par del paradiso; / e ancor che con la lancia non mi tocchi, /
abbattuto, arso e distrutto / ciò che lor s'opponea rinchiuso e forte. idem
. idem, 40-ii-203: il tornar che iddio fece quasi in istanti tutto il
del viso più floscia, si capiva che era molto abbattuto d'animo. idem
scisse a tirarsela su la groppa come pareva che volesse fare. moravia, 1-146:
. da farli abbracciar più stretti, che non fa l'ellera la querce. -per
e autonoma; il complesso degli edifìci che ospita la comunità. targioni pozzetti
, 8-19: facendo 1 romani istanza che le abazie e priorati ed altri benefici
— 20 — altri che a cittadini romani. bottari, 2-43:
si legge d'un abate cisterciense, che di lui fu rivelato a una devota
fu rivelato a una devota persona, che avesse conseguita l'abazia simonicamente. botta
botta, 5-228: ordinava inoltre, che si esponessero all'asta pubblica le abbazie
). abbaziale, agg. che si riferisce a un'abbazia, a
di torricelle eguali a quel- l'una che santa barbara sorregge nella palma della mano.
piovene, 5-271: un'edera più nera che verde, la cupa edera del colore
,... sappia de certo che lui se abbecca il cervello.
sm. disus. beccatoio: recipiente che contiene il mangime (nelle gabbie degli
de marchi, 319: io non so che cosa è la scienza, perché la
', dall'agg. abecedarius 1 che segue l'ordine alfabetico '(entrambe le
63: ecco [l'alba] che di color rosato il cielo abella. ariosto
. casti, 18-87: l'adulator, che ogni difetto abbella, / non inetto
: finché poi cade la feconda pioggia / che gli uomini e le fere e i
. berchet, 347: quella fiammella / che di raggio ospitai la valle abbella
19-117: fortunato colui... / che nella ferma e nella stanca etade
a traverso a un velo di poesia, che lo allontana e lo abbella. viani
abella. forteguerri, 21-61: ecco che il cielo di nuovo s'abbella. leopardi
eterna: / fortuna vuol così, che se n'abbella. alfieri, 779:
di qualche parola un po'strana, che sia novellamente messa in voga da un
gioia né gioco / de loco altro che quello / ch'ai core piace ed abella
/ poi fare a voi, secondo che v'abbella. cino, ii-527: io
, ii-527: io veggio amor visibil che l'adora / e falle reverenza, sì
il libero arbitrio, certa cosa è che egli può e non può [innamorarsi]
e non può [innamorarsi], secondo che più gli abella. =
le fabbriche, ottime sono le pietre statuarie che obbediscono allo scarpello. r. gualterotti
d. battoli, 40-iv-444: già dicemmo che la pensione... egli tutta
: tanti abbellimenti di queste ricche città che possono dirsi rinnovate. e.
: questo [spirito] non è altro che uno frequente pensiero a questa nuova donna
vi de'sì la passione mia, / che star vèr voi vorrìa, / ch'
: tutti gli ornamenti e vaghezze particolari che sì mirabilmente abbelliscono la terra, resteriano
parini, 556: que'fregi soli che servono ad abbellir la verità, non già
linguaggio. 2. fingere bello ciò che non è; dare una falsa appariscenza
165-2: o tu, lass'omo, che ti dai per amore, / come
ricorsi ancora alla dottrina / di colui che abbelliva di maria, / come del sol
, 22-24: e vidi cento sperule, che 'nsieme / più s'abbellivan con mutui
domandata l'avesse..., rispondea che per più piacermi il facea. m
perle di cui s'abbelliva, e volle che si mostrasse ornata di tutta modestia in
di ristoro. marino, 6-85: oltre che di bei drappi e vestimenti / si
stelle in quei cristalli, / allor che nuda entro l'algose valli / natatrice
istrani ornamenti, i quali, non che imbellirla o rimbellirla, la deturpano più che
che imbellirla o rimbellirla, la deturpano più che mai. la terra s'abbellisce di
alfieri, i-38: indispettito un tal poco che colui si abbellisse del mio, andai
fiore, 1-2: i'guardava un fior che m'abbellìa. intelligenza, 120:
sm. (femm. -trice). che abbellisce. salvini, 39-v-247:
al dialogo tanto lustro e finimento, che non abbellitóre, ma ritrovatore ne sembra
firenzuola, 143: abbenché, secondo che mi disse 'già un de'lor frati,
alla toscana il mare adriatico, a cagione che vi si vanno a scaricare alcuni fiumi
.. da sé, anche all'uomo che nasce il più schiavo. berchet,
2: abbenché, per benché, parola che il pallavicino ed il facciola ti dichiararono
ti dichiararono non molto buona, e che il corticelli qualificò per barbara: la crusca
d'uno bordone nella spalla manca, che poco meno avea passato dall'altra,
pastor sopra un cavallo incontra, / che per abeverarlo al fiume arriva. caro,
ora dell'abbeverare. né guari stette, che la pastorella, cantando, con ambe
/ gemere udì l'acqua marcia / che abbevera l'urbe affocata. panzini,
serva, doveva rammentare la spugna acetosa che abbeverò gesù sulla croce. cinelli,
quell'elisire d'aria purissima elementare, che v'abbevera i polmoni nel respiro.
la sua anima. idem, iv-2-13: che rosseggiare lussurioso di peperoni e di pomodori
cantilenando! campana, 166: o luna che ci abbeveri di sonno. sbarbaro,
, per la grandezza del getto, che il metallo non raffreddasse, ond'ella [
questa fonte dove si abbeveravano i buoi che traevano al campidoglio il carro trionfale di
vaso: le anse erano due colombe che vi si abbeveravano. barilli, 2-65:
abbeverarsi d'acqua chiara dopo tante settimane che ne sorbivano di putrida e stagnante. silone
stagnante. silone, 5-55: con che ti sei abbeverato ieri sera...
. negri, 1-393: l'invincibile arsura che mi strazia / s'abbeverò a gran
/ il cielo, fuma il suolo che s'abbevera. idem, 2-102:
mia veglia al tuo profondo / sonno che li riceve, i porcospini / s'abbeverano
sostavano in fila e succhiavano l'acqua che riempiva fino all'orlo i lunghi truogoli
così buono / di terra amara abbeverata che rifiata. 3. avanzato (di
di non mettervi l'argento, infino che la coppella non è bene abbeverata di
di piombo, e tu lo conoscerai, che quando ne fia abbeverata, lo piombo
, nel bicchiere) di una bevanda che da altri è stata bevuta.
delle pasture, o mischiarlo con quel che pascono [le pecore], o ne'
, 459: guardate adunque quelle gretole che sono sotto l'abbeveratoio della vostra gabbia
sotto l'abbeveratoio della vostra gabbia, che per la molta acqua che vi si
gabbia, che per la molta acqua che vi si versa sopra, sono infradiciate.
: son cattive quelle [acque], che dalle piogge si mettono insieme per riempirle
tempii, le botteghe..., che rendevano queste vie [militari romane]
: un lieve suono simile a quello che producono nell'abbeveratoio gli animali dissetandosi.
consisteva in una ampia vasca di legno che riceveva l'acqua da una cannella di
dessi, 7-74: era l'acqua che sgorgava dalla muraglia verde di muschio e
il cielo, le grandi teste dei buoi che si muovevano lente come nuvole.
, 336: quegli è tuo amico che t'aiuta e consiglia ne le tue avversità
ne le tue avversità, e quelli che de le tue tribolazioni si reca a sé
tuo desiderio, perché lui solo è quello che ti può aiutare. idem, iii-484
perché avete ad essere semente di quelli che hanno a venire. sannazaro, 482:
, poiché aiutano questo residuo di libertà che ci è rimasta. b. davanzali,
i-137: non dite, amico mio, che la filosofia non ci sia utile.
5-52: mio padre ci ripeteva spesso che, per le persone d'onore,
, 6-160: c'è stato un tempo che con gabriella ci dicevamo ogni cosa.
sig. neri si mostra dadovvero, che è buon amico suo. salvini, v-484
mare già belli e fatti, e che si possono antivedere e scansare, ma
ii-98: egli, sì con l'intenzione che con gli effetti, ha sempre aiutata
suono delle trombe aiuta la paura a coloro che usato non l'hanno. dante,
sufficiente numero di pecunia si ne tolse, che a certo tempo aiutò la povertade.
3-15: prudenzia è amare buono, che dio agiuda, e da che fiede,
buono, che dio agiuda, e da che fiede, prudentemente retrar se. idem
porta la mia donna amore / per che si fa gentil ciò ch'ella
antico, altri potrà aiutar le cose che ritrae dal vivo: e avendo appreso a
, famoso saggio. pulci, 15-27: che nel colpirsi dicea l'uno all'altro
... di aiutarli di ciò che avessono bisogno. palladio volgar.,
volgar., 1-34: e poniamo che ogni terra s'aiuti con letame tuttavia
, vide un vecchio d'altero aspetto che strascinavasi sul bastone... e volle
sul bastone... e volle che al suo stipendio di lettore di eloquenza il
lettore di eloquenza il comune aggiungesse tanto che il vecchio s'aiutasse d'un cales-
, 1-186: molte volte avviene questo, che noi vogliamo sapere molta scienzia, per
m'assale subitana- mente, / si che la vita quasi m'abbandona: / campami
, 12-130: allor fec'io come color che vanno / con cosa in capo non
mirava ben fiso, et in tutto che fosse debolissimo pur s'aiutava a onorarlo
a onorarlo. castiglione, 241: voglio che 'l nostro cortegiano, il meglio che
che 'l nostro cortegiano, il meglio che pò, oltre al valore s'aiuti ancor
le man preste / s'aiutò; che notava per costume. / va forte il
.. non manco aiutarmi in modo, che mi restano molte ore del giorno da
e contra il corpo in cui caddero che non l'assorba. baretti, ii-244
: di tanto in tanto sorrideva, pensando che il ragazzo avrebbe saputo aiutarsi, quando
aiuta, dio l'aiuta (aiutati, che dio t'aiuta): il cielo
t'aiuta): il cielo aiuta coloro che, nei casi avversi, si sforzano
di gente volenterosa di parteciparle con quelli che sanno e vogliono far qualcosa; e
far qualcosa; e il proverbio dice che chi s'aiuta, dio l'aiuta.
la quale cosa, hae mestier colui che di questa figura si vuole aiutare, che
che di questa figura si vuole aiutare, che ponga mente nelle maniere di lei come
, e alla parte del cielo in che ella stae. varchi, iv-165: za-
, aiuta assai, dopo la prima sera che sieno messi... i grappoli
. aiutativo, agg. disus. che aiuta; giovevole, utile.
meglio è ad essere due insieme, che uno solo; ché 'l frate aiutato dal
pochi giorni guerita, più bella diventò che mai fosse. idem, i-37: l'
. alla nostra salute non manca altro che l'operar de'ferri aiutati dalle nostre
quale tu più ti maravigli vedendolo operare che udendolo parlare. g. villani, 11-20
celestiali armi, priego per quella vittoria che tu già sopra i figliuoli della terra avesti
figliuoli della terra avesti,... che tu sia a me favorevole aiutatore.
lor lingua subitamente di quelle pone, che mai ad animo riposato per lo dicitore
darà uno aiutatore,... acciò che lo onnipotente iddio esaudisca lo mio desiderio
, e perciò abisognano d'uno aiutatore, che sia quasi uno angelo, cioè che
che sia quasi uno angelo, cioè che li metta a molta stretta dieta.
. opera prestata in favore di persona che si trova in difficoltà; mezzo con
ii-118: e sono in tali mene / che dico: -oi lasso mene! -con
, purg., 21-82: nel tempo che 'l buon tito, con l'aiuto
aiuto de li dei non viene a coloro che vogliono vìvare come le femmine. ammaestramenti
dee domandare l'aiuto delle leggi quegli che fa contro ad esse. m.
cavalieri di nido e di capo vana, che con lui erano che partire se ne
di capo vana, che con lui erano che partire se ne dovessero. petrarca,
: o turba delli miei dolori, che dite? che farò io? voi siete
delli miei dolori, che dite? che farò io? voi siete lo mio
(353): io vi ricordo che io non medico con la mia scienza,
, i-118: né v'è alcuno iddio che al tuo aiuto non sia prontissimo e
sia la cagione della tua doglia, acciò che io prima ti possa porgere debito consiglio
. paolo da certaldo, 180: colui che rifiuta l'aiuto del suo paese,
/... / l'aiuto che potea tutto le porse. cellini, 2-65
lui di quel superno messo, / che stese il braccio, e tolse il ferro
corda o capello, / sottil così che si distingue a pena / se sia filo
, 1-77: non sapeano tirar segno, che gesso o statua non avessero dinanzi per
simili a quei letterati... che senza l'aiuto di una libreria non sapreb-
a comprendere gli ottimi e perniziosi libri che escono da quella nazione. manzoni,
e chi cade nel piano, il che rare volte adiviene, con picciolo agiuto
, e di grazia la lettera dice che v. e. me gli dona.
... abbino ciascheduno il privilegio che gode il caporale... qual
di corpi di soldati, di milizie, che si aggiungono ad altri corpi per accrescerne
romani dalle città d'italia, prima che i loro abitanti godessero della cittadinanza romana.
tutti i corpi di milizia straniera, che militavano per la repubblica. 7.
a gridar forte: -aiuto aiuto, che il conte d'anguersa mi vuol far
, il vide supra la lancia chiuso che parea un fiero giustratore, e con la
a dio de'profondi peccati, acciò che ci porga l'aiutrice mano della sua misericordia
in suo potere... ferrara che può far altro che essergli aiutrice?
... ferrara che può far altro che essergli aiutrice? = lat. adiutor
aiutorio al rio uomo, e con coloro che odiano dio se'per amistà congiunto.
iv-11-2: domando aiutorio a quella cosa che più aiutare mi può, cioè a
aiutorio d'alcuno, con ciò sia cosa che l'uomo abbisogna di molte cose,
stato. idem, 320: deh! che altro è rimaso a noi che possiamo
! che altro è rimaso a noi che possiamo chiamare in nostro aiutorio? fatti
non dovemo lo nostro aiutorio a quelli che 'l domandano degnamente. crescenzi volgar.,
le quali così tenere, è bisogno che sieno aiutate con certi aiutori, e giu-
il cieco piglia consolazione per l'aiutorio che gli può dare l'orecchie, ed il
è la regola delle cose terrene, che, chi meno se ne ricorda, abbi
abbi minore cagione di piangere; e che altro aiutorio abbiamo noi, che il
; e che altro aiutorio abbiamo noi, che il dimenticarle? s. bernardino da
te provedere alla salute tua... che sperare nello aiutorio altrui. idem,
m. villani, 9-86: per aizzamento che fatto fosse a'franceschi [da gli
pres. di aizzare), agg. che aizza, che incita; provocante.
), agg. che aizza, che incita; provocante. manzini, 7-53
piagge volgere e imboccare / assai credo che deggia dilettare / libero core e van d'
: e li suoi liberti e partigiani, che non ve- devan l'ora di farsi
avrebber potuto avanzarsi uniti e ordinati? che se, invece di romper la folla,
aizzata. idem, 782: [parole che] insieme fanno vedere se l'intento
prossimo a quel peccataccio turco e scomunicato che è la vendetta! d'annunzio, iv-2-255
vezzo di aizzarla come una cucciola permalosa che nel gioco imbizzisce e mordeggia. cicognani,
bruciava dentro, come un rogo segreto che ogni tanto il vento aizzi. silone
, 121: i carabinieri, giudicando che fosse difficile raggiungerlo, gli aizzarono dietro
grano e la voce esile... che di tanto in tanto aizzava l'asino
idem, ii-913: vide il pecoraio che mandava avanti l'asino giù per il varco
col ferro di cavallo arroventato come il gatto che aizza il topo a fuggire toccandolo con
. vallisneri, iii-496: male, che vuol esser trattato con infinita dolcezza,
vuol esser trattato con infinita dolcezza, che non cede a'leggieri rimedi, ed a'
aizzare, verbo originato da quel suono che fa la voce, dicendosi sm sm,
o dalla parola iza, voce arabica che vuol dire 'ira '».
mettimale, o almeno de'curiosi maligni che, se posson vedere alle prese signori e
mogliera del notaio, sì come colei che era uno cotal turbinio di femminella aizzosa,
, disse al notaio: et allhora che vorrestu fare, messere? disse il
: vorre'n'andassimo a letto: lo che disse stimando con una parola buona si
letter. ale, alie). organo che consente di volare (uccelli, insetti
, 25-10: e quale il cicognin che leva l'ala / per voglia di volare
maggiore resistenzia, onde più si tarda che non fa la opposita alia, ch'
alie son più veloce a priemere l'aria che l'aria a fuggire di sotto l'
è in tutto di color nero, fuor che nel collo e nel grosso dell'ale
dell'ale, dove ha un non so che di cangiante tra turchino scuro e pavonazzo
lavori le compagne appella, / ape che l'ali ha d'oro, ape gentile
d'intorno a lui volano odori, / che a le varie manteche ama rapire /
farfalle. leopardi, 16-1: allor che l'ale / battendo esulta nella chiusa
questo è quel mio cuore, / questo che in sen mi batte, / qual
e io direi del sonno delle larve / che sognano ali, e delle siepi tetre
di polvere dell'ala / della falena che ronzava al lume. idem, 975:
: due farfalle bianche, di quelle che per ali hanno rapito quattro petali a una
in un cielo senza ombre non si vede che in sogno. saba, 475:
nel caldo dell'ala, gli uccelli che volano in cielo. bartolini, 12-114:
esso m'apparìo / un non sapea che bianco, e di sotto / a poco
ancor non fece motto, / mentre che i primi bianchi apparser ali: / allor
primi bianchi apparser ali: / allor che ben conobbe il galeotto, / gridò:
, / gridò: « fa, fa che le ginocchia cali: / ecco l'
... ahi, tristi coloro che in te sperano! idem, i-401:
gli parve cominciare a mettere alie; di che, egli, con grande allegrezza,
, st., 1-121: or poi che ad ale
., 22-43: allor m'accorsi che troppo aprir l'ali / potean le
tien dal soggetto un abito gentile, / che con l'ale amorose / levando il
pensieri al cielo / sì spesse volte che quasi un di loro / esser mi
fede è l'alia dell'orazione, però che se questa alia non avrò, un'
irradiarli immoto, / onde all'anglo che tanta ala vi stese / sgombrò primo
luce di poesia, / luce d'amor che la mente saluti, / su l'
esser ali; e al vento / che tutto assorbe, aperte l'ali, ignare
tasso, 7-4: 'l sonno, che de'miseri mortali / è co 'l suo
funesta della guerra, e quelli che della guerra conoscevano ancora soltanto le
fa maravigliose le tue misericordie, tu che fai salvi coloro che sperano in te;
misericordie, tu che fai salvi coloro che sperano in te; da coloro che
coloro che sperano in te; da coloro che fanno resistenza alla destra tua, guarda
, 321-3: è questo 'l nido in che la mia fenice / mise l'aurate
l'aurate e le purpuree penne? / che sotto le sue ali il mio cor
elli or dritta l'ala, / però che sempre quivi si ricoglie / quale verso
672: alla dormente nave, / che sempre sogna nel giacere in secco, /
del monte aventino, in modo però che si vedesse la luna comparire sopra l'estremo
di lana verde e nera con due ali che scendevano lungo gli orecchi all'antica foggia
e un consunto cappel- luccio di paglia che quasi non aveva ala. beltramelli, iii-
tante pagliuzze d'oro, la bocca che brillava di un rosso assai vivo.
scendeva un altr'ordine di gradi, che a poco a poco allargandosi si sporgeva
2-53: l'accompagnò egli stesso alle camere che le aveva assegnato nell'ala di levante
di grido feci costruire le due ali che la fiancheggiano. 10. serie di
il podestà fuor del palazzo / par che ci s'awicini: / ala soldati,
si smontò tra due ale di popolo, che i servitori facevano stare indietro. tutti
, 13 (235): renzo, che, facendo un po'da battistrada,
di quelle due frontiere di benevoli, che facevano, nello stesso tempo, ala
, in due ali, alcuni poliziotti che tenevano a freno i curiosi. paolieri
. magalotti, 21-24: a guisa che noi veggiamo tacque da ogni minimo bruscolo
noi veggiamo tacque da ogni minimo bruscolo che sopra vi caggia, dirompersi, e
e silenzio e clamore d'un popolo che lotta ti fa ala. 11
. ala di un partito: la parte che rappresenta una tendenza più spiccata (in
azione aerodinamica capace di sostenere il peso che grava sull'apparecchio: superficie portante.
carne, di penne, d'amore, che gli servirà stanotte a riparar la testina
dagli ausiliari; infine dalla cavalleria, che poteva eseguire la manovra aggirante.
i re africani, / e i duo che manda il più fervente stuolo. davila
quell'ala dei moschettieri a piedi, che fiancheggiava dal lato di fuori la gente
solamente osservatrice; pronta meno a combattere che a ritirarsi. idem, iii-229: si
). le ali: due giocatori che fanno parte dell'attacco, schierandosi alle
destra e sinistra): due giocatori che all'attacco giocano in una posizione intermedia
pulci, 26-75: e se non fusse che il cavai misse ale, / e'
pietà vi disgrievi / tosto, sì che possiate muover l'ala, / che secondo
sì che possiate muover l'ala, / che secondo il disio vostro vi lievi,
26-2: godi, fiorenza, poi che se'sì grande, / che per mare
poi che se'sì grande, / che per mare e per terra batti l'ali
/ quanto son difettivi sillogismi / quei che ti fanno in basso batter l'ali!
! forteguerri, 9-10: vo', che le umane, e le divine cose /
el tuo desir m'agrada, / che nostra gloria ognor più l'ale spanda.
vano, / al piè dell'alta ripa che pur sale, / misurrebbe in tre
pronta, pieghevole vivissima fantasia d'ovidio che s'ag grava talora della
più stomacare di questa gora d'inchiostro che tutto confonde, di questi estri di
confonde, di questi estri di struzzo, che coll'ali grette e flosce ambiscono al
, poi dietro ai sensi / vedi che la ragione ha corte l'ali.
ariosto, 38-16: ma ora awien che questa voglia dome, / e faccia
, 8-30: e secondo il furor che il legno assale, / cresce o tarpa
croce, i-2-24: la ricerca di vocaboli che impediscono assolutamente gli equivoci...
tanto grande e tanto vali, / che qual vuol grazia ed a te non ricorre
è stato assai sull'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire
di questi il cavalier s'accorse, / che stavan per ferir quivi su l'ale
in su l'ale, e secondo che noi facciamo, secondateci maestrevolmente. varchi
varchi, iv-430: m. piero, che attendendo il seguito stava sull'ali,
so stare così sull'ale con persone che mi piacciono, o alle quali vedo di
azzini, 3-18: la rondine di mare che ieri, mia dolente, / volava
. -ala a bordo: cima che collega alla nave una zattera o scialuppa
bruno, 224: cossi fanno ancora color che portan birra ed ala; i quali
faran sentir l'empito de la carca che portano. = ingl. ale
machiavelli, 285: pochi ne sono che abbiano armate le stiene e le braccia
, fanno bene l'ufficio loro prima che la zuffa si ristringa; perché, ristretta
ch'ella è, diventano inutili. donde che i svizzeri, per fuggire questo inconveniente
di picche una fila d'alabarde: il che fanno per dare spazio alle picche,
alle picche, il quale non è tanto che basti. bandello, 1-11 (i-140
): fece fermar la porta e volle che li dui stessero di sotto armati con
di sotto armati con alabarde, a fine che se il giovine gli scappava da le
se il giovine gli scappava da le mani che essi lo ammazzassero. speroni, 1-1-347
: l'armaiuolo, conforme all'arte che egli ha imparata ed esercita, qualor lavora
piedi dell'attonito villano, / che attento il papa e i cardinali guarda.
entra, chiama gli alabardieri, che si ficcan dentro anch'essi l'
d'uomini e di cavalli, / che fuggon d'alessandria da i mal tentati valli
pelle d'oca al più ardito scampaforche che avesse tenuto alabarda e vestito arnese. ojetti
per andarsene, il giardiniere le disse che aveva ordine dal padrone di non aprire
e alabardieri. redi, 16-iv-24 scorse che furono alcune settimane, ritornò di nuovo
loro lavori. alabastraio, agg. che ha la tinta o la trasparenza dell'
cartista, specie di berretto basco, che egli portava lievemente inclinata, velava di
della più goffa alabastreria e ges- seria che mai lucchese portasse in giro pel mondo.
alabastrino, agg. di alabastro; che ha natura 0 colore o trasparenza d'
(i-70): aspetterò... che 1 miei biondi capelli diventino d'ariento
21: battete quelle carni alabastrine, / che conservano un cor di sasso in petto
stosch... era di parere che nel succiare l'untuosità consistesse appunto la
, dal colore alabastrino, dagli occhi che valevano mille franchi per ogni occhiata.
bionda così lungamente contro l'ombra, che pareva vi trasparissero per vene alabastrine dall'
. panzini, i-799: non è vero che lei abbia un cuore di pietra.
... d'un azzurro alabastrino che pareva attendere una fiammella per trasparire.
, ma d'una bellezza, più che marmorea, alabastrina, d'una materia fredda
palazzeschi, 1-4. 7: quella malattia che fa morire in bellezza, e sugge
miner. varietà di roccia sedimentaria, che si distingue per la sua composizione in
ma per la lista radiai trascorse, / che parve foco dietro ad alabastro. buti
[par., 15-24]: dice che si partì ima di quelle anime
dal destro lato della croce; e dice che questa cara gemma, cioè quest'anima
ma per una linea d'uno raggio che la croce mettea, trascorse a similitudine
una pietra molto grassa, alla quale pare che s'appicchi il fuoco, e che
che s'appicchi il fuoco, e che sopra essa arda quasi come sopra uno
si mette in confezione d'unguento, che dalla pietra si chiama alabastro. landino,
alabastro, nel quale la candela risplendea più che in sottilissima lanterna. vellutello [par
similitudine la croce nastro, e l'anima che trascorse in quella, gemma, perché
, perché sì come per la gemma che si porta per pendente al collo, si
la radiai e corruscante lista di quella, che parve esser fuoco dietro ad alabastro il
. leonardo, 2-599: altri disson che la luna era composta di parte più e
. ariosto, 10-96: creduto avria che fosse statua finta, / o d'alabastro
): due poppe ritonde e sode che parevano formate d'alabastro. c. bartoli
di invetriate tavole di alabastro trasparenti, che fussino gagliarde contro a le brinate e contro
vasi per unguenti, perché hanno opinione che gli conservi benissimo incorrotti. bruno,
ostro, alabastro ed oro, perché quello che in figura nella corporal bellezza è vermiglio
e giallo, ma in tanta quantità, che se ne servono per fabbricare le case
lumicino. carducci, ii-9-29: una donna che ha il tuo ingegno e il tuo
si fece schermo con la mano nuda che s'illuminò come un alabastro rosato:
brune. l'imagine dell'alabastro, che a un lume interno s'indori,
minima parte della divina finezza. pareva che una soffusione d'oro e d'ambra impalpabili
candelabri d'oro, e quattro ceri che piantò su di quelli, grossi, lisci
alabastro / de la colonna pura / che reggea l'edificio del bel volto, /
imperato, i-32: l'alabastro che chiamiamo gelato è dell'istessa sustanza che
che chiamiamo gelato è dell'istessa sustanza che la stiria: anzi non altro che
sustanza che la stiria: anzi non altro che una o più stirie unite in un
tavola piana di due corteccie, con rai che dal- l'una e l'altra corteccia
diacciato porta questo nome per la similitudine che ha col diaccio e con certi bicchieri
diaccio e con certi bicchieri e tazze che si usano fare come se fossero di
è ch'è piena d'occhi e nugolette che la rendono vaga. 4
ant. vaso d'alabastro; l'unguento che vi è contenuto. bibbia volgar
ch'era in quella città, sapendo che iesù era in casa di quello fariseo
unguento. segneri, ii-65: vedete che getto, che prodigalità, che scialacquamento!
, ii-65: vedete che getto, che prodigalità, che scialacquamento! un liquore
vedete che getto, che prodigalità, che scialacquamento! un liquore sì prezioso.
sardella 'e la * salsa 'che se ne fa (docum. rispettivamente nel
, attivo, pronto, sveglio; che lavora o agisce con trasporto e vivacità
idem, 823: solo un amante forse che placida al sonno commise / la dolce
dai genii alacri del fuoco quello che nel crepuscolo era parso un argenteo palagio
quell'alacre moto dei suoi organi, che vada animata da una sua volontà. b
. linati, 30-65: messa dell'alba che si ascolta con lo spirito alacre,
diceret aliger ». v. allegro, che è l'esito popolare: alacre è
d'arcadori giovani, e d'uomini che alacremente combattono. tenca, 1-86:
segneri, ii-i: non siete voi che ballavate con tanta alacrità ne'festini?
dell'occupazione e del divertimento il più che può: e tra poco si sentirà
allungando il passo, con più impazienza che voglia, cominciò a veder tra le macchie
, e affrettando, con più impazienza che alacrità, cominciò...].
pur lasciato chiaramente vedere... che la lena e l'alacrità veniva lor manco
. nievo, 186: ma rimessi che furono in via questi riebbe subito l'
soffici, ii-41: esigeva... che tutti dessimo prova della massima alacrità e
sé l'alacrità premurosa di tutte le volte che suo marito arrivava. 2
e di buon animo i soldati, che per lo più dipendono dalla cera del lor
« mille e una notte », che, grazie a una lampada magica
, 680: ma s'io ritrovi ciò che il cuor mi vuole, / ti
sublime. idem, ii-255: più che pallido, terreo era il volto, cui
gare. slataper, 1-99: cervo vinto che i tuoi coetanei cacciatori sbraitando l'alalà
(xocxó <; 4 loquace, che grida '), sul modello di xaxca
., i-85: colore di scarlatto pare che meglio stea in alamagnica lana che in
pare che meglio stea in alamagnica lana che in lana d'italia. = dall'
non temono né quello né altro potente che le abbino intorno » (v
= dal nome di ser alamanno salviati, che introdusse la coltivazione di quest'uva in
, di seta, o d'altro, che vi è come tessuto a mano,
coperte di ricami e di alamari, che il panno non si distingueva più.
palazzeschi, 6-276: una fila di camerieri che si trovavano alano all'entrata
e l'altra superiore, il cappello che fa da coperchio e raccoglie i vapori
il serpentino, tubo a spirale, che sta immerso nel refrigerante, un vaso
vaso in cui circola l'acqua fredda e che produce la condensazione dei vapori.
alambicco abbia il suo canal dentro, che va intorno, e col suo becco
va intorno, e col suo becco che mandi l'acqua fuori. questo accomodaremo sopra
questo accomodaremo sopra una caldaia di rame che capisca molta acqua. ojetti, i-108
al-anbiq 4 vaso per distillare ', che, a sua volta, deriva dal
e armato, con due cani alani che gli facevano compagnia..., andò
: come mastin sotto il feroce alano / che fissi i denti ne la gola gli
de'compagni, / con quella furia che come l'alano / contra il cinghiai,
, 8-464: qual fiero alano, che, ne'presti piedi / confidando, un
feroce. pulci, 15-82: credo che poco di vita gli avanzi: / morto
fra i dieci e i vent'anni che, in certe regioni dell'italia meridionale,
o « galani »; si è detto che tali parole siano la corruzione di t
, o galano, significa soltanto colui che lavora a pari e patta, da uguale
aequalanus, ugualano: è la parola che si trova nell'area dei dialetti meridionali
. veramente le pale della ruota pare che schiaffeggino l'acqua che vi fa impeto
pale della ruota pare che schiaffeggino l'acqua che vi fa impeto sopra, e loro
loro sta bene il nome di alapa, che significava schiaffo. =
= lat. àlapa * schiaffo ', che assunse il senso di 'mano aperta
paletta '. alare1, agg. che concerne l'ala. -membrana alare:
alare: ampia e sottile ripiegatura cutanea che forma l'ala dei chirotteri o pipistrelli
beicari, 3-1-75: comandò per santa obbedienza che tacendo mettesse il capo sotto quelle legna
mettesse il capo sotto quelle legna accese, che erano ivi sopra gli alari. bisticci
bisticci, 2-548: dice... che... infino a tutte le
le masserizie di cucina erano d'ariento, che gli alari ed ogni minima cosa era
: alari sono due ferri o sassi che si tengono nel focolare, perché mantengono
, molto antichi e di ferro, che terminano in due figure di diavolo egregiamente
trattava... di alare una parommella che ci sarebbe voluto l'argano.
. e sm. milit. disus. che appartiene alle ali dell'esercito, di
savi [gherardini]: sono uccelli coraggiosi che si difen dono et attaccano
-per estens.: di qualunque persona che sia al seguito di un'altra,
giudice, consigliere a làtere: magistrato che, affiancato al presidente, compone un tribunale
parto medesmo, e colle stelle, / che distruggi le cose, e rinnovelle /
il pensiero eccede. crudeli, 1-1: che la tremante lira / di sue corde
stella, / e da i labbri, che a pena ella movea, / un'
angelella. pascoli, 167: tu che nascesti dio dal piccolo ave, / dalla
. traboccavano di nidi. la vita alata che si sprigionava dal loro cuore aveva ad
vaiato. ariosto, 33-88: poi che l'alato ne perdé la traccia, /
breve: simili, alcuni, a foglie che il vento stacchi dagli alberi. quasimodo
, destriero mansueto e ardente, / che dell'alato piè giovato hai spesso
arald. si dice di tutte quelle figure che hanno ali contro la loro natura (
la cresta] quel piccolo uccello, che già fu detto galerita, dipoi per vocabolo
v-376: e un'alauda invisibil, che s'inciela, / in note diffondea squillanti
l'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggìa innanzi, sì che di lontano /
mattutina / che fuggìa innanzi, sì che di lontano / conobbi il tremolar della
, purg., 9-52: nell'alba che precede al giorno. intelligenza, 11
mia, / ch'è vie più chiara che l'alba del giorno. petrarca,
. a dimari, 172: seguiam prima che spunti il giorno fuori / dall'indico
in compagnia dell'alba / innanzi al sol che di poi grande appare / su l'
/ i cavalli pascevano, aspettando / che dal bel trono suo l'alba sorgesse.
tutto cangia quaggiù! e verrà giorno che dio ritirerà il suo sguardo da te,
tuo raggio su l'oriente ad annunziar che tu sorgi. manzoni, 36: era
e piagge, / caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della notte il
ancor gran tempo / non resterete; che dall'altra parte / tosto vedrete il
i-145: un'alba modesta e pallida, che ho ancora dinanzi agli occhi, striata
una carezza su quel gruppetto di casucce che dormivano quasi raggomitolate sulla riva. serao
alba lentamente saliva a coprire le stelle che palpitavano più forte. panzini, ii-353
e l'alba rossa sorgeva. senza che nessuno le dicesse niente, l'alba
l'alba rossa sorgeva come una bella sposa che si leva dal letto. negri,
stupito di rinascere sotto un cielo di rosa che a ogni minuto si fa più vasto
e innaturale d'un'alba di finimondo che non ce la faccia più a vincere
de'tafani si dice quell'ora del giorno che il sole è nel suo maggiore vigore
caro, 2-3-159: e mi piacerebbe che il tempo di questa notte fosse in
alba; ed era l'alba che saliva dalla neve incontro alle ombre.
vena violetta e d'una vena verdiccia che si mescevano tacitamente. 5.
filicaia, 2-462: alba di fè che muove / i peregrini passi / a
. 6. canzone medievale (che cantava l'alba e l'addio degli
) alba; si noti la distinzione che gli antichi facevano con 'candido'.
significato nell'alba e ne'paramenti, che li ministri di santa chiesa vestono quando
, / per vantaggiarsi aspetta, / che quell'altro sia 'l primo / a tra
, con quel guardar la gente, che pareva che si stesse tutti al mondo per
quel guardar la gente, che pareva che si stesse tutti al mondo per sua
non parere infetto d'arte fratesca, che insegna a coprire l'intema albagia col velo
ha quell'albagia nel capo, parendogli che sia quel che e'cerca, chiamandoli zingano
nel capo, parendogli che sia quel che e'cerca, chiamandoli zingano, gli
gli fa le più belle moresche intorno, che voi vedessi mai. = etimo sconosciuto
lemmo di balduccio, 33: che fra un anno dopo la sua morte si
strana, e difforme, non altrimenti che se di panno albagio, e di scarlatto
borioso. salvini, 6-13: che è ciò? disse socrate; poiché come
volgar., 4-4: un'altra maniera che si chiama albana, la quale tardissimamente
.. di quella collina di romagna che salimmo insieme. bocchelli, 1-128:
: due teste come certe mostruose lucertole che si conservano sotto spirito nelle albanelle.
coltivata a siracusa e in calabria), che dà un vino assai pregiato.
albanése, agg. e sm. che si riferisce all'albania; abitante dell'
senza darsi a conoscere all'oste, che era suo amico, anzi dicendo di
i fiori, / offre un sacro licor che tra i licori / serba vanto superbo
albano, / quel vajano, / che biondeggia, / che rosseggia / là negli
vajano, / che biondeggia, / che rosseggia / là negli orti del mio redi
, quietanza, ricevuta di pagamento (che attestava la tassa pagata per la merce
e di friscello / la focaccia che fu grata a priapo, / e ghirlanda
. = lat. albanus 4 che serve per imbiancare '. albaro
coltivata nella riviera ligure di levante, che dà un vino alcoolico pregiato (è
, tanta albasia di subito nacque, che per niun modo da quel luogo movere
senza bava di vento / il mare che lento s'imbianca / e per tutto è
lido a lido, / come allor che fa il nido / sul mar sicano /
albàtica: varietà di uva rossa, che dà colore al vino. crescenzi volgar
belle pelli di bianche vitelle, / che tutte, mentre l'albatra rodeano, /
tutte le albatrelle ad un sol mucchio che pareva un mucchio di carboni ardenti, per
o vecchio bosco pieno d'albatrelli, / che sai di funghi e spiri la
la paglia colma di piccoli frutti rossi che aveva colti da un àlbatro. idem,
di fiori e di frutti, più che di foglie; e gli steli di corallo
amari. vittorini, 1-13: bianchi uccelli che si spiccano in volo e si rituffano
il colore della stella di giove, che è albeggiante. o. rucellai, 2-2-10-52
2-2-10-52: la neve, siccome quella che d'innumerabili corpuscoli di diaccio composta si
aperta vi si spandeva tuttavia un barlume che ci faceva intravedere le due file di letti
le due pareti. 2. che ha i riflessi dell'alba. d'
gran cielo albeggiante. 3. che albeggia, che comincia ad apparire -anche
. 3. che albeggia, che comincia ad apparire -anche al figur.
(i-125): ora, prima che il giorno albeggiasse, lattanzio contentissimo e
poi soverchiato dalla caligine, lasciava pur divedere che sua mercé soltanto il mondo non era
io rivolgendomi a quella parte di cielo che albeggiando manteneva ancora le tracce del suo
da le molte vite, / dove che albeggi la tua notte e un'ombra /
panzini, ii-150: già albeggiava. che puro, che ridente mattino! deledda,
: già albeggiava. che puro, che ridente mattino! deledda, 11-86:
eterno) e dai cuori dei grandi afflitti che ci erano maestri. gentile, 3-9
ha bisogno di cercare fuori di sé quello che si dice arte. da quando
1113: mi trovo in un piano che albeggia, / tra il verde,
il ghiacciaio albeggia solo come un cammino che attenda / grandi orme venture! idem
nebuloso degli olivi tra la foschia silvana che li circondava. = deriv.
la piana del belbo, le albere che segnavano quel filo d'acqua, e davanti
, sm. marin. disus. diritto che si pagava dalle navi nei porti per
gherardini]: alberàggio... diritto che si paga in alcuni porti secondo la
il pioppo) a sostegno delle viti che vi si arrampicano (si pratica nell'
con pallini, stante il gran danno che succedeva nell'alberatura. c.
algarotti, 3-35: una nave da guerra che si stava fornendo di alberatura. d'
alberatura. viani, 19-399: dopo che fu scricchiolata l'alberatura e il sartiame
sartiame pareva scaturito nella selva con i rovai che sibilavano, a gruppi di serpi,
l'alberatura sconfasciata, con le sartie che abbisciavano gli alberi e i bozzelli altalenanti
francfort, le verdeggianti rive dell'oder, che, come la duina, mena giù
e sua generazione, e tutti quelli che han dentro la carne, osso duro.
cagnoli, vi-357: l'aure, che fresche nella fronte sventano, / a
voi? siete le tre fiere sorelle / che aspettàr macbeth su la fatale via?
si dié in collo al vento, monelluccia che butta all'aria le vesti. bacchetti
ognuno potrà certificarsi coll'osservar diligentemente quel che nasce nelle foglie dell'olmo, del
. boccaccio, 8-66: senza che, la casa mia era piena di
confetti piene,... in tanto che non celle di frati, ma botteghe
. della casa, 574: sì che in poco d'ora, né ampolla,
bossolo, né alberello vi rimanea, che vóto non fosse e rasciutto. caro
, 16-viii-367: alcuni medici galantuomini, che intendono la ciurmeria, permettono più volentieri
intendono la ciurmeria, permettono più volentieri che i loro clientuli votino qualche fiasco di
] creata dalla mano della natura, che gli alberelli dello speziale, pieni di mille
cose simili; e son forse quei vasi che i latini chiamavano alveoli. manzoni,
inganni degl'invidi delatori, e da coloro che, com'è nel proverbio antico,
del terreno produce di questa fatta vini, che non lo fanno così gli alberesi,
calcina di settimello,... che si fa d'un alberese, che non
. che si fa d'un alberese, che non è portato da fiumi, ma
le ramificazioni a forma di albero che tale pietra presenta è forse calco del gr
corsini, 2-143: era il paese, che s'andava scoprendo, ameno e delizioso
difronte è un'albereta folta ed altissima che produce la propria ombra sull'acqua.
negri, i-570: accade qualche volta che nel fondo d'un sì alto mare l'
amo afferri e svella certi alberetti, che ivi nascono. redi, viii-
sono affatto dure o legnose, e che si alzano ad una altezza maggiore [
pea, 5-134: è un alberetto che fiorisce da tutti i rami, come sarebbe
abergagióne né abitazione, ma conviene che si porti la vivanda. =
albergata. idem, 66-17: è maiur che lo mare lo dolor c'ho albergato
maggior voglia sazia / tosto divegna, sì che 'l ciel v'alberghi / ch'
boschi, / o ninfe, e voi che 'l fresco erboso fondo / del liquido
/ gli animai lassi, e quei che 'l mar ondoso, / o de'liquidi
idem, 276: ahi chi credea che 'n animo celeste / albergasse tant'ira
il pensiero eterno, / intorno al sen che alberga tanto amore, / stride perpetuo
. serao, i-76: delle case che furono fatte, in inizio, per albergare
: ecco un pino emulo di quelli che albergano le cicale della campania e le
misero e somiglia a quel povero crocefisso che è sul letto. 2.
. iacopone, 36-2: anema, che desideri d'andare a paradiso, /
; / povertate ha sì gran petto, che ci alberga deitate. dante, conv
. simintendi, 1-180: priega atalanta che gli conceda d'albergare nella sua magione
di san giuliano spesse volte, ancora che abbia buon letto, alberga male.
la sera dinanzi albergato fosse, rispose che dove albergato si fosse non sapeva, ma
non sapeva, ma ben si ricordava che andato era ad albergare con la fante del
; ma tolga iddio via questo, che in romano spirito tanta viltà albergar possa
] a uno albergo, l'albergatore, che era ito a dormire, si fece
la mattina di non muoversi, ma che arebbe ben caro d'aber- gare la
bella virtù e il giovevole intendere, che albergano ne'nostri animi, amati sogliono
venieno innumerabili, infiniti / spirti, parte che 'n aria alberga ed erra, /
alberga ed erra, / parte di quei che son dal fondo usciti / caliginoso e
esistenza anteriore, di rivedere uno spirito che aveva già albergato nel suo corpo prima dello
albergato nel suo corpo prima dello spirito che lo animava al presente. viani, 14-325
. viani, 14-325: si dice che san pellegrino mangiasse i lupini e san bianco
ariosto, 15-43: tu non andrai più che sei miglia inante, / che troverai
più che sei miglia inante, / che troverai la sanguinosa stanza / dove s'alberga
picchiando a uno albergo, l'albergatore, che era ito a dormire, si fece
-chi è là? - aprici, che vogliamo albergare. -l'albergatore rampognando disse
rampognando disse: -o non sapete voi che questo paese è tutto pieno di malandrini
tradiscano e uccidano; lo secondo, che l'albergatore non lo tradisca e uccida
e lor fu guida. / sapete ancor che di tenaci nodi / li avvinse poscia
degli osti per l'alloggio e il vitto che somministrano. 2. figur
da barberino, 246: [sperando] che la gran donna... di
questa voce, era albergheria l'alloggio che si dava a'marchesi e alle podestà,
n'andò ad uno alberghetto di due fratelli che vicino era alla casa della sua donna
varchi, v-162: giudicate ora voi che differenza è da un picciolo e disonesto alberghetto
riposo; e non uscimmo dall'alberghetto che verso il tramonto. = dimin.
albergo. alberghièro, agg. che concerne l'albergo; addetto agli
conv., iv-xn-15: sì come peregrino che va per una via per la quale
via per la quale mai non fue, che ogni casa che da lungi vede crede
quale mai non fue, che ogni casa che da lungi vede crede che sia l'
ogni casa che da lungi vede crede che sia l'albergo, e non trovando
così di casa in casa, tanto che a l'albergo viene. bibbia volgar.
vista di mandare a dire all'albergo che egli non fosse atteso a cena. idem
: grifone, o ch'egli o che 'l cavallo fosse / stanco, o gravasse
pur le ciglia, / al primo albergo che trovàr, fer- mosse. caro,
alberghi e case e guamigion di soldati, che sicurano de'ladroni il camino. pananti
camera d'albergo / proprio non c'è che il mio cuore che batte. moravia
proprio non c'è che il mio cuore che batte. moravia, v-20: l'
: era tanto in lei disonestà, che suo marito... si dipartio di
, ch'è sì rio, / che 'l ben non trova chi albergo li doni
: questo duolo durò infino alla sera, che tutta la giente fue all'alberghi a
e cortesia, / e dov'io prego che 'l mio albergo sia. idem,
iii-2-74: er'io più lieta / che qual d'esilio al dolce albergo riede.
, maledetta sia la crudeltà di colui che con gli occhi della fronte or mi
avarizia seguire, la qual cosa so che non può istare in albergo con amore
la vii turba e tarme tante / quel che... / il numer de
questa / così unito alcun tempo, che fra due / tortorelle più fida compagnia
: sonno, deh come / tu che sei figlio / de l'ombra oscura,
e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli amori albergo ed agio /
accettare [la lode]: di'che non le vuoi dare albergo nella tua
per vezzo / ricusò sorridendo, allor che l'ampie / scale salì del maritale
proponeva di chiedere alloggio, congetturando bene che la sua non dovesse esser più abitazione
la sua non dovesse esser più abitazione che da topi e da faine. [
proponeva di chiedere albergo, congetturando bene che la sua non dovesse esser più alloggio
la sua non dovesse esser più alloggio che da topi e da faine]. leopardi
specie di fungo (pholida aegerita) che nasce presso i pioppi (detto anche
. pietra da calcina con ramificazioni che ricordano quelle degli alberi. = voce
, quando piove / da quel confine che più va remoto, / com'io vidi
giù, rompendo della scorza, / non che de'fiori e delle foglie nove.
in questa quinta soglia / dell'albero che vive de la cima / e frutta
e non frutti. come all'albero che ha frutti si è bisogno ch'abbia
di molte foglie, così necessaria cosa è che chi ha di molte buone opere abbondi
sopra ne la primavera, si comprende che non è secco e che farà frutto
, si comprende che non è secco e che farà frutto in quello anno. leonardo
anno. leonardo, i-i49: li alberi che nascono presso alle marine, che sono
alberi che nascono presso alle marine, che sono scoperti alli venti, son tutti
. idem, 2-97: albero tagliato che rimette: ancora spero. idem, 2-413
di varie nature di verde, imperò che alcuno negreggia, come abeti, pini,
17 (293): gli alberi che vedeva in lontananza, gli rappresentavan figure
l'ombra delle cime leggermente agitate, che tremolava sul sentiero illuminato qua e là
; lo stesso scrosciar delle foglie secche che calpestava o moveva camminando, aveva per
aveva per il suo orecchio un non so che d'odioso. carducci, 637:
sua sensibilità si risveglia affluendo nelle gemme che si gonfiano e sembrano vicine ad aprirsi
cigli dei fiumi ci sono alberi come questi che fiancheggiano il viale, che riversano le
come questi che fiancheggiano il viale, che riversano le ombre ora da una parte
una parte ora dall'altra a seconda che il sole si levi o tramonti.
. borgese, 6-44: l'albero che primo fondeggia tra i nudi compagni nel
come fiamme. sbarbaro, 1-61: più che d'uomini, ho in cuore fisonomie
alberi scapigliati ed alberi'raccolti come mani che pregano. alberi che sono delicate trine
alberi'raccolti come mani che pregano. alberi che sono delicate trine sciorinate; altri,
l'albero ignudo a mezzo inverno / che s'attedia nell'ombra della corte, /
di una confabulazione solitaria, di esseri che non si possono smuovere, incappucciati nelle
: « non temere, bucciolo, che l'albero non cade per un colpo »
. varchi, v-60: di coloro che favellano in punta di forchetta, cioè
., 31-46]: è ragionevole cosa che l'albero della scienzia sia altissimo,
albero della scienzia sia altissimo, però che essa procede di grado in grado infino
e del male: perciocché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo tu
fatta ai progenitori di tutta l'umana stirpe che non gustassero del frutto dell'albero della
. sacchetti, ii-189: e nota che se, come adamo peccò, fosse
di bene e di male, dice che elli è detto legno di vita, siccome
, siccome dice beda e strabo, che prese questa virtù, che chiunque del suo
e strabo, che prese questa virtù, che chiunque del suo frutto mangiasse, nel
(di pino o di abete) che a natale si adorna di luci e di
il profilo degl'intervenuti per rendersi conto che i più vecchi nomi di francia ci debbono
francia ci debbono esser tutti. credo che un genealogista qui si troverebbe nel suo elemento
-albero di fortuna: quello che s'improvvisa a bordo in sostituzione di
gonfiate vele / caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca, / tal cadde a
pescatori, la quale (per ciò che pure allora smontati n'erano i signori di
si possa mettere dentro il batello, che le navi sogliono portare e tenere sopra
chettina sottile, tutta bianca, di quelle che vanno col motore a benzina, e
ma piccola, ed è per questo che la gente diceva che era nave da guerra
è per questo che la gente diceva che era nave da guerra. beltramelli,
viani, 14-18: i naviganti, che sono salvati dal bar co nel solcare il
i battelli di chioggia, dall'albero che pende in avanti, dalla vela rappezzata
. aeron. albero dei segnali: antenna che trasmette i segnali negli aeroporti.
su l'albero dei segnali il disco che segnava la sua vittoria. idem, iv-2-931
dei segnali apparvero i due triangoli neri che nominavano giulio cambiaso, e il quadro bipartito
e il quadro bipartito bianco e rosso che indicava la gara del più alto volo.
asse metallico, a forma cilindrica, che nei motori riceve un moto di rotazione e
tornio. di albicocche e non faceva altro che canticchiare... e gli
2-121: e colse, dalla pianta che gli era più vicina, tutte le albicocche
albicocche 15. ant. piccolo fusto che entra nella chiave dell'orologio quando si
dell'orologio quando si carica. che potè arrivare da terra. magalotti
color albicocca. appunto la chiave, che va bene a i loro alberi per cari
cargli,... è giusto che paia strano, anzi stranissimo. albicòcco (
pres. di albicare), agg. che tende al bianco, biancheggiante.
elefanti] si conoscono alli denti, che non albicano come alli giovani. d'annunzio
cioè bianchi um- bilicati, saranno quelli che sono sopra gli altri di soavità e
barrili, 2-264: passan degli alberoni che han la corteccia grigia spruzzata di calce
ricettario fiorentino, 52: eleggesi quello che nasce sul cedro, di poi quello
mantiene mediante i gran cespugli delle barbe che ha, che si dilatano lontane e
i gran cespugli delle barbe che ha, che si dilatano lontane e rattengono fortemente il
io non dico per tutto questo, che non si possano formare altre spezie d'ovatta
.. non esclusone l'albero nostrale, che è il populus de'latini. targioni
gli albicocchi, perché sono i primi che movono, e dipoi i peschi.
ii-507: scegli, quando annesti marza che abbia cominciato a muovere, giornata calda
di gennaio; que'frutti prima, che muovon prima, per esser più caldi;
e albicocchi, tutti in sul susino, che è umido. targioni tozzetti, 11-2-496
targioni tozzetti, 11-2-496: non crederei che [i bruci] avessero a fare
89: il sole così chiaro / che tu ricerchi gli albicocchi in fiore. d'
ancora ignudo. govoni, 1-195: io che non vidi gli orti ed i giardini
albiflòro, agg. bot. che ha i fiori bianchi. =
: eretici (durante i secoli xii-xiii) che accettavano la dottrina dualistica del bene e
uno straniero non naturalizzato, o che, essendo naturalizzato, non1 avea
contentavasi di farsi erede dello straniero che moriva, ma poneva eziandio sui
valore totale delle eredità, diritti che non solevano eccedere il io per % di
. = voce giurid., che compare in fr. nella forma aubain
e droit d'aubaine 'diritto che ha il re ad ereditare i beni di
. volgar. * alibànus, che una volta si pensava derivasse da alibi
, i-98: « tra le molte etimologie che furono date di questo vocabolo,
a ragione ed a storia, quella che lo fa derivare da alibi
un'altra maniera [d'uva] che è detta albinazza, che è bianca non
uva] che è detta albinazza, che è bianca non lucente, ma di
. piccolo lepidottero della famiglia piralidi, che attacca i grappoli della vite (detto
capelli, nel pallore intenso dell'iride (che risulta contornata di rosso), nell'
luce (e può manifestarsi, oltre che negli uomini e nelle donne, anche
: il campanile nuovo, biancastro, sembra che guardi con occhi di albino. ojetti
, quasi albine per la polvere della strada che ci s'era attaccata. e.
o catinella, o in un lavatoio che appresso di molti chiamasi un albio.
d'esso e dove primamente abitò e in che tempo, albitrandolo sanza ingannarci.
85-41: si l'amore è libero, che non sia avaro albitrio, /
, ridendo, nell'albitrio di lui che gli comandi come gli pare, quale
cosa può la femmina dare maggiore, che la sua persona disporre allo albitrio dello
,... le fece conoscere che ella molto davanti negli atti degli occhi suoi
= dal nome di filippo degli albizzi che la introdusse in toscana da costantinopoli nel
, 2-584: e1 fumo albo, che circunda il rimanente della fiamma, è transito
candela. baldi, 2-2-170: allor che de'porci d'albe zanne / i piccoli
853: taccia il popol moresco, che non vuole / udir il suon delle divine
foglia). -fico albo: che ha la buccia bianchiccia. -spina alba
albaspina. vettori, 87: veggo che ella [la parola albo] è passata
per distinguerle, con ciò sia cosa che noi diciamo fichi albi dal colore.
; registro in cui sono iscritti coloro che esercitano una professione. pea,
. e. cecchi, 6-92: circoli che non ammettono israeliti nell'albo né sotto
costituito un albo regionale delle persone (che non siano insegnanti di molo negli istituti
ordinanze, dei manifesti e degli atti che devono essere portati a conoscenza del pubblico
. 3. album; quaderno che raccoglie fotografie, autografi, pensieri (
204: pigliavisi un'altra sorta di pesce che domandano albucore, detta pelamis sarda
, e sono di quella spezie, che, morti e posti allo scuro, danno
allo scuro, danno luce; intanto che io vi rimasi ingannato, credendo che
intanto che io vi rimasi ingannato, credendo che dentro ad un catino coperto fusse una
, senza altra esca, non ostante che fossero veloci come saette.
di sì buono amore, / com'albore che d'ellera è sorpriso. giacomo da
la beltà m'ha cinto, / che 'l core da lo petto / pare che
che 'l core da lo petto / pare che mi sia diviso, / com'albore
l'albero era altissimo, in forma che etiam che fusse stato ne'boschi d'india
era altissimo, in forma che etiam che fusse stato ne'boschi d'india, dove
, ii-116: crudele [la morte] che punìo sanza penzare / la sublimata
stella diana, / ch'appare anzi che 'l giorno rend'albore. g. cavalcanti
, 16-142: vedi l'albor, che per lo fummo raia, / già biancheggiare
. tasso, 736: e quasi augel che desto a'primi albori / saluti il
idem, 7-5: non si destò sin che garrir gli augelli / non sentì lieti
, 8-20: così pugnato fu sin che l'albore / rosseggiando nel ciel già n'
inganno, / e l'affanno / che soffrio ne'ciechi amori. colletta, i-52
di rosa e di trasparenze azzurrine, che saliva dalla terra e si diffondeva per
amorosa, dal cui seno ardente / par che spunti la pace, e n'esca
, ii-xiv-7: la galassia non è altro che moltitudine di stelle fisse in quella parte
fisse in quella parte, tanto picciole che distinguere di qua giù non le potemo,
dall'ima parte un poco d'albore, che dava in uno muro. awisossi d'
in lui penetra la oscurità della notte che si mostra nell'aria. machiavelli,
449: quella luce [lunare] che voi così chiara vedete nell'albor del crepuscolo
l'estremo albor della fuggente luce, / che dianzi gli fu duce, / saluta
contemplo il quasi continovo albore notturno, che riflesso dalle acque ritorna all'occhio.
fogazzaro, 2-195: dal sottilissimo strappo che fende il manto boscoso di quelle rupi filtra
annunzio, iv-1-41: all'ombra delle cortine che diffondevano sul letto un albore tra glauco
dalla lanterna un albore grigio, invernale, che arrivava poco più giù dei primi scalini
. redi, 16-ix-243: m'immagino che a prima vista questo rimedio metterà in
; né il gobbo, né colui che ha panno, o albugine nell'occhio,
, o albugine nell'occhio, né colui che ha scabbia. d'annunzio, iv-2-76
». albugìneo, agg. che pertiene all'albugine. ottimo,
mente insieme incollate, liscia e lucente, che chiude come in un sacchetto il testicolo
albuginóso, agg. anat. albugineo; che ha la quantità o il colore dell'
raccolte periodiche. giusti, i-383: so che al san bernardo, alla casa
, nel quale scarabocchiano qualcosa tutti quelli che passano. quest'uso...
è villa, non c'è tavolino che non abbia l'album. dio ci liberi
ci liberi dalle persecuzioni degli album, che ormai contano più martiri di diocleziano.
. idem, ii-38z: ringrazia iddio che ho vissuto tanto da prendere in tasca
, e adomò l'album d'intagli che molte volte vincevano d'assai il quadro
aveva preso un album, di quelli che usavano un tempo per i ritratti,
dei colori. vi appunto le immagini che mi suggeriscono anche le minime cose,
, vi schizzo e colorisco tutto quello che vedo e mi colpisce in qualche maniera.
di libro, ma d'un libro che fosse come quelli album fatti a organino con
4-144: fu pienamente felice il giorno che potè avere un autografo dell'autore.
, 20: « è voce latina, che potrebbe aver desinenza italiana con albo,
o acquosa a base di albumina, che nelle uova degli uccelli alimenta l'embrione
congiunge, acqua ed albume, / che son tutti però servi e custodi / del
, viscosa, biancogialliccia, trasparente, che involve il tuorlo, e che nel
trasparente, che involve il tuorlo, e che nel cuocersi diventa soda, opaca e
sostanza azotata (detta anche endosperma) che avvolge i semi di molte piante per
, ii-538: è deplorevole... che qualche volta lo stomaco umano reclami l'
. m. -ci). chim. che ha per base l'albumina. -preparati
. albuminóso, agg. chim. che contiene albumina; che ha la natura
. chim. che contiene albumina; che ha la natura o l'aspetto dell'albumina
(è formazione più giovane e imperfetta che ogni anno si viene ad aggiungere e
togliendo, da un fascio di albumi che emergevano da un'anfora di cristallo azzurro,
. idem, 2-321: de'legnami che bruciano. li alberi e albusti deue gran
brevi (con penne) e appuntite, che gli consentono di volare a pelo d'
perciò, e tuttavia differente dal pinguino, che ha ali coperte di scaglie e prive
con andatura maldestra e goffa, tanto che per correre striscia e scivola sul corpo;
ma ali piccolissime insufficienti al volo (che furono la causa del suo sterminio a
suo volto. = voce che si riconnette alla stessa base di alcedo,
, anacreonte, fecero i bei versi che da'loro nomi, alcaici, saffici e
ti gira la chioma / con la penna che sa le tempeste. idem,
ho fatto l'alcaica pura con versi che non rimano e non tornano. =
. alcalescènte, agg. chim. che ha natura alcalina. manetti,
: vi nasce in gran copia l'erba che, nella toscana si chiama soda,
, nella toscana si chiama soda, che fu appresso agli arabi il kali,
. bartoli, 34-72: e facciamo che l'alcali che ne rimane, pesi una
34-72: e facciamo che l'alcali che ne rimane, pesi una libbra.
distinte, per le qualità del prodotto che se ne ottiene, alcune specie,
se ne ottiene, alcune specie, che i botanici chiamano kali, però si era
mei, 14: i sali alcalici, che altro non sono che terre porose,
i sali alcalici, che altro non sono che terre porose,... questi
.., investigare un rimedio, che sia agile di moto, perché ancor
alcali. alcaligeno, agg. che produce sostanze alcaline. gazzeri
gazzeri [tommaseo]: si suppone che l'azoto non solo esistesse negli alcali
solo esistesse negli alcali tutti, ma che li costituisse essenzialmente per la sua unione
alcalimetrìa, sf. chim. analisi chimica che permette di determinare la concentrazione alcalina
alcalino, agg. chim. che si riferisce agli alcali; proprio
di un sale o di una base che in soluzione libera ioni ossidrili. -riserva
plasma sanguigno. -metalli alcalini: quelli che reagiscono facilmente con l'acqua, dando
con una molto minor quantità di sale che partecipa di natura alcalina. targioni tozzetti
tommaseo. alcalìnulo, agg. che ha sapore o reazione leggermente alcalina.
d. bartoli, 34-181: il sale che ne riman nelle ceneri alcalizzato e fisso
alcaloidi, nome di quei corpi organici che posseggono in grado più o meno cospicuo le
dell'alcaloide « estratto del prodigioso arbusto che cresce nel brasile ». = voce
]: isaac ebem amaram dice, che le foglie dell'alcanna sono simili alle
foglie della morfina, se non che sono più late e maggiori.
anello fatto della unghia dell'alce, che dal popolo è detto gran bestia.
i-244: nascevi ancora uno animale, che si chiama alce, simile a un
decozione ne'clisteri fatta con quell'erba, che da'medici è detta alcea, e
verbenaca, tre o quattro gambi, che hanno la scorza simile al canavo silvestre
è la seta dei gracili rosoni che s'aprono intorno alle verghe fogliute delle
per mallèolo, azzurre / e verdi, che per la salsèdine / curvi sanno errori
alchimia *, perché gli alchimisti credevano che la rugiada trovata sulle foglie di questa
alcoolica: colorato in rosso con la sostanza che si ricava da una specie di
. magalotti, 20-19: quei che sono usati di pigliare l'oro
nelle feccie senza un calo, che al mondo sia. tommaseo [s.
ii-255: ed ecco cosa apparve che fece tutti stupire... un gran
stor. arte (pagana e medievale) che pretendeva di tramutare in oro i metalli
ricerca di un unico principio agente (che si pensava di ottenere materialmente, la
e magiche (fu avversata dalla chiesa che la ritenne d'istigazione demoniaca),
l'alchimia può considerarsi una falsa ricerca che presagiva una scienza vera, la chimica
son l'ombra di capocchio, / che falsai li metalli con alchimia: / e
naturale, e valsevi molto, intanto che poi si diede all'alchimia, credendosi venire
. l'autore intende trattare di quelli che sono stati frodolenti nella comune moneta e
sono stati frodolenti nella comune moneta e che hanno operato sofisticamente l'arte d'archimia
non intende perciò, siccome è mostrato che l'arte dell'archimia, ch'è diritta
archimia, ch'è diritta adoperata e che produce vera specie, sia illicita..
come il foco / vuol temprato colui che fa l'archimia, / convien l'andare
140: ma non credere a niuno che... ti consigli di fare archima
, 43: giallo è un color che si chiama orpimento: questo tal colore
degna di reprensione [la negromanzia] che l'archimia, quanto ella non partorisce alcuna
simile a sé, cioè bugie; il che nonne interviene nella archimia, la quale
organici colli quali essa possa operare quel che adopera l'omo mediante le mani,
adopera l'omo mediante le mani, che in tale uffizio ha fatti e'vetri.
. ariosto, 6-59: e par che la sua altezza [della muraglia]
: / a me par oro, poi che sì risplende. biringuccio, i-69:
presto seguitare il camino de le miniere che l'alchimia, ancor che esso maggior travaglio
le miniere che l'alchimia, ancor che esso maggior travaglio di corpo e di
corpo e di mente e maggiore spesa sia che quella. caro, i-141: percosse
una boccia d'alchimia stato fosse, che per troppo foco scoppiasse; percioché il cadere
maravigliarsi se non s'attende ad atto che a la gola, e si crede
m. cecchi, 1-2-504: oh sappi che la corte è un'alchimia, /
per far diventare oro ed argento / ciò che toccano, e'vanno mulinando / e
chimica: non le mancava altro, che d'ottenerlo. leopardi, i-973:
: i più di venticinquemila scudi, che l'archimia del mio calamo ha tratto delle
delle viscere a molti principi, da che qui sono, ho io tutti gettati,
... [date] ad intendere che voi siate un gran savio. d'
a se stesso il suo male. riconosceva che l'alchìmia della menzogna tramutava anche il
direzione di quel grande maestro di alchimia che è il sole, nulla è sudicio.
281: e neppure è da ammettere che il comico, come dicono molti teorici
altro soggettivo, conforme alla fantastica alchimia che è cara ai pensatori eclettici. idem
, conforme più agli interessi dei deputati che a quello della nazione. originariamente significò
nuova e più archimiata mostra fece colui che si mostrò in questa novella essere femina,
plur. m. -ci). che concerne l'alchimia; che si produce per
). che concerne l'alchimia; che si produce per alchimia; che fa
; che si produce per alchimia; che fa dell'alchimia. biringuccio,
e di massimo contento sarebbe a coloro che tal arte alchi- mica possedessero, quando
polvere, o di cosa petrificata, che avesse forza con strab- bocchevole abundanzia e
idem, i-69: potrei largamente dire che di tal arte trasmuta- toria o alchimióa
di tal arte trasmuta- toria o alchimióa che si chiami, né per opera mia né
invilisco, perché non cognosco né credo che ancor si sappino li veri mezzi da
lor principii. idem, i-71: credo che miglior partito sia voltarsi a l'oro
, tratto de le miniere, più che a l'alchimico, del qual non
, del qual non solamente non credo che se ne trovi, ma che alcun mai
non credo che se ne trovi, ma che alcun mai con verità lo vedesse,
mai con verità lo vedesse, ancor che molti d'aveme veduto dichino. bruno
fa intendere i belli allisciamenti e vezzi, che questa sofistica vittoria dovea far al suo
sulle piazze, potevo assistere a volatizzazioni che parevano esperienze di gabinetto alchemico. e
74 (206): scrisse d'uno che s'era lasciato ingannare a uno alchimista
abbat- teron a creare la minima cosa che crear si possa da essa natura.
natura. idem, 2-614: e quelli che vogliano arricchire 'n un dì,
smembrarlo, uccider si potea: / che se tagliato o mano o gamba gli
gamba gli era, / la rappiccava, che parea di cera... /
d'alto cader l'argento vide, / che gli alchimisti hanno mercurio detto, /
abbi in sé tanta potenzia d'arte che possi trar d'un corpo metallico, o
4 alchimisti dei corpi ', da che la presunzion, che gli imbriaca, esperi-
corpi ', da che la presunzion, che gli imbriaca, esperi- menta una oncia
, e le leggi ignoranti sopportano, che non sieno puniti, ma si paghino
cecchi, 2-504: oh sappi che la corte è un'alchimia, / e
far diventare oro ed argento / ciò che toccano, e'vanno mulinando / e stillando
me hai mandato ad dimandar tanto, che tutto quel ch'ebbi, non farebbe per
e ti ho mandato ad dire, che talchimista cencio non me ne die'più.
non aver veramente scritto mai d'altro che del modo di far toro. campanella,
] per i chimici e gli alchimisti che da 5000 anni passano il loro tempo a
. pea, 5-57: il camino, che occupava l'angolo, pareva più adatto
pareva più adatto per i lambicchi dell'alchimista che per la pentola quotidiana. comisso,
plur. m. -ci). che concerne l'alchimia o l'alchimista.
, con quell'arte quasi direi alchimistica che io aveva nel combinare i varii prodotti
bocchelli, 10-202: gli volle dire che ora studiava chimica e non musica,
e non musica, ma quel fastidioso disse che la sua sarebbe
ha trattato di quella parte de'falsarii che meno offende, alchimizzando metalli e falsando
: impreveduti valori delle parole consuete, che la magia dello spirito alchimizza!
alcionale, agg. letter. che s'addice all'alcione, che somiglia
. che s'addice all'alcione, che somiglia al suo volo. linati
sottoclasse di celenterati antozoi, comprendente specie che vivono in colonie in cui un'impalcatura
te bisogna di volare basso, però che la bassezza t'è mezzana via. alcione
sono gli uccelli alcioni. tutti coloro che navigano, sanno i giorni, quando
dolce nido / d'arido fior, che 'l mare in sé produce...
cielo. campanella, 2-186: gli alcioni che covano ne'lidi l'uova loro,
gli alcioni. settembrini, ii-1-184: che voce è questa, o socrate, che
che voce è questa, o socrate, che lontana ci viene dal mare, e
udire! e qual è l'animale che ha questo canto?... e
non ne avevo mai udita la voce, che ora m'è stata nuova. oh
da lido a lido, / come allor che fa il nido / sul mar sicano
alciona. ariosto, 10-20: fin che l'aurora la gelata brina / da
, iii-20-87: « non ti (fico che / fu poi di lui, né
al margine della pineta nel tratto che aveva ancora della verginità favolosa alcionèa.
annunzio, ii-321: come il nido alcionio che pal pita a fiore del
molto onore ebbe dagli dei per l'amore che ella portò al marito: ché,
, ed il mare tranquillo e cheto, che pare uno specchio? d'annunzio,
invernale, durante i quali si osservava che l'alcione nidificava e faceva la cova
aspetto, di mal odore, ponderoso, che sa d'odor di pesce, e
alcionio è una pianta di mare, che ha molto di parentela con le
tutta traforata di piccoli bulbi dentati, che si scuoprono al microscopio.
. 2. sostanza marina (che gli antichi ritenevano di ricavare dai nidi
. cfr. plinio (10-32-47), che li descrive con questo richiamo alla spugna
, dal nome del poeta greco 'aaxfxdcv che ne era detto l'inventore.
leggiero, trasparente, prontamente infiammabile, che ottiensi col distillare il vino, sia d'
. carducci, ii-9-125: io sento che tutto è vano, che tutto è falso
: io sento che tutto è vano, che tutto è falso, che tutto è
vano, che tutto è falso, che tutto è ridicolo; e vorrei cominciare dal
in una botte di alcool, visto che il tirarsi un colpo di rivoltella o sfregiarsi
è una cosa troppo borghese... che importa affrontare il dolore per distruggersi?
non bevo... bene tu sai che l'alcole nuoce. -bene tu sai
mi parlare in concinnità di stile. voglio che tu beva al nostro felice incontro.
borgese, 1-126: io sapevo benissimo che avrei trovato una lividura. anzi farei bene
cervello, come quelle di un rogo che le avesse lungamente covate. e.
una notoria incapacità a regger l'alcole che, dopo un paio d'aperitivi, dà
come ho visto io, il danno che fa nel popolo l'alcool, col quale
2-121: tinta d'un color zafferano che al primo percepirlo avrei detto d'una
il tabacco, davano un senso di febbre che si destava all'improvviso, come il
si era dibattuto: ora era lui che lo portava in spalla fino a casa.
industriali e commerciali, 772-8: le ditte che intendono impiegare alcool denaturato con denaturanti speciali
]: « alcole, lo stesso che alcoole. i chimici moderni cominciano a
(plur. m. -ci). che contiene una forte percentuale d'alcool;
contiene una forte percentuale d'alcool; che ha odore o sapore d'alcool.
. alvaro, 3-102: un emigrato che tornava dall'america dove faceva contrabbando di
(plur. m. -ci). che concerne l'alcoolimetro. leggi industriali e
arila, 20: l'abuso smoderato che oggi si fa degli spiriti, d'
conte... non era altro che il prodotto di una combinazione chimica:
. campana, 285: ricordo che in quella casa stava la sarda moglie
impetuoso giudica il padre alcoolizzato e si augura che muoia. pavese, 5-16: dappertutto
di alcoolizzati e di serve ignoranti, che li riducono a vivere di torsi di
, viva, / viva il profeta che dio ci apparecchia ». / la legge
, lega / ne l'alcorano, che di tutte sciolse. idem, v-12-62:
: [maometto] predisse in iscritto che i suoi rimarebbono sempre vittoriosi nelle loro battaglie
contraddizioni, e delle ridicolose favole, che sono nell'alcorano, ed anco alle
è precetto o consiglio dell'alcorano, che si proccuri di diffonderla [la religione]
la religione] coh'armi fi più che si possa. giusti, 2-53: ah
nel maometto di voltaire non sono altro che pitture delle idee de'seguaci dell'alcorano
, e dall'altro una trave massiccia che attraversava la camera, gli appartavano in
spada appesa al capezzale di quel signore che non l'ha tirata mai invano dal
. svevo, 2-197: egli sentì che, vedendola, si doveva immediatamente pensare all'
. idem, iv-1-431: le tende che pendevano dall'arco dell'alcova lasciavano intravedere
rupe. marotta, 1-36: suppongo che esse già cominciassero a sognare il matrimonio,
in quel tempo: ma più come tavola che come alcova. vittorini, 1-45:
alcova. vittorini, 1-45: vedo che alle spalle ha una piccola femminile compagna
alle spalle ha una piccola femminile compagna che col braccio gli cinge la vita. delicata
. arila, 20: « alcuni vorrebbero che si dicesse, con vocabolo tutto nostro
, è al tutto indifferente, atteso che ogni differenza e diversità procede da la
pellico, ii-9: v'era alcun che negli occhi suoi, che sembrava avvertirmi
v'era alcun che negli occhi suoi, che sembrava avvertirmi di non fidarmi di alcuno
idem, ii-102: uno di loro che nel processo m'era ognora sembrato molto
sembrato molto ostile, mi disse alcun che di cortese che pur pareami pungente.
ostile, mi disse alcun che di cortese che pur pareami pungente. faldella, iii-136
alcunché di diverso, cioè di nuovo, che prima non esisteva e ora viene all'
comp. da alcun [o] e che * ciò, cosa '.
si mette sopr'altrui quando l'accusato dice che elli à fatto quel male per colpa
era molto savio: quando vedeva alcuno che avesse luogo in corte, non vendeva,
, 2 (43): e però che soprastare a le passioni e atti di
per suo merto / o per altrui, che poi fosse beato? testi fiorentini,
, 163: non è bella cosa che per tale cagione sia discordia tra noi,
troviamo alcuno soficiente a ciò giudicare, che ciò diffinisca. scala del paradiso,
327: alcuno di questi dottori disse che umiltà era uno scordamento abituato ed attento
abituato ed attento d'ogni bene, che uomo avesse fatto. michelangelo, 38
stesso al mondo ancider lice, / po'che per morte al ciel tornar si crede
delle cose del mondo è in modo che è quasi impossibile trovarne alcuna che in
modo che è quasi impossibile trovarne alcuna che in ogni parte non vi sia qualche
il naso in sul bicchiere del vino, che altri ha a bere, o su
a bere, o su la vivanda, che altri dee mangiare, per cagion di
se gli dee l'uomo avvicinare sì, che se gli aliti nel viso. tassoni
: e pure ci sarà alcuno ancora che, ridendo prima alcun poco, domanderà
non so quanto tempo, mi parve che alcuno tossisse forte vicino a me:
vicino a me: e poi, che alcuno altro facesse il fracasso di pestare
tempi alcuna delle trote e delle carpe che il conestabile... si piaceva di
, iii-540: alcuno ha detto anche che se cavour fosse vissuto più tempo, la
palazzeschi, 1-242: incontrai talvolta alcuno che, per la comune simpatia e il
(9): sono stati molti che... in vita loro hanno appena
: nelle parti di grecia ebbe un signore che..., per alcun misfatto
francesco da barberino, 99: acciò che quindi non le paia / sotto color
da ricever doni alcuni / da quei che parla a lei. dante, 11-4:
servente core / vi raccomandi amor, che vi l'ha dato, / e merzé
degna di molta riprensione è quella cosa che, ordinata a torre alcuno difetto, per
anzi un sepolcro bello e bianco, / che 'l vostro nome a mio danno si
vita terrena è quasi un prato, / che 'l serpente tra'fiori e l'erba