a voi, ancora sommersi nelle bagnarole della banalità. = lat. balnedria 1 bagni
'). cfr. bannalità. banalità, sf. assoluta mancanza di originalità;
ii-8-298: queste contumelie peccano alquanto di banalità. papini, 8-313: in un mondo
sentire... il mistero nella banalità, la bellezza nella spazzatura. serra
le altre di luoghi comuni, di banalità, di paradossi, queste pagine tuttavia
qualche idea appropriata, non diceva che banalità. stuparich, 1-101: non capiva
vivere una vita originale, fuori delle banalità borghesi. vittorini, 5-258: la capacità
* esistenza dei nostri giorni con la banalità stessa di un acquisto in drogheria.
. = cfr. fr. banalità, docum. col senso moderno nel
pare ridicolo trovare un pensiero in simile banalità, dove finisce la banalità e comincia
in simile banalità, dove finisce la banalità e comincia il vero giudizio logico? rimando
ordinarietà, medio crità, banalità. soffici, ii-378: ma
proverbi ai confini della lepidezza, della banalità, della follia. io cerco il luogo
da mille vecchiumi e tutta impelagata nella banalità, nel declamatorismo, nell'istrionismo.
nella cultura, come nell'arte: la banalità, l'imprecisione; la grossolanità delle
più di costume che di pensiero, alla banalità positivistica. = voce dotta,
cultura, come nell'arte: la banalità, l'imprecisione; la grossolanità delle
cultura, come nell'arte: la banalità, l'imprecisione; la grossolanità delle disposizioni
vivaci, spontanee negano semplice- mente la banalità che li circonda, sta l'eco di
di originalità, insulsaggine; superficialità, banalità (di un pensiero, di un
più nuove in una fiumana lenta di banalità, in una cantilena che addorme o
di avvertire il cattivo gusto, la banalità, la sfacciataggine di quella roba, che
); che ricorda, per la sua banalità o per il suo sentimentalismo o la
; frivolezza; vanità, superficialità, banalità (di un ragionamento, di un
dell'animo mio. -angustia, banalità. paolieri, 42: io pensavo
a cotesto concetto di progresso, ogni banalità illuministica e benthaniana. g. raimondi,
e sentimentale se non vuole immellettarsi nelle banalità esterne. idem, v-950: in lui
o un'opera considerata come emergente dalla banalità quotidiana, nobile o diffìcile, rara
si impone per interesse o vivacità; banalità. milizia, vii-403: gioverebbe
e furbizia... mischiano la banalità dell'antico coi 'clichés 'del
mille vecchiumi e tutta impelagata nella banalità, nel decla- matorismo, nell'
a milano] bruttezze e tristizie, banalità e goffaggini, e certe lindure più
del cimento materiale. -volgarità, banalità di una condizione esistenziale. papini,
tutto, mediocrizza tutto, anche la banalità, la volgarità della 'pochade '.
, l'aridità, il mercantilismo e la banalità dell'anima sua, nondimeno si sforza
di ispirazione, scadimento dell'arte; banalità, mediocrità, imperfezione. guarini,
tre suddescritte... è la banalità scempia e talvolta la rozzezza e la migragna
fumosi e presuntuosi vaniloqui, miscugli di banalità e di ridicolezze. e. cecchi,
ecco il punto: secondo me, banalità, mondezze, cretinerie. 3
sull'assurdità di una situazione o sulla banalità di una frase o di una proposta
malinconia. n. monotonia, banalità, insipidezza. ungaretti, xi-363:
interni della favella. 3. banalità, vacuità, irrilevanza. cassiano volgar
tormento o, anche, improntata da banalità, da assenza di slanci ideali.
. situazione culturale di piatta, volgare banalità. comisso, 17-98: questo infantilismo
cieco e torbido. 10. banalità. pirandello, 7-609: l'anima
greve concretezza, lo squallore, la banalità della realtà quotidiana (un'opera d'
dello stile; uniformità, monotonia, banalità. carducci, iii-16-206: quelle stanze
4. caratterizzato da vanità, fatuità e banalità (un periodo di tempo).
santa teologia. 5. banalità. f. f. frugoni,
3. figur. incapacità di elevarsi sulla banalità quotidiana; mediocrità, uniformità.
e avvincere; mancanza d'idee; banalità, ovvietà. papini, 39-94
. mancanza di originalità, mediocrità, banalità. savinio, 22-213: tra un
alla grettezza, alla meschinità, alla banalità di comportamento o alla mancanza di buon
e del bel tempo: conversare su banalità. p. petrocchi [s.
, di modesta qualità tecnica, di banalità d'ispirazione, ecc.).
imbrattacarte prima di lui.. banalità, ovvietà. ucini, 9-89:
tarda e ottusa, che dice enormi banalità. tommaseo fs. v.]
impone, per subito scoprire la comunalità o banalità dei modi e dello stile.
che si tocca il fondo. la banalità dei suoi manifesti strappati non trova giustificazione
. croce, iv-12-302: una conferma della banalità di discussioni come quella del beveridge è
dall'orrore per la volgarità e la banalità, tuttavia senza saper sempre evitare la
salutarono amabilmente l'artista, indirizzandogli quelle banalità lusinghiere che le persone bene educate sanno
.: che, con la propria banalità, prosaicità, rozzezza, viola la
4. ristrettezza di mente, banalità di idee, fatuità, irragionevolezza,
valore, di poca importanza, di banalità, rilevandone la mancanza di caratteristiche specifiche
della realtà, le consuetudini e le banalità della vita di ogni giorno.
pianto. 2. ordinarietà, banalità della vita di tutti i giorni,
, volontà di distinzione e rifiuto della banalità o della volgarità; maniera educata e
di realizzazione e rivelava nella loro disperante banalità. -stile. e. cecchi
volta, esso perde quel suo carattere di banalità rituale e si rinvergina nel suo primo
rosario riboccante di luoghi comuni, di banalità casalinghe, e sentirsi nelle vene gli ardori
, della divina stoltizia, della splendente banalità dei vent'anni. baldini, 9-219
dilavato, a trovare acutezze in ineffabili banalità, in piccole saputerìe da cicerone di
ciò che è già stato detto; dire banalità, cose risapute. varchi,
è un abisso. / è la vostra banalità che lo scava. -scavarsi un
o, anche, per l'eccessiva banalità e superficialità rispetto alla situazione in cui
, di sincera ispirazione; piattezza, banalità di stile e di linguaggio. marino
una sciatteria. 2. banalità, superficialità, piattezza stilistica; mancanza
. parlare di argomenti futili, dicendo banalità o insulsaggini. paolieri, 146:
si era sciolto da solo, nella banalità delle consuete copule a pagamento.
interessare e di avvincere; ovvietà, banalità. zanardi [in muratori, cxiv-46-107
sotto una patina di novità formale una banalità di atteggiamenti, un complesso di idee
. semitrivialità, sf. improprietà, banalità, approssimazione di linguaggio.
scialbo dato oggettivo lo salvano sempre dalla banalità e dalla retorica. = denom.
pazienti. 3. disarmonia, banalità in un'opera figurativa. moretti,
: nonostante un certo affiorare marginale di banalità, è un racconto d'una struttura
meridiana. 2. figur. banalità manierata di una raffigurazione pittorica.
da mostrarne l'inconsistenza e anche la banalità e la stupidità. arbasino, 7-103
della mia esistenza quotidiana, evocandone la banalità e lo squallore. 9.
stereotipa. pasolini, 17-103: fatale banalità che fa di strindberg un pazzo uguale
poesia sarebbe dunque uno stupefacente contro la banalità quotidiana? stupefacenteménte, avv.
gioco. -infondatezza, superficialità o banalità di un discorso, di un argomento
con scarsissima comprensione o con ottusa o rozza banalità; pieno di sciocchezze, di vicende
, di una cultura; mediocrità, banalità, fatuità di un'opera o scarsa
che con noi si svelena di tutte le banalità che deve inghiottire tra casa e ufficio
di realizzazione e rivelava nella loro disperante banalità 4. cosa non ben riuscita
ii-221: ah, che vecchiumi, che banalità, che tritez- za di luoghi comuni
particolarmente elevato di ovvietà, insulsaggini, banalità (e ha valore iron.).
sono li aggiogatoli ed i trustisti della banalità trustizzare, intr. con la
di contrastare e fermare la corrente di banalità e di imbecillità che si propaga per
assimilava in quell'universo espressivo gremito di banalità. -insieme delle idee, dei
tutta la tela non raggiungevano neppure la banalità illusiva di un mancini e la sua
e ingegneristici... accompagnati da banalità di vanitose nomenclature tecniche; dall'altro
. anche volgarizzare. -povertà banalità culturale, letteraria, scientifica. volgarésco
diretta, probabilmente, della sua stessa banalità e volgarità -sconvenienza. soffici,
[in lacerba, iii-27]: cinque banalità circa la tirannia zaresca, le infamie
2. figur. insulsaggine, banalità, mancanza di acutezza nel- faffrontare un
-luogo comune, frase fatta, banalità. arbasino, 23-618: non ha
= dal milan. bamborin. r banalità, sf. invar. assoluta mancanza di
. letter. ordinarietà, mediocrità, banalità (e anche, in senso concreto,
[in lacerba, ii-27]: cinque banalità circa la tirannia zaresca, le infamie
letter. l'abbassareaunlivello dimediocrità, di banalità. soffici [in lacerba,
sarebbe bisogno, si tiene ben distinta dalla banalità), e un perfetto sodale di
-chi). vacuo, pieno di banalità (un discorso). soffici [
rigore non c'è conoscenza, ma la banalità della propaganda e la tribunalizzazione della storia