delle sere con lei se ne veniva a cenare. caro, 1-690: con tal
come ricerca l'accubito: ch'era il cenare col corpo giacente, appoggiato sopra il
alcuna volta vi veniva la sera a cenare e ad albergo e la mattina se
a sapere se quello povero infermo volesse cenare. idem, 11-94: erano allora in
essere rimaso ad albergo, e a cenare una crostata d'anguille.
gente che si rinchiude in casa per cenare. pea, 7-655: « strettoia
, 1-7-89: stimo che torni meglio di cenare, /... / si
gianni alcuna volta vi veniva la sera a cenare e ad albergo, e la mattina
apparecchiano la vivanda, perocché sabino vuol cenare. aretino, v-1-57: gran cosa
non ha guari, vi trovaste a cenare insieme, asceso questo aringo della nostra
, co 'l quale assai spesso soleva cenare: ma il conte mi prese per la
, 1-6-104: cosa dunque buttata fia 'l cenare, / se fra giubba e camicia
. tozzi, iii-138: quando andava a cenare, cominciava a farsi buio; e
a cena. -essere a cena: cenare. -fare da cena: preparare i
ora della sera in cui si è soliti cenare. -per cena: per l'ora
, non è vero? » « cenare forse no »... « ma
cenante (part. pres. di cenare), agg. e sm. e
* e tfv&os 'fiore '. cenare, intr. (céno). consumare
continua del manecare, / pranzo, cenare e mai non ha posa. angiolieri,
a sapere se quello povero infermo volesse cenare. m. villani, 2-32:
cavalli; e fatto questo, andarono a cenare e a prendere alcuno riposo. boccaccio
governati li cavalli, dissono che voleano cenare. ser giovanni, i-20: ebbero
degli italiani hanno per consuetudine di cenare di giorno. bembo, 1-122
, co 'l quale assai spesso soleva cenare: ma il conte mi prese per la
dietro a questi seguì il mai più non cenare. nievo, 189: ma i
repubblica. = deriv. da cenare. cenàtico, sm. (
cenato1 (part. pass, di cenare), agg. che ha cenato
che cena, che è intento a cenare. algarotti [tommaseo]: intrepido
: veste che i romani indossavano per cenare. 3. sm. ant.
chetamente la seguente sera con lui voleva cenare nel suo giardino. fioravante, 52
. / le suore debbono rientrare, / cenare in fretta, / e dopo andarsi
tozzi, iii-138: quando andava a cenare, cominciava a farsi buio; e,
che niuno de'tuoi costumato desideri cenare altrove, sperando ivi saziare meglio la
talora parcamente mangiare la sera invece di cenare. 3. il pasto di
/ le suore debbono rientrare, / cenare in fretta, / e dopo andarsi a
sere con lei se ne veniva a cenare. -venire a concordia:
delle sere con lei se ne veniva a cenare. seneca volgar., 2-165:
trovarsi in casa zoroastro la sera per cenare insieme alle spese del crocifisso, lo
disse biagio -ma non volete almeno prima cenare? - maissì; -disse argostia.
non mi par mai né desinare né cenare, se io non ho della minestra.
. oriani, x-28-234: seguitarono a cenare. la beccaccia fu disossata, i
che, assuefacendosi lo stomaco a non cenare..., possa anco a
a'tuoi compagni che qui venissero a cenare. da porto, 1-46: per
a voi piacere sia qui questa sera cenare, imperò che costume fiorentino si èe in
dire a'tuoi compagni che qui venissero a cenare. giov. cavalcanti, 78:
il suo giorno, avrebbe a dover cenare con lo stufato, se la è l'
a pinti, / e andar a cenare al fresco, sotto / la pergola
1-2-437: si trovò iersera su a cenare /..., / che vi
sì innacquato che dove tu vai a cenare co l'amico tuo per fargli onore e
volte, e merendare, e poi cenare la sera il paperotto con cicerchiate e
: quando fu ora ci adagiammo a cenare... erano preparati molti e
letame, / che m'impedisce l'ultimo cenare? -monte, cesta, sacco
bagno fatto per lo marchese, e poi cenare e andarsi al letto. amabile di
-volere prima andare a letto e poi cenare: capovolgere l'ordine naturale delle cose
/ andar a letto, e poi cenare! 30. prov. attribuito
e cusì giunta la ora data del cenare, introrno in casa, e quivi in
ha inteso / che e's'abbia a cenare in casa mia. / -per non
caparrone, / che s'aveva a cenare. redi, 16-ii-217: 4 loccio '
-in partic.: pranzare, cenare. sanudo, x-283: il monatorio
sposo usò questa malizia: disse che volea cenare di buon'ora, però che la
mi perdoniate, perché io non posso cenare con esso voi ». busini, 1-1
adriani, i-no: perché era lecito cenare in casa, quando si faceva sacrifizio
giornalieri (far colazione, pranzare, cenare). — anche: banchettare.
o per la cena; far pranzare o cenare a proprie spese, invitare a pranzo
per la cena; far pranzare o cenare a proprie spese; offrire un pastq.
vanno con la zoccoletta di cinecittà a cenare all'antica pesa. arbasino, 1-190:
nella casa dove l'hanno invitato a cenare, e dove non l'hanno riconosciuto.
57: andorono ad debita ora a cenare col prefato patriarca [di aquileia]
bataglia continua de manecare, / pranzo, cenare e mai no n'à posa!
, 1-i-65: vi dico che è bene cenare tosto, però che voglio che tutti
seduti a tavola col piccino, a cenare. borgese, 1-244: essa lo misurò
cercare, / che non vi trovo onde cenare un grosso. segneri, ii-127:
giacomino andò con un suo amico a cenare. -pigliare opera', cercare lavoro
.. che venisse la sera a cenare e albergare a questa sua casa,
pervenuto il tempo destinato al desinare e cenare. -avere l'orinolo in testa
contina de manecare, / pranzo, cenare e mai no n'à posa! /
volte, e merendare e poi cenare la sera... con cicerchiate
due o tre volte e merendare e poi cenare la sera il paperotto con cicerchiate e
di essere con miledi in parola di cenare quella sera con lei. bacchelli,
quando giacomino andasse in alcuna parte a cenare, [potrei] metterti là dove ella
ha disnato a terza e poi debbia cenare a sei ore di notte. -uno
esopo volgar., 4-91: andando a cenare a casa de la volpe, trovò
gran pezzo di notte, noi volemmo cenare e poi dormire. bruno, 3-82
e più vi dico che è bene cenare tosto. marino, vti-104: più.
una schiena di castrone, se volessi cenare co meco. piovano arlotto, 82
consiglierei ancora a trasportar la tavola da cenare piuttosto in sala, poiché nella stanza a
: quando fu ora ci adagiammo a cenare sovra seggiole e scanni: la cena era
le mani lavatesi, si pose a cenare. s. bernardino da siena,
appresso a vaticano, dove era andato a cenare per ricrearsi da'caldi, è repentinamente
continua del manecare, / pranzo, cenare, e mai non ha pusa. dante
: far colazione, desinare, merendare, cenare, poscenare. = voce dotta
. dal lat. post 'dopo'e da cenare (v.). pòscere,
preparate le tavole, si misero a cenare. poscia, per alquanto spazio avendo alcune
in quanto alla sera non avrebbero potuto cenare se non agli inferi. petrarca
vadino alle taverne e a pranzare e cenare dove più loro piace. gualdo priorato
battaglia continua del manecare, / pranzo, cenare, e mai non ha pusa.
natura che andava a desinare et a cenare collui. sermini, 84: in guisa
, di un territorio o di una regionebono cenare. sansovino, 2-16: il carico del
fanzini, ii-20: si propose di cenare insieme. -assol. beccari,
disse: « messere, se tu vuoi cenare, ogni cosa è in punto '
un pusigno. -anche in senso generico: cenare. valerio massimo volgar.
perché, desinando tardi, non potavamo cenare. sacchetti, v-24: altra gente
chetamente la seguente sera con lui voleva cenare nel suo giardino. buti, 3-160
: ché alle quattro ore usavamo di cenare insieme. ghirardacci, 3-335: cominciomo,
d'onore, e fate tutti ragione di cenare in inferno ». ser giovanni,
ruspoli, 9: trovandosi spesso a cenare con li suoi amici alla taverna,.
o tre volte e merendare e poi cenare la sera il paperotto con cicerchiate e
« gitene, scartabelloni che siete, a cenare con buridano o con burleo, come
, seduti a tavola col piccino, a cenare. 7. che avviene o
dipoi è uso di... cenare la sera il paperotto con cicerchiate e
lxxxviii-i-324: dopo cena reci, per cenare, / per gran golosità di cosa ghiotta
appresso a vaticano dove era andato a cenare per ricrearsi da'caldi è repentinamente portato
intr. { ricino). ant. cenare di nuovo, dopo aver già consumato
, con valore iter., e da cenare (v.).
a vaticano, dove era andato a cenare per ricrearsi da'caldi, è repentinamente
, 9-133: aveva appena finito di cenare quando si scatenò un temporale. caterina che
merendare o, per dire meglio, di cenare, lasciato il garzone del vino in
non bisogna mai dire: io non voglio cenare. moneti, 146: chi troppo
: né miga potéo aver agio di cenare: pensando la mattina mangiare quello pastello
più di due volte; la sera nel cenare è ancora più riservato.
mi perdoniate, perché io non posso cenare con esso voi ». bacchelli, 2-145
vadino alle taverne e a pranzare e cenare dove più loro piace. carducci, ii-9-253
, ché all'ora debita verrebbe a cenare con lei. savia, ricevute le
sabatina': dicesi di chi aspetta a cenare subito dopo la mezzanotte del sabbato per
consiglierei ancora a trasportar la tavola da cenare piuttosto in sala, poiché nella stanza a
piacevoli in fino all'ora di poter cenare gli ritenne. ovidio volgar.,
continua del manecare, / pranzo, cenare, e mai non ha pusa; /
« gitene, scartabelloni che siete, a cenare con buri- dano o con burleo,
lori: spesso rimaneva a desinare o a cenare. stuparich, i-169: parla
uscirono per cercare qualche cosa, onde cenare, e per questo diedi loro due sali
scodella, non mi parmai né desinare né cenare. -in senso generico: pasto
delle moniche... convitare a cenare e a dormir seco il valente uomo:
). recchiato e discese a cenare, io mi posi a consigliarmi da senno
. soldati, 6-163: ora di cenare, adesso. e il primo piatto,
d. bartoli, 2-1-64: il cenare con tanta solennità sembra poco altro che vedere
marotta, 4-96: ce ne andammo a cenare senza stile in una tavernella di portalba
: trovai claudio cordiale. uscimmo per cenare in un ristorante del centro, poi andammo
la faccia d'un amante per ac- cenare all'amata la segretezza de i suoi pensieri
, ma non perciò tralasciamo di ben cenare. g. b. doni, 4-81
, sì che costor non vi vollon cenare e partirsi da lui. guerrazzi,
uccellando alle quaglie, andando, per ben cenare con le quaglie prese, al pantano
comune d'italia era in quei tempi di cenare alle ventitré. pratesi, 1-51:
usò questa malizia: disse che volea cenare di buonora, però che la mattina innanzi
, 1-2-253: né prima ebber finito di cenare, / che sen- ton per le
momento il suo osservatorio, accontentandosi di cenare con una 'tortilla'e mezza dozzina di
desiderate. = nome d'azione da cenare; cfr. anche il lat. cenati
la loro madre i ragazzi salirono a cenare a casa del comunista. 2