: la barba e'capelli, lasciata la canutezza, presero nero colore. bencivenni,
; gli fa neri, e tarda la canutezza, e non gli lassa cadere.
ricchezze de'vecchi non sono da misurare alla canutezza del capo, ma al senno della
mondana gente / rughe alla fronte e canutezza al pelo. segneri, ii-585: uomo
: uomo almeno, a cui la canutezza del crine accrescesse venerazione, e la severità
di rispetto e la calvezza e la canutezza, quanto vituperevole è di coloro la tracotanza
? proverbi toscani, 147: la canutezza non è sicuro indizio della vecchiaia,
'canizie'è più assoluta; la * canutezza 'può essere un cominciamento di canizie
dei giovani de'quali è notabile la canutezza prematura. -figur. cassiano volgar
età], e da quella pervegnendo alla canutezza de'senti menti [ecc
sì fedele fanciulla, che aspettare la canutezza cogli non fidati cittadini. garzoni,
.. aver rispetto e riverenza alla canutezza di quelli, esser osservanti con essi.
401: rivolga in mente / la canutezza, che oltraggiò susanna.
età, che quando negli anni della canutezza ci viene a ferire. batacchi, i-157
], 805: corsoide è simile alla canutezza dell'uomo. tramater [s.
barba e la chioma, deposta la canutezza, presero il color negro, la pallidezza
potrebbe credere in chi fin all'ultima canutezza avesse impiegato e lo studio ne'libri
sapienza, pervenuto a gli anni di canutezza, non vergo- gnossi d'adottrinarsi nel
de'vecchi non sono da misurare alla canutezza del capo, ma al senno della
], 810: polia induce una certa canutezza di sparto ma più dura.
segno che non si contradistingue la pubertà dalla canutezza. salvini, 13-95: cui giovine
ringiovanito quattro volte, avea mutato la canutezza, le crespe e i denti e all'
e il tiberio è involto in una inviluppata canutezza. 5. ciocca di
parnaso, ella rivolga in mente / la canutezza che oltraggiò susanna. metastasio, i-iv-16
stanchi mortali, in un momento da canutezza soprapresi. = nome d'agente da
stanchi mortali, in un momento da canutezza soprapresi. tortora, i-187: posesi tra
volgar. [crusca]: inaspriscesi rugosa canutezza dello squamoso capo. dalla croce,
, 6-313: la femina tigne la sua canutezza con erbe di germania e per arte