lo cacciorono del suo stato e acquistato che lo ebbono lo venderono a cesare,
, / e porre legge altrui, par che trapassi, / grado d'umana sorte
. gozzi, i-57: non era stata che una politica finzione per abbassare gli orgogli
del dio l'alta possanza, / sia che esalti il mortai, sia che gli
sia che esalti il mortai, sia che gli piaccia / abbassarne l'orgoglio. cuoco
nuova vittoria, e quella lega, che dovea abbassarli, serviva ad ingrandirli.
mi abbassò l'animo la vilissima iniquità che mi cacciò di toscana: ma tante
ignobili, dicesi: le son cose che degradano; e in questo senso non si
senso non si direbbe, assolutamente, che abbassano o che avviliscono. carducci,
direbbe, assolutamente, che abbassano o che avviliscono. carducci, 8: a
. idem, 914: ah quei pini che il vento che il mare curvaron tanti
: ah quei pini che il vento che il mare curvaron tanti anni / paiono traer
traer guai contro di me: « che importa / -dicon -tendere a l'alto?
/ -dicon -tendere a l'alto? che vale combatter? che giova / amare?
l'alto? che vale combatter? che giova / amare? il fato passa ed
9-2-89: pure speriamo in quel nichetto, che farà presto abbassar loro gli orecchi.
scacciata abbasserà la cresta / in veder che de'suoi non campa testa. goldoni
testa. goldoni, vi-405: si sa che la speranza volar ci fa contenti,
volar ci fa contenti, / e che il timor procura sempre abbassar le piume
: molto diffìcile gli era a credere che il nipote... si fosse abbassato
idem, 1-22 (i-272): parendogli che forse troppo si abbassasse e tralignasse da'
caro, 15-i-226: certo sì, che la grandezza vostra si disagia ad abbassarsi
fratelli. goldoni, vi-156: donna che scrive e prega, s'abbassa ad
abbassa ad un tal segno, / che di vergogna è fonte. manzoni,
con atti più gravi. infelici coloro che credono degradarsi abbassandosi a sostenere la pena
: io la renderò tanto felice, che essa dimenticherà di essersi abbassata a scegliere
l'altezza del corso del fiume, che per lo detto ringorgamento era tenuta, abbassò
i lanaiuoli] feciono ordinare al detto comune che si dovesse fare nuova moneta d'argento
per invidia e mal talento prendevano speranza che molto abbassasse nostro comune. crescenzi volgar
pubblici, quando si tratta di superiore che manda un ordine ad un ministro inferiore
dei classici diede mai tale significazione, che deve supporsi tragga la sua origine dai
chiabrera, 4-3-5: qual se mastin, che nelle selve ibeme / crebbe i denti
petto per il gran pudore di ciò che stava narrando. palazzeschi, 97:
boccaccio, i-101: e se egli avvenisse che io gliela donassi, o che egli
avvenisse che io gliela donassi, o che egli occultamente la prendesse, primieramente a
discesa di sì vile nazione, come stimiamo che costei sia. idem, i-233:
idem, i-233: la miserabile fortuna, che abbassato per li vostri inganni mi vede
con continua sollecitudine di mandarmi più giù che la più infima parte della sua rota.
159): aveva pregato il signore ditto che mi facessi pigliare, il quale signore
com'ei vedessi abbassato un poco il favore che io avevo col papa. della casa
sm. (femm. -trice). che porta in basso. a
dare a ciascuno di essi il nome che esprime la sua azione, come sollevatore,
degli umili. 2. figur. che umilia, mortifica. gregorio ix volgar
potare il seccume ed il fracidume, che in esso fosse, e quello ch'
dell'una fonte e dell'altra: che quando son pieni, perché non trabocchino,
abbiamo pur un poco di pazienza, che sentiremo di meglio avanti che questo re
pazienza, che sentiremo di meglio avanti che questo re cali abbasso. torricelli, 135
però con disugual virtù: quindi è che alcune quasi perdenti scendono abbasso. magalotti
magalotti, 21-69: fu poi osservato che [la lucertola] per le parti d'
3-139: allora questa [donzella], che iera povera, fu fatta ricca:
povera, fu fatta ricca: questa, che iera così a basso, fu fatta
li stolti bene a basso, / che sanza distinzione afferma e nega / così
alla intimazione. è però da notare che questo uso di abbasso è ormai divenuto comunissimo
abbasso i vecchi; ma si badi che, abbassandoli troppo, l'altro piatto
sm. marin. la parte della nave che si trova sotto il ponte scoperto.
, od una parte speciale degli uomini che sono a riva, la voce di comando
pospone, e prima si specifica coloro che sono chiamati a discendere: per es
tengono il primo luogo e tanto alto che alcuno non spera più aggiungervi. idem
s'interdice il cercar di quello, che egli ama, né ad alcun si toglie
potere a quel diletto aggiugnere, a che egli amando s'invia. michelangelo, 69-62
.. molto nobile, e tale che pochi vi aggiungono. guicciardini, 99:
molte cose, alle quali è impossibile che el naturale solo possa aggiugnere. idem,
potenze occulte della natura... che e cervelli degli uomini non vi aggiungono
dio] in un modo tanto particolare, che non può essere aggiunto dai nostri bassi
i nemici e fe'sì nobili opre / che non l'aggiunge altrui parlare o canto
movimento di quegli invisibili corpic- ciuoli, che ogni menoma particella delle salde e delle
19-84: ogni confine / degli spazi che all'uom negl'infiniti / campi del
giamboni, 2-146: l'una, che lo aggiugniménto sia d'uomo con femmine
delle umane voglie *] quella figura che i latini chiamano apposizione o vero aggiugniménto
. (femm. -trice). che aggiunge, accresce. fra giordano [
utili consigli, avere [dovete] più che la strabocchevole giovanezza cara;..
veneranda. aggiunta, sf. ciò che si aggiunge, giunta; accrescimento;
villani, 1-60: ma al tempo, che 'l detto duomo era tempio di marte
: il quale [frammento] bisogna che fosse un'aggiunta al suo trattato delle piante
ornato. baretti, i-101: il dì che venni via mi pagò tutte le spese
d'una cambiale di altre quaranta ghinee, che furono molto le ben venute. idem
produrrebbe anche un nuovo vantaggio pecuniario, che è quello che più mi preme.
un nuovo vantaggio pecuniario, che è quello che più mi preme. idem, ii-146
fatta alla vostra mente, per piccola che sia, vi moltiplicherà le idee.
, con un'aggiunta d'annotazioni, che mettevano in chiarezza i nomi e le
mani. idem, 870: una religione che, essendo verità non può convenientemente adattarsi
intero; la giunta è un soprappiù che con l'intero non ha congiunzione immediata.
]: fare un'aggiunta in guisa che una o più cose arrivino al segno stabilito
. ti potrìa far essere / quel che son io, ribaldo temerario, / aggiuntator
io, ribaldo temerario, / aggiuntator che sei. tommaseo [s. v.
aggiunta. aggiuntivo, agg. che si aggiunge, che ha valore di
aggiuntivo, agg. che si aggiunge, che ha valore di aggiunzione; complementare,
[s. v.]: quel che da taluno dicesi 'articolo addizionale 'di
o * proposta addizionale ', pare che si potrebbe dire 4 aggiuntiva '.
gramm. congiunzioni aggiuntive: congiunzioni coordinative che collegano un termine con un altro ponendolo
ant. (anche sm.). che ha funzione d'aggettivo. l.
stretto, e con le zete, che rozze si son chiamate, è aggiuntivo,
natura e per origine nome aggiuntivo, cioè che d'accostarsi a un sustantivo ha bisogno
, 102: nome aggiuntivo è quel che significa alcuno accidente nel sustantivo, a
, 102: aggiuntivo perfetto è quel che accenna alcun proprio accidente nel sustantivo.
et onestà, con pace tanta, / che mai rebellion l'anima santa / non
, i-84: e nel vero, mentre che io starò lontano da te, la
la vita mia non sarà meno angosciosa che la tua: e io lo sento già
: e io lo sento già, perciò che nova fiamma mi sento nel cuore aggiunta
potenti inimici, insieme aggiunti, / che far non ponno? idem, 8-5-800:
mare. vittorini, 4-107: il treno che va da nord a sud entra allora
: rade erano quelle [fiere], che... nelle sue reti incappate
3. agg. e sm. persona che coadiuva o sostituisce il titolare di un
conseglio dei dieci con gli aggiunti, dopo che il tutto che vi si trattò fu
gli aggiunti, dopo che il tutto che vi si trattò fu finito, il sagacissimo
[s. v.]: persona che in un pubblico magistrato è stabilmente aggiunta
, per lo più di stato maggiore, che presta servizio in questo o quel corpo
. b. cavalcanti, 2-280: il che ora farò cominciando da quello [ornamento
farò cominciando da quello [ornamento] che col nome greco 'epiteto ',
possiamo nominare. qùesto è tale, che sì come e'non è proprio nome della
l'epiteto, o 'l nome aggiunto che vogliam dirlo: il quale aristotele chiamò
al discorso... gli aggiunti che si danno ad un oggetto indicano o le
è andato in cerca di tutte le figure che potessero servire in qualche maniera, a
suo appellativo usuale; gli aggiunti, che qualcheduno sempre ci se n'attaccava,
definizione grammaticale, non reggerebbe il dire che 4 bello, buono 'e simili sono
aggiunto in buona lingua non significa altro che 4 epiteto '. leopardi, i-1500:
principii '. ma vedo là un barbuto che scuote il capo ridendo: « sicuro
po': aggiunto non è quasi lo stesso che vobiettivo, e l'adiettivo non accenna
non si risponde, e bisogna confessare che quel barbuto è uomo di 4 mirabili aggiunti
questo [achille] è l'eroe che omero, con l'aggiunto perpetuo d'«
5. cong. disus. aggiunto che: tanto più che, stante che
. disus. aggiunto che: tanto più che, stante che, dato che.
che: tanto più che, stante che, dato che. bembo, 7-1-306
più che, stante che, dato che. bembo, 7-1-306: io non
io non debbo occuparvi soverchiamente, aggiunto che io sono in quest'opera naturalmente ben
a me non par così gran cosa che un cristiano, e massimamente uomo di qualità
). aggiustàbile, agg. che si può aggiustare, ricomporre; conciliabile
la regola ormai secolare... voleva che non si restasse in campagna mai più
nella quale aveva anch'essa una parte che non si curava di far sapere,
doveva essere aggiustato come un panno strappato che si lascia alla serva perché lo ricucisca
ancora non si può dire lo stile che avrà l'ankara di domani. in cammino
nulla, aggiustai lo specchietto in modo che adesso non vedevo più la strada dietro
di più, 1'infilavo addirittura, prima che avesse tempo d'accomodarmi me, il
... l'infilzavo addirittura, prima che avesse tempo d'aggiustarmi me, il
: domandai: « è un pezzo che è uscito? ». « no,
, perché quei soliti giovanotti dello sport, che avevano assistito alla scena, mi seguirono
, 1-33: proposero,... che ciascheduna delle parti facesse il disteso delle
sancio pancia diceva saviamente al suo padrone che ad aggiustare i litiganti il partito più giusto
m'aggiustate fede, e conoscete ciò che richiede il tempo presente, eleggete uniti
pilastri. galileo, 541: i tiri che son aggiustati secondo la detta tangente.
le differenze tra mio fratello e me, che non ne uscirete a buon termine.
ogni altra arme da tiro, in modo che vada a colpir giustamente nel segno indicato
: quando lo fatto fue pubblicato, che quelli di gabaon s'erano aggiustati con
, si trova facilmente la positura giusta, che è quando l'immagine del sole s'
amaro. basta, verrò da voi, che s'aggiusteremo. tommaseo [s.
'ci aggiusteremo ', dicono due che hanno cosa da prendere a fare insieme,
chi non vuol prendere parte ne'patti che due o più devono stringer tra loro
, 12-45: ad ogni modo io vo'che tu t'aggiusti / per sicurtà con
: non sarebbe meglio svegliarlo e dirgli che vada a letto?... ma
letto?... ma no, che s'aggiusti da sé...
] il soprannome d'arido, titolo che s'aggiusta al tabacco. = lat
. mediev. adjustàre (da iustus * che ha forma esatta, conveniente ')
dante, par., 32-121: colui che da sinistra le s'aggiusta / è
buti [par., 32-121]: che da sinistra le si aggiusta, cioè
le si aggiusta, cioè: colui che dalla parte sinistra le sta presso,
galileo, 569: io vi assicuro che le cose si riscontre ranno
riscontre ranno non meno aggiustatamente che i computi arime- tici. 0
pugnatore per ischermirsi da tante difficoltà che lo cir condavano, par
lo cir condavano, par che abbia in ciò voluto favellare più
rispondervi o divertirle così aggiustatamente, che quasi egli non faceva più cattiva
conformemente. magalotti, 16-129: il che fece [cioè il racconto] così
racconto] così aggiustatamente al vero, che io ne rimasi fuori di me.
tezza e d'amabilità, che i circostanti invece di spaven
, ma gli stessi termini propri che sembrano portar il vanto d'aggiustatezza e
a conoscere esatta mente quel che ci manca, e si avrebbe il mezzo
tanto giudizio, tanta assennatezza, che merita bene che si faccia un'
giudizio, tanta assennatezza, che merita bene che si faccia un'eccezione per lei
tanto giudizio, tanta aggiustatezza, che merita bene d'esser cavata dell'
statezza ve lo potete immaginare voi che sapete per prova l'effetto prodotto
affisso un telescopio, aggiustato in modo che rimirava sempre l'istesso punto. torricelli,
l'istesso punto. torricelli, 189: che diletto apportano le predizioni tanto aggiustate degli
aggiustate degli eclissi celesti? vedete pure che per venti e cent'anni prima s'
aggiustati alla varietà de'siti e de'casi che si presentano. redi, 16-v-311:
della mente, e più col sole che guarda dal balcon sovrano. collodi,
e rigido teneva le mani sul volante che allora era basso, con 1'aggiustata
sm. (femm. -trice). che aggiusta, che accomoda; regolatore.
. -trice). che aggiusta, che accomoda; regolatore. salvini, 22-381
indifferenziato, del l'uomo solo. che deve saper romper la terra -contadino -oppure
488: non aspettate, o dèi, che, secondo la mia consuetudine, v'
l'acqua una pasta, una malta (che faccia presa all'aria o sott'acqua
. vallisneri, iii-311: ne segue che più facilmente negli aghi d'osso o
come agglomerati, non altrimente che nel seme, nel quale non è distinto
: e il divino scamandro e simoenta / che volge sotto tonde agglomerati / tanti
, 2-15: il paese rimase quello che era: un agglomerato di case rustiche.
2. sm. industr. meccanico che rifinisce i pezzi 9-347: se si
. solidificazione (in mattonelle o statore che abbia l'orecchio capace di distinguerne l'inblocchetti
anche dei difetti, è una lezione che può fare invidia a maestri materie adesive)
d'altra cosa si conducono tavolta che nascono riuniti e raccolti parecchi insieme
arruota; essendo ella un certo agglutinante, che insinuandosi fra parte e parte del ferro
agglutinanti (dette anche affissive): che, in cambio delle desinenze che nelle lingue
: che, in cambio delle desinenze che nelle lingue flessive si fondono, affìggono
di detta amalgama la superficie di metallo che vogliono, si pone la cosa indorata
diversi elementi grammaticali in uno solo, che diventa autonomo: caratteristica formale delle lingue
agglutinazione, dicono certi linguisti quel modo che hanno alcune lingue di declinare e coniugare,
la collina, / con la ragazza che pigiava l'uva / nella colma bigoncia
catarri o da altro mal, che s'internò. lami, 1-2: farebbe
con certi pugni sodi da contadina che lo facevano aggob bire,
non potea chiamarsi per nome più proprio che per quello di rdnula, ossia
, 4-307: mia sorella o mia madre che piomba a svegliarmi, calzoni e
finestra, ora in cuore tradisce l'uomo che la sera accanto a lei fa progetti
. agostino volgar., 1-6-148: posto che il mondo sia in figura ritonda,
una spera sopra l'altra, e che ciò si mostri per alcuna ragione, non
alcuna ragione, non è però conseguente che [ecc.]. tesauro, 439
due proprietà, e duo concetti, che confusi fra loro, confondono l'ingegno di
è un frutice con fusto senza nerbo, che da se stesso non si sostiene,
s'aggomitola. rajberti, 2-169: lacerti che scattano e quasi si aggomitolano sulle braccia
aggomitolavansi di que'barocchi nani in arenaria che già facevano, dalle risa, saltare i
il primo per indicare quel disordine, che accade pur troppo negli eserciti poco disciplinati,
] tanti pesci, e massimamente anguille che sono aggomitolate. gelli, i-41: per
. cantini, 1-9-102: or- dinorno che a nessuno artefice, e sottoposto alla detta
dinoccolata quella; aggomitolata / questa: corta che quasi la schiaccio con un piede
le vesti lacere di lana nera che il tempo e l'unto avevano
(femm. -trice). che aggomitola. aggomitolatura, sf.
ancore né aggottare la tanta acqua, che per forza entrava. carletti, 250:
tavano li portughesi a fare diligenzia che la caracca non andasse a fondo
fondo, con il continuo aggottare l'acqua che già si poteva arrivare e si
. settembrini, ii-1-296: dovresti ricordarti che io non t'ho fatto mai né aggottare
fatto mai né aggottare né vogare; che tu ti sdrai su la coperta e russi
, 14-42: la votazzòla di legno che serviva ad aggottare l'acqua dalla stiva
per fare ne'fossi l'operazione che chiamiamo di aggottare, che è di
fossi l'operazione che chiamiamo di aggottare, che è di rasciugare quella parte di
di rasciugare quella parte di fossi che si vuole scavare. = deriv
perelli, ii-9-139: l'operazione delle aggottature che si fa a mano, supposto un
ed ino- iosa / chi vede ciò che più gli agrata. bondie dietaiuti,
/ per voi, vista piagiente, / che per una altra avere solazo e gioco
l'animo dell'uditore è fatigato sì che non vuole né agrada lui d'intendere
, vii-151 (33-7): e dice che li batte el cuor sì spesso,
batte el cuor sì spesso, / che 'anzi che questo giorno ne vada / morrà
cuor sì spesso, / che 'anzi che questo giorno ne vada / morrà,
tanto m'aggrada il tuo comandamento, / che l'ubidir, se già fosse,
contenti sì quando tu solvi, / che, non men che saver, dubbiar m'
tu solvi, / che, non men che saver, dubbiar m'ag- grata.
dimorar con vui, / e prego che v'aggradi / per quel signor da cui
donna amorosa ancor m'aggrada, / che 'n vista vada altèra e disdegnosa, /
animo m'aggradò, e aggrada, che sempre, come bellona e con iguali
sostenne, / più non vedea quella che sì l'agrada; / e con
e con temenza alla donzella disse / che le piacesse che si dipartisse. masuccio
temenza alla donzella disse / che le piacesse che si dipartisse. masuccio, 351:
351: vedendo per tanti manifesti segni che la mia persona multo vi agratava. pulci
el tuo desir m'aggrada, / che nostra gloria ognor più tale spanda. sannazaro
sannazaro, 4-81: ma quel, che di lui più ch'altro mi aggrada,
più ch'altro mi aggrada, è che conosce et ama sopra tutte le cose la
1-2 (i-39): il re accennò che si levasse in piedi e che dicesse
accennò che si levasse in piedi e che dicesse ciò che gli aggradava. varchi,
levasse in piedi e che dicesse ciò che gli aggradava. varchi, v-843 (
, / ornai, disse, di me che più t'aggrada. bruno, 363
, 363: questa dottrina (perché par che non gli manca cosa alcuna) molto
pellico, ii-82: se v'aggrada che favelliamo di cose più degne, continueremo
e di te / far posso quel che m'aggrada. idem, iv-2-1170:
, 50: e chi dubita, che più non sia a le umane menti aggradevole
le umane menti aggradevole una fontana, che naturalmente esca da le vive pietre,
vive pietre,... che tutte le altre ad arte fatte di bianchissimi
della casa, 620: ma perciò che in vedendo il buio, si conosce quale
in udendo il silenzio, sì si impara che sia il suono; sì potrai tu
idem, iii-19: appresso al piacere aggradevole che rendono le selve a spaziarvi, con
i-383: le ricchezze altro non sono che l'abbondanza delle cose necessarie non solo,
si ab- bandonan a quello stesso studio che adoprano nella conversazione per renderla aggradevole e
incantevole ', o simile, pare che si scosti dalla schiettezza della lingua italiana
avvicini più alla natura della francese, che nelle metafore sbalestra assai, come fa appunto
come fa appunto nella voce agréable, che è il nostro 4 aggradevole '.
rimbombano aggradevolmente sul cuore gli applausi, che delle sue bene impiegate fatiche...
il favore si è lo aggradimento, che ella con la sua gentilissima e sensatissima
idem, v-1341: gradisco le scuse che voi mi fate, e per attestarvi un
idem, 363: aveva loro intimato che nominassero una persona di suo aggradimento. nievo
con gran maraviglia mia e di quelli che mi circondavano. = deriv. da
ha l'amor così agradito, / che da tutti 'l fa laudare. guittone,
cioè aggradire, e meritare gli servigi che gli sono fatti. boccaccio, dee
., 10-8 (468): quelle che prima con le gra- videzze e co'
videzze e co'parti hanno i matrimoni palesati che con la lingua, ed hagli fatti
poche cose... sogliono più che le sontuose agradire. ariosto, 1-3:
nostro, / ippolito; aggradir questo che vuole / e darvi sol può l'
di selvatico... credete voi che lo aggradiranno? leopardi, iii-834:
. v.]: 4 ha aggradito che gli si scrivessero lettere di congratulazione '
gradisce, da quella aggradite anco cose che da altri v'offenderebbero. carducci, ii-8-261
ed atante e bello della persona; il che gli aggradì forte. tasso, 6-14
dovresti riserbar a miglior uso; / che tu sfidi però, se ciò t'aggrada
., 4 (65): disse che [ciò] si farebbe, lasciando
[ciò] si farebbe, lasciando che l'altro credesse, se gli piaceva,
ediz. 1827 (63): disse che lo farebbe, lasciando che l'altro
: disse che lo farebbe, lasciando che l'altro credesse, se gli aggradiva,
]. penna, 258: il gatto che attraversa la mia strada / o bianco
quel dono, da dio rimeritato, che l'aggradito solamente dagli uomini. magalotti,
de dispiacenza e de falso piacere, / che bel m'è forte et agradivo or
forte et agradivo or dire / ciò che de vero grado in cor m'agrada.
aggrapparsi. ariosto, 23-84: pur che la man, dove s'aggraffi, giugna
forteguerri, 3-6: come falco che aggraffia il colombo. = deriv
... vanne tosto, e di'che essi scavino il segno, se per
fanno aggranchiar le mani di freddo a quelli che vi scrivono di qua? fagiuoli,
dimostraste in farle grazia tale, / che il freddo, che costì più che qua
grazia tale, / che il freddo, che costì più che qua diaccia. /
/ che il freddo, che costì più che qua diaccia. / non v'aggranchia
. = deriv. da granchio (che, toccato, rattrappisce le membra)
gli aggranchiati: / felice il dì che nel nostro uso venne! mattio franzesi,
le mani tanto aggranchiate di freddo, che non reggo la penna. i. nelli
e nel voltarmi le spalle ho inteso che ha detto: sta fresco questo seccatore
: poi prese quella delle due stradette che conduceva a casa sua, mettendo innanzi
a stento una gamba dopo l'altra, che parevano aggranchiate. [ediz. 1827
1827 (14):... che gli parevano ingranchite]. tommaseo [
[s. v.]: quello che sta rattrappito, raccolto in sé come
le mani. gli è un freddo che s'aggranchisce. bontempelli, 9-30:
qualcuno di que'volponi vecchi maliziosi, che si mettono a ruzzare colla lepre, per
queste cose, io non veggo che altro si possa nella cometa inferire dal suo
ag- grandimento col telescopio, se non che ell'è cosa luminosa. g
ricevono augumento dal telescopio mediante l'aggrandimento che questo cagiona nell'istesso angolo. 0
un'altra ornata maniera di parlare, che i greci chiamano iperbole, e noi aggrandi-
, 1-86: ma non è necessario che co'fatti corrisponda a le parole,
per lo spazio continovo di quaranta anni che regnò stette sempre su l'armi, e
: mercé del detto signor duca cosimo che non ha cura che maggiormente lo prema
signor duca cosimo che non ha cura che maggiormente lo prema
che d'aggrandire e rifar quella città, che
che d'aggrandire e rifar quella città, che era assai mal condotta. boterò,
547: fuggite que'gradi de scienza che per certo aggrandiscono i vostri dolori.
tocca aggrandire la religione ed estinguer l'eresie che incominciassero a nascere. idem, ii-123
: della riforma si dolevano i preti che l'autorità dei vescovi fosse aggrandita troppo
da un re di spagna o di francia che da te, e a quello si
: il fratello aggrandì più per paura che per carità. zanobi da strada [s
magno volgar.], 10-23: acciò che essi non si sentano atterrare dal dispregio
campanella, 2-287: a molti fu persuaso che gli cresceva il naso, e quei
lo toccavano spesso e lor pareva certo che il naso ogni poco s'aggrandiva. g
i suoi vani, seni, o ventricoli che li diciamo, [sono] aggranditi
dell'armadio e aggranfiò tutto il danaro che trovò. 2. recipr.
., 16-134: sì come toma colui che va giuso / talora a solver l'
ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è chiuso. s. agostino
ne tornò, ed aggrappatosi per parti che non vi si sarebbono appiccati i picchi,
le mani, guarda, / sì che ruini un tetto ad ogni scossa.
vite volentieri s'aggrappa all'ulivo, che con la sua ombra rara la difende
in punti d'alpi sì erte, che non dico a cavallo, ma non
, ma non si potean montare altrimenti che aggrappandosi a mani e piedi in terra
di vita,... come quelle che s'aggrappano a bordo del battello o
negare il concetto, come al salto, che proietta ombra, si è cercato,
negri, 2-960: vecchio rosaio rampicante che non si stanca d'aggrapparsi al muro
vita. moravia, 11-78: ho notato che quanto più ci si sente dubbiosi,
sperando di chiarire con la ragione ciò che il sentimento intorbida e rende oscuro.
3-25: arrivò in piazza un uomo che aveva aggrappati agli orli del mantello due
forse cinque o sei anni, suoi figliuoli che tentavano di trattenerlo. moravia, xi-313
fino arenato, tra l'acqua incalzante che le empiva di amaro la bocca
bocca aperta all'urlo, su la sabbia che cedeva ad ogni aggrappo, disperatamente
finestrini, tutte quelle facce aggrappiate che sparivano, ahimè, troppo presto
, 814: la vite co'viticci che ha già fuori / di nuovo si
opinione de'lavoratori di terre più intendenti, che l'ellera nuoca alle querce, alle
addosso. caro, 8-2-281: o che sia la stanchezza d'avere scritto assai
avere scritto assai, o la infingardia che mi si sia aggraticciata addosso,.
un frutice con fusto senza nerbo, che da se stesso non si sostiene, rependo
rependo per terra o aggraticciandosi a che truova. l. salviati, 7-1-4:
: e poi dell'orto / far che? -aggraticciarsi su per quello / melarancio,
quantità d'acqua sopra il livello di quella che pareggia l'altezza del solido, non
. di aggravare), agg. che aggrava; che rende più grave, più
), agg. che aggrava; che rende più grave, più rischioso (
comune, sf. aggravante): circostanza che aumenta la gravità di un reato e
malamente alcune circostanze più aggravanti di quelle che intervennero nella vera crocifissione del salvadore.
proposizioni furono delitti e sacrilegii, sappiate che c'è la circostanza aggravante di averli commessi
città... il caso aggravante era che avevo la faccia di firmarli. dossi
frode, e l'albero: quell'albero che ricorda le congreghe delle streghe, gli
delle elementari regole di corretta finanza, che dejl'ammontare e dell'impiego di questa
fra giordano, 5-68: non ogni cosa che s'arroge [= si aggiunge
folgore, né indegno / vento mai che l'aggrave. idem, 91-8: peso
91-8: peso terren non sia più che t'aggravi. landino, 238: se
quale il pavimento dovrà resistere, basterà che non sia minore della gravità di detto
i-431: [l'aria] non che potersi scaricare delle brutture ond'è aggravata,
altri le immani / travi incrocicchia, che di grave tonfo / fendon l'onda
gli si sono scamalate, dai pesi che ci ha portato sopra, le gambe gli
gli han fatto arcone dal tanto carico che le ha aggrevite. -aggravare la
comporta la opera. caro, 2-2-174: che pier vincenzio dica in questo che noi
: che pier vincenzio dica in questo che noi non facciamo il debito nostro verso
debito nostro verso di voi, mi pare che aggravi un poco la mano. a
, 6-1-152: temiamo ben noi, che la mano di dio non si aggravi
l'altro per ogni via e modo che potesse: il papa d'aggravare il re
pensiero sì t'aggrava la fronte, che, occupato in esso, altro che rimirare
che, occupato in esso, altro che rimirare la terra non fai? zanobi
idem, ii (42): vedi che... satan essendo aggravato dalla
idem, 21-22: le sollecitudini, che in questa vita aggravano la mente, la
nel fondo. machiavelli, 413: giudicarono che fusse bene guadagnarsi, con qualche benefizio
guadagnarsi, con qualche benefizio quel popolo che prima avevano con ogni ingiuria aggravato.
tiamo da noi tutti que'vani pensieri che ne aggravano. borelli, i-408:
. borelli, i-408: mi pare che la retta ragione persuada che, quando
: mi pare che la retta ragione persuada che, quando siamo aggravati da due mah
di cristo, i-21-2: felice è quei che rimuove da sé ogni cosa che può
quei che rimuove da sé ogni cosa che può maculare o vero aggravare la sua
mi pare di non aver più nulla che m'aggravi la coscienza. 3
1-92: [il conte] ordinò che ogni legno o barca che nel porto
conte] ordinò che ogni legno o barca che nel porto volesse entrare o uscire pagasse
, perché le aggravavano più i minori che i maggiori cittadini, empierono le città di
di posta quelli ai quali si mandano cose che debbono loro riuscire poco grate.
dicessero, come dicono, queste son cose che aggravano il capitano, rispondo che l'
cose che aggravano il capitano, rispondo che l'autore del discorso non cerca quello
l'autore del discorso non cerca quello che l'aggravi o lo scarichi. s.
de'peccati, ma delle circustanze, che aggravano i peccati. idem, 162
quale dopo alquanti dì sì l'aggravò forte che, non potendola sostenere, trapassò di
, 248: queste cose fa anzi che tu aggravi tanto che tu non possa poi
cose fa anzi che tu aggravi tanto che tu non possa poi fare niente.
si aggravò la febbre di modo, che in capo a pochi giorni il gentiluomo se
si va spesso aggravando per altre cause che concorrono a impoverirli. d'annunzio, iv-i-
, ii-67: la malinconia crebbe tanto che gli aggravò la febbre. beltramelli, ii-
pena. soffici, ii-137: è naturale che la condizione domestica, a mano a
condizione domestica, a mano a mano che la famiglia così aumentava, si era
, 5-9 (82): io temo che egli non aggravi tanto nella infermità la
tanto nella infermità la quale ha, che poi ne segua cosa per la quale
agazzari, 1: vedendo la madre che... 'l fanciullo continuamente agravava,
. leone ebreo, 141: di che sdegnato cupido ferì apollo d'una saetta d'
. d'una di piombo: onde fece che apollo amò la vergine dafne e la
apollo come aggrava il piombo, e che fuggiva continuatamente. deledda, ii-779:
11 dottore si aggravò così tanto all'improvviso che manco potette essere confessato. -tr
'l caso in narrando aggrava molto) / che rinaldo l'uccise. 6.
la plebe aveva già maggiore duolo dell'usure che l'aggre- vavano di die in die
de la piaga sì l'aggreva, / che pallido ne l'erba riversossi. idem
/ a cui mirabilmente aggrava e incresce / che quel dì ch'era tanto disiosa,
, / truovi più cotto o men che il dritto voglia; / e tanto
questo e quel ritorna e dice, / che, non pur altri, se medesma
giordani, ii-97: la prigione, che indegnamente mi toglie la libertà, e
le forze e l'abbondanza degli incommodi che aggravano molestamente questi ultimi giorni miei.
la provvidenza ti ha confidati nella prole che ora forse ti aggrava. 7
'l sol conforta / le fredde membra che la notte aggrava, / così lo
o peso, s'aggrava, in tanto che par che sia impedito nel movimento dinanzi
s'aggrava, in tanto che par che sia impedito nel movimento dinanzi. campanella,
quali [comodi] l'età mia, che comincia già ad aggravarsi, par giustamente
ad aggravarsi, par giustamente più desiderosa, che della gloria. giusti, i-245:
pronta, pieghevole vivissima fantasia d'ovidio che s'aggrava talora della sua troppa ricchezza
. bocchelli, 2-12: è sorte che questo romanzo si sia corredato e aggravato
sbandiano, ma il bando era viziato, che non agravava. arrighetto, 232:
, perché quivi l'àliga, erba che nasce in tali fondi, non si piega
tosto le radici all'ellere: / che se col tempo e col poder s'
più profonde, pure in sul ferro aggravandosi che gl'im- piaga. c. bartoli
s'inalzi un muro tanto grosso, che gagliardissimamente possa reggere il peso de la
reggere il peso de la detta terra che vi si aggrava. della casa,
, 21-23: questa ci volle dire che fosse l'aria, la quale aggravandosi
, ii-242: cos'è questa sventura che s'aggrava su tutti gli uomini grandi?
, ii-265: questo cumulo di dolori che mi si è aggravato sul capo per
le stoppie riarse dei campi immensi, che si perdevano nell'afa, lontan lontano
abbandonata ne'tuoi cieli biavi, / che col cùbito languido t'aggravi / su
l'elmo anche t'aggrevi, / che render già gran tempo mi dovevi?
aggravarsi in sulla corda, vien più che mai a crescere il male; perché quando
esaminato in sulla corda dice cose, che fanno crescere l'indizio, che egli
cose, che fanno crescere l'indizio, che egli abbia commesso un delitto.
aggravativo, agg. disus. che dà maggiore gravita; nocivo.
. del papa, 1-2-149: il chilo che dalla carne si ritrae, suole in
co'legami del corpo quella parte, che si eleverebbe insino al cielo. soderini,
buono, e serra bene, e che vi stieno sotto ricoperti, aggravati in cima
artiglieria, sono tanto preste e flessibili che forse concorrono con le sottili in velocità
aggravato da uno di quei cupi silenzii che accompagnano l'aspettazione d'una catastrofe ignota.
. figur. gravato da pesanti responsabilità; che deve sostenere forti oneri (specialmente finanziari
spese e imposizioni, il far si che non resti alcuno indebitamente aggravato della porzione
; preoccupato, angustiato; danneggiato; che ha subito ingiuria, ingiustizia.
i-32: ma interveniva come a quello che è aggravato d'infermità, il quale
campanella, 1041: infelici noi veramente che non conoscemo altro senso che quello ottuso
noi veramente che non conoscemo altro senso che quello ottuso degli animali e delle piante
e sepolto, e non vogliamo riconoscere che ogni azione nostra e voglia e senso
. goldoni, vii-1093: a un uomo che avesse mangiato troppo, che si sentisse
un uomo che avesse mangiato troppo, che si sentisse aggravato lo stomaco, che
, che si sentisse aggravato lo stomaco, che cosa ordinereste voi, signor tognino?
, trovandoli notabilmente più aggravati dall'età che non m'immaginava! settembrini, 1-266:
da forte dolore. 5. che peggiora (nella malattia), che versa
. che peggiora (nella malattia), che versa in gravi condizioni; peggiorato,
versa in gravi condizioni; peggiorato, che sta molto male. stefano protonotaro,
/ come fa lo malato, / che si sente aggravato / e dotta in suo
sì come troppo aggravata cosa, / che more in letto e giace. g.
51): e trovandolo sì aggravato che appena potea parlare, sì gli annunziò
un infermo però non aggravato e che anzi poteva parer vicino alla convalescenza.
grado di poter aiutar l'altra, che s'era trovata aggravatissima. 6
cagione d'essa aggra- vazione sappiendo, che non è la natura e la sustanzia
tommaseo-rigutini, 1931: e il segneri che disse: « reputerò miei tutti gli aggravii
commento a boezio [tommaseo]: a che vuoi ch'io parli? ché assai
. pitti, 2-36: di persone però che fossero state per cinquant'anni aggravezzate in
nondimanco de'beni,... che in quel tempo non si trovassino in alcun
. a firenze, categoria di cittadini che pagavano tasse ma non erano eleggibili alle
cittadini. aggràvio, sm. peso che grava; imposizione, obbligo gravoso.
, iv-642: molti de'peccatori pare che si figurino... poco importi
poco importi commettere nuove colpe, pur che si soddisfaccia all'aggravio prescritto di recitarle
] significa un aggravio, o dazio che noi vogliamo chiamarlo, posto in atene
debbesi neppur a me dare aggravio, che io ne l'abbia proseguita [l'opera
questa imperita, stolta e profana moltitudine che sì falsamente pensa. marinelli, i-486:
fogli periodici, facendomi così un aggravio che non doveva farmi, considerando la lunga
giordani, ii-97: la prigione, che indegnamente mi toglie la libertà, e offende
altri. giusti, i-114: spero che vorrai aiutarmi e sii pur certa che non
spero che vorrai aiutarmi e sii pur certa che non ti sarò d'aggravio. de
. bocchelli, 9-147: il garbo che aggraziava e avvivava il candido suo corpo
corpo. manzini, 10-92: certo è che vestivo, addobbavo, aggraziavo un manichino
castiglione, 122: e delli omini che noi oggidì cono scemo,
molto bene e tanto a tempo, che era un grandissimo spasso a mirarla
. tanto aggraziato e tanto costumato, che gli uomini e le donne di questa
aggraziato nelli esercizii corporali, presuponendo prima che da natura non sia inabile, dee
bella, ma tanto viva e aggraziata che non poteva esser più. baretti,
più aggraziata e della più modesta fanciulla che egli s'abbia mai vista in tutti
collodi, 324: in tutto quello che faceva, mostrava un non so che di
quello che faceva, mostrava un non so che di così aggraziato che piaceva..
un non so che di così aggraziato che piaceva... a tutti. nievo
. cantoni, 56: mi pare che tu, come sei la più aggraziata figurina
nieri, 61: aveva moglie, e che moglie!... aggraziata,
, con quel pennacchietto in cima, che sembrano tolti da una pittura quattrocentesca.
gentile e aggraziato, dava a vedere che sarebbe cresciuto pur bello, sano,
panzini, ii-305: il caffè, che era un po'lungo, ma aggraziato
: ricompensate questa nota con la grazia che vi acquistate,... e finalmente
città depressa, / e vedi que'che già ne fu signore, / quando da'
, 5-590: marte omicida, / che sol nel sangue esulti, e non andrai
dalla morte. / morire persuasi / che un siffatto viaggio sia il migliore.
distruggerne la coesione..., dicesi che l'aggredisce. l'acido solforico aggredisce
pass, di aggredire), agg. che ha subito un'aggressione.
sul volto gonfio lucido di sudore, che si torcevano ancora e sbattevano i piedi
ragno. aggregàbile, agg. che può essere aggregato. aggregaménto, sm
, 16-iii-11: tengono per vero, che tal generazione derivi da certi minimi gruppetti
cerchia di persone (ma in modo che i singoli elementi mantengano una certa indipendenza
vincitore. idem, v-110: udendo dunque che... aveva noleggiato il navicello
aveva noleggiato il navicello, me gli raccomandai che m'aggregasse alla sua comitiva. lambruschini
una sola. idem, i-141: secondo che gli atomi di fuoco si vanno multiplicando
tutto apparirà vano: anche la forza / che nella sua tenace ganga aggrega / i
t'è in disgrato / veder colui che ti dovria aiutare, /...
aggregavono i beni di ciascuno, il che i fiorentini dicono accatastare. 4
le vie in nome del signore che si riposò. papini, 20-97: altri
v.]: forza aggregativa è quella che aggiunge, unisce cioè le particelle e
due, o quattro e tre, che fanno sette, raccolti e non moltiplicati,
. pellico, 190: la guerra che da ogni lato cercavano di farmi i
e tanto ravvicinati gli uni agli altri che a primo aspetto paiono formarne un solo
, ma ne differiscono specialmente in ciò che hanno le antere libere. idem [s
]: si chiamano frutti aggregati quelli che provengono da più pistilli appartenenti ad altrettanti
unità, si cognosce lo nuovo aggregato che nasce quindi. galileo, 408: un
loro. torricelli, 73: fin tanto che egli [il grave] poserà sopra
il grave] poserà sopra un corpo, che lo sostenga, non sarà mai possibile
magalotti, i-623: egli è infallibile, che quelli [cannellini], ne'quali
sarà luogo bastante per la rarefazione, che riceve l'acqua nel congelarsi, scoppieranno
bene e male non vogliono dire altro che un aggregato di piaceri e di dispiaceri
, 1-174: una gran nazione non fu che l'aggregato di tante piccole nazioni.
ogni società è un aggregato di pochi che comandano per mezzo della spada e delle
spada e delle opinioni, e di molti che servono. manzoni, 208: dove
non nell'aggregato de'momenti piacevoli, che, in quanto aggregato, non è una
italiana] è piuttosto un aggregato di lingue che una lingua. padula, 464:
, i-2-57: il valore della distinzione, che non è classificazione, ma circolo e
; il valore di ila definizione, che non è meccanico aggregato di dati intuitivi.
4-313: volle il matrimonio più fiorentino che fosse possibile,... con tutti
3. burocr. impiegato statale che presta temporaneamente servizio presso un ente diverso
di quel [mondo] particulare solamente, che abbracciando l'acqua e la terra,
dante, conv., ii-v-16: secondo che nel libro de l'aggregazioni de le
parere corpo continuato e fluido, quel che non è altro, che un'aggregazione
fluido, quel che non è altro, che un'aggregazione di granella di polvere,
di granella di polvere, niente più che contigue. cattaneo, ii-2-132: le
fra particelle materiali omogenee, come quella che tiene insieme le molecole acquee di una
una gocciola cj'acqua, e la maggiore che le stringe nel ghiaccio, la quale
adriani, 3-5-466: per gran piacere, che hanno [i tonni] di vivere
. guerrazzi, 4-779: confido, che vorrà adoperare meco spicciolo con maggiore
, balogio, in quelle pupille, che rammentàvano solo la làgrima, in quelle
moto, loquela e appetito, che avrebbe, pur col sorriso, fatto rìdere
, deriv. dal lat. aggressus * che ha aggredito '(part. pass
rapitore. moravia, vii-170: fingeremo che la lettera l'abbia scritta uno di
l'abbia scritta uno di quei tre che hanno fatto l'aggressione... con
la violenza! è con la legge adesso che dobbiamo agire.
fermarsi, e comandar truppe addietro, che sostengano l'aggressione. tommaseo-rigatini, 434
offesa inaspettata. l'azione di colui che è il primo ad assalire ed offendere
le sue dimostrazioni, con più passione che logica. moravia, viii-173: la parola
nella sua bocca, con una frequenza che mi infastidiva. = comp.
di capitale finanziario, come fai a dire che essi non partecipino all'aggressività degli stati
? 2. psicol. atteggiamento che tende alla distruzione o almeno al danneggiamento
distruzione o almeno al danneggiamento di ciò che viene sentito come ostacolo. =
aggressivo. aggressivo, agg. che medita un'aggressione, pronto ad aggredire
gran generale austriaco... assicura che egli non ha nessuna intenzione aggressiva verso
chi passava, era più aggressiva che mai. ojetti, ii-662: non
e immediata esperienza delle carni, più che alla nulla esperienza di un'anima in
formatosi nei giorni della trincea, e che lo spettacolo della vita d'una città
: era ilare in maniera così aggressiva che presto risultò petulante. 2
, dal lat. aggressus * che ha aggredito '(part. pass,
gli aggressori... ristettero tanto, che stefano ebbe tempo di dire a gran
b. croce, ii-2-83: l'approvazione che si dà a colui il quale,
, agg. ant. e dial. che ha tendenza a screpolarsi, a fendersi
più et manco dure si fanno, secondo che più li quore o manco
buonarroti il giovane, 10-928: cre'che sia meglio il brucior dell'amore,
meglio il brucior dell'amore, / che quel freddo ch'aggrezza un che si
, / che quel freddo ch'aggrezza un che si muore. botta, 5-410:
maggiore, quanto più si saliva, e che gli animi attristava e prostrava, e
ammutii. alfieri, 2-67: uom che ha visto i britanni, gli si aggriccia
sangue in udir libera dirsi / gente, che ognor di tema raccapriccia. foscolo,
. idem, 19-293: un diavolo che si fingeva pipistrello gli si aggrinfiava addosso
pome nascono nella terra di sodoma, che pervengono a vista di maturarsi, ma
in mano succedendo a queste quelle spugne che da un canto sono più simili alle piante
riducendosi insino ad una certa spezie, che poco o nulla s'assomiglia alla pianta e
poco o nulla s'assomiglia alla pianta e che toccata da'pescatori più manifestamente di tutte
soffre, come non soffre un pomo che s'aggrinzisce in fondo a un vecchio
e così dopo l'anno; se non che era aggrinzata e secca. tommaseo [
tua chiama sprecato / l'oro, che può lo stomaco aggrinzato / spianare a
fresco profumo di rosa, il profumo che in certe mele aggrinzite e scolorite si
si erano aggrinzite ai piedi della moglie che aveva acquistata l'aria soddisfatta e meticolosa
. buonarroti il giovane, 10-877: che diavol hai? e'par che tu
: che diavol hai? e'par che tu t'aggrizzi: / tu ha'fatt'
, 34-231: e 'l salato delle traspirazioni che ci si aggrommano sulla pelle, e
aggromma, / non fia né men che lasci il tetro odore / allorché le
aggronno, si sona / la voce che sia allecerato. = deriv. da
. chiesa, 1-121: quel giorno che stavamo / duri, aggrondati, oppressi,
. fracchia, 757: un sorriso che gli spiana la faccia un po'aggrondata
: aggrondati, immoti erano i cipressi che si scagliavano al cielo con le punte nere
2-772: l'aggrondata decrepitezza di case che sono in piedi da secoli e sudano
di vento, fredda e aggrondata, che si prendeva tutto il caldo del cuore
come ebbe scavalcato il muro si accorse che sotto il fogliame aggrondato degli alberi era
, con la pioggia calda di maggio che ci batte sopra, e gli alberi aggrondati
ci batte sopra, e gli alberi aggrondati che gocciolano sulle tavole. aggrondatila
ariosto, 42-55: vede il mostro che rinaldo / col brutto serpe in mille nodi
nel profondo e pullulavano miriadi di stelle che s'aggroppavano alla carena come conchiglie.
cinta /... / poscia che l'ebbi tutta da me sciolta, /
era uno, ch'avea uno suo figliuolo che avea le braccia aggroppate al collo,
è agroppata e tanto forte, / che, così presa, aspetta la sua morte
. viani, 14-114: i vermi, che aggroppati in fondo al filo della canna
ciglia, appuntava il mento, e sembrava che un gran lavorìo si stesse facendo
suoni] come strane radici d'alberi, che dànno all'udito più l'idea
più l'idea di motori a scoppio che di note musicali. viani, esopo
. idem, 5-82: accartocciamenti che si formano sulle cime di essa nelle
deriv. da aggrovigliare. cosa che dovesse cadérgli addosso. beltramelli, iii-1099:
(fatto il aggrottata dal grande sforzo che faceva per capirmi. foro con un buon
] quel povero musetto a una foggia, che di molto è soderini, iii-231: levano
le tele dei bruchi più il nero che il bianco. viani, 14-227: un
matassa. scultura o disegno, che discostandosi dall'imitazione del = deriv. da
par più tosto opera fatta a grottesche, che aggrumaménto, sm. l'aggrumare; coaguricavata
, e anzi a capriccio dell'artefice, che lazione. altrimenti. idem, 2-4-244
[de'seni del vura fece sì che alcuna volta nel panneggiare si tenesse cervello]
aggrottescato. magalotti, 16-393: terie, che 'l plesso retiforme corredano,...
si stempera [il sangue], caso che nel vagar per le vene tura della
rosseggia, /... / quasi che fero sangue in ogni 2
cammi cagliava come il sangue che non scorre più. era un orribile
in più luoghi tanto invece pareva che questo disagio che lo teneva lì
tanto invece pareva che questo disagio che lo teneva lì e lo circonda
fatti morir con istento si getture, che gli si aggrovigliavano nella mente confusa. trova
. pass, di aggrovigliare), tone che aveva il color cupo e ricco del sangue
tilissimo, e bianchissimo filo, che si avvolge in molti e rivestito, incrostato
fiutò il cadavere, non apparendo aggrumatovi, che non servono quattr'ore per vuotargli
]. paoletti, 1-2-278: si crede che le botti rendano il vino migliore quanto
morseggiare (coi derivati, ecc.) che la crusca chiama quello diminutivo e questo
di mordere. aggrumolare da aggrumare, che non è della crusca, bensì aggrumato
1-271: il panno sia in modo adattato che non paia disabitato, cioè che non
adattato che non paia disabitato, cioè che non paia un'aggruppamento di panno spogliato
tanto delli varii aggruppamenti de varie pieghe che n'empiono tutta una figura. g.
1-2-82: vuoisi di più osservare, che se l'alzamento e abbassamento dell'argento
c
lo stesso è da dire dei partiti, che si formano sulla varietà degli uomini e
. aggruppando intorno a quest'uomo straordinario che fu il favorito di sei papi non
gentil si chiude e serra, / sì che la schiera sbaraglia e sviluppa. redi
204: le fila d'oro con che [i due romanzieri] vennero intessendo
, con due folte e sottili sopracciglia che s'aggruppavano quasi dispettosamente in mezzo alla
pirandello, 5-126: cercò d'impedire che lo scompiglio del proprio spirito s'aggruppasse
s'aggruppasse in quel sentimento d'odio, che le sorgeva spontaneo e prepotente. deledda
da una curiosità nuova per le cose che avremmo vedute. palazzeschi, i-129:
ultima corsa... la gente che s'è aggruppata all'angolo vi sale rapida
lasciai scorrere nel suo seno le lagrime che da tanto tempo mi si aggruppavano dentro.
l'essere gli si aggruppava in un singhiozzo che gli si era fermo in gola.
composto di varie sostanze, solide o lapidee che dir le vogliamo,...
.. com'è sfigurata / e quel che pare quand'ella s'aggruzza.
è tanto lieta e frugola, / che a starli a lato tutto mi sminuzolo.
. f. doni, 1-27: coloro che si pensano di non morir mai o
, si è agguagliare le specie dell'amistà che sono diverse. crescenzi volgar.,
: quella efficacia [sociale], che non mena e non menerà mai al
varchi, 18-1-374: la qual cosa pare che vera non sia, e che tal
pare che vera non sia, e che tal comparizione e agguagliaménto non possa agevolmente
« aguaglianza », intendo quella ragione che dae igual pena al grande et al
l'agua- glianza in tal modo / che non si truovi quell'altre nimiche:
è beata per agguaglianza dell'animo che la porta. g. villani,
volgar., vi-336: e guardati che tu non sii confuso... dell'
cosa è più convenevole alla natura, che agguaglianza e sicurezza di volere. cassiano
., i-15 (n): però che dio si conosce non solamente per l'
un giovane uomo a'fatti del popolo, che non restò di guerreggiare settecent'anni passati
. soderini, i-443: il sermento che è nella vite e che si vuole insetare
il sermento che è nella vite e che si vuole insetare, bisogna che si
vite e che si vuole insetare, bisogna che si assottigli dalla punta raschiandosi sin tanto
si assottigli dalla punta raschiandosi sin tanto che si agguagli e pareggi con l'altro
giustizia si sforza di agguagliare le cose che sono ineguali. idem, 6-26: e
sette grandi corpi di cervi, acciò che lo numero d'essi aguagli co le navi
248: neuna virtù è minore, che vincere il compagno in mangiare, e
nemici] dintorno a sé, che, quanto la sua scure era lunga,
...: la prima di quelle che agguaglia e la maggiore è la nascita
sono amore, / ne'pastori non men che ne gli eroi, / e la
baretti, ii-155: poveri piemontesi, che non sapete ancora come le lettere agguagliano
lettere all'uomo ricco, e fanno che l'uno sia compagno e non servo dell'
turba a un sol confine, / che il mondo agguaglia. settembrini, 1-63
. carducci, 1001: il dolore che le regge agguaglia / a le capanne.
capanne. pascoli, 600: falce che agguaglia erbe e narcissi. d'annunzio
un mugolìo continuo. era quel suono che rende irriconoscibile la voce nostra nell'eccesso
eccesso della sofferenza corporea, quel suono che agguaglia l'uomo che soffre al bruto
, quel suono che agguaglia l'uomo che soffre al bruto che soffre.
agguaglia l'uomo che soffre al bruto che soffre. 3. ant.
petrarca, 104-3: l'aspettata vertù che 'n voi fioriva / quando amor cominciò
bataglia, / produce or frutto, che quel fiore aguaglia, / e che mia
, che quel fiore aguaglia, / e che mia speme fa venire a riva.
: sotto ha un destrier, che di candor agguaglia / pur or ne l'
quelle poche intese dall'intelletto umano credo che la cognizione agguagli la divina nella certezza
/ se tormento han gli abissi / che le pene amorose in parte agguagli. idem
380: qual oro si trova / che di valor tante ricchezze agguagli? idem
gran birbone... senza speranza che me le avesse a restituir mai, conoscendo
a restituir mai, conoscendo molto bene che la sua pazzia e i suoi vizi agguagliavano
finché avessi superato o agguagliato quel giovine che passava per il primo. foscolo,
molto / mescendole da prima, sì che bianca / s'alzi la spuma, e
tu respiri, e ti dia amici che m'agguaglino in amore e mi superino
ii-761: segue di nave solco che più ferva. / ogni rapidità di venti
le creature sono agguagliate alla terra che si abbevera del loro sangue. viani,
67: ma delle dignitadi e potenzie che dirò, le quali voi, ignoranti della
ix-373: non ti vergogni tu, che 'l mio marito / a sì fatt'uomo
da certaldo, 358: agguaglia il dono che fai a lo stato tuo. sacchetti
bernardino da siena, 86: e che è aguagliare il fuoco di questo mondo
de'signori grandi alle gabbie degli uccellini, che quegli che vi sono drento, desiderano
alle gabbie degli uccellini, che quegli che vi sono drento, desiderano uscirne e andarne
uscirne e andarne fuori; e quegli che sono fuori, vi vorrebbono tornare drento
? giov. cavalcanti, 139: non che i fatti con la loquenza agguagliare si
beltramelli, iii-375: come sulla rupe che s'agguaglia s'apre talvolta una
, a similitudine di un'acqua estuante che a poco a poco si posi.
: insegnare si dee a coloro, che volentieri ricevono, di volentieri dare, e
e saràgli / tanto con li altri, che 'l numero nostro / con l'eterno
nome sia non minimo stimolo a ffare che di- siderino aguagliarsi come al nome così
et un dir sì leggiadro, / che ben s'agguaglia a la sampogna mia.
quattro cavagli bianchi, dove essi dissero che per la superbia e'si era voluto agguagliare
s'agguagli. ariosto, 41-40: che 'l guadagno del vincere, al periglio /
(i-16): assai spesso parve che non solamente col suo re volesse ne
marino, 255: chi fia mai che s'agguagli a la tua sorte? baretti
né io ne conosco altro in europa che gli s'agguagli se non il metastasio.
mi tenni, ed era allor; che tal nomarsi / può chi se stesso
tuo, maria. /... che s'agguagli ad esso / qual fu
nome di mortai persona, / o che gli vegna appresso? leopardi, i-1063:
non c'era un'altra cosa, che potesse agguagliarsi alla bellezza... di
... ma agguagliataménte ogni creatura che ha in sé ragione riceve con amore.
per suo consiglio e sapere si provvede che il tutto cammini agguagliatamele e senza sovvertimento
, agguagliato all'eternità, è meno che un punto. arrighetto, ii1- 96
femm. -trice). disus. che agguaglia, che rende uguale; pareggiatore.
). disus. che agguaglia, che rende uguale; pareggiatore. tesoro volgar
con la notte] dice l'autore, che quando la notte soperchia,..
sm. paragone, confronto, rapporto che si istituisce tra due oggetti.
oggetti. giamboni, 177: che agguaglio puote essere dalla cosa finita a
puote essere dalla cosa finita a quella che non ha fine, dalla cosa piccola alla
eternale? fra giordano, 5-357: che agguaglio è dalle cose temporali all'eternali?
dalle cose temporali all'eternali? più che da una gocciola d'acqua a tutto il
differenza è assai piccola in agguaglio di quella che vi si osserva quando la canna è
forteguerri, 12-89: in questo mentre ecco che un mostro agguanta / le donne,
287): ier sera o stamattina che sia, ne sono stati agguantati molti.
e intese due voci orribili e cavernose che gli dissero: -o la borsa
altro soldato... agguanta la mano che guarì i lebbrosi e accarezzò i capelli
il primo volume di un'opera, che contava un cento e più volumi di miscellanee
, 1-39: agguanta la prima vite che trova e la stronca netta. manzini,
netta. manzini, 10-43: con che furore di possesso, invece, questo
del popolo, correndo in triciclo, dice che è suo!
, da vero bullo. io, che avevo aspettato questo momento, senza neppure
tuo come ora: agguantiamo il momento che passa! comisso, 12-233: dopo
là... chiappò una scimmia che non s'agguantava ritto. viani, 14-39
degli uomini, di me medesimo non so che io mi faccia. =
quasi ad aguardare a le figure umane che li dean venire deretro. dante,
volgar., i-117: agguarda i casi che vengono se sono da sofferire; ché
dinanzi; ed anche agguarda la cosa che seguita, e vedi quello che sopravviene
la cosa che seguita, e vedi quello che sopravviene. guerrazzi, 5-30: betta
(femm. -tricé). ant. che considera, che guarda intensamente; osservatore
). ant. che considera, che guarda intensamente; osservatore, esaminatore.
albertano volgar., i-3: guarda che per la ventura tu non ti diduche
, e caggie nel cospetto di coloro che t'agguatano, arrighetto, 243: o
, egli non ha tema di ladroni che aguatano il cammino. -agguatare l'
livio volgar., ii-1-255: diceva che egli aveva agguatato e appostato il punto
, io (171): altri, che non avevan potuto ancora avvicinarsi a gertrude
, 158: così fa il detrattore, che se mai elli è domandato di nissuno
se mai elli è domandato di nissuno bene che niuno abbi fatto, sempre elli l'
bernardino da siena, 949: vuol dire che quando el pòvaro ti viene a casa
el pòvaro ti viene a casa, che tu gli dia uno pane [e]
tanto sarà la via assediata né aguatata che se ne passi il povero tutto in pace
tutto in pace. 2. che sta all'erta, in agguato.
femm. -trice). ant. che tende agguati; insidioso, ingannevole.
fortuna, strabocchevole con crudeli battiture, che è ciò che tu, importuna aguatatrice,
con crudeli battiture, che è ciò che tu, importuna aguatatrice, affliggi la
(aguatévole), agg. ant. che cela un agguato, insidioso, ingannevole
e specie nel linguaggio militare: azione che si propone di assalire all'improvviso reparti
si geme / l'agguato del cavai che fe'la porta / onde uscì de'
i-218: ad essa [gelosia] pare che le spedite vie dell'aere siano piene
siano piene d'aguati per prendere ciò che essa disidera di ben guardare. idem,
del loro ingannevole tradimento, pregarono priamo che lasci entrare nella cittade il cavallo del
: duce potente / d'ingegno più che di vigor di mano, / ei di
nievo, 292: ogni tanto un calabrone che strepitava troppo, cadeva nell'agguato tesogli
18: agguato, dicesi di truppe, che tendono un'imboscata al nemico,
: anche nel silenzio più fondo, uno che va nella notte sente se dietro la
cima, da ogni rilievo, pareva che assalitori dovessero spuntare di sorpresa, manzini
: non si rendeva conto di quel che faceva: doveva parerle, questa
parerle, questa specie di agguato che mi aveva teso, una cosa allegra
di sottomettersi agli agguati della fortuna, che da un cavaliere penda la vita e
, vii-8 (84): quelli che hanno provate le battaglie dentro dell'anima,
idem, viii-18 (103): poi che gli ebbono manifestata la grandezza delle battaglie
senza qualche gran motivo; e pareva che stentatamente s'inducessero a traforare due siepaie
inducessero a traforare due siepaie di sopraccigli che proteggevano i loro agguati. deledda,
loro agguati. deledda, ii-407: che colpa ne ha lei se ha dovuto lottare
assaliti, non v'ebbe resistenza altro che del fuggire. r. degli albizzi,
sentiti, il quale sospettando di ciò che era, si mise in aguato e vide
distanza dalla porta, in modo però che nessuno potesse uscirne inosservato. [ediz.
stare in un giardino in agguato e ascoltare che il vento muove le foglie appena (
aguato. settembrini, ii-2-105: noi, che ave- vam preveduto questo assalto, armati
avendo disposti in agguato venticinque nomini, che come avesser veduto trapassare il nemico,
, come in agguato, io pensai che forse ella sentiva per istinto sul capo
iii-544: quante volte una legione expedita, che attende in agguato per le vigilie notturne
: e così poi quel poco tempo che visse, spesse volte al dì, agguattando
37: il buon uomo per la paura che ebbe, credendo che fusse gente che
uomo per la paura che ebbe, credendo che fusse gente che fussero entrati dentro per
che ebbe, credendo che fusse gente che fussero entrati dentro per prendere la terra
così, agguerrirla [la nazione], che armarla; e agguerrirla a pura forza
dice dante, ai colpi della fortuna che m'aspettavano. cantoni, 550:
è proprio non di un principiante, che appena sa menar ramai, ma di
disciplinato. bar etti, ii-181: che faranno quando cinquanta mila agguerriti inglesi e
agguerrita, e più atta alla marra che all'armi. colletta, i-142: a
io usciva d'ogni speranza dal dì che la gioventù nostra agguerrita alle armi restò tutta
agguerritissimo dicitore, ma a difendere più che ad offendere. de marchi, 817:
si sentì così dotta e agguerrita, che non le mancarono le parole calde e
a noi di fare quelle belle cose che sono lecite ai paesi più ricchi ed
felice impeto del soggetto verso la realtà che non la più agguerrita e guardinga sapienza.
qual io porgho / al saver vostro che l'aguinchi e cimi. agguindolaménto,
, 12-19: il medesimo osservino quelli, che ne riceveranno delle dette [sete]
io veggio intrafinefatta agguindo- larsi gli uomini che stanno in sulla volubil terra, quasi
è... fante tale, / che, se ne fusse un sol
, né uditore, di mia loda, che tanto m'aggusta e m'accuora.
, sm. ant. garbino (vento che spira tra ponente e mezzogiorno);
agher- bino sì forte e impetuoso, che sciarrò tutta la detta armata.
[s. v.]: quella che oggi gli specialisti chiamano * terra aghetta
). aghettifórme, agg. che ha forma di piccolo ago (detto
fornito di puntali di metallo (che serve per allacciare scarpe, stivaletti,
fingendo, nel cavarsi una veste leggieri che aveva di drappo verde, non potere
, si dimenava e trattenevasi il meglio che poteva. note al malmantile, 149:
cordicella fatta di seta o d'altro, che serve per affibbiare le vesti e adattarle
con insieme due punte; ma ognun vede che solo per estensione acquista tal senso.
. berni, 16: non maraviglia che tu ha'calzoni, / e gli
19: 'aghetto'o 'ghiglia', ornamento che si usa principalmente dalla cavalleria, e
si usa principalmente dalla cavalleria, e che consiste in un cordone di filo di
da essa, intrecciandosi i capi, che sono guarniti d'un puntale, negli
v.]: aghetto, funicella sottile che serve a fare legature o fasciature di
. v.]: quei cristalli aghiformi che sono molto piccoli, e perciò rappresentano
aghifòglia, agg. bot. che ha le foglie aghi formi
). aghifórme, agg. che ha forma d'ago; appun
agevola i perigli. settembrini, ii-1-231: che è questo, o alfeo? tu
per questa via si riconoscono meglio che se fossero lasciati stare cosi ne'
, e per la sana aria, e che la corte avea ogni agiaménto,
tandosi le mani poco meno che fino al gomito, conciano in
conciano in guisa le tovagliuole, che le pezze degli agiamenti sono più
testi fiorentini, 182: e poi mentre che '1 tenpo delle triegue durò, pensaro
guittone, 2-1-177: ahi lasso! che li buoni e li malvagi / uomini
e ciò più ch'altro far, par che lor agi. 3.
presso a farsi notte, elli comandò che la sua gente s'agiasse di mangiare
. ariosto, 43-92: la prega che non faccia,... / ne
. leopardi, 995: non mi assicuro che ella sia grande tanto, da persuadere
tri stizia al mondo, che essere stato in beatitudine e agiatezza.
tanta agiatezza era, perché, subito che il primo lavoro era prosciugato, tornava
io non sono sì agiato... che li potessi notricare. g.
crudelmente, crucciata, / e dica che la roba sua sia 'n pegno: /
/ del ben per dio a que'che sono agiati, / che 'l pover sia
a que'che sono agiati, / che 'l pover sia dal più ricco scacciato.
: di costoro notò particularmente cicerone, che egli avesser consumato buona parte delle loro
buonarroti il giovane, 9-255: ve'che ti ritrovai compagno agiato. / compagno
. beccaria, i-403: a misura che l'uomo diventa più agiato si allontana
dagli elettori. moravia, v-29: immaginai che l'automobile fosse sua e che egli
immaginai che l'automobile fosse sua e che egli fosse una persona agiata, uno appunto
(70): ser ciappelletto, che scioperato si vedea e male agiato delle cose
della casa, 629: noi veggiamo che due case ugualmente buone ed agiate non
di quelli all'antica, tanto agiato che tutti tre stavano da un capezzale senza
segneri, ii-233: evvi altra strada che questa, alla tal città? se
berni, 9-34 (i-242): che senza gambe in terra il fe'cadere
terra il fe'cadere, / acciò che agiato più stesse a giacere. caro,
stiaccia. 9. ant. che è in grado, che ha la possibilità
. ant. che è in grado, che ha la possibilità. boccaccio, dee
agiata: nomo, o donna, che ama i propri comodi. s.
da agiato. agìbile, agg. che può essere tradotto in atto; fattibile
agibili, piuttosto si conoscono per pruova che per scienzia. leone ebreo, 35:
la prudenza, la quale non è altro che una vera ragione e una retta misura
passioni. 2. ant. che è in grado di agire; fattivo,
, 2-1-8-243: parimente non può sussistere che e'ci sia una materia sola infinita,
ugolini, 16: agibile, 'che si può intraprendere 'o 'intraprendente '
da fuggirsi. 3. ammin. che è in condizione di essere aperto al
. 4. filos. ant. che si riferisce all'agire. varchi,
la lingua comune. il guaio si è che ne han derivato * agibile 'e
quella in fulvi riflessi radiosa / chioma che l'agil capo t'incorona. d'annunzio
in libertà monelli agili come scimmie, che se ne infischiano dei pattini. linati,
inaspettata e profonda. 3. che si muove con rapidità, agevolmente;
: la seconda [qualità] è, che ella è... anco agile
aere, al foco, / non men che all'acque, il moto impresse.
, sotto un ricamo agilissimo di vapori che parevano profili di case moresche e di
membra. 5. figur. che è chiaro e conciso insieme, spigliato
omini così vasti di corpo, oltra che molte volte di ottuso ingegno si trovano,
: atterrata la mole del corpo, con che le bestie a dismisura maggiori sembravano opprimere
lingue de'vecchi parlano più a stento che quelle de'giovani, e le loro braccia
vestitino nero di lana, succinto, che rivelava l'agilità di un corpo esercitato
sporta e si allontanò con un'agilità che non le conoscevo, quasi correndo nella
. vasari, i-152: quella agilità che renda le cose finite con istudio e
: quando il tuo corpo invecchia, vedi che la tua mente conservi l'agilità e
tua mente conservi l'agilità e l'equilibrio che perdono i tuoi muscoli.
magalotti, iv-25: ma una volta che la molla è addolcita, che la
volta che la molla è addolcita, che la lingua è dirotta, che il braccio
, che la lingua è dirotta, che il braccio è agilitato, col continuare
da portare in pace, ma è che sanza dimoranza, e in grande agina
agio, in misagio s'acquista; che vile prò, e negrigente vaccio,
peculio a forza di un onesto risparmio, che possa un dì cooperare all'agio e
trovare per questo mondaccio tutti quegli agi che s'ha in casa. manzoni, pr
19): procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi
, gli eran sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. e.
lontano. manzini, 7-43: un abbandono che forse fa tutt'uno con
: però ve prego, per merzé, che agio / e loco date me,
e però ciascuno di noi vegga quello che noi abbiamo a fare, anziché l'agio
fare, anziché l'agio, di quello che noi pensiamo di fare, si parta
e, come noi diciamo, agio; che è propriamente quando una cosa si tiene
quando una cosa si tiene in acqua tanto che, lasciata la durezza e asprezza sua
divenuto poco a poco tanto vasto, che, per dirvene a dovere, pare
, pare d'uopo di più agio che non ho. [sostituito da] manzoni
disponibilità. borsi, 2-19: credo che questa gran gioia, questo limpido e
, / già non saria giornata / che lo meo core gran gioi'non sentisse.
e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli amori albergo ed agio /
la tranquillità di spirito, il piacere che ne deriva. dante, purg.
, li affanni e li agi / che ne 'nvogliava amore e cortesia. boccaccio
andare alle delizie, vi bisogna intendere che una state affannosa è una spezie di
domestici e di cariche sono lusinghe che piacciono ad una parte della gioventù. lambruschini
1-42: voi, o madri che non pensate esser nate per vegetare fra
più facilmente potrò esser felice mendicando, che in mezzo a quanti agi corporali possa
loro,... se non fosse che, vegnendo a grande agio, penaro
1-5 (1-75): [egli] che tutti i luoghi de la casa ottimamente
. baretti, i-35: loato sia dio che siete costà giunto felicemente e che vi
dio che siete costà giunto felicemente e che vi rifarete de'danni sofferti pel cammino,
, ii-37: vedi il bel muso che debbo avere perché le persone si muovano
. monti, 6-90: non badiam che ad uccidere; e gli uccisi / poi
, iii-447: era uno di quegli uomini che non si sentono a loro agio se
se l'uomo è sì ricco, che sta ad agio / di quel che la
che sta ad agio / di quel che la natura contentarse / dovria.
3-7 (327): e per ciò che essi conoscono, quanti meno sono i
ingegna di rimuovere altrui da quello a che esso di rimaner solo disidera. cantari
disidera. cantari, 101: giunto che fu di costei al palagio, / subito
meglio di dispiacere a queste mie carni che, faccendo agio loro, io facessi
faccendo agio loro, io facessi cosa che potesse essere perdizione della anima mia.
, 4-9: quando elli sono in agio che possano volare, elli li cacciano da
canti sedersi dormendo in camicia bartolommeo, che lo credette certamente suo marito, che
che lo credette certamente suo marito, che per fare suo agio levato si fusse.
, 3-10 (291): sì che quivi orinò, perché ne aveva bisogno
9. meccan. spazio che viene lasciato tra due binari della strada
ferrata, per evitare i danni eventuali che la dilatazione del metallo provocherebbe. =
, gr. tardo àyióxoyo <; 1 che dice cose sante '(comp.
un certo modo capziosa e calunniosa (che con questo motivo tolte furono le formule
insieme agiscono in quella maniera medesima con che agirebbero se fossero separate. paoletti,
: egualmente impediscono [i noccioli] che la pressione dello strettoio agisca sopra di
ugualmente la felicità elementare d'una creatura che agisce per solo istinto. ojetti,
d'un diplomatico consiste tutta nell'impedire che altri agisca. cicognani, 12-10:
. cicognani, 12-10: ogni volta che uno agisce, agisce sempre in un
agisce, agisce sempre in un modo che, prima d'agire, ignorava quale sarebbe
manzini, 10-210: la bella franchezza che lo assisteva quando si trattava di agire
magalotti, 20-261: consolidati que'muscoli che hanno ad agire nel cavar fuori que'
medie. malformazione congenita della corteccia cerebrale che manca di alcune circonvoluzioni.
'. agitàbile, agg. che può essere agitato; im
bianca or più alta or più bassa, che per agitamento diffondesi per tutta l'acqua
pres. di agitare), agg. che agita, scuote. -al figur
agita, scuote. -al figur.: che eccita, turba; commovente.
siamo agitati da'fati; e credimi che non di leggieri si possono con
fai gonfiar vele ed antenne, / fai che 'l tutto respiri allor che spiri.
/ fai che 'l tutto respiri allor che spiri. baretti, i-292: gran maladetta
: gran maladetta sorte di quell'uomo che non abbia mai potuto trovare un ritiro tranquillo
potuto trovare un ritiro tranquillo, e che il suo poco merito sia forse quello che
che il suo poco merito sia forse quello che lo agita e lo sbatte continuamente di
le sorti: ed ecco uscirne / quella che tutti desiar. idem, 12-565:
spettacolo, un vecchio mal vissuto, che... con le mani alzate
cappuccini, tra le morte foglie / che al ceppo delle quercie agita il vento.
: uno di quei suoi movimenti ariosi che parevano commuovere tutto lo spazio intorno a
sambuco. ojetti, ii-569: una giovane che regge due faci le cui fiammelle il
in alto le braccia agitando i veli grigi che l'avvolgono tutta, in atto di
tradimenti, di appuntamenti segreti, di cose che non capiva. e cosi le apparivano
persuadervi con alcuna ragione, o lasciar che la conosciuta verità per se stessa vi
verità per se stessa vi persuada, che il piegarvi o l'agitarvi col movimento
a quelle poche o molte passioni ed affetti che l'hanno agitata lei stessa sino
in vece di lasciarsi agitare dall'azione che fa il poeta sopra ogni cuore sensibile
cuore sensibile, si fermasse ad osservare che l'accento cadendo sulla settima sillaba.
bertola, 37: quelle campestri situazioni che ora muovono l'animo soavemente, ora
agitarsi e di agitare, perché sente che il moto sta nella vita e la
può essere il detto di un poeta che noti un'impressione onde è agitata la sua
. manzoni, 1104: coloro che poco dopo avevano proibito all'assemblea medesima
all'assemblea medesima di mantenere il presidente che aveva creduto di poter eleggere, avrebbero
agitare la cosa, affermando non essere conveniente che una industria trovata ne'terreni publici in
, e con quella rettitudine di cuore che se li conviene. monti, 3-41
... interruppero un momento la questione che s'agitava caldamente tra i commensali.
b. croce, ii-9-119: il problema che si agitò precipuamente nell'età romantica.
d'uomini e di cavalli, / che fuggon d'alessandria da i mal tentati valli
al vento. idem, ii-788: ricordo che al primo vedere il mare, che
che al primo vedere il mare, che era appena increspato, il movimento delle
ondeggiano, par proprio il verde mare che si agiti. viani, 19-324: il
, 19-324: il paiolo del focolare che s'agitava come una campana dondolata a
... parve a questa donna, che io tenessi molto poco conto del grande
io tenessi molto poco conto del grande amore che lei mi portava. manzoni, 112
manzoni, 112: sempre più si vedrà che le morali umane si agitano tra questi
de la sua mente, / e quel che vive e s'agita nel mondo egli
folla. cardarelli, 1-132: di ciò che fu non rimane / che un tacito
: di ciò che fu non rimane / che un tacito agitarsi / di memorie e
eppure qualcosa devo fame di tutte le cose che ho da dire. a volte le
agitatevi pure, io conosco la molla che vi fa danzare, e vi guardo sorridendo
: c'è gente, dentro, che ha dormito, ha sognato, e adesso
men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore. pellico, 17ó
confuso agitarsi delle menti, il pretendere che la letteratura sorga e rischiari il cammino
: dalle provincie non veniva notizia che non fosse ingrata: un reggimento alloggiato in
». agitativo, agg. che provoca agitazione, eccitante. vallisneri,
mantenere la vita sana è necessario, che non solamente il moto locale, o circolatorio
. bibbia volgar., ix-334: che siete voi usciti a vedere nel deserto
vampa. savonarola, iii-85: colui che non è uso in mare e vede la
l'ombra delle cime leggermente agitate, che tremolava sul sentiero illuminato qua e là
agitato da un forte vento di levante che saliva dalla valle, investiva torto torcendone
ma molto fredda e agitata dal vento che mugola intorno alla villa. cardarelli, 1-93
perché aquilone o noto / cessi, che tutto prima il volse e scosse, /
tenuta sempre alla stessa altezza, e che pure agitato o in tempesta, è simile
più agitato e laborioso influisce in quanto che meccanicamente precipita la digestione. manzoni,
sono agitati e angustiati, e vedono ciò che un altro potrebbe fare per levarli d'
notte, e fra tante incertezze non sapea che risolvere. d'annunzio, ii-154:
notte agitata, sognò, si svegliò che era buio ancora e non potè riaddormentarsi.
era nata nel suo limbo una quiete che la faceva scivolare dolcemente alla plaga dei
avere una forza più generale di quello che pare a prima vista. 5
6. medie. malato di mente che dà in manifestazioni di follia furiosa.
partiture di brani musicali, la didascalia che prescrive di dare all'esecuzione un movimento
sm. (femm. -trice). che agita, scuote. galileo
così fa l'acqua d'un vivaio, che cessando l'agitatore di muoverla, per
da l'arco. 2. che eccita, turba, sconvolge. salvini
, e non agitatori professionali o gente che pesca nel torbido. idem, 6-88
cinquantanove anni e non aveva fatto altro che l'agitatore. alvaro, 14-178: una
ulon si combattea. idem, 17-27: che valse il fior di gioventude / a
si dà questo nome a qualsivoglia arnese che si adoperi ad agitare: una semplice spatola
girante per lo più sopra un asse che è fissato al centro del recipiente, il