io creda più degne d'affetto quelle che s'abbandonano ah'amante. conciliatore,
a tutte le spese più pazze, che le cadessero in mente. serao,
iv-1-280: si sentiva il cuore così gonfio che fu sul punto di abbandonarsi alla confidenza
né rimorsi all'amore del bel giovane che impazziva per lei, si mostrò appassionata e
. linati, 30-104: alcune dame galanti che su quelle sponde si abbandonavano agli spassi
e metto in aventura, e ciò che fortuna mi donerà, sì n'abbia.
dante, inf., 2-35: per che, se del venire io m'abbandono,
venire io m'abbandono, / temo che la venuta non sia folle. magalotti,
d'animo tepor l'accidia ria, / che s'abbandona al cominciar gli effetti.
, la quale noi preghiamo tutto tempo che nel più alto loco della sua rota
sua rota ci ponga. ora poi che ella con benigno viso mi porge gli
. io m'abbandonerò a prenderli ora che mi par tempo. paolo da certaldo
358: e se pure egli occorresse che il nimico fusse entrato nella città per
goldoni, vi-757: misera me! che intesi? ah, degna or più non
/ le mani tue di pargolo / che afferrano le mie senza conoscerle; /
senza conoscerle; / le tue mani che si fanno sensibili, / sempre più
campi arsi, per la boscaglia fitta che non conoscevano e tornarono sfiniti, dopo
le quali niuna fede servano, avvegna che esse con li loro bianchi rompimenti mostrano le
loro il debito della cristiana carità in che erano, di non abbandonare del conveniente
ovidio vólgar., 2-10: dimmi, che t'ho io fatto, che tu
dimmi, che t'ho io fatto, che tu non tomi a me? non
a me? non altro, se non che troppo abbandonatamente t'ho amato. lorenzo
d'annunzio, iv-1-480: -vedrai di che tenerezze sarò capace, per guarirti. tu
mutata in una sola onda di tenerezza che si versava su l'amico abbandonatamente.
negligente. bembo, i-m: coloro che non hanno a cui piacere, di
. petrarca, 53-45: l'anime che lassù son citadine / e hanno i
da'quali soccorso spererebbe, se credesse che 'l sapessono. idem, dee.
di quella se ne portò; senza che, grandissima parte del rimaso per paura in
altre contrade se ne fuggirono, di che il paese tutto pareva abbandonato. fioretti
volte era in grande disperazione, imperò che per essa egli si riputava abbandonato dà
da'nostri, ma con maggior danno che utile. d. bartoli, 40-ii-494:
infermi, abbandonati da'medici e presso che moribondi, battezzandosi ricoverarono tutto insieme la
, e non c'è altro da fare che sbadigliare. papini, 20-331: faranno
. alvaro, 9-413: alcune signore che si erano presentate senza il loro amante
una idea di disordine, e quelle che si conoscevano abbandonate, si trovavano a
amante quanto è la mia! e avvegna che io non sia il primo abbandonato,
il primo abbandonato, io son solo colui che senza legittima cagione sono lasciato. idem
dolore niuno simile se ne troverebbe, che un figliuolo d'un re per un
messe... per l'anime abbandonate che sono passate di questa vita. idem
piangerete un giorno quel core abbandonato / che vi amò dolcemente. foscolo, ii-2-152
, così abbandonata, senza altre risorse che le sue gambe di ballerina. deledda,
ii-157: deserto tutto il villaggio che nella desolazione del meriggio pareva una stazione
mutilato / abbandonato in questa dolina / che ha il languore / di un circo
/ il qual dicea: « dentro bieltà che more, / ma guarda che pietà
bieltà che more, / ma guarda che pietà non vi si miri ». boccaccio
: il quale [spiraglio], perciò che abbandonata era la grotta, quasi da
, quasi più non conoscendo la sua che quella del compagno, e parevano abbandonati
messi animo a un mio compagnuzzo, che si domandava raffaello da montelupo, iscultore
domandava raffaello da montelupo, iscultore, che anco lui abbandonato s'era messo in
soccorrer l'anime abbandonate in peccato, che sollevare i corpi ridotti a necessità. baretti
trovar. 6. fiducioso; che si affida interamente. m. villani
il re] più abbandonato e baldanzoso che provveduto. 7. lasciato andare,
della casa, 55 7: coloro, che noi veggiamo talora a guisa di porci
, è meglio una naturalezza abbandonata, che una pretenziosa gonfiezza. verga, i-239:
piangendo sola, con la testa abbandonata che aveva fatto il fosso nel cuscino. d'
lo presi ancora addosso con le braccia che cadevano abbandonate dalla mia spalla, come
spalla, come la mamma il fanciullo che dorme. stuparich, 2-71: si
moravia, v-21: quelle poche volte che avevo ballato, sentirmi cingere la vita
i vicini popoli dell'avvenuto male: per che con abbandonato freno ciascuno corre al disonesto
disonesto strazio, vaghi di vedere ciò che pietà fa loro poi debitamente spiacere.
): tra gli altri [vizi] che con più abbandonate redini ne'nostri pericoli
nostri pericoli ne trasporta, mi pare che l'ira sia quello. berni, 59-44
. (femm. -trice). che lascia, abbandona per sempre.
passi occupati, ne verrebbe a seguire che e'fossero tenuti e riputati abbandonatoti.
rettor., 89-14: il segnore dicea che perch'elli entrasse nella picciola barca non
.. amante di un notaio, che le dava generosamente centocinquanta lire al mese
ojetti, ii-552: un innamorato giovane che non vuole credere ancora all'abbandono e
quanto più quella l'abbandonava. e che l'abbandono ultimo fosse indeprecabile lo sapeva
fu solo dopo parecchi abbandoni e ritorni che i due finirono col mettersi a fare
poco tutti alienati, e la parte che ne rimane trovasi in stato di abbandono
un interesse scambievole, e un abbandono, che è come un amore senza inquietudine.
idem, iv-1-533: è proprio vero dunque che questa parte d'odio immancabile disonora sempre
2-684: non tardai a comprendere in che consistesse il prodigio. precisamente in quell'
negli occhi della sconosciuta tale palese abbandono che ne arrossì. palazzeschi, 4-269:
, ii-611: un abbandono di note musicali che si trascinavano, o saltellavano tristi e
. fu tanto feroce et arrogante, / che pose tutta francia in abandono. canti
. canti carnascialeschi, 1-345: or che gl'ingrati sono / in abbandono e in
i-1073): pensate... quello che sia aver un re in abbandono,
mendicanti. quasimodo, 75: donne che la tristezza / chiuse in abbandono / e
la battaglia..., se quei che rimasero, come meglio poterono, dentro
della gente invaghisce sì di sé stessa, che ella mette in abbandono il piacere altrui
provando debitamente questa innavigabilità, e dimostrando che non avvenne per sua colpa, può
colpa, può far l'abbandono, sia che l'assicurazione riguardi il bastimento, sia
l'assicurazione riguardi il bastimento, sia che concerna le merci caricatevi. pea,
gioco. boccalini, i-319: quei che credono cosa sicura il viver con le
con le simulazioni, somigliano quegli sciocchi che si credono di poter abbarare i zingari
di poter abbarare i zingari, e che sperano di ven dere le
i-259: l'abbarbagliamento del gran sole che al primo entrar nella stanza l'aveva lasciato
: la stanza dalle pareti metalliche abbarbaglianti che dàn l'illusione d'essere d'oro
pirandello, 8-159: specie d'ebbrezza abbarbagliante che dura un attimo, un lampo.
a gli occhi miei / la luce che da lunge gli abbarbaglia. ariosto, 2-53
altro sì gli occhi abbarbaglia, / che non ponno veder donde gli assaglia. idem
lor gli occhi abbarbaglia, / ma fa che ogn'altro senso attonito erra. boterò
, 1-661: ecco un lampo, che tutti abbarbaglia. leopardi, 38-14:
non so che d'incanto, / che vuol ch'ancora la riverisca e inchine,
fedeli, discreti e circospetti; ma quella che parte dal sentimento ci fa essere generosi
della fanciulla... s'accorse che ella lo amava sinceramente. piovene, 5-150
-iron. ojetti, 67: molti che si dolgono perché io non scrivo di
mio affettuoso silenzio. 2. che concerne l'affetto, affettivo. tasso
ubbidire. 3. mus. che ha dolcezza (di suono, di voce
v.]: canto affettuoso: che tramezza il brillante e il declamato..
si eseguisce sempre con quella unione e morbidezza che viene dal portamento della voce, ond'
. v.]: affettuoso, parola che trovasi talvolta a capo o nel corso
desiderio '. affezionàbile, agg. che si può affezionare; proclive a sentire
v.]: non sempre le indoli che paiono più affezionabili in sul primo,
affettuosità, e perché possono ricevere impressioni che sono il principio dell'affezionarsi, si credono
.. non aveva neanche avuto bisogno che altri venisse a mormorarle la calunnia.
: tutto proviene dalla molteplicità delle cause che producono in noi un sentimento, e
o di vedere o di udire ciò che può affezionarti alle vanità. idem, iv-257
iv-257: egli giu dicò che un tal nome di misericordia, di governo
una delle parti, con desiderio estremo che quella resti vincente e l'altra perda.
20- 12: in quel tempo che stettero alloggiati nelle lor case, s'
affezionata a quelle gentili pavoncelle vestite di seta che le risparmiava dalla morte. deledda,
dalla morte. deledda, ii-729: non che si fosse affezionato a quel posto,
moravia, viii-42: come certe governanti che passano da un bambino all'altro e
non fanno a tempo ad affezionarsi a uno che già debbono lasciarlo e ricominciare con un
del sabbione; teschio non ha terra che gli affezioni et in tutte fa. cattaneo
ai luoghi come la vita dell'agricultore che pasce de'suoi sudori le glebe della
mirabile per quell'insegnamento allegorico e allusivo che egli affezionava. idem, 28-186: i
. idem, 28-186: i libri che affezionano le plebi agresti, son tutti libri
saviamente sopportato l'hanno, e non da che incomodità ciascuno sia affezionato. =
travaglia sempre. idem, 7-3-46: come che sia, io v'abbraccio affezionatissimamente con
di affezionare), agg. che prova affezione, attaccamento. -anche superi
ingrata verso i buoni cittadini, e che le erano affezionatissimi. giusti, ii-306:
affezionato e pietoso più ci distingue dalle bestie che non la stessa forma. manzoni,
abbondio: serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'
325: avevano per norma assoluta e inderogabile che le persone di servizio...
cristo. leopardi, iii-81: credete che sono con tutto il cuore vostro
rettor., 106-15: et io dico che la salutazione è porta della pistola,
., 3-9 (360): pensando che onesta cosa era il dare opera che
che onesta cosa era il dare opera che la buona donna riavesse il suo marito,
è affezione costringente l'appetito di quelle cose che sconciamente sono desiderate. soderini, i-156
trovarsi le nugole in disposizione tale, che ogni lume avesse fatto quell'apparenza,
lume avesse fatto quell'apparenza, o che pure ella fusse affezione della luna, non
opinione d'alcuni filosofi naturali, direi che l'amore è prima affezione de la
perpetua consistenza nel proprio luogo, affezion che sole sono atte alla perpetuazione ed al
sente quell'affezione grata o molesta, che noi poi abbiamo nominata caldo, bruciore
potete voi mai dir altro, se non che l'anima agisce secondo 1 fantasmi che
che l'anima agisce secondo 1 fantasmi che le pervengono dagli organi de'sensi esterni,
rilevata allora e accresciuta dalle varie affezioni che le si dipingevan sul viso: una
un turbamento leggiero, quel placido accoramento che si mostra di quand'in quando sul volto
l'animo suo non poteva sentire altra affezione che di spavento. leopardi, i-643:
, 77-4: o amore muto, / che non vole parlare che non si conosciuto
muto, / che non vole parlare che non si conosciuto! / o amor,
non si conosciuto! / o amor, che te celi per onne stascione, /
non senta la tua affezione, / che no la senta latrone, / per quel
/ per quel c'hai guadagnato, che non te sia raputo! dante, inf
., 32-149: orando grazia conven che s'impetri; / grazia da quella che
che s'impetri; / grazia da quella che puote aiutarti; / e tu mi
mi seguirai con l'affezione, / sì che dal dicer mio lo cor non parti
io, volenterosissima d'imparare, conobbi che non solamente favellando si poteva l'affezione
l'affezion del figliuol lo strinse, che egli non pose l'animo allo 'nganno
ama uomo con affezione di cuore, imperniò che nessuna si truova che allo amico overo
cuore, imperniò che nessuna si truova che allo amico overo, al marito servi fede
, cioè con affezione, guardare cosa che non sia o in potenzia o in
non si estende se non a quello che piace. leonardo, 1-230: questo sì
animale ha tale affezione nella sua compagna che sempre vanno accompagnati, che se per disgrazia
sua compagna che sempre vanno accompagnati, che se per disgrazia l'uno di loro
di modo inganna il lor giudicio, che estiman quella persona che amano esser sola
il lor giudicio, che estiman quella persona che amano esser sola al mondo ornata d'
mi disse con grandissima affezione tutto quello che gli aveva ditto il papa che mi
tutto quello che gli aveva ditto il papa che mi dicessi. della casa, 573
, 573: male fanno ancora quelli, che tratto tratto si pongono a recitare i
affezione e facendone sì gran maraviglia, che è uno isfi- nimento di cuore a
, 13: [del] li portughesi che abitano in queste isole, certa cosa
in queste isole, certa cosa è, che loro fanno più conto d'una donna
d'una donna mora di quel paese, che d'una bianca di portugallo e pare
e pare, in un certo modo, che quel cielo inclini e voglia che s'
, che quel cielo inclini e voglia che s'appetischino più quelle naturali del paese
appetischino più quelle naturali del paese, che queste straniere, poiché si vede per esperienza
, poiché si vede per esperienza certa che chi non le ha per moglie subito procura
quali era cara la mia compagnia, e che formavano l'oggetto della mia stima e
nata un'intrinsichezza, un'affezione, che appena sarebbe potuta venire da un lungo
mia sorella le medesime dimostrazioni di affezione che prima. giusti, i-113: vorrei
prima. giusti, i-113: vorrei che la troppa affezione a riguardo mio, non
mio, non ti privasse di quello che ti è necessario. settembrini, 1-51:
tra questi professori privati erano quelli che avevano pochi scolari, coi quali pigliavano
altro segno dell'affezione tua se non che ci procuri un po'di pane di
procuri un po'di pane di quello che mangia il re. beltramelli, iii-993:
affezione a producere la creatura spirituale, che la prescienza d'alquanti che a malo
spirituale, che la prescienza d'alquanti che a malo fine doveano venire, non dovea
4-98: potesti di piccarda udire / che l'affezion del vel costanza tenne.
e lo desiderio della religione monacale, che è significata per lo velo. boccaccio
le cose nuove piacciono con più forza che le molte vedute, e sempre quello che
che le molte vedute, e sempre quello che l'uomo non ha, si suole
, si suole con maggiore affezione desiderare che quello che l'uomo possiede. ottimo,
suole con maggiore affezione desiderare che quello che l'uomo possiede. ottimo, 11-479
per la comparazione, la grande affezione che queste anime aveano di sapere. berni
manni, i-132: l'indicativo modo, che dimostrativo meglio si direbbe, ha presso
] un vero accidente affezzione e qualità che realmente risegga nella materia dalla quale noi
e dico: di tutte queste cose, che finalmente non sono altro che pure affezioni
cose, che finalmente non sono altro che pure affezioni della quantità, parte io ne
f. berlini, v-21: isteriche affezioni che volgarmente appellansi uterine. a. cocchi
visita al bambino, il medico non nascose che esisteva un catarro delle narici e dei
pendente dal male principale; un disturbo che poteva capitare alla persona più sana del
8. prezzo d'affezione: prezzo maggiorato che si paga oltre il valore per affetto
queste cose di gusto 3. figur. che si è associato con altri, che si
. che si è associato con altri, che si e di prezzi d'affezione,
. prezzo d'affezione, quello che non si misura al valore in
pea, 4-169: sentiva che non era facile far tanto bene
trinseco colla stima ordinaria, ma che si assegna di so per
trafficanti di ogni risma. non che... glieli regali, quei vestiti
affezionévole, agg. disus. che ha disposizione ad affezionarsi; incline all'
: abbiamo 'amorevole, amabile', che potranno all'opportunità far le veci di *
v.]: di certi animali direbbesi che sono più o meno affezionevoli all'uomo
: io vero amico te conseglio, / che tu ti guardi innanti che ti attacche
, / che tu ti guardi innanti che ti attacche, / perché l'onor de
in fervore, a modo del fuoco, che quanto più legne vi metti, più
arte tignere e fare tignere quelli panni che vorranno con grana e robbia mescolate insieme
della carità. ottimo, iii-619: dice che tanto erano più affiammati gli ordini di
. la bontà solidale e spontanea, che previene gli appelli e che le affianca
e spontanea, che previene gli appelli e che le affianca a un cenno d'intesa
d'intesa nel momento della disgrazia segreta che l'uomo non comprende. 2
.]: affiatarsi, nel senso che due o più persone passano, discorrendo
due ambiziosi s'affiatarono, perché conobbero che l'uno aveva bisogno dell'altro '
vasta città, con taluni di quei giovani che vanno attorno coll'organino, imparai,
vuole vada a passare questi ultimi otto giorni che ci dividono dalle nozze, in casa
pass, di affiatare), agg. che è entrato in familiarità con altri;
è entrato in familiarità con altri; che ha preso confidenza e simpatia; che
che ha preso confidenza e simpatia; che procede d'intesa con altri.
tutti e due davanti a me, che si avviavano verso il mare per un bagno
vi dico, dolce signor mio, che tutto siccome foste fedele, e benigno e
2. agg. e sm. che paga il tributo (per fruire di
fio a'cavalieri, ed era una provvisione che s'assegnava loro per mantener quel grado
... di qui ne viene che gli antichi nostri in certe cose pubbliche avevano
il libro degli afflati, cioè di quelli che avevano dal comune ogni anno una certa
, fermaglio, fermezza, nome generico che si dà a ogni arnese con che s'
generico che si dà a ogni arnese con che s'affibbia, come catenelle, gancetti
affibbia- mento ristretti, commenda, però che intera mostrano di colei la grossezza.
tra fiume e colline, piccolo, che una notizia, in un minuto tutto lo
più affiancati insieme, un'altra corsa; che bastava ad asciugarci; e, poi
dai due letti affiancati. 2. che ha a fianco, fiancheggiato. silone
, 62 (102): e convenia che s'elli si volea affibbiar da mano
vestir dorato ammanto i duo pastori / che bipartito sovra i bianchi lini / s'
e rinaldo affibbiogli un cotal pugno, / che gli fe'dar dugento giravolte. manzoni
e certo non erano i grammatici, che potessero affibbiargliela. tommaseo [s.
colpi, quasi così aggiustati come fibbia che s'adatta col vestire. idem [s
settembrini, 1-381: vuole affibbiarci opinioni che noi non abbiamo manifestato giammai. collodi
collodi 213: [tutte le volte] che farai qualche balordaggine... con
dell'assise pronosticano, ora, gli anni che saranno affibbiati al prevenuto. 4
poco rispetto e tanto / audace, che io m'affibbi la giornea i a
e affibbiar la poetica giornea, uopo è che studi e soverchio non bea. tommaseo
: dire astutamente alcun motto contra chi che sia per torgli credito e riputazione, e
dargli biasimo e mala voce, il che si dice ancora appiccar sonagli e affibbiar
accenno, costui se l'approprii secondo che la coscienza glie ne dice.
, 2-797: mi divertivo a supporre che, forse, non aveva altro nome se
da me: la capitana: l'unico che le s'addicesse. affibbiatóio,
: affibbiatoio..., nome generico che si dà a ogni arnese con che
che si dà a ogni arnese con che s'affibbia. = deriv.
francesco da barberino, 221: pognamo ancora che queste parole / che segui tan qui
: pognamo ancora che queste parole / che segui tan qui apresso, / a ben
efficacia. simintendi, 4-9: che afficacia hanno e sogni? hanno e
acoglie [l'oratore] quelle partite che sono a lui più utili e più contrarie
ottimo, 1-501: sono popoli che molto s'afficcano nel guadagno, e in
2. assicurazione, assegnamento, garanzia (che nascono da fiducia). - dare
gr.: 'dal ministro ebbi affidamento che fra breve sarò avanzato '; * dopo
* dopo d'avermi dato l'affidamento che mi avresti ceduto quel libro, ora
affidare una credenza; e credimi che se tu la rivelerai, e non farai
e di subito le richiedi quello che tu le affidi. g. morelli,
morelli, 228: con uno che giuochi, attenda a lussuriare,..
modo la gravità e la dignità dell'incarico che le era stato affidato, non pensò
piega versicolori / carte e ne trae navicelle che affida alla fanghiglia / mobile d'un
affida. idem, 8-5-722: quel che sovra il del ne scorse, / m'
e 'ncerto regno / de la fortuna che sì varia e cangia / in tante guise
astuzia e senno / senza punto mostrar tira che l'arse. redi, 16-viii-315:
[è] per definizione, assurdo che esista effettivamente, in un qualsiasi paese
, / padre, e questa è: che un poco del tuo dono / sia
sia passato per sempre nelle sillabe / che rechiamo con noi, api ronzanti.
impadronirsi d'un nimico reso impotente e che volontario gli si affidava? fiacchi,
alloggio salubre, cure paterne al giovine che s'affiderebbe ad essi. cavour,
nasceva poeti e perciò vinsi sempre coloro che s'affidavano all'artifizio e alla dottrina più
s'affidavano all'artifizio e alla dottrina più che alla natura. borgese, 6-125:
, 5-143: raccoglie tutti, coloro che nessuno vuole, né le famiglie né
terra, ma l'abbandonarono il secondo dì che presa l'aveano. leggende di santi
un diritto e leale parente o amico, che tu l'abbia provato, altrimenti non
idem, xxii-6 (277): provando che non era né per colpa d'anima
anima, né di carne, sentenziarono che si dovesse comunicare affidatamente. =
commessosaprà più a proposito trovare le nuove che riaccendano alla cura, all'attenzione
-trice). disus. rassicurante, che ispira fiducia; che affida o confida
. rassicurante, che ispira fiducia; che affida o confida. salvini
« affidatura » si pagava da coloro che menavano gli animali a pascolo nelle terre
. porzione di fieno o di erba che viene data in un pasto agli animali.
], ma però da una mano che sia pratica per non dar né troppo seme
, 8-32: mandò un muggito melodioso che volava sul prato, raggiunse i monti,
, affievoliva e si riprendeva, fin che si dissipò. 3. tr.
i. pitti, 2-11: del che furono compiaciuti gratamente e ricevuti nel popolo
toscana, 10-66: dichiarando... che 2. tecn. l'
, provava quella specie di appagamento interiore che noi proviamo quando una stessa sofferenza ci
tasso, 923: servo di dio, che l'amor suo trafisse / con quelle
suo trafisse / con quelle piaghe, che 'l figliuol sofferse / quando di sangue
. idem, 13-42: tu dal corpo che meco e per me visse, /
mi guasti? bruno, 227: dopo che quel, che mena il ballo,
bruno, 227: dopo che quel, che mena il ballo, se l'ha
lasciatovi quella im- pannatura di pinguedine, che può ben servir per colla, appresso
nievo, 33: seguitava a borbottare che non era prudenza l'esporre un ragazzo
: era il pianto dell'uomo inerme, che ha 11 mondo intero contro di sé
mondo intero contro di sé, e sa che la verità... non gli
per essere riabilitato, siccome è una verità che non può venire affissa sui cantoni.
, ii-188: s'appressa il tempo che 'l mio padre affisse. 3
aver molto riguardo a i costumi, che dalla fama sono attribuiti e quasi affissi a
dovettero affiggersi alle xii tavole moltissime leggi che dentro dimostreremo essere state comandate ne'tempi
due vipere mordaci? / ma questo che rileva, / se tra gli aspi e
dante, purg., 25-106: secondo che ci affiggono i disiri e li altri
x-2-7: « ecco la destra ahimè! che gli descrisse », / venia sciamando
centauro s'affisse / sovr'una gente che 'nfino alla gola / parea che di
una gente che 'nfino alla gola / parea che di quel bulicame uscisse. idem,
., 25-4: come fa l'uom che non s'affigge / ma vassi alla
/ ma vassi alla via sua, che che li appaia, / se di bisogno
ma vassi alla via sua, che che li appaia, / se di bisogno
manfredonio, udendo la donzella, / che mai più fermo in diaspro si scrisse
tasso, 19-94: allora un non so che soave e piano / sentii ch'ai
mi scese e vi s'affisse, / che serpendomi poi per l'alma vaga,
v-871 (263-7): la mente, che del suo valore / non perdeo dramma
s'affisse. arici, 220: con che desìo saluta e benedice / al fresco
., 33-133: qual è 'l geomètra che tutto s'affige / per misurar lo
il cuore di vedere sua figliuola, che la fe'disegnare e affigurare in una tavola
affigura la sua prima vita: dice che fa sembianti d'avere negletto ciò che
che fa sembianti d'avere negletto ciò che fare dovea. salvini, 30-2-29: le
appropriano con tal giustezza,... che per poco dalle medesime rappresentate cose si
scambiano. nievo, 1-355: e che giova copia, sincerità, giocondezza di
sepellito, non gli lasciava credere ciò che vera imaginazione gli rapportava. idem,
. idem, vi-146: vedevasi colei che senti guai / ercule partorendo, e
suo cor li dona; / ma che perda consiglio, senno, forza e valura
, / questo non m'affigura, che tutto en lui lo pona. speroni,
pona. speroni, 1-1-346: innanzi che io scenda in basso alli esempli, starò
più generali, non già si alte, che il vulgo... non
opere del chiavello,... che entrando pugne, e pugnendo congiugne.
idem, 3-294: la quarta cosa a che è affigurata la croce di cristo,
propria dell'età sua, e la riconoscenza che le professate di queste buone maniere voi
assomigliato. sacchetti, 160-176: sapete che 'l corbo è proprio affigurato al demonio
d'arte; e direbbe, meglio che affiguraménto, l'operazione compiuta e l'effetto
indosso un così stran mantello, / che mai barbier v'affileria rasoio. targioni
pietra, per levar loro quel riccio che lascia la ruota (e chiamasi il
falci fienaie il nonno di questo fabbretto che ora le affila qui sotto. moretti,
sulla palma della mano; s'intende che bisogna farci la pratica e attenti,
arme nuda, /... tu che solo al freddo coraggio t'affili /
annunzio, iv-2-1347: i leali occhi fraterni che di sùbito il coraggio affilava e aguzzava
, 31: nel sereno colore / che qui risale a morte della luna / e
]: affilarsi, dicesi del volto che si fa sparuto e quasi s'allunga,
e appuntarle l'arme del viso; che è quello di chi si mette a corpo
... l'erbe fruscianti lame che si affilassero sull'acque correnti.
pass, di affilare1), agg. che ha filo sottilissimo e tagliente (arma
fra giordano, i-15: convien che sia di buono ferro, e bene
pulci, 18-55: e tristo a quel che durindana aspetta! / ché gli facea
taglio d'un rasoio perfettamente affilato, che agli occhi nostri sembra liscio e pulito
d'annunzio, v-2-509: quella sentenza che doveva rimaner sospesa su la mia prima
e dal suo principio e base, che è sopra la bocca, e sulla sua
, 2187: affilato non si dice che del viso, o del naso, o
. verga, i-288: non vedeva altro che quegli occhi appannati del figliuolo e quel
. cardarelli, 1-120: non eri che una misera fanciulla / dal viso di statua
seguitava a ridere di quel riso affilato che le faceva un muso di faina.
, 6-70: le calze di seta che non fanno una piega sulle caviglie d'affilatissima
affilare; operazione compiuta dall'affilatrice (che dà il taglio a coltelli, forbici
e se ne toglie il filo morto che loro impedirebbe di tagliare perfettamente. si opera
. olina, 62: tesa che è [la rete] agli stili,
a diversi cavicchi con più spaghetti, che diconsi filetti, che da essa pendono,
più spaghetti, che diconsi filetti, che da essa pendono, distanti l'un
sm. dir. chi affilia; che ha proceduto all'atto d'affiliazione.
mazzini, ii-40: giovandomi delle facoltà che m'erano date, mi diedi ad
grave e a me, studente, più che ad ogni altro. settembrini, 1-61
processo di depurazione della massa pastosa, che, spontaneamente o con l'aiuto di
meccanici, si libera delle bolle gassose che tolgono pregio al prodotto. =
i-38: il mistero di cui circondasi coloro che si danno all'arte deu'aflfinamento.
questa corte è una fucina, / che 'l bon auro se ci affina. fra
le tentazioni sono a modo di fuoco, che prova l'oro ed affinalo. bibbia
e l'ariento; e li uomini che sono da ricevere si provano nella fornace
, 360-5: ivi, com'oro che nel foco affina, / mi rappresento carco
creduto anco affinarsi, / attenuarsi più che l'agil'aura / ch'ignea si vibra
, 26-148: poi s'ascose nel foco che li affina. vellutello [purg.
: 4 poi s'ascose nel fuoco, che gli affina', ciò è il qual
come noi... non capisce che la sventura accresce ed affina l'amore.
e i pensieri affinai ne lo splendore / che mite diffondea sua vita umile.
le veniva dall'interno sentimento una dignità che l'affinava. beltramelli, iii-
in questo ben s'affina, / che quel che vole dio, e noi vo-
questo ben s'affina, / che quel che vole dio, e noi vo- lemo
ingegno, ma nel gusto dell'arte che sempre più in me si affina.
raggio altero,... / in che i suoi strali amor dora et affina
vista abbastanza, ed è oramai tempo che voi godiate delle comparse ch'io vi
: quelle maniche enormi all'omero e che andavano via via affinando verso il polso
/ e'tanto mi si affina, / che torna fresco e gaio, / com'
, anzi l'istessa appunto, se non che maggiormente affinata. algarotti, 3-47:
mostra di continuo lo spettacolo di aristocrazie che, da forti che erano, si
lo spettacolo di aristocrazie che, da forti che erano, si fanno vili e spregevoli
el catino conca, ovvero affi- natoio che li maestri el chiamino, murato con mattoni
lega fusa viene separata dalle sostanze estranee che ne alterano la purezza.
, ossia l'appuramento dei metalli, che consiste nel separarne le parti eterogenee.
materie d'argento le particelle d'oro che vi s'incontrano. si è soltanto dal
è soltanto dal cominciare del nostro secolo che questa industria si è notabilmente perfezionata;
. affineché, a fine [affine] che), cong. finale (col
: a molti cittadini, a fine che più volentieri edificassino, donava loro il luogo
. bembo, 1-93: questa vita che noi viviamo, affine che noi bene
: questa vita che noi viviamo, affine che noi bene operiamo c'è data.
7-425: la qual cosa, affine che meglio e più chiaramente intendere si possa,
degli enti. dotti, iii-247: questa che collocai fiorita schiera, / affinché i
guardi. menzini, 3-2-162: oh di che forze e generose e pronte, /
pronte, / fa di mestieri affin che in versi e in rime, /
. leopardi, iii-105: delle copie che restano,... essendosene esitate
così poche, la prego... che affinché non sia affatto inutile la stampa
la stampa, voglia far in modo che si spargano, senza tener conto di
, senza tener conto di quella bagatella che potrebbe portare il valore. tommaseo,
presta ora stanato tutti quei pochi maestri che un piccol villaggio come praverde..
siano abbreviate le pene del purgatorio, che purtroppo ho meritato. corazzini, 3-69
2. disus. affine... che. tommaseo [s. v.
. v.]: tra affine e che può collocarsi un'altra particella: *
particella: * affine, dunque, che voi conosciate che il nostro aggregarsi non
* affine, dunque, che voi conosciate che il nostro aggregarsi non è di greggia
mutua libertà richiediamo, utili a voi più che a noi '. = comp
. di affine (a fine) e che; anteriore, e nei primi secoli
diffuso, l'uso di acciocché (acciò che). affine1, agg. e
, 5-617: t'udimmo / vantarti che tu sol senza l'aita / de'collegati
bacchetti, 1-iii-68: dato anche il fatto che non esistono parenti consanguinei né collaterali né
. 2. simile; congenere; che ha somiglianza, affinità di indole,
cocchi, 5-1-196: molto notabile è ciò che ha fatto il micheli, separando dall'
panzini, ii-203: non c'è dubbio che il proprietario di questa casa è un
si può moltiplicare in altri nomi, che da una parte rappresentino i suoi affini
fra noi quella misteriosa corrente di simpatia che si stabilisce sempre quando due anime affini
, ma per trarlo di tanta pena che egli aveva. segneri, ii-183: poco
quelle sono poi buone; così saranno quelli che saranno percossi con molte tribulazioni e affinerannosi
affinisca, nondimeno però ancora è vivo infino che v'è lo spirito. vita di
novantasei, la grave febbre affinendolo, volle che tutti li suoi fratelli e figliuoli gli
tra gli a tìini); vincolo che si contrae con il matrimonio (tra
. idem [crusca]: avvenga che non possa torre alcuna femmina della consanguineità
machiavelli, 7-8-128: né veggio cosa che possa così presto cancellar questo, e
non resta /... / che come l'amicizia è tra voi fatta,
, 1-1 (i-12): conchiusero che quella ingiuria e sì manifesta onta non
era a modo veruno da sopportare, e che così vituperosa macchia non si poteva se
il mastio [= maschio] sia quello che faccia l'affinità del sangue e parentela
la quale gli tiene uniti, sì che non senza qualche poco di violenza si
pianta marina pietrosa, o sia polipario, che ha grande affinità col poro cervino.
i-94: un ammasso di termini esotici che non hanno veruna affinità coi nostrali,
carne, a quell'affinità rarissima e misteriosa che lega due creature umane col tremendo legame
vuole appunto un mezzo profeta, uno che abbia delle affinità per viverci in mezzo
... talvolta apparenti o infide, che nascondono profonde rivalità, gelosie, e
per caso, senza trovare alcuna affinità che li potesse unire. piovene, 2-16:
conduttori del nesto con quelli della pianta che lo riceve. magalotti, v-89:
meglio sopra un legno dell'istessa affinità, che dell'istessa agnazione. 5
. 5. chim. forza che spinge gli elementi o i composti chimici
il più generale e il più fermo che unisce insieme le differenti parti della materia
improprie. 8. mus. relazione che avvicina un tono a un altro.
: per questa affiocagione si de'pensare che gli era già perduta e dimenticata la fama
3-2-73: io sento già la mia voce che affioca. marcellino, 2-55: che
che affioca. marcellino, 2-55: che diremo delle apparizioni fantastiche, che parendoci
: che diremo delle apparizioni fantastiche, che parendoci di vedere, ci si arricciano i
, 1-83: l'oscura / voce che amore detta s'affioca / si fa lamentosa
non udivano le loro parole nel fragore che le copriva, nel vento che le rapiva
nel fragore che le copriva, nel vento che le rapiva, nel fumo che le
vento che le rapiva, nel fumo che le affiochiva. = deriv. da
molto [le cubebe] a color che sono affiocati, e che son flemmatici.
a color che sono affiocati, e che son flemmatici. p. del rosso,
banditore. giusti, i-436: ora che i tribuni di dieci anni fa hanno visto
, 677: una luce morta e rossigna che pioveva da lampade appese al soffitto e
e anfione, e volete dire oppio, che mangiano comunemente i mori di questa parte
mori in questa parte in tal maniera, che senz'esso muoiono di presente, stando
: le rimanderò ancora la lira, che ella ha speso per me nell'affione.
affioraménto, sm. l'affiorare; ciò che affiora. 2. miner.
miner. porzione di un giacimento minerario che appare alla superficie del suolo o è
più o meno estesa di minerale, che mostrandosi in alcuna parte alla superficie del
. di affiorare *), agg. che spunta, si intravede; che emerge
. che spunta, si intravede; che emerge (a fior d'acqua,
pensare al pigro mondo sperduto nei millenni che si veniva formando prima del primo uomo
la palmaria è un'iso- letta, che come le consorelle affioranti nei mari del mondo
appena (ed esprime il senso di cosa che comincia a farsi visibile, percettibile)
. detto dei minerali, di corpi che vengono alla superficie, poi in senso
croce, ii-8-12: a rendere l'impressione che la poesia lascia di sé nelle anime
noi manderemo subito al molino; / che l'abbia a giorno e che lo
/ che l'abbia a giorno e che lo renda a sera. / l'affioreremo
superficie. -anche al figur: che si è affermato, che si è
al figur: che si è affermato, che si è messo in luce.
utilità della posizione presa dal croce, che crea la situazione in cui è possibile
aggomitolàvansi di que'barocchi nani in arenaria che già facevano, dalle risa, saltare
attorno, ma più affisato le donne che altri, voltosi a mi
: fissò gli occhi su quel bicchiere che aveva riempito. [ediz. 1827 (
(253): affisò quel bicchiere che aveva colmo]. d'annunzio,
lontano e indistinto di quel simplicio sulmonese che cadeva in estasi affisando il sole.
infine, la giustificata diffidenza verso coloro che, impotenti ad affisare la realtà effettuale
: i vecchi affissavano pensosi il corteo che avvallava muto verso i paesi addormentati.
: è l'aquila di sì potenti occhi che sopra la facilità d'ogni animale affissa
affisò tanto la veduta in lui, che lo conobbe. castiglione, 95: quegli
: quegli uccelli debili di vista, che non affisano gli occhi nella spera del
6-v-98: credi a questi occhi miei che fuggi tanto, / che se qualor
questi occhi miei che fuggi tanto, / che se qualor gli affiso / nel tuo
vago pur di mirar quel vivo sole / che 'n te specchiar si sòie, /
, / ahi ch'altro non vegg'io che 'l proprio viso! lippi,
li s'affisse unquanco ': dicono che l'aquila è di sì possenti occhi,
l'aquila è di sì possenti occhi, che oltre a tutti gli altri animali può
sossi nel guardarlo, per veder quello che costui volesse dire. cellini, 1-21
nello scudo incisa / la generosa, che nel sol s'affisa. menzini,
qual cosa è propria del credente, che, affisandosi in dio, scuote da sé
. tasso, 14-11: ed ammirò che pur a l'ombre, a i fumi
, 30-2-248: mi sforzerò di segnare ciò che nella seconda lettura del sonetto di poco
la storia]. è carta. e che carta! polvere. pallido museo di
la notificazione ', è tale strafalcione, che basta raccennarìo per conoscerlo.
agg. disus. fisso, intento; che guarda con occhi fermi, immobili (
l'aquila sola affissata al sole, che significa in cotal guisa speculazione. b
i-37: ahi, folle volgo, che, affissato a terra, / sé di
affiso, agg. letter. che guarda fisso; rivolto attentamente a guardare
825: ecco, a te questa, che tu di libere / genti facesti
tassoni [tommaseo]: dicono ancora che quando l'im- maginazione passa leggermente le
quando lo scrittore scrive sì leggermente, che a fatica colla penna tocca la carta.
arme proprie,... il che generalmente da'giuristi si suol esplicare col termine
a tutti i rettori,... che la detta legge e la presente provvisione
altra mia grande amicizia era il cavallante che a volta mi toglieva in groppa
privati, avvisi, ecc., che può farsi con la licenza dell'autorità
. tasso, 8-3-1470: come paleo che nel suo ferro affisso / a la prima
altra mano e da altra industria, che da quella degli uomini. g. del
ed affisse, è un sistema più che bastevole. -esposto al pubblico (
del municipio c'erano quei fogli stampati che mostravano la nostra vergogna. codice penale
. -gramm. articolo affisso: che è unito alla parola, che ne
: che è unito alla parola, che ne fa parte. cattaneo, i-1-227
create, / ti sovvenga di lui che fece il tutto. idem, 8-7-93:
adorno. cantari, 147: parea che fosse nato in paradiso, / tan-
: la gravità del grado, / che si conviene a quei, che seggon posti
, / che si conviene a quei, che seggon posti / a tener magistrato,
. gatto, 1-145: e nei treni che spuntano, e nell'ora / fonda
spuntano, e nell'ora / fonda che annotta, sperano le donne / ai
d'un teatro, cuore / logoro nome che patimmo un giorno. 2
ha più o men valore, secondo che sono o no in buono stato gli affissi
parola. più genericamente, ogni particella che si attacca a una parola, sia
affisso, o terzo nome greco, che è il loro proprio; quello avuto nella
è un calco del fr. affiche, che nel medioevo significava * fibbia, fermaglio
xvi). affittàbile, agg. che può essere affittato. cantini, 1-27-174
[s. v.]: secondo che la strada ferrata vi corre più o
soffici, ii-44: né c'era affare che potesse stargli punto punto a mano ch'
, sm. e f. indecl. che dà in affitto una o più camere
v.]: gli affittacamere, que'che danno camere o appartamenti in affitto con
a chiudere tutti gli occhi, pur che si cammini sulla punta dei piedi
. palazzeschi, i-751: l'ala che dava sulla via, rappresentava la parte
una parte, dall'altra da una borghesia che faceva la sua apparizione sul corso a
erano gremiti. trovò da un'affittacamere che chiedeva i documenti solo agli uomini.
cattaneo, ii-3-156: la relazione che passa tra il proprietario e l'affittaiuolo
in generale, per una eccessiva importanza che si attacca alla proprietà, è quella che
che si attacca alla proprietà, è quella che è tra padrone e servo, mentre
dovrebbero considerarsi come due comuni contraenti. che se il primo dà il fondo, il
v'impiega l'opera e i capitali che sono pur considerevoli; che se questi
i capitali che sono pur considerevoli; che se questi trova necessario un affitto, anche
affittaiuolo o fittaiuolo, e pare che il primo segnatamente denoti affitti in grande
borde, è un uomo di mondo che veste alla moda, che prende 11
uomo di mondo che veste alla moda, che prende 11 mattino il suo thè,
quell'uomo dalla barba rossa una sera che pioveva, era un mese,
come va l'affittamento, e ora che conosco il topografico dell'isole, ragguagliatemi di
dell'isole, ragguagliatemi di tutto quello che farete rispettivamente ad esse. arila,
caro, 2-2-284: io non so che questi signori gaddi l'abbiano [la
propri, fitto si dice quel danaro che si paga per poderi e terreni,
, e pigione si dice quel denaro che si paga per case o botteghe;
: dice un nostro popolare proverbio, che chi affitta, sfitta; che è quanto
proverbio, che chi affitta, sfitta; che è quanto dire, che chi dà
sfitta; che è quanto dire, che chi dà a fitto i suoi poderi,
ridurre il tenimento in un ordine tale che si possa un giorno affittar bene.
corpo un fondo deliberato all'asta ad uno che lo subaffitta e suddivide a'massai,
. arila, 16: conviene che si distingua affittare da 'appigionare'e da
fiorentini! negri, 2-781: alla custode che m'accompagna chiedo se l'appartamento si
da affittare. déledda, ii-753: quello che più attirava lo sguardo era un cartello
deserta e sola casa di via giusti, che me l'aveva affittata, per l'
affitto. moravia, vii-20: diceva che il padre avrebbe dovuto costruirci una pedana
affittate per dieci anni a quelle persone che eglino si credevano bene fare, le
ho alla buona donna promesso, mentre che io vorrò tenerla affittata [la magione di
, di non cangiar lei per chi che sia. segneri, 1-555: il
: il possesso è di beni che ci appartengono come propri, e non come
, sdegnosamente a lui rivolti, dissero che nominasse il mallevadore,...
da lui; altrimenti non n'avrai che danno e fastidi, e sarà assai
assai se non ti converrà ripagare quello che i suoi affi- tavoli t'hanno pagato
2-109 (493): gli è bene che noi facciamo questo affitto [del podere
varchi, 23-80: la miglior parte che sia nel benefizio si perde, se
fu necessario prepararci a lasciare la casa che abitavamo. baldini, 4-72: altro commercio
luogo del carabiniere a offrire il contratto che l'uomo preferisca, di affitto a
case d'affitto gonfie di cornicioni, che fanno melanconia a guardarle. civinini,
.. e tu non dovrai aiutarmi che per un breve periodo. 2
(non di stagno, veh!) che occorreranno in tal caso. fil. ugolini
: era una scorribanda di donnicciuole che andavano per pagare l'affitto in natura
in quantità, per assicurar l'imprese, che a proporzionare il numero alla loro facoltà
4. dir. forma di locazione che ha per oggetto il godimento di una
operarii, e se le facessero, che le facciano alle loro spese. e
: terrogli [i quattrocento scudi] infin che io ne riscota altretanti da miei affittuali
altra legge, si dichiaravano censiti a coloro che ne erano affittuali, colla libertà di
nella bocca del nostro popolo; ma che una volta vi fosse, mel fa credere
la notizia... dei doveri che passano tra il padrone ed i lavoratori,
suoi contadini e affittuari della valle, che chiunque si sentiva, venisse con armi
però dei grandi affittuari, di coloro che non soffrirono grandi aumenti di prezzo,
e d'ira ho tal dovizia, / che ben ne posso vender e donare.
mover de'rami il riconosco, / che toma all'ombra pien d'orgoglio e d'
poetico. guicciardini, i-63: quegli che fanno professione d'avere 0 per scienza
! idem, v-2-163: si dice che nessuno, e neppur la sibilla, osasse
l'opera della poesia agli antichi greci, che l'adeguarono a un sacro afflato.
. muratori, 3-175: può essere che... sopra la loro malsana costituzione
tal possesso i cattivi afflati del veleno, che non sia rimasto campo all'operazion de
. di afflìggere), agg. che affligge; diuro, penoso; crudele.
quale dovea servire in egitto; non che quel popolo dovesse fornire li quattrocento anni
: non dubito della purezza de'motivi che vi portano a offrire 1 vostri servigi
27-890: quei modi affliggenti e mortificanti, che paiono ingegnose raffinatezze del demonio per anticipare
.. affliggono di molte pene coloro che fanno il male, ed onorano coloro che
che fanno il male, ed onorano coloro che fanno il bene. iacopone, 18-12
i figli piango en alto, / che 'l fatto tuo largì da canto de
dà dio all'uomo quando l'afligge che quando il lascia prosperare. g. villani
onde si coglie / acerbo frutto, che le piaghe altrui, / gustando,
altrui, / gustando, afflige più che non conforta. idem, 306-10: così
ov'io la vidi, e sol tu che m'affligi, / amor, vien
di questo si duole la mia mente: che altri non è afflitto di quella invidia
è afflitto di quella invidia inverso me, che i'ho inverso altrui. boccaccio,
tu ci hai oggi tanto dileticate, che niuna meritamente di te si dèe rammaricare
affligge il core il mal futuro, / che l'uomo aspetta e quasi lo indovina
poss'io portare con pace la pena continua che m'affligge il dì e la notte
infermità, ma peggio mi fanno i frati che tu mi desti perché mi servissono,
/ nel viso avampa, e par che getti fuoco; / e più l'afflige
caso e lo martira, / poi che gli accade in sì palese loco. tasso
dimostra con parlar facondo / come quel che tafflige è picciol male. idem, 12-64
zazzaroni, iii-476: indarno prega / costei che si crudel t'affligge ognora, /
meritavo, non già per quel male che mi affliggeva il corpo, ma per quello
affliggeva il corpo, ma per quello che mi angustiava, e tuttavia mi angustia,
1-1-53: sembra molto virisimile raffermare, che la difficoltà di respiro, affliggente il
monti, iv-79: l'unica cosa che deve affliggerne sono le villanie, e
. giordani, ii-17: mi affligge che tu abbia gravi molestie, bench'io
bench'io non sappia quali: e duoimi che non possiamo parlare insieme di ciò che
che non possiamo parlare insieme di ciò che non si può scrivere. manzoni,
imitare il celeste padre degli uomini, che affligge coloro ch'egli ama; e gli
] è l'uno dei maggiori travagli che affliggano la vita umana. settembrini, 1
nievo, 691: conobbi allora esser vero che le passioni racchiudono in sé i primi
primi germi di moltissime fra le malattie che affliggono l'umanità. carducci, ii-8-71:
sentirti e saperti afflitta: io vorrei che tu fossi sempre lieta e serena. d'
iv-1-125: il pensiero della orribile pena che certo doveva affliggere il suo nemico.
-altra volta sì fiero e gagliardo -ciò che più mi affliggeva e mi umiliava. viani
: « chi glie lo ha detto che io sono afflitto dalla gotta? ».
. palazzeschi, i-740: si capiva che pensieri molesti lo affliggevano e non aveva voglia
affligge tanto, / quanto a quel che gli è tolto avea fervore. crescenzi
, 280: e cominciandosi affliggere più che mai, come una cosa perduta, si
lo affliggerebbe uno d'essi [peccati] che non lo rallegrerebbero tutte quelle buone opere
, delle persecuzioni ingiuste fa quel conto che fai delle cose che non sono, delle
fa quel conto che fai delle cose che non sono, delle giuste non ti
, delle giuste non ti affliggere più che dell'averle meritate. viani, 13-102:
arrighetto, ii-2-32: o fortuna, che è questo, che tu furiosa e
: o fortuna, che è questo, che tu furiosa e corrente affiggi lo mio
tesoro volgar., 6-16: le leggi che affliggono di molte pene coloro che fanno
leggi che affliggono di molte pene coloro che fanno il male. machiavelli, 502:
non fusse stato aggiunto, fu dalle gravezze che di nuovo ordinorono afflitto.
e poi l'affligga il pondo, / che fia mia scusa? o chi
bibbia volgar., vi-20: per che faccio io questo, e a chi
affriggitivó), agg. ant. che cagiona afflizione, doloroso. guittone
femm. -trice). ant. che affligge. salvini, v-505:
afflittivo, agg. ant. che affligge, che dà afflizione, che
, agg. ant. che affligge, che dà afflizione, che provoca intensa sofferenza
che affligge, che dà afflizione, che provoca intensa sofferenza. cavalca, 6-2-171
, quando tribolato e percosso lodò dio, che non fece lo diavolo a lui quando
afflittivo ed acuto nella punta del gomito, che fui necessitato a ritirar subito la mano
, 9-93: è cosa bestiale, / che la pena afflittiva / della carcere sola
carcere sola oltre si avanzi / a quella che 'l giudizio e che 'l rigore /
/ a quella che 'l giudizio e che 'l rigore / stabiliscono al fallo. leggi
raddoppiate le pene sopraddette, tanto pecuniarie che afflittive. beccaria, ii-710: le
ii-711: un altro grave inconveniente, che nasce dall'imporre pene troppo afflittive ed
è il terrore e la costernazione, che si spargerebbe nei cittadini colla pubblicazione di
[s. v.]: quella che gli scrittori di jus penale dicono *
, 16-2-232: io ti ringrazio, che m'hai ricoperto; ch'io era molto
nido i figli non pennuti ancora, / che in mi- serabil canto afflitte e sole
dalla disperazione, mi reputo poco meno che infelice. marino, 263: de la
2-70: pur noi ci rallegriam, che voi tornate / a consolar la vostra gente
nata un'intrinsichezza, un'affezione, che appena sarebbe potuta venire da un lungo
leopardi, 2-92: ahi, da che lungo scempio / vedi afflitta costei. fanzini
poteva più guardarle gli occhi tanto afflitti che parevano più scuri e più fondi.
v-99-21: mi tene amore afritto, che mi face servire. iacopone, 78-29:
, 27-19: quel dolce nome, che mi fa il cor agro, / tutte
'l viso tanto afflitto, / che qual mi vederà n'avrà pavento. boccaccio
si rallegrerà più la carne afflitta, che se ella fosse stata nutricata in delizie
: pronunziano quelle parole così afflitte, che in quel punto par che lo spirito
così afflitte, che in quel punto par che lo spirito loro finisca. tasso,
compose. idem, 13-78: la terra che dianzi afflitta ed egra / di fessure
, 23 (387): codesta mano che riparerà tanti torti, che spargerà tante
codesta mano che riparerà tanti torti, che spargerà tante beneficenze, che solleverà tanti afflitti
torti, che spargerà tante beneficenze, che solleverà tanti afflitti. 4.
., 27-10: come 'l bue cicilian che mugghiò prima, /...
con la voce dell'afflitto, / sì che, con tutto che fosse di rame
, / sì che, con tutto che fosse di rame, / pur el parea
rettor., 24-18: invidia è aflizione che omo àe per altrui bene; donde
imparare prudenza..., e conobbi che anco in questo era fatica e afflizione
, vi-16: io vidi l'afflizione che dio lasciò venire adosso agli uomini, acciò
lasciò venire adosso agli uomini, acciò che loro si castighino in essa. passavanti,
dell'afflizione ci possiamo gloriare, però che questo è nostro. lorenzo de'medici
patiscono molte afflizioni finché abbino conseguito quel che più desiderano. imitazione di cristo, i-22-2
ogni peccato. castiglione, 98: parevami che 'l maggior dolor ch'io sentiva
, amico mio, tutto il bene che riceveste dalla provvidenza con tutto il male
male di cui vi lagnate, e troverete che una cosa compensa l'altra. p
. alfieri, i-41: mi pareva che io la sollevassi alcun poco dalla sua
veda, io son sì certo del presagio che le fo, che l'allegrezza del
sì certo del presagio che le fo, che l'allegrezza del futuro che ho davanti
fo, che l'allegrezza del futuro che ho davanti mi conforta pienamente nell'afflizione
ho davanti mi conforta pienamente nell'afflizione che provo del suo presente. foscolo, v-57
[il signore] in questa scelta che ha voluto far di noi, oh!
spirito. nievo, 73: aveva quello che si dice il dono della seconda vista
fili e tutto -marionetta non più impugnata che s'affloscia. fracchia, 426: gli
non ebbe tempo di mutar espressione, che s'afflosciò sotto la terribile mazzata.
, 19-324: coi piedi gonfi, che testimoniavano la fatica dello stilo e della
beltramelli, iii-524: certi giubboni sbrindellati che si affioscivano giù giù per le stremenzite
uno e l'altro afflosciscono in modo che 'l vigor delle membra e'quel
... come la mezza tuba, che portava in capo, avesse le tese
. (superi. affluentìssimo). che affluisce; che scorre, che rifluisce.
. affluentìssimo). che affluisce; che scorre, che rifluisce.
). che affluisce; che scorre, che rifluisce. a. cocchi
quello uomo ottuso,... che ripetendo in sé la umanissima benignità,
p. sm. corso d'acqua che sbocca in un altro più grande.
singoli bacini degli affluenti dell'amo, che, riuniti, costituiscono il bacino generale imbrico
-affluènti di destra, di sinistra: secondo che sboccano da una parte o dall'altra
perde per l'affluenza dell'acque dolci, che in quello mettono. torricelli, i-304
, i-304: non mi par credibile, che tanta affluenza d'aria velocitata ci si
cedole col metallo] continua fino a che crescendo da una parte il giro del metallo
gente, folla; quantità di persone che convengono nella stessa località (in un
di curiosi e d'oziosi e d'uomini che nella confusione amano fare le faccende loro
e questo è dall'abondanzia, ed affluenzia che viene da lui. imperocché sempre crea
, iii-168: in ciò pur troppo avvien che manchino i ricchi, a'quali indura
indura le viscere quell'affluenza medesima, che di ragione le avrebbe ad intenerire.
delle febbri... non si sa che veruno dei tanti ritenuti nelle altre carceri
d'annunzio, iv-2-1236: quelfaffluire precipitevole che vediamo presso le cateratte. pirandello,
tratto, il barcone incontrò la corrente che dalla botta affluisce nel fiume e per
quella casa affluiva tutto ciò non solo che avea di più colto la città,
moravia, vii-149: era proprio quello che ci voleva, soggiunse, per la cassa
soprattutto dei miei ricordi d'infanzia, che mi affluivano copiosi. idem, 5-152:
copiosi. idem, 5-152: i veneti che, pure producendone poco, sono in
). redi, 16-ix-389: al che può molto aver ancora cooperato la debolezza
acque perenni, può darsi il caso, che... cessando l'afflusso (
-afflusso meteorico: la quantità di pioggia che cade in una data regione.
un grand'argumento contro di coloro, che vogliono che il moto de'muscoli si
argumento contro di coloro, che vogliono che il moto de'muscoli si faccia mediante
affocare), agg. letter. che affoca; soffocante, opprimente (di un
. malispini, 1-184: anzi che le mandassono [le colonne],
del fuoco; / poi fe'schiere che gisser per le strade, / mettendo ed
, cioè accese e affocate dalle fiamme che pioveano sopra di loro. 2
dice, ch'è il fuoco eternale che le affuoca sì dentro, che poi
fuoco eternale che le affuoca sì dentro, che poi paiono vermiglie; e ad occhio
li fabri affuocano bene un ferro, che per la roventezza mostrano esser fuoco.
., 28-17: un punto vidi che raggiava lume / acuto sì, che 'l
che raggiava lume / acuto sì, che 'l viso ch'elli affoca / chiuder
leggier'rade le piagge / l'aria che il vampo del gran sirio affuoca. d'
[delle foreste] immense corone / che affoca il foco dei tramonti. idem,
sole batteva... con tanta violenza che l'aria ne era affocata. bocchèlli
beicari, 3-1-99: ecco cristo, che desterà ogni gente, e affocherà le
non aveva veduta; e, quanto che egli immagini il nuovo disio non devere
secondo aristotile, baleno non è altro che il vapore, che per lo calore del
baleno non è altro che il vapore, che per lo calore del sole sta raccolto
., ii-1-341: riguardate la preda che i nemici ne menano; riguardate le
ne menano; riguardate le ville, che tutte sono affocate. donato degli albanzani
. sarfli, i-39: aggionse esortazione che... vengano alli remedi aspri e
ficino, 85: questo tale innalzamento che fa il lino in quanto egli, sospinto
: le dirotte olive, / senza che la corrente onda le asterga, / commette
. 4. per simil. che ha il calore, l'ardore del
1-271: un immenso deserto affocato, che ha pure una certa sua bellezza di
iddio al popolo nel diserto serpenti affocati, che gli divoravano. alamanni, 4-1-291:
fuoco; e questo è quello per che esso pare affocato di colore, quando
spessezza e rari- tade de li vapori che 'l seguono. idem, par.,
l'affocato riso della stella, / che mi parea più roggio che l'usato.
stella, / che mi parea più roggio che l'usato. maestro alberto, 143
vede ulivier colla mano affocata, / che morto gli parea, non tramortito.
storia di fra michele, 41: di che egli affocato di stizza, disse:
sm. (femm. -trice). che affoca; che appicca fuoco; incendiario
. -trice). che affoca; che appicca fuoco; incendiario. -anche al
camento. firenzuola, 728: che venir li possa il mal della affo-
male, cioè l'affogagione o affogamento che vogliam dirgli; ché per affogamento o
, 2-4: è cosa probabile, che questa sia una delle cagioni della corruzione
questa sia una delle cagioni della corruzione che si fa dentro alle gran piante, cioè
quel male, cioè l'affogagione o affogamento che vogliam dirgli; ché per affogamento o
affogare. leopardi, i-159: la disperazione che nasce dalle grandi passioni e illusioni.
.. non è paragonabile all'affogamento che nasce dalla certezza e dal sentimento vivo
pres. di affogare), agg. che affoga, che toglie il respiro;
), agg. che affoga, che toglie il respiro; soffocante, opprimente.
, tutti affermarono del no; ma che alcuna posta vicina al cuore gli s'era
al cuore gli s'era rotta, che affogato l'avea. idem, dee.
avea nel bagno, delle risa furono presso che affogati. ottimo, i-191: dicesi
affogati. ottimo, i-191: dicesi che manfredi suo bastardo, essendo federigo infermo
per ira si sfoga, / tanto che tutto lo 'nfranse ed affoga. carletti,
è materia tanto arida e aspera, che pare sempre che appiccicandosi alla gola t'
arida e aspera, che pare sempre che appiccicandosi alla gola t'affoghi. parini
allo scrosciar de le importune risa / che scoppian da'precordii, violenta / convulsione
mano] a imbacuccarla col tappeto, che quasi la soffogava. [ediz. 1827
a ravvolgerle quel drappo intorno alla faccia che quasi l'affogava]. carducci, 222
222: nefandi! oh venga dì che sangue v'empia / sì che v'affoghi
venga dì che sangue v'empia / sì che v'affoghi. panzini, ii-112:
aveva capito da igienista e gastronomo insieme che le anguille vanno affogate nel vino.
l'affogava, come un'acqua silenziosa che salisse, salisse implacabile. -a
. berni, 2-45: per le prime che monsignore scriverà doveremo intendere il tutto,
] con una grande e paventosa voce, che io non parlassi più parola, ché
ché guai a me; e poi aggiunse che mi affogherebbe nell'oro. goldoni,
oro. goldoni, iv-887: e meglio che me ne vada, sento che la
meglio che me ne vada, sento che la bile m'affoga. leopardi, iii-108
] avea prima gli uditori sì radi, che dall'uno all'altro avea parecchie braccia
braccia; ora v'erano sì stretti che l'affogava l'un l'altro. crescenzi
samminiato, ii-89: cristo gesù disse che le ricchezze e i diletti carnali e le
ricchezze e i diletti carnali e le sollecitudini che vengono loro dietro, sono spine che
che vengono loro dietro, sono spine che affogano il seme delle salutifere parole.
gittò panni e paglia da quella parte che ancora non ardeva. v. borghini,
men grava e morde / il mal che n'addolora / del tedio che n'affoga
mal che n'addolora / del tedio che n'affoga. carducci, 433:
per ingordigia del danaio affogarti, però che di dota mai si fece bene niuno
, dopo quelle gran piene de'barbari che affogaron l'italia,... cominciò
e 'l paese è basso, che l'acqua soperchiò e guastò ogni sementa.
. allora le terre affogarono sì, che più anni appresso quasi non fruttarono.
accattare lo splendore dalla dorata cornice, che traendo a sé l'occhio come più
fedirlo il presono e strangolarlo, sì che affogò. guido delle colonne volgar.
sirene li sentono dormire, ed avveggendosi che le loro navi sieno sanza reggimento di
e con naufragio l'attuffano, sì che li loro navicatori dormienti con sventurato naufragio
dolcezza del mele vi si tuffa tanto che vi affoga, così l'anima irretita e
per tutta italia, non morì altri che lodovico degli obizzi insieme con duoi altri suoi
in sogno, dicendo: -oimè iddio, che io affogo! -e questo era lo
due sugheri sopra le spalle... che non debbo temere di dover andare a
su tonde un ballo, / labil così che tutte tore avviene / d'affogarsi a
povere donne! è meglio affogarsi, che maritarsi così. idem, iii-287:
chi non porgerebbe la mano a un misero che affoga, per trarlo fuori dal suo
manzoni, 155: quegli uomini benemeriti che amministrano i soccorsi a chi è cavato
affogarsi. giusti, v-161: credi tu che, se avessi potuto aiutarmi, non
me la cavai colla paura, ma credo che talmente fossi infervorato nell'andar oltre che
che talmente fossi infervorato nell'andar oltre che non mi sarei ritratto dovessi anco affogarne
. le pareva di affogare, nell'ora che passava, nell'ombra che si addensava
nell'ora che passava, nell'ombra che si addensava: nuotava, ma perdeva forza
dalla riva. palazzeschi, 3-194: che cosa poteva fare una donna sola? nulla
aria, ma credi a me, che quando tu crederrai essere a porto, allora
viani, 19-433: una giubba che ci stava dentro due volte e i
lunghi delle sue gambe, un berretto che ci affogava e un paio di scarpe dove
alla risolutezza della vecchia non gli rimaneva che bere od affogare. -affogare
ogni acqua la bagna, e quel che è peggio ha coraggio quanto n'ha un
il giovane, 9-219: deh, che se quella il piglia [marito],
[marito], / forse prima che questa / crederò ch'ella affoghi. pananti
. soffici, 6-79: il negri, che si sentiva affogare dall'odor grave del
= dal lat. volgar. 'affocare, che, con cambio di prefisso, continua
affogati si puote cogliere da questo, che essendo gli ebrei secento migliaia, si
/ non me voglio partire, fin che mo m'esce 'l fiato: / c'
mala fortuna; quanto si può tenere che la sia maggiore in uno principe sciolto
. borghini, 1-1-77: non è credibile che il suo nome... rimanesse
55: raccolti dittonghi son quelli, che si pronunziano di maniera uniti, che
che si pronunziano di maniera uniti, che una delle vocali vien quasi affogata, come
carducci, ii-8-17: piovve tanto ieri che oramai io credeva non dovesse smettere più
la scaletta. paolieri, 2-98: pensò che senza dubbio avrebbe finito per rimaner lì
in scintille, ma un tono nuovo, che elsa non le aveva ancora conosciuto ne'
: un gravicembalo in un'orchestra par che resti affogato... dagli altri strumenti
altri strumenti; eppure egli è quello che gli regge tutti. [sostituito da]
]. 3. ant. che ha fatto un matrimonio cattivo. salvini
ii-777: messe dipoi innanzi al duca, che la sepoltura del signor giovanni si facesse
conveniva a un principe sì grande, che facesse una cappella di nuovo a posta
in custodia al più esperto pastore, che li conduca ogni giorno al pascolo più
al pascolo più ad essi adattato, che li affogli e custodisca. =
arila, 16: affogliare, verbo che prima valeva 'dar la foglia al bestiame
. rapporto fra il numero delle persone che abitano un raggruppamento edilizio e il numero
edilizio e il numero dei vani abitabili che compongono il raggruppamento stesso. =
tela e d'una generosa pàtina solare, che affollano gli alberghi e la spiaggia.
. gozzi, 3-2-402: un uomo, che con le opere sue moltissime e di
. ch'è affollato dalle faccende, che ha nelle cose sue un non so
ha nelle cose sue un non so che di vivo. manzini, 7-205: m'
la vita degli altri: è qualcosa che mi colma e mi sopraffà. 5
14-103: i negozi si affollavano di gente che comperava e le osterie di altra,
comperava e le osterie di altra, che beveva e giuocava. silone, 5-140:
parte. segneri, iii-3-91: basterebbe che il sacerdote... vietasse loro accostarsi
sono così rari e difficili a ritrovarsi, che quando ne appare uno in catene e
173): tutti gli altri pensieri che s'erano affollati alla mente risvegliata di
nibbio. leopardi, iii-327: i pensieri che mi si affollano tutto giorno nella mente
veloci veloci, sorgono e muoiono senza che una pietra, un ricordo segni il loro
andavo in me scegliendo tra cento domande che mi s'affollavano. stuparich, 2-534
una faccia tonda e rossa con lentiggini che gli si affollano sotto gli occhi.
volgar., 95: e non estimo che questo sia da fare che noi ci
non estimo che questo sia da fare che noi ci affolliamo a riferire grazie a coloro
ci affolliamo a riferire grazie a coloro che non vogliono essere ringraziati. buonarroti il giovane
: chi mangia presto presto, si dice che si affolla troppo a mangiare.
., 24-72: e come l'om che di trottare è g. villani
li compagni, e sì passeggia / fin che a'lor nimici, ma ellino medesimi
l'un l'altro, per lo pignere che faceano. tommaseo [s. v.
bambini affollano il maestro per udire la novella che del petto: 'follo '
da questo vocabolo * folle ', che in latino significa il mantaco: perché
, or me responne, / che nel core èi enfiato, / l'umile
ch'i'posi questo peso / che sì m'affolla, ponendolo abbasso?
popolo colà concorso affollatamente a mirarlo, che non potendo più reggere alla vergogna,
tavolo e scrisse una quindicina di cartelle che rilesse soltanto nel salone affollato, e fu
: il cielo era affollato di stelle che scintillavano tanto, sporgendo il capo nella
figur. magalotti, 9-2-50: oh che fiera cosa! che entusiastica maniera di
, 9-2-50: oh che fiera cosa! che entusiastica maniera di parlare! quelle antitesi
affollate l'una addosso all'altra, che non danno tempo di respirare. g
. del papa, 1-1-161: sono persuaso che il prudente medico debba porre in uso
gente, così affollato, così incessante, che addio sonno. pirandello, 5-133:
: erano parole ardenti e affollate, che le cagionavano a un tempo vergogna e sgomento
tal gioia en cor me sorse, / che mi face affollire. = deriv
, le carestie, e per l'anelito che si comprende più o meno frequenteniccolò piccinino
entrar e uscir de la bocca, secondo che più e in una furia, e i
: 'affollare 'pure oso credere, che anche il foco, che ho qui affoltato
oso credere, che anche il foco, che ho qui affoltato
22-11: non può parlar per l'ira che l'affolta. 3. intr.
1-742: ode nella notte le sterminate genti che si affoltano. -figur. boccaccio
, / co'suoi begli occhi, che morire intendo / per lo disio fervente
morire intendo / per lo disio fervente che s'affolta / sì sopra il cuor nel
cielo, nascosto dall'intrico degli arboscelli che s'affoltavano sui cigli dello spacco.
cicognani, 12-125: la fievole luce par che chiami l'ombra. s'affolta,
360): quando dio- medes vide che polidamas così s'affoltava contra greci,
ma gridando s'affoltava in modo, che intendere non si potea chiaramente quel ch'
chi favella troppo e frastagliatamente in modo che non iscolpisce le parole,..
rotta la sua lancia prima, / che la spada tranchera ebbe impugnata, / e
troppo, e frastagliatamente, in modo che non iscolpisce le parole, e non
in gran numero; fitto; frequente; che spesseggia. livio volgar. [
. egli comandò ai prefetti de'cavalieri che facessero una giravolta. magalotti, 21-21:
una all'altra, e veloci, che a fatica l'occhio di chi le novera
, 1-2-76: largo dispendio di sangue che per necessità dee perdersi in undici affoltati parti
, idee affoltate. è men lode che fitte. le idee possono essere fitte
del movimento nel dire, come turba che correndo si preme. affoltire,
affoltita di cavalieri: -cavaliere! -l'unico che si voltava era il cavaliere grotta.
b. davanzali, i-337: nerone, che novelle aspettava dell'affondamento, l'ebbe
si hanno ad affondar nel mezzo, che in sì fatto affondamento termini liberamente il
dante, 56-20: lo peso che m'affonda / è tal che non
lo peso che m'affonda / è tal che non potrebbe adeguar rima. idem,
par., 27-121: oh cupidigia che i mortali affonde / sì sotto te,
i mortali affonde / sì sotto te, che nessuno ha podere / di trarre li
', summerge talmente l'umane creature che non pon levar gli occhi da quelle
/ là per l'indico mar, che da natura / tragge a sé il ferro
di guadagnarla, rispose per bocca dell'invasato che no: ma che le assisteva fino
bocca dell'invasato che no: ma che le assisteva fino all'ultimo punto, riponendo
merci. baretti, i-297: so che in bologna il padre buonafede si vanta
andò a odorare i fiori di lilla bianchi che empivano le alte coppe fiorentine..
nei suoi occhi strani / di luna che tra le nubi viaggia. tozzi,
, 2-98: dall'alto delle scale / che i portatori affondano / nel fango appiccaticcio
e affondò il piede fra i grappoli che fecero un vago rumore di cosa segreta.
, mentre non erano per il brambilla che un passatempo qualsiasi, affondavano invece
linee, si debbe affondarle tanto, che per il maneggiare poi la detta bussola
fango, nella sabbia; in ciò che è soffice, ecc.). -
. guittone, 32-188: ahi, che laid'è di gran monte avallare /
quando noi veggiamo affondare una nave, che costa cotanti denari, oh come noi
ci sapremo bene reggere in questo fiume, che noi non affondiamo, avracci a menare
empirono ambedue le navicelle, in tanto che quasi affondavano. passavanti, 1: coloro
affondavano. passavanti, 1: coloro, che sono più accorti prendono alcuna delle tavole
a. pucci, ix-368: disio che la nave sia affondata / e far del
caracca a pigliare detti portughesi, dubitando che con la moltitudine non facessero afondare i
scomunicata versione delle satire di boileau, che l'aiuterà di sicuro ad affondarsi nel
tranquillo d'alto cade / picciol sasso, che brevi intorno ruote / segna nell'acque
intorno ruote / segna nell'acque in che si affonda. dizionario militare [1847
fanno tali aperture nel suo fianco, che non è possibile di turarle prontamente. un
si può colle trombe affrancarlo dall'acqua che entra per le falle. d'annunzio,
a quando da grandi fasci di raggi che parevano traversar l'aria e affondarsi con
gusto trovarsi alle falde di ima montagna che arde, in una campagna deserta, dove
i-153: le belle sere di estate che salivano adagio adagio come la nebbia, il
dubitare chi su ci avesse mercatanzia, che la potrebbe avere per perduta, e per
: la quale [coscienza], ancora che affondata dal- l'onde deu'altnii cicalerie
2. immerso, sommerso, sprofondato; che preme e s'incava nel soffice (
: si adunarono insieme tanti dolori, che vi rimase affondata la vita stessa di un
sentono i passi chiodati di nostro padre che gira per le stanze. 3.
grasso, ma pallido e con due rughe che tagliavano di netto gli angoli della bocca
affondatóio, sm. marin. dispositivo che li bera la manovra dell'
linguaggio delle arti, que'piccoli solchi che lascia nella pelle da lavorarsi, o
tant'acqua di calce... che eccedesse la quantità necessaria alla reazione
. firenzuola, 578: quella fossa che circonda l'occhio, non vuol essere
affonda. soderini, iii-27: gli arbori che fic cano le radici in
asciutto, sieno le fosse più affonde che nei piani e valli un braccio.
. g. morelli, 228: che faccia buoni crediti, che non s'avventi
, 228: che faccia buoni crediti, che non s'avventi alle cose né si
e fresca per la vicinanza dell'acqua, che non si cava due braccia affondo,
non si cava due braccia affondo, che subito non si trovi. magazzini, 7
. idem, 575: dicono volgarmente che archiloco... con l'acerbezza
una distante dall'altra e in modo che le direzioni delle due catene formino un
e il vento gli sparpagliava le pagine che essi afforcavano tosto e con le dita
s. v.]: l'afforestieramento che segue ne'popoli per influssi d'educazione
, il-i-m: non si può nascondere, che [più e vari trattati] nacquono
vari trattati] nacquono di forestiero, e che da forestiero, in copiandogli, furono
v.]: aff omelia: comando che da vasi a bordo delle galere perché
dei remi a basso, in modo che tutte le pale rimanessero in alto.
grandi] in tanta confidenza del vincere che palesemente si prowedevono d'armi, afforticavono
bastioni in modo si era affortificato, che il conte noi poteva, se non
città di parigi: e sentito con che buona ragione io prestamente gli afforti- ficavo
ficavo parigi, mi dette ispressa commessione che quanto io avevo detto subitamente facessi.
[alberti], 5-4: vorrei che gli alloggiamenti bissino collocati di maniera alti
, e talor d'oro: / oh che affortunatissima genia! idem, 3-1-9:
e non badare tanto sottilmente a ciò che la moglie o i figlioli si facciano.
, 19-634: dio mi dia grazia che peschiate il pesce sampietro, quello che
che peschiate il pesce sampietro, quello che ha una pietra preziosa sulla schiena, che
che ha una pietra preziosa sulla schiena, che chi la pesca è affortunato per tutta
malignità de'nimici sicuro, basta solamente che sia afforzato di tali guemimenti e fossi
afforzato di tali guemimenti e fossi, che da'ladroni sia sicuro. bracciolini, 2-15-16
, 242: per merito delle avversità che mi afforzarono l'animo fin dai primi anni
floridi / rami le gemme afforza / che timidette ruppero / da la materna scorza.
tu ch'esprimi gli aromi, / tu che afforzi i veleni, / tu che
che afforzi i veleni, / tu che aguzzi le spine. idem, iv-2-785:
mossi avevono in modo alterato ciascuno, che le botteghe non si aprivano, i cittadini
, 7-62: non ha più pestilente cosa che quelli, che quand'elli ingannano,
ha più pestilente cosa che quelli, che quand'elli ingannano, istudiano e afforzano di
. iacopone, 91-82: en quello che gli piace te ponere te piaccia:
femm. -trice). disus. che afforza. livio volgar. [crusca1
di tutto il corpo, è necessario che i sua razi, quanto più s'allontanano
bernardo da bologna, i-44: quella che di valore / sor monta
, 12-69: essi non sembravano che affoscati da un obbligo bestial
nelli affos samenti acquidosi, che si fanno intorno alle muraglie.
guemi- mento per soddisfacimento della natura portavano che uno poco di farina per uno.
steccare e affossare una fortezza per modo che non vi si possa metter vettovaglia.
. si affossano nel fango le anguille che mangerai sotto natale. 6.
affossate. gelli, 8-120: quelli che hanno gli occhi molto grandi saranno simili a'
buoi,... e quei che gli hanno affossati e in dentro, agli
/ in picciol letto di toniti scogli / che lo sena e costrigna. manzoni,
stesso spettacolo, un vecchio mal vissuto, che, spalancando due occhi affossati e infocati
tutti affossati, e senza vie spedite che mettessero nelle strade maestre. paoletti, 1-2-
... e per assicurarsene basta che lo saggino colla punta d'un ferro,
tommaseo]: si convertirono gli umori che ciò creavano, in gotte, le quali
il quale spirito affralito ed allentato fa che lo strumento del senso resta languido e terrestre
. (superi, affrancabillssimo). che si può affrancare, liberare, riscattare.
.]: popolo affrancabilissimo, pur che voglia. affrancaménto1, sm.
servi parlando, affrancamento è l'atto che affranca, e l'effetto di
e tutta costruita come dottrina della libertà che si conquista mediante l'affrancamento dell'anima
boccardo, i-39: gli affrancamenti che hanno per oggetto le cose e non
nel luogo della partenza la tassa, che altrimenti bisognerebbe pagare nel luogo d'arrivo
), agg. e sm. che affranca, che accorda l'emancipazione.
. e sm. che affranca, che accorda l'emancipazione. salvini,
da lor posseduto, due altri romani, che erano il prenome e 'l cognome
, fratelli, volate al lavoro / che in fervide gare lo spirito affranca. boccardo
, dolce fratello della morte, / che dalla vita per un po'ci affranchi
russe. e forse peggiori diventano quelli che cominciano liberaleggiando come alessandro, il primo
. e il secondo, oggi regnante, che ha affrancato i servi della gleba.
, i-419: tu se'nato in tempi che bisogna affrancare l'animo con forti esempi