., iii-vm-2: per la molta concordia che' ntra tanti organi conviene a bene rispondersi
nei certificati: 'certifico io sottoscritto che'. rigutini-cappuccini, 34: questa parola
. m. cecchi, 25-10: -ben che' l suo debitore fusse girolamo, /
ella va tutta ismallina e fiorita / che' appare un gigliozzo a vedella al balcone.
grulli / del bisogno ch'essi han che' l vitto giunga, / perché sentono ormai
. ritmo cassinese, xxxv-1-9: poi che' nn altu me 'nca- stello, /
. marino, xiii-141: volpe malvagia, che' l terren fiorito / de la vigna
metastasio, 1-2-38: altro non temo / che' l volto del mio ben. questo
rai de l'increata luce, / desio che' l tutto a le bell'opre induce
che mostra l'acerbità del dolore grandissimo che' ella aveva, è fatto ad imitazione
guarini, 54: fortunato fanciul, che' l tuo destino / trovi maturo in così
d'aulentino, / e son le funi che' m tengon 'lacciato. scala
volgar., i-v-13: elli appartenea che' lloro iddìi fossero da ttali uomini onorati,
tutti e per tutto, e che' nulla nulla 'dà nel sangue e
bizzarro e non perché la persona, che' si prende a rappresentare, richieda così fatta
dialetto, ecc.). -anche: che' fa parte, che è caratteristico,
di picchè, lavati e riordinati, che' somigliavano a camicette molto lunghe e molto
mandami pagol quel degli alamanni, / che' l mio farsetto è da chiamare smerli
colorito / chi i'spesso veggio, che' e'ne fia schernito, / sì non
suoi. botta, 5-3: volle che' si ministrasse giustizia indifferente a tutti.
anima vincitrice, anima bella, / che' n se stessa tranquilla e mansueta /
tenpo anziano quelli della leggie in coloro che' erano intacciati di mi- selleria.
simili avean le faccie e i musi / che' l lor babbo e la mamma trenta
non sappiamo esprimere, 'un non so che'. dolce, l-1-195: questa è
rado potevamo trovarci soli; pareva anzi che' egli sfuggisse le mie confidenze. nulla
deriv. da ooforo, col suff. che' indica malattie a carattere infiammatorio.
vinattieri, 1-55: statuto e ordinato è che' e'consoli e rettori di questa arte
e prepara. porcacchi, i-367: comandò che' 1 convito fosse ornato superbamente. tasso
divinità partecipabile a lui, dopo morto, che' 1 dilettarsi anche in vita laggiù delle
dei parvuli che muoiano senza battesimo, che' si tiene che vadano al limbo. benivieni
/ venite tutti lieti: / vedete che' gli è nato, / e a noi
colmami / di quel piropo liquido / che' etruria a noi mandò.
ed appoggiata sull'elsa del pistoiese (che' era una specie di pugnale, e
nel signif. impers. 'è mai possibile che'. poffareddina, inter. per
con grandi fossi d'acqua; sì che' per forza avere non si potea,
/ si conduce uom mortale, / che' l morir fora un dolce prandio,
: quale stipendio abbia quivi e quello che' ei pretende altrove io non so. tortora
giorno / di dì attendendo in dì che' egli oda a le sue rive / il
marino, xiii-219: pittor minchion, che' l bel viso leggiadro / del nostro hai
et intorbidassero con difficoltà per i spiriti che' ostentavano di guerra, furono ragioni che
un tabacco così denominato dall'effetto suo, che' è di fare starnutare, né altrimenti
. dalla croce, v-33: occorre talvolta che' l dente putrefatto, tarlato o forato
dice 'miserissime 'per la qualitade, che' e- rano aspre e perilliose che 'nde
? bracciolini, 5-8-31: quest'è colei che' l babbuin maggiore / dell'isola bramò
b. giambullari, iii-480: convien che' al fin si raccapezzi / ogni delitto
a 'mportare, presente la tice, / che' ell'è fondata in su mala radice
latini, rettor., 30-6: poi che' folli arditi impronti pervennero ad avere reggimenti
il roi. disse di no e che' l roi si facea reputazion con di l'
, anche contro il naturai corso, che' e'non è da fame miracolo.
: / non eser sì mendace, / che' l biasimar altrui tropo dispiace. aretino
3-66: a te digo che innance che' l gaio canta doe volte tu m'are
par., 15-21: tale dal corno che' n destro si stende / a piè
riva / e di- scarcar la soma che' è sì grave, / perché natura ornai
. n. agostini, 4-10-43: pensa che' l tempo ogni cosa rivolta. sarpi
-come epiteto dell'aurora e del sole che' sorge. boccaccio, i-273: io
., 1-v-13: elli apar- tenea che'. lloro iddii fossero da. ttali uomini
tutta la casa reàl, dolevasi la regina che' l duca pensasse fissamente a nozze inquiete
, 1-vii-501: riputava necessario [richelieu] che' l duca di savoia gli scambiasse pinarolo
... vuole contraffare tutti coloro che' ella vede, onde spesse volte così schernita
fece [dedalo] scortificare una vacca, che' l toro quivi amava e fece una vacca
scritto / mi farà nuovo ogni dolor che' io sento. idem, par.,
]: 'piantar le scritture': più generico che' impostar le partite', e operazione più ragionata
in questo dir sì la tempesta accrebbe / che' l legno, già sdrusciato in mille parti
longiano, iv-89: uno dei segnalati vizi che' l mondo scandaleza, la republica perverte e
, iv-397: è passato in tritissimo proverbio che' l baco che fa la seta a bella
è aviso che sr altro regno / fuor che' l ben, donna, che da voi
: quasi dica: poiché non è vero che' l mio marito abbia puttana u altra amante
voce tale /... / sì che' l mio dire al sentir sia eguale.
: s'apra ornai quel disiato giorno / che' l divin dal mortai si sepri, o
/ così governa mese e settimana / insin che' l mar si va rabonacciando. bonavia
de la disciplina, proveduto ed ordinato è che' l predetto esecutore... debbia conoscere
, e sforzate tal tempo aspectare a zio che' 1 seme tuo sia ben prolifico. marini
gran lume appar ne l'oriente, / che' l nero manto de la notte sgombra.
giovinetta, / sempre a temer costretta / che' l valente cognato / non l'abbandoni ingrato
fu sua sposa: / tenne la terra che' l soldan corregge. idem, infi,
modo col tu'minore come tu vorresti che' l tuo maggiore vivesse teco. floro volgar
.]: 'soscritto': 'il soscritto attesta che'... più comune sottoscritto.
dolore. equicola, 16: piu che' l pistoiese cino della morte di selvaggia
oh lieto, oh grande il di, che' n sì sublime / luogo i'te
al discernimento o intuito di un 'non so che'. b. croce, ii-5-348:
travagliato per gli avvisi ch'egli teneva che' l re cattolico e 'l duca di
sciocco e matto / a dir quel che' n altrui non fu mai visto. foscolo
dà al cuore tanta tencione, / che' ppare ch'io v'abbia fitto uno stangone
miglior termino arrive, / ma ben veggio che' n voi non è perfetto. cellini
aromatari, 118: non dite, che' l buon temoniero, non può chiamarsi,
buonarroti il giovane, 9-710: non vorrei che' n volermel risarcire, / e 'n
brutto egli è un demonio, / che' n quanto nel saper nessun l'appaia;
e tanto più lo parea, quanto che' l marito fu in tutto l'opposito.
, ch'egli è ingannato. / che' l veglio a lo 'mprimero / lo tene
ch'è più di lungi dalla terra, che' l chiamano i savi opposito d'auge