albergo; e santo francesco accettò, e cenò con lui, ed albergò. savonarola
biccicucca. salvini, 22-288: poich'e'cenò e aggiustò il cor col cibo,
casa se ne gli portò e cenò a grande agio. pulci, 1-39:
a grande agio e con molto piacere cenò e albergò con la donna.
; e santo francesco accettò, e cenò la sera con lui e albergò. poliziano
avea nome gualtieri dal piano, e cenò e albergò con lui, cioè a quel
, e né l'uno né l'altra cenò -, stette sveglio con gli occhi
del grasso legnaiuolo, x-998: il grasso cenò con loro; e cenato ch'egli
dell'agrifoglio. aretino, 8-345: cenò solamente uova fresche, e car- doni
bandello, 2-24 (i-902): cenò la sera il padre molto sobriamente, sovvenendogli
era in casa. boine, ii-84: cenò distratto. uscì subito senza salutare dimenticando
. andrea da barberino, i-io: egli cenò coll'abate e co'monaci, e
così voluttuosamente la spalla quando poi si cenò. -che si mastica con fatica
i-124): quella sera egli poco cenò, essendo ebro d'inusitata gioia ed anco
delle fiancate. svevo, 1-280: cenò con lui che stava a guardarla estatico
i-124): quella sera egli poco cenò, essendo ebro d'inusitata gioia.
cucina, come il prete la invioe, cenò con la sua fanciulla. ariosto,
sposa a casa sua, ove lautissimamente si cenò. a. campana, 181:
429: accettò il frate l'invito, cenò alla tavola della guella, tagliò il
chiede in dono ai signori coi quali cenò, che le dessero licenzia, perché voleva
sion e trovarete la tavola dove cristo cenò colli suoi apostoli. bisticci, 1-i-4
a cremona... e lì se cenò e steteno quella nocte per fugire lo
, con gran festa e ben servito cenò. piovano arlotto, 14: nel
g. belli, 105: si cenò parcamente e di magro, perché di venerdì
aceto, con un pan bollito sì cenò. ricettario fiorentino, i-rf-m:
pigliò la cena da un cuciniero e si cenò al solito. 8. ricevere
e minestre farinate. pascoli, 1002: cenò la pulte con l'aceto e il
nostra pomposa cena nella stanza dove si cenò fingesti un ciel stellato di stelle di
., io (171): si cenò in fretta, per ritirarsi subito,
. 1827 (168): si cenò in fretta per ritirarsi presto ond'essere
« che? pagò la parte sua e cenò! » di che io mi rallegravo
così voluttuosamente la spalla quando poi si cenò. = deverb. da rannicchiare1
quella medesima mensa e in quella scodella cenò. leggenda aurea volgar., 1323:
di 2-42: egli quella sera cenò con apolline. ma fu apolline
, frangiato e sfrangiato per tutto, cenò solamente uova fresche e cardoni con pepe a
. g. gozzi, 1-30: si cenò lietamente e venne l'ora del dormire
m. franco, 3-116: iar sera cenò 1 bichiere di pollo pesto con lacte
lo prese e 2 terzii, e poi cenò a capperi con um poco d'