. tasso, 2-88: né 'l celò già, ma con enfiate labbia / si
: palla a dileguarsi / nella barbuta si celò di pluto. carducci, 1075:
la mattina del martedì, il marito non celò alla moglie, ch'egli già da
cella. sannazaro, 9-140: né celò egli a me, né io ancora celarò
. guicciardini, i-9: e'non celò, che non per altra cagione si
ritornò indietro, circospetta, e si celò alle spalle del monumento. -anche
si trasse / pannello in bocca e celò il viso bello, / levò le gambe
lor, quanto rinaldo volle, / celò corbante a tutto il popol folle.
aculeo della sua strofa vernacola, che celò il pianto sotto alle risate giovanili e sonore
hanno il valore. batacchi, 3-50: celò la parte genitale. foscolo,
un fico. bocchelli, 13-54: celò il viso roso e guasto e adombrò il
sotto il cui velo amore tante volte celò le umane e le divine sembianze s'
come, / quando a troia pugnavasi, celò tetide il figlio, / acciò il
. alfieri, i-116: il marito non celò alla moglie ch'egli già da quel
parlante. firenzuola, 308: non celò ancor questo segreto il loquace uccello,
di trucidarmi ci fu, ma si celò sotto le miti forme del muso lungo e
[le immagini] e le celò / o in qualch'armadio o sotto un
anco ed abido, ove la notte / celò col fosco il matrimonio d'ero.
primo per la negazione, secondo perché celò e nascose la verità con la bugia
al visco colto. tasso, 4-85: celò sì sotto mentito aspetto / il suo
faccia. s. maffei, 7-178: celò le regie fastose insegne l'illustre pellegrino
croce benedetta. bocchelli, 13-54: celò il viso roso e guasto e adombrò
alla porta, e non me lo celò per fare utilità ad altrui.
primo per la negazione, secondo perché celò e nascose la verità con la bugia e
sotto il cui velo amore tante volte celò le umane e le divine sembianze,
alla porta, e non me lo celò per fare utilità ad altrui. boiardo
, / quando a troia pugnavasi, celò tetide il figlio, / acciò il viril
. s. maffei, 7-178: celò le regie fastose insegne l'illustre pellegrino
rilevò coperta di rossore, e si celò un momento il volto fra le mani.
il cor trafisse; / ne 'l celò già, ma con enfiate labbia / si
passione. fagiuoli, vi-180: la lussuria celò la sua nequizia / sotto il bel
di trucidarmi ci fu, ma si celò sotto le miti forme del muso lungo e
non aveva più bisogno di denaro e ti celò con la donna per più settimane.
trista, trisecolare rima, sotto cui si celò pena quanta può stare sotto certi sogghigni
il nimico masedo avea violata, nascose e celò un poco il ólore, e