qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno
che qualunque cosa è per sé da biasimare, è più laida che quella che
nelli, 8-2-13: non lo so biasimare, purché ne trovi una [moglie]
essere accomodatissime ragioni... a biasimare loro l'altre lascive voluptà. idem,
commendare ogni atto laudevole, tardo a biasimare anche le cose più degne di biasimo.
infelice. 2. rimproverare, biasimare. petrarca, 23-112: ivi accusando
a quello che ci pare sommamente da biasimare, come quando dice: ah costantino
, e da non dover cessar mai di biasimare il redi, il magalotti, e
233: a me piacerebbe se chi sa biasimare, ancora aitanto sapesse dicendo farsi lodare
è altresì biasimato, come il troppo biasimare. idem, 7-36: altresì viene la
idem, conv., i-xu-173: a biasimare ancora li suoi [del volgare]
, che io non solamente non saprei biasimare alcuno de'veri amanti, anzi lodo
reputava, che per costume aveva preso di biasimare e uomini e donne. idem,
degli accademici fu appicco... per biasimare i versi del tasso. galileo,
, alle pandette, al paternostro: biasimare ogni cosa, anche se buona.
udirai di lei delle cose meritamente da biasimare, tanto più, lei a vile
. 4. figur. riprendere, biasimare, censurare (nel senso di '
. idem, 57: è da biasimare l'avaro, il quale chiude sì la
temperate, sicché nullo le ardisca accusare né biasimare. dante, vita nuova, 26
, idee, situazioni); biasimare, vituperare. fra giordano [
né dalla nostra ci ho conosciuta da biasimare. boiardo, canz., in
così bella donna, sia più da biasimare la savia temenza che 'l matto ardire.
piacevolezza del detto medicamento, non posso biasimare
dante, conv., i-xii-2: a biasimare ancora li suoi [del volgare]
alquanto me commendare e l'altra il biasimare alquanto altrui o avvilire. s. bonaventura
: e perché, per converso, biasimare o sospettare o poco pregiare la malizia
qui da lodar l'opera sua e da biasimare » l'opera mia. parini,
il veder condannare i miei scritti, biasimare e tassargli dalla gente ignorante che si
. vasari, iii-155: si diede a biasimare quella prospettiva ed a dire ch'ell'
, benché in qualche parte si possino biasimare, furono nondimeno grandissime. ochino,
baretti, 1-389: non cesserò mai di biasimare questi sguaiati poetastri che non si fanno
e schernire le ecclesiastiche cose, e biasimare le limosine fatte alli poveri. s.
biasimàbile, agg. che si può biasimare; biasimevole. libro
biasimante (part. pres. di biasimare), agg. (biasmante)
/ colle biasmanti, invidiose offese. biasimare (ant. biasmare), tr.
nessuna cagione / che lo su'fatto possa biasimare. guittone, 3-3: per uno
più d'onorare la tua vita che di biasimare l'altrui. dante, conv.
qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno
che qualunque cosa è per sé da biasimare, è più laida che quella che è
9-48: or di questa materia a biasimare lo appetito delli onori assai dire si
temperato in lodare, sie temperato in biasimare, largo ad ogni onore. boccaccio,
sommamente da commendare e il contrario da biasimare, per non parere ingrato, ho
: a me pare si possa poco biasimare quello che è naturale. machiavelli,
che si posseggono: il che fa biasimare i presenti tempi, laudare i passati
da noi scoperto non per notare o biasimare alcuno, ma solo per cavare altrui
la condotta del suo partito fosse interamente da biasimare. 2. intr. con la
biasimato (part. pass, di biasimare), agg. (ant.
et in questa moderna sanno se non biasimare chi non tace. machiavelli, 364
non si può fare a meno di biasimare, disapprovare; riprovevole. giamboni
più biasimevole cesare, quanto più è da biasimare quello che ha fatto, che quello
infamie e comportar biasimi: ma biasimare, infamare e ingiuriare è proprio
2. locuz. -dar biasimo: biasimare. dante, conv., iii-x-9
biasimo. = t>everb. da biasimare. biasimóne, sm. che ha
ha l'abitudine di star sempre a biasimare, a disapprovare, a rimproverare.
/ di miare; maledire; biasimare. latini, i-2676: perciò
blasmare, tr. ant. biasimare. giacomo da lentini, ii-55
li dimora. = cfr. biasimare. blasmato (part. pass,
sia stato ad altro fine, che per biasimare i doni della natura, la quale
9-48: or di questa materia a biasimare lo appetito delli onori assai dire si
tre generi preaccennati del laudare o biasimare, del consigliare o sconsigliare, deltaccusare
madre, che rispetto. 2. biasimare, rimproverare. bisticci, 3-31:
villani, 2-34: forse fu più da biasimare il comin- ciamento della folle impresa che
mettere in campo un altro marito, e biasimare quello: e dice volerla dare a
per le quali un si possa indurre a biasimare, e riprendere alcuna cosa, che
, e non andando abbastanza cauto nel biasimare e schernire quegli usi. monti, x-2-111
da noi scoperto non per notare o biasimare alcuno, ma solo per cavare altrui
scritto) notandone e criticandone i difetti; biasimare, riprendere (le persone e il
, per essere quelli più pronti a biasimare che a laudare le azioni d'altri
teva cascar in mente a chicchesia di biasimare un prin cipe, la
animo al cimento di dovermi, o biasimare di ciò, e come contrario al
sommamente da commendare e il contrario da biasimare, per non parere ingrato, ho meco
giudizio e senza scelta, è forte da biasimare, siccome il far lunghe filastrocche di
/ sol perch'egli avea tolto a biasimare / (benedetto sia egli) i
che santamente fu instituito, si deve biasimare, ma devesi notare e riprender quel
cadere in colpa di lodarsi o di biasimare. s. caterina da siena, i-5
è sommamente da commendare e il contrario da biasimare. sacchetti, 22-42: venendo alla
rammentava di averlo sentito descrivere, anzi biasimare, quale un idealista nel commercio: un
le madri a buon'ora cominciassero a biasimare questa usanza di acconciarsi superbamente, e
né dalla nostra ci ho conosciuta da biasimare. ottimo, ii-310: colui ch'
. 3. disapprovare, biasimare (un comportamento, un modo di
condotta del suo partito fosse interamente da biasimare. era ammissibile che il partito socialista
cadere in colpa di lodarsi o di biasimare. sacchetti, 67-33: io ho trovato
a che dovemo mirare volendo lodare o biasimare, e donde si derivi il celebrare
che santamente fu instituito, si deve biasimare, ma devesi notare e riprender quel
io non potea intendere non sono da biasimare. sassetti, 105: quello che è
: chi sarà colui che ardito sia di biasimare la mia impresa, o di contrariarla
l'abbé, sarà forse tentato di non biasimare con rigidezza la poca urbanità di que'
, 1-15 (i-158): cominciarono a biasimare 1 mariti e dire che essi meritavano
men coronate ch'eran lì presenti a biasimare il principe per aver detto un
cadere in colpa di lodarsi o di biasimare: salva qui la via de la
sono ordinate, di ciò è da biasimare la debilitade de lo 'ntelletto e
tanto nel lodare il buono, che nel biasimare il cattivo, tanto nel considerare i
tedesca. 2. riprendere, biasimare, giudicare sfavorevolmente (persone e cose
figur.: condannare, rimproverare, biasimare una persona con severità e asprezza,
. perseguitare, tormentare, angustiare, biasimare, condannare, mettere in croce.
. 4. ant. disapprovare, biasimare, censurare con severità estrema, con
4. figur. ant. biasimare. albertano volgar., 137:
patir infamie e comportar biasimi: ma biasimare, infamare e ingiuriare è proprio de'
sono ordinate, di ciò è da biasimare la debilitade de lo 'ntelletto e la
cadere in colpa di lodarsi o di biasimare: salva qui la via de la debita
. boccalini, ii-245: avrebbero potuto biasimare quell'azione, come più cagionata da umor
abbé, sarà forse tentato di non biasimare con rigidezza la poca urbanità di que'
applicazione al caso presente. 3. biasimare, disapprovare, condannare, riprovare con
inteso a deplorare; che tende a biasimare, a censurare. e.
a depravarlo. 6. ant. biasimare, criticare, calunniare, diffamare,
speranze. 3. disapprovare, biasimare, deplorare. beltramelli, ii-330:
giovinezza offesa. 3. condannare, biasimare con tono mordace e sprezzante (vizi
detestarsi. 3. riprovare, biasimare vivamente; condannare come gravemente riprovevole o
più d'ornare la tua vita che di biasimare l'altrui. francesco da barberino,
5. tr. ant. biasimare, disapprovare, screditare. a.
che qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno
, in contrasto; aver motivo di biasimare, di criticare; aver motivo di
nel lodare il buono, che nel biasimare il cattivo, tanto nel considerare i
lei altrettante a dritto e a torto suol biasimare. galileo, 3-1-284: io non
approvare, considerare riprovevole, biasimevole; biasimare, riprovare. tassoni, 315
8. ant. disapprovare, biasimare; dissuadere. pulci, 10-105:
. ant. diffamare, disonorare, biasimare. - anche assol. cavalca,
pandolfini, 40: sono da biasimare alcuni, i quali vanno rovistando
uditori a rincrescevole spiacere, e a farsi biasimare, o contendendo o litigando,.
importanza, giudicare ignobile o spregevole; biasimare; non prendere in considerazione, non
, iii-1-6: nessuno dee l'amico suo biasimare palesemente, però che a se medesimo
qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare, awegna che l'uno
v-98: non ci sarebbe ragione di biasimare il lusso che allora s'introdusse o
2. raro. riprendere, biasimare. c. vannetti, xix-4-768:
chiusero dalle monache. -censurare, biasimare, contraddire. -non trovare, non
con che quel generoso poema argomentano di biasimare, una si è che 'l tasso
gli eran venuti istintivi e senza saperlo, biasimare come errori certi altri che aveva meditato
quando avea a dire e'vizii e biasimare altrui, lo faceva dire alli spiriti
mente, quello che si possa lodare o biasimare in ciascuna. dottori, 109:
un locale pubblico senza udir esaltare, biasimare, paragonare esibizioni canore presenti o passate
autori dei moti di rimini sanza dispiacerli, biasimare uomini di cui parte era in carcere
, deriv. da expróbrdre * biasimare '. esprobare (esprobrare),
ex con valore intensivo e probràre 1 biasimare ', da probrum 1 biasimo ')
. exprobràtor -sris, da expróbrdre 4 biasimare '. esprobatòrio (anche esprobratòrio)
-onis, deriv. da expnobràre * biasimare esprofèsso, v. ex professo
de sanctis, ii-15-39: non saprei biasimare questo metodo nei sunti storici, dove
in colpa di lodarsi o di biasimare. ariosto, 34-16: era in quel
da lodare, e l'estremitadi sono da biasimare. cavalca, iii-51: perché l'
vedeva estrinsecamente cosa alcuna che si potessi biasimare o riprendere. 0. rucellai, 2-7-6-30
cadere in colpa di lodarsi o di biasimare: salva qui la via de la debita
milanesi potea conoscere, né per conseguenza biasimare, che le fanti o le cameriere della
che qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno
marito. 8. disapprovare, biasimare, criticare. pindemonte, 155:
. girolamo leopardi, 2-9: nel biasimare ingrassan le persone, / e chi
milanesi potea conoscere, né per conseguenza biasimare, che le fanti o le cameriere
tassoni, ii-2-116: non sono da biasimare le guerre d'alessandro, parte delle
. percuotere con violenza. -anche: biasimare, riprendere, criticare severamente. rosa
e di opere generose, quanto sarà da biasimare e detestare uno governo, dove per
i romani. 5. rimproverare, biasimare, censurare con asprezza, condannare (
forsi con giusta cagione, avrebbero potuto biasimare quell'azione. testi, i-29: o
ii-144: i medici hanno cominciato a biasimare infinite cose che son buone a mangiare
dossi, 540: sarei piuttosto da biasimare, qualora, dalla compagnia dotta e conforta-
di opere generose, quanto sarà da biasimare e detestare uno governo, dove per contrario
alto su tutti, e dove trova a biasimare biasima, e non domanda se è
ritirar la briglia, e da biasimare sì fatto costume. = deriv
di alienazione mentale. 8. biasimare, condannare, deplorare; rimproverare,
, un apprezzamento malevolo; criticare, biasimare. giamboni, 203: i vizi
pascoli, i-70: io non intendo biasimare questo padre; ma certo egli stesso
5. figur. avversare, attaccare, biasimare con asprezza e sarcasmo; pungere con
vendicare); severamente (rimproverare, biasimare, ammonire). giamboni,
gratificati, potremo sminuire la cosa, biasimare l'intenzione di chi pretende avere usato
cavare sentenzie gravi per laudare e per biasimare. bandello, 1-2 (i-27):
donna sente per manco la sua biltà da biasimare, guardi in questo perfettissimo essemplo.
in im-) con valore rafforzativo e biasimare (v.). imbibbiato,
(imbócio). tose. ant. biasimare pubblicamente; rendere oggetto delle chiacchiere
e mostrava or d'approvare or di biasimare ponderando il merito dei danzatori. cagna
egli sopra ogni altra cosa cominciò a biasimare le ricchezze. monti, vi-134:
, 63: chi piglia impresa di biasimare altrui, dovrebbe prima fondarsi bene.
improbo lavor. fucini, 356: biasimare; confutare. per pochi centesimi si mettono
gl'improbativi o del riprendere o biasimare finiscono improcedibilità, sf. dir. l'
5. insultare; rimproverare, biasimare; coprire di ingiurie. - anche
cosa è, che molto si fa biasimare, lo inchinare la franchezza dell'uomo alla
ricettario fiorentino, 1-47: è meno da biasimare quella [manna] che è fatta
intelletto del mio sandrino abbia trovato da biasimare i clarissimi oratori vostri. b.
de'sommi, 35: non si dovrà biasimare quel poeta che vuol darci, in
] eziandio una sua pace non da biasimare... ma acciò che l'abbia
in proposizione interrogativa, per rimproverare o biasimare, come di poco senno, una persona
di una tanta miseria e insieme insieme biasimare la avarizia,... artifiziosamente attribuisce
insolubile, poiché ho preso assunto di biasimare chi biasima, non si potendo far questo
polemica, diretta a censurare o a biasimare qualcuno o qualcosa; invettiva.
opera e col molto l'altrui cose biasimare, si pensano d'esser tenuti intendenti
i-184: a me mai parrebbe da biasimare colui il quale... procacciasse
vi contradicessi / molto sare'invero da biasimare. lorenzo de'medici, ii-199: se
polemico; interpellare, redarguire, biasimare. g. m. cecchi,
sarcastica proferita o scritta per riprendere, biasimare, criticare, denunciare una persona,
rivelano, comunque l'intenzione diretta a biasimare, a convincere, a giudicare, sia
vato; che non si può biasimare; irreprensibile. pellico, 4-359
l'istinto malnato di criticar e di biasimare quanto ha di più maraviglioso l'italia
aspramente; rimproverare con estrema severità, biasimare duramente, accusare implacabilmente. -anche
avuto qualche torto nel lodare e nel biasimare, si è di non essermi allargato abbastanza
6. ant. rimproverare, biasimare. iacopone, 7-44: li parenti
3. figur. criticare aspramente, biasimare violentemente, senza ammettere scusa; attaccare
. astenersi cosi dal laudare come dal biasimare la realtà e la vita.
nostri ricordi forse non fia da biasimare se non da coloro che per morbidezza
ed allora si conosce quanta differenza sia dal biasimare all'operare. ceracchini, 1-2-189:
che alcuno prosuntuoso gli parrà ragionevolmente potermi biasimare coll'allegare io essere omo sanza
che qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno
de'beni pecuniari, benché non sia da biasimare, pure in pochi può essere liberale
(91): per ciò che col biasimare il fallo altrui le parve dovere a'
licenziosetta, corno anco non è da biasimare nel corpo umano, da cui ella
plebei, perché palesemente avevano avuto ardire di biasimare i guidatori delle carrette, ch'erano
giudizio autorevolmente positivo (ed è contrario di biasimare). latini, rettor.
guicciardini, 136: non si può biasimare gli uomini che siano lunghi nel risolversi
negare o infingersi di saperla, o biasimare uno per maggiormente lodarlo, il che
; considerare come iattura irrimediabile; biasimare duramente, vituperare, deprecare (con
2. giudicare con eccessiva severità; biasimare, censurare ingiustamente. tommaseo [
fatti, e il malignare e il biasimare senza rispetto accendono altrui con gran vee-
malefizio! 7. disapprovare, biasimare, criticare aspramente, censurare, screditare
croce, ii-6-145: perché... biasimare o sospettare o poco pregiare la malizia
, ma poi, sentendola o estenuare e biasimare... da qualche debole e
l'istinto malnato di criticar e di biasimare quanto ha di più maraviglioso l'italia.
feroce gusto, ch'era quello di biasimare, di accusare, d'inveire, di
, offendere, vituperare. -anche: biasimare, riprendere, ammonire. 5.
, coprire di ignominia. -anche: biasimare con forza, attaccare con sdegno e
. 2. -far le marie: biasimare in forma tale che ne risulti in
, 0 infingersi di saperla, o biasimare uno per maggiormente lodarlo, il che
dubbio. -infamare, infangare; biasimare violentemente. - anche assol.
anche: sottoporre a critica spietata; biasimare, sparlare. grazzini, 257
una magagna; rimproverare, criticare, biasimare. aretino, iv-3-140: non da
maldicenza. - anche: deplorare, biasimare. giamboni, 8-ii-150: quando
e mi ci metto anch'io, di biasimare il tempo in cui viviamo per l'
. ammonire severamente, rimproverare aspramente, biasimare; esortare, spronare, incitare in
e provenz. mesprendre * errare, biasimare ', con ristorazione in sede di pref
cioè quale anima, sente sua biltade biasimare per non parere quale parere si conviene
mal occhio, e molto meno da biasimare, se a così degni operai del
. leopardi, 978: -quel continuo biasimare e derider che fate la specie umana
. schernire', beffare, dileggiare, biasimare. bruno, 3-675: io non
am monire, rimproverare, biasimare. -anche assol. francesco
boccaccio, viii-1-91: perché saranno da biasimare i poeti, se sotto favolosi parlari
peregrine moralità, non si astiene dal biasimare teodolinda perché passò a seconde nozze.
esempio in nostri ricordi forse non fia da biasimare, se non da coloro che per
. che è diretto a schernire, a biasimare, a criticare aspramente o, anche
una mano di mordente: censurare, biasimare. caporali, i-104: con
morse. 15. criticare aspramente; biasimare, rimproverare, riprendere con parole dure
persone o comunque ampiamente divulgati); biasimare, deplorare, stigmatizzare. boccaccio,
avea da gente servile, volendo egli biasimare il giudizio di color che alla vertù
morigerati e dotti... di non biasimare né vituperare gli altrui scritti con villanie
. e letter. giudicare sfavorevolmente, biasimare, disapprovare, censurare, diffamare.
, mordace e ironica, volta a biasimare, a rimproverare, a umiliare,
la fabbrica. -riprovare, biasimare, condannare. baretti, 6-79:
colore rettorico, difendere quando mostra di biasimare et accusare quando pare che dica lode
non prendere sul serio; condannare, biasimare con tono mordace e sprezzante un difetto
/ e non se dèe fuggir né biasimare, / perché l'è cosa naturale e
monti, 3-205: in vero / biasimare i teucri né gli achei si denno /
in colpa di lodarsi o di biasimare. -dichiarare non vera, non
degli uomini piace di lodare o di biasimare. -privo di importanza.
oreste '. -dare mal nome: biasimare aspramente, criticare. g. m
uderò te reputato dotto et instruttis- simo biasimare quasi tutte le moderne eloquenzie et opere
. e letter. deplorare vivamente, biasimare aspramente, condannare. compendio
, nome d'azione da obtrectàre 'biasimare, denigrare '(comp. da ob-'
oggiaianare, intr. letter. ant. biasimare, criticandola in modo preconcetto, l'
criticare con acrimonia il tempo presente; biasimare l'età attuale come peggiore rispetto al
la fortuna. -ant. biasimare o riprendere qualcuno. rinaldeschi, 1-36
né dalla nostra ci ho conosciuta da biasimare: continua onestà, continua concordia,
si è che nessuno dee l'amico suo biasimare palesemente, però che a se medesimo
di vincere. -giudicare sfavorevolmente, biasimare, criticare un autore, un'opera
discola e impertinente. -criticare, biasimare. berni, 149: provai un
castelvetro, 3-57: cercando cagione di biasimare, dice che l'essempio della scrittura
potea dall'altro lato se non molto biasimare le obscenità che vi si leggono. muratori
, dei migliori scrittori osservanti, tanto biasimare i trascurati quanto gli scrupolosi di soverchio
a serbarmi la tua tenerezza. -non biasimare o accusare più di nulla. bacchelli
iii-1-6: nessuno dee l'amico suo biasimare palesemente. p. del rosso,
, viii-968: per potere più francamente biasimare la soluzione insinuata dal cardinale all'obbiezione
1-i-138: debbesi... più parcamente biasimare il governo romano. varchi, 23-295
conte di cavour al parlamento subalpino per biasimare la spedizione del 1857. b.
colore rettorico, difendere quando mostra di biasimare et accusare quando pare che dica lode
boccaccio, vili-1-91: perché saranno da biasimare i poeti, se sotto favolosi parlari avranno
si mise... a riprendere e biasimare intrepidamente i giudei dell'avere un tale
cella licenziosetta, come anco non è da biasimare nel corpo umano, da cui ella
, che quello consiglio non è da biasimare. sanudo, xiv-114: la de-
gli schizzi- gnosi trovan sempre modo di biasimare gli scrittori sotto pretesto che particolareggian troppo
ammettere, permettere, concedere, non biasimare, non censurare un comportamento, un
passate sì subito. -approvare o non biasimare una persona per il modo di esprimersi
che qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare. casti, 16-115:
. -volere peggio: disapprovare, biasimare in modo più aspro e risentito.
per la penitenza. [non intende biasimare i pellegrinaggi pii, ma insegnare che
machina. 30. criticare, biasimare; oppugnare, osteggiare (un'idea
(anche a fini educativi); biasimare con forza e con costanza; respingere
così e così. -censurare, biasimare, criticare. l. adimari,
non perseverar nel mentire e seguitar a biasimare così francamente con isfacciata petulanza chi ne
3. diretto a schernire, a biasimare, a criticare (per lo più
per ciò che si poteva deridere o biasimare in essa, cioè la lunga elaborazione,
trarre, vibrare la prima pietra: biasimare aspramente, con smodata intransigenza morale (
, senza intenzione di voler riprendere o biasimare alcuno: pigliate poi voi quella opinione
, anche con risentimento; criticare, biasimare, disapprovare (senza insistere troppo)
giudicare negativamente; rimproverare con asprezza, biasimare. pesaro, li-7-340: placito [
non ardirebbe questa plebe dei etterati di biasimare e presuntuosamente giudicare quello che non conosce
, di cambiarle, polibugiardi e pronti a biasimare ogni bugia goffa, inesperta, fredda
tanto presuntuoso che prosuma lamentarsi o di biasimare la povera vita e le cose donate
superficiali. -criticare, riprendere, biasimare. lucini, 11-341: mancò la
)..., incominciò a biasimare il cattivo procedere di piero. varchi,
. -prendere a male: biasimare, criticare. giorgio dati, 1-168
geloso di mantener i privilegi reali con biasimare il preservamento fattone dal ferier, né gli
o scrive nel volere o lodare o biasimare alcuna o cosa o fatto o persona.
medesima voglia di lodare o di biasimare a talento si estese sul volto e su
1 maligni... presummessero di biasimare dante come poco amorevole della sua patria?
di ciò non è l'uomo da biasimare, ché non esso, dico, fue
figliuolo, a conoscere gl'impostori e a biasimare e a punire, sì perché celano
sono ordinate, di ciò è da biasimare la debilitade de lo 'ntelletto e la
de la sua natura che se prorompesse nel biasimare apertamente. tasso, 12-96: al
? 5. lamentare, deplorare, biasimare (un fatto, una condizione,
della tua prudenza, non mi vogli biasimare per quello che sono per dirti, presumendo
castelvetro, 295: se sieno da biasimare i maestri del lottare, del pugneggiare
l'arguzia più snella. 13. biasimare, rimproverare, redarguire aspramente una persona
)). letter. criticare, biasimare aspramente. marinetti, 2-iii-19: filippo
io non vi scorgo errore da doversi biasimare, ma sì bene chiarezza e purità
pensare... molti che, per biasimare le tante locuzioni milanesi, bolognesi,
nostre flotte. 8. rimproverare, biasimare, accusare. galileo, 3-2-381:
. cavalcanti, 220: molto è da biasimare colui, signori queriti, che vuol
(36): questo non è da biasimare il bandinelle, il quale ha dato
che egli ha? -ah, non lo biasimare a questo modo, ché tal cosa
et a qual fine conosceralli non potendogli biasimare, e come biasimarà egli quella cosa
titolo... si sarebbe potuto biasimare seriamente il circolo stesso di aver
o allusivo; criticare, disapprovare, biasimare. federico ii, 158: vaio
segneri, ii-169: cotesto vostro artifizio di biasimare in molto e lodare in poco non
a lodare lo re agolante e a biasimare lo re carlo. giovanni da empoli,
peso... è forte da biasimare... non esaminare e non raziocinarvi
così eccelsi personaggi. -riprendere, biasimare, criticare. calvino, 102:
: vi fu chi prese occasione di biasimare il petrarca nel suo primo sonetto, perché
. papini, 27-1192: si compiacevano di biasimare, censurare, insultare, rimbrottare pubblicamente
, 282: a me mai parrebbe da biasimare colui il quale, come colle altre
ant. e dial. rimproverare, biasimare. statuto dello spedale di siena,
desiderio smodato di altri; riprendere o biasimare le cattive inclinazioni, i vizi,
repròchio). ant. rimproverare, biasimare. 5. gregorio maggio volgar
te, reputato dotto ed istruttissimo, biasimare quasi tutte le moderne eloquenzie ed opere
si restava in firenze ai lacerare e biasimare detto imbalt. ariosto, 23-12 ^
iustizia in lui. 2. biasimare di nuovo un vizio. b.
edificato, più sono da lodare che da biasimare. -con magnificenza, sontuosamente.
. -per estens. rimproverare, biasimare un gesto rimbaudino [rèbodino],
non denominata. -per estens. biasimare vivacemente, criticare 9. rifi. risentirsi
ad un provvedimento. 2. biasimare qualcuno per un'azione compiuta o per
. -per estens. criticare, biasimare (un'opera). n.
ant. canzonare, beffare, irridere o biasimare a propria volta chi, per primo
tr. (rimprovèrbio). letter. biasimare con dileggio. imbriani, 4-206
del prencipe, mentre prima era solita di biasimare la sua insolenza. arici, i-286
5-iii-392: quello zoilo, che osò di biasimare omero, fu a furia di popolo
uditori a rincrescevole spiacere e a farsi biasimare. -sostant. spiacevolezza, incresciosità
sgridi. -criticare aspramente, biasimare. cesari, iii-370: qui dante
8. ant. accusare, biasimare. febus-el-forte, 6-12: po'ch'
ant. rifiutarsi di riconoscere (quindi biasimare) ciò che non è conforme a canoni
di critica, di giudizio negativo; biasimare, rimproverare. giamboni, 53:
correggere, di determinare un ravvedimento; biasimare, riprovare, disapprovare, condannare.
17. condannare un'azione, biasimare un comportamento, un errore, un
. ant. rimproverare, riprendere, biasimare. ubertino d arezzo, xvii-810-4:
dolcezza la quale essa prima all'altre solea biasimare. tarchetti, 6-i-304: marianna aveva
), tr. { riprovò). biasimare, condannare; disapprovare (una persona
questi e di quelli. 7. biasimare. valerio massimo volgar., i-356
la piaga. -rimproverare, biasimare aspramente una mancanza, un vizio,
mi sento. 3. biasimare vigorosamente. sassetti, 7-184: chi
tasso, iv-253: s'io volessi biasimare il ritrovamento de l'oro, o
i tordi] in vero non è da biasimare quello che i bergamaschi chiamano roccolo.
cervice. -infliggere violenti rimproveri; biasimare con aspra energia. oliva,
, ii-97: diciamo anche, per biasimare l'uso dell'aqua: 'l'aqua mina
a mettere a romore / il vicinato e biasimare altrui / e un frate lacerar vinto
, 3-79: e rustica cosa e da biasimare il vecchio, ch'ora di prima
. carrà, 469: con ciò intendiamo biasimare nel derain la fretta e il numero
sale. -apporre al sale: biasimare ogni cosa, anche se buona.
questa parola vivezza; ma questo è come biasimare il sale nelle vivande, anzi quel
spirituali. rapini, x-2-719: perché biasimare sul piano dello spirito quel che sembra
per mettere in ridicolo, schernire o biasimare (anche in relazione con un compì,
satrapi, che fanno, / col biasimare, senza dar eglin mai / fuor di
reputava, che per costume aveva preso di biasimare e uomini e donne e ciascuna cosa
non s'ha in tutto né a biasimare né a sbandire la solitudine, e che
: lo dicono i vinai smare per biasimare (v.). per vendere il
sbirciava i quadri di zeusi: biasimare il buon e lodare il cattivo. fagiuoli
6. disprezzare, coprire d'infamia, biasimare. bartolomeo da s. c.
: non è... da biasimare lo studio d'alcuni i quali, imitando
. castelvetro, 8-1-56: ci conviene biasimare quelli scrittori come oco accorti sceglitori di
, gli schizzignosi trovan sempre modo di biasimare gli scnttori sotto >retesto che particolareggian troppo
nel vestire, maligni nel parlare e biasimare altrui, abbino in loro o sappino fare
papini, non vi scorgo errore da doversi biasimare, ma sì bene v-128: di
2-233: dicesi che il caravaggio sentendosi biasimare di non intendere né piani né prospettiva
vuole vedere come questo ferro è da biasimare, guardi che opere ne fanno li
ciò che faceva, e anzi, di biasimare ciò che faceva. moravia, 24-228
giannone, iii-57: si cominciò a biasimare ne'chierici il prestare ad usura:
commessi l'immaginano, io non saprei biasimare un uomo il quale, vedendosi senza pranzo
... di ciò è da biasimare la debilitade de lo 'ntelletto e la cortezza
io odi la rima e quella studi di biasimare, che non è peccati criminali delti
cecchi, 18-prol.: indugiate / a biasimare almenopoi che sarà / fornito, acciò che
giannone, iii-57: si cominciò a biasimare ne'chierici il prestare ad usura:
non perseverar nel mentire e seguitar a biasimare così francamente con isfacciata petulanza chi ne
. 3. rimproverare, biasimare aspramente, vilipendere una persona, screditarla
-capacità di giudicare, di criticare, di biasimare aspramente. caro, i-iii:
una teoria; riprendere, rimproverare, biasimare; fare oggetto di espressioni mordaci,
me ne sgriderebbe. 2. biasimare, riprovare un comportamento, additarlo all'
qualcuno, per lo più disapprovandolo; biasimare un fatto, un'azione; criticare
parla o scrive nel volere o lodare o biasimare alcuna o cosa o fatto o persona
... è quando nel lodare o biasimare si accumulano più nomi che l'istesso
(slòdo). letter. vituperare, biasimare aspramente. martello, 6-i-60
]: 'apporre al sole', dicesi del biasimare qualunque cosa per ottima che ella sia
conte di cavour al parlamento subalpino per biasimare la spedizione del 1857; e le dichiarazioni
qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare. b. segni, 7-146
riprendere il troppo lodare come il troppo biasimare. la loda di lusinghe, lo
1-9: laida cosa e molto da biasimare è di sottomettere la franchezza dell'anima
5. tr. ant. biasimare, criticare aspramente. s. giovanni
v.]: 'spiritàccio': familiarmente per biasimare la vivacità goffa, l'audacia grossolana
quando avea a dire e'vizi e biasimare altrui, lo faceva dire alli spiriti.
regno. -criticare, riprovare, biasimare qualcuno; insultarlo, oltraggiarlo, schernirlo
atteggiamento, un costume; riprendere, biasimare un vizio, un difetto; fare oggetto
qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare. boccaccio, dee.,
che alcuno presuntuoso gli parrà ragionevolmente potermi biasimare coll'allegare io essere omo sanza lettere.
-in partic.: giudicare sfavorevolmente, biasimare, censurare. caro, 12-ii-187
parta. -criticare, censurare; biasimare, rimproverare. s. errico,
si può comprendere, quanto sieno da biasimare que'dottori che sviano gli scolari.
contra cristo grandi bestemmie. 2. biasimare aspramente. giov. cavalcanti, 4
tacciano di pittore. 2. biasimare, criticare aspramente comportamenti, affermazioni,
il suo gusto e la sua coscienza biasimare un libro, le più tremende tempeste
. -con valore attenuato: rimproverare, biasimare, riprovare; disapprovare, criticare.
-riprendere, condannare un'azione; biasimare un comportamento, un errore, un
mia biancifiore io non rimanga per doverti biasimare. loredano, 5-170: arrivò il colpo
i costumi dei religiosi sieno trasandati, biasimare, o forse, quel che è
, 2-1: ma sopra tutti gli altri biasimare il marino, e vituperar se ne
, 4544: così m'ho da biasimare / mirando questi della gran ventura, /
mondo. - criticare, biasimare aspramente qualcuno. busini, 1-2
tutto e dall'imp. di biasmare per biasimare (v.). tuttoché1
sua natura, che se prorompesse nel biasimare apertamente, benché non si tiene le mani
le ubriachezze loro, acciò ch'egli imparassero biasimare, odiare e fuggire tanta oscenità porcacchi
più udito: inammissibile, inaudito (per biasimare un fatto considerato di eccezionale gravità)
usando della tua prudenza non mi vogli biasimare per quello che sono per dirti. ferd
, 1-1-5: cominciarono a bestemmiare e biasimare il vero iddio più acerbamente che per
lo pregava che senz'alcun rispetto volesse biasimare e mettere in abominazione il peccato dell'
: ognuno è libero di approvare o di biasimare questo nostro scopo; ma nessuno deve
di ciò, incautamente caggio- no in biasimare quello spirito, il quale nulla altra cosa
... cominciarono questa cosa a biasimare. sercambi, 32: tutta la vicinanza
cadere in colpa di lodarsi o di biasimare. idem, purg., 18-117:
del parlare, non semo noi da biasimare, però che non semo di ciò
), tr. (vitupero). biasimare imputando te gli merranno in servitudine. buonaccorso
pronom. sminuire il proprio merito, biasimare le proprie attitudini. -anche sostant.
atto, diretto a vituperare, a biasimare, a riprovare fortemente. buti,
e quando avea a dire e'vizi e biasimare altrui, lo iacea dire alli spiriti