, / ch'a la tua segnoria / caper quasi om non pone. angiolieri,
151: ma a me non po caper nella testa che d'una lingua particulare
tanto lieto, che tra la pelle caper non gli parea. machiavelli, 7-5-49
= lat. capra, femm. di caper capri * capro '. per una
, lat. capricornus (comp. da caper capri * capro • e corna
= lat. caprificus, comp. da caper capri 'capro 'e ficus '
voce dotta, lat. capri (da caper capri) e -membris, legnosi
dotta lat. caprigenus, comp. da caper capri * capro 'e dal
v.). = lat. caper capri-, nel significato del n. 4
nel significato del n. 4 cfr. caper emissarius (s. gerolamo),
, 151: a me non po caper nella testa che d'una lingua particulare,
savria tal c'ha contato, / caper lei sola conten contenenza. compagni, 1-8
151: ma a me non po caper nella testa che d'una lingua particu-
emissario, deriva dal lat. eccles. caper èmissàrius: il caprone che si è
, quantunque poco acconcia e malagevole a caper nel verso, egli molto spesso ora
o poca pratica, / non ha potuto caper nel suo intrinsico / così ben il
, 151: a me non po caper nella testa che d'una lingua particulare
la tua segnoria [amor] / caper quasi om non pone / e manti contra
[la buca] larga di quanto caper vi possa una persona ma molto profonda
il fiasco quanto le valice / potean caper, là dove ancora io porto / cappa
/ ch'a la tua segnoria / caper quasi om non pone, / e manti
semi- (da semis 'metà') 'quasi'e caper (v. capro). semicarbazide
gran temenza incominzai, / non credendo caper nel vostro regno, / ch'io
piace sputa! -lasciarsi sputare in caper, lasciarsi trattare male. g.
stanza / agli altri, i quai caper vi possan meglio. -spazio per
mersede, ancor non m'amasse, / caper li sembianti poma star gaudente; /
con gran temenza incominzai / non credendo caper nel vostro regno, / ch'io già
il fiasco quanto le valice / potean caper, là dove ancora io porto /