medicina tanto ogni giorno quanto sarebbe uno cece. redi, 16-vi-184: le rimanderò ancora
sussulta della bruna / fava e del cece l'arido legume. manzoni, 889:
. crescenzi volgar., 3-4: il cece nero è più diuretico e apertivo
agg. bot. di una varietà di cece, simile per la forma ad una
tini. soderini, ii-80: questo cece arietino crederei io che fosse di quelli
per confusione del gr. xpiót; 'cece 'con xpióc 'ariete '.
, la specie astragalus cicer (il cece selvatico, vastragalus glycyphyllos (la liquirizia
3-4: avicenna dice, che il cece chiarifica la boce e nutrisce il polmone.
fiore nasce un bottoncino grosso quanto un cece, che maturatosi al caldo, si
fava, pisello, lenticchia, cece, fagiolo (provocando gravi danni
solchi dell'orto ottimamente si pianta il cece, e quando è maturo si coglie:
palladio volgar., 4-4: il cece si semina aguale in terra lieta e cielo
plinio], 18-12: la natura del cece è nascere con la salsilagine, e
5-1-174: sian la fava pallente, il cece altero /... in parte
], i-1638: le differenze del cece son molte, per grandezza, per figura
arietino. soderini, ii-78: il cece è di natura d'ammazzare tutte le erbe
di questo genere, ed è il 'cece comune '(cicer arietinum),
di cui si conoscono quattro varietà, il cece bianco grosso, detto anche 4 cece
cece bianco grosso, detto anche 4 cece di spagna ', il cece bianco comune
anche 4 cece di spagna ', il cece bianco comune, il cece rosso,
, il cece bianco comune, il cece rosso, ed il cece nero. i
, il cece rosso, ed il cece nero. i più stimati sono i bianchi
2. il seme del cece; vivanda a base di ceci:
dunque a tavola, primieramente ebbero del cece e della sorra, e appresso del pesce
sussulta della bruna / fava o del cece l'arido legume. verga, 3-103:
bolle d'aria, grandi quanto un cece: e di queste una volta se ne
ceci in uno staccio. -color cece: giallo-rossiccio. cicognani, 3-247:
lungo, in un prus- sianone color cece unto bisunto. -ceci maritati:
escrescenza carnosa a forma di seme di cece. tozzi, i-401: era robustissima
caccia tori è chiamata il cece, e da esso cece vien creduto dal
è chiamata il cece, e da esso cece vien creduto dal volgo che i cigni
zerbinotto, damerino. -è un bel cece: è un bel tipo. l
ritrovarsi diventato due, / cioè questo bel cece e la bambina. salvini, 19-iv-2-255
3-1-195: pretender d'essere un galante cece, / l'idolo d'ogni femmina e
1 baccelli. -avere il cece dentro le orecchie: essere sordo.
il campanello, merendone? hai il cece dentro le orecchie? -avere il
ne'ceci rossi. -cercare un cece in duomo: quando si cerca di
. v.). -conoscere il cece dal fagiolo: avere discernimento, saper
voi avete ingegno, / e conoscete il cece dal fagiuolo, / non dirò più
ceci. -è come cercare un cece in mare: è cosa molto difficile
, quasi impossibile. -essere cece da far una cosa: esserne capace.
cosa: esserne capace. -essere un cece cotto: essere sempre ubriaco fradicio.
po'no. -non sapere tenere un cece in bocca: non saper mantenere un
a la padrona. -star sul cece e sul galante: fare il bellimbusto.
importa, / non vo'chi stia sul cece e sul galante. = dal lat
]. = dimin. di cece, per la forma. cécero
. redi, 16-i-288: da esso cece vien creduto dal volgo che i cigni siano
cit. del redi, cfr. cece, n. 3. cechézza
= voce toscana, deriv. da cece. ceciato, agg. che
, agg. che ha il colore del cece: giallo- rossiccio.
ceciati. = deriv. da cece. cecìdio, sm. bot
di prodigalità. = dimin. di cece. cécio, v. cece
cece. cécio, v. cece. cecità, sf.
, ii-124: il centone ammazza il cece che ammazza tutte l'erbe che gli sono
. césaro, sm. ant. cece. ventura rosetti, 12: fatene
3-4: avicenna dice, che il cece chiarifica la boce. -rendere meglio
, di origine simile a quella del cece e della lenticchia, con fusto debole,
: sian la fava pallente, il cece altero, /... / la
. cicercùla, dimin. di cicer * cece '. cicerchiata, sf.
fanno ciriegiuzze piccolissime, men d'un cece, che quando sono mature sono nere e
diventano di buona cucina. -essere cece cotto di cucina: v. cece.
-essere cece cotto di cucina: v. cece. -essere di buona [cattiva)
culo cotto nei ceci rossi: v. cece. -avere in culo qualcuno: averlo
: ipocrate dice ch'egli [il cece] ha due potenze, e quando è
: ipocrate dice, ch'egli [il cece] ha due potenze, e quando
. è un frutto simile ad un cece, d'una sottil scorza coperto di color
: sian la fava pallente, il cece altero, / il crescente pesel, l'
quando il fagiolo / o ver il cece è posto in l'acqua a fuoco,
. 'il vino dall'aceto; il cece dal fagiuolo; la treggea dalla gragnuola'.
dunque a tavola, primieramente ebbero del cece e della sorra, e appresso del
ceci. soderini, ii-80: questo cece arietino crederei io che fosse di quelli
crescenzi volgar., 6-2: il cece è da seminare intra i camangiari,.
iii-24-13: se quel non vale un cece, né una fava, / questo varrà
. dall'imp. di ghignare e da cece, nel senso figur. di
pone in un vasello uno granello di cece e uno di robiglia. cavalca, i-300
crescenzi volgar., 6-2: il cece è da seminare intra i camangiari
destinato segno, senza fallire infilzava un cece. g. gozzi, 1-91: parendogli
. scappi, lxvi-2-59: piglisi il cece infranto netto e ben lavato e cotto
crescenzi volgar., 3-4: il cece è di molto nutrimento e inumidisce il
fece diventare una pallottola della grossezza di un cece, rivestì la pallottola con un involucro
comp. dall'imp. di lavare e cece (v.). lavacènci,
comp. dall'imp. di levare e cece (v.). levacéra
petruzze simili a perle e grosse come cece e dure come sasso. mattioli [
fanno pane, ed è simile al cece bianco, over piselli, e fa una
indie occidentali si chiama mahiz; è come cece bianco ed è comune a tutte l'
restare uno segnaluzzo, picciolo come mezzo cece. fasciculo di medicina volgare, 4
: i latini nominano 'cicer 'il cece; ed egli [cicerone] nella
largo o vero nascènza a modo di cece, per la quale s'acquistò ancora
. crescenzi volgar., 3-4: il cece chiarifica la boce e nutrisce il polmone
, xi-340: per fortuna si interpose cece con quattro versi d'occasione che adesso
loro domanda il suo. -avere il cece dentro le orecchie: v. cece,
il cece dentro le orecchie: v. cece, n. 8. -avere il
prosciutto. -avere il cece, il cotone negli orecchi', essere
v.]: 'avere il cece negli orecchi ': vale familiarmente essere
che sconvolga macina di mulino nel frangere cece rossa. 4. cortese,
palato in picciol loco / e come un cece ingrossa, e per te stesso /
che li servono come qua il cece, la fava e la lente.
fanno pane, ed è simile al cece bianco over piselli, e fa una pannocchia
comp. dall'imp. di pappare e cece (v.). pappa fava
, è cespuglioso e ha foglie di cece; fa il seme ne'baccelli ricurvi
sassantaduenne, o per dir meglio il cece.. figur. bugia,
. a tavola, primieramente ebbero del cece e della sorra, e appresso del
pietruzze con dimensioni e forma di un cece spaccato. crescenzio, 2-5-530: i
ant. cicerchia. - anche: cece. sanudo, xi-657: è stato
prendi aloè epatico a misura d'un cece e polverizzalo bene; poi lo distempera
plinio], 18-7: ramosi sono il cece, la ruvigha e la lente.
, / dima lente, d'un cece e d'un fagiolo. / costì vengon
/ la discrezion 'n un frate o un cece in mare. foscolo, se-p.
par- tic. della vite, del cece e del pisello) che provoca lesioni
vocabolario di agricoltura [s. v. cece]: 'rabbia del cece '
. cece]: 'rabbia del cece ': così chiamasi una malattia che attacca
una malattia che attacca la pianta del cece e da vegeta che era la fa da
i lettori paiono stracchi e sono ad un cece di sbadigliare alle sue ideuzze, che
-ricercare la discrezione in un frate, un cece in mare: affaticarsi in un'impresa
/ la discrezion 'n un frate o un cece in mare. = comp. dal
: così fatte / hannole il molle cece, il tumoroso / mellone, il fagiuol
e riscalducciate non avrebbero più valuto un cece rotto. 3. figur.
è la fagara un frutto simile ad un cece, d'una sottil scorza coperto,
e una minestra sua di riso e cece. cantoni, 44: -ceniamo piuttosto.
/ nessun dirà clori non vale un cece. moniglia, 1-iii-213: non stanno
non sarebbe degno / di curar con un cece il suo rottorio. i. neri
pone in un vasello uno granello di cece e uno di robiglia; e se il
e uno di robiglia; e se il cece vien posto più grosso che la robiglia
nasce di questi due grani somiglia il cece, e così per contradio avien lo
come per il contrario la dimagrano il cece, perché si diveglie et è salso,
plinio], 392: la natura del cece è nascere con la salsilagine, e
, 3-4: quando è maturo [il cece] si coglie: una mezza corba
che sconvolga macina di mulino nel frangere cece rossa. -far cadere. g
destinato segno, senza fallire infilzava un cece. galileo, 3-1-201: non vedete voi
3-4: se col brodo suo [del cece] ti lavi, monda la serpigine
. a tavola, primieramente ebbero del cece e della sorra, e appresso del
vaglia con un po'di sorra e del cece (domani è vigilia benedetta),
diventare una pallottola della grossezza di un cece, rivestì la pallottola con un involucro
/ e una minestra sua di riso e cece. fantoni, 1-435: mi rincresce
gliator sussulta della bruna / fava o del cece l'arido legume. gadda conti,
4. -non saper tenere un cece, due ceci in bocca: non saper
frutto della trementina o d'un grano di cece. = voce dotta, gr.
una minestra sua di riso e cece. 14. prov.
. palladio volgar., 4-4: il cece vuoisi un die dinanzi macerare, sicché
sussulta della bruna / fava o del cece l'arido legume. settembrini [luciano
come per il contrario la dimagrano il cece... l'orzo, il fiengreco
: dicien eh'e'non valeva un cece / quell'antipapa e che quel da
. crescenzi volgar., 3-4: il cece... accresce la sperma,
finita cavalcando, si era tolto in groppa cece dei buondelmonti suo prigioniero, quando piero
farinata. = deriv. da cece. cèco, agg. (
ceci. = deriv. da cece. ceciliano, agg. che è