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vol. I Pag.15 - Da ABBARBAGLIATAMENTE a ABBARRATO (53 risultati)

/ che coll'alto splendor di quei gran nomi /

in guisa tal la mente, / che quasi mi rimasi un bel pincone.

. beltramelli, iii-122: montagne di sale che paiono d'argento e abbarbagliano i poveri

paiono d'argento e abbarbagliano i poveri che han fame. 4. offuscare

diamante ogni muro avea costrutto, / che lampeggiando abbarbagliava il sole. 5

crusca]: molto lungamente pianse, che abbarbagliando in terra cadde. ottimo, iii-554

li tenni [gli occhi] così, che mi addivenne come a colui che per

, che mi addivenne come a colui che per così vedere abbarbaglia; sì che io

colui che per così vedere abbarbaglia; sì che io non vedea. machiavelli, ji

correggio. varchi, 16-187: voglio che noi veggiamo le tue ricchezze, che non

voglio che noi veggiamo le tue ricchezze, che non sono altro che piastre d'oro

tue ricchezze, che non sono altro che piastre d'oro e d'argento, alle

un barlume d'un lume soprannaturale, che è di mestieri ch'e'ci sia vero

occhi mentali con altri raggi, salvo che con quegli della superna ragione. =

brucia. verga, i-241: la luce che le faceva socchiudere gli occhi abbarbagliati,

gli occhi abbarbagliati, e il rumore che la stordiva gradevolmente, la lasciava intontita e

: era la gran folla napoletana, che si addensava, che si accalcava, con

folla napoletana, che si addensava, che si accalcava, con gli occhi abbarbagliati

, iv-2-927: come quei rapaci notturni che abbarbagliati dal sole cozzano contro l'ostacolo

allo scompiglio delle povere nottole del viale che abbarbagliate piombavan dall'alto. campana,

, / c'ho men sentor, che non ha l'uom che more. boccaccio

sentor, che non ha l'uom che more. boccaccio, v-141: stupefatto

ripieno, si trasse addietro; e che ciò significare si volesse non conoscendo,

ed ha creduto, / abbarbagliato, che noi siam, cred'io, / some

ritorna / abbarbagliato. 4. che manda barbagli, splendente. baldini,

., 26-20: quella medesma voce, che paura / tolta m'avea del sùbito

, 7-77: bisogna farlo ora, avanti che si abbarbino in questo stato, e

si abbarbino in questo stato, e che comincino a gustare la dolcezza del dominare

abbàrbico, albàrbichi). l'apprendersi che fanno le piante con le barbe (o

castagne, manne di sarmenti o fascine, che manten- ghino il terreno sollo e sospeso

esse radici e così insieme ammassate, che, marcendosi quelle sottili barbette, con

, marcendosi quelle sottili barbette, con che stavano unite al suolo inferiore, resta

: ora son io / l'agave che s'abbarbica al crepaccio / dello scoglio

foco scende / s'abbarbica un disio che drento regna. salvini, 39-ii-229:

versi d'omero, abbarbicandosi com'ellera, che per sé stare non può, alle

727: tutto cospirava a far che s'abbarbicasse ognora più in me questa

avarizia] è uno dei più tristi sintomi che io mi sappia dell'egoismo abbarbicatosi all'

[egli] ha sempre bisogno di qualcuno che gli faccia da pioppo o da palo

udii contare allora / d'un'ellera che dello avello uscìa / là dove 'l corpo

trovava / quello nel quale isotta par che sia. gelli, ii-19: le quali

la quale solo si compiace del sole che l'avvolge, del vento che. la

del sole che l'avvolge, del vento che. la sbatte, della neve che

che. la sbatte, della neve che la ricopre e l'ammanta. viani,

... cespugli piatti, nerastri, che a distanza paiono grosse tarantole abbarbicate alla

fichi abbarbicati tra le pietre del muro che sosteneva il terrapieno. 2. figur

uso invechiare alcuna mala radice, però che il mal vechio poi disteso et abbarbicato

le volte lo guida ad odio più tosto che ad amore. caro, i-132:

quell'ostreghe abbarbicate e pietrificate insieme, che gli scarpelli ci bisognano per distaccarle.

leggendo o udendo..., che come già bene abbarbicata opinione gli è sempre

fitto e abbarbicato della nostra persona, che sempre ci fa pensare al caso nostro in

occasione. gioberti, ii-180: è naturale che al gentilesimo, abbarbicato da tanti secoli

596: la folla unanime e strepitosa che s'addensava nella piazzetta...

i colpi degli abbattitori d'alberi, che tagliano i tronchi per abbacare il passo.

vol. I Pag.16 - Da ABBARUFF AMENTO a ABBASSARE (42 risultati)

/ non so se e's'è che troppo t'abbaruffo; / aspetta pure

abbaruffare, il quale altro non è che un allungamento intensivo di arruffare, usasi

ella si copre e tappa / meglio che puote, e seco s'abbaruffa. g

. gozzi, iii-141: ed ecco che le barche approdano co'padroni, si

due scrittori, e si dicono cose che le donnaccine di per le strade non

battendo quanto più forte potea; tal che tosto li fu tirato la corda.

abbaruffato e scontrafatto in viso come uno che è fuori di sé. linati, 30-149

v.]: meglio il suo abbaruffato che quel d'altri assettato: prov.

d'altri assettato: prov. sapiente, che insegna a non volere dell'altrui:

(453): c'intendi confortare che il nostro re addomandi pace in vituperio di

. strumento di vetro o di metallo che deprimendo la lingua permette l'esame del

giambullari, 308: grande fu l'allegrezza che si fece di tale vittoria,.

manzoni, 173: è l'orgoglio, che tacitamente ci fa supporre la nostra superiorità

e il suo contegno avevano acquistato, senza che lui lo sapesse, un non so

lui lo sapesse, un non so che di più alto e di più nobile.

è una delle cagioni dell'abbassamento notevole che ognuno conosce nel termometro morale della società

dica ed astronomica. abbassamento di voce che perda della sua naturale sonorità per

la tua lancia, e fa che avanti nella gola ti ponga che nella sommità

che avanti nella gola ti ponga che nella sommità dell'elmo; i

i bassi colpi nocciono, posto che gli alti siano più belli.

del suo letto, le quali abbasserò, che ora stanno levate sì come tu

: fece abbassare un colle, che essendo vicino alla fortezza parea che

che essendo vicino alla fortezza parea che la sopraffacesse. idem, iv-18: se

, / a frassino simil, che su la cima / d'una montagna da

ogni cima / et abbassarsi in guisa, che non scorge / dove è piano il

peregrin vi passa. chiabrera, 4-1-445: che se troppo t'abbassi al mar vicino

sotto la tangente parallela all'orizzonte, che però ci appariscono le stelle orientali elevarsi

lo zero. deledda, ii-117: che giornata triste! il cielo si abbassa.

. vasari, iii-428: trasse subito che fu scoperta [la volta della sistina

fu il primo, non avendo pazienza che abbassasse la polvere per il disfare dei

9-3 (356): la donna, che assai onesta persona era, udendo così

, / e per vergogna non sa che se dire. anguillara, 7-277: vergognosa

, un tempo, quando bisognava aspettare che l'uno abbassasse lo sguardo per godere del

: e la mamma guarda i nostri occhi che s'abbassano come in colpa, e

agli orientali e agli austri, acciò che negli abbandonati porti un'altra volta sieno

lampada, copri il fuoco, / che la stanza sia come una tomba. buzzati

abbassava, gli ultimi sprazzi di sole che tramontava... s'allungavano sull'erba

esmesurato, grande sì hai forteza, / che la divina alteza pòi tanto abbassare.

e ora abassa uno medesimo per parere che sia potente e che a sua posta e'

medesimo per parere che sia potente e che a sua posta e'possa fare li

fare li uomini grandi e bassi, secondo che gli piace. machiavelli, 8:

, 8: e'romani, nelle provincie che pigliarono... intrattennono e'meno

vol. I Pag.223 - Da AFFORZATO a AFFRANCARE (8 risultati)

di rendita redimibile, può chiedere che gli immobili ne siano affrancati e resi

ne siano affrancati e resi liberi prima che si proceda alla formazione delle quote ereditarie

cesarotti, i-138: è tempo ormai che l'italia si affranchi per sempre dalla

gleba possonsi venire affrancando per gradi innanzi che del tutto sieno liberati. carducci,

argomento di riso altrui si addita / uom che per sé del vulgo esce e si

per rivivere e per conquistare, bisognerebbe che io mi affrancassi dall'amore. pea

in polizia; non ci è. che cosa è questo? o non fu impostata

affrancazione delle lettere ', sono parole che non hanno esempio di classico. boccardo,

vol. I Pag.224 - Da AFFRANCATO a AFFRATELLATORE (52 risultati)

i franco-bolli, ossia quei piccoli timbri che l'amministra- zione postale vende ai privati

la cui apposizione sopra una lettera, che viene impostata, basta a dichiararla

agg. reso libero, indipendente; che si sottrae a una soggezione.

., 36: e di due cartolari che elli avea fatti... non

non se ne salvò niuno, per questo che l'uno portava un suo affrancato,

, agg. fornito di francobolli; che ha l'affrancatura richiesta.

sm. (femm. -trice). che affranca, che accorda l'emancipazione;

. -trice). che affranca, che accorda l'emancipazione; che sancisce il

affranca, che accorda l'emancipazione; che sancisce il riscatto. tommaseo

legge affrancatrice delle proprietà impedite da vincoli che le isteriliscono. = deriv.

. affrancatrice, sf. macchina che serve per l'affrancatura automatica della corrispondenza

mi ha mandato a curare quelli che hanno il cuore spezzato, a predicare l'

, per lo più non si dice che del liberare una proprietà dal peso che

che del liberare una proprietà dal peso che 1'aggravava: ed è piuttosto l'effetto

1'aggravava: ed è piuttosto l'effetto che l'atto, il quale è meglio

francatura sarebbe più proprio e più elegante che 'affrancazione *. giusti, ii-478: una

vico, 615: i concubinati non erano che con affran- chite e straniere, con

, 30-36: e lo spirito mio, che già cotanto / tempo era stato che

che già cotanto / tempo era stato che alla sua presenza / non era di stupor

è un leggiadro giovine / e pregai che rimuovine, / per lo mio amor,

ma questa grazia mi concederai: / che, poi che pur di duol la mente

mi concederai: / che, poi che pur di duol la mente affrango, /

2. locuz. ant. che dio vaffranga! imprecazione. sacchetti,

imprecazione. sacchetti, 49-83: e che ci hanno a fare l'aste, che

che ci hanno a fare l'aste, che t'affranga dio e la matre?

morale. carducci, ii-8-66: che cosa è questo dolore, questo pianto

in tanta doglia affranto, / tal che sia morte delle minor pene. ariosto,

(361): alfine, più che mai stanca e abbattuta, stese le membra

, 176: pareami al tutto naturale che il mio corpo così affranto non potesse resistere

sua miseria, affranto come un uomo che non veda salvezza. deledda, ii-786

e guardò fuori, quel cielo freddo che gli sembrò quasi bianco. beltramelli,

aveva un'aria così compunta e affranta che faceva compassione. e. cecchi, 1-136

cervello, usciva affranta dallo sforzo volitivo che imponeva alla propria coscienza. tombari,

tortura. iacopone, 58-70: penso che 'n molto affranto / deo te deia

affrappata, né tanto aver di panno che si potesse coprire un dito?

lo soverchio e non laudabile affratellamento, che con quello uomo si prendeva.

2. etnol. parentela artificiale che stabilisce obblighi e legami indissolubili fra genti

gli uomini si scambiano del proprio sangue che fanno uscire e bevono reciprocamente da una

nobiliare. sbarbaro, 1-181: gente che il trovarsi insieme affratella, quasi la

, ma sì bene certi modi confusi, che nascono dall'affratellarsi cotanto insieme l'anima

con esso lui [il corpo], che niente al mondo teme più del suo

, e ne ho prove e riprove tali che bastano perché io m'avanzi a dirvi

tu hai certamente, mio dio! ordinato che la pitoccheria e la urbanità, le

questa. mazzini, ii-44: quei che più s'erano affratellati con me sulla via

s'erano affratellati con me sulla via che sapevamo tutti fin dai primi giorni gremita di

settembrini, 1-50: il male era che i giovani non si conoscevano né affratellavano

i-2-316: la pace degli infingardi, che non si urtano tra loro perché non

con l'alta pace, propria di coloro che hanno combattuto, e dopo il combattimento

, i-313: in casa sua non comandava che per cenni; e bisognando sprimer meglio

sm. (femm. -trice). che affratella; che avvicina con sentimenti fraterni

. -trice). che affratella; che avvicina con sentimenti fraterni. de

forza affratellatrice fra persone di razza diversa che fra gente della stessa razza.

vol. I Pag.225 - Da AFFRATELLEVOLE a AFFRETTARE (46 risultati)

tutto lo core ci affrattai, / sì che en alto fui levato.

acqua chiara, riuni'sì la vertù disgregata che tomai nel primo buono stato de la

autore due altri falsari, e dice che fummavano come mano bagnata il verno per la

il verno per la fri- giditade, che affredda l'aere circa a noi. ariosto

di cesare, 136: quando coloro viddero che non potevano avere la battallia, e

. boccaccio, iii-1-22: ma poi che l'ira alquanto fu affreddata, / con

chiamar ciascuna, di presente, / donna che nel suo regno era pregiata. zanobi

.], 4-33: degna cosa è che egli allenti nell'amore temporale, sicché

ugurgieri, 156: ma perciò che 'l gelido sangue per la tardante vecchiezza

. petrarca, 86-n: misera! che devrebbe esser accorta / per lunga esperienza

/ per lunga esperienza, ornai, che 'l tempo / non è chi '

pellegrine? idem, 301-4: fiume che spesso del mio pianger cresci; / fere

selvestre, vaghi augelli e pesci / che l'una e l'altra verde riva

viene: / d'uopo là fia che 'l tuo valore e l'arte / i

carducci, 635: il giovin anno che la fuga affiena / su 'l fior

fermo. petrarca, 164-2: or che 'l ciel e la terra e 'l vento

fermezza di colei [la vedova] che non si puote un solo anno afrenare!

sm. (femm. -trice). che affiena; che modera, trattiene.

. -trice). che affiena; che modera, trattiene. bracciolini, 1-2-16

in vano, / come spander, che per lo suo spavento / girando va l'

affrescò il cordara con un far superiore che non par di gesuita, e il lami

contrastò co 'l far d'un becero che sa il latino. panzini, iii-516

sulla parete. fracchia, 636: pareva che questi soffitti così bene affrescati mi dovessero

affreschi di raffaello, il cicerone recitò che alcuni forestieri si mettono perfino in ginocchio

. di moltissime figure non rimangono più che i contorni neri. ojetti, ii-641:

una pittura popolare, una pittura da poveri che vogliono durature le loro creazioni poetiche senza

: il loro ricordo è un affresco che si scrosta. piovene, 2-58: alcuni

: alcuni affreschi di paesaggio lacustre, che avevano preso col tempo un color verderame.

). affittàbile, agg. che si può affrettare, accelerare. tommaseo

tesoro volgar., 6-162: ciascuna cosa che si può muovere, ha tardamento ed

pres. di affrettare), agg. che affretta; che si affretta; stimolante

), agg. che affretta; che si affretta; stimolante. alamanni

al scudiero in affrettanti note, / che tosto in punto lì meni il cavallo.

è stato in gran tempesta, / che, se vede da lunge piaggia o porto

il piede, / alla ròcca ne va che quivi siede. tasso, 11-33:

più può per ritrovar colei, / che nel tugurio il sùo ritorno aspetta.

tale scavamento accrescesse e affrettasse l'interramento che potesse cagionare il mare tempestoso. foscolo,

dirompe, e va dinanzi / al pungolo che pur lo affretta e preme. [

il passo, facendosi coraggio col pensare che la meta non doveva essere così vicina.

, e sì fieramente gli affrettavano, che non lasciavan loro prender lena.

i-436: io ti priego per quello amore che già mi portasti, la nostra liberazione

portasti, la nostra liberazione affretta, acciò che da noi la paura si parta.

]: ciò vedendo il re, considerò che non era senza cagione, ed affrettò

morte], di anticiparla, di far che giunga assai prima del suo dovere.

(41): m'ha detto che cercassi d'affrettar le nozze il più

cercassi d'affrettar le nozze il più che potessi, e intanto stessi rinchiusa. carducci

vol. I Pag.226 - Da AFFRETTATAMENTE a AFFRONTARE (52 risultati)

s'aggiunge al suo terrore / ignota che il divin periglio affretta. papini, 21-31

nell'ansia tranquilla / di questa giornata che affretta / la sera.

53: fa bisogno a bene guadagnare, che non s'affretti troppo l'uomo,

: non t'affrettare a rispondere fin che non sie adimandato. simintendi, 1-30

indietro il troppo subito consiglio, però che chi di consigliare s'affretta, si studia

, 23-14: astolfo disse a lei che le volea / dar rabican, che

lei che le volea / dar rabican, che sì nel corso affretta, / che

che sì nel corso affretta, / che se scoccando l'arco si movea,

. idem, 23-113: l'umor che vorria uscir, tanto s'affretta, /

correre per via, né troppo affrettarsi; che ciò conviene a palafreniere, e non

le gravi per molto adipe dame; che a passi velocissimi s'affrettano / nel gran

primavera. idem, 516: i borghi che s'affrettan di salire / allegri verso

le rose belle per cingerne le ore che passano. vittorini, 4-354: notò

passano. vittorini, 4-354: notò che due o tre, peraltro, si affrettavano

lo sensale mostrò al mercante la giovane che depanava molto affrettatamente. livio volgar.

assapere al suo compagno, e comandò che affrettatamente fossero messe fuori le insegne.

. ottimo, iii-144: quivi, poi che suo cammino spiò per li fuggitivi,

o impediti, o affrettati da'venti che regnano. manzoni, pr. sp

panzini, ii-353: udì un passo che risonò affrettato, e sùbito si disegnò in

. deledda, ii-727: l'uomo che ritorna dal paese si dirige con passo affrettato

a quella figura una tale vibrazione, che nessun contorno di essa era più fermo

o le quarte letture dànno più piacere che le prime. 2. compiuto in

insieme affrettata e esaminata: niuna cosa è che possa aver loda di diligenzia insieme con

congedo. 4. agric. che si fa spuntare o maturare anzitempo (

sm. (femm. -tricé). che affretta, accelera, sollecita.

sm. ling. suono composto, che si ottiene dall'unione di una consonante

occlusiva con la spirante (fricativa) che ha lo stesso punto di articolazione.

mia: ah! valentuomini, / che state voi a fare? il campo corse

, / e te gli affrittellò, che un non rimase / vivo. =

firenzuola, 738: aveva la serva, che sapeva far l'uova affrittellate. grazzini

e la bocca molle come quei pesci che sguisciano nel fango, con gli occhi lessi

. afflitto. affrontabile, agg. che può essere affrontato. alfieri,

mai; di tanto / meno affrontabil, che di gioia è figlio.

dalle parole loro, e dagli atti che vedranno farsi per essi, o per alcuni

affrontarei), agg. disus. che assale, assalitore. botta,

presuntuoso improntaccio, ch'i'ho altro che fare:... bella orrevolezza

101: gli venia voglia di ciò che vedeva, / laonde or questo or quell'

e mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta. marino, 261:

.. somigliantissimi nel resto a que'due che cinque giorni prima avevano affrontato don abbondio

vo'con questo cavalier provarmi, / che tutta quanta mia gente scompiglia; / veggiam

veduto l'animo mio diliberato, e che andavo alla volta sua con armata mano

fulminea spada in cerchio gira; / sì che le vie si sgombra e solo,

, iii-1-178: per quell'obbli- gazione che ha ogni buon figliuolo di risarcire..

più innamorati dalla fiducia animosa del vecchio che senza guardie, senza apparato, veniva

è insieme con esso il bene, che in perpetuo lo affronta e vince.

ai rischi); sostenere (qualcosa che implichi azzardo, responsabilità). -

. foscolo, ii-2-116: quelle verità che ci parlano nel profondo dell'animo,.

profondo dell'animo,... ma che affrontano lo sdegno de'potenti. manzoni

moverti: e già mi pesa, che tu in cotesto stato abbia ad affrontare un

una di queste pozze -io pensavo - che affrontare l'avvenimento ignoto. panzini, iii-143

, fermo e stabile, come corpo che posa su quattro canti, affrontava i colpi

nel lavoro, tra subbugli e tempeste che avrebbero piegato anche un querciolo. silone

vol. I Pag.227 - Da AFFRONTARE a AFFUMICARE (69 risultati)

la regola suprema... è, che bisogna uscire di regola, cioè affrontare

, cioè affrontare il caso individuale, che come tale è sempre irregolare.

simigliante guisa due 0 grandi insieme, che valevano quattro dei piccoli. dizionario di

dante, par., 25-40: poi che per grazia vuol che tu t'affronti

, 25-40: poi che per grazia vuol che tu t'affronti / lo nostro imperadore

. 0. rucellai, i-374: imperniò che s'affrontarono i corpuscoli odorosi in quell'

affrontarono i corpuscoli odorosi in quell'osso che fe'il caso tutto di perforamenti ripieno

una parte e per l'altra, che mai s'affrontasse battaglia in italia.

sua gente, e affrontossi battaglia, sì che d'una parte e d'altra ebbe

] precipitosamente da nuvole, ogni volta che due venti nemici s'affrontano nell'uscire da

armati, dice, alto signor; che tardi? / la disfida accettata hanno i

men gagliardi / mostran desìo, non che i guerrier soprani. gazola, i-676:

... investigare a rimedio, che sia agile di moto, perché ancor

5-3 (1-124): perché quando intervien che non s'affronti / l'un con

. caro, 2-3-219: ho caro che vi siate affrontato meco a vedere che

che vi siate affrontato meco a vedere che le voci usate da me non sono di

gli connette e gli lega sì facilmente, che par che vi vadano da se medesimi

e gli lega sì facilmente, che par che vi vadano da se medesimi,.

affronto. bruno, 152: che volete ch'io facesse, considerando il

il vostro danno e disonore, e che par ch'io vi abbia affrontato..

risentirsi. goldoni, vii-1159: dopo che le ho parlato di donazione, s'

e fu sì forte la percossa, che i più de'feditori de'fiorentini furono

fu piccolo, per lo poco reggere che fece l'oste de'fiorentini, ma poi

. tasso, n-ii-496: poniam caso che la signora margherita avesse trentanove di bastoni

ant. messo di fronte, che sta di fronte, a faccia

boccaccio, i-33: fa almeno che quando le tue schiere affrontate saranno

affrontate saranno co'non conosciuti nemici, e che quando tu vedrai quel crudele cavaliere

tu vedrai quel crudele cavaliere, qual che egli si sia, che verso

cavaliere, qual che egli si sia, che verso te dirizzerà l'acuta lancia

l'ima cosa all'altra), che combacia all'estremità (senza incontrarsi).

. disus. offeso, umiliato, che ha ricevuto un affronto.

3-3-72: di grazia rimediate col vivaldo, che non se ne tenga affrontato. segneri

il marito per contrario si accorga, che dopo il perdono ancora vuole la sleale

di lettere,... forza è che stimisi doppiamente affrontato. tommaseo [s

giusto come fa / quel bamboccio, che trovasi affrontato, / se qualche bel balocco

femm. -trice). disus. che affronta, assale; aggressore. -per estens

.: persona importuna, seccatore, che abborda gli estranei. grazzini

, 24-10: né vorrei... che mi tenesse uno affrontatore. n.

pompe dei vostri drappi e dei ricami che son veduti per le botteghe, sono

serdonati, 2-155: mancò poco, che i predatori, colti all'improvviso nel

disposizione di due cose o pezzi che si toccano con le loro estremità.

spiagge fa una legatura di ferro bracata, che le pigli tutte e due. tommaseo

: collisione, in altro senso, che di percotimento, e d'affronto [

vocali], non adoperò mai autore, che fosse in ciò di bastevole autorità.

1'affronto de la gente verde / panni che la tua caccia non seguer de'.

firenzuola, 475: mio parere sarebbe, che voi vi discostaste dall'affronto di questi

sassetti, 52: parve nel primo affronto che 'l giovane avesse più tosto che no

affronto che 'l giovane avesse più tosto che no un pochetto d'ambizione.

per le confrontazioni, ovvero affronti, che si fanno per ritrovare i malefizi, soldi

*. affrónto2, sm. atto che umilia, che procura onta; ingiuria

affrónto2, sm. atto che umilia, che procura onta; ingiuria, offesa;

dispregio li dette un calcio, che fra essi giapponesi è tenuto per

tenuto per uno dei maggiori affronti che si possino ricevere dal suo nimico

tutti gli affronti, mie tutte le villanie che ti saran fatte. manzoni,

andare dal capitano di giustizia. non ho che far nulla con lui. giacché

. quello lo conosco, so che è un galantuomo. tommaseo, 1-199:

a chiedermi scusa del fattomi affronto, senza che una parola di diretto rimprovero mi

lei aveva sempre ricevuto più busse che carezze, e l'affronto dell'abban

, 1-2-208: si taglieranno i legami che riuniscono le due metà [della cassa

[della cassa], si toglierà quella che si è affumata, e se ne

la bella trinacria..., che caliga, la qual annebbia e affuma tra

.: appannato, offuscato, intorbidato; che ha il colore e il volume del

armi erano allumate e vecchissime; per ciò che lungo tempo l'avevano lassate posare in

alzò gli occhi al cielo e vide che una nube scura dai bordi sfrangiati e

, 4-1095: o affummato, smonta che tu comperrai la mia vergogna. idem,

el male, disse: -o affumato (che così si chiamava aiolfo), egli

si chiamava aiolfo), egli è meglio che tu te ne vada. affumicaménto

, così detti marinati od all'olio, che si presentano alterati o comunque deteriorati,

bernardino da siena, 735: sai che fa il fummo, quando elli non ha

vol. I Pag.228 - Da AFFUMICATA a AFONO (41 risultati)

sostegno sul quale appogasciugare come un prosciutto che affumica nel sole, poi affummicare e deriv

l'uomo a stare lungo lo fuoco, che non si affumichi. tici fin dal secolo

pass, di affusare), agg. che cannone che più propriamente e con vera voce

di affusare), agg. che cannone che più propriamente e con vera voce italiana

, allungato, vien detto cassa. pare che il montecuccoli non l'abbia si sa

gli avevano, ma sì affumicati, che in essi niun'altra cosa che nera

, che in essi niun'altra cosa che nera si vedeva. idem, dee.

volgar., 3-144-12: la casa, che è piena d'imagini antiche e affumicate

caro, 6-449: con un palo / che gli fa remo, e con la

ciechi », non dal non veder voi che colonne affumicate, ma dal non vedere

affumicato, sormontato da quello stemma geloso che non si macchiava senza pagare col sangue

si propagava per la vasta cucina affumicata che le fiammate e i lumi riempivano di riflessi

. idem, 4-163: è probabile che prima, all'occhio d'un artista

delle mani, perché sian belle, cannone che si adoperano nelle navi. dizionario militare

quale s'incamostri gelidi e senza pelo che scivolano fra le alghe. valcano

« assottigliata dal terzo in su, che dicesi anche 'diminuita '. il

, di affusellare), agg. che ha forma di fuso, affusolato; assottigliato

[crusca]: un stile più grosso che potete, lavorato grossamente, affusellato.

, 1-173: sul pian di lombardia prima che appaia [la primavera] / affusola

tanto stretto [il cerchietto], che egli giudicò non potesse star bene altro

egli giudicò non potesse star bene altro che al ditino più... affusolato del

risvegliando la grossa serpe d'oro / che le mordeva gentilmente il polso. palazzeschi,

2. figur. acuto, penetrante, che arriva diritto a segno. canigiani

per seguir le lusinghe de'ghiottoni, / che parlan con inganni affusolati.

ii-149: ch'egli schifasse il dardo, che volando / venia ver lui, per

, 24-35: ma ecco simone, che ne viene tutto affusolato a trovarmi.

non so chi, non so donde, che io era morto; se n'è

gole d'acciaio senza voce / passano, che laggiù nel lor linguaggio / conciso parleranno

quel carro-feretro fatto di affusto di artiglieria, che veniva lento. ojetti, ii-693:

parecchie varietà (secondo le diverse piante che attaccano e di cui assumono il colore

una faccia tonda e rossa con lentiggini che gli s'affollano sotto gli occhi,

. pianta o parte di essa che appare sprovvista per natura di foglia, che

che appare sprovvista per natura di foglia, che però possiede rudimentalmente (in forma

. entom. coleottero della famiglia scarabeidi che si nutre di escrementi e vive nei

gozzano, 481: a tito verri che molto ingenuamente, nei primi giorni

afonia, albina aveva risposto in pieno teatro che non c'era scampo.

). àfono, agg. che soffre di afonia, che non ha

, agg. che soffre di afonia, che non ha voce; rauco,

kiranide, ed il buon porta pensano che fatto un fascetto con la radica di cinoglossa

, afona, con un certo non so che... veniva fuori dalla veletta

debolezza fisica, ma per una bontà che non è più terrena. campana,

vol. I Pag.229 - Da AFORISMA a AFRODISIACO (42 risultati)

vecchi, tre fratelli: tre capi che si tengono accosto. pispigliano. vispi d'

/ ai sogni sceso dell'incerta furia / che annebiava sprofondi nel suo emblema / od

. baldini, 4-202: la voce, che t'aspetti imperiosa, è afona,

tombari, 3-198: una voce afona che sentiva ormai spesso, appena un po'stanco

). sentenza, massima: proposizione che esprime con concisa esattezza il frutto di

/ quanto son difettivi sillogismi / quei che ti fanno in basso batter l'ali

sopra essi; e per questo intende che alcuno s'aoperava nella medicina per essere

quel di coo [cioè, ippocrate] che fe'vie miglior l'opra, /

340: mi pare... che i malati, curati da loro in questa

ad ogni modo rade volte si troverà che si verifichi universalmente alcuno de'loro aforismi.

411: il mondo è ladro! ecco che cosa è il mondo. -aforisma perfetto

mondo. -aforisma perfetto. e voi che cosa siete? papini, 8-93: avido

il socratico aforismo non lo so, certo che è veramente degno di socrate.

dato luogo ad un'afosità di vapori che toglievano ogni trasparenza. tcechi, 8-221

afóso, agg. pieno d'afa, che dà afa; opprimente. verga

. papini, 20-573: un liberatore che avrebbe dissolto l'ingiustizie e i dolori

cariche di avvenire sospeso, come nubi che stessero per sciogliersi. govoni, 1-175

luteo di palude, funereo e afoso, che tenta la memoria viziosamente. pancrazi,

più si muoverà / in quest'ora che s'indovina afosa. moravia, vii-366:

affetta in modo gravissimo di un male che il gergo medico definisce « afrasia *

: amano il vino più presto afretto che amabile. = dimin. di

accrescono: e per l'odore e afrezza che hanno in loro, confortano lo stomaco

hanno ancora le pere questa proprietà, che se saranno cotte con funghi, ne

), agg. dell'africa; che si riferisce all'africa; che viene dall'

; che si riferisce all'africa; che viene dall'africa. boccaccio, i-40

i-304: non mi par credibile, che tanta affluenza d'aria velocitata ci si

la morte, e molto era loro meglio che essere venute alle mani de'cani saraini

affricante. idem, 13-6: ogni cristian che uccide un affricante, / secondo nostre

mascheroni, 830: son queste tossa che lasciar sul margo / del palustre tesin

; / per lo sforzo dell'africo che spinge. = lat. africus

ed enne una [delle uve], che è detta affricogna, che non è

], che è detta affricogna, che non è dilettevole a manicare, e

]: affricognola, sorta di vitigno che fa i grappoli molto grossi e densi cogli

, agg. ant. e letter. che ha sapore agro, aspro, allappante

malato o d'una femmina grossa, che più truova savore in una afra mela,

più truova savore in una afra mela, che in pane di grano. crescenzi volgar

di queste. ma l'acetose diseccono più che l'afre, e con questo tagliano

in cibo. redi, 16-ix-440: dattili che... non hanno quell'afro

non hanno quell'afro e ruvido sapore, che si sente in tutti gli altri dattili

(plur. m. -ci). che eccita il piacere sessuale. - anche

molto accalorita. d'annunzio, iv-1-254: che mi date in compenso se, estraendo

della sussistenza militare italiana con una voluttà che assumeva l'acuto d'una pratica afrodisiaca.

vol. I Pag.230 - Da AFRODISIO a AGATA (36 risultati)

2. sm. farmac. sostanza che eccita lo stimolo sessuale (cantaridina,

, dal gr. dcpposioiaxó? 'che si riferisce ad afrodite ', dea dell'

afrodlsio, agg. di afrodite; che ha riferimento con afrodite. pascoli

, caratterizzati da perapodi con lunghissime setole che coprono per intero il corpo.

arici, 72: arcana pianta / che vive e cresce d'un vitale occulto

domenichi [plinio], ii-958: dicono che in asia si raccoglie l'afronitro,

nitro, o nitro arti- fiziale, che ha meno vigore del salnitro.

sudate. pea, 7-617: l'afrore che il tiglio emanava. e.

e. cecchi, 6-397: pareva che fossero migrazioni d'api...

fossero migrazioni d'api... che provenissero dalle praterie lungo il fiume, e

lingua e lungo il frenulo linguale), che si suole cicatrizzare in pochi giorni.

veter. afta epizootica: malattia epidemica che colpisce i bovini, dovuta a ulcerazione della

animali aftosi. -febbre aftósa: che accompagna il processo d'ulcerazione.

-agalassia contagiosa: malattia epidemica che colpisce gli animali (specie le pecore e

da diosco- ride, è un legno che viene dell'indie e dell'arabia. baldi

= voce dei caraibi e della guiana, che ci è pervenuta attraverso lo spagn.

m. -ci). biol. che si riproduce senza il sussidio di organi sessuali

, e il canto profano dell'àgape che tenta di soverchiarli. e. cecchi,

di sé, perciocché è detta agape, che appresso i greci suona quello, che

che appresso i greci suona quello, che suona carità appresso di noi. panzini

sai piuttosto dove è il pericolo? che manchi l'agapè, che manchi l'amore

pericolo? che manchi l'agapè, che manchi l'amore, che venga meno

l'agapè, che manchi l'amore, che venga meno la fede. =

, i-1388: in francia gli alberi che fanno ghiande, fanno ancora l'agarico.

a i topazi e all'agarico, che non son men differenti di natura tra di

men differenti di natura tra di loro che la gragnuola e la neve. redi [

agarico, escrescenza bianca e fungosa, che nasce in sul larice, e in

invoglio bianco membranoso, detto volva, che avviluppa tutto il fungo nel suo primo

, nome volgare di una specie di poliporo che cresce sul tronco dei larici..

bianchissima, impregnata d'un principio acre che desta il vomito, e scioglie il ventre

di cavallo, fatto di strati soprapposti che rispondono ad altrettanti anni di vegetazione,

. balducci pegolotti, 300: spezerie che si garbellano e quello che può te

: spezerie che si garbellano e quello che può te valere la loro garbellatura:.

mancanza dello stomaco: anomalia congenita, che si verifica in casi molto rari,

du samminiato, i-181: una pietra che si chiama acate, la quale fu

fu già preziosissima... dicesi che questo acate suole ripresentare le forme di

vol. I Pag.231 - Da AGATA a AGENTE (43 risultati)

gioia del re pirro, di quello che guerreggiò contra i romani. perciocché si

discorrendo le macchie in tal maniera, che ciascuna musa aveva la sua propria insegna.

di volti o di membra umane, che avrei disgradato l'istesso cuper di fame altrettanto

alle quali seguono le più preziose, che quasi tutte hanno sempre una determinata figura

un mulino destinato a lavorare le agate che traggonsi intorno a trenta miglia discosto di

ti polivi e di cristalli, / che poi vaga e fantastica sultana / franti gettavi

agata scura. deledda, ii-882: vide che gli occhi della piccola erano verdebruni come

fissato il capriccio di quel poco d'acqua che restò chiusa nel macigno migliaia e migliaia

viandante preferito talismani meravigliosi: il rubino che dà la forza..., l'

la forza..., l'agata che rende invisibili. palazzeschi, i-523:

agata, sf. quantità di filo che riempie l'ago da reti.

iii-759: una [giovane] mori, che era come l'agatea, un fiore

). agatóso, agg. che ha le qualità dell'àgata.

agatume, sf. miner. minerale che ha le proprietà dell'àgata.

le agavi smisurate si partiva fi sentiero che conduce a pompei. negri, 1-638

mia combattuta / esistenza / assomiglia: / che mai intri stisce / o

ora son io / l'agave che s'abbarbica al crepaccio / dello

(14-5): avròe mai novelle che mi agazzi? / no, secondo che

che mi agazzi? / no, secondo che lo meo core avvisa.

perfetto ancora è il vertice agazzino / che al gennaio mette. =

le cose da espletare, tutto ciò che occorre richiamare alla memoria (indirizzi,

. è l'agenda magica o calendario che serve di guida agli iniziati. ogni giorno

agire), agg. e sm. che agisce, che opera, che è

. e sm. che agisce, che opera, che è attivo.

. che agisce, che opera, che è attivo. savonarola, iii-466

iii-466: l'amore del fine è quello che conduce ogni cosa al fine ed è

agenti degl'inglesi e degli ollandesi, che sono mercatanti e trattano delle merca- tanzie

croce, i-3-174: gli uomini che si perdono in desideri sono poeti piuttosto che

che si perdono in desideri sono poeti piuttosto che uomini d'azione, fantasticanti piuttosto che

che uomini d'azione, fantasticanti piuttosto che agenti. 2. sm.

cuoco, 1-61: erano due anni da che si era ordinata una leva di sedicimila

generico, la parola agente denota tutto ciò che esercita un'azione sia diretta sia delegata

vero e proprio agente di stranieri, che per suo mezzo cercavano di cacciare una

all'agente o fattore, o amico chi che sia. monti, iv-335: il

mira, per quelle molte sue attività che davano, più che sospetto, certezza,

molte sue attività che davano, più che sospetto, certezza, agli uffici finanziari

iv-12: agente delle tasse, quel ferruzzo che serve a togliere perfino il midollo dall'

la fiducia della quale è d'uopo che quest'ultimo sia meritevole e circondato, la

richiedente l'intervento diretto dell'autorità, che agli uni ne concede l'esercizio,

lettera al vostro agente a roma, che la leggesse al papa. manzoni, 58

manzoni, 58: 11 primo sospetto che i veneziani ebbero del segreto della lega

pubblica, tratta gli affari del governo che l'invia, in modo quasi privato.

di pubblica sicurezza): le guardie che fanno parte del corpo degli agenti di

vol. I Pag.232 - Da AGENZARE a AGERE (77 risultati)

agenti della polizia repubblicana erano tutti coloro che aveano educazione e morale. settembrini,

educazione e morale. settembrini, 1-114: che bassi agenti di polizia abbiano potuto fare

annunzio, iv-2-1155: era da escludersi che quelle due persone fossero veri agenti,

alto, vi baciate, non sapete che è proibito? siete in contravvenzione.

un agente provocatore, e non uno che campasse sugli scioperi. -agente

contratti. 3. chim. sostanza che provoca o modifica l'andamento di una

reattivi. 4. filos. che produce un effetto; che è causa;

. filos. che produce un effetto; che è causa; principio efficiente, causale

. -agente naturale: causa naturale, che rientra nell'ordine della natura.

, ii-ix-7: e ben si dee credere che l'anima mia conoscea la sua disposizione

come ne li agenti naturali vedemo manifestamente che, discendendo la loro virtù ne le pazienti

conv., iii-xiv-4: è da sapere che lo primo agente, cioè dio,

: 10 ti dissi l'altro dì che uno instrumento ha dua virtù: una

dallo agente superiore, come el martello che ha virtù della durezza e l'altro dallo

virtù della durezza e l'altro dallo agente che lo conduce a fare el ferro tondo

. leone ebreo, 41: tengono alcuni che [la beatitudine] sia l'intelletto

beatitudine] sia l'intelletto agente, che, coppulandosi con 11 nostro intelletto possibile

quattro cause de le cose naturali, che sono la materiale, la formale e

la formale e la causa agente, che fa o muove la cosa, e

cosa, e la causa finale, che è il fine che muove l'agente a

la causa finale, che è il fine che muove l'agente a fare, di

più bassa, la formale è meglio che la materiale, e l'agente è migliore

ed eccellente di tutte quattro e più che la causa agente, però che

che la causa agente, però che per il fine si muove l'agente;

agente e finale: materiale, quella che ci dà notizia della loro materia [

materia delle cose]; agente, quella che scuopre chi le ha prodotte in essere

animali è un senso agente, cioè quello che fa sentir tutti, e per cui

ed uno intelletto agente, cioè quello che fa intender tutti, e per cui

ne l'aere e la similitudine della cosa che in certa maniera procede da quel che

che in certa maniera procede da quel che è visto a quel che vede,

procede da quel che è visto a quel che vede, si mette in effetto l'

i-97: il telesio... tenne che la bianchezza sia effetto ed immmagine del

calore alla composizione e generazione delle cose che non hanno né moto né vita.

hanno né moto né vita. al che si risponde che vi concorre come,

moto né vita. al che si risponde che vi concorre come, agente, e

, 2-41: dicono... che le forme essenziali e accidentali escano a luce

dal seno della materia, e vogliono che l'anima e il senso da lei

idem, 2-97: i latini vogliono che sia ogni uomo con la propria anima

la propria anima secondo aristotile, e che l'intelletto agente e passivo siano due

proprio uficio [del verbo], che è significar, e accennar non una cosa

azione, o agente, o paziente, che sia. di grazia, 1-88:

contrari. foscolo, vii-142: gli agenti che secondano eternamente le leggi della natura,

ha però disposto le cose in modo che quegli agenti e quelle forze animali o

. croce, ii-2-116: coloro medesimi che sono i diretti agenti di un fatto,

gentile, 5-29: in effetti l'atto che nella vita si dice...

nella vita si dice... che si ripeta, è sempre un atto nuovo

rapporto al mutato essere dell'agente, che non è più quello pel fatto stesso

5. geogr. agenti esogeni: che operano alla superficie della crosta terrestre,

ecc.). -agenti endogeni: che agiscono nell'interno della terra, con

non era agli occhi della signora marchesa che un agente di infezione. idem, ii-583

: qui si fermò il marchese tanto che beatus assaporasse tutta la mortificazione di essere

e vidi la sua bella compagnia, / che son sette regine ben ornate; /

prete chi s'agenza, / vilano che fia posto ad cavalo, / ciascun uom

/ di servire a chiacenza / quella che più m'agienza. giacomino pugliese, ii-129

lo manicare. guittone, 3-22: credo che piacesse a lui di poner vo'tra

agenza / e morte e vita, qual che più l'e 'ngrato. idem,

idem, ii-260: senza chieder lei ciò che m'agenza, / m'ave donato

. agenzìa, sf. impresa che ha funzioni intermediarie nella trattazione di affari

l'oggetto di una speciale professione, che è interamente diversa da quella dei sensali

dei sensali propriamente detti. gl'individui che la esercitano ricevono il nome di agenti

agenzia di collocamento, feci tutto ciò che mi capitò di fare. deledda, ii-880

specie e colore, un'agenzia, che questa specie di cameriera intercomunicante raccoglieva inoltrandosi

: l'agenzia pubblicitaria ci raccomandava soprattutto che non facessimo chiasso, non fumassimo,

effetti; e volendolo gratificare, lasciar che tale agenzia non gli potesse da'figliuoli esser

globosi (azzurri o bianchi), che la rendono assai ornamentale. ricettario

altri erba giulia, detta volgarmente santonico, che si tiene, che ella sia l'

volgarmente santonico, che si tiene, che ella sia l'agerato di dioscoride. domenichi

la matrice, e maggiormente a quelle donne che vi seggono sopra. è così chiamato

. è così chiamato, perché dura assai che non marcisce. tommaseo [s.

dyfipatov (dall'agg. àyflpatoc; 'che non invecchia '): nome ripristinato

linneo (nel 1737) a indicare che è pianta perenne. àgere,

filosoficando secondo naturale processo, non vedeano che una cosa potesse agere, ovvero fare

[tommaseo]: verbi medii, che in una stessa voce significano azione e

. campanella, 2-97: vedendo aristotile che la potenza passiva non age, ha

potenza passiva non age, ha trovato che ci sia un altro intelletto agente che

che ci sia un altro intelletto agente che rende immateriali le cose materiali e le dona

all'intelletto passivo... averroè vuole che l'uno

vol. I Pag.233 - Da AGEVILE a AGEVOLE (68 risultati)

altro siano astratti e immortali e differiscano solo che l'uno age e l'altro paté

e fare tutti gli atti iudiciari, che sotto nome di agere e causare vengono

agevile al religioso tenere la religione, che non è al mondano tenere la sua vita

, 3-1-222: è il sospirare una esalazione che muove dal cuore, da alcuna noia

nelli, 4-3-3: il patto era che il regalo venisse avanti per facilitare con

agevola le battaglie agli cominciatori, acciò che non sbigottiscano per le forti battaglie dal

. ariosto, 41-49: miraeoi fu, che sentì al fin del voto / crescersi

tempo della fermata, molti di quelli che avevano agevolato l'arrivo di ferrer,

. pellico, ii-98: quella condizione che non è povertà, e che avvicinandoti quasi

condizione che non è povertà, e che avvicinandoti quasi egualmente al povero ed al

i-3-316: le leggi della patria, che con irresistibile autorità imposero a socrate di

a socrate di restare in carcere sul punto che altri gli consigliava e agevolava la fuga

son lucia: / lasciatemi pigliar costui che dorme, / sì l'agevolerò per

tasso, 8-36: e non temer che nel paese estrano / ti sia il sentier

: e un atto di vita, che serve alla vita, è quel trascrivere storie

raccogliere documenti morti. verrà il momento che essi ci agevoleranno a riprodurre, arricchita

per dove colui avesse a passare, che lo agevolassero di cavalli o di navi

ma l'abituale agevolezza e benessere che ne consegue. piovene, 5-656:

pagare al detto camarlingo tutto ciò, che quelli cotali agevolati erano tenuti di pagare

sm. (femm. -trice). che agevola, facilita; che favorisce.

). che agevola, facilita; che favorisce. tommaseo [s

camarlingo per agevolatura ciascuno die quella quantità che toccasse secondo il modo e il tenore

, perché non ha a fare altro, che a spregiare le ricchezze. compagni,

i giovani è più agevole a ingannare che i vecchi. fra giordano, 3-15:

3-15: l'arte fa agevole ciò che l'uomo vuol fare. idem, 3-15

'l bene operare è loro agevolissimo; che eziandio se sine volessero rimanere, non

., 4-5-13: si puote rispondere che l'operazione della virtude sia malagevole nel

, ii-xi-5: con ciò sia cosa che la bontade di questa canzone fosse malagevole

vedere, parvemi mestiero a la canzone che per li altri si ponesse più mente

si ponesse più mente a la bellezza che a la bontade. idem, purg

a passare a quegli da piè, non che a quegli da cavallo. albertano volgar

contrastare al comin- ciamento de'vizi, che rimanere e non poi ché l'ài cominciato

. più agevole non entrare nel vizio che uscirne, da che tu vi sei

entrare nel vizio che uscirne, da che tu vi sei entro. m. villani

stale] era il più agevole passo che potesse fare gente d'arme che da quella

passo che potesse fare gente d'arme che da quella parte venisse. boccaccio,

. idem, v-181: bene so che dal confortare all'operare ha grande distanza

passate sono troppo più agevoli a riprendere che ad emendare. idem, dee.,

co'vostri ammaestramenti d'entrare nel cammino che ragionato n'avete, che mena altrui

entrare nel cammino che ragionato n'avete, che mena altrui a vita attema. paolo

paolo da certaldo, 81: quello che l'uomo non guadagna è più agevole a

uomo non guadagna è più agevole a spendere che quello che guadagna con sua fatica e

è più agevole a spendere che quello che guadagna con sua fatica e con suo sudore

è vaga... di quelle letture che sono agevoli a intendere. ser giovanni

più agevole a seguitare gli altri, che comprendere perfettamente l'arte. idem,

tutte le cose sono agevoli a quegli che amono le virtù. bembo, 1-116

è cosa veruna da fare più agevole, che amare e tenere grandemente cari coloro,

comodità delle tele dipinte, come quelle che pesano poco, ed avvolte sono agevoli

. rucellai, i-373: im- perciò che gli occhi di tre finissime tuniche foderati ven

, come una nuova apparizione: ciò che prima spaventava di più, sembra talvolta

io (167): le rispose che il perdono non bastava desiderarlo né chiederlo

colpa, e tema la punizione; che in somma bisognava meritarlo. lambruschini,

sinonimo di facile. si vede dunque che questa parola agibilis in senso di facile

dal quale rimase in due diverse lingue che ne derivarono. tommaseo-rigutini, 1648:

si sentì come alleggerito da quella confessione che la ragazza gli avea fatto, quasi

in luoghi dove è più agevole giungere che tornare. d'annunzio, iv-2-236:

pronta. panzini, ii-57: obbiettai che non era cosa agevole per me cominciare

i-4-177: polibio disse più volte, che comporre la storia sui libri è cosa

. 2. pronto, corrivo (che si fa facilmente trasportare da una passione

fatta villania / dal più agevol villanel che sia, / di me non avrebb'altro

sia, / di me non avrebb'altro che 'l peccato. guido delle colonne

1648]: donna agevole, cioè, che soffra esser trattata con qualche domestichezza.

a questa agevole folla con l'illusione che soltanto qui, se mi volgessi al primo

soltanto qui, se mi volgessi al primo che incontrassi, lo troverei cordiale. beltramelli

sorpresa dal trovare quegli esotici uccelli, più che agevoli, addirittura famigliari. 4

mormorio piacevole / delle fresche acque, che d'un sasso piombano, / né

leopardi, 13-7: tu dormi, che t'accolse agevol sonno / nelle tue chete

alcune cose] più breve e più agevole che

vol. I Pag.234 - Da AGEVOLEMENTE a AGGANCIO (57 risultati)

arte fa due cose: la prima, che nell'opera ti dà grande agevilezza.

de li altri si mostraro / per che dovessi lor passeggiare anzi? m. villani

fresche, allora si sanano con più agevolezza che le vecchie già putrefatte non fanno.

eziandio in questa vita concede all'anime che di lei innamorano agevolezza di volare in

fanno grande agevolezza stando ferme a colui che disegna. galileo, 549: 1

con più fatica noteranno verso la precedente che verso la sus- sequente parte del vaso

incontro, essere la dote degl'ingegni mediocri che non sanno il perfetto dell'arte.

settembrini, 1-91: ad un galantuomo che conosce il suo dovere si fa ogni agevolezza

questo codice d'un centinaio di pagine che pon ordine a tante materie cosi disparate

del magnifico parlamento ci trovarono tanta agevolezza che ebbero agio qua e là d'inframmettervi

panzini, i-376: ma quando saprà che lei è il regio commissario, le userà

. b. croce, ii-9-39: gente che ama il comodo e le agevolezze e

onde. idem, ii-9-222: l'agevolezza che offrono nelle avventure delle fiabe gli oggetti

dilettose, con quella brevità ed agevolezza che... mi sarà conceduta maggiore

e confortati di prendere la signorìa, che agevolmente l'arebbon avuta per la loro

com'io vivo, /... che non seria far bon un cattivo /

passato, per la tenerezza de'membri che agevolemente si piegano. boccaccio, dee

1-4 (96): la giovane, che non era di ferro né di diamante

paolo da certaldo, 133: ti dico che s'ài bisogno, in piato o

o di rettore di terra, che co'presenti s'acquista molto agevolemente.

. scala del paradiso, 421: quegli che dormono, agevolmente son rubati. giovanni

, i-194: ma or volesse iddio che voi, i quali agevolmente avanzate i vostri

a credere la cosa desiderata a colui che la disidera. idem, ii-266:

): chiedi altra grazia, imperò che questa t'accatterò io agevolemente. marsilio ficino

. marsilio ficino, 2-140: dico che la contagione dello amore agevolmente viene:

uomini. della casa, 550: acciò che tu più agevolmente apprenda di fare dèi

più agevolmente apprenda di fare dèi sapere che a te convien temperare ed ordinare i

219): qualche grave scandolo, che agevolissimamente nascer ne potrebbe. varchi,

potrebbe. varchi, v-132: dico che tutte le cose quanto hanno più nobili

degne e più nobili ancora esse, e che quanto ciascuna cosa più conseguisce agevolmente il

troverai. tasso, 2-73: quei che sparsi vincesti, uniti insieme / di

in forza, e in maestà, non che uguagliare, superi qualunque altra delle lingue

gli animali bruti usano agevolmente ai fini che eglino si propongono, ogni loro facoltà

il primo nome e il primo cognome che erano caduti in mente a lui o alla

. croce, i-3-5: riflessioni, che si potrebbero agevolmente moltiplicare. saba,

bachi. = deriv. da gaio che nel dial. lucchese significa 'ardito,

suo giovane volto come una volontà assidua che ne impietriva il segno, sì che né

assidua che ne impietriva il segno, sì che né sorriso, né dolore, né

ha bendato di desideri lontani e spersi, che aggàllano fatui nella contingenza. =

grandi, i-2-16: sarà dunque ciò che si porta fuori del lago la millesima

del lago la millesima parte della mole che ora lo riempie, fra terra,

fra terra, acqua, giunchi ed aggallati che contiene. bottari, 4-69: come

, 4-69: come vogliamo noi, che una provincia si muova in qua e

, dicesi più propriamente di terreni torbosi che soprastando ad acque stagnanti cedono sotto il

). 3. milit. manovra che consiste nel prendere contatto col nemico in

al combattimento. = neol. che il tommaseo non registrava ancora.

di agganciare), agg. che aggancia; che trattiene (l'interlocutore in

, agg. che aggancia; che trattiene (l'interlocutore in una conversazione

riunire. panzini, iii-636: adesso che è venuto altro progresso col motore,

, si sta aggiungendo altro braccio di ponte che la agganci [venezia] anche di

ricomparve... ella però sentiva che doveva tornare; che quello sguardo agganciatosi

ella però sentiva che doveva tornare; che quello sguardo agganciatosi nella penombra della chiesa

loro sorte. viani, 14-460: parve che la cima dell'alberetto fosse stata agganciata

ad agganciare il primo cliente, quello che avrebbe sparso la voce in quella occulta

la voce in quella occulta e rispettabile categoria che fa collezione di cose simili. silone

ragazza ha parlato d'un prete rivoluzionario che sarebbe sulle tue montagne...

agganci, riesce sempre a fare quel che vuole. = deverb. da

vol. I Pag.235 - Da AGGANGARE a AGGETTARE (28 risultati)

ogni mia pupilla una pozzanghera, / che formerà di pianto ampio rigagnolo. carena,

ganghero) i corrispondenti gangheri di metallo che vi sono attaccati. tommaseo-rigutini, 1854

attaccati. tommaseo-rigutini, 1854: le donne che portano i vestiti aggangherati in modo da

comprovano una verità grande, ed è: che l'uomo più pretende l'altrui

mandando innanzi quelle [messe], che danno fazione ed aggarbano la pianta.

idem, i-267: né è da dubitare che non sia per riuscire aggarbatissimamente.

s'elegga la più sollevata, e che soprastia a tutte l'altre; e delle

della sua mano era sì grosso, che l'uno di noi noi potavamo ad amendue

gavignò sì forte con quegli denti aguzzi, che e'lo scannò. caro, 11-1179

credea... /... che tenesser pe'calzoni / me'dell'abbrucia

come, da una ineluttabile forza medianica che li priva d'ogiii respiro e d'ogni

s'aggecchiro a tanto i fiorentini, che mandarono pregando il comune di pisa.

. viani, 19-216: tutte quelle che sotto i capelli o la pelle avevano

, agg. e sm. tose. che accudisce alla meno peggio a cose di

meno peggio a cose di poco conto; che lavoricchia oziosamente. c.

. [crusca]: non credi tu che la neve, che l'uomo bee

: non credi tu che la neve, che l'uomo bee di state, non

bonaventura volgar., 2-8: o piaghe che vulnerate li nostri cuori, cuori duri

cuori, cuori duri come sasso, e che infiammate le menti nostre aggelate. buti

occhi rintoppo, cioè riscontro delle lagrime che vi sono aggelate. libro delle segrete

giudico superfluo il rammemorarle con ogni uomo che sia qualche poco aggentilito negli studi.

12-10-201: tali moderne aggestioni sono quelle che, a memoria d'uomini, hanno ampliato

: l'altra [porzione], che era più bassa, rimase tutta sepolta

dalle aggestioni o deposizioni di terra, che col tratto di tempo vi fecero i

. aggestivo, agg. disus. che deriva da accumulo alluvionale.

terreni] infruttiferi ed insalubri, senza che un tale scapito possa esser ri- compensato

o altro; e di qualunque altra parte che nello sportare esca fuori della dirittura.

di capitello i membri della cornice, che alcun poco aggettano sopra di esse.

vol. I Pag.236 - Da AGGETTATO a AGGHIACCIARE (70 risultati)

: vi si monta per ima scala, che aggetta fuori la linea della facciata,

messo un taittino a coda di rondine che gli fa aggettare una gobba simile ad

. aggettivale, agg. gramm. che si riferisce all'aggettivo. aggettivalménte

. di aggettivare), agg. che ha la funzione d'aggettivo.

marotta, 1-238: aveva lo sberleffo che enunzia per sommi capi e quello che

che enunzia per sommi capi e quello che minuziosamente racconta; aveva sberleffi sostantivanti e

, di aggettivare), agg. che ha funzione d'aggettivo (un sostantivo,

un sostantivo, un pronome); che è fornito di aggettivi (un sostantivo,

scherz. abuso di aggettivi; mania che hanno i moderni di servirsi di numerosi

. = voce formata sui sostantivi che indicano malattia (come 'congiuntivite,

aggettivo, sm. parte del discorso che esprime gli attributi essenziali o accidentali del

, se non vi è posto aggettivo, che significhi il contrario. buti, 2-744

neutro si debbe sottintendere un tal sostantivo, che 'l regga; ma, per

, per così dire, più universale, che nelli altri non adiviene. marmi,

adiviene. marmi, i-57: ma quello che dee, per mio avviso, attutir

avviso, attutir la baldanza di coloro, che della manchevolezza del comparativo ci rampognano,

de'quali non meno nell'aggettivo, che nel sustantivo ci veggiamo forniti. bareni,

. bareni, ii-260: vorrei pure che perdeste quel vezzo di dare due aggettivi

» artefice, ed altre tali maniere che non sono della nostra lingua. cavour,

orazione nell'originale inglese, e vedrà che se parlando del discorso della corona adoperava

del discorso della corona adoperava un aggettivo che forse non è abbastanza appropriato, parlando

questi aggettivi... son tanti che non si sa a quale tener dietro.

se dovessi gettare qualche aggettivo alla rinfusa che ci suggerisca il miscuglio con cui torino

il muro sia fatto a scarpa, cioè che ogni due braccia abbia un'oncia d'

, perché si gettano più in fuori che il resto della colonna. vasari,

e la cornice quanto l'architrave, che l'aggetto la fa diventar maggiore.

questi piloni di sì vasta struttura, che nella superficie loro misurati nel vivo,

pilastri, hanno di giro non meno che 320 palmi romani. idem, 8-31:

riseghe, e tutti gli archi, che trovava nelle muraglie. algarotti, 3-307

vile in cospetto de la gente, che d'essere onorato o reputato alcuna cosa

resistenza non si dee fare per modo che si caggia nel vizio detto agge- zione

, cioè schifiltà: s. andromico dice che questo vizio è sottomettere, e sottomettersi

è sottomettere, e sottomettersi, più che non conviene. = voce semidotta

bartoli, 34-116: ancor ci dà sopra che dubitare l'indubitabile agghiacciamento delle acque marine

. di agghiacciare), agg. che comunica freddo, che fa agghiacciare.

, agg. che comunica freddo, che fa agghiacciare. -anche al figur

. -anche al figur.: che dà orrore, spaventevole; sconfortevole,

dà orrore, spaventevole; sconfortevole, che dà un senso di gelo, di disagio

di dio, il suono agghiacciante del ferro che penetra nelle carni o che scivola su

del ferro che penetra nelle carni o che scivola su le ossa,...

4-83: le sgomentava la lunghezza del viaggio che giudicavano cervelloticamente, e del quale conoscevano

del quale conoscevano un particolare agghiacciante: che per andare in ancona si doveva cambiare

: in fondo io avevo sempre saputo che emilia non mi amava più. ma sentirmelo

tesser coverto poi di bianche piume / allor che folmi- nato e morto giacque / il

nato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava. idem, 7i-35

: ma la paura un poco, / che 'l sangue vago per le vene agghiaccia

ridosso gli arbori grandi verso quel vento che gli suol far gelare, perché i

vicino al polo, / s'avien che 'l verno i fiumi agghiacci e indure

, ed altre isolette disabitate e scogli, che in tal sito tramezzano, rendono anch'

scompiglia le chiome ed agghiaccia il sudore che grondavami dalle guance. leopardi, 16-83

58: e péra il grave secolo / che vita mi spegnea, / che agghiaccia

/ che vita mi spegnea, / che agghiaccia il canto ellenico / ne l'anima

un'aria di musoneria in casa sua che agghiacciava tutto. idem, i-107: coi

qualche cosa, udì un grido di morte che gli agghiacciò tutto il sangue nelle vene

dietro le lenti dei loro occhiali, che agghiacciavano il cuore. d'annunzio,

iv-2-371: quello scoppio di risa inaspettato che mi agghiacciò nel buio della stanza, e

: per un attimo ebbe un sospetto che le agghiacciò il sangue. civinini,

tentava di ghermirlo un acre sibilo / che agghiacciava. malaparte, 4-127: ma

quella voce, una specie di sibilo, che m'agghiaccia d'orrore.

, / come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia. petrarca, 17-9

idem, 20-8: però l'ingegno che sua forza estima / ne l'operazion tutto

s'agghiaccia. idem, 68-10: i'che 'l suo ragionar intendo, allora /

guisa d'uom ch'ascolta / novella che di subito l'accora. boccaccio, dee

4-8 (446): la pregò che in merito di tanto amore ella sofferisse che

che in merito di tanto amore ella sofferisse che egli allato a lei si coricasse tanto

egli allato a lei si coricasse tanto che alquanto riscaldar si potesse, ché era

759: stando esposto a uno vento che il più delle volte a mezzo dì

: io sento, io sento / che mi s'agghiaccia il core e mi si

, 34-106: questa sperienza ragion vuole che dia qualche pensiero a que'moderni,

dia qualche pensiero a que'moderni, che danno il vanto dell'agghiacciare

vol. I Pag.237 - Da AGGHIACCIATO a AGGIARDINARE (34 risultati)

mormorio simile a quello del mare, e che si agghiacciava soltanto all'apparizione dell'eroina

nel- l'umor petrigno, non altrimente che gli zuccheri e sali. marino,

dal rigor della notte, come pare che dimostri quell'appannamento finissimo,...

dimostri quell'appannamento finissimo,... che vi si scorge. vico, 316

di fuori. dentro, voi non avete che un'aria fredda, agghiacciata, di

1-14: l'aria è così agghiacciata che ai nostri pennoni le bandierine pendono inerti

colpo del pagan maggiore / in apparenza che fosse in effetto; / tal ch'

. (femm. -trice). che agghiaccia. redi [tommaseo]:

. marin. aggiaccio. aggiaccio, che pare la forma più antica rispetto ad

morta in terra. pulci, 1-29: che pur pensando a'tuoi processi, agghiado

agghiado. caro, 2-342: quand'ecco che da tepedo (m'agghiado / a

non passò molto / di tempo, che lo stolto / cane trovossi ad agghiadar di

, libero dal pigro / freddo invernai che l'agghiadò. 2. tr.

. cino, iv-229: or dunque che ti piace? i'ti rispondo: /

iv- 136: o duol, che più v'agghiada / di sei sconfitte.

, 685: veduto il vecchio maestro, che il metallo più presto si agghiadava che

che il metallo più presto si agghiadava che egli si scaldasse, questo detto buon

tanta maraviglia di travaglio... che se io non riparavo e'cascava morto certissimo

veramente egli era sì forte agghiadato, che non poteva parlare. giov. cavalcanti,

arie affannate, sparute, agghiadate, che più tosto hanno viso di becchini che

che più tosto hanno viso di becchini che di dottor di medicina. nieri, 67

: vostro padre ha quel male benedetto che ogni tanto gli piglia senza che se

benedetto che ogni tanto gli piglia senza che se ne accorga,... così

se ne accorga,... così che bisogna star sempre col cuore agghiadito da

6-18: appartengo al ceto medio, che non dice mai le cose come sono

dice mai le cose come sono, che d'istinto le falsifica o le agghinda.

papini, 20-xin: quell'agghindatezza che sa d'arcadia purista e di esemplari

. dial. colto dai singhiozzi; che sente un groppo alla gola (per la

alleanza. nieri, 392: e sì che ci si metteva con tutto il buzzo

metteva con tutto il buzzo; ma che! era come dire: morto, rizzati

per timore di capitare in un punto che fosse o gli sembrasse meno sicuro.

: la barra del timone; ma oggi che il timone, ingranditosi, per essere

pregiato / alcuna volta faccia / cosa che non soggiaccia, /... /

l'omo ch'è 'mpo- tente, che gli aiace el suo podire. idem,

vol. I Pag.238 - Da AGGIGLIATO a AGGIOTATORE (50 risultati)

lastri, 1-3-82: l'aggina ossia parte che a ciascun branco viene assegnata.

]: il re benignamente comandò che sorgessero da quello agginocchiaménto. =

moneta; interesse, sconto, percentuale che si accorda nei cambi, nelle contrattazioni

pozzetti, 9-130: i fiorini adunque che si battevano nella nostra zecca erano tanto accreditati

a loro imitazione in diversi paesi, che andavano ogni giorno più alzando di pregio e

: l'agio era tanto più pesante quanto che non si trattava di biglietti di azione

. boccardo, i-50: questa parola, che dall'italiano è passata in tutti gl'

significa in generale il sovrappiù di valore che, nello scambio, ha una cosa

un'altra, dovuto alla concor renza che fa ricercare più la prima che la seconda

renza che fa ricercare più la prima che la seconda... in seguito

istante più ricercato dell'altro metallo, dicesi che l'oro gode un aggio di 1

o consorziale è retribuito mediante aggio, che in niun caso può superare la misura

, agevolazione ', perciò * interesse che si dà in cambio delle facilitazioni accordate

-atis). aggiogàbile, agg. che si può aggiogare, docile al giogo

. monti, 16-203: comanda ei quindi che i cavalli al cocchio / subito aggioghi

asino all'aratro, colla cavalla vecchia che ci andava come una pietra d'anello

[il contadino] un guerriero omerico che aggioga i bianchi cavalli dal collo crinito

aggiogati ai carri chinavano il collo così che la criniera toccava la terra. beltramelli,

girare anche lui intorno all'ordigno, sì che pareva un ciuco aggiogato alla ruota frantoiana

morbosa, con gravezza simile a quella che fa a mangiare pane aggiogliato, cioè misto

dial. preparato col seme di loglio (che dà sonnolenza); soporifero.

arno è comune d'uomo o bestia che di sana e gagliarda che è, ingnillisce

uomo o bestia che di sana e gagliarda che è, ingnillisce, e dà giù

ieri il mio bambino stava tanto bene, che pareva un fiore: oggi, badate

aggiogliare. aggiornabile, agg. che si può aggiornare; differibile, procrastinabile

petrarca, 9-7: e non pur quel che s'apre a noi di fore,

117-12: degli occhi è 'l duol; che tosto che s'aggiorna, / per

degli occhi è 'l duol; che tosto che s'aggiorna, / per gran desio

474-9): e credo ben, che quando il dì s'aggiorna, / non

. anguillara, 4-215: stupisce ognun che ornai lo dio [il sole] non

e il grido suo spaventa / il passaggier che l'ode alla lontana; /.

, e non sì tosto aggiorna, / che a rimpiattarsi entro il covil ritorna.

domenica senza gente in piazza né messa che suonasse. il sagrestano s'era rintanato

più. giocosa, 37: gente che giunge a notte, si rimpiatta sui

si rimpiatta sui fienili e parte prima che aggiorni. d'annunzio, ii-601:

: ch'io possa il sol, che le mie notti aggiorna, / veder più

le cose / scoperte il biondo dio che il mondo aggiorna. tasso, 6-i-13

, 6-i-13: consenti [pensiero] / che 'l cor s'acqueti e 'l

l sonno a me ritorni, / prima che febo ornai vicino aggiorni / queste ombre

con di più un bello anello luminoso che gli aggiorna di continuo le notti.

, ii-233: sono tre o quattro dì che il ministero ha fatto a forza aggiornare

(41): aggiomaro il giorno, che ciascuno mostrasse il suo tesoro. livio

rielaborato secondo le cognizioni più recenti; che ha assimilato le nozioni nuove, che

; che ha assimilato le nozioni nuove, che si tiene al corrente.

sm. (femm. -trice). che reca il giorno, che rischiara.

). che reca il giorno, che rischiara. chiabrera, 4-3-341: fia

nelle granaglie è un colpo di rimbalzo che dalla francia e dall'inghilterra si fa

anco tra noi. metta poi quello che si chiama agiotaggio per parte degl'incettatori,

secoli l'aggiotaggio era un fatto accidentale che non si manifestava se non da quando

comuni e più distintivi delle speculazioni che si basano sul credito, o meglio

vol. I Pag.239 - Da AGGIOVARE a AGGIRARE (54 risultati)

ingiro, in senso circolare; movimento che evita la via diritta; cammino vagante

quell'abisso, tenendomi ad un albero che quivi era, affinché per qualche aggiramento

in contrasto con l'ansito represso degli alpini che si movevano in fretta, carponi e

, torre loro anche il cervello, che tutto consisteva in pandolfo e ne'suoi aggiramenti

preamboli e senza aggiramenti, io credo che tu abbi in capo una mala intenzione.

s'io lo posso da discosto, sì che egli non mi vegga, seguitare,

, i'non sono per avere manco che bel tempo delle sue aggirandole. =

spira / dal lucid'elmo, e più che tigre, o pardo / leggier si

, purg., 4-131: prima convien che tanto il ciel m'aggiri / di

infelice et orbo padre aggira, / che come il mar che turbi il vento

padre aggira, / che come il mar che turbi il vento freme. idem,

giù de'mal vietati monti / pèste diversa che le menti aggiri; / per te

[si vide],... che hanno saputo con l'astuzia aggirare e'

in sospetto, anzi teneva per certo che costui l'avesse aggirato. grazzini, 3-1

ella tanto lo seppe aggirare e contaminarlo, che da se stesso dette nella ragna.

7-120: sotto l'acqua ha gente che sospira, / e fanno pullular quest'

/ come l'occhio ti dice, u'che s'aggira. mare amoroso, 9

, iii-318: tornate a me, che arete pace; non andate tuttodì aggirandovi.

d'aggirarsi tanto, / s'avvide che quel loco era incantato. idem, 36-39

! *. aggirati quanto tu vuoi, che quanto più ti aggiri, tanto più

molto, tanto poterono in lui, che perdere gli fecero le forze corporali.

e, ovunque or miri, / par che dinanzi a gli occhi miei s'aggiri

rostro canoro e quindi tira / fiato, che mentre inver le fauci ascende, /

, credendosi quelle essere qualche grande pesce che gli abbia, occorrendo, a diffendere dal-

si mischiano e si confondono, piuttosto che regolarmente si aggirino. giovanetti, iii-202:

i lumi gira, / e s'awien che ridente il guardo ruote, / forma

volger ti suole, / lasciando il sol che reca il sole al giorno, /

. baretti, ii-299: ringrazio dio che la mia pensioncella basta per soddisfare i

pensioncella basta per soddisfare i pochi bisogni che ho, né voglio più aggirarmi nel

più aggirarmi nel vortice de'ricchi, che non giova se non a darmi il capogiro

e a scomporre quella po'di stoichezza che tengo appiccata alla mente. parini,

. parini, giorno, iv-171: ecco che già di cento faci e cento /

siccome tutto si aggirava su parole vaghe che niuno intendeva, così la ragione non

dato la vita. mise un sospiro, che da un'ora gli s'aggirava dentro

asconde, / come sinistra face / che per vóti palagi atra s'aggiri, /

orrore e il furore la soffocano. sembra che a traverso il suo torace possente si

567: [il professore] più che stare su la cattedra, si aggirava

: lo sanno i due giovani, che la sentono aggirarsi pel labirinto di cento

. deledda, iii-206: è lui che le si aggira attorno come la volpe

agnello. idem, iii-340: le parve che la barca si aggirasse intorno a se

udiamo roteare sopra la città come falchi che s'aggirano sopra un pollaio. idem,

idem, 30-172: non mi restava che gi riarmi all'aperto o aggirarmi per le

saliscendi. soffici, ii-143: l'idea che i ladri s'erano aggirati per la

9-71: una voce si sentì lontana che pareva d'un angelo che si aggirasse colà

sentì lontana che pareva d'un angelo che si aggirasse colà di guardia. manzini

guardia. manzini, 10-88: e che stupore aggirarsi nel territorio dell'altrui sentimento

aggirarsi nel territorio dell'altrui sentimento, che senso di ricchezza, per modesto che

che senso di ricchezza, per modesto che esso sia; che desiderio d'impadronirsene.

, per modesto che esso sia; che desiderio d'impadronirsene. tombari, ii-113

esprimere per questo aggirarsi la natura del vizio che qui si punisce, imperoché, come

ii-2-87: allora v'è grandissimo pericolo che non aggiri il capo. idem [luciano

declamatorio di seneca, m'ha portato che io traducendo nel volgar nostro le sue

nel volgar nostro le sue parole, che intorno alla considerazione di questo fortunoso accidente

discorso si aggirò su dante', potrebbe intendersi che chi fece il discorso si sia '

vol. I Pag.240 - Da AGGIRATA a AGGIUNGERE (58 risultati)

il suo destrier verso il palagio, che più di trenta miglia intorno aggira, /

sm. (femm. -trice). che aggira; raggiratore, imbroglione.

potergli credere. allegri, 1-3: come che non tremi così fatto strumento [il

buonarroti il giovane, 9-44: credon che quei rei miscredenti, / imbrogliatori,

: 'aggiratore di cani ', colui che va attorno mostrando cani, cui fa

e muto il condottier seguia, / che con un raggio in fronte i spazi oscuri

un ponteruolo d'argento, a fine che non si svolga l'aggiro fatto d'

aggiucchire, rendere giucco, voce familiare che dice, ora lo stupore, ora la

di aggiudicare), agg. che aggiudica, attribuisce, conferisce.

la presunzione, aggiudicante a sé quello che non le appartiene, suscita contro sé pregiudizi

le appartiene, suscita contro sé pregiudizi che detraggono ai diritti veri. 2

per poco. boccardo, i-56: colui che ha un oggetto da vendere od una

loro offerte, e quello è preferito che si assume le condizioni dell'ag- giudicante

società distribuire ed aggiudicare i premi, che si destinerebbero dalla sovrana munificenza all'indefesso

: quando il padre, il papà, che suole origliare dietro i tendaggi da quel

e in questo caso è aggiudicatario colui che ha fatto l'offerta migliore. codice di

. aggiudicativo, agg. dir. che ha valore di aggiudicazione, che ha

. che ha valore di aggiudicazione, che ha facoltà di aggiudicare. tommaseo [

nardi, 2-93: io non sopporterò mai che alcun di voi, aggiudicato ai creditori

femm. -trice). dir. che aggiudica, che è preposto a fare l'

). dir. che aggiudica, che è preposto a fare l'aggiudicazione.

: sappiatemi dire... in che mese del 1830 si dee fare l'aggiudicazione

più espressamente la cerimonia e gli atti che l'accompagnano. boccardo, i-56: aggiudicazione

determinazione, in forza della quale colui che è rimasto ultimo oblatore e maggiore offerente

. (ant. aggiugnènte). che aggiunge; che si aggiunge. boccaccio

ant. aggiugnènte). che aggiunge; che si aggiunge. boccaccio, 9-279:

vecchiezza] vi veggio entrato, possibile è che quella, siccome male aggiugnente allo esilio

riputiate più grave. 2. che giunge, arriva. giuseppe flavio volgar

quel- l'amor s'oblia / che fa natura, e quel ch'è poi

. boccaccio, v-224: avveggendomi che ogni cosa, che intorno a ciò facea

: avveggendomi che ogni cosa, che intorno a ciò facea, non era altro

intorno a ciò facea, non era altro che aggiùgnere legne al fuoco o olio gittare

- conci. (120): acciò che quello che a me di far pare

(120): acciò che quello che a me di far pare conosciate, e

aggiùgnere al suo danno vergogna, pensò che senza alcuno indugio da trovare era modo

aggiugne più di bellezza uno nero corvo che non farebbe un candido cigno. fioretti

, la cui misericordia è infinita più che il peccato tuo, farà a te grande

si può aggiùgnere né scemare, imperò che la mente sua è passata a'segreti

all'oro niente bisogna aggiùgnere, a fare che paia bello ma basta separarne le parti

veder altra cosa alta e sublime, che con la vista non si possa guardare,

medesima di quattro dita a un cerchio che avesso due dita di diametro solamente,

ve n'han aggionte molt'altre, che poi da'moderni sono state accresciute a gran

colore di cotesta tunica in tutti gli animali che pascono. idem, 3-36: stimano

idem, 3-36: stimano i periti che l'ammiragliato e l'arsenale sarebbono stati

stati assai meglio collocati a revel, che a petroburgo e a cronstat...

petroburgo e a cronstat... aggiungi che le navi fabbricandosi a petroburgo, conviene

a cronstat; e ciò non può farsi che con pericolo ed ispesa grandissima. baretti

ha fraudata l'italia d'una gloria che le poteva aggiungere con poco sconcio,

poi con una logica ugualmente poderosa, che se questi nuovi vocaboli fossero stati opportuni

il poter ag- giugnere all'alta stima che vi professo anche il sentimento della mia

: [questi poeti] descrivevano quel che vedevano, e non ci aggiugnevano niente del

poiché il sentimento e l'incivilimento cavalleresco che informò quella poesia era già morto o

corazzini, 128: e aggiungi che non morremo più / e che andremo

e aggiungi che non morremo più / e che andremo per la vita / errando per

, certo per matrimonio gliela aggiugnerei; ma che è a pensare che egli sia innamorato

aggiugnerei; ma che è a pensare che egli sia innamorato d'una romana popolaresca

): egli diceva: « io voglio che noi insieme ci aggiu- gniamo, acciocché

la tua addomanda! tu m'addomandi che io m'aggiunga teco, ma oh

vol. I Pag.241 - Da AGGIUNGIMENTO a AGGIUNTO (20 risultati)

conforto donimi tutt'ore: / poniamo che s'aiunga il nostro amore. giamboni,

per due fontane ond'elli cresce, che l'una ha nome geor e l'altra

ha nome geor e l'altra dan, che si aggiungono insieme e fanno quel fiume

., io-7 (446): avvenne che, crescendo in lei amor continuamente e

argomenti del sig. galileo. diceva egli che la condensazione ne partorisce diminuzione di mole

leggerezza e augumento di mole, al che s'aggiunge che le cose condensate maggiormente

augumento di mole, al che s'aggiunge che le cose condensate maggiormente s'assodano,

non è da pensare cosa maravigliosa quella che ha fatto maravigliare ne'nostri di ovunque

dir stringi e frena, / anzi che 'l giorno, già vicin, n'aggiunga

niuno tuo nemico ti sarà sì lontano, che con questa non l'aggiunga, solamente

con questa non l'aggiunga, solamente che tu il vegga. idem, v-250

, v-250: e, se non fosse che 'l drudo novello temèo non il troppo

,... non dubitar punto che tu non avessi avuta la seconda lettera

lancia in tal modo l'aggiunse, / che il fe'cadere in su la terra

: la miseria del cuore è questa: che lui sempre desidera quello che e'non

questa: che lui sempre desidera quello che e'non poss ede, né aggiugne a

su. idem, iv-10: tu di'che mi vuoi dare de l'acqua:

uomini sono più lenti a pigliare quello che possono avere, che non sono a desiderare

a pigliare quello che possono avere, che non sono a desiderare quello che non

, che non sono a desiderare quello che non possono aggiugnere. idem, 772: