ora la sua faccia dolorosa fosse una cera sul punto di sciogliersi. cardarelli, 1-38
della solita faccia color pesce bollito aveva una cera tra il rosso e il bruno,
spezialmente in quello che annidar suole nella cera, acaro chiamato, e d'ogni
. b. davanzali, ii-248: la cera bronzina e 'l pelo ricciuto de'siluri
e di segnare così fatte parole nella corretta cera. marco polo volgar. [tommaseo
= voce toscana, deriv. da cera, secondo il significato toscano di *
ediz. 1827 (222): quella cera seria, burbera, aggrondata, e
come i capelli finti sopra una testa di cera, = deriv. da ciuffo (
. rucellai, 2-14-8-524: se noi nella cera, o in altra sostanza trattabile e
a uso di cittadini, e con la cera bianca gli accomodarono sopra le otto teste
): questo [modello] era di cera gialla, assai accomodatamente finito. b
, 4-2-40: è più accomodata la cera a conoscer le diversità dependenti da angoli
disciolta. moretti, 32-19: manine di cera che... fingono almeno di
acciaio sulla lastra di rame spalmata di cera o di vernice; l'acido corrode
voce scient. comp. da adipe e cera; cfr. fr. adipocire (
'n esso lume è fatto, / corno cera desfatto a gran foco mostrata: /
proprio colore [dei giacinti] è come cera, / e mutasi per taire scura
amore, v-362-176: la sua piacente cera / non è sembiante a cera,
piacente cera / non è sembiante a cera, / anz'è sì fresca e bella
teste di donna in vetrina, di cera. = deriv. da fascino
d'annunzio, ii-709: lascio la cera e il miele nel lor bugno. /
. 1827 (222): quella cera seria, burbera, aggrondata, e dico
'agnusdèi. 2. immagine di cera (o di altra materia) benedetta,
martello, ferma el capo dell'aguto colla cera alla bocca del martello, e
mano giallina del tempo: un color di cera, un color di alabastro, come
soldati, che per lo più dipendono dalla cera del lor con- dottiere. [sostituito
. vasari, i-139: finita la cera e ferma la figura, mette l'
) cannella, (albero della) cera, (albero di) dio, (
. albicèràtùs, da albicerus 'color della cera '. albicòcca, sf.
, / la rappiccava, che parea di cera... / chi mai d'
giacomino pugliese, ii-134: la dolce cera piagente / e li amorosi sembianti /
. fra giordano, 5-56: la cera si distrugge per lo caldo: così
corse, / e prestamente allumò molta cera, / che splender fe'la sala
, / et io, che son di cera, al foco tomo. idem,
favo), costruite dalle api con la cera per deporvi le uova e lasciarvi il
alla divizia / de'fior, per trame cera, e porre intorno / alle lor
che si aggrovigliano intorno alle cellette di cera. viani, 19-399: gli alveari rotti
con quella medesima il mele e la cera e tapi strigni. = lat
. idem, 647: piglia cera nuova once cinque, amatita rossa, cioè
pendule ne'cestelli di bronzo che raccòglievano la cera gialla come l'ambra. panzini,
; / un altro ammacca che parve di cera: / ed anco questo ne'patti
bisnonni,... con una torbida cera quasi per spaventare la malattia, mentre
canuto, blu e oro, figura di cera in una custodia di vetro. panzini
, 10-128: come se preme alcun la cera dura, / l'ammolla con le
: quel cranio pareva composto d'una cera un po'ammollita dal calore, untuosa
del pesco, e si turi con cera e con loto il suo pertugio perfettissimamente,
, di mistero, di grettezza e di cera. stuparich, 2-515: ora vendeva
avendo inzuppato olio, a modo di cera... la virtù sua è di
del corpo umano (o modello in cera: cere anatomiche) che serve per
dei, propriamente / come figura in cera si suggeha ». ancestrale,
che non vi scordiate del farmi la cera solita, ogni cosa andrà bene. manzoni
animo nostro era veramente allora come tenera cera e quella recitazione non andò vana.
povere fanciulle sbiancate in faccia come la cera. tozzi, ii-322: ce ne erano
. nella quale galleggiava un'anatrina di cera. -peggior. anitràccia.
anticaglie, ritraendo di quelle or con cera or con disegno. vasari, iii-406:
fagiuoli, 3-1-336: dice con lieta cera, / se siete vecchie [o donne
), che produce il miele e la cera: ha corpo nero ricoperto di peli
, si contengono gli organi produttori della cera e la secrezione del veleno, che
diligenza a fare lo mele; e della cera... fanno elleno 'diverse
le api per lo frutto de la cera ragionando come per lo frutto del mele
di doppio frutto: il tempio della cera, e la bocca di mèle. palladio
divino / le ape che fanno la cera delle candele. savonarola, iii-185: guarda
, in far assai mele e assai cera. le domestiche sono di due sorti,
solamente diputate a portare il mele e la cera; ma di quelle che restano
polline, la plasmavano, già diventata cera. quasimodo, 31: le
l'appiccàgnolo sollevando la gamba di cera all'altezza degli occhi obliqui.
25-61: poi s'appiccar come di calda cera / fossero stati. ugurgieri, 316
botarsi e ad appiccarvi le imagini della cera secondo la promession fatta. idem, dee
, con lo sputo, con la cera: attaccato male, congiunto in modo
ora che gli ci sta appiccato con la cera. b. davanzali, ii-259
di genti diversissime, appiccato insieme colla cera d'un po'di fortuna. allegri,
in alto / truovi nel tuo arbitrio tanta cera, / quant'è mestiere infino al
e così anco di legno, di cera [ecc.]. della casa,
, mazzuoli e ceselli, / e cera, e terre, archipenzol, quadranti;
: né vi potrei dire quanta sia la cera che vi s'arde a queste cene
/ di sull'ardore / di poca cera vergine. -per simil. e
leopardi, 2-79: che saldi men che cera e men ch'arena, / verso
stice si fae di gesso e di cera e d'argiglia. leonardo, 2-82:
sul piano; dove facendosi arginetti di cera o di creta... rimanga appunto
c. gozzi, ii-19: candele di cera erano i suoi lumi; ottimi vini
cominciai con lento fuoco a trarne la cera. idem, 677: quella si
si cavava gran partita di miele e cera. lastri, 1-2-196: quando segua,
[crusca }: tre condizioni hae la cera; la prima, che per lo
quale si formano, come sopra un'arrendevolissima cera, tanti sigilli. tommaseo-rigutini, 2767
impressioni e moti: ramo flessibile; cera arrendevole. il corpo umano, naturalmente flessibile
si svuotò tutta e diventò come la cera. 5. intr. e rifl
, i-107: il viso avea pallido come cera e dimagrato enormemente, i capelli arruffati
che si vedono ne'gabinetti di figure di cera. 3. artificioso, affettato
e posta in su il legame la distesa cera, avendo la bocca per troppi sospiri
proposito,... perciocché la cera sempre aspetta e ad ogni ora si
egli assomiglia lo naturale ingegno alla molle cera, la quale... ha bisogno
? fagiuoli, 3'5_74: alla cera parratti... / immacolato nella carne
un certo parlare sentenzioso, e una cera o pallida o brusca o malinconica,
/ attac- conar le rime con la cera, / ad ogni accento far gli equi-
, iv-49 (6-24): vostra cera gioiosa, / poi che passa e avanza
per l'avvenire attendiamo a far buona cera. varchi, 23-111: fece [agrippa
ed io, abbracciando, l'amorosa cera / basciando, dolzemente le parlai.
... quei santi e fiori di cera nelle campane di cristallo...
vita di agitazione, e addio buona cera, addio buon appetito, addio pancia
e sudano e sudano come statue di cera. morante, 2-14: per le
iausto / quasi fiammella in calice di cera. = lat. balaustium,
vicitazione i priori gli mandarono doni di cera lavorata... e per vestire
argomentava ei così da certi balocchi di cera ch'io facevo: ché quando 10
tornavo di scuola, mi mettevo a raschiar cera, e formavo buoi, o cavalli
bambola vede lo suo viso e la sua cera, così lo savio uomo vede lo
e casta all'aspetto: una bambolina di cera, annullate le tinte maligne e l'
e in braccio un bel bambolone di cera che rappresenta il bambino gesù. idem,
, / e fatto insieme ciascun buona cera, /... / tamburi e
parrucchin con gli aghi e con la cera, / con sevo e gran farina
sembrava un uomo di altri tempi ricostruito di cera o fissato in una sbiadita fotografia
. or quello ch'è più in cera, / noi sceglieremo e batteremo a
sopra l'anima cotta i pezzi della cera, confitti da detti brocchi, e così
finita. fatto ciò fanno levando tutta la cera dalle bave delle superfluità de'cavi,
. debbe essere trasparente, simile alla cera, odorifera, e quando si stropiccia
fuor quegli occhi, e fa una cera, / ch'e'par ch'egli abbia
, m. giovan pietro, buona cera fin che si può, e significhi la
fatti, essere poi mescolati con la cera, liquefatta che sia. -ant.
che al viso ed a'panni aveva cera più che d'uomo da bene. cellini
16-v-414: racquisterete la vostra antica buona cera, a dispetto di quegli ostichi beveronacci
sotto e di sopra congiunta con bianca cera. machiavelli, 82: e per fare
come la neve, la brina, la cera, -terrore bianco: l'insieme
fragile, quasi cristallina: mescolata con cera, serve a fare ottime candele di
tavolinucci, sediette -tutta roba di cera, di cartapesta, come un sistema di
io pur te lo dissi a buona cera, / non una volta, ma diciotto
, / che 'l cor mi strugge come cera foco. petrarca, 126-47: qual
/ e gli occhi pien d'amor, cera rosata. chiabrera, 202: del
di sinigaglia alcune bizzarrie di vasi di cera da bere per farli poi d'argento,
cristallo, un canestro di frutta di cera, una casetta svizzera di legno, un
fu recato il feto, giallo come di cera, che ferdinando lavò, asciugò e
monche -pere, mele e gesù-bimbi di cera -tomi senza il compagno -porcellane e terraglie
d'argento un trionfo di fiori di cera in una campana di cristallo. panzini
di vino sincero, egli fa buona cera; ma a chi viene per far bordello
, o amorazzi, egli fa sùbito cera brutta. ha figliuole da marito, lui
nostra; non va caendo immagini di cera, né queste borie e vanità.
botarsi e ad appiccarvi le imagini della cera secondo la promession fatta. sacchetti,
più virtù che quel modelletto di cera. vasari, iii-509: quattro prigioni
: un certo signore grasso tondo sbarbato con cera e modi affatto patriarcali m'accolse si
la neve, la brina, la cera, il sevo, e mill'altre.
dell'isola, vi sono delle sante di cera, alte meno di tre palmi,
con cui cotta i pezzi della cera, confitti da detti brocchi, e così
sarebbe introdotto tati, ii-248: la cera bronzina e 'l pelo ricciuto de'siluri
, se fa di terra o cera può levare e porre, e quand'è
. salvini, vii-563: m'ha cera che questo casato [bruchi] come
brusco 'e 'uomo di brusca cera 's'intende un * uomo che dimostra
letto questo sonetto con un po'di cera brusca, me la sarei fatta sotto
a fare il dotto, e colla cera brusca, / nomi ed aggiunti, satire
son quelle due brutte figure? / han cera di pasquino e di marforio. foscolo
bell'uomo... con una brutta cera. 8. spesso viene usato
un calderone capace a ricevere la detta cera. idem, 1-117 (248):
pieno di intagli e di varii colori di cera per mezzo, e ne la sua
), che designava in origine la cera per candele importata dall'omonima città algerina
si vende il miele, e la cera, che fanno l'api nelle cassette,
/ margutte mio, noi faren buona cera, / ed è pur buon ch'io
vedere alcuno volentieri, e fargli buona cera, cioè buon viso, accoglierlo,
è buono, ancor che buona sia la cera. idem, purg., 30-120
, signor celio, avete una buonissima cera. -in buon punto, in buon'ora
-ohimè, / tu hai pur buona cera. - il tuo mal, fazio,
anche quelle più buone, colore della cera vergine. 29. bello, grazioso
spettacolo di un museo di statue di cera, se un attore sulla scena ritrae
arrogante, / viso di fariseo, cera di boia, / pretende fare a'dotti
(223): la qual cera il detto frate me ne buscò un pezzo
è pasciuto! / m'ha così cera che debbe esser nato / a la luna
all'e e all'*, come in cera e in ciro. idem, ii-1-238
acuto, o diciamolo chiaro e sonante (cera, cipresso, succinto, acceso)
i fiori, peste e incorporate con cera, e applicate alla faccia, la conservano
niente, e ci voleva invece la cera cattolica, che mi avrebbe guarito sùbito
9-102: considerai negli altri abbondanti la cera de'favi, e l'estremità che hanno
bisogno ad una bottega di caffè, in cera: caffettiere, vasi da far bollire
da calafati, misto di resina e di cera di miele, tenace, odoroso
per tale affetto, servendosi d'imagini di cera ab- brugiate, e di pecci nefandissime
, / quando gli paia, può alla cera e all'olio. biringuccio, i-127
vi ha sorriso appena con le labbra di cera. pratolini, 2-303: era una
solito nel gesso, nell'argilla o nella cera) di un rilievo, di
non c'è dubbio che tali nudi di cera fossero ricavati da calchi sul naturale.
: poi s'appiccar come di calda cera / fossero stati e mischiar lor colore
un ragazzo scontroso, giallo come la cera, vestito alla marinara. ungaretti,
alla processione, od altri lumi di cera che servono a illuminazione. prendere a
; così poi, nel cavare la cera, ripesarla; e facendo il calo
in su la sala; e fatto lieta cera, ed inchinato a palmieri,.
e sul cammi- netto un modellino in cera del canova e un pezzo di pettine
sostegni d'argento un trionfo di fiori di cera in una campana di cristallo. gozzano
con una certa mistura fatta di pegola, cera e ragia di pino, e poi
illuminazione, di forma cilindrica (di cera, acido stearico, paraffina, spermaceti
sacchetti, 41-26: le candele della cera facea volgere alla mensa sua capo piede
mettendo di sopra il lato più grosso della cera verde, dicendo che alli servi suoi
la celata, considerò che non adoperava cera, ma candele di sego di capra
garzoni, 1-509: da essa [cera] procedono quelle belle candele e torzi
e soprattutto che non manchino candele di cera. monti, i-25: tutta questa
panca era una catasta di candele di cera; presso le botti 11 parroco ed
ad una bottega di caffè, in cera: caffettiere, vasi da far bollire il
basso e pareva d'una candelùccia di cera come portata da uno che camminasse,
), da cui si ottiene la cera candelilla, di colore bruno o giallobruno,
/ di sull'ardore / di poca cera vergine. 2. prov. candelora
: la fattucchiara accese un candelotto di cera vergine, che le aveva portato carmela
statura, e pareva un candelotto di cera sottilissimo e pallidissimo. manzini, 10-191
, e però segue in far buona cera, e fare i pasti golfi, ed
cannello di legno ma il pezzo di cera rossa e tiepida. è un attimo
: più cannucce diseguali commesse con della cera formano anch'oggi la sampogna de'pastorelli
.. / turandosi gli orecchi colla cera, / le cantatrici acquatiche burlò.
d'argento un trionfo di fiori di cera in una campana di cristallo. pea
mezzo con un vaso di fiori in cera sotto una campana di vetro, e due
de'suoi pari con funeral pompa di cera e di canti alla chiesa da lui prima
: non so tapparmi gli orecchi colla cera, né ho chi mi leghi a
e il serpillo / odor di cera e dolce odor di miele. idem,
dei morti: qua si offriva della cera a tre lire la libbra, per accendere
piacer ho io preso di quella imagine di cera che messer marco bracci trovò sotto il
1 [grappoli] bianchi parevano di cera e carnali, come le forme delle
si vedono ne'gabinetti di figure in cera. e. cecchi, 6-83: lo
, 41-26: le candele della cera facea volgere alla mensa sua capo
mettendo di sopra il lato più grosso della cera verde, dicendo che alli servi
4-82: que'gagliof- facci che raccolgon cera / eran nel mezzo ad accrescer baruffa
. ant. impasto terroso che ricopre la cera di cui sono rivestite le forme delle
botarsi e ad appiccicarvi le imagini della cera secondo la promession fatta. bisticci, 3-49
cellini, 1-108 (252): cera, la quale era del medesimo colore
che mi porta / dove ci scioglieremo come cera. cassola, 2-47: era finita
cioè * faccia ', e così 'cera ', e 'chère 'nello
, vengono dal greco ». cfr. cera. cara2 » sf.
carico pare sia md cantari di cera, migliara 14 di schienali e xx ca-
divinazione che consiste nel versare piombo o cera fusi nell'acqua contenuta in una caraffa,
il s. questo cane che aveva cera di buon bracco, avendo domandato di chi
di spessi / aromi, carco di cera e di miele, / carco di gomma
/ non fu chi desse un moccolin di cera. monti, x-3-220: chi può
. carnato. carnaùba, sf. cera (più dura e fragile della
(più dura e fragile della cera d'api) che si ricava (per
bollente) dalle foglie della palma della cera (copernicia cerifera), molto diffusa nel
ed è usata per creme per scarpe e cera per pavimenti). =
: s'avanza un grosso signore dalla cera infelice in ima carrozzuccia scura scura tirata da
il bel fiore / di seta o cera o di carta velina, / rosa della
, oleata, paraffinata: impregnata di cera bianca, di paraffina o di acido stearico
, 245: v'accorgerete dalla mia cera / come va la mia arte, /
non provavano paura, ci guardavano con cera sdegnosa. faldella, 2-195: queste
dei morti: qua si offriva della cera a tre lire la libbra, per accendere
minuto; e vende anche libri bianchi, cera lacca, ostie, lapis, penne
non v'è molesto, / di cera, o stracci, o pur di carton
chi stare allegro sempre e far gran cera, / pigliando questo mondo com'e'
cibo con cui fare il miele e la cera; e le formiche hanno i loro
: -a che la conoscete? -alla cera, ch'è buona. -siete la gran
panca era una catasta di candele di cera; presso le botti il parroco ed
del detto fuoco tenendo la bocca della cera allo ingiù, la quale si riceve in
temperato a poco a poco, la cera si scola. -vezzegg. catinellùccia
degli astuti / lacci, e la cera troppo sa di miele. / il suono
): per questo aveva 'l re cattiva cera, / e per sospetto si guardava
suggello che fa lo segno ne la cera, fa gattivo segno ne la cera,
la cera, fa gattivo segno ne la cera, ben ch'ella sia buona.
anormale, guasto, corrotto. -cattiva cera: aspetto malato, sofferente. redi
una cavalcata di forestieri, ch'abbiano cera d'aver qualche carlino, vogliono intendere
la camicia o di terra o di cera che si usa nella fusione di oggetti di
pancia aperta, con gli interiori lividi come cera. manzini, 10-209: tutt'e
si gettano figure di gesso, di cera, di metallo. cellini, 659
gesso o di terra o di cera o d'altra materia, nella quale si
si gettano o metalli o gesso o cera o altra cosa per fare statue o
lingua]... è come cera, cedente ad ogni figura, che in
/ di sozzo ceffo e di sparuta cera: / in somma, tal ch'era
un signore che era trasparente come la cera, con la barba cenerina. e.
, / anzi distruggo come al foco cera / e sto com'on che non si
, xxxv-1-361: sì come ne la cera / quando 'ntaglio si pinge, / così
lo vostr'aspetto / e l'amorosa cera / amore in cor mi pinge.
e ten la taglia poi meglio che cera. iacopone, 90-5: amor de cantate
... / sì se consuma corno cera a foco. dante, conv.,
de le api per lo frutto de la cera ragionando come per lo frutto del mele
reni / sentì spennar per la scaldata cera. bibbia volgar., v-426:
bibbia volgar., v-426: come cera si squagliaron li monti dalla faccia del signore
sta in luoco duodecimo, / ov'arde cera a li mangiar'far cotti. petrarca
, / come al sol neve, come cera al foco. arrighetto, 252:
di doppio frutto: il tempio della cera, e la bocca di mèle. boccaccio
botarsi e ad appiccarvi le imagini della cera secondo la promession fatta. sacchetti, 41-27
sacchetti, 41-27: le candele della cera facea volgere alla mensa sua capo piede
mettendo di sopra il lato più grosso della cera verde, dicendo che ahi servi suoi
; / l'elmo gli taglia come fusse cera / e morto rabbattè alla pianura.
l'aveva io, d'una candela di cera. pulci, 8-83: il saracin
/ berlinghier nostro, e come fussi cera / sùbito il passa, e 'l ferro
mio petto sculto, / come in cera sigillo, / quel benigno sembiante umile e
capre, cominciò a congiungere con nova cera sette canne, lo ordine de le quali
io avampo, / mentre, qual cera, ad or ad or mi stampo /
. ariosto, 133: di lino e cera egli s'ha fatto l'ale,
e con più vive membra / di cera o terra o pietra, un corp'umano
alle anticaglie, ritraendo da quelle or con cera or con disegno. vasari, iii-511
la celata, considerò che non adoperava cera, ma candele di sego di capra
api facciano i favi de'fiori, la cera de la lacrima de gli alberi,
disordinati... servendosi d'imagini di cera abbrugiate, e di pecci nefandissime,
, 19-395: de'torchi lucenti anco la cera, / simile in tutto ai paramenti
d'un cannoncello di vetro: e con cera strutta, o altro che meglio il
forme, affinché nel gettare in esse cera o metallo, possa uscirne l'aria.
e soprattutto che non manchino candele di cera. algarotti, 3-404: non ha
quella polviglia che è la materia della cera, e simili altre cose belle che
sf. prodotto di secrezione delle ghianche cera e men ch'arena, / verso la
; purificato, sia con mezzi naturali di cera. nievo, 1-85: vedeva il suo
incavarsi a vista d'occhio, come cera che coli. verga, 4-105:
, un odor d'incenso e di cera strutta, un torpore greve e come una
canùciolo e il serpillo / odor di cera e dolce odor di miele. d'
inghirlanda l'architrave; / salda la cera ai tuoi calami arguti; / rifondi nella
rivoltando tra le mani certe figurine di cera che modellava, sgambettanti e gesticolanti come
che mi porta / dove ci scioglieremo come cera. -figur. bonichi,
: tristo a colui che non ha tanta cera / ch'ai suo bisogno possa suggellare
alto / truovi nel tuo arbitrio tanta cera, / quant'è mestiere infino al sommo
piatto dove il cibo si freddava nella cera coagulata dell'intingolo. -cera
niente, e ci voleva invece la cera cattolica. -cera da nesti:
tra un buon odor di cotogna, di cera da pavimento. moravia, viii-159:
lustrava ed emanava un odore pungente di cera. -cera da scarpe: lucido
collodi, 695: un po'di cera da scarpe sciolta nell'olio di mandorle
, purg., 33-79: sì come cera da suggello, / che la figura
raccolta e lavorata dà un tipo di cera di color bianco o giallo pallido,
ventole alle pareti a tre candele di cera di segovia, che in
ceder così per fretta al caldo della cera di spagna, che si comunica alla pietra
anche quest'ultima è aperta; la tua cera spagna non vale un quattrino.
creme da scarpe. -cera gialla: cera vergine, non purificata. dino da
: togli mele ottimo oncie sei, cera gialla oncie una. carena, 1-357:
-cera per modellare: sostanza composta da cera bianca molto fine, biacca macinata, trementina
). -anche: sostanza composta da cera bianca o gialla, sego, trementina
). milizia, ii-250: la cera per modellare si compone di cera bianca
la cera per modellare si compone di cera bianca finissima coll'aggiunta di poca biacca ben
per scaldare i ferri, il pane di cera con cui avrebbe formato le sue immagini
ferretti. -cera rossa: ceralacca; cera da innesti. dino da firenze [
da firenze [tommaseo]: anche togli cera rossa, termentina, midolla d'osso
quella fessura vi si distenda sopra della cera rossa tenera e turisi bene, che
dorata striscia: o a cui vermiglia / cera la base impronta. -cera
poste d'argento, e più di cera pura / son da genti lontane e da
, 8-395: ne lo incanto de la cera, se piglia quattro soldi di cera
cera, se piglia quattro soldi di cera vergine et una pentola nuova, e si
e si mette al fuoco con detta cera, e secondo che si comincia a scaldare
non più adoperato, e gittasegli drento la cera distrutta, e tosto che è fredda
avvolto nel fazzoletto, gialla come la cera vergine. serao, i-358: la
i-358: la fattucchiara accese un candelotto di cera vergine, che le aveva portato carmela
fiammelle / di sull'ardore / di poca cera vergine. 2. figur.
stella / esce congiunta, e la mondana cera / più a suo modo tempera e
le virtù e le civili creanze nella cera dell'animo tenerello si 'mpri- mono con
una creatura mite, senza volontà, cera molle che il principe plasmò a suo talento
. - anche: quantità, pezzo di cera. statuti dei disciplinati di maddaloni,
et porteno lu cru- cifisso et la cera. boccaccio, dee., i-intr.
de'suoi pari con funeral pompa di cera e di canti alla chiesa da lui prima
, ix-942: e quivi avea di cera gran lumera. ariosto, 32-110: e
, 32-110: e prestamente allumò molta cera, / che splender fè la sala in
apparecchio di religiosi, gran quantità di cera, e gran numero d'imbastiti e vestiti
miracoli, / e un altro abbia la cera; da'ordine / ch'io abbia
quivi appende co'bagnati panni / o cera, o legno, ove i perigli
a dimari, 1-165: e la cera provveduta in tal contingenza... ascese
alto. carena, 1-359: * cera arsa, cera arsiccia ', dicesi delle
, 1-359: * cera arsa, cera arsiccia ', dicesi delle candele e delle
1-141: ho promesso quattro libbre di cera e tre messe all'addolorata per il miracolo
cappella], con dietro ardente / cera e vano dolore. -illuminazione a cera
cera e vano dolore. -illuminazione a cera: per mezzo di candele, torcetti
candele, torcetti, ecc. di cera. palazzeschi, 3-166: la lumiera
: la lumiera di vetro illuminata a cera, dodici candele, e quattro al pianoforte
avean i denti posticci e le labbra di cera purpu- reggiante. 5. statuetta
5. statuetta, modello, calco di cera. bembo, 1-115: noi ci
suo lontano protesilao fosse uopo la dipinta cera della sua figura. aretino, 8-33:
e voglio che mi fate porre di cera dinanzi a la imagine di san gimignano.
rocco. -fiori, frutti di cera: artificialmente riprodotti nella cera, con
frutti di cera: artificialmente riprodotti nella cera, con vivacità di colori e perfezione di
: voglio portare di queste frutte o in cera o in conserva. oriani,
nel mezzo con un vaso di fiori in cera sotto una campana di vetro, e
cristallo, un canestro di frutta di cera, una casetta svizzera di legno,
il bel fiore / di seta o cera o di carta velina, / rosa della
. 7. ant. modello di cera usato dai fonditori per ricavare la forma
locuz. -avere, fare il volto di cera: impallidire (per paura).
5-61: onde i lor volti fecero di cera / i paladini afflitti e spaventati.
paladini afflitti e spaventati. -a cera perduta: inutile. bocchelli, ii-97
e, per dir così, giorno a cera perduta. -avere il cuore
perduta. -avere il cuore di cera: essere di animo debole, vile
44-65: che 'l cor non ho di cera, è fatto prova. -avere
è fatto prova. -avere la cera negli orecchi, tapparsi gli orecchi con
orecchi, tapparsi gli orecchi con la cera: introdursi negli orecchi piccoli tappi di
: introdursi negli orecchi piccoli tappi di cera per difendersi o non essere disturbato dai
i-523: non so tapparmi gli orecchi colla cera, né ho chi mi leghi a
raccolgono, è come se avessero la cera negli orecchi. -diventare come
orecchi. -diventare come la cera: divenir molto pallido, sbiancarsi in
che si svuotò tutta e diventò come la cera. -color di cera,
la cera. -color di cera, giallo come la cera: giallastro,
-color di cera, giallo come la cera: giallastro, ingiallito (il colorito
mano giallina del tempo: un color di cera, un color di alabastro, come
gambe un ragazzo scontroso, giallo come la cera, vestito alla marinara.
alla marinara. -essere in cera: avere, dopo la fioritura, tante
o, come altri dicono, in cera, resta sempre meno pesante, vizzo,
. -essere, parere di cera, essere pallido, smorto come la
, essere pallido, smorto come la cera: aver colorito molto pallido. pascoli
/ il bimbo era bianco, di cera. panzini, iii-25: è pallida
, iii-25: è pallida come la cera, ma non è mai ammalata.
. -essere più trattabile della cera: essere di carattere molto arrendevole e
, dove esser solevi più trattabile che cera, or più ruvido mi pari che
trovi. -essere trasparente come la cera: essere molto magro, diafano.
un signore che era trasparente come la cera, con la barba cenerina.
-essere, stare appiccato, attaccato con la cera: non essere, non stare saldamente
cortigiano, che sta appiccato con la cera ne la servitù, e si gli fa
che egli ci sta appiccato con la cera. -farsi di cera: sparire
con la cera. -farsi di cera: sparire, squagliarsi. -anche:
che dopo mangiato non ti farai di cera? -in cera: fatto
farai di cera? -in cera: fatto, modellato con la cera (
-in cera: fatto, modellato con la cera (riproduzioni di oggetti, figure,
ad una bottega di caffè, in cera: caffettiere, vasi da far bollire il
che si vedono ne'gabinetti di figure in cera. -parere, sembrare un candelotto di
. -parere, sembrare un candelotto di cera: essere molto magro e pallido.
statura, e pareva un candelotto di cera sottilissimo e pallidissimo. -trovare
-trovare, ritrovare il cuore di cera molle a qualcuno: riuscire ad abbindolarlo
a tutte avea ritrovato il cuore di cera molle. -viso, volto, mani
-viso, volto, mani, profilo di cera: molto pallido, estenuato, consunto
viani, 10-149: croce di mani di cera vergine signorina ottantenne, / sul ventre
. comisso, 1-35: un volto di cera pallida, certi piccoli baffi arricciati e
al letto, fissava il profilo di cera della madre. io. prov
. prov. chi ha il capo di cera non vada al sole: chi sa
. = lat. céra 1 cera ', anche 4 oggetto di cera '
1 cera ', anche 4 oggetto di cera '(al plur. cerae 4
al plur. cerae 4 tavolette di cera 'per la scrittura): e gli
raccostavano giustamente al gr. xrjpó? 4 cera '(cfr. prisciano: «
... 6 xrjpóc, haec cera *). céra2 (anche
; / spesso m'adivene / che la cera ho bene -bagnata, / quando mi
giacomino pugliese, ii-134: la dolce cera piagente / e li amorosi sembianti / lo
di core, che non pare in cera. mazzeo di ricco, v-257-40: conoscierete
ch'ella mi vide, / la sua cera che ride / in vèr di me
, ponendo mente / la vostra fresca cera / ch'è bianca più che rizo,
la mente, / und'ardo corno cera. guinizelli, ii-414: 'l vostro
ch'a vo'davanti non s'oscuri 'n cera. canzonette anonime, xxxv-1-167: lo
suo dolze sembiante / e l'amorosa cera / tuttor mi sta davante / la
/ e gli occhi pien d'amor, cera rosata. dante, 28-7: de
tanto ardir, ch'in la sua cera / guarda', e vidi un angiol figurato
, / sol che tra noi vostra cera soggiorna. boccaccio, 2-20: con cera
cera soggiorna. boccaccio, 2-20: con cera fosca ancor vedea lasciare / plutone i
bruto li guardò, e già non cambiò cera né colore. trattato d'amore,
; i e gan fingea con simulata cera. boiardo, 2-7-40: quando quella
possono aspettare da me e da questa cera mia melanconica. a. f.
il magistrato veduto costui di sì fatta cera debole, e udendo dire come voleva la
rispose: la signoria vostra mi ha cera, che cotesta spada basti a tutte
vista, è motivata dall'aspetto, dalla cera, dall'aria del volto e dalla
dice tutto il giorno) m'ha cera di tristo; quell'altro pare che abbia
i-260: e guardandomi poi con brusca cera, / non arrossisci? mi disse;
74): guardandolo con una certa cera maravigliata e rispettosa]. leopardi,
magro né scolorito: ma aveva una cera così compunta da far compassione. abba
sole non provavano paura, ci guardavano con cera sdegnosa. verga, 4-56: «
« si vede... hai bella cera... ». de roberto
, 245: v'accorgerete dalla mia cera / come va la mia arte, /
quei suoi baffi pretenziosi, quella sua cera pallida, torva, che lo fa assomigliare
locuz. -far buona, lieta, cattiva cera: far buono, cattivo viso;
/ nessun di lor non facea mala cera, / ché chi l'amasse si
: e però non ti feci buona cera. s. degli arienti, 34:
, e però segue in far buona cera, e fare i pasti golfi, ed
non so: un tratto gli fe'buona cera. varchi, v-37: il che
vedere alcuno volentieri, e farli buona cera, cioè buon viso, accoglierlo 0
subbito per lei, e fateli buona cera. sassetti, 119: da s.
s. m. gli fu fatto cera e volto lieto, con grandissima satisfazione
.. di non voler mai far buona cera a chi non la presenta prima a
e l'amico non li fece troppo buona cera per il pericolo nel quale s'era
trovansi per tutto; e fan buona cera. faldella, 2-163: dopo quel
ed angelina non si fecero più buona cera. pascoli, 1492: se buona cera
cera. pascoli, 1492: se buona cera avessi fatto al socio, / saresti
alberi invece di incoraggiarlo e fargli buona cera come avrebbero dovuto, parevano dire:
lasciaci dormire *. -fare buona cera a una vivanda o alla mensa:
bellincioni, 1-44: facendo a mensa bona cera, / arebbe fatto un elmo del
ci trattenemmo... facendo buona cera colla carne di vitella, della quale in
a vilissimo prezzo mangiavamo. -far cera: accogliere qualcuno dimostrando gioia e simpatia
questi marinari della squadra inglese ci fanno cera più che i nostri del governolo e della
... ecco, mentre gli facevan cera, e lo salutavano coi gesti e
, sembravan freddolosi. -di buona cera, con buona, lieta cera: allegramente
-di buona cera, con buona, lieta cera: allegramente, lietamente, con gioia
mangiarono e festeggiarono con lui con buona cera. anonimo, ix-499: ecco la primavera
d'innamorare / e star con lieta cera. giov. cavalcanti, 128: essendo
e condottele al salice, fu con lieta cera ricevuta; e raspato alquanto co'piè
se tu non lo avessi ascoltato di buona cera. pascoli, 169: « ciò
disse il capoccio; e poi con lieta cera: / « male per voi,
mette! *. -fare buona cera dei denari: largheggiare nello spendere;
levanto, facendo dei danari di lei buona cera e spendendo senza ritegno.
spendendo senza ritegno. -fare gran cera: accogliere con entusiasmo, con gran
può, e così sarà fattoli gran cera, come in mostrar di dar orecchio
chi stare allegro sempre e far gran cera, / pigliando questo mondo com'e'
d'anguilla, e che la sua cera sia allegra e un poco chinata, infino
., ii-1-155: egli risomigliava alla cera una bestia selvatica. vasari, ii-57:
... questo cane che aveva cera di buon bracco, avendo domandato di
gheppio / femmina. « donde questa cera? *. « moglie / cerco invano
invento a carico del formaggio di cattiva cera esposto nella vetrina polverosa. 4
. 4. locuz. -aver cera: avere il coraggio, l'impudenza,
mo a dirmi di no, se hai cera!... *.
una cavalcata di forestieri, ch'abbiano cera d'aver qualche carlino, vogliono intendere
il marito di lei non mi ha cera di più valente cavaliero che si sia
fossi tuo marito, che proprio tu hai cera d'un'asinaccia vecchia. crudeli,
son eglin vecchi tutti? / hanno una cera d'essere squisiti. leopardi, iii-60
è già lunga assai e m'ha cera di voler esser lunghissima. nievo, 1-92
una un po'scura e che abbia cera di vecchia, ed è quella dove sto
voi piuttosto, buonalana! avete la cera di chi ha preso il terno al lotto
più di prima odioso: ha la cera dell'omicciuolo dabbene, si dichiara confessore
-a buona cera: sul serio, davvero. firenzuola
vedi, io te lo dico a buona cera; io non le vo'più sopportare
. caro, 12-iii-162: a buona cera s'è risoluto di non voler più studiare
ed io pur te lo dissi a buona cera, / non una volta, ma
-a buona, lieta, triste cera: volentieri, malvolentieri. bencivenni,
se un ricco uomo donasse cento marche a cera trista e con tristo cuore. giov
-aver buona, brutta, cattiva cera: mostrare buona, cattiva salute.
-oimè! / tu hai pur buona cera. -con bella, grata cera:
buona cera. -con bella, grata cera: con simpatia, affetto, amicizia
si levarono per venirgli incontro con bella cera. -di buona cera: con
con bella cera. -di buona cera: con abbondanza, con scialo.
romanesco, né sorta alcuna di buona cera ha forza di farmi stare allegro.
. -far buona o cattiva cera: acquistare un aspetto florido, sano
aver detto ch'egli aveva fatto buona cera, che era ingrassato, e divenuto allegro
cresciuto. 5. prov. buona cera e cattivi moccoli: chi dal volto
, agg. e sm. chi vende cera o prodotti di cera (candele,
. chi vende cera o prodotti di cera (candele, torcetti, ceri, ecc
-anche: operaio addetto alla lavorazione della cera per la fabbricazione di prodotti di vario
agg. ape ceraia: che fa la cera. = deriv. da cera1.
disus. artefice che si serve della cera per plasmare figure; ceroplasta.
31: presa la similitudine dalle figure di cera, che facevano quei professori, che
: 'ceraiuolo', colui che lavora la cera, e fabbrica con essa candele, torchie
2. chi vende o fabbrica prodotti di cera (candele, lumi, ceri,
4. ant. chi estraeva la cera dai favi. garzoni, 1-509:
: come all'ultimo se ne cavi la cera [dalle api], onde poi
, che son quelli che cavano la cera, artificio da speciale e da alchimista
e da alchimista, fra la qual cera è noto la levantina esser la megliore
chiese o nelle processioni, raccoglieva la cera colante dalle candele accese per rivenderla.
4 ceraiuolo ', colui che para la cera che scola dai torcetti accessi,
la quale par che ne venga la cera lacca finissima. targioni pozzetti, 9-256:
finissima. targioni pozzetti, 9-256: la cera sarà stata senza dubbio di quella cera
cera sarà stata senza dubbio di quella cera mesticata, che allora usava, e
/ che mi tura le luci a cera lacca. bocchelli, i-237: quando venne
cerarne, sm. ant. quantità di cera (di ogni specie, per
; cospargere, impiastrare, spalmare di cera. tommaseo [s. v
'cerare', per incerare, impiastrare di cera. non ha esempi, ma doveva essere
ed è molto plastico, come la cera (ed è comune nei giacimenti di minerali
tasca / un scatolino pien di certa cera / del colore di cerasa amarasca.
impiastrato, unto, impregnato di cera; incerato; costituito, formato
incerato; costituito, formato di cera. tasso, 6-i-127: d'
, tavolette cerate: tavolette spalmate di cera su cui gli antichi romani scrivevano con
oliva 0 di mandorle), di cera e di spermaceti, usata come eccipiente
: * cerato ', mescolanza intima di cera bianca, olio di mandorle ed acqua
dotta, lat. cèràtum 'impiastro di cera e d'altre sostanze'; cfr.
la quale vengono spalmati o impregnati di cera fogli di carta, tele, ecc
dei legni lavorati eseguito per mezzo di cera (d'api, vegetale, fossile
fissazione del mercurio ridotto a consistenza di cera. = voce dotta, lat.
un gheppio / femmina. « donde questa cera? ». « moglie / cerco
a più riprese colla mestola, la cera strutta, per fame candele.
cèreo1, agg. che è fatto di cera. salvini, 14-155: ella
sede. 2. del colore della cera, assai pallido. prati, ii-49
di monache. 3. molle come cera; facilmente plasmabile, influenzabile.
, lat. cèreus 'che è di cera cèreo2, sm. ant.
, i-7: qua si offriva della cera a tre lire la libbra, per accendere
.. non manchino candele di cera. -anche la cereria di pisa, prima
]. = deriv. da cera. ceresaio (dial. ceresaro
(e viene usata come surrogato della cera animale per vari usi industriali).
). = deriv. da cera. cerétta, sf. lucido
per depilazioni. = dimin. di cera (v.); voce registr.
cèride, sm. chim. cera. = deriv. da cera
cera. = deriv. da cera. cerifero, agg. che
cerifero, agg. che produce cera. = voce dotta, comp
= voce dotta, comp. da cera e dal suffisso lat. -fer (
dell'acido cerotico, principale costituente della cera cinese. = deriv. da
cinese. = deriv. da cera. cerilico, agg. (
operaio addetto alla fabbricazione dei fiammiferi di cera. 2. raro. venditore
cerino1, sm. fiammifero di cera. fogazzaro, 5-360: il
parlo del color cerino detto così dalla cera, del mustelino detto dalla mustella, de
. lunga e grossa candela di cera usata per l'illuminazione degli altari e
persona lunga, smunta e color della cera. verga, 3-139: don giammaria
« e'ceri? * enn'ei di cera? / - no, mattacone. -
= lat. cereus 4 candela di cera '(la forma cero è stata
da x7] pó <; * cera 'e dal tema di cpépco * porto
, che in alcuni punti ha della cera, anzi del cerògene. c. e
-eri, comp. dal tema di cera e di gerire * portare '(calco
la composizione. l'olio e la cera ne formavano la base. 2
. dal gr. xtjpóg 4 cera 'e { xdtv-us 4 indovino ')
interpretazione dei disegni formati da gocce di cera versate in un recipiente pieno d'acqua
. dal gr. xrjpói; 4 cera 'e p, avxe [a 4
è una spessa crema a base di cera, di colore più o meno bruno,
cerone. = deriv. da cera. ceroplasta1, sm. (plur
. -i). chi modella la cera. = voce dotta, lat.
. da x: fipo <; 4 cera 'e dal tema di nxdaocù 4 plasmo
il corpo rivestito da uno strato di cera, bianca nei maschi e grigia nelle
ceroplàstica, sf. arte di modellare in cera. milizia, ii-252: un indizio
, si ha nelle figure magiche di cera, che si tormentavano con le spille,
, sf. chim. sostanza simile alla cera, che si estrae dalla canna da
impiegata industrialmente come sostituto della cera montana e della cera carnauba).
sostituto della cera montana e della cera carnauba). = voce dotta,
. ceróso, agg. che contiene cera. gr azzini, 3-66:
separi. 2. simile alla cera. ceròtico, agg. (plur
usato nella fab bricazione della cera sintetica). = voce scient.
ferite, consiste nel ricoprire di cera una lastra metalabrasioni, ecc.,
, 1-841: da norsia * cera 'e yp&qxù 4 scrivo ').
ceròide, agg. di aspetto simile alla cera. fan brachieri, detti latinamente fasciae
= voce dotta, deriv. da cera, col sufi, -oide (gr.
forse, e procureranno didi olio e di cera, con cui gli atleti greci si ungescreditare
greci sono medicamenti fatti con olio e cera, e alcuna volta ricevono medicine odorate.
4 unguento a base di cera ', neutro sostant. di xt)
sostant. di xt) pcotóc 4 di cera '. ceròtto2, v.
mediev. cèrùmen -inis, deriv. da cera 1 cera *, sul modello di
cèrùmen -inis, deriv. da cera 1 cera *, sul modello di bitùmen -inis
magisterii. garzoni, 1-509: essa cera si tempera e accommoda in vari e diversi
, deriv. da x7) pó$ * cera '(anche come cosmetico);
, purg., 33-81: sì come cera da suggello, / che la figura
v.]: « dal lat. cera bona * buona cera *; e vai
« dal lat. cera bona * buona cera *; e vai dunque 'colla
e vai dunque 'colla buona come cera '». cervóne1, sm
rilievo, il far di terra, di cera, o di stucco, di legno
si infila nella candela per raccogliere la cera fusa. d'annunzio, iv-2-617:
ne'cestelli di bronzo che raccoglievano la cera gialla come l'ambra; né l'estrema
è legato; / sì se consuma corno cera a foco. dante, conv.
un ricco uomo donasse cento marche a cera trista e con tristo cuore.
deriv. dal gr. xtjpóq 'cera ', che richiama il lat. cera
cera ', che richiama il lat. cera. cheratina, sf. chim
il tramater pensava al gr. xripóq * cera '{ < cioè pianta simile alla
'{ < cioè pianta simile alla cera, in quanto è attaccaticcia >).
chèro, sm. ant. cera, aspetto del viso. lomazzi
— forse variante dial. di cera; secondo altra ipotesi è d'accostare
, comp. dal gr. xyjpó5 * cera 'e -gene, dal gr.
, comp. dal gr. xrjpó5 'cera 'e dal sufi, chimico -ene
chiazzate a color d'oro, o di cera. soderini, ii-372: ritruovansene [
de'suoi pari con funeral pompa di cera e di canti alla chiesa da lui
chiusamente, / e ch'aggia bella cera con usare. petrarca, 79-10:
fresca riviera, / ove anitra cian- cera / a nuoto mai non va. forteguerri
piatto dove il cibo si freddava nella cera coagulata dell'intingolo. -per simil
forate e stridule cicute / con molle cera di sua man composte / bella varietà di
voci eroiche (i primi cilindri di cera sembravano davvero scatole di pomodoro in conserva)
. e. gadda, 443: virile cera... con baffi, per quanto
, 1-509: a farla negra [la cera] ci vuole il cinnabro trito.
bisogno ad una bottega di caffè, in cera: caffettiere, vasi da far bollire
. menzini, 5-232: e con la cera brusca e col cipiglio, / guarda
, ch'è suggello / a la cera mortai, fa ben sua arte, /
cirìparo, agg. che secerne cera: ghiandole ciripare (nelle api
, comp. dal lat. eira * cera 'e parére 'generare '
rostro corredato della membrana che chiamasi * cera ', come anche a cagione degli
della serie alifatica che è contenuto nella cera di cocciniglia sotto forma di estere dell'
, che è contenuto come estere nella cera di cocciniglia; si presenta sotto forma
che costituisce il principale componente della cera di cocciniglia. = voce dotta
dotta, comp. da cocciniglia], cera e dal suff. chimico -ina,
e zampe sviluppate; alcune specie secernono cera, altre una specie di lacca che
'l lume schizzò invidioso una gocciola di cera liquefatta sopra un braccio che il guerriero
4. setaccio metallico per purificare la cera fusa. carena, 1-358:
fondo pieno di forellini, dai quali la cera strutta cade sul cilindro. =
per raffreddamento o per evaporazione (la cera colata dalle candele o la materia che,
piaga, a foggia dei colaticci della cera ne'torcetti; e questa è la manna
quali feciaro de terra colata sutilissima come cera, e de forma perfetta in ogne
getaa, / encontinento ardria sì corno cera colaa. laude, v-506- 26
colata. -in particolare: la cera colata dalle candele; i residui dei
la cintura di cuoio, la cartuc- cera. sono vestiti di blu scuro, col
/... / e lino e cera usava a collegarle, / cera immista
e cera usava a collegarle, / cera immista di ragia. -figur.
voi dire, ed inalzarle, e come cera le offerte di lavoro. -agenzia
dorata striscia: o a cui vermiglia / cera la base impronta. monti, x-3-338
li guardò, e già non cambiò cera né colore. luca pulci, ii-27:
son eglin vecchi tutti? / hanno una cera d'essere squisiti. / sono al
, i-748: alla parlata, alla cera del volto sembrate foresto. siete della gallia
così augusto de'vecchi tappeti e della cera de'pavimenti. manzini, 15-38:
corno in ferro più che 'n cera tene / e vai entaglia, varrà similmente
dei morti: qua si offriva della cera a tre lire la libbra, per accendere
alle anticaglie, ritraendo di quelle or con cera or con disegno; e perché queste
: più cannucce diseguali commesse con della cera formano anch'oggi la sampogna de'pastorelli
serbo, / ché troppo arrosserebbe ne la cera; / in pasto il tegno e
è che de l'afanno / aiegra cera fanno. fra giordano [crusca]
né magro né scolorito; ma aveva una cera così compunta da far compassione. verga
intendimento d'avere intera / gioia e cera del mio amore / senza romore, nonde
sorte che quella composizion di stoppa e cera tutta si brucia. bandello, 2-36 (
magro né scolorito; ma aveva una cera così compunta da far compassione. fogazzaro,
al sacerdote comunicante precedesse una torcia di cera gialla accesa, per purificare l'aria.
son volentieri 'n accrdanza / la cera co lo core in sem
delle loro principali figure formare modello in cera, e di quelle cercare le vedute,
d'anguilla, e che la sua cera sia allegra, e un poco chinato infino
persi condivano i cadaveri de'defonti con cera, acciò si conservassero più longo tempo nella
condottele al salice, fu con lieta cera ricevuta. machiavelli, i-458: affortificava
., 7-7: scolasi e confettasi la cera aguale in un vaso di rame con
: la confezion del mele e della cera, già è dimostrata di sopra. targioni
confutazione con l'argomento delle statue di cera colorate, che danno perfino l'illusione della
capre, cominciò a congiungere con nova cera sette canne, lo ordine de le
stella / esce congiunta, e la mondana cera / più a suo modo tempera e
medesmo degli astuti / lacci, e la cera troppo sa di miele. 2
piedi..., conobbi a la cera che tutto l'acciaio ch'egli aveva
di più confezioni, sei torchi di cera,... due alberelli di gengiavo
voci eroiche (i primi cilindri di cera sembravano davvero scatole di pomodoro in conserva
la celata, considerò che non adoperava cera, ma candele di sego. sassetti,
untuosità rendeva consistente e malleabile come la cera. borgese, 1-397: non sarebbe
/ come m'ha messo amar chi 'n cera tene / quello piacer che véne
né vi potrei dire quanta sia la cera che vi s'arde a queste cene,
legato; / sì se consuma corno cera a foco. ristoro, i-20 (
forte, come al foco la molle cera. guicciardini, 162: fu el disegno
marino, vii-365: è consumata la cera, convien che s'estingua la luce
travi; / già la pece e la cera arde e consume; / e maggior
. goldoni, vii-1013: -comprate della cera di venezia. costa più, ma
/ tant'allegrava ver'me la sua cera. dante, 14-13: e quivi ragionar
tutto umile e morbido, come una cera? savonarola, iii-365: quegli sopra
di pane ma conteste insieme con la cera dei torchietti votivi e con il lino
« voi piuttosto, buonalana! avete la cera di chi ha preso il terno al
rovescio di un sigillo pendente in cera allo controsservare, tr. (
nome; il quale improntato non nella cera, ma nell'inchiostro, ha presso
orsanmichele, 3-20: debbiamo vendere la cera, torchi,... e ogni
. bonagiunta, xxxv-1-273: la dolce cera, vede, pur clamando / li
la più conosciuta è la palma della cera (copernicia cerifera) che dà la
(copernicia cerifera) che dà la cera carnauba. = voce dotta, lat
di spago grosso imbitumato con pece e cera. baldinucci, 2-3-296: fece.
, 10-149: croce di mani di cera vergine signorina ottantenne, / sul ventre covertato
4-82: que'gagliof- facci che raccolgon cera / eran nel mezzo ad accrescer baruffa
alberi ove fanno quantità inestimabile di cera e di miele. = adattamento
, / tutto lo passa come fusse cera, / e la corazza ch'era d'
/ berlinghier nostro, e come fussi cera / sùbito il passa, e 'l ferro
prevenuta si sarebbe preparata un po'di cera da corazzarsi le orecchie. manzini,
anche quelle più buone, colore della cera vergine. 2. disus.
gli ho anche donato alcune impronte in cera di spagna e... quella d'
è verde, nel maturarsi di colore di cera, e rosso poscia quando è maturo
per scaldare i ferri, il pane di cera con cui avrebbe formato le sue immagini
stella / esce congiunta, e la mondana cera / più a suo modo tempera e
m'ha messo amar che 'n cera tene / quello piacer che véne / per
confutazione con l'argomento delle statue di cera colorate, che danno perfino l'illusione
non provavano paura, ci guardavano con cera sdegnosa, e si lasciavano portare da
capre, cominciò a congiungere con nova cera sette canne. cellini, 1-17 (
. collodi, 695: un po'di cera da scarpe sciolta nell'olio di mandorle
g. cavalcanti, ii-429: vostra cera gioiosa, / poi che passa e
ella mi si volse incontro con una cera fastidiosa, benché fosse per costume la poveretta
in luoco duodecimo, / ov'arde cera a li mangiar'far cotti. marco
montigiano, 24: fermo con la cera [l'olio di fien greco],
. d'azeglio, 4-10: una cera olivastra, barbuta e maliziosa, nella quale
dove fa suo frutto, mele e cera. = voce dial.: cfr
: le virtù e le civili creanze nella cera dell'animo tenerello si 'mprimono con la
. dove, formando una pasta di una cera, mentre che camminava, faceva animali
quanta vi entrò, con dietro ardente / cera e vano dolore. l'erba cresce
incavarsi a vista d'occhio, come cera che coli. oriani, x-21-53: ada
, iv-220: il pavimento odorava di cera; la stanza era grigia e nuda
dita, becco acuto e coperto di cera; depongono uova lisce e lucenti, dai
di bicchierini; il pavimento lustrato a cera, sedie imbottite, canapè.
, xxxvii-10: crocalle è simile alla cera. garzoni, 1-515: fra le pietre
parlo del color cerino detto così dalla cera,... del croceo dal
veste vestute et porteno lu crocefisso et la cera. sacchetti, 84-56: costui,
2. nel linguaggio comune, la cera per dare il lucido alle scarpe gialle
non c'è dubbio che tali nudi di cera fossero ricavati da calchi sul naturale.
di devozione, mentre il viso di cera attenua troppo la maestà della morte.
stante viglia che è la materia della cera. a lui ne fu venuta
sta in luoco duodecimo, / ov'arde cera a li mangiar'far cotti. m
collocato. 5. residuo superfluo di cera che il ceraiolo asporta da una candela
composto di due strati sovrapposti preparati con cera ed essenze, di colore nero,
che a tutte avea ritrovato il cuore di cera molle. alfieri, vii-61: or
in colori, in bronzo, in cera / imitate e vincete la natura, /
untuosità rendeva consistente e malleabile come la cera, gli copriva i capelli bene curati
quanta vi entrò, con dietro ardente / cera e vano dolore. l'erba cresce
voti il sorteggio d'una madonnina di cera custodita in una campana di cristallo.
puote partire / da la vostra gioiosa cera umana? francesco da barberino, 17:
conv., ii-ix-7: se la cera avesse spirito da temere, più temerebbe di
fece raccogliendo i lucciconi, / della cera bruciata sugli altari / qualche nonna del tempo
di carta, fortificato con un poco di cera rossa. davila, 143: posero
cedevole, che fonde facilmente (la cera). alfieri, 1-845: ecco
, / e sua beltà, qual debil cera al fuoco, / lentamente distruggersi;
uopo per nostro decoro / spendere nella cera del mortoro. marino, vii-396:
ali di uccello tenute insieme con la cera dal labirinto dove era stato rinchiuso.
. ant. plasmato, lavorato (la cera, la creta, ecc.)
, 13-73: se fosse a punto la cera dedutta / e fosse il cielo in
una tavola, in cui s'incidean sulla cera, ma non delebile, gli apollinei
resoluti, e più teneri che la cera, e ripieni di diverse infirmitadi. savonarola
, come quell'altro, mi ha cera, che si dicesse cristiano, perché
divizia / de'fior, per trame cera, e porre intorno / alle lor gambe
io pur te lo dissi a buona cera, / non una volta, ma diciotto
don camillo volgendosi al giudice con una cera da 'deprofundis ': -quale atroce colpo
/ allegra lo tuo core e la tua cera. = deriv. da desiderare
luce, che nel foco / strusse la cera, e 'ncenerio le piume / ma
pindemonte, 12-224: io la duttile cera, onde una tonda / tenea gran
, conv., ii-ix-7: se la cera avesse spirito da temere, più temerebbe
empiastro formato di cerotto diachilon, cera e solfato di zinco. targioni
rajberti, 2-54: ha tanto la cera di buon diavolo, è così educato
io pur te lo dissi a buona cera, / non una volta, ma
, ed ivi si metta dattorno cera ovver loto alla difension della piova e del
, 5-187: olio violato dramme mi, cera bianca dramme 1: diguazza prima nell'
cavo sia bagnato, perché buttandogli detta cera, ella si rappiglia per la freddezza dell'
diguazzando il cavo, si vota la cera che è in mezzo del cavo, in
dovere, ogni rimorso, dileguavano come cera alla fornace, o gli sembravano leggi necessarie
in quello giorno / quando vi formai in cera / le belleze d'intorno. bonagiunta
e con più vive membra, / di cera o terra o pietra un corp'umano
, i-107: il viso avea pallido come cera e dimagrato enormemente, i capelli arruffati
volte, che ella sia quasi come cera. redi, 16-v-136: prendi olio malvato
, / lo leone incoronato / con fresca cera. intelligenza, 102: i divini
usanza / per trare asempro di sì bella cera, / per fame a l'altre
, ii-9: io manco come imagine di cera / dinante ad un possente e vivo
un robusto fasciame cosparso di vetruzzi. cera per aria un vecchio dispiacere. presero
meglio di me che non esiste una cera giassa. chi mai l'ha sentita rammentare
per indurirti un po'codesto cuoricino di cera, per diromperti un po'alla vita
spinsero in farmacia o dal dottore con la cera disfatta e le ginocchia disciolte.
quella grandezza non disconvenevole, quella buona cera non troppo grassa; non soverchio magra
e la fessura spogliata del coprimento della cera si manifesta, e dà via alle
a le lor pancie impiastri con cera, mele e fichi o si discrespano la
poliziano, 196: fa'a tutti buona cera, / fa'che mai disdica posta
ima nera lastra di rame cosparsa di cera. pavese, i-267: prese i
, smarriti e foschi, come dentro una cera scura. -figur. buzzati
a l'insù battiam le penne / la cera il sol farà tutta disfare. soderini
spinsero in farmacia o dal dottore con la cera disfatta e le ginocchia disciolte.
esso lume è fatto, / corno cera desfatto a gran foco mostrata: /
che disgraziato, che gli parve, alla cera, che fosse stato il ladro della
sani, ben disposti, con buona cera, atti a fare ogni buon servizio
non farsi scorgere, con una tal cera dispettosetta. -spreg. dispettosàccio.
posata sul marmo, sembrò fatta di cera, che mantrugiata, riscaldata dai fiati
: già non porà la vostra dolce cera / tanto mostrarmi orgogliosi sembianti, / ched
, 1-137: è tale età come disposta cera, e piglia quella impronta vi s'
ariosto, 133: di lino e cera egli s'ha fatto l'ale, /
accesa alla bocca c [sigillata con cera lacca o con mastice], e vi
vi si tenga infinattanto che liquefatta la cera si dissigilli. -per estens.
rapidamente e dissolversi in nulla, come cera presso il fuoco. -soffocare una passione
: le quali sembrano accoppiate con la cera. -intr. con la particella
mi è permesso di aver ostia o cera. 2. per estens. aperto
e questa si fa di mastrice, di cera nuova, di pietra pesta tamigiata,
, ch'è suggello / a la cera mortai, fa ben sua arte, /
essendo dal calore del sole distretta la cera. serdonati, 9-497: oltre all'
/ o distrugonsi al sol qual neve o cera. tolomeì, 1-66: nella nostra
/ e sua beltà, qual debil cera al fuoco, / lentamente distruggersi. nieri
. fra giordano, 5-56: la cera si distrugge per lo caldo: così
, / anzi distruggo come al foco cera / e sto com'on che non
torto / ed il pallor della distrutta cera, / mostrando in sé spiritual conforto,
da fame a modo suo qual d'una cera. / il genitor lo adora;
questo stromento, congiungendole insieme con la cera disegualmente, per la diseguaglianza del suo
questo stromento, congiungendole insieme con la cera disegualmente. tasso, 9-57: quivi
cui parte interna, spalmata di cera, serviva per scrivervi con lo stilo o
divanùccio, bianco in faccia come la cera. saba, io: seduti su certe
come s'impronta agevolmente l'imagine nella cera, così l'anima dell'uomo, la
divise fra loro alcuni agnus dei di cera consagrati dal sommo pontefice ed alcuni altri
leggeva che era diventato del colore della cera. -spiare, seguire attentamente attraverso
cosa di più nobile del zolfo e della cera, farei forse la cascata di spenderci
baldini, 6-189: come in una cera docilissima e inalterabile egli portava stampate in
, prepararsi l'empiastro d'olio e cera, applicarsi le fasciature. 2
mondo mai né mai destina / sin- cera gioia a noi, piacer perfetto: /
ringhiera, / gridate pulci pulci: cera cera, / tien tien: pon rena
, / gridate pulci pulci: cera cera, / tien tien: pon rena,
), sm. grossa torcia di cera formata da più candele (ordinariamente da
, 422: alcuni doppieri di bianchissima cera vi facevano le notturne tenebre biancheggiare.
di doppio frutto: il tempio della cera e la bocca di mèle. savonarola,
e costo, e furono formate in cera, e poi pulire e dorare le figure
su i flauti dispari « a cui la cera diede l'odor del miele ».
forte, come al foco la molle cera. dozana, sf. marin
e celesti / osasti di formar tenera cera; / tu fai dubbiar se vera
di carta, fortificato con un poco di cera rossa. 3. arald.
dante, par., 13-67: la cera di costoro e chi la duce /
pindemonte, 12-223: io la duttile cera, onde una tonda / tenea gran
corpi non metallici, come sono la cera molle, la pasta, l'argilla plastica
loro edifici e celle, e con la cera / tiran certi anguletti equali a filo
rajberti, 2-54: ha tanto la cera di buon diavolo, è così educato e
(metalli, marmi, creta, cera, ecc.). paleotti,
dalla guaina; e lo immerge nella cera effigiata. 3. ornato, abbellito
: quelle effigie di lana e di cera che negli incantesimi adoperavano...
de'suoi pari con funeral pompa di cera e di canti alla chiesa da lui prima
e. gadda, 373: la cera gli si allungava a vista d'occhio,
nell'olio buono, e massime aggiungendovi cera bianca strutta. d. bartoli, 42-i-119
; fra gli omotteri, alcuni secernono cera, altri seta o lacca; si
stringhe cieco, quella fantastica statua di cera plasmata dal dolore dal patimento e dalla
me venire / empiosamente, con malvagia cera. = comp. di un
enarrare. tega per aiutarlo a struggere la cera o a scaldare il cau = voce
modi di dipignere nella encaustica, cioè in cera e in avorio, insino a che
nell'usare colori mescolati a caldo con cera e con un solvente. -nell'uso
con colori diluiti in una miscela di cera e acquaragia. milizia, iii-105
formato da i colori con la cera ed essenze calde. memorie per
avere grande lucentezza, davano indizi di cera; materia adoperata già negli encausti. memorie
estere nell'olio di arachide e nella cera giapponese. = voce dotta, deriv
mi guardi / con sì enim- matica cera? / già s'avvicina la sera:
i-107: il viso avea pallido come cera e dimagrato enormemente, i capelli arruffati ed
terra ensollita. idem, 36: la cera rescaldata e ensolita. = deriv
idrocarburo pa- raffinico, contenuto nella cera delle api e in alcuni petroli.
torrente, ed entrovi un vecchio dalla cera bronzina che guidava due puledri stornelli con
catrame distillato del carbon fossile e nella cera prodotta dalle api. = voce dotta
/ attac- conar le rime con la cera, / ad ogni accento far gli equi-
forti. grazzini, 4-491: che cera di bravo! e per la persona tutta
voci eroiche (i primi cilindri di cera sembravano davvero scatole di pomodoro in conserva)
della considerazion di lei mi struggeva la cera, onde si impiumava l'ardire. fed
, sotto forma di estere, nella cera delle api e negli spermaceti e,
quei giorni tutto concorse a piegare, come cera, il cuore di teresa.
fr. colonna, 1-1800: qual liquabel cera / di fuor de tossa le midolla
riversare all'esterno le sostanze (come cera, nettare, fermenti, ecc.)
di una pianta, di sostanze come cera, oli essenziali, sostanze vischiose,
iv-2-1143: l'artista aveva fatto di cera due esemplari, essendo l'un bronzo
rossastri; le larve secernono una cera che ne riveste il corpo.
magalotti, 9-2-170: getto d'una cera, fatta qui da un giovane di
il deboi lume suole, / cui cera manchi od altro in che sia acceso.
in quello giorno / quando vi formai in cera / le belleze d'intorno. giamboni
a far di rilievo tutto tondo di cera una figura d'un braccio e mezzo,
rivoltando tra le mani certe figurine di cera che modellava, sgambettanti e gesticolanti in
professore essersi nei primi tempi sciolta la cera per fame uso in dipingere. c.
d'annunzio, iii-2-49: -di cera il viso. come / fissi gli occhi
/ che fan le loro impronte nella cera / del silenzio. -per simil
chi di terra, e chi di cera, e chi di sevo, o d'
e turisi da ciascuna parte ottimamente con cera forte e spessa; saranno i frutti
luci, annusando soddisfatte l'odorino della cera fresca evidenziato dal dolce tepore della casa
col suo portante. / oh che cera d'amante! o dio cupido, /
edifici e celle, e con la cera / tiran certi anguletti equali a filo,
resi noso, stoppa, cera, ecc., che ardendo dà luce
il marito di lei non m'ha cera di più valente cavaliero... -è
e la terra; tavola spalmata di cera per farvi scorrere e portare in secco
adamantino, / tutto lo passa come fusse cera, / e la corazza ch'era
fantaccino. 3. fantaccino di cera: ciascuna delle piccole figure che venivano
de le genti ti parebbero fantaccini di cera al paragone. 4. con
stringhe cieco, quella fantastica statua di cera plasmata dal dolore dal patimento e dalla rassegnazione
/ ad una fante -ch'è piacente in cera, / e 'mmantinente lo suo
lo suo cor ched era / come di cera -si fece diamante. sbarbaro, 1-115
questi marinai della squadra inglese ci fanno cera più che i nostri del governo e
poliziano, 196: fa'a tutti buona cera, / fa'che mai disdica posta
farete di far porre una statua di cera della sua grandezza a laude di dio
'n esso lume è fatto, / corno cera desfatto a gran foco mostrata: /
bassorilievo, il far di terra, di cera, o di stucco, di legno
letto questo sonetto con un po'di cera brusca, me la sarei fatta sotto
che gli ci sta appiccicato con la cera. genovesi, i-xxxviii: a voler condurre
dei ', propriamente / come figura in cera si suggella. petrarca, 206-18:
fantesca parve ch'egli avesse alquanto cambiata cera e favella. tasso, 7-7-65:
sm. l'insieme delle cellette di cera, di forma per lo più esagonale,
] / studia dal mèle a separar la cera. monti, x-2-183: altre [
mi messi a fare un picolo modellino di cera, mostrando per esso come doveva da
/ ed ogni parte aio, viso e cera. libro di sydrac, 16
ha l'odore dei fiori appassiti e della cera strutta. ojetti, i-59: finite
senza sterco bovino e rena, 0 cera e polvere. nella fenditura ancora queste cose
tenèbre / col tetro lume della bianca cera, / né il sacro udii di
, / com'a nemico m'è mostrata cera. folgore da san gimignano, vi-n-139
martello, ferma el capo dell'aguto colla cera della bocca del martello, e percuoti
, 3-214: sì come l'agevole cera si segna in nuove figure, e none
, cominciai con lente fuoco a trarne la cera. vasari, i-618: nelle pietre
commune solo. cellini, 647: piglia cera nuova once cinque,...
e ten la taglia poi meglio che cera. guinizelli, iv-22 (5-30):
piena d'ingredienti e d'intingoli (con cera e feltri e paglia di ferro e
, unto con bitume, olio o cera, usato in genere per l'illuminazione notturna
: il mele sta nel fiedone della cera, che quanto più il fai e priemi
avranno molto mele, e fassi la cera. gelli, 7-463: sta'su,
o nido delle api, composto di cera e conformato in cellette esagone, nelle
al cavo d'un tronco, miele e cera! -figur. s.
tradizionali mezzi di illuminazione, alimentati da cera, olio vegetale o minerale, ecc
della candela agonizzava in un bozzo di cera liquida. -fiammicèlla. galileo,
fosforici o fosfini di legno o di cera divennero un grande articolo di commercio nel
ha in sé due cose, cioè cera e mele. il mele si è purgato
del mele sì è mescolato mele e cera insieme. boccaccio, viii-2-66: furono
anno. guittone, 3-8: la tua cera allegra me si renda / sol una
, ferma el capo dell'aguto colla cera della bocca del martello, e percuoti
questo modo. togli pece dura e cera bianca..., mischia insieme,
e ten la taglia poi meglio che cera. chiaro davanzali, 26-9: io
. redi, 16-viii-251: ha buonissima cera, ed è allegrissimo, e con
prende e li figge nel piccolo volto di cera, a guisa di pupille. pirandello
in grembo, sembrava una statua di cera. e. cecchi, 5-246:
in colori, in bronzo, in cera / imitate e vincete la natura,
, come chi da una figura di cera ne ritrae un'altra tutta compagna, pur
ritrae un'altra tutta compagna, pur di cera. sbarbaro, 5-54: le donne
la grande figura: / piccola ape fa cera e melle con dolsura. p.
/ l'amor ch'è figurato in vostra cera. tedaldi, 24-1 (57):
; / lo cor se strage corno cera sfatto, / de cristo se retrova figurato
ottimo, ii-319: elio immagina la cera in che si suggella, essere l'obietto
statuetta (di marmo, avorio, cera, legno, terracotta, gesso, argilla
coloro i quali fanno le figurine di cera colorita. magalotti, 7-59: voglio
figurine o statuette di gesso, di cera, di alabastro. tommaseo [s
chi vende figurine di stucco o di cera e ne fa. arte che fa risuonare
di argenti e la carne pareva di cera. 2. munire di filettatura
). fiore, 129-7: la cera sua non parea molto fera, /
, / tutto lo passa come fusse cera, / e la corazza ch'era azal
. tasso, 8-5-935: ma di cera si finge [l'ape] i dolci
/ di sull'ardore 1 di poca cera vergine. -figur. russo
(carta, stoffa, paglia, cera, materia plastica, ecc.).
iii-24-36: ajrodisio, con la sua ruvida cera d'oste tassoniano, fiottava da settentrione
ed angelico viso, / che come cera al foco, / over qual neve ai
voci eroiche (i primi cilindri di cera sembravano davvero scatole di pomodoro in conserva
-foglio cereo: in apicoltura, tramezzo di cera impresso a cellette esagonali che inserito in
andare in cielo / con le penne di cera. battista, vi-1-94: fola non
grandi, 5-159: un cilindro di cera fitto nel muro,... si
dalla bocca vermiglia di una faccia di cera [della maschera] uscì la folgore muta
. lubrano, 1-52: la qual [cera] consumandosi, il maligno folletto sentiva
.. ogni denaio, cappe, cera e masserizie et ogni altri fondamenti e arnesi
in uno stampo una sostanza fusa (cera, gesso, ecc.).
: se e'si pigliasse una figura di cera o d'altra materia dura e si
via, ché noi faremo / buona cera, e abbiamo a tornar tutti /
al venir di gran tempesta, / di cera non andrian più a foraggio.
forbitezza del pavimento di legno lucidato a cera. 2. per estens. appropriatezza
. simintendi, 3-214: l'agevole cera si segna in nuove figure, e
in colori, in bronzo, in cera / imitate e vincete la natura, /
che tu non abbia le tavolette di cera e lo stilo. 25. metr
(o anche di gesso, di cera, di gelatina, ecc.) usato
sia di gesso o di terra o di cera o d'altra materia, nella quale
quale si gettano o metalli o gesso o cera o altra cosa, per fare statue
serve per ripetere e per moltiplicare in cera, in gesso, in bronzo una statua
mediante l'applicazione di gesso, di cera o materie affini; maschera.
molto meglio fa le sue operazioni nella cera che in altra materia più liquida o
7-85: sapranno subito contemperar talmente la cera con le polveri da formare uno stucco
sicionio... cominciò a emendare mettendo cera in quella forma. magalotti, 1-180
di un impasto di gesso o di cera, l'impronta di un modello in rilievo
giovanni... furono formate in cera. cellini, 636: di poi,
ponendo in esso cavo altro gesso o cera liquefatta... fannosi poi altre cose
e tutte le alterazioni qualitative [la cera] subitamente riceve. lanzi, ii-127
le casciaie. -piccolo pane di cera. trinci, 1-304: pongasi di
un terzo d'acqua e due di cera, e tostocché questa sia ben liquefatta
scaldare i ferri, il pane di cera con cui avrebbe formato le sue immagini
sì forte, come al foco la molle cera. cellini, 1-27 (74)
la testa del cristo, per esser di cera fosca. tasso, 8-1-404: era
giallastro, lucente e molle come la cera, insolubile in acqua, solubile nei solventi
69: n'andrem con baldanzosa cera / per posterie facendo un gran fracasso
cose, mi frangono come se di cera fussi; in questa, loro come di
fussi; in questa, loro come di cera si piegono, 10 come di pietra
di specchio, ovatta e figurine di cera colorata componeva i suoi presepi. bocchelli
24-386: penso mostrargliene l'impronta in cera lacca quasi accidentalmente, e domandargliene il
1-9: portò una piccola candela di cera bianca insertata nel frontale del suo berrettone
conoscenza delle api per lo frutto della cera ragionando, come per lo frutto del
inetti tudine a produrre la cera e il miele; in ogni
escono alla raccolta del miele e della cera. da alcuni sono considerati come le
m'era parso, in quell'odore di cera bruciata, in quelle due fiamme vive
, rechi nella mano una torcia di cera verde, e venga in quella foggia
fine / segnata a lutto da funebre cera. parini, 305: per
omeri de'suoi pari con funeral pompa di cera e di canti alla chiesa..
quel lume che in pulita candela di bianca cera s'accende, essendo per lo contrario
contrario quello veramente funesto, che con cera gialla e non purgata si mantiene.
e su cui ardeva perennemente un lumicino di cera. quarantotti gambini, 7-191: parlavano
trasparente che pareva un san luigino di cera. palazzeschi, i-356: un filetto di
, 24: così, voi avete cera / (avendo il cappel grande e piè
settembrini [luciano], iii-1-287: la cera per turar le fessure del battello,
, come dicono essi, 'buona cera '. menzini, ii-65: ella discioglie
, i-130: del fare i modelli di cera e di terra,...
stilo per scrivere '(sulle tavolette di cera), a sua volta dal gr
per scrivere '(sulle tavolette di cera), a sua volta dal gr.
sulle tavolette cerate e per raschiare la cera. tramater [s. v
27-12: quell'afflitta e grama / cera depose, e la mostrò serena.
caporali, i-33: fersi tra lor gran cera, come s'usa / tra i
e lenti, / e con la cera fusile e tenace, / in turar con
farete di far porre una statua di cera della sua grandezza a laude di dio dinanzi
celsale e le molliche / e la cera. comisso, 12-197: alcune custolini,
questo grassottone? / perché gli ha cera d'esser buon compagno, i venga