(m'abbróncio). mettere il broncio. pea, 5-87: si offese
odio represso. = deriv. da broncio (v.). abbronzaménto
, / si gli rispuose, portandoli broncio. machiavelli, 881: mi sono
, 1-152: non mi tenere più il broncio adunque, e rispondimi. panzini,
. -al figur.: fare il broncio, impermalirsi. crusca [s.
. fare il muso, mettere il broncio. = deriv. da muso (
che fa il muso, che sta col broncio; intristito. giusti, v-168
e gelido ha l'aria di tener il broncio. paolieri, 2-185: filtrava l'
? -avere muso: tenere il broncio, mostrarsi offeso. giusti,
essi la vezzosa; e io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini
. -pigliare il bofonchièllo: fare il broncio. berni, 16: ess'ella
bóncio2, sm. scherz. broncio. menzini, ii-169: e
boncio. = deformazione infantile di broncio (v.). bondino
paternamente donna giovannina che teneva ancora il broncio. de roberto, i-93: sapete dunque
manifestare il suo risentimento: fare il broncio, tenere, portare il broncio.
il broncio, tenere, portare il broncio. -pigliare il broncio: offendersi.
, portare il broncio. -pigliare il broncio: offendersi. canigiani, 1-54
, / che ciaschedun gli dovre'portar broncio. buti [crusca]: e parlava
mi guata, e non mi tien più broncio, / ch'io mi son pur
, e l'avrà fatte pigliare il broncio. buonarroti il giovane, 10-915:
non ch'altro a veder fargli sol quel broncio, / par che tutto pe 'l
a vivere ritirato dagli uomini, senza broncio misantropico, o cinica salvatichezza.
la vezzosa; e io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini
che [padron 'ntoni] mi porta il broncio dacché mandai in aria quel matrimonio di
segue sovente fra chi s'è tenuto il broncio un bel pezzo. panzini, ii-390
gli resse il cuore di tenergli il broncio, e subito gli si arrese. pea
la bocca come i bimbi quando fanno il broncio. covoni, 1-133: spiana il
. covoni, 1-133: spiana il broncio, scaccia il lutto. / prendi in
, nessun capriccio umano, il suo broncio era maestoso come l'oscurarsi del giorno
in complesso, nell'aria, tale un broncio, tale una luna da minacciare tutt'
. pananti, i-290: il prete broncio broncio al fuoco accanto / disse,
pananti, i-290: il prete broncio broncio al fuoco accanto / disse, che
, 1-54: terminai col prender il broncio daddovero, donando in cuor mio della
-prendere cappello: offendersi, fare il broncio. d'azeglio, 1-93: un
modo ostile, con avversione; fare il broncio. firenzuola, 657: quando io
nievo, 43: io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini
dolo a vivere ritirato dagli uomini, senza broncio misantropico o cinica salvatichezza. giusti,
nievo, 204: la piccina allungava il broncio; ma poco stante tornava a ciarlare
e aveva 11 coraggio di tener il broncio un'intera giornata. imbriani, 1-177
giusti, 2-67: non fate broncio / come taluno, / che,
, 1-54: terminai col prender il broncio daddovero, donando in cuor mio della bestia
'l desco / già mi portan broncio. 9. prov. chi
pataffio, 1: egli mi porta broncio, e non ha zazza: /
dispetto a ciascuno. 4. broncio, malumore, corruccio. -anche:
nievo, 43: io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini e
, 204: la piccina allungava il broncio; ma poco stante tornava a ciarlare,
. gioberti, iii-30: il broncio di achille, causato da una grave
nerli, 1-vi-438: donato ha preso il broncio con voi, da poi che io
e sotto 'l desco / già mi portan broncio; / ma sconcio / è 'l
che indica disprezzo, sprezzante insofferenza; broncio, bizza, capriccio, dispetto,
di rivolgergli la parola, tenere il broncio. boccaccio, dee., 8-2
purista ferocissimo, mi tien sempre il broncio, a cagione dei decasillabi e dell'edizione
grep pino: fare il broncio (con riferimento ai bambini).
aria, facendo emettere un grugnito di broncio alla madre affagottata, gretosa, tuberosa
sdegno, disgusto, malumore): broncio, mutria. s. bernardino da
il naso; fare o tenere il broncio, portare rancore: essere corrucciato o
. -lasciare il grugno: smettere il broncio. nomi, 6-70: anzi talora
prima ha riportato di città un suo broncio alquanto aggressivo che non mi spiego bene
2. dial. discordia, broncio, collera, corruccio. nieri,
ojetti, i-390: metteva su un broncio da idalgo tòcco nel protocollo. =
, contrariato, insoddisfatto; fare il broncio, corrucciarsi. bronzino,
fiochi. = denom. da broncio (v.) col pref. in-
irritato, insoddisfatto; che fa il broncio, che tiene il broncio.
che fa il broncio, che tiene il broncio. salvini, v-553: 4
salvini, v-553: 4 quel broncio ', quel muso tanto lungo,
si dice per egual senso 4 avere il broncio, portare il broncio, imbroncire'.
4 avere il broncio, portare il broncio, imbroncire'. tozzi, iv-249: gli
, 17-98: 'imbuzzire'. imbronciare. divenir broncio. intronfiare. divenir tronfio.
. raro. imbronciarsi, tenere il broncio. dossi, 1-i-256: due
con valore conclusivo e motria * broncio '). immucidire, intr.
immusisci). letter. mettere il broncio. tommaseo [s. v.
: * immusire ', mettere muso o broncio. = denom. da muso (
m'immusòno). letter. mettere il broncio; rattristarsi, corrucciarsi.
conto suo, con un poco di broncio e un poco impermalito. -di
imposto a cavour di cessare dall'inutile broncio coll'austria, e il conte s'è
marnioni, io-i-n: io proseguiva di tener broncio a platone; e quando anche in
ai volti di rame infoca un lucido broncio. -intr. con la particella
fare il muso; mettere il broncio, assumere nel volto un'espres
tu muta resti, / o in broncio mi ti mostri; / sol che m'
ira, infuriarsi; stizzirsi, fare il broncio. sacchetti, 153: per
ammutoliscono,... fanno il broncio, tendendo ancora le mani cariche di
la bombatura della fronte, il piccolo broncio, la spelluzzicatura del sopracciglio. quella guardatura
lì! guardate! mi tiene 11 broncio, perché non l'ho ringraziato subito.
non sapeva sospettar malizie o tenere il broncio, bionda, formosa e contenta di
-sonare a mattana: tenere il broncio; mostrarsi annoiato, corrucciato, disgustato
dice d'uno che ha preso il broncio: ella gli è montata. gallani
non farebbe musate. -scherz. broncio, corruccio, malumore. cantoni,
, noia, tedio, ecc.; broncio, cipiglio (per lo più in
; che fa il muso, il broncio; che è di carattere chiuso,
o, anche, ostilità e biasimo; broncio, muso lungo (per lo più
3. sm. muso, broncio, cipiglio (per lo più nella
prenderebbe sul serio. 4. broncio, malumore. pirandello, 5-677:
lomb. e trentino mùtria 'ceffo; broncio ', piemont. mùtria 'faccia tosta
locuz. -fare il niffolo: mettere il broncio, indispettirsi. bresciani, 6-xii-229
temeva) per offrirmi teneramente un suo broncio infantile. 14. presentare alla
'pigliare un cappello 'è metter broncio o andare in collera). ibidem
arriva all'osso, / non fate broncio. giuliani, ii-398: di mio marito
farei star meglio; ma tiene il broncio, e lo paga. cassola,
banti, 10-92: aveva un pallido broncio davvero puerile. pavese, 10-154: tornerebbero
, 3-250: poi le tenne il broncio: rifiutò di mangiare, e le
lungo, i suoi inorridimenti, il suo broncio di bimba alla quale i cattivi '
nievo, 43: io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini
, alla quale il suocero teneva il broncio e la suocera non sapeva perdonare.
il posto da priol, gli teneva il broncio. -in modo esagerato e volgare
la carezza / pietosa, godi il broncio / stretto a te solo.
-pigliare cappello: stizzirsi, fare il broncio. moretti, vi1-888: come ultimo
. aveva messo un cipiglio, un broncio tale che non pareva più lei, e
senza fallo, / sì gli rispuose portandoli broncio. meditazione sopra l'albero della croce
i suoi annetti ». -portare broncio, il broncio: v. broncio1,
». -portare broncio, il broncio: v. broncio1, n. 1
prima se è possibile -, fanno il broncio, tendendo ancora le mani cariche di
il posto da priol, gli teneva il broncio e non lo guardava.
: prolati i labbri in un suo broncio baggiano. 4. geom. sferoide
fare bella figura anche quando metteva su un broncio da idalgo tòcco nel protocollo.
piccoli litigi, mostrarsi offesi, mettere il broncio, tampinarsi e provocarsi a vicenda,
non si mostrava disposta a spianare il broncio. anzi riottava, come una puledra
ella mi guata e non mi tien più broncio, / ch'io mi son pur
dallo stigliani. -atteggiare il viso a broncio o a cruccio. molza, i-4
nievo, 1-54: terminai col prendere il broncio daddo- vero, donando in cuor mio
. giusti, 4-i-102: non fare broncio / come taluno, / che,
non si mostrava disposta a spianare il broncio. anzi riottava, come una puledra ombrosa
non ch'altro a veder fargli sol quel broncio, / par che tutto pel dosso
, 7-30: ella ha preso avale il broncio meco, / perch'io le ho
(sbróncio, sbrónci). fare il broncio. tommaseo [s. v.
. v.]: 'sbronciare': far broncio o dir motto sdegnoso per cosa che
litigi, mostrarsi offesi, mettere il broncio, tampinarsi e provocarsi a vicenda,
la temeva) per offrirmi teneramente un suo broncio infantile, gli occhi schermati da un
, sulla sua grossa bocca imbronciata, un broncio un poco più accentuato, e qualche
sera prima aveva semiseriamente fatto il broncio alla mia pelle abbronzata. =
pataffio, 1: egli mi porta broncio e non ha zazza; / digrigna un
baci ti obbligherà bene a spianare il broncio. lucini, 1-150: se tu gli
tu non creda che quando avevo il broncio lo facessi per sport. bernari,
e talvolta quando io parlavo con un broncio di disgusto. -che evoca un'
mi guata, e non mi tien più broncio, / ch'io mi son pur5
, 7-89: gli occhi chiusi, il broncio carnoso della bocca
dello stizzoso: / egli mi porta broncio e non ha zazza. a. f
con sé la strabica, che faceva il broncio. cassola, 2-254: era un
roberto, 3-250: poi le tenne il broncio: rifiutò di mangiare, e le
/ incontanente el re, crucciato e broncio, / a la casa le trombe faceva
ch'altro a veder fargli sol quel broncio, / par che tutto pel dosso mi
la pochezza di spirito di tenermi il broncio perché non ho menato il turibolo.
meritaria. pascoli, i-13: fa il broncio in te, o contadino che zappi
dello stizzoso: / egli mi porta broncio e non ha zazza. = dal
sm. l'immusonirsi, il fare il broncio; corrucciamento. cinemagazine [
rimandano la scannatoria, lui mette il broncio e pesta i piedi. =