, / e ganellone il primo fu in bigoncia, / e seppe come e'suol
masnada / lungi sen vada / ogni bigoncia, / che d'acqua acconcia / colma
che pigiava l'uva / nella colma bigoncia a gambe nude. 2.
. davanzali, ii-498: poi mettivi una bigoncia d'uve pigiate e ammostate. paoletti
ii-202: nell'atto di ascendere la bigoncia del mestiere, deponi l'animo tuo
per far colare l'uva dalla bigoncia berìllio, sm. chim.
alcuno è, che racconcia / la pulita bigoncia; / chi buon graticci appresta;
. bicónca, sf. ant. bigoncia. nuovi testi fiorentini, 523:
fae la vendemmia. = cfr. bigoncia. bicòncavo, agg. ott.
., 9-55: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese,
: il feciono mettere nudo in una bigoncia d'acqua fredda, come esce del pozzo
poveretti compagnoni. / voi vedete la bigoncia / com'ell'è pulita e netta
che n'ha in corpo più d'una bigoncia. aretino, 1-104: il tavernaio
. davanzati, ii-498: poi mettivi una bigoncia d'uve pigiate e ammostate. bruno
è, che racconcia / la pulita bigoncia; / chi buon graticci appresta;
troppo sconcia, / hai già vota la bigoncia. redi, 16-i-25: da mia
masnada / lungi sen vada / ogni bigoncia / che d'acqua acconcia / colma si
che pigiava l'uva / nella colma bigoncia a gambe nude. bocchelli, 9-66:
1-138: avevo fatto venire da bari una bigoncia di ferro smaltato per farci il bagno
-locuz. ant. tenere i piedi nella bigoncia: tenerli fermi. pulci,
, / farotti i pie'tener nella bigoncia, / ch'io veggo che la cosa
tavola non si facevan tenere i piè nella bigoncia, e venere e bacco tuttavia gli
. -figur. montare, salire in bigoncia: fare il saccente, dar lezioni
del colatoio, / e va in bigoncia a dir le sue ragioni. pulci,
/ e ganellone il primo fu in bigoncia, / e seppe come e'suol ceramellare
. varchi, 23-118: raccontò pubblicamente in bigoncia la cagione, perché egli abandonava l'
detto; ed accanto all'altare la bigoncia da orare. b. davanzati, i-78
in ringhiera; ne'consigli, in bigoncia, che era un pergamo in terra a
un pergamo in terra a foggia di bigoncia. sassetti, 36: m. piero
mi era addosso perch'io rimontassi in bigoncia. lippi, 3-29: sale in
. lippi, 3-29: sale in bigoncia con due torce a vento, / acciò
3-29: perché questo vaso, detto bigoncia, è molto simile a una cattedra tonda
però da molti tal cattedra si chiama bigoncia, come anche tutte l'altre cattedre
449: un somarello è montato in bigoncia / per legger poesia agli animali.
di giornalieri trofei le scuole, la bigoncia, i tempi e le scene,
inchino la moltitudine, come da una bigoncia]. gioberti, ii-142: [lo
temerità troppo grande il salir quasi sulla bigoncia a farsi pubblico predicatore. di giacomo,
ii-667: questo insigne buffone, la cui bigoncia era una botte, la cui volgare
: o quanto era bello / su la bigoncia il torace / del bertone,
. bocchelli, 1-iii-342: salì lui in bigoncia, e placò la plebe entrando nell'
legno più ampio e più basso della bigoncia, di larghezza uniforme dal fondo all'
legno per far scendere l'uva dalla bigoncia nel tino. 2. dial
2. dimin. brentina: piccola bigoncia. fracchia, 282: luli non
alcuno è, che racconcia / la pulita bigoncia; / chi buon graticci appresta;
fatte sopra una canestra o sopra una bigoncia d'uva, ma sopra centinaia di
vuo'tu fare bene? attuffalo in una bigoncia d'acqua, e lascialo stare tutta
fu la lupacchioli, salì lui in bigoncia. 6. per introdurre proposizioni
per mancarli di salire un colpo in bigoncia. 24. dimin. colpétto
mi era addosso perch'io rimontassi in bigoncia. = voce dotta, lat.
alcuno è, che racconcia / la pulita bigoncia; / chi buon graticci appresta;
alcuno è, che racconcia / la pulita bigoncia; / chi buon graticci appresta;
acconcia / per salvar il cervello una bigoncia. carena, 2-245: il bicchiere
landò, 91: ponetevi adunque in una bigoncia dove si porta il vino, che
., 9-58: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese,
ii-202: nell'atto di ascendere la bigoncia del mestiere, deponi l'animo tuo
con le mani. -favellare in bigoncia: arringare, fare un discorso in
dire: 'il tale favellò in bigoncia *. -favellare in rima: comporre
mezzo, ed anche tre, per bigoncia. pananti, i-16: restandoci a
. 5. ant. piccola bigoncia che serve a togliere il ghiaccio dalle
all'antica saltellando gambe nude dentro la bigoncia sul carro, fermo in mezzo al
vennero a patti e fu giuocata una bigoncia di vino. pecchio, conc.,
alcuno è, che racconcia / la pulita bigoncia; / chi buon graticci appresta;
quale pigiando, compia quello che nella bigoncia compiere non poteo. caro, i-281
per un panno lino posto sopra alla bigoncia, s'infiasca. magalotti, 19-50:
. pea, 1-153: la bigoncia aveva già la cannella, e i
di tragedie e così ingrechito montar in bigoncia e profferir quella difìnitiva sentenza del primato
., 9-55: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese,
or la latinaggine del mio prete in bigoncia non si sognava, di certo, che
iii-2-127: beatrice arrovesciò il paniere nella bigoncia: una quantità di grappoli andò di fuori
sibbene aspirai alla libertà ed elevatezza della bigoncia. foscolo, xi-2-576: la sciagurata
masnada / lungi sen vada / oggi bigoncia: / che d'acqua acconcia / colma
sul dosso [dell'elefante] una bigoncia molto adorna, su la quale montaron guerrieri
6-309: essere il sacco, o bigoncia, alla misura rasa del staione,
, n. 9. -montare in bigoncia o la bigoncia: v. bigoncia,
9. -montare in bigoncia o la bigoncia: v. bigoncia, n.
in bigoncia o la bigoncia: v. bigoncia, n. 4. -montare
, 9-59: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese, /
cuor v'infiamma. -natare in bigoncia: sbracciarsi dalla tribuna, 'dal
, e ha dismesso il natare in bigoncia. = lat. natare, frequent
: che obbligo ho io di salire in bigoncia e di fare una diceria al popolo
: pien d'ardimento si montò in bigoncia / e prese a dir senza smarrirsi
., 9-57: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese,
codice marucelliano [tommaseo]: per una bigoncia ch'à gli orecchiagnoli per portare aqua
tendere un padiglione e fecevi recare una bigoncia da bagnare. liburnio, 3-24:
, 9-60: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese,
giovan matteo di meglio, lxxxviii-n-158: bigoncia / da portar zolle da 'ngrassar
1-xxv-52: allora demostene, insignoritosi della bigoncia né lasciando che altri parlassero, si
., 9-59: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese,
faceva entrando in un certo pergamo o bigoncia che vogliamo chiamarla, che...
.. aspirai alla libertà ed elevatezza della bigoncia, professione che quanto a chi parla
, 9-57: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese,
quale pigiando, compia quello che nella bigoncia compier non poteo. leggenda aurea volgar
ii-498: mettivi [nella botte] una bigoncia d'uve pigiate e ammostate. forteguerri
quale pigiando, compia quello che nella bigoncia compier non poteo. c. ridolfi,
, / i'ti mando il piombin colla bigoncia. poliziano, 4-24: ser piero
. pea, 1-154: quando la bigoncia non pisciò più, mio nonno l'
/ i'ti mando il piombin colla bigoncia. soderini, iii-240: non occorrerà
o gonfalone l'incarico di salire in bigoncia e riferire a voce, quanto più
: che obligo ho io di salire in bigoncia e di fare una diceria al popolo
., 9-58: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese,
, 3-312: donne e soldati mettevano nella bigoncia il procànico e il moscadello della vigna
desidera... di salire in bigoncia a sua volta, a impartire la
, vedere dei fienili, vedere una bigoncia, una griglia, un fiore di cicoria
primeggiò fra i cittadini che tenzonavano dalla bigoncia. pindemonte, iii-104: ambedue raddrizzarono in
bandi, 15-4-2: essere il sacco o bigoncia alla misura rasa dello staione di tre
449: un somarello è montato in bigoncia / per legger poesia agli animali; /
prendeva la parola in pubbliche assemblee; bigoncia (anche nelle espressioni andare, montare
, 9-56: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese.
cebà, iii-14: misura con la bigoncia fidonia, che ha il fondo rificcato
godendo d'immaginarsi d'aver montato la bigoncia, progetta di riformar lo stato popolare
assai col mosto: poi mettivi una bigoncia d'uve pigiate e ammostate.
flemme. viani, 19-92: la bigoncia colma di salamoia, entro cui si
viso..., salì in bigoncia e, trattosi il capuccino, cominciò queste
: fingi ora tu che cicerone salito in bigoncia con quelle grandi novelle avesse cominciato di
san maio vescovo montò in su una bigoncia con uno scartabello in mano, e
, qui dentro, i maestri di bigoncia è morto e scheletnto. niente di
, come il mosto dell'uva nella bigoncia. 2. bava.
sentir raccontare di quel tirar su dalla bigoncia il mosto schiumoso, provava alterazione di
n'ha in corpo più d'una bigoncia; / e di ber sogna, e
, / e ganellone il primo fu in bigoncia, / e seppe come e'suol
, 449: un somarèllo è montato in bigoncia / per legger poesia agli animali:
g. a. papini, 92: bigoncia dicesi comunemente di un vaso di legno
a n'aviddono, e posesi la bigoncia. schone, fin dove tutto l'essercito
pigliano a secco) marino saltò in bigoncia; e con una strenua diceria fece
n'ha in corpo più d'una bigoncia; / e di ber sogna, e
ragunato lo squittino, el detto fece in bigoncia una gran predica. nardi, i-15
il quale, ne lo avvedersi che quella bigoncia, quella botte e quel tino versa
, 15-4-2: essere il sacco, o bigoncia, alla misura rasa dello staione di
cordialità. bacchelli, 1-iii-341: ritta in bigoncia fulminava sguardi di strabocchevole sdegno sulla folla
vento. lippi, 3-29: sale in bigoncia con due torce a vento, /
, il quale ne lo avvedersi che quella bigoncia, quella botte e quel tino versa
20-240: saltano poi in quell'altra [bigoncia] dicendo: « che rozza,
intr. (sbigoncio). traboccare dalla bigoncia (un liquido).
indumento). = denom. da bigoncia, col pref. lat. ex-con valore