liberarvi e da sì crudo assalto / chiamasti e galli ne'vostri confini. leopardi
fa, lo stesso che poi tu chiamasti il mio cocchiere! 2.
tesauro, xxiv-46: sì come tu chiamasti l'amenità « riso de'prati »,
parte / chiamasti del tuo dritto, ora apparisci / nel
; ecco guasta- cavoli. -serpina, chiamasti me? tommaseo [s. v.
e tu, poco ha, inopinabile chiamasti. galileo, 1-1-224: istorie inopinabili,
a batterlo, secondo il costume, chiamasti; / e vennero i dodici uomini,
o cavaliere di merda, tu mi chiamasti villano pieno di peta; io te ne
quello che tu, così vivamente, chiamasti « amor di sogno », simile
signore, dal tetto natio / ci chiamasti con santa promessa. d'annunzio,
gli abissi, uomini e dei, chiamasti / allor che fede alla mia fé
casa, 564: a bell'ora mi chiamasti stamane! guata qui come tu nettasti
moretti, ii-294: ciò che tu chiamasti saggezza e anche superbia o alterigia intellettuale
-o cavaliere di merda, tu mi chiamasti villano pieno di peta. lippi, 6-107
donò per nostra cura / e me chiamasti dal sì lungo bando, / questa a
umane contesto / a rimirar le stelle oggi chiamasti. arici, ii-277: troppo era
madre donzella: / alor che ti chiamasti anelila, / fece in te dio riposanga
bianca / aquila, vieni! - / chiamasti. 3. ant. pieno
madr'e dongella, / alor che ti chiamasti ancilla / fece in te dio riposanga
tu l'ore ancelle e gli anni / chiamasti al gran lavoro; / e 'l
bianca / aquila, vieni! » chiamasti. e venne. = da