ciocché] io vidi che avea li orecchi chinati, e ciò non è propria natura
lo spinsero adagino adagino; cheti e chinati, entraron nell'andito. idem, pr
faticare eccessivamente (trasportando pesi, lavorando chinati, stando piegati sul tavolo da lavoro
qual i fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol gl'
me, siccome tacita / sui fior'chinati a sera / la stilla del mattin.
: due occhi incavati eran per lo più chinati a terra, ma talvolta sfolgoravano
bocchelli, ii-260: tutti seguivano, chinati, il giuoco, con tale passione
, ferma, cortese, e cogli occhi chinati, e stando volta a chi magior
qualcuno di sua conoscenza: che, chinati giù, zuccone, che con una
s'erano messi a confabulare sottovoce, chinati sulla scrivania. pascoli, 65:
al chiaro della balconata. la celeste chinati gli occhi rispose mestamente: « guarirà
, constringendovi la forza della necessità, chinati gli omeri, disposto credo vi siate
; piegato verso terra. -occhi chinati: bassi, che guardano a terra
2-10: gli altri animali fece elli tutti chinati in verso la terra, per mostrare
, / tu anderesti con gli occhi chinati / e non appariresti mai tra gente.
quali i fioretti, dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol
rugiadosi in loro stelo / gli fior chinati dal notturno gelo. a.
, quando son vecchi poi che vanno chinati quasi per terra con la bocca, zucche
due occhi incavati eran per lo più chinati a terra. carducci, 825: salve
che i pensieri / mi rimanessero e chinati e scemi. 3. ant
giovane, 9-187: vecchi, gobbi, chinati / correr sopra un fuscel sottil sottile
estere dell'acido chinico (molti chinati sono usati in medicina per la cura
quali i fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol li
e s'erano messi a confabulare sottovoce, chinati sulla scrivania, agitando il capo come
s'erano messi a confabulare sottovoce, chinati sulla scrivania, agitando il capo come
morir d'un giorno inerte, / chinati i rai fulminei, / le braccia al
, / tu anderesti con gli occhi chinati / e non appariresti mai tra gente.
d'annunzio, i-468: noi, chinati da l'alta loggia, soli, /
, ferma, cortese e cogli occhi chinati, e stando volta a chi magior vi
morir d'un giorno inerte, / chinati i rai fulminei, / le braccia
che i pensieri / mi rimanessero e chinati e scemi. fazio, ii-6: soave
di peccatori. mamiani, 1-143: chinati ossequioso in quella vece, / e
: dove all'ombra / degl'in- chinati salici dispiega / candido rivo il puro seno
i fioretti, dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol li
lo spinsero adagino adagino; cheti e chinati, entraronnel- l'andito, dov'erano
quali i fioretti, dal notturno gelo / chinati e chiusi, pòi che 'l sol
i fioretti, dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che '1 sol
morir d'un giorno inerte, / chinati i rai fulminei, / le braccia
i fioretti, dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol l'
di tutta la generazione de'stromenti, chinati in terra adorate la statua d'oro
i fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol rimbianca
: quali fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol li
9-32: all'ombra / degl'in- chinati salici dispiega / candido rivo il puro seno
/ morir d'un giorno inerte, / chinati i rai fulminei, / le braccia
a'signiferi, come se loro li abbino chinati et abbino adorato. leggenda di tobia
sul ventaglio. manzoni, ii-105: chinati i rai fulminei, / le braccia
un ragazzetto e una bambina s'eran chinati in mezzo alla corrente; così in vista
e ancora perché porta gli orecchi così chinati. tavola ritonda, 1-18: se vostro
occhi ora verso il cielo alzati ora chinati a terra, que'suoi frequenti sospiri
che sotto la gala- verna s'eran chinati verso terra... subiva b fascino
giovane, 9-187: vecchi, gobbi, chinati / correr sopra un fuscel sottil sottile
un bagliore diffuso che accende i volti chinati all'opra dell'ago.
: quali fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol li
rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal notturno gelo. tasso, 13-i-571
, costringendovi la forza della necessità, chinati gli omeri, disposto, credo, vi
un bagliore diffuso che accende i volti chinati all'opra dell'ago. -opera
ragazzetto e una bambina s'e- ran chinati in mezzo alla corrente; così in vista
alte ginocchia / i pieghevoli nodi / ambo chinati a terra, / se stesso incurva
ripiano dei padroni, e si stava chinati. arbasino, 16: le cannonate si
ginocchia / i pieghevoli nodi / ambo chinati a terra, / se stesso incurva
pure che voi andate così un poco chinati, e quanto è maggiore il peso
è maggiore il peso, più andate chinati. l. strozzi, 1-163: m'
allegoriche. cesarotti, i-xxxii-q: chinati e teco / chinin la fronte popoli
ch'io vidi ch'avea li orecchi chinati. dante, conv., i-x-5:
: quali fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che t sol li
morir d'un giorno inerte, / chinati i rai fulminei, / le braccia al
in piedi dopo essere stati seduti, chinati o stesi a terra. segneri,
, se pur sono dal notturno gelo chinati e chiusi, tosto che febo rende suo
voi [portatori] come voi andate chinati colà per santangiolo, quando si rimutano le
poeticamente la poesia, tra i fioretti chinati e chiusi dal notturno gelo che al raggio
ripiano dei padroni, e si stava chinati. 4. palchetto di uno
in piedi dopo essere stati seduti, chinati o inginocchiati; rialzarsi da una caduta
in piedi dopo essere stati seduti o chinati; sollevarsi da giacere, rialzarsi dopo una
scuri, con i testoni biondi chinati a rosicchiare qualche costola spolpata di cavallo
gevon rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal notturno gelo. bembo,
nel piano sotterra un piede e ne'chinati e rapinosi insino a due piedi, la
che i pensieri / mi rimanessero e chinati e scemi. -destituito di autorità
come lo jeréz, gli sherry, i chinati,... e a parte i
e di tutta la generazione di stromenti, chinati in terra, adorate la statua d
il ripiano dei padroni, e si stava chinati. 2. disus. soffitto
. d'annunzio, i-468: noi, chinati da l'alta per ciascun di
rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal notturno gelo. 24.
masticarlo. fenoglio, 5-i-1773: si erano chinati per staccarsi il fango dalle divise.
2-130: quali fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol
2-129: quali fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol
rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal notturno gelo. ariosto, 1-93:
tacito / morir d'un giorno inerte / chinati i rai ulminei, / le
esser temente / e vergognosa, cogli occhi chinati, / fermi li membri e sembri
lieti fioretti se pur sono dal notturno gelo chinati e chiusi, tosto che febo rende
/ acque di rii novelli / tra chinati arboscelli verzicanti. 2. figur