che ogn'altro senso attonito erra. boterò, i-351: la bellezza dell'uno
che li meritano, ne mancassino. boterò, i-238: chi abbonda d'uomini di
sua roba, quando l'avevo iscasato. boterò, i-345: grandezza di città,
riempisse d'arabi e sciti stranieri. boterò, i-252: onde nasce la peste
: agire a proprio danno. boterò, i-230: il vendere gli stabili,
sì la diligente osservazione ci farà scorgere. boterò, i-304: un campo di più
un fiore che accumulare tanta materia. boterò, i-223: non è cosa peggiore
. gli antichi gli addomandavano occhi. boterò, i-345: città s'addomanda una
nulla io non avevo più paura. boterò, i-433: non conversi [il
mille ragioni e seco lungamente contrasto. boterò, i-230: di che io potrei
... che faccino questa vendetta. boterò, i-234: ma che serviranno i
stringer, che ritirar non la potea. boterò, i-232: è difficil cosa che
molte genti a te lontane e divise. boterò, i-305: l'affaticare i soldati
, che era assai mal condotta. boterò, i-366: la forza e la necessità
, empierono le città di rammarichii. boterò, i-223: chi ha questo stimolo di
da fare diventare lioni gli agnelli. boterò, i-305: l'insolenza è per tutto
fondata tutta la scienza dell'agricoltura. boterò, i-243: chiamo agricoltura ogni industria che
non molto dalla stoltizia si differenziano. boterò, i-324: non è di poco
si spinse nel mezzo de'fuggenti. boterò, i-302: era di gran vergogna e
diverso dal calore alieno ed acquistato. boterò, i-414: l'autorità è verso gli
.. ma sopra i colli. boterò, i-439: per lasciar fama straordinaria di
umorosa, come l'aloè epatico. boterò, i-391: vi abbonda il zuccaro,
non lo stimando, altieramente ride. boterò, i-435: così costumavano allora:
più che d'uomo il volto. boterò, i-226: ma simili tasse non debbono
avarizia ed altri ad altri appetiti. boterò, i-222: altrove vedrai grandissime stanze,
natio, che rampolla del medesimo luogo. boterò, i-244: e se non si
a ogni modo; del resto. boterò, i-332: e le vittorie d'annibaie
... in un altro. boterò, i-222: altrove si getta il bronzo
ambra odorifera, ritrova varie opinioni. boterò, i-290: un giovine molto attillato
troppo scoperto studio mettendole in filza. boterò, i-233: i romani, al tempo
gli occhi molli alcun suave oblio. boterò, i-433: assonto che fu alla
debbe essere ammiranda e rive- renda. boterò, i-351: l'artificio dell'opere ammirande
, si ammutinorono con grandissimo tumulto. boterò, i-291: cosa perniciosissima a'soldati è
per conseguente la fama loro. boterò, i-222: due cose con le quali
chiarissima la memoria del suo nome. boterò, i-233: il fine delle forze di
ornamenti non vi siano porti da persona. boterò, i-432: schivi [il principe
porte del ciel far novo assalto. boterò, i-305: così fatta licenza li
bellezza del luogo oltra misura annobiliscono. boterò, i-383: con le ricchezze
un seno, / anzi un porto. boterò, i-304: i turchi rendono i
averla, voi sareste apostata di fede. boterò, i-366: a'dì nostri genevra
lavoro; apprestamento, preparativo. boterò, i-226: il turco è di maravigliosa
donna mia e le altre appartenenti bellezze. boterò, i-147: abbiamo...
intr. con la particella pronom. boterò, i-247: l'imperatore de'turchi,
che egli abbia ben fermato il piede. boterò, i-139: faccia scelta delle persone
il pugnale, un altro un'archibusata. boterò, ì-311: giurarono fra di loro
quel signore avanti che egli arrivi qua. boterò, i-135: rodolfo, di
che altri pianga nel pericolo di rovinare. boterò, i-290: avvedutosi che alcuni de'
mazze, sarà più nobile della scultura. boterò, i-432: le amplificazioni e le
molti più affanni mediante la setta ariana. boterò, i-148: teodorico, re de'
foglie invece d'ariste si copre. boterò, i-203: la natura...
fatto d'arme com'era passato. boterò, i-155: affrontatosi animosamente co'barbari,
e sollecitudine ad apparecchiare tutte cose. boterò, i-311: aspettando l'assalto, giuraron
, e non filosofare per arricchire. boterò, i-239: con la moltitudine del popolo
/ in una posta avete arrisicato. boterò, i-115: dove si tratta di
tutti fu dato bando di ribello. boterò, i-209: tutti i presidii romani
possino esser tirati dentro e rassettati. boterò, i-221: gli arsenali di venezia e
naturai, l'effetto e l'opra. boterò, i-119: ma perché alle volte
con l'arte e con la industria. boterò, i-206: i luoghi deboli di
che n'ha perduta l'arte. boterò, i-113: giova assai la dissimulazione,
gran parte, contraria alla sanità. boterò, i-129: tra li re di
i'subbiettìy intorno a'quali s'esercitano. boterò, i-392: i figliuoli debbono necessariamente
catene d'oro molto artificiosamente fatte. boterò, i-115: un orologio, quanto
fiziosa natura e la umana spezie. boterò, i-247: le cose prodotte dall'
gli olmi le casse d'artiglierie. boterò, i-304: anco l'artiglieria non fa
su nel beato e lieto asilo eterno. boterò, i-365: il primo [modo
provvisione di gente e di danari. boterò, i-227: maometto ii, avendo
assaissimo aiutano l'erbe le pioggie. boterò, i-435: importa assaissimo la costanza
l'ingiurie e de'danni ricevuti. boterò, i-211: fu sempre opinione di
impeto. - anche al figur. boterò, i-211: i casi della guerra,
che per la virtù degli assaltatori. boterò, i-211: i casi della guerra,
munizioni per modo che vadino assegnatamente. boterò, i-99: altri spendono profusamente senza
. e per premiare i soldati. boterò, i-105: fermi bene il piede
regno / di greche terre assunto. boterò, i-124: arrigo iv d'inghilterra,
disegnato molti anni innanzi al pontificato. boterò, i-101: i meridionali, per esser
ella sia né bella né attillata. boterò, i-290: un giovine molto attillato e
molte gran figlie allora atte al marito. boterò, i-235: debbono essere stimate imprese
franzese augumenta- vano continuamente le infermità. boterò, i-243: la gente e le
a lui avanzi e ad altri manchi. boterò, i-233: imprestava il denaro,
e libidine sozo, non acconsentisse. boterò, i-223: ma che generoso pensiero,
e fattili eguali in arme a'lacedemoni. boterò, i-319: l'avvalorare adunque i
solea trarre di tucto el campo. boterò, i-334: in molti luoghi non si
veste dello scarlatto e nettala bene. boterò, i-201: oggi i prencipi murano,
di stato 'del non men celebre giovanni boterò; galantuomo sì, diceva pure,
tè, la bevanda stessa. boterò, 2-10: nel bere la lor delicatezza
per portarsi dalla regione della china. boterò, 2-13: mette troppo conto a'portoghesi
sua quando n'andò in cielo. boterò, 1-160: oltre i maomettani abitano nell'
la ulteriore dallo ibero al mare. boterò, 1-109: su 'l fiume narva,
nel mare, come le orate. boterò, 1-203: usano [gli indigeni
di risparmio e come stimolante. boterò, 5-254: abbonda [la sierra leone
seco confidentissimamente di tutto che vi occorre. boterò, 6-102: non disprezzò il viceré
cacce, pesche [ecc.]. boterò, 1-164: bisogna far un arco
, e ve la lassano congelare. boterò, 2-68: segue girgenti con un
di facilitare la conservazione. boterò, 1-244: non bisogna dire che le
fra gli altri è degno di nota il boterò nella sua ragion di stato, dove
a cavare per fare tre contromine. boterò, 3-89: ma che cosa è più
ant. amia, alveare. boterò, 1-115: quivi le api, senz'
particolare la catena delle ande. boterò, 6-268: il cile è una provincia
scopo di irrigazione, irrigare. boterò, 1-50: oltra al tesino, all'
(da un muro). boterò, 1-61: tra l'altre non si
basse l'ale come il cucco. boterò, 1-166: hanno [gli abissini]
me no, -disse messer federico. boterò, i-292: sforza da cotignola non comportava
il dado: azzardare, arrischiare. boterò, 2-53: nella guerra [gli inglesi
e dalmatini sieno state construtte. boterò, i-64: gli imperatori furono traiano,
morto in croce i delinquenti affida. boterò, i-134: farà delle cose,
inaspettato e non dovuto atto vostro. boterò, i-450: e la ragione si è
non che molte genti se ne partirono. boterò, 1-219: scorsero le marine della
levati molti dazi che prima aveva imposti. boterò, i-144: fa dunque di mestieri
tutto lo spargea di sangue umano? boterò, 1-61: dopo l'aver debellato gli
, che sempre n'ho avuta. boterò, i-119: il corpo s'incallisca talmente
parte d'entro a quella di fuori. boterò, i-300: ritornati a casa,
li fu poi facile occupare il ponto. boterò, 1-215: in conclusione gioverà tutto
digestioni, si nutriscono di sangue. boterò, i-154: un pren- cipe con
/ alquanto m'adolcisco e riconforto. boterò, 6-40: in questa impresa la
che voi debili e servi manteneva. boterò, i-63: i membri dell'imperio
seguitati, debolissimamente el dolore temono. boterò, i-57: la crudeltà partorisce odio
or far di sue virtù colende. boterò, i-135: mise il suo ferarolo su
, che era caduta in colpa. boterò, i-301: [augusto cesare] non
usò con tra essi la decimazione. boterò, i-302: ma cosa terribilissima era
poco perdendo intera perfezione del disegno. boterò, i-230: d'allora in poi le
ciascuna decuria assegnando il suo decurione. boterò, 6-172: l'aga, oltre
coloni dalla madrepatria alla nuova sede. boterò, i-254: 1 romani ne dedussero infinite
colonia, significata con un toro. boterò, i-208: non voglio lasciar quel
de ardire e di possanza vaglia. boterò, 6-83: oggi molto più vale
più spirito e di più vita. boterò, 1-275: or la prima via
solo nascono, siano spesso precipitose. boterò, i-104: nelle deliberazioni de'prencipi l'
discussione, mettere ai voti. boterò, i-134: per lo che sarebbe necessario
con più sottigliezza e più delicatura. boterò, i-417: e vergilio, concedendo
-amenità di un luogo. boterò, 1-26: blois ha il contado d'
non potessino dar ricorso alli delinquenti. boterò, 1-86: gastigava all'improvviso il delinquente
nervosi superiori; svenimento. boterò, 6-159: e perché, per la
usanza ancora meglio gli chiama denti. boterò, 1-177: gli elefanti sono qui in
pubblica e clamorosa); deprecato. boterò, 6-162: per giustissime cagioni, lascia
la verità già più volte conosciuta. boterò, i-183: i saraceni tolsero a'
sua grandezza se non a'suoi cittadini. boterò, 1-167: questa forma di governo
, e voi deprimete le virtù. boterò, i-84: cercava ogni occasione di
terra altrui di così inique ordinazioni. boterò, 177: ha luogo la clemenza,
e rapire; e pace il desolare. boterò, 5-44: in alcune parti della
maestri non inclinai le orecchie mie? boterò, 7-1-51: la grecia..
uomo, senza che esso gli impari. boterò, i-52: ed il lume della
). ant. devolvere. boterò, i-381: le appellazioni qui si devolgono
14. termine epistolare di chiusura. boterò, i-344: di vostra eccellenza divotissimo servitore
pubblico pensiero ha che del pane. boterò, 6-78: due cose ingannarono il re
probabili va nell'altrui materie argomentando. boterò, 543: la dialettica non è
oppositi diametralmente l'uno all'altro. boterò, 3-148: una interpretazione impertinentissima,
azioni strane o cattive. boterò, 500: i santi, volendo dare
l'è un osso di pesce. boterò, i-233: i tesori...
insieme i selvaggi costumi e duri. boterò, 2-36: la madera è la
tutto l'anno grassi e freschi. boterò, 3-46: questi [i principi
, e rompevano el loro dieriguardo. boterò, 6-46: si cacciò [il re
fe'con simil colpo ire all'occaso. boterò, i-63: i membri dell'imperio
quindi / lo tenevano a dietro. boterò, i-188: sono parte animati,
sopra il quale egli continuamente risguarda. boterò, i-52: ed il lume della
della città liberamente come a signore. boterò, 6-45: non vedendo altra via di
-intr. con la particella pronom. boterò, i-65: oltre di ciò, se
bisogna... ch'egli ammali. boterò, i-236: lo stomaco, che
via la quaresima e li digiuni. boterò, i-102: hanno negato i digiuni
più doloroso, più dannoso. boterò, 7-3-36: fu cosa agevole ch'eglino
, rinvio, indugio. boterò, i-376: non voglio però dire che
. - anche al figur. boterò, 1-114: l'estate...
, come si sia la trascuraggine. boterò, i-103: ne'paesi sterili vi fiorisce
quale si dà in questo modo. boterò, 7-1-67: la sera, ciascuna
è dipendente e altra non dipendente. boterò, i-123: non meno importa il non
animo a reggersi per se stessi. boterò, i-381: cosa importantissima per recare
vi se ne semini alcune dimestiche. boterò, 1-177: diradica [l'elefante
ma si torse verso il destro fianco. boterò, i-359: corrono [i fiumi
non so qual parte averà maggior vantaggio. boterò, 1-195: maggior argomento cerchiamo per
. -stor. giurisdizione. boterò, 4-16: al vescovato di coira soggiaciono
, opposta a mezzodì per dirittura. boterò, i-398: l'unaè la strada,
e le stanze scomode e disagiose. boterò, 1-120: si camina poco meno d'
disagiosa alle bestie che la portano. boterò, 161: io ho fatto un
non custodita e 'n disarmata pace. boterò, i-109: non si fidi talmente
gran numero di persone. boterò, i-91: invero i publichi disastri sono
caricate e discaricate. -assol. boterò, 1-128: qui tutti pagano dacio,
qual discesa dal cielo una angioletta. boterò, 1-68: egli era tenuto dagli
i quali oltramodo desiderava essere amato. boterò, i-289: la disciplina è il
andavano dicendo dietro [ecc.]. boterò, i-137: vuole che si obedisca
indisposizione e disconvenienza fuori di natura. boterò, 1-54: or c'abbiamo descritto i
e mi conosca esser da meno assai. boterò, i-236: io direi che l'
in che fondare il suo discorso. boterò, i-97: una certa grandezza nel parlare
anche in modo calunnioso). boterò, i-124: non conversi, né s'
che mettiamo questo nella tua discrezione. boterò, i-56: l'accordo si fa
, un'opinione). boterò, i-52: spinto io non so se
. -anche al figur. boterò, i-192: si debbono levar loro i
apparecchiava di disertare le sue cittadi. boterò, i-74: i popoli aggravati sopra
altrui. - anche assol. boterò, 6-56: non si era ne anco
, s'ei venisse a supplicare. boterò, 6-67: in mezo dell'allegrezza
liberare, sciogliere da intralci. boterò, 6-238: il padrone chiamò subito tocquixiro
le armi: sospendere la guerra. boterò, 6-57: avendo egli, per aver
che tu attenda a'tuoi lavori. boterò, i-137: non è cosa alcuna nella
una staffa il piè gli falla. boterò, i-109: nell'imprese è di molto
con disordinare le speranze di lombardia. boterò, i-107: essendo in ordine per far
brutti, mal fatti e sproporzionati. boterò, i-420: ella ha più forza di
, / cantan de'loro boscarecci amori. boterò, i-264: perché [le leghe
uccidendo e predando bene alla disperata. boterò, i-289: hanno combattuto alla disperata
] in disperazione e in pianto. boterò, i-151: non conviene che, fabricandosi
, personale, che la ereditale divisione. boterò, i-240: in essa [guerra
duro e muffato, ne bisognasse. boterò, i-119: il corpo s'incallisca talmente
disus. prestanza; agilità. boterò, i-285: nel soldato è di più
. -con uso neutro. boterò, 3-103: il governo del preste gianni
dalla vera via, diventa disprezzabile. boterò, i-140: non permetta che le persone
recitata, fu disputabile e dubbiosa. boterò, i-153: cosa per via d'esempi
tacitamente se ne intende un'altra. boterò, i-113: dissimulazione si chiama un
sete che gli accese et arse. boterò, 1-88: la ragione civile era sparsa
, smoderatezza, scompostezza. boterò, i-65: se in un dominio unito
della vita, disperazione. boterò, i-i 76: giova la clemenza,
si dissolve più di se stesso. boterò, 4-63: benché costui fosse maritato,
perché sì rado vi mostrate fore? boterò, 7-3-33: i signori cattolici si
a un obbligo). boterò, i-186: persuase [catone] al
gli alimenti distribuiti da i capi loro. boterò, i-299: questi tanti beni,
tutte le terre e stati del regno. boterò, i-147: tutti quei che in
distrigare, o con gran fatica. boterò, 6-238: l'uccello si districcò
quante male spese ore ci vanno. boterò, i-196: ma perché, con quanta
differenziare. - anche assol. boterò, i-420: l'amore è passione conciliatrice
scostare (un oggetto). boterò, 6-56: oltra al desviare l'arme
una repubblica sono di lunga diuturnità. boterò, 1-3-iv: la madre della
me, ma a devorare pecunia. boterò, i-236: sì come lo stomaco
male intesi e divulgavonli nel populo. boterò, i-124: non conversi [il
e ben governati e ben comandati. boterò, i-55: stato è un dominio fermo
in riconoscimento del suo potere. boterò, 7-1-17: abonda [la lorena]
4. piegare, ripiegare. boterò, 502: il santo se 'l vestì
, sotto la pena del doppio. boterò, i-77: il ladro non era condennato
, chiarissima altezza della greca dottrina. boterò, i-93: illustrò l'arti e
con loro per amore si dilettavano. boterò, i-261: gli angioini ed aragonesi
materia a me nel terzo canto. boterò, i-134: perché deve il prencipe
duello: affrontarne la prova. boterò, i-244: i poeti favoleggiano che ercole
sicuro il combattere in luogo pari. boterò, i-253: venezia, napoli, milano
di se stesso per il detto processo. boterò, i-301: la pena è necessaria
educazione non vi fussi stata buona. boterò, i-185: dell'educazione...
e scolastico); cultura. boterò, i-160: quelli i quali abbondano di
deliberarono la venuta di toscana. boterò, i-91: gli aiutava effettual
sepolcri e fa gli elogi altrui. boterò, i-429: a numeriano imperatore fu
emergenti e opportune ne fanno chiara. boterò, 6-115: per le necessità di giorno
bene la risposta che ci cade. boterò, 5-39: sia bene ancora illustrare la
emolumenti che sono propri della republica. boterò, 1-5: i popoli si aiutano
per la liberazione di tanti energumeni. boterò, 4-25: tra l'altre cose che
, figure, parabole, proverbi. boterò, 137: san bernardo, nel ricevere
cagione molte enormità usate da loro. boterò, 295: l'enormità di lutero
gli chiamano, con dignità episcopale. boterò, i-141: aureliano imperatore, benché
quelle genti di quei paesi manucodiata. boterò, 1-197: convien...
sacrifici con spirito di abnegazione. boterò, i-71: urbano ii, autore di
2-594: ertezza è a dire rittezza. boterò, i-296: non aveva sgomentato né
come membri dell'esarcato di ravenna. boterò, 1-49: cominciò l'essarcato dopo
il medesimo dì, li liberò. boterò, i-148: l'esperienza ci ha insegnato
si credeva potessino tollerare lunghi travagli. boterò, i-234: la grossezza e la
foco, e diegli esca e fomento. boterò, i-182: fomentar la fellonia,
quella robaccia d'escrementi che hanno. boterò, 1-11: gli indoratori...
in esseguirsi, ha buona riuscita. boterò, i-131: l'imprese sono stimate grandi
e addestrati. -sostant. boterò, i-116: il giudicio non è minor
effetto esibire ogni generazione d'uffici. boterò, i-296: ogni onore che si
volle calarsi, e gettossi prestamente. boterò, 101: or mentre egli [
che al pio amore fusseron impedimento. boterò, 6-245: non guari doppo la sua
per il ben ch'io ti voglio. boterò, i-148: l'esperienza ci ha
d'esplicarla e commentarla egli stesso. boterò, i-180: il prencipe procuri d'aver
per esplorare gli animi dei cittadini. boterò, i-422: con certe sorti esploravano
privata e solitaria parte / col gran boterò a divisar talvolta, / e de
estrinsecato (un sentimento). boterò, i-55: naturali chiamo quelli [dominii
animo, ci dilettiamo della oscurità. boterò, i-90: per esprimere questo suo affetto
nella casa de i nostri studii. boterò, 170: un giorno di digiuno,
. in numero, in quantità. boterò, i-269: sinora abbiamo dimostrato il modo
intensivo o di restrittivo). boterò, i-223: ma, prima che passare
si moveva per cose piccole della fortuna? boterò, 3-105: fanno poi una quaresima
dà vigore e prontezza allo spirito. boterò, i-236: sì come lo stomaco,
l'esterminio per conseguenza di questo paese. boterò, i-60: così roma s'aggrandì
medesimi, ma per cagione esterna. boterò, i-57: gli stati rovinano per
cori né dell'uno né dell'altra. boterò, i-108: [l'amor della libertà
gravezza per l'estrazione di essi. boterò, i-250: l'entrate de'prencipi
che si mirano le cose monstruose. boterò, i-181: è estrema pazzia il
un dì ne la miseria estrema. boterò, i-265: grandissimi prencipi, nelle estreme
pigliare de'beni del mondo neente. boterò, 6-81: i catolici, assai smarriti
necessario al vitto / ci manca. boterò, 6-74: la nobiltà, che lo
legge costitutiva di uno stato. boterò, i-182: fomentar la fellonia, porger
può qual si vogli opera fabrile. boterò, 2-18: gli uomini, di disposizione
a corse e salti sfrenati. boterò, 454: io non ho mai letto
lavori faticosi, a umili servizi. boterò, 1-109: ne'borghi abitano tartari,
che mostravano segno di morte. boterò, 1-130: su 'l fiume pegù siede
faro per la salute de'naviganti. boterò, i-150: del civile hanno le fabriche
costiera: adiacente al mare. boterò, 1-153: l'altre due fascie [
suoni di trombe e di tamburi. boterò, 202: mentre don giovan d'austria
incommode e malagevoli subito le ributtiamo. boterò, i-288: questi armati de'santi sacramenti
ancor che il viso ha bello. boterò, 6-256: i capi castigano rigorosamente i
e gli incanti e le malìe. boterò, 1-172: non si puniscono altri delitti
di molte benigne e favorevoli grazie. boterò, i-91: costoro, parte con una
che la conducono a la sua rovina. boterò, 1-144: non si dimenticano mai
. -ambizioso, prepotente. boterò, i-209: se i capitani sono faziosi
stato, che fossero ambidue imprigionati. boterò, i-65; sarà facile al prencipe con
ti son sempre per servire fidelissimamente ». boterò, i-i77: si davano volentieri a
amico, / sovr'ogni fiume. boterò, 1-37: vicino a savona comincia ad
7-5-3: fermezza maggiore la nube prende. boterò, i-360: si conobbe per sperienza
fermissimo della pace del cristianesimo ». boterò, i-55: stato è un dominio
, più che 'l mio amore. boterò, 1-52:. sotto lombardia si
armato alla leggera. boterò, 6-126: essendo stato appieno informato dello
rascia con un cintolo giù lungo. boterò, i-135: mise il suo ferarolo su
tolsono loro ogni ferramento d'arme. boterò, 11-301: che vallo è
terreni, ecc.). boterò, 1-92: il paese abbonda di minere
aratro e da gli empi mortali? boterò, 1-33: la contea non è gran
con festinazióne, e salutò elisabetta. boterò, i-xii: alla quale festinazióne non
, com'io questo porco ferisco. boterò, i-285: il che si farà
paduli che hanno dalli fianchi e drieto. boterò, i-112: a guisa di buon
essendo più sicure che le fiasche. boterò, i-373: ivi le penne sono
avessono loro proferto pane per coltella. boterò, 5-43: la fierezza è una
la nostra, ulivier, nella fierezza. boterò, i-164: con la fierezza e
: perpendicolarmente; a strapiombo. boterò, 2-63: [il porto di bonifacio
re di tartaria troppo l'avanza. boterò, i-351: empie [roma] gli
ragioni dell'arte. -sostant. boterò, i-113: dissimulazione si chiama un mostrare
, che si semina quasi tardia. boterò, 2-61: le cose...
sm. ant. furfante. boterò, 6-109: che vogliono questi geussei?
umani, trovavansi ancor molti sceleratissimi. boterò, 61: diego perez di vargas
di una classe sociale). boterò, i-277: ma lasciamo considerare ciò ad
, una previsione). boterò, 400: bartolomeo coelite si acquistò a
: cannello, tubo, sfiatatoio. boterò, 1-90: usano in questa provincia un
sua iddio voleva flagellare tutta italia. boterò, i-322: qualche volta poi è
nessuna, andasse tardando a comparire. boterò, i-397: ivi fanno scala le
entrano dentro e nel reflusso escono. boterò, 1-251: quantunque...
ammantato di false apparenze, dissimulato. boterò, i-181: sotto il nome di una
. ant. rinforzato, puntellato. boterò, 6-235: tutte queste porte sono cuoverte
veemenza, impeto e ira. boterò, i-97: una certa grandezza nel parlare
il fontico de'tedeschi tredici passa. boterò, 7-2-209: chi vuol metter bottega
da cotali giovanacci fare esequie giocose. boterò, 6-67: dimostrò che a lui
attendeva a fondare e indirizzare vescovadi. boterò, i-55: stato è un dominio fermo
perché napole sta fundata in oropa. boterò, i-128: non meno raggrandirono le città
economica, culturale, religiosa. boterò, i-67: come le cose naturali si
superiori nel mantenere le cose ordinate. boterò, i-59: dice [aristotile] la
, vini, ogli ed altre cose. boterò, i-147: tutti quei che in
... averà l'intento suo. boterò, 6-141: si dava ogni giorno
chiamano volgarmente i fanti tedeschi). boterò, i-282: la fortezza d'un
gerardo di bertoldo corsini grandissima autorità. boterò, 6-37: la milizia aveva ordigni,
venuti, ma da fortunale tempo portati. boterò, i-m: ii mar baltico
tuo sito / fra l'adriano lito. boterò, 6-47: non fu liggiero errore
loro le promesse di loro franchigie. boterò, i-376: a'tempi nostri la reai
si ritenevano soddisfatti dalle magistrature cittadine. boterò, 1-63: risiede in brugia il franco
la villa si suol far la estate. boterò, 7-1-127: abitano nelle spelonche o
trovo, si fece doi figli. boterò, i-219: fattosi capo un certo frate
freddo non è cosa da savi. boterò, i-100: le genti, che sono
quasi tutti gli altri metalli. boterò, 1-196: in alcuni luoghi
non è infiacchito dalla stanchezza. boterò, i-333: il che avrebbe fatto anco
godere della sua freschezza e difesa. boterò, i-388: il lago è pieno
regione, un paese). boterò, 1-20: il paese è tanto fresco
elle faccino un angolo non retto. boterò, 6-140: le sudette due nazioni
che fronteggiavano co'i suoi nimici. boterò, 1-5: fronteggia [la spagna
la frugalità e temperanza sono la salute. boterò, i-144: vespasiano con la simplicità
frugalità ed a la continenza nostra. boterò, i-60: i regni che la
, 19-1-128: queste furono frutte particolari boterò, 1-8: si può veramente chiamare [
che loro me lo avevano offerto. boterò, i-77: le gabelle ed i dazi
/ da costor seran fatti fruttuosi. boterò, 1-134: l'isola...
nel medesimo luogo fecero i ripari. boterò, 6-123: era ogni cosa piena di
disfarsene perché inservibile o pericolosa. boterò, i-113: s'io pensassi che la
adiviene per la furia della materia. boterò, i-238: i pochi, 0
per battere il luogo con dui cannoni. boterò, 6-139: spagnuoli, italiani,
galee... s'allontanò. boterò, 1-66: si tiene che l'olanda
piombino, e posonsi alle caldane. boterò, 6-133: con una spesa di
o sarà posto in prigione perpetua. boterò, i-245: [le opere] si
, ben cotto e non disseccato. boterò, 1-177: non vi mancano galli
chiamati granciporri, e le grancevole. boterò, i-363: nelle rive della coanza
e garba. -sostant. boterò, 3-102: in vece di vino fanno
, non ingranditosi in propor boterò, 2-17: la ricchezza delle molucche consiste
garosa e arrabbiata donna del mondo. boterò, 2-69: sono [i siciliani]
,... scioccamente prendevano. boterò, i-379: gli alberi...
autore la garrulità del populo fiorentino. boterò, 323: la garrulità è un gran
/ ch'ei rassembrava spirito divino. boterò, 1-145: produce [l'arabia felice
sm. zool. zibetto. boterò, 1-176: oltra alle capre [vi
frati e ridono e gavazzano ». boterò, i-74: vidde seder sopra e gavazzare
dà del pane al pazzo cane '. boterò, 7-1- 84: hanno scimie
sangue, che gelò per la paura. boterò, i-303: la paura e 'l
, salubrità (di clima). boterò, 1-23: mompolier, terra famosa per
gentilezza al mondo, d'india. boterò, i-145: per gentilezze e ciancie da
significata con la man sinistra distesa. boterò, 449: gli egizzii, volendo gierogli-
l'aquila ha ghermito già san salvi. boterò, 70: in poco tempo ghermirebbe
di nicea del 787). boterò, 4-123: dioscoro e eutichete, non
servar già i libri della lor magia. boterò, i-101: là ha avuto origine
di stalla me lo ha promesso. boterò, 1-11: sono i gianetti cavalli.
cuore mio, si può fare. boterò, i-233: i tesori che guglielmo,
in possessione delle lor terre). boterò, i-139: arrigo ii, re di
futuro (una persona). boterò, 1-41: quelli sono parchi e ritirati
l'indole, il temperamento). boterò, i-186: i francesi, che sono
-discorso involuto, prolisso. boterò, 4: i cortigiani, i letterati
ne andorno le onde de le fiamme. boterò, 6-207: questa che ti stan
poco giudizio: insensato, biasimevole. boterò, i-236: egli è cosa difficile e
estens. la pianta del giuggiolo. boterò, i-244: i romani portarono dall'ultime
trovò con suo non poco piacere. boterò, 6-88: per una strada, tutta
donò la giuridizione criminale sopra tevarola. boterò, 6-235: in questa città risiede
sostegno della temporale giurisdizione dei pontefici. boterò, 3-145: la cui grandezza [del
venti miglia al giorno). boterò, 1-11: sono [i cavalli giannetti
, e li d'arabia un solo. boterò, 1-216: certi buoi.
gocciola per se stesso una gomma. boterò, 1-198: l'isola...
ordine avendo, gridarono 'palle '. boterò, i-279: gittavano a terra gli
e disfece le case de'galletti. boterò, i-381: spiegando il gran gonfalone
, e non fanno già questi gonfiamenti. boterò, i-352: essendo [i fiumi
suo morso, nè è venenoso. boterò, 1-222: qui si trovarono diverse sporte
que'posti. -sostant. boterò, 2-12: le lor città mostrano del
propriamente, alla imperiale, dotarono. boterò, 1-38: fabricano [i genovesi]
e 'l tedesco in troppo piccolezza. boterò, 1-128: tiene [il re]
fra i graspi d'i datteri. boterò, 2-33: se viti non si allignano
commodità del mare e del nilo. boterò, 1-25: santongia è provincia d'incredibile
diè in terra un gran fracasso. boterò, 67: lo stato d'un
. -acer. gravaccióne. boterò, 7-1-28: fanno gran quantità di cavalli
, causano dolori fortissimi. boterò, 1-61: spa è un villaggio situato
ma quasi a tirare a levante. boterò, 1-197: i marinari dell'oceano dicono
. sono almeno sociabili e gregali. boterò, x-201: sì come gli animali domestici
dovunque si volge, ampie finestre. boterò, 1-237: ewi un animale simile in
grise, sci è cener e sacchi. boterò, 441: il re di
in mar turbato, / così veloci. boterò, 7-1-132: gli uracani..
più la perdita che 'l guadagno. boterò, i-331: perde anco tanta gente
-per estens. offesa, ingiuria. boterò, 19: stimava che l'adulazione fosse
, che si trovano ne l'africa. boterò, 1-183: i deserti [della
de l'isola guardian lascia il cugino. boterò, 91: nella prigione egli
che lungamente bene alcun non dura. boterò, 332: avendo trovata in campagna
e di morti per la repubblica. boterò, i-62: poco le rivolte duravano
sf. ant. gazzella. boterò, 1-176: oltra alle capre [vi
. guiderdonate la mia lunga servitù. boterò, i-301: hanno sempre atteso più a
han preso il nome di guidoni). boterò, 3-6: una lancia tirava seco
can da guinzagli e segugi da traccia. boterò, 6-238: benché fosse da i
è il solstizio iemale ovvero iberno. boterò, 11-34: chi, giucando, perde
santo padre e non cavalieri di spagna. boterò, 1-14: quindi hanno origine gl'
. linguaggio o dialetto o gergo. boterò, 6-293: nelle filippine si usano lingue
che più idonei vi pareranno a conservarla. boterò, 6-39: per mezzi idonei,
e bevendo la cocitura de quella. boterò, 6-134: il farnese trapassò di
li pende da la barba al petto. boterò, 1-221: iguana è un animale
l'imbarco il meglio che poteva. boterò, 8-64: mandò una armata di cento
dentro da millan voglia far l'intrata. boterò, 8-67: or quando si venne
malattia, ecc.). boterò, 9-84: mira la varietà de'colori
scaricati gli archibugi, gli assalissero. boterò, 8-36: desideroso di vendicar il
commettevano delitti inauditi. -sostant. boterò, 8-224: quelli che avevano finto di
-in linea discendente diretta. boterò, 8-274: de i figliuoli gli successe
immoderata immoderatissimamente i pagamenti. boterò, i-102: negano l'autorità del
fu insensibile né alli dolori fu immoderato. boterò, 450: non esser però immoderato
di animali salvatichi e molte immondizie. boterò, 1-183: i mediterranei man
adorno il crin, ma di coralli. boterò, 6-193: un'acqua immonda.
corpi e delle facoltà degl'infelici litiganti. boterò, 472: quelli che maggior
s'impacciò di femine o altre carnalità. boterò, i-331: se i veneziani,
il piano della città di nomento. boterò, 6-148: le continue pioggie impaludarono
questa buona nuova m'hai imparadisato. boterò, 6-244: la santità non pure
aperta la strada di occupare la francia. boterò, 6-58: il re spedì a
ufici de'marinari e de'soldati. boterò, i-168: la pluralità de'capitani
rovinoso torrente accresciuto da sopravegnenti pioggie. boterò, 266: vidde un cavaliere..
esso, che restano impediti d'allegrezza. boterò, 397: « ma » disse
cominciò ad impegnar case e possessioni. boterò, 9-55: avendo impegnate l'entrate a
pure alla fine adottorato in ferrara. boterò, 8-7: vi si adoprarono i vescovi
imprevedibile; incredibile, assurdo. boterò, 9-67: e che cosa è più
con arte indora, imperla e inostra. boterò, ii-62: il pianto in
vederà la destruzion dello imperio veneto. boterò, 9-4: i cretesi, la
pisa in lui come terra deio imperio. boterò, 9-11: al tempo della republica
voi massime, è cosa impertinente. boterò, 9-25: una entrata, benché
-senza criterio, in modo ingiustificato. boterò, i-74: non è cosa che più
altr'elsa urta e s'inciampa. boterò, 11-59: le verdeggianti erbette /.
loro, sendo il luogo importante. boterò, 9-57: i fiorentini ancor essi,
del comune di firenze di poca importanza. boterò, 9-16: pago ha saline d'
per poter torre un'altra moglie. boterò, 9-86: che t'importa l'acquistar
2. insistentemente pregato o sollecitato. boterò, 152: un frate molto devoto importunato
mare importuoso e pieno di pericolo. boterò, 2-70: arbe... è
vera perfezion, che quasi è impossibile. boterò, 9-48: corfù aveva due castelli
che a esercitare il magistrato lo rendeva. boterò, i-260: i cavalieri, veggendosi
non istò né mal né bene. boterò, i-78: i dazi mancano, le
, pare che vada all'impresa. boterò, 9-60: intervenendo il prencipe personalmente
/ tornan ciascuni a le fatiche sue? boterò, 11-135: mentre fuggon le cicogne
piante... a'riguardanti aggradare. boterò, 8-96: i nemici...
quasi cozzando in esso, lo fermò. boterò, 8-23: i prencipi si ragunarono
rovinati poggi, per inabitabili caverne. boterò, 3-101: l'africa è sempre stata
raggiunto da alcuno; inaccessibile. boterò, 11-172: come spirto, per via
turno inalberar di guerra il segno. boterò, 8-191: presa la città, il
di roma, gl'incallimo in prima. boterò, i-305: l'affaticare i sol
inetto. - anche sostant. boterò, 9-83: danno i carichi della giustizia
, né sarebbono stati cittadini suoi. boterò, 6-51: dichiarò incapace della corona
incapacità filosofica. -impossibilità. boterò, 183: il peccato non solamente priva
-reclutare, assoldare. boterò, 6-55: s'incapparavano per tutta francia
... voltato alla riversa. boterò, 6-50: molti, fuggendo un padrone
, poi dar colpa alla collera. boterò, 1-1-67: essa, in luogo di
fiamma ch'intorno amor le avventa. boterò, 1-205: dopo che il colombo scuoprì
/ né suol lassarci penna di gallina. boterò, 9-68: il volgo...
i lacci ove 'l meschino inciampi. boterò, 6-66: i militari,..
-anche con la particella pronom. boterò, 56: volendo mostrare che a'castellani
inciela'; cioè in cielo alluoga. boterò, 6-244: la santità non pure annobilisce
sfrenata lussuria gli incitamenti lascivamente ricercava. boterò, 9-56: la libertà è cosa tanto
l'ammissione di un candidato. boterò, 9-28: chi vuole escludere gitta le
moti incomposti e dice incolti versi. boterò, 11-298: ma se detto non
a ruinar la republica de'romani. boterò, 8-59: mentre che si apparecchiava per
quale allo incontro di lui mangiava. boterò, 9-49: all'incontro dell'isola
aveva fatto, fu molto dolente. boterò, 54: per la lunga espe
albore sotto e sopra piglia incremento. boterò, 9-1: con la desolazione delle terre
la calidità di dì in dì. boterò, 3-11: le sue ricchezze consistono nelle
difetto, una colpa). boterò, 8-21: ma risaputosi poi l'inganno
il quale scelse tra le nere indiane. boterò, i-145: giustiniano imperatore mandò a
uno stato, un sovrano). boterò, i-270: l'independenza è di due
pieno diritto alla comunità internazionale. boterò, i-270: l'independenza è di due
luogo o una persona. boterò, 8-259: nell'india non potè,
tatori, indoratori o tintori. boterò, 1-11: gli indoratori,
indubitabile / speranza di riuscire eccellentissimo. boterò, 9-4: egli è dunque cosa indubitabile
più che mai tristo e dolente. boterò, 11-75: la bontà non dura
'ndusse a dar veleno al marito. boterò, 25: venivano i diavoletti,
, si sarebbe cavato molto oro. boterò, 9-13: le parte poi,
smisurato. -anche al figur. boterò, 3-34: si produce copia inesausta di
costumi, la inesplicabil malignità della donna. boterò, 308: arrivò a casa,
di pudicizia e di costanza inespugnabile. boterò, 404: vedendo tutte le vie
. figur. eterno, inesauribile. boterò, 11-368: onde, signor, procede
nido de tutti vizii infandi e rei. boterò, 11-302: dica altri la colonna
strada, un terreno). boterò, 6-148: bisognava dormire nella terra infangata
principessa di sangue reale. boterò, 206: quando carlo emanuele, duca
sempre infaticabilmente son falsi e vani. boterò, 9-15: qui tre
cominciò una grandissima infermeria e mortalità. boterò, 9-55: armarono centocinquanta galee sottili,
un riparo, un rifugio). boterò, 11-189: all'albero legar ei del
inferiata, ch'ella vi vedrà subito. boterò, 6-210: usciva due volte il
universale nell'uno e nell'altro regno. boterò, 2-12: [i giapponesi]
, di banditi, ecc. boterò, 129: occorse una volta ad ugo
la presenza di animali feroci. boterò, 1-2: non è poi parte del
ed infettar i più soavi odori. boterò, 1-92: le... minere
è stato un tempo in riposo. boterò, i-149: scipione nasica, temendo che
di feodalità. -disonorato. boterò, 72: come borbone ne fosse uscito
pratica d'infeudare parma e piacenza. boterò, 9-54: a lor toccarono..
e insegnavano a'cavalieri romani infingardire. boterò, 8-25: chi ha milizia pronta
, inerte; impigrito. boterò, 11-121: corre, e 'l rivale
] l'abbandonarsi ad un ozio infingardo. boterò, 9-39: imperoché la più parte
con virile animo infiniti disagi sopportava. boterò, i-89: le leggi sono infinite
/ che sia vicino essercito infinito. boterò, 9-95: l'infinito concorso de
agg. ant. infinito. boterò, 9-14: veggonsi infini argini, palificate
chi noi crede ne pigli informazione. boterò, 423: i prelati e cavalieri,
la terra infra del detto mare. boterò, 1-135: lasciando le marine e spingendosi
, ricorreva per aiuto all'edile. boterò, 9-24: i principi, perché
seno, lungo, largo e profondo. boterò, 1-20: la bertagna sola è
lasciandone per dirittura un filo d'essi. boterò, 8-16: era cosa spaventevole il
superficie; coprire, rivestire. boterò, 3-24: vi sono delle selve assai
si discernevano le grana dell'oro. boterò, 1-2: non è poi parte
nocivi, ecc.). boterò, 9-4: i corsali...
le foglie e verdi e soppasse. boterò, 414: per non ingrassare, beveva
del re agrican le pare aver suggetto. boterò, 8-265: il mello prese assunto
fa se non per acquistare gloria. boterò, i-75: saranno promossi a'tribunali
-presentarsi, venire al cospetto. boterò, 9-30: si licenzia il consiglio,
la mia giovinezza mi mette innanzi? boterò, 9-7: aggiungi alle difficoltà che ti
. a fare il fatto suo. boterò, 6-99: la corona di navarra,
pigliolla così ardentemente come inob- bedientemente. boterò, 60: diceva che voleva più tosto
diritto, un privilegio). boterò, 6-233: il re, non volendo
; disonorevole, degradante, ignominioso. boterò, 11-84: che debbo io dunque far
spoglio, squallido, spregevole. boterò, 11-24: le selve che, perduto
tinge, altre il purpureo inostra. boterò, 11-169: in mezo all'acqua inostri
uomini sediziosi, malevoli e inquieti. boterò, 8-52: ha da mezo giorno l'
nonché la sicurezza esterna e interna. boterò, 9-29: si chiama il gran consiglio
: segno del suo maggior valore. boterò, 11-169: le fulgide pietre e i
/ e vengono in soccorso arditamente. boterò, i-109: s'una volta s'insanguinano
/ piangerò, lasso!, insaziabilmente. boterò, 9-84: empie poi insaziabilmente gli
dua finestre, di color rosso. boterò, 95: teneva per insegna della
quello che imparare non si pò. boterò, 9-61: con le spesse tue
ordine insegna le discipline più facilmente. boterò, 328: niuna cosa insegna meglio
loro, da splendidissime unghie raccolte. boterò, i-118: se pure si hanno
castiglionchio, 26: insorge uno dubbio. boterò, 541: dubitando di non
/ si levar da le mense. boterò, 6-90: il mena, intanto,
, poco attendibile, improbabile. boterò, 234: la carrozza, su la
segurezza e defensione di quello stato. boterò, 404: carlo, duca di
diffinita col moto e col senso. boterò, 6-87: fu consigliato dal presidente
a trarla quindi immaculata e intatta. boterò, 1-68: rimandò quella bellissima giovane intatta
precipitoso, sconsiderato, imprudente. boterò, 11-50: se gira / alcun ver
, almanco estensivamente ne'lor corpi. boterò, i-269: sinora abbiamo dimostrato i
l'intento mio seguir si possa. boterò, 107: nelle relazioni universali e nell'
; ritornello. -anche sostant. boterò, 508: il generale, fatti chiamare
e famiglie in tanto grave giudizio. boterò, 9-42: il vero modo d'interessare
svevi nella germania più s'interna. boterò, 1-20: la bertagna sola è
pensier mille, il somno si interpose. boterò, 8-61: si combatte confusamente in
semplice interpretazione che se la dia. boterò, i-89: le leggi sono infinite,
rubando e infestando tutto 'l paese. boterò, 3-26: solamente si sa che
con quello la sua cara aelips sposò. boterò, 96: domandò a don bernardo
, premia scultori, contenta musici. boterò, i-234: non paga i soldati,
egli avea stretto parentado con seco? boterò, 9-60: intervenendo il prencipe personalmente
vecchio, eletto per uomo di compagnia. boterò, 9-105: le liti si terminano
facessero vista di levargli la chiave. boterò, 9-27: con l'autorità a tutti
. - anche assol. boterò, 526: sisto iv, avendo i
alla fine ne cavano gli altri. boterò, 8-12: l'asprezza dell'inverno.
nelle conversazioni intollerabile, nell'amore ambizioso. boterò, 9-76: i ricchi..
l'acqua per non esser vedute. boterò, 132: i pescatori intorbidano i
estrema sorte. -intrecciato. boterò, 6-292: l'acqua scola per il
varie, e senza vederne il fine. boterò, 8-94: la francia è un
sempre il duca immascherato a intrattenerle. boterò, 258: non voglio lasciar di
dilettare. - anche assol. boterò, 9-14: [gli alberi] ristorano
pigliammo il riparo di quelle montagne. boterò, 231: zoycoby, re di granata
, / tutti intricati, rimaner confusi. boterò, 227: restò la donna
, fra i suoi abitanti. boterò, i-57: rovina anco gli stati intrinsecamente
. -dedito ai piaceri. boterò, 8-180: i prencipi, per le
a relazioni, a scambi commerciali. boterò, 8-112: durando quell'assedio, fu
.. non facesse inumanissima risposta. boterò, 5-39: l'avarità è di natura
[della caccia] e inutilissime. boterò, 404: vedendo tutte le vie impedite
quelle sue nuove lettere al nostro alfabeto. boterò, 8-65: perdendo essi inutilmente il
, giunti ne lo anconitano porto. boterò, 366: quando io stavo in riposo
morisse in prigione o v'invecchiasse. boterò, 9-37: in questa città sola
salvi e la tua vita. boterò, 6-53: stimarono alla loro quiete e
a imitato, copiato). boterò, 6-133: era questo disegno d'invenzione
le fatiche ed industrie dei scrittori. boterò, 9-45: invero il pensare d'impedir
d'investire degli stati chi gli pare. boterò, 372: gregorio xii, avendo
, diterminò di mandarvi il figliuolo. boterò, 176: santo ugo...
per un giro di danza. boterò, 90: essendo stata per sua grazia
le conseguenze con l'osservazione. boterò, 6-276: l'ingegno umano dalla ipotesi
crini e l'annitrire di cavallo. boterò, 1-176: l'ippopotamo è di color
fuor che del mio desire irrazionale? boterò, 5-39: l'avarità è di natura
mi pare inreligiosa e stolta cosa. boterò, 9-88: li luterani e gli altri
2. inattuabile, impossibile. boterò, 6-157: sentendo d'ora in ora
-per legge, per costume sociale. boterò, 9-37: i gentiluomini veneziani..
a spiegare questa istituzione di cose. boterò, 9-80: roma, perché la grandezza
isole de l'india superior australe. boterò, 1-104: siamo giunti al chersoneso
letteralmente che spiritualmente a me intese. boterò, 310: narra vincenzo, nello specchio
ant. lacchè, valletto. boterò, 6-162: nella sua gioventude era stato
migliore [pesce] è il laccia. boterò, 6-248: il fiume di iacee
ti libera però da'lacci de'debiti. boterò, 22: emanuele filiberto,
ricorda- zione di quelli infelici secoli. boterò, 9-102: tanti signorotti...
li nimici si temperassino niente dalla uccisione. boterò, 6-67: i fiammenghi caricarono addosso
! -con valore recipr. boterò, 6-173: i gianizzari tumultuano per morbidezza
ànno cessato... de lacrimare. boterò, 6-49: dio volse l'alterigia
pedoni, cavalcò per soccorrere carmignano. boterò, 3-6: la lancia tirava ducento
; regione, zona collinosa. boterò, 1-35: occupano il resto spaziose langhe
ant. persona sciocca, balorda. boterò, 1-112: gli alemanni chiamano lapponi gli
che dalla carità del bene fare. boterò, 8-186: i re del cusco l'
po'di stienal secco e un'aringa. boterò, 9-83: né si deve lasciare
. -svogliatezza, negligenza. boterò, 11-194: chi ha nella virtù poca
/ i latebrosi suoi ridotti offriva. boterò, n-151: piaceli [al pavone]
ed esaltare un vestito di lazzo. boterò, i-383: un barone spende molto più
amo / d'amore liale e puro. boterò, 8-60: la fede di un
movimenti; scioltezza di gesti. boterò, 9-59: l'altro consta di turchi
. -opportunamente, convenientemente. boterò, 9-14: qui tu vedrai siti vari
disdegnosa fiamma m'accesero il cuore. boterò, 258: usava nel parlare un
xl entrò in luogo de consieri cazadi. boterò, 9-29: si leggittima il consiglio
apparecchia di far da te partita? boterò, 8-19: nell'uscir fuora, furono
quando non giovarebbe, al mio desire. boterò, 9-85: e [venezia]
ove sei, talor lieto e beato. boterò, 8-169: non lentando punto la
chi più stenta assai più impara. boterò, 509: essendo già roberto condennato a
leggi fatte per gli predecessori suoi. boterò, 8-143: il parlamento dichiarò l'ammiraglio
sotto l'acqua gracidan le rane. boterò, 11-168: il pesce, che nell'
se non per gli detti prencipi. boterò, 9-27: vengono dunque i banchi per
de l'órdine quali sono seco. boterò, 6-55: si intendeva di una levata
i liberali animi a seguitarle accendono. boterò, 228: il cardinal di mendozza.
il frate fu dal demonio liberato. boterò, 101: in colonia fu un frate
suo favor la liberò da morte. boterò, 9-69: io, tra tutte l'
ll'omo segnoreggia e dona pregio. boterò, 90: usava molta libertà nel
a due galere del priore di lombardia. boterò, i-304: i turchi rendono i
al dottore ximenez molte cose de oro. boterò, 292: l'abbate isaac discacciò
alla coltivazione delle province di confine. boterò, i-109: costantino magno, avendo cassato
anche suacia comune). boterò, 1-16: azzevia è un pesce simile
altro all'oscuro e chiamasi tanè. boterò, 1-176: l'ippopotamo è di color
viene usata come balsamo. boterò, 11-97: doppo ch'io v'averò
di bella guisa e molto ben istante. boterò, 11-33: s'alzano all'aria
, finalmente tutto gonfiato rimase morto. boterò, 1-54: il color de gli
non vi mancheranno piene vene di acque. boterò, 6-237: stando la famiglia di
tutti santi a'piè logri da zoccoli. boterò, 157: vide i denti senza
consumati quei popoli dalla lunga guerra. boterò, 11-55: avea contorno, anzi che
termini e diventano insulsi ed inetti. boterò, 13: la imprudenza e loquacità
quali l'uomo credesse melglio loro parole. boterò, 1-144: or le pompe fomentano
la tenne, ché la voleva carpire. boterò, 2-53: del luccio raccontano cosa
potenza de l'avversario lo soffoca. boterò, i-112: i consegli de'prencipi,
opere e dieno gloria a dio. boterò, 9-50: carlo borromeo, cardinale
di soprusi e di sopraffazioni). boterò, 76: non permetta, disse,
qualche lume di agevolezza alle cose. boterò, 6-279: nella scozia in particolare
del sole fuori tutta dall'orizzonte. boterò, 11-210: qual han proporzion, nella
foce di un corso d'acqua. boterò, i-358: or ne'canali e ne'
, ch'io mando con la mia. boterò, 9-11: il più ricco luogo
più ornato e di più lustro. boterò, 4-90: la virtù è sempre
perché fu compiuto di fare il censo. boterò, 9-64: sendo egli censore e
. e delle opinioni d'altri eretici. boterò, 380: il cardinal polo
stato 'del non men celebre giovanni boterò; galantuomo sì, diceva pure, ma
macchia originale, paterna). boterò, 11-75: siam tutti in colpa miserabil
le tradizioni, propri della macedonia. boterò, i-178: alessandro magno, avendo fatto
targhe, e quell'infrangono e macellano. boterò, 6-217: i più forti manomettevano
leggie e quel luogo esser maculato. boterò, 6-1 io: i predicanti niuna
servigio ch'io t'ho fatto. boterò, 11-130: non poss'io meravigliarmi
nocque a janni o a piero. boterò, 11-321: ecco gesù, del mondo
, rinovava la dura milizia antica. boterò, 6-46: due mastri di campo
è una mastra terra della magna. boterò, 1-217: la città maestra siede
che nella altra... grecia. boterò, 9-85: la città poi,
istruzione secondaria, scuola superiore. boterò, 9-38: i medesimi cittadini amministrano le
, dov'era una ricca magione. boterò, 1-83: l'anno 1525 a furor
più fave dalla metà in su. boterò, 9-26: sendo stato violentemente morto
esercito romano: magister equitum). boterò, 9-26: fu in sua vece instituito
duca d'urbino nel suo magnificentissimo palazzo. boterò, 410: il re rise
. con grande sfarzo e solennità. boterò, i-295: don giovanni d'austria,
molto sontuosamente e con gran magnificenza. boterò, 9-52: veggonsi alcuni pezzi d'
stata la potenza e magnificenza de'romani. boterò, 9-37: la maestà della republica
e così nuova miseria v'introdussero. boterò, 9-1: questa [venezia],
-rovinosamente, disastrosamente; tragicamente. boterò, 440: molti, morti malamente in
e i partigiani della tolleranza religiosa. boterò, 7-3-41: oranges, temendo d'esser
alzar le braccia né adoperar l'arme. boterò, i-252: le mogli, mosse
, non fu mai di abitatori ripiena. boterò, 4-173: questi padri di san
argomentuzi mostra il falso per il vero. boterò, 6-66: i militari,.
è tenuto per ignorante o malo. boterò, 26: alfonso i, re di
non dar segno della fiera loro malvagità. boterò, 196: era quel re di
caucaso; tessuto orientale in genere. boterò, 7-1-71: eres fa gran copia di
è alquanto migliore e più grassa. boterò, 6-320: si dice manato,
sempre di che che sia presuppone. boterò, 9-16: arbe... al
rimedi mancano, i mali crescono. boterò, 133: i poeti moderni, mancando
abbondanze e le grandezze di milano. boterò, i-78: le città perdono quanto avevano
costui è effem- minato e delizioso. boterò, 9-77: nel che i romani sommamente
rotti da alcuni cavalli de'franzesi. boterò, 8-85: la mattina seguente, avendo
io che potessimo maneggiar la barca. boterò, i-361: è necessaria [la larghezza
impedire chi far l'avesse voluto. boterò, 9-70: la giustizia civile è maneggiata
riesce a ottenere docilità e sottomissione. boterò, i-96: ma perché poco giovano l'
risposte, ne lo stil cavalleresco. boterò, 1-21: bigorre è paese simile
come uccellacci, le vengano datomo. boterò, i-103: le genti poste a
e la maniera d'una strana facilità? boterò, 9-37: acciò che poi questo
la loro trasformazione è troppo manifesta. boterò, i-59: gli effetti di chi
, che non sarebbe alcun travagliato. boterò, 6-108: sparsero tra il volgo un
inchinarsi, umiliarsi e altre cose. boterò, 9-93: sono... in
magistrati, aperse la via alle rapine. boterò, 9-3: i persiani, se
alla propria indipendenza e autonomia. boterò, i-169: sì come il prencipe non
« altra volta ci rivedremo ». boterò, 6-217: i più forti manomettevano i
è mantenuta sempre con qualche riputazione. boterò, i-61: sparta, mentre ch'
quelle genti di que'paesi manucodiata. boterò, 5-13: altri non conoscono altro paese
si può essere secondo i nostri marchiani. boterò, 1-49: i marchiani sono d'
marciano i tamburi della medesima livrea. boterò, 9-59: i quali servitori di poco
scimmia platirrina: leon- tocebo. boterò, 1-127: nella parte orientale [il
marina (militare o mercantile). boterò, 9-85: il marinarezzo ancora ha gli
, / che di marineria parse maestro. boterò, 9-4: i turchi, popoli
di stato'del non men celebre giovanni boterò; galantuomo sì, diceva pure,
essortare a far quanto egli voleva. boterò, 9-35: ha... [
e delle robe e delle persone. boterò, 8-95: fecero poi capitale della rocella
marittimo della antica e vera germania. boterò, 1-215: gli abitatori della nuova
du mila tra guasconi e svizzeri. boterò, 8-177: certo i tedeschi non
. - anche sostant. boterò, 4-124: si stima che i maioniti
gli spagnuoli montagnuoli e da martellosi. boterò, 1-1-100: gli aidoni, gli
crudelmente che gli altri, martirizzati. boterò, 290: santo si chiamò un
autorità, decisione soldatesca; militaresco. boterò, 9-44: i veronesi sono d'animo
irriconoscibile il volto di una persona. boterò, 6-no: ragunaronsi i congiurati in santrudom
... ben mascherata amorevolezza. boterò, 8-60: allora ugone: la fede
di governo, linea di condotta. boterò, 52: il tamberlano aveva sopra tutto
impossibile coloriate tutti e'vostri disegni. boterò, 12: lodovico xi, re di
io mi son mutata la camicia. boterò, 9-38: i villani ancora,
mastra3, sf. madia. boterò, 2-16: navigano in certi schifi che
fresca, perché fenderebbe in molti luoghi. boterò, 9-75: l'arsenale è.
ha per materia i beni dell'animo. boterò, 9-34: il collegio have autorità
di stato 'del non men celebre giovanni boterò; galantuomo sì, diceva pure,
cui si applicano le imposte. boterò, 9-71: se il numero delle ballotte
importanti materie che abbia uno principe. boterò, i-91: i publichi disastri sono la
abi venduta a sier alvixe zorzi. boterò, 19: ferdinando di toledo, duca
tavole ed altri lavori più materiali. boterò, 1-21: gli indiani cuocono poi
. -ant. madrepatria. boterò, i-368: le colonie con la madre
ch'i'ho, sanza mattana / mi boterò per certo a santa marta. s
due 'matadori '[machiavelli e boterò]. papini, 28-328: quella pace
però l'eterna pena lor matura. boterò, 9-40: bartolomeo di alviano aveva
tosto in tardità che in prestezza. boterò, 104: nel consiglio che tenne
. prudenza, ponderazione, avvedutezza. boterò, 9-67: tra tutte...
o che detto governatore tramasse doppiamente. boterò, 8-15: boemondo, perché l'
li terresti meati si va raggirando. boterò, 1-28: qui l'acqua marina,
un nome di golosa e di briaca. boterò, 9-111: manca medesimamente il popolo
per pigliar li malfattor si pagano? boterò, 9-4: il medesimo nella guerra civile
la quantità, trapassino la comune misura. boterò, i-62: i mediocri [stati
bassezza, considerato l'esser suo primiero. boterò, 9-75: giova anche alla conservazione
un quinterno di carta da straccio. boterò, 9-93: benché...
luogo la soglia del mar mediterraneo. boterò, 1-1-255: il mare si divide
d'altre parti mediterranee vi si porta. boterò, 6-144: per essere quella piazza
le arti. -sostant. boterò, 1-1-158: ne i mediterranei del delta
che nell'isola fosse di cipri. boterò, 9-61: licurgo, costitutore della republica
calcedonia nel 451). boterò, 1-4-118: tutti i suddetti quattro patriarchi
e altre drogherie della costa di ghinea. boterò, 6-253: abbonda [sierraliona]
quasi il terzo membro della città. boterò, 9-52: non è finalmente casa
una fiumana che mena pochissima acqua. boterò, 35: un prencipe...
/ vidi pirro menar ruina e strage. boterò, 9-84: odine il sono [
m'avete privo / e menato captivo. boterò, 8-268: sahamot, acceso di
un danno, un guasto). boterò, 9-78: non meno dimostrano ciò le
quando per il mare eri sì mendicamente. boterò, 63: perilché quel chiarissimo
per annunziare e bandire la verità. boterò, 460: un monaco, disputando
che in mendichità o in povertà. boterò, i-140: non permetta che le persone
teneva diviso il suo campo dal dittatore. boterò, 9-26: crescendo di mano in
registrato, annoverato, annotato. boterò, 325: frate egidio, spesse volte
fu uno de'sette tragici della pleiade. boterò, 6-132: già si erano similmente
di sicilia il volgo / meraviglioso. boterò, 8-15: restarono tutti meravigliosi della
fuor d'italia si sappia. boterò, 1-1-2: i fiumi...
cambiavalute, finanziere, banchiere. boterò, 6-115: aveva il re catolico fatto
, di mercatanzie e di ricchezze. boterò, i-377: gioverà anco assai,
san giacopo, di san pietro. boterò, 1-4-182: merita suprema lode la
coronar di gloria i suoi facitori. boterò, 9-24: i prìncipi, perché d'
sedere per riposarsi e dormire un poco. boterò, ii-286: qui mille mirar puoi
il medico, come egli meritava. boterò, 118: non tardò molto la pena
e a non so che si dona. boterò, 11-260: il tempo corre:
cuspidi (una corona). boterò, 8-87: era, fra gli altri
per escursionisti, campeggiatori, ecc. boterò, i-287: ogni legione [di costantino
apprestato, stabilito (unassedio). boterò, 9-43: brescia fece pruova alla fortezza
mai tanti drappi quanti in questo tempo. boterò, 1-1-65: si contano in malines
participando del volto di queste parti. boterò, 6-323: questi sono i mesticci o
nicolò, candioto e metropolitano di rodi. boterò, 6-298: il lor patriarca risiede
cotesto: per via lo metti. 'boterò, 115: un nobilissimo cavalier inglese
/ sue flave spighe ha messo. boterò, 8-7: vi si adoprarono i
: * immensi tremor oceani'. boterò, 48: don martino ianes della
, l'uno non vedea l'altro. boterò, 9-83: i consiglieri de gli
conosca, facendogliene fare più schizzi. boterò, 236: sofia, regina di
a declino qualcuno: avvilirlo, umiliarlo. boterò, 104: nel consiglio che tenne ludovico
ma da dimensioni più ampie. boterò, 6-83: l'istorie moderne sono di
come quattro volte un uomo mezano. boterò, 1-3-60: sono i tartari universalmente
virtù e nel- l'altre operazioni. boterò, 9-72: la republica veneziana,
sei uomini sopra le cose della guerra. boterò, 520: nelle religioni si patisce
prezzo o vero preghi de alcuno. boterò, 364: san carlo borromeo aveva
vi si fusse fatto o racconciamento. boterò, 9-23: le facoltà de'privati,
che 'l tentar qualche volta idio disdegna. boterò, 9-24: oltra a questi tesori
2. ittiol. pesce rondine. boterò, 11-193: vola anche il milvo e
a guisa di nimici le loro cause. boterò, 8-232: furono queste parole a
dee tra le cose caustiche annoverare. boterò, 1-11: gli indoratori, per ovviare
ch'in questo globo si raguna. boterò, 9-109: ponza... gira
con consigli separati da'consigli comuni. boterò, 9-58: il turco, che è
di due mali il pigliare il minore. boterò, 9-102: non è prencipe che
durata della minore età. boterò, 8-242: ritornando al re alfonso,
perché tal modo fu più degno. boterò, 9-10: se si mira alla moltitudine
non mira ad alcun interesse privato. boterò, 9-31: giurano solennemente che nella
/ or fuggendo, or seguendo. boterò, 11-276: non si videro mai
è la forza di quel miscredente. boterò, 6-100: la più parte di quelli
al suo carro avea di montanari. boterò, 6-44: dietro a tutti questi
cangia il nostro pianto in allegrezza. boterò, 70: aggiunse che, perché
le mesture che dentro v'erano. boterò, 1-1-10: l'argento vivo è un
suo misurando quella dello altrui animo. boterò, 9-75: i grandi...
eterna, imperocché non sono misurati. boterò, 9-18: i greci non poterono
si vede oggi la mitra esser reale. boterò, 3-36: porta [il gran
affetto che si trovi nell'appetito. boterò, 8-68: un prencipe, che vuole
sollazzi facendo, quelli usando debitamente. boterò, 6-274: sendo la guerra
dii capo data gebba a remanere. boterò, i-94: si può disputare qual
e senza magagna, di moderata grossezza. boterò, i-62: i mediocri [stati
serena e sempre vicina a dio. boterò, i-96: poco giovano l'arti della
, la malizia con la bontà. boterò, 254: la modestia è virtù quasi
. -formalità, procedura. boterò, 9-29: il dì seguente si convoca
minio di tale sovrano. boterò, i-128: maometto... è
, suddito del gran mogol. boterò, i-386: i tartari hanno ora due
e suggestive certe condizioni esistenziali. boterò, 11-158: soavemente l'aria molce /
il ciel vedemmo rugiadoso e molle. boterò, 6-148: bisognava dormire nella terra infangata
cose rubate ed alcuni uomini morti. boterò, 8-62: non è cosa che
e la moltitudine di quella nazione. boterò, 9-78: si può dar giudicio della
loro per la moltitudine delle foglie. boterò, 507: alle religioni non è
per grandissima mercanzia di questa terra. boterò, 1-1-56: lodovico guic- ciardino,
offensiva (di un'arma). boterò, 1 -3-14: altri usano un'arma
diffetto e colpa [ecc.]. boterò, 143: soleva dire che conveniva
in un monastero di oneste suore. boterò, 8-321: verso il fine della
accumulano con tanta ansietà e affanno. boterò, 374: gli eretici, per
inanzi che lo abbia in bocca. boterò, 6-238: il padrone...
, per non montare in superbia. boterò, 6-174: i giannizzeri, diventati licenziosi
, non vi en- trassino vettovaglie. boterò, 11-31: quell'[albero] acuì
bevanda, di un condimento). boterò, 9-14: ma che diremo dell'amenità
affatto questi morbidi e effeminati contemplatori. boterò, 9-76: le ricchezze poi,
isola è molto morbida e diliziosa. boterò, 3-65: che diremo dunque della francia
che emana miasmi, esalazioni mefitiche. boterò, 9-101: la parte che guarda il
, penetrante (un odore). boterò, 11-79: nella ricca provincia messicana /
). -anche sostant. boterò, 6-100: la più parte di quelli
ed anche di mandargli non so che. boterò, i-156: il prencipe..
region. moro, gelso. boterò, 1-1-8: le foglie solo de i
li spessi digiuni e viver parco. boterò, 180: costui era...
/ che mortificata hanno la ragione. boterò, i-61: il valore apre la strada
-in partic.: moscione boterò, 11-177: dell'essalazion del vino ria
-provocare un determinato effetto, causare. boterò, 11-327: non fu la croce sola
un conflitto, la guerra). boterò, 241: filippo, langravio d'assia
almanco arei mostro la mia buona volontà boterò, i-103: le genti poste a
mostro al mondo uomo di qualcosa. boterò, 9-38: i villani ancora, massime
già venivano in campo le piacevolezze. boterò, 116: tomaso moro, personaggio
sogliono cantare, sarebbono tutti tagliati. boterò, 107: ho...
era più comunista: si era boterò, 6-61: si steccarono per tutto le
e le qualità de gli elementi. boterò, i-69: gli elementi ed i corpi
-risonare cupamente (un luogo). boterò, 11-120: odesi mugolare valle e speco
sono berrettini e vengono chiamati mulati. boterò, 6-323: questi sono i
che di mulatto verso el giallo. boterò, 1-1-204: solo si vede che
e sperava di conservare quella città. boterò, 6-145: lo spinola, fatta
parimente in egitto, chiamata musa. boterò, 1-1-130: le sue rive [
elle da sé non si muovono. boterò, 9-31: suonansi alcuni strumenti e
quando io mi son mutata la camicia. boterò, 1-3-36: [il gran duca
i-219: mutola quiete possiede il luogo. boterò, 11-44: del vecchio mantovan l'
di soavissimi e odoriferi frutti pieni. boterò, ii-m: io tacerò la selva che
de tutte le virtù mortale inimica. boterò, 64: al suon di queste grida
in alcuna spezie ad alcun fine. boterò, 9-no: il popolo manca parte per
restato col medesimo suo naturale imperio. boterò, i-55: domini...
non volea fare al suo signore oltraggio. boterò, i-52: sino alle bestie hanno
. 5. ortodossia. boterò, i-179: diciamo ora due parole de'
per mari tempestosi e naufragosi. boterò, 11-46: non sodi- sfatta
impegnarsi in grandiose imprese commerciali. boterò, 9-14: i fiorentini...
porto e noi perderemo quella navicazione. boterò, 9-102: alessandro vi divise con una
sono conche di rivi e di torrenti. boterò, i-379: questa consiste..
nebbia persistente; tempo nebbioso. boterò, 1-1-230: se bene [in perù
vanno, e non ho denari. boterò, 9-88: questa è la forza
assalie uno tempio ricchissimo di giove. boterò, 9-21: di tutte queste [facoltà
questo presupposto, io te lo proverei. boterò, 466: il mantenitore della giostra
quanto che vengono fatte secche secche. boterò, 6-a2: non potendo vincerlo con la
fatto, di una possibilità. boterò, 223: l'anonimo diceva che dio
governata l'impresa, fu licenziato. boterò, 9-72: davano a'fanciulli poca cosa
. negus, sovrano etiopico. boterò, 1-1-165: essi [gli abissini]
un accordo diplomatico; negoziatore. boterò, 6-146: i negozianti si mostravano renitenti
[dei veneziani] marittime negoziazioni. boterò, 9-23: la necessità della negoziazione
ma è ben inclinato ad intendere. boterò, 6-51: elesse cinque personaggi d'
una faccenda, in un affare. boterò, i-122: guardisi di non tentar impresa
onestamente delle entrate e fatiche loro. boterò, i-352: gli oziosi sono pochi e
piumaggio di un animale). boterò, 11-140: fassi anche mutamento di colore
a lavorare. -di animali. boterò, 1-5-13: altri non conoscono altro paese
mandossi la compagnia del zapata all'haia. boterò, 6-201: mehemet, inteso cotal
militare o di un gruppo sociale. boterò, i-155: non dormiva intanto carlo martello
e non ben tenute di nettezza. boterò, 1-1-71: i romani avanzavano i greci
e singolarmente dal peccato della immondizia. boterò, 9-52: non è finalmente casa
alla difesa degli stati in italia. boterò, 6-52: [i portoghesi]
a neutralità, poteron facilmente insignorirsene. boterò, i-445: il trattare della neutralità
si ricava un liquore. boterò, 1-2-17: hanno un altro albero,
per gli scambievoli odi de'fratelli. boterò, 1-1-82: le terre nobili sono tubinga
stamane per quattro nobili e vive ragioni. boterò, 9-94: di quello che noi
di ciascun'aspra piaga o doglia acerba. boterò, 1-3-19: quelli che hanno qualche
come nella nobiltà della città dicemmo. boterò, 8-231: con la qual occasione acquistarono
). - anche: genuinità. boterò, 9-14: che diremo dell'amenità del
dall'avarizia e dall'ambizione predominato. boterò, 6-232: se la buona ventura il
corrumpeno nel nascere della nocevole canicola. boterò, 8-57: all'ora essi ci battono
che è molto nocevole al corpo. boterò, 182: alcuni, temendo che quella
/ sterpando bronchi noderosi e inculti. boterò, 11-241: la furibonda forza di
questo nome fu più tempo chiamata. boterò, 9-90: che diremo dell'onoratissimo
borbona più terre, e nominale. boterò, 9-93: non possono ottenere altri
trovassero nominati quelli che essi nominavano. boterò, 9-28: è necessario che alcuni
parti, cantoni da loro nominate. boterò, 9-90: che diremo dell'onoratissimo
condennandolo alla pena de la nonoplo. boterò, 1-3-59: il ladro è ancor egli
e norvestrare delle aguglie da navigare. boterò, 1-1-197: piega [l'ago di
, come sogliono, una quarta. boterò, 1-1-197: piega [l'ago di
); che vi è nato. boterò, 1-1-237: veggonsi qui molti animali differenti
setta nel colmo del reggimento della republica. boterò, 71: l'ingegno si
incominciate pure a dispensare il vostro. boterò, 9-70: ogni quarantia ha il
li fumo cogniti i caratteri delle lettere. boterò, i-55: tato è un dominio
sì guardinga / de'miei confini. boterò, 6-36: molto più commendabile mi pare
.. suole essere uno scoglio. boterò, i-80: perché ho detto che si
ai nugoli', a grande altitudine. boterò, 9-84: alle volte o in forma
loro, ogni dì novi inimici. boterò, 9-28: se a quel numero non
è un dar nutrimento alla sua crudeltà. boterò, i-132: la religione procura di
con un sol guardo il core. boterò, i-303: si accresce anco il valore
così tutti l'alzano giuranoo obbedienza. boterò, i-137: non è cosa alcuna
e beneficio alli parenti del morto. boterò, 9-105: il duca alfonso ii di
relazione con una prop. subordinata. boterò, 8-248: la cavalleria...
, per dolore all'altra vita. boterò, 351: un'altra donna, oltre
in quistion mette per obliqua via. boterò, 11-320: chi ha di servirlo
molta importanza levarono quel pensiero al duca. boterò, i-166: hanno...
tosto avergli una città in mano. boterò, 454: schiva i giuochi di
, se ne andò subito nella marca. boterò, 8-39: balduino, che non
. occhiata (oblada melanura). boterò, 11-180: fuor del fango, ove
larghe (una rete). boterò, 11-259: o con la canna o
e servire v. s. illustrissima. boterò, 9-37: quanto poi spetta al
fino all'oceano verso la roccella. boterò, 1-1-255: il mare si divide in
e l'altro rifiuta ed odia. boterò, 9-58: la virtù, che nelle
altro, con l'offendevoli armi. boterò, 6-93: il tuono de i cannoni
entrava i sensi rimanevano vinti e perduti. boterò, 8-80: la chiesa metropolitana,
è ranaldo, quel giot- tone. boterò, i-339: dio dissimula, ma,
signoria d'aelst, di vuasia. boterò, 52: pietro, conte di
sopra la chiesa di santa veneranda. boterò, 8-190: cordova è posta quasi
laccia avevano l'acconcia di vino. boterò, 11-174: esce fuor del secreto suo
. dial. ant. ontano. boterò, 11-45: l'onaro de gli stagni
suoi maggiori, intorno al letto. boterò, 6-153: il marchese spinola..
onoranze, quivi l'operazioni sono oneste. boterò, 11-272: né mi lusinghi il
all'imperatore non fanno difficultà alcuna. boterò, i-231: dagli stranieri hanno [
d'altri convenevol che da chiostri. boterò, i-139: faccia scelta delle persone
di sì possente e gloriosa madre. boterò, 6-60: si sforzò il re
mente l'esercizio di mercante fa. boterò, i-122: guardisi di non tentar
un convento, un monastero). boterò, 9-89: del doge anco, come
una mestega quanti en terra posa. boterò, 1-1-127: nella parte orientale [il
cioè di ricomprare l'umana generazione. boterò, 192: dolendosi un famigliare del vescovo
diligua e malagevolmente poscia richiamata ritorna. boterò, 212: gli affari si conducono a
sperato si era da una tanta vittoria. boterò, 9-46: or essendo cosa malagevolissima
voi opulenti sono indotti e ignoranti. boterò, 9-89: opulenti e religiosi monasteri
noia / che non fan possedendole contento. boterò, 9-20: la moltitudine e la
gli soffiò ai quella selva fuora. boterò, 11-146: quando quel fortunato arbor [
, zoè esercitto con li pavion. boterò, 1-1-120: quella parte della scizia
potessero andare per forza d'acqua. boterò, 9-25: essi [i veneziani]
quale può essere da seimila fanti. boterò, 6-95: attaccossi una terribil mischia,
alla pace ed alla unione de'cittadini. boterò, 251: alcuino fu un personaggio
e ordinarono le chiese di cristo. boterò, 9-51: l'ordinare un arsenale di
naturale e ordinaria desiderare di acquistare. boterò, 254: la modestia è virtù
macchiata di eresia e degna della scomunica? boterò, 6-243: la nobiltà non è
casi; secondo la prassi ordinaria. boterò, 9-29: quando si fa elezione di
simile; comportarsi in modo analogo. boterò, 315: anche san bernardo, richiesto
, / v'era una fonte. boterò, 9-92: tralascio li palagjgi de'
stavano a riguardar l'assalto fiero. boterò, 9-35: entra la dogaressa, accompagnata
ciò ch'ella dice stia col vero. boterò, 8: cosa chiara è
nero ebano tinta dell'oscu- rezza. boterò, 9-7: la luce cocente del giorno
, sì come nessuna altra cosa. boterò, 8-112: la parola deve essere così
come padrone e vicario di dio. boterò, 9-34: di molti ornamenti va il
macedonia contra filippo re di quello paese. boterò, 1-1-239: il viceré del perù
cor suo disse: sarem ben trattati. boterò, 11-131: senza usar calamita o
quello che tu perfettamente saprai ». boterò, 9-no: alcamene spartano, dimandato in
che possa pure stuzzicarmi li orecchi. boterò, 6-194: amoratto, re dei
dello sviato in opre oziose perderlo. boterò, 46: se vi è cosa
armi. -senza ricevere molestie. boterò, 8-119: si fece finalmente del mese
già fatto. -riscatto. boterò, 497: epifanio, vescovo di pavia
(gobius niger jozo). boterò, 11-174: nidifica anco il paganello,
mano dei capitani del re de'romani. boterò, 213: il turco tiene nella
'l debito per la sua largità. boterò, 11-312: ti sposi con la croce
: le case hanno tre palchi. boterò, 1-1-214: vivono in grosse città con
mentre a persona amica altri il palesa. boterò, i-192: nissuno si fidava di
che non palesi la sua grandezza. boterò, 9-51: la qual esperienza scuopre i
ti bisogna / scoprir il nome. boterò, 159: si palesò poi teodosio
gli altri a seguirli per piazza. boterò, 9-35: volendo la ducaressa ricevere
avvegghino che si pensi a'capestri. boterò, i-52: tiberio cesare palliava la
di più, palmeti alti e vaghi. boterò, 1-1- 135: il sostegno
con acqua e con le loro spezie. boterò, 6-253: abbonda di viti selvatiche
, e quali impediscono la vista. boterò, 1-1-128: egli è vero che
gerolamini. 6. pauliciano. boterò, 1-4-95: sul danubio tra nicopoli e
sole e la donna a la luna. boterò, 85: i turchi dicono
-comparire, mostrarsi, ergersi davanti. boterò, 9-84: cosa può'dire, degna
d'arazzi con le pitture di sopra. boterò, 9-25: con la somma de
averli contrari. -condividere. boterò, i-317: si fa animo a'soldati
, si pareggi alla sua altezza. boterò, 9-66: lucifero, per la
da medesime professioni o interessi. boterò, 234: un valente uomo diceva che
stata capace di tanta mole ». boterò, 6-92: allora il duca, dato
mostrar il core, procedendo in parlando. boterò, 9-70: ogni quarantia ha il
di qualche occasione dal senso penda. boterò, 1-1-135: il sostegno principale de gl'
al mondo, passar la vita. boterò, 8-179: penetrò nelle viscere del
non conforme a'suoi divini pensamenti. boterò, 11- 171: ogni velocità
/ dignissima di stile alto e sovrano. boterò, s s 9
degli scrittori più centinaia d'anni. boterò, 1-4-176: essendo la moltitudine de'
conosce per lui l'iniquo conte. boterò, 8-36: conoscendo balduino per pratica
vinti per opra di manlio pretore. boterò, 376: quanto grande sia la felicità
la nutrice per cento ducati riscattai. boterò, 8-7: gotifredo vendè la ducea di
fin che non l'abbiamo persa. boterò, 63: la libertà reale non
cortese, a tornarsene a casa. boterò, 141: una persona molto savia diceva
nostra gente fia sconfitta e persa. boterò, 9-86: che t'importa l'acquistar
vince prova / la dolcezza del giuoco. boterò, i-122: all'incontro i francesi
.. voi la perduta fama racquisterete. boterò, 8-50: quindi si conosce che
prudenti cittadini e di grande autorità. boterò, 443: mentre che così camminava,