, per accertarsi che nessun ci sia. verga, ii-518: si
la bocca secca, bisogna riribere (ci avrà messo un'ora a dire riribere)
esclamò 'ntoni col petto ansante, -qui ci vorrebbero le braccia di ferro come la macchina
la macchina del vapore. il mare ci vince. cicognani, 3-268: se il
giuoco in tormento, caso che non ci si ripari con la modestia della pacienzia
grande esclamazione, disse: oh quanta grazia ci à fatta iddio! s. degli
piedi un tratto del viale, poi ci si fermava perché mia madre potesse godersi con
realtà tanto disforme dall'archetipo morale che ci è in mente, ima amara esclamazione
è in mente, ima amara esclamazione ci esce di bocca: eppure il mondo
viii-3-95: segue adunque: « che sì ci sproni »; e questo « sproni
concetti appartenesse; con questa, ora ci maravigliamo, come: o sceleratezza incredibile
tempo non mai più udita; ora ci lamentiamo, come: misero me,
surra d'aver pazienza. della croce ci fa per sola carità lasciare il male e
, qualcuno che s'era attardato ma non ci pensarono neppure. boine, i-154: credetti
comporteremo però che,... non ci escludendo tutte le ridicole prevenzioni per antichi
potendo nuocere in altro, ci escludino fuori de le mura,
gradita e se non giungono le offerte, ci si insospettisce e si teme di essere
costituzione del mondo, purché noi non ci escludiamo da questo bene, perseverando ne'
. carducci, iii-26-127: e'non ci volea manco di tutto quello che è
forano è una dura necessità, come ci vuole una scala per andare al piano
anno mille, non è escluso che ci ripropongano la dittatura con una formula di
2-236: incontriamo il dottore, il quale ci racconta i preparativi escogitati da lui
utili secrezioni. d'annunzio, v-1-581: ci sono anche oggi mandre infettate che mi
detti danari abiamo acomandato a persona ci para sia soficiente e fatolo iscri
escrivano, sì come per vostra ci cometete, e loro avisati abiamo ne facci
dio? magalotti, 23-410: ci volle per risvegliarlo dal suo letargo, tutto
compagni facevamo qualche escursione nei dintorni o ci spingevamo sino ad oliena o a ma-
del mondo. landolfi, 7-212: ci avevano, ora, avvertiti che in
occasione, di cui per solito essi ci ringraziavano colla catinella o colla cassetta della
a tutt'i volghi cattolici, che ci auguravano ogni male e ce lo avrebber fatto
, 7-89: ti domandi se non ci sia il più famoso direttore d'orchestra a
., 32 (545): ci fu un altro trattato a parte segretissimo,
. marino, i-42: in roma ci sono uomini che copiano con tanta diligenza
. b. cavalcanti, 2-32: ci debbe mettere grande studio...,
pognamo, per via d'esempio, che ci venisse a bisogno di ragionar così.
tasso. dell'uom l'esempio per model ci additi, / propor credi monti,
gli esempi negli esempi s'ami che noi ci conformiamo a quello. manzoni, pr.
santo brancazio, che fu parvolo, ci è posto in esemplo, che chi
contradire, e pretendere che la gente ci creda che l'intendiamo a quel modo
per lo più si pone come intercalare quando ci disponiamo a citare un fatto che renda
-anche: far tesoro degli insegnamenti che ci vengono dagli avvenimenti storici, dalle vicende
beltà e beltà senza esempio, quella ci scorge e invia a questa, e
carità. baldini, 14-10: non ci sono qui dentro americhe da scoprire, per
con dottrina. aretino, 1-28: ci si conoscono di continenti personaggi, tra coteste
, ii-209: la quale [forinola] ci addita nello spazio e nel tempo due
, 1-53: la bellezza è quella che ci esenta e ci assolve dal sacramento di
la bellezza è quella che ci esenta e ci assolve dal sacramento di fedeltà, ed
. c. dati, 4-42: ci esenteremo da questo errore con proteste amplissime
, non ce ne avvedremo, che ci trarrebbe fuore dell'ordine, dicendo il dimonio
e le mie, insieme del tempio ci partiremo, acciò che, me esente,
composizione. galileo, 3-4-124: né ci dispiacciono gli scherzi, purché altri non si
d'azeglio, 1-305: roma, ci si creda o non ci si creda,
: roma, ci si creda o non ci si creda, esercitò sin qui ed
, e quasi fìnta e par ch'egli ci sia inesperto e non la sappia esercitare
ben sa il medico celeste quello che ci è da dare per nostra consolazione, o
dare per nostra consolazione, o quello che ci è da sottrarre per nostra prova o
di coccarde. loria, 1-87: là ci sono i soldati che hanno ordine di
. tenca, 1-142: troppo alta ci sta nel cuore l'idea della poesia,
, 2-125: che sublime e ineffabile esercizio ci sia in queste altissime operazioni della mente
svolazzo coi baffi, come i ghirigori che ci sono sul blocco de'fogli, al
pubblico che nel suo esercizio di parigi ci capita spesso una bellissima giovane. boriili,
, xxi-1-344: e di quei sono che ci hanno speso venti anni con coteste e
: ero tanto sicura che il commendatore ci avrebbe esibito il caffè e il chiaretto
abbazia. g. raimondi, 3-304: ci eravamo mossi, per visitare l'eccezionale
-fratelli! - ripigliò il presidente -non ci mostriamo troppo esigenti. fogazzaro, 1-190
bevuta una bottiglia di quel vecchio, ci dava lo spettacolo esilarante del suo temporale
letto nero delle violette agonizzanti. disperatamente ci penetrò quel sottile alito e ci pensammo in
disperatamente ci penetrò quel sottile alito e ci pensammo in una esile tomba di giovinetta
: c'è un chiaro di luna che ci si immerge come in uno spolverio di
sul legno della croce e con questo ci ha ricomperati, con questo ci ha
con questo ci ha ricomperati, con questo ci ha cavati dello esilio dello inferno.
vive, ed è lungi, e ci manda / l'inno dell'anima umana /
crescenti gabelle. carducci, iii-20-369: ci abbassammo ed esinanimmo nello scadimento della nostra
,... che non solo ci renda esinanita ed esausta la mente tutta,
poeta... nobile e serio sempre ci rappresenta cose veramente avvenute, certe ed
oggetti. genovesi, 1-5: io pur ci sono. è egli piccolo piacere questo
che gli antichi cinesi han conosciuto che ci sia un dio. f.
colà. imbriani, 2-40: così ci sarebbe stato l'atto pubblico, ci
così ci sarebbe stato l'atto pubblico, ci sarebbe stata l'iscrizione ipotecaria, che
una serie di apparenze fortuite e non ci fosse uomo e non ci fosse natura
fortuite e non ci fosse uomo e non ci fosse natura. -in senso improprio
, 745: la natura ci fa piacere perché ci s'afferma immobile
745: la natura ci fa piacere perché ci s'afferma immobile esistente fuori di noi
fuori di noi; e noi per lei ci aduliamo d'aver esistenza. sbarbaro,
ragazze a dannarsi resistenza, che sugo ci sarebbe incontrare il primo ed ascendere l'
ogni esistenzialista o professante l'esistenzialismo, ci fu qualcuno... che ebbe curiosità
quasi della esperti di colei che ci ha data l'esistenza? disperazione
b. croce, i-2-109: ci siamo aperti a questo modo la strada
, e così a lungo, che ci fosse vicino a loro, tra loro,
. e. cecchi, 2-169: ci sono nelle carte 'andanti'spensierati e gioviali
reputazione, ma vedremo; il legno piuttosto ci sarebbe da esitarlo; ma se lo
a sperare in una inconscia forza che ci sorga nell'intimo e agisca con una
discono molte cose, le quali tutte ci conducono all'ultimo termine dell'azione che
cacherò qui, di poi io non ci sento persona alcuna. -e in queste parole
forti e giovani quanti ne volete. ci son gli esonerati, gli indispensabili. bacchelli
umane. guicciardini, vii-80: non ci veggo per ora altro freno che questo
rime] dico, due volte, né ci trovo in quanto a me quelle ridicole
demonio che nel sangue ti avvampa, ci vuol ben altro (e lo sanno
lo esorcizzi col vin santo, e'ci piglia gusto e ti ronzerà sempre dintorno.
famosa. montano, 71: soffici ci aveva bonariamente somministrato una dose potente di
fuori di questo discorrere fittizio, non ci ha eloquenza. nievo, 133:
ed il mirabile ingegno di questa donna ci appare ad un tratto nella sua gran
vorrà perdonarcela in vista della passione che ci anima (purtroppo le belle parole non
serra, iii-224: parleremo dunque, se ci vedremo, del libro che vuoi fare
-rifl. moravia, i-475: appena ci trovammo nella scala incominciai ad esortarmi a
altro, già che le nostre stelle ci han rotte le tasche di così mala maniera
quando era caduto l'esoso regime che ci schiacciava, quando l'italia tutta dalle
non crescono naturalmente in europa, ma ci son recate da lontani paesi. verga
, 23-148: quando noi... ci mettiamo a considerare la creazione dal nulla
c'immaginiamo dio per un essere infinito, ci vien fatto in ogni modo a nostro
: il medesimo [mal- pighi] ci ha messo in vista la numerosa espansione di
oggi l'asia e l'africa tutte ci mostrano l'ultima espansione di quei princìpi
volta a firenze, e massime ogniqualvolta ci arriva dei soldati tedeschi, per vedere il
macerata dah'internamento e scampata alla forca ci tenesse un poco ad opporre la sua
.. fiutando l'aria poco espansiva quasi ci fosse una parola d'ordine, tutti
raccogliere gli elementi dell'arte che già ci sono, ma inoperosi e dispersi,
spirti, / prima che nati sien, ci sono avante, / non so veder
. / disse la fata: -io ci porrò il pensiero, / e fra dui
sancta, che fu degnissima impresa, non ci sendo detta expedizione se non in lingua
mie diverse opere; che veramente non mi ci lascierebbero più vivere tranquillo.
voglio. boterò, i-148: l'esperienza ci ha insegnato... non esser
è di noi l'esperienza; / ella ci guida in questa bassa riva, /
, 2-44: si diceva vagamente che ci si sentisse [nel palazzotto],
dei medici più esperienziati, che qualcuno non ci abbia rilevato la pelle.
a ingrandirli. d'annunzio, v-3-17: ci sono uomini nel nostro esercito di mare
che io o'miei baron possenti / ci riposiam d'attene dentro al muro,
prova? giannone, 1-i-57: i romani ci diedero le leggi savie e giuste,
stavamo facendone altri esperimenti, quando l'oste ci introdusse un giovanotto. -conoscere
un viso così stravolto, che non ci sarebbero nemmen bisognati gli occhi esperti di
-in senso concreto: ciò che ci si attende. -contro vespettativa, fuori
dell'espettativa: diversamente da quel che ci si aspettava, si sperava. cantini
: perché ciascun di questi beni sensibili ci viene a rincrescimento?...
mazzini, i-118: ne'pochi anni che ci rimangono, noi non siamo che vittime
formarne ima storia, altro non ci ravvisano, se si parla de'tempi
, oh il marchese eustachio lui non ci avrebbe più dormito insieme, sen- z'
del paradiso, 332: come neuno serpente ci si potrà nascondere e farci nidio nell'
espediscono molte cose, le quali tutte ci conducono all'ultimo termine dell'azione che
svevo, 1-133: ma come teoria ci teneva anche dopo di essersi accorto che appariva
tutte dalle quali procedono i sogni, ci resta il terzo proposto da esplicare,
siamo e buone e ottime a chi ci usa e adopra bene e per bene,
. padula, 306: noi però non ci occupiamo di brividi, né dell'esplicazione
] la dimandano catastrofe, la quale ci dà l'esplicazione, ower soluzione del
quale ha molti bei particolari: io però ci desidererei più il decoro e la esplicazione
meno singolari e rilevanti e nelle quali ci se ne mostrerà anche più intera l'
può dirsi che questa portentosa energia che ci regge in vita e nella cui esplicazione consiste
i raggi infrarossi. comisso, 12-66: ci raccomandò di non sparare verso un grande
. ojetti, i-166: più noi ci si entusiasma, più l'arciprete s'
, fin che intorno a me non ci spazii la solitudine che ho dentro me
ambasciatori. delfino, 1-372: che ci sono gl'iniqui esploratori, / che chiamar
agiscono sul nostro intendimento esploratore, come ci si rendono note? per gli oggetti
: dopo la cattedrale la nostra esplorazione ci ha portati per un dedalo di straducce
. comisso, 12-65: un'esplosione fragorosa ci fece scattare tutti in piedi: il
se siete matematico di razza, vi ci rimettete armato di tutti gli artifizi,
sembianza di malfattrice. papi, 3-i-180: ci tratterremmo noi nel presente lume a cui
9-255: coraggio morale... ci vuole per esporre una fede dogmatica e
quello che noi esponemmo e quello che ci fu risposto. rinaldo degli albizzi, iii-527
banditore. guerrazzi, iv-134: che ci vuoi fare? è [quello di leggere
in questa sfera di cose per voi non ci ha luogo..., e
: di'a giulio che alla camera oggi ci sarà la esposizione finanziaria. cinelli,
, è marciapiedata senza economia e non ci sono limitazioni al transito. piovene,
felci continuava per un tratto di costa e ci fece sudare, esposta al sole e
che cosa vuol dire quando a una chiesa ci sono i setini? -che c'è
espressamente. denina, ii-26: gesù cristo ci ha dichiarato... espressamente non
a venire al teatro, ove io ci sarò espressamente. leopardi, i-246:
2-48: catterai in questo oracolo / io ci trovo espressate / la battaglia de'cani
di preferenza a sedervisi tutti quelli che ci tengono a sentirsi per mezza giornata nel
. bocchelli, 11-76: sulla soglia, ci ritorna dall'abside, « come voce
nostro linguaggio, o perché miglior espressione ci venga somministrata dalla metafora, che dalle
zampe, avanzava verso la tavola e ci guardava con una certa espressione cattiva.
sì, che sempre e in ogni dove ci appare volgendo intorno lo sguardo, l'
da non so quanti comandi militari. ci passarono di ogni nazione e colore,
muratori, 5-iv-42: so io bene che ci è un'oscurità gloriosa che nasce dalla
nella vostra presenza o vittoriosissimo prencipe, ci presenta espressa necessità a narrarvi cose le
perché nelle giravolte di coteste giogaie non ci è da sciegliere. -chiaramente, manifestamente
.. a cui per espresso o tacitamente ci si riporta di continuo. =
, xi-30: la sola preoccupazione era che ci avevo pochi soldi... tanto
e chiaramente i concetti dell'animo, ci dilettiamo della oscurità. boterò, i-90
. g. raimondi, 3-107: ci sono nazioni in cui la reazione, cioè
anseimo volgar., xxi-659: la lingua ci vien meno esprimere la tua dignità,
tesse. pasco li, i-381: noi ci domandiamo: chi avrebbe potuto esprimere,
nel calice di fele / che la vita ci mesce e ci avvelena, / ei
/ che la vita ci mesce e ci avvelena, / ei m'ha di furto
moderni, di cui bisognava parlare, ci hanno impedito di assaporare l'incanto che
. d'annunzio, v-1-583: ma ci sono eroi che nascono dal silenzio e ci
ci sono eroi che nascono dal silenzio e ci sono eroi che sono espressi dal clamore
si volge / al docile frangente -e là ci attende. g. raimondi, 3-108
. d'annunzio, v-3-348: quando ci ponemmo innanzi al quadro, nella sala
non se ne accorgessero gli altri. non ci sarebbe arrivata mai; o, forse
machiavelli, 508: dogliamoci pertanto che ci assaltino, che ci espugnino le terre
dogliamoci pertanto che ci assaltino, che ci espugnino le terre, che ci ardino le
che ci espugnino le terre, che ci ardino le case e guastino il paese
monastero di monza, quand'anche non ci fosse stata una principessa, era un osso
. pallavicino, 7-367: sicché prima ci bisogna spendere alquanto delle nostre forze in
galileo, 3-4-292: e tardi ci riscalderemmo se avessimo ad aspettare l'espul
cristo? pallavicino, 1-550: non ci ha in questa vita il più esquisito artificio
f. doni, 4-11: quante necessità ci essaltano? quanti bisogni ci premano?
quante necessità ci essaltano? quanti bisogni ci premano? gli elementi ci offendano, con
quanti bisogni ci premano? gli elementi ci offendano, con il calore, con
nella bontà essenziale di quelle generazioni che ci pre cedettero.
pensieri, elimina le distrazioni della fantasia, ci svela tutta l'essenziale semplicità della vita
, 53: ora dire che non ci sei più è dire solo che sei entrato
. genovesi, 1-5: io pur ci sono. e egli piccolo piacere questo
370): il manoscritto non dice quanto ci fosse dal castello al paese dov'era
nell'ombra. « fra un'ora ci siamo », si disse, ma proce
-per lo più con la particella avverb. ci. guittone, 185-11: onn'è
): dal riscontro d'altre date che ci paiono, come abbiam detto, più
per i vari particolari prodotti che quello ci somministra; e per questo motivo la sua
è a questa, il digiuno non ci rende immortali nella vita presente.
/ le vespe e i calabroni? / ci fur di molte vipere quest'anno /
francesco da barberino, 4-249: or ci è novella ch'egli è morto in
, i-iii- 966: da napoli ci è che vi aspettano el re ferrando
, ch'è in noi, egli ci pare troppo malagevole seguitare i padri di ciascuno
alcuni de'principali del popolo, pregandoli ci ponessino rimedio. bartolomeo da s. c
averlo contentato? - chiacchiere! costei ci è dentro. -essere fuori: uscire
e pagamento ve fusse enn omo mentre ci vive, che sapiensia è anche per
te sia. pascoli, 779: ci sono certe fatali divisioni per le quali
republica e 'l senato e 'l popolo ci son per niente, tocca a voi,
il giovane, 9-542: ma non ci giova il ritirarci indietro, / ch'ei
ch'ei vengono a trovarci, e ci son sopra, / quasi divoratori.
là nesso arrivato, / quando noi ci mettemmo per un bosco / che da nessun
essuta cavata e scantonata, che non ci è rimaso se non uno cantuccio;
appropriativo. caro, 12-i-33: noi ci eramo imaginato... che voi non
andar dietro a'sogni, io non ci sarei venuto ', e simili.
, l'ausiliare si tace (anche quando ci sia trapasso da un numero o da
come la gente dice. siamo noi che ci andiamo. -in rapporto con una
arrivata. gelli, iii-76: -che ci è? tu pari così alterato. -ecci
la frusta, / dicendo: tu ci sei, qui non si scappa. manzoni
da donnicciuole isteriche, il quale fa che ci esaltiamo e ci abbattiamo per una notizia
il quale fa che ci esaltiamo e ci abbattiamo per una notizia, per una fantasia
moneta si disse perché lo segno suo ci ammonisce di suo nome, pregio e bontà
può sempre pensare di correggerle senza che ci vada di mezzo la santità del nostro
mia gioia silenziosa. baldini, i-789: ci sedemmo a un tavolo verde vicino alla
festa in filo che càpitano, mi ci metterò [a fare il lavoro].
ungaretti, ii-101: la luce che ci punge / è un filo sempre più sottile
. praga, 4-100: qui nessuno ci sentirà, e c'è un fresco
: la vita è un labirinto dove ci sarebbe impossibile raccapezzarci senza il filo d'
arianna dell'arte. montale, 1-14: ci si aspetta / di scoprire..
. il filo da disbrogliare che finalmente ci metta / nel mezzo di una verità.
personaggio di quel genere... ci sarebbe voluto per impiego della mia letteratura,
bene avviato, quando per l'appunto ci fosse bisogno d'una persona che imbrogliasse
. s. maffei, 78: non ci era modo che potessi / staccarmelo d'
nievo, 1-537: se il signor floriano ci tiene in filo così strettamente intanto che
, io vidi profilarsi, tra coloro che ci erano prossimi per la qualità della loro
un buon rimedio a questa leggerezza filodrammatica ci sarebbe. = voce dotta, comp
1920 e l'aprile 1921. e ci racconta di avere sconfessato nell'ottobre 1921
, io vidi profilarsi, tra coloro che ci erano prossimi per la qualità della loro
, 394: è noto che quello che ci rimane dell'opera di festo: 4
poco ». « ebbene, freud ci servirà da guida in questo paesaggio interno
e a fantasticare. in macerata non ci saranno le biblioteche che in firenze e
qualche sezione della scuola di magistero. ci conceda, onorevole signor ministro, le sezioni
senso dei testi, perché quando essi ci danno questi ben tradotti e illustrati, anche
bertini, quanto per certi filologastri che oggigiorno ci vengon su come funghi da terren marcio
gran cose s'imprendono, grandi speranze ci si danno. fino a ora ci
ci si danno. fino a ora ci si vede del carbone, del fumo e
: « importuno e sciocco, adesso ci esorti a filosofare? forse il rompere
filosofare? forse il rompere i sepolcri ci ha fatto uomini da bene? ».
[luciano], iii-1-117: voi ci tornerete domani, che vi venderemo.
dell'oggetto, e perché, e come ci sia. michelstaedter, 77: se
: uno sguardo ai registri... ci informa che di aristotele sono state vendute
, la qual sin da la tenera età ci ammaestra ne'costumi e ne le ragioni
dannosi allo stato come una rigida filosofia ci vorrebbe persuadere. leopardi, 1021:
o insania, o stiramento di muscoli, ci risimo tanto di quella avventura, che
tanto di quella avventura, che dammeno non ci volle per ricordarne che ridere a grado
trattarsi con gentilezza. barrili, ii-1080: ci vuol filosofia, nelle cose del mondo
-non nasce mai sole, che non ci rechi qualche mutazione così dell'animo come
buonarroti il giovane, 9-423: o ci metta la taglia / per aver fatto
certamente, un po'sempre. nella filovia ci si piglia posto anche noi. barilli
, i-23: un occhio di stelle / ci spia da quello stagno / e filtra
e filtrati attraverso tanti ricordi d'arte, ci appaiono già per se stessi come una
marchi, ii-437: in milano non ci siete che voi che sapete fare un caffè
per il collo. soldati, i-253: ci toccherebbe soffermarci fino alla mezzanotte nel laboratorio
filtro di donna. gramsci, 212: ci sarebbe da scrivere un capitolo molto interessante
riscontra a filza a filza / ci si logora gli occhi. -a
, i-12: l'undecima [parte] ci mena, / nella sua corte a
corte a cena. / poi la final ci dà vita e conforta. passavanti,
raccapricciata ed esterrefatta, è quello che ci vien minacciato dal crollo finale e totale:
carducci, ii-14-198: non so che relazione ci sia tra i frak e le sirene
loro. moravia, ix-334: adesso ci sentivamo tutte diverse da come ci eravamo
adesso ci sentivamo tutte diverse da come ci eravamo sentite finallora. =
accidente tutta, sta gente sciocca che ci scoccia. -fino all'ultimo, fino
di questa, da cui facil cosa ci fia poi lo scampare. 3
guancia sinistra tutta gonfia, e appena ci vedo da quell'occhio. carducci, iii-19-23
il loro ultimo segreto, / talora ci si aspetta / di scoprire uno sbaglio
, / il filo da disbrogliare che finalmente ci metta / nel mezzo di una verità
, 1-86: -alto là fermatevi. -non ci moviamo. -siamo fermi come due pilastri
e ripartono in perlustrazione. ma non ci sono malviventi da queste parti. 3
di'a giulio che alla camera oggi ci sarà la esposizione finanziaria. pesci, ii-1-497
nella sua finanziera di panno nero, ci ricevette in una spaziosa sala della sorbona.
fiera l'ottanta e cinque lire che ci debbono dare per compimento di ciento lire
204: ma fino a tanto che ci sta sul collo, / sorga all'infamia
, / che dalla vita per un po'ci affranchi / ma ci rilasci tosto in
per un po'ci affranchi / ma ci rilasci tosto in sua balìa / come gatto
ritornò. sinisgalli, 6-116: persico ci ha lasciato il titolo di un suo
mai, / l'estremo fine indarno ci predisse. giannone, 1-75: sotto
): con tutto che questa opera ci paia molto bella, ell'ha anche a
perocch'è fine eterna all'uomo, non ci ha altra fine più. dante,
per i tuoi giusti fini. tu ci fai spremere d'angoscia per i tuoi
, e perdona all'arte, perché ci trova un fine etico, la purgazione delle
assai lungo tempo ignavi e scioperati giaciuti ci siamo. risvegliamoci oggimai, e questo
son tanto duri che tutto il giorno ci spezzeranno la testa. goldoni, iii-177
tacito naso ai lor disconclusi propòsiti, ci diede fine, osservando, che, se
ci ha a costar un poco di cinguettare,
principio. ser giovanni, i-274: ci pare che i fiorentini sempre abbiano avuto
i-218: è la prima volta che ci ritroviamo, dopo tanti anni. e,
roma da parecchi mesi; e anche ci fosse, non parlerebbe: è volpe
dalla nebbia, un voltare di mondo ci ha lanciati sulla cima di un monte altissimo
che il tempo si rimetta: così ci rimetteremo anche noi. -aria fina non ne
amici, distribuiti su due automobili, ci eravamo avviati lungo l'aurelia. =
mette a tavola. pavese, 141: ci si sveglia un mattino, una volta
: noi uscimmo per la finestra, e ci tocca a entrare per l'uscio;
e apre un uscio: quando dio ci priva di un bene, è per darcene
-morbidezza. algarotti, 3-47: ci è tal pelle che, per la finezza
difficile, e senza le quali non ci può essere nell'azione né dignità né verità
corso naturale delle finezze diplomatiche, né ci vuole grande sagacia a prevederle. orioni,
. alfieri, i-39: il che poi ci somministrava spesso l'occasione di fare delle
. pirandello, 7-312: e che figura ci faccio? vediamo un po'. noi
come si vede nei sogni e quando ci finghiamo che che sia. guarini,
d'annunzio, iv-2-498: « ecco, ci scopre, si ferma, discende,
gli animi nostri da simili passioni e ci desta alla virtù, come si vede nella
volevano guerreggiare con gli dii, non ci voleva dimostrare altro, se non che non
veramente le cose a noi più prossime ci toccano meglio l'animo, e più lo
le intemperie ànno mangiato la vernice, ci son dei fondi che si staccano:
dei fondi che si staccano: qualcuno ci rimetterà i calzoni ». ci ò rimesso
: qualcuno ci rimetterà i calzoni ». ci ò rimesso un po'di pelle io
conosciuto e veduto espressamente che la natura ci si mostra maravigliosa. 6. assortimento
finimondo. ma già, ora che ci penso, non deve questo avvenire una volta
animo o per sapere tanti finimondi non ci essere. sassetti, 130: dovunque
ringraziato il cielo, vedo proprio che ci protegge, e tu sii benedetto, mio
ha più voglia di far nulla; ci finisce la salute. 9.
o da gal- ganetto, sì la ci à lenita. velluti, 132: fu
6-93: qualcuno degli altri, che ci trottava dietro, non capiva che cosa
guerra contadina. pavese, 120: ci sono dei cani / che finiscono marci
deserto. goldoni, viii-830: voi ci avete obbligati a metterci a tavola, facendoci
denaro). landolfi, 8-141: ci prendeva un segreto, quasi inconfessabile desiderio
ogni poco fra sé: « non mi ci piglieranno un'altra voltai ».
, 21-140: ancorché in quest'esperienza non ci siamo per anche finiti di sodisfare,
cenno così in generale di quel poco che ci pare di poter osservare. muratori,
si finisce a diventare insopportabili a chiunque ci ascolti. rovani, ii-492: facendo
finì che dalla cascina una voce furente ci gridò di smettere. cassola, 2-172:
omo, corno paga el ben che ci è, finito di grandessa, di tenpo
omo, corno paga el ben che ci è, finito di grandessa, di tenpo
norma dall'unità che si assume o ci piace di assumere. 18. locuz
mai finita. saccenti, 1-2-6: qua ci vien pioggia infinita, / onde
.. per imporre silenzio a chi ci annoia colle sue importunità, che anche si
libia. quasimodo, 1-44: la neve ci illumina dai prati / come luna
; oh padre mio, / fin qui ci sono, e mi ci firmo anch'
fin qui ci sono, e mi ci firmo anch'io. carducci, ii-18-189:
o poco punge. pavese, 94: ci sono d'estate / pomeriggi che fino
a mangiare del finocchio, il quale ci fa gittare quello scoglio così vecchio. soderini
marini. garzoni, 1-186: insieme ci saranno quell'erbe che nascono ne liti e
bologna. lastri, 1-3-179: troppo ci vorrebbe a rammentare le piante oleracee,
cadere certe polverine invisibili, che chi ci metteva il piede sopra poi, per sua
. verga, ii-85: ma quando ci vede insieme faccia finta di niente,
. croce, ii-5-36: sembra che non ci sia altro scampo che rifugiarsi nell'ipotesi
, 0 maggiori dei suoi, non ci faccia entrambi ricredere. leopardi, v-470
quell'anno avevano a partire, egli ci fece avere due offizii finti in detta sua
cinzio, intr., 3-1783: lo ci possono mostrare gli amori finti di giove
, i-181: per dio la maschera ci fa spavento!... una festa
possanza, senno e amore, che ci toglie i danni venuti da finta possanza
è nata la pugna cieca, che ci facciamo male l'un l'altro senza
perché la fama o la storia non ci fa sapere che questi re finti non sieno
negli uditori l'affetto, e agevolmente ci dispiacerà. parini, 265: si
basso, dal di qua dell'argine, ci sembrano andar sospesi sopra l'orizzonte,