galantuomini, e dei torti / non ce ne sono, lo posso asserire. settembrini
socci, ii-1-633: cantando patriottiche cantiche ce ne andammo tutti alla vicina taverna,
mantova, il signor duca di nivers non ce le metterà. cicognani, 9-7:
signori, dei tipi che lèvati. ce n'era uno mi ricordo, un giovanotto
degli ospiti. tra fissi e fluttuanti ce n'erano sempre in numero tale che bastavano
grazie. anonimo, ix-1055: ancora ce odi'strillare / una setta de anime taupinelle
... l'ultimo 'refrain 'ce lo diede, a guisa di mag
la natura provida e benigna... ce l'ha fatto [il rame]
degli ospiti. tra fissi e fluttuanti ce n'erano sempre in numero tale che bastavano
di queste ambasciate e foresterie, che ce n'era gran quantità, si giostrò e
per non far male a quei che ce le hanno portate, andiamo con li capelli
ho già visto dov'è, e subito ce ne liberiamo [delle formiche].
contro il formulario psicanalitico,... ce l'ho contro le facce di bronzo
troppa importunità e battaglia il dimonio non ce ne facci dilettare; se tu te
. m. cecchi, 7-3-6: non ce fate romor, ch'io vi so
servi di faraone, e iddio sì ce ne trasse, e menocci d'egitto
ardita. idem, 43-403: iustizia ce reca una vertute, / che molto
giunti al sabato, ecco, 'ce l'abbiamo fatta '. 2
vivo. paolieri, 131: ce n'era d'avanzo per incutere lo spavento
melletta e mota: le parti dove non ce ne fosse si sarebbero potute chiamare esse
: le speranze sono dentro di noi, ce le coviamo giorno per giorno, le
che... non trascurerà, ce lo impromette col titolo, d'istruire il
. pontano, 355: noi mai ce partiremo da simile fratemale e bono officio
noi che costretti a non prendervi parte ce ne consoliamo pensando alla noia degli altri
, 13-8: l'accidia una freddura ce reca senza mesura, / posta 'n estrema
fosse un vero accesso di frenesia, che ce n'era abbastanza cagioni, si mise
, che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più: verdi, freschi,
insigni, opere d'arte, non ce n'erano più da vedere; c'erano
e non le vuol dare a ufo, ce le metta a debito. -friggersi
arido e pungente come la stoppa, ce ne stavamo sdraiati sotto il grande platano.
che noi ne facessimo e che noi ce le mangiassimo. grasso, 21: io
, io te richèggio / che tu ce mandi alcuna frottolétta, / ché noi non
le mani una veste a righe bianche e ce lestine, bella, nuova
produttrici del miele e voi i fuchi che ce lo rubate. periodici popolari, ii-653
., 78: se alcuna volta ce gli riduciamo a memoria [i peccati]
civanzare in la mercatanzia de le gioie ce l'ha strascinato pei capegli con un
che foste stati svaligiati del vino, ce fareste; poiché quel raspato bisogna ben
l'isola vacante, / caro governo, ce ne andiamo in fumo.
vuol bene come al fumo negli occhi ce n'è. nieri, 95: era
nuovi che spuntino come funghi, non ce ne sono. nievo, 1-14: i
difetto di chiodi, di ferro, ce ne pongono alcuni di canna o 'bambù
buona grazia, bisogna dire che non ce ne sia più in questo mondo.
m. villani, 10-83: e'ce ne pesa, sono nostri forbannuti,
fura, enganna, esforza, non ce guard'a mal parire. meo de'tolomei
regole, furberie dell'arte -nessuno ce l'insegnava -s'aspettava come voce d'oracolo
erano un po'avariati; ma non ce n'erano altri a trezza, e
che essi volevan largirci a manipoli, ce le contendono ora fuscello a fuscello.
o in fusione. biringuccio, i-98: ce l'ha fatto [il rame]
, 27-222: credo che lord ashley * ce nei fili un fuso'quanto alla società
brutto, non c'è lavoro e meno ce ne sarà in futuro. -per
messer giovanni, perché co- gnosciamo non ce ne risulta onore, ma più tosto mezzo
sassetti, 254: un'altra ce n'è [di frutta], che
d'argillosa e pingue creta? chi ce ne assicura di propria veduta? e se
licito avere dame, so che ce sarà qualche galantomo, come sarebbe el ruta
stornella. « guardate, galantuomo, ce ne abbiamo proprio per voi ». carducci
! fior di galantuomini e patriotti se ce ne fu mai. -parlare,
occhiate che dicevano: « e già noi ce l'intendiamo! ». =
ti fidare; alla larga; dio ce ne liberi, il cielo ce la
; dio ce ne liberi, il cielo ce la mandi buona (con significato analogo
il cappello?... uff! ce ne avea imo stampato con un certo
, e la selvaggia / mercorella, chiarir ce ne potiamo. carena, i-446:
duro della « camerata », non ce l'avevo. e benché fossi di ritorno
che tira al giallo: ma quando ce ne resta soltanto una goccia in fondo
che fanno presto ammainar la vela / e ce la fan veder dopo in candela.
che siamo in foligno, e diciotto ce li passammo in macerata, non vi
, 6-149: di a pratiche » ce n'era da gavazzarci, da nuotarci dentro
e geloso. cicognani, 9-99: ce ne sono di quelli così gelosi di
« digli che ci venga e che ce lo colga!... ».
farci paura in tutti i modi perché ce ne andassimo noi di nostro genio
america, e il guadagno sul primo costo ce lo dividiamo da buoni fratelli! cicognani
temanza, 51: quale sia questa lingua ce lo disse apostolo zeno, cioè un
legato ad uccidere il re; ma non ce ne fu bisogno, stante lo aver
ordire intrighi. imbriani, 1-122: e ce le viene a raccontare, queste sue
disputa a gettarne da una torre quanti ce ne vuole per iscrivere tutto il poema di
del più ghiotto novellatore, di kipling ce n'è uno solo. pecchi,
discorso vario, giotto e vago, ce ne intrarono necessarie tirate dell'istoria di
un uomo, e delle ghiottomie amorose ce n'abbia ad essere un po'per ciascuno
. furono le femmine della nostra età. ce n'era una bella ghirlanda, tra
occhiate che dicevano: « e già noi ce l'intendiamo! ». pea,
il cappello?... uff! ce ne aveva uno stampato con un certo
celesiali? pulci, 28-148: noi ce n'andrem per le famose rive / d'
, i'ti so dir che vo'ce l'avete fatta bella, io; voi
la carta d'argento intorno al gambo ce la mettevamo di nostro, quella dei
. giardinetta. moravia, vii-358: ce ne erano di tutti i generi: utilitarie
4-27: bellissimi giardini, a parigi. ce n'è di quelli, nel mezzo
tiro su piene di gioielli... ce n'è d'ogni genere, d'
isola vacante, / caro governo, ce ne andiamo in fumo. leopardi, 26-20
, e cadeva sui ginocchi, e ce n'era uno il quale era caduto tante
amicizia richiede del cuore e a noi ce l'hanno strappato i signori di cui
magalotti, 24-106: dei quadri, due ce ne sono a prato, e in
perdere del tempo? guardi che non ce n'è d'avanzo. -a
ideale di quel popolo degenerato... ce lo rende il metastasio, cresciuto in
: dua se', fratello, che non ce responde / ai tuoi compagne, ch'
la campagna della giomalaglia!... ce n'era d'avanzo! =
annessa lettera. manzoni, 970: ce ne sono [di locuzioni] molte
cosa, signore, signore, che non ce la meritavamo,... con
scaramucce ch'egli ebbe co'tartari, ce ne fu di assai grosse, e
-giornatùccia. cinelli, 1-231: non ce la faceva a sfamar tante bocche con
occhi nostri quisti ingrati amanti, che ce hanno per si facto modo ingannate e
. iacopone, 7-29: lo diavolo ce parla e ensegna: « questa posta
, che, volendo, da qualunque ce viene, spiculare e intendere ogne particu-
pure l'età che l'ha seguita ce ne ha fatto conoscere gli errori, ci
nella stanza non indugiava alcun odore sgradevole, ce n'era anzi uno leggero e grato
vietarle a'gioviali? legge di popolo non ce n'ha; in cirimoniale non si
fr. andreini, 85: noi ce ne andiamo in girandole, né si
se non fosse il nome del paese che ce lo dice. tasso, 10-24:
sei scemo o ci fai? non ce li ho ». insomma girava male.
i-298: di scrittori che 'bacchelléggiano', ce ne cominciano ad esser parecchi e per
nel gio gire: / nova danza ce pò odire chi sta appresso a mia
da queste vaghe invenzioni de'nostri antenati ce n'è venuto il vantaggio...
. cantoni, 142: quanti non ce ne sono che riescono a conservare la
un ruscello, or su l'erbetta / ce ne stiamo a cantar la girométta.
giudicare a occhio, è vero, non ce la potrei. 6. formulare
giunta, se ne siamo lontani o se ce ne allontaniamo. gozzano, 892:
campare o morire insieme? e forse galba ce l'ha giurato; sì vano è
visse, nella sua vasta diocesi non ce ne furono. = deriv. dal
. quel bra- v'uomo del marito ce l'aveva portata felicissimo, e tutta
tu gli guardavi, / che deo ce contemplavi 'n quella carne velata? cavalca
, delle glosse insieme col testo, ce l'avesse trasmesso così: 'reliqui vero'
sangue di chi lo sente, io non ce lo so descrivere. 2
lascia godere, ma l'esito del frutto ce lo fa sospi rare molto
don ferrante poteva dirsi addottrinato, una ce n'era in cui meritava e godeva
cosa senza il montecuccoli e che noi ce ne ridevamo, i goffi eramo noi e
enfrenata c'è la gola, temperanza ce ten scola; / la necessetate sola,
in gola. penna, 182: ce ne andammmo con il cuore in gola /
. m. cecchi, 1-2-420: così ce n'andiamo a maravalle / presto presto
], una ad una; poi ce le offerse con un inchino goldoniano che
della consistenza e pieghevolezza del cuoio. ce la porta il commercio in forma di
sono in questa terra, e io non ce ne vego. e dicovi che m'
grave di quella ultima infermità, che ce lo tolse di vita. ariosto, 28-89
9-488: credevano che la mamma non ce l'avrebbe fatta a portare a termine
la padrona... -come vuole che ce l'abbia? alla grazia dei quattrini
si era messa una certa divisa, ce l'aveva con certe persone. possibile che
; ma nei seminati i contadini non ce li vogliono, per graziosi che siano.
... / denar più che griglie ce vo a la fiata. aretino, ii-63
. leggevamo il petrarca di nascosto, ce ne diede una buona grida. g
/ con una voce enquina, che non ce arman vecina / che non oda el
avvelenatori. baldini, i- 346: ce ne sono delle altre [facce] fatte
vasiglie: / denar più che griglie ce vo a la fiata. cavalca, ii-127
ne avanzerebbe tanta per noi, che ce ne potremo fare una buona satolla; ché
profonde. baldini, 7-41: io ce l'ho cogli antichi che amavano figurarsi il
. -a me mi hanno detto che ce l'avete, ma è una bestialità,
e il guadagno sul primo costo ce lo dividiamo da buoni fratelli! bontempelli,
si voi l'alma salvare, / non ce stare a dormire. francesco da barberino
le guardacoste. algarotti, 3-30: e ce lo mandò a bordo il vascello da
fura, enganna, esforza, non ce guard'a mal parire. pulci, 26-73
accese nei punti e nel momento che ce ne sarebbe meno bisogno.
espettative, se qualche perverso temporale non ce la guasta, possiamo sperare una ricolta
. pancrazi, 2-79: un uomo ce l'aveva con certa volpe che gli faceva
l. martelli, 1-71: noi ce n'andremo ragionando insieme / dell'amorose guerre
guerra fredda ». moravia, xi-149: ce l'avevo sulle corna, umberto,
uccidere a tradimento. bocchelli, 9-416: ce n'è un altro di relitti guerreschi
commedie del fagiuoli; e penso che ce ne sarebbero da scegliere quattro o cinque gustosissime
ci 'e 'chi '; 'ce 'e 'che '; 'gi
toscani non ha suono veruno, ma ce ne serviamo per tre uffici: per
pemoctassero fora in possessiuni dove non ce fossero seminate, zafa- rana,
, 1-1-80: l'accurato vincenzio borghini ce ne ha lasciata disegnata la pianta
che pur mostrano che in natura non ce n'è idea fìssa. 13
cattaneo. verdinois, 86: allora ce n'erano parecchi di codesti idealisti della
(badate, presentabili, dico) non ce ne sono all'infuori di certi idealizzamenti
moravia, ix-171: carta igienica non ce n'era, naturalmente, e neppure
,... de'vecchi non ce ne rimane ignuno. pascoli, 1000:
, ricevono maggiore splendore e più illustremente ce lo riverberano. 2. figur
, 3-100: le speranze... ce le coviamo giorno per giorno, le
giovene e tenerella, / dove pur se ce imbesca / na buona orecchia o
ferrara, 165: entro li borselli / ce se porta per li omini, /
tanto vale aiutare gli altri che non ce la fanno a portar via roba ai contadini
cherie supreme. lampsonio, 4-ii-161: ce n'è pur qualche seminario di giovani
imburchia / naripassandoci sopra il coltello, ce ne faceva sortire un'altra. imbuire2
la imaginazione fattaci di apollo e diana ce lo fa vedere. varchi, 18-1-424:
. carducci, iii-27-183: il costetti ce lo descrive revisore teatrale a torino,
ci eravamo promessi di visitare. vagamente ce l'avevano descritta, cinta di divieti
da gerico per arrivare al giordano, ce n'é della strada. mettiamo dieci
, i-4. 5: dio per amore ce le permette [le tribu- lazioni]
pronom. nieri, 3-98: 'se ce m'impanco io!... '
se mi c'imbatto io! se ce lo colgo io! se ce lo intoppo
! se ce lo colgo io! se ce lo intoppo io! 9.
dell'altro [leopardi e manzoni] pur ce ne mise, ma quando fece d'
povero signore... - chi ce lo fa impataccare? ei gli ha,
-pretende che noi tutte... / ce ne stiam dì e notte / a
, con tutto che io creda che pochi ce ne sia savii. costantino da loro
perché non dovremmo fidanzarci? che cosa ce lo impedisce? -intr. costituire
partita). che non ce lo consente. ci viene da tutti gli
volto del grande prelato sono molti. ce n'è uno... coi piccoli
più impennacchiato. baldini, i-281: se ce n'è tra quelle [parole]
di s. petronio, 9: vui ce domandai conseglio e nui non semo sufficiente
, ii-522: nei ritratti in cui tiziano ce lo raffigura sui venti e venticinque anni
: quanto a fresco,... ce n'era così poco che la gente
tenere ritta sul piedistallo la statua se non ce la impiomba l'affetto dei popoli riconoscenti
. bocchelli, i-iii- 614: ce n'impipiamo, e macineremo grano di chi
che noi lo vogliamo e che noi ce ne avveggiamo. vittorini, 5-256: le
impose fine. varthema, 126: ce è parso al primo libro imponer fine e
impostoróne. baldini, 7-95: io ce l'ho poi con quell'impostorone dell'
ragione umana... il signor pirronista ce l'ha dinanzi dipinta, come impotente
l'italia... come la storia ce l'offre nei suoi documenti e non
. ojetti, iii-113: ora di italiani ce n'è tanti che lavorano nelle «
sempre emprescionato, si està pena non ce basta, / pòi ferire con altra asta
che... non trascurerà, ce lo impromette col titolo, d'istruire
cera indolca lo core, / 'n esso ce impronta te, dolce amore. esopo
, iv-86: « chi ha detto che ce ne andremo? » asserì mariagrazia con
il principio, qualche spiraglio par che ce ne dia questo luogo... cosi
dell'altro [leopardi e manzoni] pur ce ne mise, ma quando fece d'
ci fa parere l'uomo mascherato, ce lo mostra... sempre inteso
: nel pelago ch'eo veio, non ce so nota- tura, / farò sommergetura
sì l'hanno desperato, / ché non ce iova encanto né dottrina, / vedemolo
sciocchezze. manetti, 23: tante ce n'hai fatte che noi v'aremo lasciato
, ix-166: il ventre... ce l'aveva proprio di ragazza vergine,
incavernato non sarebbe da sé potuta arrivare ce la portava di suo, trionfalmente, la
a casa sua, e l'incendio ce l'avevo io nella testa. 5
sp., 28 (480): ce n'era di quelli che, per far
però qual maraviglia è se nel vetro ce, dove l'argento vivo non ha
vidi i germani incollarsi, sparai, e ce ne rimasero quattro ». =
animali, che il vederle ogni giorno ce l'ha rese inconsiderabili. a.
/ l'affetto suo ardentissimo sì lo ce 'ncorporao. -includere o arruolare in
1-ii-307: i giudizi, senza che noi ce ne accorgiamo, s'incorporano a poco
un'altra legge su 'l duello? ma ce n'è già una, e la
attributivo. fazio, iv-3-47: similemente ce ne vedi ancora / in indaco color
: tra le indagini tralasciate dall'autore ce ne son di quelle che rendono la stella
0 l'indebolimento o la morte, se ce ne paschiamo con pigliarle com'elle si
novelle del sacchetti mi paiono troppe: ce ne sono d'indecenti e insulse.
. de amicis, x-62: non ce la potrebbe in nessun modo con le lingue
è lanciato alla sua celerità massima. che ce n'è tanto bisogno. tutti i lavori
ci sia loco per me, o che ce l'abbia con molti, i quali
ci porta ad agire, l'altro ce ne distrae. 9. fis.
inesperta, indisciplinata, ignota, tumultuaria. ce parte volgermi per far fronte
autorità. parola non bella; ma ce n'è di men belle, usate da
a noi di trarci fuora, o ce ne leviamo indolenziti. e. cecchi,
immaginare. magalotti, 1-100: ce ne saranno di quelli [odori] che
voci delle indovinatrici cortine di febo, ce l'ha volute racconfermare. m. adriani
i molli italiani non ci sono avvezzi, ce li avvezzerò io. indovinelli? no
per tanti vinculi e rasoni quali manifestamente ce interveneno. guicciardini, v-39: si certificò
e di molto. nieri, 132: ce lo volevano sdegnare, e fargli una
gli ornamenti, le industriosità dell'arte non ce la potevano per nulla contro la schiacciante
da noi sulle più povere cose, che ce la restituivano riverberata e più forte.
a noi la parola di esaudirci, ce la venisse a fallire? noi perderemmo solo
. pratolini, 9-1037: la fantasia ce l'ho, vero adamo? e
dandoci de'diritti per esser felici, non ce ne può dar nessuno da infelicitar gli
iacopone, 64-38: canto d'amore ce trova a dottore / a chi ce
ce trova a dottore / a chi ce sa entrare; /... /
una di giusto. nieri, 149: ce n'era uno [ragazzetto] grande
pascarella, 2-334: tornando all'albergo ce la descrive: grassa, tutta vestita di
non vuol mostrar le sue magagne », ce gli descrive per ipocriti marci e pretti
per il peccato, et infinite volte ce gli offerisce per grazia. marino, vii-84
nobilissimo e sacro poema del padre tommaso ce va. -seguito da un avv
, iii-265: [la stanza] ce la volèvan piuttosto infinocchiare per 'sala '
pasolini, 3-35: « nun te ce metti co'me, eh? » pensava
. carta fabrianese, v-20-21: se ce fosse inpedementu varcante, lu 'npedemento sia
a papa bonifazio, prezione, ma ce ne sappiano ancor grado. gandolo che si
, 23-29: vogliamo noi dire, che ce ne fosse voluto divantaggio per infrenesire alessandro
erbaggi dell'orto e la massaia non ce ne trova per cucinare). ibidem,
so ingegno, / sùbito el crudo amor ce fe'disegno / ch'era sol questa
scienza e di pratica si lamentano che ce n'è d'avanzo, e pregano si
per esso rimiriamo, non meno che ei ce gl'ingrandisca. a. cocchi,
. luca pulci, iii-92: noi ce ne andrem per campi e per viottole /
, e disse: - con chi ce l'avete? -intrecciarsi (una vicenda
, misurato. faldella, 2-78: ce ne sono delle belle fra le contadi-
, o de palazzo, e ve ce 'ngulappaete, come se vu fussi il figliuolo
altri nodi amor promise, / altri ce n'apparecchia iniqua sorte. g. gozzi
tanto più mirabile, quanto e'non ce n'era innanzi a roma esemplo, e
venuto il vaiuolo, e dall'oriente ce ne è anche venuto il rimedio. questo
su la strada in presenza mia, e ce l'ha tenuta tanto che, se
, ix-30: le pentole... ce le avevo di alluminio e di rame
1-4: si sa, senza che altri ce tinsegne, / l'arte che gli
ad entrar nella stanza, inquantoché giovanni ce la portò di peso. bartolini, 19-35
dove non possa agitarsi e inquietare chi ce lo ha sepolto. 2.
le ore, ci si annoiava e ce ne andammo. landolfi, 14-166: fissò
a. f. bertini, 1-210: ce ne son dell'altre delle voci,
procacciasse due altri monisteri di monache, ce lo insegna un diploma di arnolfo, re
non scordevole odio, perché io non ce le ho inserite dentro. galileo,
l'idea di 'eden 'come ce n'è un poco il suono. vittorini
tra quelli che più erano suoi confidenti ce n'erano alcuni insofribili, e la loro
. doni, 289: una ce ne troverete [di pazzie] nelle femine
ma collocato male; e appena entrati ce lo troviamo a ridosso, in una
parte di traffico da noi preferita, e ce lo preservino in modo che né spada
. gadda conti, 1-429: mentre ce ne stiamo oziosamente cianciando, intaccano e
per constatare la realtà della sensazione eccitatr ce. ma anche per riscontrare la verità
monumenti facea mestieri di qualche interprete che ce ne spiegasse i caratteri. amari,
di ciò in tendentissimo, rispose: -assai ce ne sono, ma il superlativo grado
un paese; e li cieli occasion ce danno che insieme ce intendiamo. d.
li cieli occasion ce danno che insieme ce intendiamo. d. bartoli, 4-1-247
per amor d'iddio, che tu ce ne dia alcuno buono intendimento.
, i-117: li colonesi... ce tengono in gola roca di papa,
a tirar la poverina nel laccio: ce n'eran molte delle semplici e lontane
-signore, se avete dei segreti, ce ne andremo. -compatite; abbiamo un
'ntermesso, / raviol prima e poi ce venne 'l lesso, / polli, somata
... non è solo, avvegnaché ce ne sono innumerabili, separati l'un
, 1-ii-323: fomenta, impiastri, quante ce n'ho fatte / non 16
passo del cancello e il cavallo non ce la faceva più. 9.
. * gialla interrita. / con te ce la vo'far 'na picciottata, /
altra usanza accadevano. segneri, ii-234: ce l'ha [dio] renduta [
, 3-i-54: del prete abietto non ce ne diam per intesi: stringiamoci al buono
stenderci su il cacio fresco, perché ce la intingolo come mi pare e ce ne
perché ce la intingolo come mi pare e ce ne metto su quello che vo'.
coraggio », parola intransitiva. se non ce l'ha, dirà giustamente don abbondio
. -spendiamolo questo danaro, ché tanto ce lo porteranno via. emanuelli, i-264:
voi avuto il cappello? - dio ce la mandi buona, fosse alcun altro intrigo
congiurate a tirar la poverina nel laccio: ce n'eran molte delle semplici e lontane
complicata. panzini, ii-97: e ce ne volle a far capire che quella
intuito e a petizione della parte brutale ce ne serviamo male. -secondo le intenzioni
tutte prima d'« inurbarmi »: e ce ne sono ancora tante! sul frutteto
giova alla lingua concedere la speranza che ce ne sia d'invendibili. massaia
minima parola, un cenno d'un altro ce lo crea nella mente. g.
la sinistra del secundo ponte, non ce parse deverse per uno ponte assai angusto,
inviato straordinario. e tra gli straordinari ce n'è di molto ordinarii; tra gli
le vedranno invilire tra le mani, e ce le tireranno dietro. -in
; e, quando venga offeso, ce ne sdegniamo, come di cosa che offenda
: far all'amore per sonetti! ce ne sarebbe da ridere sicuramente per chi non
o non senza grande difficultà, volendo ce ne sviluppiamo. a. f.
: l'ora del giorno che ad amar ce invita, / dentro dal petto el
io non ho mai dubitato, / e ce ne sono le riprove a iosa.
un foglio piegato in saccoccia; e tutti ce ne saremo accorti, una volta o
regolarmente o irregolarmente,... ce ne siano degli altri. algarotti, 1-iii-321
avevano qualcosa, contro bruno? se ce l'avevano, con lui, potevano
cuba abbondi di cinnamoni e cannelle, ce ne sia grande argomento il sapere che
sul dì. sacchetti, 32-96: questi ce n'ha ben fatto una, e
'è latina... ma oggi ce ne serviamo per nome speciale, chiamando
con un fallo in cintola. uno ce ne è in un bassorilievo d'ercolano.
a tirar la poverina nel laccio: ce n'eran molte delle semplici e lontane
molli. tasso, iii-137: tutti ce n'andiamo per la medesima strada,
opere complete ', lacrimose, dio ce ne guardi, e sentimentali. landolfi,
cui la terra tacque, nessun documento ce lo insegna. giusti, 4-i-127: quel
e. cecchi, 5-69: ce n'erano [di ragazze] più piccine
quel bello stradone lungo lungo, / ce ne andavam giù giù canterellando / il lamento
un tempo e astuta del vecchio geniale, ce lo fa vedere, a volta a
la cosa chiara e lampante; e non ce la potranno più dare ad intendere.
, 78: 12: l'amore non ce voi rascione, / 'nante saietta suo
testa innanzi primavera. / quanti ce n'è di chesti, che si danno
, 1-52: prenda uno di questi. ce li ha offerti il segretario particolare del
di gomma. cassola, 6-162: ce n'erano [di piante] di veramente
, 1-26: ancora si fancello, cetto ce di venire; / vanetà larga gire
, 1-403: sta zitto tu. tu ce l'hai il lasciaparlare? io che
frate, lassa lo peccato, che te ce mena traenno. trattato del ben vivere
le vie di firenze, che prima ce n'avea poche lastricate, se non
, 2-ii-179: chi mai, se non ce ne facessero fede gli storici, al
, che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più: verdi, freschi,
alla luce nell'alto, il parini ce lo mostra dibattuto e risoluto nel cuor
tu gli guardavi, / che deo ce contemplavi 'n quella carne velata? /
quanto volevano. alvaro, 15-47: ce n'era da portare per gli avvocati,
voce dotta, comp. da latti [ce] e dal tema del lat.
poco lauti, ma di perdite non ce ne furono giammai. 6.
sulla spiaggia. cicognani, 2-60: ce n'è del pesce nel buzzo della
. -bianco come un panno o un ce; icio lavato: pallidissimo, esangue.
. pirandello, ii-1-326: vedrai come ce lo lavoreremo, questo signor medico.
le leggi ha valore in giudizio. ce n'è di legali non legittime e viceversa
e perché si possa credere che e'ce lo volesse perpetuo, ci volse anche la
: -perché non dovremmo fidanzarci? che cosa ce lo impedisce? -io sono fidanzata con
non si ritrova, assai concludente argomento ce ne porge l'esperienza del pallone gonfiato
). serra, iii-108: difetti ce ne sono. e nei sonetti: così
: di cavalle legittime in maremma non ce n'è rimasta una, con tutti
). bechi, 2-9: gli ce ne voleva... della pazienza a
: ben lo sappiamo; e il vento ce lo disse / che rapisce de gli
animali / non ve ne parlo, ché ce n'è migliaia, / chi per
. jacopone, 71-27: stese ce so lenzola: lo contemplar che vola
... qualcosa di rapisardiano nel sangue ce l'ha. = deriv.
. v.]: sonetti leporeambici. ce n'è nel vannozzo, amico al
: lo guida inverso 41 lido aura ce leste '...
che un asciugatoio fosse passato al sudicio ce ne voleva del leppio sopra!
pagati ad altra persona,... ce ne trarrà d'ogni danno. grazzini
polla e tuttavia molestata dal simun, ce l'avevano troppo 'descritta '.
. la spagna, 9-31: via ce n'andrem con tutta nostra schiera / sanza
non gli diamo fede, né non ce ne leviamo. proverbia pseudoiacoponici, 113
sig. canonico marzimedici, se dio ce lo levasse, essendo egli un vero
signori, dei tipi che lèvati. ce n'era uno mi ricordo, un giovanotto
l'abbiamo messo al mondo, e ora ce ne spaventiamo. pascoli, 1-668:
la 'riceve '. * ma ce n'è che la danno a suon di
sacrificar la gente, ma con me ce la sfanga male, via! papini,
d'antifrasi: 'di qui a lì ce ne vuole ', inteso di tempo
volta per tutte. o quelli ritornano e ce la fanno pagare col sangue »
, che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più. piovene, 1-113:
negli otto dì che si soggiornò colà ce la facemmo fra noi e coll'unica
di spregiudicatezza quasi libertineggiante - giare ce lo diffusero in italia i provenzali. de
: chi fa o spaccia libriciattoli. ce n'è chi li fa senza spacciarli,
e batticuori, tu e la tua classe ce l'avete nel sangue.
non restiamo di licenziare fanciulle, tante ce ne sono che vorrebbano esserci per converse
licenziammo la gente d'arme, e noi ce n'andammo. landino, 286:
bandello, 1-9 (i-117): poche ce ne sono [di milanesi] che
torbide aranciate e limonee, che dio ce ne scampi. dossi, 3-21: si
pavese, 4-140: tra le voci avvinazzate ce n'erano di limpide, e perfino
. quarantotti gambini, 4-30: talvolta ce n'erano parecchi, e stavano l'
c'è dell'idealismo: oh se ce n'è! bisogna aver passato la
tra tutti i libri dell'antichità non ce ne resta più alcun altro che il
idiomatiche, ma libere ed arbitrarie, ce n'è sempre tante e poi tante da
affibbiate [le lettere], non ce ne sarebbe per i vostri pari,
allora la cosa stessa, e se ce n'è tra quelle qualcheduna che è
ix-166: il ventre... ce l'aveva proprio di ragazza vergine,
tranquillo a fare le giravolte; non ce la farà mai la barca lunga a voltarsi
la preparazione di emulsioni; nell'industria ce ramica e in pirotecnia.
la dieta compagnia che innante che esse ce sia receptato degga pagare ali uffiziali che
ma nel puttanesimo in sei giorni non ce n'è veruna di fallo; e
, / che tu ci bazzichi / non ce ne preme. = cfr.
di noi e noi di loro, ce ne ritornassimo. = nome d'azione
.]: 'editti lorenesi ': ce n'è di più liberali che di popoli
baldini, i-21: era qualche giorno che ce la vedevamo losca con un velletrano d'
lottò con vari compagni, ma non ce ne potè. fenoglio, 176: gli
le virtù]; tutta volta dante ce ne può dar qualche luce, dicendo
nui resplende, / de diritto disio si ce governa / e del battesmo aver sì
distanze, maravigliosamente all'occhio... ce lo rappresenta. 2.
, 24-50: con quanta paura loco ce stetti; / sirìan longi detti a fame
moravia, ix- 263: quei contadini ce lo sapevano che i tedeschi ci avevano
lupo, ma il dentino della vipera ce l'ha! -come il lupo
iacopone, 5-20: lo tatto lussurioso ce vergogna d'apparire, / lo deletto
provincia, el fare la guerra non ce la toglie, poiché non l'abbiamo
tenebre e d'ogni miseria degni, poiché ce vedono si avidamente desiderar questa caduca e
stupido. zena, 1-106: non ce n'erano state abbastanza delle disgrazie?
smeraldo, colpa della gran macca che ce ne hanno mandati il perù e 'l messico
marino nel suo adone preso copia, iddio ce ne desse a vedere l'originale. ed
alla mandibola. fenoglio, 12: ce n'era sempre da vedere uno o due
): due 471: i tuoi antecessori ce l'hanno [roma] di madonna
di triturazione e di riduzione in farina dei ce reali. -per estens.
madama, che si compera, e ce n'è di vari prezzi. si piglia
otto dì che si soggiornò colà, ce la facemmo fra noi e colrunica aggiunta
. de amicis, 90: ma ce n'è un'altra che mi piace pure
v. borghini, 6-iv-427: che ce lo dichiara conventato in divinità; che cosi
professione. pratolini, 9-783: quando ce ne sarà bisogno, fanny è una
, 7-184: disse che gente come noi ce ne voleva. che ce n'era
come noi ce ne voleva. che ce n'era ancora poca. ch'eravamo dei
] non lo dà già morto, ma ce lo descrive nell'agonia o magariddio sulla
cerretti alcuni elogi di illustri modenesi: ce ne avanzano tre, quelli cioè di ferdinando
francia della schiatta merovingica, più storie ce l'insegnano. giunse a tanto che detronizzò
. siamo maggiorenni, i tutori ce li siam cacciati di dosso, e la
/ e lo deiettar che n'aio ce passò co sonniare. n. villani,
con magistrale originalità anche di espressione. ma ce ne sono anche di durazzine e contorte
volto del grande prelato sono molti. ce n'è uno nella collezione feroldi coi
della crusca a fargli luogo oggi che ce n'è, più che mai, bisogno
da millenni. palazzeschi, 3-261: ce n'erano una diecina, o poco più
, 2-174: sennò il coltello non ce la farebbe in nessun modo e la testa
/ -gran malaugurio sarebbe / se ora ce le volessimo tórre / del capo senza fare
rapa, fura, enganna, esforza non ce guard'a mal parire.
peccato il dime male: quasi quasi ce ne vorrebbe una, ogni generazione.
signori, dei tipi che lèvati. ce n'era uno mi ricordo, un giovanotto
, 5-26: io dubito che mal non ce ne coglia. b. davanzali
qualche cosa che la compensi o almeno ce ne conforti. -non è peggior
senza danari: or quanto tessere / ce la credian, che poche fila restano,
non so donde, nascere / gente che ce la lieva. -pericoloso, nocivo
accogliere scuse da parte di roberto (ce l'aveva con lui: di non
. pavese, n-ii-114: naturalmente non ce l'ho con te, ma con
messe in declinazione e di presente non ce n'è più residuo. s. carlo
poiché... gas maligni non ce ne sono, queste miniere sono le
di questa maligna e malignaccia! non ce la potrebbe nemmeno colui che non voglio
fenoglio, 1-226: « sai che noi ce l'abbiamo amara con voi badogliani?
» diceva: « fossi matto. ce ne sono tante in giro, con i
pigliato. iacopone, 7-47: lo diavolo ce reca mala tentazione. fra giordano,
dicendogli: « eh! malora; che ce vuoi lasciare sì presto? » manzoni
; ma venero a malotta, ché ce n'eravamo partiti dal guasto e tornati
], non l'ho fatto perché ce ne sia carestia, ma perch'io gli
mamma la gente alla fiera di foggia; ce n'era di tutte le contrade e
ci daranno dei mammalucchi a noi che ce lo siamo lasciato scappare. -vestire
. pirandello, 8-28: il diploma ce l'ha; a palermo c'è
testiculi, e perché in questa insula ce sono mercanti de tal sorte, che non
malinconia di quel tempo: e ogni volta ce n'eran de'nuovi e ne mancavan
adesso si manda la carta, o chi ce la fa mandare 28.
). savonarola, iii-436: e'ce n'è anche alcuni de'nostri cittadini
« fatemi vedere gli altri anelli, se ce ne sono, i coralli: tutte
, overo 12 per 8, e ce ne verrà 96, che sono la intera
conduttore '. per altro il popolo ce l'avrebbe lui il vocabolo proprio, e
tutto il capitale. pavese, 7-102: ce l'avea con quelli che mangiano i
oltre a questi timori così diversi, ce ne sopravenne un'altro di non minor pericolo
altra spalla. baldini, 4-44: ce n'è anche qualcuna [avvocatessa] alla
. buonarroti, i-xiv: di questi ce ne sono due col cato in
per un grande l'orologio. alla fiera ce ne sono col manico di corno lucido
tommaseo [s. v.]: ce ne sarà per il manico e per la
maladette nel vestir loro che più non ce intrano di quelle belle manifatture che già
un figlio del mio sangue! e ce l'ho fatto andare io! moravia,
di bellezza coi marmocchi in braccio, ce li porgevano perché noi li baciassimo.
! -e ciò per lunga e fatua ce repara, / per fare costar cara l'
ricordarsi di me. magalotti, 21-147; ce ne dette una volta una [calamita
lavorare, pur pensando che noi non ce n'intendiamo e egli è maestro,
inerzie, servitù, e imposizioni, ce n'erano al tempo dei feudi e della
, 3-119: le ventidu'lire delle manovalanze ce l'hai misse in conto?
a fare delle scale, che niuna ce n'era, mantelletti e cavalletti. filarete
. dei quali tutti vergognoso e lagrimevole esempio ce ne diede, in opera capitoli
che non gli mancava un merlo; ce àno lavorato, come dice el papa,
, non so a far che, poiché ce ne abbiamo qui tanti de'manzuoli che
mandammo sotto un marangone indiano, perché ce ne arrecasse degli altri. salvini, 23-
g. m. cecchi, 1-2-420: ce n'andiamo a maravalle presto / presto
vinti. lanzi, 1-2-31: ce lo insinua l'aspetto della moneta ch'è
non fue questo villano; / da ce 'l mondo fue pagano non ci so tal
quindi per forza mi commuovo a pensare quanti ce ne saranno lì dentro, di bersaglieri
inverosimili. guerrazzi, 13-205: la ce la voleva dare a bere marchiana.
il vincitore. pavese, 7-143: ce n'era [di libri] di scritti
e un po'di grazia. -sorella, ce n'è scarsità, non ne viene
come tappezzata di fotografie di donne; ce ne erano a gruppi simmetricamente disposte a
. monti, iv-120: di là ce n'andremo a ripararci dal caldo sulla
tanto peggio pe'vocabolari, e chi ce l'ha da mettere, ce lo metta
chi ce l'ha da mettere, ce lo metta. aprite il libro della
tratto mi scappò su a circondarmi. ce n'erano de'vecchi, dei rattratti,
donne, quelle più piacenti, e ce le ripassammo tutte... alcune lo
per la 'marmitta 'e pei marmittoni ce n'è sempre in abbondanza ».
: ma per la 'marmitta'e pei marmittoni ce n'è sempre in abbondanza. dunque
, xiv-292: « è un quaderno come ce ne sono tanti, di quelli per
menzionati luoghi abitassero gli iddìi, siccome ce ne rende certi quel marmo, non
carbone? buono di prelevamento. non ce n'è, rispondono. allora trattative
: noi, martirizzati dalla sete, ce ne stavamo con la bocca semiaperta, e
mano che di parte da dividere non ce n'era più per nessuno, battista opponeva
una pasta gentile com'un lardo e ce li goderemo per amor vostro con questi melloni
all'improviso il forte stringimento delle mascelle ce lo dimostra spasmodico. carducci, iii-3-101
. carta fabrianese, v-20-21: se ce fosse inpedementu varcante, lu 'npédemento sia
, goffa. moravia, vii-388: ce l'ho con te per quello che sei
mattana. -e i'credo appunto ch'e'ce l'abbia fatta entrare. passeroni,
, l'opinion mia è che non ce andarano, perché seria mattiera andar e non
le vie di firenze, che prima ce n'avea poche lastricate; se non in
laviamo mattoni e sulchiamo le arene. dio ce adiutarà. -segnare il passo su
ferrata io porto l'olio santo: / ce n'è per tutti. d'annunzio
gran picchio e ripicchio, / non ce ne siam voluti mescolare, / dicendo:
che stiamo in questa casa, e ce ne andiamo dritti filati sul muraglione del
e la manara, / se dio non ce repara, / per fare costar cara
sm. ittiol. region. muggine, ce falo (mugil cephalus)
parte anche per l'altro mondo e non ce n'importa nulla). idem [
il piacere mediatamente, cioè mostrando come ce lo possiamo proccurare: la poesia immediatamente
s. degli a rienti, 146: ce son venuto per intendere se la vostra
vasiglie: / denar più che griglie ce vo a la fiata. compagni, ii-222
altri medicacci che a quelli i quali ce l'han data là suso.
: e se non lo avessimo saputo ce lo avrebbe insegnato giolitti. piovene,
a noi di trarci fuora, o ce ne leviamo indolenziti. -raro.
facilmente si fanno e facilmente dimenticansi; ce n'è difficili a fare, e
lui mi porta in una stanza dove ce n'era un pavimento, tutte rosse e
e mota: le parti dove non ce ne fosse si sarebbero potuto chiamare esse zacchere
via del cielo e di membro in membro ce ne andiamo a godere col dilettoso dio
delle putride, anzi che pallide, ce ne sono troppe più per le vie e
. buonarroti il giovane, 9-270: non ce 'l volea; ma zeppe d'ogni
amicizie, favori, memoriali, / ce l'han fitto per forza, mal mio
che no 'l senta vicina / quale ce 'n trarai mena de morte angustiate!
nostra colpa o di loro, non ce ne segua se gli meniamo. set giovanni
e una parte ne cascarono, e pochi ce ne rimaseno, e menarono pere molto
11 meneghino di oggidì, nella pittura che ce ne dava in quel tempo un nostro
chi se l'è preso in tasca, ce lo tenga. (di male voluto)
al meno, un po'd'asma ce l'hanno tutti. -di meno:
non danna della colpa commessa, non ce la rimprovera e non ci ama però di
le noci, mi restano nei denti, ce n'ho anch'io tre o quattro
menomavano la forza e il morale, ce lo fecero disprezzare oltremodo.
venisse ad affrancarci da un oppressore e ce ne impose due; né punto menoma.
grande conforto ne dovemo avere s'elli ce ne menosviene. 2. impers
febre ettica chiamata mensuale, la quale ce condurrà alla sepoltura, se dio
alla sepoltura, se dio non ce aiuta. 5. sm.
nostra nell'operare questa rivoluzione prima che ce ne venga il comando formale da milano
! iacopone, 13-6: de ben non ce arman vestigia, sì la mente ha
. galileo, 3-4-299: egli ce ne dà occasione... col lasciarsi
rispose modestamente. pratolini, 9-354: « ce l'anno anche con me? »
a far menzione di federico hebbel. naturalmente ce lo spacciò con due stoccate.
, internamente bruna, esternamente bianca. è ce 6. con signif.
i-275: del che certo noi medesimi ce ne rendiamo grandissima maraviglia che qualche scandolo
quale ha nome vipra, che non ce ne sono di nessuno tempo più che
; assai ben parmi, / noi ce 'l mercammo. fantoni, i-204:
uomini mercatanti, e non literati, molti ce ne sono in italia.
pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'argento, / di vermigli
e molti pastori ancora morti... ce ne apparve avere un buon mercato.
caviceo, 1-8: senza fraude e mercimonia ce dovemo dedicare alli suavi e delettevoli piaceri
ho detto, le troveremo nei campi, ce ne sono tante quest'anno! perché
o quanto i cavoli a merenda, ce lo lascio. -dare la merenda a
, ed ine merendammo, e poi ce n'andammo alle tavarnelle. aretino,
d'unguenti e. rrelegare; / non ce potesse cosa scuntrare / ch'esse merèssiro
: de'pesci che abitano tra sassi ce manca el turdo e la merula come li
la merula come li conchili, conciosiacosa ce abundano le ostree. 3. mus
la incredibile meschinità delle loro occupazioni che ce li fa apparire disoccupati. jovine,
costo, 1-109: fra gli altri sciocchi ce n'è una specie che han del
temanza, 51: quale sia questa lingua ce 10 disse apostolo zeno, cioè un
, n-iii-579: quante altre [difficoltà] ce ne sono ancora dell'opposizioni, de
sterpo mena ghiande'... il lambruschini ce ne ha dato una ingegnosa interpretazione,
tufo, 48: pur se ce imbesca / na buona orecchia, o un
stoffe, eccetera, qui a tolentino ce n'erano tante. bartolini, 15-346:
volete, senza cerimonie: di là, ce ne dev'essere. govoni, in
so'queste vesebele forme cristo ocul- tato ce stane; / cusì a l'alme se
e senza garbo, e forse che non ce n'è una bella partita in questo
per le legna, e quante più ce ne metti, maggior si fa. fiore
povera sua figliuola? / -i medici / ce la metton confusa. g. bargagli
da gerico per arrivare al giordano, ce n'è della strada. mettiamo dieci
mi sentivo bene, volevo vincere. ce l'ho messa tutta. pasolini, 7-137
son cose buone assai, / ma ce ne sono ancor delle migliori, / che
, 6-6 (1118): se egli ce n'è niuno che voglia metter su
lat. tardo mediàlis * collocato nella parte ce 1- trale * (marziano capella,
raccolta... e mezzani non ce n'era? sì, ma buona gente
gente contenta perché sono sicuro che non ce l'ha con me. -con
avuto ancor nulla, credo. crispi non ce lo posso mettere di mezzo. ma
tengono e terranno del continuo vivo, ce ne sarebbe poca o nessuna notizia.
scienza e di pratica si lamentano che ce n'è d'avanzo, e pregano si
« combattiamo adunque, poiché questo mezzo uomo ce lo comanda ». alfieri, 5-279
-sostant. varchi, v-41: ce ne sono [di verbi per le voci
, 2-136: qui, de'bruciatai ce n'è più d'uno e ci sono
... in que'contorni, non ce n'era uno che potesse a mille
migliorata in modo da l'altra settimana ce ne morì nove, di questa, ringraziato
, di questa, ringraziato iddio, non ce ne sono se non tre. bicchierai
fa un piacere. se no, ce ne fa due ». non poteva parlare
scritto « militante », se mai ce n'è stati, come è questo,
mi dee esser caro, avenga che ce ne coglierò a giocare una milizia.
.. mi depositi un millame, ce l'ha? idem, 10-412: se
farebbe a quei nostri progenitori, se ce li figurassimo così stolidi che volessero dissipare
duro e despietato colpo; / che ce ne minaza de pregione e morte. caro
pur gli anni e il tempo non * ce aspetta, / e già mi par
abominata da'savi e minacciata da dio, ce ne volle guardare. 2
quadre e alte. l'aria che ce le vela non ce le rende più dolci
l'aria che ce le vela non ce le rende più dolci, ma così
al tuo sposo], quando non ce sia, te farò la più trista figliuola
fare nulla, magari un po'toccati: ce n'è uno, mi hanno
te nne amutasti; / con'te ce trasformasti / nel corpo n'è miniato.
da roma? un pio nono? ce ne sono di tutte le sorte, in
se la polizia delle sue composizioni non ce ne fa apparire alcun neo, sarebbe
enfrenata c'è la gola, temperanza ce ten scola; / la necessetate sola,
fosse perseguitata, senza renderci conto che ce n'erano parecchie altre, di minoranze
che s'el minuto del miglio non ce aiuta, staremo freschi. -con
/ oh! discrezione, s'e'ce n'è minuzzolo. note al malmantile,
al malmantile, 7-15: 'se e'ce n'è minuzzolo ': se ce n'
ce n'è minuzzolo ': se ce n'è punto, se ei ce n'
se ce n'è punto, se ei ce n'è pure un poco. salyini
ch'ha ella a far là? non ce la voglio per casa punto, né
fagiuoli, xi-110: per mio, che ce ne son certe cavate, / che
molto meno colla medesima distinzione. di ciò ce ne fanno prova i miopi ed i
a tirar la poverina nel laccio: ce n'eran molte delle semplici e lontane
va a cercare dell'aiuto dove non ce ne neanche l'ombra. -servire
più miràbile, quanto e'non ce n'era innanzi a roma esemplo
, e piena di giaculatorie e sospiri. ce n'erano di quelle che aspettavano lì
ogni muscolo di codesta sorta, che ce ne son moltissimi, gli avesse avuto bisogno
la parte sua, perché fra che già ce ne era principio, in questi tumulti
: due corpi fluidi, mischiati insieme, ce li fa talvolta vedere la sperienza convertirsi
non vi applichiamo una regola certa che ce ne assicuri? carducci, ii-4-332: quel
spiritose, ma da'suoi versi scritti dio ce ne guardi! puoti, 1-238:
cellini, 2-50 (389): ce ne apparve avere un buon mercato, e
, d'oro, d'argento; ce ne son di rame ancora; quest'altre
. pontano, 321: se non ce vole essere creduto, non sequita che
traduzione di heine ci darà ottocento lire: ce le partiremo a misura del lavoro.
colma la tremenda misura dei patimenti che ce lo devono meritare. graf, 5-218
, nella stampa del nostro testo, non ce ne siamo potuti difendere in tutto nel
la precipitava nell'inferno di quelle (e ce n'erano in fabbrica!) che
, a mo'di esempio, ce la presentasse tutto gonfio e borioso uno
e gli abusi alla generale prosperità pregiudi ce voli, ma insieme rispettavano più o
una in un'altra passione, senza che ce ne sia prestata cagione di fuori per
questi si facessero di assi e tavole, ce l'indica abbastanza vitruvio,..
in un modo o in un altro, ce lo avrebbero fatto sapere. -in o
... e quando torniamo, lui ce lo rende tale e quale...
animali. corte, 32: appresso ce ne sono quattro canini [denti del
,... ed appresso a questi ce ne sono venti- quattro molari. e
mole e col pelo lucido e corto, ce ne sono quasi quanti sono i ragazzi
le parti puramente mole di un libro e ce ne da il sugo. 10
capello, vale uno scudo, e che ce ne vuole un ben quarantamila a fare
spingeva avanti il corpo con freno, ce n'era una pronta a scattare per spingerlo
molli italiani non ci sono avvezzi, ce li avvezzerò io. 43.
questo impiantarsi d'una lingua dove già ce ne fosse un'altra è fatto troppo
. lacopone, 1-30-24: lle parte ce fa fare, / unde nascen'multa
nel cuore tanti doni, se anche non ce 11 conserva. -per molto
tempo che noi abiaino in questa vita ce ne converrà rendere ragione in fino a uno
spiriti dei bambini morti senza battesimo: ce ne sono moltissimi qui, dove i
tutte salse / di questi, sì ce ne vagliamo. = dal lat
gli anni feci le castagne. alcuna / ce n'è nei cardi. cerca.
molto e'bocconi mondi e io non ce ne truovo. pulci, 18-182: o
, 101: la strada del cielo ce l'attraversano le nostre concupiscenze confederate al
di splendore, con raggi vostri non ce ne illuminate, po- temo serrare il
la testa d'un conte duca, ce n'e una sola al mondo. leopardi
abbiamo messo al mondo, e ora ce ne spaventiamo. capuana, 15-194: il
: ai suoi bei giorni [bustini] ce l'ha fatta qualche volta a arrivare
sia il monitore delle associazioni artigiane, ce ne ha delineato il programma e tracciato
un fiume). e. ce echi, 5-7: in riva a un
sognassele. mutanne, mbà! (ce n'aveveno de più le montagnarde, a
a. mariano da siena, 23: ce ne veni mo sempre sopra sassi e
par che dei mucchi di belle balle ce ne avete per un mese », e
? tutta una montatura: che petrolio ce n'è tanto poco che il gioco non
eran calici e coppe scritte, e ce n'era a monzicchio sul bicchieraio.
del nietzsche designano la morale cristiana. ce ne fosse di questa morale di schiavi!
123: si ricorda, eh noi vecchi ce ne ricordiamo tutti, dei tempi quando
legge solo in camera, il maestro ce lo sminuzza grammaticalmente; ed io poi
il cui centro è in moravia. ce n'e assai nella germania settentrionale.
a certi gani- medi sfacciati, non ce ne sarebbe il morbo, come ce n'
non ce ne sarebbe il morbo, come ce n'è. algarotti, 1-x-109:
degli ecclesiastici), dove si pativa, ce n'era; sempre si videro mescolati
luoghi da poter passare? ». « ce n'è sicuro, » rispose l'
delle bellezze della pisana], che ce n'era da far belle una dozzina di
mano al fianco. pavese, 5-107: ce n'era di scritti in latino come
: -oh! chi si vede. -non ce l'hai la morosa, stasera?
alla rota delle ginocchia? -veramente un limio ce lo sento. ma io ritenevo si
: ci siamo. -e perché non ce lo avete detto subito? -e come
de pietre morzone, rena e terrene ce cascò. = deriv. da
, vista dall'esterno, così come ce la vediamo innanzi, puro oggetto astratto,
che no 'l senta vicina / quale ce 'n trarai mena de morte angustiate.
7-116: con il fascio carletto e dorina ce l'avevano a morte. —
mezo di quegli che noi crediamo che ce la mortifichino e spegnilla. sarpi,
renzo si fu levato il farsetto (e ce ne volle) l'oste l'agguantò
in casa donandoti una buona posta, ce ne son venti che ti pagano di promesse
intorno de'mosconi? nievo, 147: ce ne avea veduti tanti dei mosconi intorno
cosa in poca quantità, e non ce n'è altra. 'un piattino di
mostra parte delle sue bellezze, mostrandole ce le fa amare, amandole ce le
mostrandole ce le fa amare, amandole ce le fa piacere, e piaccendoci ci fa
.. pur mostrano che in natura non ce n'è idea fìssa. amari,
, e insieme non molto gagliardo. ce ne sarebbe costà da comperare? mandatemene
melletta e mota: le parti dove non ce ne fosse si sarebbero potuto chiamare esse
v.]: 'donna motteggiatri- ce ': se non più maligna, più
ancora la capacità di grafie di donne; ce ne erano a gruppi simmetricamente percepire,
dotto: / subito tenta e non ce ne fa motto, / né dice:
. ma la domanda restò mozza: ce ne voleva della sfacciataggine a farsi sul
numero di topolino trovato nella scansia. ce n'è un mucchio. -spreg
capus mundi. e se io non ce veniva... -il pan muffava.
idee e consuetudini. di coteste muraglie ce ne può essere tra stato e stato
scusa non trova! / se giuramento ce può dare aiuto, / alla barba l'
mendicità. non sapevano capacitarsi: -ma ce l'han sempre lasciato fare per amor di
i suoni in se stessi, quanti ce n'è invece duri aspri spezzati difficili!
.. ordinò che lo stesso giorno ce ne tornassimo verso trabisonda. idem,
grembiuli indietro, e quasi alla mutola ce ne andammo insino a siena. grazzini,
da riformatore, ed imitasse invece noi che ce la ridevamo poeticamente e facevamo baldoria nel
al digramma gn, velare, davanti a ce g duri, alveolare, corrispondente al
stanno sì nabissato, / già non ce trova lato, donne ne possa uscire.
... ». « pronto! ce l'ho nella cuccuma. è fresco
, la napoletana secca, li fregò quanti ce ste- veno: fece 'n pieno d'
si sa, ma che importa? gesù ce la respira davvero, qui dentro [
e della caligine elementare, ristesse comete ce n'assicurano. d. bartoli,
, cioè l'ordine della grovvidenza, ce l'insegna. ungaretti, xi-124: l'
può appunto perché la nostra natura non ce lo consente. varchi, 7-17:
tuoi, ma io coi miei non ce l'ho amara. e poi qui c'
, quello a cui paresse che di curve ce ne sia troppo poche nel corpo umano
perché mostra le cose e per ciò noi ce ne serviamo molto naturalmente.
molto piacevole. ma una non basta: ce ne vogliono tre o quattro al giorno
io con esso voi, e poi ce n'andremo a sollazzare: mentre che 'l
sono più amari. oltra di questi ce n'è una sorte di salvatichi le cui
maggioranza propendeva per la lode, ma ce n'era uno, il professore di tedesco
(me, te, se, ce, ve). compagni, 3-5
forma atona me, te, se, ce, ve e precede gli altri pron
ne volevo nelle mie poesie e non ce ne mettevo. -con uso pleonastico
come la testa d'un conte duca, ce n'è una sola al mondo.
, di dispiaceri! panzini, ii-53: ce ne vuole, cari bambini, di
è bene appoggiata; di me non ce n'è più bisogno. moravia,
pien di splendore, con raggi vostri non ce ne illuminate, potemo serrare il banco
quello che mi dico... ce ne sono stati nelle scorse notti degli scontri
nievo, 882: la vita è quale ce la fa l'indole nostra, vale
instantemente, / e questa grazia non ce la negare. fra cherubino, 3-63
ordine, dell'armonia; il secondo ce lo mostra come autrice del male,
f. bertini, 7-23: come non ce la facesse apparire per via di qualche
un omo a l'altro e no ce lassa 'n pace. cellini, 1-126 (
. levi, 2-193: ce li metto tutti: comunisti, socialisti,
riflettono altrui il raggio asinesco e noi ce ne approfittiamo in vantaggio dello spirito coll'
gli uomini n'imparassono una sola, ce ne sarebbono de gli artefici e de1
pino (prima, tanti anni fa, ce n'erano due e il 'nevone
dire, e che mai come ora ce ne sia stata così grande abbondanza, ma
della cassa: e la cassa ce la siamo veduta disparire a poco
mi dia anche quell'altra, vedo che ce l'ha nel borsellino. mi dia
sono in contatto immediato. le bacche ce ne danno molti esempi. nidulare
, io te richeggio / che tu ce mandi alcuna frottoletta, / ché noi non
iii-22-82: tra gli uomini del risorgimento ce n'erano che si stimavano felici di poter
le cose ridicole, fabbricano ninnoli e ce li dànno come opere d'arte.
n.... gli altri ragazzi ce li hanno i giocattoli. 2
locuzioni che da altri furono nobilmente usa ce, quanto coll'adoprare in modo conveniente
esso rimiriamo, non meno che ei ce gl'ingrandisca. 8. celebrare
] almen di ritenerla al coperto, io ce l'inviterò per nobilitarla d'una tal
e vilità, in eh'eravamo caduti, ce ne traesse e ponesseci in istato di
, dove il vangelo di gesù cristo ce ne dà il midollo e la sostanza.
, per es. nocino, presto ce ne stancavamo, mangiavamo le noci e
: quanto allo accordo, non par che ce ne sia spesa alcuna, ché certo
non danna della colpa commessa, non ce la rimprovera e non ci ama pero
. pavese, 1-38: da mangiare ce ne dava una nonna ch'era la
si vada più avanti '. e noi ce ne serviamo nelle congiunture simili alla presente
, stacco questo gambino. la fortuna lei ce l'ha scritta in viso ».
ilgrazzini, 4-349: la sibilla ed io ce ne verremo qui, per dovere proprio
le milizie si ragiona, tra le quali ce n'era di regolari e di docili
, 20-100: ora la quarta nottata, ce lo lasciai andar tutto; e nel
notturni rai. tasso, 2-94: or ce n'andremo ornai, / io a
scopristi dalla tua nestra / e ce ne desti la novella allegro. c.
. -sono donne e cosa volete che ce ne aspettiamo? sono anzi le prime
, in età nubile constitutta: non ce è arsacida de minor tempo di me che
9-34: questa natura delle cose non ce receve rectamente se non nudi. savonarola,
ne volevo nelle mie poesie e non ce ne mettevo. -con valore di
stimolosi che, volendo, da qualunque ce viene, spiculare e intendere ogne
gadda, 6-149: di 'pratiche * ce n'era da gavazzarci, da nuotarci
. / nel pelago ch'eo veio non ce. sso notatura, / farò sumergiatura
civanzare in la mercatanzia de le gioie ce l'ha strasinato pe i capegli con
137: da novo la comunità de tode ce remandò circa milli fanti e cento cavalli
mezo di quegli che noi crediamo che ce la mortifichino e spegnilla. f.
serafino aquilano, 237: mai non ce ebbi un giorno ameno e valido,
il passaggio d'alcune nuvolette sottili non ce la toglieva di vista. metastasio,
] mai sempre è chiaro, / spesso ce 'l covre un nuvil, ben che
17: conciosiacosa che tutti quelli che ce tengono excomunicati niuna cosa abbia contro di
pagati ad altra persona... ce ne trarrà d'ongni danno: e di
arrotondata6. zool. mollusco gasteropodo del genere ce anziché a piramide) e
sor dottò lasselo fa, ogni matina ce se buttava sopra com'un bufalo.
essere ne'nostri mali e quanto poi ce li faccia oltre portare più agevolmente, colui
omesso per oblio. moretti, i-129: ce n'erano anche di truccate [comparse
per cominciar dalle parole, la poesia ce ne presenta una selva d'ogni condizion,
che diedero occasione ai vari vocaboli, ce ne farà sentir con precisione l'esatto
c'è due strizzatoi o strettoi): ce n'è pochi a un occhio solo
. panzini, ii-67: pesche non ce ne erano se non piccole e brutte,
stato opportuno: e vi ringraziamo che ce n'abbiate aperti gli occhi. giusti,
, il signor duca di nivers non ce le metterà. gobetti, 1-i-22: qui
si specchi, / se morte ria ce lo levò dagli occhi, / francesco ce
ce lo levò dagli occhi, / francesco ce l'ha messo negli orecchi.
per quella cantatrice che per certo / ce l'abbiamo a levar d'avanti agli
fanno parere vicini que'casi miserabili o ce gli porgono dinanzi agli occhi. della
del tuo aiuto mestier ci facessi, ce ne possa acconciamente soccorrere. crusca,
dell antologia 'è angelo somazzi. ce lo porta il secolo seguente, che
sm. plur. zool. sottordine di ce tacei che comprende le numerose
'opere complete ', lacrimose, dio ce ne guardi, e sentimentali. morante
7-87: siamo tutti persuasi che guerre ce ne sarà ognisempre. = comp
: questa voce ha diversi significati, perché ce ne serviamo per negativa...
, di savore e di porco: benché ce ne sono degli attillati ancora e di
mazza ferrata io porto tolio santo: / ce n'è per tutti. bacchetti,
dell'esser proposto un vocabolo, quando ce ne sia o sembri essercene bisogno, è
come questa gli oltramontani e gli oltremarini non ce l'abbiano ancora data. -di
degnità? che prode o che utolità ce n'è seguitato? no niuno, perché
sassi sabbionosi. pascoli, 155: ce n'è qualche nido sotto il tetto
è una gloria a vederli. oggi ce n'era uno cattivo e brutto come un
. ne hai appena un'oncia, ma ce l'hai ». -con riferimento a
ii-13-56: gli hegeliani ortodossi (e parecchi ce n'erano in italia uomini degnissimi e
piacere; ma qui i piedi non ce li metto più. moretti, ii-672
detto messer giovanni, perché cognosciamo non ce ne risulta onore, ma più tosto mezzo
essa da me esaminati asseriscono che non ce ne vorrebbero meno di 24, sicché
che noi lo vogliamo e che noi ce ne avveggiamo. g. capponi,
31 (538): per disgrazia, ce n'era una [causa] in
agli emuli da vincere e sterminare, ce n'era di più specie e tutti
muro scopristi dalla tua finestra / e ce ne desti la novella allegro. montale
proterva opulente matrona. bartolini, 15-363: ce n'era, fra le raccoglitrici,
sull'ingl. optional (senza che ce ne fosse bisogno). la stampa [
italiane, è a portata'di mano: ce la può dare il telefono attraverso servizi
poteva perseverare nella guerra, dico che ce lo doveva fare intendere a buon'ora
di fare una tal cosa, non ce ne ritrarremo né per paura, né
, sm. zool. genere di mammiferi ce tacei delfinidi che comprende la
i-348: la spagna, secondo quel che ce ne dice il celebre don gironimo de
. naso, coda, proboscide. ce n'è più? annuccia guardava incantata
padula, 428: « galline poi non ce ne lascia una viva...
immagino. » « ah si, ce n'è di quelle che si mettono a
, xxxv-1-675: tu guardi inverse lo ce con faza orgo- liosa; / dra
temanza, 51: quale sia questa lingua ce lo disse apostolo zeno, cioè un
, corra verso il sole oriente, percioché ce ne sono degli altri che vi corrono
un amico originale: / e non ce ne son copie, signor no.
illustrerò le origini mitiche di mantova secondo ce le canta dante nel xx dell''
grandi, 5-73: posta l'orizzontale ce, doppia della c g, il viaggio
, ornati a sufficienza di sapienza fluviale, ce ne torneremo in italia. bacchelli,
, nelle cui scritture (e dio ce la perdoni) ci siamo ostinati a non
che per la loro orribilità e schifezza ce ne patiscon gli occhi. muratori,
, e si un poco de intervallo ce serà, se asconde. citolini, 239
, finalmente quasi con una brevissima clausuletta ce la leva da gli occhi. zuccolo,
: quanto abbiamo da dirci, ormai ce lo diciamo a monosillabi,...
ha posta in tavola tant'ossatura che ce l'ha tramutata in sepolcro.
le donne] fare a modo loro e ce ne troveremo bene. sien belle come
; j (ancora si'fancello, cetto ce dì'venire). giamboni, 8-ii-55
carta fabrianese, v-20-17: set razzione ce odstendemo, sianne toltu ad dictu de
z. contarini, lii-4-4: tutti insieme ce ne andassimo fino all'osteria dei tre
. f. vettori, 1-73: ce n'andammo a una osterietta, nella
; e per questo el marchese non ce ostiò. = denom. da oste2
far drizzare i capelli sulla testa -e ce ne sarebbero tanti al giorno d'oggi
è un fior d'uomo, che non ce n'ha più segno; con lui
tramandare a'nostri occhi raggio alcuno che ce li faccia discernere. -oscuro,
vangare non posso ancora sapere, perché ce n'ha ancora a vangare dalle sette
* carolingi 'o persino 'ottomani ce ne manca. ottonino, agg.
. stoppani, 1-164: 'perché non ce li fanno? 'chiese ingenuamente la
la pace, o fratello, tu ce la rompi a noi. -in espressioni
chi averebbe mai creduto che degli dei ce ne fussero de'padellai? epure gli dei
, 6-246: chi canta? la fotografia ce lo diceva subito. erano i buoni
piglia una padronanza addosso, che chi ce li pregiudicasse, dio guardi! non vede
governo. gira gira, il fascismo ce l'hanno per casa. gli fan la
ritmo laurenziano, xxxv-1-5: da ce 'l mondo fue pagano non ci so
risate: « eh, di befane ce n'è una sola all'anno ».
paidiche 'presentabili... non ce ne sono all'infuori di certi idealizzamenti
. caro, 12-i-281: da ischia ce n'andremo a capodimonte. o quel
fanciulle mie care, che noi spacciatamente ce ne andiamo in sul tetto e facciamo
; e di poi alle finestre della corte ce ne andiamo e facciamo con esse a
pascoli, 451: nell'alpe lontana / ce n'è un mucchio grande [di
sole che coito s'addomanda, chiaramente ce lo fa palese, perciò che, avendo
e imaculate palumbe senza fraude e mercimonia ce dovemo dedicare alli suavi e de- lettevoli
color palombino. pasolini, 3-250: non ce la faceva a distinguerlo bene, nell'
diconsi adoratori del dio pane; ma ce n'è che piuttosto adorano altre immagini
saremo a stillato, se soltan solimano non ce aiuta. = dimin.
sì oggi la nostra mercatanzia che non ce ne rizzeremo a panca di questo anno
-far vivere il pane: fare che ce ne sia in abbondanza. manzoni,
la mise lì come sur un letto, ce l'accomodò, le stese sopra un
pur la descrizione minuta e caratteristica quanto ce ne dette la topografia molto esatta. la
vi cal di me, fate che noi ce ne miniamo una colà su di queste
gadda, 6-89: al piano attico, ce steva 'o generale barbezzo. ingravallo.
, poich'egli è in casa e noi ce ne siam fuori: la lattuga in
. pasolini, 1-21: perché nun ce provi te, a fijo de naparagula!
tenzone. lacopone, 24-77: non ce bastava niente el podire / a recoprire
dell'arte critica, de'paralellisti ce ne saranno sempre, come in
parassitismi, inerzie, servitù e imposizioni ce n'erano al tempo dei feudi e
, 151: vi rispondemo che paravule ce ne sono state facte fare e preghieri n'
me ne venga per pigliare moglie, ce ne pareggeremo allora. tommaseo [s.
: delle donne italiane pallide di sifilide ce ne sono pur troppo; e voi
alcunché di sostanziale. / il paretaio ce lo portiamo addosso / come una spolverina
d'un pari. ariosto, 37-8: ce ne son dui, / di par da
vin che costa un occhio, e ce n'è stato. d'annunzio, tv-1-8
,... una sua parolina che ce lo salvasse come già anni il figlio
fiamma di parrocchetto! baldini, 9-114: ce lo vediamo arrivare incontro da tutte le
la terra, e le parte ce fa fare, donne nasce molta guerra.
. macinghi strozzi, 1-6: non ce n'è un'altra a firenze fatta
quasi perfetta. ma il codice autografo ce ne offre la prima composizione, curiosissima
lo studio c'ebbe una parte, ma ce n'ebbe tanta, che per un
rilasciò copia in italia a persona che ce l'ha partecipata. guerrazzi, 1-680
succedesse a punto come io dico, ce lo mostra chiaro il partimento del gange,
nostra sientia, né da quod non ce adbamo rattione, adrenderimu ad vui ad-
di heine ci darà ottocento lire: ce le partiremo a misura del lavoro.
stato. pontano, 355: noi mai ce partiremo da simili fraternale e bono officio
facte le sa- ramenta, e noi ce ne partimo e noi guastamo più e tornamene
, chi-104: entra le qua'pecore ce. nn'à in soccita xvi da bavaglino
figliuoli? il quale respuose: anche ce n'è uno piccolo, e pasce
. f. scarlatti, lxxxviii-n-605: ce n'è un sol di questi /
è lei [la fanfara] che ce lo rende cordiale: e la fate la
impossibile, trovato un detto tale che ce lo provasse, ad ogni modo seria
da uno a tutti, creda, ce lo metterebbero in mano il cuore.
. gadda, 13-66: qui dirimpetto ce sta una bella sarta di 17 anni;
duomo per la ratifica della pace. davvero ce l'hanno fatta. che pasticcio!
di sul suo pagliaio e poltrone quanto ce n'entra. = alter,
un'alzata della capa, mentone poco ce ne aveva, che con un moto
, era inoltre versato nella letteratura latina. ce sari, 6-246: a'
, i-565: di patiti nell'uditorio abituale ce n'e- rano meglio d'una diecina
sensi che il puro litte- rale, ce ne fa fede il presente luogo di san
e pena. vasari, 4-ii-241: ce ne andamo a brescia con una strada
brodo. pavese, 10-47: lassù che ce n'è / e che è terra di
patito. di patiti nell'uditorio abituale ce n'erano meglio d'una decina e
hanno acquistato quasi un'anima patriarcale che ce li rende cari. moretti, ii-271
che mi ci darete, se io ce le ritruovo [le gambe]? furono
proprio peccato il dirne male: quasi quasi ce ne vorrebbe una, ogni generazione;
il compilatore avesse inteso dire: « ce li ho messi anche loro tanto per dire
versi contro gli esibizionisti del sentimento ma ce l'aveva coi patullatori del cuoricino fracido
112: quanto poi alle terrazze, ce n'è un'infinità, disposte su
e lui mi porta in una stanza dove ce n'era un pavimento, tutte rosse
!... se qualche saggio non ce ne restasse nei pavoncelli spenacchiati di milano
buonarroti il giovane, 9-43: quanti ce n'han che, sé stimando savi
« lo sappiamo tutti che il figlio non ce l'hai mai avuto ».
si mise a ridere: -una cugina ce l'ho, ma brutta come il peccato
aver ben più poesia nell'anima che non ce ne voglia certo per scrivere il
era uno di quei pedanti, come ce n'è sempre stati in toscana, i
scrittura, che onne studiante / sì ce pò bene legere e proficere enante: /
/ notace l'alifante, l'aino ce pò pedovare. 3. tr
facilmente si fanno e facilmente dimenticansi; ce n'è difficili a fare, e ancor
tuttu conplitu senza inpedementu. e set ce fosse inpedementu varcante, lu 'npedementu sia
persona. giuliani, ii-305: dio ce li dà in pegno i figliuoli: a
pellame denso che nemmeno il freddo astrale ce la farebbe. 3. pelle
ramentate come tosto e tantosto che appena ce n'avediamo, averà fine questa aspra
ingegno così sottile che il pelo dell'unghie ce la perdeva. -per pelo
la sola colpa d'essere, dio ce ne scampi, francese? manzoni, pr
settembrini, 1-51: tra i professori ce n'erano alcuni che avrebbero onorato ogni università
pompei mostrano divinità diverse (giove, ce rere, libero, marte
di cose ri dicole, ce la dèi mettere, e imitare in questo
, e chiamasi tanè, e di questo ce ne basterà due pennellate. vasari,
scure le indoli umane; e se ce n'è di pallide, come ce n'
se ce n'è di pallide, come ce n'è tante, trascurarle o caricarle
, ii-420: la natura senza che ce ne avvediamo ci dispone a quell'ultimo
. giambullari, 201: perché non ce n'è certezza né lume, bastici
insegnarci, come volta per volta che ce ne faccia di bisogno, veg- giamo
sembran di filiggin del cammino, / ce li butta per terra come a'cani
del monferrato: che la fretta appunto ce l'aveva fatto lasciar nella penna
, e chiamasi tanè, e di questo ce ne basterà due pennellate.
; e, grazie al signore, ce lo lesse 'tutto 'e male;
giuglaris, 3-139: pensieresse femine non ce ne man cano; pensieri
. della valle, 3-113: umidità non ce n'è per pensiero: e quest'
e pensierosa. verga, 8-446: ce mera uno specialmente, dei forestieri, che
; ma non ci pentiamo, se non ce lo dà lui, il pentire.
; ma non ci pentiamo, se non ce lo dà lui, il pentire.
che è egli tale che noi non ce ne penteremo. tasso, n-ii-338:
confondo, tanto la pentola al fuoco ce l'ho. f anfani, uso tose
significare che per cosa che avvenga non ce ne diamo pensiero, perché a casa da
è vestita di celeste, à un fiocco ce leste in capo e à
: zoppicava perché era zoppo. i baffi ce li aveva bianchi, i dolorini nelle
aveva bianchi, i dolorini nelle ossa ce li aveva... me lo dici
alcune vivande. giuliani, i-287: troppi ce n'ha de'fiori per le selve
paese nativo, da quelle montagne; ce ne fu sicuro: ché del dolore,
fu sicuro: ché del dolore, ce n'è, sto per dire, un
de. sta terra, / perczò ce dà dio guerra e carastia, / e
arrivò alla porta di quel luogo dove ce n'erano adunate forse più che non
n'erano adunate forse più che non ce ne fosse di sparse in tutto lo spazio
sacchi, 3-13-81: nelle moderne lingue ce ne ha due di spezie [di
nui avemo perso la tramontana, come ce governa costui? -non avere
alla moda secolaresca e nell'attdatura che ce la perderebbe fin ganimede. chiari,
firenzuola, 734: o quanti ce ne sono di questi perdi- giorni e
perdimento dell'animo conceder si possa, ce lo dimostra apertamente ippocrate. -privazione
che oltrepassavano il numero di cinquanta non ce n'è rimasta pur una, perdita
.]: il colera per ora ce la perdona. l. gualdo, 60
beatificare lo spirito, e le idee ce ne forma così nobili, alte,
fraudolenti mantelli noi possano coprire, non ce basteno continue e fiere battiture, ma infinite
a me guardanno, / dui rami ce vidde entanno: / l'uno ha nome
qui dove l'han mandato le puttane / ce l'hanno tutte. e se a
quanto alle spese; quanto al ricavo ce n'è una parte ugualmente certa,
viver tanto suntuosamente come e'fanno, ce le tengono ascose. busini, 1-65
pelo parerne una vespa aguigliosa; / nulla ce trovo posa, tanto dura me pare
, / tutto so'conquassato, non ce pózzo pusare. folgore da san gimignano
). machiavelli, 14-ii-469: non ce ne avendo tu scripto alcuna cosa,
, per comprare i capretti posdomani che ce ne verrà. documenti sul parentado medici-
domani invia parte della sua famiglia, ché ce l'aveva condotta molto numerosa. baretti
per colpa non se lede, ché non ce pò salire. -godere pienamente
che ha alla possessione, replica questi: ce ne ha alcune botti migliori del montepulciano
, don ferrante poteva dirsi addottrinato, una ce n'era in cui meritava e godeva
? cameroni, 237: l'esempio ce lo diede la svizzera. colà, fra
e non la perde, in un baleno ce la caccia davanti. fucini, 659
. cassola, 6-58: di tordi ce n'erano sempre meno. uno gli
. iacopone, 7-27: lo diavolo ce parla e ensegna: « questa posta
in casa donandoti una buona posta, ce ne son venti che ti pagano di
di legno,... come ce n'erano molte nella milano vecchia, chiamate
13-9: l * accidia una freddura, ce reca senza mesura, / posta 'n
per umilitate andò pecczendo e chisto non ce aveva puosto allo pecczire. gualdo priorato
quello che volete. il nostro duce ce lo dà, 'il posto al sole'.
annata vuol essere invidiosa; de'grani ce n'è, ma a posti a posti
certamente un intellettuale, perché la testa ce l'hai a posto.. e noi
bonavia, 233: ebbe da ce trini fabro uno potaiuolo, gostoe grassetti
mani tagliarono, e così con i tronconi ce li rimandarono potati. -scherz
nostra città nobili e potenti, due ce n'erano per ricchezze e seguito di
1-26: ancora si fancello, cetto ce dì'venire; / vanetà larga gire: