abboccare i minuzzoli e gli ossicini che cadon per terra. viani, 19-354: uno
ed accollo, / perché, quando cadon le foglie, / tu [la vite
e speran nell'indugio ancora, / cadon tutte in un dì, membra disciolte
che schizzando n'escon fuori, / cadon a'piedi lor nella sentina. giusti
, 201: se da le guance poi cadon le rose, / fuggon le grazie
: aron te / cade primier; cadon quant'altri han core / d'awentarsegli
xiii-91: aronte / cade primier; cadon quant'altri han core / d'avventategli
città di bari. manzoni, 73: cadon trepidi a'piè de'nemici, /
aria aperta han corsi vari; / cadon rapidi i densi, i rari lenti.
cade il cane e il ronzin, cadon le penne / ch'in aria sostener
porte / sbattono: a mille / cadon gelate stille / da quel tetto e
le cittadi? a cento a cento / cadon gli egri mortali / d'ogni età
a dispendio comun mensa imbandita, / cadon i verri dalle bianche sanne. tommaseo
ahi quanto sangue piove! / quante cadon dal ciel divelte penne! pindemonte, 9-624
. palazzeschi, ii-15: dal tetto cadon giù / un dopo l'altra / l'
/ ove fra l'ombre amene / cadon zampilli argentei / sopra dorate arene.
amore, iddio crudele, a te cadon vittime entrambe. d'annunzio, iv-2-701
prati e i laghi, / mentre cadon su lor fendendo il buio / lucide
ferrei nembi rompono l'aere / e cadon le insegne davanti / al flutto e
, pozza. zinano, 13-72: cadon di sangue in miserabil foce / morti
ii-53: grosse gocce e rare / cadon dall'alto, e per gli aerei
, / cadendo qual che dal ciel cadon fulgóre. ariosto, 15-40: sì si
sogno d'amore e'sia: / cadon le stille, sibila il rovaio; /
-se il cieco guida il cieco ambedue cadon nella fossa; chi va dietro al
cesarotti, ii-239: a mille / cadon gelate stille / da quel tetto. bocchelli
profano arderò! manzoni, 73: cadon trepidi a'piè de'nemici, /
, ii-53: grosse gocce e rare / cadon dall'alto. leopardi, 39-59:
, iii-509: a cento a cento / cadon gli egri mortali / d'ogni età
taglio ed accollo, / perché, quando cadon le foglie, / tu abbia un
devoto. g. varano, lvi-395: cadon l'opre di fidia illustri e chiare
tormenti acerbi ed ingegnosi strazi, / cadon nel sangue lor morti e non vinti.
prati, i-296: simili a foglie / cadon le umane vite. e indifferente /
il legno nel capace porto, / cadon le vele, le allentate sarte / cedon
lento collo. carducci, 303: lente cadon le braccia, / il guardo le
, / cadendo qual che dal ciel cadon fulgure. pasqualigo, 2-1: voglio grattarli
alma, in su l'erboso piano / cadon le torme a popolar le glebe.
del ciel fendendo con obliquo volo, / cadon scoppiando in combattute rocche. spallanzani,
'l capo sovra 'l manto nero, / cadon le ciocche degli ondanti crini, /
fùr tocche. pindemonte, ii-104: cadon le belle, e i vati, /
, 1-41: le lucciole dal gel cadon ridotte / semivive ne'prati, e di
/ del ciel fendendo con obliquo volo / cadon scoppiando in combattute rocche, / ministre
difesa, in su le spalle / gli cadon da la cima dell'elmetto! pindemonte
ii-62: sorgono intanto i dì, cadon le sere, / e dubbio pende
il cane e il ronzin, cadon le penne / eh'in aria sostener l'
, sovra il mio capo / cadon talor dalle finestre a soma / o le
; rimbombare. abriani, 1-90: cadon le stigie turbe oppresse e dome /
: grandinato. halli, 1-4-44: cadon le biade dal gran turbo scosse / de'
poco a poco tutti [i soldatini] cadon giù, / tutti cadono giù sul
smisurata sua lancia. graf, 5-344: cadon sopr'essi fragorosamente / i gran coperchi
più fuor. manzoni, ii-337: cadon trepidi a piè de'nemici, /
adopra l'arte, / sopra morti prostrati cadon vivi. s. maria maddalena de'
: amore, iddio crudele, a te cadon vittime entrambe: / scorgile tu nel
1-41: le lucciole dal gel cadon ridotte / semivive ne'prati.
e'raggi del sole che vi cadon su e non gli lasciano ire divergenti,
ciel fendendo con obliquo volo, / cadon scoppiando in combattute rocche, / ministreorrende di
piedi vo, sovra il mio capo / cadon talor dalle finestre a soma / o
per trovarvi felicità. gnoli, 1-314: cadon vinte le membra, un sopor lento
io mi sbigottisco e tremo e mi cadon le saette di mano. carducci,
gli arbori / d'alta testa al suol cadon dalle barbe. 3.
, 5-174: il cibo langue, / cadon le braccia e le palpébre, e
rag ^ i del sole, cne vi cadon su, e non gli lasciano ire
degli uomini. carducci, iii-2-303: lente cadon le braccia, / il guardo le