ogni refrigerio della mente in sé. betussi [boccaccio], 277: si
, che desidera lacerare il misero. betussi [boccaccio], 550: la
gelidi aquiloni / infestavano il mare. betussi [boccaccio], 82: borea
cento braccia *. cfr. betussi [boccaccio], 69: « briareo
e fu cavata di mezzo al caosse. betussi [boccaccio], 7: il
signore. — figur. betussi, 1-153: la conclusione sta che voi
giusta promessa deve essere mantenuta. betussi, 1-9: ma perché aspetto oggi il
il desio, che mi tormenta. betussi, 1-125: chi può avere più forza
quella parte, accennano di cadere. betussi, 1-44: se l'anima declina all'
alla fine, ha suoi diletti. betussi, 1-152: se la donna eleggesse l'
generazione degli dèi pagani. betussi, 6: lattanzio, uomo famoso e
deorum gentilium (cfr. cit. betussi, che ne è stato il traduttore)
circunfe- renzia in sei parte equali. betussi, 7: gli egizii ebbero in
sotto una fredda rupe era dicato. betussi, 2-280: tempio già edificato a
onde sia detto qual sia suo fine. betussi, 1-57: mi sforzerò, come
la discorro bene per cotesto verso. betussi, 1-8: la diffini- zione data
essermi discortese per così picciola cosa. betussi, 1-181: ritornato a lei,
signor mio, se ne coglie. betussi, 2-483: usarono anche spesso donna
-celeste, soprannaturale, divino. betussi, 1-65: tale è un'anima beata
sf. scherz. eroina. betussi, 2-652: qui fu grande l'allegrezza
la facultà di colui che l'essercita. betussi, 1-20: chiameremo tutto il corpo
ove il tuo cor s'estende. betussi, 1-16: l'amor di dio verso
, per assidua consuetudine). betussi, 1-9: se dall'opre..
inlustra, e 'n un momento imbruna. betussi, 1-8: si potrebbero celebrare le
. vile, abietto; miserabile. betussi, 77: finalmente infonde questa fiamma,
tuoi fati fossero rivolti sopra me. betussi, 1-125: ogni giorno aveva agio
/ l'opre distribuisce e le fatiche. betussi, 1-4: io non dubito che
più fino e lavorare da maestro. betussi, 1-48: se anco vorrete in
/ non solo agli occhi mei? betussi, i-57: ora sì che io comprendo
, per non ir più innanzi. betussi, 1-11: ben m'aveggio che la
ne la strozza, e spinse. betussi, 1-136: contra se stessi ancora spesse
che legerissima stoppa alla ardente fiamma. betussi, 1-109: l'amor nostro,.
di spegnere ogni generosità ed ogni virtù! betussi, 1-45: si chiamano i savi
ha fatto come foglia al vento. betussi, 1-107: né così per poco
-anche al figur. betussi, 127: intesero i teologi in loco
aver di pianto umido il volto. betussi, 1-45: contenendo in sé la
il foco della carità nelli cori vostri. betussi, i-33: del vostro ingegno angelico
un dispregi e che minacci al mondo. betussi, i-90: non potendo celare l'
s'acquista, gloria e regno. betussi, 255: qui dunque, dove in
; fissarsi (lo sguardo). betussi, 1-114: può gelarvisi d'intorno [
a fin di questo suo desire. betussi, 1-186: si vede odio nascere in
ch'avanza ogni altra gemma preziosa. betussi, 1-202: io giudico che poco
necessità la cognizione precede la voluntà. betussi, 1-22: l'anima come giudice viene
, giureconsulto. - anche sostant. betussi, 246: tengo essere opra molto prudente
. fu grandissimo giurista e canonista. betussi, 246: del giurista, se bene
dove si trova. -intr. betussi, 1-19: l'armonia di suoni,
o finta che ella sia. betussi, 1-179: voglio... non
22-36: sempre traditor gridano a gano. betussi, 1-83: se non gridano il
, / fatene segno battendo le mani. betussi, 1-119: se la bontà di
non con la persona sua propria. betussi, xliv-79: tutto il suo intento
vivo, né mi trae d'impaccio. betussi, xliv-92: chi de la vita
malagrazia, stizzosamente, sdegnosamente. betussi, 3-43: sopportando medea questa cosa impazientemente
alberga in lui chiaro o gentile. betussi, xliv-325: abbiamo dimostrato quanto falsa
d'impulso, senza riflettere. betussi, xliv-75: qual complessione è più atta
vi ritraeste da la dura impresa. betussi, xliv-68: l'amante ardito,
quale t'inanimerai poi a seguire. betussi, 3-43: sopportando medea questa cosa impazientemente
un diavolo tentennino che inanimeria el castigla. betussi, 3-35: dove noi in coniugale
tezze e le cose basse innalzare. betussi, 3-464: è stata sempre costantissima
vostra non mi porge la mano. betussi, xliv-61: se arrossavano ed impallidivano
ricompensa, premio, remunerazione. betussi, 50: avendolo ella favorito nella guerra
e non aremmo luogo dove porremlo. betussi, 27: conosce con
e non sia dove a si trova. betussi, 21: il morbo.
che 'l vulgo non può conoscere. betussi, xliv-13: chi vuol conoscere la
, più che marmo, indurar volle. betussi, xliv- 122: quando dovreste
voler, di me si duole. betussi, xliv-82: vedendosi dinanzi un misero amante
un gran numero di lande spezzate. betussi, xliv-64: una donna, che voglia
ad essi degli altri il residio. betussi, 78: nondimeno la cura si lascierà
apersero gli steccati a persone infami. betussi, xliv-59: oltra l'essere infame
si senta tutto infiammare di pietà? betussi, xliv-17: bisogna aver la vera
si condusse alla nave di coppo. betussi, 3-369: fu molto paziente,
alle vezzose lussurie darsi o seguire. betussi, 9: con l'arte..
inonestà che non te ne dico nulla. betussi, xliv-141: quando è vero e
lo... orso di florenzio. betussi, xliv-308: a'sciocchi augelli tendendo
; volubilmente; con irrequietezza. betussi, xliv-72: sempre instabilmente amano [le
ant. adirarsi fortemente, infuriarsi. betussi, 3-154: de'ruffiani s'insuperbiscono,
panni vecchi raccamati ed intal- liati. betussi, 47: la vestirono con una veste
cadeva a metà della notte. betussi, 25: il duodecimo tempo del giorno
, all'inganno, al tradimento. betussi, xliv-79: tutto il suo intento
ne numerai d'intorno un fonte. betussi, 3-16: pensò l'uficio del tessere
, praticare, frequentare qualcuno. betussi, 3-403: questa spezie d'infermità era
voce intricata da l'affezzione disse. betussi, 2: son uom picciolo,
vaghe gregge e'begli armenti toschi. betussi, 3-295: questi capelli, che tu
tutte si trovino in uno omo. betussi, 27: dice albumasare, nel suo
assai al presente mi par sicura. betussi, xliv-350: mi sono mosso a
, andavano con gli occhi investigando. betussi, xliv-18: perché di ragione incominciando investigare
cresce quella invidia e quel peccato. betussi, 19: tullio... fa
cavallier ch'avea la gente morta. betussi, 3-115: una donna oziosa combatte co'
anarchia eslege. -sostant. betussi, xliv-9: l'amor di dio.
equazioni cubiche. -insegnare. betussi, 105: avea mandato a richiedere,
. -insegnamento, ammaestramento. betussi, 3-361: ella voli'esser quella che
, sopra questo dubbio, consiglio. betussi, 246: non parrà dubbio alcuno a
come sono le abluzioni o lavande. betussi, 170: questo mare..
amaramente lagrimando, al marito disse. betussi, 215: gli faceva il cibo di
alla chiesa onde levato l'avevano. betussi, xliv-114: incontanente fece levar
lo lezzo che uscia del settimo cerchio. betussi, 3-291: tutte queste cose dalla
, se ben languisce e muore. betussi, xliv-87: fu una giovane bellissima
grande quanto uno grande da lontano. betussi, xliv- 118: morta è colei
: papini. -rinvenire. betussi, lxi-153: ippolito di nuovo in luce
tempo più di quanto si desideri. betussi, xliv-308: oltre questo, a'sciocchi
molto a proposito per madonna flora. betussi, xliv-59: cencio dini, contadino del
fusse macchiato di tutti i vizi. betussi, 3-49: in un macchiato petto non
privato di fascino, d'attrattiva. betussi, xliv-12: né il perfetto amore si
ha tutti nui. betussi, xliv-83: seguitando ogni giorno e
onde adirato compose quella maledica egloga. betussi, 3-156: toccata da invidia e
in veruno modo non sia mossa? betussi, 3-55: si va dalle vecchiette
sm. ant. mandorlo. betussi, 198: altri poi dicono che,
mentre egli è agghiacciato dal fredo. betussi, 127: fu un delfino che
. io gli detti questo sonetto iscritto. betussi, 3-217: fece fare una tazza
terra / avieno interamente fralle mani. betussi, xliv-118: morta è colei ch'avuto
, sono puramente il dogma di lutero. betussi, xliv-108: alcuni...
due fratei davver si voglian bene. betussi, xliv-71: m'avete allegato santo agostino
animale è più immersa nella materia. betussi, xliv-13: dalla ragione separata dalla
tu avrai di latte puro e schietto. betussi, lxi-153: ippolito di nuovo in
nell'età, diventare adulto. betussi, xliv-108: se la donna eleggesse l'
eletto fui degno di lei fra tutti. betussi, xliv-109: -l'uomo..
proprie facoltà; ricredersi, ravvedersi. betussi, xliv-114: il re, ritornato in
meglio di molte decine di scudi. betussi, xliv-109: oh, di quante
. -in correlazione con meglio. betussi, xliv-109: -oh, di quante circostanzie
la giustizia vi si tien mercato. betussi, xliv-77: -dunque ci è anco
duro armento et al pastore ignudo. betussi, xliv-311: tempo ora non è d'
uscirò / di saette e di foco betussi, xliv-106: che i sospiri e
mestruosa fa cascare el camello nella fossa. betussi, 156: la donna è solo
atto in primo e in secondo. betussi, xliv-108: non metto il fine degli
inchina naturale ed avere malvagi movimenti. betussi, xliv- 109: la mezzana
bisogno di fidarsi d'altri mezzani. betussi, 3-67: per mezzani tentò con
dolore mi penetrava insino alle midolle. betussi, xliv-m: se anco di minore
è della peggior parte e pessima. betussi, xliv-107: -chi giudicate che debba
che faccia d'aiutarlo è suo disnore. betussi, xliv-4: così dunque sprovveduto m'
gittare nel fiume del tevere secretamente. betussi, xliv-23: essendo gli occhi,
attributivo): più giovane. betussi, xliv-109: -l'uomo adunque di che
la quale storia è molto mirabile. betussi, xliv-148: se ben consideraranno i
accorse alla fine, era una gatta. betussi, xliv-148: potranno forse degli altri
temevono i mobili animi della plebe. betussi, lxiv-108: giudico che dai venticinque
l'altro si danno al guadagno. betussi, xliv-95: se non tutti, assaissimi
cotale forma e imagine prende figura. betussi, xliv-338: noi siamo come cera
uno stato d'animo). betussi, 3-154: con disonesta mente [i
in lei veggiamo, mondo domandiamo. betussi, xliv-318: il sommo fattore, dopo
gentilezza e la cortesia del mondo. betussi, xliv-59: -conoscete voi, signora
fanciulli scherzi ed or col servo. betussi, lxi-139: guarniti d'ostro e di
un atteggiamento vanitoso e presuntuoso. betussi, xliv-123: dal persuadersi troppo nasce
morbidezza chi non l'avesse saputo. betussi, 3-206: fu... di
riso, alla lascivia e al mordere. betussi, xliv-148: confidandomi nel favor suo
la millesima parte di mia gioia. betussi, xliv-140: perché dite ch'ogniun
isforzata, dalla presente vita corporale. betussi, xliv-139: chi ben considerasse alle
le mie opere mostri al mondo. betussi, 245: per le quali scempietadi già
mio proposito, sempre dicendogli il medesimo. betussi, xliv-62: amore ne incita a
parole io mi movevo a risa. betussi, xliv-23: nel vero amore l'
e una religione n'ha partorite mille. betussi, xliv-72: sempre instabilmente amano [
paura tremava ea era divenuto mutolo. betussi, xliv-66: teme l'amante:
desiderio di avere quella bellezza perfettamente. betussi, 3-166: lasciò [flora]
(anche con valore iperbolico). betussi, 3-81: vogliono alcuni ch'ella divenisse
/ delle sue guancie colorite e belle. betussi, xliv-64: una donna, che
negare ch'io non sia di carne. betussi, xliv-111: non si può negare
.: pigmentazione scurissima dell'epidermide. betussi, 1: i babilonici indi per la
l'innocente e trova del nocere causa. betussi, 268: voi sete stati i
né nodo appar né vena escede. betussi, xliv-321: se poi cercate saper come
per la camera pare noiosa usanza. betussi, xliv-79: ad uno amante che veramente
a sapersi, essere rivelato. betussi, 3-414: ebbe non poco a male
e il vangelista piccinini insieme coniunti. betussi, xliv-49: se saranno dotti e
il primo obbietto pigliandone un secondo? betussi, xliv-62: l'amato obietto sempre dinanzi
occhi, ora veggio più chiaramente. betussi, xliv-11: la bellezza è un dono
può lor virtute in gentil core. betussi, xliv-106: che i sospiri e gli
i popoli sotto pretesto di religione. betussi, xliv-13: chi vuol conoscere la
triumvirato di ottaviano e de'compagni. betussi, 3-131: certamente grande è
odiose villette. -raccapricciante. betussi, xliv-136: tanto fu l'odio che
. e delle opinioni d'altri eretici. betussi, x: si fanno beffe
altro oggidì non si ricerca che roba. betussi, xliv-111: mi pare oggidì che
il ferruccio avergli rispor sto intrepidamente. betussi, xliv-136: tanto fu l'odio
fallaci son, sogni d'infermi. betussi, xliv-14: la bellezza corporea è ombra
bontà di lei pietà non have. betussi, xllv-143: io, oggimai lasso,
. privare della vista, accecare. betussi, 3-278: fece privar del lume e
tancredi. -rifl. betussi, xliv-34: amizocco, essendo rimasto in
con sua volontà tutte le cose. betussi, xliv-327: venendo a quello che
, latine e toscane al pari. betussi, xliv-55: messer gian battista bosello
, luochi tutti oridi e manicociosi. betussi, xliv-53: come dice l'aretino
occasione di fondare un reggimento libero. betussi, 3-157: la filosofia...
battere rompeno ciò che le osta. betussi, 70: le nebbie oscure di vapori
improvvisazione. -sicuro, certo. betussi, 3-194: giudicò....
forbici de la vostra paneruzza da cucire. betussi, 3-438: invece delle paneruzze de
a modo che uno pannicello d'uovo. betussi, 193: alle volte veggiamo le
maltrattati ne in parole né in fatti. betussi, xliv-83: ebbe ardire non solo
alla scarsa brillantezza di spirito. betussi, xliv-66: teme ramante: giunto al
manco fia da esso fermamente sostenuta. betussi, xliv-83: messa da lui la sua
senza fastidio ancora era sentito ricordare. betussi, xliv- 123: dal persuadersi
fruire di un dono; beneficato. betussi, xliv-7: senza punto privarsi di bellezza
a la madre ogne su'stato. betussi, xliv-311: il sonno si partirà dalle
non si parte de le nari mie. betussi, xliv-80: può occorrere che,
: ha pasteggiato sempre in quella casa. betussi, 3-98: cominciò a menar le
freddo e l'altre qualità del tatto. betussi, xliv- 347: noi abbiamo
fussino molestate dall'armata di spagna. betussi, 3-160: non patì di pregare alcuno
tanto bersaglio. -senza danno. betussi, xliv-111: se anco di minore età
mondo. -rimbecillito, rimbambito. betussi, 254: non essere nessuna così pazzarella
ha di quell'arte esperienza certa. betussi, 3-156: toccata da invidia e
tirato alle pazzie de ascoli. betussi, 3-154: non solamente con gli occhi
io arrischi la mia cara pelle. betussi, xliv-52: non si stimano se non
e fitti (la barba). betussi, 3-53: gli comandò...
facilmente impressionato da stimoli esterni. betussi, xlrv-36: pervenendo all'udito, molto
(un periodo di tempo). betussi, xliv-134: non potendosi con altro cacciare
, ci ripone in grembo del paradiso. betussi, xliv-309: se la felicità di
, facilmente si confonde o varia. betussi, xliv-32: è necessario il corpo
famiglia sua e finalmente della sua republica. betussi, xliv-13: chi vuol conoscere la
che quasi queste galie sono pericolate. betussi, 3-246: gli fu dimostrato..
donna aver, non for misura. betussi, xliv-322: le labbra rosate, la
grande stima di se stesso. betussi, xliv-123: dal persuadersi troppo nasce che
all'autorità di colui che dice. betussi, xliv-n: la belleza è un dono
insino a filippo ch'era lontano. betussi, xliv-36: questa prima imagine che s'
dissolute membra de la 'mfermitade pestilenziosa. betussi, 182: in quella guerra amendue
tale pianeto sarà bello del suo corpo. betussi, xliv-132: per ragione stimo che
, trovasi egli in luogo alcuno? betussi, 3-350: avea molto a cuore le
che dui lucidi e fini coralli parevano. betussi, 3-283: la richiuse picciolina in
/ turbossi tutta d'amorosa pietà. betussi, xliv-61: sarà impossibile, impossibile
le più volte di felice ventura. betussi, xliv-309: per felicissimo giorno, signor
far penetrare e'cori degli uomini. betussi, 3-219: sola ebbe ardimento, con
stessa etade / tra scudieri e pincemi. betussi, 154: ebe,..
un pizzicore alla lingua). betussi, 269: ogni volta che il pizzicore
oggi in italia. -sostanti betussi, 55: istimo io molto diversamente i
di neve i poggi / cingersi intorno. betussi, xliv-348: così detto, levata
i vostri prieghi nel suo cospetto. betussi, xliv-65: nessuno può servire a
mi strignesse, certo io tacerei. betussi, xliv-134: l'odio...
14. dimin. porzioncèlla. betussi, 1: una porzioncèlla sola fu del
bianda per moglie e faroti conte. betussi, 3-186: ell'era per ammazzar
creazione secondo il racconto biblico). betussi, xliv-318: il sommo fattore, dopo
a me in tutte le cose. betussi, xliv-82: non si può tassare la
.: abilità artistica, estro. betussi, xliv-52: mi duole che il picciolo
ira non siamo in poter nostro. betussi, xliv-61: essendo amati, non siamo
loro forza o per nostra debolezza. betussi, xliv-135: considerate... di
. ciò che precede; antecedente. betussi, xliv-40: non sì dirà solamente o
-pieno di traversie e sofferenze. betussi, 3-2: non in questa precipitosa valle
grande cortesia, con attenzioni. betussi, xliv-107: egli è chiarissimo la donna
spoglia e preda di tanti martìri? betussi, xliv-32: essendo il corpo prigione
andassi a trovarlo in santa croce. betussi, xliv-98: prima che noi siamo posti
sì che duol nullo l'aggravi. betussi, xliv-62: essendo amanti, non siamo
lascerà poi, quando sarà digesta. betussi, xliv-75: qual complessione e più atta
manco di questo che di quello. betussi, xliv-117: alle volte bisogna guardarsi
tempo, una stagione). betussi, xliv-109: ora si ragiona brevemente,
-aspetto, immagine di una persona. betussi, xliv-18: perché di ragione incominciando investigare
protesto di guerra). betussi, 3-105: avea mandato a richiedere,
luogo e finisci l'altra metà. betussi, xliv-iii: mi pare oggidì che
cavallo; e sta pur troppo bene. betussi, xliv-122: per dio, che
e di ber- nio era figliuolo. betussi, 30: istimo anch'io costei essere
si divide, e chiamansi quattro etadi. betussi, xliv-70: dirò che, essendo
are'cacciato il medico e tastante. betussi, xliv-108: se la donna eleggesse l'
da quello che gli erono antiquamente. betussi, xliv-74: fanno credere tutto il contrario
o di una singola opera. betussi, 259: veramente l'ara di fingere
de li nemici se non quindici. betussi, xliv-iii: mi pare oggidì che
amor, che vi l'ha dato. betussi, xliv-148: confidandomi nel favor suo
come rapitori e induritoli a colpa. betussi, 3-174: bisogna a una donna,
qualcuno: perorarne la causa. betussi, 3-219: sola ebbe ardimento, con
pace, il bruto e 'l razionale. betussi, xliv-9: l'amor di dio
si riceva quello che vieta dare. betussi, xliv-33: dall'amato si genera l'
integro (le facoltà mentali). betussi, xliv-38: la memoria, di soverchio
per lasciar parlare l'interlocutore. betussi, xliv-54: -perché vi séte restato?
loro lassitudine, sedendo vi mmoromo. betussi, 3-109: possiamo restaurar sensitivamente con
benché digraziatamente. -sostant. / betussi, 272: prego i ricordevoli che mi
in tre dì, non mi credete. betussi, 3-104: subito furono fatte le
. rivolgersi a un determinato oggetto. betussi, xliv-321: volendo noi scemere il vero
intronare con lunghe e ripetute chiacchiere. betussi, xliv-60: -conoscete voi, signora,
. che ha cura di altri. betussi, 3-373: fu molto clemente, religiosa
vi chieda perdon del suo fallire. betussi, 3-67: la quale [donna]
almeno per alcuno spazio di tempo. betussi, xliv-36: pervenendo all'udito,
la costringe a far prova di sé. betussi, xliv-17: la vera bellezza è
, solo dannoso, solo rincrescevole. betussi, 3-204: da se stessa molte volte
i risultati conseguiti dai predecessori. betussi, xliv-48: ingiuria non si fa al
.. valorosa di mezo tempo. betussi, lxi-145: suol con strepito inalzarsi /
che l'adorna vesta se reflibba. betussi, 3-348: la religione e la temenza
sul populo fonda in sul fango'. betussi, xliv-5: fia meglio o aspettare mes-
il volto, le guance). betussi, xliv-322: se poi cercate saper come
nella locuz. andare ritenuto. betussi, 3-447: molte maggiori principesse di stato
il cammino, ri- tomomo indietro. betussi, xliv-90: così, smontate le
, quanto bene n'è riuscito. betussi, xliv-140: perché dite ch'ogniun ch'
. -lodato, celebrato. betussi, xliv-313: livia tomiella bonromea, tanto
bonromea, tanto commentata e riverita dal betussi e come idolo sua adorata.
le mani in sé: uccidersi. betussi, xliv-95: s'hanno vedutto di savissimi
che rosseggia si è il buono. betussi, 59: danno a lei [a
governatore e rovinatore della repubblica fiorentina. betussi, 241: avea infiammato tutti i baroni
con lei ridomando ancor la preda. betussi, lxi-141: lo scelerato rubbatore,
i tristi e non i buoni. betussi, 3-99: palamede, solito a condurre
lasciata da un metallo arrugginito. betussi, 3-203: si tagliò [isicratea]
né gl'invidi sì pessimi temevano. betussi, lxi-146: corso al rumor tirro quella
natura da'suoi genitori e sanguinia. betussi, 3-9: i sanguigni del civil sangue
un desiderio, l'amore). betussi, xllv-141: quando è vero e dritto
/ che ciascheduna cosa in te riluce. betussi, xliv- 40: non si dirà
ira io non satolli? ». betussi, 228: caco satollò l'ire d'
l'ira, la crudeltà). betussi, 64: così fece satolla l'ira
saziar l'animo suo contra al nimico. betussi, xliv-136: tanto fu l'odio
sciempità, ne venite a dir molte. betussi, 245: per le quali scempietadi
avendo a schivo le umili cose. betussi, 3-369: gli animi nobili hanno
, a un autore. betussi, 262: i poeti non sono punto
fine di un rapporto amoroso). betussi, 3-291: tutte queste cose dalla rugginezza
è come quella delle ova d'oca. betussi, 193: alle volte veggiamo le
. -maestro di sapere. betussi, xliv-56: voglio dare il principato a
sì come afferma ancora il bembo. betussi, xliv-109: bisogna cogliere il frutto secondo
. separare, dividere, staccare. betussi, 262: è ufficio di buon pastore
sipotrà, cercarete di vederne il fine. betussi, xliv-76: l'uomo, come
uffici sinistri e pericolosi in costantinopoli. betussi, xliv-83: seguitando ogni giorno e facendosi
e 'l folgorar del- l'aste. betussi, lxi-143: aletto, cangiando la sua
o ver suono d'una sillaba. betussi, 3-109: possiamo restaurar sensitiva- mente
-sensi spirituali vista e udito. betussi, xliv-11: la bellezza è un dono
dolcemente ch'a morir mi mena. betussi, 3-419: mentre senso o spirito fu
l'arco iscocchi / della sensualitate! betussi, xliv-19: nella prima contemplazione che
, per raggiungere la beatitudine. betussi, xliv-118: morta è colei ch'avuto
: come sono le cose matematiche. betussi, xliv-13: dalla ragione separata dalla materia
e questo è il modo del servare castità betussi, 3-410: per servar la virginità
tuoi versi, odo i tuoi pianti. betussi, xliv- 109: -l'uomo
d'uno vero e constantissimo amore. betussi, xliv-98: prima che noi siamo posti
i freddi altrui sospir saran graditi? betussi, xliv-98: prima che noi siamo posti
grugnito e gran stridor si lagne. betussi, lxi-132: i cignali setolosi e gli
sforzò parecchi volte a 'ndare al destro betussi, 3-309: in quello assedio le madri
e peggiori che quelli del secolo. betussi, xliv-95: assaissimi se ne veggono i
e pargli essere diventato un altro. betussi, 36: ivi vicino è una spelonca
acqua (anche sostant.). betussi, no: egli tuttavia sprezzando la vita
ella praticasse ne le stanze terrene. betussi, xliv-89: smontate le scale, passando
mai, quant'10 morrei, beato. betussi, xliv-140: perché dite ch'ogniun
sé pur avendo bevuto alcolici. betussi, 3-271: né ebbe a schifo alle
persona). -anche sostant. betussi, xliv-132: per ragione stimo che lo
-con riferimento alla solitudine della morte. betussi, xliv-118: morta è colei, ch'
quel sollazzo che desidera chi ama. betussi, 57: ella giunse a tanto che
, / anzi presto corno vento. betussi, 254: per le favole abbiamo veduto
sonore voci a le parole accommodavano. betussi, xliv-322: se poi cercate saper
. deliberammo di ritornare in francia. betussi, 3-381: la tennero per tre mesi
tutte le sue ragioni gagliarda- mente. betussi, xliv-145: se l'ora non fusse
amore plui forte mi costren- qe. betussi, xliv-95: assaissimi se ne veggono i
minimo accidente, ricevono variazione grandissima. betussi, xliv-347: noi abbiamo la bellezza del
che odia truffaria, spegne malizia. betussi [in novo libro di lettere, cxxv-57
né il fanciullo tolse dal suo proponimento. betussi, 43: persuasta al savio veder
e di spettaco lo. betussi, xliv-136: tanto fu l'odio che
udito, dell'olfatto). betussi, xliv-11: la bellezza è un dono
porci aver di voi schifo dovrebbono. betussi, 3-404: infinite sporcizie...
molto golose, mangiano molte sporcizie. betussi, 3-381: la tennero per tre
stomachevole specie di donnaccie che vi sono. betussi, 3-242: si congiunse di disonesto
meglio che uno principe eziandio stimato savio. betussi, xllv-108: giudico che dai venticinque
le mani contro qualcosa: contrastarvi. betussi, 3-161: perché la tasseranno di troppo
sotto un bel colore di santità. betussi, xliv-25: questo in parte è amore
da vera scienza e da moltissime discipline. betussi, xliv-149: troppo diseguale è il
è di cortesia pieno e di valore. betussi, xliv-8: amore è uno effetto
comp. dal gr. aréna betussi, 21: la fame privata aviene.
di vino, di sudore e peggio. betussi, 202: tutti i compagni
. 15. disprezzare. betussi, 249: queste cose non mirano quelli
metaforicamente, in modo figurato. betussi, 251: egli è pura poesia tutto
petto fa'che vada una fascia. betussi, xliv-322: se poi cercate saper come
. che strepita ad alta voce. betussi, 52: l'alocco è animale che
di comportarsi, condotta di vita. betussi, xliv-13: dalla ragione separata dalla materia
remanere su nella sala de sopra. betussi, xliv-52: 1 poveri virtuosi vi
ognindì più un giorno esser corrente. betussi, xliv-136: tanto fu l'odio
piacevole che non bisognava adoperare pugnetto. betussi, xliv- 340: la bella
paese uno tempetto. -tempicéllo. betussi, 279: se tutti fossemo prodotti eguali
il cantar è invento e cura. betussi, 29: questa adunque avendo trovato il
la moresca che proprio assembrava vivo. betussi, 3-156: toccata da invidia, e
concordia troverai senza dispiacerne a persona. betussi, xliv-108: giudico che dai venticinque anni
molti di quelli fece trarre la lingua. betussi, xliv-136: tanto fu l'odio
, adescamento; schermaglia amorosa. betussi, xliv-98: se la donna, di
l'onde d'esperia si tuffa. betussi, xliv-348: così detto, levata
6. utile, appropriato. betussi, 282: dopo le favole v'ho
diffunde, e crescie in tre varietà. betussi, 202: ottenne da eolo i
spreg. ant. vecchia rimbambita. betussi, 254: non essere nessuna così pazzarella
chiedere cosa facilissima da ottenere. betussi, 3-ioq: o che bel detto:
la 'sperienza'de l'altrui vedovezza. betussi, 3-144: artemisia reina di caria
o al linguaggio; v'atendessero. betussi, xliv-130: veramente non è da paragocostituito
partic. tipica dell'età giovanile. betussi, 21: l'anima razionale con perpetua
disonorato (una donna). betussi, 3-410: vergine se morì, più
per vezzi era chiamato fiordi- monte. betussi, 169: costui fu chiamato romo.
vinto per pneghi sì si partì. betussi, xliv-310: il signor bernardo,
che dicono che hanno le visioni? betussi, xliv-117: alle volte bisogna guardarsi così
in loro nuovamente venuta, spaventarmi. betussi, xliv-322: tutta la persona di debita
tratto, e tornato in vita. betussi, lxi-153: molti dicono per fama /
in qua, che son quaranta giorni. betussi, xliv-81: iuven- zo talma e
opere umane sono viziosi gli estremi. betussi, xliv-109: la mezzana età è più
illu acciocché egli taccia. betussi, 1-155: e però vi dico,
vivo / più che già mai contento. betussi, xliv-135: veramente, sia di
non negli altri animali e corpi inferiori. betussi, xliv-8: amore è uno affetto
beni e il denaro che possiedono. betussi, xliv-53: sapete in qual modo vi
pirlare e col zurlo e la sferza. betussi, lxi-142: ardendo d'ira /
, sf. il domare animali. betussi, xliv-331: veggiamoil cavallo, e togliamolo
sottili regione, zona collinosa. betussi, xliv-307: melazzo è un picciolo castello
(un rapporto amoroso). betussi, xliv-77: – noi non sappiamo dimostrare