si dee fare per modo che si caggia nel vizio detto agge- zione, cioè
da ogni minimo bruscolo che sopra vi caggia, dirompersi, e ritirandosi d'ogn'
.. / giusto giudicio dalle stelle caggia / sovra 'l tuo sangue, e sia
benché per mancamento di chi lo getta caggia innanzi che arrivi allo animale, nientedimeno
termine postole, è di necessità che ella caggia nelle mani della morte, dalla quale
, 6-102: giusto giudicio dalle stelle caggia / sovra 'l tuo sangue, e sia
/ di sua nobiltà con- vien che caggia. buti, 3-238: s'avvantaggia,
, in sin ch'a terra / caggia disciolto. marino, 352: or non
venire se non pe'consigli, altrimenti caggia in bando di rubello. giov. cavalcanti
, acciocché la pena del pentére non caggia nella tua barba; perocché egli è
netta, / acciò che cerere abbondante caggia / in bella biada, e la sua
sbadigliare, e che la lingua vi caggia di bocca per pronunziarla! buonarroti il giovane
ogni minimo bruscolo, che sopra vi caggia, dirompersi. leopardi, ii- 1004
... / e vinta a terra caggia la bugìa. boccaccio, dee.,
il fior adorno / pria ch'egli caggia, e de l'età ridente, /
indie, e cong. caggio, caggia, del gerundio caggendo, ecc.)
ben la soma, / che la non caggia per mala misura. lorenzo de'medici
fossa, / nella qual poco dopo tristo caggia / per mai più non cavarne se
porti con diligenza, che non ti caggia e non lo imbratti. parini,
il fior adorno / pria ch'egli caggia, e de l'età ridente, /
rabbia, schiuma, venen da'denti caggia. marino, 19-380: e versando ne'
collo ignudo / ad or ad or gli caggia il ferro crudo. garzoni, 1-388
, 6-100: giusto giudicio dalle stelle caggia / sovra 'l tuo sangue. idem,
sella, / e vinta a terra caggia la bugia. boccaccio, i-421: se
sarà quasi impossibile che la elezione non caggia in uno di quegli che sia tenuto de'
ed ingiuria dal capitano fatta allo non caggia / più negli error che avea passati,
avea passati, e danni. abate non caggia sotto alcuno dei tre? idem, 23-86
, / di sua nobiltà convien che caggia. idem, par., 17-63:
: conciossiacosaché al valoroso uomo nel pregare caggia la faccia, e tutto arrossisca,
: oh a chi d'italia nato mai caggia dal core il tuo nome / frutti
opera in modo che, quando il muro caggia, il fosso sia cavato almeno cinque
i parmi che come un fior tuo'biltà caggia: / dunque prendi partito come saggia
6-67: poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli, e che l'
, 29-29: onde materia agli scrittori caggia / di celebrare il nome inclito e degno
abbandoniamo. questo non pare che caggia nella mente nostra, di volere
, voglia operare bene, e che gli caggia mai nello animo di usare quella
purg., 4-37: nessun tuo passo caggia: / pur su al monte dietro
dimora / pietate che del mio martirio caggia. = lat. cadére (diversamente
oh a chi d'italia nato mai caggia dal core il tuo nome / frutti
cavalcanti, ii-464: se non ti caggia la tua santalena / giù per lo
rabbia, schiuma, venen da'denti caggia. / non già così la mia bella
fossa, / nella qual poco dopo tristo caggia / per mai più non cavarne se
con diligenza, che non ti caggia e non lo imbratti. alfieri, i-io
ben la soma, / che la non caggia per mala misura. ariosto, 17-79
non porgi, / ch'i'non caggia più cimbottoli. firenzuola, 384: ad
propria volontà; cioè, che volontariamente caggia nella colpa del peccato mortale, che
» ', ii-464: se non ti caggia la tua santalena / giù per lo
: l'omero mio delle sue giunture caggia, e lo mio braccio colle sue ossa
bellezze il fior adorno / pria ch'egli caggia, e de l'età ridente,
croce oggi gridar si sente: / caggia babel per le cristiane spade / e
croce oggi gridar si sente: / caggia babel per le cristiane spade / e
non si debiliti, sicché poi leggermente caggia ne'mortali. davila, 259:
delibro e sancio / che mai non caggia in me per tempo obblio / di lui
, / ch'i'arda, mora e caggia / a quel c'a peso
non fischi; stanza che ruinosa non caggia; compagnia, che buona non rimproueri;
gran difficultà mantenersi che l'uomo non caggia, perché in quelle sono molti e
dove il sole al vespro par che caggia, / è tingitana e questa con la
fa dal suo rimanente, prima che caggia si dilunga quanto può. caporali, i-133
da ogni minimo bruscolo che sopra vi caggia dirompersi, e ritirandosi d'ogn'intorno fargli
., 20-15]: 'disceda', cioè caggia e venga questa avarizia a mancare.
e dolorosi. / in estrema ruina caggia e pera / del seme suo la discendenza
di sua nobilità con vien che caggia. / solo il peccato è quel che
, innanzi ch'ella [polissena] caggia tra le mani de'greci, 11
manca, / di sua nobilità convien che caggia. / solo il peccato è quel
ponte, donde cadde costui, e caggia addosso a lui. capellano volgar.,
abbracci e 'n vano stringi, / caggia a tema, e la chioma / canuta
dolce e generosa, che del colore non caggia. crescenzi volgar., 2-25:
, che per troppo tosto credere non caggia ovvero iscorra in alcuna fal- sitade.
il fior adorno / pria ch'egli caggia, e de l'età ridente, /
, che per troppo tosto credere non caggia, ovvero iscorra, in alcuna falsitade.
arcioni, / giusto giudicio dalle stelle caggia / sovra 'l tuo sangue. petrarca,
collo ignudo / ad or ad or gli caggia il ferro crudo. scuoiare un avambraccio partendo
fiammeggiar si raddoppi e opposta indarno / caggia la man confusa e il timor seco.
suo sia sì fodrato / ch'ella non caggia a merzé di persona. s.
. cavalcanti, i-303: se non ti caggia la tua santalena / giù per lo
. cavalcanti, xxxv-n-554: se non ti caggia la tua santalena / giù per lo
/ o che ne l'onda ibera / caggia naufrago apollo e il dì sommerga,
menar forte, che di fuor non caggia. soderini, iv-79: rivegghinsi ogni giorno
fortificando con ferro, per ch'egli non caggia. crescenzi volgar., 9-54:
: poi appresso con vien che questa caggia / infra tre soli, e che l'
netta, / acciò che cerere abbondante caggia / in bella biada, e la
spesso / ai pié del gittator tornando caggia, / spesso era in prova. d'
de la vita lungamente goda; / ma caggia anzi al suo giorno, e ne
il fior adorno / pria ch'egli caggia, e de l'età ridente, /
, 6-100: giusto giudicio da le stelle caggia / sopra 'l tuo sangue, e
portar questa lettra ove vorrai, / o caggia sopra me folgor dal cielo. monti
, 6-100: giusto giudicio dalle stelle caggia / sovra 'l tuo sangue, e
piante che 'l gocciolo dell'una non caggia sull'altra. 4. locuz
che ingiuria facendo al suo destino / caggia quivi il mortai da grande altura, /
si scuotano leggerissimamente alcune spighe, donde caggia qualche granello. soderini, iii-46:
suo sia sì fodrato / ch'ella non caggia a merzé di persona. del garbo
pòrti con diligenza, che non ti caggia e non lo imbratti. mazzini, 33-307
e vergogne, sicché in peccato non caggia. colombini, 106: vo solo lui
alfin che dia la volta / e caggia, e s'inabissi, o venga meno
suoi arcioni, / giusto giudicio dalle stelle caggia / sovra 'l tuo sangue.
suoi arcioni, / giusto giudicio dalle stelle caggia / sovra '1 tuo sangue
6-68: poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli. boccaccio, dee
fingendo che s'inghermisca con alichino e caggia nella pegola. = comp. da
: se memorabil arco... / caggia,... / non poco spazio
. togliesse le cose intesite... caggia in pena. intàglia
lo porti con diligenza, che non ti caggia e non lo imbratti. pellico,
pria che notte nel mar d'atlante caggia, / fise le ciglia tien nell'oriente
la gocciola che cade dall'uno non caggia sopra l'altro, scrollandolo il vento.
lega d'ogni parte che non ne caggia, e lascialo cinque dì e più,
i ch'i arda, mora e caggia, / a quel c'a peso non
che 'n lete il nome mio non caggia, / ma per piacer almen, con
mia o eloquente o non eloquente lingua caggia mai in sospetto veruno di adulazione.
2-23: acciocché la creta non caggia, si dee con pezza lina fasciare.
manca, / di sua nobiltà convien che caggia. idem, 33-142: a l'
cavalcanti, i-303: se non ti caggia la tua santalena / giù per lo cotto
lucignano [in rezasco, 613]: caggia il detto massaro de'pegni in pena
cesari, ii-117: 'giusto giudicio dalle stelle caggia / sovr'al tuo sangue'..
fiero e spesso urtar de'rapid'anni / caggia e, lasciando lei d'un fregio
cessasse di scriverla nel detto memoriale, caggia in pena... di lire
mezzano modo, ficché scenda ma non caggia. dominici, 2-13: ciascuno di
conservatrice, ke neuna in quello peccato caggia. = voce dotta, lat
ch'al- cuno de'santi non caggia in questi peccati minuti, che si
che per la dolcezza di questo ne caggia. 2. estenuato, sfinito
di sasso per fiumare dalle parti montane caggia nel fiume. p. f
muri dentro, acciò che io non caggia più in simili peccati. mannelli, 180
aiutarci a scalzare il muro, che ci caggia addosso '. -se i
netta, / acciò che cerere abbondante caggia / in bella biada. guido da
egli offenda dio mortalmente mai, o caggia in superbia o per stato, o grandezza
segnata trionfai colonna /... / caggia. cesarotti, 1-iv-348: mi scesero
., 6-101: giusto giudicio dalle stelle caggia / sovra 'l tuo sangue, e
effetto questo futuro [anteriore] non caggia quasi mai in occasione d'usarsi nella
/ o per breve momento io laggiù caggia / dal cieco amore e da sue
, l'omero mio dalla sua giuntura caggia, e il mio braccio colle sue ossa
già vacillante / per la soverchia età caggia e l'opprima? muratori, 6-325:
sarà più ch'a duro laccio io caggia / e 'n tutto di ragion orbato e
da ogni minimo bruscolo che sopra vi caggia dirompersi e, ritirandosi d'ognintorno,
dal tardo / orecchiuto asinelio a terra caggia. dottori, 1-88: come ebbe
impossibile cosa eh'alcuno de'santi non caggia in questi peccati minuti che si commettono
non si puote tenere lungamente eh'elli non caggia in peccati. abate isaac volgar.
: se 'l marito o la moglie caggia in resia, ovvero giudaismo, ovvero pagano
giusto giudicio 'dantescamente 'dalle stelle caggia 'su voi, che avete postergato ai
, iii-293: permetterò iddio ch'ella caggia in una fornicazione ed èllati fatta umile e
: conciossiacosaché al valoroso uomo nel pregare caggia la faccia e tutto arrossisca, chi
mia o eloquente o non eloquente lingua caggia mai in sospetto veruno di adulazione.
che 'n lete il nome mio non caggia, / ma per piacer almen, con
appresso convien che questa [parte] caggia / infra tre soli, e che l'
chi siede in piano non hae onde caggia. proverbi toscani, 25: 'chi disse
ponte, donde cadde costui, e caggia addosso a lui ». a costoro parse
e sbadigliare e che la lingua vi caggia di bocca per pronunziarla! pigmalióne
6-67: poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli. -in
getta a ogni male, non guardando dove caggia né che faccia. s. gregorio
tenersi a volo / sì che non caggia a precipizio in terra. costantino da loro
compiere, acciocché la tua fatica non caggia premuta dal carico d'opera. piccolomini
preserva e guarda l'uomo debole che non caggia in peccato di fornicazione. s.
amistà con alcuno e avviene ch'egli caggia in tentazione di fornicazione, se tu puoi
città del mondo... non caggia in potere d'eretici che la profanino
chi à la pudicizia è impossibile che caggia in peccato mortale in atto di matrimonio
a ogni male, non guardando dove caggia né che faccia. lapo da castiglionchio
immensa fronte, / par ch'un mar caggia e l'altro mar ricopra.
f 57: piova il cielo, caggia gragnuola ovvero neve, scrolli il mondo
cessasse di scriverlo..., caggia in pena... di lire cento
. cavalcanti, 1-xlv-4: se non ti caggia la tua santalena / giù per lo
'l mio cor, ke da te non caggia / ma sempre più ristringa 'l tuo
ferro fuori del bacino, ché non caggia in sull'oro, e poi da capo
seguisse e che in quello non si caggia rottamente, ma dolcemente si passi.
delibro e sancio / che mai non caggia in me per tempo obblio / di
arcioni, / giusto giudicio da le stelle caggia / sovra 'l tuo sangue, e
. cavalcanti, 1-xlv-1: se non ti caggia la tua santa- lena / giù per
xci-i-3: se così non facesse, caggia nel saraménto e a pena del doppio del
e sbadigliare, e che la lingua vi caggia di bocca per pronunziarla!
, / giusto giudizio da le stelle caggia! », / senz'altro dire conven
certa carta] nel detto memoriale, caggia in pena di lire cento. boiardo,
si scuotano leggerissimamente alcune spighe, donde caggia qualche granello. p. cattaneo
s'inchini incontanente in parte carnale e caggia. s. caterina da siena, 398
rimanga in sella, / evinta a terra caggia la bugia. i capilupi, 121:
arcioni, / giusto giudicio da le stelle caggia / sopra 'l tuo sangue.
, / giusto giudizio da le stelle caggia! » f. m. zanotti,
/ ch'i'arda, mora e caggia / a quel c'a peso non siè
. caterina da siena, iii-113: non caggia tepidezza né sgomento in voi né nel
negligente a le redicte cose, caggia en pena de cento libre de denare,
signor, fa'che dal seggio / caggia del crudo cor l'orgoglio estinto.
sarà ch'ai vaso in mezzo / tu caggia? 11. area sepolcrale,
, 6-68: poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli. idem,
la soma, / sì che non caggia per mala misura. / quando costei par
6-68: poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli, e che
: signore, sostenetemi, ch'io no'caggia offendendovi, ché agevolmente m'inchinano e
non è molto provato, che non caggia in sozzura di peccato. s. bernardo
tenersi a volo, / sì che non caggia a precipizio in terra; / corron
l vigor così s'allenti / ch'io caggia un dì, tra via, dal peso
, senza che uno spruzzolo di acqua caggia dal cielo in più parti del suolo
detta rama che non lo può sostenere, caggia a terra e da se stesso s'
arcioni, / giusto giudicio da le stelle caggia / sovra 'l tuo sangue. c
lato; ma gli è meglio ch'io caggia nelle mani del signore ». donato
. cavalcanti, 1-xlv-4: se non ti caggia la tua santalena / giù per lo
purg., 4-38: nessun tuo passo caggia; / pur su al monte dietro
. / giusto giudicio da le stelle caggia / sovra 'l tuo sangue, e sia
a parlare, a ciò che non caggia in te quella parola che salomone dice
vostra signoria erede perpetuo di codesto maestrato di caggia / sovra '1 tuo sangue, e sia
le molestie temporali, acciò che non caggia nelle perpetuali. manzoni, pr. sp
sella, / e vinta a terra caggia la bugia. piccolomini, 10-133: là
, 6-69: poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli e che l'
ignudo / ad or ad or gli caggia il ferro crudo. metastasio, i-iii-
5-3-161: guardi che dentro al tin non caggia ascoso / pampino, o ramuscel,
, 2-315: in effetto questo futuro non caggia quasi mai in occasione d'usarsi nella
tanto che la volge che convien che caggia / l'altra per che converta è detta
, acciocché per troppa astinenza l'uomo caggia in pazzia, cioè votaménto di celabro.
. cavalcanti, xxxv-ii-554: se non ti caggia la tua santa- lena / giù per