zon si fece / fra bernardin, ch' era in badia vinaio. pananti,
d. sestini, 1-1: fatta ch' è la tosa, le donne sono quelle
nello stendardo suo dipinto tiene / una vecchia ch' ha intorno a'piè legati / (
toscaneggiare, dopo alcun tempo avvistisi poi ch' egli veramente parlava una lingua, ed essi
speziente sma egli ricorso? ahimè, ch' egli toscaneggia quel suo dialetto alla grossa
poi non s'erano scritte più, ch' io ricordi, fiorentinerie o toscanerie?
dal capo quel poco di tristo toscano ch' io avessi potuto intromettervi in quei due o
due teli del lenzuolo nuziale dalla cassa, ch' era una bella cassa da corredo di
voi nasceva e s'ascondeva vosco / queli ch' è padre d'ogne mortai vita,
per man d'un segretario tosco, / ch' ha la lingua latina.
con tua pace, o maggior tosco; ch' ella / n'andrà di par co'l
sia maligna, / né frutto fa ch' occulti tosco in seno. goldoni, xiii-578
gran tiranno, del cui tosco sugge / ch' elli ha già sperto e vuol che
sue lusinghe. goldoni, ix-478: questo ch' io spargo amaro tosco / di gelosia
n. 16. l'ammirazion, ch' avea / di questa cosa il cavallier soprano
paganino bonafè, xxxvii-98: ogni terren ch' è dolce e bruno / naturalmente de'
splendore del capo d'eschilo scoperto e ch' era toso percosse ad esso sì come
. scaruffi, 20: non occorrerà ch' alcuno le voglia spendere le [monete]
un'altra della moglie. fa conto ch' ella viene a partire la lana com'ella
esopo volgar., 1-25: fu mestiere ch' eia [pecora] si tosolasse, e
spelta, fino al fieno / e ciò ch' era nei campi se racolse: /
/ no l'addo- vien per amori ch' abbia vecchi. elucidano volgar., 101
i-54: quest'è il giulebbo, or ch' io sono infreddato, / che matura
ma no ge le lasa tute, / ch' eie son bone foro morti. ovidio volgar
cosa amata o di; rdella o ch' ella mi sia molestata: perché questo amore
inversa, / è simil del serpente ch' è fregiato, / che par dipinto per
musicali del trecento, lxxxiv-46: come ch' io la remiro pur s'acorze,
astio, livore (un'affermapotrebbe dir ch' ell'ha forse vernata / ove si fa
origine endogena. bembo, 10-iv-274: ch' egli un'altra volta tostanamente nel ge
recò [mario] a ciò: ch' eglino a roma mandassono lettere a'loro
eufragia con molta tostanza apparecchiava quelle cose ch' erano necessarie alle suore. guido delle
e spezza per forza la nuvola in ch' ella è rinchiusa e con grande enpito
bei sembianti e co'begli atti novi / ch' ognora par che trovi, / e
: levaron su quel damigello acorto / quei ch' erano dentomo, presti e tosti.
accosto. magalotti, 4-185: sia ch' emendi / tosto l'errore; e se
. documenti perugini, ii-136: ch' elli ditti giuderi non possano per veruno
purg., 18-21: l'animo, ch' è creato ad amar presto, /
et amata liber- tade, / tosto ch' egli entra in signoria del cuore / per
per lo mezzo si lancia, allor ch' ei viene / ver le nostre pupille,
37-119: reverente ai piedi / le di'ch' io sarò là tosto ch'io possa
le di'ch'io sarò là tosto ch' io possa, 7 o spirto ignudo od
al totale... di che segue ch' ila bontà dell'ordine parziale non passa
couré abbia avuta la total risoluzione di quel ch' egli abbia a fare, ma lo
trovare in esso quela dilicatezza d'onore ch' avevo in prima sperimentata. pirandello,
numerico. leopardi, iii-465: trattandosi ch' io non debbo pagare se non la
minore / non render più onore / ch' a lui si ne convenga, / né
a lui si ne convenga, / né ch' a vii te ne tenga. cavalca,
deh, non m'avere a vii, ch' i'non son povero. alfieri,
né può disiderar alcun di voi / far ch' ogni onor di voi.
bianco; e le vedove un 'viletto'ch' era un pezzo di tela corsa la più
iii-3-78: egli è da dolersi per coloro ch' hanno udito e inteso le magnifiche cose
guittone d'arezzo, xxxii-87: e ch' è grande villia / e fera crudeltà
col mozzo dobbiamo vilificarla per cotesta, ch' ell'è nostra sorella maggiore. carducci,
fra giordano, 7-327: il tempo, ch' è la più preziosa cosa che.
73-3): croze digna, merzé, ch' él non si atterre / la nostra
buonafede, 2-vii-254: solamente gli fu detto ch' egli essendo crapulatore e ubbriaco, lo
per fame stracio e scherno ognora, / ch' esser non pò maggior il vilipendio /
ché maior vilipendio ne saria, / ch' ogni pastor vilisse tal menzogna.
quello che dovea essere: poco meglio ch' un lavoratore! machiavelli, 1-ii-332: se
foscolo, iv-302: sono tre giorni ch' io perdo la mattina a colmare un
un canestro d'uva e di pesche, ch' io copro di foglie, avviandomi poi
tanta grazia sopra me relusse, / ch' io ritrassi le ville circunstanti / da l'
certe case, fu preso dalla gente ch' era a campo e menato dinanzi al re
tegno di meglior la villa / e credo ch' eci meglior5 aventura, / che ci
la fede sua, in villa publica ch' era in campo marzio, [siila
villaggi / che tu sia andato, e ch' ella sia rimasa; / agli amanti
di ricco, 210: io so ch' io falleria villanamente / se no sperasse in
: avvenne che trovandolo re carlo, ch' era andato in roma al palazzo del
per avarizia e per coperta della miseria ch' eglino hanno nell'ossa. = deriv
[della croce], / ch' eo vo chedenno -d'aver sua amistanza?
siena, 2-71: i'son ben certo ch' i'fo villananza / di levar gli
e maleducati. monte, 1-50-9: ch' io villaneggi, so per c'a voi
so per c'a voi pare: / ch' io dico il ver di vostra falsitate
romore e ai tanti avvenimenti ora passati ch' io paragonava dolorosamente con quella profonda quiete
una fanciulla di nobile gente, / ch' io ho con meco, onesta e cara
villano e di valor fornito, / ch' essere cavalier ambizioso e maligno e codardo
., 63-31: questo fer que', ch' eran di senno il turlo, /
già noi seppi tanto pregare d'amore ch' elli avesse di me merzè. dante
. guittone, xvii-440-10: è stasgion ch' è 'l sembiante non bello, /
sembiante non bello, / ed altra ch' è la lingua non vilana. dante,
vadano gli rei che gli buoni; e ch' egli [i rei] abbiano luoghi
della scena? si può forse negare ch' ella non sia satirica e villesca? baretti
anni fuori, tornatosene alla sua patria, ch' era una viteria, facea del letterato
sappia che gli conviene maggiormente far prode ch' esser segnore. sanudo, liii-401: sier
io maravigliar virgilio / sovra colui ch' era disteso in croce / tanto vilmente ne
or porre in forse, / lasciando ch' un pagan così vilmente / calpestasse l'onor
dal padre, rimproverar la mia debolezza, ch' io la lasciassi uccidere così vilmente,
xxxv-i-267: radice è di viltade, / ch' a tutti ben dispiace, / lodare
innanzi al brulichio / dei vivi; ch' io ti senta accanto; ch'io /
vivi; ch'io ti senta accanto; ch' io / scenda senza viltà.
bassezza d'animo e di costumi, ch' è loro impressa da la viltà del
e quegli affanni, / a molti, ch' eran già dentro alle piume, /
rosso, 125-7: guarii, guarii, ch' amore ti voluppa / cum la saeta
bibbia volgar., i-33: conciosia cosa ch' egli si conoscessero
del cielo, imperò che catuna parrà ch' abbia un viluppo di fuoco ch'esca
catuna parrà ch'abbia un viluppo di fuoco ch' esca ardenti che il viluppo della
viluppi d'amanti uomini e donne, / ch' andavan a ferir successi veri, /
onor de la donzella, / resta ch' io sodisfaccia anche a l'ontraggio / ch'
ch'io sodisfaccia anche a l'ontraggio / ch' iuriste fatto l'ha sotto la fede
e lo cir- condan pria, / ch' ei si possa guardar con forti vimi.
se udisti mai come lo scaro, / ch' a guisa di giovenco e pasce e
corsini, 7-58: nell'insegna sua, ch' ai vento è svolta, / si
passo, guai alla sua pelle; / ch' ei lo bistratta e comecché ne vada
nella cella vinaria, e al meglio ch' io poti, me fondai in una sfondata
: niuno artefice sta peggio nelle cittadi, ch' e'tavernai e'vinattieri, i quali
missa; è, e mi pare ch' elli debba avere poco il capo all'uficio
vincastri ed altre scuriate lo batterono dicendo ch' era ingannatore, malfattore. boccaccio, 21-14-
terra il traditore. martello, i-2-235: ch' ei la serbi, ch'ei taccia
i-2-235: ch'ei la serbi, ch' ei taccia; o incontrerà disastri, /
surse una onorata e chiara stirpe, / ch' intutti que connn co 'l suo vincastro /
, / e'li meriterà più, ch' io non dico. giov. cavalcanti,
11 nome de l'altezza l'umiltà ch' egli avea nel cuore. aretino,
voi mi persuadesti a divenir luterano (ch' iddio ci scampi di tal frenesia),
folle di maniera, / che credi, ch' una donna / vincer non si potrà
ninfe. goldoni, xii-120: lo so ch' io non merito / sì grato favor
): non pùm vencer alcun pecim defecto ch' eli àn. zanobi da strafa [
la tempesta, sommerge la nave innanzi ch' ella sia vinta dalla forza delli venti e
fratello, che iddio ha pur voluto ch' io vinca con la pazienza e con
adiri, / non sbigottir, / ch' io vincerò la prova. a. pucci
di lagrime, le quali prima caddero ch' egli potesse nspondere. pure vincendo la tenerezza
: delli paesi bassi, sono più giorni ch' io reputo non esserci fine di pace
quest'anno fosse più vincibile nel consiglio maggiore ch' e'si ponesse... una
mio languire, / fa tu quel ch' io non posso: / dalmi legato dentro
corone. imbriani, 6-1 io: ch' io sia il vinciprèmio, non la farò
dal sonno, quando vidi un foco / ch' emisperi di tenebre vincìa. = voce
il mio onore sul vero di quel ch' io dico. 3. condizionare
, 1-10: rimase la donzella / ch' esser dovea del vincitor mercede. ghirardacci,
d'amar non mi spaura, / ch' eo starò soferidore, / che più da
artefice illustre a questa volta / è colui ch' a le travi i vinchi intesse.
. gozzi, 1-137: tra la cavezza ch' era dietro alla sella e altre funicelle
, 11-56: questo modo di retro par ch' incida / pur lo vinco d'amor
e bedeschi voi siete giàda più giorni informato ch' io, vincolato da una promessa anteriore
si dimentichin le cose / passate, e ch' infra noi segua uno stretto / vincol
di quella massa, bisogno di cosa ch' a guisa di vincolo o di legame
{ 'altre parti; il legamento, ch' è quasi un filo grosso e alquanto
27-77: te lo defendo io, tanto ch' in mano / questa vindice mia spada
non fora 7 se non com'acqua ch' ai mar non si cala. bibbia
non può strapparsi alla nebbia di ragnatele ch' è il sonno del suo vino.
270: la botte da / del vin ch' ell'ha. il tino a /
. il tino a / del mosto ch' egli ha. / quale è il fiore
gli aveva molto poco, e quello ch' el aveva, era vinazo remaniato grande miscolato
torri e rotti archi; rovine / ch' altra storia non san che di vinosi /
in bocca di famosi / poete, ch' io non men che divi adoro, /
su la garonna, nella città vinosa ch' ebbe per sindaco il gran savio michel
, lxxxviii-11-478: tal voll'ir basso ch' alto si ridusse, / e tal con
i vincitori d'oggi, affrettati an- ch' essi, avidi anch'essi d'arrivare,
la lunga guerra de'sospiri, / ch' i agio in odio la speme e i
muse padovane, lxv-324: già cotesta beltà ch' or mi distrugge / vinta dagli anni
dagli anni fia pallida e smorta, / ch' ogni cosa consuma e guasta il tempo
indi sorrise / come al fanciul si fa ch' è vinto al pome. boccaccio,
del soldano si era figliuola, / ch' era più bella che un fior di rama
rama, / gaia e amorosa più ch' una viola. -come epiteto amoroso.
assente da questi spettacoli: come colei ch' a frascheggiare er'usa, / ch'all'
colei ch'a frascheggiare er'usa, / ch' all'error suo trovò l'hanno cacciata via
trombe, e a romore d'arme, ch' a suono di leuto, o di
bontempi, 1-2-95: noi, ogni volta ch' abbiamo cantato qualche cantilena ecclesiastica a voce
v-2-501: mi sovviene del brivido magico ch' ebbi in una sacrestia della terra sulmontina,
vagi le facevano, cioè volendo ch' ella violasse il matrimonio e fibrose
l'uno di violare la femmina, ch' è in podestà del padre, siccome suo
quarta; e quinta è volere la femmina ch' è in podestà del marito. landino
costui rubellaro, / violando la pace ch' avea fatta, / li quai distrusse con
poco tempo si doveva giudicare, insino ch' egli non fosse condannato. dolce, 7-37
che da parte mia posso dichiarare si è ch' io non credo che la spedizione dei
, ripigliò arderico vestendosi dinuovo, « ch' io faccia ingiuria a colui, che
.. perché è vaga, a voler ch' ella -spalancare, scardinare.
restringerla con queste regole:... ch' ella sia segneri, i-122: e
petruccelli della gattina, 4-188: scorgevasi chiaro ch' ella si violentati da alcuna necessità appiccarono la
sia stato un parlar molto stracco, e ch' abbian presa gran forza i consigli violenti
.. il dimostrava da'rei conseguenti ch' era mestieri concedere. -travagliato,
(se lece a me dir quel ch' io ne sento) / siamo in forte
la palpitazione del cuore è movimento an- ch' essa, ma rotto, violento, senza
/ cader vide odorose / tempeste, ch' eran rose, / il cenaeoi divino,
violenti strepiti sonori / pioggie, ch' erano ardori. brancati, ii-217: fogge
le quali bisogna prima di tutto ch' era innamorato della ragazza, un vero fio
tenuto) un aggiunto di delegazione ch' era prima qui in padova. violétta2
verdi di watteau, accor ch' era nel principio de mia guerra / amor
de mia guerra / amor armato, sì ch' ancor dare l'infinita serie dei
s'aggiugne ancor male e malanni; / ch' io trovo ruscio, ma 'l trovo
che partorisce i figliuoli per forza / sì ch' ella muore dolorosamente. landino [plinio
. segneri, ii-168: dovete sapere ch' una lingua mormoratrice è lingua di vipera
lingua mormoratrice è lingua di vipera, ch' è quanto dire, triplicata, trisulca.
, 1-vii-701: li replicò il re ch' era una delle vipere di lione che col
è, in questo mercato di sfacciataggini ch' è la società d'oggi, bisogna
questa opinione si rise il viperaio (ch' è uomo famoso in questa professione,
infino a lento e impetuoso fiato, / ch' a gonfie gote la superbia spira; /
. m. cecchi, ii-372: dice ch' i'gli ho rubbato / la carne di
. cucina. o lingua viperina! / ch' un gran falso m'appone, / per
baiardo a zuffa con un mostro / ch' era più di lui grande, et era
foglie virenti. pensoe adunque noè, ch' erano cessate tacque sopra la terra.
: marce sempre virtù senza avversare, / ch' ai - lora appar, quanto viresce
ii-6 (27): fra i poeti ch' ornare già le chiome / della fronde
dàmmi tanto intelletto con tuo luce, / ch' i'mi dirizi, per la miglior
[mercurio] regna in un segno ch' à nome virgo, e s'abassa in
virgo, e s'abassa in un altro ch' à nome pisce. -sm.
luna, app.: fece una sopravesta ch' avea in molti luoghi uno ovo partito
cattivo nelle mangiatoie, rimane il fatto incontestato ch' egli se n'era accorto.
lui [di arici] coscienza vedendo ch' ei virgolava i seguenti versi del petrarca
fin arricchita con tanto di suo, ch' io aveva rossore di non virgoleggiarla per
nascosti, male da lontano appariva quel ch' essi si fossero. grafi 5-269: sopra
un orentino, matteo cecchi, ch' essa fece avvelenare. = voce
col mormorio d'alcuni ondanti fonti / ch' a l'occhio infero son sì graziosi
; melpomene del sole, come temperamento ch' egli è di tutto il mondo;.
quelli che cercano grande gloria, ecco ch' io metto la mano diritta nel fuoco »
era il suo destino; e quella ch' ebbe / gli fu nel fior de'suoi
-sostant. podio, lxxiv-173: quel ch' è qui insinuato / tien parte del
e virile / e senocrate più saldo ch' un sasso, / che nulla forza valse
la musica, e di virile, ch' ella era, l'avea resa effeminata e
avvenia di duol sanza martiri, / ch' avean le turbe, ch'eran molte e
, / ch'avean le turbe, ch' eran molte e grandi, / d'infanti
nostro segnor, lasciò le chiavi, / ch' ei portò giù, di questo gaudio
le virtù: v'è gran tempo ch' io lo credo. tarchetti, 6-ii-362:
ciò si vede nel mondano errore / ch' oggi non s'ama il frutto ma sì
io drieto al suo passo / poi ch' ebbi alquanto la virtù ricolta. b.
umane / virtute informativa, come quello / ch' a farsi quelle per le vene vane
articolo; per dimostrar la virtù, ch' egli ha di distinguere. -validità
di fuor rendemmi, / la donna ch' io avea trovata sola / sopra me vidi
: invidiò il volator cretense, / ch' ebbe virtù di fabbricarsi i vanni.
, se colui fosse stato iddio, ch' egli avesse potuto fare virtù. libro di
ond'i'fui percosso in guisa / ch' e'medesmi porian saldar la piaga, /
via sì d'altro amor precisa, / ch' un sol dolce pen- ser l'anima
amor che 'l volge e la virtù ch' ei piove. -potere magico,
, e nel miluogo piantò un arbore ch' è appellato albore di vita, perciocché y1
volgar., 51: fate aguale quello ch' io vi dico; ed io vi
prima stravaganza seguita in virtù della somiglianza, ch' io ho col cavalier prigione.
servonsi nel metodo delle velocità virtuali, ch' è fondato in questo principio: quando i
nel 1640 in oudin. ch' è in lui suggella / virtualmente l'alma
la sua vita nova / virtualmente, ch' ogne abito destro / fatto averebbe in lui
, / né l'ari- tropia, ch' è sì vertudiosa, /...
gli occhi] portan la dolze figura / ch' a l'anima gentil far din cellini,
maladetto questo visàccio, che ogni volta ch' io lo guardo, mi ti far dir
, vi averà di facile persuaso, ch' io sia somiglievole a quelli austerissimi penitenti
. chiaro davanzati, lx-20: ma so ch' assai è più vostro fallire / che
però n'ho percepenza, / visando ch' ogne reo v'este in disire.
il passaporto visato dal belville. bada ch' io sia chiamato greco; poiché agli
fin grifon la spada abbassa / tal ch' ebbe il cavalìier tormento e pena, /
padre, el vescerato amore, / ch' i'te porto, me fa sempre pensare
e per le vaghe / zambre, ch' han d'or le mura, e d'
chiaro il disinganno d'ogni speranza di vantaggio ch' ei potesse considerare nel far per suo
di vigor non è concesso, / ch' esprimer di quel colpo di dolor vaglia,
quel colpo di dolor vaglia, / ch' io porto ne le mie viscere impresso.
dell'ani sullo specchio ovale ch' ora adombrano / i tuoi ricci bergère.
, iv-203 (75-4): omè! ch' io sono all'amoroso nodo / le
crudele, spietato. modo / d'uccel ch' è preso al vischio fra le fronde.
molto profondo, vivo, intensissco / ch' in lo gran vischio -d'amor son sommerso
cerco altro periglio; / né so quel ch' avverrà di rischio in rischio, /
: vedi sichero e 'l suo sangue, ch' è meschio / de la circoncisione e
introduce nel mortificato una certa maligna viscidità, ch' ella ha in un sacchetto entro le
e qualche arbore di marasche piccole, ch' a roma chiamano visciolette. redi, 16-ii-m
un bel calato pien di visciolone, / ch' un faunetto gentil di viliombrosa / recato
: la mia morte è cortise, / ch' eo moro e poi rivisco. /
coll'altre terre del viscontado... ch' avea il comune, tutto siano di
greci. i germani per la voce ch' ella manda fuori, la chiaman visela.
ha da notare, che affine ch' un possa vedere, tre cose hanno da
in visibilio. / -già lo so io ch' egli hanno per nemico / chi dice
, ii-36: il sacchi mosso da ciò ch' egli credeva suo interesse ricalcitrava con civiltà
furore, le risposi con insulti, dicendole ch' era una sciocca od una visionaria.
pier della vigna, 647: po'ch' amore si faze sentire / dentro dal
, iii-214: non poteva ignorare quello ch' era più ch'evidente, cioè che a
non poteva ignorare quello ch'era più ch' evidente, cioè che a questo, ed
il campion vedere in volto, / ch' e'tenne sempre bassa la visiera, /
quella visiera di celluloide a colori, ch' è tipica dei meccanici e cinematografari.
di questo è chiaro paragone, / ch' io sono il franco, idest quel liberane
quei sì brutti versi del ridere, ch' egli è proprio una pietà vedene sur
, / come saputo ho poi, ch' egli era andato / in visita de'ben
paternità reverendissima non ha diminuita fa speranza ch' io aveva di farle riverenza, ma
solitudine non comportano l'asprezza di quello silenzio ch' elli addomandano. mazzei, i-105:
leopardi, iii-262: ella sappia dunque ch' io non sono mai uscito né uscirò da
: amatemi e visitatemi colle vostre lettere ch' io vi prometto di restituirvi ogni volta
mazzei, ii-357]: sarà buono pur ch' egli [il medico] ti visiti:
e visita le chiese / di campagna, ch' erbose hanno le soglie. -illuminare un
amico di dante, 9-5: par ch' amore vigiti sovente / di cotal guisa
, / e. cche ciascuna donna, ch' ave amore, / cagioni il suo
giorgio, poi la moglie e il bimbo ch' essa aveva in braccio. « sarà
specializzata, che effettua visite a domicilio oveduto ch' ella continuava con altra montagna che pure ha
. pescatore, 31: man, ch' à perle orientali il bel colore / togli
, / perch'era un vin, ch' avea viso d'aceto. 5
, cioè si va colle parole procacciando ch' altri debba ripigliarlo, è dir lui
, o almeno di far loro intendere ch' ella vegliava, e che la loro mina
cent'anni, o mio padrone, / ch' io non ho visto suoi danari in
spera aver non mai altessa / omo ch' è basso. guittone, xxxi-3: onne
e chi più crede un falso lusingare / ch' un dolce ammaestrar di cortesia. sercambi
: per zo l'amore m'insigna / ch' io non guardi a l'autra gente
a l'autra gente: / non vuol ch' io resembri a scigna / c'ogni
vispezza e 'l buon umore, / ch' ebbi un tempo e manca il brio
avea la vista tolta: / per ch' io mi volsi dietro a'miei dottori,
e com'om che va secondo ampliare ch' elli ascolta. petrarca, 238-2: chiara
sono profonde e giudiziose riguardo al trattato ch' ella medita di fare in questa sua
par., 30-29: dal primo giorno ch' i'vidi il suo viso / in
, 126-32: tempo verrà ancor forse / ch' a l'usato soggiorno / tomi la
13-101: tra l'altre vidi un'ombra ch' aspettava / in vista; e se
loro, né pnego alcuno, de'molti ch' essi gli fecero, dileguossi incontanente dalla
dileguossi incontanente dalla vista loro, né patì ch' alcuno il seguisse. bacchelli, 1-i-206
di mia madrigna, e gli occulti motivi ch' ella aveva di perseguitarmi così. cesarotti
troiani] vistamente, e anzi ch' ella luna si levasse... quetamente
provvidenza... è tanto giusta, ch' ella non lascia passare alcuna cosa impunita
moventi e visti e pronti, / ch' ai prim'assalto i nemici fuor franti.
, amico, certi nasonacci proboscidali, ch' escon dal punto della visual sime- tria
raccolta dapprima in una monade invisibile, ch' è il cuore. rosmini, x-25:
sua vita nova, / virtualmente, ch' ogne abito destro / fatto avrebbe in lui
vita terrena, nel quale gli uomini ch' egli amava, e che, non essendo
questo vogliono sindaco, mondo sapesse il cor ch' elli ebbe / mendicando sua vita a fruvescovo
non umana, / sì come a mul ch' i'fui; son vanni fucci / bestia
, nella vita pubblica e nella lotta ch' ei sostenne contro roma papale, fu
noi facciamo, si dèe tener per certo ch' a gran pena nella nostra pronuncia riconoscerebbero
mia mente fé subito caso / questo ch' io dico, sì come si tacque /
incontro a l'ombre; e se non ch' ombre e vite / vote de'corpi
: benigna maestà, vita superna, / ch' allumi questo e quell'altro emisfero,
.. /... / tanto ch' io riconosca il falso e 'l vero.
loro vita, che nullo fosse sì ardito ch' elli si armasse. b. davanzali,
tu ti se'sgomentato; e temi ch' io sia vinto oggimai dall'amore da
febbrettuccia, / ho un mio parente medico ch' è uomo / di coscienza e perito
, andava inanimando alla difesa quegli, ch' erano restati in vita. pananti,
tanto di pena / ò soferto, ch' apena / mi son tenuto a vita /
aver gioì'compita, / parmi ciò ch' agio più di mia rasgione.
, lxi-153: molti dicono per fama / ch' hippolito di nuovo in luce venne /
, ma dal volgo detto ciente, ch' aveva una cotal aria e vitaccia, anzi
vitaccia, anzi atta alla marra, ch' alia spada. fagiuoli, ii-172: ha
di natura d'attaccarsi a tutto quella ch' ella truova che la sostenga. forteguerri,
e quinci a tutti è noto / ch' il suo corso vital non è fornito.
vo'che venga da sé, non ch' io la chiame. delfico, ii-277:
, / venderò quel vital contraveleno / ch' io già composi di farina gialla, /
miele, vitriolo e galla, / ch' è quel composto che si vende a macca
porti salute. filicaia, 2-1-46: ch' uom non fu al mondo sì selvaggio
mela, una fetta di pane integrato, ch' è così saporito sulla lingua e contiene
la terza maniera si è collera vitellina, ch' è simigliante al tuorlo dell'ovo.
foscolo, xvi-362: ti prego di fare ch' ei trovi la mia misura, e
e. gadda, 6-151: una contadina ch' era venuta a roma co la viterbese
oltraggio e soperchio; siccome il biado ch' è troppo spesso che cade in terra.
monti, 3-255: sovviemmi il giorno ch' io toccai straniero / la vitifera frigia
com'è snella quella vaga ninpha, / ch' ora si ruota, o che rotonda
d'ebano, e la svelta sua vitina ch' avrebbe potuto capire tra le due mani
147: in vaso vitreato buglia tanto / ch' alman- co sia come il mele indurato
qual vittima di ubbidienza, e lasciar ch' egli di te in tutto disponga come
tiranni, se divina bontà al primo sacrificar ch' ei vi fecero non ci avesse spirato
ebber molto combattuto invano, / senza ch' alcun vittorioso o vitto / restasse e
insegne / ornarla saper puoi, t fin ch' ebbe uniti i suoi / nell'affezion
di far apparecchiare le scacchiere... ch' io oggi verrò a battaglia con la
fama e onor, perch'io so ch' ella 'l metta, / da poi che
della teologia vittoriniana, sta di fatto ch' egli visse da fedele soldato della chiesa.
/ coll'anime vetto- riosamente, / ch' erano state in tanta tenebria.
pericolo per l'affezioni e desideri amorosi ch' ella ha nel diletto, al tutto è
e s'esce vittorioso da uno scontro ch' ei deve avere con brown, lo vedremo
de l'aqua de vita, victuperano quella ch' è facta con instrumento de pionbo,
un velo oppone agli occhi tanto denso / ch' el par che la ragion non se
.. senza aver riguardo al disonore ch' ella recava a'suoi nobilissimi avoli, a
sopra amme beningnio la vita, avengnia ch' io ciò meritato non abbia e infondi vituperata-
locale). che s'aspetta ch' io abbia a dar fuori molte e gran
avv. in vigio de'poveri, ch' un fanciullo povero cieco de l'uno occhio
abbandonare in tanto pericolo, che pur sai ch' io so tua ghese di certaldo
contemplando n'andar per tutti i tempii / ch' or con pati per lo passato,
la gelosia; ma debbiam noi credere quel ch' egli dice? la volontà d'alzarlo
, e del rio appresso quei medesimi, ch' egli aveva sollicitati contro di pensiero avessero
le tal'or la gran pazzia, / ch' ai giorno d'oggi in questo mondo
308: acciocché il rimanente dell'oste, ch' era ruggita nel camblico vitupero. montano
, ii-17-55: a questo mio signor, ch' io dico adesso, / leo patricio
, 9-12: il vituperio / tacerò, ch' ai padron ha fatto fulvia. d
a modi non debiti. sicondo, ch' è in quanto a tempi non consueti.
non consueti. terzo, in quanto ch' è a luoghi non convenienti. savonarola,
297: io credo in ultima analisi ch' ella riversasse sopra questa povera disgraziata tutto
su la foce, / sì ch' elli annieghi in te ogne persona! arrighetto
cose, molto mi turbai e quello amore ch' io le portava si convertì in odio
, / lo crederete ben, senza ch' io 'l giuri. guazzo, 1-41:
, 1-7-62: il ciel mi guardi ch' io / facessi quest'azion vitiperosa. g
il quale, per qualsivoglia pessimo trattamento ch' egli avesse ricevuto dal suo prencipe,
eh, eh; tutta l'acqua ch' era nel bacile l'ha gettata nella faccia
viva / l'altra stirpe regai ch' ami e proteggi. manzoni, pr.
fa contento: / tal quel sol ch' io credea che fusse spento, / or
gli orti malagevolmente se ne stirpa via, ch' ella non vi rinasca. -sempreverde
, forse averesti dimandato a lui quello ch' egli dimanda a te. e sappi che
sempre è tepidezza nel servigio e colui ch' ama perfettamente, vivacemente serve. giuliani
vivacità d'ingegno e in quello intelletto ch' egli aveva quando era d'età d'anni
/... / mobil vivacità, ch' in giovinetto / grazia aggiunge e decoro
di piante, e feci vivai, acciò ch' io inaffiassi l'erbe e le piante
getti il pescator, o all'esca / ch' in ramo alcun de le sue rive
quel tanto di vivaio o di peschiera ch' è compatibile in un appartamento al quinto
di questo pesce] ne volete, / ch' in pochi dì vedrete / fargli gran
e mantenute nei vivai subiscono una falcidia ch' è calcolata intorno al novanta per cento
l'officio appostolico si mosse / quasi torrente ch' aita vena preme; / e ne
più vivamente e più distintamente i sentimenti ch' eran confusi e affollati nel suo animo.
vivanda delicata. ariosto, 4-32: pur ch' uscir di là su non si domande
: mise insieme un piatto delle vivande ch' eran sulla tavola, e aggiuntovi un
pani / il più piccolo a me ch' ero il più grande. moravia, xi-35&
vivanda / è fatto ghiotto, sì ch' esser non puote / che per diversi salti
esquilina, ov'era un luoco, / ch' allora lo chiamavano il visaro.
marchetti, 5-69: quelli / ch' avranno offeso di lor nume il nome /
aiuto da persona vivente, confesso ch' io sono colpevole. pascoli, 41:
. cecchi, 5-394: il lewis, ch' è sul walpole la massima autorità
e lasciami seguir la dama mia, / ch' io ti serò tenuto al mio vivente
bando. petrarca, 333-5: ditele ch' i'son già di viver lasso, /
neuno v'andase per risponso, per ciò ch' era sì inferma che non poteva vivare
e tesser mio, / la morte ch' el sostenne perch'io viva / e quel
; e della sua virtù non è mestieri ch' io vi dica oltre, quando vi
dica oltre, quando vi ho detto ch' era vivuta assai anni al fianco di
vivo in foco amoruso / e non saccio ch' eo dica. boccaccio, dee.
vivere. leopardi, iii-197: poi- ch' il trovare da vivere a primo tratto uscendo
assicuratevi e abbiatevi per articolo di fede ch' io mai e poi mai non uscirò di
, i-96: egli pensò le cose ch' io ridissi, / confortò la mia pena
oggi, mutato il cuor da quel ch' i soglio, / d'ogn'immondo pensier
m'è vivere / senza figliuol, ch' averne un che mi stimuli / sempre e
iii-230: se questa ti arriverà, sappi ch' io vivo, o piuttosto non vivo
... a meritar questa grazia, ch' è pur la somma, di non
ora / lancia vividi rai, / ch' io vegga omai-dolce il mio ben dimora.
quindi vivida all'eccesso la fantasia, ch' altro non è che memoria o dilatata
; la carne nulla giova; le parole ch' io ho parlato, sono spìrito e
protagonista compie dei propri sentimenti, e ch' è la grande sorpresa del libro.
bologna, lxv-5-33: vergognavano sol per- ch' era vivo, / che morto non m'
altro privo. petrarca, 342-14: ch' or fostù vivo, com'io non son
'verter5 di goethe versa sopra un fatto ch' era conosciutissimo in germania, e la
rendo; ma con queste leggi; / ch' ella ti segua per la cieca via,
disuna / da lui né da l'amor ch' a lor s'in- trea, /
stimolati molto / da mosconi e da vespe ch' eran 3 3 ivi
/ che ritraesse l'ombre e'tratti ch' ivi / mirar farieno uno ingegno sottile
« è però andata a 70 scudi, ch' è di là da ogni memoria d'
divina foresta spessa e viva, / ch' a li occhi temperava il novo giorno
novembre per trarne el licore, / ch' allora è d'olio più recente e
par., 33-110: non perché più ch' un semplice sembiante / fosse nel vivo
semplice sembiante / fosse nel vivo lume ch' io mirava. scambrilla, lxxxviii-ii-469:
pianeta, onde venere spira / amor ch' è 'n cor mortai, lamenta e dole
in ogni opra perfetto, / fuor ch' un poco (oimè lassa!) empio
d'alcun canto, / in questa altezza ch' è tutta disciolta / ne l'aere
, così appunto come fanno le accademie ch' e'fondano; ma gl'ingegni sovrani,
fo vive che possino render testimonio, ch' io dia perfeczzione all'arte. de amicis
alte ragioni / quel bel garzon, ch' in foco tienti ognora, / a venirsene
alfieri, 7-44: quanto al desiderio ch' ella mostra vivissimo di saper del mio
amor temperate / passono il vivo più ch' altre quadrella. siri, 1-ii-343: risentiva
s'ammiran tanto al vivo espresse, / ch' empion di riscoppiassero al piede su quel
convien che vada. petrarca, 290-10: ch' andar per viva / lxxxviii-n-74: le ben
. palmieri, religione, e ch' uno uomo forte del corpo e vivoroso di
mai più bestia / ho cavalcato peggior, ch' oltre al le vivuole pungono, né il
viziato lo stomaco. pessimo / passo ch' aveva, ho avuto anco le vivole,
adultera sono chiamata; e allora dicono ch' io ho viziato il saristrettezze; vivacchiare
giovanni, 3-viii-8: da me ebbe quel ch' ancor si pare / e giù
ne veruna,... conchiuse ch' egli vi si dovesse accettare, e trattar
; è simigliante al vizio d'osso ch' esce di fuori. è grande male;
intorno, non fidandosi di lui per quello ch' avea fatto a messer galeasso suo fratello
e però paiono loro doppie le cose ch' e'veggono, e iudicanle confusi dalla caligine
guarini, 1-iii-260: e non direte ch' egli ha il celabro viziato?
fu per lo vizio della superbia, ch' è detto ambizione. dante, infi,
vi-i-375 (65-2): tutto quest'anno ch' è, mi son frustato 7
ripensandoci, -c'è soltanto il guaio ch' è un cattivo padrone. diventa un
: essendo gravida, come spesso interviene ch' ell'hanno vizio di cose nuove,
/ e ogn'altro mio detto / ch' io trovato avesse, / s'alcun vizio
perseguitiamo illui t vizio, e poi ch' egli è emendato, amiallo come noi medesimi
iacopone, 16-34: l'anema ch' è viziosa, -orribel è sopr'onne
vedeva quela dama vezoxa / di quelo ch' eia incolpava el so marito, /
fue fine de li miei desideri mentre ch' io lo potei ricevere. 13
tenerla più coperta che si può, ch' alia spaparata si vede troppo il vizzo
5-202: le citazioni orazione e dantesche ch' egli intercalava ne'suoi discorsi non erano
altra volta trovòe un uomo molto vecchio ch' avea tutta la faccia vizzosa, e andava
ad ogni frase, vocabolo o sillaba ch' ei raccolga, muti o rimuti, esercita
tanto gli organi vocali, che parlò, ch' era anche egli per morire. campanella
et il suono della quale, senza ch' ella in altra lettera faccia intoppo, si
montale, 18-358: l'interpretazione generale ch' essa dà del suo personaggio non consente
o tristo. cesarotti, 1-i-52: sembra ch' egli non riconosca nelle voci altro pregio
dovea distruggerne la vita, il filippone sa ch' essa portava costantemente un anello, contenente
bicci vocato forese, / potrebbe dir ch' ell'ha forse vernata, / ove si
il cuore dell'uomo a lasciar quello ch' ei fa, e che faccia quello
vocazione sua e l'elezione di quegli studi ch' egli è per fare, formi a
anonimo, i-542: e, poi ch' eo fui isvegliato / rivolsimi in quel
interrotta dal singulto / gli disse quel ch' a lui non era occulto. tasso,
, inf, 16-41: l'altro, ch' appresso me la rena trita, / è
et il suono della quale, senza ch' ella in altra lettera faccia intoppo,
inf., 7-93: quest'è colei ch' è tanto posta in croce / pur
e la voce della vallata era infatti ch' io fossi tornato per scegliermi una moglie.
degli spagnuoli, e particolarmente di quelli ch' erano all'assedio ai cambiai.
una voce a gridare e maledire, come ch' egli di tutti danni fosse stato cagione
, che non canta mai, ch' è tormentato da flussione, dolor di capo
pinelli... è venuto a trovarmi ch' ero in letto, e poi due
ode e nulla intende non andasse vociando ch' io gli fo ingiuria. tozzi, ii-228
vociamo in fallo? / non sai tu ch' io so che voi giurate / d'
rispose la moltitudine con grande dolore, ch' egli non si fallirebbero a vendicare il
volti / mostra la fama tua, ch' ai mondo grida, / vociferando gli
annunzio, iv-2-123: si vociferò poi ch' egli fosse rimasto nel 'paese dei portogalli'con
di vociferarlo io fossi bandito, dicevano ch' io era stato bandito, e peggio.
determinato. buti, 1-678: confortati ch' io ebbi li compagni, pigliamo voga
tanta voga e tanta fama nella grecia, ch' erano letti per tutto e lodati e
/ tagli la lor paroma, / ch' è piena di falsia: / mentre che
perché egli è pur tanti e tanti anni ch' io vogo e solco questa palude,
: scelta una galea da tutte quelle ch' erano nel porto di napoli espeditissima e armata
dentro a la divina voglia, / per ch' una fansi nostre voglie stesse. ottimo
. boccaccio, 1-i-49: io credo certo ch' ogni donna in voglia / vive amorosa
mia vogghia è sazia, / or ch' io m'ho scelto così degna sposa:
questo... sì! aspetta, ch' io venga stasera! aspetta, aspè
, mezzo, e fine di ciò ch' era stato. il priore era grasso;
non facessi così ancora nell'altre cose: ch' io non fo più nulla di voglia
non poter essere chiesa da nessuno, desidera ch' ella preferisca il celibato al matrimonio.
ebbe mai tanta forza con me, ch' io per compiacergli fussi traviata a far
mia donna, à voglianza, / ch' eo la serva in possanza, / e
ancor altrui, s'ella volesse / ch' altri l'amasse contra sua vo- glienza
solo in lei d'amor volliènza, / ch' è in altrui voler con sè,
villani, iii-8-76: quelli della compagna, ch' erano vogliosamente avanti passati, affrettarono di
, 13-8: si era reso subito conto ch' era arrivato l'uomo che a firenze
baldezza; / voi mi levate sì ch' io son più ch'io ». poliziano
mi levate sì ch'io son più ch' io ». poliziano, 1-696: io
vedo che andrete al 'lei'; e sì ch' io vo ritornando plebeo, e non
vi miro perzar, morditori, / ch' i'mi conduca ma'nel vostro stato,
corrente; / spira qual fumo in aier ch' è volante. chiabrera, 1-iii-197:
passate voi questa volante etade / che ch' ella siasi! c. i. frugoni
, vi-1184: vi vuol tanto a conoscere ch' è un spirito volante, / che
quella. porcacchi, i-131: coloro ch' erano d'attomo ad alessandro, credettero
, 1-47: oh meraviglia! amor, ch' a pena è nato, / già
si spezzò l'altra sommità del monte, ch' era dal fianco destro della prospettiva,
, non farmene colpa: tu sai ch' io vorrei volare verso di te. palazzeschi
, / per volare a quel fin, ch' a ciascun poni? 8. solcare
compiér lo cammin corto / di quella vita ch' ai termine vola. gherardi, 1-ii-418
, l'orecchio sente / una voce ch' intona: « ecco, si more »
quanti dispetti! lasciando stare i ciottoli ch' io volava a ca dei piccioni o contra
/ e perso hai lo spander, ch' andar lasciasti: / i getti almanco ti
libro di s-ydrac, 314: perciò ch' elle [femine] non sono guari savie
, ché imantenente credono e discredono ciò ch' elle odono; e perciò si sentono elleno
volgar. [tommaseo]: i luoghi ch' erano più in prima immaculati apparisce lebbra
parole e dissi: « a me pare ch' enea in questo luogo non veggia l'
lassezza,... un pastore ch' ebbe nome caco il quale abitava in questa
[dante], i-159-10: fa pur ch' e'ti paghi inanzi mano: /
(53-2): poi che voi piace ch' io mostri al- legranza, / madonna
iacopone, 1-19: figlio, puoi ch' èi venuto, -molto si m'è 'n
martire delle nazioni, dopo soli cinquant'anni ch' ella rivive, si è presentata al
. idem, inf., 27-119: ch' assolver non si può chi non si
ombre. pulci, 8-47: poi ch' io so la storia vera, / per
vera, / per mia fé ora, ch' io ne son dolente / aver condotta
, ii-7-112: rispose il papa, ch' egli ben vorrìa / con federico (poich'
. odo delle colonne, xvii-26-7: ch' io son, sanza pecata, / d'
tenzone dtncerti, v-265-14: tra quelli ch' à d'arme tanta valentia / o quelli
à d'arme tanta valentia / o quelli ch' à in sé cortesia e savere,
, / vuoipulci, ii-130: dico ch' a voler bene onorallo, / e'si
di corpuscoli volanti? come volete voi ch' io possa credervi, se non avete mai
, d'error sì carca, / ch' i'medesmo non so quel ch'io mi
, / ch'i'medesmo non so quel ch' io mi voglio, / e tremo a
al primo è un certo imbroglio, / ch' alletta e piace: ma nel fin
sappia spremerne tutta fuori la marcia, ch' è giù sepolta. foscolo, v-26
col freddo che m'aspetta) / lasciate ch' io mi versi ancora / - ultimo
volere / di ciò che m'atalenta / ch' eo no lo posso avere, -und'
, 240-7: che la ragion ch' ogni bona alma affiena, / non sia
tiene in tanta sicu- ranza, / ch' infra le donne dico 'l mio volere.
l'officio appostolico si mosse / quasi torrente ch' aita vena preme; / e neh
. bonichi, 117: l'om ch' ha il veder diretto, / tugge seguir
,... e fammi prova / ch' i'possa in te refletter quel ch'
ch'i'possa in te refletter quel ch' io penso! 8. opinione
, v-265-2: poi che ti piace ch' io deggia contare / lo mi'voler di
contare / lo mi'voler di ciò ch' à'dimandato, / diragiotene quello c'a
. frescobaldi, 2-105: ma, per ch' i'veggio che rragion non sente /
« sì, per nostro voler, pur ch' amor voglia ». -riedere a
soccorri quel che t'amò tanto, / ch' uscì per te de la volgare schiera
che ricorditi / de l'amicizia, ch' ebbi di continuo / col padre tuo
il molle / sen lascivo, fin ch' avieno / meta i sospir del folle /
donato degli albanzani, ii-575: dappoi ch' elio venne in affrica, apparve ch'
ch'elio venne in affrica, apparve ch' elio era dispregiatore di ogni cosa vana,
delle lettere c'era cagion di sospettare ch' ella non avesse mai varcato la soglia della
: un dotto matematico inglese ha mostrato ch' esso [trattato d'astronomia] è dell'
mi bisognò dirli bene in volgare quel ch' io voleva. a. cattaneo, ii-76
11-487: volgarizzavo lucrezio il più fedelmente ch' io sapessi, pur per piegare alla efficacia
. /... scioccamente / dir ch' allor da per tutto arene d'oro
126-32: tempo verrà ancor forse / ch' a l'usato soggiorno / tomi la fera
. petrarca, 125-41: come fanciul ch' a pena / volge la lingua e snoda
m'oda / la dolce mia nemica anzi ch' io moia. tanara, 229:
per letizia il cor confuso, / ch' io non sapea da lor volger le ciglia
a le mie orecchie ciaoli, / ch' io ho vólto el cor sì fermo in
: chi poteva intendere pensieri come quelli ch' ei volgeva nell'anima? borgese,
m'an sì stanco, ornai prega ch' io volga / a cui di gloria tal
conv., iii-xv-15: 'questa è colei ch' umilia ogni perverso', cioè volge dolcemente
i-5: madonna eterna / chi non sa ch' el tuo sacro e divin nume /
da me, pianti e sospiri, / ch' in gioia ha volto ogni mia noia
1-6: già 'l sesto anno volgea, ch' in oriente / passò il campo cristiano
, guernirono il detto castello, imperniò ch' era a lloro lega e accomandagione.
scrittori antifascisti o afascisti, i pochi altri ch' era- no rimasti fuori dal partito.
e. cecchi, 6-329: capì subito ch' ero, nel mio piccolo, un
alessan- drica, / dal magno re ch' or sei. alessandrite, sf.
quattro sono alfieriche; la quinta / panni ch' esser vorrebbe aristofanica; / la sesta
vecchione o vecchietto o megera o omuncolo ch' egli non si sia recato a visitare (
nessuno che non possa dimostrarti con prove ch' egli è perfetto e convinto antiindividualista, e
è perfetto e convinto antiindividualista, e ch' egli agisce in modo da schiacciare l'idra
che avevano intorno fu mostrato per prova ch' era il lino asbestino. =
convinto che lei fosse mia, dal momento ch' io ero e mi sentivo suo.
da credere, come presumono alcuni, ch' ella fosse inusitata e fuori del consueto.
riapparve in scena il violino, an- ch' esso elettricamente amplificato... qualche volta
metastasio, 1-iii-192: quando sapete ch' io sto bene e che vi amo,
e villette nei dintorni dei campus, ch' è il vasto recinto in cui sono sparse
, 7-83: tutta la gran descrizione, ch' egli fa di quella fusione, è
degli ammalati il dottore dava ad intendere ch' ero anch'io medico, venuto dall'italia
non possa chiamarlo conclavi- stico, stante ch' egli sia per voce attiva e passiva graduabile
: ho errato non per questi troppi dettagli ch' ella mi rimprovera, ma per i
più persone o a tutti segnatamente di quel ch' è debito o credesi tale.
., 1-56: e disturbanza, non ch' altro, entrò nel suo albergo.
, 12-86: all'enfant du siècle, ch' era appunto il baldanzoso beyle del tempo
: il meglio sarebbe, del resto, ch' io pubblicassi la sua lettera: la
: 'esoteromania': esagerata predilezione per ciò ch' è straniero. = voce dotta,
: per non parlare dell'arte estremorientale ch' è per tutto il suo corso, capitalmente
m. mila, 1-106: si sapeva ch' era béla bartok un grande studioso della
restìo al commercio fabulatorio con quelli ch' egli chiamava i suoi 'dissimili'.
modello? non si può più nemmeno dire ch' io sia fin de siècle. ho
loro decorazione, più ricca della greca, ch' era servita da modello. florianista
boiardo, 2-16-56: era il destrier ch' io dico, granatino: / altra volta
la faccia del mondo. / è vero ch' esse si immillano, si im- miliardano
: un ritorno alla tesi della ineffabilità (ch' è inconfrontabilità o non-verificabilità) del fatto
di fattura lipa- ritana raffigurante kore, ch' io, irriflessivo e retore, chiamai d'
vedo, / a tener certe vie, ch' obblique sono, / per avere una
proquoio di que'girola- mini, facce ch' esprimevan la pecoraggine, la buaggine, l'
a contemplare questa vegetazione minerale, saputo ch' io non le aveva ancora imposto alcun nome
, ottomano e zarista, è an- ch' essa una malattia orribile: le piccole nazioni
più di equità e di riguardo, e ch' ella non era più tanto sprovveduta di
fatto amicizia col piccinini la prima volta ch' era venuto in francia dall'america, per
, ottomano e zarista, è an- ch' essa una malattia orribile: le piccole nazioni
bruno, 3-895: della qual cosa precavendo ch' altri non s'accorgesse, ed io
non possa chiamarlo conclavi- stico, stante ch' egli sia per voce attiva e passiva graduabile
è. imbriani, 14-218: spero ch' ella ebbia ricevuto i cinque fascicoli di
da lui scritta molto tempo addietro e ch' egli non abbia più ben presente nella memoria
'shorts', le ragazze presero a dire ch' egli era oh dio, 'imparentato con le
12-271: ho passato tutta la giornata ch' io voleva consecrare a te, etc.
fiore [dante], i-146-5: ch' i'fu'sì trapiacente in mia venuta /
ben quel zufoletto / e quando fu ch' io seminai il basilico... /
sig. grassi, si rimane convinti ch' egli ha paragonato l'infimo coll'ottimo,
boccaccio, 20-58: vide tre ninfe, ch' ognuna cantava; / l'una era ritta
parola. bruno, 3-917: ricevuto ch' egli è, se gli dona termine di
, ho serbato un cestellin d'agoni / ch' in una tratta ho preso stamattina.
ordegni e notte e giorno, / ch' or or fisa il mercurio, e si
noia con que'suoi anagrammatismi di maniera ch' egli mi pare un giudeo che faccia
parve che dovesse interamente cancellare l'opinione ch' ella fosse contraria a queste nozze.
b. croce, ii-4-51: ch' egli poi riesca a determinare con qualche nettezza
montale, 18-299: la 'storia', ch' è del '18, segna l'inizio della
torvi nessuno che possa dimostrarti con prove ch' egliè perfettoeconvintoantiindividualista, ech'egliagisceinmodo da schiacciare
lo schopenauer fa consistere, nella descrizione ch' egli dà dei motivi antimorali, la differenza
essenziale. metastasio, 1-4-240: lasciate ch' io celebri il mio carnevale in questo
armoniche', cosa singolare e non più intesa ch' io sappia nel paese nostro.
imbriani, 6-164: stavasi aggomitato e presso ch' io non dissi aggomitolato sul davanzale.
di calcolo accusa la vostra falsa credenza ch' io esiga da voi un così minuto conto
minore si è allora in quella parte ch' è più di lungi dalla terra, che'
, si è allora in quella parte ch' è più presso alla terra, che la
migliore delle medicine, oltre all'aria ch' è balsamica. baluginoso, agg
assalto, ripetendoincoro l'ultima strofa, ch' era quel grido di guerra detto 'bardito'dagli
parte sono beotiche e non attiche quelle ch' ei raccoglie. garzoni, 7-422: se
da tutti loro. sermini, 173: ch' i'non sent'altro dir che 'bu
natura non sia opra di dio, ma ch' egli sia per sé principio e sostanza
gozzi, 1-404: alcuni medici inglesi dicono ch' è validissimo rimedio il bere assai contro
. metastasio, 1-iii-179: credete voi ch' io abbia la vostra facondia? non
lor dirmolto mipiace; / e nessuno, ch' io sappia, a tizio, a caio
è camino, siamo rimasi d'accordo ch' ella non debbi fare fuoco che lievi
ad essi con que'moderni teatrali occhialetti ch' osano discoprire certe minute azioni destinate alla
algarotti, 7-379: una canzonetta, ch' e'vanno cantazzando contro a un capitanooaun
, xi-114: finite pur la canzonella: ch' io, / per ora almeno, non
; ma del tuo non bevo, / ch' è capitoso. m. praz, 3-35
di questi caporali e e sul governo ch' essi facevano delle torme d'uomini e
feudale. nievo, ii-42: passato ch' egli era agli stipendi dei castellani di fratta
15-11: la baggiana criminalata ad affrica: ch' era del caffè poco pochino e dello
bargagli, 35: questi brevi giorni carnovaleschi ch' ancora ci restano. carnevalétto,
, / o castelli in ispagna, ch' è lo stesso, / fur disegni cioè
proprietà ed eleganza quasi celliniane le definizioni ch' ella dà di certi arnesi.
/ segata per lo lungo, allor ch' è fresca, / meglio curvarsi in lento
: dopo un breve computo venni a determinare ch' eravamo in tredici intorno a quella tavola
caro, 11-185: claudio polistore afferma ch' ella sia una di quelle fiche belle
: domani lascio con rincrescimento pomigliano, ch' è bellissima ora di primavera, e vado
vedi se ti va a genio quella 'coiffure'ch' io mi sono comperata per ornarmi il
il re non sappia la gran furbaria ch' usaˆro in calabria: fingendo di salvarla,
govoni, 16-174: il sole ch' entra sembra un azimo di luce quieta.
morigerata, di abilità, e parevami ch' ella dovesse partecipare de'favori che godevano tutte
della porta, 1-i-188: eamus, ch' io vo'concomitarti insino al luogo.
tommaseo, lxxix-ii-82: mavoiavretecertamentesentitochenella obbiezione, ch' iomisonfattapiù sopra, ilcondillachismovienadarla mano all'idealismo
uomo è perfettibile, quando hanno provato ch' è conformabile. r conformismo,
a teologi, bench'io abbia dichiarato ch' egli sia il voler divino e l'accordo
, xiv-1-383: mi ha fatto assai pena ch' ella abbia interpretato male ciò che le
e molto più pena mi ha fatto ch' ella mi credesse venuto in queste presenti angustie
ne possa andare una bene, una, ch' è una. non il consiglierato provinciale
perch'è lontano e vede sol quello ch' è in tutti, non le minutezze.
, 289: credete, monna lapa, ch' io sognava testè che il maestro era
e. gadda, 6-86: pe quello ch' era donne, poi, e sfruttatori di
barba a contrappelo, / ché questo ch' io ti dico gli è vangelo.
i-18-23: chi vuolcheavessealcollolacravatta, / chivuol ch' ei non avesse un tale impaccio: /
fatto come il crepitacolo d'archita, ch' era un ciembalo (come dice suida)
cucina in casa, e ringrazio il cielo ch' egli stesso mi abbia facilitato l'intento
boccaccio, 1-iii-182: ver è che ben ch' avesser [gli ecclesiastici] lunghe veste
. aretino, 15-26: l'almansor ch' ode quel bravar furioso / somiglia un
è brutto, ner, tutto piloso / ch' abbaia, e poi non morderebbe il
dietro alla maniera di un altro, ch' e'si faccia a imitarla; perché in
il regno, 499]: turati, ch' era or son dieci anni il più
rende anch'essa il saluto a'vascelli ch' entrando nel sund salutano il dardanello danese.
nievo, ii-813: ed ecco ch' essa fatta quasi accorta che si parla di
perciò chimici, empirici, analitici / provarono ch' esalan dalle corti / certi effluvi flogistico-mefitici
occhiali. imbriani, 8-97: bada ch' io mi smaschero! se prosegui, mi
fors'anche a rammentare a chi tutto può ch' io son qui, io. =
algarotti, 7-39: nel legno la forza ch' esso ha di resistenza è appresso a
3-843: perché non sarà monastico, stante ch' egli sia corale, capitolare e dormitoriale
e ci piantammo nella strada maggiore, ch' era lunga e diritta, sotto alle finestre
la casa di savoja! se si riflette ch' esso paese era ben diverso da quel
esso paese era ben diverso da quel ch' è ora quando entrò nel corpo elvetico.
progetto di 'equivicinanza'del giornalista alla realtà ch' egli racconta, una 'vicinanza'dichiarata in
egli abita al gran giardino della fagianeria, ch' è vasto e pieno di rare piante
che già venne / al sacro tebro dopo ch' ebbe tutto / il mondo cerco il
altre poltronarie da donar volta a quei ch' han poco cervello. r filosofeggiaménto,
per le sue circostanze, conferma quello ch' io dico della maggior filosoficità della lingua
sola francia è l'ottimismo, / ch' ivi gli omini sono razionali, / ein
pensava, « ma che te credi, ch' hai trovato er gaggio? »
il re 'ciacco'e 'vigliacco'; lui ch' è briaco ogni sera (come i rossi
un paio di pantaloni di panno bigio ch' è l'uniforme dei detenuti.
superano l'ultima 'sotie'gidiana in tutto ch' è anelito e complessità di vita.
c. varese, 1-64: credi tu ch' io non ti avrei annegato in una botte
fatto amicizia col piccinni la prima volta ch' era venuto in francia dall'america, per
che non possa chiamarlo conclavistico, stante ch' egli sia per voce attiva e passiva graduabile
. e se il nome di gringo ch' egli dà allo straniero non ha più il
acquavite mista con acqua senza zuccaro, ch' è il nettare di questi eroi marini.
manzoni, v-i-584: si contenti dunque ch' io faccia quello che dovrebbero fare tutt'
zaguri, cxlviii-ii-155: ecosì noto l'onor ch' io ricevetti a ghesismo artistico, dell'
m. zaguri, cxlviii-ii-210: che volete ch' io dica. non se tanto eccesso
sapeva persuadersi come mai que'solferini, ch' egli aveva pruovi ad uno ad uno e
sempre una cosa fuori di me; ch' io stimavo inasseguibile per me, tanto da
fiore, 182-1: quando 'l cattivo ch' è. ssarà 'ncacata, / la cui
rasembra di furore acceso / il fiato ch' esce fuor di naso e bocca.
quel ch' io chiedessi e tre ne ottenne. /
compagno, pure dal fazzoletto rosso, ch' era forse l'unico rimasto immobile. e
. ghisleri, 2-230: detto di proudhon ch' io penso sintetizzi il filosofico perché della
leopardi, i-664: una perfezione e felicità ch' essenzialmente supponesse la somma corruzione e infelicitazione
hai scritte da febbraio in poi senza ch' io ne abbia ricevuta una. da qualunque
parte sia provenuto l'intercettamento, speriamo ch' egli abbia finito, e che ora ci
internista temeva sempre di qualche nuova complicazione ch' egli vedeva poter avvenire peròin qualche foruncolo
umettanti ed irroranti all'umido radicale, ch' è minacciato nella nostra ammalata dal soverchio caldo
, 1-iv-184: spero che la prudente cura ch' ella avrà avuta di se stessa eladiscretezzadella
severi, degni però d'un linguista ch' abbia la coscienza dilicata. na
le pietre] col macadam, materia ch' io non conosco ma che si dice molto
, 2-9: lasciò la riva una speronara ch' avea fatto carico di pignatte lancelle giarre
lagnarsi. tozzi, iii-75: creduto ch' egli si fosse fatto cattivo, arrivò al
maurro, tanto dolce e dilettoso loro pare ch' elleno altro che succhiarlo e goderlo fare
. valera, 1-1: si può dire ch' ella continuasse la tradizione delle matteucci,
non sia fatto, cioè che l'esistenza ch' ella mi ha dato sia fatta inutile
sarebbe stato di avvertimenti terrestri in quella città ch' è eterna soltanto nel gergo de'nullapensanti
gadda, 6-238: dell'invisibile onnipresente, ch' era, tutt'al contrario dell'onnivisibile
, xi-155: parmi / pure assai, ch' ei favelli l'orcadino. r
riflettere. a cominciare dalla collana, ch' era un vezzo da palcoscenico, senza valore
, 101: m'accusano, adunque, ch' io mi ho proposto di promuovere il
proposto di promuovere il panteismo, e ch' io il faccia così nelle mie proposizioni,
se io non sapessi ` ch' egli [galeno] fosse pergameno crederei ch'
ch'egli [galeno] fosse pergameno crederei ch' ei fosse portughese. pergamòide,
ne segue... che omero, ch' è il cantore e il personificatore della
. imbriani, 4-29: neh, ch' è una gran bella cosa? neh,
in cui di cea, ch' essendo allor vacanti / molti governi, chi
che poco giova il pianto, / e ch' è una magra consolazione, / un misero
una indigestione di carciofi. le sole parole ch' egli disse, poco prima di morire
.. intonati alla pluricomprensività dei fenomeni ch' è propria delle nostre sensibilità velocizzate.
: ho errato non per questi troppi dettagli ch' ella mi rimprovera, ma per i
di quelle galere, ch' erano il porta mondezze del suo stato,
come e il quando uopo non è ch' or dica. preadottivo, agg
in ogni filosofo, una 'prefilosofia', ch' è fatta di elementi vitali ed affettivi.
s'io fossi il diavolo, già ch' ha premiato li rivelanti e li processanti.
pur tanto? / ei perfin disse / ch' entro quest'oggi se ne ripartivano,
prevale, rifacendosi anche a certe posizioni ch' erano venute in luce nella unione sovietica
una 'remise', gli diss'io; e ch' io l'abbia alla porta dell'hoˆtel
il fatto, detto impropriamente 'nuovo'ch' è stato chiosato e richiosato in questi giorni
cieco, 5-19: il boia, ch' ancor lui temea il rifrusto, / misericordia
certo che non passerà l'annata senza ch' io mi rinfirenzi e che allora m'immontalerò
una lunga necessità per l'italia, ch' essa non può rompere se non con una
nievo, 11-122: l'unica menda ch' io trovi in questo romanzo del curti
fino ad un certo punto, perché sai ch' io sono selvatico e bisbetico.
scultori / veniano sol, ma ognun ch' arti acciabatta, / guasta-mestieri o schicchera-lavori.
7-14: i più scornosi, poi, ch' erano quasi sempre i più giovani,
domandando limosina in varie guise; e certo ch' è contrario al ben pubblico lasciarsi amoccar
ballottole, giacché, s'egli sapesse ch' io non aggradisco la sua visita, perderei
nemmeno nella allucinazione, dalla cerchia spiritualistica ch' è la base del semitismo. r
, che gli giranofrale gambe, intanto ch' eglilorosfregucciadel pane e formaggio.
leopardi, i-42: dei quattro lirici ch' io ho mentovati di sopra oltre il
e della famiglia punalua, non potete pretendere ch' io discenda alla volgarità della corrotta famiglia
, i-10-42: e quando a questo loco ch' io ti dico / il vapor di
indirizzare al nome falso i foglietti, ch' essendosottofascia potrebberoaltrimenti esserletti dachinondebbe.
da dio tanto che voi verrete al punto ch' arete migliore spigliamento, se voi arete
nemmeno nella allucinazione, dalla cerchia spiritualistica ch' è la base del semitismo. spiroscafare
al centro del- l'ina case, ch' era il mercato, si radunavano le prime
pien di mal francese, / questo birbante ch' era dietro il letto / fuor saltò
aretino, 27-ii-235: vedete carlo, ch' ha scielti in dozzina / certi squassa-pennacchi
altrui arreca odio e quella famigliare dimestichezza ch' apporta disprezzo. stiriano, agg.
: le serenissime arciduchesse... volevano ch' io prendessi un picciol pegno del pieno
questi e quelli inalzando alla considerazione di ciò ch' elle rappresentano. rna sveltiménto
più che agli altri animali, e ch' egli anche naturalmente sia più sviluppabile,
con tanta diligenza e destrezza la gaggia, ch' ella più tosto cantasse che stridesse.
una innegabile atmosfera teatrale e, quel ch' è peggio, teatraleggiante. = deriv
], i-49: e perché una volta ch' altri s'addesse a questo studio con
, un po'intimidito dalle signore, ch' erano cresciute di numero dal giorno avanti
nel teatro a cui dà il nome e ch' è una composizione di mezzo tra la