tr. (abblandisco). ant. blandire. bruno, 548: non
virile. = comp. di blandire (v.). abboccaménto
figur. sfiorare, lambire; molcere, blandire. verga, i-240: la luna
cortesia, con amorevolezza; lusingare, blandire. machiavelli, 206: uno principe
2. per estens. lusingare, blandire, assecondare. c. dati,
(forma classica adulari) * blandire * (detto originariamente del cane che fa
ant. e dial. lisciare, blandire con carezze. campanella, 2-89
gorgia... insegnò in atene a blandire i vizi e l'ignoranza del popolo
blandiènte (part. pres. di blandire), agg. lusinghiero, carezzevole
dotta, lat. blandimentum: cfr. blandire. blandire, tr. (
blandimentum: cfr. blandire. blandire, tr. (blandisco, blandisci)
e straniero, insegnò in atene a blandire i vizi e l'ignoranza del popolo,
dal cedere agli umani rispetti, dal blandire e servire alla opinione corrotta e alla
: se ci troviamo in necessità di blandire alcun nemico importante, d'ordinario lo
, voi più non saprete / che blandire e sanar le rosse piaghe / di colui
blandito (part. pass, di blandire), agg. vezzeggiato, carezzato
blandities), deriv. da blandiri 'blandire '(vedi blando).
29: ecco la dolce sera / a blandire di carezze blù / il povero cuore
tener caro, vezzeggiare, blandire. - anche al figur.
stima e di affetto; festeggiare; blandire, lusingare. - anche al figur.
còccolo). carezzare, vezzeggiare, blandire. panzini, ii-651: « vieni
il più delle volte. -lusingare, blandire. - anche assol. iacopone,
, frodare; tentare di ingannare, blandire; eludere (una legge, un obbligo
in im-) con valore rafforzativo e blandire (v.). imblasmato
-adulare, blandire. = denom. da brogiotto (v
ciottoli e dalle ortiche non smisero di blandire la nipotina che le si era addormentata
profana... tutta sollecita di blandire e irritare, anziché moderare e indirizzare
nasconde l'inganno, che cerca di blandire, lusinghevole. tasso, 5-62:
nostro. algarotti, i-iii- 277: blandire in ogni modo le orecchie, allettarle,
la sua virginità. -ant. blandire. fatti di cesare, 18:
esordio! 6. lusingare, blandire. siri, vi-866: gli spagnuoli
madre! 3. lusingare, blandire; illudere con false speranze, tenere
bestie. 5. vezzeggiare, blandire, lusingare, viziare; lodare,
2. figur. adulare, blandire, assecondare. m. franco,
tr. (lusingo, lusinghi). blandire qualcuno con parole o atteggiamenti falsamente
con parole o atti lusinghevoli (per blandire, persuadere, ingannare, tentare,
giovanissime. 4. adulare, blandire. goldoni, ii-812: -illustrissimo.
simulata, per lo più al fine di blandire, adulare, lusingare o ingannare;
d'amore). - anche: blandire, lusingare. cavalca, 20-164:
di reagire; calmare, quietare, blandire. e. cecchi, 8-44:
correnti, scendevano tra le palpebre a blandire e ad eccitare il cervello.
che tenue emanazion di piacere e andava a blandire il senso dell'amante. cicognani,
7. figur. illudere, lusingare, blandire una persona, anche irridendola e ingannandola
vicinanze di fratta, io. blandire, adulare, piaggiare. bùgnole
. 2. per simil. blandire, adulare. -anche: lusingare con
alla grande. -figur. assecondare, blandire, adulare. goldoni, vii-298:
levateci le penne maestre, invece di blandire l'angoscia della indipendenza perduta, essi presero
. ant. adulare, lusingare, blandire. - per lo più assol.
; comportamento o atteggiamento abituale diretto a blandire, ad adulare qualcuno per ottenerne favori
alla piacentina: adulare, lusingare, blandire servilmente. varchi, 3-56: usasi
. comportamento o atteggiamento abituale inteso a blandire, ad adulare qualcuno per ottenerne favori
tr. (piàggió). adulare, blandire qualcuno con parole e atteggiamenti compiacenti,
4. adulare, lusingare, blandire. - anche assol. ottimo,
3. che è volto a blandire e lusingare le masse, eccitandone le
da guanciale. -lusingare, blandire. s. gregorio magno volgar.
risultato del favore che di ottiene col blandire le passioni del giorno, col corteggiare i
nani, lxxx-4-71: se ne parla per blandire il re con qualche speranza, acciò
doviziosi traslati. algarotti, 1-iii-277: blandire in ogni modo le orecchie, allettarle
accarezzare. -anche al figur.: blandire, consolare. p.
rendere più mite o più disponibile, blandire, piegare (una persona, il suo
forfecchia. -portare sapa schietta: blandire i propri interlocutori con argomenti smaccatamente adulatori
nutrice, poetando. algarotti, 1-iii-277: blandire in ogni modo le orecchie, allettarle
stradella. 3. lusingare, blandire, allettare, sedurre qualcuno per ottenere
di nuovo. -gettare via sciroppi: blandire, lusingare inutilmente una persona.
gravissimo danno e querela dei di blandire e irritare, anziché moderare e indirizzare le
ii-394: la divina consolazione giunge a blandire co'tepidi fiati l'anima nostra,
e interessato e ha lo scopo di blandire, lusingare o sedurre. buonarroti
maniera smancerie, per lo più per blandire, lusingare o sedurre un progetto
locuz. dare la soia: lusingare, blandire. luca pulci, ii-23: po'
romana gioventù. algarotti, 1-iii-277: blandire in ogni modo le orecchie, allettarle
-per estens. lusingare, blandire. guerrazzi, 15-14: tutti gli
locuz. -dare la trave-, adulare, blandire. varchi, 3-56: usasi ancora
. che è volto a lusingare, a blandire (le parole), a intenerire
liscióso, agg. adulatorio, diretto a blandire, a lusingare. - anche in
discorso fatto per adulare, per lusingare o blandire; sviolinata. gramsci, 11-147
tr. (sciròppo). lusingare, blandire, allettare. dominici,