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vol. I Pag.10 - Da ABBAGLIATAMENTE a ABBAIARE (67 risultati)

tempo abbia consumato in parte le fatiche che stefano fece in questa opera, si conosce

, si conosce, abbagliatamente però, che i detti apostoli si difendono dalla furia

fece di maniera con i colori sfuggire, che a poco a poco abbagliatamente si perde

nella rètina abbagliata non m'erano rimaste che immagini di fiori; e non distinguevo

. civinini, 2-222: come una bestia che si sia appena svegliata e sia ancora

. marotta, 6-97: dovetti aspettare che i miei occhi abbagliati si assuefacessero al buio

petto fra me volgea; e ancora che abbagliato fosse il mio conoscimento, di

.; e cossi abbagliato e pauroso, che ad ogne passo gli parea che uno

, che ad ogne passo gli parea che uno degli appiccati gli se facesse intorno

, ii-147: ewi una s. cecilia che da un coro in cielo d'angeli

lingua, la letteratura, la galanteria, che più? la filosofia francese. manzoni

bellezza e della loro spiacevolezza: sì che poco potrai errare in ciò; solo che

che poco potrai errare in ciò; solo che tu non sii soverchiamente abbagliato di te

sii soverchiamente abbagliato di te stesso: perciò che dove è piacevol motto, ivi è

, i-159: [il colore] unito che tenga in fra lo acceso e lo

originale di lionardo tanto mal condotto, che non si scorge più se non una

è convessa, cioè più grossa nel mezo che verso gli estremi, o è concava

idem, 424: certa luce abbagliata che si vede nella luna... viene

sm. (femm. -trice). che abbaglia; che offusca la vista con

. -trice). che abbaglia; che offusca la vista con luce troppo viva

/ tu chiuderai, sull'erba: fin che l'abbaglio sia spento. cicognani,

contro di lui, misero un clamore basso che pareva sbagliare. un abbaiamento

similitudine, dove si tocca la scienzia che si chiama per-abbaiarne (part. pres.

pres. di abbaiare), agg. che spettiva, e dimanda virgilio della cagione

erano conosciute da loro molti secoli innanzi che quelle dei monti. bertola, '

. tommaseo-rigutini, 1559: l'uso vuole che abbaglio s'unisca col prendere o col

il senso traslato affine a sbaglio, che abbarbaglio non ha; perché questo denota

quell'errore dell'occhio o della mente che viene pur da lume incerto o da

cicognani, 6-193: volli fare il gesto che m'è consueto quando mi voglio assicurare

m'è consueto quando mi voglio assicurare che quel che vedo non è un abbaglio

consueto quando mi voglio assicurare che quel che vedo non è un abbaglio. papini

vittime di certi abbagli, sia come attori che come spettatori, è un'illusione dei

stesse inesatte valutazioni, negli stessi abbagli che si era tante volte giurato di evitare.

, 2572: abbaglióre... par che possa meglio appropriarsi a più forte effetto

. bracci, 2-31: dico bene, che di simiglienti abba- gliuzzi non ne va

squittire, quel frequente e acuto abbaiamento che fa il cane da caccia, specialmente

[l'alano] tanti abbaiamenti, / che il palazzo rintronò. nievo, 326

gran voce un cantico divoto: credo che avrei preferito gli abbaiamenti d'un cane

251: gridano tra loro un abbaiamento, che il diavolo non l'intenderebbe. dossi

l'intenderebbe. dossi, 381: senti che abbaiamento gli fanno intorno i filosofi!

aizzati [i suoi nemici] abbaianti che è un inferno. papini, 20-521

papini, 20-521: tra i giudei che dileggiavano gesù quando cadde, ve n'

., 6-28: qual è quel cane che abbaiando agugna, / e si racqueta

agugna, / e si racqueta poi che 'l pasto morde. fiore, 69-11

ch'essa avea addosso tutti diventarono cani che sempre abbaiavano e latravano. idem,

8 (132): come il cane che scorta una mandra di porci, corre

corre or qua or là a quei che si sbandano; ne addenta uno per

col muso; abbaia a un altro che esce di fila in quel momento.

, e gli abbaiavano dietro quelle scarpacce che si slabbravano nella polvere. d'annunzio

, 5-30: si sente un cane che abbaia, cosa mai sentita dopo tanti giorni

5-87: c'era la storia del cane che lo tenevano legato e non gli

e abbaiava, abbaiava alla luna che gli pareva la polenta. -raro

: il qual dente è di tanto vigore che qualunque cacciatore sei legasse al braccio non

partendosi da questo animale, disse che chi sotto al piede ne portasse la lingua

del tutto ischifare, cioè gli uomini che tutto dì abbaiano come cani. dante

7-43]: soggiungendo in sua risposta che la voce loro assai dichiara; ma dice

cani. boccaccio, 7-6-7: io voglio che parlare / possa chi voglia, e

i-106: ho poi vedute le gran cose che avete abbaiato contro al commento d'essa

curo... di sapere tutto quello che sarà abbaiato da i botoli ringhiosi.

monti, iv-422: abbaieranno anche coloro che nulla sapendo fare si gettano al guasto delle

si mansuefece; eccone un altro, che abbaia, perché l'osso, che

, che abbaia, perché l'osso, che gli gittarono, è troppo piccolo.

abbaiar dalla sete, dicesi d'uomo che di sete si senta venir meno. ho

sete si senta venir meno. ho fame che abbaio. cicognani, 12-15: una

: ma tra tutte le cose, in che si posboccaccio, 15-116: io stetti

sono / pigliare degli abbagli, e in che si pigliano, / le gioie nelle vepri

di poter così di secco in secco che pigliano intorno a questo abbagli assai gravi.

vol. I Pag.11 - Da ABBAIARE a ABBANCARE (62 risultati)

al suo cor fermato avea / di lasciar che abbaiassero alla luna. casti, 9-96

luna. -non trovare un cane che gli abbài: non aver nessuno che

che gli abbài: non aver nessuno che gli presti attenzione, che gli stia

aver nessuno che gli presti attenzione, che gli stia intorno. machiavelli,

machiavelli, 1000: questo è, che chi non ha lo stato in questa

terra de'nostri pari, non truova cane che gli abbai. nieri, 259:

abbai. nieri, 259: ora che non gli abbaia più un cane alla

berni, 10-30: dice il proverbio, che chi troppo abbaia / s'empie il

e non di pane. -can che abbaia non morde', chi molto strepita

tanto ardire, / ché 'l can che morde, non abbaia invano.

11-49: come l'orso suol, che per le fiere / menato sia da rusci

importuno abbaiar di picciol cani, / che pur non se li degna di vedere

293): altre voci non sentiva, che un mugolio di cani, che veniva

, che un mugolio di cani, che veniva da qualche cascina isolata, vagando

dopo tanto abbaiar contro la luna / che lagrima in un fosso / si son messi

dal cortile, un abbaiare fitto, che pare si ripercuota contro le pareti di

affacciai alla finestra dove vidi i monelli che... gli facevano dietro l'abbaiata

grida e di risa come di gente che facesse l'abbaiata. idem, iii-

sm. (femm. -trice). che abbaia. fra giordano [crusca

vento non freme, abbaiator mastino, / che tu deggia cantare ecco non vieta.

a vanvera; chi critica aspramente ciò che altri ha fatto. boccaccio, dee

, 3-7 (337): credi tu che io creda agli abbaiatori? esso,

ha, quello essere stato falso; senza che, io mai noi credetti. varchi

riprendono a torto e senza cagione coloro che, non temendo i loro morsi,

decimottavo fu paoli, ma però prima che il secolo dagli abbaiatori e dagli ambiziosi

27-670: sia lode eterna ad antonio che fece ammutolire per sempre quel vanesio e

a guisa di piccola finestra; soffitta che prende la luce dal tetto, che

che prende la luce dal tetto, che dà sul tetto; mansarda.

fronte co'lati formanti un triangolo acuto, che abbaino s'appella, si mette ancora

in lombardia chiamano abbaini quelle stanze miserabili che nello spazio dei grandi casamenti si adattano

nudo qua e là nella stanzetta bassa che riceveva luce da un abbaino coperto da

, iii-795: dal quadratuccio dell'abbainp che ci dava luce vedevo...

nel mezzo del vasto pendio di tegole che sale dall'orlo del tetto alla cresta

alcune volte, dei capaci abbaini, che si affacciano addirittura in corte, sopravanzando

piano si innalza una scaletta a chiocciola che conduce alla terrazza e all'abbaino.

si è pensato al genovese abaén 'lavagna che ricopre l'apertura del tetto '(

, con veloce corso e terribile abbaio, che risonava aspramente, e con mordace apritura

abaio de'cani e dal fremire / par che 'l cel cada e 'l mondo abbia

. carena, 2-188: si direbbe che abbaio sia quel primo scatto di voce

abbaio sia quel primo scatto di voce che manda fuori il cane da guardia, quasi

, faceva un balzo con un abbaio che stordiva. manzini, 11-70: una stanza

carducci, ii-9-251: godo a pensare, che, se invece di mastino io volessi

di mastino io volessi essere un cagnuccio che applaude al padrone pure abbaiucolando, avrei

padrone pure abbaiucolando, avrei ben altro che tozzi. = deriv. da

piagnucolare). abbalconato, agg. che s'affaccia come a un balcone;

beltramelli, ii-409: le rose abbalconate che ornavano 11 tuo cancello furono sopraffatte dall'

, 2-168: abballinare dicesi di un'operazione che si fa al letto prima di rifarlo

. perché prenda aria, e, più che altro, quando si prevede che per

più che altro, quando si prevede che per qualche notte rimarrà vuoto. meini

scagliato fuori con le tavole e i trespoli che lo sorreggevano. idem, 7-1049:

un gesto di stizza del suo capitano che gli faceva cenno di muoversi.

s. v.]: di bambino che i circostanti toccano, accarezzano, baciano

, accarezzano, baciano, si dice che l'abballottano. collodi, 98

la sua compagna salirono in una lancia che le onde abballottavano. de amicis,

v.]: abballottarsi: del ferro che si rappiglia in grumi o pallottole informi

rappiglia in grumi o pallottole informi prima che arrivi nel fondo del forno, donde

fondo del forno, donde non può uscir che squagliato. = deriv. da

in un sonno quasi svogliato, che gli occhi sono appena chiusi,

spigolo, come si fa con i bambini che imparano a muovere i primi passi.

socchiuso (detto dell'occhio); che ha l'occhio languido, che ha

); che ha l'occhio languido, che ha l'espressione un po'incantata (

]: dragone... che gettava fuoco abbampito e mortale.

vol. I Pag.174 - Da ADOMBRATAMENTE a ADONE (42 risultati)

: ombreggiare, mettere le ombre, che tali si chiamano in pittura quelle tinte

si chiamano in pittura quelle tinte cupe che imitano le oscurità che i corpi mostrano

quelle tinte cupe che imitano le oscurità che i corpi mostrano nelle parti opposte alla

mostrano nelle parti opposte alla luce, e che proiettano sui corpi vicini.

ma poi nume l'adombra, / nume che orror disgombra. s alvini, 40-179

fu opera del santo spirito, che colla luce e colla pienezza della virtù dell'

18-68: ed adombrato il ciel par che s'anneri / sott'un immenso nuvolo

di strali. galileo, 439: uno che fusse nel sole, non vedrebbe mai

solari illuminanti. idem, 463: il che né anco all'intelletto umano è del

qualche concetto platonico di quelle proposizioni, che si leggono così oscuramente adombrate nel dialogo

3-iii-171: forse era troppa la licenza che si prendevano i vecchi cantanti dei quali

cantanti dei quali ci giunse la fama, che la musica appena adombrata dal maestro,

croce, i-3-164: è stato asserito che in certi vizi sono adombrate le virtù

in certi vizi sono adombrate le virtù che si svolgeranno o potranno svolgersi da essi;

, con un viso così stravolto, che non ci sarebbero nemmen bisognati gli occhi

perpetua, per iscoprire a prima vista che gli era accaduto qualche cosa di straordinario

dolcemente sonando a cantar questo suono, che quanti nella reai casa n'erano parevano

favella il diavolo per li uomini adombrati che non sanno che si dicano, cioè

per li uomini adombrati che non sanno che si dicano, cioè per li uomini

sm. (ferrini, -trice). che adombra; che simboleggia, raffigura

-trice). che adombra; che simboleggia, raffigura (per abbozzo

per abbozzo e similitudine); che reca ombra (anche in senso

: il soprannominato tenue splendore bronzino, che resta nella faccia della luna, ma per

scambio una grandissima adombrazione di mente, che non mi lasciava arrivare a concepire.

: questa sibilla faceva queste scritture allora che occupata o dal volere di dio che fosse

allora che occupata o dal volere di dio che fosse, o vero da spirito diabolico

prò veduto di scriverlo allora per quello modo che detto è. = deriv.

non fosse di fraude adonata, / per che lo gran dolzore / e la gran

gran dolzore / e la gran gioi'che m'è stata rifiuto. dante, inf

: noi passavam su per l'ombre che adona / la greve pioggia, e

e ponavam le piante / sopra lor vanità che par persona. buti [inf.

, purg., 11-19: nostra virtù che di leggier s'adona, / non

inf., 6-34]: « che adona: che raguna e congrega; e

6-34]: « che adona: che raguna e congrega; e finge questo,

camin loro passando su per l'ombre, che la greve pioggia aduna e ristrigne insieme

., 11-19]: « conchiude ultimamente che non voglia esperimentar la nostra virtù,

non voglia esperimentar la nostra virtù, che volentier s'ad- dona, la qual

sì grande gioia mi dona / che lo me'cor s'adona / a le'

paolo da certaldo, 65: sempre fa che tu t'adoni di sapere essere

d'ungioni /... / acciò che dopo tanta disciplina / tu sii l'

sì spesso, ed ora assai meno che estore è a venezia; non vorrei fare

col suo freddo, lungo, silenziosissimo adone che le sta

vol. I Pag.175 - Da ADONE a ADOPERARE (61 risultati)

. pea, 6-112: l'adone che placidamente dorme, forse sogna, sotto l'

sognare? palazzeschi, 5-229: uomo che, francamente, non era un adone

, e delle gambucce pelose e secche che mostravano le corde. moravia, ii-430

cittadini] da quel nome della libertà che costoro, per adonestare la loro impresa,

o. rucellai, 2-11-2-238: quasi che non la ragione, ma la forza autorevole

professione s'aonestano, ma a quelli che con le opere risplendono. bisticci,

cavalcanti, 29: [stimava] che per l'una tutela s'aonestasse l'altra

piccolo ma d'un rosso acceso, che si vede a distanza: è comune nelle

un bel giallo dorato, ond'è che si trova spesso coltivata ne'giardini come

e quasi puerile, per leggero sgarbo che ti paia aver ricevuto, può provocare

.. all'onore del marito, che si adonterebbe coll'adulterio. lambruschini,

, 1-220: ve ne son mille che paiono sottomettersi; ma si adontano segretamente

rimettete un po'di quell'indole sdegnosa che s'adonta d'ogni minimo che. d'

sdegnosa che s'adonta d'ogni minimo che. d'annunzio, iv-2-1060: ma

. d'annunzio, iv-2-1060: ma che m'importava del tuo gioco! non valeva

se n'adontava con se stessa, sentendo che il calore dell'affetto paterno non riusciva

lei. manzini, 10-70: certo è che, d'essere di volta in volta

battuto, non si adontava, quasi che, in partenza, avesse accettato, a

l'altra sotto gravi pesi, / come che di ciò pianga o che n'

come che di ciò pianga o che n'adonti. landino [inf.,

ingiuria par ch'aonti, / sì che si fa della vendetta ghiotto. 3

iii-444: re iacopo di maiolica, fratello che fu del re piero, e il

quelli due regni. berchet, 226: che dolor fu per la mora / quel

quel vedersi lì adontar! / dal figliuol che l'ama tanto / lì adontare,

aggiunse ira: e tenemoci molto adontati che uno fusse morto da tanti nemici.

. adontóso, agg. ant. che fa onta, ingiurioso; facile ad

adoperàbile e adopràbile, agg. che si può adoperare; utilizzabile; buono

: l'altra [maniera] è lasciar che la limatura sen voli via lontana dal

nei sentimenti e cercano modi di pensare che sembrano più direttamente adoperabili nel fine.

ch'essa madre fosse uccisa; perciò che 'l suo fatto si potea bene punire

9-6-8: i quali [filosofi] usavano che d'ogni cosa disputavano in contradia parte

il rilievo, l'approfondimento e l'adoperamento che erano necessari. 3.

di adoperare), agg. che adopera, usa, pratica. ottimo

pratica. ottimo, i-4: dice che era pieno di sonno, cioè non

si biasimi. 2. che opera, agisce: portato all'azione,

rettorica. iacopone, 10-18: la speranza che avìa / de lo tuo gran perdonare

come lo ricco semenatore... che sopra li nobili campi semena e fa

li nobili campi semena e fa operazione che se convene a li nobili campi, e

sopra lo sterpeto semena e adopera quello che se convene al sterpeto. bartolomeo da

. idem, 30-1-10: l'ira, che non aopera giustizia d'iddio, è

fare e operare con le dette virtudi che... lo dono che mi domandi

virtudi che... lo dono che mi domandi ti saràe adempiuto; e

volgar., ix-658: ogni gente che in lui crede e teme e adopera giustizia

adoperare il tempo quando l'hanno, che agli uomini. idem, dee.,

così fatti uomeni sì ciechi di loro che non credono che piacevolezza sia, se

sì ciechi di loro che non credono che piacevolezza sia, se non quella che

che piacevolezza sia, se non quella che ciascuno in sé e in altrui adoperano.

non ho quasi adoperato altro... che la memoria d'una menomissima parte de'

, né di pigliare vendetta di dispiacere che gli sia fatto, perché gli dà troppo

spesso sono intercette, e fanno testimonio che non si può negare...

più sicuro assai è adoperare uomini propri che lettere. l. salviati, ii-1-124

i-368: l'ordine a caso nacque che noi ravvisiamo, e della terra e

e degli orbi... imperciò che, abbattutisi i lor componenti a porsi in

fatte disposizioni in coteste ampie moli, che pure in ben mille e mille altre

: questa aracne d'amore, / che con dita maestre adopra l'ago / e

in mano, scrivo senza paura, che tanto vale quanto dire che scrivo senza

paura, che tanto vale quanto dire che scrivo senza modestia. idem, ii-298:

trova più piacere nel trattare con altri che non meco, farebbe molto male a

molto male a buttar via il tempo che può adoperare con suo maggior gusto.

anche lui adoperar raggiri e violenze, che la sua coscienza non poteva poi approvare

d'esecrazione anche più forti di quelle che abbiamo adoprato noi, la prepotenza fatta

vol. I Pag.176 - Da ADOPERATO a ADORAMENTO (63 risultati)

atti esteriori, sia con 10 spirito che solo è attivo. quindi il proverbio:

adoperi, proverbio non curato dai politici che si ridono del povero popolo. idem,

: e questa è forma più riverente che usare di loro e servirsene; ma

cibo quotidiano adopero certi libri, che se i nostri prosatori di versi e verseggiatori

concetti storici. tozzi, 2-108: badi che io son fatto come i coltelli:

ha una unica mansione, e non adopera che un unico arnese. 2. rifl

, adoperati a quelle studiosamente, perciò che lo studio vince la natura e lo

prieghi non ci si adoperano, che egli mi debba mai da dio esser perdonato

perdonato. sacchetti, ii-188: ciò che s'adopera in questa vita, s'adopera

, tu lo dei dare a tuo padre che ti diede l'essere. alberti,

voi. mengoli, i-470: è necessario che l'anima volenterosa del diletto, nell'

logaritmi di numeri e di parti più facili che sia possibile. alfieri, i-152:

ii-2-139: l'esempio infelice di coloro che invidiano l'altrui fama, e che s'

coloro che invidiano l'altrui fama, e che s'ado- prano di sorgere su l'

anche un certo numero d'altri uomini che, con pari ardore e con insistenza pari

col delitto s'adoperava a conseguire quello che gli era negato dalla giustizia obliqua, o

d'annunzio, iv-1-770: non vedeva che, adoperandosi in quella circostanza, faceva

suo proprio vantaggio, difendeva un'eredità che presto doveva passare a lui e al

ii-6-387: esposi con nettezza gl'indirizzi che ci saremmo adoperati a difendere e a promuovere

si adoperavano, smussandolo, tutti quelli che volevano giovarsene; ed io lasciavo fare;

piacere. soffici, ii-30: capì pure che in me c'era forse qualcosa di

: un maiimoc- chietto... che la madre s'adopera invano a chetare.

., 65-30: ulixes fue, secondo che contano le storie, il più savio

di male contra'troiani per lo suo senno che non fecero quasi tutta l'oste per

il suo crudele adoperare, / guastando ciò che al mondo è da laudare. idem

diceano: « questa è una maraviglia; che benedetto sia lo signore, che sì

; che benedetto sia lo signore, che sì mirabilmente sae adoperare! ». idem

iii-iii-i : non sanza cagione dico che questo amore ne la mente mia fa

quei ch'adopera ed estima, / che sempre par che 'nnanzi si proveggia,

adopera ed estima, / che sempre par che 'nnanzi si proveggia, / così,

o con più cura / o con men che non dee corre nel bene, /

sarà sempre. adoperino i fati secondo che ella ama, e senza fallo contento

crudelmente adoperare, tu solo se'colui che verso te incrudelisci. idem, v-238

intelletto sdegnoso adopera in una piccola ora che mille piacevoli e oneste persuasioni, per

passione di cristo, furon quegli, che bene aveano adoperato, liberati dalla prigione

suo marchesato ma per tutto, anzi che gran tempo fosse passato, seppe ella sì

passato, seppe ella sì fare, che ella fece ragionare del suo valore e del

aoperate mentre avete il dì, però che verrà la notte, dove non è tempo

secondo sua natura, qual è la cagione che lo 'ntelletto, che è spirito,

è la cagione che lo 'ntelletto, che è spirito, non può adoperare in vedere

, non può adoperare in vedere quello che vuole? crescenzi volgar., 4-47:

amore si è adoperare bene, però che domenedio rende a ciascuno secondo l'opere

prima causa adopera più in ogni cosa che la seconda. dio è prima causa,

ergo lui opera più in ogni effetto che ogni altra causa. di capua,

leopardi, i-1322: vi sono molti che pensano e adoprano diversamente. carducci, 17

carducci, 17: secol rio, che stanco / del bello adoperar più nel mal

, 249: la dritta è quella che adopara misericordia, e la sinistra aopera vendetta

vita: da le quali tutto quello che fra le selve oggi si adopra,

(445): ogni cosa faceva che poteva, per rientrarle nell'animo; ma

131: quanti dicono bene, che non sanno fare! quanti in sulle

e in sulle piazze paiono uomini eccellenti che, adoperati, riescono ombre! bandello,

egli ha una berretta, adoperata / più che non è lo breviar d'un prete

. (femm. -trice). che adopera, che mette in atto; che

. -trice). che adopera, che mette in atto; che cagiona.

che adopera, che mette in atto; che cagiona. libro della cura

per lo marito e per lo cognato a che partito per sua stoltizia s'era messa

andasse la cosa, affatappiato o aoppiato che fosse, giammai non si ricordò né

tanto quei giudizi di lui, più adorabili che scrutabili. idem, iii-3-352: ditegli

scrutabili. idem, iii-3-352: ditegli che vi dispiace sopra di ogni altro male

venutaci di francia, e da lasciare che vada di là da nizza, adorable!

baldini, 4-93: quest'angolo di mondo che nel centro stesso della metropoli ha

tanto allora la bambina è più che mai adorabile. vit torini

, 1-76: una piccola, adorabile motonave che fa ser vizio di carico

vol. I Pag.177 - Da ADORANDO a ADORAZIONE (61 risultati)

sperano o temono senza però stimarle non che venerarle. coloro che dileggiano l'adorazione

però stimarle non che venerarle. coloro che dileggiano l'adorazione del fedele ad oggetti che

che dileggiano l'adorazione del fedele ad oggetti che egli sinceramente e pensatamente crede maggiori dell'

ridicoli a ladroni arricchiti, a donne che fanno fango di sé. = deriv

adorando, agg. disus. adorabile; che deve essere adorato. scala del

scala del paradiso, 457: quelle cose che parlano dell'adoranda ed increata trinità.

: quale il diremo allora, / che 'l bacio imprime all'adorando piede?

., sm. e f. che sta in adorazione; assorto nella preghiera;

linati, 30-143: folla varia e adorante che la fantasia del popolo cristiano ha adunato

, rettor., 121-23: molti pensavano che boezio adorasse i domoni [= demonii

elementi, le creature e gli uomini che furono pessimi, e le demonia negl'idoli

per quelli iddìi ch'io adoro, che, mentre essi mi concederanno vita,

idem, i-518: similmente i pastori, che in quella notte guardavano le loro bestie

in quella parte, trovarono vero ciò che loro era stato detto, e adoraronlo

maometto, come noi chiamiamo chiese quelle che ad onore di dio facciamo. paolo da

, 3: non adorare altro iddio che 'l nostro signore iesu cristo. buti

perché non adorarono veramente iddio, però che doveano adorare il padre e 'l figliuolo

però quanto uno più s'accosta a dio che è spirito, qui s'intende adorare

: l'altra setta è di quelli che adorano il signore del cielo e della terra

voi, numi terreni, / a voi che de l'europa il fren reggete,

europa il fren reggete, / e che dai seggi eccelsi / date le leggi

vari vocaboli. vico, 360: lo che forse diede motivo alla volgar tradizione ch'

! / inanzi al dio prostrata, / che il puro sen le apri. tommaseo

mente vie più perdeva ogni altra facoltà che non fosse quella di contemplare i misteri

d'aver mercé ormai / d'un fante che m'adora. guido delle colonne,

barberino, ii-17: ragion fa che tra donna sia vertute, / et usa

4-13): io veggio amor visibil che l'adora / e falle reverenza.

, costui preghiamo, in costui speriamo che sia il nostro contentamento. fioretti,

398: onestamente aver non potea colui che essa adorava al mondo. guicciardini, ii-

papa. caro, 15-iii-30: quelli che tenevano da lui, l'adorarono: li

2-2-71: voi siete sì generoso, che non vi lasciaste mai vincere di cortesia

lasciaste mai vincere di cortesia a uomo che viva; tanto meno vi las- sarete

sarete vincer d'amore a una donna che v'adori. vasari, iii-735:

se di gemme e d'or, che 'l vulgo adora / sì come idoli suoi

. idem, i-136: la bellezza, che in altri ammiri e adori, /

: io veramente ti adoro e credo che se non muoio per te, oramai almeno

l'adorai in quel momento! come sentii che nulla al mondo vale la semplice commozione

una malinconia amorosa] non vede quello che vedono tutti, / e quello che

che vedono tutti, / e quello che nessuno vede adora. fracchia, 101:

176: adorai tre volte a dio, che lo sceverasse da me. dante,

5-71: ti priego... / che tu mi sia de'tuoi prieghi cortese /

prieghi cortese / in fano, sì che ben per me s'adori / pur ch'

io contemplo, / adora per color che sono in terra / tutti sviati dietro

: ed in quegli die adivenne, che piero e giovanni andarono e salirono al

(365): posesi ginocchione a guisa che adorar volesse. ottimo, ii-146:

adorano di trovare un buon popone, che è un gran pezzo di strada pel buon

, 3-1-216: gli zacchei usurai, che incensan l'oro, / a sé chiama

sé chiama con fretta, e par che adori / di andare a ricovrarsi in casa

e non cerca, non adora altro che squisiti desinari. nievo, 266

di una bambina! e poi sapete che è una vera fanciullaggine adorare un frutto

pass, di adorare), agg. che è oggetto di adorazione. fra

segneri, i-139: quel ricco, che corteggiato, adulato, adorato, sedeva

erinni! d'annunzio, iv-1-181: pareva che mancasse alla madre un elemento essenziale della

niuna cosa puote essere più sicura, che commettere tutto a colui che sa che si

più sicura, che commettere tutto a colui che sa che si convegna dare e che

, che commettere tutto a colui che sa che si convegna dare e che giovi a'

che sa che si convegna dare e che giovi a'suoi adoratori. bibbia volgar.

santo grido. 2. che venera, idolatra (come una divinità)

se stessi. beccaria, ii-812: quelli che sono occupati nei pubblici affari ne sono

negli adoratori di quegl'indiani, è circostanza che dimostra che essi lo stimavano come cosa

quegl'indiani, è circostanza che dimostra che essi lo stimavano come cosa singolare. magalotti

vol. I Pag.178 - Da ADORDIN ARE a ADORNARE (63 risultati)

e delle cerimonie, e la religione che le ordina, e la fede che le

religione che le ordina, e la fede che le ispira, e il sentimento abituale

uno / di quei poveri santi / che sulle tele delle sacrestie / stanno in

redentore aspettato. anco l'opera d'arte che la rappresenta. idem [s.

esagerata (e indica anche l'oggetto che si adora o venera o si ama appassionatamente

-mi saprà meglio un fodero, / che tante adorazioni. tasso, i-278:

sai, lo devi sapere!) che all'adorazione estetica... aggiungo un

della sua patria e in cortesie il tempo che gli è dato ispendendo.

zare '... altri hanno inteso che 4 adorezza 'venga da 'rezzo

'venga da 'rezzo ', che significa 4 ombra '; ma dove è

rezza. adornàbile, agg. che si può adomare, corredare, fornire

modo del parlare adornando parole secondo che la condizione del ricevente della santa

della santa scrittura potemo considerare... che parla sem richiede. guittone

. cantari, 259: / che de valore avene; / avene e adoma

fu mai signore in questo mondo, / che comparisse piacimento; / de grazie

adornamente; / ché tutta roma, prima che 'l vi 12 (56)

12 (56): queste parole fa che siano quasi un mezzo, sì

entrasse, / dalli stormenti parea che 'ntronasse. che tu non parli

dalli stormenti parea che 'ntronasse. che tu non parli a lei immediatamente, che

che tu non parli a lei immediatamente, che non è degno; = comp

son mandata / a quella cosa che adorna, rende più bello.

molti aiuti et adornamenti, extimò che l'officio del parlatore sia sopra tre

adonque è mestieri per forza de rascione che questa donna, la quale noi chiamamo

virtù] è sì bella da sé, che niun altro adornamento gli bisogna né giova

di sì alti miracoli adornezza, annunzia che per lei si vedranno li adornamenti de

. ariosto, 6-71: l'adornamento che s'aggira sopra / la bella porta e

poco avante, / parte non ha che tutta non si cuopra / de le più

in tal proposito era solito dire, che l'adornamento era alle pitture un gran ruffiano

, a quanto sappiamo, non giovano gran che a noi mortali. tommaseo [s

., ii-2-21: il filosofo dice che 'l poco favellare alla femmina l'è troppo

. di adornare), agg. che abbellisce, adorna. p.

p. segni, 1-48: quello che epifonema s'appella, alcuno lo definirebbe

; dotare, fornire (di cose che accrescono la bellezza, il decoro, la

» [la sapienza] per coloro che 'l loro senno non sanno addomar

passato hanno lor termine le fronde / che trasse fuor la vertù d'ariete /

, 1365: costanza è una virtù che sempre adoma. maestro alberto, 47:

, 47: di tutte le cose che son di mia ragione con abbondanza e con

vidi la sua bella compagnia, / che son sette regine ben ornate: / l'

creatura di tanta bellezza, quanta è quella che nel viso a biancofiore risplende. idem

magnificenza, di graziosa piacevolezza tutti coloro che di lui si vestono. sacchetti,

alma generosa alletta e punge, / ciò che può risvegliar virtù sopita, / tutto

risvegliar virtù sopita, / tutto par che ritrovi, e in efficace / modo

in efficace / modo l'adorna sì che sforza e piace. idem, 8-78:

nel nido de'scrittori illustri, / che tu, vie più che gli altri,

illustri, / che tu, vie più che gli altri, adorni e illustri.

, 6-115: di tutto il bel, che l'universo adorna, / scelse quanto

vanno vestite e non portano scoperto altro che la gamba con il piede scalzo, il

,... perde i gioielli che le adornano il capo. arici, 89

: e tu, lenta ginestra, / che di selve odorate / queste campagne dispogliate

erano mutati, come spogli di ciò che li adornava, non ricchi se non di

adornava, non ricchi se non di ciò che esprimevano. fanzini, iii-353: il

fanzini, iii-353: il volume del poeta che io leggevo non adomava ancora i tavolinetti

mente. idem, 36-4: anema, che desideri de gire a la gran corte

corte, / adomate ed accònciate, che deo t'apra le porte. dante

, 31-10: nel gran fior discendeva che s'adoma / di tante foglie.

così andando pervennero al bellissimo tempio, che del bel nome di colui s'adoma

del bel nome di colui s'adoma che prima del diserto comandò penitenza a'peccatori

, allora come figliuolo d'alto re che tu se't'adomerai, acciò che

re che tu se't'adomerai, acciò che con la tua sposa magnificamente e con

da certaldo, 49: non si conviene che tu t'adorni di vestimenti come di

bel sembiante / mostra ridente a lui che l'innamora, / e sol per farsi

iii-402: sono lane d'agnel, che non è vivo, / questi ammanti superbi

] non hanno abbracciata se non coloro che idioti affatto furono,

vol. I Pag.179 - Da ADORNATAMENTE a ADOTTARE (48 risultati)

egli era là, curvo sulla terra che alle prime carezze primaverili s'adomava come

è da vestire adornata- mente di vestimenta che son di bisogno. tommaseo [s.

suonerebbe con più meditazione o più affettazione che ornatamente o adornamente, e non

, ii-n-68: come la bestia, che ben somereggia, / va più adomata ed

vide uno, adomato di tanta gloria, che pareva cavaliere novello, più onorato che

che pareva cavaliere novello, più onorato che gli altri. gelli [tommaseo]:

pitture di zeusi restò talmente adomato, che fin dalle parti più remote concorrevano le genti

(18): alquanti vollono affermare che questa [argo] fosse la prima nave

[argo] fosse la prima nave, che prima adomata di vele ardisse d'andare

ornamento. iacopone, 70-6: anima che ammantase questo nobel mantile, / pòse

sm. (femm. -trice). che adorna, che abbellisce. dante

. -trice). che adorna, che abbellisce. dante, conv.,

un grido / di giubbilo mandò, che l'adorato / suo prence richiamava,

alegro e vivo più gioiuso, / che m'à donato a quella c'à per

, /... / non pare che donna sia / vostra para d'adomezze.

, sol- lazo e riso, / che siete fior d'amare. guittone, 61-3

conv., i-x-12: le accidentali adomezze che quivi sono connesse, cioè la rima

/ di sì alti miracoli adomezza, / che tu dirai: -amor, segnor

, / ecco l'ancella tua; fa che ti piace. intelligenza, 9:

sua adomezza, / ché non è lingua che 'l dicesse a presso. g.

, dotato; leggiadro, bello; che ha buone maniere. giacomo da lentini

da lentini, ii-97: l'adorno viso che mi fa penare. lalini, rettor

'nfra l'altre più adorna, / che tutta la rivera fa lucere. iacopone,

, 11-10-8: è alcuno adorno parlare che si conviene più a giovane che a vecchio

adorno parlare che si conviene più a giovane che a vecchio. dante, vita nuova

idem, 70-41: tutte le cose di che 'l mondo è adorno / uscir

se mortai donna o diva / fosse che 'l ciel rasserenava intorno. boccaccio,

andarò cercando il viso adomo, / sin che lo trovo, e per state e

al fine in un boschetto adomo, / che lievemente la fresca aura muove. tasso

esprime il core / e più par che si mova, / che non si fa

e più par che si mova, / che non si fa con voci adorne e

mattino adomo / di questo dì, che tosto il seren perde, / cogliam

, perch'ei poscia a quella / che di maggior beltà gli sembri adoma /

annunzio, ii-768: il toro bianco / che si batteva il fianco / sonoro con

, salutando con solenne compostezza le persone che incontra. beltramelli, i-38: [

, i-38: [era] colei che si era adoma di ogni più squisita

appartenere a quella antica qualità di italiani che alligna specialmente tra la toscana e l'

. davanzati, ii-292: oratore è colui che sopra ogni cosa proposta può dir vago

giorno / essere aggiunto, come quei che puote / avesse il ciel d'un

6-ii-269: o grazie, e voi che sì l'avete adorno [il fanciullo]

fanciullo], / e gli amoretti che gli sono eguali, / faccian vento con

. adottàbile, agg. che si può adottare. = voce

sotto la legge, per ricomperare coloro che erano sotto la legge, e perché

mai le otto della sera, che io non sia assalito dal desiderio

la tutela, se non dopo che sia stato approvato il conto della sua amministra

uomini, aveva trovati padri caritativi, che se l'adottavano per prole di proprio ingegno

de'ricci, 176: il calice, che è adottato per le cose sagre,

, ne fu insieme liberalissimo, quindi è che

vol. I Pag.180 - Da ADOTTATIVO a ADSTRATO (39 risultati)

lo stesso autore vorrebbe di più, che quelle specie di viti, le quali

insieme. manzoni, 427: quello che i romantici combattevano, è il sistema

combattevano, è il sistema d'imitazione, che consiste nell'adottare, e nel tentare

d'annunzio, iv-2-417: quella sentenza che... i popoli latini,

più semplice e sicuro sistema di propaganda che sia mai stato adottato. alvaro,

. moravia, viii-8: rispondo leggermente che ho avuto un incidente e mi accorgo di

indugio i provvedimenti necessari a far sì che la spedizione di roma non fosse più

esercizi latini non corrisponde precisamente al libro che è stato adottato nei ginnasi pubblici.

adottatore mai non può contraere con quella che fu moglie del figliuolo dell'adottato.

.], 310: iensal rispose che ciò gli piaceva, perocché 'l terzo anno

cicerone volgar., 2-12: or che è da dire della procreazione de'figliuoli

-onis. adottivo, agg. che è accettato per adozione, per elezione

trovato un altro padre per coloro, che non possono aver figliuolo, e chiamasi

figliuolo, e chiamasi padre secondo legge, che si elegge uno quale li piace,

e grande mendicaggine; e 'l zio, che è padre adottivo, viene a stato

zio al nipote e figliuolo adottivo, che non sovvenga al suo padre naturale.

rapporto fondamentale di filiazione) fra persone che non sono legate da un corrispondente vincolo

le cadenti famiglie con eleggere strani allievi che fussero generosi. codice civile,

291: l'adozione è permessa alle persone che non hanno discendenti legittimi o legittimati.

assunzione. bencivenni, 4-5: sappiate che veruno non de'dire padre mio,

ieroglifici. lambruschini, 1-180: fate che i vostri cooperatori, insinuando in tutta

aperti. deledda, ii-69: gli sembrò che il villaggio natio, il passato,

adracne è uno albero sal- vatico, che non nasce ne'piani, simile al corbezzolo

: soltanto ha la foglia minore, che mai non casca. 2.

: adracne quasi tutti i greci interpretano che sia la porcellana, essendo essa erba,

carnicino, inodore, di sapore amaro, che dà tor pore alla lingua

uso, e di adrenalina, il vaso-costrittore che impedirà l'emorragia. idem, 2-124

: « in età buona, ancora, che le reni e ghiandole adrenali potevano rendergli

l'aria sgroppar tremoli accenti, / che del sol moribondo eran lamenti, /

un granellino / del soave zansemino, / che la regina dell'adriaco mare / fabbrica

/ e con maggior fermezza adria, che valse / da sé nomar l'indomite acque

panzini, ii-237: antica via romea, che costeggia il lido adriano, quanta gente

boretti, i-409: non possiamo sospettare che la troppa gran mole del fango portata

le membra sue care e leggiadre / che pasce il foco quasi arida foglia:

. e sm. chim. sostanza che presenta il fenomeno dell'assorbimento (terra

adsorbiménto, sm. chim. la proprietà che hanno alcuni corpi solidi (adsorbenti)

sm. neol. fenomeno linguistico che indica il contatto tra due lingue di cultura

il contatto tra due lingue di cultura che si influenzano reciprocamente senza però che si

cultura che si influenzano reciprocamente senza però che si abbia la prevalenza netta dell'una

vol. I Pag.181 - Da ADUGGERE a ADULATORE (64 risultati)

desio, tanto l'adugge, / che dove ardea, comincia a liquefarsi. battista

, iii-397: sembra la vita, che da noi sen fugge, / onda del

l'egizia rena; / sembra fiore sabeo che, nato appena, / turbo lo

. metastasio, 1-7-305: come balen che le campagne adugge, / circola accende

sole almo dal cielo / non sa che iniqua nebbia i fiori adugge, / cui

: questo peccato [l'ingratitudine] par che '1 mondo adugge, / e

del qual invidia prende / l'altro, che spesso si nasconde e fugge, /

e fugge, / levando ogni ombra, che 'l mio bene adugge, / vago

e non l'adugge / il telo, che temuto è sì la giue?

esotica, quasi prevedessero l'adug- giamento che ne doveano patire le loro piante natie.

. di aduggiare), agg. che è nocivo con l'ombra; infestante.

giovane, 9-687: sterpo di quei, che quanto utili meno, / o più

, 56-5: qual ombra è sì crudel che 'l seme adugge / ch'ai

1-1-217: hanno voluto dire alcuni che e'sia [l'aere] verso il

verno sottiletto ed alquanto freddo; il che per esser da altissimi edifizi, e

vive, quasi aug- giato, più che da propria cattiva qualità gli avviene.

questo pensiero è come l'ombra del noce che aduggia e fa morire tutto quello sopra

io fui radice della mala pianta / che la terra cristiana tutta aduggia. petrarca,

: ma quell'altro pensiero, di che io son pieno, aduggia quanti me

. dossi, 45: quell'idea che aduggia sì facilmente ogni nòbile istinto. pirandello

. beltramelli, ii-301: un'ombra che aduggia il cuore e conduce...

danneggiato. ottimo, ii-361: dice che il re di francia oggi è di tanto

francia oggi è di tanto podere, che sotto la sua ombra tutta la terra cristiana

seminato, così dice di costui, che nuoce al cristianesimo. crescenzi volgar.

aduggiata, intristita dall'ombra della colpa che la coscienza di lei continuamente vi proiettava

sm. (femm. -trìce). che aduggia, danneggia, nuoce.

aduggita, impaurita quasi dai monti altissimi che la dominano d'ogni lato. =

carena, ii-426: tutti coloro che tirano a sé una lunga corda,

in modo accurato ed elegante, tuttavolta che sia la nave all'ancora, o voglia

.). adulàbile, agg. che può essere adulato, che si lascia

, agg. che può essere adulato, che si lascia adulare. tommaseo

[s. v.]: difficile che un ricco si possa dire, non

. più difficile forse d'un ricco che d'un re, segnatamente se un ricco

), agg. e sm. che adula, adulatore. buti, 2-562

adu lante e lusingante, che usano le balie quando volliano addormentare li

poeta, non medico, ma cucinaro, che fa le cose al gusto solamente,

., 36-7-10: chi a coloro che mal fanno studia d'adulare, quasi pone

guanciale sotto 'l capo del giacente; sì che quegli, che della colpa dovea essere

capo del giacente; sì che quegli, che della colpa dovea essere corretto, in

. castiglione, 163: ma questo che giova? se molti, anzi infiniti

se molti, anzi infiniti son quelli che manifestamente comprendono esser adulati, e pur

grido del popolo s'acorge, / che non adula al re, ma dice il

caporali, ii-73: e sebben so che quella gente adula / pur non me

ho voluto mai essere altro che vostro vero amico, non adulandovi

una sola volta, ma dicendovi (sempre che m'avete provocato, e anche talora

m'avete provocato, e anche talora senza che mi provocaste) delle bellissime verità.

. leopardi, ii-854: [diceva che] aveva proposto di non mai adulare,

aveva proposto di non mai adulare, ma che presto se n'era rimosso,.

fu piena di gente del mio partito, che mangiava adulando me e specialmente mia madre

c. dati, vii-3-104: a che servono i diamanti e le perle,

da tanti guazzabugli,... che i moderni cuochi, per adulare al palato

se ne vanno a provocare l'esperienza che viene improvvisa e ti schiude gli occhi

i-74: l'artefice, non per altro che per piacere a chi lo condusse,

altra guisa / suole ad essi adular, che se lasciato / in casa del padrone

tu però qual personaggio sarà quello, che ti sarà dato in quell'atto da sostenere

* blandire * (detto originariamente del cane che fa festa al padrone dimenando la coda

l'adulatore] imita alcuna buona qualità che nell'adulato si ritrovi, sempre in quella

. segneri, i-139: quel ricco, che corteggiato, adulato, adorato, sedeva

sm. (femm. -trice). che adula; che lusinga, piaggiatore.

. -trice). che adula; che lusinga, piaggiatore. - anche al figur

volentieri consentiamo, e avvegnaché noi rispondiamo che non semo degni, e avvegnaché il caldo

scala del paradiso, 292: quegli che è adulatore, è ministro del demonio,

iii-491: non vogliono e'principi anche che li sia detta verità; però tu

sia detta verità; però tu vedi che hanno sempre adulatori intorno e sono così

vol. I Pag.182 - Da ADULATORIAMENTE a ADULTERAZIONE (54 risultati)

che giova? se molti, anzi infiniti son

? se molti, anzi infiniti son quelli che manifestamente comprendono esser adulati, e pur

lor il vero? e spesso parendogli che chi lauda sia troppo parco in dire,

e di se stessi dicono tali cose, che 10 impudentissimo adulator se ne vergogna?

: e forse peggio gli avverrebbe ancora, che egli sarebbe avuto per malvagio e per

qual peccato niuno è più abominevole, né che peggio stia ad un gentiluomo. caporali

. caporali, ii-100: e ben ver che forar gli fé la rea / adulatrice

e fra due stecchi / stringer, che ritirar non la potea. boterò, i-232

boterò, i-232: è difficil cosa che un prencipe si difenda dall'importunità degli

: perché son per tutto necessarii questi che parlan liberamente: prima, perché i

i giodici s'accorgano de gli errori che fanno, e non conoscono, mercé di

adulatori e malevoli del genere umano, che ogni cosa confondono, onde le famiglie

e lascivetta schiera [di fiori] / che per esser da lei mirato e colto

amico, il quale dispiacendo giova, che di adulatore, il quale nuoce dilettando

: amico lo specchio? anzi io voglio che tu dica che non ci è il

? anzi io voglio che tu dica che non ci è il più ladro adulatore al

barelli, i-143: finché non lo conobbi che per adulatore, per parassito, per

, i-9: fra tutti i mostri che contristano la terra, l'adulator dei

avvicinandosi parlano loro come a padroni, che debbono quelli pensare? tenca, 1-62

adulatòrio, agg. fatto per adulazione, che ha intento adulatore. galileo,

adulatore. galileo, 1078: dubiterei che le mie parole, benché purissime e

lacci; e chiede, / et ode che son tutte adulazioni. michelangelo, 261-105

/... / ottien ciò che la vuol co'dolci 'nganni, / e

'nganni, / e sol di quel che piace altrui ragiona. / ha 'l pianto

è più da biasmare... dicendo che la nobiltà consiste veramente in aver avuti

: quelle poche pagine non sono altro che una tessitura di sciocchezze, d'invettive e

la plebe ed i principi in guisa che n'agognano sempre più, e ne chiedono

più forti. leopardi, iv-266: quegli che mostrò più valore sentì dirsi: -bravo

] egli fa una corte alta e velata che non si azzarda mai oltre il limite

, 2-36: possiam dire, che adulteramente l'abbracciava. = comp

. di adulterare), agg. che adultera, contraffà. 2.

2. agg. e sm. sostanza che altera le qualità di un prodotto a

la conservazione. 3. ant. che commette adulterio; peccaminoso. s.

: l'altre femmine adulteranti, posto che le punissono d'alcuna pena, non le

troia alle fiamme delli greci, acciò che delle sue ceneri nascesse roma casta.

nostri. mattioli, 1-60: avvenga che dioscoride scriva che 'l costo si suole

, 1-60: avvenga che dioscoride scriva che 'l costo si suole adulterare con radici

i-335: tutte le cose buone, che sovente a'princìpi suoi non si ridu-

come, né quale, / pur che al marito suo si dica « io pago

de'ghibellini, né da altri vollero che adulterate fossero. 3. disus.

iii-444: re iacopo di maiolica, fratello che fu del re pietro, e il

par., 9-2]: li prelati che vanno dirieto all'avarizia, adulterano;

, e vanno dirieto al fiorino, che è esca del dimonio. guido delle

colonne volgar., 325: alquanti dicono che egisto adulterava con clitennestra insino che agamennone

dicono che egisto adulterava con clitennestra insino che agamennone era a troia. s.

versa. non è altro il troppo che il desiderare, e colla volontà molto

2-153: il vero amore non è altro che un certo sforzo di volare a la

terate. 2. ant. che si è macchiato d'adulterio; adulterino,

guido da pisa, 1-78: uno che era nato di una giudea, ma

del calvinismo, e persuaso... che i cattolici sieno adulteratori della parola di

qualità ed a farlo credere altro da quello che è. 2. ant.

adulterazione della china china, che di presente per sozza avarizia...

, tutti i fatturamenti e gli inganni che può suggerir la cupidigia nello spaccio delle merci

i-37: e più d'un mezzo secolo che il prof. four- croy manifestava il

vol. I Pag.183 - Da ADULTERIA a ADULTO (60 risultati)

nelle mani di tutti, noi crediamo che un gran numero di farmacisti sarebbero costretti a

. ant. adulterio; pratica peccaminosa che si ripete nella vita di un uomo;

sono partecipi tutti gli eletti, segno è che non siete figliuoli legittimi, ma adulterini

183: comandò a giudici della corte, che giudicassero a morte lei, e li

adulterino? 2. agg. che concerne l'adulterio, peccaminoso. s

lucrezia è da loro reputata tale, che non si potè maculare da alcun consentimento

figli adulterini possono essere riconosciuti dal genitore che al tempo del concepimento non era unito

campo] abbondante in tal modo, che l'abbondanza dell'adulterine piante si tema

si può trovare mezzo, per ciò che sono tutte ree, sì come è in

possessione la quale non è di colui che la prieme, né similmente di colei

statuto, nel vero non men biasimevole che aspro, il quale, senza niuna

, senza niuna distinzion fare, comandava che così fosse arsa quella donna che dal

comandava che così fosse arsa quella donna che dal marito fosse con alcuno suo amante

amante trovata in adulterio, come quella che per denari con qualunque altro uomo stata

. sacchetti, ii-193: intendesi uomo che non abia moglie, con femina che

che non abia moglie, con femina che non abia marito; questo è peccato mortale

d'ammogliato con maritata, o pur che l'uno sia legato a matrimonio. idem

la sposa si congiugne ad altra persona che a quella a cui ha dato la fede

lo 'nganno / ed anco al sacramento che la lega: / e dell'altrui

la adultera, nella quale quella donna che ne bevea, avendo commesso lo adulterio

non le bastando tutto il dì gli adulterii che faceva, andò al luogo publico ove

, 136: questi popoli, ancora che siano gentili, usano di maritarsi con

280: tutte le piccole e grandi viltà che accompagnano i dolci adulterii mondani, gli

. palazzeschi, i-767: e nonostante che l'adulterio costituisca reato perseguibile a termini

, come vuole il nostro codice, e che se mai lo si volesse davvero perseguitare

l'altre parti elette / di roma che son state cimitero / alla milizia che pietro

roma che son state cimitero / alla milizia che pietro seguette, / tosto libere fien

vaticano e gli altri luoghi di roma, che sono sacri per essere stati cimitero de'

? giovanni dalle celle, 4-63: che sarà, se l'usate solennità si lasciano

occulto? in questo caso non si presume che matrimonio sia, ma piuttosto adulterio,

la tua moglie adultera è ita a persona che ne la pagherà ancora; e l'

la pagherà ancora; e l'adultero che l'ha menata hati tolto il tuo

de'loro vicini, non vogliono, che le loro donne sieno pure guatate in

chiamano amanti. ariosto, 17-17: che tempo è ritornar dov'io lasciai / grifon

adultere per mano del sacerdote, imprecando che s'era adultera se gli rompano gl'intestini

uomo, con tanta pelle del corpo che faccia com'una cuffia, la quale mettono

natura, con la quale fanno una grillanda che mettono sopra il capo dell'uomo adultero

guisa o di mortificazione o di morte, che più gli fosse in piacere. parini

iv-21: e al sospettoso adultero, che lento / col cappel su le ciglia e

! d'annunzio, iv-1-354: -da che io ti conosco, tu sei stata

? -sempre... ed egli, che in questo non avea creduto a nessuna

dice: « adultri, non sapete che l'amistà del mondo è dio nemica?

: come fanno molti,... che sono adulteri del verbo di dio,

adulteri del verbo di dio, cioè che non lo spargono per guadagnare, e

, occupate l'adultere case, sì che gl'iniqui occhi non godano d'alcuna

sua propria carne,... che volesse credere alla boce adultera che gli

.. che volesse credere alla boce adultera che gli dicevano: discendi. marino,

, 361: recita una legge, che chi rapiva una vergine, che quella

legge, che chi rapiva una vergine, che quella rapita avesse il dominio ad eleggere

rapita avesse il dominio ad eleggere quello che volesse che il senato facesse dell'adulterone

il dominio ad eleggere quello che volesse che il senato facesse dell'adulterone.

giamboni, 158: guardisi lo predicatore che la sua predica non sia più

sua predica non sia più leggiadra che umile, e non desideri d'

adulto, agg. e sm. che ha superato l'adole scenza

anni circa, fino alla vecchiaia); che è cresciuto, maturo.

. frezzi, ii-5-34: nanzi che alcuni di noi all'età adulta

venuto fusse, ordinò l'alto dio / che nostra carne ne fusse sepulta.

spetto fanno i pargoletti amori, / che da la maestà de gli otto

lambruschini, 1-319: la vita che l'uomo conduce da fan

/ e bambini già adulti / nel riso che fi attrista. marotta, 6-19:

vol. I Pag.184 - Da ADUMILIARE a ADUNATO (39 risultati)

acque, / nasce il sospir de'cuori che perdesi ne l'infinito. alvaro,

. adunatole, agg. che può essere riunito, adu

quale è preposto pluto, nulla è altro che adunaménto di ricchezze. marsilio ficino,

mondo, e i greci cosmo, che ornamento significa. redi, 16-iii-259: questo

agnolo si fece 1'adunanza generale, che noi diciamo parlamento. tasso, i-45:

un padre al figliuolo,... che non vada a giucare nella tal bisca

un sordo mormorio di gemiti, un singhiozzo che andava crescendo nell'adunanza, fu sospeso

: frequenta le adunanze e si accorge che poteva ripetere a distanza di tempo, i

adunanza e arrivi in mezzo alla folla che traffica. pancrazi, 2-119: in

scorgo un discorso sì puerile e leggiero che è indegno d'esser come probabile recato avanti

targioni tozzetti, 12-11-65: è credibile, che accanto ad esso porto negli antichi tempi

rettor., 96-20: se le parole che sono da dire in prima tu vuoli

congiungere et adunare colla causa, conviene che d'esse medesime traghe quelle che sono

conviene che d'esse medesime traghe quelle che sono da dire poi. ristoro, vii-2-4

.. auna e mesta li elementi asieme che se convengono a ciò. bartolomeo da

: ad adunare lo popolo comandò dio che fosse semplice suono di trombette e non

più digiuno » / diss'io, « che se mi fosse pria taciuto, /

., 13-58: quella viva luce che sì mea / dal suo lucente, che

che sì mea / dal suo lucente, che non si disuna / da lui né

. io t'assomiglio a questa, / che d'una madre verde è figlia bruna

. tutte le opere non diritte, che doglia mi solevano dare, s'adunassono

, 22-3: e con ciò sia cosa che, secondo l'usanza de la sopradetta

l'onda bruna, / e avanti che sien di là discese, / anche di

ragionare. frezzi, ii-10-115: ciò che cade dal cielo, ower che piove,

: ciò che cade dal cielo, ower che piove, / ciò che dall'aere

, ower che piove, / ciò che dall'aere o su dal foco cade,

su dal foco cade, / e ciò che l'acqua sé purgando move, /

pianti in diversi luoghi della città; di che i magistrati temevano forte, e facevano

intorno in nuvolo raccolto, / sì che 'l gran carro ne ricopre e cinge.

, certe quasi incrociate: e quelle che se ne adunano e rigirano su la

arici, 77: le celle in che si aduna / il biondo mel, dell'

cognizioni non sono come le ricchezze, che si dividono e si adunano. giusti,

, iii-2-18: sonate / la bùccina, che il popolo s'aduni! idem,

l'adunata dei vecchi soldati dei battaglioni che combatterono nell'africa italiana. baldini,

aunato). riunito con altri, che si dà convegno con altri; raccolto

iacopone, 12-23: tutta puza che nel mondo fusse, ensemora adunata,

parrebber niente / ver lo piacer divin che mi refulse, / quando mi volsi al

tunno, inghiottisci la presente nave, acciò che la misera perisca. racchiudi sotto le

un corpo tutte le miserie, acciò che il mondo riposi: esse sono tutte adunate

vol. I Pag.185 - Da ADUNATORE a ADUSARE (56 risultati)

adunati [i beni temporali], non che felicitade, ma un poco di posa

paradiso, 291: aspetta la formica che 'l grano sia compiuto, e la vanagloria

sia compiuto, e la vanagloria aspetta che le ricchezze spirituali sieno adunate, e la

franca. baliano, i-338: legata che sia la vena, la vediamo farsi turgida

dove ce n'erano adunate forse più che non ce ne fosse di sparse in tutto

ne fosse di sparse in tutto lo spazio che gli era già toccato di percorrere.

insieme, distrae l'animo in guisa che... non può ricevere un sentimento

sm. (femm. -trice). che raduna, che chiama a raccolta;

. -trice). che raduna, che chiama a raccolta; che mette insieme

raduna, che chiama a raccolta; che mette insieme (più persone, meglio

ebbe giove terminato il suo comandamento, che l'una e l'altra dea si

adunatóre ordinatore e conservatore di tutto ciò che è buono e pieghevole aff'ordine, nel

sannazaro, 10-171: non aspettate che la terra ingiun- chesi / di male

e non tardate a svellere, / fin che ogni ferro poi per forza adunchesi.

. adoncato). disus. che ha forma adunca, curva.

ottimo, i-405: malacoda, che aduncina l'anime de'barattieri.

(plur. m. -chi). che ha forma ricurva, a uncino

rostro armato e di grand'ugna, / che fra 'l campo e le mura a

'o le sì adunche tanaglie, con che le formiche addentano un grano di fromento

affilata la sua falce da mietere, che insinua la punta adunca nella messe densa

di fronte e a fianco coi suoi occhietti che non sono più di passero, ma

un balzo sul tavolino quel gattaccio nero, che allungava lo zampino per adunghiarlo! panzini

cessando tutto il resto dell'universo, che se, restando ferma la terra sola

142: i pratici comodi e bisogni, che impediscono a una creazione artistica l'obiettiva

, 43-5: adonqua, lassome, che fare deo? idem, i-39-

183: adunque povero è quello che d'esso [bene] ha poco.

., i-ix-9: è adunque manifesto che lo volgare darà cosa utile. idem,

iv-225 (103-37): altro già che tu, morte,... /

morte,... / non credo che mi giovi: / adunque ora ti

sospire: -adunque / beati gli occhi che la vider viva! sacchetti, ii-167:

, ii-167: adunque, nel tempo che è a venire è infinita ignoranza. adunque

se disputiamo ti condurrò a poco a poco che mi concederai che è un'altra vita

a poco a poco che mi concederai che è un'altra vita dopo questa. idem

governa tutto e non si muove foglia che lui non la muova prima. poliziano,

., 2-36: adunque il tanto lamentar che giova? leone ebreo, 328:

vegniamo adunque ormai a dar principio a quello che è nostro presupposto. guicciardini, vii-56

stimulo e manco freno, chi dubita che si farà manco ragione? cellini, 2-13

re: -adunche se voi siete quel benvenuto che io ho inteso, fate secondo il

buommattei, 276: dicendo alcuno cosa che a noi paia chiarissima, lo interrogheremo,

diremo: adunque? volendo inferire: che concludi? che pretendi perciò? parini

adunque? volendo inferire: che concludi? che pretendi perciò? parini, giorno,

1-79: l'educatore adunque è più cooperatore che operatore dell'educazione del fanciullo. settembrini

adurènte, agg. ant. che brucia, che arde, che infiamma

, agg. ant. che brucia, che arde, che infiamma. serapione

. che brucia, che arde, che infiamma. serapione volgar., 1-174

la bocca tua a giurare, però che molto cadimento è in quello. b

adusare da giovani a ben fare sì che elli lo ritegnano tutto tempo della loro

nostro scender convien esser tardo, / sì che s'ausi un poco in prima il

puzzo era insopportabile, ammonisce virgilio dante che debbino soprastare alquanto, tanto che s'

dante che debbino soprastare alquanto, tanto che s'avezzino, imperoché ogni dura cosa

ogni dura cosa si sopporta meglio poi che l'uomo vi s'è ausato, che

che l'uomo vi s'è ausato, che nel principio. vellutello [inf.

inf., 11-11]: è manifesto che agli assuefatti noce meno ogni passione,

agli assuefatti noce meno ogni passione, che a'non esperti, onde virgilio vuole

a'non esperti, onde virgilio vuole che 'l senso de l'odorato s'ausi un

s'ausi un poco al tristo fiato che usciva dal settimo cerchio.

vol. I Pag.186 - Da ADUSATO a AERE (42 risultati)

c., 22-5-5: spesso addiviene che la mente adusata a lievi mah non tema

, e del vizioso vivere, non pare che si possano astenere dal peccato. boccaccio

sopra un ferro ben caldo, tanto che le parti di fuori si secchino.

serapione volgar., 1-35: si conviene che tu sappi lo segno della buona adustione

funghi, come si chiamano, sì che diventano un tizzone. campanella, 2-329

talmente inviluppato da particelle di zolfo, che facendosi queste dissipare per mezzo dell'adustione

esquisite, o senza tagli né adustioni che li tormentino per un poco. targioni tozzetti

, e diventano mordacissime: si fa quel che gli antichi chiamavano adustione del sangue.

adustivo, agg. disus. che arde, dissecca. bencivenni [

suol per l'aria adusta, / che i regni muta e i fèri morbi adduce

. torricelli, i-299: io concederei che procedesse dalle piogge dell'emisfero antartico,

, se le relazioni cosmografiche mi assicurassero che quel profluvio continuato di venti impetuosi si

13-724: spezzò la nemica asta, che mezza / rimase infìssa nello scudo a

visibili segni. ojetti, i-543: che proprio da questa adusta e bellicosa romagna

vive ne le vene occulto foco / che pascendo le strugge a poco a poco

seno de la madre adusta, / che scalza siede al casolare e canta, /

dell'antica grecia; rapsodo; poeta che recita. - per estens.:

opera della poesia agli antichi greci, che l'adeguarono a un sacro afflato, a

. borgese, 6-21: gli antichi che di poesia s'intendevano, ed anche popoli

panzini, iv-9: aeraggio, vocabolo che riproduce il francese aérage, invece di

pres. di aerare), agg. che aera; arieggiante, ventilante.

industr. aeranti per calcestruzzo: sostanze che aggiunte al cemento provocano il raggruppamento dell'

raggruppamento dell'aria in bollicine minute, che, restando incluse nel calcestruzzo, lo rendono

spirabile. linati, 8-32: la città che sta tutta come pittata sul vasto monte

sta tutta come pittata sul vasto monte che dietro la sovrasta ed aera.

aerato,... esibì il precipitato che formava l'oggetto della ricerca..

linati, 8-23: questa mestizia che mi sopravviene in momenti di intenso fulgore

è cangiata, / turbata l'aere, che stava serena. guinizelli, iv-14 (

(1-26): audit'ho dire / che in aire nasce un foco / per

iv-47 (4-2): chi è questa che vèn, ch'ogn'om la mira,

/ e mena seco amor, sì che parlare / null'omo pò te, ma

ii-vi-9: li raggi non sono altro che uno lume che viene dal principio de

li raggi non sono altro che uno lume che viene dal principio de la luce per

, inf., 1-48: questi parea che con tra me ve- nesse / con

alta e con rabbiosa fame, / sì che parea che l'aere ne temesse.

rabbiosa fame, / sì che parea che l'aere ne temesse. idem, inf

7-122: tristi fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra. cino,

intorno da rabbiosi vènti / tosto conven che si converta in pioggia. idem, 126-10

m'apparve / qual par balen, che vien per taire acceso. idem, i-6-84

de'paesi e quella vita, / che si convien tener secondo l'àre. boccaccio

giudice, il quale era sì geloso che temeva dello aere stesso, se esso fu

luoghi cavernosi danno reboato a la voce che percuote nell'aire vacuo, e taire

vol. I Pag.187 - Da AERE a AEREO (55 risultati)

. ordina proporzionalmente li quattro elementi, che mette in mezzo, tra 'l fuoco

sicché quanto è più alto l'aere che l'acqua, e 'l fuoco, più

l'acqua, e 'l fuoco, più che l'aere, tant'è più alta

, tant'è più alta l'acqua che la terra. scala del paradiso, 381

ivi fosse buona aere et sana; imperò che la età puerile,...

altrimenti di varii colori si veste, che si faccia lo aere nebuloso, quando

leonardo, 2-408: quel corpo luminoso che si troverà essere occupato da più grossa

alle spalle. caro, i-38: ma che dottrina in aere è questa, trovata

fan voragine, e tirano in aere quel che in mezzo loro si trova. foscarini

e dalla imaginazione, da qui ne nasce che più de gli uomini, che sono

nasce che più de gli uomini, che sono guidati, dalla libertà dell'imperio

essendo essi alterati, fanno quelle operazioni che in altri tempi non sogliono. parini

266: l'igneo terribil aere, / che dentro il suol profondo / pasce i

specie serbar. tommaseo-rigutini, 3493: or che diremo di coloro che aere usano in

3493: or che diremo di coloro che aere usano in prosa per aria! tranne

e di buon aire: umile, che no sia adirosa, paurosa né sciocca.

: io non so perché s'avviene che gli dii ci sono di miglior aere mentre

mentre noi siamo in guerra, che quando noi siamo in pace. seneca

, sì come parente, e come quella che a nullo male pensava. idem,

. c. croce, 282: finità che fu la cena, una parpaglia cantò

, maniera, tono musicale '), che a sua volta ha dato il fr

] regna tuttavia una gran discordia, che fuori a noi si scopre con fiamme

), agg. formato d'aria, che ha la natura dell'aria; concernente

29): così si potè fare che li demoni, posto che sieno più aerei

si potè fare che li demoni, posto che sieno più aerei che noi terreni,

demoni, posto che sieno più aerei che noi terreni, non però sieno migliori,

, 2-61: li corpi aerei, di che si vesteno l'anime poi che si

di che si vesteno l'anime poi che si parteno dal corpo umano, sono

70: li vapor aerei o venti, che si generano ne la concavità de la

guicciardini, 141: io credo potere affermare che gli spiriti siano; dico quella cosa

gli spiriti siano; dico quella cosa che noi chiamiamo spiriti, cioè di quelli

chiamiamo spiriti, cioè di quelli aerei che dimesticamente parlano con le persone, perché

persone, perché n'ho visto esperienza tale che mi pare esserne certissimo. varchi,

ancora il sangue e quel vapore aereo, che è contenuto nelle concavità delle membra.

, 27: quella [rugiada] che i fiori del mattino imperla, / e

i fiori del mattino imperla, / e che ne solve i calici odorosi, /

o di luce lunare. 2. che sta o vive nell'aria, sospeso nell'

pose noi con li altri animali terrestri che vivono e sentono in terra, come.

, 32-149: come d'aeree gru stuol che repente / alle late campagne il giorno

sordo / si fa sotto il pianto / che cresce. 3. che si

/ che cresce. 3. che si leva alto e leggero nell'aria;

città. bocchelli, 1-iii-445: un che d'aereo, come di snella pianta

montale, 1-67: upupa... che roti la tua cresta / sopra l'

vento dei pini. 4. che ha le qualità dell'aria: lieve,

. galileo, 4-3-80: converrebbe dire che [i fatti discorsi] fussero stati

tutta questa composizione v'è un certo che d'aereo e d'indefinito. de sanctis

: la prosa non può rendere ciò che di aereo e fuggitivo si stacca da

. carducci, 465: e tutto ciò che facile allor prometton gli anni / io

iv-2-1028: le alpi di carrara così aeree che figuravano anch'esse una figura di danza

sempre più aereo. 5. che concerne la navigazione dell'aria. d'

. bot. di organo di una pianta che si sviluppa al di sopra del terreno

sopra del terreno. -radici aeree: che partono dal fusto o dai rami scendendo

, 4-2-35: tanto è il dire, che il legno dell'abeto non va al

9. industr. malta aerea: che fa presa a contatto dell'aria.

uno stato. -aereo-marittimo, aereo-navale: che riguarda un impianto, un organismo,

vol. I Pag.188 - Da AEREOPLANANTE a AEROFOBO (40 risultati)

, 12-234: guardavamo questi lucenti aerei che se ne andavano per lo splendido cielo

, complesso di conduttori isolati dal suolo che serve alla trasmissione o alla ricezione delle

onde elettromagnetiche. aereoplanante, agg. che vola (l'aeroplano) -anche

. aeri colo, agg. che vive nell'aria (detto di pianta

vive nell'aria (detto di pianta che sviluppa anche le radici al di sopra

(disus. aereifórme), agg. che ha le qualità dell'aria; sostanza

aria; sostanza (gas, vapore) che non ha forma e volume propri,

. -anche al figur.: aereo, che ha la trasparenza e inconsistenza dell'aria

assai comune udire invocare, nelle controversie che si agitano fra gli storici, la flessibilità

la flessibilità e fluidità e aereiformità, che opportunamente si raccomanda nei concetti empirici,

aerino (aierino), agg. che ha il colore dell'aria, celeste

il colore del raso teneva più dell'aerino che dell'azzurro s'accordava graziosamente alla tinta

aerine, le ghirlande / dei carpini che accennano / lo spul'aria (e

marosi. nonché le forze e le azioni che si generano sui = voce dotta

. dal gr. àepopàtrj? * colui che cammina nell'aria '. aeròbico

(plur. m. -ci). che riguarda l'aerobiosi; aerobio.

aerobio. -processo biologico aerobico: che si svolge con l'ossigeno libero.

l'umanità del '900 è aerodinamica. che gloria! -rife aeròbio,

cappelli, ecc.). che non possono vivere e svilupparsi se non in

presenza dell'aria (come i batteri che provocano la fermentazione acetica del vino)

. 2. agg. che si riferisce all'attività dei batteri aerobi

gr. tardo dcepó- 3io; 'che vive nell'aria '(gr. dcrjp

). aerobiónte, sm. organismo che si sviluppa per aerobiosi. =

vita propria degli aerobi: processo organico che si effettua in presenza dell'ossigeno libero

(plur. m. -ci). che concerne l'aerodinamica; che ha struttura

). che concerne l'aerodinamica; che ha struttura e forma adatte alle alte

-i). vescichetta piena d'aria che serve a diverse alghe per tenersi a galla

aeroclùb, sm. invar. associazione che ha per scopo lo sviluppo degli studi

. ojetti, iii-394: aveva telegrafato che sarebbe invece andato l'on. diaz

.) è l'unico ente nazionale che rappresenta l'italia presso la federazione aeronautica

fis. branca della meccanica dei fluidi che studia le leggi del moto del

aerofagia. -per estens.: che divora aria, che toglie aria.

-per estens.: che divora aria, che toglie aria. sinisgalli, 6-138:

6-138: sono aerofagi, come è giusto che accada a individui impastati non di fango

. aeròfilo, agg. bot. che vive a contatto dell'aria (pianta

filo (dal gr. 91x05 'che ama, amico '). aerofiltro

aerofìsica, sf. branca della meteorologia che studia i fenomeni fisici dell'atmosfera.

sm. e f.). che vegeta al di sopra del terreno (che

che vegeta al di sopra del terreno (che ha cioè radici aeree); che

che ha cioè radici aeree); che si sviluppa a contatto dell'aria (

vol. I Pag.189 - Da AEROFONISTA a AEROPORTO (26 risultati)

). aeròforo, sm. apparecchio che permette la respirazione a chi si trova

l'aerofotografia. -macchine aerofotografiche-, che si distinguono per il grande campo angolare

ora sono come uno di quegli aeroliti che vanno vagando negli spazi immensi dell'universo,

cadono. nievo, 159: un aereolito che piombasse dalla luna ad interrompere le gaie

ojetti, ii-616: come un aerolito che ha attraversato e illuminato in un fulgore

. meteor. ramo della scienza meteorologica che studia le condizioni dell'atmosfera nei suoi

cose occulte per certe figure e segni, che appaiono in alcuni corpi insensibili: le

». aeromarìttimo, agg. che concerne determinate attività di carattere aereo,

concerne determinate attività di carattere aereo, che si svolgono sul mare (cfr.

aeromeccànica, sf. parte della fisica che studia le proprietà meccaniche dei gas (

1-82: tiene egli quasi come per certo che l'eleomele e l'aeromele, quale

l'aeromele, quale non vuol dire altro che mele dell'aria, sieno una cosa

. areometrìa), sf. scienza che misura le variazioni di densità dell'aria.

: per aeromobile si intende una macchina che, utilizzando il sostentamento statico o quello

. motore a vento: dispositivo meccanico che permette di sfruttare l'energia cinetica del

(proclamata nell'ambito del futurismo) che mira a esprimere musicalmente il volo,

.]: aereonauta e aeronauta', quegli che sale nella navicella, detta fra noi

leopardi, i-1120: chi sa che l'aereonautica non debba un giorno sommamente

sullo stato degli uomini? e da che cosa ella deriva? dal caso. idem

..., certamente gli uomini che verranno di qua a mille anni, appena

(plur. m. -ci). che è in relazione alla scienza e all'

aeronauta. aeronavale, agg. che concerne l'attività aerea (combattimento,

). aeronavigante, agg. che viaggia con aeromobile. aeronavigazióne, sf

invar. l'insieme dei piccoli organismi che vivono sospesi a mezz'aria (nel

pesante dell'aria, contrapposto al dirigibile, che è l'apparecchio da volo meno pesante

antecedente al motore) erano audaci sperimentatori che costruirono apparecchi da volo librato,

vol. I Pag.190 - Da AEROPOSTALE a AFA (46 risultati)

per aeroporto ogni località, sia terrestre che acquea, destinata, anche in via

, agg. concernente il traffico postale che avviene con aerei. 2.

. aeroreattóre, sm. reattore che utilizza l'aria atmosferica come massa

. aeroriforniménto, sm. rifornimento che avviene mediante l'impiego di aerei:

di carburante, mediante una tubazione flessibile che dall'aereo rifomitore raggiunge l'aereo che

che dall'aereo rifomitore raggiunge l'aereo che deve essere rifornito). =

. recipiente speciale usatodal nome di montgolfìer, che primo, nel 1783, mandò

molti ed in loco pieno di populo panni che si gli convenga servare una certa dignità

fis. parte della meccanica dei fluidi che studia le leggi dell'equilibrio dei corpi

(plur. m. -ci). che concerne la statica dell'aria e gli

statica dell'aria e gli aerostati; che si sostiene in aria. cesarotti,

di secreti, e a quei disperati che vanno nei palloni aerostatici. de marchi

il globo aerostatico di montgolfìer ha rivelato che si può, e si deve, approdare

. giusti, i-464: credo inoltre che almeno nei primi anni, gli nuocesse

. papini, 20-vii: cervelli aerostatici che credevano di toccare la sommità del cielo.

a isonne: abbiamo un fuoco nella testa che rischiara tutto... siamo areostatici

contenente un gas più leggero dell'aria) che può innalzarsi per la spinta statica che

che può innalzarsi per la spinta statica che riceve dall'aria ambiente: gli aerostati

oscillando pian piano a mo'di aerostato che si sgonfia. pea, 5-54: il

a premere gli enormi aerostati afflosciati, che sono le nuvole adesso alleggerite. leggi

: l'aerostato indica genericamente ogni aeromobile che si sostiene nell'aria staticamente.

àépot; * aria 'e -otoctoc 'che sta (nell'aria) ';

aerostazióne, sf. complesso dei fabbricati che in un aeroporto sono destinati a favorire

, sf. ramo dell'ingegneria meccanica che si occupa dell'applicazione dei principi dell'

(plur. m. -ci). che concerne l'aerotecnica.

, sf. medie. sistema di cura che utilizza l'aria atmosferica.

vapore o elet trico) che riscalda l'aria, e da un ventilatore

un ventilatore o da un aspiratore che la fanno circolare. = comp

medie. otite media provocata da germi che hanno potuto infiltrarsi nell'orecchio medio attraverso

. aerotonòmetro, sm. apparecchio che permette di misurare la tensione dei gas

aliante. 2. aeroplano che traina un aliante. = deriv.

(plur. m. -ci). che si riferisce all'aero tropismo, che

che si riferisce all'aero tropismo, che ne ha i caratteri. = deriv

aerotropismo, sm. movimento di curvatura che avviene in un organo vegetale in conseguenza

, dell'aetite ad esso prossimo; nel che venga lodato plinio, e liberato dalla

lodato plinio, e liberato dalla calunnia, che comunemente se l'è data, d'

dexóc * aquila '(si credeva infatti che l'aquila portasse questa pietra nel proprio

e opprimente, aria ferma e greve che toglie il respiro. soderini, i-465

e soffocante, come sogliamo dire, che si prova in certi giorni, massime

foglie d'un fiore, nell'afa che precede la burrasca. idem, pr.

le stoppie riarse dei campi immensi, che si perdevano nell'afa, lontan lontano,

mosche ritornavano insolenti, ronzando nell'afa che cresceva. d'annunzio, ii-745: or

palude è come un fiore / lutulento che il sol d'agosto cuoce, / con

agosto cuoce, / con non so che dolcigna afa di morte. idem, iii-1-1216

l'afa palpitava a tratti di non so che promessa di frescura. govoni, 1-156

un giorno di quell'afa estiva sciroccosa che mette addosso tanta fiacca da sembrare una malattia

vol. I Pag.191 - Da AFACA a AFFACCENDAMENTO (12 risultati)

mettemmo in marcia, mi accorsi subito che l'afa, proprio a causa di

proprio a causa di quelle nuvole scure che annunziavano il temporale, era aumentata.

sudavo, nella mia tuta chiusa, peggio che se ci fosse stato il sole.

sole. pavese, 3-86: un dolore che è come un sollievo, come una

. gioberti, ii-40: l'uggia che molti hanno del chiostro, e l'afa

molti hanno del chiostro, e l'afa che lor muovono i suoi abitatori, ci

sottili, ed è un poco più alta che la lente; fa maggiori baccelli,

e più umidi, e più piccoli che que'della lente. targioni tozzetti,

col provino e col pezzo d'oro che vuol saggiare, fa le due tracce,

. m. -ci). miner. che appartiene o deriva da rocce a struttura

. panzini, i-803: può anche avvenire che uomini e popoli siano colpiti da afasia

nei tuoi miracolosi occhi turchini, / che mèditano il fiore / a precoci verdure di