lance in pezzi / rotte nel tuo capaccio sentirai, / e al suon d'un
ierusalem, nella città celeste. capaccio, sm. testa grossa, di forma
auguro una mazzuola criminale / sopra codesto capaccio cornuto. 2. ingegno tardo
. redi, 16-v-n7: il mio capaccio duro ha fatta una fatica da bestie
: intanto io giurerò, che 'l tuo capaccio / gli dei, che di lassù
e quanto cimurro gettavano! -spreg. capaccio, capettàccio. cellini, 1-99 (
baccio bettini, il quale aveva un capaccio come un corbello, et ancora lui
un cazzatello sottilissimo e dispariscente uno smisurato capaccio, che agguagli di circonferenza una gran
altro capaccio? non risponde? non viene? che
importanza. = deriv. da capaccio: cfr. cappuccio2.
cappuccio. cappùccio1 (ant. capaccio, dial. cappuzzo), sm
un cazzatèllo sottilissimo e dispariscente imo smisurato capaccio, che agguagli di circonferenza una gran
baccio bettini, il quale aveva un capaccio come un corbello. b.
perché tu veda ch'io non son capaccio, / e do dell'oprar mio conto
asino, disse, e disgraziato, / capaccio duro, e bue, orsù che
. redi, 16-v-117: il mio capaccio duro ha fatta una fatica da bestie
. colletta, ii-174: i vescovi di capaccio e di policastro ebbero benefizi ecclesiastici e
. redi, 16-v-n7: il mio capaccio duro ha fatta una fatica da bestie
, 9-xiv-204: era... capaccio persona di sì grossa pasta che il tutto
io... con monsignore reverendissimo di capaccio, mi disse avere impetrato un benefizio
davvero. = denom. da capaccio (v.), peggiorativo di capo
f. doni, 414: che capaccio grande è questo che sta in fatti pensieri
e de'pizzi di quel mio marmoreo capaccio non ve ne pigliate, camillo mio;
e'non ha oncia / in quel capaccio suo, che porta l'ali, /
e de'pizzi di quel mio marmoreo capaccio non ve ne pigliate, camillo mio;
auguro una mazzuola criminale / sopra codesto capaccio cornuto. -figur. duro castigo
città di napoli di g. c. capaccio. = voce dotta, lat.
; poi andava e ritornava al detto capaccio, e metteva dentro tutta quella via che
baldinucci, 9-xiv-204: era... capaccio persona di sì grossa pasta che il
mia intenzione satisfare. g. c. capaccio [in di costanzo, 132]
voi! incapriccito / volete dir, capaccio. / -bene: a codesto modo:
, con valore intens., e da capaccio (v.), con suff
grazia che, vacando il vescovado di capaccio, per mezo del re glielo fé segnare
torrusio, dopo ribellata la città di capaccio, combatteva con armi spirituali e guerriere
doni, 3-89: al banco di capaccio fibbia vi stava un garzone, il quale