10-2-6: l'acqua chiarissima i pastori beono, quando de'fiumi della verità intendimento
223: allora piango, allora gli occhi beono le loro lagrime. boccaccio, dee
il bere a'i dilicati; se non beono in figurato cristallo, che spegna la
plinio], ii-72: gli anici si beono col vino contra gli scorpioni; pitagora
dicemmo che son volti a tramontana, beono con tossa de'capi umani, e
: allora piango, allora 11 occhi beono beveraggi di lagrime, anzi le rigittano,
croce e'chiodi, / e gli beono il sangue alcune arpie, / che a
artifiziato. carletti, 187: beono diverse sorte di vini artifizia ti, in
10-2-6: l'acqua chiarissima i pastori beono, quando de'fiumi della verità intendimento
paolo da certaldo, 103: tutti beono e sono caldi di vino. sacchetti,
soffio e quel co'raggi ardenti / beono, accesi d'amor, l'umor ch'
sospesi, e i volgari se la beono. goldoni, v-159: basta dire che
il bere a i dilicati, se non beono in figurato cristallo, che spegna la
dice di que'che mangiano, e beono a crepapelle, il che da noi
piazza co'lavoratori, però che tutti beono e sono caldi di vino, e
f. f. frugoni, xxiv-928: beono dentro le cloacose pozzanghere del peccato le
leccare l'orlo. cadetti, 188: beono diverse sorte di vini artifiziati, in
frugoni, xxiv-928: tanti e tanti che beono dentro le cloacose pozzanghere del peccato le
58 (68): sappiate ch'egliono beono latte di giumente, e concianlo in
alla ragione, che i pesci non beono, ma solamente divorano? fagiuoli,
col bicchiere a bocca, ché molto beono volentieri, ch'egli hanno buono vino
il bere ai dilicati, se non beono in figurato cristallo che spegna la sete
la croce sulle cose che mangiano e beono. giusti, i-366: quando mi
fare come molti, che a ogni boccone beono; ma, quando hai mangiato,
e sono tutti savi uomini, non beono vino, non vanno per taverna,
e disfannolovi dentro, e poscia il beono. cellini, 633: si dee mettere
quali fatatamente debbono ricevere altri corpi, beono dell'acqua di lete. =
.. co'lavoratori, però che tutti beono e sono caldi di vino, e
, 384: gli uccelli di caccia non beono per lo loro volare, ch'egli
e di bocca, overo che si beono la briglia. 2. dimin
po'di greco! sansovino, 6-33: beono comunemente acqua, et i più ricchi
buoi e di tutte carni, e beono latte di giumente. palladio volgar.,
febbre ed il caldo grande, se beono alquanto d'acqua, par bene che
idropisia, ch'a quei che più beono più di bere dai sete. pallavicino
[plinio], 216: gli uccelli beono succiando: ma quelli che hanno il
gli lascia in riposo, quanto più beono alla tazza dell'appetito sensuale, tanto più
natura, che li montoni che ne beono incontanente cominciano a mutare la lana di
stillati veleni, che tanto più incautamente si beono, quanto il licore è più dolce
manco gusto d'un morto, e beono sempre i più pessimi vini, e
elefanti] con bocca, ma alitano e beono e fiutano con quella che meritamente si
7-2: i primi antropofago., beono con fossa de'capi umani et usano
non molto doppo a desinare ancora pur beono; indi a poche ore merendano, anzi
merendano, anzi a desinare ancora pur beono; indi a poche ore merendano,
, anzi desinano un'altra volta e beono. mariano da siena, 3:
congiungono e così miserabilmente per quello si beono l'amore. 2. in
natura, che li montoni che ne beono incontanente cominciano a mutare la lana di
ricevono le cose masticate con fastidio e beono in bicchierini a sorsi, non posson mai
sassosi, che nel lor nappo riflesso beono un mendicato stillicidio dall'efimere piogge.
mangiano ogni fieno brutto, ma non beono l'acqua, se non netta.
, 111-622: 1 mori... beono prima due o tre bic
che sono ventosi, se le beono, pistolenza generano. ristoro, ii-118:
abbagliati e spesso come noi diciamo, beono a paesi, non è stato male toccarne
[plinio], 216: gli uccelli beono succiando, ma quelli che hanno il
ancora chiamata potamautis e quegli che la beono diventano furiosi e pare loro vedere miracoli
si domanda potamaute: e quegli che la beono diventano furiosi, e pare loro tuttavia
del mare è un pozzettino: / beono i naviganti dell'acqua e dimenticano l'
. non mangiano per isfamarsi, non beono per dissetarsi; anzi diluviano, s'
, 2-404: i saracini... beono acqua pretta. redi, 16-
natura, ricevon più nocumento se ne beono intemperatamente. b. davanzati, ii-
volgar., 3-300: èlle femmine beono quanto i maschi e la notte vegghiano a
dì stanno che non mangiano e non beono. alessandri, lii-13-121: essendo nel
a. maggi, cii-rv-678: beono [gli abitanti della moscovia] il
ghiotto di noi, e assai ne beono. sanudo, xxv-151: il ramadan,
volgar., 4-427: costoro ciò che beono rigettare, gli tiene tristi e rassaggianti
[plinio], 216: gli uccelli beono succiando: ma quelli che hanno il
smodatamente. soderini, ii-121: alcuni beono prima due bicchieri d'olio, poi
prima due bicchieri d'olio, poi beono a ricorsoio. -bollire a ricorsoio
vasi e, lasciatola raffreddare, ne beono come se fusse vino e dicono ch'
f. f. frugoni, v-581: beono certi medici, a me noti, e
parte si porta in città: ivi beono fino a sera, sul tardi rinfrescano
fonte diramata in fiumi traboccanti, onde beono tutti gli adoratori di cristo.
assal- tan le botteghe, mangian, beono, / saccheggiatori, e ciò che
al ventre con sterco cotto col mele. beono all'uno et all'altro male tanto
in aria purissima, l'altro perché beono sanissime acque. casini, 1-96:
e questo è certo ch'elle lo beono e lo succiano da per se stesse.
nessuno altro né fuori di lor casa beono acqua. parini, mat. [1763
volgar., 3-53: le bestie ne beono per grandeforza e per grande sete, e
: per che e'ptisichi e sintetici lo beono un'esposizione sintetica intercalata di larghi brani
da firenze [tommaseo]: mangiano e beono come sogliono e continuamente smacrano. tavola
musso, iv-164: gli aquilotti non beono il sangue, lo sorbil- lano solamente
landino [plinio], 556: beono in vino bianco la sua [del cin-
in guisa, / onde gli uomini vi beono a paesi. -per simil
: assaltan le botteghe, mangian, beono, / saccheggiatori e ciò che c'è
, v-232: costumano gli sciti, quando beono e s'inebriano, toccare e far
ed aspra..., vino non beono, né mangiano carne, né dormono
], 216: gli uccelli beono succiando. buonarroti il giovane, 10-020:
romoli, 200: alcuni [animali] beono surchiando e alcuni leccando. =
dico che le pecore d'inghilterra non beono altro che rugiada. baldi, 4-1-95:
mi fé trar di casa. beono a piccioli e torbidi ruscelli, potendosi con
odore e questo è certo ch'elle lo beono e lo succiano da per se stesse
e di varie nazioni, mangiano, beono e si rallegrano insieme alla tavola.
di cotale natura che li montoni che ne beono incontanente cominciano a mutare la lana di
nel luogo, e che usando la beono, se elli hanno le bocche sane e
cavalieri, che sono ventosi, se le beono, pistolenza inerano. marchetti, 5-14
abitano nel luogo, e che usando la beono, se elli hanno le bocche sane
]: tutti quegli del cattai si beono d'un vino che fanno di riso e
223: allora piango, allora gli occhi beono le loro lagrime, anzi le vomiscono