e la diedi a quello che stava a capotavola; uno grasso, saccente e
iv-97: qualcuno la guardava, laggiù da capotavola, con occhi sbarrati e imbambolati,
al posto d'onore (cfr. anche capotavola). sacchetti, 87-8: essendosi
: lo scultore... stava a capotavola perché se lo meritava. moravia,
: qualcuno la guardava, laggiù da capotavola, con occhi sbarrati e imbambolati,
cassola, 2-72: gli sposi a capotavola (lei diciott'anni e lui ventuno)
2. sm. chi siede a capotavola, nel posto d'onore.
martini per la colazione. martini capotavola ha alla sua destra emilio gallori
messi lì vicino al piatto del capotavola: una sciabola nuda e un
, iv-78: la madre sedette a capotavola, e, benché i posti fossero gli
] a quello che stava a capotavola, uno grasso, calvo, con roc
colla pelle cascante, osservava malfidato il capotavola. 2. che si riferisce
tutta la tavolata era orientata verso il capotavola. -marin. disposto con le
, 1-258: la vecchia acampora a capotavola con gli occhi fermi e polverosi di un
laggiù, al suo posto abituale di capotavola, al medesimo posto da cui il nonno
senesino. ojetti, i-402: martini capotavola ha alla sua destra emilio gallori,
i-285: il vecchio signore sedeva a capotavola. era sordo, e aveva una scatoletta
-disus. in capo di tavola: a capotavola. manzoni, pr. sp.
re artù, ciascuno può esser considerato capotavola). silone, 9-225: in
: lato corto di una tavola; capotavola. ranieri sardo, 160: quivi
forzosamente. manganelli, 5-13: a capotavola di una mensa monotona e coattivamente ordinata