confessori che non publicasse certa scrittura. bembo, 10-vi-153: se la giustizia il porta
tranquillo come un lago, placarsi. bembo, iii-413: né mai s'inlaga mar
aversari ne presono ardire e inalzorono. bembo, 10-iii-209: i fiorentini innalzatisi,
altro che morte io non attendo. bembo, iii-544: né si porti dipinta ne
ti scriviamo più che una volta. bembo, 10-vii-158: io saprò per lo innanzi
innanzi il fatto ch'avea cominciato. bembo, 10-v-31: il primo e più
; terzultimo; antepenultimo. bembo, 2-61: le due [accentazioni]
alla foce ov'elli mette in mare. bembo, 10-vii-427: avendomi già alcuni anni
rimosso dalle brutture e diso- nestadi. bembo, 10-v-123: ho giudicato poco avveduti
cattaneo, v-i- 226: il bembo, nome che suona ornai quasi risibile ai
tasso, ii-455: il petrarca e 'l bembo e monsignor de la casa usano più
ant. odioso, detestabile. bembo, 10-iv-317: il quale caso certamente quella
secondo che data mi fia la grazia. bembo, 10-v-222: non bastano le mie
li scudi innorati onde si coprivano. bembo, 5-16: il senato fece porre
fusse essere patrizio, o vero inquilino. bembo, 5-11: percioché i ladri domestici
privo di precauzioni, incauto. bembo [tommaseo]: oltra che arei destato
, condurre vita da eremita. bembo, 9-2-31: deh, valerio mio,
, benché insanabile, lo sanano. bembo, 10-viii-14: non ho ancora ad altro
potente. - anche: irresistibile. bembo, 10-iii-154: avea... le
/ di sua stessa belleza insuperbita. bembo, 5-6: i tedeschi già lieti
. tagliare; intaccare, scalfire. bembo, iii-568: un sasso è forte sì
di intaglio. -figur. bembo, 9-1-21: alle quai lettere..
ridurre in integra e bona forma. bembo, iii-670: però che voi non
, ecc.); riabilitare. bembo, 10-iii-151: che il signor giovan iacopo
ant. condizioni climatiche sfavorevoli. bembo, 10-iii-349: così [dio] ha
freddo, era portato sopra un elefante. bembo, 5-73: così sarebbe quasi necessario
crusca]: medicine intempestivamente pigliate. bembo, 9-4-20: areste potuto credere che molto
han detto ai dolci amici addio. bembo, 10-ix-351: mi intenerì il core,
anzi uno cerca di spegnere l'altro. bembo, 10- viii-86: questi caldi molto
e continua salmodia e intentissima fede. bembo, 8-17: sono diverse le infirmità
chiudano la via della salute eternale. bembo, 1-52: né manca umore alle
costringere e condannare quello cotale contrafaccente. bembo, 10-ix-189: quando bene il duca
, lo quale perseguitò l'interfettori. bembo, 10-ix-287: seguitò...
disturbo fisico, una sensazione). bembo, iii-553: mal si cura morbo interno
el socorso suo non vien a tempo. bembo, 1-166: avess'io almen d'
/ manifestano il fatto tutto intero. bembo, 10-viii-164: per dio, curate
, lo gittò per terra diradicato. bembo, 10-v-276: sono stato tre o
era venuto grosso soccorso al signor zanino. bembo, 10-ix-31: mi bisognava trovar modo
urbino a'tempi che vi fioriva il bembo, il castiglione ed altri simili uomini,
. nella congiura non era intervenuto. bembo, 10-iii-112: il re...
non voler più vivere in tal miseria. bembo, 5-37: trovandosi gravemente indisposto del
persona, il suo animo). bembo, 10-v-118: non era mio ufficio intiepidirlo
incominciato a intepidire nella sua mente. bembo, 10-iv-34: quello ardore de'magistrati
di ammirazione o di affetto. bembo, 10-x-89: ogni intitolazione de'libri graziosa
il frontispizio e precede il testo. bembo, 10-x-89: ogni intitolazione de'libri graziosa
insofferente; tracotante, permaloso. bembo, 10-iv-378: i guasconi meno impi,
duca intra- chiusi e uccisi furono. bembo, 5-63: i francesi che v'erano
la condusse a mi- serabil fame. bembo, 10-iii-184: il re,..
se egli intracchiudesse gli aiuti di mare. bembo, 10-viii-204: vedete se io ho
mai di ricordarmi. -assol. bembo, 10-vi-373: non rimarrò per l'avvenire
sia l'allegoria essere stata intralasciata. bembo, 5-178: dalla cupidigia d'aver ferrara
, impedimento, difficoltà. bembo, 5-140: massimiliano per povertà di denari
dette parti fìa l'altre materie. bembo, 9-1-145: chiamavansi queste cotali canzoni
. interrompere, sospendere, smettere. bembo, 10-v-93: la dolcezza e amorevolezza di
. -anche: intervallo. bembo, 10-viii-285: le occupazioni hanno questa
ant. interruzione, sosta. bembo, 10-iii-315: i nimici...
intrapponi talora allegrezza alle tue cure. bembo, 10-v-82: torno a supplicar v.
un cammino; imboccare una strada. bembo, 10-vii-407: vi priego a non intraprendere
là. -intercettare una lettera. bembo, 5-38: quelli stessi giorni intrapresero gli
nemici intrapresi e disconfitti e morti. bembo, 10-iv-153: temendo d'essere
, difficile, rischioso. bembo, 9-3-316: ha eletto voi a tale
, fermare; ritardare, ostacolare. bembo, 5-45: usanza è de'marinai,
a bon conto per poterci intratenere. bembo, 10-iv-6: a quattro suoi parenti
irretito; avvilupparsi, involgersi. bembo, iii-596: fo come augelin, che
: ciò che ne è causa. bembo, 10-ix-107: quest'anno mi vengono tutti
dirmi voi... che monsignor bembo era per venir qui più tosto che non
aveva a suo piacere introduzione a lui. bembo, 9-2-242: i luoghi e beni
d'ostacolo per ostilità o malevolenza. bembo, 10-ix-21: se sua maestà gli facesse
diritto processuale della repubblica veneta). bembo, io-ix-156-poi che la causa è stata intromessa
et a vicenza, poi a verona. bembo, 10-ix-62: non si tratta de'
mutate. -sostant. bembo, 10-vii-438: s. s. giudicava
ogn'altro piacer si pruova manco. bembo, iii-413: questa vita per altro a
relazione con una prop. subordinata. bembo, 10-vi-305: alla fine se tu non
curarsi avanti che la malattia invecchiassi. bembo, iii-368: tutti gli amorosi morbi,
, e di poi la vendi. bembo, 10-ix-250: quanto alli ducati 300 che
infinite grazie e non invidiosamente tacenti. bembo, 1-11: l'andare altre parti del
dissimulati e maliziosi allettamenti. bembo, 3-116: sanza che ed il luoco
invoglia / ragionar de'begli occhi. bembo, 1-278: ben pòi tu via
piace a voi so ne invogliato. bembo, 10-vii-403: del mio venire in costà
, fagotto; plico. bembo, 10-vi-179: seguirò in darvi l'usato
parte materiale dell'uomo, corpo. bembo, iii-504: a me certo pare mill'
. -vezzegg. invogliuzzo. bembo, 9-2-198: dappoi scritto e chiuso uno
nel linteo secundo la iudaica consuetudine. bembo, iii-648: or che m'ha
i maestri di fare simili involture. bembo, 10-v-291: confidentemente vi priego a non
più là che dritto non volea. bembo, 1-181: assai mi tenni fortunato un
, / carnifice, crudele, irrazionale? bembo, 10-vi-71: io sopportar non posso
e non ga- stigano i cittadini. bembo, 10-iii-304: da'francesi, per
[il console] e molestarlo grandemente. bembo, 5-120: rimane quella parte piena
negletto ad arte e 'nnanellato et irto. bembo, 1-220: vero è ch'un
spagnolo (una lingua). bembo, 2-24: la cortigiana lingua, che
massime gli catacumini che non erano battezzati. bembo, 10-vi-125: una delle più care
uomini 0 più duri o più effeminati bembo, 10-iii-409: amava da sé la
da le piume non fur lenti. bembo, 5-127: fecero condurre in padova artiglierie
, / quel giudicando con discrezione. bembo, 10-vi-306: sappia la v. m
, più dispesa che gli ateniesi. bembo, iii-89: de'provenzali...
la destrezza, con l'ingegno. bembo, iii-74: non solamente in ogni generai
è fiorentina, toscana o italiana. bembo, iii-104: la qual voce [
un tale diritto o privilegio. bembo, 10-ix-325: acciò che la bisogna del
questa santa donna si morì santamente. bembo, 2-152: alle volte ivi '
, or l in sue figure. bembo, 2-54: molle e dilicata e piacevolissima
di là dal ponte fu venuto. bembo, 1-135: se duro destin a ferir
de la natura stano molto sucii. bembo, 5-75: alle loro figliuole, tosto
per se medesime l'uomo colpevole. bembo, iii-423: non vi sento di così
-in senso generico: propenso. bembo, 1-67: da natura più labile siamo
in faccende tante che miraeoi fia! bembo, 10-viii-61: procaccierò di rompere ogni
canta il mal ch'alfonso piagne. bembo, 9-1-30: col pigliare io la parte
spossato; infermo, sofferente. bembo, 1-187: assai temo di lasciar tra
stile, un idioma). bembo, 10-v-244: vi priego che, se
un periodo di tempo). bembo, 10-viii-176: venerdì notte io ebbi così
, non puzzolente né lacunoso, discorre. bembo, 10iii- 136: il piano di
gotte, fianchi e mille lai. bembo, 1-189: solingo augello, se
fo facta per epso capitano laidamente. bembo, i-348: che vi siate fidar
brutto, / ove m'involsi tutto. bembo, 10-iv-284: con ogni guasto e
nobile e non villano deggio mostrare. bembo, iii-469: sozzo e laido è l'
filiali loquele domenico a romolo rispose. bembo, 10-vi-107: non voglio accrescere il
un periodo di tempo). bembo, 1-47: durissime sono le dipartenze,
lampo; lampeggio, balenio. bembo, 5-24: grandissime pioggie, e tuoni
.. alcuna buona speranza prese. bembo, lxv-38: il lampeggiar de'begli
morte mia che in lor lampeggia. bembo, iii-576: i'miro ad or ad
, e 'n ch'io m'avampo. bembo, iii-530: se benigno lampo /
ricopre alcuni organi di vegetali. bembo, 5-73: raccolgono lane, che da
(un'arma). bembo, 10-iii-326: i nimici co'sassi e
: cadenzato, cantilenante strascicato. bembo, ili-m: [le toscane voci]
sono scritte a la lanterna di esso bembo. -andare senza lanterna per lo
sm. ant. lanzichenecco. bembo, 9-3-69: quanto alli lanzenetti, che
che non sono ancora mossi. bembo, 9-1-235: dimora... fece
/ là 've sempre son vinto. bembo, 11-655: però vorrei ch'andaste a
miglia, ma nella larghezza dodici. bembo, 5-1-183: a le mura battere con
ordinò a demetrio falereo trecento statue. bembo, 5-13: dalle sue proprie ricchezze e
5 e 6 passa, numero 400. bembo, 9-3-121: ho ancora rimesso all'
senso generico: cinghia, laccio. bembo, 10-vii-306: vi priego mi facciate comperare
: chi è che vorrebbe le latinerie del bembo, piuttostoché le fiorentinerie del vasari?
appresso di quelli che l'hanno. bembo, 10-vi-68: le prose sono da buono
1453. foscolo, x-350: il bembo, imbevuto di purissima latinità, doveva
festeggiare leone x, pe'quali il bembo inscriveva con bella latinità profani encomi al
mal latino / chi sospirando parla! bembo, 8-88: tuttavia ho in animo
vedere molte istorie di figure bellissime. bembo, 10-iv-171: tutte le latora della
di guerra fosser venduti alla tromba. bembo, 5-80: de quali [giudici]
ne'periodi laudati dei devoti di san bembo si faceva a meno di nascondere e
aspetando il doxe li desse il laudo. bembo, 10-ix- 210: lettera scritta
munificenza, con generosa liberalità. bembo, 10-iii-103: lui e il re alfonso
suoi compagni, et pe'novizij. bembo, iii-391: onesta cosa non è
belle, / istoriate con sottil lavoro. bembo, iii- 668: che giova posseder
la grossezza di una ciliegia. bembo, 10-vi-123: sopra tutto ho avuto piacere
le 'ncominciò stranamente a piacere. bembo, 2-104: invece di * lui
vere. -in anacoluto. bembo [tommaseo]: quantunque le mie rime
l'odor del leardo anzi moscato. bembo, ii-74: l'altro fia una chineuccia
carne on d'ove on de formagio. bembo, 10-vi-70: né facea cosa che
che erano entrati in lega con lui. bembo, 10-iii-394: papa alessandro,.
e correlazione logica o sintattica. bembo, iii-214: 'or quando egli arde il
. — anche: sartiame. bembo, 5-66: disperse tutte le galee,
, e legoronle molto bene insieme. bembo, 10-iv-206: m. angelo,.
i pazzi inquieti. -rifl. bembo, 1-53: quello isione che, nella
. paponi. -accludere. bembo, 9-5-147: vedete di legar questa,
ch'io vo'per la via. bembo, 1-164: tal per te sono,
, per lo modo che detto è. bembo, 10-vi-137: piacemi della legazione datavi
concursione di tutta la legge dialettica. bembo, 2-143: egli niuna regola osservò,
leggie, l'aspra tempesta cresce. bembo, ili-m: essi la costoro diligenza
lezenti poterano lezer a le banche. bembo, 9-3-246: hanno a proporre una loro
ne la fronte il cor si legge. bembo, 1-167: ma che dirò,
sorridendo a parlare / mi cominciò. bembo, 8-61: tanto cordoglio incominciava a
liezerissima lezion et do altre voxe. bembo, 10-vii-146: bene spesso le gravi cose
so ben, m'aristi per scusata. bembo, 10-vi-208: quelli miei domestici.
necessità giura, / non è creduta. bembo, iii-172: i quali avertimenti,
); superficiale, poco importante. bembo, 10-ix-34: io v'ho scritto molte
verremo a quello ch'è di necessità. bembo, 10vii- 400: ho inteso [
ornamento stilistico (anche futile). bembo, iii-260: il petrarca...
a innamorarsi del tuo vero onore. bembo, 1-258: che già di leggiadrissime faville
del fragil legno antenna e sarte. bembo, 5-7: l'armata de'turchi.
un diavol ben l'altro conosce. bembo, 1-232: lei ben nata,
scrive con l'iniziale maiuscola. bembo, 9-2-244: non dirò più oltra,
la maggior parte di questi fuggì. bembo, 5-129: di poi, lentissimamente
-con lunga remora, tardivamente. bembo, 5-105: per questa cagione essendosi la
umani affetti non son meno intensi. bembo, 1-218: questo incarco stanco e
vecchiezza appoco appoco con lenta morte. bembo, 10-vi-192: i miei studi, de'
el ciel e mia nimica vole. bembo, 2-66: venendo al tempo che le
libro] quello che nelle lettere monsignor bembo ragiona, essere stato tenuto del boccaccio.
lettera, si diede alla mercatanzia. bembo, 10-v-366: da voi stesso conoscete
era per francia nel letto diserta. bembo, iii-355: il letto santissimo della
che fu po'constretto a mutar sito. bembo, 1-180: tal voi risguardo avete
ne dava a chi gliene domandava. bembo, 10-vii-429: buon costume è delle donne
croce nella fronte e liberalmente confessarlo. bembo, 10-iii-102: il proveditore, a'
-ant.: non rimato. bembo, iii-152: libere poi sono quell'altre
e sintattica di una lingua). bembo, 10-xi-282: non sono la licenzia de'
di stile, impurità di linguaggio. bembo, ili-m: essi, la costoro diligenza
castelvetro, 10- xi-166: presuppone il bembo che 'matre 'e 'patre '
modo contrario agli schemi stilistici tradizionali. bembo, 2-18: usolla [la parola 'onde'
; insolito, curioso, strano. bembo, iii-152: mescolate ultimamente sono qualunque
persuado lo piglino in buona parte. bembo, 2-176: non solo nel suo
sconcio, osceno, lascivo. bembo, 10-iv-102: il popol tutto, con
de sanctis, 9-10: [il bembo]... petrarcheggiò nelle sue poesie
sopra il lido d'albaro. bembo, 1-262: quel, che far si
semina sulla sabbia compieun lavoro inutile. bembo, 1-193: onde si dice: chi
piacer, se questo è tanto? bembo, lxv-39: né fu di libertà giamai
] se spesse volte si traspianti. bembo, iii-323: a me parrebbe che questa
il fumo, la nebbia). bembo, 1-41: oh vaghezza, che come
i campi di luni aveano guasti. bembo, 5-85: successe giulio secondo figure.
si può dire limacciosa e brutta. bembo, iii-469: sozzo e laido è l'
fare né meno menzione di quello del bembo sopra la speranza, in cui, se
, / perché tacendo fora scortesia. bembo, iii-109: il parlare della romana corte
elegante. liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sanazaro
/ porgan conforto a nostre membra inferme. bembo, 1-246: non han pesce /
ch'e'ricorrino in toscana. bembo, iii-80: i romani due lingue aveano
parte in una controversia giudiziaria. bembo, 10-iii-97: non guari appresso messer antonio
region. ant. litigare. bembo, 9-2-134: mi pregate per parte di
e insaziabili. -sostant. bembo, 10-vi-286: né son persona da tenere
, n. 1). bembo, 9-3-95: potrebbonsi oltre a ciò queste
livello2, n. 1). bembo, 9-3-94: sono tutti denari che si
per man di iacomo chiodo nodaro. bembo, 9-3-97: queste rendite il cardinale
.. e lo 'mperché non sanno. bembo, 2-91: aviene alle volte che
termine al quale si riferisce. bembo, 1-52: né manca umore alle lagrime
per amore sovvenire coll'aiuto umano. bembo, 2-92: usasi l'uno ['
la sua vigna locarà ad altri lavoratori. bembo, i-289: mandando io un mio
, errante sia 'l mio stile. bembo, 1-184: rivolgete, scrittor famosi
tu scrivessi duo versi a tommaso. bembo, 10-iv-258: da'guasconi, non
lodò d'accordo un degnissimo lodo. bembo, 10-iii-382: di questi [giudici]
pedanti i contemporanei che esaltarono tanto il bembo;... sareste pedanti anche voi
divenire innamorata mi sono lasciata trascorrere. bembo, iii-368: oimè quanto amare sono
, differente; divergente, discordante. bembo, 1-22: dando luogo in sé a
una folla, una città). bembo, 10-v-123: ho giudicato poco avveduti essere
loro addormentati insieme: venite a me. bembo, 11-251: anzi ve ne priego
ciò, si leverà a romore. bembo, iii-336: raunata quella sciocca gente,
in costruzione a senso). bembo, iii-316: invitatovi delle vicine contrade qualunque
sul loro, perderono alcune castella. bembo, 10-iv-239: i frigolani mandarono al
di miopia sia fisica sia intellettuale. bembo, iii-552: non sia del tutto losco
, a sier andrea tie- polo. bembo, 10-ix-35: se è vero che m
inferno, in vista un paradiso. bembo, 5-32: tali sono i costumi di
valigie, catene, ecc. bembo, 10-ix-141: compratemi una cestella d'argento
di qualcuno: al suo cospetto. bembo, 10-viii-47: non mi pare si debba
, quanto al fin più inclina. bembo, 10-ix-382: io adopero ora la
/ l'odorifero e lucido oriente. bembo, ih-652: ne l'odorato e
). liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sana-
sana- zaro limato e candido. il bembo istretto e in sentenze acuto; lo
). liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sana-
il verbo, e 'l verbo lui. bembo, 1-232: felice lui, ch'
m'ha infiammato ornai come amor vòle. bembo, lxv-38: da un vago,
ch'elli sente delle nostre operazioni. bembo, 10-vii-32: guardate come scrivete di questo
atti luminosi / a tutti li largisce. bembo, 111-137: da scegliere..
un suono nasale e prolungato. bembo, iii-150: di mezzano poi tra queste
più lungi: al più tardi. bembo, 10-vii-133: venni in roma per basciare
et ha scritto al gran maistro. bembo, 10-ix-62: si tratta...
che forza non v'avea luogo. bembo, 10-vi-232: ho mutato quella parola
serie, in una situazione). bembo, 10-v-213: troppo siete stato cortese,
de la vite a fargli danno. bembo, 2-78: a me sarebbe sopra modo
, si lamentava del suo amore. bembo, 5-178: erano molte colonne, ciascuna
luogo selvaggio, incolto. bembo, iii-604: quand'ecco amor, ch'
lustra. - anche al figur. bembo, 1-268: giardin non colto in breve
dico oltre e de r fo ragione. bembo, 2-54: molle e dilicata e
uso de'vulgari, quantunque in bembo, iii-461: la reina, uditola e
- anche: disseminare d'errori. bembo, iii-114: quando la penna pigliate in
di tutto il globo della terrestre macchina. bembo, -persona o gruppo di persone
ancora continuar per altri do anni. bembo, 5-113: volle che la gabella della
perch'io non mora giovinetto amando. bembo, 1-166: avess'io almen d'
e dominatrice perfetta di ogni passione. bembo, 10-iii-104: la fortuna per lo
lo più come appellativo affettuoso). bembo, n-180: 'pà tremo 'e
, che non erano poche. bembo, iii-152: libere poi sono
di necessità vi siede uomini non reputati. bembo, la sua guida, / e gliene
, 3-9 (360): lei bembo, iii-443: infinite e innumerabili..
con perfetta proprietà; molto elegantemente. bembo, 10-viii-239: né mi si volge per
. -signore, gentiluomo. bembo, 10-v-171: oltre le medaglie ho avute
introdurre il loco di republice e tiranni. bembo, ih-335: i poeti, che
perché non è conservatore, ma fattore. bembo, 9-1-260: ho tenuto mercato con
spesso mi invita a mangiare seco. bembo, 10-iii-371: nessuno di constrignere ardisce
una seduzione irresistibile; maliarda. bembo, 1-84: si novamente me da me
: la comparazione, messa avanti dal bembo, delle piante che meglio mettono nella
per mare, di voi assai. bembo, 5-2: quella stessa occasione di
o rimovimento o impedimento di colui. bembo, iii-625: quando 'l verno le campagne
, plasmare la propria natura. bembo, 9-4-9: siate voi di voi stessa
figlioli quali piangessero e'suoi maggiori. bembo, 9-2-228: queste mulina sono quanta
e nella magione di san sebio. bembo, 9-3-275: la mia
/ che dir soleva insembre col patrone. bembo, 10-vi-267: da chi debbo io
o professore, ecc.). bembo, 10-v-340: convengo raccomandarvi l'antico e
, avendo imparato sempre a servire. bembo, 10-ix-284: averete un magistrato molto
discrimine era posta la libertà romana. bembo, 5-115: scala, castello nelle
orgogliosamente; audacemente, animosamente. bembo, 10-iv-141: nulla con dignità trattarsi e
ma è migliorato assai di colore. bembo, 10-vi-87: erasi il povero signore ridotto
... più diffusamente dichiareremo. bembo, iii-278: sono 'unqua 'e
desinato quando tu tomi a desinare. bembo, iii-305: sono alcune altre voci,
ma'che desio d'avanzar tuo valore. bembo, iii-306: altro vale la 'mai'
. ant. granoturco, mais. bembo, 5-73: hanno costoro [gli indigeni
per due volte: mainò! mainò! bembo, 1-145: mai no, che
che volesse ruvinare di subito gravemente. bembo, 10-vii-355: quelli sigg. avvocatoci
niuna in quelle parole dello apostolo. bembo, 10v- 204: quanto a'tre
-difficoltà economica, privazione. bembo, 5-1-279: che è ciò altro se
beate / lo spirto d'alessandro glorioso. bembo, 5-53: egli, malatosi,
mala ventura abia chi te zense spada. bembo, 9-4-41: tra le altre malavventure
satirico, mordace, pungente. bembo, 10-iv-199: il leone,..
, sono quegli che vogliono militare. bembo, 1-35: questo sospinge il fratello
dell'infinito numero delle ingannatrici tratta. bembo, 9-1-11: noi abbiamo in questa
uno empiastro, e lo levano via. bembo, 5-38: già per contagione de'
con negligenza e incapacità. bembo, 10-vi-103: vi priego facciate intender tutto
voluto impedire; e tiensi lo interdetto. bembo, 2-28: per occulta forza della
10. dimin. malinconìchétto. bembo, 9-1-28: il sig. ippolitino.
ucelli non l'avessono giamai veduta. bembo, iii-374: duolsi l'anima maninconosa
i mali consigli non sono felici. bembo, 10-iii-230: di farsi della città
una malvagissima valle, fu preso. bembo, 10-v-162: non so se io mi
-tronco (un vocabolo). bembo, 2-26: si veggono le toscane voci
stato manca ove non è obedienza. bembo, iii-104: come la toscana lingua
d'assoluta libertà di lor natura. bembo, 10-vii-74: 10 vorrei pure non
, infino alla sua ultima ora consumate. bembo, 10- vii-461: sete col vostro
dee fare non è sempre disposta. bembo, 1-128: manchézza di tutte le buone
la destra, scrivevo con quella. bembo, 9-3-45: egli, che mancino era
altrui; zimbello, succubo. bembo, 1-46: quell'altro, di donna
per esprimere rispetto e deferenza. bembo, 10-viii-20: ogni indugio...
, dispensarsi dal fare qualcosa. bembo, 10-ix-106: ho cominciato una istoria che
, venire a capo di qualcosa. bembo, 10-v-31: il primo e più intenso
cose concette manda fuori e rivoca dentro. bembo, 10-x-84: se noi vorremo sapere
le regole dello scrivere, promesseci dal bembo? sassetti, 37: stimomi che e'
volgere in fuga, far fuggire. bembo, 5-35: uccisero la maggior parte de
: lo stesso giovan villani parve al bembo scrittor plebeo per la lingua da lui presa
delle antiche armi da fuoco portatili. bembo, 5-10: le canne sono di ferro
quale avanza e passa di chiarore. bembo, 10-vii-381: io ho a questi dì
di poetare da innamorato, mezzano il bembo che la imitava, è or sì
tal segno, tanto. bembo, 10-viii-71: alla dolcissima lettera vostra non
quello che a molti pare occulto. bembo, 10-x-151: 'scoscendere 'non aveva
quali fanno grandissimo rumore corno sonagli. bembo, 10-vi-26: farai de'manigli, quando
/ non cura farsi servo lo debente. bembo, 10-iii-141: de'francesi ne morirono
ma fin do zomi speravano aver audienzia. bembo, 10v- 352: vennermi ultimamente le
? forse se gli può paragonare il bembo? appunto questi par servo e quegli
la verità e domatina averò risposta. bembo, 5-158: andando egli per di là
nemiche per poter effettuare l'arrembaggio. bembo, 5-43: i nimici una mano di
, cioè nella potenzia, della lingua. bembo, 9-2-26: non ho niun pensiero
un'altra; sobillare, aizzare. bembo, 10-ix-409: se forse la serenità vostra
come è usanza di marito a sposa. bembo, 9-1-47: toc- colle la mano
; fare un clamoroso voltafaccia. bembo, 8-103: 1° credo che voi v'
eseguire gli ordini dell'uomo. bembo, 10-vii-341: quanto ai falconi e simili
quella con più moderata operazion vendicò. bembo, 5-73: sei isole [colombo]
manterria sempre con somma dili- genzia? bembo, 10-vi-57: questo povero mio affittuale.
mi diede natura e 'l tristo manto. bembo, 1-221: molza, che fa
: il valoroso cavaliere di messer francesco bembo raddoppiò le sue ire e con le forze
, ecc.; marezzatura. bembo, 10-ix-126: vorrei che mi compraste tre
lor mal grato andar gli convenne. bembo, 9-2-85: io non dubito che
da 'ndugiar più a maritarla. bembo, 10-v-5: ieri col nome di
di paolo e sirocchia di scipione. bembo, 9-2-262: io maritai m. niccolò
si dà principio alvarte). bembo, 9-2-172: marte o mercore. ariosto
/ cominciò di baiardo aver martello. bembo, i-58: non ho creduto.
senno impara alle spese d'altrui. bembo, iii-630: adunque m'hai tu
con riferimento a un sostantivo). bembo, iii-193: il che aviene ancora di
. ant. al genere maschile. bembo, 2-116: chiunque maschilemente e feminilmente
: che appartiene al genere maschile. bembo, iii-187: questi nomi altro che di
li quali ragionando incautamente s'accompagnò. bembo, 5-7: galeotto manfredi, signor di
, / massimamente poi quando si canta. bembo, iii- 269: voi farete
lacrime, di qualità eletta. bembo, 10-v-352: vennermi ultimamente le terze [
ma dormono in su i matarazi! bembo, 5-74: la qual lana per la
i tempi, sì come afferma ancora il bembo. piccolomini, 1-32: da questo
anzi più cresce quanto più la estendo. bembo, iii-176: un altro potrà,
contado a casa di suoi parenti. bembo, iii-461: il che alla donna fu
l'hanno ridotto alla loro lingua. bembo, iii-116: guido cavalcanti, farinata degli
che que'gran fatti di roma. bembo, iii-446: gli spiriti nostri raccendendo
cotti matoni sono murate dentro dalla città. bembo, 5-163: canali di mattoni sodissimi
fabbricante di mattoni, mattonaio. bembo, 10-v-345: ho tenuto mercato con legnaiuoli
divino che costituiscono il mattutino. bembo, 5-51: i monaci le ore mattutine
, iv-265: 'uopo'è messa dal bembo per voce provenzale... il ferrari
ferrari... dà contra 'l bembo e la pone in mazzo con altre molte
per un maestro il qual mel tragga. bembo, 1-39: io non mel sapea
di comperarmelo [il lino]. bembo, 2-97: perciò che qualunque volta elle
tutto acceso son di vostra lampa. bembo, 1-177: io men vo'gire /
dir non potrei, la dimandò. bembo, 1-220: ella è l'alma di
n'allungo, e più m'appresso. bembo, 1-171: già dicev'io meco
una catenina al collo). bembo, 9-3-252: io ha veduta una medaglietta
abi tate chiamò tribù. bembo, iii-106: sì come le contrade,
nostro è maggiore di tutti e mali. bembo, iii-92: non sarà da dubitare
m'è stato detto, il cardinal bembo medesimo, in questo ultimo, avea ritratto
pietà della solitudine della donna mia. bembo, iii-389: né le dolci aure
olio medicinale, chiamato dagli persiani radinaca. bembo, 10-viii-117: nessuno errore avete fatto
corrispondente a circa 52 litri. bembo, 9-2-91: dànno ciascun mese di grano
; sopportabile (un dolore). bembo, 1-19: sono questi in amore mediocri
cioè umile, mediocre ed alto. bembo, iii-178: quanto sarebbe stato più lodevole
indietro che alcuna altra di ponto. bembo, 10-iv-41: perciocché era in que'
, parea meglio greco che francesco. bembo, 2-168: è oltre a ciò,
cognizione precisa su determinati argomenti. bembo, 1-59: dura cosa pare a me
loro milensàggine hanno posto nome onestà. bembo, iii-435: se pigro e
dotta comunicazione ha deterso la memoria del bembo e dell'aldo da ogni ombra o di
essere presente alla morte loro. bembo, 1-150: hanno tra le loro
vita e passione di gesù cristo. bembo, 10-vi-270: vedo che le cose
che tu stesso curioso e memorioso. bembo, 10-v-103: il vescovo di capo d'
da lui al porco non ha nulla. bembo, iii-316: in suoni e canti
case loro; agli acciaiuoli n'avanza. bembo, i-45: égli stato questo benificio
con mezzi poco adatti o indecorosi. bembo, iii-154: il fornire le rime sempre
dello 'ndica- tivo, come afferma il bembo. delminio, ii-123: qualunque nome
meno ei cadea in terra tramortito. bembo, 1-231: ond'io ringrazio amore
qualcosa: astenersene, rinunciarvi. bembo, 1-125: se... avessero
o menomerà o fia iguale pena. bembo, 10-viii-258: crebbero poi d'ora
e colui che fa beffe di lui. bembo, 1-116: né per le vecchie
minimo; inezia, quisquilia. bembo, 10-iii-288: m. andrea, in
benefizi pure in menomissima parte ricompensare. bembo, iii-344: io a dimostrarloti,
qual fosse la mente del poeta. bembo, 10-iv-14: quello ambasciatore, liberamente
si tenere e vagillando si trovò ingannato. bembo, i-m: vivono pieni sempre di
e stecchi... temetter forte. bembo, 1-270: come la greca ch'
(con valore condiz.). bembo, 10-iii-237: l'ambasciatore del signor lodo-
hoe, / di tante meraviglie sbigottirò. bembo, iii-338: si vedrà chiaramente infiniti
la vide. -sostant. bembo, 5-1: gli uomini di quella contrada
si mise al servigio dell'imperadrice. bembo, 10vi1- 8: io non mi
lagrime e sospiri e dolor merco. bembo, iii-329: chiunque il segue [amore
bene che tu se'tenuto di fare. bembo, 10- vii-8: il mercatantare.
. sanudo, lviii-452: sier antonio bembo, proveditor sora la mercadanzia, alidò
lei non si faria il mercato. bembo, 9-1-260: ho tenuto mercato con legnaiuoli
e rimanga istasera qui con voi. bembo, 10-v-10: bascio il santissimo piè
mercé, cui tanto si commise. bembo, 1-158: aperti quegli occhi,
, ho avuta de continuo singulare audienza. bembo, 10-ix-32: ora la dio mercé
vien per impetrar merzé da morte. bembo, 1-174: è questo quel bel ciglio
ebbe la mercede che cercata avea. bembo, 1-192: di tanta e così lunga
doi fanti, guardando un pezo intorno. bembo, 10-vi-121: ho parlato a monsignor
-ora meriggiana: il mezzodì. bembo, iii-416: mi basterebbe egli il dì
le viti dalla parte del meriggio. bembo, 5-74: verso il merigge più
dobbiamo osservare ed amare con riverenzia. bembo, 10-iii-413: il che spesse volte
è stato. -sostant. bembo, 9-1-82: di rado si vede avvenire
quali di lui avevano bene meritato. bembo, 9-2-160: avendo grandemente, e
aiuto, di un privilegio. bembo, 10-v-27: la fortuna è cieca,
non passeranno senza tuo amarissimo supplicio. bembo, 9-3-32: non avete voluto che a
/ colonne integre lancia quel gigante. bembo, 10-iv-304: cadevano dalla somma parte
l'un stil con l'altro misto. bembo, iii-675: fiume, che del
o dotta a quella volgare). bembo, iii-108: chiama, dico, quella
si mescolaro, / dando e togliendo. bembo, 10-iv-81: secento valorosi fanti,
fortuna una virtù e prudenza grandissima. bembo, 2-50: molte dell'altre cose potevate
diversa lunghezza o dispostisecondo schemi variabili. bembo, 2-54: sono le rime comunemente di
, mese per mese: mensilmente. bembo, 10-iv-224: o di salario di mese
fanno ancora queste messaggerie del gran sire. bembo, pr. sp., 5 (
latin del messale e quel del bembo. 2. per simil.
mandi... l'istorie del bembo, ma non le lettere, percioché questi
n'ha mestieri più 'l mantello. bembo, 9-1-10: il povero giovane.
cordoglio (uno scritto). bembo, 10-vi-158: ma io non farò più
, dove n'andava la vita. bembo, 1-247: e cerchi e mete e
/ l'altra mitate veramente sia. bembo, 8-124: ancora crederei essere la
tasso, ii-455: il petrarca e 'l bembo e monsignor de la casa usano più
/ sia confermato e messo a seguizione. bembo, 111-454: quivi, da altri
luigi, come bene gli mettea. bembo, iii-163: egli prese medesimamente voci
1-88: mezzanamente esercitava gli altri diletti. bembo, iii-359: ruppe ad artemisia la
-molto gravemente, duramente; severamente. bembo, 9-3-374: guardatevi di non mi far
da innamorato,... mezzano il bembo che la imitava, è or sì
oro fin con molto belle figure. bembo, 10-iii-333: a sei loro figliuole una
li fanti sono col re cristianissimo. bembo, 10-viii-207: quel tristanzuolo di cola
che saranno circa di fiorini 23. bembo, 10-iii-230: nella primavera poi del
, non credo si possa. bembo, 1-99: tacque a tanto madonna
ai mio mal si spesso giro. bembo, 10-v-42: ella mi perdoni: ma
una parola; interno del verso. bembo, ili-m: [le toscane voci]
dicenti: vegna il reame tuo. bembo, 8-132: niuna offesa feci io mai
iddio a casa l'aveva mandato. bembo, iii-324: già mezzo tra se
poi che tutta donata mi ti sei. bembo, 1-180: se non mi si
il gran foco in tutte le midolle! bembo, iii-351: né cosa è che
: guastare, sciupare, troncare. bembo, 5-67: col ferro e col fuoco
mieta / unione e buono ordine. bembo, iii-569: sempre non consente amore /
dati). - anche assol. bembo, 6-74: forza è talor ch'io
e le stelle miglior acquistan forza. bembo, 1-164: il verno aspro e
, scritto in tale dialetto. bembo, iii-108: chiama, dico, quella
pervenuti di mille trecento quarant'otto. bembo, 1-186: nel mille cinquecento e
che seghi tacque stanche dall'altre navi. bembo, 1-233: rime sì soavi e
di dar legge alli rozzi capelli. bembo, 10-vi-265: sarete contento lasciar passare
d'atene doveano e lacedemoni sostener. bembo, 5-1: molte vicende di tempestosi
le miniere ritrovate in essi monti. bembo, 5-1: già per adietro i suoi
mano è lo istrumento e ministra. bembo, 1: speme,...
minuir le forze de li inimici. bembo, 5-25: armato l'essercito [
noi vogliamo si facci sopra tal cosa. bembo, 10-155: sarete contento di porre
su cui viene scritto tale elenco. bembo, 10-ix-325: acciò che la bisogna del
più confonderai la mente de lettore. bembo, 10-vii-461: sete col vostro maestrevole
che bagna la minuta e verde erbetta. bembo, iii-322: pervennero in un pratello
moisè, da lui scritti in carte. bembo, iii-139: il petrarca,.
le parti insieme, fatto perfettamente. bembo, 9-1-208: più particolare e minuto
compiutamente, esaurientemente, accuratamente. bembo, 1-96: cotesto tuo amante..
nella mia con suo pianger dirotto. bembo, 9-1-37: non l'ho visitato
, signormo e l'occ. gianni. bembo, 2-76: usanza della toscana essere
ché tanto è una medesima cosa. bembo, 1-99: madonna, e'mi giova
felice albergo mi facea la notte. bembo, 10-iv-62: gran parte del senato,
conviene, miri in questo essemplo. bembo, 2-79: quando a fare essi alcuna
prudenza, comportarsi con cautela. bembo, 10-iii-119: già il successo del re
, di freddo e di misagio. bembo, iii-304: la 'mis'...
un colpo, e valse mille. bembo, 5-132: cento cavalli borgognoni uscirono
correva a mischio a guardare questi solazzi. bembo, 2-60: i quali proverbi postivi
per la povertà non si maritavano. bembo, 10-x-347: se la scrittura racconta
lombardi, perché li aveano misfacto. bembo, iii-304: la 'mis'...
li meriti passati con lo presente misfatto. bembo, 10-iv-199: il leone, oltra
e umana, et in uno subietto. bembo, 1-168: la pena è sola
. -compiere, effettuare. bembo, iii-356: quante notti miseramente passa veg-
farà che l'umil sarà reggente. bembo, ii-9: parendo loro che per questo
terra immobile tare e l'acqua. bembo, 1-90: sono per le mobili
serve a indicare la proprietà immobiliare. bembo, 10-ix-12: se io mi morissi.
. - anche: spegnitoio. bembo, 10-ix-37: compratemi due moccadori da candele
. -con valore attributivo. bembo, 10-vii-25: se io vi raccomandassi le
tolto al duca di borbona più terre. bembo, 10vii- 148: state sano e
moderatrici d'ogni cura 'nfesta. bembo, iii-458: dovea [la natura]
di luce e di vita. bembo, 1-153: tutte [le stelle]
quella [definizione dell'amore] del bembo assai più moderna, 'amore è
il modo comandativo per lo disiderativo. bembo, 10-xi- 436: per trovar
che hai offesi in occupare quello principato. bembo, 10vi- 348: avendo io usato
in modo autonomo e indipendente. bembo, 10-v-142: vostra signoria ha pur voluto
e molestia per la mala coscienza. bembo, 10-ix-277: il caso di lorenzo
struggendo gli occhi nebulosi e foschi. bembo, iii-377: molle già era divenuto
- anche: palatalizzato, iodizzato. bembo, iii-150: molle e dilicata e piacevolissima
; irrorare. aretino, v-1-347: bembo, già sfumar veggo il mar tirreno
que'che pensan superar tal lume! bembo, 10-iii-70: gli animi di quelli re
un'opera, ecc.). bembo, 10-iii-34: a questa così varia e
leggi de'fluidi. -sostant. bembo, 2-183: il che è ora in
facevano poi mercatanzia con moltiplicata utilità. bembo, 10-iv-76: stanziò il senato che
co'rami sfoga l'ira molta. bembo, 9-1-11: noi abbiamo in questa
grossa, e non è da molto. bembo, 1-112: ciascun per sé,
essi sono molti e molto presummono. bembo, 2-168: leggesi 'molto'e 'assai',
e molto è più di lor prudente. bembo, 9-3-7: molto molto sete amato
momento presso voi, come spero. bembo, 9-1-104: il quale ufficio avea inteso
sottile punto e momento di stadera. bembo, 10-ix-361: la bilancia è un bilancion
impedimenti fatti per monari et altri. bembo, 10-ix-159: quelli monari, o
ma paiono beni al senso. bembo, lxv-37: alto, sottil, angelico
monda [dalla lebbra] e bella. bembo, 10-vii- 228: ho cacciate
dello stile (un autore). bembo, iii-255: la qual cosa ne vero
, 3-180: usando cotale locuzione il bembo, che fu sì mondo e schifo poeta
, come costà i querciuoli e più. bembo, 10-vii-298: ho bisogno d'un
quanti i denar suoi gettano via. bembo, 9-3-300: in questo mezzo proferitemegli
o anche disposta a umili servizi. bembo, 10-v-104: pregherò il cielo che mi
padri; e questo zerto aspeta. bembo, 10-vii-304: vi direi...
manda; e piacciali che possamo rimediarci. bembo, 5-24: molti di quella
e la gran division del monocordo. bembo, 10-viii-138: quanto alla grazia che tu
erti argini o due basse montagnette. bembo, 1-138: pervenni a quel boschetto
le popolazioni delle zone alpine. bembo, 10-iii-53: ragunata prestamente alcuna quantità
essere intese da questo monte a quello. bembo, 10iv- 173: co'suoi famigliari
in montagna (un soggiorno). bembo, 10-iii-131: mandò il re innanzi il
, un centro abitato). bembo, 10-iv-26: perdettero [i nemici]
altre genti più feroci ed alpestre. bembo, 10-iii-258: fuggendo, per lo non
. figur. arduo, difficoltoso. bembo, iii-604: uscito fuor de la prigion
/ e sempre ne succeda una maggiore. bembo, iii-322: onorati allori, lungo
fila, ciascuno segnando il suo. bembo, 5-102: nell'ar- zanà,
m'imponeva un monte di faccende. bembo, 10-v-203: così si giugnerà un
la materia proposta andò a monte. bembo, 10-ix-131: domane il podestà scriverà
petre pretiose ella si è morata. bembo, 5-10: due le più grandi e
asprezze (una lingua). bembo, iii-140: molte altre parti possono le
dal mondo i morbi e la malizia. bembo, 5-38: già per contagione de'
che mai lieto del suo mortai morbo. bembo, 1-47: tutti gli amorosi morbi
altro peso, ogn'altra salma. bembo, 1-182: amor è...
suo. guicciardini, i-181: pietro bembo, padrone di una galea viniziana, fu
-cane morlacco: molosso. bembo, 10-vii-185: ho avuto piacere assai che
aria, ecc.). bembo, 1-43: non corso di mormoranti rivi
la pianze, zema e mormora. bembo, 1-87: due colombe..
suoni e dolci senza paura nutrica. bembo, 1-72: nello stremo della sua selvetta
quand'ella piglia colla bocca il morso. bembo, 10-iv-44: temea eziandio che,
. riferimento ad amore). bembo, iii-376: tu [o amore]
altre terre cum grandissima strage e mortalità bembo, 10-iii-158: grande mortalità di cittadini
occhi facea sempre al ciel porte. bembo, 1-244: sovra 'l tuo
particella di diletto m'è data. bembo, 1-25: così 'l viver m'ancide
che comportano la pena capitale. bembo, 10-iii-81: l'altra quarantia ha il
vedrai col cor più sempre ardente. bembo, 10-iii-399: in quella medesima cura
- anche: cupo, tetro. bembo, iii-150: di povero e morto suono
al mondo, pur v'andò. bembo, 1-49: morto al diletto, a
e l'inizio della vacanza. bembo, 10-v-321: sapete bene che per lo
. -inezia, nonnulla. bembo, 10-ix-189: ogni mosca che vola per
ant. malvasia moscatella: zibibbo. bembo, 10-ix-381: della malvagia moscatella che
garofanata o las sativa. bembo, 10-78: voi m'avete ora una
che regnano gli ignoranti e glisciocchi. bembo, 12-79: ahi quanto senza prò'si
per dolcezza che 'n ciel vanno. bembo, 10-iv-75: mi scrivete mandarmi la
de'modi tenuti per li viniziani. bembo, 1-183: un consumarsi dentro a
vivere ritirato per evitare avversità. bembo, 9-4-37: quando io stato sarò in
che repentine mutazione della fortuna mia! bembo, iii-562: quando ebbe più tal
più di contenuto polemico e mordace. bembo, 10-v-192: fare una canzon tutta di
/ dove assai gente potessi vedere. bembo, iii-387: assai ci hanno,
. ariosto, 7-129: dimmi che al bembo, al sadoleto, al dotto /
et erano venuti a le arme. bembo [tommaseo]: queste mozioni per conto
modo schematico, per accenni. bembo, 10-ix-218: m. jeronimo tolentino mi
munito per il re di hongaria. bembo, 10-iv-45: le terre prese si munirono
male mi potrebbe accusare per ribello. bembo, 9-1-170: il qual piato un barrattiere
murale e pezi 7 menuti avanti. bembo, 10-iv-299: il papa, perciocché
battere le fortificazioni, per assedio. bembo, 5-2: essi gittavano con l'artiglierie
. -con sineddoche. bembo, 1-100: o pure con quanta soavità
nuova deliberazione di depo- nere roggero. bembo, 1-46: quell'altro di donna mutabile
casa o d'alloggio: traslocare. bembo, 8-50: questo mutar ai casa ci
mu- tacione ha pigliato grande recreamento. bembo, 10-v-281:
on- d'esser mutolo / convienimi. bembo, 1-99: ma vatti con dio
-molto fievole (una parola). bembo, iii-140: molte altre parti possono le
nome di corito, farà cornito. bembo, 2-54: molle e dilicata e
eccellenzie e 'l suo bel viso. bembo, 1-99: le narrate dolcezze degli
, che incomincia a esistere. bembo, 1-153: tutte [le stelle]
, di una figura retorica. bembo, 2-136: 'vorrei 'e 'volessi '
frase, di un periodo. bembo, iii-213: 'egli 'non sempre
di nascondigli (un luogo). bembo, iii-420: seguonsi per le nascondevoli selve
di selve e di cacciare le fiere. bembo, 10-vii-104: se verrete, come
una persona (un giorno). bembo, 2-35: della vostra molta cortesia ringraziandovi
di sangue. -di animali. bembo, iii-500: miriamo l'aere e gli
modo di nuotare; nuotata. bembo, 3-30: gli erbosi fondi de'fiumi
de fanciulli e le pope delle donne. bembo, 5-3: preso il pugnale che
natio. -di animali. bembo, 1-164: suol, poi che 'l
culturali: una lingua). bembo, 2-11: ora questi barbari la loro
quali non avevano natura né testiculi. bembo, 5-75: neri e buoni uomini e
quello che è di natura attribuisce il bembo all'uso, e quello che è dell'
le cose naturali e umanali e divinali. bembo, 1-90: queste erbucce stesse.
sì che sia naturale la figura. bembo, 10-v-48: raffaello, il quale
sillaba, nella metrica classica). bembo, 2-65: molto men male era ordinare
abituarsi, assuefarsi a una situazione. bembo, iii-368: aviene alcuna fiata che in
un'espressione, una parola). bembo, 2-118: come che 'avemo '
poi sott'acqua la prora ficcare. bembo, 10-iii-294: égli era una nave caricatoia
e vennono ed assediarono questa città. bembo, 10-iv-65: ferdinando re far navilio
... uno membro principale. bembo, 5-2: ora tutte le alpine nazioni
uve colgono, cavinne le foglie. bembo, 10-viii-167: se io ubbidisco e male
-preceduto dalla cong. e. bembo, 6-34: né freno il corso e
che racontasse mai verso né prosa. bembo, 1-190: s'io dettai rime
che si possa introdurre la virtù. bembo, 10-vi-161: dare a voi gravezza di
dalle circostanze o dal costume. bembo, 10-iii-289: incontanente che i turchi la
nighitto- samente, infintamente, dispettosamente. bembo, 10-iv-142: perché il bellissimo impero
chioma, e cacci fuor di lete. bembo, 9-3-2: acciocché almeno la tardezza
senza far nulla; essere inerte. bembo, 10-vi-181: il quale amor nato in
scarsa sollecitudine o ne è segno. bembo, 10-v-35: temo non sia il mio
, poniamoché negligentemente io il faccia. bembo, 5-6: il signor giulio cesare
e si darà principio a negociar. bembo, 10-vii-390: felice...
, 1-457: spediva segreto negoziatore pietro bembo a venezia per alienarla dalla francia ed
preoccupazioni (una carica). bembo, 10-vi-62: vi priego ad usar diligenza
remoti dalle negoziose conversazioni delli uomini. bembo, 9-2-24: parrammi per lo innanzi
o aspro; affanno, dolore. bembo, iii-644: spenta colei ch'un sol
nubi invece di respingerle). bembo, 12-63: non ti doler della fortuna
ridusse a santa pace e concordia. bembo, 1-46: con agro e nimichevole
brache calate / v'aspetta il vostro bembo a campi elisi / tra i fior
, a personificazioni, ecc. bembo, iii-555: che ti vai saettarmi,
sorte, le circostanze). bembo, 10-iii-43: il signore anton maria,
di ricci e nera di lecci. bembo, iii-322: due selvette pari e nere
danari non sono il nervo della guerra. bembo, 5-79: i nervi delle guerre
libbra s'intendano pagare nette. bembo, 10-ix-79: io mando un carratello
neutro; secondo il genere neutro. bembo, iii-193: qualunque voce si dice neutralmente
il genere neutro pel fe- minino. bembo, 2-82: questi nomi altro che di
e della barba; canizie. bembo, iii-448: alquante saranno altre coppie di
e par che 'l cel ne goda. bembo, 5-74: trovarono uomini assai agili
dei 'nicoletti ', abbracciò il bembo. = dal nome della parrocchia
mio peculio o per tempo vetusto. bembo, 10-vi-199: se voi non avete
troppo è vero quello che aisse il bembo, che ad un'assetato era men
stessa stregua, ugualmente. bembo, 2-27: ella [la lingua toscana
è più veloce che gli anni. bembo, 1-74: nella qual tua credenza.
scampare veruno che meriti la morte. bembo, 2-9: infiniti sassi sono in
vieni e usa il nostro congiugnimento. bembo, 2-42: credere si dee che le
al peccato o che ne deriva. bembo, 1-130: sozzo e laido è l'
vedere per la miseria della giudea. bembo, 1-93: per questa ragione non
poter miticar gli affanni e nói. bembo, iii-425: ogni fibra ne riceve ristoro
di catarro gli dette mai noia alcuna. bembo, 10-vi-345: questo male [delle
-darsi noia: crucciarsi, affliggersi. bembo, 1-63: male abbiam procacciato, compagne
; sgradevole, noioso. bembo, 10-vii-102: se io del vostro venire
più noiosa che la sera assai. bembo, lxv-39: ripensando come il servir mio
intendere in nome degli altri collegati. bembo, 10-vi-42: mad. duchessa,
come luogotenente, ambasciatore o fiduciario. bembo, 10-v-252: a me parrebbe commettere error
alla consonante nominale abbia data noia al bembo solamente in 'grave 'e '
in presenzia di scomunicato nominatamente. bembo, 10-1v-158: da padova molti cittadini
gravità, né gravità sanza levità. bembo, 10-iii-100: essi con l'esempio de'
se non che la fanciulla gliel chiarì. bembo, 1-25: volea seguitando alle prime
nonne. -sostant. bembo, 2-175: è, oltre a questo
..., lasciò soletta. bembo, iii-105: voi avete detto non so
castelvetro, 10-x-246: mostra [il bembo] di non sapere che raccostarsi con
col nostro reverendissimo arcivescovo nostro imbasciadore. bembo, 1-223: la nostra e di giesù
può avere una connotazione enfatica). bembo, 9-4-33: potevamo stare in corte di
tuoi spergiuri vengano sopra il capo nostro. bembo, 1-122: avendo ella [la
a cui appartiene chiparla o scrive. bembo, 10-ix-104: m'incresce ch'abbiate fatta
paion facte in le superne rote. bembo, iii-448: quest'altro beano le lettere
versi alterni e nuota di canzone. bembo, 1-7: detta della giovane cantatrice
condannò. e funne fatto nota. bembo, 10-ix-43: vorrei che mi mandaste
del mio segno e nome pubblicai. bembo, 9-5-183: voi mi rispondeste che
non per me de poco affare. bembo, 9-4-184: ho dato principio ad
tanti che potéo contentare la donna. bembo, 9-2-72: bascierete la mano, rannusio
se non la sera a notte. bembo, 10-iii-45: a gran notte la rocca
v'andò con una galea armata. bembo, 5-49: i viniziani, assalito di
per aver manco resistenzia e rimedio. bembo, 5-121: risvegliandoci oggimai, e
e grandissimi sconfortamenti mostravano i cittadini. bembo, 10-ix-389: sopraggiunsero le novelle turchesche
come in vision gli era apparito. bembo, 10-vi-33: qui e novella che
data, nella pratica epistolare. bembo, 9-5-no: alli io novembrio 1530.
versare (somme di denaro). bembo, 10-iii-187: accettata il re la condizione
nella repubblica era di massimo pericolo. bembo, 10-iv-73: eziandio al cavalier della
quantità perciò che non fue libera. bembo, 10-iii-147: ad una numerica
non e che il tempo imbrigli. bembo, iii-520: seren la pace e nubiloso
qui né in questa contrata ». bembo, 9-2-63: io con voi ora ho
come dee, virtù nuda si stima. bembo, 10-viii-113: veggo che la mia
altre membra metti in pratica. bembo, 9-3-336: io credea bene che 'l
e ha valore avversativo). bembo. 9-1-304: nulla di meno egli venir
/ e tuti li fiorini tu roverserai. bembo, 10-ix-49: i danari che io
altro discende, / da numero privati. bembo, iii-159: il qual numero altro
anonimo, confuso nella massa. bembo, 1-156: una semplice donnicciuola che qui
petro paulo verzelio nonzio dii pontefice. bembo, 9-2-265: nostro signore manda a vinegia
qualche volta cautamente ne pigliava piacere. bembo, 1-99: per vedere la sua
che quasi un miraeoi mi pare. bembo, 10-xi-395: a noi dee parere vie
nuova perfezione de le sue amate creature. bembo, lxv-39: né fu di libertà
nemica. -trattenersi. bembo, 10-ix-41: son tornato da roma non
la formazione figliuola furono padri; il bembo allevatore e nutricio. culturale di una persona
di truppe, di armati. bembo, 10-v-313: le possessioni sue furono arse
provoca turbamento, affanno, tristezza. bembo, 10-viii-52: dolcissimo premio m'è dato
/ ebbe il garzone estrema penitenzia. bembo, 1-184: così 'l sostegno mio
questa via la guerra in casa nostra. bembo, 1-37: niuno appetito ha in
far dar intrada al preditto querini. bembo, 10-iv-275: da un uom turco,
. dimenticanza, oblio. bembo, 1-101: essi [gli uomini]
non ho ubliato d'amor lo mistero. bembo, 1-170: le mie ene
per lettera si rimembra dell'amico. bembo, iii-470: la reina..
prender il parlar mio per oblico. bembo, iii-87: mentre ciascuno di far
sintagma declinato in tali casi. bembo, 2-114: quantunque è alcuna volta,
essere possibile, poter accadere. bembo, 5-5: il pigliar trento è posto
effetto, una conseguenza determinata. bembo, 10-v-329: ben vi ricordo a considerar
occhiali e volsesi in verso il fuoco. bembo, 10-vi-348: io vi fo intendere
gli agricultori colla pania a'bruchi. bembo, 8-82: quando gli alberi sono in
occorri con tutte le forze tue! bembo, 10-iii-215: al provveditore della detta
san consegli e di pace la via. bembo, 10-ix-25: vi mando il mio
che intendere alla occupazione dell'altrui. bembo, 1-130: sozzo e laido è
el suo figliuolo e la vigna. bembo, 9-ii-92: son tardo a rispondere
e fonti e in quello ritornano. bembo, 5-73: quello che gli scrittori oceano
maggior luce è quella di dio! bembo, iii-374: né s'interchiude a mezzo
notizie sul padre). bembo, 9-2-98: qui [in roma]
; odoroso, profumato. bembo, 1-130: perché tu fiutassi di questi
/ che muffereste con pietose menti. bembo, 1-185: verdeggi a l'appennin la
fatto) o di una lingua. bembo, iii-86: non si può errare a
passaggio a enea e a sé. bembo, 1-157: al corpo quello che è
età, degli anni). bembo, iii-656: perché 'l mar non possa
palesemente si dolse del popolo fiorentino. bembo, 10-vi-186: battista stringaio, impre-
ogimai la naturale e opportuna quiete. bembo, 10-vi- 214: basciate per
, n. 15). bembo, 5-121: la città medesima per se
, in un discorso). bembo, iii-293: leggesi la voce oimè che
valore antifrastico. s s bembo, 10-iv-181: la terra stessa, di
suscitare determinati ricordi e immagini. bembo, iii-116: era il nostro parlare negli
il fratello e due suoi nipoti. bembo, 1-47: oltre acciò sono i
. ant. neghittosità, trascuratezza. bembo, 10-x-152: coto è quello che è
e faccia prò comune della repubblica. bembo, 2-19: sono, oltre a tutto
linea dell'equinoziale verso il polo antartico. bembo, 10-iv-84: oltre il fiume un
che è? -non è più nulla. bembo, 5-72: alcune navi, colà
tempo, negli anni). bembo, 10-iv-115: ancora vi dico che io
mercé, e qui d'oltremar ritornato. bembo, 10-x-99: i mercatanti di qua
, di devozione, di fede. bembo, 1-259: de l'alma, ch'
- anche: la depressione stessa. bembo, iii-372: ivi 'l cor pregno in
per la subita partita de'passati. bembo, 10-ix-189: ogni mosca che vola
-abbozzo, schizzo di un dipinto. bembo, iii-461: la reina, uditola e
terreno, la bellezza fisica). bembo, 5-121: risvegliamoci oggimai, e questo
non far conoscere; coprire. bembo, iii-386: mentre tu con queste nuvole
le maggiori o minori velocità dell'acqua. bembo, 9-2- 226: questo anno
tonde del mare di questo mondo? bembo, 10-iv-160: tra queste fortune e onde
el bel parto venne in terra. bembo, 1-135: se duro destin a
collegio aver fatto du'grandi mattìe? bembo, 1-220: se voi sapete che 'l
colle mani move le retini undeggianti. bembo, 1-95: giù per le tempie,
, accocciando l'arca di belle tavole. bembo, io-iv-385:
, e in arieto fa ritorno. bembo, iii-510: crin d'oro crespo e
sia contra il comandamento di dio. bembo, 1-12: non è maraviglia,
altro che amicizia / onesta e buona. bembo, 9-1-255: astretto da persona a
castità (la vita). bembo, 1-6: per tórre alle vane menti
e donne erano molti ad onorarla. bembo, 2-35: della vostra molta cortesia ringraziandovi
domattina si debbono fare le messe. bembo, 10-vii-157: non è poco a questi
v-160: trall'altre cose, favellando del bembo, onoratissimamente disse sé essere talvolta d'
, i suoi meriti). bembo, iii-113: tanto sono le lingue belle
tirerà, o vogli tu o non. bembo, 10-vi-234: rallegromi con voi del
5-90: il buon petrarca / e '1 bembo e 'l casa, dell'italia onore
sta altramenti che voi non pensate ». bembo, iii-208: se mi si conciede
a quello da ardere). bembo, 10-iv-117: nell'arzanà fatica veruna non
-dimensione, mole di un edificio. bembo, 5-9: fu per ordine del senato
. lle co- mandamenta dell'oste. bembo, iii-168: ancora di loro [
, studiavasi di metterlo in opera. bembo, 10-v-215: a voi è fatta in
novità che a'nostri tempi avverranno. bembo, 2-10: niuno è che a questo
di comunicazione verbale e letteraria. bembo, iii-91: fu... la
il papa, spagna e milano. bembo, 9-1-225: né potrò giammai in
abito, in ogni suo affetto. bembo, iii-386: credea che non le somiglianze
tenere e difendere quella opinione che vuole. bembo, 1-129: è verissima openione
bianco, quasi simigliante all'acero. bembo, iii-668: quando [la vite]
onni opportuna artileria att'a battaglia. bembo, 10-iii-85: i quali [i magistrati
, un fatto illecito). bembo, 10-v-123: ho giudicato poco avveduti essere
, 2-75: gli ateniesi oppugnavano chio. bembo, 5-5: percioché da roverè venendo
/ a neun uom del mondo. bembo, 2-17: fu in queste imitazioni,
.. donativi di opulente matrone. bembo, 10-iii-65: negli annali si noti e
che qualcosa si verifichi. bembo, 10-vi-128: aspetterò il libro del fracastor
proporzione si è indotto a credere il bembo che, dovendosi profferere il futuro di '
perdita di un familiare. bembo, iii-360: né parve alla misera niobe
in qua di mangiar non fo orba. bembo, 9-4-5: qui mi rimarrò,
della coniug. del verbo). bembo, 2-132: queste due voci ordinanti e
potea sempre vivere con grande onore. bembo, 10-iv- 162: a marco
particolari regole retoriche o metriche. bembo, 2-56: maravigliosa gravità porge [nelle
di papa urbano era fatta ordinatamente. bembo, 5-34: le quali nozze non
et essemplare hanno le greche avute. bembo, 27: la toscana [lingua
sudditi suoi molto ordinati e costumati. bembo, 10-v-47: non voglio dire che
come san paulo gli aveva detto. bembo, 10-iii-307: uscito... fuori
un'alleanza, un trattato). bembo, 9-1-313: la qual lega, acciocché
per estens. rimprovero, rimbrotto. bembo, 8-60: se io non vi mandai
gli cornan gli orecchi e molto gracchia. bembo, 10-vti- 243: ieri vi
che per l'aer spira. bembo, 10-v-350: le ombre e gli oreggi
le onde, il mare). bembo, 8-m: a me senza fallo alcuno
e originali scrit ture. bembo, 10-ix-67: vorrei che vedeste di trovare
che serve per posarvi i piedi. bembo, iii-461: la reina,..
qui innanzi noi entriamo alle moralità. bembo, iii-279: 'oggimai 'e
drati de raso et ormexin negro. bembo, 10-ix-376: vi rimando quella mostra
l'alzassero ad illustre gloria come il bembo? -popolare (di fauna)
dee, virtù nuda si stima. bembo, 10-iv-248: il quale uno quelli dì
elli fu ornato quanto alcuno altro romano. bembo, 5-2: fu [federigo savorgnano
3. laudatore, esaltatore. bembo, 9-2-291: sento ora del vostro a
meno profondo dei letterati italiani, sul bembo, grammatico e cortigiano, ma,
di abbracciare dieci anni della vita del bembo. e quella fu l'età dell'
non è oro ciò che luce. bembo, iii-552: oro non ogni cosa è
-vezzeg. orologiuzzo. bernardo bembo [in « lingua nostra », xxviii
, una parete di roccia). bembo, 1-230: o pria sì cara al
orrore delli suoi servi e serve. bembo, iii-481: così tutto d'orrore e
d'ombrosa selva mai tanto mi piacque. bembo, iii-323: col mormorio dell'acque
a cercar d'un'altra dama. bembo, 10-vi-260: orsù, io ho
l'imbarcazione ora sottovento ora sopravvento. bembo, 1-181: sì come quando il ciel
bandiere spiegate se oscurò la luce. bembo, 1-154: quivi né seccano le
d'ombra, di buio. bembo, 10-iv-241: essi e dalla molta oscurezza
ti farò tagliare a gran furore. bembo, 1-15: da soverchia lascivia e da
rosso è pegior de l'oscurecto. bembo, 5-100: erano sette uomini di
illustrissimo et excellentissimo patron mio observandissimo. bembo, 10-vii-177: sarete contento raccomandarmi a
osservanti degli accordi che i prìncipi. bembo, iii-260: il petrarca...
-in espressioni dello stile epistolare. bembo, 9-1-145: non ponete in obblio la
): in età avanzata. bembo, 11-114: egli ha senza sua fatica
nè osso: non presentare difficoltà. bembo, 10-ix-23: vorrei che foste stato dal
risanato. -vezzegg. ossètto. bembo, 10-1ii-360: i labbro inferiore quelli uomini
guisa di obstadici gli tenea leonida. bembo, 5-169: alberto da carpi,
sol governa ed impera egli e regge. bembo, iii-338: le quali maniere di
: azione militare, campagna bellica. bembo, 10-iii-114: il re, da veletri
2. campo, accampamento. bembo, 5-172: il seguente giorno i capitani
bologna grassa fu per me ostezata. bembo, 10-iv-296: diliberò d'andare egli
agg. assalito, assediato. bembo, 10-iii-182: con le mura della terra
quella scomunica valesse, sarieno eretici. bembo, 1-86: o istolto, quanto
volzi sta dura tua obstinata prova! bembo, 1-198: né parte o torna sol
quell'acconciatura. -ostinatétto. bembo, 9-5-161: è ostinatétto e di sua
un determinato secolo, anche sottinteso. bembo, 10-iv-149: padova si ricuperò quel dì
posto corrispondente al numero ottanta. bembo, 5-75: il re a'egitto,
mezzano, l'ottavo grande). bembo, 10-ix-233: mandatemi la mostra della lettera
arai di far forza di ottenerla. bembo, 10-iii-81: un'altra legge ancora molto
, sm. conseguimento, raggiungimento. bembo, 9-4-83: quando solamente dal cielo è
ha speso meglio che sessantamila ducati. bembo, ii-157: state sani. a'
numer. ant. ottantesimo. bembo, 10-iii-361: spinto [dalla necessità]
l'ottogesimo settimo et ottogèsimo nono. bembo, 10-iii-361: il re d'egitto,
-il luogo in cui. bembo, 1-169: ecco ove giunse prima e
/ ovunque gira le luce amorose. bembo, 1-164: erbe pascendo rugiadose e fiori
ovvero alli iddìi che si dilettano? bembo, 5-8: ella o a fuggir sarebbe
da runa de le parte far concurrenzia. bembo, 10-ix-46: bernardin perdo mi
con quello delle lettere corrompere. bembo, 10-v-157: sommi fer
ant. in pace, pacificamente. bembo, 10-iii-61: la donna con l'autorità
dubbio e vuoine trar costrutto. bembo, 5-32: acciocché... sia
far mi poterian di pace dono. bembo, 10-vi-186: battista stringaio, impregionato perciò
acquistar la fama del petrarca, del bembo o d'altro d'u- gual nome
scivanno 'cum 'grandinisima vergogna. bembo, 10-iii- 244: mandarono i
si dovesse rendere in tre pagamenti. bembo, 10-iii-375: al re d'ungheria,
pagherea, se tutto 'l possedesse. bembo, 10-ix-229: mi piace di quell'altro
ant. paglia trita, pagliccio. bembo, 5-73: le case erano di legname
vita? -con sineddoche. bembo, i-276: contentasi nondimeno [l'animo
di fatiche diurne oblito il core. bembo, 10-iv-262: 1 tedeschi e i
credere che sia persona ben accorta. bembo, 10-iv-313: toltolo giù della mula,
una pallada dii corame per li governadori. bembo, 10- ix-13: se io mi
mostra / ne la palese strada. bembo, 1-8: ella, presa una sua
. da me te sia palesamente discoperto. bembo, 10-iii-117: il re palesemente avea
quella acerba palestra 'suoi progressi. bembo, 1-69: gli amanti...
buttano 70 libre de palla per uno. bembo, 5-2: essi gittavano con l'
pallidezza, si apparecchiava di rispondere. bembo, iii-364: a quanti la pallidezza
state fatte pallotte tonde da bombarde. bembo, 10-iii-162: m. pietro bembo
bembo, 10-iii-162: m. pietro bembo, d'una galea sopracomito, uomo di
d'impedire e contastare al suo balzo. bembo, 10- iii-82: in qualunque
pallottole da trarre e altro saettarne. bembo, 5-10: i soldati a piè certe
come sono oche e altre simili. bembo, 2-40: mi parea che bianchissimi
lenta palma serba pregio a'forti. bembo, 5-73: le case erano di
alla palma: aspirare al primato. bembo, ii-105: per dire alcuna cosa più
porporella atomo la terra al. porto. bembo, 10-iii-43: il signor anton maria
tremolante, traballante; ondeggiante. bembo, iii-426: pura ambra, palpitante in
-germoglio superfluo: rimessiticcio. bembo, iii-178: alcuna non potata vite al
tribuni e delle panche fu arso. bembo, 10-iii-81: due bossoli di legno fatti
buffetto e per gli altri inferigno. bembo, 10-iii-149: mangiar i loro
e io le darò beccare ». bembo, 1-99: certo sono che se il
/ di paramenti da potente sire. bembo, 10-v-56: la loggia, la stufetta
pacioccone di palazzo, e cybo e bembo, gli arbitri delle curiali eleganze,
salvar l'alme quale eran perdute! bembo, iii-375: non posso, o
innanzi a chi sua vista svela. bembo, iii-114: quando la penna pigliate in
stregua; porsi nelle medesime condizioni. bembo, 10-vii-263: ho preso ardire di pregarvi
il decameron, 4: afferma monsignor bembo aver veduto in un buon testo e antico
riscente (un oggetto). bembo, iii-478: per entro passando, non
. evidente, chiaro, esplicito. bembo, 1-73: a quel riso che voi
di cupido e degli amorini. bembo, iii-656: tutto il ciel, cantando
/ e tramontana senza alcun riparo! bembo, 1-171: la mia leggiadra e candida
, accompagnarsi in uguale misura. bembo, 10-viii-257: direte poi che le nostre
non superarlo né esserne superati. bembo, 9-1-231: contentasi nondimeno [l'animo
spezzorno parimente / sopra gli scudi. bembo, 10-viii-212: la memoria di voi
allo stesso modo di un altro. bembo, 10-ix-230: né questo è aprir porta
-costrutto, struttura sintattica, grammaticale. bembo, iii-214: come che questa voce [
, espressione gergale, locuzione. bembo, 1-63: l'uno all'altro scherzevolmente
che mai parola non se ne seppe. bembo, 10-ix-18: se me ne aveste
di lutto. -sostant. bembo, 10-ix-301: n. sig. mi
in tanta moltitudine molte volte crescono. bembo, iii-666: il qual [ulisse]
con la sua voce ancor fruir potea. bembo, 1-3: a parte venuti dove
marito: gioventù bellezza e amore. bembo, 5-11: potendo molto più dell'
cosa che non necessitano causa necessaria. bembo, 10-vi-234: rallegromi con voi del
che li occhi e 'l cor alletta. bembo, iii-286: ponsi nondimeno comunalmente *
, la misera donna piagneva continuo. bembo, iii-286: 'mentre'... vale
più persone, concedere ad altri. bembo, iii-666: a molte donne del suo
tutto l'animo rivolse a costei. bembo, 10-v-75: lasciamo rodi da parte,
v.). -particciuòla. bembo, iii-497: la minore delle conosciute stelle
tutta asia poi per imperio di consolo. bembo, 10-vi-262: sonosi pure riscossi de'
188: non è ben certo il bembo che tutte e tre queste particelle '
con 300 partesani in loro aiuto. bembo, 5-159: mentre queste cose si
-acqua da partire: acquafòrte. bembo, 5-7: quantunque tristano, preso in
mi debbio partir dal proprio accento. bembo, iii-83: senza pietà e crudeli
. regressione di uno stato febbrile. bembo, 10-v-218: rallegromi con voi della partita
niuno poterne essere con pieno avvedimento. bembo, iii-74: non solamente in ogni generai
valore e significato proprio, specifico. bembo, 2-82: quello che da'latini neutro
fette di pane partite sul petto. bembo, 10-iv-51: una barchetta, di vimini
sconcio partito', in pessime condizioni. bembo, 10-vi-103: vi priego facciate intender tutto
funzione partitiva (una parolai. bembo, iii-227: 'tale 'e 'quale '
, conseguenza, risultato, esito. bembo, iii-328: da soverchia lascivia e da
sentenza partorita da ferme forze. bembo, 10-ix-494: vergognavansi due sonetti
paschino chi in loro si diletta. bembo, 5-1: nel padovano in una piccola
, di vesciche e vento. bembo, 10-ix-244: né mi pascete
matutina a fare il passaggio in europa. bembo, 10vi- 30: alcuni son venuti
manifesta con l'apparenza del movimento. bembo, iii-428: tornandomi all'amante,.
un sistema culturale o linguistico. bembo, 2-9: oltra che ne * libri
altro: le cose passano al solito. bembo, 10vi- 220: la trama vostra
dì passati io ricevetti una tua. bembo, 9-1-287: mi rispose avere intesa la
passati e conservi e aiuti i vivi. bembo, 9-2-66: tosto che lo vide
. 2. processione. bembo, 5-168: tale de'sacri collegi e
. castelvetro, 10-xi-181: se il bembo voleva parlare delle passioni de'nomi, doveva
passivo, con uso passivo. bembo, iii-142: quello che ha ad esser
loro... è di un bembo da cremona, ad esempio, o di
il predicato espresso in tale forma. bembo, 2-144: nelle voci senza termine suole
all'attivo? -sostant. bembo, 2-144: pigliandosi di ciascun verbo una
passo: speditamente, in fretta. bembo, iii-480: stette nel mio saluto alquanto
de un fulto e orrido bosco. bembo, iii-124: preso da tutti il passo
con certi passolini presti e lunghi. bembo, 8-69: quanto tu bene alcun
. / avrebber fatto lavorare indarno. bembo, 10-iv-206: m. angelo,
mettere guardie a'passi delle montagne. bembo, 5-4: quelli passi i poggi
prima a me gionto a tal passo! bembo, 10-viii- 216: oimè misero
messo quasi al fiume stanco un morso. bembo, 10-iii- 391: è ne'
robusto (il corpo). bembo, 5-100: erano sette uomini di mezzana
un poco più, e cavale fore. bembo, 8-116: ben vi priego che
infino a otto dì non patisce. bembo, 5-39: avendo i pisani grande carestia
non avrebbe potuto di ragione deputare. bembo, 10-vii-207: alla virtù non mancò
. con una prop. subord. bembo, 10-iii-166: col prezzo della mia vita
prop. subord.). bembo, 10-viii-168: patteggio con voi che non
varchi, v-139: si rideva [il bembo] e gli incresceva altrettanto di lui
più nell'espressione fare pausa). bembo, 10-v-348: a voi nulla dono,
loro. -turbato da incubi. bembo, 1-52: il dì [gli amanti
minor volgo applaude inseme e pavé. bembo, 1-274: io stava in guisa
di domande. -serenamente. bembo, 10-vii-457: il vostro buon fratello.
, per indicare rassegnazione forzata. bembo, 10-vii-480: del maestro non potuto trovar
che sa come e'combatton pazzamente. bembo, 1-36: mentre del perduto contende,
grida bestiali. -tumultuosamente. bembo, 5-116: dalla fuga de'quali,
, sconsiderato, dissennato, folle. bembo, 9-3-44: egli, che era nel
que'che d'orgoglio ha pecca. bembo, 10-vi-239: dico che io sono indiscretissimo
hanno scurato la tua degna voce. bembo, 10-vi-148: pecca di voi particolare
o dal senso comune. bembo, iii-84: mostranvisi... in
costui pecca in la memoria. bembo, iii-166: naturalmente si dovrebbe
commettere al mondo niun maggior peccato. bembo, 1-262: del vero ben colui
di un monumento, eccj. bembo, 10-viii-123: il dono della bellissima testa
-origine prima, fonte, scaturigine. bembo, iii-116: né stette guari che la
il qual corsero i fanti alla pedana. bembo, 10-iii-43: il signor anton maria
pedanti i contemporanei che esaltarono tanto il bembo. carducci, iii-14-348: il borghesi era
e per via di quel pedantóne del bembo. -peggior. pedantàccio.
tre parti il borgo di coron. bembo, 5-3: il cavaliere, pedon divenuto
sf. ant. malleveria. bembo, 10-v-112: l'antica servitù mia con
ordinare tutte le cose dello stato suo. bembo, 10-v-37: io sono da poca
gloria, ai suoi pegni salute. bembo, 9-1-272: dio... non
eccesso, confusione, disordine). bembo, 1-233: quanti vi dier le stelle
te, che sia più calda. bembo, 5-9: vennero eziandio ambasciatori del
fuor di carcere e di stento. bembo, 10-viii-135: state sana, e
l'obliga al reato della pena. bembo, iii-360: fingono i poeti..
o dolce oblivion, che tanto peni. bembo, 10-vii-69: non può oggi mai
notifichino a'nuovi le questioni pendenti. bembo, 9-1-6: perciocché ogni mia cosa
stare sempre pendente che cadere una volta. bembo, 9-1-306: non vi mancherà nostro
. -difficilmente attuabile. bembo, 5-33: la speranza di ricuperare il
). - anche sostant. bembo, 2-122: resterebbe, nelle pendenti voci
massimamente in certi pendenti di vie. bembo, iii-496: nel pendente delle rive
in pendente, lette le lettere tue. bembo, iii-479: villania mi parea fare
o è tenuto in sospeso. bembo, 10-ix-137: ho indugiato tutti i termini
con la forma del tempo imperfetto. bembo, iii-234: sèguita... la
. v. s. pò investigarlo. bembo, 10-vi-322: a dire il vero
dalla bocca d'enea che narra. bembo, 1-65: pendeano dalla bocca di
letter. che pende; pendente. bembo, iii-426: la quale [treccia]
, esame, analisi dell'interiorità. bembo, 10-v-143: le umanissime lettere di v
provoca grande pena e sofferenza. bembo, 10-viii-14: non ho ancora ad altro
e i sensi; seducente. bembo, 1-70: con le punte de'loro
gran litteratura, di penetrevile intelletto. bembo, iii-457: quanto essi vedranno essere a
l'artefice quello che avea fatto. bembo, 1-41: di tutte quelle cose
banco de publicano seria stato chiamato. bembo, 10-v-97: priego e supplico vostra signoria
agg. dipinto, rappresentato. bembo, iii-438: per dar fine alla imagine
da passione i spirti avea penosi. bembo, iii-339: né credevate che potesse essere
ma trasse fiordelisa de la sella. bembo, 9-1-300: facendo voi pace con
il latin del messale e quel del bembo. praga, 4-14: un po'del
tradurre il pensiero in scrittura. bembo, iii-75: altro non è lo scrivere
miso e 'n cordoglio -per ti. bembo, 9-1-271: per avventura che io vi
franchi per cadauno di pensione. bembo, 10-vi-83: il cardinale, ne'
1000 a l'anno di pension. bembo, 10-v-201: io pago di quel beneficio
botta, 7-93: dire poi che il bembo, il casa e simili autori non
, avv. al penultimo posto. bembo, 2-137: l'accento, che sopra
-non prodigarsi nel fare qualcosa. bembo, 10-vii-21: state sano e per l'
-in una locuz. prepos. bembo, 11-288: è * per mezzo'alle
di questo male voi non morrete. bembo, 10-vi-42: mad. duchessa e mad
, l'andava le costure ritrovando. bembo, 1-12: quantunque egli amoroso giovane
vita / quaggiù rimane per etterno morto. bembo, iii- 427: cotesto tuo
, e andovvi per animo di disfarla. bembo, 5-62: egli non volle concedere
, dee intendere il suo fattore. bembo, 5-20: tutti quelli di dentro,
, acconsentendo alle cose dette da carlo bembo, di credergli. porzio, 1-32
della vita. -all'incirca. bembo, 5-165: era peraventura la terza ora
bee e mangia poi quanto e maggiori. bembo, 1-132: perch'io mai non
bisognerà subito provvedere a detti insulti. bembo, iii-284: è * il perché '
in questionando e contendendo si accende. bembo, iii-362: assai sono...
perciocché sono tutte meno di sé. bembo, 10-iv-29: perciocché molta neve quella notte
che nelle spiaggie da essi percosse. bembo, 5-10: la notte de gli
. rovina morale 0 spirituale. bembo, iii-415: o istolto, quanto sarebbe
delizze cun ricchezze è 'n perdemento. bembo, 10-iii-192: al re de'turchi non
uomini s'inviterebbono a mal fare. bembo, 5-132: deliberarono i padri che i
celeste, non in questo peregrinàggio. bembo, 1-3: pochissimi essere quegli uomini
spingevano a perseverare. -sostant. bembo, 10-vii-191: anco non bisognava che voi
. letter. perseverantemente. bembo, 10-v-317: non mi sono..
poscia che ci ha conservati in innocenza. bembo, 10-v- 349: poscia che
e che postdomani si leverebbono infallanter. bembo, 10- vii-54: se posdomane partirete
te parla et ode e ti possedei bembo, iii-351: possedere dico il fruire
, in partic. una lingua. bembo, 2-6: sì come i romani due
ricchezze, seminate in più posseditori. bembo, 10-viii-246: le ricchezze, i
del coipo o la complessione). bembo, 10-vi-87: ferasi il povero signore ridotto
essere privato, defraudato. bembo, iii-354: altri, di possessione uscito
, straco, rotto, rovinato. bembo, 10-iv-247: il signor renzo da cere
risposto: « a vostra posta ». bembo, 8-30: se mi volete amar
di perle né di capelli posticci. bembo, 10-vii-40: se mai la tua
battente che la chiude). bembo, 10-iv-68: venne eziandio a vinegia un