, purg., 4-53: a seder ci ponemmo ivi ambedui / volti a levante
a giorni e ore della nostra vita, ci addoloriamo di cose che da tempo non
addoloriamo di cose che da tempo non ci fanno più soffrire, ci culliamo tra
tempo non ci fanno più soffrire, ci culliamo tra vecchi e pallidi dolori. montale
): fratello mio, io non ci veggio altro modo, se non che tu
par., 22-153: l'aiuola che ci fa tanto feroci, / volgendom'io
, tra i bravi e lui, ci fosse qualche uscita di strada, a destra
campagne esercitarsi. goldoni, vii-1187: ci anderò. ma non a quest'ora.
ozio? quegli risposero: perché nissuno ci ha presi a giornata. giannotti, 2-1-339
figura insistette con l'oste: « ma ci avete la vostra specialità...
[pistola] in questa nostra opera ci pare degno di mettere in nota verbo a
volessimo o dovessimo testimoni di quanti corpi morti ci sieno alla sepoltura recati. ariosto,
in casa di questi usurieri: io non ci ho a far nulla. idem,
oro a gola, che a un tratto ci partiamo. galileo, 1007: io
gente. pulci, 1-23: quand'io ci venni al principio abitare, / queste
sassetti, 133: e ora ci si trova la bada, altrimenti banda
e delle spese; e disputa che ci si fa: abbacaménto. =
pavese, 4-213: l'otto settembre ci sorprese che... abbacchiavamo le
tozzi, i-377: nella sua voce ci si potevano riconoscere certi suoni di quando
. idem, 1-700: amar sì ci conviene, / e a ciò molto abbadare
la mia casa? e alle galline chi ci abbaderà? pascoli, 326: abbada
del sole, cioè quel vivissimo lume che ci rimane, e che noi veggiamo negli
quello che non vede: così costoro ci si dimostrano essere quelli che non sono.
. nel guardare fiso un oggetto, ci si abbaglia la vista, senza che l'
per quel ch'elle vagliono, non ci lasceremo abbagliare dall'apparenza, marino, ii-
. deledda, iii-689: qualcuno però ci doveva essere, almeno un cane, poiché
iii-795: dal quadratuccio dell'abbainp che ci dava luce vedevo... la
i consigli e vaglieremo, / se ci battiam sull'abbancate navi / (se vorrà
noi allora non sentiamo il danno che ci segue per tale abbandonaménto. goldoni,
iv-2-29: fece un nodo scorsoio, ci ficcò dentro il collo e si abbandonò penzoloni
nel più alto loco della sua rota ci ponga. ora poi che ella con benigno
in abbandono i nostri affari! se non ci fossi io, a quest'ora saremmo
soprannaturale, che è di mestieri ch'e'ci sia vero e leale, mentre e'
sia vero e leale, mentre e'ci fa scorgere, quantunque abbarbagliataménte, principi
e pietrificate insieme, che gli scarpelli ci bisognano per distaccarle. v. borghini
abbarbicato della nostra persona, che sempre ci fa pensare al caso nostro in ogni
173: è l'orgoglio, che tacitamente ci fa supporre la nostra superiorità nell'abbassamento
. lambruschini, 1-90: l'umiltà ci piega inoltre a guardare senza ribrezzo un
tangente parallela all'orizzonte, che però ci appariscono le stelle orientali elevarsi, e
: si sa che la speranza volar ci fa contenti, / e che il timor
tuttavia nella sua quiete, come chiaramente ci mostrerà la piccolissima fiammella d'una candeletta
si suppone tutt'a un tratto che ci sia grano abbastanza, e che il male
: si suppone... che ci sia grano a sufficienza, e che il
dalla saetta. tozzi, iii-291: ci fece veder una rondine ancor viva, che
tedesco. idem, 7-13: se fortuna ci pur volesse abbattere, facciamo sì ch'
noi vedrem nere, tanto che noi ci abbattiamo ad essa. idem, dee.
sappiamo assai ben dire, sempre che ci abbattiamo l'uno nell'altro. c.
., 22 (371): ci siamo abbattuti in un personaggio, il nome
. idem, iv-2-1336: a un crocicchio ci abbattemmo in una tavola rustica. panzini
colui, egli non avrebbe mai imparato che ci erano in natura due modi da formar
andava adagio adagio, guardando però se ci fosse ancora qualche uscio aperto. idem,
. idem, v-1-949: francesco baracca ci sarà testimone. il divino abbattitóre,
testimone. il divino abbattitóre, che ci faceva la scorta. -figur.
! campana, 166: o luna che ci abbeveri di sonno. sbarbaro, 1-149
sul costone di san pellegrino... ci sono abbiacchiti degli accattoni e tutti
: la grande invidia ch'ai cor ci s'abbica / farà costanza sempre gridar
ant. anche separato: a bi ci oppure a b c; dial. abbeccé
fiorentini dicono abbiccì, ovvero a bi ci, gli aretini lo dicono abbeccè, e
i burattini di podrecca... ci squadernano in mezz'ora tutto il dimenticato
cioè della zazzera] e minor dispendio ci porta. magalotti, 9-1-63: materie difficilissime
non credo; credo bene che sotto ci sia dell'abbindolatura. = deriv
il paesaggio diradò di case, e ci parve abbiosciarsi ancor più sotto la frusta
ii-32: queste erano le cognizioni che ci abbisognavano, ci erano necessarie, utili
erano le cognizioni che ci abbisognavano, ci erano necessarie, utili. bar etti,
62: in grave affare / grave consiglio ci abbisogna. rajberti, 2-122: tutto
26 (449): qui l'anonimo ci avvisa che non fu questo il solo
.., quei fugaci abboccamenti non ci bastarono più. 2. ant.
mentre che noi stemmo nel cairo, ci abboccammo più volte con questo guardiano del monte
ma in fine di tavola, un vecchio ci fa una zuppettina, e se la
.. idem, xi-530: ali che ci aveva un certo spirito di osservazione,
. rigutini [tommaseo, 40]: ci si abbuona al teatro per un corso
al teatro per un corso di rappresentazioni; ci si abbuona col parrucchiere; ci si
; ci si abbuona col parrucchiere; ci si appalta con un fabbro, con un
un manescalco, anche col medico; ci si associa a un giornale, a
da noi per abbondanza, non che ci sia necessario. 5. stor.
11 ferro schiumato..., ci abbonisce il ventidue per cento. metta
dica, / vedrai ch'io non ci levo e non ci abborro.
vedrai ch'io non ci levo e non ci abborro. = deriv. da
3-4-173: se ti vien detto: e'ci è invasione di nemici, tu ti
corremmo urlando a sant'ambrogio, / ci abbracciammo a gli altari ed a i
17-2: noi veggiamo che quando noi ci ricordiamo d'alcuna persona, noi l'abbracciamo
: si dee abbracciare l'opportunità, che ci toglie quel che la necessità ci comandava
che ci toglie quel che la necessità ci comandava. monti, iii-246: con
la scure, senza la quale non ci si può avventurare nelle intricate foreste vergini
un negro. pavese, 147: ci son donne a quest'ora che spogliano un
colle braccia protese. credo che se ci avesse abbrancati saremmo rimasti stritolati. fogazzaro,
, il bisogno dell'unità, che ci muovono e travagliano, soglionsi manifestare in
pozzetti, 1-376: il sig. aymen ci mette in vista altre cause di sterilità
, si abbrugia un legno, vediamo che ci è il fuoco. goldoni, iv-332
: se 'l sole è caldo, elli ci abruscia. bandello, 1-17 (i-193
1-299: [coteste donne] che ci sbattono sul viso tutte le seduzioni..
... e... ci abbruciano gli occhi col lampo della loro bellezza
, ii-277: quel vostro bel sole ci abbrustolisce le cuoia, che diventiam zingare.
abburattarla, e sminuzzarla talché la poveretta ci perde il cervello. 4.
giro! ah, cara signorina! ci ha tutte abburattate, sa? come quando
improvviso la grande abetaia cupa e cheta ci si apre alla vista oltre l'erboso
mendichi intorno a un'abetaia / intera ci s'assetta, / e si ride e
1-179: ringraziamo adunque dio, che ci ha aperti gli occhi, e fatto vedere
gli occhi, e fatto vedere che non ci è altro vero purgatorio che cristo,
netto. viani, 14-208: poi ci sono gli abbietti..., i
.. saltellando di sasso in sasso, ci trovammo dall'altra parte senza esserci ammollati
, con l'aria più ingenua che ci fosse. slataper, 1-78: era abile
, che moralmente non potremmo approvare, ci strappano talvolta gridi d'ammirazione per l'
tempo e questo. abba, 1-87: ci ritirammo noi pure,...
l'aiuto / in questo poco lume che ci avanza. 7. quantità incalcolabile;
disse allora la giovane: -e come ci sono abitanze presso da potere albergare? -a
cui il buono uomo rispose: -non ci sono in niun luogo sì presso,
4-30: né si prenda stupor, se ci vedete / abitar fra la gente saracina
gente saracina, / senza che alcuno ci affanni, o inquiete. targioni tozzetti
piangendo. de amicis, i-460: egli ci dà tutto a mezzo: un mezzo
disteso, né è possibile ch'io ci accomodi l'animo. cesarotti, i-107:
: ma, che sotto questo tetto ci fosse una spia! se c'è,
collodi, 189: -fra me e te ci possiamo accomodare... tirami su
... e poi sul prezzo ci accomoderemo. nievo, 54: superba
torte di sotto e di sopra che ci erano, e che vi sete sì
favellare, che accompagnanome in questi libri ci piace di nominarla: posciaché proprio titolo
il viatico, uomo per bene, ci assistè col torcetto. accompagnare, tr
/ il paese ove, andando, ci accompagna / l'azzurra vision di san
ognun di noi è disperato; / se ci vogliamo insieme accompagnare, / arèn pel
poi tanto cercato, / qualche ventura ci potrebbe aitare. carletti, 24:
esopo volgar., 3-18: l'autore ci ammaestra in questa presente favola, che
, i-494: fidanzati? no, non ci fu vero fidanzamento. sono stato il
lo fa propio spasimare, pensò che non ci era altro remedio che maritarla a uno
un fascino non dissimile a quello che ci aveva accomunati 11 primo giorno. deledda
oscena. alvaro, 7-284: ora ci si rasenta la notte, accomunati da
nietto rifà la pancietta; noi altri ci acconciamo tutti lo stomaco.
, metti in ordine quello che da far ci è. idem, i-78: e
i'non vi guardo. / e'ci son certe cicale, / che l'acconcion
senatori. getti, iii-34: io ci ho pensato di molte volte da me
,... ma io non mi ci so acconciare. grazzini, 2-103:
coraggio di ribellarmi a tale capriccio e mi ci acconciai conciarsi al sopruso. pirandello,
tommaseo]: intorno a codesto tuo capo ci vuole ogni volta quattro ore di acconciatura
bartoli, 14-1-20: della sua purità ci verrà meglio in acconcio di ragionare più avanti
bello. verga, ii-16: non ci pensate, compare cosimo, che ora la
stessi. carducci, i-946: innanzi tutto ci accontammo presto con una brigata di giovanotti
, 1-344: uno mangia la triglia e ci beve sopra..., un
e se la pose sul petto ansimante, ci accoppiò sopra le mani e rivolse il
. guicciardini, vii- 19: non ci è restato altro che la autorità che abbiamo
costringe. segneri, iii-3-25: non ci fu detto da voi che quanto avessimo
quanto avessimo chiesto a nostra salvezza, ci si sarebbe accordato? bar etti,
lacopone, 74-35. l'affetto non se ci accorda, ché voi altro vedire,
in lui, il tanto ben che ci vuole, e 'l tanto mal che ci
ci vuole, e 'l tanto mal che ci manda? redi, 16-iv-196: io
in tutte trovo molte cose che svelate ci mostrano la verità; ma ve ne trovo
. comisso, 12-69: l'imbrunire ci raggiunse sul carso desolato e malinconico che
/ che toste, in cortesia, ci accorderai. ariosto, 18-135: e quivi
senza la regola armonica... non ci siamo contentati dell'accordo comune e participato
alvaro, 9-333: a volte non ci accorgiamo di vivere se non per quello
dolesseti che cadesse angosciato, / la gente ci corressero da traversso et dal lato,
l'accortezza, sì la diligente osservazione ci farà scorgere. boterò, i-304:
bembo, 1-11: poi questi alberi ci terranno sì il sole, che,
per potere che egli abbia, oggi non ci si accosterà egli giamai. ariosto,
lizzare. compagni, 1-27: e'ci temeranno più, dubitando, che noi
più, dubitando, che noi non ci accostiamo a loro. idem, 3-36:
16-1-131: temendo che il popolo, che ci stava a udire, non s'accostasse
vita umana consiste in questo, che ci scostiamo dal male, e accostiamoci al
una persiana appena accostata che abbiamo aperto ci ha mostrato una stanza piena di calcinacci.
? abba, 1-148: quei signori ci fecero gli onori del paese, con
leggi di toscana, 7-61: perché ci potrebbe essere in firenze dei rovescioni accotonati
e dissegli: « noi sentiamo che voi ci volete vendere a'fiorentini: di questo
volete vendere a'fiorentini: di questo ci maravigliamo, perché da questo popolo siete
via]. de amicis, i-489: ci accozziamo per la strada, a caso
borgese, 1-424: l'altra fazione ci teneva ad accreditare una versione...
viani, 13-404: che il ricco ci paghi è dovere, ma quando l'accusato
. guerrazzi, 1-7: i preti ci procedono acerbamente nemici. carducci, i-1360
. serdonati, 6-300: quale acerbezza ci rimane, che io in questi anni
: in viso un'aria malinconica dove ci leggi quel suo acerbo disappunto di non mai
essere accidente. peggio che peggio. ci dicono questi signori dottori che si comunica da
domenichi, 1-290: io trovo che ci son tre sorti di spugne: una
città di borghesi trasferiti e scontenti, ci ha trasmessa. = deriv.
panzini, ii-644: dopo la frutta [ci voleva] un po'di dolce per
, iv-2-1253: ributtante come certe mani che ci sono tese nella strada e che ci
ci sono tese nella strada e che ci dànno il bisogno subitaneo di nettarci dal
renetta. moretti, i-413: e ci piange sopra le sue povere lagrime di coccodrillo
ginocchia di lei ammucchiàtavi l'uva, ci mettemmo deliziosamente a mangiarla, spiccando gli
giro d'acini d'ambra al collo che ci guardava e rideva. 3.
, tutta l'acqua d'arno non ci laverebbe. torini, 266: l'acqua
naviglio] era proprio l'acqua che ci voleva per noi: docile, muta,
senza riflessi e senza scatti, subito ci dava animo. moravia, ii-310':
acqua fresca?... non ci hai dignità, orgoglio? -acqua
a ricevere l'acqua dalla pioggia che ci cascava dentro. redi, 16-vi-377:
: e acqua in bocca! e non ci siam visti; se no si parte
s'io vo a babboriveggoli, io non ci ho / a pensar più; s'
1-139: l'acqua, con che no'ci laviam le mane, / non guadagniam
viterbo. idem, vii-370: e ci avviammo lungo l'argine, verso l'
dette acquaiuoli. bonomo, 3-13: ci additò moltissime piccole bolluzze e non ancora
i-23: un occhio di stelle / ci spia da quello stagno / e filtra
sciupato le acquate che sono venute! ci ricaverà la metà di quel che poteva
le decozioni e i sali essenziali; ci sono ancora i sali di ginestra.
che non si paia / che tu ci sia » mi disse, « giù t'
bevuto un bicchierino di acquavite, che ci levava gli ultimi rimasugli del sonno,
levava gli ultimi rimasugli del sonno, ci mettevamo in cammino. bocchelli, 1-iii-397
figur. popini, 21-39: non ci potremo mai consolare / coll'acquavite santa
acquazzone ha interrotto la nostra passeggiata, ci ha cacciati sotto il tendone di questo
e a questa dignità cognoscere e careggiare ci induce s. piero dicendo: e voi
del suo poter, del conto in cui ci tiene, / de'nostri acquisti così
ci costrinse a procurare con sommo studio di
stuparich, 5-147: quell'ipocrisia che ci liberava di noi stessi, che ci attutiva
che ci liberava di noi stessi, che ci attutiva colpi e cadute: la rete
loro, che di persuaderci quel che ci espongono. manzoni, 6: e
già quella acuminata figura, in cui ci si rappresenta la fiamma, suo proprio termine
dica,... la quale non ci arrivi diritta e netta all'orecchio,
da una causa, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi.
carducci, iii-26-203: quella eccitazione che ci fa cercare e scambiare la contorsione e la
e rapide, e la luce che ci avvolge e l'aria fresca che ci lava
che ci avvolge e l'aria fresca che ci lava i pensieri, ci adagiano in
fresca che ci lava i pensieri, ci adagiano in una tranquilla felicità. pea,
andava adagio adagio, guardando però se ci fosse ancora qualche uscio aperto. [
sentivamo pena né sconcio, né ferucule ci averebbono offeso, né morte, né
più passano i giorni e meno mi ci adatto. silone, 5-24: nella scuola
c. dati, 49: più volentieri ci varremo di questo termine del natale
agli adulti e per la gioia che ci dà e per le lezioni che ci offre
che ci dà e per le lezioni che ci offre. tozzi, ii-507: egli
dante, purg., 21-12: ci apparve un'ombra, e dietro a noi
guardando la turba che giace; / né ci ad- demmo di lei, sì parlò
non pensano questo fatto, e non ci si addanno. manzoni, pr. sp
era bucato da una parte e subito ci si addettero i topi. 3.
, 3-77: se la febbre civile non ci avesse divisi d'opinione...
quale forma è restata intatta? alcuni ci si ostinano, e addentrano le mani
entrando in comacchio in quell'ora vespertina ci parve di addentrarci fra le ruine di
oggi è grigio, freddo, piove. ci addentriamo nel- l'invemo. negri,
c dalla eh, vi dall'/; ci accorgeremmo dei due punti e dei punti
rivolgersi adrieto di tutte quelle cose che ci sono contrarie e danno a noi impedimento
alcuna dea. idem, i-16: ci conviene pur con ingegno il nostro regno aumentare
l'addimandi. gentile, 3-6: ci sono forme artistiche elementari e primitive la
costumato? iacopone, 88-75: si loco ci addemori onne stascione, / gaudio ce
tempo della nostra vita / e lungamente ci dice addio. 3. sm
idem, 10-96: non solamente iddio ci guarentì, ma ci addirizzò in vittorie
: non solamente iddio ci guarentì, ma ci addirizzò in vittorie, prosperità, e
, che gustandoli mordano ma dentro ricevuti ci addolciscano. g. villani, 11-3:
. marsilio ficino, 2-150: principalmente ci bisogna il poetico furore il quale per
gregorio magno volgar., 3-100: allora ci comincia a piacere quello che ci dispiaceva
allora ci comincia a piacere quello che ci dispiaceva; e colui, i cui comandamenti
; e colui, i cui comandamenti ci erano stati amari, immantinente addolcisce nella
21-80: era sempre il tempo che ci dominava addolorandoci, pungendoci l'anima.
alle nostre orecchie, quasi bello il ci fa parere, e rendecel grato,
refe addoppiato. algarotti, 3-304: ci sono rasente il muro delle colonne addoppiate
che il poema di virgilio, e ci faceva lezione mezzo addormentato. verga,
animo e sonnacchioso; la qual cosa ci rende poco amabili a coloro co'quali usiamo
fra giardini estatici. cardarelli, 6-128: ci si scontra in quelle ore quando l'
, che n'hann'addosso... ci ha a esser salvacondotto solamente per i
spropositi di lingua che da tutte le parti ci avrebbero fatto gridare addosso la croce.
, che, non so come, ci trovammo tutti uno addosso dell'altro senza
m'entra quella tetraggine addosso, non ci veggo più, veggo tutto buio.
antiquato concetto dell'im- mobilità della terra ci mantiene tra gli equivoci. di grazia,
seneca volgar., 3-106: la natura ci generò addottri- nevoli. tommaseo [s
nostro cammino / a non tócche radure ci addurrà. tombari, 3-213: un
2-3-156: ma dall'altro canto mi ci adduco mal volentieri. segneri, ii-i:
: non senza una estrema difficultà mi ci sono addutto. = lat.
special- mente nel libro della croce le ci mostra scritte ed adempiute. marsilio ficino
364: non so se nella storia ci sia un solo esempio d'un cattolico,
, se trovava aderenze nei repubblicani, ci allontanava dai comunisti. piovene, 5-168
linati, 8-66: amicizia è follia: ci si accontenta di aderenze provvisorie. comisso
fassi al cristiano vedere come la fede ci discuopre il nostro ultimo fine vero; come
; come la speranza fa sì che ci alziamo ad esso; e come la verità
vigna or è adesata; ma quanto lavoro ci spesi d'attomo, dio lo sa
] per l'adesione del clero inferiore, ci avrebbe avuta una quasi certa maggioranza.
e qual disdetta / della nostra virtù ci toglie adesso / la ricordanza? ojetti
. caro, i-337: pur adesso ci ha lamone rivelato il suo segreto.
forteguerri, 21-10: adesso adesso / ci starete voi due, poltroni indegni,
quella che fa al caso, quella che ci vuole). = lat.
e leggermente e quasi sanza niuna cagione ci adiriamo. idem, 30-1-6: se
non impera in nessun luogo, e se ci adireremo per ogni sciocchezza che sentiremo,
monti, 5-1156: o padre, ci disse, / e non t'adiri a
tutti li santi che in questa mattina ci mandino il loro adiutorio. 2
suoi eredi... altre quistioni ci sono intorno all'adizione dell'eredità, e
e per dirvi la verità davvero io ci andava per un'altra ragione, perché
andava per un'altra ragione, perché ci avevo adocchiata una fanciulla figliuola d'un custode
oltre, perché molti sentimenti dell'adolescenza ci fanno scorta come un corteo di giovanili
certo adombramento del color di esso panno ci vien solamente ripercosso. 2.
si prendevano i vecchi cantanti dei quali ci giunse la fama, che la musica appena
con un viso così stravolto, che non ci sarebbero nemmen bisognati gli occhi esperti di
perché da quando è risanata io non ci vado sì spesso, ed ora assai
, ii-430: in verità non so cosa ci trovino le donne: calvo, giallo
consorti. simintendi, 3-79: lo dolore ci aggiunse ira: e tenemoci molto adontati
. fatti di cesare, 204: non ci è più a fare, se non
adopra, e quanto i fortunosi fati ci sono incontro rivolti! idem, dee.
posso credere, se i vostri prieghi non ci si adoperano, che egli mi
: esposi con nettezza gl'indirizzi che ci saremmo adoperati a difendere e a promuovere.
. iacopone, 37-27: si non ci hai più adornanza, / ià non
figliuoli adottivi. panzini, iii-863: ci sono anche alcune righe strazianti e semplici
e avvegnaché il caldo rossore per vergogna ci tinga la faccia, neentemeno dentro si diletta
io voglio che tu dica che non ci è il più ladro adulatore al mondo.
per puntiglioso e per matto, non ci pensavo a lasciarmelo vedere a fianco, perché
e adultero impunito. dessi, 7-29: ci trovammo prigionieri di una rete di menzogne
di cristo, i-22-6: adunque ragionevolmente ci dobbiamo umiliare. castiglione, 80:
vita. giamboni, 135: quando noi ci ausiamo a giurare, nel peccato
so perché s'avviene che gli dii ci sono di miglior aere mentre noi
: se la persona amata da noi ci si mostra con buon viso, noi ci
ci si mostra con buon viso, noi ci accendiamo della sua buon'aere e piacevolezza
sudaticcia. moravia, vii-366: come ci mettemmo in marcia, mi accorsi subito
mia tuta chiusa, peggio che se ci fosse stato il sole. pavese, 3-86
che lor muovono i suoi abitatori, ci son venute, come tanti altri usi
significato, che non avevano. muti, ci parlavamo per la bocca di quel poeta
lasceremci dare a credere, ch'e'ci corra sì poco da noi a quel maestro
i piloni. baldini, 4-103: ci sono delle strade dove appena t'affacci respiri
esaminare nella scelta quale dei partiti che ci si affacciano produca un effetto più utile
agli uomini. botta, 4-757: così ci affacciamo al decimottavo secolo. manzoni,
, fummo piacevolissimamente ricevuti; et ivi ci rasciugammo, ci riposammo, sodisfacemmo alla
ricevuti; et ivi ci rasciugammo, ci riposammo, sodisfacemmo alla fame. sassetti
non alluma, / ma quanto più ci afanno men s'apprende. guittone,
fino dal primo momento, quello che ci si affanna a cercare. michelstaedter,
va per la sua strada, / noi ci rodiamo, e in cuor doppio è
se ella ancora con mortai sentenza non ci vuole dividere, e porgerci maggiore angoscia
l'uomo. manzoni, 773: ci par di vedere la natura umana.
ma sempre l'idea d'una difficoltà ci si sottintende. anco
di persona che ci porti impiccio molesto, segnatamente per cose
casa... /... ci andresti, anche così aggravato, /
: in grave affare / grave consiglio ci abbisogna. leopardi, iii-131: ella s'
ecc.): faccenda che non ci concerne, o di cui non ci si
non ci concerne, o di cui non ci si vuole occupare. tommaseo [
v.]: pare sfaccendato, ma ci ha i suoi affaretti anche lui.
ogni genere di affari, « purché ci fosse l'affare »: l'« affare
, insomma, di qualunque affare dove ci si rientri tre volte, quando basti
di cose gravi: * credete pure, ci ho anch'io i miei affarucci '
affa- ruccio si complica... ci divertiremo! 3. dispreg. affarucciàccio
, ii-55: egli [il demonio] ci assalta con traversie, come giobbe;
assalta con traversie, come giobbe; egli ci affascina con trufferie, come giuda.
, iv-2-1293: il sentimento della lontananza ci affaticava come un affanno implacabile. 3
. boccaccio, i-35: il tuo aiuto ci porgi [o sommo giove]
idem, 40-12: la bella speme tutti ci nutrica / di sembianze beate, /
della natura, che in quel punto ci fa provare un sentimento affatto indipendente dal
mite: 'la passione nostra stessa ci ammalia, non ci affattura '.
passione nostra stessa ci ammalia, non ci affattura '. 3. alterare,
medici non consisteva già nell'affermare che ci fosse un male terribile e generale;
g. morelli, 424: allora ci accordammo con lui e lasciammo quel traditore
cavour, xi-133: se questa potenza ci avesse dato una risposta affermativa,..
. tozzi, ii-347: allora, ci piglia paura di cadere a capofitto, e
mare, abbiam finalmente afferrata quella terra dove ci chiamava il disio. botta, 4-36
[io] rincitnillisco a pensare come mai ci siano tanti proverbi contro quei poveri diavoli
., 25-107: secondo che ci affiggono i disiri / e li altri affetti
con questi affetti, chi sa quanto ci potesse essere o non essere di quell'altro
. campanella, 2-25: e chi ci sta attento conosce il tempo che in aria
1-137: la virtù nata dalla sola ragione ci fa essere giusti, fedeli, discreti
; ma quella che parte dal sentimento ci fa essere generosi, affettuosi, benefici.
: l'essere affezionato e pietoso più ci distingue dalle bestie che non la stessa
i-381: socrate... da platone ci vien costantemente rappresentato dedito e affezionato alla
segno dell'affezione tua se non che ci procuri un po'di pane di quello
. govoni, 1-55: e non ci restò più niente, / e l'ombra
, affiatamento. soffici, ii-8: non ci fu mai tra noi vero affiatamento.
vada a passare questi ultimi otto giorni che ci dividono dalle nozze, in casa dei
ad asciugarci; e, poi, ci sdraiavamo in terra, per mangiare.
, prima di affibbiarci l'orologio, ci misi su un bel bacio sonoro.
montale, 1-79: pur di una cosa ci affidi, / padre, e questa
; lo quale è nostro riposo se noi ci affidiamo a lui. metastasio, 1-3-332
ad essi. cavour, xi-20: ci consigliava... di rimandare a casa
che noi proviamo quando una stessa sofferenza ci accomuna alla persona diletta. deledda, ii-363
, purg., 25-106: secondo che ci affiggono i disiri e li altri affetti
idem, 1-358: la compagnia del pranzo ci si scoperse quale non l'avremmo
, 14-441: ai tempi dei tempi ci affilava le falci fienaie il nonno di questo
, / che 'l bon auro se ci affina. fra giordano, 214:
più energiche. cardarelli, 1-70: ci siam riaspettati al passo, / bestie
rovinarsi i suoi preziosi vestiti, sebastiano ci aveva portato da casa un materasso da
carnalmente. alfieri, 1-536: il cittadin ci abborre, / e a dritto il
. segneri, ii-183: poco dunque ci vuole affin di salvarsi. lastri, 1-5-15
. panzini, ii-no: fra questa gente ci vuole appunto un mezzo profeta, uno
fantastiche, che parendoci di vedere, ci si arricciano i capelli, ci si
vedere, ci si arricciano i capelli, ci si affioca la voce, ci tremano
, ci si affioca la voce, ci tremano le gambe? verga, i-479:
: il possesso è di beni che ci appartengono come propri, e non come
5-5 (46): se tu ieri ci affliggesti, tu ci hai oggi tanto
se tu ieri ci affliggesti, tu ci hai oggi tanto dileticate, che niuna meritamente
? lippi, 2-70: pur noi ci rallegriam, che voi tornate / a consolar
nella croce della tribolazione e dell'afflizione ci possiamo gloriare, però che questo è nostro
, che tanta affluenza d'aria velocitata ci si cagioni da piogge affri- cane.
, vii-149: era proprio quello che ci voleva, soggiunse, per la cassa:
viani, 19-433: una giubba che ci stava dentro due volte e i pantaloni
delle sue gambe, un berretto che ci affogava e un paio di scarpe dove i
un paio di scarpe dove i piedi ci stavano a veglia. -affogare nei
che questo sia da fare che noi ci affolliamo a riferire grazie a coloro che
affondato nel pelago amoroso sì ch'egli non ci era più via di ripescarlo. tasso
! idem, 2-272: se noi ci sapremo bene reggere in questo fiume, che
mare in grande tempestade, e non ci avesse governatore, molto forte potrebbe dubitare
, molto forte potrebbe dubitare chi su ci avesse mercatanzia, che la potrebbe avere
barone gausch affondato da una mina, ci furono più vittime di quelle pubblicate dai
basile], ii-58: e in ultimo ci hai dato segno di tanta tenerezza con
/ che dalla vita per un po'ci affranchi. bacchetti, 2-92: gli czar
ha fatta cercare in polizia; non ci è. che cosa è questo? o
; / ché la natura del monte ci affranse / la possa del salir. idem
. sacchetti, 49-83: e che ci hanno a fare l'aste, che t'
. panzini, ii-20: il latino ci affratellò. gentile, 3-280: essa [
sì pigliai, / tutto lo core ci affrattai, / sì che en alto fui
più s'affretta nel ferirci, quanto ci sente più deboli e più mancare. ariosto
e di virtù raggianti, / or ci affrettiamo noi, quai volan snelli /
il grido e l'affrontamento, se combattere ci conviene. bembo, 5-2-254: sicuramenti
commettere qualche pazzia. palazzeschi, 4-355: ci vollero alcuni minuti di raccoglimento prima di
foscolo, ii-2-116: quelle verità che ci parlano nel profondo dell'animo,..
15 (266): ma io non ci voglio andare dal capitano di giustizia
invecchiate sugli altari nelle chiese dove ci piove e il vento fa tutto piegare
, quasi scura, benché nel cielo non ci fossero nuvole. afóso,
s'indovina afosa. moravia, vii-366: ci movemmo, lenti lenti, in quell'
, che tanta affluenza d'aria velocitata ci si cagioni da piogge affricane. vico,
voce dei caraibi e della guiana, che ci è pervenuta attraverso lo spagn. agami
d'agavi secche sul terrazzo, ci apparì / con la poesia d'un castello
e finale: materiale, quella che ci dà notizia della loro materia [=
. moravia, vii-366: l'agenzia pubblicitaria ci raccomandava soprattutto che non facessimo chiasso,
passiva non age, ha trovato che ci sia un altro intelletto agente che rende
unità di lingua in italia, quando non ci fosse mancato l'aiuto delle circostanze.
documenti morti. verrà il momento che essi ci agevoleranno a riprodurre, arricchita, nel
e prestezza di movimento,... ci vincono. fioretti, xxi-919 (13
; ma i giureconsulti del magnifico parlamento ci trovarono tanta agevolezza che ebbero agio qua
, e in luogo d'una circonlocuzione ci dà un vocabolo. carducci, i-778
seneca volgar., 3-384: tanto ci nuoce l'agevolezza e la buon'aere
: si comprenderà agevolmente in quale stato ci trovammo all'ora di montare in sella.
scomuniche. tre via otto fa saponata. ci sarà da morire agganghiti come le cincine
coloro, che della manchevolezza del comparativo ci rampognano, si è la copia di
meno nell'aggettivo, che nel sustantivo ci veggiamo forniti. bareni, ii-260:
dovessi gettare qualche aggettivo alla rinfusa che ci suggerisca il miscuglio con cui torino si
d. bartoli, 34-116: ancor ci dà sopra che dubitare l'indubitabile agghiacciamento
civinini, 1-218: un gemito lungo ci ha agghiacciato ad un tratto il sangue
. nieri, 392: e sì che ci si metteva con tutto il buzzo;
all'aratro, colla cavalla vecchia che ci andava come una pietra d'anello,
], ii-2-94: con le bocche ci scoccavano baci, e chi era baciato
descrivevano quel che vedevano, e non ci aggiugnevano niente del loro. idem,
diceva: « io voglio che noi insieme ci aggiu- gniamo, acciocché io per la
aggiunge. di grazia, 1-88: ci resta ora a dimostrare le soluzioni degli
usuale; gli aggiunti, che qualcheduno sempre ci se n'attaccava, variavano secondo le
con dio. baretti, ii-159: costà ci fermeremo quanto occorrerà per aggiustare il modo
[s. v.]: 'ci aggiusteremo ', dicono due che hanno
: molto aggiustatamente in pochi periodi ci avete riepilogato quali sono gli stimoli
conoscere esatta mente quel che ci manca, e si avrebbe il mezzo di
11-78: ho notato che quanto più ci si sente dubbiosi, tanto più ci si
più ci si sente dubbiosi, tanto più ci si aggrappa ad una falsa lucidità della
repubblica di firenze, 25-178: molto ci turborono le vostre prime lettere dell'aggravamento
, lodato dio, l'ultima lettera ci ha forte consolati. tommaseo- rigutini,
si sono scamalate, dai pesi che ci ha portato sopra, le gambe gli han
al misero narciso. segneri, ii-21: ci ha egli forse con questa legge aggravati
egli forse con questa legge aggravati? ci ha pregiudicato? giordani, ii-97:
altrui. magalotti, 21-23: questa ci volle dire che fosse l'aria, la
certo hai la tua tutta / bella, ci andresti, anche così aggravato, /
ser giovanni, i-97: e'ci venne da firenze un giovane...
erano innamorati di lui. e non ci venne mai in questa città nessuno tanto aggraziato
34-231: e 'l salato delle traspirazioni che ci si aggrommano sulla pelle, e quel
con la pioggia calda di maggio che ci batte sopra, e gli alberi aggrondati che
di case biancheggianti,... ci venivano incontro rapidamente. b. croce,
figure di paesani. beltramelli, i-337: ci aggruppammo su la porta, vinti da
mondo agguaglia. settembrini, 1-63: ci volle un gran cumulo di scelleratezze nefande
figliuolo di dio, le cui vestigie ci conviene seguitare, non schifò né schifa mai
idem, 89-23: co la mente ci aguardai / e de salire me 'nflammai.
. borgese, 6-105: questa solitudine ci angoscia come un agguato. stuparich, 2-392
: parimente non può sussistere che e'ci sia una materia sola infinita, ma animata
, intenderò: vo'farlo quando mi ci porterà il genio, farlo con amore;
con lei. palazzeschi, 3-130: ci si fermava perché mia madre potesse godersi con
strette. rajberti, 2-124: il cielo ci preservi dalla loro operosità funesta, perché
e guida. linati, 8-89: ci attrasse lo sguardo con le sue gambe
due ore e più forse di andirivieni ci venne fatto di concludere e di stipulare
, si voltò per vedere se mai ci fosse d'intorno qualche vicino, da
s'insinua in piazza grande e così ci imparano come si possa sofisticare il patto
2-211: noi tramortiti, con l'aglio ci avviviamo. arici, 55: i
, 6-80: quando fra la calca ci facemmo strada per uscire, ancora con belato
uscire, ancora con belato d'agnelli ci ripetevano: « pace, pace, pace
lane e d'agnine e filo che ci federo avere e vendere. idem, i-792
sorta di lavori coll'ago; e ci aveva un batuffoletto di cenci nella sacca
che ti entrano dentro come aghi e poi ci rimangono e più tardi, se ti
terre litoranee. idem, iv-1-281: ci sono amori in agonia che si protraggono
, 2-1-596: riccardo da san germano ci scopre il tempo in cui si fece la
fondata sopra le prime rivolte agrarie egli ci dimostra essere stata una città nuova,
/ ore fugaci e meste, / belle ci renda e amabili / la libertade agreste
ricuocesi e perfeziona. vallisneri, 1-760: ci sono poi i minerali e i mezzi
la memoria di coloro che furono, ci diletta, con tutto ch'ella sia un
che 'l travaglio / pur troppo ci sta al fianco, e col flagello /
egli impugna di spine, agro ci affligge. = lat. àcer
così l'agnellino imparava a brucare e ci prendeva gusto. leggi agrarie, 75-3
non affermiamo, né crediamo, perocché ci pare oppinione di pagani e d'aguri,
pattuito in iscambio di certe storie che ci raccontava un certo lignana, il quale essendo
, su di un poggio, ci venivano incontro rapidamente. idem,
una giusta indegnazione contro a quello che ci pare sommamente da biasimare, come quando
questa / tortura senza nome che ci volve. 2. come generico
è l'aria, un elemento leggero; ci sono le ali, la poesia;
falconi che era tenuto per il meglior che ci fosse, perché era di gran lena
par., 22-151: l'aiuola che ci fa tanto feroci... /
ed è luogo tratto di boezio; che ci fa tanto feroci: maravigliasi de la
veder gli parve / la terra che ci fa tanto feroci, / quasi una bassa
: il distacco dalla terrestre aiuola che ci fa feroci, ma è nondimeno l'
poiché aiutano questo residuo di libertà che ci è rimasta. b. davanzali, i-108
amico mio, che la filosofia non ci sia utile. la filosofia ci aiuterà,
non ci sia utile. la filosofia ci aiuterà, come ha aiutato molti nei
. silone, 5-52: mio padre ci ripeteva spesso che, per le persone d'
è stato un tempo che con gabriella ci dicevamo ogni cosa. mi ha molto aiutato
dio de'profondi peccati, acciò che ci porga l'aiutrice mano della sua misericordia.
legge la quale la iniquità de'malvagi pretori ci à tolto. m. villani
posson vedere alle prese signori e religiosi, ci hanno un gusto matto.
movimenti e l'apparenze dell'universo. ella ci presta le ali per trascorrere il cielo
podestà fuor del palazzo / par che ci s'awicini: / ala soldati, /
la cosa mutava aspetto... essi ci avrebbero fatto ala ai due lati del
una corda. verga, 3-17: ci pensavano sempre [a 'ntoni]..
... di alare una parommella che ci sarebbe voluto l'argano.
io a lui: -voi non mi ci correte / -risposi piano -albanese messere: /
composta si è, albeggiante e non cristallina ci si dimostra. soffici, ii-105:
vi si spandeva tuttavia un barlume che ci faceva intravedere le due file di letti
e dai cuori dei grandi afflitti che ci erano maestri. gentile, 3-9: l'
/ povertate ha sì gran petto, che ci alberga deitate. dante, conv.
agli alberi anche sui cigli dei fiumi ci sono alberi come questi che fiancheggiano il
ho in cuore fisonomie d'alberi. ci sono alberi scapigliati ed alberi'raccolti come
perché quanto più intendiamo, tanto più ci resta da vedere. diodati [bibbia
. ojetti, ii-642: proprio la storia ci passa davanti: l'albero genealogico della
che i più vecchi nomi di francia ci debbono esser tutti. credo che un
quasi albine per la polvere della strada che ci s'era attaccata. e. cecchi
). tenca, 1-62: non ci voleva più un libro d'arte, ma
che non abbia l'album. dio ci liberi dalle persecuzioni degli album, che
in queste opere alchimiche, tanto più mi ci invilisco, perché non cognosco né credo
è questa, o socrate, che lontana ci viene dal mare, e da quello
, / viva il profeta che dio ci apparecchia ». / la legge alcoran,
detto così per dire: nell'alcova ci stanno molti, e ci dormono bene.
nell'alcova ci stanno molti, e ci dormono bene. perché turbar loro il
g. gozzi, 1-41: e pure ci sarà alcuno ancora che, ridendo prima
errori? algarotti, 1-47: se arte ci è alcuna la quale oltre al naturai
/ colà donde si nega / che ci ritorni alcun? leopardi, 17-131:
entrarono dunque nel mulino, ma non ci trovarono alcuno benché il fuoco scoppiettasse tuttavia
grida: -delui lucao! alé ci siamo! idem, 19-711: fello,
pea, 1-65: nella sua vigna adesso ci faceva il vino migliore: perché via
camisci e pianelle, acciò non ci trangugi il satan d'aleppe, che un
del pax fix fega tello ci assolva tutti del fortorum furtarum.
, ii-2-134: la storia letteraria ci parla anch'essa di periodi realistici e idealistici
alessandrino1, agg. proprio dell'antica ci viltà di alessandria d'egitto
ramificazioni così sottili, così alessandrine, che ci si perde la tramontana. panzini,
cominciata in parte dall'omega. non ci sono i palazzi, ma ci sono già
non ci sono i palazzi, ma ci sono già le aiuole e le panchine
fedele, /... / ci ha col suo sangue rifatti regno /
dell'angolo. sinisgalli, 6-269: ci facciamo incantare, all'uscita, dall'
malattie. manzoni, 956: e ci sono forse idee che non possano essere espresse
n'andava. idem, 2-66: ognun ci ado- perrà tutta sua possa; /
e non francese, benché il vocabolo ci sia pervenuto dalla francia ».
, 3-96: io per sicurezza maggiore ci aggiungo pane, alici salate e vino
tegoli: voglio inferire che noi ci stiamo così alidamente. allegri,
e con tanto fervore, che tutte ci fece alienare. = lat. alienare
: enfia la vertute e l'atto molti ci ode al ioco: « matto *
bontempelli, 9-135: so che ci sono degli ospedali per le bestie
, ma non ho mai sentito dire che ci siano i mani comi per
sol che c'illumina, questa terra che ci alimenta, quest'anima che ci regge
che ci alimenta, quest'anima che ci regge. vallisneri, iii-391: cocciniglia
. comisso, 12-45: il blocco ci stringeva dal mare e da terra e
è un fuggiasco nei dintorni, essi ci hanno avvertito; se egli si presenta da
cesarotti, i-96: quale insensato patriottismo ci fa dunque sdegnar i frutti stranieri che
essi non si può vivere e perciò che ci alimentano sono detti alimenti: per accidenti
mortali. idem, 261: nella vista ci avanza l'aquila, che tegnono i
muro. pea, 5-193: di qui ci sono i venti propizi, venti alisei
/ (e il verde vigor rude / ci allaccia i malleoli / c'intrica i
negri, 2-710: l'istintivo amore che ci allaccia al suolo dove abbiamo ricevuto i
poco e sùbito di nuovo allo stesso momento ci svegliavamo sempre allacciati stretti come una persona
che se un fiume di calda manna ci andasse il cuore e le midolle tomiando.
e può anche piacere; ma dopo ci si sente qualcosa che allappa; quel
13-17: tagliàr la fune, e ci allargamo tosto. guicciardini, i-179: ma
subito s'andò via da cadize, e ci auar- gammo nell'oceano. nievo,
linati, 30-109: allarme aereo. ci siamo! come vent'anni fa quand'ero
la sua indicibile pietà, per la quale ci sof- fera con non allassata pazienza l'
gli spaghetti; subito le nostre mamme ci staccavano dal seno e ci mettevano in
nostre mamme ci staccavano dal seno e ci mettevano in bocca un frammento di spaghetto
piante scendevano verso la città... ci siamo messi per una di quelle
puoi pur vedere che in corte non ci è gentiluomo che con alcuna di queste donne
avvertire appena spuntassero i primi alleati, ci dissero che si trattava ancora di tedeschi in
ricci, 321: e non voglio che ci gettiamo da questa banda, ché la
nostri piedi, dai rami appena commossi, ci ammollivano stranamente come una confessione di languore
peso. cennini, 1-18: ancor ci è una cagione, che, usandola,
, 6-120: la vista del fiume ci dismemora, ci alleggerisce. fracchia, 128
la vista del fiume ci dismemora, ci alleggerisce. fracchia, 128: il
ii-7: le gallie... ci erano obbligate per lo nuovo dono della
come da ultimo fine, perché non ci purghiamo de'vizii se non a fine de
dei come figli e nipoti si riducono, ci è signifi- catore de l'atto.
cuor leggero. manzoni, 404: ci sarebbe voluto un invito degh antichi possessori
allegranza. iacopone, 88-78: si loco ci addemori onne stascione, / gaudio
, inf., 26-136: noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto.
le preditte cose così dire, che ci conduca a l'ettemale allegrezza. testi fiorentini
alle cure di prima. i suoi confratelli ci lasciarono la più parte la vita,
in coscienza, che dio misericordioso che ci creò, ami anch'esso la gioia —
, 5-66: e nel fiume largo ci son riflessi l'allegria delle nuvole e
accademia]: allegria! allegria! dove ci sono i cocci ci son feste.
allegria! dove ci sono i cocci ci son feste. = deriv.
una di loro principalmente. agnese tanto ci andava facendo dentro le sue congetture allegre
e più allegro. redi, 16-iii-7: ci volea una maniera di terreno caldo ed
, più acquista, perché più ci ruba di vita. = deriv
lavoro, perché in montagna non ci si può mai fidare della natura. emanuelli
dimandite, anco incontinente allentiamo, e sì ci sdegnamo, se tosto esauditi non siamo
. jahier, 274: all'alba ci atterrisce la sua [del cannone] rampogna
. e. gadda, 2-83: e ci manda a impia- strarcisi dentro fino al
il ministro della cartiera... ci usò la cortesia di farla allestire.
le inezie degli uomini maggiori di noi ci allettano a dilettarci delle altrui e delle nostre
nelle cose più assurde, che tanto ci alletta negli scrittori antecedenti. idem,
noi non siamo liberi. dunque perché ci imponi i comandamenti? perché ci alletti
perché ci imponi i comandamenti? perché ci alletti coi premi? perché ci minacci
perché ci alletti coi premi? perché ci minacci coi gastighi? ungaretti, iv-53
profezia di sibilla. idem, 11-2: ci parve di farla volgarizzare [la pistola
il gatto di casa. in realtà ci siamo allevata la serpe in seno.
, 3-150: la signorina allibì. non ci aveva pensato. dinanzi a quella improvvisa
certo punto in su il castagno non ci alligna. idem, i-382: ii
muratori, 2-1-109: queste ultime parole ci ricordano la differenza che passava tra i
neppure un'allodola. sinisgalli, 4-38: ci riusciva incredibile veder saltare ogni tanto dalla
, la quale nella divisione perdemmo, ci rimena in cielo. secondo, che
di nessun parente. idem, 1-134: ci fece uscire dalla stanza numero cinque dove
numero cinque dove eravamo soli, e ci allogò nel ca- merone dell'infermeria.
dannata. la stalla era vuota, ci allogammo le pecore, e noi alla meglio
esserci avvezzo. cantoni, 560: ci allogammo, dopo il commiato, in
arrivati e accomodati nel nuovo paese, renzo ci provò de'disgusti bell'e preparati?
modi. v. borghini, 1-2-484: ci sono contratti di allogazioni e di livelli
alloggiamento e stato. ariosto, 6-39: ci venne incontra con allegra faccia, /
. manzoni, 68: ei qui ci trasse: un torto / argin divide le
, le vostre provvisioni, poiché non ci volete alloggiar d'improvviso. manzoni, pr
dove alloggiare, e così inzuppato, non ci pensò neppure. leopardi, 827:
: quando venne il signor principe gastone, ci scordammo tutti, che io vi mandassi
, 923: più tardi la vita ci allontanò, ma non ci divise; e
tardi la vita ci allontanò, ma non ci divise; e ci rivedemmo a quando
allontanò, ma non ci divise; e ci rivedemmo a quando a quando, con
, egli non avrebbe mai imparato che ci erano in natura due modi da formar
1-573: ma certo mi crederai quando non ci sarò più. aùora ti si farà
a sperare che di là dalle colline ci fosse un paese più bello e più ricco
. machiavelli, 508: allora questi ci assaltavano uniti, ora disuniti ci assaltano
questi ci assaltavano uniti, ora disuniti ci assaltano. testi, 321: io dal
/ è salire quassù: l'eremita ci venne una volta / e da allora
. canti carnascialeschi, 421: ma ci bisogna giudicare a'fatti, / perché
cerca una certa cosa è giusto allora che ci si imbatte nel suo contrario. idem
contrario. idem, 4-92: quali sorprese ci prepara la sorte, e proprio allorquando
o una nastriera. nieri, 246: ci montò [sulla quercia], e
con smarrimento. sbarbaro, 1-71: ci angosciavano certi aspetti consunti come visi in
io ero ancora impigliato nell'allucinazione e ci credevo e godevo a riviverla con la
mettilo su questo panchetto, che così ci alluma tutti. zanella, ii-194: osservi
vetriuol talora. vallisneri, i-760: ci sono poi i minerali e i mezzi minerali
filtrando per la finestra in casa, ci alluminano, sì che ci vedi allora volare
in casa, ci alluminano, sì che ci vedi allora volare la sottilissima polvere.
): e che è quello che ci è detto: alluminatevi del lume della
: noi eravamo ciechi, se non ci avesse aluminati con l'aveni- mento suo
volgar., 37: se comandato ci fusse di suscitare i morti, e d'
di fare altre simili virtudi, bene ci avrebbe luogo questa tua risposta.
francia, lo miniare si chiama alluminare. ci cognani, 2-194: il
queste cose; non dico io che non ci abbia degli alluminati. idem, 5-65
alluminare non s'usa più; ma chi ci vede, per opposto di cieco,
già, senza pensare, i fatti che ci può accadere di compiere non riescono a
sentono l'acqua campeggiare, e se ci poni un vaso d'acqua sotto la
s'appisola. calvino, 1-291: ci spogliammo e ci allungammo sulla riva.
calvino, 1-291: ci spogliammo e ci allungammo sulla riva. 8.
, 136: noi, per non ci allungar di soverchio, a quello ci rimettiamo
ci allungar di soverchio, a quello ci rimettiamo. redi, 16-iv-39: il
li altri lascie- reno, per non ci allungare da la nostra materia. savonarola,
in bocca, di paese in paese, ci arrivò, un'ora circa prima di
burlan di noi...! ci lascian qui ad allungare il collo come imbecilli
le mani. calvino, 1-101: « ci devono essere molti dolci qui »,
viaggio: metterci più tempo (o perché ci si ferma, o perché si prende
l'avevano riempito di segatura. tutti ci fissavano sopra gli occhi allupati. idem,
lume coruscando. idem, iii-18-154: ci sedurrà a fermarci attorno ad essi [
per imbrogliare il prossimo, e non ci riescono. guerrazzi, 5-41: si
grandi cose, delle grandi speranze! -io ci almanaccava dietro da un pezzo. verga
questo benefico avviamento della nostra letteratura, ci si offre in questo anno una prodigiosa
me! son sordo affatto. non ci sento più niente... ditemi coi
salnitro. vallisneri, i-760: ci sono poi i minerali e i mezzi
con rassegnazione / ma quando il sole ci ha toccati / una voce ha alzato
qui alquanti dì, però ch'io ci truovo molto riposo. idem, xxi-980 (
aspettandoci alquanto le novità de'cristiani, ci occorrono di quelle de'saracini; e
e per meglio intendere le presenti, ci conviene alquanto trarre addietro la nostra materia
punto. de sanctis, i-5: ci è esempio la delicata risposta del leopardi alle
: « il cuor mi dice che ci rivedremo presto *. [ediz. 1827
da sé in sé riceve / esser ci puote, e non d'altro, cagione
, viii-121: tutti quei camerieri disoccupati ci avevano guardato tutto il tempo e non
it., ii-161: nel suo carattere ci è una lealtà e alterezza di gentiluomo
. l'alterità va separata; ma ci dev'essere. e deve essere vinta
, 52: più su, di querce ci corona il monte; / e un
d'annunzio, iv-2-455: le tre sorelle ci precedevano... io mi schermia
, quando ogni momento il piede dell'altissimo ci schiaccia e spoltiglia? = superi
lucia. nieri, 365: pure se ci avessi che fare quant'è alta un'
alta e gridare, / ché nessuno ci sente. leviamo gli sguardi / alle
dovea. cavalca, iii-170: iddio ci ha visitati nascendo, e venendo da alto
guardavano dall'alto in basso, quasi ci avessero avuto il freno anch'essi. fogazzaro
, / dietro la porta un buon randel ci sta. [sosti tuito
freddi. e. cecchi, 6-78: ci trovammo sballottati in altomare, quasi prima
(56): né altra cosa alcuna ci udiamo, se non: « i
idem, i-552: quivi... ci ritenne contrario vento, tanto che cinque
parte il sole, / e non ci vedess'altri che le stelle; / sol
mi pare che niuna persona... ci sia rimasa altri che noi. idem
: tagliava una fetta di pane, ci versava sopra poche gocciole d'olio e d'
i fatti degli altri; ma quando uno ci ha a metter la pelle, ha
30-94: meglio accettare la vita così come ci si offre e non chieder altro.
altro! ', oppure: non ci mancherebbe altro! (a indicare indignazione e
l'ho fatto io? - non ci mancherebb'altro! -ci vuol altro
rimette sempre lo stomaco ». -eh! ci vuol altro, ci vuol altro,
». -eh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro »
vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro ». de roberto, 545
volta le avevo detto che il premio ci aspettava nell'altro mondo e lei mi
fretta crescano impazienze, / l'ansia ci trasportava lungo il sonno / verso quale
purg., 4-54: a seder ci ponemmo ivi ambedui / volti a levante
ii-116: guerra atomica ed economia ugualitaria ci ridurranno a vivere in alveari sotterranei.
e come le parole! / l'acqua ci può. sul fiume va l'alzaia,
alzamento annuo per il quale il sole ci apporta le diverse stagioni. idem,
... stavamo alla finestra, e ci dolevamo a vicenda d'essere affamati.
, dal quale s'alzò, se ci si passa quest'espressione, come il
, 14-301: alla fiera... ci sono anche i librai di montereggio,
). magalotti, i-137: se ci voglia o non ci voglia qualche cosa
, i-137: se ci voglia o non ci voglia qualche cosa di più del caso
animo e sonnacchioso; la qual cosa ci rende poco amabili a coloro, co'quali
persino che non m'importava nulla che ci sposassimo, mi sarei contentata di restare
, 404: troppe ragioni però ci pare che portino ad attribuire quel patiuntur
: questo poter un sì gran don ci parve, che noi trasse ad amanza
, le amiamo; e quelle che ci mancano, le desideriamo: di modo che
vi amiamo, fratelli, e speriamo che ci amerete. noi vogliamo amare e lavorare
, 6-2-50: noi... tanto ci amiamo, che non è sì grande
cose umane. fiacchi, 83: non ci lagniam de'mali / perché son usi
: io gli dico delle impertinenze: ci lasciamo amareggiati, e io dolente. saba
per alcune ore; e l'amarezza ci funesta e ci atterrisce per lunghissimo spazio.
; e l'amarezza ci funesta e ci atterrisce per lunghissimo spazio. verga,
.]. settembrini, 1-227: ci hanno fatto ingoiare tutte le amarezze, ci
ci hanno fatto ingoiare tutte le amarezze, ci hanno trafitti con tutte le punte del
con tutte le punte del dolore, ci hanno tolto ogni cosa. 4.
rattristare. ceffi, 1-24: gravemente ci condolemo con voi del vostro sconcio stato
idem, ii-82: [omero] ci commuove fino all'anima coll'amaro spettacolo
, di scontento, a cui non ci si sa rassegnare; sdegnoso, maligno
fra quella gente. -nel suo discorso mellifluo ci si sentiva sotto sotto dell'amarume.
fioretti, xxi-919 (13): ci conceda [gesù] di meritare d'
la sua solita benignità; e se ci troverà cosa alcuna, onde gli amatori del
da cotesti cattivi o mediocri critici raziocinanti ci volgiamo con desiderio ad ascoltare i semplici
: insistette con l'oste: « ma ci avete la vostra specialità...
amatriciana ». l'oste disse che ci aveva infatti gli spaghetti all'amatriciana e
e leggo il mio destino, e mi ci rassegno. d'annunzio, iv-1-584:
faccianla con omero; ch'io non ci ho che fare: l'ambasciatore, come
purg., 4-52: a seder ci ponemmo ivi ambedui. bibbia volgar.,
loro nemici. redi, 16-iii-121: ci venne ad ambodue in pensiero d'osservar
, 573: con una potente scrollata ci respinse ambidue fino contro al letto, e
fare alcuna differenza tra me e lei e ci considerava ambedue come ragazze facili.
ambiadura stamane, ché io volevo che ci fussero quanti preti sono in questa terra,
sì che allora saremo ambidestri quando non ci mutasse né il superchio né il mancamento
]... non saprei se non ci sia ambiguità piuttosto che errore. idem
l'altro usa alcune volte tal nome, ci lascia in ambiguo. 8. avv
o vacillare,... ci parea esser utile di pigliarlo alli nostri
stata. anzi migliore; perché nessuna cosa ci fa verso gli
. moravia, v-100: il mondo ci tiene per le ambizioni e presto o tardi
odoriferi giardini, non li ampi campi ci possono saziare, né sazierebbe di tutto il
lo confessa con candore, dopo di che ci addormentiamo ambi. jovine, 3-26
i numeri di quel fatto: ma chi ci vinse l'ambo fu solo la gnà
fu solo la gnà venera. anzi ci avrebbe preso il temo se ci metteva
. anzi ci avrebbe preso il temo se ci metteva anche il sangue che si era
sapeva intendere poi e cavarne il temo ci pigliava l'ambo almeno. serao, i-1089
. idem, ii-1386: molte sorti ci sono d'ambra... le gialle
oriente. baretti, ii- 242: ci vuol altro che le mane / profumar coll'
: ella [la mente] data non ci fu, perché noi l'andassimo di
, da una parte e dall'altra, ci sono file di ambulanti, accoccolati in
al giorno, e neppur le ambulanze. ci son migliaia di morti, oggi,
padre. -ambuliam via, / che non ci vegga insieme. l. salviati,
, e un capo ameno come lei, ci si campa due e tre. collodi
collodi, 727: per tutto contratto, ci stringemmo la mano, con una buona
è ima strada per americani i quali ci hanno gli appartamenti all'americana, i bar
1-129: io non so dire quanto ci amichi e ci sottometta i ragazzi la
io non so dire quanto ci amichi e ci sottometta i ragazzi la prontezza nostra a
nostra a mutar consiglio, se da loro ci è fatta conoscere qualche particolarità che voglia
la lena, questa che qui allato ci abita. g. m. cecchi,
. cavalcanti, 378: richieggasi eugenio che ci presti le sue genti, e tutte
trova un rifugio: con l'amico ci si sfoga, ci si confida, si
con l'amico ci si sfoga, ci si confida, si piange e si
gli amici si vedono nelle difficoltà, quando ci hai bisogno e l'amicizia si giudica
sarà. ma io penso che l'amico ci trova il tornaconto ad aiutare l'amico
baretti, ii-309: fummo amicissimi e ci trattammo assai alla domestica molti e molti
, amicone! l'anno che viene non ci sarà bisogno di comprare. ognuno
nostro imperadore e amirante a te ci manda, che tu gli mandi
strato esterno; in acqua parenti quali gli ci dà la fortuna. idem, dee.
dirittamente e bene vivere la natura stessa ci chiama e ammaestra. idem, 247
riguardano in tutte le cose, non ci ammaestrassono,... la natura
cavallerizzo e appassionato per i cavalli, ci ammaestrava in quell'esercizio. b.
: quando io era fanciulla, noi non ci ammaiavamo, come fanno al dì d'
per venire verso la state, tutti ci ammalammo un poco. soderini, iii-217:
in seno un angue, / che ci ammalìi, sì come corpi vani, /
la vecchia ammaliatrice fosse lì dietro e ci avesse letto nel pensiero. ammaliatura
ammanettare e mettere in segregazione. poi mi ci tennero un altro fottio di anni.
, come una ladra, lei che ci aveva dell'oro quanto santa margherita.
. panzini, iii-828: il corriere ci ammannisce anche il solito corroborante: «
1-60: la notte che le cose ci nasconde / tornava ombrata di stellato ammanto
materia. redi, 16iii- 121: ci venne ad ambodue in pensiero d'osservar
un'altra porca. idem, 15-i-185: ci ammas- sicceremo ne'disagi, ed al
sicceremo ne'disagi, ed al ritorno ci sapranno meglio le nostre camere e i
veduti col microscopio [que'vermi], ci parvero trasparenti come il cristallo, e
, in cui, oltre l'ammattimento, ci sia da guadagnare odio molto e denaro
a fare sbadigli. nieri, 340: ci si fissò tanto che pareva ammattito.
lastricato o ammattonato. berni, 117: ci trovammo in sala / che non era
attirava in giù, verso il pavimento. ci amammo in terra, sull'ammattonato
ammazzarlo; e senza di essi la natura ci avrebbe conservato ancora per non pochi anni
i vecchi, che ad ammazzare i gatti ci si porta disgrazia. e quel che
è così tenera che a frullanarla non ci si ammazza come quando si trova il
croce, ii-5-21: certo, noi ci dilettiamo talvolta della lettura di qualche romanzacelo
veri chiamiamo burini, da quelli dio ci scampi e liberi. come si dice:
crisostomo volgar., 12: non ci amendiamo, ma perseveriamo, e quasi studiamo
vivere lungo tempo, quando così poco ci amendiamo? m. adriani, 3-2-313:
la verisimiglianza con molti amminicoli di probabilità ci fa credere ch'elle possano essere più
iacopone, 91-53: altro atto non ci ha loco, là su già non
per essere ammessi alla presenza del pontefice ci vuole un abito speciale. alvaro,
ricettario fiorentino, 17: l'ammi ci si porta il migliore di candia e d'
, di carlina, ecc., ci vengono somministrati dalla medesima toscana. tommaseo
il viatico a un ammalato, egli ci amministra il sacramento. fogazzaro, 2-288
. arsenale. algarotti, 3-23: ci piacque ancora oltremodo di veder l'ammiragliato
, li quali feciono meraviglie, non ci sono però pe'miracoli in ammirazione e
2-108: ma non lo vede? non ci ha fatto ammirazione, ancora, che
22-9: saltellando di sasso in sasso, ci trovammo dall'altra parte, senza esserci
solo con un acquazzone, goderlo finché ci ammolla l'anima accesa, sfidarlo a piè
un confronto ironico: -ti ricordi di quando ci ammollavamo per ore intere? silone,
anche noi altri ecclesiastici ammollare; voi ci appuntate, lo so, di avarizia;
[cristo] de'suoi detti ed ammonimenti ci rende sofficiente ragione e cagione; e
ragione e cagione; e nientedimeno non ci vergognando di non credergli e di non
ormai ha preso la rincorsa, e ci trincia sentenze e ammonimenti. govoni,
marsilio ficino, 2-66: e questo ci ammonisce che dobbiamo stimare la formosità essere
cristo, i-16-4: bisogna che insieme ci sopportiamo, insieme ci consoliamo, insieme
bisogna che insieme ci sopportiamo, insieme ci consoliamo, insieme ci aiutiamo, e
sopportiamo, insieme ci consoliamo, insieme ci aiutiamo, e insieme ci ammoniamo. b
, insieme ci aiutiamo, e insieme ci ammoniamo. b. cavalcanti, 2-16
casa di questi usurieri: io non ci ho a far nulla; anzi ci era
non ci ho a far nulla; anzi ci era venuto per dovergli ammonire e gastigare
i-3-342: accade di certo che talora ci sforziamo di far tacere, come si dice
.. a far tanti monti quanti ci son semi differenziati in tutto quel mescuglio
448: spegnete per ora quel male che ci ammorba, quella rabbia che ci consuma
che ci ammorba, quella rabbia che ci consuma, quel veleno che ci uccide
che ci consuma, quel veleno che ci uccide. bandello, 1-2 (i-41)
., 34 (595): non ci fermeremo ora a dir qual fosse lo
buonarroti il giovane, 10-973: altro ci vuol che matricale o ruta / a un
non vogliate sempre stare al latte: ché ci conviene di- sponere i denti del desiderio
quel ponte..., altro non ci voleva... se non tralasciare
nieri, 260: ma gatta ci cova; è un pezzo che m'ero
i ragazzi si sono ammoscati che tu ci vedi. = deriv. da
ed inevitabili che i troppi anni ci ammucchiano addosso. verga, i-78: afferrò
, che per atterrirci la vita spirituale ci si faccia vedere, or con pani ammuf-
le olive. pea, 4-92: che ci fa ad ammuffire qui? pratolini,
19-72: intanto su di me non ci monterà più nemmeno la lellora e voi state
mai non fu detto da verun'altro, ci converrebbe ammutire. lemene, 453:
in dio, come per un cerchio, ci mostra parte delle sue bellezze, mostrandole
amandole ce le fa piacere, e piaccendoci ci fa partecipi in terra delle cose del
le gioie e le querele; / che ci faran da segretari i fiori. c
. savonarola, iii-450: un altro punto ci resta, e questo si è che
. idem, iv-383: oggi non ci è se non amor proprio, e poco
qual uomo di senno potrà negarmi che ci sieno dei mortali di talento e d'
quella delicata attenzione che l'amor proprio ci fa ordinariamente usare verso i presenti.
novità ideali su questa strada assolutamente non ci sono, ma piuttosto episodi psicologici dell'
ogni giorno. manzoni, 908: mi ci metto, parte per amore, parte
cose; ma, per impararle, gli ci vollero tre mesi di lezioni e molte
tuo qualche volta sogno che gli elisi ci possano essere. albertazzi, 30: come
messer azzo per amore che con castruccio ci fu a sconfiggere ad altopascio. leonardo,
de'benefici e privilegi di quella e ci scorge per lo dubbio mare di nostra
al paradiso; l'amore, demonio beffardo ci stritola nel niente. carducci, 47
dante, 53-4: la stella d'amor ci sta remota / per lo raggio lucente
e riscattavanla pienamente i tratti amorevoli che ci usavano. settembrini, 1-37: maria cristina
settembrini, 1-300: ed essi amorosamente ci salutano, e ci domandano un conforto,
ed essi amorosamente ci salutano, e ci domandano un conforto, una speranza,
po- temo narrare, ca molti el ci onno albergato. fra giordano, 276
: noi [o sommo giove] ci apparecchiamo di muovere nuove battaglie a strani
latina. idem, ni: al continuo ci sta nell'animo tanta paura.
gamba]... - che? ci vuole un permesso? loria,
ed altri confessori. segneri, ii-4: ci smentirebbe un'infinità di mortificatissimi anacoreti.
come in antico, cultivata nell'isolamento; ci ridiamo ora di letterati anacoreti. pirandello
uno arrivabene, conc., ii-89: ci siamo trattenuti più lungascritto, che suscita
, analpoiché molte delle idee ivi sviluppate ci sembrarono mefabeta perfetto, aveva un suo
strapparglieli. baldini, 4-25: se ci fosse un apparecchio capace di raccogliere tutti
quella delle parole. cesarotti, i-84: ci porge il filo che può guidarci
, regna la più simpatica anarchia e ci sarebbe da mettere insieme una mostra retrospettiva
assemblea. guerrazzi, 4-641: però non ci sembra atto di reverenza filiale screditare oggi
varietà e del sito de'membri umani ci fa vedere e conoscere l'onnipotenza del
corpi nostri; quarto, e ultimo, ci insegna a curar con sapienza i mali
. la chiarezza poetica con la quale ci rendeva facile il congegno del parafulmine o
annoia / per tante anatomie che tu ci hai messo. -tavola di anatomia'
fronte neha pietra. soffici, 6-201: ci eravamo dati... a batterci
fra l'altre ancehe, / pur come ci terna nata di giove. tesauro,
sommamente probabile che fosse una dehe ancehe che ci dimoravano. leopardi, 1-24: che
4-642: o che i prìncipi quaggiù ci cascano dal cielo come lo scudo ancile
mare. campanella, io77: ci sono ancini, rizzi, spondoli.
quest'àncora spirituale della croce di cristo ci ha a conservare dalla fortuna di questo
concio; ché ancora ancora, quando io ci penso, non son padrone di me
una stessa terra si gettassero, perché ci è antipatia, come tra il càulo e
tesauro, 357: quantunque ben sovente ci paia [il concetto arguto], senza
è sempre cosa carissima, ancorché la coscienza ci avverta di non averlo ben meritato.
e deltoriuolo ognuno si riderà di chi ci racconti che da una miniera del perù
continuo viaggio. / armati ed andanti ci colga la morte: / speranza e
/ andrem per quel cammin, il qual ci hai mostro. machiavelli, 298:
senza sentieri, perché oggi un tiepido sole ci carezza le palpebre. camminiamo lungamente,
1-9 (39): e'non ci va, non dico anni o mesi,
che ci sia poco o nulla di cambiato. idem
, ti piglio, / che qui ci tieni e non ci lasci andare, /
, / che qui ci tieni e non ci lasci andare, / ti scaglierò di
i-277: provavo quel senso invincibile che ci dà la pietà di noi stessi, quando
pietà di noi stessi, quando istintivamente ci si lascia andare e si piangerebbe, se
essere necessario (talvolta preceduto dalle particelle ci, vi). burchiello, 64
. cecchi, 249: se e'ci va tanto tempo a conchiudere / gli altri
io non vi andassi; e non ci è castel veruno all'intorno, dove
, quando dicevano: -infine a quando ci togli tu l'anima? se tu
ne andiam vagando / dove il vento ci porti, / per le case degli altri
avuto caro, ma con quella lì non ci aveva a andare. assolutamente non ci
ci aveva a andare. assolutamente non ci doveva andare. -andare contro una
s'ei si volge al rio sentier, ci manca / occhio che tosto ce ne
vi dirà poi di certe fantasie / che ci van per lo capo. -ant
a firenze; ed il nome di legnaia ci serve per esprimere legnate o bastonate.
scesi 0 assisi; perché il verbo scendere ci serve per intendere morire.
ad alcun patto. essa aveva promesso, ci andava della quiete di sua sorella,
[contro i tedeschi], e ci sarebbe parso d'andare a nozze.
con prudenza. giusti, iii-154: ci mettiamo a gridare che carlo alberto va
: a dirti il vero, io non ci vo di buone gambe.
e difficile. goldoni, vii-1033: ci sarà del grano in campagna.
del grano in campagna. -non ci sarà nemmeno il fabbisogno per fare il pane
quanta buona educazione e quanta inimitabile grazia ci sia in quel suo poco apparire e
se v'ho da dire il vero, ci conosco [nel sonetto] un non
ragazzo, più di qualche bacio non ci scappa. ma quando una è andata,
sassetti, 289: avvegnaché il freddo non ci si faccia molto sentire, non ci
ci si faccia molto sentire, non ci è andazzo di mani enfiate. redi,
ore e più forse di andirivieni, ci venne fatto di concludere e di stipulare
solaio penetrava nell'andito ove eravamo e ci toglieva il respiro. verga, i-101:
un bell'androne lucido alla veneziana che ci si può specchiare e fa quasi soggezione
gregorio magno volgar., 3-328: non ci è aperta la entrata...
, conc., ii-137: non ci brigheremo noi ora a trar fuori dalla narrazione
viaggio, narrati alla tua maniera, ci faranno ridere assai. verga, i-71:
ardite come pollastre, sui cui visi ci si potrebbe spaccare la ghiaia; ma quelle
quantunque vedi, sì che giustamente / ci si risponde dall'anello al dito.
anellini. verga, i-40: una volta ci volle regalarle un anellino, un semplice
, 25-43: i mezzi di cui ci serviamo sono i più perfetti: veleni
ossia veramente reale),... ci libera dal faticoso e sterile anfanare dietro
nostro anfitrione, finito di pranzare, ci aveva preparato molti e svariati divertimenti '
anfratti di un sasso calcinato, non ci riscaldare, ben che lo tegniamo in
viso / d'un'an- gioletta che ci è apparita: / e io che per
mica degli agnellini, gli angeli. ci sono angeli con la spada di fuoco.
angiolo / finissima. moravia, vii-365: ci facevano indossare una tuta celeste nella quale
ange e mi spaventa, / chi ci viene uom dabben, si parte tristo;
angherie, che l'avarizia strana / ci ha fatti quasi marzia, e non son
sotto la gola, quasi che la testa ci riposi sopra. de pisis, 125
suo, dal lubrico angiporto / con abominio ci segnava a dito. panzini, ii-339
freddo, indifferente, come se non ci si dovesse meravigliare mai di nulla.
immagine della madonna. alvaro, 9-396: ci vedemmo in un caffè, a un
della terra, e mantenitori della libertà, ci difendiamo in questo angolo di britannia.
umane. praga, v-165: nessun ci toglie un angolo di terra / dove
il cuor; / né rimedio più ci sento, / salvo un vivere d'angor
volgar., 2-126: l'angoscevole paura ci costringe di pensare tutte quelle cose paurose
divisi da sì angusto intervallo che al più ci capiva una scranna di paglia) ci
ci capiva una scranna di paglia) ci angosciava assai peggio. pellico, ii-41
mia foggiata serenità lo illuse pienamente. ci dividemmo senza lacrime. ma ritornato nel carcere
sua ambizione. sbarbaro, 1-71: ci angosciavano certi aspetti consunti come visi in
rosa, 141: quanto approdare io ci ho veduti inermi / pescator di ranocchie
di cemento da farci il bucato, ci indicò l'anguilla, color fango, acciambellata
anelando noi a tutto l'altro dal quale ci par d'essere esclusi. ojetti,
tanto sospirata, in cui una bella morte ci strapperà alle angustie di questa vita.
degli ingredienti. invece di sale, ci buttò zucchero; invece di anaci,
, che era appunto quella dell'anice quando ci si mette l'acqua. pavese,
speranze son nel passato, e nell'avvenire ci son forse i nostri ricordi: il
è l'anima di queste rovine che ci confrontiamo addirittura con esse, e non con
le loro qualità e gli attributi di quelle ci presentano all'anima. zanella,
la santuzza; - le anime buone ci sono per questo. panzini, iii-34:
. manzoni, 933: tre cagioni ci danno anima a sperare il contrario.
e della maggior parte delle qualità che ci fanno superiori agli animali bruti. foscarini
tutti furono fatti a principio li uomini che ci furono, ci sono e ci saranno
principio li uomini che ci furono, ci sono e ci saranno, chiusi li uni
che ci furono, ci sono e ci saranno, chiusi li uni nell'altro,
. croce, i-1-8: la mera materia ci dà l'animalità, ciò che nell'
l'animasse, dovea comandare, che ci fosse fatto onore. 3.
a lodare le nostre buone qualità quando ci troviamo fra gente straniera. idem,
quella conversazione così animata,... ci avrebbe preso gusto, e sarebbe stato
, parte di quell'affetto che egli ci ispirava. = lat. tardo
, 11-ii-353: quando alcuna parte del corpo ci duole, l'animo non può esser
muover d'occhio con mara- vigliosa forza ci prendono gli animi, e sono cagione che
fermava l'animo un tratto, non ci aveva luogo il consiglio. f. d'
-a voler stare all'uso antico, ci vorrebbe un bel sonetto stampato su taffetà,
bene; a monte ogni cosa; non ci perdiamo dell'animo, che anco orlando
o non vi pare grave, non ci ha altro, di che dolere di noi
, un esiguo spirito giocoso che spesso ci seduce e ci persuade a inclinarci verso
esiguo spirito giocoso che spesso ci seduce e ci persuade a inclinarci verso i piaceri blandi
calvino, 1-15 7: marco- valdo ci salì [sul tetto] con due dei
il camparo cogli stivali nuovi; che ci si dondolava dentro come un'anitra domestica.
, col becco in aria, e ci sguazzava dentro, si godeva il fresco,
il verso di un'anatra; e ci guazzava dentro, proprio come un'anatra
... appena si reggon ritti ci vanno a sguazzare come gli anitrini nei rigagnoli
'n un muro, / di modo ci avea 'l vino abbarbugliati /...
crusca]: abbi il vino innanzi che ci metti acqua, sì è puro e
: la gola chiede sempre più: ci bastava il vino annacquato, il caffè amaro
bisogno d'acqua. se io non ci penso, chi ci pensa? ».
. se io non ci penso, chi ci pensa? ». ella annaffiò 1
gli annali letterari e le scuole contemporanee ci porgono documenti di città e di uomini
? v'invecchieranno in casa, e non ci annaseranno i cani. bruno, 488
i... i e 'l vecchio ci sollecita e l'annaspa. fagiuoli, 1-1-382
ricordavano quanto mai tempo era che non ci avevano avuto la guerra, né la peste
, ii-1-67: il rimanente de'vocaboli, ci ha in guisa annebbiati, che,
impazienza e annebbiati dallo stupore, non ci fu nulla da vedere, altro che il
ebbra che, alla fine, come ci separammo, mi appoggiai al sedile, con
, per la parte del suggetto nel quale ci par che riseggano, non sieno altro
che è maggiore il bene, che ci può resultar dalla morte o dall'annientamento morale
attimo annientarlo. slataper, 1-155: tu ci crei e ci annienti per i tuoi
slataper, 1-155: tu ci crei e ci annienti per i tuoi giusti fini.
il solo giorno ogni anno in cui ci si ricorda che c'è stata al mondo
, del 1380 molto corretto, non ci par, che venga dal provenzale, come
quando venne il sig. principe gastone ci scordammo tutti che io vi mandassi la sera
ii-142: sire! a quel patto noi ci annoderemo d'intorno a voi: noi
, l'uno accanto all'altro. ci sembra che i nostri destini si leghino,
fieri annodamenti che il insieme tutti tre ci legavano, a colpi di buone sassate,
di buone sassate, con molte grida ci sciolsero. 2. figur.
]: e in questo annoiamento medesimo ci ammaestra la filosofia. segneri, iii-3-88:
della vita. verga, i-77: ci faremo dei dispetti, ci faremo la guerra
i-77: ci faremo dei dispetti, ci faremo la guerra, ci odieremo,
dei dispetti, ci faremo la guerra, ci odieremo, e così non avremo il
palazzeschi, 1-220: quando vi annoieremo ci direte: basta, e noi staremo
della chiesa universale, la vado gustando e ci trovo scelte fatte con esquisito giudizio.
diffidava di lui. deledda, iii-76: ci siamo quindi separati legalmente, e forse
non li avremmo più trovati sulla terra ci accorò tanto, che annullò il piacere suscitabile
abitate de'monti. compagnoni, i-89: ci rimane a considerare la libertà del pensare
cento, di incontrare i pericoli che lui ci aveva annunziato. vittorini, 4-26:
maestro alberto, 169: la bella venus ci annunzia la sera. arrighetto, i-221
1-178: sovente l'annuncio di una sciagura ci sorprende in modo più vivo che non
parti venuti i russi, i quali ci vennero in effetto d'indi a non
del luogo, e dall'annuo silenzio che ci converrà imporre alle nostre penne. galileo
, non si scompagnano più da noi e ci assediano col loro anonimo.
che sarebbe 'enorme ', a noi ci viene dal francese anormal ».
fretta crescano impazienze, / l'ansia ci trasportava lungo il sonno / verso quale altro
, ii-239: oh quanti amici colà ci stanno attendendo,... ansi
polo antartico. carletti, 45: ci fermammo... in un altro porto
. bentivoglio, 4-716: con quanta vergogna ci è bisognato ora lasciar ubero intieramente cambray
croce, ii-9-295: gli antenati che ci assegna il vico, e che egli pur
il cielo di piombo, immani gamberi fulvi ci sfiorano con lunghissime antenne, hanno occhi
tra cronaca e storia... ci mette in grado di rigettare un comunissimo
un camposanto, sembra che la gente ci viva sotterrata- come nei rifugi antiatomici.