coltri d'armentre pronunciava le parole « cedo i beni ». gilla e di sabbia
e. stampa, iii-244: io cedo lor con la sua flora aprile, /
ad una pistola, ed io prudentemente gli cedo il campo. parini, 669:
per spartizioni e per tagli io non la cedo a un beccaio... né
il giovane, 9-841: a questo io cedo: l'odor della calce / m'
sotto il mento, ci aveva un cedo rosso. -escrescenza carnosa, di
e del mattioli. la forma tose, cedo dal plur. ceci (come cacio
tu minacci. aretino, iii-247: io cedo a quanto voi savi sentite, /
podagra] degl'iddei / inesorabil non cedo ai rimedi. 5. figur
politica, per direzione, non la cedo a nessuno di questo mondo. algarotti,
605: in fatto di sentenze non la cedo un dito a seneca morale. cesarotti
, se questa è la sentenza, cedo alla causa, e a te la rinunzio
deriv. da cedere. cedobònis (cedo bonis), sm. dir. ant
varchi, 23-170: se egli avesse fatto cedo bonis, andremo a lira e soldo
, e fare un atto simile al cedo bonis. -figur. imbriani
= latinismo, comp. da cèdd 4 cedo 'e bona neutro plur.:
giovane, 9-841: a questo 10 cedo: l'odor della calce / m'è
rei concessio, sicut est illud: 'cedo iure propinquitatis '». cèsso1
rassegnato e sazio, / a lui cedo la coppa. 3. ciascuno
del sottosuolo. « coma, vi cedo! * gridava. « neanche se m'
che accade domandarne? i'non la cedo / a un cannon di corsia.
/ né per sì poco, alla fatica cedo / (disse marfisa) e spero
l'acqua nel cribro, / né cedo a quella claudia che 'l naviglio /
lena, / damon, tanto a te cedo, e n'ho ben pena
che l'ho disfatta in un bosco, cedo e mi arrendo a un piccolo numero
greci, e, ardisco dirlo, non cedo che a voi nel vivo trasporto per
/ né per sì poco alla fatica cedo. varchi, 18-1-82: morto di quei
bocchelli, 2-179: a lei le cedo a un prezzo di favore: anzi si
desso vano appetito inescato,... cedo ultimamente. castiglione, iii-64: la
le sai: basta, io ti cedo, / e imbietolito la volli baciare.
in guisa ch'io mi spetro e cedo. c. i. frugoni, i-13-159
di colpe, al doppio incarco / cedo. maratti zappi, 109: oppressa dal
e temo anch'io; / già cedo a le ragioni, / l'indugio approvo
inferior di forze, e pur non cedo. manzoni, pr. sp.,
risoluto. marinetti, 2-iii-98: non cedo isradicabile e rido ironicamente indicando l'amico
come sempre mi avviene quando per qualche motivo cedo all'entusiasmo, c'era una specie
buonarroti il giovane, 10-646: io cedo, io son fantastico, soffistico,
, 23-764: antiloco, a te cedo, / deposta l'ira, io stesso
vince in guisa ch'io mi spetro e cedo. cesarotti, 1-xxxiv-156: ecco ecco
e quell'orgasmo macchina non la cedo a nessuno, si affretta a dire uno
11-40: sei più mariuolo di me, cedo a chi mi è superiore. moniglia
maschera del volto: / ma quando cedo dall'angoscia oppressa, / piango non vista
che vanno in automobile. indovinate! cedo il premio a chi indovina. -tempo perso
, iii-190: in somma io vi cedo in tutto, ma in questo no sicurissimamente
del mio core l'impero non cedo / meglio ad una che ad altra beltà
in guisa ch'io mi spetro e cedo. 2. che richiede un certo
de'miei versi, e non li cedo per la pubblicazione se non a chi mi
/ del mio core l'impero non cedo / meglio ad una che ad altra
cedo volontierissimo il campo; e do l'opera
.. all'utilità degl'insegnamenti, cedo volontieri ai più saggi di me la
castroneria. savtnio, 1-124: cedo a più gaglioffi di me le poponate
questo punto / la porpora a lui cedo e in umil stanza, / tra idee
. roncaglia, 1-10: -domizia, io cedo al tuo parlar dolcissimo: / faciàn
de'miei versi, e non li cedo per la pubblicazione se non a chi mi
dello, 7-98: -coma vi cedo! gridava. -neanche se m'offriste
lodi. parte ne con cedo ad una certa, non so s'io
. cesarotti, i-xxvm-51: io gli cedo di buon grado, io gli abbandono
milioni io li do perché in realtà cedo ad un ricatto. e tu e i
. cesarotti, i-xxvm-51: io gli cedo ai buon grado, io gli abbandono
coscienza. parini, 539: se cedo, ed abbandono / ad amore i
imperio. tasso, 2-98: non cedo io, no; fia con memoria eterna
fatto del travagliar con l'amiche non cedo a nullo amante isbarbato. porcacchi,
monti, 23-765: antiloco, a te cedo, / deposta l'ira, io
confessar ingenuamente or venio / ch'io cedo a lui, com'il cilicio al
de'corsieri, per pugnar, ti cedo / il governo. d'annunzio, ii-221
ti segua insin ch'a l'alma cedo, / se ben fussi ove el nilo
, iii-190: in somma io vi cedo in tutto, ma in questo no sicurissimamente
varchi, 23-170: se egli avesse fatto cedo bonis, andremo a lira e soldo
sono; / solennemente a te gli cedo. cesarotti, i-xxlv-35: conciossiaché con tali
/ nel potere che grava attorno, cedo / al sortilegio di non riconoscere / di
vince in guisa ch'io mi spetro e cedo. d'annunzio, iii-2-363: figlio
; addio, muse sterquiline: / io cedo terreno, per escavazioni e per opere di
cinquecento lire... cinquecento ne cedo intieramente al dott. ugo brilli; e
presenzia di piero brilla di lucca e di cedo lemmi labro e di piero da pisa
ingenua- mente or venio / ch'io cedo a lui, com'il cilicio al serico
prosperità e esaltazione di lei, non cedo a qualsivoglia più divoto, e ubbligato
tagliamo la testa, ma io non cedo ». e quel brutale, dato di
dici una poesia, ti ringrazio. ti cedo il mio letto. faccio questione con
io, che son povero vescovuzzo, non cedo in amarla e riverirla a niuno d'