dal lat. tardo cerasea (v. cerasa); cfr. lucch. ciaragia
; * argento '. cerasa, sf. dial. ciliegia.
cioè pietra. così cerase dal lat. cerasa '. forteguerri, 12-19: erano
sollecita a fiorir: / e la cerasa anch'ella, / che fiorì dopo
pien di certa cera / del colore di cerasa amarasca. 2. dimin
sciropposo. = deriv. da cerasa. ceraséto, sm. terreno
specchio. = deriv. da cerasa. céràso1, agg. bot
verso l'amene. = v. cerasa; cfr. isidoro, 17-7-16: «
« = deriv. da ceresa per cerasa (v.). ceresina
questo non si dipignessono il viso con cerasa, brasile o simile liscio alcuno. mattioli
[dioscoride], 687: è la cerasa medicamento noto e volgare, e fassene
.. per colorir, si meschia con cerasa e termentina. marino, vii-85:
gli esiti dialettali conservano l'antica forma cerasa, cirasa. ciliegiaio, sm
forforosa che hai pidocchi / grandi una cerasa. -che ha il corpo cosparso
oggi un capo. g. cerasa [« la repubblica », 9-ix-1982]
, 1-19: questo succo mescolado con cerasa cioè biacca e un poco di aceto
, 1-19: questo succo mescolado con cerasa, cioè biacca e un poco di aceto
'ordini di scuderia'. g. cerasa [« la repubblica », 9-ix-1982]
il rabarbaro de'bachi, / litargirio e cerasa è per cancrene, / iva che
di area centromerid., deriv. da cerasa. ceratòpsidi, sm. plur.
napol., propr. dimin. di cerasa, con allusione all'aspetto.