porta troppo gran soma, ed ha fatto cascar ancora me; e per perfidia non
con affrettar troppo il passo, fe'cascar bartolomeo che si tirò lui appresso.
del nonno, / schifi già i bamboli cascar di sonno / io veggo. d'
al malmantile, 2-458: il proverbio cascar le brache è il medesimo che cascar
cascar le brache è il medesimo che cascar le braccia, che vuol dire perdersi d'
e converso. -figur. cadere, cascar le braccia: mancare il coraggio,
vi respingeva indietro, e vi faceva cascar le braccia, uno che avesse voluto buttargliele
madre e la sorella, s'era sentito cascar le braccia. 7. chi
tu mi vedi, / vid'io cascar li tre ad uno ad uno / tra
si era messo in testa di far cascar la barbara coi suoi piedi, ci sarebbe
aveva veduta distaccarsi dal suo ginocchio e cascar nell'oceano, vicino allo stretto di
l'uom va franco, / che a cascar mai non gli abbia a cacaiuola.
al leone] sopra, per non cascar ne l'acqua, coi denti afferrò la
): e questo dicendo, lasciò cascar il pianto in grandissima abbondanza. il
sì caduto, / che si lasciò cascar l'uncino a'piedi. idem, purg
non avesse avuto un soldo, doveva piuttosto cascar morto di fame, che infangarsi a
quella di sant'agata che parve addirittura cascar sul capo agli abitanti della piazzetta. una
aveva veduta distaccarsi dal suo ginocchio e cascar nell'oceano, vicino allo stretto di
piccata, recalcitrante, avvezza a farla cascar d'alto come tutte le civette, io
o sei anni una grossissima fin da cascar, e da altri regni della persia.
che non vedi el tarlo / cascar dell'osse tue sanza conteso? bibbia volgar
aveva veduta distaccarsi dal suo ginocchio e cascar nell'oceano, vicino allo stretto di
strabocchevoli fenditure de'monti tutte le fontane cascar dal di sopra degli strati di pietra o
): e questo dicendo, lasciò cascar il pianto in grandissima abondanza. salvini,
tu mi vedi, / vid'io cascar li tre ad uno ad uno / tra
, 1-136: non sapeva dove altro cascar morto; e preferì acculattare una poltrona
il dintorno... bisognava cascar lì. soffici, ii-41: ci guardavamo
nonno, / schifi già i bamboli cascar di sonno / io veggo. pavese,
commendatore... volesse figurare di cascar dalle nuvole. -cascare di bocca,
costui ed altri, quando si lascian cascar simil sentenza, volessero più castigatamente parlare,
le sollevava il capo dolcemente si sentì cascar le braccia. cicognani, 6-80:
tempo. i figlioli maggiori si sentirono cascar le braccia. bocchelli, 1-i-424:
avverria qualche male. -s'io dovesse cascar morto, vedere la voglio. cellini,
pensando che io dovessi poco soprastare a cascar morto. g. m. cecchi
, in vederli, egli ebbe a cascar morto. nievo, 1-145: se aveste
piccata, recalcitrante, avvezza a farla cascar d'alto come tutte le civette, io
ventre e un sorrisetto amabile che faceva cascar le parole di bocca.
. 19. prov. meglio cascar dalla finestra che dal tetto: è
pensi alla forma parallela « pagn. cascar (sec. xv), dal lat
(nel 1335): deriv. da cascar * scuotere '(perché bisogna agitarne
calotta ', deriv. dallo spagn. cascar * rompere, spezzare '(dal
costui ed altri, quando si lascian cascar simil sentenza, volessero più castigatamente parlare,
fondo, inghiottiti, parrebbe che dovessero cascar uno sopra l'altro a catafascio,
se non chi merita; sì per non cascar nell'adulazione, come perché la poesia
e come tu mi vedi, vid'io cascar li tre ad uno ad uno /
dunque s'e'po teva cascar in mente a chicchesia di biasimare un prin
sì cieca che non vedi el tarlo / cascar deu'ossa tua sanza conteso? fioretti
eroico ingegno si contenta più tosto di cascar o mancar degnamente e nell'alte imprese,
sì cieca che non vedi el tarlo / cascar dell'ossa tua sanza conteso? boiardo
curiosità del lettore, per poi fargliela cascar da alto. i. nelli, 17-1-11
aveva veduta distaccarsi dal suo ginocchio e cascar nell'oceano vicino allo stretto di gibilterra
? * domandò l'amico, sentendosi cascar dalle nuvole e appuntandosi l'indice d'una
tu mi vedi, / vid'io cascar li tre ad uno ad uno / tra
l'ordine del discorso e quasi facendola cascar dall'alto: -dove bisognan rimedi il sospirar
tu mi vedi, / vid'io cascar li tre ad uno ad uno / tra
. giusto de'conti, ii-46: che cascar possa fin dal fondamento / la casa
aveva veduta distaccarsi dal suo ginocchio e cascar nell'oceano... per la possente
spirito, ebbe grandissima paura e, lasciato cascar l'aspersorio, si mise a fuggire
riguardo da'vetri a falda a falda / cascar la neve: né l'olimpo tuona
mesi passati mi sono troppe volte sentito cascar il fiato ascoltando queste genti parlar di lettere
giusto de'conti, ii-46: che cascar possa fin dal fondamento / la casa,
da se stesso, facendo l'ombrìo cascar i fruscoli superflui. beltramelli, iii-719
su la sella / agnese a rischio di cascar saltella. d'annunzio, iv-2-874:
danza, lxxiv-133: qua tu vedevi cascar del cavallo, / qua tu vedevi
strone, / che faccian di stupore cascar morto / ogni critico insulso, ogni
due fogli di quel libro, per non cascar in qualche pena. g. m
ira di dio che 'l fece ivi medesimo cascar morto in terra. alfieri, 1-666
d'amore al laccio / voi farete cascar quasi merlotti, / adocchiando dal palco
dei soci... e si sentì cascar subito di dosso il piglio della rapida
pratesi, 1-134: disse d'essersi sentita cascar le braccia, vedendo un uomo.
vai, 15: deh! che cascar ti possa / la lingua appunto il
bocchelli, 1-i-424: cose da far cascar la lingua a chi le ripete.
figli, vedersi d'un tratto / cascar fra capo e collo una figliuola. carducci
note maestróne, / che faccian di stupore cascar morto / ogni critico insulso, ogni
ismemorò l'altra, e furono ambiduoi per cascar morti. = voce di etimo
. fagiuoli, 2-67: al cascar delle foglie nella fine di esso,
quanto nel medio, / ché le vedrai cascar per la pastura / e nell'ovil
maestrone, / che faccian di stupore cascar morto / ogni critico insulso, ogni
che a ciò e superbi, e fanno cascar dall'alto anche le operazioni son nati
ricordate, si risparmia di dondolare o cascar sui vicini. 4. ornamento
pugno i capegli e giù pendolonè lascia cascar la testa recisa di oloferne. goldoni,
si rabbuffa, / fanno dai morion cascar la muffa. -fare il morione
si rabbuffa, / fanno dai morion cascar la muffa. -cavare il pane
, ii-384: madama di geoffrin ebbe a cascar morta dalla paura; bisognò che si
, fo neglette / per dispetto giù cascar. -non guardato, non custodito.
note maestrone / che faccian di stupore cascar morto / ogni critico insulso, ogni
serafini, 238: non ti fa cascar morta d'orrore [o arte teatrale]
sì caduto, / ch'e'si lasciò cascar l'uncino a'piedi, / e
d'amore al laccio / voi farete cascar quasi merlotti, / adocchiando dal palco or
nel vedere il gran senno della crusca cascar di piè pari in certi spropositi, non
de amicis, xii-366: si lascia cascar di picchio sulla panca. jovine, 2-26
inf., 21-86: e'si lasciò cascar l'uncino a'piedi. roseo,
santi. gigli, 2-200: pioggia cascar mi sento / di lume in sulla
e certo che diofane / mi comincia a cascar di grazia assai. / m'ha
di riposo, mentre si sentiva dentro cascar l'anima a pezzi come una cosa
accidente, perché il regno venia a cascar in navarra e poi nel pren- cipe
di riposo, mentre si sentiva dentro cascar l'anima a pezzi come una cosa putrefatta
scossano i cenci, li alzano e fanno cascar nel graticcio, perché li si levi
fiede al padiglione / mi da del suo cascar spesso terrore. sforzino da carcano,
come tu mi vedi, / vid'io cascar li tre ad uno ad uno /
si rabbuffa, / fanno dai morion cascar la muffa. 9. intr
accidente, perché il regno verna a cascar in navarra. lippomano, lii-15-63:
togliesse dinnanzi. gigli'2-200: pioggia cascar mi sento / di lume in sulla mente
denari del re, che necessariamente convengono cascar nelle loro ricette. duodo, lii-15-
di riposo, mentre si sentiva dentro cascar l'anima a pezzi come una cosa putrefatta
non tìnava. -cascare ritto, cascar ritto come i gatti: cavarsela col
patire, che anco si dice: « cascar ritto come i gatti ».
sonata d'arpa e di lira farà lor cascar la spada e la lancia di mano
minuti, quando sentii dietro a me cascar roba, un tramestio. jahier, 118
e quando sentii dietro a me cascar roba, un tramestìo, e il
. c. fu ad un pelo di cascar su 'l capo ad orazio, onde
alba si vedean briache / le capocchie cascar. pirandello, 12-89: passar,
scendere le mortali scale del palazzo e cascar sotto a'ferri famelici; e quella
del nonno, / schifi già i bamboli cascar di sonno / io veggo.
i cenci, li alzano e fanno cascar nel graticcio, perché li si levi
minuti, quando sentii dietro a me cascar roba, un tramestio e il brasiliano che
'chi n'à, ne semina', sentendo cascar dei morto, iasone sì le trasse
proda di esso vascello, acciò non possa cascar né pender da nessuna banda. pantera
uopo, ché la pancia solla / sento cascar. = voce di area tose
; l'insofferibil dolore che era vederli cascar dalla fame. varano, estrazione di uno
scossano i cenci, li alzano e fanno cascar nel graticcio. -in un elenco
dei soci... e si sentì cascar subito di dosso il piglio della rapida
6-x-4: un impennar di cavalli, un cascar di cavalieri,... e
strabocchevoli fenditure de'monti tutte le fontane cascar dal di sopra degli strati di pietra
over apostema della gola e contra lo cascar della ulula e alli strangoioni over branchi apresso
: vedeva... tutte le fontane cascar dal di sopra degli strati di pietra
boccaccio, vii- 95: tuttor cascar si vede, con le vette / dell'
dante, inf, 33-72: vid'io cascar li tre [figli] ad uno ad
detta coperta faccia un trabucco per far cascar nel fosso, che vi è tra le
artista e 'l profeta / abbi fatto cascar nei falsi agguati, / non di men
figli, vedersi d'un tratto / cascar fra capo e collo una figliuola. pascoli
contro, ché non vi avesse a cascar l'ugola, miserelli a voi.
sante. boccaccio, vii-95: tuttor cascar si vede, con le vette / dell'