sul petto. soffici, ii-214: capivo che non era bello da parte mia,
certo punto, allibito, m'accorsi che capivo tutto. comisso, 12-160: l'
antagonismo di dipendente... ora capivo quanto il mio gioco era insensato.
due, tuttavia mi erano antipatici, non capivo perché e spesso mi dicevo che ero
archi di cifre che non capivo, per il nascente archivio della
fermò davanti a quella tenda che ormai capivo d'essere una specie di astanteria,
un fiume. manzini, 10-95: capivo che, al loro vigoroso, attirantissimo
. ritardavo questo momento perché in fondo capivo che non era la nostra azione che
romualdi mi teneva discorsi di questo genere, capivo benissimo che eran baggianate da farmacia di
. la gelosia mi rendeva sciocca. non capivo più nulla di lui. preferivo la
azeglio, 1-261: negli stivali suoi ci capivo tre volte. i miei amici vedendomi
i becchini, e soltanto a vederli capivo davvero cos'era successo. =
diciotto. comisso, 1-231: ancora capivo che dentro di sé si dava della
colori acerbi. bocchelli, 9-208: non capivo che cosa facesse un branchetto di ragazzi
e tutti gli altri erano gente che capivo, giovanotti cresciuti là intorno, poco
macchine: la motrice a caldaia la capivo, bastava un talino qualunque a pulirla
macchine: la motrice a caldaia la capivo, bastava un talino qualunque a pulirla
; parecchie parole greche (che non capivo) mi umiliarono. 3.
che le mani mi tremavano; ma capivo che era inutile contrariarlo. 2
irritato. orioni, x-20-195: capivo che egli rimaneva contrariato, ma la
volte mi guardavo le mani, e capivo che tra me e i signori,
levi, 1-103: io stesso non capivo che cane fosse: mi pareva uno strano
cammino. sbarbaro, 1-274: non capivo che voleva da me quella gentile premura
ridendo certi aneddoti matrimoniali ch'io neppure capivo bene allora; e mi ricordo che
e a fumacchi. alvaro, 9-420: capivo allora intuitivamente queste cose, il risveglio
). linati, 13-24: io capivo benissimo che, in parte, quelle
. dossi, 595: all'ingrosso capivo che gli argomenti comuni a tutti,
. e. gadda, 159: non capivo perché quella domanda innocente, che si
del veicolo. soldati, 2-522: capivo di avere vinto, e che soltanto
schiacciato quello dell'acceleratore e meno lo capivo. 4. marin. ant
. g. bassani, 4-12: capivo il punto di vista degli scioperati degli
altri gerghi levantini, che io non capivo. -spreg. lingua rozza,
pasqua l'avevo già fatta. non capivo lì per lì e lei svelta mi mise
me, ciò di cui ora soltanto capivo l'immensurabile valore. = voce
de pisis, 2-79: io non capivo allora, / il cuore non aveva
sempre pacato e intento a clelia, capivo quanto doveva godersi la nuova vita.
, i-128: capiva poi che non capivo niente / e sbigottiva: « ma
prigione. pavese, 7-196: non capivo. -prendete, -mi dice, -fate
musa! moravia, ix-140: non capivo come potessero passare le giornate intere a
per bisogno. pavese, 5-141: mentre capivo ch'era cinto, fu tra noi
reticenza e lacune. quando stava zitto, capivo che proseguiva per suo conto il monologo
sempre pacato e intento a clelia, capivo quanto doveva godersi la nuova vita.
, ma gli stavo volentieri insieme perché capivo che... mi lasciava pasticciare
truccato e abbellito, io stesso non capivo che cane fosse: mi pareva uno
, un lieve movimento pendolare, non capivo bene se volontario o involontario, la
pur non sapendone il significato, io capivo, dalla sua aria proterva, che
e svelto, tutto pulitino, e non capivo in me con quello scartafaccio sotto al
, 1-51: la motrice a caldaia la capivo, bastava un talino qualunque a pulirla
legati? pea, 7-82: non capivo il rebus di queste parole, e,
che non pensavo, firmare documenti che non capivo, redatti da altri secondo i loro
: io ero giovane assai, non capivo tutto, tacevo e sorbivo ogni
breve tratto, e io questo non lo capivo, fosse stato per depositarmi finalmente sull'
sorrise appena. alvaro, 9-420: capivo allora intuitivamente queste cose, il risveglio
non m'interessavano più, non li capivo più, erano sull'altra riva.
7-113: quando gli dissi che tutto capivo ma non rubare la ragazza a chi è
gozzano, i-128: capiva poi che non capivo niente / e sbigottiva: «
e sghimbescia. bacchetti, 1-i-371: non capivo che una bruttezza come la mia,
contraffazione di donna come me, non capivo che dovesse far paura a una bimbetta
tutti i colleghi tornarono a noi; ma capivo che l'anima del gruppo era gallo
scossoni di quella vettura pubblica sgangherata, non capivo nulla. montale, 3-50: la
senso. calvino, 22-18: non capivo niente..., non capivo le
non capivo niente..., non capivo le ragioni dellecose, degli uomini, era
ad intervalli sulle sue labbra, io capivo benissimo che quell'anima era...
arturo e tutti gli altri erano gente che capivo, giovanotti bocca prima di lasciarsi scappare
due persone. pavese, 7-181: capivo che c'era qualcosa tra noi, come
38: io ero giovane assai, non capivo tutto, tacevo e sorbivo ogni parola
, mi guardò rapido, torvo. capivo. 4. indica una posizione
enfatico). pratolini, 3-112: capivo che avevo creduto di amarla per il
di una nostra conversazione (che io non capivo e non pensavo che fosse un'intervista
fossero ostensori. pavese, 7-181: capivo che c'era qualcosa tra noi, come
mai venuto a casa mia e non capivo quale potesse essere il motivo della sua visita
con maggie occhiate svelte di cui non capivo il significato. -per estens.
sono i professori; in principio non capivo neanche bene la domanda. poi ho capito
facemmo sotto quelle finestre fu temerario. capivo che in qualche angolo della piazzetta doveva
per un'altra monelleria, e ormai capivo che il ragazzo poteva anche trovarsi nello stato
cui tinta precisa mi sfuggiva, non capivo se ci fosse una leggera canzonatura o
fatica al vento. moravia, xii-223: capivo che andarmene, dopo aver aspettato tanto
». « perché? » non la capivo e volevo capirla. « perché ha
, perché con tutto quel girare non capivo più un cazzo. na adrenalìnico,
forte di sempre, devo dirti che non capivo una minchia. 2.