carbone? buono di prelevamento. non ce n'è, rispondono. allora trattative con
fr. ant. parforman ce, da parformer (lat. tardo performàre
con l'opra, e col voler certo ce corgo. cieco, 7-61: su
questi si facessero di assi e tavole, ce l'indica abbastanza vitruvio. nievo,
non dimenticare le mie pericolanti... ce ne sono di tante carine. -quali
2-v-674: se mi fai l'irresponsabile, ce ne voglion di più furbi di te
di un'importante segheria che produ — ce il perlinato per l'intera etiopia, se
. firenzuola, 734: o quanti ce ne sono di questi perdigiomi e di
voltare, pigliano sotto li due pemetti ce, ficcati nelli manichi. = dimin
e volve, / ch'un. foco ce l'awampa, un'acqua il fura
e pemoctassero fora in possessiuni dove non ce fossero seminate zafarana, iardene, vignie
[l'anima] perottatri ce delle eccelse e più sublime belleze del cielo
gli è come il 'personaggio'; ce n'è chi vegeta di più e chi
r. sacchetti, 1-441: del 'personale'ce n'ha, la buona voglia la
kf ad fo, così bc a ce. viviani, vi-47: se saranno tre
coraggio ne hai..., però ce lo fai pesare. prisco, 5-164
che pesatamente pigliamo son veri amici e ce ne possiamo fidare. frachetta, 379:
pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'argento, / di vermigli
ch'era uno sfinimento, laddove costui ce la porta tutta di peso, bella e
e quasi da appestare, si dice che ce n'è le sette peste. '
peste. 'quest'anno delle frutte ce n'è le sette peste'. leoni,
pesticcino. nieri, 3-145: non ce n'è neanche un pesticcino. =
bernardino da siena, 894: non ce n'è appena uno che non sia involto
e brutta cosa che si potesse vedere, ce ne ritornammo nel nostro campo. nievo
ul-22-82: tra gli uomini del risorgimento ce n'erano che si stimavano felici di poter
.. la sua parte di colpa ce l'aveva la petulanza parolaia, vizio
.. mi vien da... ce... al solo pensarvi!
del vin s'ha da pigliar, che ce ne avanzi / per non patirne,
per umilitate andò pezzendo e chisto non ce aveva puosto allo pezzire. idem,
di rete e ne tiriamo su quanti ce ne piace ». giuglaris, 56:
si annestava. de jennaro, 1-122: ce manca uno pezo de l'arcione,
o, per dir meglio, non ce n'è disegno, chi sa che non
donne, quelle più piacenti, e ce le ripassammo tutte. cassola, 2-196
piacere, ma qui i piedi non ce li metto più. d'annunzio,
il piacere mediatamente, cioè mostrando come ce lo possiamo proc curare: la poesia
iacopone, 5-21: lo tatto lussurioso ce vergogna d'apparire, / lo deletto
appiccato uno ferro a dosso che non ce lo caveranno a nostro piacere. straparola
non domati, acciò che poi meglio ce li facciamo più sudditi e trattabili.
: la responsabilità è nostra, e noi ce la dobbiamo piangere. -scherz.
piano, ricini al creature celeste? ce n'è di moltoni nel profondo dell'inferno
suo. panzini, ii-724: la bottega ce la pianto lo stesso. fracchia,
: or a dio piacqua / che non ce nasca tenzone, / che tal se
, a gettarne da una torre quanti ce ne vuole per iscrivere tutto il
è più nulla da sfrondare! se ce ne fosse, farebbe piazza pulita.
lo nego! pavese, 7-66: ce n'è [di donne] che cambiano
, e là nel salotto della marchesa ce n'erano sempre abbastanza. fucini,
! tutti lo dicono a tutto pasto: ce n'è esempi di buono scrittore;
questo gran picchio e ripicchio / non ce ne siam voluti mescolare, / dicendo:
di silvestro, 244-24: nel quale sacco ce fuoro lievate parechie picce de pane.
0. targioni tozzetti, 2-ii-81: noi ce ne serviamo [dei vinaccioli] per
poco, le castagne il padrone non ce le dava che a un terzo, l'
ojetti, iii-113: ora di italiani ce n'è tanti che lavorano nelle 'terre liberate'
v.]: co'piccosi non me ce la dico. -caratterizzato da litigiosità,
. pidocchiettàccio. nieri, 174: ce n'è tanti di questi pidocchiettacci riunti
sentono di andar giù e che non ce la possono, si facessero di buona voglia
: uomini mercatanti e non litterati molti ce ne sono... e quali.
concerto. savinio, 12-380: che ce ne importa ormai degli impasti strumentali,
luminosi del giorno. bemari, 3-153: ce ne vuole di tempo prima che le
dice a cuore pieno e non che ce lo metta perché gli sembri che ci suoni
spica. giuliani, ii-384: quest'anno ce n'è un pieno d'olio,
porti da roma? un pio nono? ce ne sono di tutte le sorte,
, 693: di questa sorte di pietre ce n'è una di colore azzurro,
mio solito... discrezion, se ce n'è, ch'io non le getto
rivolto una petrùzzola sotto e'piei, ce n'andavamo in profondo. fibonacci volgar
questo mondaccio ha d'aver pazienza: ce la canta sempre il pievano. pascoli
che scenda? - stalvolta lui nemmeno ce la fece a parlare, ma pigiò
nuvola dell'amore proprio è quella che ce lo toglie [il lume dell'intelletto]
essi dandogli di piglio al muso, ce lo legano in più rivolti con una fune
un'impresa. pavese, 7-102: ce l'aveva con quelli che mangiano i
uomini vecchi o soltanto maturi dentro la sala ce n'è pochi: le autorità,
calvino, 3-127: monache di questi tempi ce n'è di tutte le sorte,
medie. eliminazione di trac ce di piombo nelle urine. = voce
6-139: -ma ti sei tutta bagnata; ce l'hai fradicia, la manica.
del sopraggiunto. « mosca! che ce fate qui? aritomatevene a casa, fori
. carducci, iii-27-183: il costetti ce lo descrive revisore teatrale a torino, piccolo
, venire. 'di queste cose non ce ne piscia quassù'. 4. tr
, 9-29: e le lenzuola, ti ce le rimetto. bene, così dormi
6-198: noi buoni piselloni... ce le veggiamo fare insin su gli occhi
e inconsapevole vegetare della selva oscura non ce l'ho messo io nel mio essere
sembran di filiggin del cammino, / ce li butta per terra come a'cani.
» pensò il giovane del tutto sveglio « ce n'è anche qui di pittoresse »
quella pittura una cognizione preferibile a quante ce ne hanno affibbiate i viaggiatori.
lo conosco in nessuna maniera. non ce lo vorrei nemmeno in pittura corrisponde all'
solco non vien punto bene, ma ce n'ha delle più inferiori.
il lembo, con dentro farina quanta ce ne poteva stare, e un po'di
esprimere che di quella cosa o qualità ce n'è troppo. 'non mi pare tanto
'ntermesso, / raviol prima e poi ce venne 'l lesso, / polli, somata
poco di veleno in fondo alla coda ce l'aveva anche lui, accama,
dello stabilimento? - sì. - ce l'avrebbe un pizzicotto di cipria?
papa al frascatino consegnò tutte, anzi ce ne aggiunse un pizzicotto delle proprie.
l'ira di dio: fatela, ché ce n'è bisogno. fausto da longiano
. gadda, 6-244: il 'creatore'non ce la faceva proprio più., ad
alla maniera che fate; altri non ce lo trovano: voi siete contenti,
, tirate fuori le nostre provviste, ce ne andammo invece a far colazione platonica
ci fa parere l'uomo mascherato, ce lo mostra sulla sua corsa a traverso i
). geol. segua ce del plutonismo. p. petrocchi
, ii-7-315: di filosofico e di razionale ce n'è qui dentro un pochino,
. sappiate che di veri borbonici qua ce ne son pochi; ma io son de'
: bei cavallini di tripoli, io non ce la faccio più, con tanti fastidi
. m. cecchi, 1-i-173: dio ce la mandi buona e faccia che ci
« è un poeta costui. ce n'è anche qui de'poeti: già
stiaccia, poverino! / lo 'mperador ce l'ha poggiate sode, / e
lorenzo de'medici, ii-278: noi ce n'andremo insieme alle poggiuole: /
tale lingua. carducci, iii-15-243: ce n'erano traduzioni francesi, spagnole,
, 3-178: avevano un microscopio? ce l'avevano, uno da esercitazioni con solo
nicomaco sono gli ottimi: della politica ce ne rimane un solo. 2
cantù, 3-300: di teorie generali ce n'è a mucchi: ogni giorno
, il signor duca di nivers non ce le metterà. g. ferrari, ii-35
5. degli alienti, 2-100: quando ce vidi ce accolse graziosamente e fecene fare
degli alienti, 2-100: quando ce vidi ce accolse graziosamente e fecene fare una pollita
e provare con ragioni (ché molte ce ne sono) come gli uomini non debbono
; e alla prima pioggia, dio ce la mandi buona di non affogare tutti
se la polizia delle sue composizioni non ce ne fa apparire alcun neo, sarebbe
e mette la mano al martello, e ce la tien sospesa, come in un'
del pesce mi lasciai guidare dal naso; ce n'era tanto, fresco, di
destinati a farci tirare il collo, e ce lo tira il governo. ed ecco
la malva?... e costoro ce ne rimettono dio sa di che sorta
prodotto nazionale, articolo da esportare. ce ne sono che traboccano, polpacciute e
con un remo solo, se bene ce n'erano otto e per poltroneria non
e la pultronaria de l'animo. questa ce porge la causa del fugere, quella
a sostituire il mochi ad harar. io ce lo mandarci... per
e forza il sangue dentro il cervello, ce lo spinge, ce lo stipa fino
dentro il cervello, ce lo spinge, ce lo stipa fino a fartelo scoppiare.
fucina). pavese, 2-60: ce re sa non mi parlò per tutto il
quella strada, e in quell'ora che ce n'è sempre tante, fa camminare
lamento: -e perché, vanetta, ce l'avete tanto con me? savinio
e basso di sedere introdu ce un pubblico veneziano già circospetto alla meno
una pedanteria di scienza politica, come ce n'è una di scienza letteraria, e
tamburi, ma a bordo alle navi miste ce ne hanno due o tre collocati pel
l'ira di dio: fatela, che ce n'è bisogno. 5
popolari, popolareschi o letterari... ce n'è uno che rigalleggia ogni momento
nostra città nobili e potenti, due ce n'erano per ricchezze e seguito di gente
toscano e parlò di politica... ce l'aveva con quelli che mangiano i
. aretino, 20-259: -i porconacci ce lo mettano in bocca,..
-io recerò. -.. ce la poppano,.. -reciarò, dico
; dimme solamente la nome che non ce accasca a far autro. =
martini da pimonte ci dè dare, ce. lli prestai malevadore angiorino porcaio et
. ma che c'entra, il cuore ce l'ho e certe cose anche il
. aretino, 20-259: -i porconacci ce lo mettano in bocca.. -io
. -io recerò. -.. ce la poppano.. -reciarò dico.
gli oggetti innanzi al pensiero, non ce li porge tutti tali quali sono fuor
sono fuor della mente, ma quali essa ce li ha in parte fatti per le
raccolta li porge riuniti? qual biblioteca ce li mostra completamente schierati nei suoi scaffali
mascara, come all'odore mi par ce sia, il che farebbe ch'il
ragnatele iridate: e quando il sarto ce ne porta una, alla vigilia della
capriccio di cogliere l'uva dolce, finché ce n'era, e i fichi,
ci portavano la libertà colle parole e ce la toglievano coi fatti. d'annunzio,
figliuoli credi tu, mingòn, che ce fi portino via? -eh, la madonna
madonna! prima che li chiamino sotto ce n'è del tempo! vuole che non
tutte le portate de'tormenti, che intendo ce n'è gran copia. ferrucci,
e un'arancia. anche per fabio ce n'era di troppo. soltanto, quando
è rimasto un solo uovo; di limoni ce n'è solo mezzo e mezzo
che a mezzogiorno è ora di mangiare: ce lo dice già, a casa,
ed ogni altro apparecchio turistico, non ce la fanno a turbare sotto il portentoso colonnato
stimolosi che, volendo, da qualunque ce viene, spiculare e intendere ogne particularità
. e prima siamo al porto che ce n'aweggiamo. -essere concluso (
. che farinello... non ce l'avrebbe potuta. tommaseo [s.
.]: a correre, nessun ce ne puole con lui. giuliani, ii-254
i su'anni, non c'era chi ce la potesse con me. de amicis
amicis, x-62: egli sente che non ce la potrebbe in nessun modo con le
alla prima ripresa. con gherardi non ce ne pòle. -di animali.
: il leone col bufalo selvaggio non ce la può. io. in
, fura, enganna, esforza, non ce guard'a mal parire: / con
pota de la verzene maria, non me ce voliti lassare parlare. aretino, 20-312
scudi di milano ogni mese. dieci ce ne vogliono per l'alloggio e quaranta
anche lanzone, sulle rese dei conti. ce n'eravamo accorti tutti. pratolini,
ben lo sappiano, e il vento ce lo disse / che rapisce de gli uomini
ne trovano per le vigne, non ce ne sono però le cave, come de
scienza e di pratica si lamentano che ce n'è d'avanzo. stampa periodica
noi la si conosce; i vecchi ce l'insegnano, quando s'è piccini
: allora la volpe capì che non ce l'avrebbe fatta con quell'uccello da lei
così pratica? » « una mia amica ce l'ha identico ».
il precetto '(come se non ce ne fosser altri), di non escire
, turchia, jutland, nepal? ce l'avevamo qui, il nostro nepal.
xtv: chi sa mai quanti altri non ce ne saranno stati, nei tempi precorsi
a leggere la lista delle conferenze. ce n'è a centinaia: ma siccome io
esserci assortiti con la creatura predestinata, ce ne sospinge dinanzi, un bel giorno
più nominate in queste parti, che ce ne sono molte in predicamento di maravigliose
maria maddalena] in marsiglia gran predicatri- ce. bellincioni, i-131: questo appartiene a
predicatorio, qualcosa di rapisardiano nel sangue ce l'ha. -eccessivamente solenne,
per la via, / sì onesto ce già, / ke dava a le persone
prima in ispagna la legione prima aiutri- ce.. la quale trasse seco la decima
la bructa soa natica. la vulpe ce porge le orecchia et accepta le pregane
: noi siam di plebe / e ce 'n pregiamo: la mia figlia nacque /
marinai chiamavano scazzabu- relli... ce n'erano infiniti nel sole sull'infinito schiename
: se nostri antichi ciptadini observorono giustizia, ce ne fa manifesta sperienzia il generoso cavaliere
: e temo che il freddo prematuro ce la porti via. tenca, 1-196:
, 6-246: chi canta? la fotografia ce lo diceva subito. erano i buoni
zelo con cui s'affaticava in prò'nostro ce lo rendeva d'ora in ora più
iacopone, 64-35: canto d'amore ce trova a dottore / a chi ce
ce trova a dottore / a chi ce sa entrare; / con deo se conforma
: « madre, con vostra licenza ce ne siamo andate a ricreazione, a
bianca ed ogni altro apparecchio turistico non ce la fanno a turbare sotto il portentoso
e nostra sienzia, né da quod non ce adbamo razzione, adrenderimu ad vui admicavelemente
meno colla medesima distinzione. di ciò ce ne fanno prova i miopi ed i
per cominciar dalle parole, la poesia ce ne presenta una selva d'ogni condizion,
avvenire. iacopone, 24-76: non ce bastava niente el podire / a recoprire
. iacopone, 42-18: non te ce lassano entrare: iurato paventi presente /
: iurato paventi presente / che nullo ce pò transire che aia veste spiacente.
spirto sant. bellincioni, ii-170: dui ce isabella mia, s'i'sono assente
non ariamo servito: / cului ke ce enpromette celestiale presente. cellini, 1-50 (
serra, ii-523: anche noi usciamo e ce ne andiamo con gli altri, portati
era lui, io in sicilia non ce l'ho mai veduto, senza parlare
noi ne riceviamo qualche premio; non ce gli consumiamo a poco a poco, e'
pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'argento, / di vermigli
ma un altro dei nostri presuntivi soci ce lo spiegò. bacchelli, 2-xxiv-712:
vi. la storia preterita e contemporanea ce lo insegna. -che è vissuto in
è perché è come tutti / e ce n'è della gente per strada, che
pensa le presciune: regi e conti ce so stati, / e donzelli più che
elli ne criasse e prima che noi medesimi ce amassimo. fra giordano, 3-236:
spenta in italia, ancorché gli stranieri ce l'attribuiscano tuttavia come nostra speciale e
, cuia, cuium ', del quale ce ne fa una primavera di esempi presso
, iii-13-327: l'ariosto, come ce lo mostra virginio suo figlio, « non
circostanze che diedero occasione ai vari vocaboli, ce ne farà sentir con precisione l'esatto
dei princìpi ai quali obbedisce. magari ce ne fossero. -per principio: in
prische repubbliche toscane non fossero morte, ce lo dice francesco burlamacchi di lucca che
. tarchetti, 6-ii-90: l'illusione ce la mostra [la vita] dapprima
vittorini, 7-88: quel ricordo non solo ce lo siamo continuamente ravvivato nella coscienza coi
duca di milano molto privatamente, che non ce ne andò fameglia alcuna incontro. castiglione
gotto presso mantova nel 1189... ce lo descrive di media statura, di
mondo non siria / ki. tte ce volesse intrare; / fòr sola la mamma
sul monte e in capo a sette anni ce ne sarà fatto il saldo e che
]. è infatti il solo libro che ce la mostra dall'intemo, non dall'
procaccia. poesie bolognesi, xcv-74: tu ce batera'la lana /...
voi procedere sopra i falli altrui, ce l'ha tolto. -autorizzazione a
burocrazie per deflagrare adesso, quando meno ce la si aspetta. procrastinatóre,
curano il piacere mediatamente, cioè mostrando come ce lo possiamo proccurare: la poesia immediatamente
ci ribelliamo al governo, per quanto ce lo consentono i carabinieri e il regio
e per giuseppe? / -signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
sacchi, 3-13-81: nelle moderne lingue ce ne ha due di spezie [di
fulgore di bellezza. b. cro ce, ii-8-217: ltmmediato discernimento del bello e
lo produsse in fatto; / ma non ce fece sì ratto, / né non
iacopone, 5-20: lo tatto lussurioso ce vergogna d'apparire, / lo deletto puteglioso
studio c'ebbe una parte, ma ce mebbe tanta che per un letterato di professione
. -sono donne e cosa volete che ce ne aspettiamo? sono anzi le prime a
don ferrante poteva dirsi addottrinato, una ce n'era in cui meritava e godeva
tace l'alinfante e. ll'àino ce pò pedovare. s. bernardo volgar.
', ricordiamo il linguaggio medico. ce n'è una che vale per cento
calunnie che riversa suìl'uomo, non ce n'è mai una che tenda a
l'ha più nera degli altri. ce n'era un tal profluvio che s'avrebbe
degli albanzani, 471: i tuoi antecessori ce l'hanno di madonna del mondo [
distinte? la potenza di far questo ce la dà lo spirito santo, che scruta
una petruz- zola sotto e'piei, ce n'andavamo in profondo. lomazzi,
, di savore e di porco; benché ce ne sono degli attillati ancora e di
conti; e, quanto all'azione, ce n'era già più nelle eclo- ghe
ché, se per la propria gravezza non ce desse o per la leggerezza
. e, non per vantarmi, ce ne dev'essere più d'uno che va
altri elementi. bacchelli, 19-36: ce n'eran tanti, lavori da fare;
: l'autore della 'silvia ', ce lo dice il prologo, è un
, a darci a intendere che noi ce n'andiamo a ratti passi. 2
di delfina. deledda, i-894: ce ne andremo; non dubitate, ce ne
: ce ne andremo; non dubitate, ce ne andremo presto. questo ve lo
giustizia? il tempo è suo; e ce n'ha promesso tanto! -offrire
l'una, 'mutuo et recipro- ce 'defendere e proteggere e mantenere li stati
altro mezzo ambiente: di che segno evidente ce ne porge il sentir noi ronzare i
ne fu eletta da dio per promulgatri- ce, non vi dia maraviglia. redi,
, per che mutulo taci: ché se ce la sentisse, sì feroce e prunta
venuto il vaiuolo, e dall'oriente ce ne è anche venuto il rimedio. questo
il seme del popone: / e ce lo propalarono i tristi vicini. giuliani,
malalingua. tecchi, 11-83: chi ce lo assicura che qualcuno, in gran
è il comenzamento; / tre rami ce trovi en unitate: / destenguese per bello
quaglie e le passere e simili, e ce n'ha di quelli che sono ropri
continua,... parmi che galeno ce ne assegnasse la cagione, allorquando generalmente
tempo e astuta del vecchio geniale, ce lo fa vedere, a volta a
non sente, e da solo forse non ce la farei a prosciugare tutto il mio
« ah, già, ora che me ce fa pensà, me n'aricordo puro
registri delle sinagoghe o proseuche, siccome ce ne rende fe- del testimonianza flavio giuseppe
, che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più: verdi, freschi,
riesca a bene de lo innamoramento, ce ne son... millanta che ci
e de li proximi mei, ke ce non abbi quella dilectione ke mesemor domimideu
fiesso, della quale... ce ne espose la natura, i fenomeni,
lombarda dell'ottocento. palazzeschi, 3-261: ce n'erano una diecina, o poco
paese no remane fera / ke non ce corra, quando se protende.
de marmo: du zinne toste che ce voleva lo scarpello: con quel dar di
, cioè frate angelo, non volse ce andasse, eper mano de s. jo
mille io ne avessi. signore, noi ce l'abbiamo a metter, e protestolo
va in un quartiere come questo, ce lo vuol trovare, anzi lo reclama il
nell'abis- sinia di protezioni italiane non ce ne dovevano essere. bacchelli, 1-i-472
di retroguardia. un esempio molto chiaro ce lo offre di nuovo l'età barocca al
pratico da anni ed anni, creda, ce n'ho lunga prova io. tarchetti
né più né meno ai come proprio ce l'eravamo immaginata. fenoglio, 2-230:
umana a prova d'un libro) ce ne siamo aiutati e vantaggiati noi.
è che [fra le estasi] ce ne son delle soprannaturali, cioè provenienti
precedentemente. de amicis, xii-11: ce n'è [di tranvieri] di tutte
lettera dell'agente provinciale, ma non ce n'era bisogno. -dir.
noi siamo tutte femine, e non ce n'ha niuna sì fanciulla che non possa
ogni canto della città. per cui noi ce ne provrigio- niamo mediante una manciata di
, iv-20: quando abbiam pesce, ce ne facciamo provvigione. -con uso
ha trovato il bandolo d'una matassa e ce lo porge... attraverso il
e. gadaa, 6-336: « chi ce sta? » chiese prudentemente di pietrantonio
di pietrantonio: « quanti so'? ce so'ommini? ». montale, 3-126
e del resto che c'è se ce la fai, dove non troverai né omini
palma della mano tra pelle e pelle ce la fanno prurire e con quel prurito c'
indicata. certo la 'douce fran- ce 'ne sarà la vittima. la crisi
. venuti, laxxviii-ii-708: s'alcun ce fosse pratico strozziero, / per certo
faccia. ce l'aveva rovinata dai pugni e strizzava gli
tutto pulimento e d'un cuore come ce ne sono pochi, quando mi vedeva leggere
moravia, ix-171: carta igienica non ce n'era, naturalmente, e neppure
sue. serra, iii-108: difetti ce ne sono. e nei sonetti: cosi
si sappia porre dei campi al sole, ce ne sono mille che si muoiono nello
. p. levi, 5-43: ce ne siamo andati; concludendo che questo
; marziale, cercandola, non ce la trovava. -arguzia concettosa e mordace
è di punta, perché, se non ce lo mettevo anche oggi, non veniva
mie vene di sangue avvocatesco, e tutti ce ne abbiamo anche troppo, si era
, quando era in collera, e ce ne voleva per ammansirla. -in
e come lo spegne? che non ce ne rimane. e quanto pena? in
sai punte fonti qui vicine? -sissignore; ce n'è una lì sotto subito,
masticando de'mozziconi di sigaro: che ce n'ha punti? p. petrocchi
più puntuale, perché non crediate che ce ne sia scarsezza, perché ogni dì
/ maria, che coi so'preghi pur ce aita. malatesta malatesti, 1-187:
534: qualche peccatuccio non ancora purgato ce l'avrete pur sempre anche voi, si
sono riflessi o trasmessi dai corpi non ce n'è uno che schietto possa dirsi
chi ci largisce sì maravigliose grazie? egli ce le concede mercé d'alcune lagrime pure
una di quelle. ma governi puri non ce n'è, né in questo senso
iacopone, 42-21: « non te ce lassamo entrare: / iurato l'avem
iurato l'avem presente / che nullo ce pò transire / che aia veste spiacente
iacopone, 1-19-39: lo tatto lussurioso i ce vergogna d'aparire; / lo deletto
incollate al suolo. sotto le piante, ce n'era uno strato putrefatto.
della sua disparizione, se qualche saggio non ce ne restasse nei pavoncelli spennacchiati di milano
delle quali infinitamente vi ringrazio e in compagnia ce le goderemo. = var
cassola, 2-490: no, noi non ce ne andiamo in nessun posto, ci
non che quelli con la loro moina ce l'avessero proprio con lui: volevano
? » « lampade a petrolio. ce ne sono di modernissime e bellissime,
più marce selle, / e se ninfe ce son leggiadre e belle, / son
terra molti giorni..., ce ne ritornammo nel nostro campo. statuti e
v. l: di questo puzzo non ce n'ho mai avuto (di questo
, e ora, poi che non ce n'era necessità, un sacrifizio inutile,
dinominarono dalla consonanza b 'be'c 'ce '... e i vulgari dinominarono
forma rettangolare. alzata isolatamente nel co- ce intemazionale significa: 4 le condizioni di salute
frate, lassa lo peccato, che te ce mena traenno: / poi ch'èi
tutti gli dà la quadra, non ce ne passa uno che non abbia la sua
della realtà. pratolini, 10-282: ce ne vorranno d'anni per giubilare questi
passare né per farsi sentire come non ce n'è per respirare, potrete vedere
la mia collezione. qua e là ce n'era uno scommesso. -acer
paoli 37, 4 il 100. ce ne vuole 16 pel braccio quadro, tornerebbe
a paoli 37, 4 il 100. ce ne vuole 16 pel braccio quadro,
ucello, / da quella einange non ce vola mai; / di serpe morta u
che noi senta vecina: / quale ce trarai mina de morte angustiate! dante,
: / tutto so conquassato, non ce posso pusare. monte, 1-39-16:
carità, che mi risponde mai! che ce n'ho a mettere di due qualità
». c. levi, 2-193: ce li metto tutti: comunisti, socialisti
il lembo, con dentro farina quanta ce ne poteva stare, e un po'di
. grazzini, 4-312: lo incantatore ce l'ha fatta di quarta. 15
qualcosa di molto diverso dalle altre, se ce ne viene impedita la percezione nel senso
: era tornato lo cielo de la ce quasi a uno medesimo punto. idem,
en gran fetore, / né maria ce fo né marta che pregasse el meo
la rocca d'osilo e bonvicino / ce le ha ridate la buona guerra / e
, il corpo nostro era formato: e ce lo dimostrò per via di numero,
a cavar di casa un morto, ce ne vuol quattro dei vivi. ghislanzoni
succedesse a punto come io dico, ce lo mostra chiaro il partimento del gange,
moravia, i-212: quanto poi ai mobili ce n'è per tutti i gusti:
l'uccello, / da quella einange non ce vola mai. 5. agostino
t'abbia la femina condutta, noi ce n'andremo al bassà, padre di
destente per rascione: / si nulla ce nascesse questione, / ston al iudizio
sarà fatta la fine e quitanza quando ce ne anderemo in paradiso. lubrano, 2-174
allora sarà fatta la fine e quitanza quando ce ne anderemo in paradiso. 10
anonimo romano, 1-79: pedoni ce erano da quinnici mi- lia, non
176: alcune fotografie... ce lo mostrano [il grande palazzo]
papa ne ha letto un quinterno e molto ce ha commendato, quantunque immeritatamente. b
ciascuna di noi è gran copia, ce ne andassimo a stare, e quivi quella
cattedrale o da una università cittadina. rimanendo ce lato, invece esso
. rientra nella quota degli invalidi, ce lo siamo dovuti prendere.. parte
va a finire che di mondi non ce n'è neanche uno, ma solo la
sembran di filiggin del cammino, / ce li butta per terra come a'cani.
molti ancora è detta palla picciola, ce n'è uno detto il giuoco della palla
, e ti so dire che non ce n'è di tanto lontano che non vi
simile errore o racconciamento o come noi ce 'l vogliam chiamare era scorso nel proemio
le sue canzoni medesime... ce l'ha volute racconfermare. manso, 1-
. pavese, 7- 143: ce n'era [libri] di scritti in
: espone tale o tale particolarità, ce la porge a conoscere. 3
raccordo anulare. malerba, 3-159: lì ce ne sono [di prostitute] a
da noi percepito, forz'è che ce ne formiamo il concetto raccozzando insieme in
, apri, maliarda, o ce lo mena giù ». io tremo,
, perché nella lingua del paese il 'ce 'in fine di parola equivale al
, il signor duca di nivers non ce le metterà. verga, ii-40: tale
, sono radioelementi. di queste sostanze ce n'è di preziose, come il
vengono rappresentanti semplici e schietti, ma ce li porge inghirlandati di raggi avventizi e
di sua maestà può forse mancare? io ce la raffermo da sua parte. buonafede
il particolare prezioso e un poco raffinato ce lo ha lasciato giovanni.
di cogliere l'uva dolce, finché ce n'era, e i fichi, e
da noi sulle più povere cose, che ce la restituivano riverberata e più forte.
, 2-313: di persone che ragionano ce ne sono poche. -in relazione con
noi siamo tutte fenune, e non ce n'ha niuna sì fanciulla che non possa
. brignetti, 3-83: è che non ce la faccio. la ragioneria è una
paretai, / de'quali anche in città ce n'è lo stuolo? baretti,
- non ci sono ipoteche? - ce la metterete voi, raguseo.
capria, 1-125: mentre noi la sera ce ne veniamo a circolo a fare un
bernari, 6-269: quando il giorno dopo ce lo raccontava: « sono arrivata insieme
. montale, 13-64: il paretaio ce lo portiamo addosso / come una spolverina
, oltre al ramo di polizia, non ce n'ho altro dove possa mettere impiegati
, 5-101: in capo a quindici giorni ce la facevo a non affogare oltre che
le tane dei rancifelloni... ce ne stavano, sotto gli scogli della villa
]: di ragazzi: 'chi mi ce li à portati tra 'piedi questi
, fura, enganna, esforza / non ce guard'a mal parire. dante,
ciò che più sarebbe da conservare, ce gli ha rapiti. f. m.
4-93: comune sentenza ancora è che ce ne son delle soprannaturali [cause],
predicatorio, qualcosa di rapisardiano nel sangue ce l'ha. rapistro, sm
antonio da ferrara, 165: e1 ce n'è multi / che stanno occulti
le donne, quelle più piacenti, e ce le ripassammo tutte. cassola, 1-240
il tasso ha finte di rinaldo, non ce ne na nessuna più utilmente rappresentabile in
esistono od almeno non sono tali quali ce le rappresentiamo. pellico, 2-364: mi
ma il sapone e i rasoi non ce li manda. con cosa dobbiamo raderci?
sapone, niente rasatura: le barbe ce le teniamo. -per estens.
ricomponiamo. / e il nostro morto / ce lo ripren diamo / alla
. p. petrocchi, 1-50: ce ne rimase un raspollo con otto o dieci
cristiana né un'altra, se altra ce n'è. -in relazione con
l'ora del giorno che ad amar ce invita / dentro dal petto el cor mi
rattenitiva d'imparare le cose, non ce ne poi essere altri. = femm
giud icì di dio, come elli ce li manda. aretino, 14-167: ne
pasolini, 1-187: « num me ce vorrebbe trovà ne li panni vostra!
e. cecchi, 3-84: gente non ce n'era molta, e con quell'aspetto
razze. pascoli, 1-343: i contadini ce ne hanno fatte d'ogni razza.
z. contarini, lii-4-4: tutti insieme ce ne andassimo fino all'osteria dei tre
tramandare a'nostri occhi raggio alcuno che ce li faccia discemere. • -
volute ritrovare, benché in realtà non ce ne fusse nissuna. nievo, 719:
... /... ce ne dovran recar novelle, / ricercati da
p iacopone, 7-47: lo diavolo ce reca mala tentazione. idem, 36-38
chirendo en mare vino, se 'l ce mettesse, / che trovar noi porresse,
n-iii-579: quante altre [difficoltà] ce ne sono ancora dell'opposi- zioni,
va in un quartiere come questo, ce lo vuol trovare, anzi lo reclama il
149: gli italiani sono consumati, né ce n'è più, e non hanno
bacchelli, 2-xxi11-245: valentuomini e galantuomini ce n'è oggi come sempre;.
di una maggiore quantità di acqua. ce ne hanno talune le quali oltre allo
testa calda non pare a parigi, perché ce n'è di più matti. per
nostre castella oppresse e serve, / non ce ne caglia, pur che 'l regal
dona al venditore un regale, accioché ce 'l benediciti. 10. figur.
: è un destino che non muta. ce l'hanno tutti qui la malaria
nostre castella oppresse e serve, / non ce ne caglia, pur che 'l
incomode o per i battenti duri, ce n'era un reggimento. buzzati,
giovanni di salisbury, il came- ce dei pedanti, l'apologista del regicidio,
c'è del sucidume, e tanto quanto ce n'è tavia (tuttavia),
. antonio, 121: che jesù cristo ce faccia a noi e a loro del
fatto che egli ebbe... molte ce rimonie con le mani,
però interessare in esso gli effetti che ce lo potrebbero rendere oltre modo nocevole.
noi siamo tutte temine, e non ce n'ha niuna sì fanciulla che non possa
professori devono uscire dalla camera (ce n'è nulla meno che 23):
lo reprobato vivere de'moderni ogne dì ce ne rende aperto testimonio, intendo cossi degli
[di boterò], le sue dediche ce lo mostrano in dignitosa relazione coi primi
non fosse stato che tra i frati ce ne sono alcuni di condizioni rare,
noi non ci facciamo caso e neppure ce ne rendiamo conto. pavese, 4-252
e degli aitar sacreti, / e non ce fo trovati / altro che reliqui,
alla sanità. cesarotti, i-xvm-95: ce ne espose la natura, i fenomeni,
... e quando torniamo, lui ce lo rende tale e quale.
figliolanza. giuliani, ii-305: dio ce li dà in pegno i figliuoli; a
, / sì che 'l dimon non ce possa inflammescere. bibbia volgar.,
pavese, 5-112: io un mestiere ce l'ho, ma a genova nessuno lo
aveva scritto un'altra lettera al ponte- ce, la quale era stata resa a sua
qui non istà tal uom, dio ce ne guardi ». / stringonsi nelle
picioli, c'ebi in libre xii, ce diede martinucio, soldi 11 denari n
e stonano... nota che non ce l'ho coi frati come tali;
l'ho coi frati come tali; ce l'ho con la loro adibizione a simboleggiare
.. che per certo modo non ce ne accorgendo surgono in nei alcuni primi moti
non finirne più, ma una russa! ce n'è tante. ojetti, i-368
buona ispirazione che abbiamo, e che ce le dia solamente per sua grazia, senza
al tuo mal dispecto, / non ce serrai riquesto ad tal difecto; / se
recriminazioni. capuana, 1-ii-12: ella ce l'aveva contro quel pezzo di scroccone
'de gaulle. pratolini, 1-137: ce le siamo date da gente come noi
dal cielo al figlio di dio, ce lo richiama con l'altro dramma,
: / so este vesibele forme cristo occultato ce stane. fausto da longiano, iv-213
rotta tutti que'barbagianni, che non ce ne rimase respice. r. bertini,
passare né per farsi sentire, come non ce n'è per respirare, potrete vedere
, iii-26-180: proibizione, che, se ce ne fosse bisogno, sarebbe giustificata.
de castagne una resta / fa'che ce mandi. malatesti, 57: tu starai
3-474: dopo ventidue anni di distruzione ce ne vorreb- bono per lo meno quarantaquattro
di un'epoca molto più remota. ce lo persuadono e le varie medaglie antiche
ne volevo nelle mie poesie e non ce ne mettevo. 2. in modo
, 1-37: di questi [maldicenti] ce ne sono di più sorti, che
e le donne i quali, rinascendo, ce la facessero a non retrocedere. lui
figura, egli prencipia dal centro e ce l'insegna la natura neu'or- dine
retro- guardia. un esempio molto chiaro ce lo offre di nuovo l'età barocca
ancora in quell'anno (e già ce lo proponeva l'affresco di san severo
'prosa d'arte 'se mai ce ne fu, prosa poetica finché centra;
spettiva. p. levi, 2-29: ce ne andammo, ragionando sull'accaduto.
il vendere una cosa a quel medesimo che ce l'aveva venduta innanzi. 'comprò
e per conseguenza ancora i rettangoli df, ce saranno fra loro eguali, e simili
questi ragionamenti assai cose irrepugnabili; altre ce n'è che da retti princìpi non
o figliuolo de me trista. / or ce foss'io stata en sempiterno / e
naufraghi] si rianimavano man mano. ma ce n'è voluto per tirarli su.
. 'nel tempo sacro ', ce l'hai detto, al cominciare del
per qual motivo questo accadesse, non ce lo può dire la storia, che in
'compito 'e 'scaricamento '? ce ne vogliano, di grazia, non
foscolo: ha attraversato tanto dolore e ce lo fa riattraversare, ma con la
mai più gli apri l'usso quando non ce sia, te farò la più trista
, 3-i-1-556: vostra excellenzia vede se ce sono de li ribaldi al mondo,
nostri ben pensanti, avendo bisogno che ce ne fosse almeno uno per additarlo all'esecrazione
pico ributtò prima in terra, o pur ce ne sono anche fuor di queste dell'
stare a ricalcitrare, / ché noi ce n'andrem nell'infinito / e non annoderemmo
dovremo farla ricapitare, questa occasione; ce ne impegnamo fin d'ora.
si seminino le biade baccelline, essi ce le distruggono a segno che il seme
manzoni, v-2-119: quanto al ricavo ce n'è una parte egualmente certa, cioè
se resciercò in questa terra, idest ce vennaro tante forestiere e miserabile persone che
gioventù. buonarroti il giovane, 9-292: ce ne dovran recar novelle, / ricercati
in la dieta compagnia che innante che esse ce sia receptato degga pagare a li uffiziali
, perché da dentro la nostra mente ce ne incalzano i richiami che ne fa
, che sento dire in giro che ce n'è tanta richiesta. -aspettativa
ti venga a le mani, quando tu ce l'ài mandato dicendo una volta per
una volta per tualettara, che tu non ce 'l mandi dicendo più. fra giordano
: il capo, il ricognitore (ce l'avevano in gran conto anche i
me par dubio asai, / ch'el ce serà de molti guai. baiardi,
, soldi non ha l'aria che ce ne debbano essere. e il jazz,
ciascadun di noi recognoscente, / dapoi che ce hai donata cotal graccia. foscolo,
ix-96: di... sacchi ce n'erano non so quanti e debbo riconoscere
egli mi seppe rispondere che, se ce ne fossero meno, potrebbe darsi il caso
la saggia gambara eccoli che ce li mando in questa forma,.
economica. lac&pone, 24-76: non ce bastava niente el podire / a recopnre
/ se vói'l'alma salvare, non ce stare a. ddormire. laude cortonesi
ingiuriosa). pasolini, 3-50: ce guadagno anche de prestigio! che,
solo e alla ventura, preferendo, dove ce n'e- rano, la licenza delle
i-617): madre, con vostra licenza ce ne siamo andate a ricreazione, a
zitte ricucite. bernari, 3-591: spie ce ne sono dappertutto e in tutte le
. e. gadda, 6-336: « ce sta una donna, cor padre »
. che aveva portato con sé. ce stava notato er bene loro. 14
tu da trattar di cose ridicole, ce la dèi mettere e imitare in questo
fabbricotti che ridifende agnetta e cavallotti che ce l'ha con agnetta e grida alla
cesarotti, i-xxxn-24: ah sorga / chi ce ne sciolga e ci ridoni al regno
il ver s'asconda / se turpitudine / ce ne ridonda. solaro della margarita,
ne pericoli ridottava, purché de'nostri danni ce ne potesse in alcuna cosa appagare.
3-18: ecco quella che il giorno ce riduce, / che di color rosato il
non tu, ma i tuoi antecessori ce l'hanno di madonna del mondo fatta
nella sua sola persona già ricercata, ce ne mandò... a farci instanza
le donne i quali, rinascendo, ce la facessero a non retrocedere. lui,
... e colla mente architetti! ce abbracciarlo? carducci, iii-25-326: egli
stupendo a giudicarne anche dalla prosa che ce lo conservò disciolto e scolorato. idem,
7-27: modo di calcolare il tempo non ce n'era... dato che
, l'acqua nel mortaio, / ce lo rificco su e vo tastandolo /
le speranze sono dentro di noi, ce le coviamo giorno per giorno, le
ix-95: 1 russi, loro, ce l'hanno soprattutto con i negozianti.
in più offerta al lettore (se pur ce ne sia il disogno).
di derivarne continuamente dell'acqua, senza che ce la rifondano le pioggie o le nevi
: nui certe ad cotanta / lauda ce adcompangnima, / e sempre deo lau-
ponto eusino, pensato pericolo, non ce ne fosse dato un rifrusto. berchet,
della via nardones. bartolini, 18-167: ce ne sono, di vicoli, in
tant'alti sassi e balze che non sen ce potea a nulla modo passare. g
dà in fallo, e sì che ce n'è de'sassi per queste poggiate!
, ix-96: di... sacchi ce n'erano non so quanti e debbo
poveri vecchietti, se il signore non ce lo rimandava [il vino], potevamo
. /... monna nobile / ce la recò, che aveva rilevatala /
): tra questa marmaglia di piante ce n'era alcune di piu rilevate e vistose
autori, che dal vocabolario in altro ce n'era dato discosto le mille miglia
: l'allevare uccelli nidiaci. 'ce l'ò per rilevo', gridano i venditori
cellini, 578: di questi puttini ce n'era alcuni tondi affatto, altri
core / del male fare e non ce fa retomo / remanda lo nemico sconsolato
poveri vecchietti, se il signore non ce lo rimandava [il vino], potevamo
: salute a chi rimane!.. ce ne andiamo. -sostant.
così si dimenasse questo pero, egli non ce ne rimarrebbe su niuna. ovidio volgar
, la casa de mio patre non ce rommase niente. leonardo, 2-1 io:
io faccio pace a fé male alcun ce 'ntendo. unde el facto omfai sor voi
archivio del magistrato delle acque, che ce lo rimarcano fermo in venezia l'anno
portato un campionario di sementi varie: ce ne sarà qualcuna che alligni anche in questa
tutta la città rimbombe, / da voi ce ne partiamo a suon di trombe.
è venuto il vaiuolo, e dall'oriente ce ne è anche venuto 11 rimedio.
10-643: ma il babbo, di'ce lo rimenerai? carducci, iii-3-352: ora
v-40: - pazienza. se non ce lo volete, non ci verrà. -
. g. bassani, 3-105: forse ce l'avrei ancora fatta 2-310: mi
. calvino, 6-12: a canzonare pin ce semprefar proprie le affermazioni altrui. -anche:
obligandosi a servire dove avessimo ordinato, ce lo facevano apparire molto maggiore di quello
esso rimiriamo, non meno che ei ce gl'ingrandisca. -osservare gli eventi
'lieu d'aisance': luogo comodo, ce lo rimpalliamo noi stessi dal francese.
sforzo a provare che ideale morale non ce n'è punto, perché alla fin
ser ciappelletto ch'io soglio, io ce lo farò nascere: io rimpia- strerrò
due: / sventura o poco senno ce 'l fa fare. niccolò del rosso,
cxxi-iii-207: qui a roma... ce sole e verde e vento fresco e
capiva, con istrazi e con iscede ce lo rincalcavano. -calcarsi con forza
[teseo morto] prodecia e senno ce abandona, / sieco ranchiusa e presa è
dal pavimento, prese la rincorsa e ce la gettò in faccia. -per
ti rincrescili, / perch'a quel tempo ce n'avesse due. 8.
è tutto rinfìanchito il mio viale: ce ne sono dei paracarri. = var
che rinfocola. suasiva? qualità preziosa: ce l'ha anche venere nella cintura della
più rallegrano e rinfrescano, quanto meno ce l'aspettiamo in loro. -rinnovare
di tai piccoli ornamenti, che come ce li ritrae la stessa terminazione del vocabolo,
egli. linati, 18-260: -o meglio ce l'han fatta sbagliare! -ringhiò silvio
ii-98: dalle panciute grate secentiste / il ce de'passaggieri, che per
xtv: chi sa mai quanti altri non ce ne saranno stati, nei tempi precorsi
. g. bufalino, 0-466: ce ne volle perché l'infagù rinsen- sasse
3 / 5 per se stesso, e ce ne verrà 57 2 / 5;
/ vi spia sotto inquieto; / ce la ripezza inorridito e rintoppa.
piante gli è come il personaggio; ce n'è chi vegeta di più e chi
per ora questa urgenza di vendere non ce l'ho, non è il caso di
, 6-198: noi, buoni piselloni che ce lo veggiamo far insin su gli occhi
, che adocchiava da un uscio socchiuso, ce l'aprì tutto intero e ci offrì
del crepuscolo, in piazza della certosa, ce n'è quanti se ne vogliono.
pò tenere caro, / ka. nno ce vale reparo, / sì grande potentia
gli accidenti del morire che io dico ce si interpongano. groto, 2-82: io
donne, quelle più piacenti, e ce le ripassammo tutte... alcune lo
che, ripassandoci sopra il coltello, ce ne faceva sortire un'altra. sbarbaro,
forse annegato? -: la zia ce l'aveva con l'eremita vago- bando
beneficio, ringraziamolo di quel tempo ch'egli ce l'ha lasciato godere, che pur
, / vi spia sotto inquieto; 'ce la ripezza inorridito e rintoppa.
questo gran picchio e ripicchio / non ce ne siam voluti mescolare, / dicendo:
da nulla parte non vedea / co salire ce potea, / si non per ramo
male sarebbe 'un ripieno'egli stesso. ce n'è tanti di questi 'ripieni'anche
le nostre oche a san martino, e ce le mangiamo con un delizioso ripieno di
bancarelle de piazza, quela mattina, ce n'era na tribù... col
, lxvii-86: per la porta rertusa / ce n'an- diam questa mattina / sanza
tommaseo [s. v.]: ce l'ha predicato e ripredicato; e appunto
non viene... lo sa che ce l'abbiamo con lui: gliel'ho
quando lo reprobato vivere de'moderni ogne dì ce ne rende aperto testimonio. casoni,
però qual maraviglia è se nel vetro ce, dove l'argento vivo non ha
l'avevo ripulita del sangue e che forse ce n'era rimasta appena qualche traccia.
, 6-246: chi canta? la fotografia ce lo diceva subito. erano i buoni
che diedero occasione ai vari vocaboli, ce ne farà sentir con precisione l'esatto valore
parti deteriorate. ramusio, cii-vii-565: ce ne stemmo fermi tutte le feste di
mal volentieri da firenze. pure io ce l'ho riscaldato, e mi ha
sentimento patrio: è una ragione perché ce lo compensi con danni maggiori, perché
, sciamò nel dialetto: 'magari aiu, ce la capu fa lu ritumu', e
questo luogo riscattammo 150 perle, che ce le detton per un sonaglio, e alcun
, e alcun poco d'oro, che ce lo davano di grazia. idem,
, / ché sua benevolenzia / sì ce debia reschiarare / e la via demostrare
suono strepitoso di vari strumenti percossi insieme ce lo dimostra tacito. -diffondere luce
quanto alle spese; quanto al ricavo ce n'è una parte egualmente certa, cioè
aspettando ivana. essa ritarda e noi ce ne diamo a vicenda la solita spiegazione
f. degli atti, 156: non ce fo reservo de chiesie, né mo-
a me guardanno, / dui rami ce ridde entanno: / l'uno ha nome
non se lede, -ché non ce pò salire; / en tanta alteza stane
leggerezza,... assai concludente argomento ce ne porge l'esperienza del pallone gonfiato
i-289: quegli scrocconi senza convenienza / ce ne han fat- t'una che passa
3-32: della grandezza delle quali opere ce ne fanno ancora buona et ampia fede
o consiglio da'forestieri, voi non ce gli ridurreste per cosa del mondo vel so
iacopone, 17-25: ché non ce iova far sofisme / a quilli forti
verso. iacopone, 1-88-25: non ce iova far sofismi / a quilli forti
resolute, tanto piu, osservandole, ce ne resulta maggior onore. varchi,
sono appresso noi i benvenuti quelli che ce ne fanno risovvenire. cesarotti, i-xxv-
dal paese nativo, da quelle montagne; ce ne fu sicuro: ché del dolore
fu sicuro: ché del dolore, ce n'è, sto per dire, un
scusa se, a mo'di esempio, ce la presentasse tutto gonfio e borioso uno
riguardo la roba ai congiunti, qualora ce ne sieno. buonafede, 2-v-252:
ugurgieri, 26: uno [naviglio] ce ne manca, il quale noi medesimi
: ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse / che rapisce de gli
tassoni, xii-2-300: del restante, se ce ne avanzerà, non voglio che il
manu. idem, 318: non ce pare che siamo andati con manu restrecta
vittorini, 7-88: quel ricordo non solo ce lo siamo continuamente ravvivato nella coscienza coi
campi, filari degli alberi: come ce la siamo divisa e ritagliata questa terra.
. mazzei, i-345: una giarra ce ne venne; e prima fu venduta
. tapini, v- 818: ce n'era più del bisogno per giushficare se
il programma delle escursioni di rito, ce n'è per tutta una serie di delusioni
restauri, insomma le bugie, e ce le indichi in nero, brutalmente.
t'ho gito chedenno, / che me ce manda 'l mio paté: / retòmate
1-16: vorrei ricordarle, ma forse non ce ne sarà bisogno, « commerce »
dalla parte di sotto aderenti al pignone ce, non hanno altr'impeto che quello
stracco dèe salire a riempiere la parte ce. -con valore aggett.:
aveva fatto a carestia di vino: ce ne fu a ritrecine. idem, 14-403
stare riavviati nel verso che debbono. ce ne può in un sol capo essere più
chi era stato quel nuovo san nicolò che ce l'avesse posta. codice civile
. v.]: in quel libro ce lo ritrovo tutto. piovene, 7-336
, iv-2-43: di vele... ce n'era uno sciame lì su la
. moravia, ex-100: finestre non ce ne sono, la porta si fa con
/ accoto- niam, se innanzi un ce li pone. 18. elemento
lui esercita le ragioni pontificali, ma ce le proibisce in sua presenza, secondo
qual raccolta li porge riuniti? qual biblioteca ce li mostra completamente schierati nei suoi scaffali
due e di tre fratelli, parma ce ne ha date parecchie: palmi, bajardi
lui ogni volta ch'egli ci accadesse, ce ne potremmo servire. f
baldini, 3-83: novità per roma non ce ne possono essere. tutto fu rivisto
... poiché iddio quando non ce rabbia scoperto e rivelato, non dà
presi de li gibillini: fra li quali ce fo preso quel da colde- mezo;
ogni canto della città. per cui noi ce ne prowigio- niamo mediante una manciata di
anzi per una buona, ché molte ce ne sono, deveno tutte l'altre esser
col marchio,... camminando ce n'andammo alla residenza del prelibato venerando
passare né per farsi sentire, come non ce n'è per respirare, potrete vedere
, 4-213: le pattuglie partigiane, se ce n'erano, nuotavano alla cieca nei
questo mondaccio, ha d'aver pazienza; ce la canta sempre il pievano; e
lavandaie sbattevano i panni sulle pietre. ce n'era una grassa, rimboccata fino alle
come opera rock? 'jesus christ superstar'ce ne ha mostrato suggestioni e grandezza.
meno abbondante (in diversi casi sof- ce e particolarmente pregiato), coda rudimentale
poterse edificare quello burgo, dove sicuramente ce pomano collocare quattro squadre e trecento fanti
stelle che giran la mota; / una ce n'è che fa la romanesca,
grappoli, e l'un l'altro ce li odoravamo romanticamente in un desiderio di
mesine'formavano un 'ducato'di argento. ce ne dà notizia falcone beneventano all'anno
mi dimondate questo? -perché ora da noi ce n'ha due, che sono predicatori
fuga. fatti di cesare, 120: ce sare... misesi
qui la pace, o fratello, tu ce la rompi a noi. gabriele,
italiana non mancano modelli, quantunque non ce ne sia di quella perfezione che nella
ha domandato perché il mio protagonista non ce l'ha fatta a romperla con la
trovato il bandolo d'una matassa e ce lo porge. -opera letteraria (
altro mezzo ambiente, di che segno evidente ce ne porge il ronzante battito di una
pazzamente 'le rose del cammino'perché ce n'erano tante, e così belle,
, proprio vicinissimo a noi. poi iddio ce ne ha liberati, e la beatissima
borsa, e vide che di ciavatta ce n'era poca. rosicò i denti e
. sì, tosso rosicchiato., quando ce lo lasciano. calvino, 6-107:
stata imbiancata di fresco. quel rosoncino ce lo ha fatto un imbianchino del luogo.
2-xxii-38: una facciatina miserabile e come ce n'è mille che occhieggia da un rosonàccio
. feci un passo avanti. « ce l'hai con me? » domandai.
anno prima e mi lascia capire che carbone ce n'è, ma che tenia.
, s'ingrossa a furia e dilaga. ce ne fosse de'sassi! gli rotola
, quello a cui paresse che di curve ce ne sia troppo poche nel corpo umano
trovarebbono. galileo, 4-3-91: segno evidente ce ne porge il sentir noi ronzare i
la testa mirabile della vergine... ce n'è abbastanza. pavese, 8-265
rovesci / accotoniam, se innanzi un ce li pone. aretino, 20-162: i
una rovinata grande fatta di nuovo, ce ne andammo da gab, cittadella discosto
ii-351: i grani prometton bene; unguanno ce n'è una promissione grande, che
l'altra » diceva l'ostessa « ce schiaccia tutti come topi » non c'erano
pecunia, non essere saziata; / non ce pensavi, misero, a cui l'
scarsella. serafino aquilano, 240: ciascun ce robba come hai volti gli umeri /
modo e vedremo, se le nuvole non ce la rubano, di osservar quella ecclisse
auta cura; / or non ce basta el licito alla tua fame dura,
mio passa un milione, / e ce ne voglion de le spruzzature / per regalar
e simili cose, le quali cose idio ce le manda solo per li peccati nostri
, è ruffiano? no no! ce ne sarebbon troppi. lanci, 6-16:
fuori una certa ruggine d'abitudine che ce la ricopre o ce ne disgusta.
ruggine d'abitudine che ce la ricopre o ce ne disgusta. tobino, 5-127:
la sola colpa d'essere, dio ce ne scampi, francese? periodici popolari
. fortini, iii-425: altrove a posare ce n'andaremo al coperto, a ciò
c'è del sucidume, e tanto quanto ce n'è tavia (tuttavia),
? ». « veramente un limio ce lo sento. ma io ritenevo si
268: l'epiteto di gloriosissimo non ce lo farà credere di que'duchi rurali
castellaneta, 119: in salita non ce l'ha fatta a rascare, spingendo
zioncella. « visto che prima nun ce l'aveva, le ruzziche »,
scappò detto alla ines, « poi ce l'aveva ». pasolini, 3-365:
., 204: solo 10 papa ce dice la messa, la quale mensa se
l'abbia. pigafetta, 138: ce sono colombi, tortore, pappagalli e
. g. bassani, 5-192: ce ne erano voluti, di appostamenti, da
né punire la loro disubidienza co'capestri) ce ne torniamo con le trombe nel sacco
dubitare, si ben fosse necessario non ce. nde lassare o poco o nullo,
hanno moltiplicato, avvicinandosi, e che ce n'è di nuovi anche più da presso
. imbrumi, 6-127: fate non ce n'è; non c'è alcuno.
.: se anche qualcuno resta sacrificato, ce ne avanzano sempre moltissimi più del bisogno
qua e di la, che pareva ce l'avesse con tutto il paese. de
narrato molte cose, ma tra tutte ce ne narrò una che a tutta la brigata
sue stadere è mendace, e sì ce le scambia con quelle della ragione di dio
che circa ad 22 braccia per ciascuno saione ce sonno in- trati de panno. ariosto
chiara fiamma e bella, / se non ce la togliesse avverso fato. mattioli
e quella pergola d'uva salamanna, ce li ha messi san zenone o sant'
salamoni. e alla nostra attuale età ancora ce li mangiamo a colazione.
latinismo catulliano e il francesismo volteriano: ce n'è troppa necessità). fanzini,
693: di questa sorte di pietre ce rrè una di colore azzurro, la
è un commercio, di questo non ce n'è dubbio; il traffico n'ha
7-270: del crudel quattordicenne liriope- sco ce ne fa storia... l'ovidio
si tu non hai bel viso, non ce porrai albergare. /...
; e segretamente noi veggenti e presenti ce ne facemo cogliere una piccolissima ampolla.
. giuliani, i-32: il vino ce lo dànno macchiato, che sa di salmastro
l'insopportabile salmodìa del calendario, ma ce li riprendiamo noi quando li vogliamo socchiudendo
. silone, 8-75: che dio ce ne liberi. la soluzione per il
tutte salse / di questi, sì, ce ne vagliamo: gente / di cui
fosso / a roma l'ho portato e ce lo lasso: / voia de lavorà
in qua dato luogo, quasi non ce n'accorgendo, a certe parole e certi
lo stufatino, i saltimbocca.. ce li ho ancora fra le labbra.
tare, passava senza che neppure ce ne accorgessimo... fa
.. saluta chi mi vuol bene. ce ne uno a lucca? forse il
che cos'è il 'cibo salutistico'? ce lo spiegano gli organizzatori...
saluto militare. jahier, 122: ce ne sono che van perfino in cerca di
amadio passava per un dei valenti se ce n'era là intorno, famoso per gran
si muove. de amicis, ix-72: ce n'era... parecchi delle
: si voi l'alma salvare, non ce stare a dormire. chiaro davanzati,
legato, canta come un matto, ce la mette tutta. -ripararsi da
ix-336: pensavo che, dopo tutto, ce l'avevo fatta ed ero riuscita,
che sono ivi, che per salvo modo ce le mandino. lamporecchi, 1-i-228:
assai. giuliani, ii-312: l'uva ce n'è di tante nazioni; la
. fenoglio, 108: lui mabì ce l'aveva sempre avuto nel sangue,
d'un muschio bluastro. ma non ce n'è uno intatto. anche certi arboscelli
kurosawa di elementi visuali « sporchi » ce ne sono a iosa (gestualità grottesca,
di pesce morto. deledda, i-1096: ce l'hai con me, tu?
nostri corpi santificati al diavolo, che ce li dimanda, per una vile e sporca
per una vile e sporca soddisfazione che ce n'è renduta o promessa. d'annunzio
carta fabrianese, v-20-18: et set rattione ce odsten- demo, sianne toltu ad dictu
ma stella intervenne: « sì babbo, ce l'hai. ma -qui si rivolse
a dire tutta la santa verità, non ce n'ho tanto bramosia, come di
siam 'dato il santo'laggiù, dove ce n'è del buono ». 42
una testa di ghisa e l'altro ce l'ha al bianco a'uovo.
, 7 (121): ammalati non ce n'è, ch'io sappia.
su cavour. sapevamcelo. o forse ce le vuol dare l. a.?
iente acquoso reso alcalino per la presenza di ce nere e legna. -anche
ii-129: se volevamo scambiarci un bacio, ce lo davamo dietro una pianta, ed
con quel sorriso, con quel sapore non ce n'è che una. boine,
è egli tale, che noi non ce ne penteremo ». -che eccede
. sarto. marinella, 371: ce fu in roma un valente sartoio nella
un'auto per ogni dieci abitanti: ce ne sono circa 5 milioni e mezzo in
far rinsavire un solo pazzo, ma ce n'è più del bisogno per far ammattire
il quale ha xii figlioli, aelli quali ce n'è uno che si chiama mohameth
cacciò a spinte fuor della porta e ce la sbacchiò alle spalle. -far
offusca col cercar che cos'è, e ce ne fa dubitar solamente lo sbaglio seguito
interessarli. baldini, 7-95: io ce ino, poi, con quell'impostorone dell'
stiaccia, poverino! / lo 'mperador ce l'ha poggiate sode, / e non
mare / vino, se 'l ce mittissi, /... / l'
[s. v.]: 'non ce la sbarba'in un esercizio, in
riesce, non se la cava. 'non ce la sbarbo': non mi ci trovo
tireremo su, il nostro pesciatello, non ce lo lasceremo scappare più. =
, e coll'uno e coll'altro noi ce la sbavazziamo in barba della peste e
unanimità idealistica, un dramma anch'io ce lo devo avere. -pallido,
per le ambizioni e presto o tardi ce ne fa sborsare un caro e doloroso
predicatorio, qualcosa di rapisardiano nel sangue ce l'ha. = nome d'
farle bene le tende, il vento ce le sbottonava nel sonno e ci rovesciava
. 'se continua a sbraciare così, gli ce ne resta pochi'. -recipr.
intorno... di bestie feroci ce n'è fin che si vuole: leopardi
perché, in guerra, qualche sbruffo ce n'era sempre nelle armate.
un tantinello de ri- spettanzia pe'me ce l'hanno tutti. = voce
campi, filari degli alberi: come ce la siamo divisa e ritagliata questa terra.
quotidianamente stremandosi;... pure tanto ce ne avanza che nelle arti tuttora ci
che ne estraggono il grano, quando ce ne è abbondanza nell'isola. oriani
quelli dicono: « non scagliare, ché ce n'andiamo ». -con riferimento
. pasolini, 3-262: di burro ce n'erano pure tre quattro scagliette ancora
e così, avicinandoti ad perugia, ce le potrai mandare per suo mano.
fenoglio, 2-190: noi a casa non ce la facevamo a scalare uno scudo dal
: se volevamo scambiarci un bacio, ce lo davamo dietro una pianta, ed
la sola colpa d'essere, dio ce ne scampi, francese? monti, xii-6-501
foste stati svaligiati del vino, ce pareste poi. scamùffio, agg
sentono di andar giù e che non ce la possono, si facessero di buona
jutland... averlo noi superato, ce ne avvertì ier l'altro lo scandaglio
. 'uno scandiglio di sassi': quanti ce n'entra in quella misura.
il fiume po, lungo il quale ce n'andammo più d'una e più di
ci son più guai! ma io ce l'avrò un posto? si scanserà un
desolato. tecchi, 11-20: forse ce l'ha messe anche per raccomandare l'
, scaponito dall'esperienza del danno, ce ne pregherà in- stantemente. scaposite
scappato tutto il sangue dalle vene quando ce lrha detto. -scappare la penna
, o volontà del cavaliere, quando ce la dà per suo gusto. dizionario
continuamente stavamo a scaramuzare per modo che ce tenero assediati dui giorni e due nocte
fragoroso. savinio, 12-380: che ce ne importa ormai degli impasti strumentali,
orchestrale, degli effetti timbrici? che ce ne importa del mistico palpito dei violini in
, 1-i-1557: tito era nero. « ce l'ho con mio zio ».
e- eganza sobria, che qui nemmeno ce la sogniamo. noi, vestiti tutti
non intre esto foco! / si se ce annida loco, noi porrai scarporire.
. ojetti, iii- 77: ce la descriveva con quella sua faccia cavallina,
potuto (romanzi nuovi, belli non ce ne sono; il mercato è scarsissimo in
manfredino da pistoia. bacchetti, 2-264: ce n'è che sono spie una volta
scartano. la capria, 1-61: ce l'ha coi giornalisti... «
li tirava su belli e vispi che non ce n'è stata un'altra; basti
! come ci fa comodo! ce lo siamo preso con la guerra e con
a lui dice il fringuello: / « ce n'è, ce n'è, ce
fringuello: / « ce n'è, ce n'è, ce n'è, francesco
ce n'è, ce n'è, ce n'è, francesco mio! »
, 1-176: in quella scatola posto non ce n'era, tre stanze in tutto
facoltà intellettive. montale, 3-189: ce ne sono tanti altri [ricordi] che
. i papa, 3-19: chiaramente ce lo fa conoscere la fiamma, la
di questo stabilimento, li scavalca e ce ne libera. -cancellare dalla mente
scavalco': di tanto in tanto, quando ce n'è bisogno. = deverb.
monturati, non erano tutti biondi, ce n'erano dei rossi, neri, zazzeruti
con un martello per levare il cattivo se ce n'è, mettendo il buono in
dello scellino è variabilissimo: secondo il paese ce ne vogliono 31 a 33 per fare
crisi fetontea. la tradizione antica, che ce la rappresenta accaduta nelteridano o sia nel
ci tragittasse a porto maurizio... ce ne tornammo tranquillamente all'albergo. del
e sostegnendo aliassi il nemico, che ce ne diventa amico, o tu l'aliassi
38-53: demoro enfra la prelia, non ce saccio schirmite / a non sentir ferite
se ci vuoi mettere più frutti di quanti ce ne stiano, i frutti si schiacciano
davvero avvezzati a simili ipocrisie: quando ce l'aveva con qualcuno non glie le mandava
. abba, 1-13: il padre canata ce lo lesse [l'auto da ie
ma che ci si può? dio ce li manda. -a chi volete cantarla
forse la carestia che c'è qua non ce l'hanno », il volto della
capuana, 11-138: ogni mistero schiarito ce ne mette subito innanzi parecchi altri e
tragici greci. manzoni, v-i 309: ce abbastanza amarezze inevitabili in questo mestiero dello
viva per iscrivere: ché pur troppo ce ne sono degli schicheratori oggidì. marino,
v-255: da parte di femmina poi, ce n'è una schidionata, di nipoti
l'america le fabbrica in serie e ce le manda a schidionate. = femm
dar quattro pennellate un po'con grazia, ce lo siam meritato. ho il paragone
di onde. bacchetti, ii-189: ce n'erano infiniti [scazzaburelli] nel
sono riflessi o trasmessi dai corpi, non ce n'e uno che schietto possa dirsi
pic- ciola quantità, intendendo che non ce n'era per tutti, ischifò di
. ma che c'entra, il cuore ce l'ho e certe cose anche il
ferrara, 70: come perdonar tu si ce mostri / esempio a nui mondan,
e mota: le parti dove non ce ne fosse si sarebbero potute chiamare esse
realtà assai limitati. gli italiani ce l'hanno nelle ossa fin dai tempi migliori
da un pezzo in qua noi tutti ce li sciaguattiamo un po'troppo per le
dopo la mezza notte, e allora ce la scialeremo. a. casotti, 1-1-42
76: con quella grinta escludo che tu ce l'abbia. se ce l'hai
che tu ce l'abbia. se ce l'hai, non è l'uomo giusto
è l'uomo giusto. senti, se ce l'hai, dillo, orca sciampina
taglia: / saccio ch'eo ce morrò 'n questa dura sembiaglia. facevano
tici ci hanno offerto ugualmente il virus e ce l'hanno anche offerto le glandule mascellari
uomini di pratica si lamentano che ce n'è d'avanzo. piovene, 6-261
don ferrante poteva dirsi addottrinato, una ce n'era in cui meritava e godeva il
e nostra sienzia, né da quod non ce adbamo raz- zione adrenderimu ad vui admicavelemente
fedee per la credenza che diamo a chi ce le riferisce o narra. brusoni,
li dona; / la prudenza bella non ce pare, / si 'l don
bestiac- = deriv. da scimmia. ce stupide e stomacose. capuana, 11-154:
, 2-195: so che le scintiluc- ce de'suoi chiarori, impigliatisi alle carni ignude
costo, 2-133: fra gli sciocchi ce n'è una specie che han del cattivo
le maniinsieme; e disse: « non ce n'ho più ». cagliaritano, 146
sempri-simile al corno usato nelle sinagoghe. ce, o sciocherello? l. strozzi,
abeti, siamo aserra san bruno: ma ce n'è voluta, di quella strada che
passati gli ertimonti e scogli dell'appennino, ce n'andiamo alla famosa et antica città
un ripostiglio una bottiglia d'anisetta. ce n'eran solo due dita in fondo
le novelle del sacchetti mi paiono troppe; ce nesono d'indecenti e insulse. gli ho
quel che si dice un anello, ce n'è uno soltanto... e
la mia collezione. qua e là ce n'era uno scommesso. -figur
tutti, salvo due o tre; e ce ne sono degli scompleti. saba,
più tristo indi il governo, / quanti ce n'entra più. bastone e borsa
d'unguenti e. rrelegare, / non ce potesse cosa scuntare / k'esse meressiro
soggetti, che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più. -chi
. giovanni da verrazzano, lix-171: noi ce facemo foco di polvere col azzalino,
sorriso, « ma mica glielo diciamo. ce lo teniamo per noi, poi faremo
l'importante è scorciare tanti neri quanti ce n'è. arpino, 7-14:
: 'scordatura': effetto evole e gli scordati ce lo rendono dispiacevole. fagiuoli, vii-inconveniente dell'
. scordevole odio, perché io non ce le ho inserite dentro. m. villani
sia da quella fé che ql ciel ce scorge. sannazaro, iv-240: speranzeincerte,
dire tutta la santa verità, non ce n'avrei la passione, come di scorgere
. / un po'di discrezione se ce n'è ». = nome
nascosto?... di questi ce ne sono di più sorti, che feriscono
iii-169: errori si può dire che non ce ne sono, salvo parecchie scorrezioncelle venute
idem, 2-6-18: in ogni forma ce bisogna / guarnir per tutto il regno
, pour vous, pour moi ce sont des choses inutiles; mais, voyez-
chi canchero la dèe avere? oh, ce l'averà mandato spia- namonte per ammazzare
. muratori, cxiv-14-90: dio ce la mandi buona. noi siamo cani
carta fabrianese, v-20-17: e set razzione ce odstende- mo, sianne toltu ad dictu
: il 'cui tu credevi'così serio serio ce l'ho messo a posta, per
un paese in cui di fate non ce n'erano punte. 2.
frate, lassa lo peccato, che te ce menatraenno: / poi ch'èi scritto nel
iacopone, 89-88: le poma scritte ce pendea: / le lagreme casalicchio, 536
, 83-20: vocce currendo e mo me ce appendo, / ch'eo non possa
persì t'aio scritto, / ché te ce scrisse l'amore, / che non me
i-231: a contentarsi dell'acqua, qui ce n'è a scroscio, fredda e
giù a scroscio, e forti ventate ce la portavano addossodi sghembo, sicché quel rifugio
buon numero di quadri graziosi, ma ce n'era uno che non era grazioso
verità distinte? la potenza di far questo ce la dà lo spirito santo, che
cxxxvii-284: mo piglio la carta, e ce faccio 1-1-225: sappiasi che lo scudo
franchi, 2-1-17: so ben io quante ce n'è, padrona, che afin d'
: enfrenata c'è la gola, temperanza ce ten dee. scola. campanella,
151: ne la cui edificazione non ce fo operato né secura, né maglio,
scusa se, a mo'di esempio, ce lapresentasse tutto gonfio e borioso uno scrittor del
scusetta. tommaseo, 2-i-282: quante ce n'è di cheste giovinette, /
carducci, iii-2-249: libertà in arte quanta ce n'entra: madi quelle libertà che scusano
scrivere per il « figaro » finché ce l'obbliga l'impegno assunto; poi uscire
poco tagliente. govoni, 9-389: ce ne andiamo / il vento per capelli e
nebbia, et in casa sua non ce remase nisciuna persona, né figli né mogie
diavolo1 (v.). ce, sconveniente; che contrasta con la correttezza
, quello a cui paresse che di curve ce nesia troppo poche nel corpo umano e che
non arem più duchi, e tu ce gli volevi fare immortali ». giordani,
mano. carta fabrianese, v-20-20: set ce fosse inpedementu varcante, lu 'npedementu sia
letu lu patritiu / et altru consiliu ce trova citiu. iacapone, 2-26:
h, dei due lati dc e ce, che contengono l'angolo dce. c
anche ora la tua generosità si seccasse non ce ne avremmo a male. e nel
moravia, xii-333: sarà ora che ce ne andiamo. altrimenti potrebbe succedere chemia madre
, ché son già mill'anni che non ce ne siamo parlate. -come espressione
dessi, 10-20: noi uomini non ce la facciamo a piangere. non abbiamo
fallita e, se per clemenzia vostra non ce viene l'aqua del restoro, diventaremo
9-81: coi manzoniani, [carducci] ce l'aveva secca pel fastidio di immaginare
io ». « proprio quelli che non ce l'hanno, cascano secchi più degli
c'è questo solo, e non ce n'è un più bello. foscolo,
uso aggett. erba sedanina. ce della minutina sono varie nei vari paesi e
, uno scontro di piazza, ce e gustosa a mangiarsi; si può considerare
arraffavamo una bottiglia in cantina, e poi ce la portavamo sul salto.
: v. botte1. pena non ce basta, / pòi ferire con altra asta
smettiamo di farci delle seghe », « ce lasiamo presa nel culo per mille anni »
segale; costituito da steli secchi di segale ce, iii-25: se la corruttela sarà grande
comune..., ovvero ce facesse alcuna brutticia..., incorra
altra poca di sofferenza, che e'ce n'è ancora un tarantello.
però no ne responda, / ca parche ce confonda; / con sou sancto signàculo /
mustre miraculo, / che a deo ce convertisca. 5. linguetta di
'ntermesso, / raviol prima e poi ce venne 'l lesso, / polli, somata
sieno quel che si dice un anello, ce n'è uno soltanto: nuziale o
libri criminali lucchesi, 26: non ce portarai né pegno nésegno, a despecto de
e d'altre somiglianti non vorrei che ce ne rimanesse segno. 36. tratto
assisi, 219: sengnore, quando io ce penso / nel glorioso martire victorino,
toscana, ancora che ella come matura ce la mostri di già vicina.
. cassieri, 39: « ma ce ne sono sfitti quattro! » « sfitti
niun vestigio o memoria rimane: 'non ce n'è più nemmeno il segno'. giuliani
perduta tutta tutta; manco il segno ce n'è rimasto. -non lasciare
a'nostri luoghi in contado... ce ne andassimo a stare, e quivi
« continuerò la mia opera di schedatri- ce della biblioteca » affermava in quel momento fedora
], / e questa grazia non ce la negare, / che al sepolcro
saluzzo è stato lo stabilimento della pace. ce, seguito, continuo delle buone legna che
que'giudici, per esser del secento, ce la trovassero, e che una tal
per cominciar dalle parole, la poesia ce ne presenta una selva d'ogni condizion,
seltz. idem, ii-523: cognac non ce n'è. abbiamo della menta sèlse
pertinenza semantica per significare l'italia turistica ce rabbia indubbiamente, e corrisponda per di
più dura sembianza di guerra, né mai ce aveano sembianza e vista di
: taglia; / sacio ch'eo ce moro en questa dura sembiaglia. tavola
a riprodursi anche quando le vie che ce l'avevano portato, evaporate da tantimillenni,
non se n'è raccolto tanto quanto ce ne vorrebbe per riseminare. giuliani, i-106
. « chi sa? forse il cielo ce l'ha mandata: da picciol seme
malgrado l'etichetta o addirittura perché non ce l'ha. = comp. dal
soggetti, che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più: verdi, freschi
un timbro alquanto nasale. ce, canto seminasale'. = comp.
. noi, se non altro, ce ne rendevamo conto quando si usciva dal seminato
ci sono in italia 72000 tedeschi. ce ne sono molti altri di passaggio, non
passaggio, non annunziati e numerati. ce ne sono moltissimi naturalizzati per modo di
; semivocali, rimessi, aspirati: ce in lice, gio in agio; semivocali
folle sorcudanza / in sì gran ce dio della gloria superna, / perfettissimo specchio
opera a la veritade dè essere senpi- ce e incomposta, e perciò dèi parlare veritade
. aretino, 20-335: noi sempliciaccie ce li gettiamo drieto. ma è forza
quadernale. crescenzio, 2-1-81: di questi ce ne vogliono passa 144 per i quattro
passa ogni erba che di seme nasca. ce anonimo [in targioni tozzetti
: denari, senno e fede, ce n'è manco che l'uom crede.
, « ma mica glielo diciamo. ce lo teniamo per noi, poi faremo
non sono che delle 'sensazioni'sceniche. non ce ne meravigliamo... perché indubbiamente
questi farebbero sul loro spirito, se ce gli lasciassero cadere con tutta la loro
b. crotazioni esterne. ce, ii-2-16: considerata nella sua interezza,
circostanze che diedero occasione ai vari vocaboli, ce ne farà sentir con precisione l'esatto
, inquietare. nievo, 147: ce ne avea veduti tanti dei mosconi intorno
stefanino e tucta la sgommarare, che non ce lassare niente. 2.
et omne cosa e partite le persone, ce misaro fuoco et abru- sciàrlo.
ormai l'è finita: frati non ce n'ha a esser più. nieri,
i-54: dalle panciute grate secentiste / il ce 'griscini'per antipasto.
erano dinerbate dalle sgromature, il vino ce l'ho messo un po'giovine,
tutte le poesie che si recitarono: ce ne furono... da far spiritare
spero che un giorno o l'altro, ce la faremo più bella ancora, perché
nel lago padronale. cosa: « ce la siamo sempre sguisciata; la passeremo liscia
la cosa chiara e lampante; e non ce la potranno più dare ad intendere.
. pasolini, 3-10: « che, ce stai te oggi a ffà pulizzie, a
non ci fidano la roba, non ce la voglion dare a credenza; ma se
esser chiamata di dio, e si- ce pertugiare [due statue d'oro] per
ogne so ingegno, / subitoel crudo amor ce fé disegno / ch'era sol questa a
d'arcione il tolse in cominciate. ce l'aveva con quelli che comandavano: «
vaghi ci fa, ma la fortuna che ce ne spoglia, cagione.
delle donne italiane pallide i sifilide ce ne sono pur troppo; e voi ne
né greco...: ce così non mi sarà mai parsa..
ch'era uno sfinimento, laddove costui ce la porta tutta di peso, bella e
ennela terra; / e. lle parte ce fa fare, / unde na- scen'
che 'l nemico sì vencìa / mandar ce voi cavallarìa - con gesta florentinorum
di assisi, 90: peccature, or ce pensate / quanta rilasciò ai frati il terreno
così! terra come questa non ce n'è: non ci manca nulla!
nobile casata, casata di signoroni come ce n'eran pochi. pirandello, 7-1151: