dicono senza parlar qualche cosa / che celo nell'anima io pure / profonda,
significata, sì come il nome di celo, padre di saturno, al quale
de roma, v-419-63: vide in celo una virgine coronata molto belledissima sopre una
begh occhi, e vagheggiai, noi celo, / di quante festi mai l'opra
. boiardo, 2-10-18: risuona il celo alla cruda tenzone, / e par
/ per attemprar la fiamma che mal celo. idem, 1-88: chi darà agli
apollino / (così poss'el cader dal celo al basso!) / che ce
campo; / ma siami testimonio il celo e il sole / che darti morte me
boiardo, 2-1-8: sereno è il celo e il mar tutto in bonaccia,
: sovra la cità è fato un celo reondo / d'acial e de ferro,
, errai; ma l'error mio non celo. beccaria, 1-297: a misura
dal caos, raccontando il castraménto di celo, il prato di venere, la
mia forte e corale innamoranza / vi celo, com'uom tanto vergognoso / ch'
anni / d'ignoti affanni / io celo in me il terrore. / il vero
/ ancor fumanti, ancor congiunte al celo. ungaretti, i-15: la linea
, che atene perché ella aveva il celo puro e leggero,... ivi
d'ingegni acuti; tebe aveva il celo più grasso e men chiaro, però erano
l'ardor, ch'ap- pena io celo, / e 'l possente desio, che
(forse dalla stessa radice di celo celare 'nascondere, coprire ').
, / voi siete colonna dell'alto celo formata. dante, 57-22: dolesi
apparire, / e lui e il celo avean color di morte; / grandine e
vergogna, / che a misurar il celo han preso ardire / per far più colorita
meno, / fu pien de spirti e celo e terra e mare, / tutti
ad apparire, / e lui e il celo avean color di morte; i grandine
/ da lui commesse io qui trapasso e celo? brusoni, xxiv-852: perdonò loro
, a cui non copro, o celo / l'infermo fianco, mentre avvampo,
/ meravigliar si puote, io non vi celo / ch'è tal la mia.
tute le contrae / li angeli del celo cun le vertù beae. iacopone, 35-61
io, che la feci, or celo / questa viva figura, e chi la
mia forte e corale innamoranza / vi celo, com'uom tanto vergognoso / ch'anzi
/ ancor fumanti, ancor congiunte al celo / abbracciandosi nell'odor del mare /
era ogni stella. ed io noi celo; / restar solo mi parve, e
foi deficato, / e foco da celo l'abbe afflammato. storia de troia e
si mostrano senza confusione. se li celo, sono insanabile; se li manifesto,
e non discemo / qual sia del celo, qual sia de l'infemo. g
sopra el limoso fiume, ove vedeva el celo lacerato per gli impedienti rami frondosi,
foi 'deficato, / e foco da celo l'abbe afflambato. dante, purg.
minaccia, / e vuol disfare il celo e il suo macone, / ranaldo ad
e sonava, sentito distonare, fe- celo di mortai suplicio pimire. d. bartoli
e 'l gran disio ch'io celo, / qual mai occhio mortai vedrà
la mente mi chiude ov'io gli celo, / e me gli manda avvolti
dita, e 'l gran disio ch'io celo, / qual mai occhio mortai vedrà
può vedere chi vuole nel secondo * de celo et mundo ', ch'è
crespi: / e ciò ch'eo celo converrà che s'espì / per lo
miracole de roma, xxviii-429: lo celo era de rame et adomato de'fiori
di ranallo, v-579-303: vollio che ad celo guardi / colle soe paramenta, /
che 'l sido e l'ardor ch'entro celo, / son opra e grazia del
, e il più ne squarcio o celo. leopardi, 27-78: sovente, /
/ e poi alla partita / sarà nel celo in gaidio e grande onore. leonardo
: il sol girando in su quel celo adorno / passa volando e nostra vita lassa
dove era nato, e puoi salerò in celo con gran canti e giubili. s
quando il nipote in lei nacque di celo. guicciardini, i-110: potremo più
faba, xxviii-14: a deo del celo e santa maria vergene matre sua,
dagl'indi al mar che 'l nostro celo imbruna? b. tasso, ii-224:
ambe le spanne / e crida al celo iniusto e incrudelito. lorenzo de'medici
scoperto l'ardor, ch'a pena io celo / e 'l possente desìo che in
a cui ricovro intanto? ove mi celo? marini, i-67: cominciò a soffrire
vano sguardo ed a falsi sembianti / celo colei che ne la mente ho pinta,
3-ii-22: iniziato sei; nessun ti celo / fra tanti arcani; i giuri miei
a cui ricovro intanto? ove mi celo? galileo, 4-2-434: intanto veggiamo
è intravenuto: / sia quel che 'l celo e la fortuna vóle. straparola,
porto invidia agli uomini, e noi celo. boccaccio, dee., 4-3 (
. tasso, 10-49: or qui mi celo / contro mio grado, e d'
miracole de roma, xxviii-437: de celo deo venire lo rege de lo munno
di monti- celli di ghiaia, un celo indovinato, una fattura finissima e delicata
vili e dispregiata gonna; / in celo andava su la santa biga, / la
universale, come quello che quasi sotto ogni celo et in ogni terra fa, sopportando
iacopone, 1-47-46: luna e sole, celo e stelle 'nfra me'tesaur'non so'
che cossi sia, / vole el celo e la fortuna / che 'l mio cor
, iii- 49-6: ciò ch'eo celo, converrà che cespi / per lo sospiro
xxxv-1-455: se mal sento, vin- celo un gioi'tutto, / se d'amoroso
teme i venti o 'l minacciar del celo / o giove irato in vista più crucciosa
altroi / che sia de sotta 'l celo. dante, conv., iii -canzone
boiardo, 1-18-41: guardava il conte il celo e poi di- cia: / -questo
pistoiese, xxix-43: per opra non mi celo, / credo montar al celo,
mi celo, / credo montar al celo, / se per promesso regno.
venere, / ch'ella dal terzo celo in voi trabocca / per la mia vecchia
de deu et a cercar que sea lo celo: cum so sea causa qe tu
. iacopone, 1-36-82: lo terzo celo è de piu altura, / non
, 1-46-14: la lengua à porta en celo, lo cor è aterranato; /
può vedere chi vuole nel secondo de celo et mundo, ch'è nel secondo de
, 92: favonio aspira e dal ceruleo celo / rimove il negro velo. l
/ e non usate vie m'aggiro e celo. ghirardacci, 3-176: lo scelerato
, di contro il succo azzurrognolo del celo, viene a propendere ed oscilla tenera,
'mpietate e la desonoranza; / de celo en terra per l'omo venia /
i-38: ardea la terza spera nel suo celo / unde sì caldamente amor s'intorna
sceptro in mano / col quale in celo ciò che voi dispone. ottenibile
suo podere..., fe- celo dare ai poveri. -giungere alla
guàrdate da tali osteri; / lo celo te fo perdire / e l'onferno à'
struttura, lo sfrangiarsi dei capelli sul celo. soldati, xi-257: in mezzo ai
di ranallo, v-579-298: vollio che ad celo guardi / colle soe paramenta, /
de le tempora quando ymber cadit de celo, per sou pascie- mentu arreca tal
scollo, ora si dipingono nerissime sul celo. = comp. di pastoso.
del mondo: / li umili sta en celo enl reng dolz e io- condo.
brando polito / senza alcun sangue ritornar al celo, / per meraviglia fu tanto smarito
i-173: quanto posso più m'ascondo e celo, / straniero e peregrin da l'
al volgo ognior dimostro, / no''l celo a te, perfetto e raro amico
carità vel dico, e non vel celo / che ho la coda attaccata di mal
l'umore e da la refrigerazione del celo sono conformati. = dal lat
brando polito / senza alcun sangue ritornar al celo, / per meraviglia fu tanto smarito
/ distinguon contra me che in me mi celo, / faran quel che di polve
anni / d'ignoti affanni / io celo in me il terrore. / il vero
nel presepe era beato / quei ke in celo è contemplato. s. bonaventura volgar
aspiciano al foco et a la regione del celo de oriente. = deriv
luna] a le parte de l'oriente celo. -figur. condurre un'esistenza
procumbendo in terra con le mane al celo subiate referiscono le grazie a le invenzione de
: per lo iemale tempo dal xisto al celo sereno gli atleti prodeunti se exerceno.
.. imperio sì ca? è de celo fine in profundo d'abisso. pulci
occasione. mazzini, 24-143: non ti celo che ho debiti per forse quattro mila
pistoiese, xxix-44: per opra non mi celo, / credo montar al celo,
mi celo, / credo montar al celo, / se per promesso regno. /
satollo, / e non fia il celo incontra a noi solicito, / ma propalar
, di contro il succo azzurrognolo del celo, viene a propendere ed oscilla tenera
già descriver la bellezza / che sotto il celo a sé non trova equale. straparola
servito come servo, ben che 'l celo. poesie musicali del trecento, lxxxiv-181
suo macone / facea le ficche al celo a pugne gionte. lapaccini, lxxxviii-ii-11:
, i-xiv-9: di dir già più non celo, / poi tante pene ò,
/ spoxa de iesù cristo, in celo umiliada. cassiano volgar., xx-7
faba, xxviii-18: grande dono de celo serave a li omini supra la terra
linea ascendente. / radiando come stelato celo / gusta sua forga scorga gascun pondo,
paolo, quando fue ratto al terzo celo, dice: io non so s'io
che sotto il leon più boghe il celo, / aridi i fiumi e rasciuta è
1-382: la corona averai, / ad celo venerai / ad recepire la gloria /
l'alma mea pigliate, / ad celo la menate; / tu che èi gloriuso
le pliade stelle et orione / regiano in celo. 53. rimanere fermo ad
del mondo: / li umili sta en celo enl reng dolz e iocondo. pianto
, a cui piaque / reintegrare il celo, / dandoli copia -de l'inopia -
circuito. ma per la versazione del celo con le redundazione se retroportano con la
1-151: per la ver- sazione del celo con la redundazióne se retro portano con
sudore refonne- rao la terra. de celo deo venire lo rege de lo munno,
guittone, i-1-222: adirissatevi al celo, esguardate el rinvèrcio de casa vostra
de cristo e simiglianza, / comprendi celo e terra, / ben vei che non
l'alma mea pigliate, / ad celo la menete; / tu che èi gloriuso
la contignazione de le case vulgarmente dieta celo. f. corsini, 2-296: erano
giove dir: s'i'non mi celo per isabella di virtute amica, / al
amor che a te scopro e a tutti celo; / né mai fé cangero cangiando
, cadente corno del rorante umore dal celo sereno in la nocte. 2
dice lui avere tractato de la rotazione del celo circa la terra. giordani, ix-40
morbo e zelo / manda presto gio del celo / perché sia vendicata. vasari,
, iii-1-352: con questo rabuffo fe- celo vergognare [agamennone] tanto che il dio
le maraviglie di questo fìlosafo e fe- celo venire a sé e salutollo primiere. e1
fidele cristiano convene ascendere e montare in celo. la quale fo figurada nel vechio
già descriver la bellezza / che sotto il celo a sé non trova equale: /
/ de l'alba insin che giunge al celo ispano, / piango e sospiro e
allontanamento, e da un denom. da celo per cielo (v.).
; / e se allora il patì il celo / non fu inganno, non fu
/ onde a voi che reggete non mi celo, / ch'i'vo'mostrare
gran dea venere / ch'ella dal terzo celo in voi trabocca / per la mia
che fingo e l'isterismo / che celo nell'eresia o lo scisma / del
, cvi-387: poi che 'l celo in vita ne scompagna, / serà l'
/ dele sue lodi ch'io nascondo o celo, / s'ella che vede com'io
linea ascendente. / radiando come stelato celo / gusta sua forga scorga gascun pondo,
bone santissime aventure / de la cità del celo per 'sempli e per figure: /
., 90: tre mainere in del celo: el è uno celo corporal lo
in del celo: el è uno celo corporal lo quale nu vedemo con li ogi
con li ogi corporale; lo segondo celo sì è spiritovaie, in lo qualle le
..., imperiò sì caqb de celo fine in profundo d'abisso.
sono riprovate per false nel secondo 'de celo et mundo'da quello glorioso filosofoal quale la
: scoperto l'ardor ch'a pena io celo / e 'l possente desìo ch'
64: un foco / viddi cader dal celo, e dove i'giaceva / bruciar
lo 'ntende, nel primo 'de celo et mundo'. boccaccio, dee.,
fascia di due fiumi cenili: di celo. ecco il colore e la sua
ostriche] esser pallida, minacciando 'l celo, peroché dicono aver l'essere da
quello et esser ad lor magior società del celo che del mare. -abbinamento,
l'arme isparte, / come profondi il celo in quella parte. ariosto, 4-51
g. visconti, 2-135: così da celo in terra mosse l'ale, / e
, come quello che quasi sotto ogni celo et in ogni terra fa, sopportando
lo quale era dicto ka sostentava lo celo. luna [s. v. atlante
riguardando verso le quatro principalae regione del celo spaciosamente circumcirca equalmente più che sia possibile
cielo / questa spera mortai a nullo celo, / ma mostr'a tutti el suo
che l'alma mea pigliate, / ad celo la menete; / tu che èi
cielo / questa spera mortai a nullo celo, / ma mostra tutti el suo corso
. / spoxa de iesu cristo, in celo umiliada. segneri, iii-3-234: se
de le tempora quando imber cadit de celo, per sou pasciementu arreca tal vianda
teme i venti o 'l minacciar del celo, / o giove irato in vista più
27-i-42: il dotto mago tanto specta il celo / che giu- gne il ponto desiato
subdiale cortile, quale sta patente al aperto celo contra la pluvia. domenichi [plinio
si subtegevano defendendosi da le iniurie del celo. = voce dotta, lat
mondo: / li umili sta en celo -enl reng dolz e iocondo. latini,
può staccar! d'annunzio, v-2-394: celo la mia vita vera e celo la
: celo la mia vita vera e celo la mia arte vera, per l'eroismo
quilli ke suscitàno con lui montàno in celo con lui. r. caracciolo, 340
-capriccio: era scontento; non tei celo; ma oggi è meglio non tornare
/ come caduto il sol fosse dal celo. ariosto, 18-142: stendon le nubi
. iacopone, 1-36-80: lo terzo celo è de piu altura, / non n'
pensiero, / ch'a'liberali el celo è tesauriero. -come epiteto della
: eu clamo per testemonio domenedeu de celo e tute le deitade de terra de qò
da le iniurie del celo. rezzonico, 125: al suol ne
quel'alta maxon / esro cun lor en celo -fraegi e compagnon / davanzo iesù cristo
diversa, / che par che 'l celo e il mondo se sumersa? buonarroti il
calpestio. parini, 227: colà mi celo / e non lontan da lei /
/ spoxa de iesù cristo, in celo umiliada... / sovra la mel
invidia agli uomini, e no 'l celo. poliziano, st., 1-6:
faba, xxviii-18: grande dono de celo serave a li omini supra la terra
di quanto starò dove or sono. celo a tutti il soggiorno mio., per
. panni, 227: colà mi celo / e non lontan da lei / udrò
finestra. = deriv. da celo per cielo. celipòrto, sm.
; cosmodromo. = comp. da celo per cielo e [aero] porto.
turati, cxlix-i-431: non ti celo però che l'avvenimento per quanto mi