chiudere gli occhi e non fiutare per bere. padula, 241: posando a terra
, 66: il fiume chiaro mesceva da bere / nella lor sete con fluenti doni
sempre il mezzo con l'impegno di bere anche per l'assente.
n'è seguito che il bere a questo modo sia divenuto bere per
il bere a questo modo sia divenuto bere per convenzione, la qual maniera d'esprimersi
d'esprimersi per la frequenza di cotal bere fra quegli stravizzi divenne poi classica nella
hai deluso tutti. -darla a bere, darla a intendere. guittone,
ingordamente, con gusto (mangiare, bere). sacchetti, 135-28: gli
immaginarsi, che allora fargli stentar il bere, che un saporito boccone, ch'
tanto gagliardo che mi disperavo di non poter bere a garganella. stuparich, i-363:
zucchetti, 298: l'acque da bere le ritrovai guaste, corrotte e puzzolenti
così galantuomo, che la lascia liberamente bere, mangiare, dormire. rajberti,
immaginarsi, che allora fargli stentar il bere, che un saporito boccone, ch'egli
con bella vernaccia, e invitargli a bere... non potrà mandar giù la
* bacinella '(per dar da bere o da mangiare alle bestie, o
, / son pur sozzi nel lor bere; / solamente nel vedere / mi fariano
garganella: per indicare un modo di bere senza accostare il recipiente alle labbra e
tutto d'un fiato, avidamente (bere). batacchi, 1-88:
, nell'evitare il troppo. -come sa bere a garganella! -no, a
261: poi è il beveraggio, il bere, sorbire, succiare, gargarizzare.
bot- taciuoli emfiati, diasi loro a bere tre bicchieri di garo, dipoi se
d'annunzio, v-1-696: chiese da bere. come il capo dei coppieri non era
l'acido che la rende piacevole a bere. rovani, ii-123: ora quella
iacopone, 20-8: lo magnare e lo bere è stato 'l mio deletto, /
piccola gavetta, usata dai soldati per bere. cassieri, 84: più
panciatichi, 64: bella cosa! veder bere alla secchia / un bidel d'accademia
pallavicino, 7-153: h gelo nel bere s'approva come salutevole al fegato, benché
darebbe, ed egli potesse mangiare, e bere sicuramente. l'altra gemma si è
serio. volevano avere il diritto di bere di giorno e di notte, come
che l'usato avuto o forse il saporito bere che a cisti vedeva fare, sete
e con bella vernaccia, e invitargli a bere. rinaldo degli albizzi, i-393:
da le fasce sogliamo ascoltare e quasi bere co 'l latte de le nutrici alcune
fegatelli, e... dava da bere alla brigata. cellini, 2-41 (
con diversi razzi; / da bere, vin gergon che sia ben nero;
ancora boni modi ed onesti nel mangiare, bere, parlare, andare con certi gesti
di lezzo, non facendo altro che bere e ribere. d. bartoli,
pavese, i-187: bruno chiese da bere e nino volle per sé la ghiacciata
nel ghiazzo. -bere in ghiaccio: bere bevande fresche, gelate. l
state e sapendo che gli piaceva il bere in ghiaccio, gl i mandò a regalare
un padre, e così son fratelli al bere: / dua ve n'è putte
di far pruove di mangiare e di bere. biondo, xlv-203: lingua giotta
lirico del nostro tempo, invitando a bere un amico, per dirgli una cosa
si appressano e per l'avidità di bere e per la noncuranza propria, caratteristica loro
1-28: questa decozione usi di bere con penniti. r). gengiovo,
due manici, adoperato un tempo per bere. redi, 16-i-23: se
del zucchero, per fame acqua da bere, trovai che poche gocciole in una giara
redi, 16-ix-315: io le loderei il bere mattina e sera in fine del desinare
succo per una peza e dalo ad bere al paciente essendo nel bagno. idem,
solo, sempre a ginocchie ignude, sanza bere e sanza mangiare, e tuttavia piangendo
sia la cagione del mangiare e del bere, aggiugnevisi come donzello la pericolosa gioconditade
gioconde sono e'diletti, mangiare e bere, ed essere dissoluto al male sanza
gioito. pascoli, 1517: vuo'bere la vita / sino alla feccia.
parte degli uomini disoccupati: mangiare, bere, dormire, fumare. pascoli, 361
che non mi giovo di manicare né di bere. cieco, - avere
di questa vita: ben mangiare e bere / e gire a spasso, portato c'
su anch'io come gli altri come bere un uovo. serao, i-147: vassoi
ha seco, / se si potesse bere a tutte l'ore; / o quei
all'altra (per 10 più per bere acqua). bresciani, 1-i-262:
giuncata. deledda, i-64: andiamo a bere la giuncata, a mangiare il latte
a cena, col pretesto che bisognava bere alla salute sua e nostra.
: i giuramenti falsi li pigliava come bere un uovo. codice penale, 371:
perocché... il mangiare e 'l bere onestamente non è sozzo, anzi è
la canna, / e poi da bere un vino, ch'è una manna.
tr. (glùgolo). letter. bere a garganella; tracannare.
bettolieri ed ogn'altra persona che dia bere e mangiare, in firenze, devino tenere
dell'uomo, che lo aiutano a bere la coppa della vita, e ne temprano
e sottile che si sarebbe potuto bere co'crivelli e con le fiscelle senza
, quanta gli era di bisogno per bere. simintendi, 1-9: il giallo
contraria opinion tratti, affermavano, il bere assai e il godere e l'andar cantando
. fra gli amici che convitava a bere i buoni vini di bemardone e a goder
vene diseccate dal fuoco, chiedea da bere, e per rinfrescarmi e per godermi
giù per la gola; ad alcuni facevono bere acqua di mare, ad alcuni aceto
quando s'è chinata su l'acqua per bere... ho udito il primo
nella gola, in mangiare e in bere troppo o in volere cose troppo dilicate.
lì solo, aveva chiesto affa cuoca da bere: aveva la gola arsa.
più di che mangiare o di che bere. -al figur.: essere deluso
acqua santa mai nessuno infedele ne può bere... e quando avviene per caso
se ne metta in bocca per volerne bere..., non la può
giamboni, 205: ebrietade è nel bere di soperchio. golositade è nel troppo
è immoderata volontà di mangiare e di bere per appetito della dolcezza de'cibi e
la tua golosità, del volere mangiare e bere tanto splendido? equicola, 72:
: li animali nel mangiare e nel bere non fanno disordine, ma lo uomo è
-alzare il gomito: eccedere nel bere alcoolici. pananti, i-60: a
di sublimato, e le ordinai di bere abbondantemente acqua gommata addolcita con miele.
di castorio nel sugo suo, e diesi bere. anche le foglie e i suoi
. class. xóvsu 4 vaso per bere '); cfr. fr. gondele
gorghi dell'acqua fresca che si prese a bere, ancorché cattiva, alcuni altri gorghi
2-229: un sorso d'acqua vo'bere da questa gorgogliante fontana. b.
di versare, subito s'affrettò a bere gorgogliando. -sgorgare abbondantemente, fiottare (
faringe. -immollare il gorgozzule: bere. g. m. cecchi
, e avviene per soperchio mangiare e bere e propriamente dell'erbe troppo umide,
o birra). -bere un gotto: bere un poco di vino (e ha
. zcna, 58: acconsentì a bere del brodo... e mezzo gotto
un assetato, la state, nel bere un'acqua gelata, cui dànno grazia ora
? -grazie, si. e cominciò a bere. landolfi, 3-104: -signore,
bettolieri ed ogn'altra persona, che dia bere e mangiare in firenze, devino tenere
al grecaiuolo: andare all'osteria per bere e darsi al buon tempo. salvini
il luogo, dove si va a bere il vino detto greco;...
tavola ritonda, 1-35: incominciarono a bere alla tedesca, e frenguigliare alla grechesca
d'annunzio, iii-1-620: malinconia / è bere alla tedesca, / madonna, sfringuellare
greco e confetti, e fe'dar bere ad andreuccio. lorenzo de'medici,
, / e non so com'a bere egli abbin faccia. ariosto, 29-21:
. la bottega dove si andavano a bere (o a comprare) questi tipi di
, v-417: luogo dove si va a bere il vino detto greco ed altri vini
usi della casa, vi si dà entro bere o mangiare a galline, o
uso di porvi il mangiare e il bere ai pulcini, ai gatti, e simili
quell'impe- rador tedesco che stava a bere in lamagna. manzoni, pr.
imo dei bassorilievi] ganimede che dà bere all'aquila; l'altro un apollo sedente
l'ammiraglio vernon proibito ai marinai di bere del rum puro, costoro, per
un gambo corto e un coperchio. bere alla stessa grolla è considerato segno di
. jovine, 7: continuavano a bere e a fumare con la convinzione testarda che
gola: contenersi nel mangiare e nel bere. francesco da barberino, i-48:
firenze tutta pantani e acque grosse da bere. crescenzi volgar., 1-4: l'
6-89: dato... a bere, [il prezzemolo] mondifica il feto
avendo la milza grossa, o taccisi bere in vaso di legno scavato di tamarigia
: se ti venisse beuto o volessi bere un mezzo bicchiere di malvagia sarebbe buono
anche le beffe, giudicandoci gente degna di bere l'acquavite. -in buona
grulla, la signora l'ha data a bere a tutti per tanti anni!
i-588: fa venire a fastidio il bere... il darne a bere di
il bere... il darne a bere di quello ove sieno state anguille vive
fatta alcuna restrizione nel mangiare e nel bere: ci si trattava insomma coi guanti
delle gride vengono mai da te a bere un bicchierino. tecchi, 2-97:
poteva operare, né i cavalli ne voleano bere; e fu ora ch'e'fiorentini
mense di vivande e pongono li vasi da bere. tommaseo [s. v
caorsini e guaschi / s'apparecchian di bere: o buon principio / a che
, prevalentemente, a contenere acqua da bere). novellino, 43 (
state e sapendo che gli piaceva il bere in ghiaccio, gli mandò a regalare
che dimorano in vino e studiano di bere? seneca volgar., 3-331:
, affinché i cavalli, oltre il bere, si sguazzino. verga, i-360:
grande quantità, senza prender fiato (bere). redi, 16-ii-87: ognun
cioè la voglia del mangiare e del bere, e tutto quello che si appetisce
la gran cupidigia del mangiare e del bere, che era loro mantenuta accesa dalla presenza
2. assaggiare, degustare, mangiare o bere in piccola quantità; deglutire, inghiottire
rio / gustavi. -sostant. il bere, bevuta; bevanda. tavola ritonda
mangiare e un sorso l'avidità del bere; perché il gustevole di quel boccone e
di modo che si potranno assai gustevolmente bere. 2. figur. con
. -desiderio di mangiare o di bere, appetito. guittone, i-1-135:
e con grande piacere (mangiare o bere). mamiani, 1-384: mangiava
certa edificazione semplificante vorrebbe darci a pur bere. 4. che nasce da ingenuo
. non era altro che mangiare e bere e lussuriare e starsi a piacere e idolatrare
aveva presa l'abitudine di andare a bere a una certa fonte. un'idra che
il rabbioso quando desidera o tenta di bere. idròfobo, agg. e
). scherz. ant. bere smodatamente, empirsi d'acqua.
più arde con maggiore desiderio di bere. dante, inf.,
labbia ', e non ne puote bere. campailla, 11-101: del sambucco a
ch'a quei che più beono più di bere dai sete. pallavicino, 1-26:
m1 imbacco, vimbacchi). scherz. bere eccessivamente, ubriacarsi. forteguerri
, agg. dedito al vizio del bere, ubriacone. d'annunzio, v-1-95
gli uni e gli altri continuavano a bere sforzandosi di ridere. tozzi, iv-483:
7-ni: si fermano all'ombra, a bere /... / sorridendosi imbambolataménte
. buonarroti il giovane, 9-462: bere a paesi gli uomini, s'intende
con frode, raggirare, darla a bere. note al malmantile, 1-39:
ingannare ', propriamente 4 darla a bere '. imbecherata, sf.
imbevìbile, agg. che non si può bere. soldati, 2-523: non dico
o una bevanda; farlo mangiare o bere. tassoni, viii-2-9: passerommene al
. bianco da siena, 2-60: dammi bere / di quello amor, ant
un cibo, una bevanda); bere di gusto, avidamente; tracannare.
ubriacavano. -assol. ant. bere vino in gran quantità. poliziano,
agresto. -imbottare all'arpione: bere vino comprato a fiaschi, di volta
del migliore. -imbottare al pozzo: bere abitualmente acqua. lippi, 7-4:
fra cherubino, 1-113: ne può bere [del vino], ma temperata-
bevono e bevono, e tornano a bere, tanto che spendono tutto il denaro
portare nel convito e con questi fece bere e'suoi baroni e le sue concubine
è ubriaco; ebrezza; intemperanza nel bere vino e bevande alcoliche; sbornia,
. -anche: dedito al vizio del bere; ubriacone. cecco d'ascoli
sermini, 292: in altro che in bere non istà il tuo pensiero, imbriacaccio
.. uno a cui la dà a bere l'ultimo imbroglioncèllo tartaro o slavo che
vincenzio suo figliuolo. redi, bere a paesi gli uomini, s'intende /
il grossolano modo qui sopra espresso di bere il fumo con un imbuto. codèmo,
per continovo temperamento di mangiare e di bere. = deriv. da ammattire
bencivenni [crusca]: possono bere l'acqua fatta dolce con moderata immelatura
vivande carnali, nelle quali sia tanto bere e mangiare,... che
, la lingua, il becco: bere, dissetarsi. - anche al figur.
immolli. -immollare la parola: bere per inumidire la gola secca a causa
sete gli sforzava, in vece di bere pigliava del pane con acqua fresca immolato
ma ancora nel parlare, mangiare e bere. poliziano, 4-111: san martino
sotto e lauri di parnaso né per bere nella fonte delle muse, fu sì
, che sono il mangiare, il bere e il dormire..., impediscono
rubato, se l'avean condotto a bere e simili impertinenze. giordani, xii-74:
(e in senso attenuato): bere. fr. gualterotti, io
. birago, 534: inchinatosi a bere, prese in quel mentre una buona
gli venne voglia e chiese un poco bere: / e'malvagi giudei fecer venire /
fantoni, ii-262: un dì per bere in limpida / onda chinò la fronte;
erba, / d'impu bere garzone allato, gode. fagiuoli, 1-8-181
dormir sulla terra, e l'acqua bere / qualche volta fetente imputridita. giordani
a cui ne'vasti conviti soleva prodigiosamente bere il macedone. moravia, iii-145: sul
riferimento al vasellame usato per mangiare o bere (e anche, in forma ellittica alla
. bencivenni, 5-215: conviensi bere caldo [il latte] quando si
le ore inalterate e uguali ci guardano bere e continuano indifferenti e l'ebrezza dilegua con
una sua pistola gli comandò che dovesse bere del vino. = denom.
-incantare la nebbia: mangiare e bere abbondantemente al mattino presto. mercati
ella può essere in mangiare ed in bere ed in altre sozze cose. quintiliano volgar
palme unite e incavate delle mani per bere dell'acqua. 3. scavato (
piume, il collo china / per bere, e in terra raspa; / ma
macerò d'astinenza di mangiare e di bere. fatti di cesare, 91: marzia
sei musico ed io vate: / possiam bere e in un cantar, / e
/ di là da bari cominciò a bere; / i'ho portato 'l vanto,
liste d'oro / dolce fammi al bere inchiesta. fiacchi, 91: giurò di
dirae: bei, darò anche a bere alli tuoi cammelli, quella è colei che
sugge. birago, 534: inchinatosi a bere, prese in quel mentre una buona
vincenzio era ordinato nel mangiare e nel bere. v. borghini, 6-iv-287:
); porvi mano, incominciare a bere. bocchelli, 10-10: nell'incignare
gli altri continuavano a mangiare e a bere, scambiando sobrii commenti e pacificamente incitandoli
leonza cum superba fronte / mandò per bere a l'infelice fonte. baldelli, 2-1-629
1-iv-535: la sua sola occupazione è bere una incommensurabile quantità di birra.
seder meco io volea, / meco bere i preti e i frati / da te
pascoli, 11-851: che vuol dire « bere all'elicona »? forse quell'ispirazione
elio fu temperatissimo al cibo e al bere in tanto che tu ti potresti meravigliare
mirare. montigiano, 156: dassi bere [l'assa fetida] a chi ha
e fiori, / per lietamente incoronarsi e bere. fed. antico specchio /.
,... ci soffermammo per bere due gran bicchieri d'acqua. papini
qui latini o etruschi, / per bere e per mangiare, e io so dire
non essere affatto ebbra e di potere bere indefinitamente. = comp. di indefinito
. fagiuoli, i-156: tantalo di bere arde e s'indiavola, e in
bufi, 3-839: sete è indigènzia di bere e fame è indigènzia di mangiare et
de'nerbi, che son molli per troppo bere, e la magrezza della indigestione,
ottimo, iii-630: per lo cibo e bere si conserva lo individuo. firenzuola,
... ed invitommi a gire a bere del vin moscato. forteguerri,
bevono e bevono, e tornano a bere, tanto che spendono tutto il denaro che
grosso mercante per indugiarmi là dentro a bere. -in relazione con una prop.
la stanchezza, e il gran mangiare e bere cui avevo indulto con la speranza di
sempre in publico da mangiare e da bere, e da ardere per uno anno,
limosine, affinché 11 soverchio mangiare e bere vi cagionasse... la rovina
sono in tristizia, e vino a bere a quelli che sono in dolori.
: è tempo di riposarsi, di bere e inebbriarsi. -sostant. vizio del
e inebbriarsi. -sostant. vizio del bere. af. adriani, v-231:
agg. ant. dedito al vizio del bere. giovanni dalle celle [tommaseo
una stanza all'altra, versava da bere a noialtri pittori inerpicati in cima ai cavalletti
, e disiderano con inestinguibile sete di bere il suo innocente sangue. fiamma,
, con molto gusto e incitava me a bere e s'infervorava a parlare delle sue
fanciulli infestati da vermini il dar da bere una dolce e grata bevanda di acqua
non credo che ad uom volonteroso di bere, e per lo estremo caldo infiammato,
per autentico; che si può dare a bere. c. e. gadda
vuol che colle chiacchiere lo ritenga dal bere. moniglia, 1-iii-346: mia
cose condite con finocchio, per far bere?, o per mascherare un gusto
altra; dare a credere, dare a bere; fare discorsi confusi e inconcludenti.
la guardia, infornar, sicuro, bere scarso, spolpar netto, respirar breve,
inforzato rimedia una pignatta d'acqua da bere. m. adriani, vi-121: mangiò
tanto calde che altrui s'astiene dal bere in estrema sete, non vi avendo
molto orgio, overo per cascione di bere acqua fredda quando è affaticato, il
cavallo sudato e riscaldato venga offeso dal bere e dal mangiare, sì che divenghi
il grossolano modo... di bere il fumo con un imbuto. -moderare
già si è ingerito a mangiare e bere. assarino, 5-86: non durava fatica
d'annunzio, iii-1-621: malinconia / è bere alla tedesca, /...
contrazioni della faringe e dell'esofago; bere, mangiare, deglutire. -in partic.
mezzogiorno andava a trovar dafni e a bere insieme con lui. siri, 1-vi-655:
inglesi, quei signori non fanno che bere 4 whischy '! 4.
se a quel pranzo non mi toccherà di bere all'inglese. g. raimondi,
i-6-161: se io la posso far bere [l'acqua incantata] un tratto all'
non sa moderarsi nel mangiare o nel bere; goloso (con speciale riferimento alla
porta, 4-62: sono più ingordi del bere che del vivere. chiabrera, 5-15
avidità, con ingordigia; tracannare, bere tutto di un fiato; ingollare (
tu vuoi da mangiare né da bere? -si, si! mangiare! bere
bere? -si, si! mangiare! bere! -e s'ingozza.
212: il lasciargli mangiare e bere intemperatamente... è cagione che
e quando anderà a dormire, dagliene bere. questo era uno beveraggio stillato e
l'essere ingurgitato; il mangiare o bere con avidità. - anche al fìgur
lat. ingustàbilis 'che non si può bere o mangiare '(plinio)
sempre erbe e frondi et acque chiarissime da bere e da lavarle ne soverchino. ariosto
con acqua cocta: e de- vesi bere più la istate che la invernata. tassoni
potrà assai leggiermente medicare l'acqua da bere, o almeno da inacquare il vino.
gastigare la bocca col mangiare poca carne e bere il vino bene innacquato. castiglione,
3-26: presto gueriresti se ti dessi a bere un po'più innacquato che non fai
4. per estens. dare da bere copiosamente. marinetti, i-173: un
1-488: il che viene a dire dal bere contra voglia della natura; da un
voglia della natura; da un tal bere che vaglia non per inaffiar la vita
monsignore. -innaffiarsi la gola: bere. nievo, 676: leggeva i
di roma ad innamorare; a soperchio bere. giov. cavalcanti, 28:
presenti maniere, senza innovar nulla nel bere, mangiare, bagnarsi, ornamenti della
a tazze piene poi va a tomo il bere, / più brindesi facendo alla tedesca
. casti, i-2-291: fu da bere e da mangiar fornito, / e
pecorino, / così il mio arrigo al bere e come 'l volto / già
, patir del mal caduco; diasegli da bere del- l'orina con un corno
24-13: cerca pure: mangiare t'insegnerà bere. baldinucci, 9-xix-186: il fare
: io sento che 'l mangiare insegna bere, / e chi è ingiuriato se lo
, vi-536: ognuno che bee non sa bere, peroché altro ci vole che traccannarlo
la bocca io tutto, come a bere / da un calice, fremendo di conquista
insorsare, tr. { insórso). bere in un sorso o a sorsi.
e lauri di parnaso, né per bere nella fonte delle muse, fu sì
, che sala, che mangiar, che bere! tarchetti, 6-i-214: sono scoppiati
le radici alle quali mi vorreste dar bere che vi siete impantanato, non abbiate
ma a me non la danno a bere quelli che hanno le mani pulite.
malattie, di tante follie originate dal bere ancor senza sete. a. cattaneo
, 1-212: il lasciargli mangiare e bere intemperatamente... è cagione che i
-far credere cosa non vera; darla a bere. g. villani, 8-63:
becelli, 1-65: con gli scolar nel bere e nel giuocare, / e in
gli altri continuavano a mangiare e a bere. -figur. manzoni, fermo
: fannone ancora gli indiani tazze da bere e molti lavori, intenerendo con esso dell'
nere / ci verrà, se non a bere. lastri, 1-3-125: quando succedono
locuz. intorbare vacqua che s'ha a bere: crearsi danni o fastidi con le
per non intorbar l'acqua che ha a bere. = denom. da torbo (
vietando io vecchio al mio novello il bere? / gli dovrei forse intorbidar la polla
, fandonie; cercare di darla a bere. mercati, 1-3: tu vorrai
: lo 'nfermo misero non osa però bere il vino temperato colla neve,..
qui latini o etruschi: / per bere e per mangiare, e io so dire
: mi urta il gomito e vuole bere da sola con me, intrecciando le nostre
, 8-29: lingua intricata dal soverchio bere. 6. immischiato, impegnato
le donzelle, si ripongono / per bere e condir cibi camponichi / et altri malan-
d'ortica... dato a bere ad alcuno lo rende intruonato e privo di
carezza il tuo cuore col dolce / bere e ricrea, desinando con lieta corona
va là, ti ha dato da bere qualche intruglio, la zingara; ma
de'sensi e perdere lo intelletto per bere o per mangiare. tassoni, ix-421
il mento, / ed attendono a bere / del coperto liquor che vi s'invasa
macerò d'astinenza di mangiare e di bere. muratori. 11-58: l'intelletto umano
per tutta la città chi lo 'nvitasse di bere o di mangiare. gherardi, ii-181
del mangiare, del pappare, del bere e inzeppare. vignali, 3-5-33:
. (inzòzzo). scherz. fare bere la zozza. 2.
. intr. con la particella pronom. bere zozza in abbondanza. = denom
[inzucco, inzucchi). famil. bere vino oltre misura, tracannare. -anche
10. rifl. con significato iperbolico: bere oltre misura, ubriacarsi. sennini
tre occasioni, nel mangiare, nel bere e nel dormire. carducci, iii-24-148:
medie. impulso patologico che spinge a bere con frequenza eccessiva; polidipsia.
medie. diminuzione patologica del bisogno di bere. = voce dotta, comp.
/ così larga nel ridere e nel bere, /... / e gli
, la lingua, le fauci: bere abbondantemente. chiabrera, 1-ii-319: or
, e la cipolla / del largo bere irritatrice, e il fiore / di sacra
di questi vasi è per uso del bere. metastasio, 1-ii-991: a tenore di
, si dia il suo sugo a bere. fasciculo di medicina in volgare, 9
croce, i-28: quanto al bere, è biasmato il vino, quando la
della casa, 5-iii-364: durò a bere tutta una notte quanto la fu lunga.
. -bagnarsi, inumidire le labbra: bere (per lo più in piccola quantità
un bicchiere o in una bevanda: bere un piccolo sorso. sbarbaro, 1-185
: ci si fermavano le comitive a bere un bicchiere di lacri- macristi, prima
era un laghettino di acqua buona a bere. boccaccio, dee., 6-concl.
alcune gocciole di acqua, la diede a bere alla energumena: ed incontanente il demonio
; inumidire di saliva. -anche: bere a piccolissime sorsate, sorseggiare a goccia
/ dopo molto sudor, con l'emo bere / onda, che per lui tinta
. 6. locuz. — bere come un lanzo: bere smodatamente,
locuz. — bere come un lanzo: bere smodatamente, con avidità eccessiva.
pesta bene ogni cosa insiemi e dale ad bere nel vino allo infermo.
lappaménto, sm. modo di bere rumoroso proprio dei cani.
lappare (lapare), tr. bere rumorosamente il liquido con la lingua (
. -per estens.: leccare oppure bere e mangiare avidamente, ingurgitare; pappare
non siano così lapposi è un delicato bere a tutto pasto... a volere
, interrompevano l'opera per mangiare e per bere. pirandello, 8-171: per esercitar
/ così larga nel ridere e nel bere. fenoglio, 1-223: procedeva con
i sandali. -non mangiare o bere più determinati cibi o bevande; astenersene
tali cibi e di tali vini ed il bere freddo, ed elessi vino appropriato allo
stomaco che non poteva né mangiar né bere. tasso, 14-20: apre allora
i-14-219: ognun fu lasso / di bere, di mangiar, di far rovina.
a dare loro lautamente da mangiare e da bere, a mantenerli in lasso e voluttuosi
della casa, vi si dà entro bere o mangiare a galline. s. bernardino
pallavicino, 1-494: il piacimento del bere vince... quello del mangiare,
pulegio e mestica con vino e dalo ad bere ogni giorno alla donna che lacta e
una lupa discese dalle montagne alla riviera per bere, ed al piangere de'fanciulli derelitti
il piacer del mangiare, / del bere e del vestir è il manco manco /
nel tuo album? -succhiare, bere, apprendere col latte qualcosa: averla
] falerne: sono così chiamate dal bere, perché hanno di molto sugo.
mano, / e lautamente può mangiare e bere, /... / se
mente il mezzo di poter mangiare e bere lautamente. -figur. boccalini
foglie d'alloro nell'acqua e dato a bere, o fattone una lavanda, ne
città avesse abbondanza di buona acqua da bere e per lavare la cittade. statuto
acqua... e non solamente per bere a gli uomini de la terra,
nell'istesso vaso in cui si vuol bere, per esempio in maiolica o porcellana,
, e quella lavatura sia data a bere alla detta femmina, faralla tostamente partorire
, chel ch'è peggio, il bere e 'l manicare, / e ne vo
colei che usata non n'era di bere per la sua legge che il vietava.
basso; della qual acqua ne danno bere agli ammalati, per esser leggerissima da digerire
procurare che i contadini abbiano acqua da bere limpida, leggera e scevra di particelle terrestri
/ così larga nel ridere e nel bere, / e il volto quadro, senza
: usare sobrietà nel mangiare e nel bere. g. raimondi, 6-132:
del mangiare, del pappare, del bere e inzeppare. firenzuola, 135: se
] an- deranno il legno santo a bere, / e la salsapariglia in decozione,
su la bocca io tutto, come a bere / da una calice, fremendo di
con nuova lena a mangiare ed a bere. -con dolce lena: con modi
bocca forte. dev'essere solito di bere alle sorgenti dei fiumi. 5
loro volta. manzini, 18-245: bere un po'aiuta. sicuro che aiuta.
casalicchio, 445: appena egli domandava a bere, che subito erano lesti a portargli
lete. 2. locuz. bere il lete: dimenticare. petrarca,
o fonte ove quel giorno / parvemi bere in coppa iacintea / il sangue d'
.. non la voglia di mangiare, bere e dir cose grasse..
tuttodì da'nostri letteratelli, che voglion bere al fiasco fiorentino, si fa commissione di
iacopone, 20-8: lo magnare o lo bere è stato 'l meio de
/ che qui non state per mangiare e bere. massaia, i-5: mi trovava
, risciacquar i bicchieri, empierli, dar bere, levar i piatti, dar gli
. fugone. -levare il gomito: bere smodatamente. g. gozzi, 1-216
vale si è astinenzia di mangiare e di bere e noti dormire di dì e vegghiare
degli occhi, sanza mangiare e sanza bere, e poi mangiò e confortossi, e
si baciano, e lì cantare e lì bere '. fine delle novelle che raccontansi
quantità di cibo o di bevanda); bere a lenti sorsi; centellinare. -
di libar l'acqua che portavamo da bere in un cassone. pantera [tommaseo]
celeste città. salvini, 6-5: il bere * methu ', e lo dio
'methumnaeo ', cioè datore del bere e del vino, e * luaeo '
: mi parve molto più libero nel bere, e si vedea che il vino lo
poca spesa l'acqua marina buona a bere, quanto l'acqua delle più celebri e
, cioè il cibo e 'l bere viene dalla parte di sotto sanza mutazione,
1-623: del cibarsi estinto / e del bere il desio, d'almo lieo /
le tazze. massaia, iv-153: per bere dava decotto lungo di tamarindo, o
del comune della compagnia per dare mangiare e bere o altra corporale refezione a'venenti
, e questo era suo cibo e suo bere. libello per conservare la sanità,
piuttosto mangiar voglio pan asmo / e bere il sugo della ligurizia, /..
acqua... siano incitati a bere. citolini, 68: l'acqua.
: l'un di loro gli dié bere un piccol nappo che si portava, un
soave licore accresce lo appetito alla dilettazione del bere. f. casini, iii-454
petto e caterina, finalmente, potè bere a gran sorsi il tepido rosso liquore
gli altri continuavano a mangiare e a bere, scambiando sobrii commenti e pacificamente incitandoli
famoso liticóne. tommaseo, 2-56: nel bere son forti beoni / e nelle liti
). mandar giù a litri; bere a garganella. dossi, iii-289
sino a tarda ora della notte per bere, ballare, assistere a numeri di varietà
ognun di que'tali voleva sforzarlo a bere. moneti, 41: ma l'oste
e del vino dorato di albano da bere. pratesi, 1-90: chi sa dove
affanno, che quel tale sente nel bere, io localmente distinguendo lo chiarirò.
penne, 1 fogli ed attendete a bere; / ché non l'avrebbe fatto un
. nieri, 216: per bere poi gli empiva una bella lucia,
al signor generale e accettate questo per bere -e così parlando gli cacciò in mano un
degli occhi, sanza mangiare e sanza bere, e poi mangiò e confortossi, e
mondo della luna? gli daremo a bere del brachetto. -mostrare a qualcuno
copre di cerei funghi, / e bere a sorsi lunghi / soffiando e gorgogliando di
2-142: felicità di sentirsi vivi; di bere mare, sole, vita, a
lupa discese dalle montagne alla riviera per bere, ed al pianger de'fanciulli derelitti in
tazze piene poi va a torno il bere, / più brindisi facendo alla tedesca.
, 16-i-132: per lusso costumasi oggi il bere col ghiaccio e con la neve;
usando la mattina più e più volte bere la malvasìa e altri vini, e poi
mangiare, pappare,... bere, inebriare, danzare,...
... venne un cignale a bere, / né fu di ber contento,
saria cocina sanza cuoco, mangiar sanza bere, lucerna sanza olio e maccaron sanza cascio
: primato assoluto nel mangiare e nel bere o nel gozzovigliare. f. f
si macerò d'astinenza di mangiare e di bere. de'mori, 189: tutto
vie del paese, io per andare a bere. pea, 8-29: la testa
mano galante- mente; e chiedendo da bere accennalo con la testa. caro,
, non gli basta un magazzin per bere. brusoni, 7-7: perdutosi al
, 7-7: perdutosi al magazzino a bere e giuocar la mora, non si
pitea] fece 1 piccoli vasi da bere e'cuochi, e'quali chiamano magi-
plinio]: fece i piccoli vasi da bere i cuochi, chiamati magirisci.
da uno sommo maestro è dato nel bere. s. giovanni crisostomo volgar.,
frondi, s'assisero a magnare, a bere ed a festeggiare. giovio, 11-77
, calzare e vestire / magnare e bere e star fra la gente; / render
iacopone, 20-7: lo magnare e lo bere è stato 'l mio deletto / e
9-15: lauto il mangiare e 'l bere / attende, e ambisce, e studia
mondo della luna? gli daremo a bere del brachetto. pascoli, 1241: giù
buonaparte, 1-5-15: se io indugiavo a bere dopo l'aver trovata mona papera,
de la febre, gli domandò da bere; questo sacerdote, non vi sendo
queste noie, fa venir l'acqua per bere cinque leghe lontano. p. della
tempo era caldissimo e il fornimento di bere e di mangiare de'fiamminghi...
avvenne l'agnello per sua mala ventura a bere
« nient'affatto... dobbiamo bere al successo del film ».
del vetro, 26: la da'bere nove mattine a quelli che caggiono di malvagio
cercato i diletti superflui in mangiare e bere...; se arai parlato
... l'hanno voluto calunniare del bere, nollo conoscendo. gelli, 15-ii-294
mischiò vino con veleno e porselo a bere a san giorgio. ugieri apugliese, xxxv-i-
arsura e molestato dalla sete, chiedesse di bere, ove il genitore condescendesse alle voglie
miro sì sovente su le confina dell'orizonte bere tutte sitibonde nel mare. loredano,
acqua calda e colela e dandola a bere. -che produce atrabile (un
le donzelle, si ripongono / per bere e condir cibi camponichi / et altri malanco-
freddi e umidi è buono usare a bere... buono vino bianco con
prese il bicchiere e, fingendo di bere, tutto il vino sopra le vesti-
a suo marito, sì non ne puote bere, anzi se le spande tutto per
nell'acqua ch'è malvagia, chi bere line conviene, e farla bollire, e
diemmi / l'orribil mamme, e bere insieme femmi / latte, furia e
: il castigliano scaltrito, inchinatosi a bere, prese in quel mentre una buona
a gran pena è bastevole a dar bere a'bestiami del paese. ma il man
usando la mattina più e più volte bere la malvasia e altri vini, e poi
scimuniti, espone questo * camesecca senza bere ', e dice ch'ell'è cosa
questa vecchia secca e nera ». senza bere, cioè, senza avere un beverone
a schifo che noi ave- riamo di bere il sangue crudo. c. dati,
il piacer del mangiare, / del bere e del vestir è il manco manco /
a ingravidare una donna, che dargli bere una pozione fatta di mandragola. mattioli,
a questo pozzo per acqua per dare bere alle mandrie delle pecore. boccaccio,
un altro quando entrava in conversazione a bere, insino a lasciarsi maneggiare a questi
. « tagli imp. di mangiare1 e bere (v.), uniti
, purg., 23-67: di bere e di mangiar n'accende cura / l'
mangiare se tu non senti fame; non bere se tu non hai sete. g
mano, / e lautamente può mangiare e bere, /... / se
altre cose da mangiare o da bere si ponea giammai, se prima l'abate
io vi provvederò da mangiare e da bere, e di tutto quello che ci fa
sempre in publico da mangiare e da bere e da ardere per uno anno,.
io avevo sete e non mi desti da bere. machiavelli, 761: voi siete
sando che il tempo necessario per bere. -mangiare a crepacorpo: v.
vole dezunare e quello bene manzare e bere bene, sono dunqua inimici. arlia
n. 20. -mangiare e bere, mangiare e dormire; non fare
o non sapere fare altro che mangiare e bere, che mangiare e dormire: preoccuparsi
per non far altro che mangiare e bere. tommaseo [s. v.]
/ per questa noia di mangiare e bere. - mangiare ghiacciato:
nati a mangiar l'altrui fatiche e bere. tommaseo [s. v.]
puole. ibidem, 311: mangiare senza bere, murare a secco. ibidem,
sii parco nel cibo, e più nel bere)... a mangiare e
1-4-20: gente nata per pappare e bere; noi dobbiam mangiar per vivere,
sensi, come il mangiare, il bere, il sonare, ma eziandio quelle
, stando indietro nel mangiare come nel bere, attese a mescere ai due testimoni
e ne'solenni mangiari era usato di bere. g. averani, 17: questo
da re. -il mangiare insegna bere: le necessità e le tribolazioni aguzzano
: io sento che 'l mangiar insegna bere. machiavelli, 7-8-53: spera che il
7-8-53: spera che il mangiare insegni bere ad ognuno. varchi, 24-13: non
migliorare: cerca pure: mangiare t'insegnerà bere. fagiuoli, 1-6-6: -non ha
bene e che il mangiare gli aveva insegnato bere. -il mangiare va fra giubba e
buon salamo e del buon vino da bere. fagiuoli, vi-119:. egli narrando
togli polvere d'origamo e dalla a bere col vino tiepido, sia sano.
sedette il popolo a manicare e a bere. albertano volgar., 96
/ e 'n santa pace manicar e bere. de sanctis, ii-1-29: quella
lasciasse, da manicare o da bere, ke quelle non sono vietate.
che istavano le genti sanza manicare e senza bere. lorenzo de'medici, ii-285:
manicare, e dopo la fatica il bere. iacopo da cessole volgar., 1-101
: i'non ti chieggio manicare e bere, / ma vorre'ben da te tal'
.. e il manicare e il bere e olio a que'di sidone e di
manicare quando io ebbi fame, e bere quando io ebbi sete. statuto dell'arte
le fatiche delle lor mani e il bere il sudore della loro fronte, gli è
10-36: che chiacchiarareste vedendo nel chieder bere, mangiando con sua signoria, temperargli il
saggi. -trasmodare nel mangiare e nel bere, banchettare con particolare abbondanza.
uomini mortali, s'intende cibo, bere, vestimento, casa, spese e sanitade
che mi parveno manna, e da bere della cervosa, mi prese per mano <
chi corre e suda non arriva a bere. — dare la notturna manna
di buon gusto o piuttosto ghiotti nel bere, lo pigliano più volentieri quando è vino
loro le fondate, hanno caro di bere del primo che esce della botte.
manovali e per ispese di mangiare e bere... lbr. 860 fior.
coltello guerriero per cantare una ballerina e bere vin di sciampagna in compagnia di femmine
pozzi di pisa] le quali si possono bere impunemente, come quelle de'pozzi di
cerimonie intorno. -darne a bere, sballarne una marchiana: raccontare storie
13-205: la ce la voleva dare a bere marchiana. c. arrighi, 3-70
di marcia: non mangiare, non bere, non raccattar nulla di terra, non
samminiato [petrarca], i-123: il bere e 'l cibo voi convertite in ebrietà
. bocchelli, 1-ii-418: acqua da bere, che i contadini e i lavoranti
finzione. salvini, 41-157: convenendomi bere o affogare, io sono, come vedete
istetti tre dì sanza mangiare e sanza bere. pulci, 20-44: son tutti condotti
è dolce, bella e buona da bere, quasi come i laghi d'italia.
la marineria, comecché non convitata a bere, pure a cotesto grido sentì commoversi
/ con maggior senno alla voglia del bere, / or non si troverebbe a
pur vi mangiava, per domandar da bere: « vino », rispose diego,
. battista, iii-150: ho gusto di bere in un fiasco d'acero lavorato al
mai fondo / infin che qui a bere non verracci / il miglior cavalier di questo
gola e... el disordinato bere e diluviare de bele ghiocte grandissime vivande
acqua sorgiva, e poi si doveva bere in una ciotola, 'camelia ',
prosciutto e marzolino: / s'ha da bere e da mangiare. targioni tozzetti,
le mascella. -immollare le mascelle: bere abbondantemente, dissetarsi a sazietà.
tutti i ballerini e i mascolini astanti a bere alla salute delle signore. causa delle
parte de la spesa di mangiare e bere e salario di masnadieri e di fanti e
una massa / ed honne parte liquido per bere. savonarola, 8-i-95: e1 figulo
a pepezzuolo. comisso, ii-315: potei bere il massico, che si fa con
in un xacpcpevéiov (caffè) a bere la mastica con l'acqua ghiacciata.
= del quechua mate * zucca per bere, recipiente ', passato per metonimia
redi, 16-vi-215: in materia del bere di queste acque, vostra signoria illustrissima
grandemente la moderazione nel mangiare e nel bere e la temperanza negli altri piaceri sensuali,
nel dipartirlo dal proprio latte e darlo a bere l'altrui, perde il nome dell'
mattutino con ripetute libazioni: cominciare a bere smodatamente fin dal primo mattino.
]: la coppa è diputata per bere, la matula a'bisogni segreti della natura
lapposo, anzi maturo, se si vuole bere presto. soderini, i-481: un
udir quei nomi dolci non ti fa bere con un piacere grandissimo? dove, se
e delli rossi. è un dilicato bere tale sorta di vino, rispetto alla
un ammalato a cui si dovesse dare a bere, miste alla medela, tutte coteste
altra che stare senza mangiare e senza bere. mattioli [dioscoride], 19:
aventura alcuno non è che o nel bere o nel prendere il cibo e il
altri hanno gran vasi d'argento per bere. g. r. carli, 2-xiii-353
le solite scappate al paese più vicino per bere un po'e fare mediocremente all'amore
il melappio a una bocca assuefatta a bere sciampagna. viani, 14-437: una
siccome un'altra fiata, contendendo di bere con silv., andò a governare un
tepida e mestica insiemi e dalo ad bere alla donna. = voce dotta,
avere questa proprietà [di dare buon bere]. a'nostri tempi di questa frutta
e menateli e serrateli, / che da bere vi sarà. cesari, 1-2-174:
senza avvedermene. -menare a bere: v. bere, n. io
-menare a bere: v. bere, n. io. -menare a
: gli antichi per santade usavano di bere acque di fontana menate per condotti, perché
d'acqua, col quale egli soleva bere, e dissegli che di quell'acqua
francia e d'inghilterra] andarono a bere insieme con gran festa e allegrezza; di
s'intende. e frattanto gli porgono bere i loro sputi frullati al cocco in
andavano a sedersi al fresco, e bere un altro bicchierino... lo
10-51: -meno male! (versa da bere in un bicchiere di corno) perché
menomamento si dia con l'acqua fredda a bere. principe della cittade, acciò
ch'ei si mettano a mensa solo per bere. casti, 6-92: non era
di pastiglie e confetti, e loro a bere / dàn rosolio di nòccioli di pèsco
per quello passa il cibo ed il bere, il qual impedisce l'agglutinazione delle
comodità di quegli che vogliono stare a bere e mangiare all'aria, o,
. che non si sazia mai di bere vino; ubriacone, beone.
in giudicio, gli fu datto a bere sangue di toro e morì incontinente.
, ecc.) dal quale si possa bere; porgere, servire da bere a
possa bere; porgere, servire da bere a qualcuno. bibbia volgar.,
come sazia la sete colui che mesce io bere a chi à sete. sacchetti,
in misciere o far fare per suo bere bontà o delicatezza di vino, ma si
), non so se è peggio bere quel che mesci o confermare quel che
avvelena nella prima taza, non la bere ». il vecchio per tale inganno
non restare, su'mac- cheron non bere, se tu non vuoi restare. (
('restare 'cioè smettere di bere o di mangiare: sul macco o sulle
= dall'ar. miéraba 'vaso per bere ', da saraba 1 bere ',
'vaso per bere ', da saraba 1 bere ', accostato a mescere.
cagna,... si contentava di bere a grandi linguate al mescitoio pieno dell'
. usato o apprestato come coppa per bere. seneca volgar., 4-427:
antichi,... quando domandavano da bere, ricordavano al ministro che mescolasse l'
che egli dovesse porgere loro da bere. galileo, 4-2-322: se dirà che
senza alcuna mescolanza d'acqua dolce da bere, con lunghezza di tempo diventa buona
, e questo era suo cibo e suo bere. boccaccio, dee., 2-7
che di vari vini mescolati le desse bere. nardi, ii-195: la natura del
casalicchio, 445: appena egli domandava a bere che subito erano lesti a portarli un
/ può divertirsi, può mangiare e bere, / e fare anche un tantin
, ch'ebbe spazio / già di bere a forlì con men secchezza / e
8-316: -ma vi pare che possa bere? -domandò mestamente don saverio. -fana
per un pezzo, me lo diede a bere. pascoli, 1318: l'altro
è di mestieri scemar il mangiare e bere. a. f. doni, 6-63
di michelaccio dicono che era mangiare, bere e andare a spasso. -fare
rovo e pestalo; e dàllo a bere col vino, cessante mestruale.
: del tuo vin non vo'più bere: / va'ripon la metadella. grazzini
maniera de'bagni, perché le si possan bere. a. cocchi, 4-2-207:
collegi e furono in tempo di poter bere a tutti i fondi delle scuole metodiche successive
tutti abbiamo continuamente alla bocca, 'bere una tazza 'per bere il vino contenuto
bocca, 'bere una tazza 'per bere il vino contenuto nella tazza. rosmini
metteva il pane e si mesceva a bere, un mastino... li levò
parte della ripa, con grande avidità di bere vi si mise carpone. gemelli careri
ch'ei si mettano a mensa solo per bere. g. gozzi, i-13-141:
, anzi il pericolo, d'un bere continuo, secondo l'uso di quelle genti
-mettersi il collo del fiasco in gola: bere a garganella da un fiasco con incontenibile
: la mezzana ne porta giù a bere. landino, 132: sono tre velie
, meritarono d'udire: potete voi bere il calice, il quale io sono per
il calice, il quale io sono per bere? f. rinuccini, i-cxliii:
giorno è vuota: non c'è da bere per istamattina. = dal lat
una bella mezzina di vino per darla a bere qua alla salute e prosperità di tuo
nievo, 1-343: si mise a bere e a ridere e ne ingollò un mezzino
mi soglion far motto e invitarmi a bere, né alcun fu che parola mi
di medicina volgare, 27: e1 bere sia vino bianco, chiaro e polito
come sempre il mezzo con l'impegno di bere anche per l'assente. pavese,
giuseppe venne con me all'osteria a bere un mezzo. -misura per liquidi
.. [d'estate] dee bere la mattina sciroppo acietoso, e a mezo
tronco degli alberi e conducevano i muli a bere. sedute sull'erba, le donne
-andare a farsi mezzolitro: recarsi a bere una mezzetta di vino. pasolini,
solazzo. magalotti, 8-308: mangiare, bere, andare a spasso...
arte di michelaccio': cioè mangiare e bere e spassarsi. c. arrighi,
fonti, / che sopra il mèle a bere ebber dolcezza. -avere il miele
si vedrà intorno questa 7. locuz. bere da mietitore: avidamente, a statuaccia
lat. class, modiólus 1 vaso per bere, bicchiere '; v. miolo
cerca pure: mangiare t'insegnerà bere. io ti dico, che questo
vita fu la tua? -mangiar e bere; ma più bere che magnare. fui
? -mangiar e bere; ma più bere che magnare. fui dipsade de i tinacci
restavano dopo l'ora di chiusura a bere spuma di vino;...
ca'da mosto, i-112: il bere suo [dei negri del senegai]
di tossico più mortale e per darla a bere a tutto il mondo cristiano dentro la
utilità grande il succhio del millefoglio a bere negli sputi e vomiti del sangue.
intorno a mosè, chiedea minacciosamente da bere. papi, 2-3-65: alcuni [battaglioni
: il mangiare con garbo, il bere con modestia e un giuoco di minchiate con
gran bocconi, / e fumo al bere infermi, al mangiar sani. /.
portano pomi e tazze, ministrando da bere. g. p. zanotti, ii-7
. sacchetti, 82-42: date a bere a ciascuno tre muiuoli. anonimo veneziano
lat. modiólus 4 piccolo vaso per bere '; cfr. ant. venez.
una tazza in guisa d'un che voglia bere, ad essa mirando, come quel
a. martini, ii-1-382: davangli da bere del vino mescolato con mirra. fantoni
dov'egli lo crocifissero, e'diedergli a bere vino mirrato mescolato con fiele. bencivenni
trionfo dedicò a giove capitolino sei vasi da bere di quella materia... e
il veleno col vino e portarogliene a bere. pigafetta, 3-77: della midolla
: a questo spesso tu da'latte a bere, / talor mischiatamente di leggiero /
/ certe ottave cantando, dopo il bere, / da far venire il mal
da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare
, s'intende. e frattanto gli porgono bere i loro sputi frullati al cocco in
fecero i suoi amici, dandogli a bere di essere stato scelto per aio del figliuolo
campana, 2-146: fin all'acqua da bere... valeva fino a quattro
. indusse [un servitore] a dar bere allo imperadore una bevanda quale essa volle
garbo, 24: se alcuna volta volesser bere, beano un poco di vino bianco
ii-79: come entrò un forestiero stracco a bere una moka da venti centesimi,.
narcisso] ad un chiaro fonte per bere e rinfrescarsi, ove specchiando nell'acqua la
sovvenirlo... con dargli continuamente da bere acqua calda mescolata con crusca, cavata
piegando la fiamma avida e stenta a bere le gocciolature sul davanzale gettavano delle fioche
anco l'acqua che si conduce per bere per esser passata per qualche sorte di terra
, volendola moderare e ridurre buona per bere, faccisi passare nel suo transito per
: sapersi moderare nel mangiare, nel bere, nello spendere. ma perché non cerca
di essere moderati nel mangiare e nel bere. carducci, ii-10-210: non metterti
. temperante, sobrio nel mangiare e nel bere. -anche sostant. giamboni,
a. pucci, 4-109: sia nel bere e nel mangiar modesto. boccaccio,
modo e la misura e la legge del bere a tutti i convitati prescriveva.
v.]: 'modiolo': vaso da bere o cuffia di donna che avevan la
modo parecchi giorni: penso sia nato dal bere più fresco che io non soglio,
ruota 'e 'piccolo vaso da bere '(digesto); cfr. anche
che io venni a te e destimi bere di tua mano, ma per la grazia
come io, sopportare l'acqua, fanno bere il vino puro, ma avendo anche
pascoli, 423: viole scese a bere al fonte, / al fonte che scivola
trarre dalle mezzette'. insegna con suo bere come si fa a votare i vasi
-mettere il becco in molle: bere, trincare (v. anche becco1
becco in molle'dicesi in ischerzo per bere del vino. -intervenire in una
una piazza. d'annunzio, i-548: bere io non posso a la tua pia
mommare, intr. (mómmo). bere. -anche: succhiare il latte.
fanciullesca. 'prendere il mommo': bere. 'momma mommà, poverino! '
). -anche: l'atto di bere. -scherz.: bevanda alcolica,
essi sono inclinati alle crapole, al bere e ad altri piaceri mondani. manzoni,
di tossico più mortale e per darla a bere a tutto il mondo cristiano. v
nell'altro mondo, appena gli potè bere; pur gli bevve, sforzandosi quanto
— trincare come una monna: bere a dismisura. a. casotti,
e tranne il sugo, e dagliene bere, o vero moraiuole, che è
del corpo, di mangiare e di bere, letto morbido. arrighetto, 222
gola, cioè col dargli mangiare o bere. guido delle colonne volgar.,
battendo gli sproni. -ant. bere avidamente. giov. cavalcanti, 115
vini senza nulla acqua, incominci aro a bere alla tedesca... e ballare
annunzio, iii-1-621: malinconia / è bere alla tedesca, / madonna, sfringuellare
, o popolo ingrato, / a bere al santo fonte che non muore. fiacchi
d'avere, di manicare e di bere e di vestire e di calzare sono male
in viaggio, perdutosi al magazzino a bere e giuocar la mora, non si lasciò
or l'uno or l'altro da bere. d azeglio, 6-19: non potevano
lorenzo de'medici, ii-169: par il bere a costui sì buono e bello /
si fanno... i bicchieri da bere, i mortarelli dove si pista lo
la cassettina dei prodotti chimici, per bere a una pretesa riconciliazione con tristano.
e di mia propria man gli davo bere, / risciacquandole quasi ogni mattina /
due rivi insieme, uno sanissimo a bere e l'altro mortifero. domenichi [
cura delle febbri, 1-8: vale molto bere... sciroppo di mortene con
, 1-62-19: lo magnare e lo bere / è stato 'l meo deletto,
dice di cosa, per lo più da bere o da mangiare, gradevole e atta
brusoni, 7-276: avendogli invitati a bere, non si fini la festa ch'
fu la tua? - mangiar e bere, ma più bere, che magnare.
- mangiar e bere, ma più bere, che magnare. fui una dipsade
vile eh'un muscióne. — bere come moscioni: in quantità smodata.
. 2. -azzuffarsi col mosto: bere oltre misura. p. tanaglia
agosto, non beve, o non vuol bere, il mosto. (andare all'
chiabrera, 1-ii-320: tutti gl'indugi a bere ornai fian mozzi. -mozzare
che ha la muffa s'impara a bere: la necessità rende tollerabili anche le
che ha la muffa s'impara a bere. -il buon vino fa gromma
dell'acqua, ed ebbevene assai da bere. sacchetti, 4-105: la paura
molta prosa vaporosa romantica darebbe a bere come un siroppo di scienza e d'arte
miele, che gli antichi romani usavano bere al mattino e all'inizio dei pasti.
ammazzarli per sazietà di subito dando loro bere molso, cioè vino melato. niccolò
classe, e nella aurora danne a bere con siropo rosato o vero con zuchero
nell'istesso vaso in cui si vuol bere. massaia, i-165: eravamo proprio in
t'insegnano come hai da fare a bere il latte. papini, v-284: gli
la canna, / e poi da bere un vino, ch'è una manna.
: ho roba da mangiare e da bere, per caricare la canna della gola,
tutte le funzioni ordinarie ai mangiare, bere e gridare in vece di favellare con
di queste murrhine ne facevano vasi da bere e valevano gran somma di danari fuor d'
grosse che bastino a fare un vaso da bere. lo splendore loro è senza forza
per la sete e per la avidità del bere gli sfesse un labro, la
. allora s'astiene dal cibo e dal bere e si raggira intorno la terra,
la fa divenire dolce e buona a bere. de amicis, xiii-117: il
, per sua mala ventura, a bere nel medesimo fiume, ma dala parte
panciuta e con stelo corto usato per bere il cognac. 4. colore con
un vaso di legno per uso di bere e per altri usi nel tempo della
si usava come utensile da mensa, per bere o per libare con solennità (e
e la notte il male mi dà bere con amari nappi, acciocché niune allegrezze
lussuria una circe che, dando a bere nel nappo della sensualità la trasformazione dell'
. locuz. -fare nappo della mano: bere nel cavo della mano. aretino
nasi son quel che ci vuole per bere il barolo... -se il
. -fare il naso rosso: bere smodatamente, ubriacarsi. -a naso rosso
una mano di scapestrati che tra il bere, e tra che di natura sono
334: né l'acqua naturale si dee bere calda né niuna altra acqua salsa,
accosto al labbro il vin, per bere, / ecco ch'io vedo naufraga una
guata. ricci, 2-107: dando a bere austeri farmachi a coloro che nauseanti sono
cominciava a nausearmi. deledda, 1-119: bere, poi, non mi piace;
e dipinte,... navicelle da bere. 13. pesciera (e
tanta varietà! quale è buona da bere, quale da navicare. -per
una mano di scapestrati che, tra il bere, e tra che di natura sono
: non mi giova di manicare né di bere, né di dormire né di posare
. maffei, 7-106: su che a bere io vi disfido /... /
naturali, che sono il mangiare, il bere e il dormire. baldi, 42
di necessità, come è mangiare, bere, dormire, vestire, calzare ed altre
funebri. cantoni, 459: neanche bere giova, quando il cuore sia gonfio
con labbra il cibo, né men bere. g. gozzi, 1-131: visi
sedere sul letto e l'invitava a bere il rosolio, lo visitava se era di
bocca, nettarsi la lingua e non bere. = comp. dall'imp.
folle chi spera ricevere / senza nevi nel bere un contento; / venga pur da
un'assetato era men male il niente bere et esser dalla fonte lontano ch'avendo
d'oro e canaletti d'argento per bere, quando così poca acqua bevendo col pugno
/ abbia nuovo ogni dì mangiare e bere. leopardi, 29-19: inchino il
mangiano noccioli di datteri e stanno senza bere più di dieci dì. bencivenni, 5-34
arici, iv-296: perché buono a bere altrui non vegna, / si provò
chiacchiere, c'era afa, mi fece bere alla fiasca. = voce di
secchi o verdi non è nocivo col bere. -velenoso, tossico.
tre occasioni, nel mangiare, nel bere e nel dormire: ma in tutto
/ per questa noia di mangiare e bere. g. chiarini, 166: ci
20: di vino ch'io credeva bere della mia quiete, gusto amarissima acqua d'
: è breve il frutto / del bere, il già godemmo e nel futuro /
l'erba, non li dare acqua a bere, e non lo affienare, e
ed esatta avvertenza nel mangiare e nel bere ea in tutte quell'altre sei cose che
vedrai gli armenti ogn'or venire a bere. marino, x-47: visitar nosco
cuore, l'abbandono delle labbra semiaperte a bere la nostalgia dei crepuscoli, la febbre
della casa, 5-iii-363: lo invitare a bere... è verso di sé
per il permesso soltanto chi gli pagava bere. -nota delle temperature: grafico
notizia, / chinato non ti fussi a bere all'onda, / conosceresti in te
vietando io vecchio al mio novello il bere? / gli dovrei forse intorbidar la
nozzèbrió). letter. ant. bere soverchiamente fino a ubriacarsi (con allusione
con allusione scherz. all'uso di bere smodatamente durante i banchetti nuziali).
mi dà a credere che il suo bere così numerato porti seco qualche occulta curiosità.
al signor generale e accettate questo per bere -e così parlando gli cacciò in mano
, in bene mangiare, in bene bere, in bene dormire, in bene vestire
ii-135: una lupa iscesa de'monti a bere allattò i... fanciulli e
continentenente e da quelle non solo di bere mandando infinite necessità in gratuita per suo
nutrimentale, cioè con lo mangiare e bere. ottimo, ii-465: l'uomo diventa
non pensare che a mangiare ed a bere, è diventato di una tale obesità
, / e... più non bere. -abbandono amoroso. garibaldi
oblivione. aretino, v-1-51: io delibero bere al nappo che io terrò per ricordanza
loro. -menare i paperi a bere le oche, insegnare i paperi alle
, ii-252: così son menate tocche a bere / qualche volta da'papari in su
, o simili, i paperi a bere all'oche vale gl'imperiti volerne saper più
1-149: occhieggiava le belle, offria da bere / a'coscritti salvatici e crucciosi.
/ per non voler pigliar ranochi et bere. leonardo, 2-160: occhio è
una mano di scapestrati che tra il bere, e tra che di natura sono sboccati
-bere con gli occhi', v. bere, n. 7. -buttare in
mentre napoleone iii credeva di darla a bere all'italia, l'italia la dava
italia, l'italia la dava a bere a napoleone iii. comisso, 5-99:
1-146: cominciava ad assaggiare e a bere il veleno della lusinga, come appunto
all'anno... -e da bere? -chiese lei portando alla bocca senza
: tornando all'acque per l'uso del bere come cosa più importante, vogliono questi
musso, ii-396: nel mangiare e nel bere è meglio patire un poco per troppa
misura o nel bever digiuno o nel bere la tale qualità 'di vino, come
sugo di la ofiusa, dato a bere a qualsivogli uomo, di subito gli rappresenta
delle squadrale fasciste, fu costretto a bere una grande quantità di olio di ricino
per un giro o senza il diritto di bere o comunque di usufruire del vantaggio di
femina. testi fiorentini, 196: dee bere buono vino sal viate e
minuto e pane mescolato col cibo e il bere temperato, quivi sono ricchezze superflue.
presuma in modo alcuno... dar bere o mangiare né alcun raccetto..
-forma minima di omofagia: l'uso di bere il sangue ancora caldo della vittima.
vino di modo che si provochi col molto bere il vomito, vale al morso
a calzarlo a dargli da mangiare e da bere, a farlo medicare, e provedelo
.. / assise [le api] bere e solcar l'acqua in tanto /
il cibo, che per lo troppo bere nello stomaco ondeggia, non dà al
dee desiderare di vivere per mangiare e per bere, ma dee mangiare onestamente per vivere
s'inginocchiarono sulla pietra e si protesero a bere nella fontana: e nel piccolo specchio
notti, stando sanza mangiare e sanza bere. il che il nostro nemico veggendo
a te quel servo e che fingesti bere / senza berla, obbedendomi, aveva
nel man giare e nel bere. g. morelli, 168: il
[la menfite] si dà a bere a quelli che si devono tagliare in qualche
4. figur. persona abitualmente incline a bere smodatamente; beone, ubriacone.
a me il medico ordinò di non bere vino, di non mangiare carne né
le funzioni ordinarie, di mangiare, bere e gridare in vece di favellare con orrendo
di mangiare l'uno dì e l'altro bere. busone da gubbio, 1-180:
a cena all'osteria di giannaccio per bere il bicchiere dell'addio e per fare
o col troppo mangiare o col troppo bere o con la troppa fatica e con
grosso mercante per indugiarmi là dentro a bere il trani dal gotto massiccio; poi ebbro
molto orgio, overo per cascione di bere acqua freda quando è afaticato, il suo
370: l'acqua saporita è utile a bere se sia in sostanzia cniara, orientale
togli polvere d'origamo e dàlia a bere col vino tiepido e fia sano.
che abbia avuto origine dalla tazza da bere con due manichi, mentre chi beve
chirurgo. 2. locuz. bere orina: essere nei guai. forteguerri
chieri d'olio, poi non temono di bere un barile di vino senza nocimento,
: del tuo vin non vo'più bere: / va'ripon la metadella, /
tutte le funzioni ordinarie di mangiare, bere e gridare in vece di favellare con orrendo
per sua bevanda acqua più dolce a bere, / d'ogni dolcezza.
-caricare l'orza col fiasco', bere smodata- mente. crusca, i
caricare]: s'aggravò col soverchio bere, nel qual significato diciamo caricar forza col
. passeroni, 7-136: io vo'bere, or che son roco, / un'
oxalide per essere acetosa utilmente si dà bere in acqua o in vino. soderini,
non s'empiano di mangiare o di bere innanzi che si faccian coprire. buonaccorso
a mangiar la carne umana e a bere con tossa de corpi similmente umani.
cruno preso tosso, ne fece tazza da bere. tassoni, 6-33: a braganosso
congiugner co'doni dello spirito sancto che bere del fiume e lavarsi. b
con piglio di domatore. egli reca da bere con palese scherno. -oste
c'era nulla da mangiare, trovammo da bere, barolo ottimo. saba, 56
tutti d'accordo all'osteria, / bere insieme il caffè, giocare a scacco
perché a queste vanno i cani a bere. fagiuoli, xi-13: al primo
ii-860: altri s'erano recati a bere ad un'osterietta posta allo sbocco della
d'acqua, e la dà a bere a colui che difende il reo;
a'fanciulli infestati da'vermini il dar da bere una dolce e grata bevanda di acqua
riva erbosa, / o filli, a bere invita / ostro vivo di fragola odorosa
che indulge eccessivamente al mangiare e al bere. sannazaro, iv-349: questa volta
re, guàrditi di filippo medico e non bere nullo suo beveraggio, imperciocché dario li
sugo di melle grane e oxicastorio per bere nel camino. = da un fr
procacciarmi un poco d'ozio / da bere e da mangiare allegramente / alla barba de'
e con la lingua intricata dal soverchio bere. fagiuoli, xv-143: a lui
sostenne due dì di mangiare e di bere e nella sua camera fece tendere un padiglione
stabiliscono di volta in volta a chi tocca bere nel gioco romanesco della passatella. -anche
-bere a paese, a paesi', bere il paese, i paesi, paesi'
ubriaconi. e ora dovremo anche pagargli da bere. 8. essere soggetto a una
, 5-60: accanto aveva da mangiare e bere / e gli occhi distillava in pianto
, attraverso il quale i colombi possono bere senza sporcare l'acqua. crescervi volgar
con piglio di domatore. egli reca da bere con palese scherno. -dichiarato in
portava seco un nappo di legno per bere, e vedendo un dì uno fanciullo
, e vedendo un dì uno fanciullo bere con le palme delle mani, ruppe
la natura avesse seco il vaso da bere. landino, 338: costui fu
per istar male. -mangiare, bere, masticare a due o a quattro
credenti /... / di bere e di mangiare a due palmenti. verga
come zuppe, brodetti, uova da bere, / polpette, ammorsellati e pan
alla catena / purché mi permettessero di bere a pancia piena. -essendo
pasolini, 5-26: quando io cominciavo a bere i miei due fiaschi di vino al
a noia; la cipolla dà buon bere. fagiuoli, 1-2-199: pane e cipolle
, 707: a questo fiasco hai a bere, se tu vorrai stare a mio
con le quali poter, prima di bere, pavimentare lo stomaco. -a
i porci] d'acqua e di bere, perché vengono poi panicati. tommaseo
, 16-i-30: chi s'arrisica di bere / ad un piccolo bicchiere / fa la
vorace, smodato nel mangiare e nel bere. ferd. martini, 4-37:
in un bicchier di vino, dànno da bere ai contadini,... falsamente
grandi. -i paperi menano a bere le oche: v. oca1, n
, sempre 'bombo, pappo '(bere o mangiare), e bisogna dargliene
: pensa a mangiare e a bere (per esortare a non avere
calzare e vestire, / magnare e bere e star fra la gente. pamela
galeno dice che in tal stagione di dee bere il vino senza acqua, ma parcissimamente
frugalità, sobrietà nel mangiare e nel bere. g. del papa,
non prezzava robba, era parco nel bere e nel mangiare. s. cavalli
amici, nella patria terra, / bere in convito parco. beltramelli, iii-617
: entrammo in una locanda; si dà bere, e io di quel buon vino
a sedere, non domandò mangiare o bere, non si disarmò; ma appoggiatosi
6-185: lei, dopo aver porto il bere, la si rimetteva in seggiola a
al signor generale e accettate questo per bere; -e così parlando gli cacciò in mano
. sercambi, 2-ii-248: fattosi dare bere a la taverna, caminarono verso seravalle
raccomando, vedete: quanto porgete da bere al re, di grazia una parolina a
gran sete e non sa che si bere, perché ha paura che l'acqua le
, e di quell'acqua darli a bere. luna [s. v. orsi
sarà castrato, si dee astener dal bere e si pasca di pochi cibi. alberti
aggiunti altri riti, come quello del bere vino, del purificarsi con acqua,
li disse: « passa almeno a bere ». c. dati, 3-116:
ramusio, cii-1-280: questi dànno mangiare e bere graziosamente a tutti i passaggieri tre dì
essere io ancora obbligato dalla necessità a bere quell'acque puzzolenti che senza verun schiffo
caucaso e a l'india pastinacca, per bere insieme con essi ne la caraffa di
dì son usi di mangiare e di bere. p. del rosso, 297:
di poi se gli darà subito a bere [al cavallo] un buon boccale d'
per mangiarli in casa del prete e bere del suo vino; del resto tutto finiva
tale vino... è un delicato bere, ma rispetto alla sua dilicatezza patisce
atisce la fame. ci sfoghiamo a bere. de amicis, ii-674:
non bevo più », non volli più bere a niun patto. fenoglio, 37
e che con certa terra data a bere potessero risanare e preservare chiascheduno da'morsi
pavonio è pietra la quale, data nel bere con un poco di sudore, costringe
erbe] si debono tridare e dare ad bere al paciente e sarà sanato. sassetti
notte di danze, conviti, lungo bere, serenate e altri pazzeggiamenti. =
6. locuz. -fare a bere con le pecchie: bere smodatamente.
. -fare a bere con le pecchie: bere smodatamente. fagiuoli, 1-4-15:
. 2. per estens. bere smodatamente. salvini, 2-146: benché
a questo pozzo per acqua per dare bere alle mandrie delle pecore. boccaccio,
, / così il mio arrigo al bere. campofregoso, i-49: del pecorino,
ancor buoni modi et onesti nel mangiare, bere, parlare, andare con certi gesti
dominarono la mia guerra, nonostante il bere, il mangiare, il concupire vanamente
riporre l'archipoeta che streggia e dà bere e il fieno a lo asino pegaseo:
misciere o far fare per suo bere bontà o delicatezza di vino, ma si
sé e per i compagni domandò da bere, e fugliene dato, ma con veleno
è: dare mangiare all'affamato, bere all'assetato, vestire lo ignudo,
e fatta in polvere, data a bere con brodo o in vino alle donne che
a lui pelvi d'aqua e lascialo bere quanto vorà. boiardo, 1-78:
ne fanno [di rame] vasi da bere e pelvi o conche che diciamo.
vi ho detto, fate penare il bere. 4. intr. anche
faccende gravi o pubbliche, ma solamente bere, imbriacare, gridare, scherzare, giu-
da i romani antichi fu proibito il bere alle donne particolarmente. chiabrera, 1-ii-403
s. v.]: mangiar e bere, dicono certi ciacchi, e non
udir quest'acqua e non chinarsi a bere, / correre in riga quando a lenti
a questo pozzo per acqua per dare bere alle mandrie delle pecore. fazio
a'viandanti dava pe'lor denari mangiare e bere. bibbia volgar., i-137:
e i delicati uomini usino doppo il bere il coriandolo preparato, pere cotogne e
. 14. -invitare l'orso alle bere: v. orso1, n. 5
darkie, non vorreste mangiare qualcosa o bere qualcosa in modo che il nostro pubblico
gridare. giamboni, 65: il bere di soperchio fa la bocca fiatosa e
di falsi testimoni, entravano nei caffè a bere la cioccolata. sinisgalli, 32:
volgar., xxviii-193: quando pecchi per bere non ti volere perdonare, perché nullo
qualche lunga serie di febbri, usano bere di molto acceto. tarchetti, 6-ii-
caro marito, intanto che mangiare né bere vuole, ma con sospiri e lagrime
vecchia di 65 anni, perdutissima a bere liquori spiritosi. -accanito.
11-37: al tavolo si ricominciò a bere un whisky perfido, che lo stomaco
non possa mangiare, li deve dare ad bere una perfusione cocta con formaio.
, né per il pensiero. sperate di bere la vostra birra in pace davanti a
. metastasio, 1-v-619: continuando a bere l'ardente ma delizioso liquore della fiaschetta
papaveri io voglio una corona / e bere del lor sugo un calicione, /
miei sponsali, di vino ch'io credeva bere della mia quiete, gusto amarissima acqua
). giamboni, 8-ii-61: bere vino di soperchio perverte il diritto giudicio
: l'uomo solo osa entrare per bere un bicchiere / quando proprio si gela
le paludi non hanno acqua chiara da bere, frutti da mangiare, pesci
e che un buon soldato non doveva bere altrimente. dove poi avessi io pescate queste
del corpo, come è mangiare, bere, diporre i superflui pesi del ventre e
vita'. -mangiare a peso e bere a misura: molto parcamente. catzelu
ippolita marchesa di scaldasole usava ogni giorno bere un gran bicchiere di pesto di cappone
altre acque e per consequente più sane da bere. galanti, i-ii-300: il territorio
la orina, e quella urina dandola a bere. domenichi [plinio], 11-41
in partic. per indicare avidità nel bere. poliziano, orfeo, 374:
locuz. cioncare colla pevera, fare a bere colle pevere, fare della gola una
pevera, trangugiare per due pevere: bere vino in quantità eccessiva. c.
incr. con bévere (var. di bere); v. anche petriolo1.
stelle / sotto l'alba, poi bere una volta e girare per strada. pasolini
però » soggiunse, « se venite a bere un bicchiere con me, mi fate
piacere / di dare all'ultimo ospite da bere. landolfi, i5'i33: ma
.. e cominciaronsi a confortare e a bere di questo vino. =
bevanda stillata molto buona e molto piacevole a bere. mattioli [dioscoride], 157
con la piacevol sua conversazione condiva il bere, or domandando, or discorrendo con ragionamenti
due rispetti, cioè quando lo troppo bere o mangiare o il troppo dilettarsi in
schieraro / e, rinfrescati di mangiare e bere, / in una piaggia forte si
lupa discese dalle montagne alla riviera per bere, ed al piangere de'fanciulli derelitti in
: le saliere, li vasi da bere, ne quali intrinsecamente vi si veggono
viandanti dava pe'lor denari mangiare e bere. bibbia volgar., ii-120: partironsi
il mèndola rimontò sul biroccino, senza bere; gaglio e ficarra saldarono il conto e
qualche buon piatto, gli versava da bere, per rabbonirlo e per toglier quei
, sobria nel mangiare, parca nel bere, onesta nel guardare, divota di
in berretto, i signori ben portanti a bere l'aperitivo, con discorsi piatti e
godere / chi più vini non sa bere, / chi tradire un po'non
se 'l vin pretto diacciato avrann'a bere. 3. monile che le donne
a bevere troppo vino picciolo che a bere del grande. ghirardacci, 3-202: si
iii-112: se caldo è grande, a bere / lo porai rattenere [il cavallo
mano di posare un minuto; versò da bere, levò i bicchieri un dopo l'
sempre, manzi al mangiare e al bere e al posare, queua cosa che tu
iacopone, 20-7: lo magnare e lo bere è stato 'l mio deletto, /
rida nel vetro e faccia forza a bere, / vota affatto la botte e ben
ogni cura per quella del mangiare e del bere. s. giovanni crisostomo volgar.
ponpeo, avrai tu senpre sete di bere sangue umano...? a che
sa la gente lanza, / che per bere ha gran possanza, / et a
gio. gastone] così assuefatto di bere strabocchevolmente, non solo del vino et
; e mangiato questo li porgerà da bere acqua dolce e netta. b.
e sono: smoderato mangiare, smoderato bere, smoderato dormire, a cui finalmente
). massaia, v-8: per bere, si andò a prenderla [l'acqua
anche: tessere accettabile, sopportabile al bere. viani, 14-159: quando il
do; che è nell'atto di bere. fr. colonna, 3-259:
(boto). letter. ant. bere. iacopone, 61-92: o anema
. letter. che si riferisce al bere; potorio. -anche sostant.: bevuta
da bevere, bevanda o tempo di bere. migliorini [s. v.]
: 'potatorio': che si riferisce al bere: 'capacità potatoria *. =
potatone), sf. ant. il bere; bevuta. iacopone, 1-74-54
19: erasi egli così assuefatto di bere strabocchevolmente, non solo del vino et
miserabil compagnia contendendosi, si ponemo a bere dell'urina nostra, cagion potissima di
ant. e letter. l'atto del bere; bevuta. - anche: ciò
orazione, cibo, poto, cioè bere, e in tutte l'altre opere.
ragione e così gli cibi e 'l bere, non è peccato, imperò che dell'
, che si riferisce all'atto del bere (e, scherz., a libagioni
. vaso potorio: quello usato per bere. carducci, iii-21-212: il
. che si beve o è da bere; bevibile; potabile. - anche:
a tornare a firenze, dee dar bere a tanti! pratesi, 1-114: oh
tale maniera ch'egli è meglio da bere che nullo altro vino. idem,
andare, / or che le pecorelle voglion bere / a quella pozza ch'io ti
acqua di scolo o piovana per poterla bere o per bonificare un terreno.
115: chi ha bevuto al mare può bere alla pozza.. dimin
razzolato, non vi si trovasse da bere. -buca. soderini,
pozzo e dava loro [alle bestie] bere. g. villani, 11-1:
venute al pozzo per attignere acqua e dare bere alle pecore di loro padre. ariosto
imperato, 1-6-16: dell'acque da bere sono generalmente di cinque differenze: di
acqua per quanto è gelata non si può bere!... che gioia dopo
pura. -deposito d'acqua per bere e per usi domestici. manzoni,
bartoli, 1-289-50: alle citeme da bere..., acciocché l'acqua vi
. giuglaris, 165: io non vorrei bere più a sorsi le consolazioni: ne
richieste. - anche: mangiare e bere in modo smodato. -fare vedere,