del romanticismo. porta, lxxxla-ii-446: ci vuol altro che un bue roman- ticoso
a chi rammenta come d'inghilterra appunto ci venissero fin da'primordi dell'italiana civiltà
cosiddetto 'romanzo di nino', di cui ci sono giunti pochi frammenti, e 'le
e ai romanzi della nostra adolescenza? ci giudicavano novelli affatto nella vita, che
ecco u nostro torto, perché anch'io ci ho creduto per un istante.
b. croce, iii-10-190: dio ci guardi dalle dissertazioni che, prendendo un
tutti una romba nell'orecchio come quando ci passa accanto a grande velocità un treno
. nomi, 12-84: il nemico ci tratta da ragazzi, / perché, mentre
teorici rombazzi, / a man salva ci ruba. del casto, 1-164: rombazzo
quelle di micene o delfi od olimpia, ci vuol poco. è più difficile e
g. raimondi, 4-142: non ci fu tempo: un sibilo, un rombo
a caso ma secondo le passioni che ci dominano, gemma si legò molto con
roland'o di romanzi epici francesi, ci si può rifare alla grafia francese dei
quel maestro / da siena, che ci avea a venir, non viene? /
pane solo valeva 'sex romesinis'. ci dice in seguito che quel re fece coniare
vegghie, romitaggio e pensare delle scritture ci conviene. f. f. frugoni,
pingue santimonia / vivean, come tuipin ci testimonia. éerchet, 33 { tu
più melanconiche; adesso il povero romito ci stava il meno che potesse.
ogni terrena / fonna! noi ci lasciammo ed io, romito, / scesi
, l'olmo, i platani romiti / ci appariran vestiti della scorza che iddio,
, sia bello! moravia, ii-369: ci si poteva illudere di non essere ai
da cortigiana. non voglio che tu ci metta la lingua. -far romito qualcuno
in catalogna. baretti, 6-173: ci accomiatammo da que'santi religiosi augurando loro
misasi, 169: « io non ci ho colpa, io », piagnucolava il
sto pure a vedere se quello imbriaco ci toma, ch'ei rompa la coscia.
rompe i flutti alti e lenti che ci portano. -avanzare passando attraverso rovesci di
: de'svizzeri dice che a milano non ci è nova nessuna e che per tutto
, 175: il palischermo... ci era stato levato dai venti, dopo
rotta e fracassata la sventurata nave, tutti ci ritrovavamo caduti in mare con evidente pericolo
nel caso probabile che tutta la flotta austriaca ci circondasse. p. levi, i-53
tal ordine, in que'luoghi dove ci andaran le camere si potran chiudere i vani
. rispose: « vediamo se il re ci vuol bene e quel che sa far
, iv-97: in cotal modo / ci rompi le parole? c. i.
era ancora giovinetto e pare che non ci tornasse che una volta sola, da vecchio
tra la tregua e la pace non ci è confidenza alcuna, si conclude ancora
e, rotte ormai le trattative, ci si mette d'accordo per ripetere ufficialmente la
da credere... che molto ci penserà la svezia ad irritar la russia e
esaminati attentamente, tutti quei personaggi non ci sembrano in uno stato normale; qualcosa
la guarisse dio quella tua vena / che ci si ruppe nel tuo cuore, o
le navi sicure senza dubbio e non ci si rompe mai nave. francesco da barberino
rompe el tempo a acqua, non ci si potrà stare. grazzini, 9-60:
volgar., 4-186: spesse volte ci poniamo in cuore di fare alcuno bene
contro noi in nostra irrisione, subito ci rompiano dalla intenzione della nostra operazione e
infra di noi: / ma se poi ci rompiamo, addio segreti. breme,
ricevettero i nemici. abba, 1-97: ci raccomandò di non romperci se saremo caricati
, 1-231: la mattina del i febbraio ci levammo per tempo. rompeva l'alba
presa da lui qualche quantità di risoluto / ci romperanno il culo a tutti quanti ».
avevamo soldi e... adesso ci rompeva le balle chiederli a casa.
bacchelli, 3-100: « ma dove ci fermeremo, signor colonnello? »,
la scienza, se volete per forza ci sia sempre questa rompicoglioni, del momento.
un pol- tronissimo decubito, / ma ci vuole affaticarsi / e in cacciar rompicollarsi
andare tanti sgherri e tanti rompicolli quanti oggi ci sono. guarini, 379: un
di recriminazioni e di accuse! oggi non ci debbono essere più né moderati, né
2-108: a forza di raspare noi ci saremo fatta / questa cuccia di sonni
è stata venduta dal governo senza che ci rimanesse neppure una camicia e venduta così
voglia di scrivervi due versi, e mai ci son riuscito. oggi poi è proprio
nella loro lingua materna le confessioni, ci sarebbe per la loro rozzezza un continuo
., i-20-8: perché alcuna volta ci diletta di udire le novelle del secolo,
struttura architettonica. algarotti, 1-vti-226: ci veggo in questo disegno un non so
politiche e filosofiche rompitrici, che non ci dovrebbero essere per verità. imbriam, 6-16
6-16: già, i poveri famigliali ci sono per sorbirsi gli sgarbi e tacere
bechi, 2-135: « cosa vuol che ci faccia? » ronchiò il capitano con
paese, né dalla polverosa strada carrozzabile. ci si arriva anche per una scorciatoia ronchiuta
: « fulano, non vedi tu che ci anneghiamo? che non ti svegli,
che resistevano. bonsanti, 2-167: ci manterremo non troppo vicini alla costa per
iconografico). cipriani, 1-ii-105: ci prese una tale allegria che si cominciò
fare l'amore: il tempo che ci metteva la ronda per andare da un
riannestate e sconci i nervi, / così ci riduciamo a far la ronda / dentro
[s. v.]: non ci indugiamo sulla rappresentazione di esse, appunto
1-197: le arche della polizia ci randeggiano intorno. = frequent.
la reminiscenza dureriana della vetrata a rondelle, ci fanno decidere in favor di vincenzo.
addio! / dunque andate, dunque ci lasciate / per paesi tanto a noi lontani
sentii dire di sotto: / lassù ci sta un poeta. -acer.
ritorno fanno. leopardi, i-219: ci commuove molto più una rondinella che vede
l'aria della 'rondinella pellegrina'. non ci fu versi: ostinato come un vero còrso
g. f. rucellai, 116: ci è una bellissima prospettiva nel muro rappresentante
arco trionfale del culiseo di roma, ci è una cascata di acqua giù per una
perché lo trovò el re ferrando, perché ci bisogna grandissima memoria in tenere a mente
triato nuovo. armenini, 3-146: ci sono alcuni che pigliano un'onza di
del futurismo [392 bis] -80: ci furono per lui anni di contrasti in
clericalismo. gobetti, 1-i-859: finché ci sono i sanfedisti è giusto che ci
ci sono i sanfedisti è giusto che ci siano dei giacobini. e quando per i
mi son buttato alle bestie e per ora ci sto. non sanfrancescherìe: 'non
fate ragione che a questi tenpi non ci possano venire sangimignanesi. targioni pozzetti,
. f. doni, ii-51: -chi ci cavò della prigionia? -san giovan boccadoro
fiorentini, troppo cara e che troppo ci costa, dove abbiamo messo a questa
ficcarti in testa che per fare il ladro ci vuole coraggio, decisione e sangue freddo
-a sangue freddo, raffreddo: senza che ci sia stata provocazione, con fredda predeterminazione
casa, 5-iii-159: vi prego che voi ci pensiate un poco e rispondiatemi a sangue
, accomodante. carducci, iii-26-337: ci accorda perfino il suo perdono! lui
che le ha dato più sangue, che ci ha più creduto, che l'ha
ben veggo di poter argomentare che altro non ci siete per essere che quello che già
siete per essere che quello che già ci furono di li vostri antenati. c
« venite qui dietro le mura, e ci taglieremo due dita di fegato ».
costi che la mettessimo sul cavallo e ci dava calci, noi dicevamo ch'era il
tutte le esclamazioni per un piatto che ci vada a sangue. -provocare un
sangue il monte di venere, come se ci avessero una mandria di pidocchi al pascolo
[s. v.]: 'non ci aver sangue con uno': non se
ii-1-196: siamo giovani e dentro le vene ci abbiamo del sangue anche noi, e
io ho bisogno di dormirne 8: ci metta la camera, e questo benedetto disegno
io ti dicessi che ad andrea non ci penso più, ed eccomi tutta tua.
checchessia. -essere tanto sangue che ci si leva: costituire un grave sacrificio
, che per me fa sangue: ci sento dentro delle strida di pudore stracciato,
idem, 5-147: il giorno dopo ci fu da farsi brutto sangue. fenoglio,
spirituale. alfieri, xiv-2-73: ci si vede a ogni passo la buona lettura
dentro. pavese, 5-74: quando ci penso, mi gira il sangue. fenoglio
pieno di bravura, e se poi ci guastavamo il sangue a metter d'accordo
disgusto e diceva sempre: « non ci guastiamo il sangue, signori ».
rovani, ii-511: se con un amico ci siam guastati il sangue e s'è
la passione ch'io provo; ma ci vuol pazienza. -ingrossarsi il sangue,
. crudeli, 2-200: noi ci appressammo; e soppiattone, / là
.]: si dice anco: 'non ci ho sangue col piglia il sangue. tommaseo
quando io penso a tale, non ci ho il mio sangue'. sempre colla negativa
a fare, questo caso. 'non ci ho piu sangue'. / nelle mie vene
sconvolgimento emotivo. svevo, 6-21: ci voleva molto sangue alla testa per por
esce sudando sangue da quell'imbuto e ci gettano in una vasca freddissima a fare il
quel sofistico e di mun valore che ci si porta in pani. e meritamente si
'sanguéttola'voleva dire sanguisuga, e non ci vollero spiegazioni dell'allusione).
: c'e una sanguigna di carmontelle che ci mostra il bambino wolfgang mozart al clavicembalo
... tre centinaia, le quali ci dànno la larghezza del sesto grado
mazza, iv-131: né presagio feral ci discolora, / se in ciel sanguigno appare
insieme s'innamorino,... non ci è il più leggero e piacevol gioco
può mandare un sanguigno di colonne, ci siamo ritrovati, sorpresi. -per
. grimaldi, xviii-5-542: socrate, come ci narrano, era di un temperamento sanguignocolerico
vandale o sanguinanti che i bollettini quotidiani ci descrivono. 7. figur.
capriata, 907: noi... ci rima- remmo col nome d'oppressori,
-non dissanguato (le carni di cui ci si ciba). n. villani
da cortona volgar., xxi-763: che ci fai tu qui, crudele bestia e
crudele bestia e malvagio nimico? che ci aspetti tu, bestia sanguinente? libri
son tanto sanguinea e calda che non ci posso vivare. anonimo, xcii-i-331: il
beamese e dalla bistecca sanguinolenta dell'oggi ci corre. cantoni, 498: che
catzelujguevara], ii-x35: alcune opere ci pare che ab- biam fatte buone;
quanto guardare se i poeti c'annasino overo ci facciano come formiche, perche dov'essi
sino all'ultimo. una sanguisuga. ci s'era ingrassata alle spalle di lui!
soverchia sanità toglie il cervello, / ci fa troppo mangiare e troppo bere / e
dire... che ora ci consola ed ora salutarmente ci commove e
. che ora ci consola ed ora salutarmente ci commove e ci turba colla sanità della
consola ed ora salutarmente ci commove e ci turba colla sanità della morale e colla veneranda
nencioni, 2-250: ciò che subito ci apparisce, quel che ci salta agli
ciò che subito ci apparisce, quel che ci salta agli occhi fino dalle prime pagine
e hai iscacciato da noi il nimico che ci perseguitava e hai avuto pietà di due
si sbarca e s'imbarca, a napoli ci si tiene in quarantena: e le
di dolcissima melanconia quando il san martino ci faceva dar le spalle alla campagna. montale
degli albizzi, i-16: alla parte che ci scrivi della lana, sono due ragioni
infermi che siamo, e pure non ci pensiamo, quanto se a tutti altri toccasse
, 39-8: i tumulti della settimana scorsa ci dicono che lttalia non è sana e
125: ciascuno sa parecchi mestieri. ma ci tengono a dirlo, con una bella
di cen tocinquantamila anime. ci sono i quartieri poveri, anzi miseri
19-131: di fronte alla mia casa ci abitava una donna a cui erano affogati due
-e al sànscrito o sanscrito, non ci pensa? / -punto. -né vuol pensarci
vuol pensarci? -no signore. / ci s'appaga di poco alla mia mensa.
, 7-182: nella... città ci sono altre tre o quattro persone che
, 22-109: il tempio di questa cultura ci crollerà sulla testa. travolto da sansoni
. giuliani, i-313: le monache ci han tante bimbe: anno per anno fan
vuole. idem, iv-27: a pisa ci fu detto una novella, / che
quella luce di mistero, santamente pallade ci scortava ai confini delfici. -a simiglianza
un pezzo di santantonio: dissi: qui ci vogliono i denti d'un lupo!
trasformata in carbonaia, su di un pancaccio ci face vano il sant'antonio
e santarelle sono poi le più scapestrate che ci sieno. n. franco, 15
messo sulla strada delle pietose quotidianità moretti ci conta troppo i suoi affari di
per santificare nel miglior modo le natalizie solennità ci fermammo per tre giorni. foscolo,
. rovani, 3-ii-183: la consuetudine ci aveva abituati ad un culto idolatra di
n-iii-691: se non m'inganno, ci sono due sconvenevolezze: l'uno che
aretino, 22-200: « da che ci hai esposto la causa che il redentore
'fantasmi'che s. agostino dice che ci convien cancellar dalla memoria per aver perfetta
, disse menico: « quello che ci accarezza sempre, noi altri ragazzi, e
accarezza sempre, noi altri ragazzi, e ci dà, ogni tanto, qualche santino
al muro! di nulla e ai nessuno ci si può fidare a questo mondo.
dato l'incumbenza,... non ci hanno ancora messo mano, non
», 12-v-1990], 8: poi ci sono i volantini, le schede in
propria campagna elettorale?... ci sono delle spese fisse: 15 milioni
. pellico, 2-134: par che ci voglia una forza d'animo non comune per
s. bonaventura volgar., 131: ci rimettiamo devotamente nelle tue [della madonna
. giuliani, ii-116: maria santìssima ci liberi da qualche dispiacere. -con
péro / che de la chiesa ancor ci è lo campione. proverbio super natura
: « i vivi mi tradiscono » ci rinfacciava amaramente don circostanza, « ma
questa la pace e la fede che voi ci deste? ». -con riferimento scherz
. voglio parlarvi, come il core ci detta, delle cose più sante che noi
testa voltata di tre quarti: « ci verrò anch'io quando sarà tempo. ma
della tragedia e della lirica; e ora ci vogliono smerciare la salamoia dei loro bariglioni
. bonsanti, 4-480: santo manganello ci vuole, ed è sempre tempo, e
dell'eroe. « finché sulla terra ci saranno oppressori ed oppressi, avrò sempre
pensare di coteste cose, perché non ci no il capo oramai. -premesso
recai a marito, ché vedete che non ci posso andare a santo né in niun
anche mamiani, 8-195: dio ci predomina... ed investe con tale
cui l'espressione i energia che ci occupa di sé e insieme a sé ne
virtù formidabile ad una e soave. ei ci lega pigafetta, 4-53: qui
). verga, i-300: ei ci ha una santa mano ad ammazzare le
, averci avversione. 'senti, là non ci vengo, perché con quella sora giuditta
, perché con quella sora giuditta non ci ho il mio santo'. dicesi anche
ballo; ma io a queste cose non ci ho il mio santo! p.
esser di suo genio. -non ci sono santi, non c'è santo:
monosini, 339: qualche santo ci aiuterà: 'fata viam in- venient'
3 (55): « qualche santo ci aiu terà », replicò
santi dal cielo a forza di rosari, ci avviammo a gallarate, diciotto miglia lontano
con tutti quanti le stavano vicino. ci voleva una pazienza da santi. p.
omnibus », 18-vi-1950], 7: ci sono santi che per diventare santi hanno
hanno de'disonesti amori. -poiché il signore ci ha dato un figliuolo che ha idea di
, aquilina. il conte rinaldo non ci ha nulla a che fare con quei
; non peraltro, benissimo. lì ci voleva la cosìdetta 'sorpresa'. « oh santolina
. carducci, ii-i 1-220: figùrati se ci ho caro di essere il santolo di
offici civili e religiosi, e che ci sia il mio nome nella scrittura. moretti
: noi crediamo ed adoriamo colui che ci ha fatti sani li figliuoli nostri,
, lo quale predicano gli santoli che ci sono venuti per alluminare questa cittàde.
litanie della madonna. nieri, 3-179: ci sono le santore corte che sono le
è al parer mio italia, dove ci sono gran santuari, quai provocano adorazioni;
stanza strettamente privata e riservata in cui ci si isola a lavorare o a meditare.
madonna che s'alcuno ne vedesse, ci potrebbe rovinare. e'si crederebbe che fossimo
birbi e la sanzione della pubblica opinione ci deve essere come freno salutare alle azioni e
marcaurelio, 151: ditemi voi che figura ci facciamo di fronte alle altre agenzie serie
benissimo / l'usanza di costor che ci governano: / che quando in ozio son
, 36: diteci il ver, non ci trovate scuse, / come onfiowi la
giamboni, 10-33: so bene che ci vieni e vai a tua posta, ma
frati, ranieri disse: « ora ci conviene trovare modo che si portino in
): « il cuor mi dice che ci rivedremo ». certo il cuore,
a chi, sapendo il paese, ci guidava per gli sconosciuti luoghi d'india.
trapassare. galileo, 5-295: non ci starò a fare altre parole: / androm-
condurre dalla poltroneria sino ad oggi, e ci ho guadagnato molta vergogna e non so
avanti aristotile, per quanto sappiamo, non ci era metodo di veruna disciplina, salvo
molti gentiluomini che quivi avevano desinato egli ci narrò la pietosa istoria. onde avendomi
viani, 4-18: in camera di amedeo ci sapeva dell'aroma pungente e amaro delle
, 13-180: un vecchio granaio dove ci sapeva di pane stantio. -al
. carducci, iii-19-201: giornalisti stranieri ci fanno colpa di voler collocare nel pantheon
bosco, pensa, >ensa, come ci si sentirebbe solidi e in armonia con questi
suscitata. zena, 2-176: non ci credo a queste lodi che mi sanno di
si capisce, ma se penso a come ci siamo arrivati mi sa di giuoco.
un secolo come si è il nostro ci dovesse mancare una tal opera. alfieri
13: la storia... ci parve interessante, e ci sapeva male ch'
.. ci parve interessante, e ci sapeva male ch'ella dovesse rimanersi sempre
, e io capisco che uno non ci sia nato: ma francesco ha pur
6-340: basta saperci fare. lui non ci ha saputo mai. -sapere
assoluta- mente, si dice quando alcuno ci narra cosa nota. gobetti, 1-i-125
cosa è poi il sapere di cui tanto ci vantiamo? vanità! gioberti, 2-16
ciò che pensarono e fecero gli antipassati ci occupa un grandissimo luogo, e perché
rustica scodella. bacchelli, 9-294: ci riunivamo nella sua camera di studente a
nella sapida collezione olimpia di longanesi, ci dà del conte una immagine affascinante perché
nazione. pellico, 2-13: non ci sarebbe gran male che fossero ben bene
sarta e il profilo fine ed elegante che ci mettevate voi. d'annunzio, iv-1-268
« mi pare che il ponticello della scuderia ci assicuri una sortita in caso di disogno
posso ommetterlo. voi sapientoni, che ci chiamate oscurantisti, spegner volete quel tesoro
, 21-110: la tribolazione... ci dà gli sette doni dello spirito santo
nostri occhi volse, / ch'e'ci pareva al culo un cavriolo, / per
al quale si affollano le lavanderie. ma ci sono le anguille, le migliori del
quale si sperava un guadagno e invece ci si scapita un tanto. esempio:
come a lavare gli asini, che ci si perde il ranno e il sapone.
sapone. pongano, xvui-5-397: non ci sono saponiere, né cartiere, né
la sete loro. vespucci, 1-64: ci detono molte altre frate, tutte difforme
qual si sia sofistica persona, / ci diede per caffè 'l vicerettore. algarotti
-godimento sessuale. poliziano, 6-367: ci è una che m'imbecca / d'un
raggi dell'immortalità, a'cui sapori ci chiama gesù nel convito de'suoi altari.
del quale nelle cose create rende e ci fa sentire un dolcissimo odore per il quale
che rosalia si coricasse appena nell'aria ci fu sapore di notte. jahier,
degli uccelli, studi apparentemente marginali che ci dànno il sapore dell'ozio, della noia
gli ho paragonati con l'originale, e ci ho trovato una eleganza e fedeltà maravigliosa
e la frase stringessi troppo, tuttavia ci si sentiva il sapore straniero. carducci,
sempre più e ha viso da durare finché ci sarà sapore di buone lettere. spallanzani
molti altri inconvenienti che la nostra ignoranza ci reca, abbiamo veduto succedere ad alcuni
notato fue / che un certo saporétto ci si trova / che non si trova
della cucina. gioberti, 1-ii-616: ci date degl'intingoli, dei morsellati,
domenicano o un socialista è bene che ci sia nella nazione e dà un certo
1-96: tutti i legumi in gran copia ci fanno [nel mugello] / con
] perché insieme con questo sentimento dissipito ci ha messi davanti altri sentimenti saporiti.
ancora. pirandello, 8-431: se ci fosse stato il divorzio, un matrimonio
algarotti, 1-ix-46: vorrei ch'ella ci trovasse [nel libretto] guel saporito
colazion più saporosa. pananti, iii-12: ci rinfrescammo, ci riavemmo con buoni vini
pananti, iii-12: ci rinfrescammo, ci riavemmo con buoni vini, con saporose frutta
quella notte il più saporoso sonno che ci gustasse già mai o leggiadramente vedessi dormire
di esse erano per la nipote che ci aveva il diavolo addosso pur sotto
della scienza, perché ogni ingegno speculativo ci aggiunge, da cose note deducendo cose
testa di mio padre, che non ci raccapezzava mai nulla. = dallo spagn
..: si dice che la semenza ci fosse portata d'africa dai saracini,
, cioè porte caditoie, se bisogno ci fusse, ci si possa andare segretamente
porte caditoie, se bisogno ci fusse, ci si possa andare segretamente e mandarle giù
può esser più piccolo e che gli ortolani ci possano entrare per mezzo d'un buco
una saracinesca si possa chiudere, quando ci sia passata la quantità degli ortolani che
quando andavamo a dormire, lo spagnuolo ci incatenava con detta catena, la quale
questo divieto una saracinesca così forte che ci vuol forza d'argani piegarne la molla
, 3-142: a questo punto tutti ci affrettammo a illustrare ad andrea il progettato
ad andrea il progettato giornale. andrea ci guardava con sarcasmo. 2. motto
la convulsione provocata da quell'erba che ci fa morire a modo di chi ride
tommaseo]: sollecitamente nelle buone arti ci affatichiamo quanto tempo ci bastano le forze
nelle buone arti ci affatichiamo quanto tempo ci bastano le forze, acciocché nella futura
pietà, / e la croce gentile ci ha lasciati. i... i
senza sale e senza olio, che ci fa rinegare il paradiso. capitoli della
a ventitré ore... l'oste ci trattò benissimo, trote lucci anguille sarde
di noi e se arriva a pigliarci ci manda all'altro mondo a forza di
firenze, o ne'bariglioni, quando ci vengono salate. comparazione assai usata per
dozzina di sardelhne di nantes, appena ci eravamo accorti della sua presenza.
siam cavalli spallati affatto, che tutte ci mandano alla sardigna? fanzini [1905]
carrettata e portarli alla sardigna nel caldaione non ci sarebbe rimasto altro che un barattolo d'
saltare con i tubi di gelatina: ci andavano loro due perché sapevano fumare il
fama / per le nobili sarge che ci manda. boccaccio, dee.,
le sartie da'venti e dall'onde ci sono state tolte. alberti, i-54:
sarte è raccoglier tutti li amori che ci tengono congiunti al mondo, e spiccarli da
: se col fuoco infernale e crudele / ci struggi, a me bisogna acconsentirti,
angioini. raccolga ornai le sarte e ci dia l'opera perfetta. -voltare
19-236: peporo, dalla barba steccolita che ci sarebbe stato bene dentro un sartoio o
. bresciani, 6-xii-97: le sartore nostre ci foggiano a vespa, e qualche malignuzzo
vespa, e qualche malignuzzo direbbe che ben ci sta, poiché non mancaci di spesso
maneggiar l'ago nell'im- bastirle, ci lasciò più crespe che punti. che egli
.... il sassafras delle spezierie ci viene dall'a- merica ed è un
frescobaldi, 2-133: nella giunta a'borghi ci fu fatta una gran sassaiuola, e
poggibonsi, cxxxi-71: in beffage non ci ha mura né case, altro che
. moravia, ix-274: insomma lui ci aveva sempre la risposta pronta e non
. giuliani, ii-310: per la calce ci vuol sasso dolce, gentile,
di (enotrio romano) giosuè carducci. ci canta un inno a satana, dice
in questa guisa? salvini, 40-96: ci lusinghi colle sue pompe mortifere il mondo
. bacchelli, 13-536: « noi ci ricordiamo che uomo è messer guido vescovo »
distratti degli italiani, se un poco ci vivi e la guardi da presso, sùbito
in una volta, come il satirio che ci porgono per affocarci quelle ragazze.
ne sanno? la prendono. qualcuno ci spera magari un migliore raccolto.
). fazio, v-18-49: altre ci son, che si noman satiri, /
., 8-3 (1-iv-683): troppo ci è di lungi a'fatti miei:
fatti miei: ma se più presso ci fosse, ben ti dico che io vi
« se 'l vino non ci fosse venuto meno, queste parole che ti
, ii-64: quant'a'discorsi, i'ci darò tutta la mano, ma n'
d'uomo satollare, e che molti ci ha de'mali. cesarotti, 1-viii-357:
girone il cortese volgar., 468: ci parea che più utile se ne sarebbe
. longhi, 1-i-1-3: figuriamoci se non ci fu abbastanza perché i soliti irreducibili ciuchi
che, poiché la gola e la satollitade ci caccio dal paradiso, l'astinenza
paradiso, l'astinenza e la fame vi ci rimeni. = deriv. da
voler tener ben la cetra al collo / ci bisogna due cose, o padre mio
, che nessun talismano di nessun negromante ci può dare sulla terra.
di fuori essere satolle che in casa ci moriam di fame. -colmo di ispirazione
, ma avrei caro, poiché non ci può più vivere uno uomo da bene,
a voler far lo satrapo delle lingue ci si nchiede più studio, più pratica e
8-m: voi direte, donne, che ci son pur in siena certi uni che
. fanzini, ii-22: noi ci saturiamo di vita. baldini, 4-159:
primo convito, significa come fi nostro signore ci riempie della presente grazia. =
nel dominio dell'indagine sperimentale, se ci sono ed a noi conoscibili, diventeranno
: non bastano i mali, che ci sono, ad affliggerci, se non
delle migliaia ». « che non ci faranno paura. l'amico tremal- naik
la misteriosa perché tu sai che poche volte ci do ragione. del resto vive ora
baptesimo e infinita gente si baptezò e ci chiamavano in lor lingua 'carabi', che
scalvtni, 1-179: ahi la vita ci è passata fra le irresoluzioni, abbiamo sempre
nostro savio cuore soltanto / vuol che ci s'ami. -sostant.
tici visdomini savio in dicretale, che ci consigliò del fatto de la capela fiorini
il savio lo crede, il pazzo non ci pensa. ibidem, 252: le
dettato che, per tenerli bene, ci vuole un pazzo sopra e un savio
una pietra nel pozzo, e poi ci vogliono cento savi a cavarla fuori: è
getta una pietra nel pozzo, che poi ci vo- glion cento savi a cavarla fuori
3-23: a questa corte elettorale di baviera ci è un giovine cavaliere bolognese figliuolo del
. lena, 1-255: purché non ci si mischiasse la rapallina! ma la
la savoia che l'era toccata, non ci si mischiava e doveva starsene nella cuccia
colombi, 2-265: l'unica donna che ci serve porta sempre dei grembiuli e delle
chi accusa tutta la nazione, contro chi ci nega il diritto dei 'generi nostri'
pala, dico l'anelo suonante, ci appare nelle forme di savoldo maturo si
picciol foco. muratori, 6-327: non ci vuole molto a saziar la nostra fame
, ii-50: volendo noi che dio ci sazii, ci bisogna prima aver fame
: volendo noi che dio ci sazii, ci bisogna prima aver fame;..
;... volendo anco ch'egli ci consoli, bisogna esser sconsolati, e
esser sconsolati, e volendo ch'ei ci visiti, ci bisogna esser soli.
, e volendo ch'ei ci visiti, ci bisogna esser soli. f
filmetto girato come un 'provino', benché ci porti ricino sotto gli occhi l'ammirato
occhi l'ammirato e celebre maestro, non ci sazia. 10. acquietare l'animo
, ii-119: la lunga vita al fin ci straccia e sazia. aretino, 26-183
viva, ma la sazievoleza delle sue chieste ci feciono voltare ad giannesino.
. pienamente soddisfatto dei beni materiali che ci si è procurati o di un bottino o
dieci operai e otto lavoranti, e ci tenne tutti alla tavola insieme con lui
col morso,... onde non ci fu idea di coraggio a sbacchettare quelle
dietro l'uscio. soffici, iii-509: ci cacciò a spinte fuor della porta e
che, avendogli voltato contro le spalle, ci tormentava sbacchiandoci nel collo un nevischio duro
pili spinose giusto per il verso che ci vuole e te le sbacchia sulla tavola
un tratto m'awedo che la corrente ci portava a sbacchiare nella sassaia delle grotte.
a sazietà. sennini, 53: ci è da dir di molte cose a sbacco
di molte cose a sbacco; / ma ci bisognarebbe fabriano / di fogli, ed
, 20-159: pippa, le vivande ci sono a sbacco, i vini a l'
xiv-118: il capitano aggiunto ceroni ed io ci siamo per delicatezza recati dal generale pino
, vedendo la verità del tutto, non ci accorgiamo dell'errore delle parti. pratesi
ochi obscurità e sbaviglia- menti, noi ci aifretaremo di soccorrere con soposte e cri-
, sm. scherz. luogo in cui ci si annoia estremamente. bettini,
avendolo sbagliato alla porta, per strada ci corse appresso e lo prese in carrozza
il loro ultimo segreto, / talora ci si aspetta / di scoprire uno sbaglio
, / il filo da disbrogliare che finalmente ci metta / nel mezzo di una verità
favorevoli. baldini, 6-247: quando ci capiti dal cielo un'occasione di gioia
straordinari, special- mente quando le circostanze ci sbalestrano di qua e di là,
e non imbrocca, / anco a questo ci vuol fervido ingegno. 7.
di tela dipinto, e gli artisti ci contano. 4. rimuovere qualcuno
è una cosa che stomaca. che ci avete voi preso per calandrini? vale
preso per calandrini? vale che costui ci sballa anche che le città si disputano la
ognun racconta le sue gran bravure: / ci sarà forse ancor qualche sballone, /
del mecenatismo così a sproposito. iperrealismo, ci sono tutti i rappresentanti di questa fauna senza
: a un certo punto, le ondate ci avvolsero e ci separarono sballottandoci per qualche
punto, le ondate ci avvolsero e ci separarono sballottandoci per qualche tempo e scaraventandoci
caccia. fagiuoli, xiv-168: de'tre ci, che fan morire / i vecchi
: in questa condizione... quanto ci è di maraviglie e di stupori sbalorditivi
questo rimanendo sempre 'a galla'), ci vuole, oltre ad un'intelligenza affatto
potuto significar tanto, ora cercava se ci fosse maniera di riprenderlo, di ristringerne
scatto. aretino, vi-546: ci salirò pure. isbalzami in su, persona
ve gli do per conclusi, quando ci riesca di sbalzar di casa quella strega di
gli fremeva tutto, cogli occhi che non ci vedevano più. 17.
un lavoro, isogna che mi ci riscaldi, e io non mi riscaldo che
ai caldo, un frastuono di voci ci vengono incontro di sbalzo. -di forza
poche falcate. fenogtio, 1-i-1922: ci arrivò [milton] in quattro sbalzi e
s'era sbandato allo scoppio, e ci voleva un po'di tempo per rimetterlo
f. pona, 4-287: ci sarà un povero gentiluomo fatto malsano nella
ora fra lo spazio di pochi dì ci è intervenuto in questa corte, ci facciam
dì ci è intervenuto in questa corte, ci facciam cuore a sperarne vie più,
i suoi compiti, ha paura che ci trovi degli errori ». pavese, i-63
g. m. cecchi, 1-1-348: ci dette il perfido / tutte monete sbandite
-sballottare violentemente. aretino, 26-66: ci scagliarono a valle, onde i venti ci
ci scagliarono a valle, onde i venti ci sbarattarono, come se fussemo sute tante
moglie..., io non mi ci oppongo mica. -liberare dalle
tanti giorni da che questa dolce stagione ci fu ridonata e che propriamente parlando trovasi
si sarà sbarazzato, questo delirio non ci sarà più, stia tranquilla. =
, 3-i-7: l'esame... ci ha spalancato dinanzi cor tesemente
d'assediarlo: sta'qui, ché tu ci siei. p. petrocchi [s
di molti tanto radicata che a sbarbarla ci voglia la forza d'èrcole. g.
esercizio, in uno studio: non ci riesce, non se la cava. 'non
'non ce la sbarbo': non mi ci trovo. -sbarbare la conocchia:
. tozzi, vii-502: la figlia ci ha lo sbarbatello che ora passerà di
, / con dir: « tu ci starai, bestia grifagna »; / e
/ reti, ed al laccio non ci prendan gli uomini! ». cicognani,
oscura morte. genovesi, 6-i-18: ci fu chi voleva che si sbarbicassero le
, 247: per sua essamina, egli ci confessi chi furono i compagni, a
in capo di 7 mesi e uno ai ci sbarcammo. muratori, 7-11-165:
sbarca / i fatti più importanti che ci occorsero / e imbarca i più risibili.
faldella, 13-48: per quattro giorni che ci tocca sbarcare in questa valle di lagrime
francia sarebbe pericolosa oggi non soltanto perché ci porterebbe contro anche l'inghilterra ed esporrebbe
, 1-2-286: forse, diceva, non ci avean promesso / di darci e vitto
. grazzini, 2-322: la terra ci fa mille cortesie, mille amorevolezze,
una disciplina. magalotti, 9-1-169: ci siamo messi a pigliare una sbardellatura da
seminterrato salì gli scalini, la chiuse e ci mise la sbarra col chiavistello. pavese
de le sbarre / del mal che vi ci avea già quasi tolto. 2
dai democratici, quando romperà la sbarra ci scannerà, cioè ci giudicherà.
romperà la sbarra ci scannerà, cioè ci giudicherà. -stare dentro la sbarra
vi sia, / riveder ciò che ci è; giacché quel tanto, / che
grattava il formaggio stando seduto e non ci udiva più a sbarrargli i cannoni nell'orecchio
nievo, 576: davvero ch'io ci perdeva la testa, ed egli finì
esistenze si immolano per la salvezza comune, ci sia chi ha il coraggio o l'
viani, 19-280: su di un pancaccio ci facevano il sant'antonio ai prevenuti:
targioni tozzetti, 12-2-87: quando ancora non ci fossero riscontri sicuri di questo rialzamento del
il suo prezzo sbassato, o perché ci sarà minor quantità di farina di quel
farina di quel ch'eraci prima o perché ci sarà più copia d'oro.
lo sbatacchiaménto degli zoccoli giù nella via ci destò al mattino: pareva d'essere
scomposta. ¦ fogazzaro, 5-142: ci sarà un poco di strepito e di sba-
manifesti del futurismo, 70: ci divertiremo ad orchestrare idealmente insieme il fragore
è tutt'altro che caro », ci diceva il... proprietario accompagnandoci e
osteria, / e una stridula voce ci ha risposto: / « potete seguitar la
un vecchio un'occhiataccia, / la porta ci sbatacchia sulla faccia. guerrazzi, ii-340
guerrazzi, 1-69: se gli austriaci ci zombano, perdiamo egli ed io:
che in questo; / e a rinvenirci ci sceser giù presto. -trattato senza
9-157: la rottura del fronte a caporetto ci aveva sbattuti dah'isonzo al sile.
volgar., 6-313: noi uomini male ci discopriamo, e li capelli toltici per
dalla tempesta, il pilotto d'essa nave ci avea detto che la sentiva sdrucire e
. fenoglio, 5-ii-85: la donna ci considerò per un momento, poi giunse
modo speciale a sbattermela, anzi non ci tengo affatto, macché, si tratta
puttana. varchi, 3-77: quando ci pare che alcuno abbia troppo largheggiato di
si concilia con quanto rettamente degli etruschi ci hanno lasciato scritto gli greci e latini
umor nero o da altri malanni che ci germogliano sì facilmente tra i piedi,
lanci, 3-59: benigna, che ci è di nuovo? che hai, che
tra i riccioli della lana e non ci fu sforzo e sbatter d'ali che la
. tozzi, v-283: nella bottega ci stavano a stretto, con un vocìo
vegga, e tutte le volte che io ci avrò cosa incontrario, certamente voglio dirlo
chiudeva senz'altro la porta, e ci sarebbe voluto il martinello per aprirla. egli
voluto il martinello per aprirla. egli ci teneva a non compromettere la calma della cucina
parrucca. rebora, 2-165: ora ci prude senz'unghia / la scabbia notturna,
.; ma il campo, se ci e grottesche o fogliami, si sbattimenta,
segrete alla madre. « e credo che ci farebbe molto buon sangue una buona sbattuta
? » « sciolta un corno: chi ci assicurerebbe dai suoi unghioni? e se
: in fondo al giardino, / ci ritrovammo il mare ai nostri piedi; /
corpo. aretino, vi-489: egli ci impara a far aentro [lo specchio]
cosmetico. baretti, ii-241: ci vuol altro, vita mia, / che
. e. sanguineti, 1-110: ci ha anche quella sua mano sbendata, che
i-87: una massaia che dall'aia ci aveva scoperti si metteva a sberciare gettando
varese « datemi un carretto a nolo, ci ho uno spaccio all'ospedale ».
. malatesta malatesti, 1-137: non ci vale arme, non ci vai prodezza
1-137: non ci vale arme, non ci vai prodezza: / elmo, corazza
atterra. bacchelli, 2-xxiii-62: quella che ci sca> ita... è l'
cia! sicinio, 1-70: se ci piglio un bastone, bestiacce, che vi
mezzo dell'amore... non ci vuol meno, per dar mano a quest'
meno. algarotti, 1-ii-256: « chi ci assicura », io risposi, «
maconnen il lelio goldoniano sbiadisce. non ci fu mai bugiardo più sfrenato di lui
. garzoni, 1-693: ci vuole parimente molto giudi ciò, quando
? -verranno i nostri compagni, e subito ci sbianchiranno. = voce d'
paghi caro, sbicchierando come fa, ci guadagna il doppio'. gnosce così bene
questo inconveniente di spaccare e duarla e ci hanno tirato sbibbole tutt'oggi, ed ho
f. f. frugoni, vi-478: ci accolse con faccia brusca e con guardatura
... » ma lei insiste, ci dà dentro. « e i cilindri?
malagevolezze e fatiche che al principio vi ci prova. 7. turbarsi profondamente
suonava l'allarme. sentii, come ci tossi, la città raggelarsi, il trepestio
parole. g. bassani, 3-262: ci rendevamo conto chiaramente, ambedue, di
diede una sbirciata per assicurarsi che non ci fossero i soliti conversatori serali.
dei nuclei, come venti anni fa ci si limitava a una sistematica degli atomi.
marinetti, iii-106: la realtà è che ci buschiamo punizioni su punizioni! senza bagno
quasi per dir cazzo, / e poco ci mancò, ch'io son sboccato /
vulcani. trinci, 1-123: molte volte ci troviamo in necessità di dover fare qualche
: narciso poi, converso in fiore, ci mostra quel che è in realtà nostra
cortigiana sbucciata pur ora e la ventennale consorte ci corre quanto la messa piana e la
creatività. linati, 13-100: non ci s'imaginava che la sua vena creativa
. balestrini, 2-199: con l'eroina ci viene semplicemente offerto uno sbocco individualistico e
isola, dove, per confortarmi, ci sarà almeno del buon vino. » «
delle guerre e delle seduzioni italiane, benché ci partiamo del paese, ci accade a
, benché ci partiamo del paese, ci accade a raccontare le marine battaglie che
ed esso con il suo segretario ci servivano a tavola, discorrendo e sbocconcellando
non sono innamorato anch'io, ché ci morremmo di fame, se bene fin qui
di noè. idem, 20-94: noi ci venimmo [in roma] la vigilia
g. m. cecchi, i-288: ci sarà da sbombettare. l. salviati,
. berni, io: -e che ci fai, che sbonzoli? / -ho trainato
uso familiare. 'senza gli occhiali io non ci sbornio. da lontano neppur lui ci
ci sbornio. da lontano neppur lui ci sbòrnia'. fanfani, uso tose.
, dissero ognuno fra sé: « ora ci siamo ». = comp
là scorso il malore / che non ci s'è per poter riparare. -confessare
. moravia, v-100: il mondo ci tiene per le ambizioni e presto o
il vento ce le sbottonava nel sonno e ci rovesciava addosso la casa.
disse un altro. arpino, 13-124: ci abbiamo messo mezzo secolo per imparare a
nel leggere gli 'sposi promessi', male ci si difende da un pensiero ingenuo e
su l'opulento sopore della marcita che ci fumigava davanti e quei bei cieli che
caffè con la disamina di ciò che ci sottoponete, in cambio di una preliminare
lo sbozzino (sgrossino) a ferro tondo ci serve quando un vuole portar via la
eteme grandezze e dal dito di girolamo ci si mostra l'albergo regio di paola formato
virtù di sbozzo, cotanto abbietto, ci è tuttavia chi dubiti se dall'architettura
panorama », 3-i-1988], 65: ci avevano detto in assemblea: « non
orribile peccato, che nel penultimo verso ci sia una 'viola'bisillabo! sono licenze
la nostra, se non sapessimo e non ci curassimo se non di quello che veggiamo
se non di quello che veggiamo e ci bisogna. redi, 16-v-209: è
si può trovare facilmente... che ci sia una larghezza non sbracata, ma
secoli si viveva alla sbracata senza che ci intrasse la vergogna fra noi. allegri,
che razza d'accademico e di 'pompiere'ci fosse sotto tutta quella sbracatura.
-sostant. calvino, 1-138: ci fu un gran sbracciarsi di saluti da una
mie. verga, 8-345: io non ci ho il pelo nello stomaco, come
per mostrar l'ingegno e l'arte / ci vuol un gran teatro e una gran
sbraciò cento giorni (e ormai che ci era poteva fare anni) d'indulgenza nel
fa grandi sbraciate, per significare che ci sono delle cagioni da far temere che
sono delle cagioni da far temere che ci sia del guaio nascosto. -manifestazione esaperata
dormire, / io certo qui non ci farei figura. 3. figur
, xxi-11-338: ora, messer ippocrasso, ci siamo intesi: del capitano non abbiate
.. e poi di averle bruciate. ci mise più d'un quarto d'ora
quando c'è morto il padre, e ci si sbranerebbe l'un con l'altro
5-287: metteteci in mezzo una donna e ci sbraneremo tutti un con l'altro come
a porgere i vassoi che i paladini ci si buttano addosso, arraffano con le mani
di ansia. muratori, 6-321: ci tormenteranno, fors'anche ci sbraneranno il
, 6-321: ci tormenteranno, fors'anche ci sbraneranno il cuore la rabbia, il
si sbranerebbero. einaudi, 500: ci sono stati troppo pochi uomini rudi,
» e sergio vi aggiunse: « ci sai dire dove fhai sbrancato? »
e forestieri, rispose colla controriforma che ci dette la casistica e il barocco.
, per poca stilla ch'ei sia, ci vogliono brocche di acqua per isbrattarlo.
v.]: se il collèra non ci sbratta tutti. 9. ant.
contra i novi filosofi etc., e ci fui nominato io. = comp
99: noi ciacciamo e ciangottiamo tanto e ci sbra- vazzoniamo e ci crediamo di essere
ciangottiamo tanto e ci sbra- vazzoniamo e ci crediamo di essere, di fare e di
di gusto. montale, 3-140: perfino ci dormono, lei e le amiche,
di paglia / che questa ultima estate ci abbandona. calvino, 10-114: è sempre
sopra un tavolino tinto di verde, ci misi sopra un mezzo mattone sbrecciato che era
la mano con tutti i pendagli e ci stringe la mano a tutti. sereni,
dai piedi? idem, 4-371: cosa ci hanno con noi quelle due sbrendole,
di cice e d'altri sbricchi mentre noi ci sulla terra a riconoscere quello che
lo dicevo io, la mascherpa! » ci sbriciolerà. -figur. far struggere
interviene subito, in pochi anni non ci sarà più niente da fare per la splendida
. fenoglio, 1-i-1516: io non ci credo ancora, anzi non ci credo affatto
io non ci credo ancora, anzi non ci credo affatto. un esercito non si
micia, ha trovato che ci mancava un bottone: urli spaventosi,
. ramusio, cii-vi-427: alla fine ci sbrigammo da loro e lasciammoli piangendo della
terra, dalle quali sarà tempo che noi ci sbrighiamo, ché pur troppo siamo dimorati
cose. bernari, 8-161: chi ci dice che il... rota.
è piu comodo, libero e sbrigato, ci priva altresì dei nobili tratti della cittadina
aspettare quel manigoldo di notaio: ma ci voleano tante e tante segnature -vocabolo legale
parte di quello che ne penso, ci vorrebbe troppo tempo: e così eccomi
, c'innamorammo timo dell'altro, ci prendemmo tanto che, quando nencia venne per
le sere a casa ubriaco: non ci erano più padre e madre da dargli
. c. carrà, 415: ci riferiamo all'acuta impostazione realistica, alla
smorfiosa. palazzeschi, 6-242: ci saranno tutte le donne dell'aristocrazia..
. nomi, 2-75: io duellar ci voglio, / e quantunque neh'armi
a porgere i vassoi che i paladini ci si buttano addosso, arraffano con le
martini, 4-97: quando... ci davano non più a rifare il 'novellino'
, di perspicuità, di chiarezza chi ci parlava? idem, 4-181: david
. / e sbrogliato il quirinale / ci fé scrivere: « spedale / per i
da sbrogliar? giuliani, i-444: mi ci tiraron su a forza e come fui
mandarmi all'estero. fenoglio, 5-ii-51: ci ha rovinati [il re] e
rovinati [il re] e poi ci ha lasciati a sbrogliarcela da soli.
bagaglie per la stretteza della carroza, ci volse qualche poco di tempo. foscolo
battaglia, or con i venti che ci sbroncano e ci schiantano, or con i
or con i venti che ci sbroncano e ci schiantano, or con i fiumi che
schiantano, or con i fiumi che ci scarnano dalle radici. 2. eliminare
bartoli, 16-2-76: i turbini di fuori ci potranno scuotere e sbroncare, ma con
o dir motto sdegnoso per cosa che ci dispiaccia. = comp. dal pref
. tarchetti, 6-ii-365: quella bestia ci affissava con aria di stupida meraviglia;
preghiam che i vati dozzinali, / che ci sbracano in capo i nostri allori,
assai v'indicherà pure il superfluo che ci resta. sbrucchiare, tr. (
brigantino e che tirava allo sbruffo, ci fece far la pazzia di pagare anticipata
piuttosto sbruffone. bigiaretti, 10-141: non ci piacciono i millantatori, gli sbruffoni.
, affine di sbrutirci un poco, ci riunissimo a notte alta per qualche poetica passeggiata
rivelarsi. cesarotti, 1-xxiv-145: se ci fosse alcuno che potesse o volesse sostener
: ho di buon luogo, ché non ci sono le più insalate pazzie di quelle
, si rincorrevano. fenoglio, 5-ii-491: ci sentimmo addosso la mole del parroco,
pancia sbudellata. montale, 3-66: ci voleva mezz'ora di fatica per prenderne una
le tende e le frasche delle capanne ci fu uno sbuffìo, uno scattarrìo, un
in due. borgese, 1-273: ci furono le nuvole e il sereno, gli
come una ciminiera, e di sopra ci fo uscire tanti sbuffi di piume grigie
. viani, 10-312: a casa ci ho anche le zucche che si ram-
seccare in forno. moretti, ii-976: ci piaceva... vedere far da
. v.]: in una folla ci sbuzzano. m'hanno avuto a sbuzzare
. pea, 5-218: ora che ci ha a che fare il freddo e l'
, sdruscita, ormai mutile, ché non ci sono più brinate, e brutta e
poi i figli al sacerdozio, nicola non ci pensava nemmeno. nel suo concetto loris
a. cocchi, 8-178: ci forzano a credere che in tutti i mali
13-47: ad ala i doganieri austriaci ci visitano le valigie, ma non rovi-
nomi, 10-69: un alessandro allegri or ci vorrebbe / per dipinger la zuffa in
e scabra ed erta: per salirla ci vogliono dei lombi 'armati di valore'.
, i-74: le materie più scabre ci sforzammo con piano metodo esporre, le
se di tue vaghe membra / parte alcuna ci fu (che a me non sembra
rotte e coi visceri guasti; taluni ci lasciano la pelle. palazzeschi, i-409
a me; e awertisci ch'e'non ci ha sottigliezza la quale non abbia dello
venosta, 391: quei ritratti che ci passano dinanzi ci risvegliano nella memoria nomi
391: quei ritratti che ci passano dinanzi ci risvegliano nella memoria nomi cari d'amici
i quali sian confinati a questo) ci sforza la pazzia nostra a dar pasto tutto
a. f. doni, 3-93: ci sono stati ancora di quegli antichi savi
f. cetti, 1-i-107: tali daini ci nascono inda- naiati, li quali poi
il matto, anzi se ne accorano e ci riflettono tutto il giorno. =
poteva diventare anch'essa un indizio che ci si trovava al cospetto d'una trama
/ se un sol tuo raggio non ci cala mai, / e pur ti vedo
tavoliero e lo scacchiere perché il vento ci tiene assediati in casa e ci bisogna
il vento ci tiene assediati in casa e ci bisogna trattenere con qualche cosa. inventario
verga, i-269: nella gran piazza non ci sarebbe entrato più uno spillo, e
di diventare per noi tale quale egli ci avea fatti, acciocché in se medesimo
in tórre i regni altrui, e non ci potiamo scacciare la febbre dall'ossa.
l'ordine de l'essercito in alcun modo ci rappresenta: e si dice che palamede
àmbito politico o militare, da cui non ci si può liberare o a cui non
: / se studiasser come noi, / ci darebber scacco matto. foscolo, xvi-161
i suoi ciòttoli al sole che come ci picchia, laggiù! e. cecchi,
, i-256: quasi ch'ogni barbaro ci avanzi / in costumi, in ingegno e
ce ne avanza che nelle arti tuttora ci salutano maestri. carducci, iii-7-
più. leopardi, i-56: non ci sarà mai, si può dire, azione
[in lacerba, ii-179]: ci sono centinaia di milioni di buoni del tesoro
facende che a vercelli mi dimandarono mi ci hanno trattenuto assai più di quanto credevo
ora, dalla scafa in fuori non ci rimase altro. = forma femm
di cavoli neri e torzoli rincruditi che ci sarebbe stata ritta una vanga. idem
accanto ai bambini portatori di sguardi innocenti ci sono anche piccoli mostri scafatissimi.
. testi pratesi, 173: ser torello ci dee dare per v scaffigla di crusca
.. o il suo povero papà, ci avrebbero pensato loro a scagionarmi da ogni
carducci, iii-25-225: sarebbe ora che ci mettessimo in una purga di silenzio e
carducci, iii-13-247: l'ariosto stesso ci dice in contrario che gregorio da spoleto
. fiorio, 89: se terra lotosa ci capiterà per le mani, ne le
da parigi, dice che i parigini ci hanno preso gusto al 'die taube',
, vecchiaccio ti piglio, / che qui ci tieni, e non ci lasci andare
/ che qui ci tieni, e non ci lasci andare, / ti scaglierò ai
crepi tu de le risa, quando ci conta l'ordine de le battaglie, scagliandosi
di pagani: / tanto è ch'io ci ho trovato fondamento, / tutti degni
ma so che nel linguaggio comune non ci serve davvero. l'illustrazione italiana [
. arbasino, 14: mademoiselle pinoteau ci scaglionava a gruppetti di due o tre
la pietraia e la valle del nilo, ci sono diverse oasi, scaglionate da cento
tu di', poscia che ella ci ebbe creati col vantaggio della ra
ritorre non la ne potendo, questa libertà ci ab- ia data dell'arbitrio, affine
che in questa maniera noi medesimi la ci togliessimo, del nostro scaglione volontariamente a
, 183: la luna in umideza / ci dà tanta chia- reza / che noi
. pavese, 4-29: « poi ci sarà del fritto », disse vincenzo.
. cinelli, 1-134: 1 cani ci avevan portati in uno sterpeto alto che
scagnèllo. d annunzio, iv-2-1339: ci sentivamo fatti d'aria, d'acqua
e gli dettavano la risposta che egli ci scriveva sopra. bonsanti, 4-555: nessuno
vasta scala. bianciardi, 3-16: ci pareva... che questo espandersi di
e via discorrendo. io no, ci mancherebbe altro. io ci ho le mie
io no, ci mancherebbe altro. io ci ho le mie entrature e sono passato
magalotti, 7-30: parrà cosa strana che ci abbia a volere le scale di seta
albizzi, i-12: per le nostre mercatanzie ci è pur di bisogno avere scala e
far palle fiorentine, / se non ci dà licenza scalabrone. -calabrone.
occhiaie). moravia, ix-88: ci presentò anche la moglie, una donna
agisce. fiori, 3-22: qualcosa ci è che voglion darla a tene.
scorso presso questo i. r. istituto ci è accaduto di osservare un scalapertiche,
mpiglia e come si scalappia, / perché ci trema e eli che congaudete. bufi
monti si scalò della tambura / dove ci portò via la tramontana. borgese, 6-106
che 'naso a pesetto'scalcagnava come sotto ci fosse il capo dei signori del bàghere
, chiudioc- chi, piegavestiti, che ci possa conservare. 3. locuz
marchesa colombi, 99: sotto la tavola ci vanno posti gli scaldapiedi per le signore
neve, quanta! / un po'ci scalderanno quell'asino e quel bue..
le fantasie con l'annunzio dei pericoli cui ci esponeva la guerra fra mangascià e maconnen
posta, non basta: / perché ci è, diciam noi, poco fermento.
il cuore con l'amore di chi ci ha creato, sì che la sua infocata
parte, quando e finché recitava, ci riusciva anche male... finché
« tu favelli bene, / tantopiù che ci scaldano le rene ». landolfi [
carrà, 459: fra me e picasso ci è stata anche la benevolenza della consuetudine
giornata agghiacciata. manzoni, v-2-470: ci sono nella casa di milano due così detti
. alvaro, 16-165: gli attori ci si prestano come vecchi mestieranti dell'amore
dante, inf, 26-13: noi ci partimmo, e su per le scalee,
in sì breve volume, / l'uscio ci aperse a la prima scalea.
crudelmente. barilli, 5-18: il pilota ci viene incontro in motoscafo: un uomo
cacciata in valigia la bardatura da cerimoniale, ci si precipitò alla scaletta di bordo.
con una scalfittura. è necessario che ci battiamo fino a che uno di noi rimanga
s. maffei, 10-i-156: teatri ci sono ancora che non hanno stanzini separati
cento ed otto / lunghe scalle di legno ci
tedeschi che... salivano allamonciair. ci fu uno scambio di cortesie intemazionali:
; balza. moravia, 23-92: ci affacciamo ad uno sperone o scalino di
affannato. sanudo, lii-628: ci fu il clarissimo bragadino col bel manto
nievo, 783: che colpa ci ebbero i veneziani se colombo e magellano
coi suoi scalognati. soffici, v-2-424: ci siamo seduti... alla tavola
targioni pozzetti, 7-14: altre piante ci somministrano alimenti o condimenti colle loro radiche
9-21: a formare di simili statue ci vogliono di molte scar- pellate.
dante in poi la poesia italiana non ci fosse avvezza. scalpellatóre (scarpellatóre
beicari, 6-379: quel vecchio secolare che ci ricevette in casa sua ha nome eulogio
italiana, i-302: le signorie vostre ci mandino x boni scarpellini, che bisognano per
, poveretti a noi! / ciascuno ci scalpiccia! -frastornare, confondere.
sentire la cosa. pascoli, 1044: ci fermeremo tra il pulverulento / scalpitaménto de'
, ii-1356: egli [d'annunzio] ci ha detto, in versi scalpitanti,
fecero scalpore. bartolini, 18-79: ci salutammo, inquantoché, se qualcuno ci
: ci salutammo, inquantoché, se qualcuno ci avesse veduto sortire insieme dall'antro,
: quegli antichissimi prudenti... ci scaltrirono a conoscere che i femminili appetiti
marcio: e l'esempio de'secoli passati ci scaltrisce su'dolorosi fratti che producono simili
(i-496): se per aventura ci capita qualche giovine non troppo esperto, elle
gnido. goldoni, x-654: con ragion ci ha congiunti amor sagace e scaltro.
che., che.. non ci pensiamo neppure! lei, una isolagiordana!
, i-128: -andiamo, via, non ci badi, -intromise il gelataio, -
per che verso, la ricchezza, ci ha da trattar noi come scalzagatti e
oltre i filosofi, i poeti, ci sono voluti soldati regolari ed irregolari, re
con i piedi bagnati tu e babbo ci scalzavate. -sostant. ordinamenti
da altri, di cui princìpi e mezzi ci indispongono, come la immensa ambizione cne
per me è il primo gradino. se ci metto sopra ben bene il) iede
diavolo incarnato di quella fatta lì non ci s'era, mai, visto, nell'
può fare il mondo che in tutta fiorenza ci sieno tante gentil donne che ti verrebbono
i canneti tra i salci tra le vétri ci, lungo le ripe di belletta arenosa
come scalzato, quasi che sotto ci fosse un altro dente nuovo che granisse.
si va per quella strada lì, ci è il cortile, nel quale entrando a
. noi, dal cortile entrando, ci riporremo in questa casetta et ivi le vesti
.. che questo scambiamento di luoghi ci apporti alcuna mutazione o di avere alcuna cosa
: dice 'ionie'per 'lume'. e non ci dèe parer gran maraviglia, percioché queste
ma scambiare pericolo, perché non manco ci sarebbe pericolosa la gran- deza della chiesa
di parole e che, se una parola ci pare o dura o aspra, la
in una sala d'armi; e là ci conoscemmo, fummo presentati l'uno all'
nella somiglianza di impegno e di intenzione; ci scambiamo piccoli favori affettuosi con sobrietà di
d'oro. tecchi, viii-65: non ci fu una parola scambiata tra sopra e
. mercati, 1-31: oramai poco ci resta ad aver condotto il tutto per
, con sua buona pace, che lei ci sta facendo degli scambietti.
, già s'avvicina la notte e ci convien provedere d'albergo ». scaramuccia,
più né meno come fossimo alleati e ci dessimo scambievolmente soccorso. foscolo, v-126
che da lei sola germogliano e che ci avvezzano ad amarci scambievolmente. leopardi,
, i-45: noi credendoci perduti, ci raccomandavamo a dio e ci demmo
, ci raccomandavamo a dio e ci demmo l'assoluzione scambievolmente. bernari,
cassola, 2-201: uno sportello sbattè, ci fu uno scambio di saluti. calvino
in tasca, io e la pisana ci misimo in barca per porto- gruaro e
. f. doni, i-210: ci son... certi dotti in lingua
che il latte, / e in iscambio ci dàn le fanfalucche. 9
: nessuno avrebbe mai osato, se non ci fosse stata quella ragazzona dal mento grosso
rumore molesto. cassieri, 11-139: ci siamo messi a dormire. una delle
]: 'scampagnata': spasso che ci si piglia un giorno andando in campagna
gelosia per sino a tanto che le non ci fusser mai nate. lubrano, 2-330
vizio di questa, da cui facil cosa ci fia poi lo scampare.
. baldini, 7-8: a roma ci sono cento modi di scampare alla gran
alessandro magno volgar., 43: elli ci sconfisse, e a gran pena iscampammo
, 1-57: vediamo che egli non ci scampi dalle mani. della porta,
sarà spaventoso. preghiamo san gennaro che ci scampi. g. bassani,
il contrario di fortificare; e dio ci scampi da queste strane inversioni di lingua
guido, malato anche lui, dio ci scampi e liberi. -dio,
cristiani, scampati di fresco da'turchi, ci avisarono che quattro navi algerine stavano in
fa'penitenzia, dico, ché non ci è altro scampo né remedio alcuno.
buonarroti il giovane, 9-103: non ci sarà più scampo oggi da'pazzi: /
lo scampo di buon compagni, non ci è gran via. buonarroti il giovane,
più scampoli di drappi di più ragioni ci restano. cantini, 1-27-4: si provede
carlo serba, / se scampol ci à che volgila esere incontra.
per il principe. dossi, iv-176: ci subentrò il costume... di
, iii-19: so ben io quel che ci vuole / per que- st'orse
non si scanagliano mai tanto che non ci si senta del lezzo antico. =
nella scanalatura della roccia, in modo che ci si poteva bere come a una cannella
] intrighi e scancellamenti ciò che non ci so leggere io. 2.
invecchiato un tal grido adosso, non ci veggo modo alcuno a liberarsene, se
mio marito. idem, 9-482: ci sono delle ipoteche, ma la più
: si accostano di scancio all'altare, ci si inginocchiano davanti, e quando il
2 braccia. guerrazzi, 2-223: ci siamo: adesso faccio calare il caicco,
: adesso faccio calare il caicco, che ci rimorchi fino alla spiaggia col piombino alla
esse esotiche, e dai loro terrazzi ci scandagliano signore e binoccoli.
, miracolo » ad ogni cosa che ci si pari d'avanti in sembianza di
nostra voglia di scandagliarci scambievolmente lasciarono che ci accompagnassimo e cominciassimo a conversare.
la distanzia del fondo col scandaglio, ci trovammo esser la mattina in passa 80.
determinato ed unico a quelle parole, ci ha chiariti dell'impossibilità di trovarvelo.
. idem, 20-148: questi che ci dànno ingiurie sono quelli che ci dànno
che ci dànno ingiurie sono quelli che ci dànno materia di perfezione, ma quelli che
dànno materia di perfezione, ma quelli che ci lodano e beatificano e fanno onore c'
studiati e pubblicati meglio; noi non ci saremmo scandalizzati tanto di trovare in loro
considerando il digiuno come legge ecclesiastica, ci serviamo talvolta delle legittime dispense e ne
: « sai che ti dico? che ci andrei volentieri io, a servizio da
con un suo druao macellaro: e ci voleva poi del bello e del buono
. gozzi, i-15-65: questo solo vantaggio ci ho, che il matrimonio mio è
poi femmina si sarebbe chiarito, e ci sarebbe stato modo di regolare i suoi
le navi sicure sanza dubbio e non ci si rompe mai nave e non ci si
non ci si rompe mai nave e non ci si trova alcuno scandalo. rinaldeschi,
, 2-173: figliuol... non ci volere conturbare né dare scandolo. castelvetro
vita libertina. govoni, 1222: ci costringevano per non dar scandalo / a
dell'inghilterra. fagiuoli, iii-9: ci sono delle donne scandalose, / inquiete,
festosamente delle fragole... che ci attendevano alla cella. 2.
pezzi. faldella, 13-237: egli ci ammanisce un pezzo di carne, che
. g. raimondi, 3-27: ci si rammenterà per un pezzo di rèbora:
sommesse, sempre più distinte e scandite ci giungono le voci. 2.
, bastano a provare quanto i romani ci avanzassero nell'arte di preparare i cementi.
874: ne'legni da vele quarte ci vogliono il padrone, i consiglieri,
padroni sono una genia che vicini ci [noi contadini] vorrebbero scannare, lontani
, 10-45: è tanta la volontà che ci scanna per colpa de le sue [
prospettive ch'ognuno pensa, tosto che ci si infanga, aver cuoco e sottocuoco.
, 37-174: l'unico grave pericolo che ci rimanga è quello del federalismo, peste
scannare. silone, 147: « piuttosto ci facciamo scannare. piuttosto andiamo tutti in
scanni sì ripieni / che poca gente più ci si disira. buti, 3-801:
più rispettosa che nell'enda moeni. ci guarda con curiosità, ma ci scansa
moeni. ci guarda con curiosità, ma ci scansa, saluta. -tenere
taglienti e instabili da stracollare il piede che ci s'appoggiasse. brignetti, 10-128:
poppa, s'alzò la vela e ci portò in breve fra le correnti del faro
scansassimo quei pericolosi passi, a'quali ci guida questo nostro amore. b. davanzati
per rispetto, se un materie ci sarà osservata la grammatica, e scansati tutti
bella cosa essere in paradiso! là non ci son più guai! ma io ce
pericoli. capuana, 14-253: « ci vorrebbero almeno tre terremoti al mese per
, limitandosi alla pura scansione lineare, ci presenta il busto di due tra i
4. rapido movimento con cui ci si mette in salvo da un attacco
delle rare casette,... ci investe, nella pioggia, profumo di vino
, vorremmo noi scan0 che queste zolle ci venissero un poco sodette, o che si
gli innumerevoli uomini scanzonati e solitari che ci si trovavano a spasso. piovene, 7-319
, bisogna convenire che quelli che lui ci ha assestato hanno servito egregiamente a modellare
in luoghi dove si paghi, quando ci si passi a ufo, supposto la
situazioni difficili. giuliani, ii-242: ci vuol dello scapaménto e aver cen- t'
di simili scappataggini e tali che nessuno più ci voleva affittar dei cavalli. manzoni,
fatta a la scapata in cui probabilmente ci rimetto io. 4. dimin
. pascoli, 3-46: il cannone ci scapestra / le nostre case, ove
ix-247: « adesso, guido non ci farà mica scapicollare su per quell'aggeggio?
pendio ripidissimo. tecchi, 5-149: ci si può arare... anche su
scapigliate dal vento. sbarbaro, 1-61: ci sono alberi scapigliati ed alberi raccolti come
(enotno romano) giosuè carducci. ci canta un inno a satana, dice alla
suo onore dare indietro alcun passo se non ci venisse invitato da qualche previa dichiarazione di
metà. alla stretta dei conti, io ci perdetti quei pochi risparmi che avevo ancora
volte che a fare una buona azione non ci si scapita mai, andò notando a
1485: chi soccorre i nemici alfin ci scapita. cassola, 6-91: l'
non sbaglia mai, nelly. perché chi ci scapita è sempre la donna. possibile
. bacchetti, 2-xxiii-61: quella che ci scapita,... è l'idea
di paesaggi... accanto a bernasconi ci scapita. bartolini, 15-184: esistono
). giusti, ii-141: mi ci colse il freddo e in pochi giorni
ozio. bernari, 3-357: « ci possono essere tra loro dei bravi figli »
è che, se questa fugge, lui ci fa spolpare il groppone a vergate,
siam nepoti o figli / di costui che ci tiene al giogo stretti, / e
magalotti, 20-133: so bene che ci son certi matti che, prima di
matti che, prima di scaponirgli, ci vuol del buono. i. nelli,
! ehi! » gridò: « non ci scappi, padre riverito: avanti,
aretino, 26-143: ascolta un trattolino che ci vorrìa iscappar de la memoria. allegri
idem, ii-319: i nostri pasti non ci approdano addosso, la polenda scappa presto
: narciso poi, converso in fiore, ci mostra quel che è in realtà nostra
le necessità del prossimo, se niun divertimento ci scapperà dalle mani, se attenderemo ad
stampa e se, per caso, gli ci fosse scappata qualche inesattezza di lingua.
sappiate, marco provocato si accalorasse tanto che ci scappò un morto. comisso, 17-150
un'arma da taglio è facile che ci scappi il morto. -essere possibile
attori e produttori. vuoi vedere che ci scappa il film? 15.
solinas donghi, 2-52: adesso ti ci vuole una donna, non se ne scappa
il colera crebbe d'intensità... ci fu una nuova scappata di gente.
settimana la scappata si ripetè, e non ci fu museo, galleria, chiesa,
museo, galleria, chiesa, non ci fu angolo della città testimone di qualche
ultimo si spande per la italia e ci alligna, mentre quella del primo discolora,
. raimondi, 4-134: col tenente adler ci si incontrava di rado e di scappata
tutte le scappatacce del gran romanziere mi ci ballavano il fandango. =
dove troverò un canino, proprio come ci vuole, per guadagnare un regno, e
entrando nel porto, la prima cosa che ci diè nell'occhio si fu uno scappavia
rincorsero la circolare già in moto e ci saltarono dentro di corsa. -pigliarsela
più scappellar tutto, di tutto non ci si può fregare, bisogna parteggiare per guerra
. algarotti, 1-ix-89: da filadelfia ci ha mandato un quacchero le più belle
una similitudine da cose vive; che ci avesse poi a toccare qualche scappellotto.
rawi- vatore e unificatore, che spesso ci svegliava da certi torpori col suo discorrere
. bar etti, 3-174: ci divoravamo ogni cosa... al suono
paese tutti quanti. neh, che ci perdo? me la so scappottare al
ch'io sono il fistolo che ti ci ho pur colto »... «
. gr azzini, 447: molti ci son che, quando altri scappuccia,
gerì, non meno che la farina, ci toccano ogni dì più che l'altro
. imbriani, 7-106: eppoi ci sono bizzarrie, scapriccia- menti, cervellinaggini
scapriccia- menti, cervellinaggini, ch'egli ci ha messo non sai perché, che
verga, 3-225: don franco non ci aveva avuto mai a fare colla giustizia
moderne scarabatole. saccenti, 1-1-7: ci vuol degli scaffali, de'cassoni,
, che di sotto i loro immensi cristalli ci espongono alla pubblica venerazione quel superbo,
sui capelli. pascarella, 2-327: ci fermiamo sulla terrazza dell'hòtel tewfic ad
sé. ojetti, i-339: puccini ci ha voltato le spalle, s'è seduto
prov. moravia, ix-167: lui ci rimase male... e disse:
: prima di lasciarci... ci diede un cornetto d'argento per scaramanzia.
nelle cose della memoria locale, longhissime ci pareva di poter fare le tirate e
la sciocchezza de la sposa, e ci furono di quelle a cui le veniva la
, ella lo vuol tutto nel tondo e ci fa suso scaramucce stupende e nel cavarlo
r. borghini, 2-21: ancora ci è da scaramucciare prima che venire alle
vestirla come faremo? grillo, 229: ci è stato più che fare a scaramucciar
e comoda. ungaretti, xi-225: ci ritroviamo in una vasta aula, la
. che il comando di divisione non ci scaraventi in altro settore, dove, per
giorno con la spesa. ma il destino ci scaraventa di nuovo, con un calcio
scaraventatevi, ma cappita! il muzio ci grida]. buonarroti il giovane,
c'è un'occasione per arricchirsi, ci sarà modo di approfittarne. castellani,
, con il suo prismatico obbiettivo, ci vedeva, osservava e riteneva tutto preciso sulla
? oco tra loro discosti, perché ci passi il fumo e il calore.
a cui vengono destinate persone di cui ci si vuole liberare. m. giustinian
aguzzinesco servizio di giornata: se non ci fossero i monti e le marce,
lunghezza de'membri...: ci serviremo adunque de'membri trimetri, per
scaricarle ed i cammelli nel tenerle addosso, ci costrinse ad impicciolirle. verga, 8-107
tedeschi e i francesi... ci scaricano a dosso a tutti, antichi e
loro. g. gozzi, i-25-33: ci sono taluni i quali raccontano a quanti
avrebbe voluto scaricare tutto il tenero che ci gonfiava di commozione in quella vigilia di
hanno il desiderato fine e massime quando ci pare, scaricandoci noi, lasciar il peso
mille volte scarco / e a ferilla non ci veggo loco. b. pulci
scarnavano le rene. fenoglio, 1-i-1580: ci vuole uno che io sia sicuro che
in ansiosa attesa, un pensiero caligoliano ci traversò la mente. scarlattina1,
1-1v-744): i nostri cittadini da bologna ci tornano qual giudice e qual medico e
e canti e balli; e voglio che ci sieno tutti gli stromenti di questa città
altra berza allora sostentai; / e poi ci scarmigliammo insieme alquanto: / ma pur
battaglia, or con i venti che ci sbroncano e ci schiantano, or con
or con i venti che ci sbroncano e ci schiantano, or con i fiumi che
schiantano, or con i fiumi che ci scarnano dalle radici. -abbattere parte di
specie e dalla specie al genere. più ci avan ziamo, e più
.. tutte le forze del cielo ci vogliono, milranni al lavoro, per scamirle
all'osso, la donna... ci si adattava. 6. intr
stampa », 21-vi-1984], rv: ci sono anche... torte e
da tennis e la capocchia dello zollino ci stavano come incidenti; e così quell'
, i brevetti [il sogno] ci scarpinò dinanzi. = denom.
le unghie e con 1 denti dove ci schiaffano, perché siamo buona razza scarpona e
con una gamba rotta, se la ci va bene. -combattuto con povertà
ribaldo schermato, vedi vedi che io ti ci ho pur giunto, can paterino discacciato
segnali dalla sua plancia: imbarcatelo! ci penserà il giornale radio a scarrocciarlo dalla
quella bella e vasta città... ci avrebbe baciato collo sventolio delle sue arie
ripasso col triciclo, ti scarrozzo e ci si saluta. -con riferimento al
imperiali, 3-208: nelle ore 16 ci scarrozzammo a guazzo la scrivia.
l'impiego, ma fece tanto che ci scarrucolò. 6. uscire dalla
, sulle ruote del meccano lo spago non ci va, scarrucola. -per simil
... si sa, sdraiandosi ci si scaruffa tutte. pea, 7-309:
, 55: sentii scarufare nella cassa e ci trovai un nido di topi.
scarsa. goldoni, iii-742: non ci scarseggiate i vostri favori. 8.
marito / son pesi esterminati / che ci tengono affollati / dalla testa fino al piè
'l mio bordone e scarsella com'io ci venni. passavanti, 96: de'
e si scusò dicendo: « non ci avevo pensato; sarà stata la santola
scarsella de'catalani tomase in qua non ci mandate per lui niuna lettera.
affari andavan d'incanto: sul principio ci fu un po'd'incaglio per la
longino... perché al suo tempo ci fosse tanta scarsezza di anime grandi e
la valle di malebolge, benché e'non ci sia scritto: che forse per la
scarsità del traffico a quei tempi, ci voleva poco più di un'ora.
. giordani, ix-29: meno scarsi avanzi ci restano del poema della natura, diviso
noi, non si può negare che ella ci riesce più scarsa e più oscura della
giorno e notte nell'umidità, non ci viene che foglie. -poco esteso.
s bùgnole sale, 5-101: noi ci dogliamo, perché questo mondo, scarso
cratete. casalicchio, 495: non ci è grandezza di dignità in questo mondo né
nostr'arte! dieci assi il giorno ci vale anima e corpo! bernari,
: ora i tempi sono scarsi, / ci è penuria di quattrini, / troverete
frega- mento dì due legni secchi, ci mettemmo a mangiare la nostra scarsa cena
la scarsa loquela, il cipiglio? ci si abitua facilmente alla rudezza in un paese
bembo, 8-53: pensate in che modo ci possa venir fatto il poter ragionar pienamente
, o ciarlatani, di religione, ci sono i proseliti e i bigotti di tutte
portici alti sulle gradinate... ci incantava. fenoglio, 1-i-1933: noi scarteremo
: giuocavamo a due contra uno e ci davamo le carte, prendendo le scartate,
così solennemente nelle scartate ch'altri non ci vorrebb'essere. fagiuoli, 1-4-
. levi, 6-24: in paese ci restano... gli scarti, coloro
mie povere cose, oltre gli scarti che ci avrei a fare, sentirei ora più
sapete che noi la desideriamo, ma adesso ci portate tutta roba scarta. migliorini [
: dopo un poco guido si alzò e ci disse che andava al bar. si
della baracca, davanti al tevere che ci scorreva proprio sotto i piedi, livido
il carro funebre. « come ci stiamo? e come ci dobbiamo stare!
« come ci stiamo? e come ci dobbiamo stare! come ci fa
? e come ci dobbiamo stare! come ci fa comodo! ce lo siamo
preso con la guerra e con la guerra ci restiamo. volevano mandarci le guardie
affare di garibaldi fummo scasati dal napoletano e ci rifugiammo a roma. -vietare
/ che io non so se i'ci sono o dove i'sia.
cantù, 2 235: ci accuseranno di scassinare la ragione umana,
giuliani, ii-210: qui il padrone ci fece uno scasso e ci piantò delle viti
il padrone ci fece uno scasso e ci piantò delle viti. pascoli,
e non possono esserci confusioni e se ci sono tutto va a scatafascio. arbasino
le tende e le frasche delle capanne ci fu uno sbuffìo, uno scatarrìo, un
tratto si sentì uno scatenaccio che tutti ci riempiè di terrore'. =
piede sul suolo e mi scatenaste e ci fummo riabbracciati, ratto di tutti di alzare
potrò mai credere che il dio / che ci fa in elemosina / questo nostro pietoso
. ferd. martini, i-63: ci ho che far io, se a pescia
). moravia, xi-142: rigoletta ci aveva l'immaginazione scatenata. del giudice
materia. lomazzi, 2-165: se ci rivolgiamo alle composizioni di questi ripieni di
tutto e una cucinetta così piccola che non ci stava nemmeno uno scrupolo. de roberto
campane lontane o di una radio, che ci tenne tutti con il fiato sospeso.
mano alla scatola delle tue tristizie, ci togli da ogni pericolo. buzzati, i-768
. verga, 7-213: la sera ci sarebbero stati i fuochi in piazza, con
. averani, ii-203: il pendolo che ci dava i minuti secondi, fabbricato dal
: prima che scatti la scintilla poetica non ci sono figure rilevate nella luce e nell'
, sì », disse guido, « ci sarà più da lavorare ».
delle figliole - tra luna e l'altra ci scattavano diciotto mesi -non s'era data
cinque, e alle cinque or ora ci siamo: e lei non iscatta un minuto
'ne latum quidem unguem', quando pochissimo ci corre da una cosa all'altra, da
[s. v.]: 'non ci scatta nulla'(nulla ci manca,
: 'non ci scatta nulla'(nulla ci manca, ci falla). talvolta è
scatta nulla'(nulla ci manca, ci falla). talvolta è ironico e vuol
talvolta è ironico e vuol dire: ci manca di molto, ci corre gran differenza
dire: ci manca di molto, ci corre gran differenza... ci
, ci corre gran differenza... ci scatta un pelo, un capello.
, un capello. collodi, 583: ci scattò poco che questa notizia non facesse
258: il padreterno no, ma ci scatta poco. = da un
. quella era proprio l'acqua che ci voleva per noi: docile, muta,
senza riflessi e senza scatti, subito ci dava animo. -movimento regolare e
xi-351: sono forte; ma lui ci aveva i muscoli come il ferro,
buzzati, 6-30: in quel preciso momento ci fu nelle profondità di lui uno scatto
.. se in quel punto la massa ci sfugge di mano, succede un macello
studiare e insegnerà o si sarà impiegata, ci sposeremo. g. alasia [«
nel cortile scavalcando le due donne e ci sediamo sul trave. arpino, 3-197
machiavelli, 14-i-354: subito scavalcati, ci presentamo al reverendissimo cardinale di roano.
per andare a scavar certa gente non ci vuole altro che tu. 2
/ e le stelle disperate / che ci stanno a guardare. pavese, 3-86:
come l'immagine di quel dolore che ci scava. 3. praticare una
,... nel girarlo a tomo ci farà acerchio scavato. p. e
5-2-304: un altro de'nostri rettori pare ci venga additato da un marmo, poco
. uscire fuori dal luogo in cui ci si era nascosti. savimo, 27-240
e con truffe, scavezzacolli e gherminelle ci menano per le lunghe e non saldano
'scavezzóne': scorza di un giallo rossastro che ci viene trasmessa nel traffico della drogheria orientale
. boine, cxxi-ii-99: nel che ci sarà della eccessiva baldanza del personalismo scazzottante
e se ne fa de'piantoni. e ci vuol occhio a scerre quelli che son
di dentro di noi fu necessario quanto ci è di sentimenti. ricci, 2-116:
iddìi scelti. castelvetro, 8-1-56: ci conviene biasimare quelli scrittori come oco accorti
diavolo, lo troverò quel furfante che ci ha separati. c. arrighi,
su di noi che un proverbio comunissimo ci chiama saracini: sicilianu, saracinu; proverbio
benché non più lunga di sette miglia, ci condusse stracchi e lacerati dalle marruche.
furono ripresi. magalotti, 9-1-91: ci raguniamo alle sue stanze...
, di por piede nel regno unito. ci offrimmo di aiutarlo nella scelta d'un'
da principio. / -dilla, ma non ci scemar né ci acciungere. panigarola,
-dilla, ma non ci scemar né ci acciungere. panigarola, 4-127: queste (
al populo normando. idem, 1-iv-297: ci bisognerebbono / tanaglie e non parole,
p. foglietta, 229: quando ci viene qualche forastiero, il padrone,
ire de'caoicomici,... ci restringeremo alla semplice esposizione de''fatti
nel più bello del gustar la bevanda ci si toglie la coppa di mano.