mirò l'itale insegne, e l'occhio carco / di lacrime in un riso almo
lo fe'addosso cadere; e dal grave carco affiaccato, vi lasciò la vita.
che nel foco affina, / mi rappresento carco di dolore. s. bernardino da
algore / temon del verno di tempeste carco varchi, v-837: ti cuopron folte
menzini, iii-119: sebben tu vai / carco l'alidorate eburnee spalle / di gravida
. monti, 8-754: altri vien carco di nettareo vino, / altri di cibo
ch'a sua barca / carcata più di carco non si pogna. cino, iv-228
e quella s'annegò con l'altro carco. cavalca, 9-178: il pericolo
par., 5-56: ma non trasmuti carco alla sua spalla / per suo arbitrio
ti sian date / mattina e sera un carco di legnate. de marchi, 676
chi t'assoma, / ché per tal carco ti può dir felice. = deriv
, sopra di me, l'in- carco assumo, / ch'ei nèl consenta.
alfieri, 71: di giovenile insofferenza carco, / quando la mente più di senno
/ se magnanimo sei, l'in- carco assumi. foscolo, v-173: i pochi
d'ingenito zolfo e di metalli / va carco con misura, o di congesti /
dove il tamigi / scorre di navi carco. goldoni, v-765: un padre
a sua barca / carcata più di carco non si pogna. petrarca, 28-7:
/ avean di legna un loro asino carco. bandello, 2-37 (i-1089):
a mano a mano verrà un mulo carco di buona vernaccia. firenzuola,
un burchielletto assai leggiero e snello, / carco d'assai tesoro. segneri, ii-433
porga del funesto vaso, / quei va carco d'oltraggi, e lui la dura
sì erronico, / di duol sì carco, in tanta amaritudine, / certo
che sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello. bisticci,
che sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello. fioretti,
., 19-132: quivi soavemente spuose il carco, / soave per lo scoglio sconcio
voce registr. dal tommaseo. carco, v. carico.
non caricata. petrarca, 126-56: così carco d'oblio / il divin portamento,
agg. (ant. carcato e carco). posto sopra un mezzo, per
càrico1 (ant. e letter. carco), agg. (plur. m
. monti, 8-754: altri vien carco di nettareo vino, / altri di cibo
pigliò di quanti un pellegrino / puote andar carco; e, in rude sacco avvolti
cura / i duo cavalli, un carco e l'altro a mano. firenzuola,
, il quale, massimamente quando è carco, si contenta del suo diritto camino
che sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello. piovano arlotto
, 74: al peregrin de nimbi carco, / doppo notturna piogia e fredo
mature uve. ariosto, 18-153: carco di superchio umore / il papaver ne l'
a noi ritorno / di regie spoglie carco e ricche prede. firenzuola, 245:
la scimitarra al fianco, e 'l tergo carco / de la faretra, e ne
danzare / è starsi al focolare / carco di secco bosco. tassoni, 3-38
l'asse al gran pondo cigolò; che carco / d'una gran diva egli era
oh giardino di spessi / aromi, carco di cera e di miele, / carco
carco di cera e di miele, / carco di gomma e d'ambra, /
penser d'amore, ond'io son carco, / la mente mia. idem,
d'ogni ben confine, / di pena carco e di piuma leggiero. boiardo,
ben informato di quanto aveva a dire e carco di promesse se buone novelle a la
involto. guidiccioni, ix-495: quanto carco d'error e vii men gissi /
di cure, annibai, men venni carco; / ma, in quest'onda
l'uomo, di creta frale / carco, ben di cader / ad ogni urto
secolo carnale / di grandi cose moribonde carco... ». alvaro, 7-222
alamanni, 5-1-849: et quando è carco il ciel, di frondi, e
càrico2 (ant. e letter. carco, ant. e dial. càrneo)
meco, / ma tarda- vagli 'l carco e la via stretta. idem, inf
/ e quella s'annegò con l'altro carco. idem, par.,
nel qual si fece europa dolce carco. boccaccio, i-240: gl'iddii,
per troppo pondo / con tutto il carco andò il legnetto al fondo. caro,
arene immerse. / una, che 'l carco avea del fido oronte / con le
ingiunse, / tornaro, e il carco nella salda nave / deposero. botta,
ch'a sua barca / carcata più di carco non si pogna. idem, par
volto / suo si discarchi di vergogna il carco. boiardo, canz., no
adamantina mia diffesa / me impose il carco addosso che or sì pesa, /
governa, / dolcemente così dal mortai carco / mi sentii sviluppato. 4
: / por nell'umida terra un carco d'ossa, / e non lasciar dell'
donne dalla testa / sibillina, dal carco profumato / della lor chioma grave lungo
sotto i miei piedi per lo nuovo carco. leonardo, 3-421: se doppia
la qual cosa opico a selvaggio il carco ne impuse, dandogli per soggetto che
sol ne lasciate / la cura e 'l carco. vasari, ii-156: fu cagione
e d'orgoglio, ha preso il carco / d'esser ministro a cortese opra
: 10 tutto / ne assumo il carco: in me riposa; e ascolta /
dell'aspra guerra / certo è il carco maggior; ma, quando in mezzo
credo forse non gioverebbe a sostenere el carco della infirmità. machiavelli, 770:
fio / da quei che scommettendo acquistan carco. savonarola, iii-76: e se tu
fabbrica, de'suoi mali a noi dà carco / e la stoltezza sua chiama destino
: con severa bilancia ripartito / regola il carco che la patria impone; / frange
. monti, 8-756: altri vien carco di nettareo vino, / altri di
petrarca, i-1-160: e di lacciuoli innumerabil carco / vèn catenato giove innanzi al carro
l'omero avrà di breve nube carco, /... d'austro non
con severa bilancia ripartito / regola il carco che la patria impone, / frange i
che sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello. savonarola,
/ quel con ch'esser vorrò possente e carco. manzoni, 6: stringe la
tua galea / qual parte al carco è rea / ed a qual meglio vela
tasse al gran pondo cigolò; che carco / d'una gran diva egli era e
credo forse non gioverebbe a sostenere el carco della infirmità. bembo, 1-26:
severa, bilancia ripartito / regola il carco che la patria impone / frange i
bigio e con quel cappello in capo carco di conchiglie. manzoni, pr.
qual cosa opico a selvaggio il carco ne impuse, dandogli per soggeto
là concorrenti. monti, x-2-251: carco d'eroi per quella via / d'argo
d'ogni ben confine, / di pena carco e di piuma leggiero. =
che porta uno ascendente / nello 'nfinito carco / che conchiude suo arco?
la qual cosa opico a selvaggio il carco ne impuse, dandogli per soggetto che
..., soprapreso di preda carco la notte, mentre i locri gli tenner
fio / a quei che scommettendo acquistan carco. idem, purg., 5-116:
secolo carnale / di grandi cose moribonde carco. gramsci, 249: oggi
danzare / è starsi al focolare / carco di secco bosco, /...
nero stivaletto, a discendere dal predellino del carco: a risalirvi più leste! e
l'uomo, di creta frale / carco, ben di cader / ad ogni
: e il grifon mosse il benedetto carco / sì che però nulla penna crollonne.
credo forse non gioverebbe a sostenere el carco della infirmità. lorenzo de'medici,
, di cure, annibai, men venni carco; / ma, in quest'onda
ma prima il fa'che di me carco, pieghi / caron il legno alla dannata
la tuo barca ha sparto velo / carco de margarite e de decore, / el
degna vendetta. testi, i-37: carco d'argento e d'or, degna mercede
noi se 'n viene / tutto carco di pene: / deh, come fuor
: tal che d'oro coniato / carco vi veggio a firenze tornare / così
poi per deserto suolo / sen va carco di stragi in mar di duolo.
qui pongo l'arme, e 'l carco, e qui consente / il fato al
/... ornai degli anni il carco, / e da'lieti e ridenti
pigliò di quanti un pellegrino / puote andar carco; e, in rude sacco avvolti
di lucenti some / d'arme esca carco alle battaglie nuove. magno, ix-213
par., 5-59: ma non trasmuti carco alla sua spalla / per suo arbitrio
vedeva un miserello amante, / di dolor carco, di pietà dipinto. machiavelli,
: ave- rebbe visto un buon padre carco di senno e di anni, e
/ suo si discarchi di vergogna il carco. bencivenni, 4-2: l'altre
al figur. monti, x-1-420: carco d'odii frattanto e di delitti,
amor, d'affezion, di voler carco. metastasio, ii-215: ch'una
penser d'amore, ond'io son carco, / la mente mia. petrarca,
pur dall'iperboreo lido / torna aquilon carco di brine, e fischia; / né
varrò; / e di lacciuoli innumerabil carco / veri catenato giove innanzi al carro.
indi il reai destrier, gemmato e carco / d'un lucido oriente / il porti
un miserello amante, / di dolor carco, di pietà dipinto / seguir della nemica
erronico, / di duol sì carco, in tanta amaritudine, / certo
. meninni, iii-434: or che carco di fior tasteggia il monte, /
e elette. canteo, 72: carco d'onor, d'exuvie e di trofei
. alberti, 77: ogni superchio carco sta difficile a reggiere; quel el
sì facil ch'un somier vi può gir carco. parini, giorno, i-178:
cieco, 9-5: o popol d'error carco, / come oggi falliran vostri pensieri
25-39: non v'era arbor, che carco non pendesse / di frutti, per
per trame la gran preda e uscirne carco, / così fiaccollo al suón di sue
. / deggio star con gli dei / carco sempre di pianto e di dolore?
poi donò un fermaglio a bradamante / carco di perle e un cinto d'or tirato
ameno il mare, / or che carco di fior festeggia il monte, /
lauta cena imbandisci, e sia più carco / il desco, e se mai puoi
fio / a quei che scommettendo acquistan carco. idem, purg., 11-88:
/ sì scoppia'io sott'esso grave carco. g. villani, 11-1: rotto
18: andando per la strada, tutto carco / d'affannati pensieri e di paura
esempio, passar vicino a un vassoio carco di bicchieri e di chicchere, senza formicolare
buon troiano aceste. ei lieto il carco / ne prende; indice il fòro,
/ vii stupidezza il non sentirne il carco. alvaro, 7-16: ciò che
, / che di coleo non venne / carco di più bel peso il legno d'
esser meco; / ma tardavali 'l carco e la via stretta. fiore di virtù
manzoni, ii-616: d'anni / carco, fuggir sente la vita! d'annunzio
arciero / di quadrella pungenti armato e carco / affronta o segue, in un
poi donò un fermaglio a bradamanete / carco di perle e un cinto d'or tirato
/ d'un gelso, ch'era lì carco di frutti. tassoni, vii-598
mira come se n'entra adorno e carco / d'opime spoglie e quanto agli
se ne muor al fine in carcere carco di debiti. genovesi, 2-41: le
, 3-iii-310: di lebbra immonda / carco, il buon giobbe in letamar sedea
/ di guardare il granaio, il carco sleghi / di chi anelante vien. arici
acquistare cose perfette! alamanni, 7-i-256: carco forse talor di sdegno, amico /
/ altro d'armate squadre ornato e carco / sen va per tonde imperioso, e
con l'arco / e di faretra carco, / grave d'auree quadrella e d'
lo conoscete, tanto più ve è carco non prosequire quelle cose che sono per darvi
e, de'non suoi / pegni carco, inarcarsi il verde ramo. galileo,
, che di verde e forte / vecchiezza carco e di gran falce armato, /
di furor, di sospetto e d'ira carco / vissi, qual fiera, sotto
: su via, prendi l'in- carco / de le pubbliche cure. parini,
1-599: e'non è mai si carco di tormenti / el mio afflitto e 'ndebilito
a'suoi. / quindi il ciel carco d'ira d'infinito / diluvio il mondo
fio / a quei che scommettendo acquistan carco. m. villani, 9-17: di
, / di maligne influenze ognor più carco, / segno i giorni di nero
ingenito zolfo e di metalli / fa carco con misure, o di congesti / mordenti
puote un'ombra, / che 'l fral carco terren più non ingombra. tansillo,
i-25: di lugubri panni ingombro e carco, / non movea fuor d'oscura stanza
... l'avaro agricoltor, che carco / di preda il vede e 'l
crin lussureggiante inonda, / d'arme carco guerrier portar sul dorso / e giuri
18: di sì gran peso ti levasti carco / che ben bon abachisto noi
insegno / col cor privo d'amor, carco di sdegno. lippi, 5-49:
zione de'grani generalmente per non voler carco. -che si fonda su ideali di
spagna. pontano, 141: dedi carco... andassero ad orgnano, loco
, / de le stelle depone il carco eterno. -che non viene meno
il carro intesto, e, per il carco / stridente sotto al ritondato polo,
corsi / sbigottito, di doglia / carco, fuggendo il preveduto scorno. / né
europa i misfatti e di ludibri / carco il tuo nome? dall'ongaro, vi-263
vide e deserti, d'altre merce carco, / credendo averne invidiosi patti.
l'uomo, di creta frale / carco, ben di cader / ad ogni urto
g. b. andreini, 41: carco di rabbia, / comparve a te
petrarca, i-1-159: di lacciuoli innumerabil carco / ven catenato giove innanzi al carro
leggiera terzana che, per esser egli carco d'anni, quantunque fosse assai robusto,
largo, potre'farmi / tornar la notte carco di legname. rosa, 91:
l'uomo, di creta frale / carco, ben di cader / ad ogni urto
sozza povertà, di lebbra immonda / carco, il buon giobbe in letamar sedea.
quanto si china più, quanto è più carco, / e più lo sforzan martinelli
non m'è leviato questo grave carco. = denom. da l
un miserello amante, / di dolor carco, di pietà dipinto, / seguir della
, leproso, immundis- simo, tutto carco di malattie e lutoso di fetido e virulento
ccllini, 1-128 (291): sie carco di pensieri e di famia. pulci
xxxix-i-51: sapi pria se voi serar il carco / che pilgli il lustro e prezioso
: quando autunno d'uve e frutti carco / con bacco vien tutto macchiato e
58-15: non senza cagion prese tal carco / e di molti pisan fé far macello
/ v'incombe del passato / il carco, inesorato / macigno sepolcrale. 6
morone, 243: a me dié il carco / sataniel il parentado e l'amicizia
si china più, quanto è più carco, / e più lo sforzan martinelli e
. n. agostini, 5-10-36: carco di luto, / fu là menato 'l
varrò; / é di lacciuoli innumerabil carco / ven catenato giove innanzi al carro.
: oh giardino di spessi / aromi, carco di cera e di miele, /
di cera e di miele, / carco di gomma e d'ambra, / ove
fa corona un monte erto selvaggio, / carco d'eterno ghiaccio l'alte spalle.
torna dagl'indi alla paterna terra, / carco di merce, il provido mercante.
sostener una grave percossa / mazor cha carco, chi porti l'effante / de
, / ma da predar pesci di grave carco. 2. per simil. donna
mezzo e già corro all'occaso, / carco d'oblio e fatto esemplo altrui.
questa giunta chiamata delle mine, a carco della quale stesse il trovare le invenzioni
e 'l volto e 'l petto / carco d'orrido gel minaccia il verno?
presso, / per meno affaticar chi carco viene / di monde biade. soderini,
lento come mulo e soma- rello / carco d'anni, di cancheri e di grasso
sotto i miei piedi per lo novo carco. idem, inf., 33-82:
non vedrò che de'tuoi numi è carco. -attinente alla magia.
/ d'atri vapor nitrosi un turbin carco. cannizzaro, v-138: fumigante levava
vedeva un miserello amante, / di dolor carco, di pietà dipinto, / seguir
sorse tempesta, e un legno / carco di varie genti / per lo nettunio regno
, 74: qual al peregrin de nimbi carco, / doppo notturna piogia e fredo
/ d'atri vapor nitrosi un turbin carco / su l'albeggiar del rorido mattino.
, 74: qual al peregrin de nimbi carco, / doppo notturna piogia e fredo
della vita. busenello, 94: carco de giorni miei la parca ha il fuso
del funesto vaso, / quei va carco d'oltraggi, e lui la dura /
/ veggo il magnate di allori sì carco, / che il serto quasi gli
gurta il sa, che, di catene carco, / onorò i miei trionfi avanti
onte / più gravi, e carco di più fredde brine. berchet, 1-3
vittuaglie. pontano, 141: dedi carco ad misser pero francisco visconte et al conte
parini, xii-91: quando poi d'età carco / il bisogno lo stringe, /
5-189: veggo il magnate di allori sì carco / che il serto quasi gli orecchioni
il culo a un vecchio d'anni carco pesa / né di forza è un orlando
oro che nel foco affina / mi rappresento carco di dolore. rigogli, lvii-44:
menarà presi l'inimici miei, / carco d ^ onor, d'exuvie e di
331: un palischermo / vid'io carco di loro, e già son mossi /
: come cursor che d'anni / carco e di palme la sudata arena / stanco
mano / quel papagòrge, ancor carco di sangue. = comp.
qual carro trionfai mai vide roma / carco di chiara fama e gloria vera, /
che vien meco, per lo 'n- carco / de la carne d'adamo onde si
passo i giorni tristi e neri, / carco d'anni e di pensieri, /
, lxxxviii-11-730: preso è el miglior carco de gentilotti, /...
, e, de'non suoi / pegni carco, inarcarsi il verde ramo.
, par., 5-58: non trasmuti carco a la sua spalla / per suo
xlv-167: chi piglia la strana moglie va carco d'un grave peso, dal qual
vedeva un miserello amante, / di dolor carco, di pietà dipinto, / seguir
olmi, / i cui rami giammai non carco frutto, / i verzieri bramai,
penser d'amore, ond'io son carco, / la mente mia, ch'è
: / altro d'armate squadre ornato e carco / sen va per tonde imperioso e
: perotti, se di torbide / cure carco i'non gissi / e vivessi sì
chi ha cura che il pesante / carco ai plaustri s'imponga. faldella,
: un alto, ramoso antico pino / carco de'gravi suoi pomi si svelle /
albero apparia pomposo e vago, / carco di frutti e di bei fiori adorno.
di pecore, che 'l dorso / carco han di fina lana e sempre gravi
laudabili portamenti. petrarca, 126-57: così carco d'oblio / il divin portamento /
da ferrara, 83: e1 grave carco de la soma trista, / che
per poeta, / ch'ànno de poesia carco el spirto, / de lauro e
serra, / ond'ei sottratto il carco suo tradisse, / e precipite questo
sotto i miei piedi per lo novo carco. idem, purg., 1-108:
lito / nel qual si fece europa dolce carco. boccaccio, dee., 8-3
breve e più largo e quel maggiore / carco sostiene e men di sé sommerge,
sicure nella nave, la maggior parte del carco della quale era del prezenevole che stava
vilissimi panni, portando un cappello tutto carco di conchiglie e d'imagim di santi da
buonaccorsi, 167: di pensier carco e di speranza privo, / cerco,
lo conoscete, tanto più ve è carco non prosequire quelle cose che sono per
cavallo, che, o con mostrarsi carco di libri, con allungarsi la barba o
, i-136: in autunno, quando è carco il cielo / d'ignei vapori,
onfemo. petrarca, 126-62: così carco d'oblio / il divin portamento /
: dotto di erudite quisquilie, carco di un tesoro di parole greche e latine
muse padovane, lxv-308: febo già carco di sudori, / a veloce destrier
oro e 'l petto m'ha sì carco / d'ardenti strali che al mio ramarco
mentre apriasi il varco / tacciar d'empietà carco / tra le tenere membra,
un miserello amante, / di dolor carco, di pietà dipinto /...
fiori e di frutto almo e rancio / carco, avanzar con verde chioma il tetto
e 10 rispuosi: « alleviar quel carco / che scarcar mi conven sol con
, / quest'è del sangue degli amanti carco / per forza di virtù ch'usa
oro che nel foco affina / mi rappresento carco di dolore, / di paura e
inghiottito / dai flutti ingordi il prezioso carco, / indebolita, rattoppata, umile
, lvii-196: a un asino restio, carco di grano, / un contadin dicea
so che da troia vincitor superbo / riede carco di gloria in argo atride. foscolo
] era in terra di mal preso carco, / come adiven a chi virtù relinque
, lvii-196: a un asino restìo, carco di grano / un contadin dicea:
/ suo si discarchi di vergogna il carco, / tal fu nelli occhi miei,
caronte, / vedendo a lui venir carco d'argento / un villano riffattó, co
alquanto della donna mia, come uomo carco di insopportabili affanni, da me medesimo
che di verde e forte / vecchiezza carco e di gran falce armato, / tempo
l'aspro duole ond'era il petto carco / dell'arpa d'oro al tenero
: 10 tutto / ne assumo il carco: in me riposa; e ascolta /
150: non riposa colui / che ha carco d'altrui. proverbi toscani, 227
. f. alberti, lxxxviii-i-143: carco di male carni, orbo e vizioso /
/ risonando ariosto, / squallido e carco d'infinita noia? chiabrera, 1-i-304:
perché ne portavamo sempre un gambelo carco per ogni rispetto. dottori, 1-153:
il crin lussureggiante inonda, / d'arme carco guerrier portar sul dorso; / e
carlo faceva ritorno / in francia, carco di lodi e d'onori, /
, io me retruovo il seno / carco d'affanni. cassieri, 11-131: col
apennino / d'atri vapor nitrosi un turbin carco / su l'albeggiar del rorido mattino
sotto 1 miei piedi per lo novo carco. / io già pensando; e quei
spiriti incorporei, ora per lo nuovo carco di me dante moviensi spesso sotto i
un bel saggióne / di broccato gentil, carco di perle. = dal fr
vedeva un miserello amante, / di dolor carco, di pietà dipinto, / seguir
d'esempio, passar vicino a un vassoio carco di bicchieri e di chicchere, senza
e io rispuosi: « allevaria quel carco / che scarcar mi conven sol con
sotto i miei piedi per lo novo carco. targioni tozzetti, 12-4-7: da an-
/ più si onerò de l'amoroso carco. novella della ginevra, 44: avendo
più ch'altri, e più assetato e carco / e di virtù più scarco.
stento gravoso del lavoro / presomi a carco e l'arida scarsezza / de'termini al
sozza povertà, di lebbra immonda / carco il buon giobbe in letamar sedea / e
: è tanto scemato di cervello / e carco d'infinite e varie doglie / che
, che di pietoso ardente zelo / carco, scendesti dal sovran tuo seggio, /
, 137: l'avaro agricoltor, che carco / di preda il vede [il
bandello, 1-47 (i-561): quantunque carco di panni fosse e con la spada
la scimitarra al fianco, e 'l tergo carco / de la faretra, e ne
/ e di vani pensier tanto son carco / che a forza mi rimango in questo
e l'aspro duolo ond'era il petto carco / dell'arpa d'oro al tenero
che fa uscire sciolti / lo troppo carco e la soverchia cura. giov. soranzo
e uno scrocco, / s'io non carco l'arco e non iscocco / e
tutte le scommettevano. acquistan carco. fazio, ii-44: chi vi cerca
infi, 19-131: quivi soavemente spuose il carco, / soave per lo scoglio sconcio
tocca, / sì scoppia'io sottesso grave carco, / vento d'aprile, scoppiavano
. fagiuoli, xii-84: io carco d'anni e di delitti e privo /
informato di quanto aveva a dire e carco di promesse se buone novelle a la
a l'entrata albero immenso, / carco di frutti, il cui soave odore /
il tonante amator che, stanco e carco / delle cure del mondo, a
volto / suo si discarchi di vergogna il carco, / tal fu ne li occhi
il carro delle muse, / tutto carco de'tuoi pregi. dottori, 3-12
impaziente in tanto e d'alto orgoglio / carco armedonte e sgombro di pietate, / visto
tocca, / sì scoppia'io sottesso grave carco, / r. barbiera [« l'
). fusinato, ii-110: ma carco di ferri, ma in ceppi costretto /
traghetto. / quivi soavemente spuose il carco. testi fiorentini, 186: la nu-
fatto, / di burro e droghe carco, nel color contrafatto. gadda conti,
di tanti e tanti pregi, onde sei carco. -ragazzo bellissimo. rocco,
va'lento come mulo e somarèllo / carco d'anni, di cancheri e di grasso
, 95: o disdegnoso, de malizia carco, / o misertà de le vertù
paion di foco, / avran suo carco e soprasoma un poco. aretino, v-1-639
/ di sostener, lasciato il natio carco, / de l'antenna le braccia in
tocca, / sì scoppia'io sottesso grave carco, / fuori sgorgando lagrime e sospiri
da ferrara, 83: e1 grave carco de la soma trista, /..
, par., 5-55: non trasmuti carco a la sua spalla / per suo
, / al teigo della terra inutil carco, / né v'ha chi verso lei
/ d'atri vapor nitrosi un turbin carco / su l'albeggiar del rorido mattino
. ganzarini, i-2-102: l'istrice carco di spinose sete. -provvisto di lisca
due, ed ei segue di gire / carco e superbo de le nostre spoglie.
infi, 19-130: quivi soavemente spuose il carco, / soave per lo scoglio sconcio
vago un arco / di color stigio carco / nel mezzo tinto sol di bianca neve
caminare tutto dì per la terra sviato, carco a stracco di maglie di ferro,
la quale elli era, aombrati, il carco si stravolse, il signore cadde.
a'suoi. / quindi il ciel carco d'ira d'infinito diluvio il mondo asperge
x-5-446: losco bandito e di peccati carco, / stuprator di giornali e di
xamphiones'. g. gozzi, i-19-153: carco di ricche spoglie, / al re
vi-223: scelerato! di quante colpe sei carco: le decime dovute al principe,
caminare tutto dì per la terra sviato, carco a stracco di maglie di ferro,
d'esser meco: / ma tardavagli il carco e la via stretta. ovidio volgar
ad una mulla, / e de alto carco se mostrava stanco; / una gran
scimitarra al fianco, e 'l tergo carco / de la faretra, e ne le
. petrarca, 360-8: mi rappresento carco di dolore, / di paura e
, / e di laudi e di don carco riviene. montale, 1-114: un'
la scimitarra al fianco, e 'l tergo carco / de la faretra, e ne le
tocca, / sì scoppia'io sottesso grave carco, / fuori sgorgando lagrime e sospiri
olmi, / i cui rami giammai non carco frutto, / i verzieri bramai,
bandello, 1-47 (i-561): quantunque carco di panni fosse e con la spada
lat. trans 'attraverso, oltre'e da carco per carico (v.).
un vigneto oppresso e curvo / sotto il carco dell'uva. il tralcio è d'
/ suo si discarchi di vergogna il carco, / tal fu ne li occhi miei
. ciro di pers, 3-254: carco di neve l'apenin trascorse. loredano,
/ un asin vechio, quando è troppo carco. guerrazzi, iv- 225: mise
arcada stride, / col pensier di duol carco, umido e greve?
mezzo al varco / del ciglio d'umor carco. a. cocchi, 8-106:
. tasso, i-22: spirto, che carco di virtù e d'onore, / quan-
5-28: questi solea di rare merci, carco, / varcare a gli altrui lidi
: andando per la strada, tutto carco / d'affannati pensieri e di paura /
: quando autunno d'uve e frutti carco / con bacco vien tutto macchiato e
31-21: sì scoppia'io sott'esso grave carco, / fuori sgorgando lagrime e sospiri
'l volto / suo si discarchi divergogna il carco, / tal fu ne li occhi miei
/ e sta in aguato e col balestro carco. baldi, 5-13: attende al
, x-5-446: losco bandito e di peccati carco, / stu- prator di giornali e
una mulla, / e de alto carco se mostrava stanco. berni, 59-34 (
tua galea, / qual parte al carco è rea, / e da qual meglio
/ di noiosi pensier ti fa sì carco. v. franco, 232: se
da melita sarai. ve'ch'i'mi carco / le coltri in collo. =
l'aspro duolo ond'era il petto carco / dell'arpa d'ero al tenero concento
'l sole fuor de tacque / con unvisaggio carco di vin còrso, / quando a parigi
37-74: e qual al peregrin de nimbi carco, / doppo notturna piogia e fredi
par., 5-56: ma non trasmuti carco a la sua spalla / per suo
mio petto mai? là dove ognor più carco e lasso e cieco / io pur