quelle miriadi di lacrime adamantine riscintillavano al chiarore lunare. idem, iv-i- 977
si spandeva sulla gran via larga con un chiarore abbagliante. d'annunzio, iv-2-982:
i carovanieri rimasero come abbagliati da un chiarore inaspettato. marotta, 6-97: dovetti aspettare
lumi s'accendono nell'oscurità rosea e un chiarore periato invade le strade. bontempelli,
terribile chiuda. idem, iv-2-216: il chiarore illuminava i volti animati dalla bramosìa della
annunzio, iv-1-249: le piante in un chiarore misterioso agitavano ombre vaghe, senza un
d'acquario. borgese, 2-24: il chiarore di marzo, calandogli [suùo scalone
voci della campagna si acquetavano sotto il chiarore pacifico. panzini, iii-357: si acquetò
. montale, 1-108: sfugge il chiarore e s'aduna / sovra eminenze e
neri. ojetti, ii-641: nel nuovo chiarore la sala si fa più alta e
sigillati per l'eternità, per un chiarore alabastrino sembra debbano intravedere. palazzeschi,
la forma, ma si gode il pacato chiarore. deledda, ii-805: dagli altri
si illuminava di trasparenze rosee nel primo chiarore dell'alba. bocchelli, i-163:
insegne. 4. figur. chiarore, biancore (della luna, della
su i vetri della finestra era come un chiarore d'alba; ed era l'
giorno, spuntare in cielo il primo chiarore del mattino. bencivenni [crusca
e baciata quella bocca sorridente nel placido chiarore della luna, poi nel sereno barlume
. albóre, sm. primo chiarore dell'alba, la sua luce leggera
l'aveva intristita. 3. chiarore, barlume; pallida luminosità diffusa (
dove l'orizzonte s'allargava in un chiarore color d'oro e color di rosa
da un finestrino alto inferriato spandendo un chiarore argenteo sulle botti nere dalla faccia rossa
'l ciel d'una fronte hanno il chiarore, / nel bel regno d'amor
ove toro lunare cominciava a diffondersi nel chiarore occiduo, pareva farla mediatrice fra il
: ma non sì tosto il gran chiarore apparse, / che quasi lampo dileguossi,
e più chiara e più netto il suo chiarore e più grossa, tanto è migliore
secoli, da cui spiove un fresco chiarore di gerani, improvvisamente una testa bionda
nei quali una lucernetta poneva un fioco chiarore sanguigno. papini, 8-9: m'inoltravo
domandare. govoni, 3-159: un chiarore indiviso luna e sole / nel silenzio,
. d'annunzio, iv-1-635: nel chiarore del crepuscolo era l'annunzio della prima
la persona di lei si eresse nel debole chiarore rossigno, tutta si appalesò nella sua
d'aquilone verso il meriggio con grande chiarore. ugurgieri, 5: una fortuna
ben cotto. deledda, ii-699: il chiarore arancione del sole che sorgeva sui monti
a sera, nelle terse vetrate il gran chiarore della luna. beltramelli, ii-228:
praiolini, 6-256: lo guardava ed al chiarore della lampada ad arco, ravvivato dal
pelago viaggia / solitaria, rifulgono al chiarore / bianco le nude arene. d'annunzio
mandavano sopra le case bianche e nere un chiarore fosco che arrossava la neve. idem
splendore del tramonto arrossava ancora con un chiarore di fuoco le cime. beltramelli,
cucina con le pareti scure arrossate dal chiarore del fuoco. ojetti, i-37:
la lampadina sul tavolo aumentasse il suo chiarore di secondo in secondo. 2
la notte. viani, 14-202: nel chiarore lunare dei marmi e nel tono cerulo
iv-1-889: una vigna si levava nel chiarore lunare, tacita. le viti alzate si
sotto la neve, immersi in un chiarore azzurro, onde sorgono gli avanzi dei
massa di mattone e di panchina sul chiarore di ponente. pirandello, 6-399:
improvviso e lampeggiante; luminosità vivida; chiarore diffuso. firenzuola, 91:
della luna vicina al tramonto: un chiarore scialbo ed umido avvolgente i filari dei
549): nel mezzo, tra il chiarore di più fitti lumi, tra un
; apparire e sparire repentinamente (un chiarore, una luce). dossi
balùgine (balùggine), sf. chiarore scialbo e intermittente. = lat
pepita '. baluginìo, sm. chiarore assai tenue e intermittente. dossi,
cento metri un lampione a olio: chiarore malato -; e la strada, battuta
., 21 (367): al chiarore che pure andava a poco a poco
pena di vedere ma non distinguere); chiarore indistinto che appena trapela; fioca
. apparire nel barlume, nel chiarore; far macchia di fioca luce
il lat. lucere * mandar luce, chiarore '. barnabita (bernabita)
. pea, 7-36: appena vide il chiarore dalla rostra e vide scostarsi l'uscio
te e me sul belvedere / un chiarore subacqueo che deforma / col profilo dei
vitale delle bestie e degli uomini e dal chiarore della lucerna di coccio. marotta,
disoccupato. calvino, 1-304: al chiarore della lampadina sfilavano le porte delle aule
per la fìnestruola entravali dentro un certo chiarore bigiccio, che si vedeano, ma
e vennero accesi grandi fuochi il cui chiarore vinse quello del crepuscolo. savarese,
e scendere verticalmente in forma di debole chiarore à un dipresso come avviene nelle prigioni
. d'annunzio, iv-2-216: il chiarore illuminava i volti animati dalla bramosìa della
un enorme blocco calcinoso che in questo chiarore violetto di zolfo pare si accasci e
, e diffon dere un chiarore intenso). dante, purg
bianchezza intensa, di limpidità, di chiarore; che indossa abiti bianchissimi; che
549): nel mezzo, tra il chiarore di più fitti lumi, tra un
549): nel mezzo, tra il chiarore di più fitti lumi, tra un
gli era uno stellato, che faceva un chiarore grandissimo: in un tratto io sento
e col capo orlato di un sottile chiarore, si perdevano in lunghe file dentro la
, e gli occhi palpebrati davanti al chiarore delle candelette, in cerca dei capoversi
. allora frau linda, ritta nel chiarore della luna, disse: -domani bisogna
cavatore di miniere, che vive al chiarore d'un lumicino tra l'argilla smottata
, era pallida e mite, nel chiarore che si spandeva da una grossa lampada
come assorti in un sogno misterioso nel chiarore lunare. gozzano, 34: un
in quel mistero, nel cerchio di funebre chiarore che usciva dalla cappella,..
, sf. ant. e dial. chiarore, lucore del cielo che si rasserena
chiaranzana * chiamano all'elba quel gran chiarore, che vedesi in un punto dell'orizzonte
chiarella, sf. ant. chiaro, chiarore. guido delle colonne volgar.
diffusa del cielo, dell'aria; chiarore del cielo sereno. d'annunzio,
. clarin. chiarina2, sf. chiarore tenue del cielo. - anche dimin
chiaro, sereno; luce diffusa, chiarore (del giorno, del crepuscolo, della
chiaro2, sm. luce; luminosità, chiarore. dante, par., 2-148
luce e l'ombra, in un chiarore incerto. -anche al figur.
spera, / perché passa et avanza di chiarore. giamboni, 2-43: ma elle
oscuritade, ch'elle ci tolgano el chiarore del giorno. chiaro davanzati, v-295-2
apare / in ogne scura parte dà chiarore; / cotant'à di vertute il
d'aquilone verso il meriggio con gran chiarore. cellini, 1-33 (91):
gli era uno stellato, che faceva un chiarore grandissimo; in un tratto io sento
una coll'aria, un qualche maggior chiarore? una luce più carica, e
oscurità cresciuta, e lumeggiavano d'un chiarore istantaneo i lunghissimi tetti e gli archi
giusti, iii-240: è l'ultimo chiarore d'un lume fosforico, che va a
quel breve pertugio difeso dalla grata col chiarore della candela che le pioveva sulla fronte
821: inchinaronsi i cieli, un dolce chiarore vermiglio / ombrò la selva e il
si vedeva crescere verso la piazza un chiarore d'incendio, dal quale di tratto in
dagli occhi: intravide nel cimitero un chiarore, più che d'alba, che
secoli, da cui spiove un fresco chiarore di gerani, improvvisamente una testa bionda
te e me sul belvedere / un chiarore subacqueo che deforma / col profilo dei
lasciando che gli occhi seguissero il vago chiarore della fiamma semispenta e che i pensieri
gli occhi avevano lampi, la fronte un chiarore augusto dello spirito di verità.
e dal liquore dell'acqua e 'l chiarore siano incitate a bere. soderini,
predetti dal colore, dal sapore, dal chiarore, e dall'odore,
era consumato, o partito dal vivo chiarore della sua freschezza, era fuggito il
b. davanzali, i-269: né il chiarore de'claudi cesari porterà in altra casa
alla terra. 6. il chiarore del giorno, luce. dante,
dato. = variante dotta di chiarore, deriv. da un lat. claror
vitale delle bestie e degli uomini e dal chiarore della lucerna di coccio. palazzeschi,
delle bestie e degli uomini e dal chiarore della lucerna di coccio.
de pisis, 149: nel chiarore di un cielo serale / fra conifere antiche
che eclissa agli occhi di molti il chiarore dell'astro romano? gramsci,
, sigillati per retemità, per un chiarore alabastrino sembra debbano intravedere. alvaro,
deledda, iii-484: nel cerchio di funebre chiarore che usciva dalla cappella, col grande
d'annunzio, v-2-625: rimanevano nel chiarore il collo senile, il sommo del petto
apare, / in ogne scura parte dà chiarore; / co- tant'ha di vertute
la luce, e trasformi il suo chiarore davanti agli occhi miei in un crepuscolo
si vedeva crescere verso la piazza un chiarore d'incendio, dal quale di tratto
l'oscurità cresciuta, e lumeggiavano d'un chiarore istantaneo i lunghissimi tetti e gli archi
è il mattino, / sfugge il chiarore e s'aduna / sovra eminenze e fiondi
ombra della camera, e fra il chiarore incerto delle trine... egli appariva
rotondeggiano. fogazzaro, 2-18: sul chiarore della candela, posata a terra di
ha ancora qualche lucciola che versa il suo chiarore benevolo sulla debole erba.
strette finestre non entrava che un incerto chiarore, che impastava vagamente le decorazioni a
perché trami / la sera anche il chiarore / delebile dei rami. =
, tutto raccolto e sparso di delizioso chiarore, mi ritrovai in non so che natura
verga, i-356: dappertutto era un chiarore denso; sulla costa, nel vallone,
in fila al soffitto, / e il chiarore celeste nell'umile gara deperiva sconfitto.
, 6-17: un tappeto di diafano chiarore lunare steso lungo la strada selciata attutisce
per i corridoi e le scale. al chiarore della lampadina sfilavano le porte delle aule
acque intorno dilagate si rispecchiava l'ultimo chiarore occidentale tra le praterie verdi. montano,
fondo all'ombra, / dilatarsi il chiarore di un mattino azzurro e bianco.
e due lagrime sforzate rabbiose riflettevano al chiarore della lucerna il fuoco sinistro de'suoi
quell'uniforme e disaccidentato mantello e mandar chiarore della neve. baldini, 6-137:
la finestruola, entravali dentro un certo chiarore bigiccio, che si vedeano, ma
secoli, da cui spiove un fresco chiarore di gerani, improvvisamente una testa bionda
mano, se la guardò poi al chiarore della luna. non c'era sangue.
buie di dentro e sbiancate di sopra dal chiarore dubbioso della luna nascosta. =
ebbri di pianto, e nel freddo chiarore che piovèvan le stelle, un giovane
febbrile. bocchelli, 1-i-51: il chiarore del focolare riverberava sul corpo grande e
ebbri di pianto, e nel freddo chiarore che piovèvan le stelle, un giovane
morte, nell'aria tutta effusa nel chiarore tremante di marina. c. e.
[profumi] son pallidi come un chiarore / di luna, o mistici come
molta terra e a noi toglie lo chiarore del sole. simintendi, 1-25:
di là, terra terra, un fumoso chiarore (esalazioni appestate): una città
della notte e versava il suo esanime chiarore sugli alti monti d'argento stagliati.
della notte e versava il suo esanime chiarore sugli alti monti d'argento stagliati.
/ uniforme e gentile / come il chiarore di un lontano incendio; / le
fino ad annullarsi: ombre fugate dal chiarore diffuso dell'alba. savinio, 10-
549): nel mezzo, tra il chiarore di più fitti lumi, tra un
1827 (552): tra il chiarore di più spesse faci]. carducci,
di sogni / ondeggia a 'l tuo mite chiarore qua giù. saba, 18:
'l fandango si svolgeano / a 'l chiarore de le accese / tede. montale,
d'annunzio, v-1-758: vedevo passare nel chiarore le mandre dei prigionieri color di fanghiglia
agg. letter. che irradia un chiarore spettrale, irreale. caproni, 162
, fanteria scelta. le file marciano nel chiarore della luna declinante. barilli, 2-135
. d'annunzio, iv-2-1147: un chiarore verdognolo, dalla vetrina d'una farmacia
qui lavato, / né il fuggente chiarore / delle pietre piantate sotto l'acqua /
segneri, ii-357: così quel chiarore ch'è più prossimo al sole è
-aria, atmosfera (e anche luce, chiarore). g. morelli, 492
una lampada soprannaturale che spande un egual chiarore e non segna le ombre. barilli
ii-1002: questa chiesa era illuminata dal chiarore d'una piramide di finti ceri a
poca luce; che emana un debole chiarore; stentato, incerto, velato (una
21 (361): vide un chiarore fioco apparire e sparire a vicenda: era
vide più che le fiamme e il chiarore, molesto come erano molesti nella notte
549): nel mezzo, tra il chiarore di più fitti lumi, tra un
te e me sul belvedere / un chiarore subacqueo che deforma / col profilo dei
videro in fondo alla pianura sorgere un chiarore. parve dapprima come un'alba di luna
essere greche... il loro chiarore sovrumano è fatto di vene di marmo
un lumicino, e il lumicino divenne chiarore e un uomo pigliò forma.
entro le più interne vie il fosco chiarore delli incendii. gnoli, io7:
una tenue luminescenza, diffondere un fioco chiarore. faldella, iii-86: le
fronte tramandi intorno a sé un debole chiarore, come se il pensiero vi fosforeggiasse
fiochi riflessi, che diffonde un debole chiarore. mamiani, 1-128: quel sottil
un vivo baluginio, che emette un diffuso chiarore. -in partic.: che brilla
3 * per estens. che emana un chiarore diffuso, che scintilla, che balugina
dire che tenuti al sole ed anche al chiarore dell'aria, e poi recati al
, i-506: vive [il minatore al chiarore d'un lumicino tra l'argilla smottata
di velo, attraverso la quale il chiarore del suo corpo traspariva frastagliato come la
occhi ebbri di pianto, e nel freddo chiarore che piovèvan le stelle, un giovane
perché, stando, perde del suo chiarore. 13. tuttora visibile,
e ne sfuma al cielo nero / un chiarore ampio e fugace. idem, 263
pea, 7-234: ombre fugate dal chiarore diffuso dell'alba. 4.
oscurità cresciuta, e lumeggiavano d'un chiarore istantaneo i lunghissimi tetti e gli archi
ritti contro il camino, ravvolti nel chiarore della fiammata, fumigavano come anime del
di là, terra terra, un fumoso chiarore (esalazioni appestate): una città
tinge. 15. bagliore, chiarore, vivo splendore; luce abbagliante.
/ uniforme e gentile / come il chiarore di un lontano incendio. 18
'l seren di germile, e pe 'l chiarore / va pispigliando un nugolo di versi
monte mauro, illuminando di un tacito chiarore la collina gessosa allo sbocco della valle
il sole già senza raggi gettava un chiarore roseo sulla biancheria disposta sulle assi rivestite
, iv-2-1348: qui non è l'inerte chiarore glauco che ghiacciava la pergola bassa,
gelarsi il sangue, quando al fioco chiarore del lumino da notte, vide affacciata al
4. per estens. il chiarore, la luce che il sole diffonde
ricordo ribalza nuovo dalla memoria nell'immacolato chiarore di questa giovinezza terrestre. soldati,
intermittente. verga, 1-117: il chiarore incerto che penetrava dalle tende del verone
. govoni, 2-133: il fuggente chiarore / delle pietre piantate sotto l'acqua /
, vanamente cerca di guardare fra l'agitato chiarore. -assol. avere un determinato
più dolci. bocchelli, 1-i-26: il chiarore tardo e scialbo del primo albeggiare dopo
ricordo ribalza nuovo dalla memoria neh'immacolato chiarore di questa giovinezza terrestre. valeri,
: svaniva nell'aria attonita l'immoto chiarore del giorno. -inespressivo (il
più a distribuire, come faci, il chiarore, ch'a mendicarlo. segneri,
: ardono le case / d'incantato chiarore: i boschi sbraciano / silenziosamente.
qualche attimo, cominciamo a vedere il chiarore della luna. dal sottoportico sbocchiamo in
/ della riva che cerca il suo chiarore / indelebile e freddo. 2.
, e... gli soffoca il chiarore, gli spegne il caldo, sicché
e spumose degli alberi si libravano nel chiarore infinitesimo; il cielo lontano guardava su
diaccio. bocchelli, 12-57: il chiarore si offuscava, pur senza nuvole,
: forse, infranto il mistero, nel chiarore / del mio ricordo un'ombra apparirai
egli stesso un gran banco assettò nel chiarore del fuoco, / e su vi
sigillati per l'eternità, per un chiarore alabastrino sembra debbano intravedere.
il puzzo del bruciaticcio, à visto il chiarore, è corsa. e con la
involte in nebbia, e non dànno chiarore. ugurgieri, 46: nasce la notte
colori: quel d'entro era quasi un chiarore che terminava di fuori in uno bigio
, l'usignolo, la vigna nel chiarore lunare. -astrarsi, separarsi, distinguersi
oscurità cresciuta, e lumeggiavano d'un chiarore istantaneo i lunghissimi tetti e gli archi
l'oro lunare cominciava a diffondersi nel chiarore occiduo, pareva farla mediatrice fra il
, 8 (140): all'incerto chiarore della lampada che ardeva davanti all'altare
lampanéggio, sm. tose. chiarore lunare. salvini, v-4-1-7:
agli angoli delle strade mandavano intorno un chiarore velato e triste. barilli, ii-58
che mi dà pace con il pio chiarore. -spreg. lampionàccio.
litoranea. i fari accesi smorivano nel chiarore cristallino della prima sera. cassola,
egli stesso un gran banco assettò nel chiarore del fuoco, / e su vi pose
d'oro. 7. chiarore opalescente e freddo; lattescenza. pascoli
2. per estens. letter. chiarore lattiginoso. buzzi, lxxv-122: l'
una nube); che si diffonde con chiarore smorto, privo di brillantezza (una
cera! -fioco, incerto (il chiarore, la luce). fogazzaro,
lessicista padovano interpretato toscanamente per * chiarore splendore lucidità '. = deriv.
cielo sereno, o variato leggiadramente di chiarore e di nubi. b. croce,
: la luna... spande un chiarore « di là dalla vita » su
e spumose degli alberi si libravano nel chiarore infinitesimo. 9. alzarsi,
pascoli, 709: lievemente a quel chiarore, ardente / nel gran silenzio opaco della
olio santo. ombre tenui apparivano sul chiarore; si disegnava lievissimamente su quel rettangolo
. -anche: luminosità, splendore, chiarore. panzini, iii-689: oggi,
ecc.); luminosità, splendore, chiarore. d'annunzio, iv-2-832: quelle
. ghislanzoni, 1-74: il limpido chiarore dell'alba rischiarava la fronte di luigia
. canaldo, 245: il limpido chiarore de nostri natali macchie non ammette di
. cicognani, v-1-516: in un chiarore di giorno sidereo tutta questa pioggia di
andai l'istessa notte seguendo il livido chiarore delie accese fornaci ad una vicina tromba
, tutta la stanza è immersa in un chiarore stranamente misto, che nell'ombra degli
. -a luce di luna: al chiarore di una notte lunare. ca'
ix-830: arrivare io spero al lucido chiarore, / che co'suoi moti interni mi
2. luminosità tenue e diffusa, chiarore. -ai primi lucori: ai primi
emanazione, radiazione luminosa; luce; chiarore; splendore. -in partic.: fulgore
in ombra pare non quello che è nel chiarore. fa l'ombra il colore fusco
l'oscurità cresciuta, e lumeggiavano d'un chiarore istantaneo i lunghissimi tetti e gli archi
un riflesso verdastro, come se lo scarso chiarore del giorno fosse sepolto in fondo al
che diffonde una luminosità tenue, un chiarore fioco. papini, 27-3: non
sf. letter. luminosità tenue, chiarore fioco. papini, 27-4: la
adoperato per diffondere nelle camere un tenue chiarore durante le ore notturne. d'alberti
sola stella nominata luna. 4. chiarore lunare. dante, purg.,
e il semicerchio della città è anche di chiarore, di riverbero, senza, per
, al chiaro di luna: al chiarore lunare. petrarca, 237-37: sovra
. ant. sprazzo di luce, di chiarore; lampo, balenio, riflesso luminoso
accecante, abbagliante; bagliore, chiarore; sfavillio. giacomo da lentini
dagli occhi celesti, soffondevano del loro chiarore il lutulento parigi. baldini, i-195:
loro numero e forza vedresti più macole di chiarore e d'obscuro. -per
, 13-322: questo viale madido d'un chiarore che insospettisce, un chiarore teso,
d'un chiarore che insospettisce, un chiarore teso, addirittura stirato. parronchi,
vetta / de li alberi maestri pe 'l chiarore / tepido i mozzi stanno a la
/ ombra la vita, e quel chiarore blando, / il senso mi cingean
/ entrano gli studenti / nel tepido chiarore / de l'aule graveolenti.
/ la quale avanza e passa di chiarore. bembo, 10-vii-381: io ho a
verso la cuna del colle, marginata di chiarore. 4. letter. ant
l'oro lunare cominciava a diffondersi nel chiarore occiduo, pareva farla mediatrice fra il
; certo coteste « armonie » riverberano il chiarore quieto e lunatico, ch'è delle
. morante, 3-39: un diverso chiarore elettrico, di un rossastro scialbo,
il piovasco si dilegua. / se il chiarore è una tregua, / la tua
cristallo pendente dal soffitto spandeva un mite chiarore. onufrio, 37: spesso le sue
mèsse di sogni / ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! pirandello, 8-910:
; certo coteste 'armonie 'riverberano il chiarore quieto e lunatico, ch'è delle
alzato gli occhi, viddi che il chiarore del sole batteva in una pariete di muro
febbraio. -che emana un mite chiarore, una luce delicata, soavemente diffusa
-ore, sul modello di calore, chiarore, ecc. moliostinato, agg.
/ declina solitaria / la notte nel chiarore / monotono dell'aria. 9.
d'annunzio, iv2- 138: un chiarore moriente tra roseo e violaceo indugiava effuso
mare all'orizzonte, circonfusa di latteo chiarore, una plaga meravigliosa. bacchelli,
: il piaggia vide in terra, al chiarore della paglia accesa, due occhi fissi
in quel motriglio di ciccia apparve un chiarore d'oro e argento. 4
vetta / de li alberi maestri pe 'l chiarore / tepido i mozzi stanno a la
, lungo un'alta muraglia nera che il chiarore lunare rivelava essere tanti bossi di straordinaria
/ involte in nebbia e non dànno chiarore, /... / e 'l
e nibulositate. -per estens. chiarore tenue e diffuso, penombra. paolieri
burlette favorite. -biancore, chiarore lunare. govoni, 504: passava
nevicosi sporgenti da un dirupo, al chiarore della luna]. cattaneo, iii-2-92:
giorno, e siagli bastante il menomo chiarore per distinguere facilmente gli oggetti.
del riflesso luminoso sulla neve (un chiarore, la luce lunare).
: forse, infranto il mistero, nel chiarore / del mio ricordo un'ombra apparirai
, diffondevano appena nella notte un rado chiarore opalino. gozzano, 115: disparve
2. che emette un tenue chiarore, che produce fosforescenza (un insetto
-essere diffuso, estendersi (un chiarore, una luce). prati
cima allo zampillo; e il poco chiarore che ancor nuotava nell'aria si raccoglieva
piena. - anche: luce, chiarore lunare. salvini, 48-111: se
spira il vento, caratterizzato da un chiarore diffuso. guglielmotti, 580: 'occhio
sinistramente. bacchelli, 12-57: il chiarore si offuscava, pur senza nuvole.
superfetazioni antiartistiche. bettini, 1-60: il chiarore assa per le ogive vetrate. d'
oleose. vittorini, 9-126: un oleoso chiarore violaceo sballottava entro il fondo di una
: inchinaronsi i cieli, un dolce chiarore vermiglio / ombrò la selva e il colle
e verde. -che emana un chiarore tenue e diffuso. lisi, 280
pascoli, 709: lievemente a quel chiarore, ardente / nel gran silenzio opaco della
lunghe serate. pascarella, 1-253: un chiarore opalino che andava a poco a poco
6. superato in splendore, in chiarore, in intensità, in modo da
bigio e privo di luminosità, di chiarore (il cielo). lauro,
tanto bianco che sembra tramandare un fievole chiarore come l'orbe della medusa, sul
tirannide di dionisio, il cui chiarore s'oscurerà tantosto che toccheranno essi
. baldini, i-557: dove il chiarore del nuovo giorno palpitava con maggior forza
particella pronom. offuscarsi; perdere il chiarore, la luminosità, spegnersi (una
. pascarella, 1-69: fuori, al chiarore rossiccio delle padelle di sego che fumigano
della ribalta si alzano proiettando il massimo chiarore. saba, 356: sul breve
e sparso di deli zioso chiarore, mi ritrovai in non so che natura
: la scena rimane pallidamente rischiarata dal chiarore lunare. gadda conti, 1-385:
saffo. baldini, i-557: dove il chiarore del nuovo giorno palpitava con maggior forza
davanti a me, stampato sul lieto chiarore di quell'aurora di primavera, stava
ricchezza, un soave calore e un soave chiarore si diffondevano dalla fiamma, a traverso
tra il cordame dell'alberatura, nel chiarore aperto e fresco, tutto lampeggiante dei riflessi
de li prati / e de l'agua chiarore / e lume d'o- gni spera
, / in ogne scura parte dà chiarore. g. cavalcanti, i-141: menarmi
era consumato o, partito dal vivo chiarore della sua freschezza, era fuggito il suo
/ ma di vostra parvenza il bel chiarore, / sol per vittoriare il vostro quore
pellico, 2-449: qual è il funesto chiarore che rischiara improvvisamente i passi delle turbe
pecchie. / -chi va e '1 chiarore turbando il silenzio sacro? quaglino, 3-27
. pirandello, 8-574: tra il chiarore che sfumava dai lumi delle strade anguste
finestroni alti immensi / persiste del cielo il chiarore, / dietro rettangoli neri.
bisognose. -caratterizzato da un debole chiarore, da poca luce; privo di
. d'annunzio, iv-2-1268: al chiarore della lanterna, ella si chinava verso
oglio... piovette il suo modesto chiarore sul capo di quella gente..
volta andarono al colosseo: era un chiarore plenilunare bianchissimo, con un freddo vivido
, il buio è corroso da un chiarore sotto vetro smerigliato. landolfi, 2-127
aurora lenta e gelida, / nel gran chiarore della val padana / come un ombrello
d'un teatrino inoperoso, al debole chiarore d'un lume ad olio messo dietro una
549): nel mezzo, tra il chiarore di più fitti lumi, tra un
mi sta ascosa / non mi par veder chiarore, / però lo mio cor non
luce livida e radente, preannunciatrice del chiarore falso dei lampi, incombe sopra le verdi
dagli occhi: intravide nel cimitero un chiarore, più che d'alba, che pareva
pastorale. 5. figur. chiarore attenuato che prelude a un fenomeno celeste
): nel mezzo, tra il chiarore di più fitti lumi, tra un rumor
irradiare tenebrosi preconcetti: e che fi chiarore procedurale della stanza, appena spuntati i
: rimase un pezzo a mirare quel chiarore come alcunché di prodigioso. piovene,
della ribalta si alzano proiettando il massimo chiarore. barilli, ii-516: il vesuvio
, ci avviammo in fretta verso un chiarore lontano che, sorgendo dietro a una
savinio, 22-355: in un debolissimo chiarore da seduta spiritica passavano sul proscenio a
prospettive del lungarno, a quel vivo chiarore di luna che si rifletteva nel fiume
di dubbietà ma dedotta solo da quel chiarore che difonda la probabilità, luce a noi
diventare piccino piccino quando scorse, al chiarore d'una fiammata, una figura mostruosa
davanti ai suoi occhi, in quel chiarore assolato dell'aria; e la costrinse a
, lattescente (la luce, un chiarore). landolfi, 7-225: parole
nondimeno splendevano d'un fosforico e putrido chiarore; talune fumavano, quasi spente dall'
il disco luminoso dell'orologio impallidiva nel chiarore: proprio adesso batteva tranquillo un quarto
a vestire ogni cosa / di un chiarore tranquillo, quasi una luce.
, / ma di vostra parvenza il bel chiarore, / sol per vittoriare il vostro
disgustoso. garibaldi, 1-449: il chiarore dell'alba del ventiquattro presentò ai passeggeri
. montale, 1-108: sfugge 11 chiarore e s'aduna / sovra eminenze e frondi
secoli, da cui spiove un fresco chiarore di gerani, improvvisamente una testa bionda
luce livida e radente, preannunciatrice del chiarore falso dei lampi, incombe sopra le
4-ii-32: qualche cosa di latteo, un chiarore chiarissimo vagava su 'l verde, sotto
, silenziosa e intenta, contro al chiarore che raggia dall'occaso. baldini,
/ d'oro, a scolpirne in un chiarore fresco / e denso atteggiamenti modellati /
ricotta. deledda, i-1109: un lieve chiarore, che d'un tratto scivolò su
te e me sul belvedere / un chiarore subacqueo che deforma / col profilo dei
mia camera s'illuminino d'un repente chiarore. carducci, iii-5-101: un repente
/ involte in nebbia, e non dànno chiarore, / e 'l fermamento sta
faldella, 2-22: avvi un resticciuolo di chiarore sul piazzale. linati, 17-181:
riapparve su la cima del promontorio al chiarore; poi di nuovo sparve. soldati
e spinsi il suo tronco verso il chiarore dell'occidente perché cadesse nel campo con il
ricordo ribalza nuovo dalla memoria nell'immacolato chiarore di questa giovinezza terrestre.
, 11-22: quando è arrivato [il chiarore] a toccare quelle vette bianche e
sulla scena come un atono e sparso chiarore che un poco la consolava. baldini
e letter. lucentezza, luminosità, chiarore. l. ghiberti, 163
rimandavano l'una all'altra il loro chiarore tranquillo e giallognolo. -riecheggiare (
che insieme con esse avea spento ogni chiarore degli antichi tempi. parini, 656
come in un gran tondo di riposato chiarore. gadda conti, 2-176: dopo un
non appena videro delinearsi, nel pallido chiarore, la casa di ross, ripresero il
della marea... e il chiarore verdognolo che ne usciva colla risacca.
. ghislanzoni, 1-74: il limpido chiarore dell'alba rischiarava la fronte di luigia
spuntare del sole; essere illuminato dal chiarore dell'alba (il cielo);
pronom. apparire in cielo il primo chiarore del mattino, albeggiare. attribuito a
volle, si fece un po'di chiarore, la burrasca chissà dove sia andata
/ se a caso di balen breve chiarore / pur gliel'addita, ed ei di
l'altro verso il cielo; e lo chiarore del sole lo fiede e allumina col
sarà ricorda bile tranne il chiarore / incipiente di ruote bagnate / e le
oscurità cresciuta, e lumeggiavano d'un chiarore istantaneo i lunghissimi tetti e gli archi
nature. tozzi, vt-991: a quel chiarore gli vedevo brillare gli occhi nella faccia
traverso i fori di un rosone spande il chiarore delle sue lampade votive. rapini,
, si avamparono i volti fuori, al chiarore rossiccio delle padelle di sego che fumide
dietro a certi muri, baluginava un chiarore rossigno. -rosato (un vino)
... s'affiochivano, nel chiarore del cielo, i raggi della luna rotonda
della camera, rotta appena dal vago chiarore della porticina aperta, ella osò avvinghiarsi
le linee delle fiaccole impallidivano in quel chiarore diffuso simili a macchioline rubinose e senza
iv-414: gli occhi miei in quel dubbio chiarore scintillavano spaventosi... io taceva
dei tempi remoti avvampavano e squillavano al chiarore lampeggiante e rutilante delle fiaccole. moravia
della vasta stanza, spandendo il suo chiarore circolare e rutilante sul capezzale. p.
per l'aria tutta effusa nel chiarore tremante di marina. entro 'l
. onofri, 12-23: al tuo chiarore s'apre, dal passato / saturnio della
. vittorini, 9-126: un oleoso chiarore violaceo sballottava entro il fondo di una
l'ultima periferia dell'immensa metropoli un chiarore o, meglio, un preannuncio di
o, meglio, un preannuncio di chiarore che solo chi ha vissuto in
, v-1-194: cominciamo a vedere il chiarore della luna. dal sottoportico sbocchiamo in
sbocco della valle, era illuminata da un chiarore d'alba. pratesi, 5-289:
davanzati, xxx-58: a lo sol dà chiarore, / ogni sper'ha splendore /
sorgere del sole; essere illuminato dal chiarore dell'alba (il cielo).
fredda'. 4. ant. chiarore, luminosità. fatti di spagna,
schiaróre, sm. ant. chiarore, luce diffusa. s.
, con valore intens., e da chiarore (v.). schiarra
10-25: un terzo scoppio sciabolò dw chiarore di lampo e di saetta il cielo.
casotti sono a tinte vio- diffondere un chiarore tenue, smorto (una mento, che
14. sostant. letter. pallido chiarore. pavese, 4-161: era un
scialbóre, sm. letter. chiarore fioco; luminosità attenuata, velata.
attonito: gli occhi miei in quel dubbio chiarore scintillavano spaventosi e il mio dimesso e
il dio uscirà dalla macchina, fra il chiarore del bengala e lo sparo dei mortaretti
2. per simil. tenue chiarore che riesce a filtrare in un locale
7. per estens. perdere luminosità o chiarore; offuscarsi, apparire tenue e fioco
: la notte scoloriva; e in quel chiarore lanave, con le sue vele spiegate,
e desiderabili. 8. perdere chiarore e luminosità. poliziano, st.
impetuosamente la benda ela maschera, ed al chiarore d'una lanterna scordata riconosce la sciarpa
/ che nove altri bacchi in quel chiarore / porgono il tutto leggiadrette e scorte.
la terra e quando ella toglie lo chiarore del sole. 2. in
sono disteso presso la vetrata. il chiarore piove su le mie mani e le fa
la spregiudicatezza di un'adell'inquilino il chiarore diffuso dal lume dell'altra casa.
non sostenga di temprarsi e mischiarsi col chiarore del sole. g. del papa
simile a quello della luna (un chiarore). serao, 3-17: egli
prospetti e di disegni veneziani colti al chiarore della luna. = voce dotta,
diffonde una luce fioca, un debole chiarore (una sorgente luminosa, un astro)
dei feudi. -fioco (un chiarore). g. bassani, 9-25
. gherardi, 2-i-42: uno inistimabil chiarore tanto vinse il mio senso che, istupefatto
e guardaval'agitarsi delle masse arboree sotto il chiarore del cielo serale. ungaretti, i-59
di qua e ai là un po'di chiarore nel quale si alzavano, chiuse,
a poco (una luce, un chiarore). govoni, 469: intorno
469: intorno non c'è che il chiarore / uguale del cielo / che lento
un luogo); presentare un diffuso chiarore (il cielo, l'atmosfera,
allo zampillo; e il poco chiarore che ancor nuotava nell'aria si raccoglieva
9-7: al mattino, al primo chiarore dell'alba, cominciava per la nostra
fra te e me sul belvedere / un chiarore subacqueo che deforma / col profilo dei
stecche della gelosia sgangherata, un vivo chiarore di luna entrava nella camera. caproni,
pieno di voci silvestri e bagnato dal chiarore lunare. -figur. tenebra silvestre-,
moravia, xii-234: mi avviai verso il chiarore di una porta dai vetri opachi,
ricordo ribalza nuovo dalla memoria nell'immacolato chiarore di questa giovinezza terrestre. montale,
, ci avviammo in fretta verso un chiarore lontano. fenoglio, 5-i- 1178:
5-49: dal buio sorsero contro il vago chiarore le gambe impigliate nella coperta.
non sostenga di temprarsi e mischiarsi col chiarore del sole. -purezza di
cristallo pendente dal soffitto spandeva un mite chiarore e un mazzo di fiori posto sull'inginocchiatoio
d'annunzio, iv-2-1362: tutto quel chiarore diffuso aveva origine laggiù, sottomare nel
dopo qualche attimo, cominciamo a vedere il chiarore della luna. dal sottoportico sbocchiamo in
è 'n tutto ragione / che tal chiarore spanda / chent'ha chi la mi manda
sospetta mente. tommaseo, n-no: col chiarore de'vostri [delle rondinelle] terghi
vicini. jovine, 2-160: nel chiarore incerto si guardarono: erano fradici, lividi
: gli occhi miei in quel dubbio chiarore scintillavano spaventosi. -con riferimento alla
e fiori e frutta. -barlume, chiarore incerto. foscolo, gr.,
; venire meno o diminuire (il chiarore diurno, la luce solare); perdere
diurno, la luce solare); perdere chiarore, luminosità (il cielo).
ter. diffondersi nel cielo (il chiarore dell'alba). rebora, 128
luce o i raggi che emana, il chiarore che diffonde). giacomo
de li prati / e de l'agua chiarore / e lume d'ogni spera /
accompagna le apparizioni degli spettri (un chiarore, una luce). piovene,
, 19-64: un vago e spettrale chiarore ne rimase tuttavia nella stanza. fenoglio,
secoli, da cui spiove un fresco chiarore di gerani, improvvisamente una testa bionda
si accese -per estens. lieve chiarore, barlume. l'abito. cantù
5annunzio, iv-2-1362: tutto quel chiarore diffuso aveva origine laggiù, sottomare nel
quando opare / in ogne scura parte dà chiarore. maestro alberto, 33: tu
in fondo all'ombra, / dilatarsi il chiarore di un mattino / azzurro e bianco
in piedi. jovine, 2-160: nel chiarore incerto si guarzione, che s'indebita
stelle gli prometteano in quell'anno un gran chiarore gli strolaghi. giannone, i-81:
cupo / che lentissimamente si trasmuta / in chiarore celestiale, in squilla, / ultraluminosa
. d'annunzio, iii-2-1087: questo chiarore singolare... mi ricorda la
davanti a me, stampato sul lieto chiarore di quell'aurora di primavera, stava il
aperta su un paesaggio di montagna con chiarore stellare. calvino, 7-45: in groppa
: gli era uno stellato che faceva un chiarore grandissimo. percoto, 206: egli
13-222: dipinse una lettura di notte al chiarore di una lampada. una chiazza di
bietà, ma dedotta solo da quel chiarore che difonda la probabilità, luce a
una nebbia. 5. perdere chiarore e luminosità, svanire alla vista.
lustrini. -che presenta un intenso chiarore per la luce delle stelle (il
pascoli, 709: lievemente a quel chiarore, ardente / nel gran silenzio opaco
751: ma lì fuori è il chiarore abbacinato del cortile di fattoria sforzesca: lo
fra te e me sul belvedere / un chiarore subacqueo che deforma / col profilo dei
fureo. d'annunzio, iv-2-162: nel chiarore discendente dal crepuscolo raggi sulfurei e violetti
pascarella, 1-69: fuori, al chiarore rossiccio delle padelle di sego che fumigano
. lessona, 2-80: allo scarso chiarore dei lampioni ad olio (tre quarti
d'un teatrino inoperoso, al debole chiarore d'un lume ad olio messo dietro
2. intr. perdere il chiarore, diventare buio, pervadersi di tenebre
deriv. da tenebra, sul modello di chiarore, splendore, ecc. tenebrosaménte
immenso... s'affiochivano, nel chiarore del cielo, i raggi della luna
amore; / agli occhi turbi rende gran chiarore, / per la vertude là dov'
sono lucciole / grandi d'ombra e di chiarore. 3. tr. cingere,
sta ascosa / non mi par veder chiarore, / però lo mio cor non posa
viso smorti di lei sembravano vacillare al chiarore incerto che saliva dal banco del venditore
si rimandavano l'una all'altra il loro chiarore tranquillo e giallognolo. pratesi, 1-48
i palmizi sembravano calcinati; il gran chiarore lunare dava a quei paraggi un aspetto
quelle miriadi di lacrime adamantine riscintillavano al chiarore lunare trasfigurando la selva.
gli era uno stellato, che faceva un chiarore grandissimo: in un tratto io sento
piovasco si dilegua. / se il chiarore è una tregua, / la tua cara
, baluginante (una luce, un chiarore). guardava i lumi di san
di un astro, di una stella; chiarore di una luce fioca, di intensità
i trilli dei mandolini si avvicinano; il chiarore cresce e all'improvviso una festa di
. 3. che emana un chiarore fioco e baluginante. lucini, 9-24
della vallata illuminava la piazza con un chiarore dorato di lume lontano. c. carrà
ombra pare non quello che è nel chiarore. lancellotti, 469: quando si
nuvole di montagne. 3. chiarore o vapore più o meno soffuso che si
... si è come in un chiarore crepuscolare, dicono, di un color
dei paralumi bassi sui mobili, un chiarore si spandeva in quieti laghetti verdeggianti intorno
tutta la stanza è immersa in un chiarore stranamente misto, che nell'ombra degli
. che evoca sensazioni di purezza per il chiarore e la serenità della luce, l'
5. per estens. diffondere un intenso chiarore in un luogo; far filtrare la
per cui s'adoma il mondo di chiarore. rappresentazione di rosana, xxxiv-721:
, che insieme con esse avea spento ogni chiarore degli antichi tempi. mazzini, 45-15
; / ma di vostra parvena il bel chiarore, / sol per vittoriare il vostro
piena di nubi volanti. pure un chiarore diffuso e trasparente invade immobile la stanza.
sgolano gli uccelli nel vitreo chiarore dell'alba!... quante ariette
mi fan venire in mente nel loro sfolgorante chiarore il prodigioso effetto d'un quadro scenico
luzi, 4-49: già penso al chiarore della sala dopo il technicolor / e
agg. letter. buio, privo di chiarore (la notte). manganelli,
m. bellonci, 2-95: al diffuso chiarore splendeva anche un quadretto di giovanni bellini
faldella, 18-59: al più terso chiarore di luna, i pennacchi delle superbe