quale erano dentro le predicte abitazione nelborgo. bembo, 10-vii-186: ho ricevuto lo sciamito che
fu sciancato e invalido della persona. bembo, iii-77: messer ercole...
, / ma per certa scienza. bembo, 10-ix-483: io so per vera
buono naturale e'veniva valente uomo. bembo, iii-479: volentieri mi sarei fatto più
talora, arditamente; sfogarsi. bembo, iii-430: madonna, e'mi giova
etterato e se'scilinguato e idiotoe semplice. bembo, 10-v-184: forse che non sapete ben
: mentitegli faceva il busto del cardinal bembo che fu posto poi sopra il deposito
e già mai non mi scinsi. bembo, iii-600: poi, per dar le
riferimento alla morte stessa). bembo, iii-638: talor pien d'ira e
più tramenti che mattutina stella. bembo, 9-4-239: basciovi scintillante 'mètro'
compagnia commerciale, ecc.). bembo, 10-v-42: ella mi perdoni: ma
, strascicato (la pronuncia). bembo, iii-140: molte altre parti possono le
sostegno e ritegno era lungamente stato. bembo, 10-vii-232: basterammi, quando vi troverete
per avventura trovasse alcuno santo padre. bembo, 10-iii-69: era uopo di scorrere
scorta o sia da mandare per victualgia. bembo, 10-iii- 215: al
discorso delle invocazioni poetiche si degni bembo, iii-319: io vissi pargoletta in doglia
morire, ma di pecunia lassarli scossi. bembo, 5-131: perciò che quasi più
. - anche assol. lettere al bembo, cxvii-147: la scribattai in que'primi
capelli; divisa, riga. bembo, iii-426: la quale [treccia]
fuggì e fu privato della iscrittoria. bembo, 9-1-34: avendo io questi giorni
« scrivi questo nella memoria ». bembo, io-iìl-35: le quali cose ragunare e
elli manifesti, sì come elli immaginò. bembo, 10iv- 108: data a'nostri
/ de orazion e salmi ogni scienzia. bembo, iii-74: né solamente questa fatica
. muzio, 1-58: scrive il bembo, parlando de segni de'casi, che
battaglia d'ercule e d'anteo. bembo, 10-vii-296: procaccierò ad ogni modo
qual se intende esser romaso dose. bembo, 10-iv-356: il quale gradenico nondimeno
filosofi stoici, peripatetici e altri. bembo, 10-v-358: veggo che le molte
nella lor scola, / né il bembo o il casa mai mi piacquer tanto.
lo scrito en lo me'quaerno. bembo, 10-ia-91: piacemi ch'abbiate scosso
poiché siete tanto innamorata del gran padre bembo, eccovi ingiunti gli 'asolani'di lui
su una scala; scivolone. bembo, 10-iv-200: ercole cantelmo del signor sigismondo
viscida o in pendenza). bembo, 10-iii-136: il piano di quella valle
pronuncia (una parola). bembo, 2-61: lievi sempre sono le due
, la parola data). bembo, 10-iv-33: gli avvenimenti delle guerre dalla
sdruscita nave, si gittarono i padroni. bembo, iii-393: perché in alcuno famoso
rimani in su le secche ai barbaria. bembo, 10-ix-277: se in questo mezzo
molte aringhe son morte di sete. bembo, 10-vi-316: per lo tanto e
essendo la detta forese in una bembo, iii-366: s'avede quanto sono di
ritirarsi in un luogo isolato. bembo, 10-viii-27: questa settimana seccederò qui vicino
ritiro, soggiorno in luogo appartato. bembo, 10-v-216: il mio secesso, del
nel numero con un sostantivo. bembo, 10-xi-119: la maniera degli appellativi significa
i tempi, sì come afferma ancora il bembo. betussi, xliv-109: bisogna cogliere
; freddo, distaccato, imperturbabile. bembo, i-297: non punto iracunde, non
non fu oppresso dalla sedizion militare. bembo, 10-iii-45: 1 tedeschi allora,
in modo da fomentare una sedizione. bembo, 5-80: il minio, per avere
certo io credo mi segarla le vene. bembo, 10-iv- 236: 1 nimici ad
segge / che 'l dovesse governare. bembo, i-223: dalle trina, ch'
3. seggiolino, sgabello. bembo, 5-134: per fune giù mandata con
v-101: come m'avvertisce il reverendissimo bembo, egli non si può alcuna volta usare
di carta, che, di nere bembo, 10-ix-260: salutatemi marcella o per dir
che è la via segnata e impressa. bembo, iii-363: solo, chiuso sempre
appigliano in loro per le segnate cagioni. bembo, iii-405: la qual cosa,
in calce a un documento. bembo, 9-1-83: la qual segnatura mi leva
desinenza o da una preposizione). bembo, iii-201: gittasi [l'articolo maschile
e'la dice prima alli suoi secretan. bembo, 10-iii-258: preso [fu]
secuen- temente di anno in anno. bembo, 10-viii-285: le occupazioni hanno questa
iddio - il prossimo e virtute. bembo, 10-ix-5: vi ringrazio, figliuol mio
e postillato dal petrarca e collazionato dal bembo e seguitato dall'aldo,...
prole che poi mosse il passo. bembo, iii-322: la quale [via]
proprio delle selve, silvano. bembo, iii-478: non ispiacque agli occhi miei
verso mi tu non fai bene. bembo, iii-448: alquante saranno altre coppie
; / salvatico era tutto il maladetto. bembo, iii- 335: 1 poeti
li sembianti suoi piatosi e casti. bembo, iii-318: due vaghefanciulle per mano tenendosi
da siroco del porto mezo millio. bembo, 10-v-48: raffaello, il quale riverentemente
pur mo'fuor del vecchio scoglio. bembo, iii-645: io, senza te rimaso
un'opera, in un discorso. bembo, 10-vii-422: ho veduto molto volentieri la
. che è fatto di crusca. bembo, 10-iii-149: molti, di farina corrotta
. ant. diviso, separato. bembo [tramater]: quinci sono da molto
aspecta la fine, / unde adopera. bembo, 1-57: l'animo sempiterno sempiterna (
, angusto (un edificio). bembo, 14-177: trastulla [l'amore]
semplice: scempia, non geminata. bembo, 10-xi-204: quattro sono le voci comincianti
composta (un verbo). bembo, 10-xi-410: è da sapere che la
ch'elle more, altri si dole. bembo, iii-372: due fere in solitaria
se ne fuggì a ipari. bembo, 10-ix-269: figliuol carissimo, credo averviscritto
filosofici quale confesso essere in te. bembo, 10-vi-159: antonio lo- mellino,
non per lo nero si conosce. bembo, iii-300: dicesi eziandio alcuna volta se
: a qualunque animale alberga in bembo, iii-299: è spesse volte che si
altar de san marco per adornamento. bembo, 7-2-161: della bella sensa e grancompagnia
cenno all'uno e all'altro. bembo, 10-ix-83: perché, venendo pimperator
de la gente de pietà tremavano. bembo, 10-v-40: se voi vi lascerete portare
di fare, di ottenere qualcosa. bembo, 10-vii-334: di questo ordine, ch'
. favellava nella medesima sentenza pietro antonio bembo, che fu poi uno dei municipali
perchélo ditto parlare sè sentencioso e laudabile. bembo, 10-v- 271: a così
estensione semantica di una parola. bembo, iii-120: sono in questa città molti
alla costruzzione. castelvetro, 3-8: pietro bembo consente che altri, parlando a giudici
parlare sarà riputato nuovo e da maravigliarsene. bembo, 10-x-203: ora la dignità,
non una voltail piagnerà, ma cento. bembo, 10-iii-123: chiamato esso il seguente
suo, ch'ella no 'l senta. bembo, 9-2-96: né voglio che voi
. -in espressioni formali. bembo, 9-1-127: se monsignor de bachi volesse
rispetto a una determinata persona. bembo, 10-ix-483: le altre volte vi soglio
dichiarami ciascuna di queste parti separatamente. bembo, 1-43: conosciuti... separata-
. pubblicato a parte, singolarmente. bembo, 5-1: ciascuna delle quali [guerre
/ per dipartire el nostro ben volere! bembo, 8-134: non so già se
dette; tu nondimeno il serba teco. bembo, i-75: giudico sia men difetto
; che allevia turbamenti e affanni. bembo, iii-458: se ella [la natura
una dedicazione delle 'storie'di monsignor bembo, le quali s'intitolavano al doge,
mani e le bellezze al mondo sole. bembo, lxv- 38: il lampeggiar
/ ché ciascuno encontra te sermona. bembo, 10-x-117: è assai verisimile che coloro
mi cognoscete? » gli diceva. bembo, 10-iv-335: questo sermoncello detto dal lo-
consonantico, una parlata). bembo, 10-x-169: è da dire che i
canida, andai a pod'oro. bembo, 10-iv-141: voi pare...
servaggio del diavolo e del peccato. bembo, iii-490: miglior parte della vita nostra
vino a. mme ch'el rechiedea. bembo, 10-vii-161: a me si morì
e il più appagato uomo del mondo. bembo, 10-vii-134: stimo che se vostra eccellenza
una condizione di asservimento politico. bembo, 2-11: presi... e
la mancanza di autonoma volontà. bembo, 2-11: « deh voglia idio »
4. agg. servizievole. bembo, 10-ix-155: vedrete questa lettera di messer
posto corrispondente al numero sessanta. bembo, 10-iii-34: a questa così varia e
4. ant. genere grammaticale. bembo, 10-xi-124: è da vedere che cosa
parole-rima come nella sestina semplice. bembo, 2-14: sì come si può dire
. pasquinate romane, 470: del bembo che vi pare? / lui e
roma i membri del sacro collegio bembo, 5-73: l'anno della città ai
non fu stato tranquillo né venusto. bembo, 10-iii-182: 1 francesi malmenati aveano
, frode e falsitadi. lettere al bembo, cxvii-60: bene si dèe usar
populo e de li posti del papa. bembo, me ho veduto fare ad alcuni
calore, lo mondo no avrave sol. bembo, iii-100: né queste voci sole
. separato da altre persone. bembo, iii-196: essi [gli scrittori]
9. suddivisione di un dipartimento di studi bembo, 10-iii-411: che ella [la repubblica
gli altri. - anche sostant. bembo, i-107: se io stato sono da
abbiàn con pene acerbe e forte. bembo, 514: e 'l divin chiaro sguardo
, da un atteggiamento biasimevole. bembo, iii-550: speme, che gli occhi
il segno che non può guarire. bembo, 10-vi-89: avea la infelice donna,
sfidava la cosa potere venir fatta. bembo, 5-19: il re alfonso, della
, 1-102: né seguita le regole del bembo, né con quella persuasion di aver
., ma col boccaccio e col bembo. 2. per simil.
riferimento alle fattezze del volto). bembo, 10-viii-294: meritate molto maggiormente void'essere
castelvetro, 10-x-258: dà [il bembo] quattro risposte, tre delle quali
in tutte le loro opere rappresentarlo. bembo, 10-iii-230: nella primavera poi del
liberamente, senza ritegno e controllo. bembo, iii-550: speme, che gli occhi
la grandine spessa che il tempesta. bembo, iii-584: se 'l dì breve sfronda
figur. eliminazione di un difetto. bembo, iii-466: sì come a chi in
/ salendo quasi un pellegrino scarco. bembo, iii-437: se 'l penser, che
-rimasto privo delle proprie facoltà intellettuali. bembo, iii-521: l'alma in tanto resta
e in pochi dì ti dilibererò. bembo, 5-43: i nimici, percotendo i
finalmente il silenzio in queste voci. bembo, 1-12: ruppe il suo lungo silenzio
li sofisma de petro ispano e tisberi. bembo, iii-352: lasciando...
'sì'e 'no'e 'non sincier'. bembo, 10-iii-382: erano nel consiglio giudici mille
1-7-35: qui ha luogo un ammaestramento del bembo, e ciò è che nel presente
ciò che al servigio della sala appartiene. bembo, 10vii- 311: questa vi fo
tirato i mie'passi indietro tanto. bembo, 10-v-142: vostra signoria ha pur voluto
); scomodo, accidentato. bembo, 10-vi-331: i tempi da alcuni dì
occupatore, io riac- uista. bembo, io-iv-302: senza verun sinistro, alla
avuto qualche poco di sinistro alla persona. bembo [in novo libro di lettere,
per innanzi dalla lezzione che cita il bembo nelle sue 'prose'. bisaccioni, 3-271
con l'affetto di una sorella. bembo, iii-423: trapostasi madonna berenice e con
e dal trissino è detta serventese e dal bembo catena, ma più comunemente si dice
s algarotti, 1-iv-39: il bembo aveva a quel tempo con la sua
non incastonato (una gemma). bembo, 10-iv-70: del libro mandatemelo slegato.
nuova ha smarito molto li nostri. bembo, 5-2: in questo combattimento una
è stà fato un torion de muro. bembo, 10-vii-13: non so se le
per il suo scele- rato stupro. bembo, 10-iv-62: tutta la città smarrì e
se abbatteno tra uno spitale de lazari. bembo, lxv-40: né -
anzi lo amaro esilio da sua corte. bembo, iii-380: qualora aviene che noi
porco salvati- co di smisurata grandezza. bembo, 5-73: sei isole trovò [colombo
dolcezza che 'l viso ne smore. bembo, 2-180: molto diverso sentimento hanno
un arto, un'articolazione). bembo, 10-iii-214: il zancani, per cagione
ant. che si pronuncia agevolmente. bembo, 2-54: puri, snelli e ispediti
a torto che mi snerve e spolpe. bembo, iii-366: a colui, fervente
è sovave a gustare del tu dolgore. bembo, lxv-40: né prender orto a
gradito, soddisfacente; piacevole. bembo, 10-viii-38: in ogni tempo le vostre
rendere e satisfare cento libre d'oro. bembo, 10-ix-29: vi mando una lettera
eira 'nfiammarmi / piccole e sode sono. bembo, iii-427: la vaga fanciulla
un argomento, un'opinione). bembo, i-249: vengo ora alle altre parti
subito cadde in terra e fu morto. bembo, 10vii- 146: bene spesso le
quanto le rime tue son solazzevole. bembo, iii-186: il vento, che
dalle passioni (la vita). bembo, iii-313: avisando io...
/ da non saperlo costruir persona. bembo, iii-176: può alcuno d'altissimo
un ufficio, a un'elezione. bembo, 10-v-130: prego vostra signoria che si
io credea tu fosse sotterrato ». bembo, iìi-332: gismondo sogghignando così disse:
o, anche, soddisfazione. bembo, 10-vii-40: madonna duchessa,..
la sposa. -sostant. bembo, 5-132: il soggiornar dell'armata ordinato
chi men tra 'superi soggiorna. bembo, 2-169: soggiornare, quasi giorno sopra
/ che nel mio cor soggiorna. bembo, iii-432: amore nelle nostre menti soggiornando
: fa somare de buoni soni. bembo, 10-vii-63: il sogno della mia madre
soldo a'cavallieri e mannari largamente. bembo, 10-ix-481: la signoria non suol dar
tempo pattuito di servizio militare. bembo, 10-iii-34: paolo vitello...
l'unione con dio). bembo, cxxv-28: questo ozio, queste ombre
a vita solitaria che al papato. bembo, 10-vii-6: non cangerei con gli
in grande e consolate solaze passare. bembo, 10-vi-363: sollazzi che avuti avete questo
che aveva aspettato questo tempo sollecitamente. bembo, iii-356: quante notti miseramente passa
di vienna molto sollecitava di stringarla. bembo, 10-v-120: io... mi
18. tormentare, perseguitare. bembo, 14-23: gli scrittori alcuna volta il
ariosto, sat., 6-2: bembo, io vorrei, come è il commun
altro ieri le prose di messer pietro bembo alle mani mi capitarono a ventura, perch'
o saldo totale di un prestito. bembo, io-vli-468: ho inteso per lettere di
materiali, traversie, disgrazie. bembo, 10-v-100: priegovi... riverentemente
al potere, al trono. bembo, 10-vi-158: giovan francesco tolentino,.
darai sino a tanto che liberi. bembo, 10-ix-59: il preposito sta pur con
-miglioramento dello stato di salute. bembo, 10-v-361: di quanta noia e dolore
mando, che sol un non falle. bembo, 1-179: né per questi contrari
d'ogni valore orato e di bellezze. bembo, iii-657: 0 donna in
così come in questa mi parlassi. bembo, 10-v-214: stimo non dovere io poter
vivere, misono tempo assai. bembo, 1-10: la quale [via]
. -facchino da soma: portabagagli. bembo, 10-ix-98: per poca stima e conto
pensa a erode ponar cotal soma. bembo, 10-vii-386: ho preso dolor degli infortuni
iacopo suo fratello farà similliante vendizione. bembo, i-22: né ha giovato che
/ e 'l simigliante diceva dodone. bembo, 10-vi-23: io sto bene e
da offende lo paire so celestial. bembo, 5-129: per ingannare i nimici se
. entità di un debito morale. bembo, i-115: serberò nel mio animo la
alto quanto veramente tu se'misericordioso. bembo, iii-340: buona pezza è che
e ho poi sempre sommamente amato. bembo, 9-1-211: state sano e amateci,
li sussidi possibili, infestava la calabria. bembo, 10-iii-312: stanziò il senato che
atternarti con penna in sonanti opre. bembo, iii-137: da scegliere...
/ infestati da venti aspri e sonanti. bembo, iii- 392: non altramente aviene
cetera, e levarla a sé. bembo, 10-viii-138: ti fo intender quello
e sonettieri, e di forti rime. bembo, 10-vi-33: la marcellina è fatta
ponge qual da la virtù se aretra. bembo, iii-336: né capeva in quegli
un dolore fisico o morale). bembo, 1-53: il suo cuore a mille
, durante; in occasione di. bembo, iii-88: sopra quel secolo, al
giovedì. -anteriormente a. bembo, 2-2: è ciò cosa a cui
o di una leva militare. bembo, 10-v-201: io vivo di giorno in
-sm. parte superiore. bembo, 1-9: come giunsero, maravigliatesi della
, zoè li sopragastaldi del dose. bembo, 10-ix-172: ho inteso essere stato tolto
. ne la qual batagia morite piero bembo soracomito. bembo, 5-66: il
la qual batagia morite piero bembo soracomito. bembo, 5-66: il contarino, chiamati
quello i voi cerca i pegni. bembo, 10-ix-109: ho avuto piacer grande del
indossato sopra un altro. d. bembo [platone], 1-i-358: delle coperture
le sponde (un fiume). bembo, 10-iii-96: la brenta, parimente le
. ant. aggirare, circondare. bembo, 1-15 ^.: certa cosa è
una malattia, dalla febbre. bembo, 10-viii-82: sopraggiunto da uno inusitato dolore
più. - anche assol. bembo, iii-375: ne solamente ne'men chiari
come se non bastasse. bembo, 9-2-52: questo dà di sé ancora
per soprannome il malizia era chiamato. bembo, 10-iv-48: il contanno, carnali
soprapreso dalle febbri per tre mesi continui. bembo, 10-iii-78: il figliuolo non guari
per non fare sdegnare el pontefice. bembo, 5-153: deliberarono che l'andar coll'
in aggiunta, per di più. bembo, 10-v-65: per soprassoma di tante molestie
. ant. pavimentato, selciato. bembo, iii-322: la quale [via]
tu le hai soprattenute ancora tre giorni. bembo, 5-35:
lo soprattenessi più che detto tempo. bembo, 10-ix-463: ho... voluto
tempo (una persona). bembo, 2-74: da roma ritornando e per
occorrenti al bisogno, metteva in riposarsi. bembo, 10-vii-88: io so che più
sopragguardie sopravvedendo el campo de'nemici. bembo, 5-67: avendo il pesaro mandato
dinanzi a spaurire e turbare i nemici. bembo, 1-47: molti particolari accidenti,
cardinale; legato era de papa. bembo, 10-v-155: essendo io in quella
di franza di l'orator nostro. bembo, 10-v-217: sopravvennero in quel tanto novelle
vincoli (un'istituzione politica). bembo, 10-x-191: quando la corte sopravviene ad
onde (una nave). bembo, iii-393: perché in alcuno famoso tempio
sorbondare), agg. sovrabbondato. bembo, iii-291: 'sot'e 'sorì, in
di quella bruttura sorge eccellente ingegno. bembo, iii-128: molti rimatori incontanente sursero
lix-125: « con la mia nave bembo, iii-424: ho io testé quanto sia
era prima disordinasse il tutto. bembo, iii-495: né di sole che sormonti
disse: « volgiti e ascolta ». bembo, 1-44: mille fiate addiviene che
era el sepolcro de'santi passati. bembo, io-ix-37: compratemi due moccadori da candele
ordenaria e l'altra estraor- denaria. bembo, 5-6: percioché la città già davanti
ant. corrotto, fuorviato. bembo, 2-169: sorprendere, sorvenire, sovrempiere
. -pesare, valutare. bembo, iii-649: amane a questo tempo,
. -mancanza di risolutezza. bembo, 10-iv-276: era in m. lucio
di scelta, fra due atteggiamenti. bembo, 10-v-99: io, che non avea
molto indisposto con suspetto di vita. bembo, 10-v-361: di quanta noia e dolore
, un can- to). bembo, iii-333: leggete d'amore quanto da
un periodo di tempo). bembo, 8-66: venerdì notte io ebbi.
provoca sospiri, compassione e tristezza. bembo, 10-v-74: io ebbi le vostre di
, addolorato (il cuore). bembo, iii-549: questo infiammato e sospiroso core
e sapranno che mentono per la gola. bembo, iii-109: molte cose recò il
-smettere di parlare o di discutere. bembo, iii-470: tacque lavinello così un poco
, impedendogli di procedere oltre. bembo, iii-343: così avendo detto perottino,
sostengano il tetto, di pietra fatto. bembo, 10-iv-206: messer angelo, perché
anco inghiottirmi e dentro a sé tenermi. bembo, 1-51: gli erbosi fondi de'
donna e avrai con teco la vittoria. bembo, 10-x-245: come si potrebbe sostenere
un colpo (una corazza). bembo, 5-3: il signor anton maria ruppe
per la dificultà, quasi impossibile. bembo, 10-iii-43: il signor anton maria,
bembo, 10-vii-293: al qual travaglio mio veggo
istituzione, o ne è fautore. bembo, 10-vii-335: già due ore è venuta
. -preservazione dell'integrità fisica. bembo, 10-viii-164: duoimi ora che mi diciate
porgere dove il bisogno appansce maggiore. bembo, iii-339: questo piacere, confortando
, un principio, una fede. bembo, io-v-no: ho inteso per lettere del
al sostentamento di una persona. bembo, 10-vi-17: dicemi [pier matteo]
sottoentròe ad amare la tua donna. bembo, 5-125: grande volontà e prontezza di
più arde e più ti disidera. bembo, 10-viii-126: mi sottentra a qualche ora
. sotterfùgere). ra. bembo, iii-507: date a lo stil,
di un'opera letteraria. bembo, 10-xi-404: contuttoché il boccaccio indifferentemente
indossato sotto un altro. d. bembo [platone], 1-i-358: delle armature
(con uso iperb.). bembo, iii-354: sono alcuni che, per
a ogni pericolo per la patria? bembo, 5-1: giustamente ripreso esser potrei
emotivo o di confusione mentale. bembo, 10-viii-151: questo mutar di casa ci
no a sonar campane nell'arme. bembo, 10-vi-32: ancora che i corrieri
5. ant. precedente. bembo, 14-178: crescono ogni giorno le dolcezze
ornato e ricamato. d. bembo [platone], 1-i-359: se tu
non stan ben quasi al boccaccio e al bembo. = deriv. da sovente
, / spesso superchiamente la fa lieta. bembo, 10-v-120: ancora soverchiamente sazio delle
la soverchianza del latino sul toscano. bembo, iii-297: tornando alla particella 'non',
né da l'altre consuetudini soperchievoli. bembo, 1-121: dovea ella fare della verità
sopra il vasi pieno, trabocca ». bembo, 10-vi-49: voi m'avete reso
, e vele, sia superchio carica. bembo, 10v- 73: se io averò
bene di dio è soprabbondante plenitudine. bembo, 10-v-78: baciovi... la
. -con valore enfatico. bembo, 10-vi-135: non posso convenevolmente rispondere,
. superare una persona in qualità. bembo, 10-viii-71: alla dolcissima lettera vostra non
aderenti a la beata vergine gloriosa. bembo, 10-ix-341: ho inteso del decanato e
condizione del- l'animo). bembo, 10-ix-435: non mi può se non
. -onere economico aggiuntivo. bembo, i-22: assai gravi sono le responsioni
esprimersi di doti e qualità. bembo, 9-1-18: voglio io credere che ella
, ritardo; differimento, procrastinazione. bembo, 10-v-336: non si trovando ella [
reparto militare o di una nave. bembo, 5-45: messer luigi georgio, il
-smettere di aver effetto. bembo, 14-163: le furie il perversare intralasciarono
, di munizioni o di vettovaglie. bembo, 5-65: il contarino racconcia le galee
disonorevole, indecoroso; con ignominia. bembo, 10-iv-343: la qual novella udita,
per estens. contagiare, infettare. bembo, 5-38: più anni per tutte le
falare. 3. devastato. bembo, 10-iv-262: i tedeschi e i guasconi
mie sozze, inique e infette. bembo, io-iv-359: essi tutte le ree e
sappiate là dove è nato ». bembo, 5-60: partitisi tutti spacciatamente dal zante
per segni el camino, erano spazati. bembo, 9-2-79: se quel poverino sarà
un messo, un corriere). bembo, 10-ix-459: era con flavio venuto un
più al plur. riparo naturale. bembo, 5-18: nessuna delle parti fu ardita
di qua e ai là della detta pergola bembo, 10-vi-214: quanto al coprire di
urta, percuote a salto a salto. bembo, iii-533: quando il ciel nube
f f >etto. bembo, 10-ix-30: bisognami un pignatto di iuleppe
mi posi a consigliarmi da senno bembo, 10-vi-28: se la camera fia sparecchiata
ma non confusamente né impropriamente). bembo, i-178: chiamavansi queste cotali canzoni frottole
quello desira li cavalli de emonia. bembo, iii-629: chi mi dà il grembo
tutto quello viazo prefato abia fatto descender. bembo, 10iii- 357: alcune genti le
di stelle (il cielo). bembo, iii-637: quando, forse per dar
ideologia, una lingua). bembo, iii-104: ora non che poeti si
e io per lo tremore e. ppaura bembo, 10-ix-425: io, non venendo a
ameno, un passatempo). bembo, 8-112: ella forse ora tra suoni
in quel modo che muoverebbe un altro. bembo, 10-ix- 189: due parole che
. ttu non torni nel primo officio. bembo, iii- 320: le -tre
, spazioso (un luogo). bembo, iii-460: con lei ad una delle
intervallo fra due componimenti o strofe. bembo, 9-2-90: ho avvertito che lo spazio
a un termine di confronto. bembo, iii-12q: venne appresso a questi e
. -indugio, ritardo. bembo, 5-92: essere armati et apparecchiati di
trapunto mostravasi. -numeroso. bembo, iii-167: tutto che la moltitudine delle
-capolavoro, in partic. letterario. bembo, iii-120: potrassi egli per questo dire
. -sgravarsi del parto. bembo [in novo libro di lettere, cxxv-197
sforzo (un suono). bembo, ili-m: si veggono le toscane voci
una causa, di un processo. bembo, ii-30: voi avete nelle mani la
o da sbrigare; pratica. bembo, 10-v-321: in otto anni di questo
spegna la sete di questa vita. bembo, 10-vii-122: già stavamo con sete
altra secondo una determinata corrispondenza. bembo, 10-ix-112: scrivetemi, se i ducati
molti servitori e in cavalli grossi. bembo, i-328: giovane età si spenda in
: merita la vostra venerazione [il bembo], la nostra riconoscenza per aver spesa
suo prestigioper ottenere aiuto, vantaggio. bembo, 8-136: se cosa alcuna posso ora
legge delle spese-, legge suntuaria. bembo, 10-iii-58: nel principio del seguente anno
debitore di citarlo in giudizio. bembo, 10-ix-29: vi mando una lettera del
frutto, cioène l'isola de chio. bembo, 10-iv- ^: uno degli ambasciatori
-frequente invio di lettere. bembo, iii-169: sì come la spessezza delle
impastato (la voce). bembo, iii-364: poi che, tacendosi ogniuno
il suono di una consonante). bembo, iii-149: questa s, quantunque non
da quella gente dispiatata e ria. bembo, 10-iv-90: 1 viniziani primieramente le
un cor che mai si spetra. bembo, iii-573: se madonna mai tanto
fortuna e parea che tutta si spezzasse. bembo, 10-vii-34: restami la vostra àncora
più spiacente e più paurosa assai. bembo, 9-4-63: diedi a vostra serenità la
facciamo il meglio, e sempre grida? bembo, 10-iv-58: in roma eran due
4. interruzione, sospensione. bembo, 10-viii-285: le occupazioni hanno questa natura
e di quelli ispiccava i maturi frutti. bembo, iii-428: ne'ridenti giardini entrata
-comporre versi, opere poetiche. bembo, iii-358: cantai un tempo e 'n
, se non si trita bene. bembo, 5-73: hanno costoro grano, che
3. sm. spilorceria. bembo, 10-ix-247: se gio. antonio fosse
non esservi alcun dubbio 0 problema. bembo, 10-ix-23: vorrei che foste stato dal
voi mortai cum gran su- specto. bembo, iii-147: di queste tutte miglior suono
e che non abie troppo ispirito. bembo, 2-67: quanto le consonanti che empiono
e li accompagnòe ad caxa sua. bembo, 10-viii-29: fomite le esequie del morto
per chiamar morte ornai son roco. bembo, iii-366: a colui, servente
che domandano mostrano d'appetire scienza. bembo, iii-13 7: da tacere è quel
trissino, che vicino a lui [il bembo] sedeva, accennato che egli dovesse
. che sporge in avanti. bembo, 5-13: alla qual bocca una circonferenza
delle botteghe venivano esposte le merci. bembo, 5-7: alla strettezza delle vie della
e tristo s'uscì della camera. bembo, 10-v-327: essendo io voluto ultimamente
. -trasgredire un ordine. bembo, 10-iii-52: que'cavalli, sprezzato l'
?... donde quelle del bembo e di tanti altri e tali che vi
schiatta e li onori del rapto ganimede. bembo, 2-68: ci fa [la
importa a me degli amori di pietro bembo? sapevamcelo. voi, sprimacciatóre dei letti
un solo linguaio, anzi in moltissimi. bembo, iii- 137: aviene alcuna volta
castelvetro, 115: dice [il bembo] che 'et ecco'dopo 'mentre'
questa miseria non sprovedutamente la libera. bembo, 10-v-27: la fortuna è cieca
un compì, di limitazione). bembo, 5-30: egli, trovandosi sprovedutissimo di
pestilenze senza veruna requie ci affliggono. bembo, 10-iv-167: gli stratioti..
s'andava avolgendo e tutto pungendosi. bembo, 14-131: assai utile lavoratore di
spumano. aretino, v-1-347: bembo, già spumar veggo il mar tirreno,
cielo (la morte). bembo, iii-636: o per me chiaro e
a'camf> anil gridar le squille. bembo, 10-iv-304: le squille in molte di
elevata qualità. molza, 1-320: bembo, che dietro a l'onorata squilla /
notte in aceto e cuoci e cola. bembo, 10-v 253: ringrazio
grande accuratezza e meticolosità; distintamente. bembo, 2-69: nella scielta delle voci,
gabella non sia tenuta né costretta. bembo, 10-ix-12: se io mi morissi un
gagliarde, quivi pure con fa autorità del bembo lo stabilimmo. f. m
di loro non si parte da largo. bembo, 1ii-366: quell'altro, di
sulle staffe per venirmene a cotesta volta. bembo, io-vii- 110: dogliomi che
, due ambascia- dori per staffécta. bembo, 10-ix-464: io mi accorsi che le
man- toa, referisse ravena mantenirse. bembo, 10-iv-140: voi sicu
addetti alla loro custodia). bembo [d'alberti]: proferendovi poi,
di libri, cioè di lettere. bembo, ii-47: bascierete la mano, rannusio
o pestrema difficoltà di tale compito. bembo, iii-566: o de le meraviglie a
provoca grande affaticamento e stanchezza. bembo, iii-494: non altramente che facciano là
, / aveanme costretto -a non dormetare. bembo, iii-182: il dì oggimai è
allegrezza si cantònno la sera in pietrasanta. bembo, 2-14: come sono ancora quelle
davanti / alla battaglia ancora stanziare. bembo, 10-iii-58: eziandio nel bollore della
e obtento, piena abbia fermerà. bembo, 10-iv-71: questa legge, stanziata,
tempo con sicuro stato si difendono. bembo, 5-65: le navi da carico,
, redazione di un componimento letterario. bembo, 10-viii-122: voi potete oggimai..
letteratura, di un'arte. bembo, iii-118: la lingua delle scritture.
chi più fur nel mondo amici. bembo, lxv-40: fedel amico mio,
la universitade predicta sera statuì. bembo, 10-iii-128: a francesco marchese di mantova
di una flotta in un luogo. bembo, 5-82: ne'guadi entrato, scacciò
: per adornarne i suoi stellanti chiosili. bembo, iii-572: anima che da'bei
enfatico (il linguaggio). bembo, ili-m: gli porta la folle e
en trono stando stende so splendore. bembo, iii-537: qual il velo che
in un contesto metaforico. bembo, 1-72: come fu all'antica penelope
sappian quanto è mia pena acerba. bembo, 5-126: se quel riparo non vi
che egli faceva di se medesimo. bembo, 10-vii-414: io assai chiaro e certo
merci importate stabilita da tale ufficio. bembo, 10-ix-79: io mando un carratello di
italia stipendiaria e tributaria ad africa. bembo, 10-iv-8: li padri, ordinato che
è rifonnata, che se oggidì vivesse il bembo, che già fu il principe delle
che tua saetta o tuo furor divino. bembo, 10-ix-382: vorrei che 'l buco
che persona si potesse muovere per soggiorno. bembo, 5-102: gran parte del senato,
per istracca e lascerà il castello. bembo, 8-14: spero che, faciendo come
lacerarsi, ridursi in brandelli. bembo, 5-55: le quai parole mentre si
da, di straccio: cartastraccia. bembo, 1-ix-185: il qual libro sarete contento
dolcezza che si prova in paradiso. bembo, iii-654: queste non ur
/ a porre agli oliandoli la tassa. bembo, iii-80: i romani due lingue
e vai furando lo detta stranero. bembo, 10-viii-266: mandovi le nostre comuni promesse
(una lingua di cultura). bembo, iii-80: noi due favelle possediamo altresì
, / mai la potti conquistare. bembo, 10-ix-101: né voglio donar il
. ant. dolorosamente, angosciosamente. bembo, iii-337: da essi [contrastanti sentimenti
stremo: infine, in conclusione. bembo, 5-76: allo stremo la sua compagnia
pronuncia (una parola). bembo, iii-140: perciò che e sciolte e
-ululato (del vento). bembo, iii-186: il vento...
poca corte per strettezza del luogo. bembo, 5-4: la stretezza delle vie,
termine. ruscelli, 2-210: il bembo per volgarizar la parola 'coniugati ©'.
uno scontro, una lotta). bembo, 5-3: presosi subitamente tra sé e
[il fatto] a messer bernabò. bembo, 10-v-257: messer francesco da noale
rame, parve che portasse grandissima dote. bembo, 10-ix- 66: gli altri
fra due mari; istmo. bembo, 10-vii-425: si accorcierebbono [i percorsi
ad ultima disperazione quello serse re. bembo, 5-2: roverè... è
e indistinti. -anche sostant. bembo, iii-421: ne'loro disideri alle prime
suono aspro (una parola). bembo, iii-173: cercando la piacevolezza, puossi
per alludere all'ispirazione poetica. bembo, iii-613: tacquimi già molt'anni,
medico, dii stringaro del popolo. bembo, 10-vi-186: battista stringàio, im-
esistenzialmente o socialmente una persona. bembo, iii-361: per riparare alle ruine che
costituiscono un'opera a stampa. bembo, 10-ix-419: fammi legare una strofa delle
di ortografia, storpiamento. bembo, 10-x-211: 1 lombardi, che
sé, falla tutta istruggiare di pianto. bembo, lxv-40: fedel amico mio,
-frequentare assiduamente una persona. bembo, 10-vi-61: io ho in questa città
] si pasturano di salvatichi boschi. bembo, 5-89: la quale aaottagione [di
stanza per noi e per li cavalli. bembo, 10-v-48: altre istorie che s'
elio stuolo se calao a trapano. bembo, 10-iii-103: già il re uno stuo
2-265: le 'rime'di messer pietro bembo... non sono al certo stupende
assai alla sua amorosa / voglia. bembo, i-167: ho estimato che le cose
tu l'hai cominciata a sturbare. bembo, 10-vii-222: la mia quiete,.
non poza storvare. bembo [in novo libro di lettere, cxxv-98
di grande sturba- zione alla ciptà. bembo [in novo libro di lettere, cxxv-98
opera poetica, di un componimento. bembo, 10-vii-57: le stanze, che furono
, non pur solo il danubbio. bembo, iii-399: mi parvero a forte subbio
subietto in me calliope et euterpe. bembo, iii-566: se 'n dir la
in un subietto sol viddi raccolto. bembo, 10-v-75: sì poco di consiglio
-che si manifesta con rapidi mutamenti. bembo, 5-8: la fortuna è varia,
. ant. immediatamente, subito. bembo, 10-vii-471: ti risposi taltrieri molto in
edificata nelle vicinanze della città. bembo, 10-vi-138: sono stato in questo vostro
a un nuovo titolare. lettere al bembo, cxvii-22: pur la successione in suo
. tormento, afflizione, rovello. bembo, iii-342: io certamente non so che
con privazioni (i risparmi). bembo, 10-vii-120: niuna cosa suole essere più
espresso a favore di un candidato. bembo, 10-vi-346: messer girolamo savorgnano con piùsuffragi
(il calore eccessivo). bembo, iii-578: come fior, che 'l
zibi assai che m'eran in dispetto. bembo, iii-598: pon, febo,
lasciando trasparire le proprie intenzioni. bembo, 10-ix-218: messer ieronimo tolentino mi par
, ma il numero è molto dissimile. bembo, iii-147: è di mestiero sapere
o più figure retoriche di parola. bembo, iii-154: più grave suono rendono quelle
tuoi le tradizioni de'superiori trapassano? bembo, 10-1ii-101: la scienza militare,
-mare supero: mare adriatico. bembo, 10-iii-166: non credete voi..
, che son cagione di crudeli inimicizie. bembo, 10-ix-279: queste sono superstizion
pubblico di preghiera nella liturgia cristiana. bembo, 10-iii-286: per ordine del senato,
priego che tu medesima t'aiuti. bembo, 5-1 n: pregato il re supplicemente
le veci di un'altra persona. bembo, 10-ix-275: egli ha in quella chiesa
lacci sottentron drieto al falso duce. bembo, iii-426: ne lascia di veder la
funzione o di una carica. bembo, 10-vii-263: avendo io inteso voi avere
interesse del cinque per cento. bembo, 10-ix-82: mi scordai far la procura
aviano trovato nelle storie vimziane, scritte dal bembo, tutta la cosa di casentino minutamente
/ dalla bottega, anzi fummo cacciati. bembo, iii-575: fortuna, che sì
che ci menò a casa di monsignore il bembo. capriata, 812: gli
che sì lontan dal ver mi svio? bembo, 10-vi-304: so che ogni picciola
prova più attrazione per una persona. bembo, iii-426: né lascia di veder la
ingiuria, né perdonanosenza vendetta l'offesa. bembo, 10-x-122: non è cosa che faccia
i volumi... ripresi liberamente dal bembo quanto è alla lingua, o trapassati
taglia, ch'egli uscissero dal contado. bembo, 10-iv-299: diè taglia di sessanta
del capo tale che ruppe l'elmo. bembo, iii- 283: è 'tale'
-ramo, fronda tenera. bembo, iii-409: questi [allori],
fanno come i talletti maestrevolmente piantati. bembo [in novo libro di lettere,
mitade posto in la signoria nostra. bembo, 10-ix-42: ho avuto la fede elei
ha più del ver che questo. bembo, 10-vii-280: né le procelle di questi
sua salmaria e tantossto se parte. bembo, 10-iii-256: quelli del castello dal
senza demoni, non fa tardanza. bembo, 10-iv-252: vedendo che l'armata
dire ad alardo che si mova. bembo, ii-58: son tardo a rispondere che
tenere su il foglio da disegnare. bembo, 10-vi-236: rendovi grazie della tasca mandatami
iii-11-86: coteste carte erano possedute dal bembo; ed egli, ringraziando messer vettor soranzo
per libra di ciò che costano. bembo, 5-79: quelli delle nostre provincie,
li solleciterai a. ffare loro debito. bembo, 10-ix-51: tra tutti li tassati
messer leonardo da molin, messer zozzi bembo, et andrea gabriel visdomini della taola
, né ricevuta colle matrimoniali tede. bembo, io-viil-154: non arse mai teda
disagio fisico (una malattia). bembo, 10-vii-316: il male mio del piede
.. dovrebbe provare cne l'amore del bembo per la lucrezia avesse da lei tali
temperamento di clemenza in alcuno grado. bembo, iii-143: 'rime', perciò che
di giustizia o di forti armi. bembo, 10-iii-380: nella guerra, che
spettacolo (una musica). bembo, iii-452: le trombe che, nelle
7 bench'ella fussi temperata bassa. bembo, io-v-22: facilmente ciascheduno nel
sono nel meriggio, paesi caldissimi. bembo, 10-v-157: sommi fermato in padova per
ciel vi possa nuocere o fortuna. bembo, 10-iii-319: l'armata viniziana, tornando
uno stato, un periodo). bembo, 5-1: molte vicende di tempestosi tempi
misura di piedi e di tempi sillabati. bembo, iii-159: il qual numero altro
a cacciare, uccellare o pescare. bembo, 10-x-122: 1 provenzali naturalmente si
stormenti da battaglia cominciarono a sonare. bembo, 5-67: in quel mezzo tempo,
dato t'avrei a l'opera conforto. bembo, 5-142: con pochi altri uscito
beccuti, i-217: morto è 'l gran bembo che 'n sì dolci tempre / cantò
a star ferma in una tempre. bembo, iii-668: e voi pur piace in
v'è. -tendétta. bembo, 5-57: chiamati i proveditori e i
della fama, della rinomanza. bembo, 10-vi-68: non lascerei uscir fuori quegli
allegrezza non potè tenere le lagrime. bembo, 10-viii-269: io non tengo ora
della sua disciplina non deventi vile. bembo, iii-257: egli si pare, e
po / a li altri, disse. bembo, i-vm-288: sarei a questi dì ad
di pisa si tengano: altramente no. bembo, iii-354: spesse fiate aviene che
dei mercatanti (1321), bembo, iii-426: vale dopo questi le morbide
. della dottrina di cristo crocifisso. bembo, 10-v-40: non vi sia ascritto
farei vèr te con salti e voli. bembo, ii-io: ancora che il papa
cara / piliaresti madona altro tenore. bembo, 10-v-93: la dolcezza amorevole di v
degli eventi, andamento della sorte. bembo, iii-646: o forte / tenor di
] di socto si fa menzione. bembo, 10-vii-440: sarà bisogno che s.
tenor cantando: / ivi m'assisi. bembo, iii-319: la minore, dopo
lo porco salvagio con lascivo riso. bembo, iii-83: che dove dite, messer
sia a lui di roba equale. bembo, 10-iii-150: diliberò il re di richiedere
espressione a tentoni). bembo, iii-305: 'tentone',. » è
citta dini al sangue. bembo, iii-398: se io ora nuova tenzona
di una stagione, deltaria. bembo, 10-vi-254: oltra le vie rasciutte e
di parole (una vocale). bembo, 10-xi-393: quattro, e non tre
un vocabolo; uscita; desinenza. bembo, 10-xi-309: abbiamo detto, che la
la speranza de la loro salute. bembo, 10-viii-212: ogni parola de'vostri ragionamenti
ogni termine, moltissimo, assai. bembo, 10-vi-97: al mio messer trifon mi
infinito o modo infinitivo si dicono dal bembo voci senza termine. altrui le dicono
mandava a terra case e alberi. bembo, 5-2: 1 tedeschi prevedutisi delle
, in partic. fortificato. bembo, 10-iv-84: casciano è ferreria nella ripa
o terier non debi portar arme. bembo, io-iv-no: in que'due dì venne
). liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sanazaro limato
essere sì lunghe che f ariosto imparasse dal bembo a correggere un poema di quarantasei canti
due cicli della forma semplice. bembo [crusca]: quanto al mio male
caro, 12-ii-327: quanto ai sonetti del bembo, non gl'intendendo io son ricorso
trovar al pianto mio alcun ristoro. bembo, iii-370: ohimè, che son?
suo testamento e lassò molti lassiti. bembo, 10-iii-342: in quelli stessi dì
l'arcivescovo antonino] lire cento. bembo, 10-iv-244: questi tre mila libbre
tanto quanto ha ordinato el testador. bembo, 9-1-177: diside- rava..
-nell'espressione di testé. bembo, 1-88: non sei però tu per
disposizione dell'animo). bembo, 5-59: io nulla di certo in
la paura del giudicio di dio. bembo, i-25: niuna cosa arei potuto
sintattica o lessicale di una lingua. bembo, io-x-217: che diremo di omero,
negli, da mangiare per la famiglia. bembo, i-54: cadde giù per la
: mutare la sorte in peggio. bembo, iii-358: ch'or foss'io morto
naso al fanciullo, lo fé piangere. bembo [in novo libro di lettere,
abbandonare un affare, un'impresa. bembo, 10-vii-141: credo che m. giovangiorgio
buon, giusto titolo: legittimamente. bembo, 10-ix-285: quanto al patriarcato di costantinopoli
: opportunamente, a proposito. bembo, 10-x-79: chi non vede quanto poco
istante, levati gli occhi, il bembo videmi e dissemi: « oh compar mio
in questo dì per le chiese. bembo, 10-vii-318: delle altre cose meglio è
sessualmente. -non toccata: vergine. bembo [tramater]: come una fanciulla non
altramenti che se d'avorio tossono state. bembo, iii-427: la vaga fanciulla.
del congregato a volere tenersi saldo. bembo, 10-vii-192: a me pare, che
. dimin. torellino. d. bembo [tramater]: un torellin di latte
12. vezzegg. tormentuzzo. bembo, iii, 362: vaghe d'alcuno
per alcun modo non se possano. bembo, 10-ix-163: la re agli esercizi
. restituire qualcosa al legittimo proprietario. bembo, 10-ix-382: sarà bene che compriate anco
dalla casa, iv-326: la lettera del bembo mi pare divina, come credo che
buon denti. -avvolgere. bembo, 14-176: quale [diletto],
manderemo a fare tagliare questo legname ». bembo, 10-iii-81: due bossoli di legno
pensando ancor m'aghiaccio e torpo. bembo, iii-592: ognior ch'io le son
nei posti più piccoli e lontani. bembo, 10-ix-143: ho fatto cercar per tutte
profittatore. pasquinate romane, 444: bembo reverendissimo, io vorrei...
legami. -torcicollo. bembo [in novo libro di lettere, cxxv-58
acquistar la fama del petrarca, del bembo o d'altro d'ugual nome,.
modo truffaldino il valore intrinseco. bembo, 10-ix-360: se ci paresse darli a
beccuti, 1-217: morto è 'l gran bembo che 'n sì dolci tempre / cantò
sostanze tossiche anche di origine endogena. bembo, 10-iv-274: ch'egli un'altra volta
od uom di carne e d'ossa. bembo, io-vl-39: la gravezza della mia
d'accia, apiccati, sutili. bembo, 10-v-171: oltre le medaglie ho avute
infurati i. ppolastri e uno tovagluolo. bembo, 10-ix-149: io ho bisogno di
tra 'l quinto dì e 'l sesto. bembo, ii-13: gli ho detto che
ponte a era due dì a riposarmi. bembo, 10-iii-45: 1 tedeschi allora tra
non se vidde giamai tanta genia. bembo, 10-iii-134: gran timore a'francesi
molto scosceso (un monte). bembo, io-iti-133: il re penato avendo que'
animosità a trabuchevoli pericoli ti trasporti. bembo, iii-352: comunque egli d'alcuna
valente reina del mondo non rispondete? bembo, iii-100: pigliasi eziandio alle volte trascotato
, e quanti sono quei nomi che il bembo racconta per provenzali... tracotanza
spina d'una sua trascutata domanda. bembo, 10-xii-73: si è dubitato se si
diminuiti non se ne cura per tracutanza. bembo, iii-100: né mento religioso
suoi figlioli che li fen tradisone. bembo, 10-iii-385: la cupidigia d'accrescere il
città a drittissima regula di governo. bembo, 10-iii-210: fattosi amico il fanciullo
proiettili di armi da fuoco. bembo, 10-iii-162: m. pietro bembo d'
bembo, 10-iii-162: m. pietro bembo d'una galea sopracomito, uomo di
cara e buona imagine patema di voi. bembo, iii- 17: avea trafitte le
precedenza. -anche sostant. bembo, 10-vi-266: non rimarrò di dirti,
, figliuoli miei, troppo nuoce. bembo, 10-vii-112: noi tralasciamo troppo lungamente
una stirpe; degenere; corrotto. bembo, iii-606: or son queste simili a
che non è oro ciò che luce. bembo, iii-512: avess'io almen d'
un'azione, un'impresa). bembo, i-360: la qual lega, accio
.). pubbliche vicende. bembo, 10-vi-116: quanto alla esortazion
or tramettiamo / questa nostra kostune! bembo, iii-78: sicuramente m'incresce,
elementi o parti in un insieme. bembo, 2-56: in più versi interi ed
può essere sospesa o rinviata. bembo, 10-iii-390: da grande quantità d'artiglieria
8. dimin. tramitèllo. a bembo, iii-478: e per entro passando,
mutevolmente, con una mutazione. bembo, 2-166: questa voce 'per mezzo'si
una situazione sgradevole, ecc. bembo, iii-329: non si debbono ramaricar gli
/ sperando aver remedio al mio dolore. bembo, 9-1-3: mi rallegro di questa
de le sue illustre opere e vertute. bembo, 5-7: quietata adunque e tranquillata
all'altro dì innamorato d'alda bella. bembo, 10-vii-222: la mia quiete,
di turbamenti, di affanni. bembo, i-108: la qual segnatura mi leva
i costumi e trapassare le leggi. bembo, iii-100: pigliasi... alle
e sente l'odore el trapasone. bembo, 10-x-351: si debba tenere a vergogna
-anche con la particella pronom. bembo, iii-84: ne'libri ancora si sarebbe
l'altra; inframmezzare, frapporre. bembo, 5-2: essi quante coltrici e grossi
indugio: subito, immediatamente. bembo, 10-iv-289: egli cagioni d'indugio sopra
, interposto, inframmezzato. bembo, 10-iii-64: tra il più a drento
co'suoi compagni fu preso e rubato. bembo, 1-vii-386: quanto allo 'nvito cne
premere le ripe de'trascorrenti fiumi. bembo, 5-7: alla strettezza delle vie della
(il pensie- ro). bembo, 8-114: dove mi lascio io portar
ant. di sfuggita, rapidamente. bembo, 9-2-228: non giudico che sia ben
, un'età della vita). bembo, 2-129: e questo uso, di
tanto desiderio d'aver la grammatica del bembo;... se avete modo di
. o a un militare. bembo, 10-v-24: per lettere del mio messer
degli commandamenti de dio è peccato mortai. bembo, 10- v-120: alla vecchiezza non
per ricoprire una carica, ecc. bembo, i-29: per lettere del mio c
oggetto (il verbo transitivo). bembo, 10-xii-81: è da sapere, che
pulci che si trastulla con le muse. bembo, iii-185: noi destro, e
-mal trattabile-, scortese, scorbutico. bembo, 10-vi-13: ancora che il papa sia
su questioni private o economiche. bembo, 10-v-60: in questa mia gita io
in essa forma platonica e ciceroniana il cardinale bembo ha scritta la prima grammatica della nostra
mia, overo formiano, e litemo. bembo, 5-4: più strade di castella
confessare non vedesti voi mai più. bembo, 10-vii-74: io vorrei pure non mancar
via, a poco a poco. bembo, iii-308: 'tratto tratto',..
. -trattùccio, trattuzzo. bembo, ii-130: io ne ho segnate alcuni
(una parte del discorso). bembo, 10-xii-85: 1 verbi che sotto
tanto e sì travolta nella cima. bembo, 5-149: i proveditori fattagli rompere
, e 'ncontra te superba. bembo, iii-439: ricogliete voi, piaggie,
tre ordini sovrapposti di remi. bembo, 9-2-81:, dove dite le due
/ per terra ferma andarla costeggiando. bembo [in novo libro di lettere, cxxv-70
maria è stata preservata da dio. bembo, i-308: ho ricevuto con lieto animo
namento di rifare quel tristanzuolo di zanobi. bembo, io-viii- dolenti voci e 'l
a cucù, a birillo. bembo, 5-128: spesso molte tristi novelle alla
raffinatezze né riguardi o distinzioni. bembo, 7-4-17: lo ricevè trivialissimamente. l
riferimento a prestiti linguistici). bembo, iii-86: non si può errare a
a mia beata vita diè sostanza. bembo, 10-vii-76: 0 m. cammillo
mina d'anima e di coroo. bembo, iii-355: chi in luogo di somma
è stato mozzato il capo. bembo, iii-572: l'onda tirrena del suo
, ecc.). 'bembo, 10-x-198: adunque è da dire,
dire podesse lo suo dolore. bembo, 10-x-121: 1 provenzali non solamente
sofferenze (la vita). bembo, 10-vii-280: né le procelle di questi
quando sarà fuori della tute- ria. bembo, 10-iii-61: questa moglie in brieve tempo
quel che nel viso mi son dimostrata. bembo, iii-137: tuttafiata generalissima e universale
che tutto fu che caduto in terra. bembo, iii- 285: alcuna volta
nei due secoli successivi). bembo, iii-148: senza che la 'o',
ordini, al proprio servizio. bembo, 10-v-22j: mi proffero a stare.
lo fa, ispesso lo vedi. bembo, 10-vi-209: gli ufficiali vostri han tolto
. di cacciare via il tiranno. bembo, 10-iv-128: avendo tutti i soldati preso
/ e 'n ciò facean onesta servitudine. bembo, 10-x-166: 'amare bene'significa
contro a coloro che tolsono detto scalizza. bembo, 10-vi-180: il vostro ufficio verso
parte della lombardia in verso levante. bembo, 10-ix- 83: sarebbe bene
fluviali (i pesci). bembo, iii-544: il mar profondo amate,
né parte d'alcuna infermità sentì. bembo, 5-147: uccisione vi fu da
, che a altro gli conobbe apertamente. bembo 10vi- 13: ancora che il papa
si vede pur chiaramente, che monsignor bembo a tutt'ol mondo con la stampa
una parola, un termine). bembo, 10-vii-8: il mercatantare...
che regge un caso retto. bembo, 10-xii-81: è da sapere, che
lui legato trassero dentro dalle mura. bembo, 10-iv-348: usciménto forzevole far vollero.
: ciò fare non ebbe a schifo il bembo, uomo molto poco vago d'uscire
per trame benefici e vantaggi. bembo, 10-vi-102: ora, che egli è
in misura amplissima, sovrabbondante. bembo, 10-iv-338: il qual danno con usura
, chi non avesse la possessione. bembo, 10-v-321: sapete bene che per lo
de'benefici pagasse una annata alla camera. bembo, 10-v-87: avvennero poco dappoi molte
prima che l'altro pontefice fusse eletto. bembo, 5-44: piaceva al senato che
anche elevatezza e nobiltà di contenuti. bembo, iii-156: ponete ora mente quanta vaghezza
cammin vago / al canto mio. bembo, iii-350: sì come delle vaghe e
che alcun altro tristo uomo si dilettava. bembo, 10-x-189: 1 cortigiani sono
resipilla e ancora zuova ale varuole. bembo, 5-18: il re carlo fu da
valènzia. varchi, 3-157: dice [bembo] ancora, che i fini dei
). -anche sostant. bembo, iii-107: il papa medesimo, che
, gli arreca onore e non carico. bembo, 10-vii-39: ora vedrai quello,
altresì poco; come a medea vaiessono! bembo, 10-v-200: e m.
un consiglio, un comportamento. bembo, 5-3: ma il suo braccio destro
di qualcuno, allearsi con lui. bembo, 10-iv-106: quelli di crema aventi una
fur del mondo sì gran marescalchi. bembo, 1-140: indi con pochi valchi,
il mare. s s bembo, 5-168: il baglione da chioggia condotti
nome messer benedetto gaetani d'alagna. bembo, 10-vi-152: quando scriverete al valoroso
sogno impossibile, desiderio irrealizzabile. bembo, iii-495: credi che non sarai perciò
altro ieri le prose di messer pietro bembo alle mani mi capitarono a ventura, perch'
un'età; trascorrere molti anni. bembo, iii-589: così molt'anni ho già
infrangere una norma, un'imposizione. bembo, 10-vi-209: gli ufficiali vostri han tolto
suo regno di qua giù si varca. bembo, iii-437: qui fu madonna il
, un periodo determinato). bembo, 5-139: altrettanti pochi dì varcati,
. passo ampio, compiuto camminando. bembo, iii-428: o forse carolando e danzando
una lingua, la pronuncia). bembo, iii-137: tante vie e tanti modi
si presenta una forma linguistica. bembo, 10-xi-198: l'articolo femminile preso da
. ant. come riempitivo eufonico. bembo, 10-xi-239: si truova appo gli antichi
; per quanto è loro possibile. bembo, io-lx-251: io sto bene secondo vecchio
x-315: non molto innanzi che il bembo pubblicasse l'intera opera sua, la
merita di essere visto. bembo, 10-x-223: il dipintore può figurare tre
2. dimin. veggino. bembo [tramater]: le fece dono d'
pervennero a l'isola di venere. bembo, 5-59: nel mare aperto velifi-
ora che noi a baffa smontavamo. bembo, 10-vi-201: quanto mi sia doluta
languide, il qual difetto notò monsignor bembo nella sua veneziana. = femm.
da una paletta con manico). bembo, 10-iv-71: del ventaglio scrissine a m
: del ventaglio scrissine a m. luigi bembo, il quale stimava che fusse in
ch'io mi doglio al vento. bembo, 10-ix-332: il detto reveren- diss
fanno ritratto da quello onde nati sono. bembo, 10-viii-235: o mio forzevole destino
nemico, e se toste è divisa. bembo, 5-7: intesa questa venuta dall'
ora faccia troia ne'luoghi suoi. bembo, iii-388: assai utile lavorator di campi
un testo, un componimento). bembo, iii-448: le lettere della sua cara
. -con uso aggett. bembo, 1-35: questo [desiderio] sospinge
avea coperta la vergogna del corpo. bembo, 5-74: trovarono uomini assai agili
che lui portasse calze né giubbarello. bembo, 10-vi-316: per lo tanto e
di decadimento che le è propria. bembo, iii-648: or che m'ha 'l
e'die buona avere o ria ventura. bembo, i-69: di vero tutti i
). comporre versi, poetare. bembo, iii-90: ciascuno... il
modesta prosa. -sostant. bembo, iii-484: sì come fai tu,
fu da'salmisti composto il salterio. bembo, 12-39: di solito [il proverbio
se fussi stato forza di vento. bembo, 5-52: di notte tempo fece avicinare
che tu senza veruno indugio vi bada. bembo, 10-vii- 385: né vogliate
. - anche: testimonianza scritta. bembo, 10-xi-423: manifesta cosa è, che
formazione linguistica; paradigma grammaticale. bembo, 10-xii-70: adunque i gerundi vulgari seguitano
una stanza (una canzone). bembo, 2-55: il medesimo di quelle canzoni
precario, effimero; fallace. bembo, iii-366: e fie chi, mentre
qui con esso ti a zanzare. bembo, iii-418: allora lisa, prima che
del mondo e la più vezzosa. bembo, 10-vi-234: stimo che ella verrà
armonioso (un componimento). bembo, 14-265: a queste così fatte parole
, adulatorio (un discorso). bembo, 10-iii-306: il signor lodovico stato alcuni
per sua virtù chiamata lisa bella. bembo, iii-538: ma tu, che
. dare la vicecancelleria al nipote suo. bembo, 10-v-29: per let
de l'armata de xxxi del passato. bembo, 5-65: il contarino proveditore fu
danni dell'una e dell'altra. bembo, 10-vi-370: la grazia vicendevole dèe maggiore
tenuti, genga questione e grevega. bembo, iii-403: amendue si pascono vicendevolmente
. ant. pronome. bembo, 10-xi-121: noi costituiremo quattro maniere di
e ah'accorrenza lo sostituisce. bembo, 5-165: lasciato nell'isola per vicerettore
governo di un vicesignore. bembo, 5-136: nella vicesignoria di ferrara.
ricco che si pasceva molto sontuosamente. bembo, 10-viii-73: se potessi essere con v
e nelle castella sue erano discorsi. bembo, 5-133: quel vico che è
aove quei di tiro han la radice. bembo, 5-133: al vico della polesella
rimanere all'erta la notte. bembo, 5-35: spesso assalendogli sproveduti e talora
a alcuno capitolo della detta arte. bembo, 5-147: il s. galeazo suo
buone cose, passando la canzone del bembo per la morte di suo fratello per
in campagna (un'attività). bembo, 10-v-341: io mi goderò ancora per
le narie sue per tre dì. bembo, 10-ix-30: bisognami un pignatte di giuleppe
3. sm. tale colore. bembo, 5-100: erano sette uomini di mezzana
donna); stuprato; deflorato. bembo, 5-27: nelle qua'navi erano molte
dormendo il suo violatore, l'uccise. bembo, iii- 484: tu puoi
e della bontà di mons. reverendissimo bembo. daniello, 405: di quella viziosa
grammaticale o di una forma espressiva. bembo, 10-xii-81: la virtù del 'si'è
una lusinga, una tentazione. bembo, iii-649: vedi, padre cortese,
non vi sia grave visitarmi con lettere. bembo, i-263: ringrazio queste pratiche e
, nuoce, imperocché disecca. bembo, 10-vi-348: io vi fo intendere,
, vista. leopardi, ìi-263: il bembo si fece crescer la barba per
ed ella non mi fa vist'amorosa. bembo, 10-ix-103: se questi lanzinecchi faranno
, in previsione; in considerazione. bembo, 10-iv-186: a'signori dell'arzanà fu
pena capitale esercitata da una magistratura. bembo, 5-12: l'altra quarantia ha il
viticci, e ogni minuscolo inutile. bembo, iii-178: si vede essere poscia [
, vivente. - anche sostant. bembo, iii-344: che se tanto a voi
rapido tira rle taciturne labra a lamentarsi. bembo, 5-29: aveva il contarino la
che, senza ballottare, / il chiarissimo bembo è stato fatto / a viva voce
, l'franscnitti proprii nomi sieno corrotti. bembo, iii-208: dansi, fansi,
con intenzion da non esser derisa. bembo, iii-163: egli prese medesimamente voci che
di desideri, di pulsioni. bembo, 14-338 [ab /.]:
lin velocemente. bembo, g-4-31: la qual cosa ho voluto
, secondoché usa m. pietro bembo; poiché non ha egli composto libro niuno
della lingua italiana, composta da r bembo. bembo, 2-tit: prose della
, composta da r bembo. bembo, 2-tit: prose della volgar lingua.
opera. ruscelli, 2-210: il bembo per volgarizar la parola 'coniuga- tio',
letto di un fiume). bembo, 10-iii-4: pochissimi poterono all'altra ripa
v.]: 'x'dice il signor bembo che vale per due consonanti e li
guastatori militari o zappatori. bembo, 5-127: fecero condurre in padova artiglierie
appresso li fiumi ne sono boschi assai. bembo, 5-115: zatere d'alberi di
di verità e di salute umana. bembo iii-652: ne l'odorato e lucido oriente
scritto, lettera, messaggio cifrato. bembo, 5-59: il qual m. andrea
o di un gruppo di scrittori. bembo, 10-x-248: né ultimamente [dante,
, lo stile poetico dell'umanista pietro bembo (1470-1547) o a lasciarsi influenzare
in familiarità, affabile. bembo, iii-436: senza conversazione d'uomo,
rendersi chiaro, perspicuo; svelarsi. bembo, v-588: vuoi tu che 'l vero