fazio, i-10-22: non è da toso che legga va bi / voler passar
mondo / e or son men che ne l'abbi va sola.
un colossale serpente ar gentato che accerchiava la città, tutta verde e rorida
giordano [crusca]: in quella guisa che si abbiadano i cavalli e l'
pariglie di cavalli abbia dati che mangian la strada. viani, 14-95:
. borsi, 1-133: nei versi che abbico, / che accumulo e tramo,
: nei versi che abbico, / che accumulo e tramo, / ti dico /
accumulo e tramo, / ti dico / che t'amo. 3. rifl
svelgono gli steli, si prosciugano meglio che sia possibile, e di poi si
di questi cotali sono molti idioti, che non saprebbero l'a. b. c
(117): « giotto, a che ora, venendo di qua alla 'ncontro
di qua alla 'ncontro di noi un forestiere che mai veduto non t'avesse, credi
mai veduto non t'avesse, credi tu che egli credesse che tu fossi il migliore
t'avesse, credi tu che egli credesse che tu fossi il migliore dipintor del mondo
giotto prestamente rispose: « messere, credo che egli il crederebbe allora che, guardando
, credo che egli il crederebbe allora che, guardando voi, egli crederebbe che
che, guardando voi, egli crederebbe che voi sapeste rabici ». idem, dee
maestro mio, egli si par bene che voi siete stato a bologna...
; e ancora vi dico più, che voi non apparaste miga l'abbicì in
. e di tutte l'erbe, che per alimento dell'uman corpo si seminano in
, b, c, di quelle che [ecc.]. varchi, 18-2-384
141: [trissino] pensò che alla nostra abbiccì mancassero i segni di
: io per me son di credere che senza metter figure strane nella nostra abbiccì
redi [p. viani]: quel che i fiorentini dicono abbiccì, ovvero a
dicono abbeccè, e vale lo stesso che alfabeto. l'antica pronunzia de'latini era
dalla mia risposta, la quale sarà tale che gli farà forse maladire chi gl'insegnò
. arriva alle mani del corrispondente, che anche lui non abbia pratica dell'abbiccì
abicì. negri, 2-890: non intende che d'esser nominata maestra al suo paese
insegnare ai selvaggi quell'abbiccì della civiltà che è il cristianesimo. ojetti, ii-101:
dei gesti. manzini, 10-192: ciò che ella chiamava il male, diventava la
abbiènte, agg. e sm. che possiede; benestante; agiato.
secento, di quei di suggello, / che se ne disse pure allotta assai;
in quest'anno per le persone abbienti, che furono gran rimedio a'nostri peccati.
peccati. tommaseo-rigutini, 1394: coloro che hanno in proprio qualcosa, stabili o mobili
custodi dell'ordine » gli'abbienti, che nel disordine han qualcosa da rimetterci. marotta
. part. pres. di avere 1 che ha, che possiede '; cfr
pres. di avere 1 che ha, che possiede '; cfr. la forma
. machiavelli, 769: voglio che domenica mattina prossima tu con il clero
, d'arme e d'abbigliamenti, che nulla gli manchi. firenzuola, 225
egiziana al lusso dell'abbigliamento, pare che quel popolo amasse la semplicità nel proprio
. comisso, 7-285: non vedevo che volti sconosciuti tra gli abbigliamenti più stravaganti
la rozzezza de'loro propri termini, non che con forme ed abbigliamenti poetici. parini
, 557: come gli abbigliamenti che sopra le vesti adomano la persona.
. foscolo, xv-56: è impossibile che i depositi continuino a mancare di abbigliamento
16-viii-270: si discorreva in anticamera, che i franzesi, con una moda totalmente
vaghi d'abbigliarsi alle altrui fogge, credo che ad ognuno sia licito vestirsi a modo
genti. borsi, 1-8: esil corpo che s'abbiglia / con cura forse troppo
abbigliarsi, è il mestiere più vano che si dia. = dal fr
pomposa. cuoco, 1-185: credeva che... non fossero veramente russi,
non fossero veramente russi, ma galeoti che il re di napoli avea spediti abbigliati alla
conduce egli al presente sua vita, che può dirsi molto religiosa, più tosto
molto religiosa, più tosto all'eremitica che altrimenti, per entro una camera modestamente
comune, ma direbbe più l'atto che le cose che abbigliano » (tommaseo,
direbbe più l'atto che le cose che abbigliano » (tommaseo, s.
1 congiungere, unire insieme ', che gli danno nella curia delle provincie venete,
lui] si ridestaron giganteggiando ombre enormi che si abbinavano, si sovrapponevano, disparivano
gozzano, 600: come certe ciliegie abbinate che la mano non osa dividere. bacchetti
, sf. tecn. macchina tessile, che serve a preparare le spole di
abbinatura, operazione delle botteghine [donne che lavorano nella bottega della cartiera], che
che lavorano nella bottega della cartiera], che consiste nel togliere gli scarti, cioè
... in vermiglio si acceso, che pareva un pezzetto d'ostia appiccato sul
pezzetto d'ostia appiccato sul foglio. ma che vo io abbindolandomi coll'ostia, minchione
questo nome bindo è forse lo stesso che bindolo, in significato di aggiratore,
, e indica nell'ingannatore più versatilità che profondità dell'artifizio; più marioleria che
che profondità dell'artifizio; più marioleria che scelleratezza. guerrazzi, 1-25: [questi
: in questa casa la padrona è quella che ha saputo abbindolare mio fratello, e
fu abbindolato da quella maliarda mala femmina che fu poi la sua seconda moglie: e
vita. bartolini, 15-223: mi convinsi che se mi fossi lasciato abbindolare a scrivere
. moravia, i-378: credi forse che io... abbia bisogno di essere
. baretti, i-145: i galantuomini che procèdono alla schietta non è probabile che
che procèdono alla schietta non è probabile che facessero per lui e pe'suoi abbindolati
inganno. fagiuoli, 1-5-312: che v'abbian rubato nulla, non credo
nulla, non credo; credo bene che sotto ci sia dell'abbindolatura.
, come voci del contado, e penso che intenderà il toscano, o almeno il
. accoccolato, rannicchiato (come chioccia che cova). jovine, 5-261
jovine, 5-261: un vecchio seduto che pareva abbioccato presso il braciere.
annunzio, iii-1-1120: come quei cani che s'abbiosciano sotto il castigo. linati,
l'influsso spagnolo e accademico diventò un che di vapido, così mettendo capo all'arcadia
occhi dolenti / e t'empie il cuor che languido s'abbioscia. pirandello, 1-520
. di abbisognare), agg. che ha bisogno, bisognoso. simintendi
carducci, i-132: [il nilo] che fa l'egitto non abbisognante d'implorare
svevo, 4-929: non fece alcun atto che avvicinasse a lui quel povero fanciullo abbisognante
è sì piano ad intendere... che non abbisogna d'alcuna divisione. idem
: niuno puote avere maggiore miseria, che abbisognare d'onore. crescenzi volgar.,
volgar., 11-29: l'orto che a temperata aria soggiace, e umor di
scala del paradiso, 29: secondo che le piaghe sono più fracide, così abisognano
cavalcanti, 39: del lione si legge che una volta gli abbisognò il topo.
abbisognò il topo. alfieri, iii-148: che vo io perdendo le parole in cosa
vo io perdendo le parole in cosa che non abbisogna di prove? monti,
pellico, 244: talvolta quel giovine che prende la malvagia strada, non abbisognerebbe
prende la malvagia strada, non abbisognerebbe che d'un grido, d'un cenno
d'ammaestramenti, se n'abbisognaste (che tutti per verità n'abbisognano),
d'arno in alcuno luogo in firenze più che dodici braccia, donde parte de'ponti
, 552: e certo, come che l'uomo sia il più del tempo acconcio
idem, 19-108: pietosa bocca, che solevi in vita / consolar il mio
ii-175: vario sapore hanno tacque / che corrono..., / e quale
allontanare troppo. v'è alcuna cosa (che potrebbe essere una piccola testa bionda di
una piccola testa bionda di fantolina) che non me lo permette. gentile,
, e sol d'alcune parlo, / che meraviglia fanno a chi l'ascolta.
ascolta. idem, 105-27: alcun è che risponde a chi no 'l chiama;
. idem, i-329: egli è manifesto che quelle cose che più la quiete dell'
: egli è manifesto che quelle cose che più la quiete dell'animo impediscono, sono
guicciardini, 120: sono alcuni casi che è stato impossibile che la legge determini
sono alcuni casi che è stato impossibile che la legge determini con regola certa, gli
sconcio costume è quello di alcuni, che in palese si pongono le mani in
, 559: tu dei sapere, che gli uomini naturalmente appetiscono più cose e
appetiscono più cose e varie; perciò che alcuni vogliono sodisfare all'ira, alcuni
sono sì bizzarri e ritrosi e strani, che niuna cosa a lor modo si può
, ed è particolarmente utile alle persone che fanno poco moto, e che coltivano
alle persone che fanno poco moto, e che coltivano le scienze. alcuni giunsero perfino
, i-15: cresce il commercio sin tanto che egli è ben inteso da alcune nazioni
) * prese alcuni altri pochi quattrini, che aveva messi da parte giorno per giorno
leopardi, 1022: è ben vero che alcune volte penso che gli antichi valevano
: è ben vero che alcune volte penso che gli antichi valevano, delle forze del
di sé,... il fatto che dalle sue mani escano alcuni prodotti tra
io rimasi di tanta tristizia punto, che conforto non mi valeva alcuno. idem
e profonda era e nebulosa / tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
, / sì bella, come questa che mi spoglia / d'arbitrio, e dal
sacchetti, 188-31: -di'sicuramente ciò che tu vuogli, e non avere di
la verità], pregandovi per misericordia che di ciò a me non ne segua alcuna
: non dire a alcuno le cose che tu non vuoi che si sappiano, perché
alcuno le cose che tu non vuoi che si sappiano, perché sono varie le
sappiano, perché sono varie le cose che muovono gli uomini a cicalare. della casa
in alcuna di quelle parti del corpo, che si cuoprono, né pure farne sembiante
lascivetta schiera [di fiori] / che per esser da lei mirato e colto /
brun / colà donde si nega / che ci ritorni alcun? leopardi, 17-131
idem, 850: [può accadere] che questa sì ritrosa gloria, prezzo di
ii-48: i poveri montagnuoli non sanno che i contratti stesi sul continente non hanno
nievo, 144: ma l'arroganza che non si permetterebbe ad alcuno negli ordini intellettuali
così donna alcuna e non avrei concepito che si potesse. saba, 136: di
3-40: non è meritrice aldace più, che di catuno, che n'esce
più, che di catuno, che n'esce, e mostrasi, poi la
monarchia giù cadde de li assiri, / che fu sì grande al mondo e
. / lo 'mperador vede quel che facea: / disse: -in costui
glione, 144: e, secondo che altre volte vi ho udito dire,
ho udito dire, volete poi che in loco di capitolio si dica campidoglio',
cissimo; aveva più aria di gran soldato che di scultore. idem, 1-72
1-72 (112): lui sapeva bene che quello atto di pazienza non era
, ma per aldacissima bravuria, che benissimo mi cognosceva. idem,
, animoso; e mi disse che voleva fare quanto gli piaceva.
arte magica la conobbi, però che ella parlava così aldacemente, e sanza
, onde il giovane li rispuose che la sua lunga età li faceva migliore scudo
la sua lunga età li faceva migliore scudo che la lingua o la forza.
perché un di quelli servitori più aldacemente che non si gli conveniva mi diceva queste
.., arditamente risposi, dicendo che mai io non mancai di fede.
cellini, 2-83 (446): dappoi che io avevo cominciato a dir le bugie
acido (è la condizione del vino che sta per inacidire, e ha il
ha il gusto bruciante: il vino che ha preso il forte, lo spunto
m. -ci). chim. che riguarda l'aldeide. = deriv.
sm. l'oltretomba, il mondo che attende l'uomo dopo la morte.
: sono malattie in cui non è vero che la coscienza si spegne: rimane come
non era l'ombra dell'al di là che poteva spaventarlo; conosceva l'adattamento alla
dietro le spalle. il solo toscano che sia andato all'al di là senza
chiuderò vivo in un mondo assoluto, che sia già l'aldilà. =
, 2-1-172: conviene perciò conchiudere, che gli aldi per mezzo della manumissione erano usciti
. idem, 2-610: sempre le parole che non saddisfano all'orecchio dello alditóre li
aldòlo, sm. chim. composto chimico che presenta insieme la funzione aldeidica e quella
alzava le vele di caccia sento il capitano che grida: -delui lucao! alé
peso della sua corporatura, col giaccò che maiolava come una conchiglia, trafelato s'
o dah'inverisimile, nella maniera che si stimano... i lotti
imbriani, 2-68: i ministri, che avranno controfirmati que'decreti, potranno essere
rossa (e la vite), che dà il vino omonimo assai pregiato:
fatti,... non ostante che qualche particolare si sia dilettato d'introdurre
dilettato d'introdurre oramai felicemente i vini che si chiamano di moda, come l'
, e comprai un fiaschetto di aleatico che vuotai ben presto. fucini,
* (uva) lugliatica '(che matura nel mese di luglio); cfr
aleatorio. aleatòrio, agg. che dipende esclusivamente dalla sorte, dal
2. dir. contratto aleatorio: che prevede una condizione assolutamente fortuita (specie
felicità e sanità volemo: alleggiam dunque quello che pervegniamo ad essa. iacopone, 48-30
i detti capitani, co'sopradetti uomini, che quando alcuno consigliere fallasse d'essere al
d'essere al consiglio..., che i capitani i quali fiano per lo
. di aleggiare), agg. che aleggia; svolazzante. paolieri, 2-212
le due vecchie, e non sarebbero che la morte aleggiante intorno a me.
buonarroti il giovane, 9-575: far sì che non passi e non alleggi / scricciol
manzoni, 890: è una questione che vi leggo negli occhi, che vi vedo
questione che vi leggo negli occhi, che vi vedo aleggiar sulle labbra. leopardi
mi sentia / della vampa d'amor, che il venticello / che l'aleggiava,
vampa d'amor, che il venticello / che l'aleggiava, volossene via. idem
sua attività: questo è lo spirito che aleggia in tutte le opere del machiavelli.
: e ti cade in mente la certezza che in fondo alla miseria del nostro popolo
gioie, grandi, vere, durevoli, che non aleggiano mai sotto le dorate travi
, 69: or sono i dì che zefiro / tepido e lieve aleggia. idem
: la quiete alta e meriggiante dell'alpe che mi pareva sentirmela aleggiare intorno come uno
.. entrava un alito di vento che, aleggiando per la stanza, faceva
. idem, 4-153: questo mistero che aleggiava intorno alla figura di serena bellezza
guittone, ii-234: a voi, che siete ora in fiorenza, dico /
siete ora in fiorenza, dico / che ciò ch'è divenuto par v'adagia;
mostrare / le spade lor, con che v'han fesso i visi, / e
la vostra contrada, / questa bella che il ciel vi sorti. < manzoni,
varchi. d'annunzio, iv-2-662: che da tutta la terra alemanna sorgano i combattenti
198: ed ha più dolce alena / che nessuna pantera. bencivenni [crusca]
...; sentì l'alena calda che sapeva di un odore novo.
agg. ane lante; che ha il respiro affrettato, lievemente
ancor molti destri alepardi, / che in pochi salti raggiungon le fere, /
giudei, la quale egli usano a quello che noi usiamo la prima nostra lettera
il fanciullo come è nato, a dimostrazione che egli sia venuto in questa vita
cioè a; e per questo vuole dimostrare che pluto dicesse ah! che è
dimostrare che pluto dicesse ah! che è voce che significa dolore. ottimo,
dicesse ah! che è voce che significa dolore. ottimo, i-108:
, 7-1]: aleppe è una dizione che ha a dimostrare l'affezione dell'
oh satàn: il duolo è per dubitare che questo non sia senza qualche suo
luogo d'aleph per accomodar la rima, che in latino significa ah, che
che in latino significa ah, che, sì come abbiamo detto, è accento
, ah! aretino, iii-170: tosto che grappiam suso guanti, mitere pastorali
non ci trangugi il satan d'aleppe, che un di noi se gli vesta
venivano meccanicati da tutta la famiglia che si addossava dietro quattro aste su
(plur. m. -ci). che riguarda aleramo e i suoi discendenti,
marca aleramica in tanti marchesati, spezzamento che risponde al diramarsi della gente aleramica in altrettante
distretto il ramo di oddone possedè più che altrove beni e diritti signorili. idem,
lo impressero su la faccia del paese che di mano in mano toglievano alle contee
orlandi, xii-2-364: viva con dio, che ne sostiene ed ale. lorenzo de'
scudi fino a sedici, ed alcuni dicono che e'dimostrano avere, chi pigliò quest'
alèrte, agg. vigile, sveglio, che sta in guardia.
spasimo, il profumo quasi violento che si sprigionava dalle vesti e dalle carni.
regolarne il dia metro (che con l'usura si suole alterare);
alesatóio, sm. meccan. macchina che serve per rifinire i fori praticati
alessandrinismo audace e fan tastico che fu il rinascimento, il cantare epico,
mantici e classicisti, di corruttela classica che è alessan drinismo e decadentismo
drinismo e decadentismo, e di barbarie romantica che da questo risorge. ecco altrettanti
riferentisi all'anima umana; il che giova avvertire, perché tra essi
tra essi se ne trovano alcuni che prendono talvolta nomi storici, come
ovvia metafora delle epoche storiche in cui pare che certe forme o certe difformazioni estetiche
baldini, 4-55: viene il momento che tutto questo ales sandrinismo viene
alessandria d'egitto. -al figur.: che ha espressione raffinata, lambiccata;
ha espressione raffinata, lambiccata; che è di fattura preziosa e studiata
poi la accordanza alessandrina; se non che fu uso limitato a regioni ed a
delle ramificazioni così sottili, così alessandrine, che ci si perde la tramontana. panzini
e. gadda, 7-45: sostiene che i suoi labbruzzi siano incitati a suggere non
, adusta sensualità / quasi alessandrina, che tutto minia / e impuramente accende.
, a una lussuria della mente, che fu particolare degli alessandrini.
e di decadenza. onde fu detto che certi tedeschi sono gli alessandrini moderni.
b. croce, ii-8-51: non già che negli « stilisti », « estetizzanti
1 'arte, manchi proprio ogni materia che dia il punto d'appoggio e il
: verso alessandrino: da un poema che ha per soggetto alessandro magno; quel che
che ha per soggetto alessandro magno; quel che fu detto martelliano dal martelli che l'
quel che fu detto martelliano dal martelli che l'usò, e che i greci moderni
martelliano dal martelli che l'usò, e che i greci moderni chiamano 'politico'. carducci
. alesslcaco, agg. letter. che allontana o preserva dai mali,
lusingarsi d'essere quell'apollo allessicaco, che guarir possa la italia da quella febbre
italia da quella febbre lenta di sonetti che le s'è cacciata addosso? =
xaxóv * male '): * che protegge dai malanni '. alessifàrmaco,
... investigare un rimedio, che sia agile di moto, perché ancor egli
, 3-149: n'ebbe per risposta, che nessuno campò dopo il salasso, risanati
isolate, ma soltanto supposte), che esplicano una funzione antibatterica (capaci di
(a due lenti), che ha la proprietà di presentare le immagini
fiori profumati e foglie a lanugine, che la fanno parere come infarinata.
- (so? 'schiava che macina il grano '. alétta,
di pellicole diafane, quasi impalpabili, che... tremolavano come alette di
novara e alle due alette d'oro che luccicano su la mia manica. deledda
capelli bianchi crespi sfuggenti dal fazzoletto nero che le stringeva il piccolo viso legnoso.
i-731: le narici più alte del setto che paiono due alette frementi. beltramelli,
è ima specie di doppia aletta imperniata che, quando si carica, si mette a
di lamiera ai lati della carena, che hanno l'ufficio di diminuire il rullìo
-alette di deriva: superfici manovrabili, che, spinte fuori dello scafo, si
. -alette stabilizzatrici: timoni orizzontali, che sporgono dai fianchi della nave, e
un tipo di tubo d'acciaio alettato, che già la sua officina costruiva.
con in mano torce e sferze, che rendono folli le loro vittime).
tre furie infernal di sangue tinte, / che membra femminine avieno e atto, /
tempie erano avvinte. / e quei, che ben conobbe le meschine / della regina
è megera dal sinistro canto; quella che piange dal destro è aletto; / tesifone
la pietade ti faccia pietoso, acciò che la crudele aletto cessi, che desidera
, acciò che la crudele aletto cessi, che desidera lacerare il misero. betussi [
pazzo e la discordia fèra; / e che, ne gli occhi orribili gli ardesse
ottimo, i-148: « aletto, che viene a dire non posevole ».
pietra si ha nome allettorio, / che dentro al capo del pollo si trova,
grandi quanto una fava, le quali dicono che usandole milone crotoniese ne'combattimenti, ebbe
per rivestimento di una sostanza cerosa, che copre anche le ali (sono dannosi
aleurónio), sm. sostanza azotata che si trova in forma di granuli nell'
i numeri e l'abaco, però che tu hai perduto alfa ed o, che
che tu hai perduto alfa ed o, che è principio e fine. nomi,
dall'alfa all'omega, / provò che per uscir dell'imbarazzo / avea dato
. chiesa, 1-246: dolce volto che torni ove non è / più chi ritorni
ove non è / più chi ritorni, che incontro ti fai / a chi più
ti volle o ti perdé; / volto che l'infinito, il sempre il mai
debili occhi / celi nelle sembianze umane che hai. baldini, 4-189: invece
hai. baldini, 4-189: invece che dall'alfa è una città cominciata in parte
, par., 26-17: lo ben che fa contenta questa corte, / alfa
, principio e fine, / colui che è, che era, e che è
e fine, / colui che è, che era, e che è per venire.
colui che è, che era, e che è per venire. 4. astron
tabella (per lo più murale) che contiene le lettere dell'alfabeto a scopo didattico
; secondo la serie, la successione che hanno le lettere dell'alfabeto.
leopardi, ii-9: io tengo per certissimo che l'invenzione dell'alfabeto sia stata una
sia stata una al mondo, voglio dir che la scrittura alfabetica non sia stata inventata
mano in mano a tutte le nazioni che scrivono alfabeticamente. = comp.
(plur. m. -ci). che s'attiene all'alfabeto; che segue
. che s'attiene all'alfabeto; che segue l'ordine dell'alfabeto.
alfabetica de'nomi de'piccolissimi insetti, che, a sua detta, cagionavano le malattie
956: e ci sono forse idee che non possano essere espresse che con note
sono forse idee che non possano essere espresse che con note alfabetiche, mentre queste,
benissimo uno scrittore, non sono altro che segni dei segni vocali? leopardi,
. idem, 5-195: mi aspetto che sia lì accanto / anche il mio compagno
, intagliando con la medesima diligenza, che s'intagliarono le testoline, le lettere
408: nella cina mi pare a me che e'manchino d'alfabeto, e di
; e si servono di cotai figure che significano un concetto. galileo, 451:
della stima de'principianti nelle scienze, che vengon su di tempo in tempo, potreste
una consonante delle più malagevoli a regolarsi che v'abbia nell'alfabeto. baretti,
voglia di bestemmiare l'accademia di francia che inventò le poste, insieme con quel
poste, insieme con quel poltroniere di cadmo che trovò l'alfabeto. manzoni, pr
., 12 (215): nome che in toscano viene a dire il forno
, così bisbetiche, così salvatiche, che l'alfabeto della lingua non ha i segni
inventori dell'alfabeto, non s'immaginarono che i suoni vocali fossero così pochi,
così pochi, e tanto minori in numero che le consonanti. idem, ii-9:
idem, ii-9: io tengo per certissimo che l'invenzione dell'alfabeto sia stata una
stata una al mondo, voglio dir che la scrittura alfabetica non sia stata inventata in
ii-10: si sa espressamente per tradizione che gli alfabeti son passati da paese a
idem, ii-141: egli è certissimo che da principio la lingua francese si pronunziava
lingua francese si pronunziava nel modo stesso che si scriveva, ossia la pronunzia delle
sillabe nelle parole francesi corrispondeva al valore che avevano nell'alfabeto le lettere con cui
altri, per tre lettere dell'alfabeto che vi sieno rimaste nella testa. d'
odore di chiuso, quello squallore inanimato che hanno le scuole senza fanciulli. nelle
detto: -tu se'così dotto; che bisogna che tu vada ad imparare da
: -tu se'così dotto; che bisogna che tu vada ad imparare da uno contadino
da uno contadino? -, lui rispose che aveva imparato molto bene greco e latino
imparato molto bene greco e latino, ma che non sapeva ancora l'alfabeto di quello
quello vecchio; così dico a voi, che non avete ancora imparato l'alfabeto del
e sei già grandicello: / conviene che tu apprenda gli elementi, / e l'
pallavicino, ii-70: io vi giuro che oggi panni di cominciar l'alfabeto della
una tinozza, 0 un coppo che fosse, e gli parve di capire come
valfabeto: confondersi, non saper più che dire o che fare. giusti,
, non saper più che dire o che fare. giusti, 2-90: girella
la più bella / e la miglior che mai portasse sella. berni, 4-36 (
gigante, re di tapobrana, / che ha sotto una giraffa per alfana.
, un'alfana nel sentimento grosso più che il brodo de macheroni. marino, v-69
giraffe. carducci, 464: l'alfana che strascica su l'orlo de la via
la lunga anatomia / d'un corpo che invecchiò, / ripensando gli scalpiti de'
, ii-31: il cavallaccio bianco, che era lì presso, diventò un'altana
, gli sparvieri e i levrieri, che v. e. mi manda: reliquie
, caccia anche lepri e conigli, oltre che uccelli): proviene dall'africa settentrionale
, o del serpente acceso, / che dardo sembra? = cfr.
al cavaliere più valente e ardito, che sapesse difenderla dall'assalto dei nemici durante
avea cominciato a sollevare, e tal commosso che un alfiere della legion sesta li portò
vituperio il bandir dal campo, il che cesare usò con alcuni centurioni insolenti nella
, passò con l'asta un alfiere che fuggiva e, presa l'insegna, si
. tasso, 18-97: il capitan, che più indugiar si sdegna, / toglie
nievo, 569: io non era che un umile alfiere della legione partenopea.
giovane (di un reggimento), che fa da portabandiera. panzini, iv-17
cadetto. 3. figur. che difende o propugna un ideale: alfiere
degli scacchi (due fra i sedici che compongono il gioco), raffigurato in
rando in una sola volta tutte quelle che trovano libere (lungo il suo cammino
pezzo proprio quanto da un avversario, che in tale caso può anche prendere, con
sale / la spirale del fumo / che gli alfieri e i cavalli degli scacchi /
pii 4 elefante 'e il 4 combattente che monta sull'elefante ', passato poi
. no (e al fido), che si assimilò alla voce alfiere1 (per
alla voce alfiere1 (per la raffigurazione che se ne faceva); cfr.
forma. alfierésco, agg. che tiene dell'indole e dello stile di
concisione. alfieriano, agg. che concerne l'alfieri, o s'ispira
misticismo sensuale di origini miste anglotedesche, che riscalducciò poi per tanti anni il romanticismo
vinceremo. idem, 4-1: tanto che il fior produca alfin buon frutto.
di gran scienza ognuno amante, / che audace passa dalla morta gora / al mar
mi viene; / ma quest'ore, che alfin son di cristallo, / quanto
monti, 6-673 • come destriero, che di largo cibo / ne'presepi pasciuto
: allora / m'accorsi al fin che la mia vita anch'essa / stava in
penò alquanto a distinguere gli spaventosi oggetti che la circondavano, a raccogliere i suoi
in quest'angoscia; alfine, più che mai stanca e abbattuta, stese le
uomo occhicèrulo, m'odi! / lascia che alfine 10 mi satolli / di queste
avrò da te forse il selvaggio / inno che il paziente orgoglio aspetta, / l'
prometti alfine di venire, non ho fatto che pensare a noi e al nostro avvenire
onofri, 6: fa... che tutto l'immenso tuo potere / e
volgar., 26: da sapere è che gli alfini furono formati a modo di
andare degli alfini si è cotale, che quello che è nero nel suo luogo
degli alfini si è cotale, che quello che è nero nel suo luogo sta dalla
dalla parte ritta del re, e quello che è bianco sta dalla parte manca.
manca... et è da sapere che gli alfini vanno sempre di terzo quadro
a tibullo ed orazio) / io, che non sono custode della morale, /
alfonso). alfonsino, agg. che si riferisce ad alfonso (uno dei
gli mandò alfonsini quattrocento a donare, che sono ducati secento. 3.
alfonso il savio (1226-1284), che li derivava dalla cultura musulmana. vico
tallofìte (a corpo indifferenziato), che vive in acqua o in ambienti assai
naufrago, se vuole afferrar la tavola che può condurlo in salvo sulla riva, deve
li pugno, e abbandonar taighe, che aveva prese, per una rabbia d'
viluppi fortissimi di alghe d'ogni genere che nell'estate permettono appena la navigazione negli
quei mucchi di lunghe alghe risecche che inargentano il gombo. idem,
iii-215: le molli alghe, che si allungano tremando a spiare, ondeg
... i cespuglietti scuri dell'alghe che sotto il leggero velo azzurrino ondeggiano
govoni, 1-100: ma non trovai che un nodo d'alghe / che
non trovai che un nodo d'alghe / che marcivano al sole come chiome tagliate
dei canali e delle alghe vellutate che ne formano il tappeto. borsi, 70
/ sino dove risalga, / che rassomiglia / curva di sopracciglia / sotto
, sono ricoperti di alghe filamentose che ondeggiano nel l'acqua scura
ritrovo in te, / alga che s'aggroviglia / e snoda lentamente. tom
sepolte / sotto le onde, che afferrano le gambe e le spalle: /
muovere incerte, / come attratte dai corpi che passano. sinisgalli, 3-48:
volgar., 5-13: altri sono, che cavano intorno alle sue radici [del
, perché quivi l'aliga, erba che nasce in tali fondi, non si
, ii-76: la bestemmia del marinaio che stringe ancora le alighe secche nelle falangi
, 6-121: un sentor confuso di alighe che veniva dalla lontananza azzurrina. idem,
scient., dal lat. alga (che sembra riconnettersi a un tema indoeuropeo indicante
, le equazioni e le teorie che vi sono connesse), caratterizzata
di generalizzare in formule i risultati che si raggiungono con l'aritmetica)
algebra,... quanti problemi, che quasi eccedono la capacità dell'ingegno
arabi i segni de'numeri, che appo i greci e latini furono le loro
1-1-1: l'analisi delle quantità finite, che comunemente chiamasi algebra cartesiana, è
, 835: è cavalier, che d'infiniti campi / fece a la taciturna
anno 825, il joarezmi), che gherardo da cremona (sec. xii)
plur. m. -ci). che concerne l'algebra. viviani
tanalitiche. faldella, iii-74: osservai che l'uomo non è individuo ma è genere
è individuo ma è genere, e che da solo non è completo. di qui
fuoco. palazzeschi, i-771: il poco che la petronilla, serva paziente e insieme
il mondo] di quelle algebriche cinematografie che son le notizie. algebrista,
dante, 55-25: segnor, tu sai che per algente freddo / l'acqua diventa
tragge indi un liquido sottile / foco che m'arde a la più algente bruma.
, al furor di que'venti, che l'uno l'altro urtando la vengon
sciórsi in onda / l'irte ghiacciaie che l'alpe algente annida. manzoni,
aperse ambedue tale. idem, iii-1-127: che fia de tal tre [donne
dor così dolce e così santo, / che quel ch'a gli altri suol ver
agg. e sm. di algeri; che si rife risce all'algeria
rife risce all'algeria; che abita l'algeria. algeria,
algeslmetro, sm. medie. strumento che determina la soglia della sensibilità dolorifica
giugno siate in tale campagnetta, / che vi sien corbi ed alghironcelli. =
segnatamente di quell'accesso del colera, che quasi annulla gli effetti del calore
attraverso il dolore fisico ricevuto dalla persona che si ama. — voce dotta
(plur. m. -ri). che riguarda l'algolagnìa, che si riferisce
). che riguarda l'algolagnìa, che si riferisce all'algolagnia. c
, altre volte uno spostamento crudele, che è il contrario, accoglie i più
una prima, e timida rassegnazione, che può divenire compiacenza. algologìa,
3-7: come i grù peregrini, che l'algore / temon del verno di
i lividi delle nude sue gambe, che calpestavano le nevi senza temerne l'algore
, 14-498: questa giornata temporalesca, che pare spalanchi le vie all'algore invernale.
la sua cura nelle cose di che non ha prò', e tutto suo intendimento
lani, 11-94: i fanciulli che stanno ad imparare l'abbaco e
= lat. mediev. algorismus 4 cifra che esprime una quantità; calcolo aritmetico'
(plur. m. -ri). che fa uso di algoritmi.
sinisgalli, 6-46: l'algoritmo non è che il simbolo di un'operazione; e
(ant. aligóso), agg. che abbonda d'alghe, pieno e coperto
alghe, pieno e coperto d'alghe; che sa, che odora d'alga.
e coperto d'alghe; che sa, che odora d'alga. b
e fangoso era il meschino, di che la madre ne sospira e geme. buonarrotti
le stelle in quei cristalli, / allor che nuda entro l'algose valli / natatrice
lunge / l'alto eridano tuo, che al nuovo suono / trarrà meravigliando il
? -è l'odore dei banchi algosi che cominciano a scoprirsi. idem, iv-2-849:
. tipogr. processo di stampa litografica che utilizza come supporto una lastra di alluminio
in discesa. -aliante veleggiatore: che ha la capacità di superare l'elevazione
non un piano, non una sagoma, che non risponda al fine di convertire quanto
, solo il cielo era fitto di alianti che cercavano un refrigerio alla calura. leggi
/ a caterve aliando ivano in guisa / che fan le pecchie a'chiari giorni estivi
tornò la farfalla dentro il nicchio / che chiudeva la lampada, discese / sui giornali
andate al fondo tutte le cose infeste che la strangolavano, e fosse venuta nel
ultime rame oscillava a la prima brezza che in quell'ora cominciava ad aliare dall'
aliava intorno a soria per rientrarvi tosto che germanico fusse spirato. = deriv
sua altezza feciono stimare la casa, che fu di giovanni camesecchi, alias il lerzi
un lieve senso ironico per significare persona che mutò pensiero, condizione sociale o politica
. dir. condizione di una persona che può provare la sua presenza in un altro
la stessa ubiquità del ladro di polli che si crea un alibi. pratolini,
gentile, 3-277: ciò non vuol dire che l'arte sia amorale e che l'
dire che l'arte sia amorale e che l'uomo possa praticamente procurarsi nell'arte un
pratolini, 2-139: è come colui che colto in fallo non trova altro alibi
colto in fallo non trova altro alibi che ritorcere polemicamente le accuse.
l'alici. marino, v-58: ormai che la quaresima è vicina / avrà de'
menzini, 5-98: ed ecco schinchimurra che mi dice / un sermoncino, ed anco
grandissima copia le alici o acciughe, che salate poscia e accomodate in piccoli barili,
parti dell'europa. leopardi, 293: che dirò delle triglie e delle alici?
qual puoi bramar felicità più vera / che far d'ostriche scempio infra gli amici?
chim. detto di composto chimico organico che ha i caratteri dei composti grassi,
e non sapersi vincere, per lo diletto che ha delle donzelle dimentica la sua ferocità
i veleni e le malattie contagiose, che si diceva fatto col corno dell'alicorno
. tasso, iv-39: la prego che mi mandi un altro pezzo di alicorno
sopra il dorso dell'astrolabio un regolo che l'attraversa, il quale da gli arabi
come elle andavano a don vincenzo, che in cambio di campane sonava a messa de'
messa de'tegoli: voglio inferire che noi ci stiamo così alidamente. allegri,
, 4-17: avviene ancora spessamente, che nel tempo del calore discenda con fervente sole
, velenosa e adusta,... che molte generazioni di viti in tal maniera
di viti in tal maniera sì alidisce, che il loro frutto a niente al tutto
m. villani, 4-7: nel tempo che le biade hanno maggior bisogno delle piove
il tempo suo: egli è vero che di verno tu puoi mettere d'oro quanto
pietra alidissima, ed ha anzi dell'arsiccio che no. carena, i-453: frutte
i-453: frutte alide, lo stesso che passe, cioè per mancanza d'umore
umore divenute rasciutte e grinze; e non che delle frutta staccate dall'albero, dicesi
aria / ora son io / l'agave che s'abbarbica al crepaccio / dello scoglio
son duri, afidi, ed anzi che no sanno, s'e'son giovani,
/... ma t'accadrà che i pezzi all'alido / si disgiungano.
tante rivoltate e tante trappole, / che il poveretto la farà molt'alida.
il quale spira così in confidenza, che nell'alidore dell'aria si smarrisce.
: di porle in terreni... che non siano molto indentro riseccati dalla sferza
, 1-42: cielo sereno senza luccichio, che metteva un grigio alidore nelle stanze e
, 10-2: resta quella [aquila] che si chiama alieto, la quale
[specie di aquila] che si chiama alieeto, di acutissima vista.
). alienàbile, agg. che può essere alienato. alienabilità,
e queste stolte pur confermano quel che pare loro del falso e diavolico rapimento e
lo allenamento dalle buone regole, che a poco a poco s'introduce. [
quali si verifichi la detta ragione, che l'agnato successore, seguendo la morte del-
cautela nel vendere d'una gallina, che un grande savio di ragione in alienare
in altri quella ragione e dominio, che v'ha sopra egli. b. segni
riserva esposto a gravi perdite, e che si dovrebbe alienare appunto nel momento men
ore difficili alienata dai suoi antenati, quello che rimaneva costituiva ancora un possesso terriero di
, 7-55: la sommessa mogliun- cola che, accalappiato il tipo, ha poi alienato
perché dopo la morte non v'è che pensare. b. giambullari, 1-1-104:
da me un poco / l'affanno intollerabil che mi scoppia. ariosto, 32-46:
: farai vendetta di quella marfisa / che t'ha con fraudi e disonesti amori /
alienando uccisa. guicciardini, i-348: sapendo che al pontefice non riusciva il pensiero del
ii-247: uno di quei soliti malintesi che... lasciati senza spiegazione, alienano
affetto. idem, iii-250: ciò che più m'aliena dallo scrivere è il
e lo alienò d'un tratto dalle cose che fino a quel punto lo avevano occupato
più lieve. machiavelli, 158: il che si vede manifesto nella consulta che feciono
il che si vede manifesto nella consulta che feciono i latini, quando ei pensavano
lui. guicciardini, 128: interviene spesso che gli uomini si conducono a camminare per
uomini si conducono a camminare per difficultà che, se prima n'avessino immaginato la
. gentile, 3-182: il soggetto che ama se stesso, si aliena da sé
sé e si oggettiva; e sia che si muovano le gambe onde il simile si
per andar incontro al simile, sia che stiano ferme, ecco di dentro al
3-259: non c'è persona viva che si alieni interamente da sé e disperda
e disgustato, con un fastidio, che si traduceva... in awersione.
. bernardino da siena, 897: colui che ama è allato a lo impazare e
tanta tenerezza e con tanto fervore, che tutte ci fece alienare. = lat
poco tutti alienati, e la parte che ne rimane trovasi in stato di abbandono
, ma del tutto perduto; piuttosto che dei suoi beni alienati, era della
perfetti sono si alienati dal mondo, che ogni loro desiderio e diletto è pure in
. e sm. demente, pazzo, che non possiede più le facoltà mentali.
/ tal se pensa aver buon patto che sta en terra alienate. bartolomeo da s
s. c., 30-10-2: che prò è in quel tempo ammonire l'adirato
, 782: debbe dunque messer carlo, che è sempre in sé, e che
che è sempre in sé, e che non è sottoposto all'ira, guardar tanto
all'ira, guardar tanto a quello che i suoi amici dicano, vinti dalla collera
, vinti dalla collera, nel tempo che sono alienati della mente? alfieri, i-110
molte fiate voleano cose conchiudere di lei che io non le potea intendere, e
le potea intendere, e smarrivami, sì che quasi parea di fuori alienato. cavalca
. it., i-151: né maraviglia che qualcuno, guardando dante con quella faccia
sm. (femm. -trice). che aliena; che allontana, respinge
-trice). che aliena; che allontana, respinge. fra giordano
, e lo sottopongono soltanto al curatore, che..., non gli può
non gli può impedire legalmente altra cosa che l'alienazione degli stabili. panzini,
qualche rancura per le alienazioni e le distribuzioni che io feci ai veterani delle terre sul
al malvagio, e alienazione a coloro che operano la ingiustizia? zanobi da strada
dice in lingua ebrea; perocché quello che noi diciamo alienazione, gli ebrei dicono
: federigo ricusò sempre ostinatamente, confessando che l'alienazione del papa era per mettere
tanto dolore della vostra alienazion da lui, che non si possa temperare di correr qua
, attesa l'avversione e l'alienazione che suol da quelle abitualmente nutrirsi alle iniquità
generazioni di alienazione. delle quali stima, che l'una venga da infermità umana:
il confessore] opportuna determinazione di comandarle che tutto il veduto e inteso in qualunque
altri animali, eziandio sono dilettati più che qualunque altro, da ogni non travagliosa
spirito nella sua alienazione dal corpo, ciò che dicevasi « vivere in astrazione *.
avendo una confusa coscienza della straordinaria alienazione che avviene in loro [gli amanti],
dell'animo profonda da quell'argomento, che gli riusciva fuor di luogo. 5
alienazione de la mente, come che possa impedir l'operazion de'sensi,
non l'impedisce nondimeno maggiormente di quello che faccia il sogno. salvini,
registrata dal fanfani e dal battisti-alessio (che allude a una testimonianza italiana del sec
. bontempelli, 9-135: so che ci sono degli ospedali per le
bestie, ma non ho mai sentito dire che ci siano i mani comi
sfavorevole, avverso; lontano, che rifugge (da una cosa, un'idea
e peregrini da dio sono quelli che non sono battezzati, ovvero che
che non sono battezzati, ovvero che non ànno la fede pura e diritta.
arte [la pittura] panni che molto sia dalla ragione alieno. guicciardini,
fautore di qualche vostro disegno qualcuno che ne sarebbe alieno, è farne capo a
animo tanto alieno dalli protestanti, che sono fratelli regenerati nel medesmo battesmo
ignorante, la quale ultima qualità consento che mi appartenga, l'altra mi fu
. giusti, i-220: coloro che dominano il paese... sono alieni
sono alieni o ignari di tutto ciò che può essere utile e lodevole. de sanctis
dalla sua natura [del boccaccio] che il genere eroico, niente più lontano
eroico, niente più lontano dal secolo che il suono della tromba. panzini, i-706
i-706: gente pratica, dico, che sa far di conto anche se non ha
idem, iii-808: anzi 10 vedendo che mai egli cadeva in quei discorsi in cui
di solito cadono i giovani, mi pensai che egli fosse alieno dalle donne. poi
fosse alieno dalle donne. poi pensai che così facesse per riguardo verso di me
fece grandissimo e nobile regno. poi che l'ebbe fatto, providesi; ché non
ebbe fatto, providesi; ché non voleva che 'l possedessero aliene rede, cioè strane
integro e sincero della patria mia, che 'l corrotto e guasto della aliena. guicciardini
in più luoghi manifestamente ne mostra, che due sono i moti, l'uno proprio
propria, ma l'hanno in modo, che facilmente la lasciano per toglier forma aliena
ignota. = lat. aliènus * che appartiene ad altri, estraneo perciò '
, 40-50: 'nante ène la scrittura, che onne studiante / si ce pò
]. bruno, 566: è avvenuto che, partendo io da corpi, mai
. d'annunzio, ii-77i: parvemi che tutta / la sua virtute aligera mi
2. per simil. detto della saetta che è fornita di alette (ed è
: un giorno io comperai un'aligusta, che non ne aveva veduto mai,
della grossezza, ma sempre è da preferirsi che siano vivi ancora, o almeno
siano vivi ancora, o almeno che diano qualche segno di vitalità.
idem, 476 (315): lasciate che l'arigusta diacci nel suo brodo
minimo conto né pur dell'essere che egli avea da lei riportato nell'incamarsi,
lei riportato nell'incamarsi, non che dell'allevamento, o dell'alimentamento. idem
. segneri, ii-315: questo sol che c'illumina, questa terra che ci alimenta
questo sol che c'illumina, questa terra che ci alimenta, quest'anima che ci
terra che ci alimenta, quest'anima che ci regge. vallisneri, iii-391:
una spezie d'insetto,... che si trasporta dagli americani sopra una spezie
con avidità e con fiducia la poppa che l'ha dolcemente alimentato fino allora. stuparich
stuparich, 2-535: certe volte pensava che fosse una debolezza organica, che il
pensava che fosse una debolezza organica, che il sangue anemico e la scarsa nutrizione
ignoro di te fuor del messaggio / muto che mi sostenta sulla via: / se
d'un sogno t'alimenta / la riviera che infebbra, torba, e scroscia /
savonarola, iii-471: sappi, fighuolo, che non solo tu se'obhgato alla obedienza
giudici] senza contrarietà mi hanno condannato che io lo debba alimentare.
, provvedere, sostentare (di ciò che è necessario: per continuare ad agire,
7-67: una cava di pietra, che serviva ad alimentare la fornace. bocchelli
alle vesti e non sa far altro che alimentare le fiamme e chiamarsi la morte
contro la quale stava gonfia l'acqua che precipitava, poco più su, da un'
gleba, non antro, non albero che non mi riviva nel cuore
alimentandomi quel soave e patetico desiderio che sempre accompagna fuori delle sue case l'
de'loro amanti sfortunati non altro alimentano che una perfida compiacenza. leopardi, i-579
d'omero sono più lunghi di tutti quelli che... di essi in una
, 226: ciò non toglie peraltro che le dissenzioni del clero non alimentassero più
conversazioni. d'annunzio, iv-1-513: che pensava egli? qual pensiero alimentava il
presentivano con gioia un qualche strano avvenimento che alimentasse alfine le loro chiacchiere pomeridiane.
ii-1032: sua nipote le avrà detto che non sono ricco ma ho abbastanza per
alimentum). alimentare2, agg. che concerne l'alimentazione, che dà alimento
agg. che concerne l'alimentazione, che dà alimento. a. cocchi
. manetti, 2-22: in maniera che gli uomini se ne possano servire in
]... quando la persona che ha diritto agli alimenti è passata a nuove
idem, xi-119: andava verso le strade che stanno intorno a piazza cavour, che
che stanno intorno a piazza cavour, che sono piene di negozi di alimentari,
. alimentàrio, agg. alimentare; che concerne gli alimenti. a
di queste verità mediche è dunque, che il male dell'ipocondria... abbia
, con qualche maggior prerogativa di quel che abbia un semplice alimentario. fu.
: alimentario è un latinismo legale, che vale 'spettante ad alimento o cibo
famosa legge alimentaria, la quale prescriveva che i figliuoli dovessero sostentare i genitori,
genitori, dicevano fanciulli alimentarii, quelli che facevansi allevare in pubblici ospizii.
. (femm. -trice). che alimenta, sostenta. - anche al fìgur
pare un peccato in medicina il dedurre, che ne possano venire [de'vermi]
2. tecn. apparecchio o dispositivo che rifornisce macchine o serbatoi dei materiali (
degli animali deve essere fatta con foraggi che non turbino le funzioni digestive e non
3. rifornimento (di ciò che è necessario per il funzionamento di macchinari
4. meccan. complesso dei dispositivi che forniscono carburante al motore durante la
. alimentìzio, agg. disus. che dà alimento. g.
carena, i-390: alimentizio, aggiunto che i filosofi naturali danno a quegli umori animali
filosofi naturali danno a quegli umori animali, che son prodotti dalla digestione, e son
, sostentamento (e indica anzitutto ciò che è indispensabile all'organismo per vivere;
., 25-39: sangue perfetto, che mai non si beve / dall'asse-
vene, e si rimane / quasi alimento che di mensa leve. boccaccio, iv-17
li nutritivi alimenti prendesti, ti priego che tu medesima t'aiuti. giov.
, e nondimeno le foglie loro, che da quel sugo ricevono l'alimento,
idem, 7-127: vuol chi tutto creò che l'alimento / non sia senza il
alimento / non sia senza il piacer che lo rinfranchi, / onde questo con
colle guazze e con certe scosserelle, che non arrivano a bagnare il terreno per quello
de'venti. redi, 16-i-124: dico che la voce alimento in questi due luoghi
debba intendere nel significato di alimento, che vale generalmente ogni cibo di che l'
, che vale generalmente ogni cibo di che l'uomo si nutrisce; ma si debba
g. del papa, 4-149: che l'acqua sia il principale nutrimento,
piante, io non credo esservi alcuno che di ciò dubiti. metastasio, i-14:
una terra mostrava temenza non un figliuolo che carpone le si traeva alla poppa,
. gozzi, 1-209: raccomandò alle femmine che stessero attente all'oriuolo per l'ora
fresco alimento, e dalla terra / che mollemente la circonda e copre, / prende
opinione o in quella passione comune, che la scarsezza del pane fosse cagionata dagl'incettatori
di strappar loro dalle mani l'alimento che essi, secondo quell'opinione, negavano
ed era una pietà udire tanti racconti che più accendevano gli animi di sdegno.
cominciarono a evocare i nomi degli alimenti che potevano offrire. silone, 5-52:
considerati alimenti per la prima infanzia quelli che sostituiscono, in tutto o in parte
parte, l'allattamento materno, e quelli che servono per lo svezzamento.
al viver curto, / se voi dir che sia furto, / sì ricca donna
caldo eievantesi: onde gli egizii dissono che il sole tirava l'umido per alimento
e porge al foco / alimento immortai che non s'estingue. paoli, iii-194:
pittore, e sarà d'alimento al fuoco che lo infiamma. cesarotti, i-96:
ci fa dunque sdegnar i frutti stranieri che possono esserci d'alimento e delizia?
anime tumultuavano, piene di quei sentimenti che di tempo in tempo vogliono essere espressi
di rinascenza e come un nutrimento fisico che gli si fondeva nelle vene. b
: se non scatta quella scintilla, che è la volizione, il materiale della conoscenza
gli aliménti: i mezzi di sussistenza (che la legge impone di fornire ai parenti
/ ciò son quattro alimenti, / che son sostenimenti / di tutte creature /
, e non ha sostanzia né propietade che sia utile. chiaro davanzali, ii-323
barberino, 1: colui... che sempre fue ed èe e saràe etterno
sempre fue ed èe e saràe etterno, che formò i cieli, pianeti
acqua, i quali sono tanto utili che sanza essi non si può vivere e perciò
sanza essi non si può vivere e perciò che ci alimentano sono detti alimenti: per
nella vista ci avanza l'aquila, che tegnono i savi che ha sì forte e
l'aquila, che tegnono i savi che ha sì forte e aguta vista, che
che ha sì forte e aguta vista, che... essendo montata infino allo
alimentóso, agg. disus. che contiene alimenti; nutritivo, nutriente;
contiene alimenti; nutritivo, nutriente; che alimenta, nutritore. 0
stomaco altra cosa veruna, per minima che sia, ancorché ella sia creduta o
: si disse allora... che il pane del lazzeretto fosse alterato con sostanze
diversi autori; imperocché chi tiene che sia l'alimo un arbuscello nel modo
sia l'alimo un arbuscello nel modo che lo descrive dioscoride, e chi un'erba
chi un'erba di salso sapore, che nasce appresso ai lidi del mare. dome
esiodo chiami alimo l'asfodelo, il che non è vero. perché c'è taluno
ulivo, ma più tenere, e che questo si cuoce per mangiare...
dissero ch'è cavolo marino salso, e che di qui ha preso il nome,
da mangiare. 2. pianta che gli antichi ritenevano capace di togliere la
qui [in creta] t'insegno / che l'erba alimo nasce e c'ingramigna
, sf. dir. disus. assegno che spetta alla moglie divisa (non per
gr. &xi [io <; 'che calma la fame ', sul modello
paragrafo. leopardi, iii-1028: che questa dichiarazione, col mio nome,
scriva, ed è termine grammaticale, che significa membro, inciso del discorso, o
orazione. = formula notarile, che risale al lat. mediev. à linea
taccia di provenienza francese; cosa più che probabile, essendo in fr. alinéa;
fr. alinéa; a ciò aggiungi che non è voce necessaria ».
giuoco di dadi: fa de'giuochi che usano i fanciulli, agli aliossi,
giocava agli aliossi a suo tempo meglio che giovane di firenze. lippi, 8-69:
da'latini si dicono alea-, da che io deduco che questa voce aliosso venga
si dicono alea-, da che io deduco che questa voce aliosso venga dal latino alea
si trovano questi ossi) fino a che vengono le pèsche; ed allora, lasciato
orecchia di mare) con conchiglia appiattita che presenta una serie di fori marginali.
al braccio, fatto della stessa roba, che il bavero (qual giretto il nostro
. alipede1, agg. letter. che ha le ali ai piedi.
2. figur. velocissimo, che corre e salta come a volo.
nota nella medicina popolare per il decotto che si ricava dalle sue foglie contro le
dall'agg. < 5cximo <; 4 che libera dal dolore '(per la
, la quale è quella grandezza minore, che replicata non misura precisamente la maggiore.
-aliquota progressiva: tasso d'imposta che viene accresciuto con l'aumentare dell'imponibile
l'alternativa potrebbe assumere anche la forma che per altre considerazioni trova un'eco nella
(o venti alisèi): venti costanti che soffiano dai due tropici all'equatore tra
traversata delle ande: il vento aliseo che sopra mendoza lo fermò come un muro
sono i venti propizi, venti alisei che li sanno a memoria i nostri emigranti
a mezza strada, quei venti, che allora il barco resta inerte sulle onde
: s'inoltrò contrariato dal vento aliseo che lo costrinse seguire, stretto di bolina
famiglia alismatacee (alisma plantago), che cresce nelle terre umide (detta anche
eritrodano è differente quello [arbusto] che si chiama alisso soltanto nelle foglie e
: de l'alisso: è pianta che ha le foglie rotonde, drieto a le
luoghi montuosi e aspri... stimasi che pestato e dato in cibo, sani
anche, a appenderlo ne le case, che conservi la sanità ne la famiglia,
, dal gr. # xuooov * pianta che guarisce dalla rabbia '(dall'agg
pres. di alitare), agg. che alita; che ha il respiro ansioso
), agg. che alita; che ha il respiro ansioso, anelante. -
] alitante di desiderio 2. che soffia lievemente, che esala; aleggiante.
2. che soffia lievemente, che esala; aleggiante. -anche al figur
... vale spezialmente a coloro che hanno il petto aspro e secco, e
il petto aspro e secco, e che non possono leggiermente alitare. idem [crusca
erba; / l'aire corrompe sì, che qual vi passa / pruova, ne
364-2: vocase una ammalia pantera, / che aletando tale odore rende, / ne
ne lo paese no remane fera, / che non ce corra. boccaccio, i-154
non vive la fiamma, non vive animai che aliti. idem, 1-319: non
[purg., 2-67]: avedute che si furon l'anime per lo spirare
spirare, cioè, per lo alitare, che dante era ancora vivo, si maravigliarono
gli dee l'uomo avvicinare sì, che se gli aliti nel viso; perciò che
che se gli aliti nel viso; perciò che molti troverai, che non amano di
viso; perciò che molti troverai, che non amano di sentire il fiato altrui,
. cellini, 620: e subito che gli è infocato e rosso, si può
la faccia e le chiome dai venticelli che alitando sommovono l'erba e allegrano i
nell'ombra, carico d'un profumo che si poteva quasi bevere a sorsi come un'
: nell'aria bianca alitava una freschezza che metteva de'brividi piacevoli nel sangue.
: il concetto dantesco, lo spirito che alita per entro al suo mondo, è
alitare), agg. letter. che è percorso da un soffio leggero; lievemente
viani, 19-333: le bandiere, che garrivano al sole alitate dal vento marino
. bruno, 512: più veloce che l'ucello di giove, più vago
l'ucello di giove, più vago che l'alite di giunone, più singolare che
che l'alite di giunone, più singolare che l'arabica fenice. =
indissolubile '(indica il costume del maschio che si attorciglia tenacemente agli arti posteriori le
par., 23-114: l'empireo che più ferve e più s'avviva / nell'
rugiada di sciliva: perché lo alito che da la sciliva vola fuori, condensato poi
sono certi vecchi pieni di peccati, che puzzono del corpo e dell'anima. sono
, e l'ansia di moto che affatica l'anime de'fratelli. verga
ii-5 77'e poiché era stato assicurato che gli uomini si impestavano con l'alito
moravia, v-168: capii dal suo alito che aveva bevuto molto e che doveva essere
suo alito che aveva bevuto molto e che doveva essere ebbro. -raccogliere vàlito
appena riavere l'alito per la paura che aveva; uc cidere mi
grasso: egli stette un gran pezzo che non potea ricogliere l'alito, tanto
le virtù, istati o ricchezze, acciò che o non pos- sino mai raccogliere l'
messer bernabò,... come colui che conoscea gli uomini all'alito, il
lasciò star più d'un'ora, che mai non disse che si levasse. machiavelli
un'ora, che mai non disse che si levasse. machiavelli, 734: il
muffa, / per l'alito di giù che vi s'appasta. simintendi, 1-109
bollir tacque e le pietre, / che poi fumanti e calde / mandan per
parti di quel grandissimo e stimatissimo scrittore che egli è, nel credere che socrate
scrittore che egli è, nel credere che socrate veramente credesse dal suo corpo avvelenato
alcuno mortifero alito, dannoso a quelli che lo avevano a rimaneggiare nel lavarlo.
mi piace assai il concetto di quelli che dicono non esser la fiamma altro che una
quelli che dicono non esser la fiamma altro che una somma fermentazione, che nasce dal
fiamma altro che una somma fermentazione, che nasce dal concorso di parti- cole false
imperciocché non intendendo essi per fermentazione altro che un velocissimo moto intestino delle particole componenti
intendere come le particelle degli aliti, che sono per l'aria, ricever possano un
21-171: quell'alito ancora di finissimo spirito che sfuma nel tagliare la buccia d'un
lancisi, i-712: sicché mi persuado che ciascheduno ravvisi restare nelle selve snervato l'
e l'ondeggiar leggiero della luna, che vi si specchiava da mezzo il cielo
i-46: per esprimere l'effetto indefinibile che fanno in noi le odi di anacreonte non
nell'estate. carducci, 615: che importa a me de gli aliti / di
della puerizia, quell'impression di freschezza che dànno al sangue puerile gli aliti del vento
sembianze pallide rare, una nebbia / che simulava, con l'alito verdognolo,
è stata afosa, e anche adesso che il tramonto si spegne dietro una nuvolaglia
aperta. forse l'alito di quelle rose che vagava prigioniero ha potuto uscire in libertà
. tombari, li-m: fu allora che dalla reggia si levò al cielo il canto
(alituóso), agg. ant. che manda l'alito, che respira.
ant. che manda l'alito, che respira. mazzeo di ricco [
]: e la bocca alitosa, / che rende maggio odore, / che non
/ che rende maggio odore, / che non fa d'una fera, / che
che non fa d'una fera, / che ha nome la pantera. redi,
: di così orrendo fetore avvelena, che con le sue minime acutissime particelle alituose,
e a taglio e a tutte maniere che l'uomo volesse avere, e tutta la
aperta. = voce introdotta dai mercanti che frequentavano le fiere francesi e fiamminghe:
, / e venimmo ad anteo, che ben cinque alle, / senza la
delle ville di brabante sono minori alle che tutte falle di fiandra. busone da
, e furono bene 150 alle quello che delle mura erano in terra. glossario
(introdotta nell'ital. dai mercanti che frequentavano i mercati francesi), dal fr
volgar., 1-7-163: anzi, più che con le statue, le quali non
di allacciare), agg. che allaccia; che avviluppa, irretisce.
, agg. che allaccia; che avviluppa, irretisce. s.
. agostino volgar., 1-9-100: quello che non ha senza amore allacciante, non
mio cervello guizzano imagini e pensieri involontarii che sorgono chi sa da quali profondità dell'
e languo e vengo meno, come una che sia immersa in un amore allacciante.
boccaccio, i-44: come non aspettasti tu che io almeno t'avessi veduto prima
io almeno t'avessi veduto prima che tu fossi entrato nell'amara bat
amara bat taglia, e che io con le proprie mani t'avessi allacciato
: ma più lieto quel nastro par che goda, / dorato in punta, con
, con sì fatte tempre, / che preme e tocca il petto, ch'egli
di ragionare al suo luogo d'un bottone che 10 avevo fatto a papa clemente,
e così brava la sconocchia, / che in un momento un gran pennacchio spaccia.
in terra un campanello, di quelli che i monatti portavano a un piede; gli
un piede; gli venne in mente che un tale strumento avrebbe potuto servirgli come
allacciare, chino a terra, sentivo che le sue mani appoggiate su le mie spalle
mi allacciai il collo col fazzoletto, che tenevo accanto; con calma egli mi scoprì
della camicia e di un paio di mutande che si allacciavano alla caviglia. idem,
canti, / di bel trebbian, che altrui la lingua allaccia,...
/ non è vin di morea, / che in grave sonno i turchi sensi allaccia
, v-3-41: quando tu senti un altro che ti lodi, / non fare il
componendo non manco bene di molti, che se l'allacciano vie su, vie su
ripida chiusa fra i festoni delle viti che si allacciano da un olmo all'altro
: erano quelli i primi contatti personali che allacciavo con la gente di città.
, iv-2-64: e quel [giosuè] che, come un animai s'allaccia,
di sasso, 2-17: moro considerando / che sia l'amore che tanto m'allaccia
moro considerando / che sia l'amore che tanto m'allaccia. tesoro volgar.,
la mente m'allaccia / l'amor, che sì m'abbraccia tolleme lo parlare,
, i-3- 172: so di che poco canape s'allaccia / un'anima gentil
allaccia ower lega tanto e'passi loro, che, eziandio quando essi vogliono tornare alle
. ch'ella mi ritenne più tempo che io non avrei voluto. sannazaro,
o morte io non comprendola, / che chiaman libertade, e più s'allacciano.
tepido e lento / ogni foglia, che 'n aria agita il vento? segneri,
mi riesci però molto semplice a pensare che non voglia mai pigliar moglie. oh
oh sarebbe la fenice de'mercanti, che tutti o tosto o tardi pigliano moglie,
ceppi, ih cui già era più che un mezzo allacciato. leopardi, iii-283
. negri, 2-710: l'istintivo amore che ci allaccia al suolo dove abbiamo ricevuto
. alzare quei capi dell'uve, che sono più bassi e vicini alla terra,
, legandoli a'pali delle viti; ciò che si chiama allacciare; tornandole poi a
, allacciando di nuovo tutti i capi che ne hanno bisogno. bocchelli, 9-213
per fortuna si trovò sùbito un chirurgo che mi allacciò la vena. c
un laccio, o cordoncino o altro che dissimile, si cerca ravvicinare due parti
cerca ravvicinare due parti separate. ma che si allacci una via con un'altra
una via con un'altra è metafora che passa la parte... le vie
gadda, 2-121: [la sutura] che allaccerà lo stomaco all'ansa del tenue
li cavelli vostri son più biondi / che fila d'auro o che fior d'aulentino
biondi / che fila d'auro o che fior d'aulentino, / e sono le
aulentino, / e sono le funi che mi tengnono alacciato. sacchetti, iv-124:
sacchetti, iv-124: più allacciati son che strette balle. cantari, 175: per
vi era allacciato con una più piccola che lo cingeva al petto e sotto le
nella miseria della cupidigia dell'oro, comanda che polidoro per morte fosse ucciso. baldinucci
al quarantesimo anno di sua età, che fu quello nel quale egli s'accasò,
legami della corte, mi permetterà, che io possa fare qualche poesia, non mancherò
lasciarono sulla sabbia le impronte di due che vanno allacciati verso una sola mèta.
idem, viii-200: un paio di fanciulline che camminavano allacciate, chiacchierando sottovoce.
o vuo'l'allacciato: e quello che scuopri, quello colla rosetta grana poi
sm. (femm. -tricé). che allaccia. salvini, 39-v-75
. si riscuote, segno è, che non aveva in lui l'appetito guadagnata la
. l'allacciare; nastro o fiocco che allaccia; legatura, legaccio.
rimanevano chiusi in pugno, di modo che, girandoli, ristringeva la legatura
rimanevano chiusi in pugno, di modo che egli, storcendolo, ristringeva l'allacciatura
abboccarsi e avviticchiarsi i nuovi capi, che devono venire per il frutto, aiutati
mestiere prendere subito l'uso dell'allacciatura, che per altro nome è detta brachiere.
allenti tutti i freni, / e che l'allacciatura se gli strappi.
tanto dura abbondevole, quanto sta, che per allagamento di pioggia non se
a sostenere gli allagamenti deu'acque, che al distemperato piovere innondano. grandi,
: in questo allagamento doveva seguire quello che appunto segue anche a'dì nostri nel
segue anche a'dì nostri nel colmare che si fa i campi bassi.
; i guardinfanti vi si gonfiavano tanto, che un crocchio di dame diventava un vero
d'acque e di piova disordinatamente, che 'l fiume d'arno crebbe tanto e
d'arno crebbe tanto e sì diverso che allagò molta della città presso alle sue
il piano di mugello, non pertanto che ogni fossato che mettea in arno parea
mugello, non pertanto che ogni fossato che mettea in arno parea uno fiume.
avanzò i termini del picciolo fiume, che appiè dell'alto cerreto correva, e
brenta s'ingrossa alcuna volta tanto, che allagheria molto paese, e spezialmente nel
padovano, se non fossero i ripari che i padovani fanno a luoghi e tempi opportuni
a sé diluvio e moto, / che scosse ed allagò la terra tutta.
, superbo, altero fiume, / che, qualor esci del tuo regno, e
, 787: direte forse... che... un canale largo non più
abbia a dare il transito a tant'acqua che in sei ore allaghi uno spazio di
del sole, temperata nondimeno dall'acqua che cavano dalli fiumi, con la quale allagano
quale allagano la campagna e quella terra che vogliono per generare le loro semente e
: or ch'immenso il calor sembra che smaghi / l'erba, ch'il verde
di scirocchi forti e continuati con piogge, che tutte le strade basse di venezia siano
ricordi, vennero giù quelle pioggie dirotte che allagarono mezzo mondo. pea, 7-608
e l'altro era già così risentito, che minacciava di allagare le stive, e
par., 12-18: per lo patto che dio con noè pose / del mondo
dio con noè pose / del mondo che già mai più non s'allaga. boccaccio
per difender lor ville e lor castelli, che allagherebbono, se non avessono buoni argini
sassosa, solcata da rotaie profonde, che, dopo una pioggia, divenivan rigagnoli;
parti più basse, s'allagava tutta, che si sarebbe potuto andarci in barca.
allaga / tanto 'l mio cor, che mai non mi rinfranco. pulci,
sentirsi allagare della dolcezza, non altramente che se un fiume di calda manna ci
le stanche membra di quell'obblio, che discaccia in buona parte le tante cure
16-ii-31: mira, o crudel, che al mormorar de'lai, / questo
. giusti, iii-263: mi basta che i miei amici non mi tengano capace di
insa- fardare l'arte mia nelle contumelie che allagano il paese. carducci, 610
occhi umidi, quasi tutte le stelle che andavano accendendosi in cielo vi piovessero in
le prese tutte e due le mani che reggevan la secchia, ed ella gliele
chinando il capo, nella luna piena che allagava il balcone. d'annunzio iv-1-231:
: e di là dal silenzio azzurro che allagava la casa si sentiva adesso la voce
e paduloso, ha quivi tacque tanto alte che non si può andarvi. =
nello allagato mondo tutta perì, fuori che deucalione e pirra, a cui rimase la
e di rado, accordo ben volentieri che non sono paduli. palazzeschi, 4-148
in tante cose a un tratto, che elli vi rimane dentro profondato e alagato
buti, 1-74: fiumana è più che fiume, cioè allagazione di molte acque.
maggi, 73: potria essere che tal terreno, per non avere
alcuni luoghi alternando, e facendo quello che i nostri giureconsulti chiamano alluvione.
pass, di allamare), agg. che è come stagno, come palude;
bufole. d'annunzio, iv-2-1023: quella che luceva tra le grotte affamate era te
strutto della persona e allampanato, / che certo andò rasente / d'intisichire. collodi
la mamma, allampanata, non sapeva che rispondere, dinanzi al letticciuolo. idem,
idem, 4-19: don ferdinando allampanato che pareva un cucco. nieri,
: un prete secco, allampanato e giallonaccio che pareva tutto il ritratto delle cattive annate
spina, tanto allampanato e spaurito, che pareva lazzaro dopo la resurrezione. tozzi
e testa, e delle braccia lunghissime che non sapeva dove mettere, pareva una
19-361: il fuoco crepitava l'ultime faville che allampavano l'ossatura delle barche. idem
. idem, 19-379: un uomo che aveva la camicia di marmo come una statua
idem, 19-399: grandi arcobaleni che sembrarono arcate rimaste intatte nella volta del
sf. membrana (sacco vescicolare) che avvolge il feto (e ne assicura i
redi, 16-vi-189: trovarono che la fierissima troia era pregna, e
la fierissima troia era pregna, e che quattro erano i porcellini, che nell'utero
, e che quattro erano i porcellini, che nell'utero suo racchiudeva, già pronti
. furono bene esaminati, e si trovò che rinvolti al solito erano, come moltissimi
corio, amnio e allantòide, ma quel che parve più d'ogni altra cosa considerabile
d'ogni altra cosa considerabile, si è che oltre a queste tre tuniche o pannicoli
., dal gr. àxxavxosisfjc; 'che ha forma di budello, di salsiccia
). allantoidèo, agg. che appartiene all'allan- toide.
toide. -liquido allantoidèo: umore che si raccoglie nel sacco dell'allantoide.
allapato, agg. bot. apiato: che presenta apiatura, allapatura.
apiatura: anomalia di alcune specie coltivate che presentano segni di degenerazione nei rami e
, da ape (per la credenza che l'apiatura fosse dovuta al trasporto di polline
de lui giraio enfacennata: / che eo non sia allapedata, / em-
, di allappare), agg. che allappa, che allega i denti.
), agg. che allappa, che allega i denti. magalotti, 19-17
sugo astringente e così austero, che allappa e corruga le labbra,
2-286: frutte acerbe diconsi quelle che, immature, hanno per lo
; ma dopo ci si sente qualcosa che allappa; quel « di gran lunga »
. da lappa * pianta con semi uncinati che si appigliano tenacemente '.
sia del torbido / bergo, che i labbri allappoli. = deriv
leonardo, 2-304: argine è quella che con sua subita altezza contrasta allo allargamento
strada fatta per l'aria da'volatili che discendano col loro allargamento e riserramento d'
ovunque facesse di mestieri, col terreno che si cavasse fuori nel fare l'allargamento
trattato di astrologia [crusca]: quello che rimane si è inclinamento del sole,
, e non secondo comandamento, concedette che ritornassono a stare insieme coloro, che
che ritornassono a stare insieme coloro, che non poteano stare in continenza.
vocabulo. leonardo, 2-292: l'acqua che cade nel modo sopra detto, non
poca furia d'acqua dietro a sé che la cacci. guicciardini, iv-351:
de'termini del suo impero? che non morisse pensando, come potesse
strada altrui, / mi par che tu ti ficchi per le fratte / d'
il ponte a mare in prima che rovini, che dio ne liberi, come
mare in prima che rovini, che dio ne liberi, come ne minaccia,
, come ne minaccia, sentendo che e'vada qualche poco allargando le sue rotture
: finitela, o meschine, che garrite / senza conclusion, senza
. e proponetevi tosto per oggetto che un giorno avete a sapere tutte
avete a sapere tutte le cose che li uomini vedono cogli occhi e
allarga i flutti e risospinge / l'umor che da que'fonti a lui procede
nestra la cuoca mi dava una certa mestola che ebbe il vanto di allargarmi la
del 1915. porto franco, che si potrebbe anche allargare a zona franca.
pea, 3-87: un fetore di guasto che vien su non invoglia ad allargare
occhi. baldini, 4-216: una musica che pare allarghi cerchi di solitudine nel
. savonarola, 7-i-23: non voglio che li mia figliuoli allarghino la vita loro
: tutti i teologi e canonisti s'accordavano che il matrimonio di caterina non valesse senza
non valesse senza dispensa del pontefice, che può le leggi ecclesiastiche allargare. manzoni,
a un critico, il quale crede che si possano allargare le regole?
, 24 (405): dunque, che stiate di buon animo, e perdonare
boccaccio, i-369: e vedendo manifestamente che tra lui e la fine del suo
la fine del suo disio era questo, che parlare gli conveniva s'egli servigio voleva
chi è stimato uomo da bene, e che vaglia, ciò che e'fa per
bene, e che vaglia, ciò che e'fa per allargare l'animo e vivere
a chi prendesse la croce, e allargò che dodici uomini po- tessono concorrere al soldo
, e me allargò inel medesimo modo che io mi stavo in prima.
il naufrago, se vuole afferrar la tavola che può condurlo in salvo sulla riva,
pugno, e abbandonar l'alghe, che aveva prese, per una rabbia d'istinto
m. villani, 6-51: pregandolo che allargasse la sua mano, di dare
. segneri, iii-1-153: ti comando che tu allarghi la mano in prò del
] non volevo per il pericolo manifesto che si corre in allargar cose simili. arici
gli antri un romor sordo s'allarga / che mette a chi s'appressa orror del
: il principal nocchiere gli disse, che dovessono distendere in quel luogo, per allargare
g. bentivoglio, 4-432: dubitando che gli ammutinati assaltassero l'armata, ch'
correre. verga, i-307: una vigna che non finiva più, e si allargava
, e al di là il mare che si allargava nuovamente, sterminato. idem,
, alte, dritte, unite: solo che, poco più su delle ginocchia,
... da altro canto el fare che gli amici si accorghino che tu stai
el fare che gli amici si accorghino che tu stai riservato con loro, è
loro, è la via a fare che anche loro faccino el medesimo teco.
allargherò sopr'a quelle [cose] che voi forse saper non dovete. sarpi
questo pure s'avanzava a domande, che facevano stupire e arrossire l'interrogata [ediz
: una cosa ben nota: / che non si dea [il padrone] troppo
ii-163: la ragione dice a l'avaro che s'alarghi; la volontà dice:
bisogno per la mia professione, il denaro che ricevevo dai miei amanti non bastava mai
, 526: l'altre genti ducali, che per terra strignevano brescia, intesa quella
e così brescia, dopo tre anni che l'era stata assediata, dallo assedio
ferdinando, il terzo dì, disperato che nella città si facesse alterazione, si
in mare. magalotti, 17-34: che talora possano questi animali allargarsi nelle pro-
il primo farà maggior trivellamento e profondità che il secondo. deledda, ii-744: il
e però errano e sono molti coloro che credono che la mano di dio sia rattrappata
errano e sono molti coloro che credono che la mano di dio sia rattrappata; ma
4. figur. ant. che ha più fiducia. m. villani
femm. -trice). disus. che allarga, dilatatore. libro delle segrete
utensile, di forma pressoché cilindrica, che serve alla perforazione dei pozzi minerari.
. di allarmare), agg. che desta allarme; che è capace d'ispirare
, agg. che desta allarme; che è capace d'ispirare apprensione, viva
mio saggio, non seppi trovar cosa che per un uomo sanamente spregiudicato potesse aver
io stesso mi accorgevo per più segni che la faccenda non doveva andar bene e
la faccenda non doveva andar bene e che qualcosa maturava in casa nostra di molto
e di proporzioni allarmanti, nello spazio che rimane, intorno alla tavola o appoggiati
ii-90: giustamente se n'allarmarono quegli che avevano fatto il gusto sulla lettura de'padri
gli animi del volgo / e i cuori che s'allarmano, si puote / da
d'aver la peste in mio potere pare che v'abbia allarmato, direbbero i moderni
sonetti... ed è molto tempo che avea voglia di spedirveli. ma siccome
. ma siccome versano sopra un soggetto che poteva forse allarmare la vostra prudente tenerezza
. cuoco, 1-31: le truppe che quasi assediavano la città, gli ordini
può farmi nulla. 50 io quel che debbo prendere... dio mio!
e. cecchi, 1-63: può darsi che per innata bontà il lettore non si
s'allarmò allo schiamazzo d'un uccello che fuggì sopra le cime degli alberi.
, 10-210: egli sentiva d'aver che fare non solo con un paziente spesso cosciente
in quella sopravvenuta pace, il segno che l'allarme era cessato. linati, 30-109
affannoso correre, un accendersi di luci che apparivano e scomparivano. quasimodo, 1-51
. quasimodo, 1-51: la sirena che ulula profonda / l'allarme sulla pianura
sospetto, una notizia, ecc., che faccia presagire un pericolo, un danno
16-viii-272: mi comanda [il granduca] che io ne porti l'avviso a v
i-113: vi ricordate ancora l'allarme che presero poeti, librai, letterati,
miei mali fin qui non son tali che meritino l'onore di produrre un allarme.
divenuta invendibile a causa dello strato di polvere che vi era depositata e così tutte le
, 1-7: tutte quelle reverenti minacce che mi son dato l'onore di far da
... non sono state altro che un falso allarme per tenerla un pochette
4. segnale d'allarme: dispositivo che permette a chi viaggia in treno di
uso ital. il fr. alarme, che nel senso figur. è docum.
, 39-35: « s'udì un rumor che tuttavia più crebbe: / e un
a ministro della guerra tutto il pericolo che si correva per le insorgenze troppo trascurate
credere al governo non esser ciò altro che voci di allarmisti. arila, 22