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vol. I Pag.12 - Da ABBANCATO a ABBANDONARE (51 risultati)

, noi allora non sentiamo il danno che ci segue per tale abbandonaménto. goldoni

, fu la solitudine e l'abbandonaménto in che tutto improvviso si vide. idem,

vide. idem, 18-107: essi, che ogni dì più si vedevano in abbandonaménto

2-565: tanto nel primo [accidente] che nel secondo spiccò maravigliosamente la fedeltà dei

secondo spiccò maravigliosamente la fedeltà dei tlascalesi, che in gente di così poca cultura, e

, i-559: e nel vero, uno che dorma non può imitarsi meglio, vedendosi

abbandonare), agg. ant. che abbandona. boccaccio, 15-138:

, 15-138: ma se non meno savia che bella sarai, tu seguiterai gli esempli

amor m'assale subitanamente, / sì che la vita quasi m'abbandona: /

prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi, ancor non m'

, 25-12: e quale il cicognin che leva l'ala / per voglia di volare

fronte la corona / di quella terra che 'l danubio riga / poi che le

quella terra che 'l danubio riga / poi che le ripe tedesche abbandona. soffredi del

quale io non facessi per riavere colui che a torto m'ha abbandonata. idem,

/ il suo reame alla guerriera / che s'avanza in armi / tremenda e bella

l'inquietudine interiore gli cresceva così fieramente che egli pensò d'abbandonare le sale.

altro soggiorno. alvaro, 9-382: sapevo che quando si presentava a casa mia aveva

deve i suoi vizi abbandonare, acciò che fine onorevole ne gli segua. ottimo,

: del mio zerbino ogni speme abbandono / che già... / m'han

i-98: sento con grandissima soddisfazione interna che se il vivo tormentoso desiderio di ricchezza

tempo. palazzeschi, 4-328: la forza che le aveva sostenute fin lì, le

ii-455: la morte / mi stringe sì che vita m'abbandona. boccaccio, i-19

. idem, i-20: ma poi che vide lo spirito del parlante cavaliere avere

idem, i-89: e temendo forte che la misera anima non avesse abbandonato il

ariosto, 1-59: un gran rumor che suona / dal vicin bosco gl'intruona l'

gl'intruona l'orecchia, / sì che mal grado l'impresa abbandona. guicciardini,

baretti, i-162: sono molt'anni che ho abbandonata la poesia, e non

e io rimango in forse, / che no e sì nel capo mi tenciona.

i-118: né v'è alcuno iddio che al tuo aiuto non sia prontissimo e

ti abbandoneremo: confortati. credi tu che la nostra deità abbandoni così di leggieri

molto più tosto abbandonate: per ciò che i nostri, o morendo o da morte

cotal campo, dicono gli agricoltori, che è da abbandonarlo, imperciocché neuna pianta

solitudine in la quale rimane costei, che tu non la scacci da te, e

bandello, 1-27 (i-346): disse che anserebbe seco e che mai non lo

): disse che anserebbe seco e che mai non lo abbandoneria. botta, 4-767

5 (74): per quel poco che posso, non v'abbandonerò.

ebbe dio onnipotente sì per male, che tutta quella gente abbandonoe a'demoni e

su delle dissertazioni di fuoco al modo che usavo altre volte, non mi garba

abbandono il mestiero a voi altri giovanastri che siete sul più bello del vegetare. monti

vegetare. monti, 2-12: sì che scostarsi fu mestier dall'uno / cadavere e

1-49: l'educatore credette più tardi, che non occorreva prescriver nulla ai fanciulli,

non occorreva prescriver nulla ai fanciulli, che bastava abbandonarli a sé medesimi. panzini

aratro toglie alla terra quel non so che di arcigno e nemico che essa acquista

quel non so che di arcigno e nemico che essa acquista appena è abbandonata a se

i capelli nembi d'or, / che abbandonano ridenti / de gli zefiri a

vivanda amendue i lati della bocca sì che le guancie ne gonfino. caro, 4-10x1

: uno di questi [mosconi], che dopo chiuso nel vaso continuava a ronzare

continuava a ronzare assai forte, subito che fu fatto il vóto, abbandonandosi interamente,

s'abbandona tanto stanca contro 11 muro che sembra prossima a cadere di schianto. palazzeschi

. si abbandonava come una corda lenta che non voglia mai più tendersi.

si abbandona dietro a quei mezzi, che lo distolgono totalmente da dio, dietro i

vol. I Pag.191 - Da AFACA a AFFACCENDAMENTO (42 risultati)

complessionato. 2. intristito, che non si è maturato bene, che

, che non si è maturato bene, che cresce a stento (frutto, pianta

maturi, io non m'aweggo, / che ne sia la stagione. salvini,

fato, dicesi propriamente delle frutte, che strette da nebbia o intristite da soverchio

il mezzodì, all'ombra dei pioppi che il vento faceva vagare sul polverone.

manfredi, 1-236: è manifesto che tutto ciò che si è detto nella

, 1-236: è manifesto che tutto ciò che si è detto nella teorica del sole

supposizioni sul punto afelio, oso concludere che se osiride si trovasse sull'orbita solare

si trovasse sull'orbita solare, potrebbe darsi che febo la incontrasse a mezza strada.

nome dato a quella parte della chirurgia che insegna a recidere e togliere qualche porzione

astrazione. 4. gioco enigmistico che consiste nell'indovi- nare da alcune definizioni

). astrol. segno dello zodiaco che presiede alla nascita di ciascun individuo;

campanella, 2-322: trovo cosa mirabile che l'afeta d'uno andando contro l'

avviva '(cfr. dcpexoc, * che è lasciato libero, che è abbandonato

, * che è lasciato libero, che è abbandonato a se stesso', da à

. m. -ci). astrol. che dà la vita, che ha influenza

astrol. che dà la vita, che ha influenza. -luogo afetico:

vita umana. -pianeta afetico: pianeta che al momento della nascita occupa il luogo

, deriv. dal gr. àcpextxós 'che lascia partire'; cfr. ingl.

afeta). affàbile, agg. che si dimostra cortese e gentile, che

che si dimostra cortese e gentile, che ha modi familiari e cordiali; che conversa

che ha modi familiari e cordiali; che conversa e ascolta con umana simpatia.

umana simpatia. -per estens.: che ispira fiducia. bibbia volgar.

a una donzella, in guisa / che par che v'abbia conoscenza inante;

una donzella, in guisa / che par che v'abbia conoscenza inante; / par

s. v.]: affabile, che dà ascolto e parla con benignità e

ai versi una intensità di significato, che non avevano. muti, ci parlavamo per

, ii-49: mai s'era immaginato che quella signorina grassa e rossa e dall'aria

disse finalmente, con un tono affabile che lasciò nell'uomo una profonda impressione. marotta

, affabile e consolatore. li informò che non era stata una disgrazia come essi

liberalità scipione si conformassi con quelle cose che di ciro da senofonte sono sute scritte.

altrui voglia accomodato fu di tal sorta che sovente avvenne che...

di tal sorta che sovente avvenne che... egli celasse la propria scommodità

mezzo per non essere odiosissimo agli uomini che un'affabilità particolare. tommaseo [s

vedesi negli ostentatori di falsa popolarità, e che poi si spiega in orgoglio insolente e

si spiega in orgoglio insolente e respinge coloro che attrasse. nievo, 75: sbirciava

: con uno sguardo attento e placido che avvolge l'interlocutore e quasi lo isola

gentilezza. tasso, 18-5: poi che le dimostranze oneste e care / con

. di affabulare), agg. che ha l'arte di narrare piacevolmente.

mi narrò in buon francese romanzi di fuggiaschi che sostavano alla sua tavola. quel valdese

montale, 2-99: la vita / che t'affabula è ancora troppo breve /

occupazione continua e un po'concitata, che sembra affettare fatica e affanno.

vol. I Pag.192 - Da AFFACCENDARE a AFFACCIARE (51 risultati)

grande affaccendamento è artifizio di faccendieri, che a beffo studio prolungano le faccende per

e il suo affaccendamento non era superato che da quello del girarrosto, il quale

il gran rumore e il grande affaccendamento che per molteplici interessi pratici si fa intorno

, ii-190: è passato il tempo che avrei voluto affaccendarmi e operare qualche cosa

affaccendava a farmi dar addietro, ecco che si sentì per una delle quattro strade

quattro strade il galoppo d'un cavallo che s'awicinava. de marchi, 531:

si ravviò i capelli, si affaccendò più che non abbisognasse a mettere in bell'ordine

2-950: s'affaccendavano intorno alla vecchia valigia che non si voleva richiudere. deledda,

del cortile e la penombra della cucina, che s'affaccenda a dar da bere al

agg. occupato, immerso in faccende; che si dà molto da fare, che

che si dà molto da fare, che mostra di accudire a più cose (

rispettosa, ch'è riserbata agli uomini che si fanno molto amare o molto temere.

idem, 1-76: una moltitudine affaccendata che inonda le vie. tommaseo-rigatini, 1656

e dei faccendieri. giusti, 2-222: che fa il nesci, eccellenza? o

di lei, dell'insolito va e vieni che c'era per casa. d'annunzio

sale sono piene di uomini e donne che scrivono o vanno e vengono tutti affaccendati

tutta affaccendata e giuliva, non pensava che a girare per i negozi per cercar

targioni tozzetti, iv-3-80: tra i lavori che si facevano allora nella reai galleria,

affaccettare, dicesi ancora di certi pezzi che si usano nelle macchine, come sarebbero i

fatti girare col mezzo di una chiave che colle ganasce li afferra per due delle loro

. giuliani, ii-169: nutricatevi, che la fatica vuole il sostentamento: lavorate

solito, per scapitarci, ognun vede che bel piacere dovesse essere. tommaseo [

figliuoli un'educazione dispendiosa e leziosa, che disperi lui, e perda loro.

maggio. idem, i-454: un gatto che affacciava il muso fra i battenti sconquassati

tutte le finestre. magalotti, 9-1-9: che importava egli a me di andare a

fagiuoli, 1-5-439: bisognava dunque credere che gli specchi sian bugiardi, come è

come è quello dove v'affacciate voi, che non vi mostra bella. p.

, iv-373: m'affaccio al balcone ora che la immensa luce del sole si va

13-12: io questo ciel, che sì benigno / appare in vista,

, ii-101: è la stessa luna che vedevo salire sul solitario orizzonte nuorese, è

è lo stesso viso rotondo e melanconico che vedevo affacciarsi sopra le roccie. idem

ad affacciarsi al pozzo come per assicurarsi che era veramente asciutto. ojetti, i-53

donne inorridite, andava verso il fiume che partiva la città. cardarelli, 6-120:

alla tentazione di affacciarci su quelle acque che gorgogliano contro i piloni. baldini,

c'è poi il giuoco di riflessi che appunto rende verdi le acque su cui s'

di giacomo, i-729: dalla finestra che affacciava sulla via, tra le camicie

via, tra le camicie e le lenzuola che attaccava a un ferro, donna maria

o l'uso di quei cinquanta o sessanta che vi occorreranno ne'prossimi tre anni,

ne'prossimi tre anni, senza contare che, colla prima congiuntura mi s'affacci

ingiustizie, l'orgoglio, la fredda indifferenza che hanno mostrato per me alcuni uomini insolenti

conviene esaminare nella scelta quale dei partiti che ci si affacciano produca un effetto più

. manzoni, 91: ma no: che vai di novo / affacciarsi alla vita

sp., 9 (164): che poteva mai esser quella punizione minacciata in

e vita e azione ad ogni fantasia che si affacci loro alla mente. mazzini,

si affaccia di per sé, senza bisogno che tu lo cerchi, solo in virtù

ognuno sarebbe stato capace di audacie grandi che lo avrebbero fatto operare solo rivolto alla

rivolto alla bellezza dell'atto, senza che neppure si affacciasse nella mente l'ombra

questi ricordi, senza ragione, dolci così che non paiono veri. idem, 3-34

a ponere l'uno discosto dall'altro, che s'affaccino per tutti i versi.

: mi scrive il bali mio fratello, che sta attento per la vendita de'beni

vendita de'beni;... ma che per ancora non si trova chi si

vol. I Pag.193 - Da AFFACCIATO a AFFANGARE (66 risultati)

d'atlante se gli affaccia / colei che la sembianza ne tenea. g. m

di affacciare), agg. che sta alla finestra; che si è messo

. che sta alla finestra; che si è messo in vista; che

che si è messo in vista; che si mostra, si sporge. buonarroti

sopra un tettino... tanto che si può stare affacciati anche se piova.

, 6-120: forse per questo le persone che rimangono troppo a lungo affacciate ad un

dall'animo ancora quello spirituale contento, che n'affacilitava il viaggio. = comp

aretino, ii-213: -dimmi, che ti parve di quei cap

parve di quei cap poni che vendea colui? -mai non vidi i più

-per lo affasgianare de l'altro, che mentre tutto ricamato di garofani si volge

verga, i-228: in quei dieci minuti che rimase accasciata sul canapè, senza curarsi

rimase accasciata sul canapè, senza curarsi che la sua veste si affagottava sgarbatamente,

delle strane fantasie, insieme alle coppie che ballavano il valzer. 2

cavalca, 9-112: e quinci è quello che si vede conti nuamente,

guardare, / prego non men che lor da voi guardate. /

, per deo, v'afaitate, / che laccio è catuno vostro ornamento.

agg. ant. adornato eccessivamente; che veste e si abbellisce con molta ricercatezza

, xx-1-345: né per lavorar acque, che distendano / le pelli, né se

argani, / si potrà giammai far che si nascondano / le maledette crespe, che

che si nascondano / le maledette crespe, che sì affaldano / il viso e il

e gli altri unti ribaldi, / di che ad uso del viso empion gli armari

viso empion gli armari, / fan che sì tosto il viso lor s'affaldi.

turbina la neve e rilucente / prima che voli in fiocchi e che si affaldi

/ prima che voli in fiocchi e che si affaldi. 2. ant.

spinoso / col pelo in verso te, che sia più calda. =

pass, di affaldare), agg. che ha forma di falda; ripiegato falda

., 23-37: già era in ammirar che sì li affama, / per la

., 4-25: il cavallo, che non vuole il freno, affamisi; e

è circondarla da tutti i lati per impedire che v'entri alcun soccorso di provvigione,

soccorso di provvigione, ed attendere così, che consumati i viveri, la fame costringa

: l'autore pare sapere qui la cagione che fa dimagrare e affamare e assetare.

, de'suoi gesti, e di quel che fece vir- giglio, quando egli gli

pass, di affamare), agg. che ha fame, che soffre la fame

, agg. che ha fame, che soffre la fame; ridotto alla fame;

affamato ch'appetito claude, / più che 'l saziato à vertù in coraggio. dante

i-1-7: innumerabili quasi sono li 'mpediti che di questo cibo sempre vivono affamati.

, 223: sono come l'affamato che sogna tetti d'oro. boccaccio, i-51

paradiso, 421: come è impossibile che l'uomo affamato non abbia memoria del

ricordarsi della morte e del giudizio quegli che è sollecito della salute dell'anima.

e in roma uomini bestiali, uomini crudeli che saranno affamati come lioni e come orsi

517: sperava [il conte] che facilmente si potessino acquistare quelle terre che

che facilmente si potessino acquistare quelle terre che tenevono affamata brescia. cellini, 1-96 (

desse fra le mani loro alcuno de'navili che vengono dal dacen, porto dell'isola

, 24 (414): si sa che anche lui vive da pover'uomo,

moravia, vii-371: la prima cosa che succede quando si ha fame è di vedere

manifesto è intra voi [donne] che quella che parlare e vedere omo deletta,

intra voi [donne] che quella che parlare e vedere omo deletta, non deletta

rapaci lupi... tra coloro che sono affamati della sua vita, e disiderano

cristo, 1-234: signore, tu sai che io sono povero di virtù; dammi

sono povero di virtù; dammi quello che mi bisogna. ecco che io sto

; dammi quello che mi bisogna. ecco che io sto dinanzi a te povero e

la chiesa non gli spezzerà quel pane che si moltiplica nelle sue mani? papini,

sapori tormentano l'ombra affamata, / che non riesce nemmeno a leccare sul grappolo

a leccare sul grappolo / la rugiada che già si condensa. 3.

già si condensa. 3. che rivela la fame; che tradisce il desiderio

3. che rivela la fame; che tradisce il desiderio, la brama.

i-477: una di quelle facce affamate che vi rubano cogli occhi la minestra che bolle

che vi rubano cogli occhi la minestra che bolle in pentola, quando passano.

aspetto trasandato. grazzini, 4-43: che figura affamata è quella! oh! egli

sm. (femm. -trice). che affama, che costringe alla fame (

. -trice). che affama, che costringe alla fame (per tirannia,

affamigliato, agg. disus. che ha famiglia propria; che ha messo

disus. che ha famiglia propria; che ha messo su famiglia; gravato da

ma padre di famiglia... pare che... non si direbbe di

viani, 19-544: avendo navigato col fratello che apprese anch'esso istruzioni, si ritirò

. ant. e dial. affamato; che patisce tindigenza. quaedam protetta

vol. I Pag.194 - Da AFFANGATO a AFFANNO (72 risultati)

sannazaro, 6-101: tu sai la via che per le piogge affan- gasi: /

. tutta agevole e lastricata, sì che, per quanto diluvii il verno, ella

da affannare. affannamentóso, agg. che procura affanno; che soffre affanno.

, agg. che procura affanno; che soffre affanno. libro delle segrete

. di affannare), agg. che dà affanno; ansimante. -al rifl.

affanno; ansimante. -al rifl.: che si affanna. redi,

, affannantisi a spazzar via ogni pagliuzza che vi si scorga. affannare (

queste arti non avete voi trovate per altro che per saziare la gola, la quale

questo sacro lamento, / in quel dì che un divino spavento / gli affannava il

dante, 49-4: io dante a te che m'hai così chiamato / rispondo brieve

rispondo brieve con poco pensare, / però che più non posso soprastare, / tanto

maestro alberto, n7: deh, che vii cosa posseder v'affanna! petrarca

di pietate / e sì pieno d'orror che non rimiro / né odo alcuna cosa

se di reumatismo o di gotta, che quasi non mi hanno permesso di lavorare

mi hanno permesso di lavorare, cosa che mi affanna per più ragioni. manzoni,

. manzoni, 43: il dio che atterra e suscita, / che affanna e

il dio che atterra e suscita, / che affanna e che consola, / sulla

atterra e suscita, / che affanna e che consola, / sulla deserta coltrice /

: ed invece m'affanna il dì che vola; / m'affanna il cielo e

strana sera, mamma, / una che certo affanna / i cuori come il tuo

. giovanni da samminiato, ii-128: colui che comincia più ferventemente, suole più tosto

nuovo stava salendo, tanto in fretta che affannava. pea, 1-16: affannava fino

3-11: adonque, amico, vedemo che qui male fanno affannando e tribulando in

di volermi affannare in alcun bene, / che fosse frutto dopo il tempo mio.

iii-23-83: tu vedi la formica / che d'affannarsi la state non cala. boccaccio

boccaccio, 1-33: iddio non vuole che i suoi regni vilmente operando s'acquistino

. idem, i-74: niuno è che affannando vada, se non a fine d'

affannare. idem, i-413: né credere che io si lungamente aggia affannato per acquistare

. bernardino da siena, 865: che diremo di colui che non n'ha

siena, 865: che diremo di colui che non n'ha bisogno, che s'

colui che non n'ha bisogno, che s'afanna cotanto, fa qua, fa

danni, / d'alcun futuro mal par che s'affanni. idem, n-68:

. idem, n-68: ei, che s'affretta, e di tirar s'affanna

: giovanni mi consiglia a non m'affannare che l'europa diventi americana o l'america

2-33: oh, le belle origini che ha spesso la celebrità! e come

, 137: ei da la spera che più in lui s'indìa / mandi benigno

vedevo molti affaticarsi più a parere ricchi che a diventare ricchi. adesso vedo molti

, fino dal primo momento, quello che ci si affanna a cercare. michelstaedter

» s'illudono d'affermare l'individualità che loro sfugge. ungaretti, ix-18: impaziente

/ a reincarnarsi in qualche fantasia / che anch'essa sarà vana. moravia,

vana. moravia, v-191: pensai che doveva essere piacevole esser serviti da una

chi vive con molta fatica, ma senza che la vita sua sia affannosa, tenendosi

]: io non sono tanto ambizioso che lo cerchi affan natamente.

afanato). pieno d'affanno; che ha il respiro grosso (come dopo una

inf., 1-22: e come quei che con lena affannata / uscito fuor del

membra. boccaccio, i-26: dire che di qua fuggendo volessimo scampare, questo è

scampare, questo è impossibile, perciò che i loro cavalli freschi e possenti assai

. per l'affanno ricevuto il preterito giorno che richiedeva a gli affannati membri riposo.

ed affannato si fece alla finestra e pregògli che suso a lui dovessero andare. crescenzi

notte in un luogo arrivati, / che non v'aveva casa ove albergare.

vita, e non m'è dato che una pausa grigia per ricordarti.

ricordarti. 2. figur. che si affanna, si agita, si preoccupa

consolare alquanto / l'anima mia, che, con la mia persona / venendo

., io-7 (449): poi che di lui, amor, fu'innamorata,

/ non mi donasti ardir quanto temenza / che io potessi sola una fiata / lo

voler dimostrare in parvenza / a quegli che mi tien tanto affannata. alberti, 239

tanto era affannato, sì per la còlerà che lo rodeva come anco che in fretta

la còlerà che lo rodeva come anco che in fretta aveva caminato, che a pena

anco che in fretta aveva caminato, che a pena poteva favellare. parini,

giudizii funesti / su la turba affannata / che tu persuadesti / a romper gli altrui

affannata, atterrita sempre più nel vedere che le sue parole non facevano nessun colpo

: tale era dunque la tregua misteriosa che la rivelazione della bellezza poteva dare all'

sm. (femm. -trice). che procura affanno. bembo, 1-73

affannévole, agg. ant. che provoca affanno, che rende agitato

ant. che provoca affanno, che rende agitato. bencivenni [crusca

buon nocchiero, così eglino ogni cosa che possa essere agli obietti da loro amati

armonie, ricercate affannevolmente, e che a chi legge e sente fanno afa.

3-2 (281): ed estimando che, qualunque fosse colui che ciò fatto

: ed estimando che, qualunque fosse colui che ciò fatto avesse che la donna diceva

qualunque fosse colui che ciò fatto avesse che la donna diceva, non gli fosse ancora

5-4: era aggiunto alla pena, che ebbe per la paura, l'affanno cagionato

provati altre volte ma ora più soffocanti che mai. d'annunzio, iv-1-725: ansava

vol. I Pag.195 - Da AFFANNONE a AFFARACCIO (63 risultati)

primo ebbe nome ettor lo forte, che di soffrire affanno d'armi non ebbe pari

io voglio cominciare a provare quell'affanno che l'armi porgono. io ho tanto sofferto

porgono. io ho tanto sofferto amore, che ben credo poter sofferire l'armi ad

debbono i grandi affanni sostenere, acciò che famoso vecchio si possa divenire. idem,

le due giovani il loro intendimento presso che a fine recato senza troppo affanno di parole

di mare si levò contra a loro, che dopo di molti affanni e molti travagli

condanni / la grave età, non fia che ciò ricusi. / schivino gli altri

marziali affanni: / me non vuo'già che la vecchiezza scusi. e. stampa

. 3. figur. preoccupazione che dà ansia; agitazione dolorosa; condizione

, inquietudine profonda (come per cosa che opprima 1'animo); esperienza di

è tanto / gravoso riputato, / che sostenere affanno e gran tortura. dante,

(102-6): quella salute / che dopo affanno riposar mi face. mare

tristo de'miei sì spesi anni / che spender si deveano in miglior uso, /

acquista per soffrire affanni, / pur che l'affanno sia in cosa degna.

messo m'hai, non sappiendo io che partito di te mi pigliare. paolo da

l'animo e l'affanno è maggiore che quello del corpo. cantari, 92:

la quale io mi nutrisca un pensiero che mitighi in parte tanti mia affanni. ariosto

grande affanno il core oppresso; / che non può star momento che non abbia /

; / che non può star momento che non abbia / un cocente sospiro in

non mi date più affanno di quello che io m'abbia. grazzini, 2-2 (

e itasene a trovare il suo amante, che più di lei lo desiderava, dettono

lo desiderava, dettono ordine fra loro che [egli] da mezza notte in

: or quale ha 'l mondo / loco che pien non sia de'nostri affanni?

/ il desire e l'affanno impaziente / che non potendo più capir ne 'l petto

capir ne 'l petto, / fu forza che scoppiasse. idem, aminta, 1570

sostener sua vita / cosa non ha che non gli annunzi affanno! rovetti,

inganno, / e l'affanno / che soffrio ne'ciechi amori. forteguerri, 1-56

. forteguerri, 1-56: quei, che aggiunge sapere, aggiunge affanno, / e

, / e men si dolgon quelli che men sanno. baretti, i-145: così

fu vinta da un tale affanno, che desiderò di morire. idem, pr.

di non poterlo redimere..., che nulla valeva a rendermi un poco di

adunque non sarà all'egra mia vita fattor che d'affanni? carducci, 674:

affanni, / maggio, da me che vuoi? pascoli, 51: noi mentre

il tempo. cardarelli, 1-95: poi che meno ti penso più mi opprimi,

affanno della morte, ognuno il meglio che sapeva lo confortava. b. croce

letteraria dal suo commercio epistolare, quasi che l'universo dovesse accorarsi degli affannucci privati

danno ne accaderà agli scioperati, non meno che agli affannoni. note al malmantile,

di donna piuttosto saputa e dottoressa, che affannona e faccendiera. bianchini [tommaseo]

]: un faccendone, un affannone che piglia, senz'esseme incaricato, tutte

affannone, chi s'affanna a far cose che non gli spettano, o a

gli spettano, o a quelle che deve fare dà affettata importanza, figurando

fatti stare a posto i maestri affannoni che sopraffanno il divino poeta. cantoni, 422

come sono io, costretto a desiderare che le faccende vadano sempre bene bene,

tutto il resto della notte non fece che sognare affannosamente. bontempelli, 6-22:

piedi, e nell'attimo stesso sentiva che non lo avrebbe fatto. stuparich,

affannosamente come per liberarsi da qualche cosa che lo opprimeva. moravia, v-58:

affannoso. affannóso, agg. che dà affanno; che provoca difficoltà di

affannóso, agg. che dà affanno; che provoca difficoltà di respiro, senso di

andare alle delizie, vi bisogna intendere che una state affannosa è una spezie di

, 609: impreca al giorno, che affannoso cala, / dal risécco pantan

rana ascosa. 2. figur. che dà ansietà, apprensione, inquietudine,

desconosciuta e matta terrene chiedere grandesse, che tanto povere sono ed affannose. cino

è un'affannosa opinione e immaginazione, che impaurisce, atterra e consuma l'uomo

affaticato, stremato; fortemente agitato; che dà molta stanchezza, che affatica.

agitato; che dà molta stanchezza, che affatica. boccaccio, i-16: i

: e'non c'è ordine, / che la voglia 10 sgalla. p.

e l'affannoso / fianco, non vien che d'alitar mai resti. beltramélli,

. paolieri, 2-166: col fucile che mi tremava nelle mani, per i

della madre affannoso come quello di colui che sogna d'annegare. palazzeschi, 3-49:

: questo affannoso e travagliato sonno / che noi vita no- miam. linati,

in tanto, per rilegarne i tralci che si fossero sciolti;... avvertendo

pun tiglio, per poco che vadano in lungo, s'estendono, si

in quanto al vecchio affarista sentiva istintivamente che una cosa sono gli affaracci della strada

vol. I Pag.196 - Da AFFARATO a AFFARE (75 risultati)

di persona che ci porti impiccio molesto, segnatamente per

porti impiccio molesto, segnatamente per cose che diano noia alla moralità: 'quell'uomo

disus. molto occupato, affaccendato, che ha più cose da fare (cfr.

del moderno avanzamento, non sarebbe strano che fra poco agli orecchi nostri ancora suonasse

sul modello del fr. affair è 1 che è molto occupato '(deriv.

: far un rinvolto è lo stesso che affardellare, abballinare o far balle.

[basile], ii-248: certo è che ognuno pesca, / e che a

è che ognuno pesca, / e che a questo pescare / si pone vario il

ha [l'alpino] lo zaino affardellato che ricorda la sarcina dell'antico legionario.

aveva di propria iniziativa dato l'ordine che nessuno si spogliasse, che gli zaini

l'ordine che nessuno si spogliasse, che gli zaini rimanessero affardellati, che i

spogliasse, che gli zaini rimanessero affardellati, che i plotoni s'accantonassero uniti. pratolini

7-25: misura è una virtude che... tutto nostro affare fa essere

vare la crudeltà di coloro che dicono che l'affare di guerra

vare la crudeltà di coloro che dicono che l'affare di guerra è maggiore

l'affare di guerra è maggiore che quello della città, lo maestro dice che

che quello della città, lo maestro dice che pace nell'affare di cittade è

iv-159 (20-13): dite che vi mandi e per che affare. g

): dite che vi mandi e per che affare. g. vil

quanto vagli il lavoro ben fatto agli arbori che si pian tano, bisogna

si pian tano, bisogna che tutto lo spazio che si destina per questo

tano, bisogna che tutto lo spazio che si destina per questo affare.

e facendo quivi sue livellazioni, si accorse che rimanevano al di sotto del livello

affari a coloro i quali altro non aveano che l'entusiasmo. foscolo, xv-244

tutti gli affari un po'imbrogliati, che le difficoltà alla prima si presentino altingrosso,

avvedrà... della possibile avvertenza che ho avuta perché il discorso non uscisse

v.]: di qui viene che affare comprende talvolta anco le semplici relazioni

affare comprende talvolta anco le semplici relazioni che la mente riconosce fra oggetto ed oggetto.

fra oggetto ed oggetto. onde è che congiungersi ad altri nomi per il vincolo della

, questa è una di quelle parole che nella loro genericità prendono il posto di molte

luogo suo, per evitare certi usi che sono presi dal francese, spesso si possono

verga, i-24: tutta quella gente che andava per i proprii affari senza avere

. 2. con una determinazione che specifica la natura e l'ambito degli

interni; affari esteri; affari ecclesiastici (che concernono le relazioni fra stato e chiesa

per spirito di partito, ne addiverrà che la giustizia e tutti i publici affari,

245): qualche spettatore del tumulto, che tutt'intento a vedere come andassero gli

materiali interessi, ma di tutto quel che s'ha a fare e si fa tra

solo le utilità, ma tutte le cose che spettano al reggimento. idem [s

.]: affari esteri, con modo che viene di fuori, ma che non

modo che viene di fuori, ma che non ha forma barbara, in quanto

stato. ministro degli affari esteri, che con ellissi potrebbesi dire anco degli esteri

frittata è fatta ', mi pare che non resti da far altro. panzini,

1-153: negli affari di casa mia desidero che nessuno venga darmi consigli o suggerimenti.

un affar di stato ': a denotare che una cosa è grave e difficile,

cosa è grave e difficile, o che, per lieve che sia, vien considerata

e difficile, o che, per lieve che sia, vien considerata e trattata come

carattere commerciale o industriale; operazione economica che comporta variazioni patrimoniali. baretti,

baretti, i-251: la difficoltà però che lo ritiene è che egli non può

: la difficoltà però che lo ritiene è che egli non può far l'affare solo

imbrogli e d'affanni, finalmente l'affare che v'accennai è terminato, e non

terminato, e non con quel vantaggio pecuniario che avevo ragione d'aspettarmi. leopardi,

v.]: uomo d'affari, che attende di continuo per professione o per

interessi. molti s'hanno più a male che si sparli de'loro affari, che

che si sparli de'loro affari, che de'fatti loro. arila, 15:

beni rustici... que'tali che mestano da per tutto, e tutto per

: uomo d'affari, diciamo colui che ha molte ingerenze, che s'occupa di

diciamo colui che ha molte ingerenze, che s'occupa di molte cose per sé

annunzio, iv-1-264: una passione, che pareva sincera ed era giurata altissima,

b. croce, i-3-75: coloro che sulle cose pratiche ragionano a lungo, distinguendo

. palazzeschi, 4-350: mi disse che si trattava di un affare dal quale dipendeva

tutto il suo avvenire, un affare che lo avrebbe messo al posto sull'istante

calvino, 1-344: gnei sapeva che barletta era negli affari, ma aveva

sicurezza dell'affare fatto, pure sapendo che bisognava aspettare. -buon affare:

, 121: il male è che la generosità può anche essere un buon

, vii-139: io tengo per fermo che i merciaiuoli che corrono le fiere fanno affari

io tengo per fermo che i merciaiuoli che corrono le fiere fanno affari da noi

grossa a trenta franchi la soma, che sono i prezzi correnti dei nostri vini.

fare i suoi affari non altro significa che attendere agli affari propri senza che l'idea

significa che attendere agli affari propri senza che l'idea di vantaggio abbia luogo direttamente

altri. panzini, iv-10: motto che si legge in un romanzo della signora

girardin, marguerite ou deux amours, e che fu rinnovato da alessandro dumas figlio in

6. famil. cosa, questione (che non si sa o non si vuole

fra noi si tratta, / stabilito che sia, non si ritratta. manzoni,

è un gran brutto affare, due amanti che un giorno o l'altro possano ridersi

deledda, ii-523: l'affare è che da quando abbiamo messo piedi in questa casa

vol. I Pag.197 - Da AFFARE a AFFARUCCIO (65 risultati)

-che affare! che bell'affare!: con senso di

-è un altro affare: volendo indicare che si tratta d'una cosa distinta (

tratta d'una cosa distinta (da ciò che si discute). -è un brutto

* in questo brutto affare non so che decidere '. -far quell'affare

sollevarsi da un peso del corpo, che non è piccolo affare. seggetta d'affari

nostro, ecc.): faccenda che non ci concerne, o di cui non

, vale non solo: è cosa che devo io operare, ma è cosa che

che devo io operare, ma è cosa che riguarda me, e ad altri non

chi vuol cacciarsi in un discorso di cose che non gli appartengono dicesi: 'questo non

mio ', ma * non è cosa che mi appartiene \ tuttavia nell'uso si

, v-96-8: in ciò biasimo amore, che non vi dà misura, / vedendo

. guittone, ii-270: e sappeti che, s'eo dovesse amare, / eo

/ anz'è sì fresca e bella / che lo me'cor s'abbella / di

mai nello animo m'entrò questo pensiero che per costui mi c'è oggi entrato;

quale voi non doveste esser cara, non che a me che un piccolo mercatante sono

esser cara, non che a me che un piccolo mercatante sono. egidio romano volgar

: se tu mi puoi dare / questo che chieggo, tu sempre m'arai:

tu sempre m'arai: / una borsa che sia di tal affare, / che

che sia di tal affare, / che fusse piena di denari assai, / e

casa, 585: e forse quello che s'usa per li napoletani, la città

vami di conoscere in lui un non so che di gentile e di grazioso. onde

il vedessi, renduto il cavallo al vetturino che meco veniva, a piedi dismontai e

veniva, a piedi dismontai e gli dissi che su la ripa del fiume prenderei consiglio

a personaggi di ben più alto affare che don abbondio, di trovarsi in frangenti così

. leopardi, iii-273: hanno giudicato che la squisitezza della cortesia debba risplendere tanto

ii-95: anche lui non ne sapeva che poco intorno all'affare del vino. viani

deh! consola il meschino cliente / che indifeso non debba restar. 9.

. villani, 12-51: si dicea palese che [egli] avea affare colla reina

. margherita [crusca]: sappi che tu non puoi avere nessuna comunitade, né

(tommaseo]: non è vero che enea capitasse a cartagine e avesse affare di

questa infamia di rubbare, anzi quelli che in spagna sono stati conosciuti per uomini

affare, arrivati nell'indie si è osservato che si sono mutati totalmente. idem,

totalmente. idem, 129: io dico che devono essere persone di male affare,

piace mai [al matto] se non che cosa che si affà alla sua pazzia

[al matto] se non che cosa che si affà alla sua pazzia. boccaccio

per propria cortesia dalle donne, ancora che forse alla mia nobiltà s'affacessero,

ottimo [crusca], 3-25: nota che tale espressione sì s'affà al luogo

: chi tollesse l'abito a uno che non s'afà a lui, sarebbe bene

, donna mia,... provedere che le cose siano in uso a'tempi

uso a'tempi dovuti, per modo che quello el quale s'afaceva a l'

poter patire. son forse i sangui che si affanno o che non affanno, o

forse i sangui che si affanno o che non affanno, o qualche altra occulta

et ora in su quella foglia, tanto che col suo buon giudizio lui cognosca qual

suo buon giudizio lui cognosca qual sia quella che s'affaccia al detto rubino. grazzini

adunque il fiore qual vuoi, perché quello che s'affà a uno conviene a tutti

convenienza di sentimento e di opinione, che di giovamento: 'mi si affà questo stile

confà questo clima. non sempre gli studi che più si affanno al nostro gusto,

ridicolo, come gli dei di epicuro, che pensano ad ingrassare in cielo, e

. se lo tenga l'inghilterra, che lo ha caro, ché s'affà alla

253: il contegno della zitella era tale che affaruccio molto si affaceva colla

carducci, i-746: seppe assimilarsi quel che a lui si affaceva. -tr

da quella comunità e appresso ogni male che egli e'suoi aveano mai fatto.

s. v.]: « badisi che la terza persona del plurale affanno non

né la forma del futuro pare che a questo verbo convenga, né quella

, può non denotare un affare dappoco, che si disprezzi. un bell'affaretto,

quegli altri uomini poi d'affari, che fanno per sé e che hanno dato origine

d'affari, che fanno per sé e che hanno dato origine alle due parole nuove

sanctis, iii-309: un grosso affarista, che da un lato si lega coi ministeri

tempi, fatti e persone, di che non è qui il luogo di discorrere.

avere in mano una procura legale, che l'abile affarista adoperò come una solida spada

, i-761: e la zia fanni che per dieci anni aveva vissuto col marito affarista

affari, anzi affaroni; così dio volesse che ogni giorno me ne capitassero dei simili

affarone', parlando d'alcuna cosa, che è o che può riuscire di grande utilità

d'alcuna cosa, che è o che può riuscire di grande utilità. panzini

fortuna acciuffata. affaroni. quel cameriere che pareva un gran signore, il cuoco

vol. I Pag.198 - Da AFFASCIARE a AFFATICAMENTO (57 risultati)

. guerrazzi, 5-100: avendo saputo che voi tenete fabbrica di merletti, mi

. negri, 2-817: un brav'uomo che, più per devozione che per compenso

brav'uomo che, più per devozione che per compenso, s'incarica di certi miei

.. per un affaruccio di gioielli falsi che avevamo fatto insieme. 2

molesto '. -'creda pure che aver che fare con cinquanta ragazzi,

. -'creda pure che aver che fare con cinquanta ragazzi, insegnare,

vendetta de chi tanto affondami, / prima che i metitor le biade affascino. giuliani

, invelate di nero, offrono candeli, che tengono affascia ti sul petto.

gran lunga quella cognizione del proprio cuore, che han dello spirito e de'talenti loro

spirito e de'talenti loro, siccome quelli che dal naturale affascinamento dell'amor proprio occupati

. di affascinarel), agg. che affascina, che ammalia, che incanta

), agg. che affascina, che ammalia, che incanta (con l'

agg. che affascina, che ammalia, che incanta (con l'influsso malefico dello

dello sguardo, delle parole); che porta il malocchio. leonardo del

creduto. 2. figur. che ha fascino, che attrae, che

2. figur. che ha fascino, che attrae, che lusinga, che seduce

. che ha fascino, che attrae, che lusinga, che seduce; incantevole,

, che attrae, che lusinga, che seduce; incantevole, amabile, piacevole,

pallori altre volte, in quei pallori che penetrano e inebriano l'anima mia e

stupire i romani dicendo con affascinanti ragionamenti che la virtù e la verità sono cose

può persistere più come tale: quella che nel puro campo dell'arte era affascinante

menzogna. palazzeschi, 4-303: quel giovane che da dieci anni riempiva il paese con

fra giordano [crusca]: quelle femmine che sogliono affascinare le povere creature. tasso

, abbagliare l'animo (in modo che non discema il vero); sedurre

ha da dipender l'ultima risoluzione, sì che quella ancora non possa esser in parte

esser in parte affascinata da questa fraude, che va in volta sotto il manto di

ch'hanno a'lor comodi, è quello che a molti affascina l'intelletto. idem

giuda. d'annunzio, iv-2-440: pareva che il suono di queste parole gli avesse

. sacchetti, 146-69: io voglio che noi spariamo bene quel porco grande,

di bambini affascinati / dal sangue, che con gli occhi spalancati / aspettan la

sm. (femm. -trice). che affascina; ammaliatene, seduttore.

affascinatore di uomini. grazia affettata, che pare semplicità ed è affascinatrice de'semplici

, ovvero inganno è il nostro, che perdiamo uno asinelio od uno cane,

que'nomacci tedeschi, o slavi intedescati che siano, sono tanto difficili a profferirsi e

. verga, i-133: spicciamoci, che le chiacchiere non ne affastellano sarmenti.

. monti, 20-305: stizzose femminette che nel mezzo / della via si rabbuffano

m'abbia a chiamar quelli autoroni / che il leopardi affastellano e il manzoni / per

e strafalcioni, si dice di coloro che lanciano raccontando bugie e falsità manifeste;

loro, si dice: ammanna o affastella che io lego. = deriv

capo di certe cannette sottilissime, di quelle che nascono sulli fiumi o paludi, legate

acqua. lastri, 1-2-230: asciutta che sia [la canapa], riponetela affastellata

, affastellate in queste poche parole, che è difficile cavarne il punto principale d'

3. con valore attivo: che affastella (parole, notizie, ecc

b. croce, ii-2-158: dobbiamo aggiungere che, se il vico mancava di senso

4. bot. di radici folte che si raccolgono a fascio; fascicolato.

sm. (femm. -trice). che affastella; che ammucchia, che mette

. -trice). che affastella; che ammucchia, che mette insieme disordinatamente.

. che affastella; che ammucchia, che mette insieme disordinatamente. - anche al

723: molte volte più presto affastidisce, che e'porga piacere il veder fare tante

. tommaseo, 1-83: tutto ciò che cammina di pari passo, sia sublime

marito tornò di podesteria, e come che s'andasse la cosa, affatappiato o aoppiato

s'andasse la cosa, affatappiato o aoppiato che fosse, giammai non si ricordò.

: non voleano ricettare di quelli, che sani uscissero della casa del malato,

. avea una ca- pigliara in capo che era d'oro, della quale capigliara era

oro, della quale capigliara era affatato che, infino ch'elio l'avesse, terrebbe

per avere contraffatto in fresco l'armi che lustrano », gli sguardi sono più

sguardi sono più potenti e affatati di coloro che con le ciglia li frenano.

vol. I Pag.199 - Da AFFATICANATURE a AFFATICATO (69 risultati)

forza. sassetti, 15: cose che hanno bisogno grande e lungo di molta speculazione

bene, ed anco opera di carità, che io vi schivi qualche dispendio di tempo

. scherz. detto del medico: che sottopone a dure prove la salute dei

sassetti, 25: prego dio che la [la medicina] vi abbi

medicina] vi abbi fatto quel giovamento che io desidero; e se possibile è,

l'aiuto di dio, di sorte, che noi non abbiamo sempre a stare nelle

pres. di affaticare), agg. che dà fatica; che è causa

agg. che dà fatica; che è causa di stanchezza, di travaglio.

affaticante. 2. disus. che si affatica, che si stanca.

2. disus. che si affatica, che si stanca. cicerone volgar. [

volgar., 3-7: il pane che temperatamente ha formento e sale...

, in tanto debilitai li spiriti visivi che le stelle mi pareano tutte d'alcuno

due buoni effetti: l'uno si è che gl'in- dura e li rinforza.

l'uomo giusto è affaticato da coloro che domandano la giustizia. dante, inf.

, i-1-71: io son l'amor, che dono ogni fortezza / ne'gravi affanni

, i-iv-4-133: voi vi ricordate bene che già vi affaticai per ritrovarle. nannini,

, assidua, intenta / dal dì che nasce; e l'affatica e stanca,

elei abbarbicati nell'erta, l'incessante mugghio che affatica la fronda bruna. idem,

lolio, e'triboli, e la gramigna che non si puote vincere, affaticano le

si puote vincere, affaticano le biade, che debbano dare il grano. soderini,

] troppo le terre, a tal che si può convenientemente seminare nelle terre stracche

per la natura del simplice corpo, che ne lo subietto signoreggia, naturalmente ama

dolce cosa pare il dormire a colui che s'è affaticato. boccaccio, i-35:

, ii-161: volle [dio] che la natura umana s'esserci tasse e afaticasse

i-108): la moglie anco, che era buona femina, s'affaticava in guadagnar

i-160: ne bacchiava tante delle noci, che piovevano fitte come la gragnuola; la

a raccattarne con grida di giubilo più che ne poteva. soffici, ii-239:

della mente e vano di senno quelli che dice che 'l parliere possa o debbia

e vano di senno quelli che dice che 'l parliere possa o debbia trattare di

s'ingegna quanto sae, e vidi che l'uno ha invidia dell'altro. petrarca

(38): ma, veggendo che egli era pure a questo disposto e che

che egli era pure a questo disposto e che alla giovane aggradiva, disse: -in

alla giovane aggradiva, disse: -in che m'affatico io? costor s'amano

80: affaticati sempre anzi per te che per altrui. buti, 2-670:

voglia di stato, o di ricchezza, che nella fine il mondo paga ciascuno della

ferventemente, e corriamo sollicitamente, però che la morte è incerta. giovanni da

samminiato, ii-284: io vi dico che indarno v'affaticate, volendo scuotere il

alcuna né fauno in quelle selve, che di attrecciare ghirlande non si affatigasse.

machiavelli, 438: né trovando uomo che lo seguitasse, né che della sua

trovando uomo che lo seguitasse, né che della sua insolenzia lo gastigasse, veggendo di

mostrargli con più potente e efficace ragione che voi potete, che voi avete in animo

e efficace ragione che voi potete, che voi avete in animo el contrario.

e populi e università, non speri che loro si affatichino per lui in un suo

antiche, intorno alle quali tutti e'giorni che mi avanzavano... assiduamente mi

: e gli ringraziai delle gran lode che eglino mi avevano date, le quali

le quali si erano i maggiori premii che si potessi dare a chi si affaticava

casa, 593: e lasciamo stare che a talora si affaticano a purgare l'altrui

affaticano a purgare l'altrui campo, che il loro medesimo è tutto pieno di pruni

libro de rerum natura tenne... che il calore fosse sostanza, forse secondando

antica, accennata similmente da altrui, che il fuoco si forma di tutte le

di provare ch'egli non sia altro che sostanza. baretti, ii-203: mi

dire più di quattro- cento zecchini, che buscherò in meno di sei mesi affaticandomi

i-4-89: e illusione delle illusioni par che sia proprio questa: che l'individuo

illusioni par che sia proprio questa: che l'individuo crede di affaticarsi per vivere e

: o ciechi, e 'l tanto affaticar che giova? cantari, 183: e

inghilterra, senza darmi pensiero di quello che dovrò ancora affaticare colà per consumare con

per consumare con decenza quel poco tempo che mi resta da vivere. 8

: l'altra [menzogna fu], che mediante i lavori da esso ordinari,

ant. e dial. affadigato). che sente fatica; che prova stanchezza;

. affadigato). che sente fatica; che prova stanchezza; estenuato dallo sforzo,

., vi-176: e non indugerai quello che devi dare allo affaticato. m.

e guasti il cotto per forma, che tornando dalla bottega affaticato, non posso mangiare

fioretti, xxi-985 (45): imperò che tu se'affaticato e l'ora è

l'ora è tardi, io ti priego che tu ti vada a posare. luca

ch'avea creato el mondo, iesu che è la fortezza e la potenzia eterna

freschi con gli affaticati, non stettono molto che gli spin- sono nel fiume. grazzini

seguitar senza pena. 2. che risente di un sovraccarico; sforzato.

11 peso ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono arguto. palazzeschi

l'oliveto è affaticato dai suoi frutti che ne incurvano i rami. 3

vol. I Pag.200 - Da AFFATICATORE a AFFAZZONAMENTO (57 risultati)

di non mettere quelli che sono in pericolo, in mortale disperazione

. baldini, 4-209: una città che è ancora da farsi e dove di necessità

montale, 2-27: le mura pesanti che non s'aprono / al gorgo degli

16-viii-43: le povere affaticate parturienti, che sono per lo più assetatissime, bevono

dilettati di ritrar sempre le miglior cose che trovar puoi per mano fatte di gran maestri

per una delle famose quistioni appianare, che mai sempre le penne de'medici tengono

tutt'il contrario di quelle pitture, che diremmo sfumate e affaticate. affaticatóre

. -trice), ant. che compie o sostiene fatica; che si dedica

. che compie o sostiene fatica; che si dedica tutto alla fatica: faticatore

e affatichevole. 2. che dà fatica, stanchezza. bencivenni,

affaticosìssimo). faticoso; che fatica; laborioso. donato degli albanzani

presto, / ferie 'l baron, si che senza dimora / in su la terra

questo castellano aveva ogni anno certe infermità che lo traevano del cervello afatto: e quando

aminta, 1406: vidi sette lupi / che leccavan di terra alquanto sangue / sparto

stesso fuori. sarpi, i-78: forse che anco quello che è fuori del cono

, i-78: forse che anco quello che è fuori del cono dell'ombra non è

diafano, sicché fa l'istesso affatto che i vapori nei crepuscoli. campanella,

. leopardi, i-134: la compassione che nasce nell'animo nostro alla vista di

nell'animo nostro alla vista di uno che soffre è un miracolo della natura, che

che soffre è un miracolo della natura, che in quel punto ci fa provare un

. idem, ii-97: certi fastidi che io stesso m'era procacciati erano spariti affatto

. carducci, ii-9-233: è necessario che ogni corrispondenza sia almeno per ora affatto

selgano: ma non affatto, sì che cader possano per sé. ariosto,

riandare il suo terren viaggio, / pur che affatto ei non sia scevro di lode

affatto inutile il conoscere l'origine degli errori che hanno avuta molta voga. pellico,

traendola al significato di niente. diranno che 'tu non hai ragione affatto '

hai ragione affatto ', per esprimere che 'non ne hai punto '..

intorno. fanzini, ii-332: voi dite che il bagarino non poteva firmare se no

, 263: entro al mio cuore, che non era però d'asino affatto affatto

berni, 54: si può dir che sia pazzo affatto affatto. soderini, 3-83

, cred'io, da qualche liscia-stivali, che ignora affatto affatto le concordanze e l'

, iii-142: mi persuado affatto affatto che non si trova. tommaseo [s

preceduto da alcuni aggiunti forma degli avverbiali che si adoperano comunemente per dare maggior forza

potessi averti vicino e parlarti ti farei vedere che non devi temere affatto affatto. arila

è il francese tout à fait, che noi possiamo volgere in affatto, o ripetendolo

importa se nulla affatto leoni (fuor che nel termine metaforico) ma tutt'affatto porci

, 20-121]: queste fecero più, che fecero malie, e affatturamenti, e

gli affat turamenti delle bevande che sono avvelenamenti al minuto. affatturare,

, iii-1-270: contano di alcune maliarde che affatturano i bambini sol con lodarli.

ciurmare, e ciurmato e ciurmatore; che si dicono però in basso sentimento di affatturare

più operosa e men semplice; senso che ora non ha 'fatturare '.

è meno comune di 'ammaliare ', che però qualche volta ha senso più mite

, del fare nella materia qualche fattura che la renda migliore, o che tale la

fattura che la renda migliore, o che tale la faccia parere. affatturare potrebbesi

, 12: affatturare, per 'lavorare', che i francesi dicono fafonner, è modo

osservazioni sulla « pastorizia * dell'arici, che scrisse: 'tignere e affatturare le

stregato. -anche al figur.: che è o sembra opera di fattura, di

sembra opera di fattura, di magia; che comunica fascino, seduzione.

bianca sua moglie. ma, o che fosse affaturato, o occupato nella mente

bibbiena, xx-1-325: mi sapeva bene che sol di fulvia ti ricorderesti. d'altro

, 3-203: occhi affatturati delle belle / che sfollano teatri / lungamente inguantate e seminude

uno sciame [d'innamorati], che stan sempre là dentro, / affatturati da

un fingersi affatturate di quel maleficio amatorio che si dicea, per affatturare esse gli

impresse sopra carte affatturate per modo, che paressero stampe non del tutto moderne.

nulla di più compassionevole a vedersi, che un giovane concio e fazionato dai famosi

1-519: in questa bolgia l'autore finge che si punisca il peccato dell'affatturazione,

si punisca il peccato dell'affatturazione, che comunemente si vuole chiamare ammaliazione.

vol. I Pag.201 - Da AFFAZZONARE a AFFERMARE (84 risultati)

uso. ma... affermano che... siasi non poco fraudata la

a me, e parvemi d'affermare che no. manzoni, pr. sp.

que'medici non consisteva già nell'affermare che ci fosse un male terribile e generale

nievo, 268: proprio chi afferma che il mondo progredisce sempre, finirà coll'

un giomalucolo fiorentino di parte moderata, che forse forse a'tempi di gian gastone

di passare per arditello e spiritosetto, affermava che da giovine io era stato anche clericale

croce, i-2-10: gli estetizzanti affermano che la verità è nella contemplazione estetica e

ii-624: è un pregiudizio il credere che i malfattori e gli uomini di cattiva

palazzeschi, 4-187: sapendo per istinto che la vita è dura e difficile,

convincendo se stesso a mano a mano che convinceva gli altri su tale affermazione.

li stolti bene a basso, / che sanza distinzione afferma e nega. passavanti,

nega. passavanti, 135: quello che non si sa s'egli è o no

rettor., 39-23: già è detto che è la materia di quest'arte,

la sentenza d'aristotile. e però che elli l'àe confermata, si dicerà di

sempre afferma la buona oppinione in quelli che hanno udito la buona fama di colui cui

« i't'affermo / di ciò che tu domandi ». busone da gubbio,

né affermare sapea, né negare ciò che e'diceva. andrea da barberino,

, i-510: chi oserà mai certamente affermare che ciò che più volte avvenne, debba

chi oserà mai certamente affermare che ciò che più volte avvenne, debba poi altre ed

, va dire ad ongne amante / che lo vedere mi pare la prima cosa,

più s'inamora per usanza; / avengna che 'l pia- ciere è l'afennante /

andrea da barberino, 1-91: agolante disse che carlo minacciava e aveva paura, e

avvolger tutto / o in intriso simìl, che all'accer- chiante / terra meglio l'

palladio volgar., 12-13: mentre che egli [gli agnelli] si penano

cantari, 69: e 'l saracin, che si tenea de'fieri / sul buon

guittone, xlix-156: né già mostra che tegna / lo suo tesoro caro,

affazzonare e raffazzonare, avevano affaitare; che significano tutti adomarsi, abbellirei.

c. croce, 120: affé, che tu sei un garbato cavaliero. moneti

salvini, 30-1-350: questo, affé che mi ghigne nuovo, e nuovo, come

zecca. goldoni, v-448: lo so che dell'autore voi siete protettrice. /

voi siete protettrice. / ma affé che questa volta la protezion non vale /

la protezion non vale / per un che ha disgustato l'udienza in generale. baretti

, gli manderesti trenta ghinee? affé che questa è pazzia, è frenesia; e

afferenti ad ogni azionista, anche questi che si possono chiamare dividendi occulti.

). affermàbile, agg. che si può affermare. tommaseo [

s. v.]: certe sentenze che agli inesperti paiono assolutamente e universalmente affermabili

più provato non le pronunzia se non che con eccezioni e condizioni. affermaménto

ponga questa cosa più tosto sotto condizione che sotto affermamento. 2. conferma

ciascuno argomento in quella parte e luogo che si conviene, per più affermamento della

, 4-234: la sua santità, che nella vita era stata al mondo manifesta in

. iddio la volle per molti miracoli, che per lui fece, affermare e chiarificare

ii-69: e molti altri capitoli, che erano affermamento di pace. = deriv

di affermare), agg. che afferma, dichiara, sostiene, asserisce;

afferma, dichiara, sostiene, asserisce; che dice di si. b

segni, 5-33: il detto divino affermante che 'l buono albero produce buoni frutti.

, 16-iii-175: sentenza d'aristotile affermante che gl'insetti acquatici non nascono dall'esteme

segno dell'affermante sua testa, dicendo che tutto ciò che egli [giove] col

sua testa, dicendo che tutto ciò che egli [giove] col capo accenna

redi, 16-vi-172: affé, affé, che vi vorrei far altro che speziale [

, affé, che vi vorrei far altro che speziale [ecc.]. moneti

ti corbello a modo mio / dimmi che non son oste affededdio. bar etti,

oh, se sapeste il bel caso che per istrada mi è successo, affé

è successo, affé di me, che il trovereste bello. collodi, 446:

sagrando come un vetturino: -affeddedìo, che bel pasticcio! carducci, 170:

balii de la lingua, affeddiddio / che questo a punto a punto è il vostro

in piedi coll'ira e coll'impazienza che gli guadagnàvano la mano. -sempre

affebbrato, agg. dial. che è in preda alla febbre, febbricitante

dal perpetuo desiderio della terra incognita, che gli affaticava l'arido cuore con il

affebbrato per rinforzare i parapetti delle trincee che impolpati d'acqua smottano. manzini,

. afferènte, agg. medie. che conduce, che apporta.

, agg. medie. che conduce, che apporta. -vasi afferenti:

apporta. -vasi afferenti: che portano il sangue o la linfa ai

. -fibre afferenti: le fibre nervose che portano gli impulsi dalla periferia al centro

nervoso. 2. dir. che si riferisce, che concerne, pertinente.

2. dir. che si riferisce, che concerne, pertinente. arila, 15

: a postutto t'afermo: se quello che perduto hai di filicità mondana fusse stato

... con saramenti ad affermare che egli prima sofferrebbe d'essere squartato che

che egli prima sofferrebbe d'essere squartato che tal cosa contro allo onore del suo

questo; ma parmi ragione assai evidente che puote essere. filippo degli agazzari, 7

così la madre e l'altre donne che v'erano affermavano al fanciullo che pur

donne che v'erano affermavano al fanciullo che pur ceccarello era ne la vigna che azzappava

che pur ceccarello era ne la vigna che azzappava: e 'l fanciullo affermava a

samminiato, i-137: più tosto voglio che tu sia simile a cesare, il quale

, 106: nega pur sempre quello che tu non vuoi che si sappia, o

pur sempre quello che tu non vuoi che si sappia, o afferma quello che

che si sappia, o afferma quello che tu vuoi che si creda, perché,

, o afferma quello che tu vuoi che si creda, perché, ancora che in

vuoi che si creda, perché, ancora che in contrario siano molti riscontri e quasi

): tu potrai con quel modo che il meglior ti parrà questo mio appetito discoprirgli

questo mio appetito discoprirgli, ed affermargli che io ardentissimamente l'amo. idem,

iii-18: non lascierò di dire quello che aristotile afferma, non poter nascere,

afferma, non poter nascere, non che altro, le cicale, senza intervento

/ ch'io l'intesi da tal, che senza velo / i secreti talor scopre

/ a qualunque uom ardisca d'affermare / che 11 murtola non sa ben poetare.

vol. I Pag.202 - Da AFFERMATAMENTE a AFFERRARE (58 risultati)

l'usano i francesi, e coloro che gli scimmiottano, ma gli italiani no,

, farsi un nome. oh, che brutta parola! * lei si è

cicerone volgar., 3-133: ciò che affermatamente, quasi essentevi dio testimonio,

adduce egli di sua sentenzia, altro che la sua semplice affermativa? targioni pozzetti

: fu pure ordinato,... che questi [i presidenti] dessero a

. baretti, ii-178: ti dico che l'avvenire io nollo so, ma che

che l'avvenire io nollo so, ma che la cosa, umanamente giudicando, s'

sebbene in stretto rigore di legge pare che sia più probabile l'affermativa a favore del

2-132: tutto adunque dirò essere quello che è composto di parti. parti quei

di parti. parti quei membri principali che insieme congiunti fanno il tutto. dal

di affermativo. affermativo, agg. che afferma, che serve ad affermare,

affermativo, agg. che afferma, che serve ad affermare, che esprime affermazione

afferma, che serve ad affermare, che esprime affermazione; asseverativo (ed è

: tutte quelle grandezze d'iddio, che dette sono per li nomi affermativi, sono

2-84: in ogni sillogismo è necessario che o ambedue le proposizioni o una di quelle

gli argomenti] o non esser nulla che possa concludere, né per la parte

180): ben di rado avviene che le parole affermative e sicure d'una persona

a scindere in due il pensiero, che è un unico atto di affermazione e negazione

tempo così rispettoso. 2. che conferma. g. villani, 6-30

3. teol. precetto affermativo: che comanda di compiere una determinata azione (

determinata azione (contrario dal precetto negativo che la vieta). segneri, iii-1-176

cosa in loco d'un'altra; o che si nieghi, o che s'affermi

; o che si nieghi, o che s'affermi; e dal negato e dall'

fatti. 2. rafforzato, che ha acquistato stabilità. dante, conv

affermato e fortificato. 3. che ha raggiunto la notorietà. alvaro,

sm. (femm. -trice). che afferma. giamboni, 4-494:

prima il verde vestire corse agli occhi miei che lo industrioso intelletto riconobbe il vostro viso

, o l'affermazione; cioè, che d'ogni cosa si può dire veramente

ogni cosa si può dire veramente, che ella è, o che ella non è

veramente, che ella è, o che ella non è. gravina, 9:

siccome l'affirmazione contiene percezione della cosa che si afferma, così la negazione contiene

, dalla quale si esclude la cosa che si niega. b. croce, i-2-11

ed esperienza interiore è nient'altro dunque che un'affermazione con la quale si rifiuta

11-754: è sua l'audace affermazione che il pudore delle donne è un'invenzione degli

italiane '. belle, quelle macchine che, con ottime prove, avevan detto

pur sempre grande il numero di quelli che si sono affermati, e si teme

si sono affermati, e si teme che poco tempo resteranno in affermazione.

). afferràbile, agg. che si può afferrare. - anche al

. - anche al figur.: che si può intendere nel suo vero senso.

. ant. cavallo da combattimento (che ha il mantello di color grigio ferro

34-33: orlando vide quel grande amirante / che quattro figli di dusnamo occise: /

di minare a valle / fino a minòs che ciascheduno afferra. buti, 1-545:

uncini. ariosto, 22-86: ruggier, che non sa il fin della battaglia,

voltare afferra / la spada sua, che sì ben punge e taglia. idem

tal nodo e tanta forza afferra, / che dell'arcion lo svelle, e caccia

: tanto è già in su, che le merlate cime / pòte afferrar con

la corda della più grossa di due campanette che c'erano, e suona a martello

d'intendente e scrissi un tal letterone che avrebbe fatto onore ad un re in collera

occhi mi corsero a un lungo coltello che luccicava su la madia; e, nel

e l'afferrai senza voltarmi. accorgendomi che resisteva guardai e vidi che lo sconosciuto

. accorgendomi che resisteva guardai e vidi che lo sconosciuto l'aveva afferrato dall'altro

dalla coverta un compagno gli calò un cavo che arribisciava sulla murata come un serpe;

/ le mani tue di pargolo / che afferrano le mie senza conoscerle; /

senza conoscerle; / le tue mani che si fanno sensibili, / sempre più

e qui il mio spirto pur, che al gel soggiacque / là d'oltramonti,

di trovare un oggetto, afferrava quello che le veniva messo davanti. d'annunzio,

annunzio, iv-2-1081: non abbandona quel che ha afferrato con tutta la forza dell'

ombra tra i peschi della riviera, quasi che volesse tuffarsi nel mare. palazzeschi,

vol. I Pag.203 - Da AFFERRATO a AFFETTARE (51 risultati)

caro, 3-1-136: a me pare che debba atterrar questa occasione, prima che

che debba atterrar questa occasione, prima che sia prevenuto dall'amico. magalotti,

[congiunture] sebben si dice comunemente che bisogna aspettarle, questo s'intende di quelle

, questo s'intende di quelle congiunture che vi vengono ad afferrar voi, non di

ad afferrar voi, non di quelle che si hanno ad acciuffar pe'capelli, quand'

caro [gherardini]: basta solo che voi afferriate il punto, che le

solo che voi afferriate il punto, che le fave... sono il principio

pronto ad approfittare e abusare di quel che sente. mazzini, ii-124: intanto

sanctis, ii-12: quel vagare dell'uomo che non afferra la questione nella sua parte

la mente più non afferrava la parola che l'occhio vedeva. d'annunzio, iv-1-486

dialogo di cui ella da principio non afferrò che qualche parola; ma già le voci

ch'ella afferrasse talune di quelle parole che offrivano l'imbarazzo di una spiegazione e

arcion con tal furor la caccia, / che la riporta indietro oltre sei braccia.

, / lo penser molto m'afferra / che so errato de tua via.

lo grande aiuto delle galee de'genovesi che soccorsono il loro ammiraglio, le tre de'

loro ammiraglio, le tre de'veneziani che s'erano afferrate con quella rimasono sbarattate

si truova diceduto / 10 pesce, che credendo prender l'esca / ed egli à

su notando, come fa lo marinaio, che va a liberare l'ancora, che

che va a liberare l'ancora, che s'è afferrata a scoglio o ad altra

e la sua furia è tanta / che più d'un seco tragge a cui s'

... vedete? si direbbe che c'è ancora del sangue. bontempelli,

sangue. bontempelli, 9-270: pare che il suo destino sia fuggire in perpetuo

continuo, perché nulla fa più afferrare che l'adacquare da prima. idem,

maneggia di paese dove fa ogni cosa che vi si pianta e viene innanzi, se

di toscana afferrare dicono dell'attaccarsi che fa la pianta alla terra in modo

. dicono anche appiccarsi', se non che questo differisce daìl'afferrare, in quanto che

che questo differisce daìl'afferrare, in quanto che denota il primo appendersi; dove l'

figur. iacopone, 93-67: che moga figlio e mate, 'n dura morte

. aflferratóio, sm. arnese che serve ad afferrare; appiglio, appiccagnolo

vuol parlare apertamente e ordinatamente, sì che non abbino afferratoio alcuno. aflferratóre

sm. (femm. -trice). che afferra. - anche al figur.

affessito, agg. dial. che dà un suono alterato, piuttosto sordo

catalogati qui dentro. sono un avaro che trova divertimento a batterli, ogni tanto

prezioso... ce n'è qualcuno che suona un po'male: è affessito

: quale più misera disconvenevolezza può essere che la vecchia età di fanciulle voglie contaminare,

fusse elegante, pura e faconda più che l'altre, i boni scrittori che

che l'altre, i boni scrittori che non erano di nazion ateniesi, non la

ateniesi, non la affetavano tanto, che nel modo dello scrivere, e quasi all'

d'annunzio, iv-1-767: s'accorse che il padre alterava anche il passo per affettare

, iv-2-1223: affettava quel sorriso vano che gli conoscevo bene, quel sorriso di donnaiuolo

, 2-67: per non parlarsi di cose che li avrebbero inquietati... tacquero

, 6-138: né date retta agli schizzinosi che affettano disgusto ed insofferenza per il cibo

la sofferenza. corazzini, 3-104: ora che il pianto in maschera / di sorriso

affetta ancora un'aria disinvolta / prima che scada il facile noleggio / dell'abito di

): ch'altro già non affetto / che veder lei che di mia vita è

altro già non affetto / che veder lei che di mia vita è posa. pietro

de l'inganno; / femmin'è quella che ogni fraude affetta; / femmine pensan

affetta. ottimo, ii-310: colui che disordinatamente affetta li cibi, non mangia per

e lepre, specie in rapporto alla possibilità che tali animali siano colpiti da malattie che

che tali animali siano colpiti da malattie che affettano gli animali da macello.

levata la scorza..., quello che resta s'affetta per il traverso a

vol. I Pag.204 - Da AFFETTARE a AFFETTIVO (62 risultati)

un coltello lungo e affilato, di quelli che servono ad affettare il prosciutto. calvino

1-544: il rosso d'un prosciutto che affettavano al banco. -

, 242: l'uomo aveva una fame che s'affettava col filo. viani,

pulci, 3-71: ed ulivier, che è pur di que'di francia,

tanti quel dì n'affettava, / che in ogni luogo pel sangue si guazza

diavoli dei preti e dei frati! che te li stroncano, te li affettano e

dei mercanti di calimala, 2-2-6: e che neuno tintore, tiratore o affettatore possa

, 2-553: si debbe procedere in modo che le cose non paiano affettatamente cercate e

venda a minuto, per il pregiudizio che si porta all'appalto seguente, quando si

non già quando con buona fede, e che il caso o la fortuna dell'appalto

la diffinizione dell'affettatezza... che l'affettatezza sia madre di questi vizi

pass, di affettarex), agg. che agisce con affettazione; ricercato,

sol capello posto più d'un lato che da l'altro, colui che lo

un lato che da l'altro, colui che lo tiene se ne promette grand'infamia

dimostra una troppo affettata armonia; il che, mescolando le imperfette, si fugge

avesse... del corrente più che dell'affettato. manzoni, pr. sp

leopardi, 1-8: chi non vede adesso che è cosa ridicola e affettatissima il lamento

e affettato..., osservate che voi sentirete sempre un senso di monotonia.

ella s'appagò di quelle parole affettate che sembravano innalzarla a un officio spirituale. deledda

l'affettata ambiguità, pareva del pari grammatical che rettorico, il travolgere l'ordine loro

rettorico, il travolgere l'ordine loro che la nova intimazione apparisse più chiara. manfra

una sommissione, con un'umiltà affettata, che stentava pardi, i-24: qui cadrebbe in

di quella faccia. svevo, l'affettazione che è il vizio generale delle arti belle e

: aveva un sorriso affettato ma forzato tanto che abbraccia quasi tutti i vizi, e come

spessissimo invece di destare quei sentimenti che vorrebbe, gli spenga. idem,

permetteva di fare il galante con le signorine che serviva. maseo, 1-75:

. maseo, 1-75: credo che l'affettazione e il mistero e la

salvini, vii-538: alcuni affettatuzzi che pretendono di penso all'affettazione di

2. sm. prosciutto, salame (che il salumiere con meno affettazione che m'è

salame (che il salumiere con meno affettazione che m'è stato possibile. nievo,

. nievo, 611: ben sapeva che quell'affettazione di fraterna amivende affettandolo)

3-21: non ritornava a casa che non avesse per le tasche di

un pezzo di giovanotto coi baffi, che, quando pesa sulla con una

. ratura. civinini, 1-149: quello che era stato un delicatoaffettatóre1, agg. e

sm. (femm. -trice). che richiamo ad un semplice sorriso, si disfece

, si disfece in una affettaaffetta, che agisce con affettazione. zione languida e svenevole

dati, v-i-ii: e chi sa che tuttavia in questo cosi tatore d'antichità

di facère). dire italiani moderni che fanno uso con sicurezza naturale affettìbile, agg

uso con sicurezza naturale affettìbile, agg. che è suscettibile di modifid'una lingua libera

sm. (femm. -trice). che tommaseo [s. v.]:

monaio affettatore, capitani,... che si dovesse 2. psicol. il complesso

: distinguasi la maggiore o minore che lavorino ne'panni, di spiegarli e cercarli

ma e le corporee, dalla affettuosità, che = deriv. da affettare3.

ture e caricature, specialmente ne'terrazzani che vogliono nissima voce usata da qualcuno per affezione

. affettivo, agg. che concerne gli affetti, che affettatura2

, agg. che concerne gli affetti, che affettatura2, sf. l'affettare

. si genera da affetto; che ispira affetto, che com

genera da affetto; che ispira affetto, che com = deriv. da

. da affettare2. muove, che tocca l'animo; capace, disposto a

lana, i-82: questo modo di parlare che statuto dei mercanti di calimala,

affet affettivo, per lo che elio mostra l'affezione del dicitore

l'affezione del dicitore tatura quello che vorranno, e che parrà loro che bisogni

tatura quello che vorranno, e che parrà loro che bisogni. esser

quello che vorranno, e che parrà loro che bisogni. esser molta. segneri

nierata (per simulare qualità e doti che non si 2. ant. capace di

affettive degli organi dell'odorato, che non sono autentici; espressione artificiosa;

sono autentici; espressione artificiosa; che s'abbattono a riceverne. leziosaggine

in ogni cosa una 4. psicol. che concerne la sfera del sentimento, certa

sfera del sentimento, certa sprezzatura, che nasconda l'arte, e dimostri, ciò

pertinente alla sensibilità. che si fa e dice, venir fatto senza

v.]: facoltà dell'anima affettive che a demostene che la sua orazione oliva

facoltà dell'anima affettive che a demostene che la sua orazione oliva di lucerna e d'

vol. I Pag.205 - Da AFFETTO a AFFETTUOSITÀ (70 risultati)

dà piccole cose con affetto grande, che chi dà le grandi con affetto piccolo.

, iii-m-14: li miei pensieri, che sono parlare d'amore, sonan sì

d'amore, sonan sì dolci, che la mia anima, cioè lo mio affetto

purg., 25-107: secondo che ci affiggono i disiri / e li altri

par., 3-52: li nostri affetti che solo infiammati / son nel piacer dello

ch'altri cangia il pelo / anzi che 'l vezzo, e per lentar i sensi

ficino, 2-85: conciò sia adunque che l'animo in parte possegga essa cosa

. e in tal modo, vogliamo che per tale mistione amore sia un certo affetto

in un rispetto, in un timore, che in mille parole. bandello, 1-10

, 1-10 (i-128): gli affetti che in questi appetiti sono, ancor che

che in questi appetiti sono, ancor che siano atti a sottoporsi a la ragione,

, e tutti gli altri affetti, che in coloro si possono considerare che combattono

, che in coloro si possono considerare che combattono. tasso, 14-19: e gli

qual radice, / com'erba suol che per se stessa germini, / un incognito

germini, / un incognito affetto, / che mi fea desiare / d'esser sempre

entrato / scaccia, e s'usurpa quel che non gli è dato. ciro di

non è sempre così gagliarda e potente che possa opprimere le forze della ragione, e

degnità è 'l principio delle sentenze poetiche, che sono formate con sensi di passioni e

, a differenza delle sentenze filosofiche, che si formano dalla riflessione con raziocini.

da me state attentamente ascoltate: salvo che d'una non s'è ragionato punto,

cosa di molto pregio il muovere altrui senza che si paia. p. verri

ammirazione, stupore furono i diversi affetti che successivamente mi agitaron l'animo. par

. idem, ii-2-9: affetti tutti che... proromperebbero in moti ferini

con subita forza / la letizia, che l'altro affetto estinse. idem,

24 (415): gli affetti tumultuosi che le si erano suscitati a quell'annunzio

potesse essere o non essere di quell'altro che dietro ad essi s'introduce così facilmente

settembrini, 1-286: non si può dire che tumulto d'affetti sente il condannato prima

il condannato prima di entrarvi: con che ansia dolorosa si sofferma e guarda i campi

e tolle a le genti l'affetto, che nul- l'aia de me piatanza,

ardente affetto / fu sì sfogato, che 'l parlar discese / inver lo segno del

nostro intelletto, / la prima cosa che per me s'intese, / « benedetto

/ ebben tanto vigor nel mio conspetto / che ratto a questa penna la man

sarpi, i-160: era nata opinione che egli avesse qualche affetto alle cose luterane.

: quel troppo affetto alla roba, che s'insignorisce di quasi tutti gli uomini quando

, con più fede e con più affetto che non avesse ancor fatto in vita sua

certe immagini e certi affetti, tali, che per quel poco tempo, mi pare

essere ancora quello stesso... che fui prima di aver fatto esperienza delle sciagure

cotanto affetto, / dirò come colui che piange e dice. idem, par.

quale io coperto m'era quel giorno che con tanto affetto la morte disi- derava

affetto la morte disi- derava, acciò che sotto la sua ombra, pensando di cui

il quale abbraccia ogni sorte di delitto che si sia cercato o tentato di fare

, ancorché non si sia consumato, e che per alcuni si spiega col vocabolo di

morboso. bertini, 7-84: diceste che ella era lontana da ogni pericolo di

di vita per non aver essa altro male che un me- scuglio d'ipocondria e di

, essendo tutta piena di quegli affetti, che fa diversamente far la natura a coloro

fa diversamente far la natura a coloro che con violenza sono fatti morire.

il mio silenzio] da grande offesa, che riceve dallo scrivere la male affetta mia

. galileo, 794: secondo che essi tratti di mare saranno più brevi,

e chi ci sta attento conosce il tempo che in aria si muta, onde quelli

in aria si muta, onde quelli che hanno l'emia o altra parte affetta,

parte affetta, ben sentono lo scirocco che li gonfia e il freddo che li

lo scirocco che li gonfia e il freddo che li ammortisce. idem, 2-186:

spirito loro è attaccato, antiveggono quel che sarà in mare. idem, 2-190:

idem, 2-190: dunque è verisimile che l'aria affetta di quella passione,

panzini, ii-333: non era più che un oratore da caffè: un paradossale:

. viani, 10-90: il foglio che l'uomo mostrava a tutti, sgualcito dall'

1-16: ho in faccia degli amici, che potrò coi benefici ren dere

calimala, 1-3-36: e a'panni che si tingono in firenze debba essere scritto a

[tommaseo]: non è da dire che [dio] sia affettuato, come

nella sua natura si facesse alcuna cosa che non fosse stata innanzi. idem [tommaseo

alcuna cosa, patisce; e ogni cosa che patisce, è mutabile. tommaseo [

.]: quando trattasi della disposizione che prende l'ente affetto, potrebbesi nel linguaggio

voi affettuosamente amate la donna vostra e che ella d'altrui non divenga dubitate,

altrui non divenga dubitate, sallo iddio che io in parte alcuna non ve ne

23 (385): * e che? 'riprese, ancor più affettuosamente.

boccaccio, i-49: io non credo che la misera ecuba né la dolente

ne'loro danni sentissero maggiore doglia che io senta in quello che ho da voi

doglia che io senta in quello che ho da voi ricevuto, né

da voi ricevuto, né credo che sì affettuosamente alcuna di loro disiderasse

2-84: parla affettuosamente per alcuni popoli che mal menano li gentili.

vol. I Pag.206 - Da AFFETTUOSO a AFFEZIONE (7 risultati)

una popolazione colorisse di sé le città che abita, si vedrebbe roma tutta color d'

affettuòso, agg. pieno di affetto, che sente e dimostra affetto; espansivo,

boccaccio, i-74: io conosco manifestamente che affettuoso amore ti strigne a essere sempre

strigne a essere sempre meco, e che niuna altra cagione ti fa recusar l'andata

ascolta / affettuoso alcun prego mortale, / che venga in queste selve anco tal volta

. redi, 16-iv-214: ma già che siamo tra le favole, non voglio tralasciar

: pur m'è rimasto un non so che d'incanto, / che vuol ch'