bravante (part. pres. di bravare), agg. che si comporta
, siccome qui brava l'amore. bravare, intr. fare lo smargiasso, provocando
adoprarvi il brando. / l'altro bravare io non puotria contare, / che
. machiavelli, i-445: né voglio bravare di fare e di dire, se nod
m'incolla le labbra, talché non posso bravare. firenzuola, 623: poi che
/ venite un poco innanzi ora a bravare. gètti, iv-65: se tu non
altrimenti, ei ti gioverebbe poco il tuo bravare. caro, i-336: gnatone,
sentitosi mordere, avea già cominciato a bravare e minacciar di bastonarlo; quando dionisofane,
i-253: il meglio è lasciar quelli bravare al vento finché si stanchino, e questi
in dovere e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso. tommaseo- rigutini
. tommaseo- rigutini, 3465: il bravare tiene della minaccia. sta ne'vani
1-i-282: ridotto come siete, volete bravare ancora? 2. tr. minacciare
che vuoi tu dire? vorrami tu bravare? -io non vi vò bravare,
tu bravare? -io non vi vò bravare, io. cellini, 1-61 (150
quei due vecchi venuti all'opposto per bravare quelle meretrici. -intr.
le sofferenze esteriori. tommaseo-rigutini, 3465: bravare un pericolo, l'ira dei grandi
quarto caso. non direi che cotesto bravare attivo sia gallicismo; e sfidare il
'non è altro che minacciare e bravare; il che si dice ancora *
suo principe. = deriv. da bravare. bravatóre, agg. e sm
bravatori. = deriv. da bravare. bravatòrio, agg. disus
stragrande. = deriv. da bravare. bravazzo e deriv.,
abboccato e tondarello. = frequentativo di bravare. braverìa (ant. bravarla)
maggiore delle dottrine duellistiche consiste in poter bravare a man salva, e non ad altro
chi gli risponda, si metteva poi sul bravare... et io che a
di mendozza in roma, intento piuttosto a bravare il papa, che si dichiarasse imperiale
210: gli spagnuoli s'accordano a bravare, gli inglesi a mangiare, i tedeschi
maggiore delle dottrine duellistiche consiste in poter bravare a man salva e non ad altro tende
in dovere e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso. carducci,
con alda in francia a pappare e bravare. fagiuoli, 1-6-383: che credete
fidate di me, non son buono per bravare: in nome del diavolo, non
questa virtù della pazienza e questo non bravare che son ripresi gli ateniesi come quelli
maggiore delle dottrine duellistiche consiste in poter bravare a man salva. ildefonso di san
, vogliono salire su la breccia ristorata e bravare il nemico alla scoperta.
delle dottrine duel- listiche consiste in poter bravare a man salva, e non ad
in modo eccessivo e senza fondamento; bravare (anche nell'espressione sbragiarla) -,
io non odo tanto sbragiare, tanto bravare, tanto disprezzare l'avversità i giobbi.
, con valore intens., e da bravare (v.). sbravarìa
sopravento non è altro che minacciare e bravare. buonarroti il giovane, i-326:
in dovere e farsi stimare bisogna sparlare bravare minacciare e far chiasso. carducci, ii-3-362
sopravento non è altro che minacciare e bravare. gir. tagliazucchi, 1-i-93:
un sopravento non è altro che minacciare e bravare, il periodici popolari, ii-498
un sopravento non è altro che minacciare e bravare, il che si dice ancora
un sopravento non è altro che minacciare e bravare. caro, i-230: -chi sei
210: gli spagnuoli s'accordano a bravare, i francesi a gridare, gli
torteggiato. lancellotti, 1-172: può ben bravare, appellarsi e risentirsi un torteggiato da
/ venite un poco innanzi ora a bravare. 4. grosso coltello particolarmente
dello stato sudamericano del brasile. r bravare, tr. rimproverare con durezza, sgridare