re. / beviam tutti, io beo, tu bei / due, tre volte
stagno con carta. burchiello, 115: beo d'un vino a pasto,
prese il bicchiere, e disse: io beo questo bicchiere pieno di veleno aguto,
sublime e del bello, e mi beo nello aspetto tumultuoso delle passioni, e
me, disse il neri, io beo, / deh non mai, mai non
netto, e puro, / el terzo beo e mandol giù più duro, /
al figur. burchiello, 115: beo d'un vino a pasto, che par
, / questo nappo in tuo prò beo. g. torti, vii-72: se
in questi oceani di rosee luci mi beo. 7. la totalità delle
ore e più. burchiello, 115: beo d'un vino a pasto che par
della repubblica, mangio a peso e beo a misura. -mettere peso ritto
: in questi oceani di rosee luci mi beo: / mi beo in queste danze
rosee luci mi beo: / mi beo in queste danze di visioni arcane / e
è netto e puro, / el terzo beo e mandol giù più duro, /
rallegrarsi. tommaseo, 2-iii-141: lo beo, mamma, il vino; bevo per
non ho di gnuna sorte, / e beo rovente quasi e vin di piano.
. rubéus (v. ru- beo) e dall'ingl. jervine 'iervina'.
volgar., 7-176: quando io beo il sottilissimo dolcie e eletto vino, tu
di giove arcano ramo, / primogenito, beo, padre de'dei, / e
se trovo l'acqua chiara, / beo la torbida tuttor. -a tuttora
3-i-139: cento aventure que beo. -anche: indotto, incolto, che
: ma, invece di riaddormentarmi, mi beo in quella messinscena feerica.
mi faccio sbarbare e incipriare; poi beo il tè con un amico. rna