). chi mangia carne umana, cannibale. fazio, v-21-37: gli antropofagi
). nel fr. cannibal e cannibale (nel 1534). da cui la
. da cui la forma più moderna cannibale. cannibalésco, agg. (
cannibalismo. = deriv. da cannibale: cfr. fr. cannibalisme (1796
fatto l'onore dì epigra- farmi come cannibale e girandola. epigrafato (part.
[la dentiera] di coccodrillo del cannibale curreno si rivelò prima forbiciando mostruosamente l'
sciancato nano ha l'anima di un cannibale! che ci vada lui a far la
hanno fatto l'onore di epigrafarmi come cannibale e girandola. 6. discorso
membratura fisica. bacchetti, 2-ix-349: negro cannibale di membratura immane e di forza orrenda
corrotte, dipendenti dai capricci di un cannibale, han potuto scambievolmente distruggersi, spinte
eolico. gramsci, 1-62: 'cannibale 'o mangiatore di uomini significa originalmente
redivivi spinosiani potrebber piantar nella coscienza del cannibale il perno dell'ente e fame centro
redivivi spinosiani potrebber piantar nella coscienza del cannibale il perno dell'ente. periodici popolari,
ii-412: ci vorrebbe un'indole da cannibale per essere arcigni e rozzi sotto alla
un gigante pastore, rozzo e crudele cannibale, fornito di un occhio solo.
per certo a farmi divenire un vero cannibale. -rifl. martello, 6-i-327
? -e perché? non sono mica cannibale. c. e. gadda, 6-209
, che culmina nella figura del ramponiere cannibale, leale e aperto quanto nessun bianco.
i cadaveri dei chilometri / divorati dal cannibale motore. = comp. dal
, è un'onda sommergitrice, un ingente cannibale cieco dal palato insensibile. 2
eccessivi sconti. = denom. da cannibale, col suff. frequent; cfr.
letter. proprio, caratteristico di un cannibale; cannibalesco. pavese [melville]